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Fondamenti di Sperimentazione

Aerospaziale

Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale

Anno accademico 2023‐24

Sergio Ricci (ABI‐DUB)


Gian Luca Ghiringhelli
Giuseppe Gibertini
1.1 1
Indice

 Obiettivi
 Organizzazione didattica
 Contenuti
 Conoscenze preliminari
 Modalità didattiche
 Modalità d’esame
 Cose da fare…
 Cose da non fare…

1.1 2
Obiettivi
Obiettivo principale del corso:
Acquisire la capacità e le competenze, anche attraverso attività
di laboratorio, di eseguire correttamente e in modo consapevole
le tipiche misure sperimentali del settore meccanico aerospaziale
L’acquisizione delle competenze per il progetto e realizzazione di
attività sperimentali di base riguarda:
 La scelta e l'utilizzo dei singoli componenti e la loro
composizione in un sistema di misura
 La valutazione, la scelta e il soddisfacimento dei requisiti di
qualità della misura
 La individuazione degli elementi che possono ridurre la qualità
delle misure.

1.1 3
Organizzazione didattica
 Apprendimento attraverso l’analisi delle problematiche,
lo sviluppo delle soluzioni tecniche e la discussione della
loro applicazione, non la sola enunciazione delle
soluzioni tecniche
 Ampio spazio alle esemplificazioni e alle applicazioni
anche durante le lezioni
 Modalità di erogazione: in presenza
o 1 lezione settimanale (tre ore), Il martedi
o 1 esercitazione settimanale, ripetuta per le due
squadre alla stessa ora (giovedi)

1.1 4
Orari attività didattica da orario
Giorno Tipologia Attività Orario
Lezione in presenza
Martedì Lezione (LM.6)
9.15‐12.15
Attività in presenza
Altre attività (B8.1.2)
Giovedì 9.15‐11.15
Squadra 1
(Da ABIS a CARMINATI)
Attività in presenza
Altre attività (B8.1.3)
Giovedì 9.15‐11.15
Squadra 2
(Da CARNEVALI a DUBINI)

Collaboratori:
 Dr. Francesco Toffol
 Ing. Luca Marchetti
1.1 5
Orari attività didattica proposta
Giorno Tipologia Attività Orario
Lezione in presenza
Martedì Lezione (LM.6) Parte 1: 9.30‐10.45
Parte 2: 11.00‐12.00
Altre attività (B8.1.2) Attività in presenza
Giovedì
Squadra 1 9.30‐11.15
Altre attività (B8.1.3) Attività in presenza
Giovedì
Squadra 2 9.30‐11.15

Nota bene:
 Per situazioni particolari potranno esserci modifiche all’orario,
comunicate per tempo: è richiesta la necessaria flessibilità
1.1 6
Comunicazioni

Contatti:
 Posta elettronica nome.cognome@polimi.it (deviatela sulla
vostra casella personale)
 Bacheca del corso su WeBeeP

 Posta elettronica: sergio.ricci@polimi.it.


 Orario di ricevimento:
o Da sito ufficiale
o Sempre, previo contatto via mail
o Tel. 02/23998319

1.1 7
Materiale didattico (solo su WeBeep)
 Dispense: Segnalazioni di errori saranno molto apprezzate.
 Lucidi di lezione: Sono disponibili in formato pdf con un
contenuto intermedio tra la presentazione classica (punti
salienti, formule, grafici) e appunti di lezione (testo della
presentazione, formule e grafici)
 Nome file = ID_Argomento_FSA_AA_Vx_SR_[complementi]
 Materiale di completamento: per approfondimenti specifici
 Diversi temi d’esame (quelli senza soluzioni verranno
comunque tutti svolti in aula).
 Registrazioni: già disponibili i Link delle registrazioni 20‐21

1.1 8
Bibliografia
Di riferimento:
 Dispense del corso
 P.M. Azzoni, «Strumenti e Misure per l’Ingegneria Meccanica",
Hoepli
Di completamento
 Wheeler A.J, Gandji A.R, ”Introduction to Engineering
Experimentation”, Prentice Hall
 Holman J.P., "Experimental Methods for Engineers", MCGraw‐Hill
 Sydenham P.H, Hancock N.H., Thorn R., "Introduction to
Measurement Science and Engineering", Wiley
 Taylor J.R., “Introduzione all’analisi degli errori”, Zanichelli
Testo di riferimento per la sperimentazione (anche tradotto)
 Doebelin E.O, "Measurement Systems: application and design",
MCGraw‐Hill
1.1 9
Macro Argomenti

