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LA RELAZIONE DI COPPIA: GESTIRE INSIEME EVENTI POSITIVI E NEGATIVI

 Coping diadico: come la coppia affronta gli eventi stressanti

➔ Teorie
➔ Scenario storico
➔ Funzioni e finalità
➔ Il benessere della coppia

 Il ruolo del partner nella condivisione di eventi positivi

➔ Eventi positivi e negativi


➔ La capitalizzazione
➔ Rischi e benefici

 Coping diadico e ricerca scientifica

➔ Il ruolo nella coppia


➔ Antecedenti
➔ Il ruolo nei contesti culturali
➔ Come risposta allo stress
➔ Benefici ed interventi
➔ L’andamento nel tempo
➔ Quanto fa bene capirsi e sentirsi simili

 Capitalizzazione e ricerca scientifica

➔ Ricerche internazionali
➔ Ricerche nazionali

 Confronto coping diadico e capitalizzazione

➔ Somiglianze e differenze
➔ Causa e conseguenza
➔ Implicazioni per l’intervento e la ricerca

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CAPITOLO 1 : IL COPING DIADICO, COME LA COPPIA AFFRONTA EVENTI STRESSANTI

Dalle teorie individuali alla prospettiva diadica


La capacità di far fronte agli eventi stressanti, generalmente definita come coping è stata
concettualizzata nella scienza psicologica come una competenza individuale.
Si tratta di eventi che producono sempre stress psico-fisico e possono mettere alla prova la stabilità
e l’equilibrio del soggetto chiamato ad affrontarli.
Solo a partire dagli anni ’90 i concetti di stress e coping iniziano ad essere considerati in chiave
sistemica e relazionale, cioè come eventi e processi da collocarsi all’interno di relazioni
affettivamente più significative.
L’evento stressante non incide solo sul singolo ma influenza anche il benessere della persona che gli
è affettivamente vicina.
Anche il processo con cui l’evento stressante è affrontato deve essere considerato come relazionale
ed interdipendente.
Il coping diadico implica inevitabilmente entrambi i soggetti e può essere definito come una serie di
interazioni che creano strategie di coping connesse tra loro, determinando un modo specifico di far
fronte agli eventi stressanti.

Lo scenario storico
Un primo passaggio verso la concettualizzazione del coping diadico emerge dal lavoro di Coyne e
DeLongis: il loro contributo si colloca in un periodo storico in cui la letteratura psicologica
sottolineava l’importanza del sostegno sociale come fattore protettivo dagli effetti negativi dello
stress.
I due ricercatori sottolinearono gli aspetti di rischio spesso taciuti da questo punto di vista,
proponendo una riflessione teorica sul ruolo delle relazioni intime.
Da qui hanno identificato nuovi aspetti nei processi di coping, definiti come:
 Coping relazionale

