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PARLIAMO DI MI-KA-EL ( 1 )

Mauro Biglino riflette sulla figura di San Michele partendo dai passi biblici che lo menzionano
per avviare, attraverso la lettura di antichi testi, una possibile re-visione della figura
dell'Arcangelo la cui importanza sembra essere in continua espansione.

Buongiorno. Facciamo questa chiacchierata dedicandola ad un personaggio un po' particolare che


è importante sia biblica sia direi anche al di fuori dell'Antico Testamento. Oggi parliamo di
Cominciamo a parlare di Michele. L'arcangelo Michele conosciuto anche come San Michele, cosa
che mi ha sempre stupito perché mi sono sempre chiesto come si possa fare santo un angelo ma
non ha importanza. Da alcuni anni, sia leggendo, studiando, sia incontrando persone, sia
frequentando di persona o uno dei suoi centri io lo frequento in quanto palestra per me molto
divertente perché impegnativa, per salire sono circa 500 metri di dislivello che faccio
costantemente, ho fatto centinaia e centinaia di volte, continuo a farlo e lì vedo ad esempio un
fenomeno.

Assisto negli anni, ad un aumento esponenziale delle persone che si recano in questo centro e che
ci vanno anche a piedi, quindi facendo anche questa salita abbastanza impegnativa. Però l'ha vista
inventare veramente in un numero che non mi aspettavo. E allora ho deciso di parlarne anche
perché c'è un qualcosa di particolare sul pianeta Terra che lo riguarda e adesso lo vediamo. Intanto
vediamo come compare nell'antico test viene citato nel libro di Daniele, nel capitolo decimo dove
Daniele racconta di un individuo vestito di lino che arriva a parlargli, gli racconta una tutta una
serie di cose e a un certo punto scrive egli mi disse non temere Daniele perché fin dal primo giorno
in cui ti sei sforzato di intendere le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle
tue parole, ma il principe del Regno di Persia mi si è opposto per 21 giorni però Michele uno dei
principi supremi mi è venuto in aiuto. Uno dei principi supremi traduce l'espressione ebraica Had
assarim a risanim.

Che vuol dire appunto uno dei capi I primi. Ora Riscion in ebraico ha un significato che ha
soprattutto la valenza temporale, forse I primi intesi in termini di tempo, il che fa pensare ad una
figura molto antica, ad una figura conosciuta fin dalle origini, cioè fin da quando essendo il suo
nome Michael Chi come un El fin da quando gli El operavano sulla terra o meglio dire gli Elohim.
Sapendo che ci sono esegeti e anche dizionari che dicono che la radice L e la radice Elohim una
singolare l'altra plurale potrebbero avere avuto una origine comune contemporanea, ma
potrebbero anche avere delle valenze leggermente diverse. Quindi questo Michael potrebbe
identificare che so una categoria particolare e io alle volte ho l'impressione quasi quando leggo
questo e altro che a Michael sia stata data una importanza notevole addirittura alle volte ho la
sensazione di leggerlo quasi come superiore a Yahweh. Anche se Yahweh poi lo sappiamo è stato
fatto diventare Dio.
Ma Yahweh lo sappiamo nell'esodo è definito Yashi milkama, cioè uomo di guerra, Yahweh ci dice
la Bibbia, il libro della Genesi, compare sulla scena non immediatamente, ma in un secondo tempo
nel capitolo quarto della Genesi dove si racconta della discendenza dei primi due adamiti
sappiamo che Adamo ed Eva hanno Caino, Abele, Caino uccidabele, Caino viene cacciato, Adamo
ed Eva hanno un altro figlio che si chiama SET, il quale ha un figlio che si chiama ENOSC e la Bibbia
dice allora c'è quindi al tempo di Enosch, si cominciò ad invocare il nome di Yahweh, il che significa
che prima non lo si invocava. Cioè Adamo e Eva Set evidentemente si riferivano ad altri El, non si
riferivano a lui. E questo è importante. Tra l'altro è spiegabile, nel senso che I primi gli Elohim che
hanno operato nel Ganeder e gli Elohim che hanno operato per fabbricare l'Obo Sapiens, per
fabbricare gli adamiti erano, come dire, noi li definiremmo ingegneri, genetisti, Yahweh era un
uomo di guerra quindi è chiaro che lui può entrare in scena soltanto in un secondo momento
perché nella fabbricazione della DAV teoricamente potrebbe non aver avuto funzioni. E poi
sappiamo che Yahweh nella Bibbia viene presentato in un modo assolutamente paritetico con I
suoi colleghi rivali, pensiamo agli Elohim che governavano sugli ammoniti, sui moabiti, cioè amil
coma, camoscia eccetera ai quali viene data esattamente la stessa importanza, basta leggere il
libro dei giudici per capire come Yahweh non fosse assolutamente superiore a loro e come a
Yahweh sia stata in effetti affidata una popolazione molto piccola cioè la famiglia di Giacobbe e lui
la trova disperata, dispersa nel deserto.

