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Guida breve allutilizzo di DipTrace
Realizzata da Argon70cv (Massimo)
Indice
pag.
A. Installazione 2
B. Utilizzo del programma 4
C. Creazione dello schema 5
1. Configuriamo le Librerie 5
2. Progettiamo lo schema 7
D. Creazione del circuito stampato 19
1. Convertiamo lo schema a PCB 19
2. Realizziamo il PCB 23
3. Verifichiamo il PCB 37
Appendice 1)
Come rintracciare le Librerie corrispondenti ai
Component e ai Pattern utilizzati in uno schema 42
Appendice 2)
Come modificare le librerie di Pattern per aumentare le
dimensioni delle piazzole dei componenti 46
Appendice 3)
Esportazione delle librerie di Eagle 5.6.0 in DipTrace 54
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A. Installazione
Il sito di DipTrace : DipTrace - Professional Schematic & PCB Design Software
(http://www.diptrace.com/); il link alla pagina dei download Downloads :: DipTrace
(http://www.diptrace.com/download.php).
Scaricate la versione Freeware del programma da questo link: DipTrace 2.0 Freeware
(http://www.diptrace.com/downloads/dipfree_en.exe - 31.8 Mb), che contiene tutte le librerie,
ed ha solo un limite di 250 pins (punti di saldatura).
Scaricate anche il manuale DipTrace Tutorial (4.76 Mb); ovviamente in inglese, ma penso che
per molti non sia in realt un problema. Comunque, c anche la guida che state leggendo
Una volta scaricato, lanciate dipfree_en.exe.
Per chi pi abituato ad usare il saldatore che il computer, ecco la sequenza delle schermate
ottenute durante linstallazione:
Estrazione dei files
Copyright Accettazione condizioni
Scelta della cartella di installazione Creazione del nome del menu in start
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Linstaller impostato Il programma installato.
Ed ecco i moduli di cui si compone DipTrace, come appaiono dal menu start:
I) Schematic: per disegnare gli schemi elettrici;
II) PCB Layout: per progettare i circuiti stampati;
III) Component Editor: per creare i simboli elettrici di nuovi componenti, o modificare
gli esistenti, da inserire in Schematic;
IV) Pattern Editor: per creare le forme di nuovi componenti, o modificare gli esistenti,
da inserire in PCB Layout.
Potete ora scaricare il file Librerie.zip che contiene una mia minilibreria di prova
ExtraComp.eli (che tra laltro comprende il Terminale da usare per i connettori In e
Out) e le 4 librerie Eagle che vedete sopra; vi metto anche a disposizione tre librerie originali
(_general.lib, dip.lib e misc.lib), da me modificate in modo da avere, per un certo numero di
componenti che si usano di pi, le piazzole con un diametro maggiore, quanto basta per
effettuare la foratura a mano senza mangiare tutto il rame intorno al foro. Anche per questo vi
spiegher a parte come potete farlo da soli
Scompattate lo zip ed estraete le librerie dentro C:\Programmi\DipTrace\Lib.
Ora non resta che lanciare il programma
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B. Utilizzo del programma
Vi far un esempio semplice, con un circuito abbastanza semplice, ma completo degli elementi
necessari a proporci le situazioni pi comuni di utilizzo del programma. Ed anche la guida
risulter semplificata, rispetto al tutorial di cui ho dato il link per i necessari approfondimenti.
Questo lo schema che realizzeremo; si tratta di uno stadio amplificatore a guadagno variabile,
realizzato attorno ad un amplificatore operazionale (A741, TL081, e simili). Il primo
potenziometro stabilisce la porzione di segnale che entra, il secondo regola il guadagno (max 20
x) del circuito. In pratica, pu sia attenuare che amplificare.
Lanciate DipTrace Schematic; se la prima volta, vedrete il box di dialogo per la selezione
della modalit grafica e dello schema di colori:
Potrete sempre modificare queste impostazioni successivamente usando i menu View/Graphics
Mode e View/Colors. Il momento adatto quando avete uno schema fatto, e potete decidere
con quale modalit si vedono complessivamente meglio i simboli, le diciture, i collegamenti.
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C. Creazione dello schema
1. Configuriamo le Librerie
Al momento di usare per la prima volta Schematic, potreste voler configurare le vostre
librerie (nel caso ne abbiate procurate o create altre, magari usando gli editor).
Selezionare Library Library Setup:
Vedete sulla sinistra le librerie attive. Di base stanno in C:\Programmi\DipTrace\Lib.
Supponiamo di aver caricato o creato una libreria nuova, e che si trovi in
C:\Programmi\DipTrace\Altre Lib. Togliete la spunta a Get Libraries from folder e cliccate
il pulsante [];
Selezionate la cartella e la libreria voluta e cliccate Apri. Le librerie di componenti hanno il
suffisso .eli.
La nuova libreria si trover al fondo: Piher (Potenziometri Eagle). E gi: una libreria
importata da Eagle 5.6.0; vi spiegher dettagliatamente come fare nellAppendice 3).
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Volendo si pu portare la libreria nelle prime posizioni selezionandola e cliccando
ripetutamente il bottone con il triangolo nero rivolto verso lalto. In questo modo verr a trovarsi
nelle posizioni pi a sinistra della Toolbar orizzontale delle librerie Library (visibile nel
programma sotto alla Toolbar Standard), che si pu vedere o nascondere con [F5] (vedi menu
View Toolbars).
Ora si pu chiudere il Setup con [Close].
Le stesse operazioni si dovranno analogamente ripetere in PCB Layout di DipTrace, come
vedremo pi avanti.
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2. Progettiamo lo schema
Eccoci pronti a disegnare il nostro schema. Pu essere comodo cliccare il pulsantino che si trova
dopo le due frecce al fondo della Toolbar Library in modo da mostrare la Scroll Bar che aiuta
a viaggiare pi in fretta nellelenco:
Poi utilizzate il cursore della Scroll Bar per raggiungere velocemente la libreria ST_Micro
(file st_micro.eli), contenente componenti ST Microelectronics, e selezionatela; scorrete verso
il basso lelenco sulla sinistra, fino a trovare il TL081IN; cliccatelo col tasto sinistro, e
spostate il mouse nello schema virtuale, allincirca in centro: ecco un belloperazionale!
Potete anche vedere al fondo della lista il Pattern, cio la forma del componente
corrispondente, come apparir in PCB Layout.