 Coping empatico

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IL MODELLO DEL COPING RELAZIONALE
Coyne e colleghi hanno identificato aspetti centrali nella relazione che incidono sulle modalità con
cui gli eventi vengono affrontati:
 Coinvolgimento attivo
Modalità relazionale in cui vi è una profonda implicazione nelle dinamiche emozionali e nella
soluzione dei problemi dell’altro
 Protective buffering
L’atteggiamento porta a celare/negare le preoccupazioni di un soggetto che cerca di evitare
il disaccordo con un partner o un altro affettivamente significativo.
 Atteggiamento iperprotettivo
Strategie di coping fortemente complementari in cui l’uno assume un ruolo dominante e
l’altro è invece sottomesso.
Si tratta di strategie che hanno lo scopo di evitare un forte coinvolgimento emotivo.
IL MODELLO DEL COPING EMPATICO
DeLongis e colleghi con il concetto di coping empatico si sono riferiti agli sforzi cognitivi e
comportamentali messi in atto per sostenere e proteggere la relazione da possibili effetti negativi
prodotti sulla relazione stessa da eventi stressanti.
Il coping è in questo caso definito come un processo interpersonale che include la capacità
reciproca di comprendere la prospettiva dell’altro, oltre che interpretare in modo adeguato e non
giudicante i suoi sentimenti.
In questo modello le diverse modalità di essere in relazione sono ricondotte a due strategie di tipo
opposto:
 Coping empatico
Si riferisce ai tentativi di un partner di comprendere appieno l’esperienza emotiva dell’altro
e di rispondere ai suoi bisogni in modo supportivo
 Ritiro relazione
Rimanda a comportamenti finalizzati a nascondere i propri problemi e stati emozionali
IL MODELLO DELLA CONGRUENZA
Ha approfondito gli aspetti di congruenza e discrepanza tra le strategie di coping dei due partner a
partire dall’analisi degli effetti relazionali degli stili di coping individuali.
I primi lavori hanno evidenziato gli aspetti di profonda interdipendenza relazionale.
L’idea di base è che l’adattamento psicosociale si auna funzione della nicchia ecologica della coppia,
per cui è necessario considerare la complessità dei contesti socioculturali, interpersonali,
situazionali e temporali assieme all’influenza che esercitano sul coping diadico.
All’interno di questi sistemi il benessere individuale e la soddisfazione di coppia risultano connessi a
strategie di coping individuali congruenti: le coppie in grado di coordinare le proprie azioni/reazioni
agli eventi stressanti risultano più efficaci.
Se i partner usano strategie di coping simili ne scaturisce un rinforzo reciproco.
Nel caso di coping integrati ma differenti, la coppia ha un più ampio repertorio di gestione.
Se le strategie non congruenti si riscontrano con stili opposti, si producono effetti negativi.
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MODELLO SISTEMICO-TRANSAZIONALE DELLO STRESS E DEL COPING
Si focalizza sulle esperienze di stress quotidiano e sulle modalità reciproche di influenza in
circostanze stressanti.
Qualsiasi evento stressante ha influenza su entrambe le persone coinvolte in una relazione
significativa.
Bodenmann definisce stress diadico un evento stressante che coinvolge entrambi i membri della
coppia, la loro intimità emotiva e la continuità della loro relazione, definendo tentativi di coping
condiviso.
Bodenmann estende e chiarisce le due forme di valutazione:
 Primaria
Ciascun partner stima le ricadute dell’evento per il proprio benessere.
- Il singolo analizza l’evento stressante in termini di minaccia, perdita, danno e sfida
- Ciascun partner analizza il modo che l’altro ha di interpretare l’evento
- Ciascuno valuta se l’altro ha accettato la sua valutazione
- Confronto tra la propria e l’altrui valutazione

 Secondaria
Valutazione delle risorse a disposizione.
- Valutazione delle risorse personali da parte di ogni partner
- Stima delle risorse dell’altro
- Valutazione di somiglianze e differenze nelle risorse di ognuno
L’intreccio di tutti questi aspetti dà forma a diversi stili di coping diadico:

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MODELLO RELAZIONAL-CULTURALE
Estensione del modello sopra citato con uno specifico focus sulle situazioni di malattia, in
particolare di tipo oncologico.
Vengono evidenziate tre caratteristiche del coping diadico in risposta a questi eventi:
 Consapevolezza relazionale
Rappresentazione che i partner hanno della propria relazione
 Autenticità
Schiettezza con cui sono condivisi i sentimenti all’interno della coppia
 Mutualità
Capacità di prendere parte ad un’esperienza emotiva condivisa
Il modo in cui queste tre caratteristiche si combinano dà origine a due categorie di coping:
 Mutua responsività
La malattia è une vento che coinvolge entrambi e si attuano comportamenti condivisi di
fronteggiamento
 Evitamento disimpegnato
La malattia riguarda solo colui che ne è affetto: ne consegue una comunicazione impoverita
soprattutto a livello emozionale e le strategie di coping sono limitate ad aspetti di problem
solving.