È quella quella popolazione che la studiosa ebrea Lia Bat Adam nel suo libro esodo cita e definisce
come una schiatta di senza terra. Quindi se si leggono queste definizioni è ovviamente una mia
sensazione, no? Quasi vedo un Michele quasi più più importante. Poi proseguendo sempre nel
libro di Daniele sempre la stessa dello stesso individuo sta parlando a Daniele e dice ora tornerò di
nuovo a lottare con il principe di Persia nessuno mi aiuta in questo se non Michele il vostro
principe. Cioè qui dice il vostro principe si sa che Michele è il protettore di Israele.

Ora tutte le nazioni hanno dei santi protettori, ce l'ha anche l'Europa, ce l'hanno molte
associazioni, organizzazioni, ma Michele tra l'altro in Italia è il protettore anche della polizia, ma la
cosa strana e comprensibile è che le nazioni, le associazioni hanno un protettore perché? Perché
hanno bisogno come dire di una figura intermedia ma Israele è il popolo eletto da Dio, sarebbe il
popolo prescelto da Dio, sarebbe come diceva il mio unigenito e quindi che bisogno ha Israele di
un protettore intermedio? Cioè che il bisogno avrebbe Israele di un protettore che sta a metà tra
lui e il supremo visto che Israele può rivolgersi direttamente al Supremo. Questa è una cosa che un
pochettino mi stupisce. Comunque Michele nella sua funzione di grande comandante militare
compare anche nell'Apocalisse nel capitolo 12 dove viene descritto come il comandante delle
schiere che combatteranno la battaglia finale contro le schiere del male, ovviamente sarà una
battaglia vittoriosa per Michele per I suoi, ma anche lì punto a questa figura di importantissimo
comandante militare che comanda tutti gli eserciti del bene e poi Michele compare, viene citato
anche e qui passiamo al restiamo nel Nuovo Testamento, abbiamo visto l'Apocalisse e qui siamo
nella lettera di Giuda dove al versetto 9 si dice l'arcangelo Michele quando in contesa col diavolo e
rivendicava il corpo di Mosè non osò proferire contro di lui eccetera eccetera rivendicava il corpo
di Mosè Qui in greco il corpo è indicato con somma, somma indica anche corpo vivente, attenzione
perché la carne è morta è indicata con SARX da cui deriva sarcofago che è quello che contiene il
cadavere.

E quindi qui Michele viene rappresentato in contesa con un avversario per disputarsi Mosè. Ora
Mosè è descritto ovviamente nel Pentateuco, ma è descritto anche in un testo che si chiama
l'assunzione di Mosè dove si parla della sua morte. Purtroppo è un testo incompleto molto
frammentario e quindi ci manca diciamo la parte finale, però il titolo evocativo perché dice
l'assunzione di Mosè, cioè Mosè come qualcuno che è stato assunto e Vediamo che cosa dice in
proposito Giuseppe Flavio. Giuseppe Flavio nell'antichità giudai che ci parla della morte di Mosè.
Sapete Mosè non poteva entrare nella cosiddetta Terra Promessa, quindi si limita a guardarla da
lontano, poi dice la Bibbia essendo in ottima salute va a morire in terra di Moab, va a morire
facendosi accompagnare dagli anziani e facendosi accompagnare dai suoi due fedelissimi,
Eleazzaro e Giosuè e sentiamo come ci racconta la vicenda Giuseppe Flare.