Muovendo ancora il mouse vedrete un nuovo TL081IN pronto ad essere depositato sul foglio.
Non il nostro caso, perci cliccate col tasto destro, in modo da disabilitare il modo
placement (posizionamento). Il secondo TL081IN sparisce.
Potete anche capovolgere (Flip) il simbolo in orizzontale o in verticale: selezionatelo e premete
il tasto destro del mouse, poi scendete fino a Flip. Scegliete se capovolgerlo in orizzontale o
verticale:
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Ora servono 5 resistenze: selezionate la libreria Discrete (file _discrete.eli), cercate il
componente RES e cliccatelo:
posizionatene altre 4, poi selezionate la prima (R1) e ruotate il simbolo premendo lo spazio
(oppure [Ctrl-R]) sulla tastiera. Potete anche ruotare allo stesso modo un simbolo, prima di
fissarlo sullo schema.
E se si vuole modificare la posizione di un simbolo? Si seleziona (se gi non lo ) il cursore a
freccia
si clicca il simbolo e lo si trascina col mouse nella nuova posizione, dove lo si rilascia.
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Si possono anche selezionare diversi simboli insieme con i classici metodi di Windows:
- seleziono il primo, poi successivamente gli altri tenendo [Ctrl] premuto;
- se i simboli sono vicini, posiziono il mouse allangolo in alto a sinistra del gruppo, tengo
premuto il tasto sinistro, muovo il cursore allangolo in basso a destra e rilascio il tasto.
E anche possibile spostare un componente selezionandolo ed usando i 4 tasti freccia sulla
tastiera; utile per effettuare spostamenti pi precisi.
Prima di proseguire, salviamo il nostro schema: selezioniamo File Save oppure clicchiamo
sul bottone Save (il dischetto) sul lato sinistro in alto. E facciamolo ogni tanto, magari
usando un numero progressivo al termine del nome file.
Iniziamo a disporre al loro posto questi primi componenti: li selezioniamo successivamente e li
trasciniamo col mouse. Nelloccasione sappiate che si pu spostare tutto lo schema allinterno
della finestra del programma cliccandolo col tasto destro del mouse e muovendo questo tenendo
il tasto premuto. Invece la rotella del mouse modifica la scala a cui rappresentato lo schema.
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Possiamo anche iniziare a collegare qualche componente. Piazzate il cursore a freccia del mouse
sullestremit inferiore di R3 e cliccate il tasto sinistro (rilasciandolo). Muovete il cursore in
basso fino a raggiungere lestremit superiore di R4, cliccate nuovamente (e rilasciate) il tasto.
Il collegamento fatto.
Se vi accorgete che state sbagliando un collegamento, premete il tasto destro prima del secondo
click e selezionate Cancel.
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Nelloccasione posizioniamo meglio R1, e facciamo ancora qualche collegamento. Noterete che
se spostate un componente gi collegato, anche il collegamento lo segue.
Se dobbiamo fare un ponticello, come tra R2 e il collegamento tra R1 e U1, basta partire da R2
cliccando una volta, portare il cursore fino a raggiungere il collegamento e ricliccare:
Se dobbiamo fare un collegamento ad angolo, come tra il pin 6 di U1 e R5, portiamo il cursore
sul piedino e clicchiamo; muoviamo il cursore in orizzontale fino sulla verticale di R5,
clicchiamo una volta (senza muovere il mouse), infine scendiamo in verticale fino a R5 ove
clicchiamo per la terza volta:
Ora ci servono 4 condensatori elettrolitici; usiamo la libreria Discrete (file _discrete.eli) e
selezioniamo il componente CAP100RP:
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Serve anche un condensatore normale; nella stessa libreria usiamo il condensatore CAP100.
Per finire mancano due potenziometri, un interrutore, due terminali ed una batteria.
I primi li cerchiamo in Potenz. (file pot_Eagle.eli), e sono i TRIM_US-CIP20C-6MM.
Linterrutore si trova in Switches (file Switch_Eagle.eli) ed il TL36WO.
I terminali stanno in Extra (file ExtraComp.eli) e sono i Terminale (bella fantasia,
direte).
Infine, la batteria. Si trova in Disc_Sch (file _discrete_sch.eli) ed la BAT. Ma ha una
particolarit: tutte le librerie *.sch contengono solo i simboli, senza i pattern. Se volete
convertire uno schema in PCB dovete abbinare prima il relativo pattern, pena errore nella
conversione. Pertanto cliccate con il tasto destro il simbolo e selezionate Attached Pattern.
Cliccate [Add] e selezionate dal disco la libreria MISC (file misc.lib), che sta ovviamente in
C:\Programmi\DipTrace\Lib. Cliccate ora sul file trovato, che apparir nellelenco in alto a
destra, e verr creata la lista dei pattern nella libreria nellelenco in basso a destra.
Cliccate BAT-2 ed apparir il pattern nel riquadro centrale.
Non resta che definire le connessioni tra i terminali sul pattern (pin) e le piazzole (pads),
attribuendo il numero di ciascuna delle due piazzole al relativo pin nella tabella dei pin a
sinistra. Cliccate sul nome del primo pin (ad es. su NEG), poi scrivete il relativo numero di
pad nel campo Pad Number. Ripetete per POS.
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Ora potete cliccare [OK].
Dopo aver selezionato ed inserito tutti i componenti citati, ci troviamo in questa situazione; sono
ancora da capovolgere i condensatori C2, C3 e C4:
Dopo ci sono quattro cose che dovete fare:
1) correggere i nomi di potenziometri, interrutore e batteria;
2) attribuire i valori elettrici ai componenti;
3) completare i collegamenti.
4) aggiungere alcune etichette di testo
Punto 1) - Si deve cambiare il Reference Designator (Identificatore) che definito come
Component RefDes. Ad esempio per il potenziometro U3, si deve cambiare in P1.
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Cliccate U3 col tasto destro e selezionate il primo menu con scritto U3. Scrivete P1 al posto
di U3 nel campo di Edit che vi apparir:
Fate lo stesso per laltro potenziometro (P2), linterrutore (S1) e la batteria (B1).
Punto 2) - Cliccate ogni componente e selezionate con il tasto destro Properties. Posizionatevi
per prima sulla linguetta Main ed inserite il valore 220 Kohm nel campo Value. Cliccate
ora la linguetta Marking ed inserite i dati sotto riportati.