MODELLO DELLO SVILUPPO CONTESTUALE


È sottolineata la tendenza del coping diadico a modificarsi nel tempo anche a causa dell’influenza
esercitata da fattori storici, situazionali e per le interazioni quotidiane entro i contesti di vita.
La valutazione e l’adattamento agli eventi stressanti si modifica nel corso della vita, anche in
relazione allo sviluppo di competenze individuali e relazionali, alla tipologia di sfide che le coppie
devono affrontare nel corso del ciclo di vita e alla durata del legame.
Il modello propone quattro strategie di coping diadico:
 Coping di controllo
Caratterizzato da ipercoinvolgimento e vigilanza
 Coping supportivo
Caratterizzato da supporto strumentale o emotivo
 Coping collaborativo
Attiva partecipazione dei partner nel condividere risorse e strategie
 Coping disataccato
Caratterizzato dall’indipendenza dei partner

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Antecedenti, funzioni e finalità del coping diadico
Alcuni fattori vengono considerati come influenti sulle strategie di coping: essi sono di natura
personale e di tipo relazional-contestuale.
Un ruolo importante sembra riconducibile al genere: le donne presentano la tendenza a
comunicare maggiormente il proprio stress rispetto a quanto facciano gli uomini, inoltre sembrano
più capaci di attivare tipologie di coping diadico positivo.
Una caratteristica tipicamente maschile è che gli uomini fanno il possibile per affrontare lo stress
con strategie di coping individuale, cercando di non far ricadere gli effetti di eventi sfibranti sulla
partner.
Le ricerche supportano l’idea che coppie implicate in relazioni di maggior durata possano essere più
abili nell’assumere un atteggiamento relazionale di fronte ad eventi stressanti rispetto a coppie la
cui relazione è di più breve durata.
Tra le numerose fonti di stress ampio spazio è stato dato ai contesti di malattia e a come le strategie
di coping si modifichino in seguito a queste trasformazioni.
I pazienti utilizzano maggiormente strategie di coping finalizzate alla comunicazione del proprio
stress e come questo consenta loro di ricevere adeguato supporto da parte dei loro caregiver.
Per quanto riguarda gli aspetti culturali un esempio sono la rigida adesione ad una
rappresentazione tradizionale dei ruoli connessi al genere.
Anche la dimensione spirituale promuove un senso di vicinanza entro la coppia e favorisca l’uso di
strategie di coping comune e supportivo.
Sono quattro le dimensioni culturali che impattano sul coping:

• Tipologia di confini familiari


• Suddivisione di ruoli tra i generi
• Rappresentazione del controllo sugli eventi
• Interdipendenza della diade

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Promuovere il coping diadico per il benessere della coppia
Bodenmann ha progettato un programma di prevenziona finalizzato a promuovere il coping diadico
nelle coppie basato sul modello sistemico-transazionale.
Il Couples Coping Enhancement Training (CCET) è un programma di prevenzione altamente
strutturato a orientamento cognitivo-comportamentale.
Il CCET è rivolto a coppie che vivono le fatiche quotidiane della relazione e non stanno
sperimentando situazioni di crisi particolarmente gravi, che richiederebbero un aiuto di tipo
terapeutico.
Il focus di questo programma è posto sulle competenze individuali e diadiche, con il fine di
migliorare la relazione di coppia, prevenendo l’insorgenza di difficoltà relazionali proprio attravero
lo sviluppo di queste skills.
Il programma di training si concentra su tre principali aree di competenza:
 Competenze comunicative
Permettono alla coppa di realizzare degli scambi comunicativi anche profondi che
consentono di sperimentare intimità, vicinanza e coesione.
 Competenze di problem solving
Fanno riferimento alla capacità di saper valutare e scegliere la soluzione adeguata per un
particolare problema
 Competenze di coping diadico
Sono essenziali per far fronte efficacemente agli eventi critici normativi e non normativi.
Il programma prevede che le coppie lavorino utilizzando diversi strumenti formativi.
Esso risulta suddiviso in sei moduli e ha una durata complessiva di 18 ore.
Questo programma porta ad un significativo miglioramento delle capacità di coping diadico dei
partner.
In ambito nazionale, una ricerca dell’ Unicatt ha ideato un programma di intervento preventivo per
la coppia ispirato in parte al CEET: i percorsi di enrichment familiare.
I percorsi hanno lo scopo di integrare il training relativo alle competenze relazionali con attività
volte ad aiutare i partner a prendere consapevolezza del significato che attribuiscono al proprio
legame di coppia.
I percorsi enfatizzano il ruolo della comunicazione e del coping diadico come competenza chiave
per il buon funzionamento della relazione di coppia.