Argomento Rif. Dispense


Introduzione al corso e alle tecniche di Sperimentazione Cap.1
Principi di trasduzione e Trasduttori (una selezione) Cap.2
Caratteristiche dinamiche degli strumenti Cap.3
Il Modello Metrologico dello Strumento Cap.4
Acquisizione dati con il Computer Cap.5
Incertezze di misura Cap.6
Gestione della prova e problematiche di installazione Cap.7

1.1 10
Conoscenze preliminari
Conoscenze preliminari con riferimento diretto ai corsi di:
 Fondamenti di Automatica
 Dinamica di sistemi aerospaziali
 Elettrotecnica ed elettronica applicata
 Fondamenti di Meccanica Strutturale
Indiretto ai corsi di:
 Analisi e Geometria 2
 Meccanica razionale
 Fondamenti di Fisica Sperimentale

 Prerequisiti: conoscenze sulle quali andremo a costruire


aggiungendo nuove conoscenze o usandole in maniera più
approfondita (possibilmente da recuperare prima della
lezione)
1.1 11
Conoscenze preliminari
Conoscenze preliminari con riferimento ai corsi di:
 Analisi e Geometria 2 [acquisizione di segnali dinamici]
o serie di Fourier (concetto di approssimazione)
 Fondamenti di Fisica Sperimentale [trasduttori, principi e
realizzazione]
o principi di meccanica
o principi di elettricità e magnetismo
 Elettrotecnica ed elettronica applicata: [sistemi AD,
trasduttori]
o elementi di elettricità e magnetismo
o soluzione di reti elementari [Trasduttori, ponti per misura
di deformazioni, sistemi AD]
1.1 12
Conoscenze preliminari
Conoscenze preliminari con riferimento ai corsi di:
 Calcolo numerico e complementi di analisi [calibrazione,
esercitazioni]:
o tecniche di regressione
o scrittura di moduli di programma in linguaggio Matlab
o procedure di calcolo numerico
 Fondamenti di Automatica [comportamento dinamico di uno
strumento, Trasformata di Fourier]:
o concetto di funzione di trasferimento di un sistema,
o analisi in frequenza di un segnale
o rappresentazione grafica di funzioni di complesse

1.1 13
Conoscenze preliminari
Conoscenze preliminari con riferimento ai corsi di:
 Fond. Meccanica Strutturale [trasduttori: estensimetria e celle
di carico] :
o concetti di sforzo e deformazione
o analisi di semplici strutture a travi
o Equilibrio e tracciatura diagrammi azioni interne
 Dinamica dei sistemi [comportamento dinamico di uno
strumento, Trasformata di Fourier]:
o scrittura equazioni di equilibrio dinamico
o risposta (tempo e frequenza) di un sistema a un grado di
libertà
o analisi in frequenza di un segnale
o fenomenologia ed effetti di fenomeni dissipativi
1.1 [trasduttori meccanici] 14
Modalità di verifica
 Valutazione basata su una prova scritta mediante MS Forms:
o Domande di teoria a risposta multipla o a campo aperto
o Esercizi (generalmente 3) con diverse domande ciascuno
 Con le Domande viene verificata l’acquisizione delle
conoscenze
 Con Esercizi viene valutata l’acquisizione di capacità operative
in linea con le conoscenze previste e con l’obiettivo del corso
 Non sono ammesse gravi insufficienze sugli argomenti
fondamentali

1.1 15
Modalità di verifica: scala di valutazione
Livelli e criteri di valutazione per le domande con punteggio 0‐5
 3 sufficiente, 4 buono, 5 ottimo:
 2 insufficiente, ma non gravemente:
 1 chiaramente insufficiente:
 0 gravemente insufficiente

1.1 16
Modalità di verifica
 Per valutazioni dello scritto superiori a 18/30 viene
proposta la registrazione del voto.
 Per valutazioni comprese nella fascia 16‐18 viene richiesta
prova orale obbligatoria per raggiungere, ove possibile, la
sufficienza.
 Per valutazioni inferiori a 16/30 è richiesta la ripetizione
dello scritto.
 Una prova orale facoltativa può essere richiesta dallo
studente. Non e’ garantito che il punteggio sia additivo. E’
suggerita per valutazione uguale o superiore a 25*;
 Le prove orali volgeranno sulla discussione dei punti critici
emersi nello scritto e/o l’approfondimento di argomenti del
corso
1.1 17
Cosa FARE ?