Ecco nel caso del potenziometro P1:
Come vedete, si impone di mostrare due etichette: RefDes, ovvero in questo caso
P1, in posizione angolata; Value, cio 220 Kohm a sinistra. Ecco il risultato:
In altri casi pu essere necessario spostare RefDes o Value rispetto alle posizioni
base. Ecco lo scopo dei campi Spacing e Shift. Supponendo che letichetta sia in posizione
orizzontale, il primo indica lo spostamento in verticale (positivo o negativo, quindi in alto o in
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basso) della medesima; il secondo lo spostamento in orizzontale (positivo o negativo, quindi a
destra o a sinistra).
Per attenzione: nel caso di posizionamenti ruotati di 90 (Left e Right) lazione dei due valori
si inverte ecco un esempio: P2.
Con Spacing e Shift a zero, vediamo che lidentificatore P2 viene a trovarsi proprio sul
cursore:
Ma se usiamo un valore di 0.15 di Shift si sposta in alto (cio, come detto, pi a destra ma
ruotato di 90). Sembra difficile, ma ci si prende rapidamente la mano
Un caso interessante quello del connettore T2, che diverr Out:
C anche la possibilit di spostare di spostare le indicazioni che intersecano altri simboli con
View / Part Marking /Move Tool, o premendo [F10]. Portando il cursore sopra letichetta di
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unidentificatore o un valore, questo apparir circondato da una cornice. Basta premere il tasto
sinistro e trascinare letichetta nel punto voluto, rilasciare il tasto, poi ripremere [F10].
Ora completate linserimento dei valori per gli altri componenti.
Punto 3) - Completate i collegamenti, e ricordate che se uno di questi apparisse spostato rispetto
a quanto ci aspettiamo, sempre possibile effettuare una traslazione. Basta posizionare il
cursore al di sopra del tracciato, che diviene azzurro assieme al resto della rete (Net) a cui
apaprtiene, mentre il cursore diviene una doppia freccia ortogonale al tracciato. Premiamo il
tasto sinistro del mouse e trasciniamo il tracciato nella posizione desiderata, poi lo rilasciamo.
Ad esempio:
Punto 4) - Ora inserite le etichette che spiegano la funzione
dei due potenziometri P1 e P2.
Dentro la Toolbar Objects (tasto F4) cliccate sullicona di
Place Text; il cursore prender la forma di una crocetta.
Posizionatelo a destra di P1, sotto al cursore, e vedrete la classica
lineetta verticale lampeggiante ad indicare che si pu inserire il
testo.
Scrivete Level, cliccate al di fuori della scritta, poi riselezionate il
cursore a freccia e cliccate con il tasto destro sulla scritta appena
inserita. Selezionate Font. Utilizzate queste impostazioni:
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Ripetete il procedimento, inserendo il testo Gain al di sopra del cursore di P2.
Alla fine dovrete avere questo risultato:
Lo schema fatto!
Ed pronto per essere convertito a PCB (Printed Circuit Board: Circuito stampato).
Ma potete prima stamparlo; selezionate File Preview:
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Il cursore a 4 frecce sposta lo schema sul foglio. Premete Print All per stampare tutti i fogli
degli schemi (se ne avete pi di uno; non il nostro caso), Print Current Sheet per stampare il
foglio selezionato o Save per produrre un file BMP/JPG con risoluzione definita.
Alla fine cliccate [Close].
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D. Creazione del circuito stampato
1. Convertiamo lo schema a PCB
Selezionate File Convert to PCB o premete [Ctrl-B] ( meglio salvare prima: File
Save o File Save As).); si aprir automaticamente PCB Layout con il vostro progetto.
Vedrete che tutti i collegamenti tra i vari componenti sono presenti sotto forma di linee rette
verdi tra i vari punti collegati. Notate come la disposizione fisica dei collegamenti corrisponda
grossolanamente a quella rappresentata sullo schema; ma questo ancora ben lontano dalla
basetta a circuito stampato che vogliamo ottenere..
In questa fase anche bene configurare le librerie, in maniera analoga a quanto detto
precedentemente in 1. Configurare le Librerie (pag. 4). Ricordate che le librerie di pattern
hanno il suffisso .lib.
La procedura pu risultare necessaria nel caso in cui disponiate di qualche libreria creata da voi,
o importata da altri programmi, come Eagle 5.6.0 (ripeto, ho preparato un Tutorial apposta:
Appendice 3).
Se avete esportato una libreria completa sia di Symbol (i Component in DipTrace) che di
Package (i Pattern in DipTrace), dopo averla importata in Component Editor potrete
salvarla come *.eli; dopo averla importata in Pattern Editor potrete salvarla come *.lib.
Ma c tutto nellAppendice.
Per ora, procedete in maniera esattamente analoga a quanto visto in 1. Configurare le
Librerie.
Ora dovete rendere visibili i reference designators selezionando View Pattern Marking
Main RefDes. Cos tutti gli identificatori saranno sempre visibili sullo schermo.
Potete definire parametri individuali cliccando un componente col tasto destro e selezionando
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Properties Marking. La finestra simile a quella gi vista in Schematic (pag. 13, Punto
2).
Potete anche anche usare [F10] per spostare gli identificatori, o i relativi valori, ecc.
In qualche caso pu convenire visualizzare il Value anzich il RefDes, come nel caso dei
connettori di ingresso e uscita, alimentazione, ecc. Ad esempio il connettore definito T1 ma
che il connettore di ingresso In; posizionate il cursore a freccia sul componente e, quando il
profilo appare azzurro (no rosso), cliccate col tasto destro e scegliete Properties:
Vedete che i componenti ci sono tutti. Ma bisogna prima disporli correttamente, proprio come ci
aspettiamo che debba essere il nostro circuito stampato.
Dobbiamo dunque disporre i componenti in un modo pi logico, ad esempio come vedete qui di
seguito. E buona pratica mantenere i componenti relativi allalimentazione in unarea, e i
blocchi funzionali raggruppati insieme. Per i circuiti ad alta frequenza si devono seguire le
appropriate regole per la disposizione.
E quasi superfluo ricordare che anche in PCB Layout (come in Component Editor e in
Pattern Editor) valgono le stesse tecniche di selezione e rotazione dei componenti.