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CAPITOLO 2 : LA CAPITALIZZAZIONE
Eventi positivi ed eventi negativi
Gli eventi positivi sono importanti predittori del benessere e della salute mentale.
Gli eventi positivi quotidiani sono associati alla diminuzione dei sintomi depressivi, all’aumento
dell’autostima e della percezione di controllo.
Una delle ragioni per cui gli eventi positivi sono in grado di accrescere il benessere personale
riguarda il fatto che veicolano emozioni positive.
Le emozioni sono al servizio di due sistemi di regolazione che aiutano gli esseri umani a far fronte ai
diversi eventi della vita:
 Sistema appetitivo
 Sistema avversivo
Gli eventi positivi e negativi spingono l’individuo verso obbiettivi diversi: le emozioni negative
attivano le risorse interne per risolvere problemi immediati, le emozioni positive mobilitano le
risorse interne per aiutare gli individui a crescere.
Teoria delle emozioni positive
La funzione delle emozioni positive è quella di ampliare il repertorio pensiero-azione dell’individuo
e di costruire risorse.
I benefici che derivano dall’incremento delle emozioni positive portano maggiori probabilità di
sperimentare altre emozioni positive, creando una circolarità che si autoalimenta.
Le emozioni negative hanno un impatto immediato sul benessere della persona, i benefici delle
emozioni positive derivano dal loro accumulo nel tempo e possono funzionare come riserva di
risorse sfruttabili per gestire minacce future e far fronte a situazioni di stress.

Il processo di capitalizzazione
La capitalizzazione è stata definita come un processo attraverso cui le persone condividono buone
notizie con un altro significativo, il quale, a sua volta, dovrebbe rispondere in maniera attiva in
modo da massimizzare i benefici derivanti dall’evento stesso.
Un efficace processo di capitalizzazione porta ad avere dei benefici:
 Natura personale
Includono l’aumento delle emozioni positive, del benessere individuale, dell’autostima e la
diminuzione della solitudine

 Natura relazionale
Associati a maggiore soddisfazione, intimità, impegno, fiducia, vicinanza e stabilità
relazionale

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ELEMENTI DEL PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE
Il processo di capitalizzazione è composto da quattro elementi fondamentali:
 Evento positivo
Affinché il processo di capitalizzazione abbia inizio, è necessario che una persona sperimenti
un evento positivo

 Tentativi di capitalizzazione
Il vero avvio al processo è dato dalla scelta della persona di mettere in atto un tentativo di
capitalizzazione, condividendo e comunicando l’evento positivo con un altro significativo.
Se il processo risulta essere efficace, ne derivano benefici personali ed interpersonali.

 Risposte ai tentativi di capitalizzazione


Quando viene condiviso un evento positivo, la persona a cui viene raccontato ciò che è
accaduto può rispondere in modi diversi.
Sono quattro le possibili reazioni del partner in risposta alla condivisione di eventi positivi:

ATTIVO COSTRUTTIVA PASSIVO COSTRUTTIVA ATTIVO DISTRUTTIVA PASSIVO DISTRUTTIVA


Chi risponde comunica Chi risponde comunica Chi risponde si mostra Chi risponde non riconosce
entusiasmo riguardo positività e supporto ma attento e coinvolto. che il partner sta
all’evento positivo, senza porre ulteriori Allo stesso tempo condividendo qualcosa di
incrementando il domande riguardo sottolinea tutti i possibili positivo, quindi mostra
benessere della persona all’evento risvolti negativi dell’evento disinteresse per l’evento
che ha condiviso l’evento

 Percezione di responsività
Si fa riferimento alla credenza che entrambi i membri della coppia hanno circa il fatto che il
partner risponda in modo supportivo.
La responsività è percepita quando il partner trasmette comprensione, cura e valore.

