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CAPITOLO 1 : IL COPING DIADICO, COME LA COPPIA AFFRONTA EVENTI STRESSANTI
Lo scenario storico
Un primo passaggio verso la concettualizzazione del coping diadico emerge dal lavoro di Coyne e
DeLongis: il loro contributo si colloca in un periodo storico in cui la letteratura psicologica
sottolineava l’importanza del sostegno sociale come fattore protettivo dagli effetti negativi dello
stress.
I due ricercatori sottolinearono gli aspetti di rischio spesso taciuti da questo punto di vista,
proponendo una riflessione teorica sul ruolo delle relazioni intime.
Da qui hanno identificato nuovi aspetti nei processi di coping, definiti come:
Coping relazionale
Coping empatico
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IL MODELLO DEL COPING RELAZIONALE
Coyne e colleghi hanno identificato aspetti centrali nella relazione che incidono sulle modalità con
cui gli eventi vengono affrontati:
Coinvolgimento attivo
Modalità relazionale in cui vi è una profonda implicazione nelle dinamiche emozionali e nella
soluzione dei problemi dell’altro
Protective buffering
L’atteggiamento porta a celare/negare le preoccupazioni di un soggetto che cerca di evitare
il disaccordo con un partner o un altro affettivamente significativo.
Atteggiamento iperprotettivo
Strategie di coping fortemente complementari in cui l’uno assume un ruolo dominante e
l’altro è invece sottomesso.
Si tratta di strategie che hanno lo scopo di evitare un forte coinvolgimento emotivo.
IL MODELLO DEL COPING EMPATICO
DeLongis e colleghi con il concetto di coping empatico si sono riferiti agli sforzi cognitivi e
comportamentali messi in atto per sostenere e proteggere la relazione da possibili effetti negativi
prodotti sulla relazione stessa da eventi stressanti.
Il coping è in questo caso definito come un processo interpersonale che include la capacità
reciproca di comprendere la prospettiva dell’altro, oltre che interpretare in modo adeguato e non
giudicante i suoi sentimenti.
In questo modello le diverse modalità di essere in relazione sono ricondotte a due strategie di tipo
opposto:
Coping empatico
Si riferisce ai tentativi di un partner di comprendere appieno l’esperienza emotiva dell’altro
e di rispondere ai suoi bisogni in modo supportivo
Ritiro relazione
Rimanda a comportamenti finalizzati a nascondere i propri problemi e stati emozionali
IL MODELLO DELLA CONGRUENZA
Ha approfondito gli aspetti di congruenza e discrepanza tra le strategie di coping dei due partner a
partire dall’analisi degli effetti relazionali degli stili di coping individuali.
I primi lavori hanno evidenziato gli aspetti di profonda interdipendenza relazionale.
L’idea di base è che l’adattamento psicosociale si auna funzione della nicchia ecologica della coppia,
per cui è necessario considerare la complessità dei contesti socioculturali, interpersonali,
situazionali e temporali assieme all’influenza che esercitano sul coping diadico.
All’interno di questi sistemi il benessere individuale e la soddisfazione di coppia risultano connessi a
strategie di coping individuali congruenti: le coppie in grado di coordinare le proprie azioni/reazioni
agli eventi stressanti risultano più efficaci.
Se i partner usano strategie di coping simili ne scaturisce un rinforzo reciproco.
Nel caso di coping integrati ma differenti, la coppia ha un più ampio repertorio di gestione.
Se le strategie non congruenti si riscontrano con stili opposti, si producono effetti negativi.
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MODELLO SISTEMICO-TRANSAZIONALE DELLO STRESS E DEL COPING
Si focalizza sulle esperienze di stress quotidiano e sulle modalità reciproche di influenza in
circostanze stressanti.
Qualsiasi evento stressante ha influenza su entrambe le persone coinvolte in una relazione
significativa.
Bodenmann definisce stress diadico un evento stressante che coinvolge entrambi i membri della
coppia, la loro intimità emotiva e la continuità della loro relazione, definendo tentativi di coping
condiviso.