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Controllate visivamente i collegamenti, confrontandoli con lo schema. In certi casi, come per le
tracce che passano attraverso i piedini delloperazionale, pu sorgere il dubbio che siano -
erroneamente - collegate a qualche piedino; mentre invece (essendo sempre disegnate come
linee rette) passano per puro caso proprio su un piedino, senza essergli collegate. Per capirlo,
zoomate un p il progetto con la rotella del mouse; cliccate col tasto sinistro lintegrato e,
tenendo il tasto premuto, spostatelo in varie direzioni. Mentre fate questo, le tracce che, come
elastici, seguono fedelmente i corrispondenti piedini, vi faranno vedere perfettamente quali sono
ancorate ai piedini, e quali non. Alla fine annullate lo spostamento con [Ctrl-Z].
Ancora, nella remota ipotesi che manchi un collegamento, lo potete aggiungere con lo stesso
sistema usato in Schematics: cliccate col tasto sinistro lestremo di uno dei due componenti da
collegare; spostate il mouse sul secondo estremo, e cliccate di nuovo. Immaginiamo che manchi
un collegamento tra C3 e C2. Clicchiamo il terminale (pad) di C3, che diverr rosso (assieme a
tutti i pad collegati); portiamo il cursore fino al pad di C2. Anche questo diverr rosso (con tutti
i pad collegati). Riclicchiamo.
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Ora potr apparire un piccolo menu, da cui scegliere leffettivo collegamento da effettuare;
questo potrebbe accdere ad esempio nel caso in cui il secondo componente non sia isolato.
Vediamo le possibilit.
- colleghiamo C3 a C2 lasciando questo collegato ad Out:
- colleghiamo C3 a C2 scollegando questo da Out:
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2. Realizziamo il PCB
1) Preparazione per il Route (Sbroglio)
Per la verit manca il profilo della basetta (Board). Si pu gi inserire, se necessario, in questa
fase; ma si pu lasciare il compito allAutorouter, ritoccando casomai dopo forma e dimensioni.
In questo modo larea tracciata, di solito un rettangolo, creata automaticamente in dipendenza
delle tolleranze specificate in Autorouter Setup.
E allora proviamo lAutorouter. Lefficenza di questo, come affermato dagli autori, si
dimostrata veramente molto alta. Dalle diverse schede che ho fin qui sbrogliato con questa
funzione, posso confermare che lAutorouter di DipTrace di alta qualit, e verosimilmente
superiore a quello di EAGLE Layout Editor 5.6.0. In ogni caso, sempre opportuno effettuare
qualche correzione a mano; ma da quanto ho visto, le correzioni necessarie in DipTrace, in
confronto a quelle che dovevo effettuare in EAGLE 5.6.0, sono quasi sempre solamente
estetiche, e mai fondamentali.
Prima per necessario settare il router: selezionate Route Route Setup. Provate, per
iniziare, queste impostazioni. In ogni caso la Pad Clearance (clearance = spazio libero) non
pu essere inferiore alla Trace Clearance.
Passate ora a Route Autorouter Setup. Provate cos; vedete che ho scelto Auto Setup:
Best, ma voi provate anche le altre opzioni (Good, Normal e Quick) e confrontate i risultati.
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E finalmente ora di sbrogliare la vostra basetta: selezionate
Route Run Autorouter (o cliccate licona verde a forma di
triangolo) e godetevi lo spettacolo dellanimazione risultante dal
continuo disegnare e cancellare tracce da parte dellAutorouter al
lavoro.
Nel caso specifico compir 16 passaggi, abbastanza veloci, tracciando e disfacendo i
collegamenti per ottimizzarli:
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Finch risultato:
Non male! Si tratta solo di ottimizzare le posizioni delle tracce, il modo in cui si congiungono
con le piazzole, e magari qualche punto di collegamento tra di esse. E solo un fatto estetico;
sapete meglio di me che, da un punto di vista elettrico, finch restiamo nellambito delle basse
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frequenze (audio, ma anche radio a bassa lunghezza donda: le onde lunghe) la disposizione
dei collegamenti non fondamentale. Ma dalle onde corte in su, una pista messa qui o l pu
fare la differenza. Per ora comunque non il nostro caso.
E sar molto pi facile (e veloce) da fare che da dire, utilizzando i tre comodi e potenti
strumenti di edit di PCB Editor: Edit Traces, Free Edit Traces e Route Manual.
Se invece il risultato fosse del tutto deludente, la semplice selezione di Route Unroute All
annullerebbe lo sbroglio automatico. Ma non il caso attuale
E invece il caso di verificare le dimensioni ed il posizionamento del profilo della basetta. Lo
facciamo subito.
Posizionatevi in modo da vedere gli estremi di questa; cominciate da sinistra, trascinando il
disegno a destra con il tasto destro del mouse.
Come si vede, lAutorouter ha incorporato tutta la sagoma dei potenziometri nella basetta:
questo normale, anche perch non pu sapere che invece la basetta deve terminare allaltezza
della bussola filettata
Pertanto posizionate il cursore sullestremo alto a sinistra della basetta, che diverr pieno
(mentre laltro rester vuoto) e trascinatelo in orizzontale fino sulla verticale della bussola, poi
fate lo stesso con il lato inferiore della basetta, trascinandolo sulla verticale del precedente.
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Stessa cosa per il lato destro:
Finito:
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Occupiamoci ora, come gi previsto, della cosmesi delle piste (traces) di rame. Abbiamo tre
comodi e potenti strumenti di edit: Edit Traces, Free Edit Traces e Route Manual.
Iniziamo da Edit Traces; vi avverto che le figure esplicative le avevo preparate (in previsione
di questo lavoro) mentre realizzavo una versione successiva di questo circuito; quindi i pi
attenti noteranno nei particolari la presenza di componenti non esistenti in questo progetto.
Abbiate pazienza, provate invece su qualunque tratto di pista e guardate i risultati. Che saranno
analoghi a quelli sotto illustrati.
Le tecniche particolari, da adottare caso per caso per ogni strumento, si impareranno poco per
volta con lesperienza, a forza di fare, rifare e riprovare. Non detto che i passaggi precisi da
me spiegati siano gli unici che si potranno utilizzare. Quasi sempre ce n pi di uno
Andiamo avanti. Anzitutto selezionate lo strato (Layer) inferiore, cio quello lato rame
(Bottom).
Se mentre lavorate sul rame vi accorgete di dover ritoccare la posizione di qualche
componente, riselezionate prima lo strato superiore (Top); al termine ripassate a Bottom.