Giunto al monte detto Abari, che è un'altura situata di fronte a Gerico, egli licenziò gli anziani. E
mentre si congedava da Elezaro e da Giosuè quando ancora si intratteneva con essi
improvvisamente scese su di lui una nube ed egli scomparve in una valle. Ma egli stesso nei libri
sacri scrisse che morì per timore che ha motivo della sua iperbolica virtù qualcuno si avventurasse
ad affermare che sia ritornato alla divinità. Ora qui ci Egli scrisse che morì per evitare che qualcuno
potesse dire che se ne era andato con le divinità. Ma allora vuol dire che morire non significa
tornare alla divinità, tornare alla divinità è una cosa diversa da morire.

Qui si fa capire chiaramente che il tornare alla divinità è un atto che si compie da vivi, non da morti
E questo mi fa pensare ad Enok, il patriarca che andava avanti e indietro con gli Elohim e che poi
gli Elohim si sono portato via, Mi fa pensare ad Elia, il profeta che è salito su un ruach degli Elohim
e gli Elohim se lo sono portato via, ma su Elia poi torniamo. E soprattutto mi fa pensare ad un'altra
considerazione che la nube è un termine che nell'Antico Testamento indica il comparire di Yahweh
con il suo cabod, con quella che cioè viene definita la sua gloria ma che nei libri ho descritto essere
una cosa completamente diversa. Ora Lara dice Anna, nel dizionari di etimologia ebraica, viene
detto che significa anche il farsi vedere con una certa rapidità e anche produrre una sorta di
rumore sordo, di rumore continuo e il farsi vedere con rapidità richiama questa affermazione di
Giuseppe Flavio quando dice che quando ancora si intratteneva con essi improvvisamente scese su
di lui una nube e lui scompare, cioè se ne va. E qui c'è Michele, cioè la lettera di Giuda dice che
Michele è presente in quel momento e contende la persona di di Mosè con un avversario e quindi
forse quasi come se si dovesse stabilire con chi doveva andare via.

Ecco questa è una cosa che mi incuriosisce molto, come sapete io faccio sempre finta che sia vero
ciò che leggo e tutto questo rientra nell'ambito di una storia molto concreta. Quindi abbiamo
Michele che è un capo dei capi, un Michele che è un personaggio conosciuto sin dall'antichità, un
Michele che è il protettore di Israele ed un Michele e qui veniamo in tempi più vicino a noi che nel
corso dei secoli ha fatto in modo direi personalmente di avere dei centri di culto a lui riservati e
questi centri di culto importantissimi, sono stranamente, curiosamente, meravigliosamente
distribuiti su una affetta linea retta che va dall'Irlanda ad Israele. Il primo si trova a Skelling Michael
che è appunto in Irlanda ed è la Rocca di Michele e l'ultimo è il monte Carmelo in Galilea, in
Israele. In mezzo ci sono gli altri. Ora qui Michela ha fatto in modo di avere questi centri di culto
attraverso azioni diverse.

In alcuni di questi luoghi si è fatto vedere si dice apparso e questo mi fa venire in mente quando
nella Bibbia si dice che Yahweh apparve in realtà in ebraico c'è sempre scritto che gli avessi fece
vedere quindi con la formula verbale che indica proprio questo atto del farsi vedere non
dell'apparire l'apparire è una traduzione teologica e pensiamo un po' voi avete un amico che non
vedete da parecchi anni, lo reincontrate e non è che gli dite ma quanti anni sono che non mi
appari? No, gli dite quanti anni sono che non ti fai vedere. Nella Bibbia esattamente è così. Quindi
anche Michele si è fatto vedere, si è fatto vedere I benedettini per esempio per quanto riguarda il
monte di San Michele che si trova al largo della costa della Cornovaglia. Michele è ricordato anche
per le sue capacità di guaritore e ad esempio nel centro di Skelly Michael esercitavano appunto
questa opera di guarigione di intervento sulle malattie.