Bodenmann estende e chiarisce le due forme di valutazione:
Primaria
Ciascun partner stima le ricadute dell’evento per il proprio benessere.
- Il singolo analizza l’evento stressante in termini di minaccia, perdita, danno e sfida
- Ciascun partner analizza il modo che l’altro ha di interpretare l’evento
- Ciascuno valuta se l’altro ha accettato la sua valutazione
- Confronto tra la propria e l’altrui valutazione
Secondaria
Valutazione delle risorse a disposizione.
- Valutazione delle risorse personali da parte di ogni partner
- Stima delle risorse dell’altro
- Valutazione di somiglianze e differenze nelle risorse di ognuno
L’intreccio di tutti questi aspetti dà forma a diversi stili di coping diadico:
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MODELLO RELAZIONAL-CULTURALE
Estensione del modello sopra citato con uno specifico focus sulle situazioni di malattia, in
particolare di tipo oncologico.
Vengono evidenziate tre caratteristiche del coping diadico in risposta a questi eventi:
Consapevolezza relazionale
Rappresentazione che i partner hanno della propria relazione
Autenticità
Schiettezza con cui sono condivisi i sentimenti all’interno della coppia
Mutualità
Capacità di prendere parte ad un’esperienza emotiva condivisa
Il modo in cui queste tre caratteristiche si combinano dà origine a due categorie di coping:
Mutua responsività
La malattia è une vento che coinvolge entrambi e si attuano comportamenti condivisi di
fronteggiamento
Evitamento disimpegnato
La malattia riguarda solo colui che ne è affetto: ne consegue una comunicazione impoverita
soprattutto a livello emozionale e le strategie di coping sono limitate ad aspetti di problem
solving.
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Antecedenti, funzioni e finalità del coping diadico
Alcuni fattori vengono considerati come influenti sulle strategie di coping: essi sono di natura
personale e di tipo relazional-contestuale.
Un ruolo importante sembra riconducibile al genere: le donne presentano la tendenza a
comunicare maggiormente il proprio stress rispetto a quanto facciano gli uomini, inoltre sembrano
più capaci di attivare tipologie di coping diadico positivo.
Una caratteristica tipicamente maschile è che gli uomini fanno il possibile per affrontare lo stress
con strategie di coping individuale, cercando di non far ricadere gli effetti di eventi sfibranti sulla
partner.
Le ricerche supportano l’idea che coppie implicate in relazioni di maggior durata possano essere più
abili nell’assumere un atteggiamento relazionale di fronte ad eventi stressanti rispetto a coppie la
cui relazione è di più breve durata.
Tra le numerose fonti di stress ampio spazio è stato dato ai contesti di malattia e a come le strategie
di coping si modifichino in seguito a queste trasformazioni.
I pazienti utilizzano maggiormente strategie di coping finalizzate alla comunicazione del proprio
stress e come questo consenta loro di ricevere adeguato supporto da parte dei loro caregiver.
Per quanto riguarda gli aspetti culturali un esempio sono la rigida adesione ad una
rappresentazione tradizionale dei ruoli connessi al genere.
Anche la dimensione spirituale promuove un senso di vicinanza entro la coppia e favorisca l’uso di
strategie di coping comune e supportivo.
Sono quattro le dimensioni culturali che impattano sul coping:
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Promuovere il coping diadico per il benessere della coppia
Bodenmann ha progettato un programma di prevenziona finalizzato a promuovere il coping diadico
nelle coppie basato sul modello sistemico-transazionale.
Il Couples Coping Enhancement Training (CCET) è un programma di prevenzione altamente
strutturato a orientamento cognitivo-comportamentale.
Il CCET è rivolto a coppie che vivono le fatiche quotidiane della relazione e non stanno
sperimentando situazioni di crisi particolarmente gravi, che richiederebbero un aiuto di tipo
terapeutico.
Il focus di questo programma è posto sulle competenze individuali e diadiche, con il fine di
migliorare la relazione di coppia, prevenendo l’insorgenza di difficoltà relazionali proprio attravero
lo sviluppo di queste skills.