Poi selezionate Edit Traces con lapposita icona, quindi portatevi sulla sezione di pista che
volete spostare. Quando il cursore si trover sulla traccia da modificare diverr un doppia
freccia, sempre ad angolo retto con la pista. Nel caso illustrato si vuole posizionare la pista pi a
destra del condensatore. Ecco la sequenza; cliccate col tasto sinistro e, tenendolo premuto,
trascinatelo nella posizione voluta; rilasciatelo. Vedete che lo strumento agisce essenzialmente
sulle varie sezioni di cui la pista composta, mantenendo i nodi principali:
Ora passate a Free Edit Traces; vi renderete conto che questa volta lo strumento agisce
essenzialmente sui nodi delle piste. Portandovi in corrispondenza di un nodo, generalmente in
corrispondenza degli angoli, questo apparir in rosso quando il cursore verr a trovarsi proprio
sopra. Cliccate col tasto sinistro sul nodo prescelto, e tenendolo premuto spostatelo: vedrete che
questo, muovendosi, trasciner (come se fossero elastiche) le parti di pista a cui collegato.
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Resta da provare Route Manual. Questo permette essenzialmente di cambiare integralmente
un collegamento, eliminando un tratto e tracciandone uno nuovo.
Selezionate lattrezzo e provate a collegare tra loro due piste parallele con un tratto nuovo. In
questo caso, un tratto orizzontale che unir lo spigolo appartenente al tratto di pista (Net) 19 con
la pista verticale che scende da R7. In pratica dovete cliccare una prima volta sul primo punto da
unire, rilasciare il tasto sinistro, spostare il mouse sul secondo punto e ricliccare. Apparir il
menu contestuale per unire (Merge) le due piste (o rinunciare).
In tutti i casi, in corrispondenza di ogni strumento possibile accedere con il tasto destro del
muouse allorch si individua una sezione di traccia o un nodo ad un menu contestuale, con
cui ad esempio si possono aggiungere o eliminare nodi, cambiare lo spessore di un tratto di
pista, annullare il route per quella pista, ecc.
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Nello stesso momento in cui si clicca, appaiono sulla traccia i nodi in forma di quadratini vuoti.
Un modo pratico consiste nel cliccare col tasto destro, poi premere [Esc] sulla tastiera. I nodi
restano visibili, anche allontanando il mouse.
Ora avete gli strumenti, e sapete cosa fanno: al lavoro. Aggiustate qualche percorso, ad esempio
il collegamento tra R5 e C2. Selezionate Edit Traces e portatevi sopra il collegamento (Net 6),
poi trascinate leggermente la traccia verso sinistra per allinearla alle piazzole e rilasciate il
mouse ( stato usato lo zoom per vedere meglio i dettagli):
Fatto! Era facile
Lo stesso vale per le traccie orizzontali tra P1 e In, e tra R1 e C1; per quella orizzontale tra C4,
C5 e B1; per il tratto obliquo tra il piedino 6 di U1 e R5. Fate voi i primi tre; il risultato lo
confronterete alla fine. Invece proviamo assieme qualcuno degli altri.
Per la traccia tra S1 e C5 quasi lo stesso come visto sopra.
Prima correggiamo il tratto verticale:
Poi quello orizzontale:
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Molto meglio!
Ora vediamo U1. Ingrandiamo a circa 700%, per vedere bene. Portiamoci in corrispondenza
della piazzola di R5 e vedremo apparire un nodo in rosso. Clicchiamo col tasto destro e dal
menu contestuale scegliamo Delete Node.
Direi che va gi bene. Altrimenti insistete voi, cos vi esercitate.
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Continuate con le correzioni, fino ad ottenere questo risultato:
E fatto!
Visto che ci siamo, per, vediamo come si fa ad aggiungere qualche scritta. Ad esempio,
vogliamo aggiungere la scritta Livello vicino a P1. Anzitutto
selezionate lo strato (Layer) superiore, cio quello lato componenti
(Top). Dentro la Toolbar Drawing (tasto F8) cliccate sullicona di
Place Text; il cursore prender la forma di una crocetta. Posizionatelo
sotto a P1, a destra del terminale In, e vedrete la classica lineetta verticale lampeggiante ad
indicare che si pu inserire il testo. Scrivete Livello, poi cliccate fuori del testo e selezionate il
cursore a freccia.
Cliccate sulla scritta col tasto destro e selezionate Font Type Vector.
Gli autori del programma consigliano luso del tipo di font Vector;
questo vale ad esempio per la stampa o lesportazione di files Gerber.
Questi sono tipicamente prodotti in uscita da attrezzi PCB CAD, e
possono essere inviati ai fabbricanti di basette a circuito stampato, che
usano questi files per la realizzazione delle medesime. Ad ogni modo
possibile utilizzare i font True Type per caratteri non standard English.
Allo stesso modo, selezionate Font e Properties ed effettuate le opportune scelte; in
particolare, in Shape Properties selezionate Type: Top Silk.
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Allo stesso modo aggiungete le scritte Guadagno vicino a P2, On e Off sopra e sotto S1.
Provate ora con un font True Type. Procedete come prima, cliccando verso il bordo alto della
basetta; scrivete Amplificatore a guadagno variabile, cliccate fuori della scritta, riselezionatela
e col tasto destro scegliete Font Type True Type.
Selezionate ora Font: apparir la classica finestra di selezione dei caratteri di Windows:
Selezionate infine Properties e nella finestra Shape Properties selezionate Type: Top Silk.
Provate a realizzare qualcosa di simile:
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Ormai il progetto pronto per la realizzazione di un vero circuito stampato. Per fare questo
selezionate File Preview; utilizzate le impostazioni indicate per avere la serigrafia dei
componenti. Importante la Print Scale, che deve essere (salvo indicazioni o necessit
contrarie) pari al 100%:
Se si vuole avere una stampa con le tracce di rame in sovraimpressione, al posto di Show:
Current selezionate Show: Contrast:
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Potete anche salvare il progetto come immagine cliccando Save e selezionando il formato e il
nome del file da salvare:
Questa limmagine ottenuta, in una scala arbitraria; ripeto, per avere una stampa in scala 1:1
dovete stampare al 100% da Preview:
Per la realizzazione delle tracce in rame, il disegno deve essere ovviamente rovesciato.