Tra l'altro Sclelling Michael presenta un' è stata scelta dal regista della saga di Star Wars per girare
la scena finale di uno dei film, il ritorno della forza, e sappiamo bene che I film di fantascienza in
realtà non sono altro che comunicazioni di pre scienza, cioè molto spesso la fantascienza non fa
che anticiparci ciò che poi verremo a conoscere in seguito ed è curioso che per Star Wars abbiano
scelto proprio la location di Skelling Michael. Poi scendendo appunto arriviamo al monte di San
Michele in Cornovaglia, al largo della Cornovaglia e tra l'altro questo sito, se voi ne guardate le
fotografie, sembra un sito gemello di San Michele di Normandia molto più conosciuto. In San
Michele di Normandia in quel territorio Michele si è fatto vedere di nuovo, si è fatto vedere dal
vescovo di Abramo, il vescovo Roberto, il quale, diciamo così, non era molto propenso a costruirgli
questo luogo di culto. Allora Michele ha compiuto un'azione abbastanza pesante anche, nel senso
che lo ha lasciato in vita, però con un dito gli ha toccato il cranio e glielo ha bucato e quindi il
vescovo diciamo così che a seguito di questa azione si è deciso a costruire questo centro di culto a
lui dedicato.

Tra l'altro poi è diventato anche importante dal punto di vista strategico, per esempio nelle
contese tra il ducato di Normandia, il ducato di Bretagna, così come era importante dal punto di
vista strategico per il controllo della navigazione il monte di San Michele appunto quello al largo
delle coste della Cornovaglia così come è importantissima la posizione strategica di San Michele,
quello della Sacra di San Michele in provincia di Torino, ma su questo torneremo a parlare, gli
dedicheremo un video apposito tra l'altro in un modo un po' diverso dal solito. Poi scendendo
sempre in Italia arriviamo a Monte Sant'Angelo, quindi al culto di Michele in Puglia, Anche qui
Michele si è fatto vedere, c'era la grotta sacra a lui dedicata, anche qui si è fatto vedere dal
vescovo che era un po' reticente, ma poi a seguito di una battaglia avvenuta se non ricordo male
nel 492, dopo Cristo grazie all'intervento di Michele si è poi vinta grazie all'intervento di Michele si
è poi ritenuto di finalmente di costruirgli questo grande importante centro di culto che poi ha
avuto a che fare anche con I Longobardi così come con I Longobardi ha avuto a che fare la Sacra di
San Michele, ma ci torneremo perché I Longobardi tendevano poi a identificare le caratteristiche di
Michele con quelle di Odino e quindi Michele anche qui visto come un militare come un protettore
dei guerrieri.

Scendendo lungo questa linea perfetta arriviamo nel Dodecaneso, cioè all'isola di Simi, nel centro
abitato di Panornitis, dove c'è un grande monastero dedicato a Michele, qui il culto è arrivato dalla
Turchia, dalla zona di colossi, Colossi è quella città ricordata dalla lettera di Paola I Colossesi e qui il
culto si è instaurato a seguito del ritrovamento di un'immagine, cioè di una icona che rappresenta
Michele rivestito da una stupenda armatura di metallica quindi ancora una volta rappresentato
come un guerriero. Ma il sito di Sini unitamente al sito di San Michele in Normandia sono curiosi
per due fatti Il sito di Simi si è il culto di Michele si è installato su un presidente centro di culto ad
Apollo. Così come il San Michele in Normandia è stato in un territorio che per I Celti era sacro, cioè
era consacrato al loro dio Beleno che è sempre identificato con Apollo e forse non è un caso quindi
che ci siano dei siti dedicati a questa linea di Michele dei siti americani soprattutto che chiamano
questa linea Apollo Michael Sexis, cioè la linea di Apollo Michele e quindi anche questa
sovrapposizione, questa identificazione tra Michele Signore delle guerre, signori di eserciti e
Apollo, Dio greco ampiamente descritto da Omero, ad esempio, questa sovrapposizione è molto
interessante perché è vero che Apollo era un cultore delle arti ma Apollo anche non disdegnava
certo di entrare in guerra basta leggere I poemi omerici e quindi questa sovrapposizione di cui tra
l'altro ho trattato nei libri scritti per Mondo Dori, diventa interessante anche da questo punto di
vista.