Il programma di training si concentra su tre principali aree di competenza:
Competenze comunicative
Permettono alla coppa di realizzare degli scambi comunicativi anche profondi che
consentono di sperimentare intimità, vicinanza e coesione.
Competenze di problem solving
Fanno riferimento alla capacità di saper valutare e scegliere la soluzione adeguata per un
particolare problema
Competenze di coping diadico
Sono essenziali per far fronte efficacemente agli eventi critici normativi e non normativi.
Il programma prevede che le coppie lavorino utilizzando diversi strumenti formativi.
Esso risulta suddiviso in sei moduli e ha una durata complessiva di 18 ore.
Questo programma porta ad un significativo miglioramento delle capacità di coping diadico dei
partner.
In ambito nazionale, una ricerca dell’ Unicatt ha ideato un programma di intervento preventivo per
la coppia ispirato in parte al CEET: i percorsi di enrichment familiare.
I percorsi hanno lo scopo di integrare il training relativo alle competenze relazionali con attività
volte ad aiutare i partner a prendere consapevolezza del significato che attribuiscono al proprio
legame di coppia.
I percorsi enfatizzano il ruolo della comunicazione e del coping diadico come competenza chiave
per il buon funzionamento della relazione di coppia.
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CAPITOLO 2 : LA CAPITALIZZAZIONE
Eventi positivi ed eventi negativi
Gli eventi positivi sono importanti predittori del benessere e della salute mentale.
Gli eventi positivi quotidiani sono associati alla diminuzione dei sintomi depressivi, all’aumento
dell’autostima e della percezione di controllo.
Una delle ragioni per cui gli eventi positivi sono in grado di accrescere il benessere personale
riguarda il fatto che veicolano emozioni positive.
Le emozioni sono al servizio di due sistemi di regolazione che aiutano gli esseri umani a far fronte ai
diversi eventi della vita:
Sistema appetitivo
Sistema avversivo
Gli eventi positivi e negativi spingono l’individuo verso obbiettivi diversi: le emozioni negative
attivano le risorse interne per risolvere problemi immediati, le emozioni positive mobilitano le
risorse interne per aiutare gli individui a crescere.
Teoria delle emozioni positive
La funzione delle emozioni positive è quella di ampliare il repertorio pensiero-azione dell’individuo
e di costruire risorse.
I benefici che derivano dall’incremento delle emozioni positive portano maggiori probabilità di
sperimentare altre emozioni positive, creando una circolarità che si autoalimenta.
Le emozioni negative hanno un impatto immediato sul benessere della persona, i benefici delle
emozioni positive derivano dal loro accumulo nel tempo e possono funzionare come riserva di
risorse sfruttabili per gestire minacce future e far fronte a situazioni di stress.
Il processo di capitalizzazione
La capitalizzazione è stata definita come un processo attraverso cui le persone condividono buone
notizie con un altro significativo, il quale, a sua volta, dovrebbe rispondere in maniera attiva in
modo da massimizzare i benefici derivanti dall’evento stesso.
Un efficace processo di capitalizzazione porta ad avere dei benefici:
Natura personale
Includono l’aumento delle emozioni positive, del benessere individuale, dell’autostima e la
diminuzione della solitudine
Natura relazionale
Associati a maggiore soddisfazione, intimità, impegno, fiducia, vicinanza e stabilità
relazionale
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ELEMENTI DEL PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE
Il processo di capitalizzazione è composto da quattro elementi fondamentali:
Evento positivo
Affinché il processo di capitalizzazione abbia inizio, è necessario che una persona sperimenti
un evento positivo
Tentativi di capitalizzazione
Il vero avvio al processo è dato dalla scelta della persona di mettere in atto un tentativo di
capitalizzazione, condividendo e comunicando l’evento positivo con un altro significativo.
Se il processo risulta essere efficace, ne derivano benefici personali ed interpersonali.
Percezione di responsività
Si fa riferimento alla credenza che entrambi i membri della coppia hanno circa il fatto che il
partner risponda in modo supportivo.
La responsività è percepita quando il partner trasmette comprensione, cura e valore.