La percezione di responsività si applica a tentativi di capitalizzazione in due modi:

• Risposte entusiaste incrementano sequenze interattive in cui sono vissute e


condivise emozioni positive

• Il partner aiuta l’altro a sviluppare il lato migliore di sé, supportandolo ed


incoraggiandolo

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I benefici della capitalizzazione
Per quanto riguarda i benefici intrapersonali, ricevere una risposta attivo-costruttiva dagli altri a
seguito di un tentativo di capitalizzazione è associato ad un incremento delle emozioni positive e
del benessere personale.
Al contrario, risposte passivo-distruttive ridurrebbero i benefici guadagnati dalla condivisione di un
evento positivo e predirebbero una riduzione delle emozioni positive e del benessere.
I benefici della capitalizzazione sono anche interpersonali: le coppie in cui i soggetti percepivano la
reazione del loro partner come più responsiva riportavano valori più alti di soddisfazione, intimità e
fiducia rispetto ai soggetti che percepivano le risposte del loro partner come indifferenti e non
supportive.
Langston ha individuato tre meccanismi sottostanti ai benefici della capitalizzazione:
 Massimizzare il valore dell’evento positivo
Le interazioni di capitalizzazione aiutano a incrementare il valore dell’evento in quanto
forniscono un feedback, sia esso positivo o negativo.
Condividere un evento positivo con un’altra persona e percepire una risposta entusiasta
massimizza il valore percepito di quell’evento da parte di chi comunica.

 Memorabilità dell’evento positivo


La memorabilità è il grado con cui l’evento viene ricordato: essa porta a benefici a lungo
termine, in quanto l’atto di condividere un evento positivo con un altro significativo dà alla
persona l’opportunità di riviverlo e rielaborarlo, incrementando la salienza dell’evento e la
sua accessibilità alla memoria.

 Permettere agli altri di venire a conoscenza dell’evento positivo


Condividere eventi positivi con gli altri permette a questi di venirne a conoscenza e quindi di
costruire vere e proprie risorse sociali attraverso la promozione di relazioni interpersonali
positive, che rinforzano a relazione.
Questo effetto richiede però che la risposta del partner sia percepita come positiva.

I rischi del processo di capitalizzazione


Condividere eventi positivi con un altro significativo, però, non è un’azione priva di rischi.
Se la risposta che il partner fornisce non è supportiva questa potrebbe minare l’impatto che
l’evento positivo ha su chi ha comunicato la buona notizia e sulla relazione tra i partner.
In generale possono essere identificati 3 rischi nella capitalizzazione:

• Possibilità che il partner fornisca risposte passive e distruttive che minano i rapporti e
l’autostima di chi condivide l’evento

• Possibilità che il partner provi invidia per la fortuna dell’altro

• Possibilità che il partner si trovi in una situazione di ambivalenza

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CAPITOLO 3 : IL COPING DIADICO NELLA RICERCA SCIENTIFICA
Il ruolo del coping diadico nel funzionamento di coppia
L’idea di base è che se alcune caratteristiche dei partner sono associate al funzionamento di coppia,
questo è dovuto al fatto che, almeno in parte, esse incidono su come i partner gestiscono lo stress
nella coppia e sul benessere della stessa.
 Ruolo del coping diadico negli effetti del benessere individuale dei partner

o L’autostima delle donne e a depressione degli uomini predicano la probabilità che


l’altro metta in atto il coping diadico, il quale a sua volta è connesso con una
diminuzione dei sintomi depressivi dei partner.

o L’umore depressivo porta ad un peggioramento della soddisfazione relazionale dei


partner
In sintesi, questi studi hanno evidenziato che il coping diadico sembra essere un mediatore
rilevante degli effetti che i sintomi depressivi dei partner hanno sul loro benessere individuale e di
coppia.
 Ruolo del CD in specifiche competenze individuali dei partner sulla coppia

o I partner con elevata intelligenza emotiva sono in grado di adottare un coping


diadico migliore ed avere una relazione di maggiore qualità.