 Interagire dentro e fuori l’aula: occorre capire in aula e prima


di cominciare a studiare o a fare esercizi
 Studiare con continuità durante il corso
 Consultare i testi di riferimento
 Affrontare gli esercizi cercando di capirli e non cercando di
svolgerli come attività di routine: a tal fine i temi d’esame
sono tutti pubblicati sul sito ma con poche soluzioni.

1.1 18
Cosa NON FARE?

 Studiare tutto in una volta


 Non capire o tenere presenti le relazioni tra gli argomenti
 Studiare in maniera mnemonica o acritica
 Dare tutto per scontato
 Farsi “condizionare” dalle soluzioni degli esercizi
 Fare troppi esercizi: sicuramente si acquisisce “manualità”
ma non necessariamente “capacità”
 NON fare esercizi: non si avrà la certezza di aver compreso
la teoria né di aver acquisito una metodologia per utilizzarla

1.1 19
Riassumendo…

1.1 20
Obiettivi del corso
Obiettivi formativi principali
L’insegnamento introduce i principi fondamentali e le
conoscenze specifiche riguardanti la sperimentazione nel campo
aerospaziale o più in generale Ingegneristico.
Vengono inoltre affrontati alcuni aspetti relativi alla
progettazione di sistemi di misura, all’utilizzo delle procedure
statistiche per l’analisi e l’elaborazione dei dati sperimentali, alla
definizione delle incertezze e dei relativi livelli fiduciari.
Grazie agli argomenti affrontati e all’attività di laboratorio,
l’insegnamento si propone di fare acquisire allo studente la
capacità di progettare ed eseguire con il giusto spirito critico
attività sperimentali tipiche del settore aerospaziale.

1.1 21
Obiettivi del corso

Obiettivi formativi metodologici

 Visione multidisciplinare delle problematiche inerenti le basi


della sperimentazione aerospaziale, mediante l’integrazione
di conoscenze provenienti da discipline ingegneristiche
diverse.

 Sviluppo della capacità di elaborare scenari mutevoli, pur se


nell’ambito del contesto esaminato, favorito dall’adozione di
temi d’esame non completamente standardizzati.

1.1 22
Gli argomenti del programma
1. Introduzione alle tecniche di sperimentazione
2. Metodologie di misura nel campo aerospaziale: Principi di
trasduzione fondamentali. Strumentazione per le principali
metodologie di misura (lunghezza, spostamento,
deformazione, accelerazione, forza).
3. Caratteristiche dinamiche di strumenti e trasduttori: Modelli
per l’analisi delle caratteristiche dinamiche.
4. Lo strumento generalizzato come metodo di analisi di un
sistema di misura. Sistemi di unità di misura e normative di
riferimento. Calibrazione della strumentazione.
Caratteristiche statiche degli strumenti.

1.1 23
Gli argomenti del programma
5. Conversione analogico/digitale e sistemi di acquisizione dati:
Componenti tipici. Sistemi di acquisizione dati. Parametri
fondamentali. Aliasing, Leakage e loro interpretazione
mediante analisi di Fourier. Criteri di regolazione dei sistemi
di acquisizione. Cenni di condizionamento di segnali per
l’ottimizzazione delle misure.
6. Elaborazione statistica di dati sperimentali: Elementi di
probabilità e statistica: istogrammi, densità di probabilità,
tipologie tipiche, distribuzione Gaussiana, intervalli di
confidenza, livello fiduciario. Tecniche di valutazione dei dati.
Regressioni.
7. Definizione delle incertezze sperimentali. Progettazione e
gestione di sistemi di misura. Definizione delle incertezze di
misura. Propagazione delle incertezze. Analisi delle incertezze
sperimentali.
1.1 24
Un esempio

Si deve misurare la forza aerodinamica verticale prodotta dal modello per


prove in galleria del vento (escursione ipotizzata della forza da un massimo
di 2500 N a un minimo di -1100 N. Specifiche:
• Sono previste prove con un’escursione di incidenza +10° -8°
• Si vuole ottenere una incertezza della misura al massimo di 40 N.
• Si dispone di estensimetri per la strumentazione del supporto (k =2.05
±4%).
Si suggerisca la strumentazione e la modalità di prova adeguate.
1.1 25
Buon lavoro a tutti!

1.1 26
Buon lavoro a tutti!

Non siamo così cattivi, è che ci disegnano così!

da ‘Chi ha incastrato Roger Rabbit’

1.1 27

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