Mettiamo un segno di spunta nella casella Mirror; selezioniamo in Layers: Current
Bottom e Show Current:
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Anche ora potete salvare il progetto come immagine cliccando Save e selezionando il formato
e il nome del file da salvare; limmagine ottenuta che riporto solo a titolo di documentazione
non in scala esatta corrisponde alla tipica rappresentazione del circuito stampato:
Di nuovo, questa limmagine ottenuta in una scala arbitraria; per avere una stampa in scala 1:1
dovete stampare al 100% da Preview.
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3. Verifichiamo il PCB
Possiamo farci una migliore idea del lavoro compiuto da PCBLayout se esportiamo i vari
Layer con File Export Gerber, poi visualizziamo i medesimi con un visualizzatore
di files Gerber (come ad esempio gerbv-2.3.0 PCB - Ultimate CAM Viewer, scaricabile da
http://kent.dl.sourceforge.net/project/gerbv/gerbv/gerbv-2.3.0/gerbvinst-2.3.0.exe ) ed apriamo i
layer esportati.
Ecco le impostazioni per vedere il circuito stampato dal lato componenti; le selezioni multiple si
effettuano tenendo premuto [Ctrl] sulla tastiera;
per meglio esportare i layer separatamente, uno per volta, se poi nel viewer si vogliono
vedere con colori differenti. Ricordate di spuntare la casella Pad/Via Holes ; non spuntate
Mirror.
Se clicchiamo Preview con i due layer selezionati vediamo:
Invece, esportiamo Top Sylk e Bottom separatamente; non spuntiamo Mirror:
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clicchiamo Export ogni volta rispondendo sempre Yes:
Cos otteniamo due file separati.
Ora possiamo vedere la basetta in gerbv-2.3.0, aprendo i file, anche selezionandoli
contemporaneamente:
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zoomiamo leggermente ruotando la rotella del mouse:
Se volete vedere solo il rame, orientato correttamente, ecco le impostazioni:
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In questo caso si deve mettere la spunta a Mirror! Dopo lesportazione, ecco il rame: stata
tolta la spunta ai precedenti due layer, per cui restano nascosti ma disponibili; quindi si scelto un
colore a piacere per il layer cliccando col tasto destro e scegliendo il colore:
Risultato:
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Che volete di pi?
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Appendice 1)
Come rintracciare le Librerie corrispondenti ai Component e ai Pattern
utilizzati in uno schema.
1) Dentro "Schematic"
Aprire lo schema desiderato.
Cliccare in successione un solo componente per ogni categoria, effettuando per ognuno le
operazioni seguenti.
a) Leggete il Type nella finestra Properties a destra; premere [F3] se non visibile.
b) cliccate con il tasto destro il simbolo e selezionate Attached Pattern.
b) Selezionate il nome del Pattern nella casella Pattern: e copiatelo [Ctrl-C].
c) Selezionate Library Search Components.
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d) Incollate il pattern nella casella Pattern: [Ctrl-V].
e) Cliccate Active.
f) Cliccate [Pattern]; si apre una finestrina supplementare a destra.
g) Cliccate [Find Now] e attendete la fine della ricerca, finch il tasto [Find Now] riappare (anche
dopo decine di secondi).
Quando si trova, appare una lista di componenti.
h) Cercate e cliccate nella lista il Type trovato prima (la lista non totalmente in ordine
alfabetico!); in corrispondenza appare:
la libreria corrispondente a questo Component a destra di Library:;
il simbolo elettrico nella finestra sotto;
la forma del componente (Pattern) nella finestrina.
i) SelezionateLibrary Setup.
j) Cliccate il nome della libreria trovata nel pannello Active.
Il nome del file (pathname completo) appare in fondo, sotto al nome della libreria.
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2) Dentro PCB Layout
a) Selezionate Library Search Patterns.
a) Incollate il pattern ricavato in 1) nella casella Name:
b) Selezionare Active.
c) Cliccate [Find Now] e attendere la fine della ricerca. Quando si trova, appare una lista di
componenti.
d) Cercate nella lista il pattern e cliccatelo; in corrispondenza appare:
la libreria corrispondente a questo Pattern a destra di Library:;
la forma del componente (Pattern) nella finestra sotto.
e) Selezionate Library Setup.
Cliccare il nome della libreria trovata nel pannello Active.
Il nome del file (pathname completo) appare in fondo, sotto al nome della libreria.
E buona cosa preparare una tabella in cui riportare ordinatamente tutti i dati reperiti come
spiegato, con una riga per ciascun componente; magari usate Microsoft Office Excel. Ecco un
esempio pratico; vi torner utile:
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x =1, 2, , n
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Appendice 2)
Come modificare le librerie di Pattern per aumentare le dimensioni delle
piazzole dei componenti.
Come ho detto allinizio DipTrace si compone di 4 moduli:
I) Schematic: per disegnare gli schemi elettrici;
II) PCB Layout: per progettare i circuiti stampati;
III) Component Editor: per creare i simboli elettrici di nuovi componenti, o modificare
gli esistenti, da inserire in Schematic;
IV) Pattern Editor: per creare le forme di nuovi componenti, o modificare gli esistenti,
da inserire in PCB Layout.
Visti i primi due, sarebbe opportuno esaminare gli altri, molto utili e flessibili. Ma ho detto che
era mia intenzione realizzare un guida breve; perci mi limiter a dare una breve spiegazione
su come utilizzare Pattern Editor per modificare la dimensione delle piazzole per i terminali
dei componenti elettronici, che nelle librerie originali sono veramente piccoli, e poco adatti ad
una foratura a mano. Cos come progettati, i pattern dei componenti elettronici forniti con le
librerie originali sono adatti ad una produzione industriale delle basette, con foratura mediante
macchine a controllo numerico.
In realt, il diametro dei pads molto piccolo in relazione a quello del foro interno, per cui
risulta difficile centrare il foro durante la foratura a mano, con il rischio effettivo di togliere il
rame della piazzola.
Purtroppo non mi risulta, almeno per ora, che esistano tecniche automatiche per risolvere il
problema, come invece possibile con certi Script disponibili per Eagle 5.6.0 (es. drill-aid).
Non resta che intervenire direttamente sui pads allinterno delle librerie; pi facile da fare che
da dire, e una volta presa la mano diviene cosa ovvia e veloce.