o Il coping diadico ha un impatto maggiore sulla relazione rispetto al coping individuale


Questi studi mostrano come le capacità autoregolative dei partner possano incidere sulla relazione
attraverso i loro effetti sul processo di coping diadico.
 Ruolo del CD negli effetti degli atteggiamenti dei partner sulla coppia

o Nelle donne, elevati livelli di amore altruistico e bassi di amore ludico promuovono
alti livelli di coping diadico supportivo e comune

o Negli uomini alti livelli di amore romantico e di amore altruistico promuovono solo il
coping diadico comune
Questo gruppo di studi sembra indicare come il coping diadico possa fare da trasmettitore degli
effetti sul benessere relazionale degli atteggiamenti centrali che i partner hanno.
 Ruolo del CD negli effetti di alcuni fattori contestuali sulla relazione

o La percezione di difficoltà economiche è legata ad un minore livello di coping diadico


supportivo, comportando un’insoddisfazione nella coppia
Questo gruppo di studi mostra l’importanza di supportare il partner nell’acquisizione di buone
capacità di gestione condivisa dello stress e gestione del conflitto.

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Gli antecedenti del coping diadico
 Caratteristiche individuali dei partner e impegno nella relazione

o L’approccio orientativo nei partner sarebbe associato negativamente al livello di


stress relazionale e positivamente alla comunicazione reciproca dello stress e al
coping diadico

o I livelli di impegno dei partner sono associati al loro coping diadico comune
attraverso la mediazione della loro soddisfazione relazionale
Questi studi evidenziano come il coping diadico sia facilitato da una predisposizione motivazionale
positivamente orientata alla relazione e al suo mantenimento nel tempo.
 Capacità dei partner di riconoscere e regolare le proprie emozioni

o Più ciascun partner mostra difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, minore era la
capacità di esprimere il loro stress all’altro e la percezione del livello diadico positivo
nella coppia.

o Le difficoltà di autoregolazione dei partner mediano la relazione tra insicurezza


nell’attaccamento al partner e coping diadico.
Questi studi evidenziano come le capacità autoregolative dei partner svolgano un ruolo importante
nell’espressione del coping diadico
 Fattori di natura contestuale

o Le emozioni positive spiegavano la relazione tra le difficoltà economiche esperite dai


partner e il coping diadico supportivo proprio e del aprtner
Viene evidenziato come livelli di stress troppo elevati possono sottrarre ai partner le risorse
necessarie a mettere in atto un buon livello di coping diadico
 Indagine delle componenti del processo di coping diadico

o I partner che utilizzano una comunicazione dello stress più orientata al problema
hanno maggiore probabilità di ricevere una risposta di coping congruenti con queste
modalità

 Ricerca in Italia

o Le risposte di coping diadico dei partner riflettono sia l’interiorizzazione dei modelli
di coping diadico genitoriale, sia l’influenza dello stile di coping diadico del partner

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Il ruolo del coping diadico in diversi contesti culturali
 Validità degli strumenti

o In Italia la misurazione del cd è stata fatta attraverso uno strumento self-report


finalizzato a misurare le risposte di coping diadico dei partner e la loro modalità di
comunicazione dello stress

 Associazione tra coping diadico e soddisfazione relazionale

o Il cd è un predittore significativo e positivo della soddisfazione di coppia per


entrambi i partner, indipendentemente dagli elementi di ricerca usati

o In alcune nazioni l’associazione sarebbe più forte che in altre

 Ricerche condotte in Italia

o La nazionalità dei partner moderava la relazione tra la durata della relazione e le


risposte di coping diadico dei partner

Questi studi hanno evidenziato come, nonostante il processo di coping diadico sia presente in tutte
le nazioni analizzate, si presenti in esse con caratteristiche coerenti con la teoria di riferimento.

Contro lo stress: coping diadico, una soluzione low cost?