Tra l'altro il sito di Simi ho avuto la fortuna di poterlo visitare grazie ad un carissimo amico e quella
stessa ho visitato anche l'isola di Pabmos dove sarebbe stata scritta l'Apocalisse di Giovanni quella
nel cui capitolo 12 ci è citato Michele e tra l'altro a Padmos sempre grazie a questo amico ho
potuto entrare nella parte più interna della biblioteca che mi è stata aperta appositamente, ho
potuto parlare col curatore vedere, avere l'emozione di toccare quei libri che sono riservati agli
studiosi, cioè nel pubblico e I turisti non ci possono andare e quindi è stata per me un'esperienza
abbastanza importante emotivamente significativa. Poi scendendo arriviamo all'altro vertice della
linea di Michele. Cioè il monte Carmelo in Galilea. Ora questo monte Carmelo è un monte
riconosciuto importante dall'antichità, ha citato ad esempio anche in testi egizi del XIV secolo
avanti Cristo, è stato conquistato dal faraone Tumose I, è stato visitato da Pitagora, scrittori antichi
ci narrano che quando Pitagora si recò in Egitto sapete per avere delle iniziazioni e quindi avere
accesso a delle conoscenze particolari, si è fatto lasciare sulle coste della Galilea ed è salito sul
monte Carmelo, quindi conosciuto anche da Pitagora come sito di particolare speciale importanza.

Sul monte Carmelo tra l'altro degli archeologi hanno trovato dei resti di ossa umane che hanno
attribuito alla specie homo sapiens e fin qui niente di particolare se non fosse il fatto che sono
state datate oltre I 150 mila anni prima di Cristo, il che se fossero veramente appartenenti al
Sapiens farebbe riscrivere la storia di ciò che si sta sulle origini del Sapiens, ma per me non
sarebbe una sorpresa pensando, sempre facendo finta che sia vero, a ciò che hanno fatto gli
Elohim in termini di sperimentazione genetica per arrivare a produrre noi, appunto e quindi la cosa
non mi stupisce. Il Monte Carmelo tra l'altro è pubblicamente anche importante, Carmels significa
giardino vigna o giardino di un El appunto, che richiama anche qui il Mika El, cioè quindi il Ki come
un El ed era diciamo un luogo di dimora quasi costante del profeta Elia. Profete Elia è ricordato
soprattutto per due eventi importanti, il primo è la grande vittoria che ha conseguito contro I rofeti
di Bal quando lui ha compiuto quell'azione straordinaria considerata come il miracolo di Elia, cioè
apparentemente versando dell'acqua su un altare fatto di pietre, ha incendiato queste pietre e la
vittima sacrificale che era posta sopra, si è trattato in realtà di un miracolo chimico, io l'ho
descritto dedicandogli un capitolo intero qui in questo libro, il violino della Bibbia, quindi non ne
parlo adesso, ma si è trattato di un di un'operazione molto ben architettata, ovviamente chi
assisteva è rimasto fortemente stupito perché sappiamo che la magia nasce laddove non si
conosce la scienza, ma Elia che era uno di quelli che era a stretto contatto con gli Elohim,
conosceva molto bene tutta una serie di cose, ma l'altra cosa importante relativa ad Elia è che Elia
è stato un altro dei personaggi che è stato portato via dagli Elohim, cioè con Enok il patriarca che
andava avanti e indietro con gli Elohim che Mosè a cui un testo apocrifo attribuisce una assunzione
abbiamo visto che cosa descrive Giuseppe Flavio Elia che è stato portato via dagli Elohim, beh
insomma ci fa pensare che appunto anche qui questo monte Carmelo avesse un significato
particolare.

Tra l'altro Mosè ed Elia sono I due che appaiono o e lo dico di nuovo per come viene detto nei testi
sacri, ma si sono resi presenti a Gesù quando Gesù ha avuto quella che conosciamo come la
trasfigurazione e combinazione lì in quel momento arrivano Mosè ed Elia, cioè due diciamo così
non morti e abbiamo appena visto il perché. Quindi allora noi abbiamo questa linea che è una
linea che su cui tra di cui anche viene studiato l'aspetto energetico è una linea che è costituita da
sette punti, cioè da sette importanti centri di culto, quello che è centrale, nel senso che è tra I
primi tre e gli ultimi tre è quello della Sacra di San Michele, ma a questo noi dedicheremo un video
speciale in un modo un pochettino particolare ed originale grazie ciao

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