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I benefici della capitalizzazione
Per quanto riguarda i benefici intrapersonali, ricevere una risposta attivo-costruttiva dagli altri a
seguito di un tentativo di capitalizzazione è associato ad un incremento delle emozioni positive e
del benessere personale.
Al contrario, risposte passivo-distruttive ridurrebbero i benefici guadagnati dalla condivisione di un
evento positivo e predirebbero una riduzione delle emozioni positive e del benessere.
I benefici della capitalizzazione sono anche interpersonali: le coppie in cui i soggetti percepivano la
reazione del loro partner come più responsiva riportavano valori più alti di soddisfazione, intimità e
fiducia rispetto ai soggetti che percepivano le risposte del loro partner come indifferenti e non
supportive.
Langston ha individuato tre meccanismi sottostanti ai benefici della capitalizzazione:
Massimizzare il valore dell’evento positivo
Le interazioni di capitalizzazione aiutano a incrementare il valore dell’evento in quanto
forniscono un feedback, sia esso positivo o negativo.
Condividere un evento positivo con un’altra persona e percepire una risposta entusiasta
massimizza il valore percepito di quell’evento da parte di chi comunica.
• Possibilità che il partner fornisca risposte passive e distruttive che minano i rapporti e
l’autostima di chi condivide l’evento
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CAPITOLO 3 : IL COPING DIADICO NELLA RICERCA SCIENTIFICA
Il ruolo del coping diadico nel funzionamento di coppia
L’idea di base è che se alcune caratteristiche dei partner sono associate al funzionamento di coppia,
questo è dovuto al fatto che, almeno in parte, esse incidono su come i partner gestiscono lo stress
nella coppia e sul benessere della stessa.
Ruolo del coping diadico negli effetti del benessere individuale dei partner
o Nelle donne, elevati livelli di amore altruistico e bassi di amore ludico promuovono
alti livelli di coping diadico supportivo e comune
o Negli uomini alti livelli di amore romantico e di amore altruistico promuovono solo il
coping diadico comune
Questo gruppo di studi sembra indicare come il coping diadico possa fare da trasmettitore degli
effetti sul benessere relazionale degli atteggiamenti centrali che i partner hanno.
Ruolo del CD negli effetti di alcuni fattori contestuali sulla relazione
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Gli antecedenti del coping diadico
Caratteristiche individuali dei partner e impegno nella relazione
o I livelli di impegno dei partner sono associati al loro coping diadico comune
attraverso la mediazione della loro soddisfazione relazionale
Questi studi evidenziano come il coping diadico sia facilitato da una predisposizione motivazionale
positivamente orientata alla relazione e al suo mantenimento nel tempo.
Capacità dei partner di riconoscere e regolare le proprie emozioni
o Più ciascun partner mostra difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, minore era la
capacità di esprimere il loro stress all’altro e la percezione del livello diadico positivo
nella coppia.
o I partner che utilizzano una comunicazione dello stress più orientata al problema
hanno maggiore probabilità di ricevere una risposta di coping congruenti con queste
modalità
Ricerca in Italia
o Le risposte di coping diadico dei partner riflettono sia l’interiorizzazione dei modelli
di coping diadico genitoriale, sia l’influenza dello stile di coping diadico del partner
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Il ruolo del coping diadico in diversi contesti culturali
Validità degli strumenti
Questi studi hanno evidenziato come, nonostante il processo di coping diadico sia presente in tutte
le nazioni analizzate, si presenti in esse con caratteristiche coerenti con la teoria di riferimento.
o I partner che hanno scarse competenze nel coping diadico mostrano una aumentata
reattività del sistema immunitario allo stress interpersonale
Ricerche italiane
Questi studi mostrano come le capacità dei partner di mettere in atto un buon coping diadico
possano fungere da protezione di fronte agli effetti nocivi dello stress sperimentato sia all’interno
della relazione sia nel contesto sociale esterno.