 Ruolo moderatore del cd sulle risposte del sist. Immunitario dei partner allo stress

o I partner che hanno scarse competenze nel coping diadico mostrano una aumentata
reattività del sistema immunitario allo stress interpersonale

 Ricerche italiane

o Buone competenze di coping diadico fungono da fattore protettivo contro lo stress

o il coping diadico modera gli effetti dell’insoddisfazione sessuale sulla soddisfazione di


coppia di entrambi i partner

Questi studi mostrano come le capacità dei partner di mettere in atto un buon coping diadico
possano fungere da protezione di fronte agli effetti nocivi dello stress sperimentato sia all’interno
della relazione sia nel contesto sociale esterno.

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Benefici per i partner di fronte a stressor specifici e a lungo termine
 CD di genitori che hanno vissuto la morte di un figlio per malattia terminale

o I partner trovano utile, per affrontare il processo del lutto, mettere in atto modalità
di coping diadico comune

 Ruolo del CD in coppie con figli autistici

o La soddisfazione di coppia di questi genitori è associata positivamente al coping


diadico supportivo orientato al problema ed è associata negativamente al coping
diadico negativo

 Ruolo del CD nelle coppie mature

o Il coping diadico supportivo è associato alla soddisfazione relazionale di queste


coppie

 Effetti a lungo termine del cd in termini di soddisfazione e stabilità della relazione

o Per gli uomini il cd è un predittore significativo, insieme alla soddisfazione di coppia


iniziale, della soddisfazione relazionale a distanza di dieci anni

Questi studi hanno evidenziato come buone capacità di coping diadico possano essere utili al
benessere dei partner anche nel lungo periodo, in diverse fasi del loro ciclo di vita, così come di
fronte ad eventi stressanti maggiori come la malattia di un partner/figlio.

Valutazione di interventi per la promozione del CD dei partner


 Efficacia del programma CCET nella versione autosomministrata con DVD

o Le donne che hanno ricevuto l’intervento riportano migliori punteggi sia a livello di
qualità della relazione sia a livello delle competenze oggetto del training

o Per gli uomini i risultati non sono emersi in modo così evidente

 Efficacia della versione originaria

o Il CD si è rilevato efficace nel migliorare le abilità di coping dei partner e la loro


soddisfazione di coppia rispetto al gruppo di controllo

Questi studi hanno sottolineato come le competenze di cd siano accessibili anche a basso costo.
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L’andamento nel tempo del CD e il suo ruolo nella relazione genitori – figli

 Andamento nel tempo della capacità di CD dei partner

o Offrire alti livelli di CD supportivo è associato a un più lento deterioramento della


salute dei partner

 Associazioni tra il cd supportivo dei genitori di figli autistici e liv. di adattamento genitoriale

o Il cd supportivo di madri e padri è connesso sia ai propri livelli di soddisfazione di


coppia e adattamento genitoriale sia a quelli del partner

 Associazioni tra cd e conflitti tra genitori in relazione alla gestione dei figli

o Un miglioramento del cd predice una riduzione dei conflitti genitoriali a distanza di


12 mesi, ma solo per il campione delle madri
Queste ricerche evidenziano come buone capacità di cd nei partner possano avere benefici che
vanno al di là della loro relazione.

Il cd: quanto fa bene capirsi e sentirsi simili?


Sono state analizzate:
- Percezione di somiglianza dei partner
- Somiglianza reale
- Comprensione
I risultati hanno evidenziato che i partner si percepiscono più simili nel coping diadico di quanto non
lo siano realmente e che, per gli uomini, la comprensione era maggiore quando riferita alle risposte
negative di coping diadico del partner che alle risposte positive.
Questi studi suggeriscono l’importanza delle percezioni interpersonali nel processo di coping
diadico per la soddisfazione relazionale dei partner e il diverso ruolo che le percezioni interpersonali
possono giocare in coppie che affrontano differenti fasi della loro relazione.