Riprendiamo la nostra basetta in PCB Layout, selezioniamo Bottom nel Current Signal/Plane
Layer, e togliamo la spunta a Top Silk nel Design Manager ([F3]).
Ora le tracce sono meglio visibili. Si vede bene come le piazzole abbiano bisogno di una cura
ingrassante. Ma c il rimedio.
Seguendo le istruzioni della precedente Appendice 1) - Come rintracciare le Librerie
corrispondenti ai Component e ai Pattern utilizzati in uno schema, reperite (uno per volta)
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sia i Pattern che le relative Pattern Library (e i nomi file) di ciascun componente da
modificare.
Iniziamo dal contenitore delloperazionale U1, che un DIP (Dual In Line Package).
Il pattern DIP-8/H11, appartenente alla libreria DIP (file dip.lib).
Lanciamo Pattern Editor e apriamo (Library Open) il file dip.lib dentro la cartella
C:\Programmi\DipTrace\Lib.
Appare presente uno dei pattern della lista (DIP-10H/14.5); nella finestra a destra si vede che
composto di due strati (Layers), uno con le piazzole, laltro con la sagoma. Nellelenco a sinistra
cerchiamo e clicchiamo il pattern DIP-8/H11, che apparir in centro alla finestra al posto del
precedente.
Vedete che le piazzole sono piccole, appunto come in PCB Layout. Selezionate lintegrato
tracciando un rettangolo con il mouse, lasciate il tasto e tutto il pattern risulta selezionato.
Portate il mouse su una piazzola (che diverr rossa) e cliccate col tasto destro; dal menu che
appare selezionate Properties.
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Nella finestra che apparir cliccate il bottone Pad Properties. Vedete i parametri inseriti nella
relativa finestra.
Modificate i parametri cos (poi magari con lesperienza potrete scegliere altri valori):
Che cosa abbiamo fatto? Abbiamo indicato forma e dimensioni volute per tutte le piazzole; cosa
che confermeremo cliccando OK spuntando la casella Default for Pattern.
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Cio Standard per il modello. Che adesso come nellimmagine a sinistra. Ma il piedino n 1
era di forma differente, per renderlo riconoscibile; come facciamo?
Clicchiamo al di fuori del pattern per deselezionarlo, poi riportiamo il mouse sopra al piedino n
1, clicchiamo col destro e (mentre appare rosso) riselezioniamo Properties; togliamo la
spunta a Default for Pattern e in Shape selezioniamo Rectangle. Clicchiamo OK.
Vedete a destra il risultato.
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In definitiva, abbiamo modificato le dimensioni di tutte le piazzole (Default), rendendole pi
larghe e strette, e le abbiamo rese pi ellittiche; meno una (non Default) che abbiamo reso
rettangolare. A questo modo ci sar molto pi rame intorno alle piazzole, e sar anche pi facile
efettuare le saldature.
Siamo cio passati da cos a cos .
Conviene effettuare le stesse modifiche, oltre al DIP-8 a 8 pin, anche a quelli a 10 (DIP-10H),
12 (DIP-12H), 14 (DIP-14H) pin, ecc.; in pratica a quelli che riteniamo di dover usare.
Salviamo ora le modifiche: Library Save per averle sempre in futuro.
Tutto a posto, allora? Purtroppo no! Se apriamo con PCB Layout, dopo queste modifiche, una
basetta gi fatta, non vedremo i pattern modificati. I pattern sono stati caricati allinizio quando
abbiamo convertito lo schema, e memorizzati nel relativo file *.dip.
Ci tocca sostituire a mano tutti i pattern (!). Ma lo facciamo una tantum; tutti i progetti futuri,
che saranno creati dopo le modifiche alle librerie, troveranno i pattern aggiornati.
Vediamo allora come si fa sostituire i pattern. Portate il mose sopra alloperazionale (U1) che
diverr azzurro, cliccate col destro e selezionate dal menu la voce Replace Pattern. Nella
finestra che appare cliccate [Add] e caricate la libreria dip.lib.
Cliccate il nome della libreria, e nella finestrina superiore destra apparir lelenco dei patterns.
Scrivete DIP-8/H11 nel campo Patterns:, e cliccate [Search]. Lelenco si ridurr al pattern
cercato; cliccate DIP-8/H11 nella lista e il suo (nuovo) pattern apparir finestrina inferiore
destra. Cliccate [OK]: ora lintegrato U1 appare con il pattern modificato da noi.
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In realt conviene modificare ancora i pads di condensatori e resistenze: questo ve lo lascio per
esercizio
Se non ricordate quale pattern appartiene a ciascun componente, ed in quale libreria si trova,
cliccatelo ed osservate nella scheda Properties del Design Manager [F3].
Unultimo trucco: potete cambiare le dimensioni dei pad con analoga procedura anche
dallinterno di PCB Layout; ma un solo pad alla volta. Provate con i potenziometri P1 e P2.
Con il layer Top selezionato, portare il mouse sopra il pad da modificare, che diverr rosso, e
cliccare col tasto destro. Dal menu contestuale selezionate Pad Properties: apparir,
ovviamente, la stessa finestra vista prima, in cui selezionerete i valori sotto riportati.
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Ecco quello che dovrete ottenere alla fine di tutte le modifiche:
E da Preview:
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E con il visualizzatore di files Gerber:
Basta; fate di questo progettino quello che volete
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Appendice 3)
Esportazione delle librerie di Eagle 5.6.0 in DipTrace
1) Lanciare il Control Panel di Eagle: Start Eagle Layout Editor 5.60 Eagle 5.6.0.
2) Cercare e visualizzare la libreria di interesse o anche solo il componente voluto - cliccando,
nellelenco sotto Name, sul + a sinistra di Libraries,
poi sul + a sinistra della libreria desiderata, quindi sul componente voluto nella lista sottostante,
che apparir nella parte destra. Lesame della lista consente di verificare che nella libreria
individuata esistano i componenti necessari.
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Ai nomi che terminano con - corrisponde pi di un oggetto, che apparir sulla nella finestra di
destra sia come Symbol (immagine a sinistra, corrispondente ai Component in DipTrace) che
come Package (immagine destra, corrispondente ai Pattern in DipTrace).
3) Selezionare File Open Library... e nel box di dialogo aprire la libreria individuata nel
precedente punto 2). Se tutto ci che serve esportare la libreria, passare direttamente al punto 5)
B), altrimenti proseguire con 4), se si vogliono vedere vari dettagli del componente scelto.