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Benefici per i partner di fronte a stressor specifici e a lungo termine
CD di genitori che hanno vissuto la morte di un figlio per malattia terminale
o I partner trovano utile, per affrontare il processo del lutto, mettere in atto modalità
di coping diadico comune
Questi studi hanno evidenziato come buone capacità di coping diadico possano essere utili al
benessere dei partner anche nel lungo periodo, in diverse fasi del loro ciclo di vita, così come di
fronte ad eventi stressanti maggiori come la malattia di un partner/figlio.
o Le donne che hanno ricevuto l’intervento riportano migliori punteggi sia a livello di
qualità della relazione sia a livello delle competenze oggetto del training
o Per gli uomini i risultati non sono emersi in modo così evidente
Questi studi hanno sottolineato come le competenze di cd siano accessibili anche a basso costo.
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L’andamento nel tempo del CD e il suo ruolo nella relazione genitori – figli
Associazioni tra il cd supportivo dei genitori di figli autistici e liv. di adattamento genitoriale
Associazioni tra cd e conflitti tra genitori in relazione alla gestione dei figli
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CAPITOLO 4 : LA CAPITALIZZAZIONE NELLA RICERCA SCIENTIFICA
Le ricerche internazionali
RAPPORTO TRA PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE E CARATTERISTICHE PERSONALI
Capitalizzazione e sintomi depressivi
o Le donne con sintomi depressivi sono più propense a discutere un evento negativo:
queste sono meno inclini a iniziare il processo di capitalizzazione ma, una volta
attivato il processo con un partner responsivo, sperimentano significativi
miglioramenti nei livelli di emozioni positive e negative
o Quando gli uomini rispondono agli eventi positivi delle partner con entusiasmo, le
donne, sentendosi apprezzate e valorizzate, registrano una riduzione dei loro sintomi
depressivi, anche all’aumentare dello stress cronico
o Maggiori livelli di ansia sociale sono associati ad una minore capacità di rispondere ai
tentativi di capitalizzazione del partner in modo supportivo
Capitalizzazione e attaccamento
Capitalizzazione ed autostima
o Gli individui con bassi livelli di autostima presentano maggiori difficoltà nel percepire
supporto da parte del partner, e, quest’ultimo, non mostra di provare felicità in
risposta all’evento positivo
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RAPPORTO TRA CAPITALIZZAZIONE E AMBITO LAVORATIVO
o Sia il numero di eventi positivi sia la piacevolezza dell’evento sono associati a livelli più
elevati di soddisfazione lavorativa
o Parlare con il partner di una giornata di lavoro positiva è più vantaggioso rispetto a tenere la
buona notizia per sé
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Le ricerche nazionali
COME SI MISURANO LE RISPOSTE DI CAPITALIZZAZIONE
A livello nazionale è stata validata la PRCA, uno strumento self-report volto a misurare le risposte
tipiche del partner a seguito di un tentativo di capitalizzazione.
La scala è composta da 12 item che vanno ad indagare le etero-percezioni, ovvero le percezioni del
comportamento dell’altro.
La PRCA risulta uno strumento valido per indagare le risposte tipiche a seguito della comunicazione
di un evento positivo, anche nel contesto italiano e con campioni diadici che coinvolgono partner
uomini e donne.
I BENEFICI A LUNGO TERMINE DEL PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE
Gli uomini sembrano più ricettivi rispetto all’informazione relativa all’evento in sé (associata al loro
benessere individuale).
Le donne sono più sensibili rispetto all’informazione relativa alla relazione di coppia (associata al
loro benessere relazionale).
TIPOLOGIE DI EVENTI POSITIVI E MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Gli eventi positivi vengono distinti in:
• Comunicazione esplicita
I partner parlano in maniera diretta e aperta in merito ad un evento, esprimendo il loro
punto di vista e le loro emozioni riguardo ad esso.
Consente ai partner di trovare un significato condiviso degli eventi positivi.
• Comunicazione implicita
I partner parlano in maniera indiretta di un evento, senza una diretta espressione della loro
prospettiva e delle reazioni emotive legate ad esso.
Potrebbe portare i partner a concentrarsi sui diversi aspetti dell’evento e ad interpretarlo in
modi differenti, dando origine a fraintendimenti.
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CAPITOLO 5 : IL COPING DIADICO E LA CAPITALIZZAZIONE A CONFRONTO
Somiglianze e differenze
Differenze
Somiglianze
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