4) Selezionare Library Device..., o Library Package... o Library Symbol...;
da notare che la scelta tra i 3 sottomenu si pu ancora correggere nella finestra che apparir, ove
sono presenti i pulsanti [Dev], [Pac] e [Sym].
In questa fase pu risultare utile il passare al Control Panel e scorrere velocemente tra i vari
dispositivi, come visto sotto 2), per avere una preview del componente voluto.
E dunque possibile effettuare tre scelte differenti; a seconda di quella si pu:
A) scegliere un particolare Device, a cui pu corrispondere sia un componente singolo che una
famiglia, che produce una finestra multipla riassuntiva con il simbolo elettrico del dispositivo (il
simbolo vero e proprio, che corrisponde al Component di DipTrace), la forma del dispositivo
(Package, che corrisponde al Pattern di DipTrace), la descrizione e lelenco (nel pannello in basso
a destra) se il device una famiglia, cliccabile per scegliere loggetto voluto.
Ad esempio, scegliendo la libreria pot.lbr e cliccando [Dev] si ottiene questa finestra:
Se si fa un doppio click su TRIM_US- ecco la finestra multipla, ove selezionato il PT-10:
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Provando a scorrere la lista e cliccare un altro elemento (il CIP20C-6MM), ecco il nuovo package:
B) scegliere un particolare Package;
C) scegliere un particolare Symbol.
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Queste scelte producono una finestra contenente il solo package o il solo simbolo elettrico, gi visti
al punto A).
Ad esempio ecco il Package del B25P; con questi passaggi
doppio click
si ottiene :
In ogni caso - A), B), C) - si pu procedere allesportazione delloggetto e, contemporaneamente,
di tutta la libreria.
5) Ora si pu esportare il Device. Selezionare File Export; un submenu consente opzioni
diverse.
A) Se si esporta da Package con Image si ha ovviamente la sola immagine; la si pu copiare
negli appunti, o in un file. E possibile selezionare la risoluzione (Resolution) in punti per pollice
(dpi).
Ad esempio, ecco le immagini rispettivamente del B25P e del CIP20C-6MM (non nella stessa scala,
per ragioni di spazio):
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B) Se si esporta con Script si ottiene un file .scr, a cui si pu dare un nome a scelta, ad
esempio pot.scr, che si pu importare nel Pattern Editor di DipTrace, per utilizzare la libreria
come Pattern, o nel Component Editor, per utilizzare la libreria come Component. La cosa
importante che in realt con loperazione del punto 5) non si esportato il singolo Device, ma
tutta la libreria che lo contiene! Vediamo.
6) Lanciare il Pattern Editor di DipTrace e selezionare Library Import Eagle Script
(*.scr); selezionare lo script creato al punto 5) B). Nel pannello verticale a sinistra dellEditor
appare la lista completa dei Package presenti nella libreria originale di Eagle 5.60.
7) Selezionare Library Library Name and Hint;
Inserire un nome in chiaro nel campo Name: (non il nome del file; lo si dar dopo; e non troppo
lungo, altrimenti in Schematic o PCB Layout apparir tagliato) ed un descrizione nel campo
Hint:. Ad esempio:
Premere [OK].
8) Selezionare Library Save As; scegliere un nome per la libreria, ad es. pot_Eagle:
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Cliccare Salva.
9) Lanciare il Component Editor di DipTrace e selezionare Library Import Eagle Script
(*.scr); selezionare lo stesso script creato al punto 5) B). Anche ora, nel pannello verticale a
sinistra dellEditor appare la lista dei Symbol presenti nella libreria originale di Eagle 5.60.
10) Selezionare Library Library Name and Hint;
Inserire un nome in chiaro nel campo Name ed una descrizione nel campo Hint:. E bene
usare le stesse definizioni di prima (si tratta degli stessi dispositivi): Ad esempio:
11) Selezionare Library Save As:
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Selezionare preferibilmente lo stesso nome del punto 9), pot_Eagle.
Cliccare Salva. Ora la libreria presente nei formati Pattern (pot_Eagle.lib) e Component
(pot_Eagle.eli).
12) Adesso si deve attivare la libreria in Schematic e in PCB Layout di DipTrace. Lanciare il
primo e selezionare Library Setup.
Nella finestra che appare, nel pannello Active deselezionare Get Libraries from Folder e
cliccare il bottone [] nel lato destro della lista.
Cercare la libreria pot_Eagle:
ed aprirla. Ora in fondo allelenco Active nella finestra del Library Setup apparir la libreria
importata, definita secondo il Library Name e lHint stabiliti nei punti 7) e 10), Potenz. (Libreria
Eagle):
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Volendo si pu portare la libreria nelle prime posizioni selezionandola e cliccando ripetutamente il
bottone con il triangolo nero rivolto verso lalto.
Ora si pu chiudere il Setup con [Close].
13) Ripetere le stesse operazioni in PCB Layout di DipTrace.
Ecco ora presente la libreria in Schematic. Nella lista appaiono i simboli elettrici, al fondo della
stessa si vede la forma del corrispondente componente selezionato.
Si pu ad esempio scegliere un potenziometro CIP20C-6MM, con contenitore metallico, bussola di
fissaggio ed alberino di comando da 6 mm (il classico potenziometro da pannello).
Vediamo unapplicazione dello stesso componente in un preamplificatore a tensione singola con
loperazionale TL081, con guadagno variabile da 1 a 100. Il potenziometro P1, posto sullingresso
invertente delloperazionale, regola il livello del segnale in entrata; P2, facente parte del circuito di
retroazione, stabilisce il guadagno dellamplificatore.
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Ecco il layout in PCB Layout, quindi dal lato componenti; le tracce di rame sono in massima
parte quelle ottenute direttamente con lAutorouter (in realt uno dei pi potenti tra i programmi di
questo genere), e perfezionate manualmente con la funzione Free Edit Traces.
Ed ecco il circuito stampato dal lato rame, visto in Preview, settato in scala 200%, e salvato
come Bitmap (*.bmp):
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N.B. - Queste immagini sono state ottenute prima delleffettuazione delle modifiche spiegate nell
Appendice 2) - Come modificare le librerie di Pattern per aumentare le dimensioni delle
piazzole dei componenti. Le immagini corrette, ottenute dopo le modifiche, si vedono in tale
sezione.