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CAPITOLO 4 : LA CAPITALIZZAZIONE NELLA RICERCA SCIENTIFICA
Le ricerche internazionali
RAPPORTO TRA PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE E CARATTERISTICHE PERSONALI
 Capitalizzazione e sintomi depressivi

o Le donne con sintomi depressivi sono più propense a discutere un evento negativo:
queste sono meno inclini a iniziare il processo di capitalizzazione ma, una volta
attivato il processo con un partner responsivo, sperimentano significativi
miglioramenti nei livelli di emozioni positive e negative

o Quando gli uomini rispondono agli eventi positivi delle partner con entusiasmo, le
donne, sentendosi apprezzate e valorizzate, registrano una riduzione dei loro sintomi
depressivi, anche all’aumentare dello stress cronico

 Capitalizzazione e ansia sociale

o Le persone socialmente ansiose sperimentano ansia sia prima che durante le


interazioni sociali, a causa della falsa credenza che il loro comportamento sia
sbagliato e fuori luogo

o Le persone socialmente ansiose risultano essere maggiormente propense a


rispondere ai tentativi di capitalizzazione secondo modalità disfunzionali, e ad essere
meno responsivi nell’ambito delle loro relazioni intime, sopprimendo emozioni +

o Maggiori livelli di ansia sociale sono associati ad una minore capacità di rispondere ai
tentativi di capitalizzazione del partner in modo supportivo

 Capitalizzazione e attaccamento

o Le persone con attaccamento insicuro sperimentano le risposte di supporto in


maniera differente rispetto alle persone sicure

o Risposte negative date da persone con attaccamento ansioso risultano essere


associate a bassi livelli di soddisfazione relazionale e soddisfazione nella vita

 Capitalizzazione ed autostima

o Gli individui con bassi livelli di autostima presentano maggiori difficoltà nel percepire
supporto da parte del partner, e, quest’ultimo, non mostra di provare felicità in
risposta all’evento positivo

o Le persone con bassa autostima appaiono a disagio quando si trovano a


sperimentare l’evento positivo, danneggiando il processo di capitalizzazione

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RAPPORTO TRA CAPITALIZZAZIONE E AMBITO LAVORATIVO
o Sia il numero di eventi positivi sia la piacevolezza dell’evento sono associati a livelli più
elevati di soddisfazione lavorativa

o I dipendenti sperimentano livelli più elevati di soddisfazione lavorativa quando


condividevano gli eventi lavorativi positivi con un partner o familiare

o Parlare con il partner di una giornata di lavoro positiva è più vantaggioso rispetto a tenere la
buona notizia per sé

o Il coinvolgimento quotidiano nel lavoro è positivamente e significativamente correlato


all’equilibrio tra lavoro e famiglia

RAPPORTO TRA PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE E MALATTIA DI UN PARTNER


o Anche nel bel mezzo di eventi avversi (come il tumore al seno), la condivisione di eventi
positivi permette di incrementare il benessere relazionale tra i partner

RAPPORTO TRA PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE E CONSUMO DI ALCOOL


o Le motivazioni sociali hanno un’influenza sulla relazione capitalizzazione-consumo di alcool,
soprattutto per coloro che non hanno una relazione di coppia

BENEFICI DERIVANTI DAL PC PER CHI ASCOLTA L’EVENTO POSITIVO


o Coloro che celebrano l’evento positivo condiviso dal partner sperimentano maggiori
emozioni positive rispetto a quando l’evento non è celebrato

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Le ricerche nazionali
COME SI MISURANO LE RISPOSTE DI CAPITALIZZAZIONE
A livello nazionale è stata validata la PRCA, uno strumento self-report volto a misurare le risposte
tipiche del partner a seguito di un tentativo di capitalizzazione.
La scala è composta da 12 item che vanno ad indagare le etero-percezioni, ovvero le percezioni del
comportamento dell’altro.
La PRCA risulta uno strumento valido per indagare le risposte tipiche a seguito della comunicazione
di un evento positivo, anche nel contesto italiano e con campioni diadici che coinvolgono partner
uomini e donne.
I BENEFICI A LUNGO TERMINE DEL PROCESSO DI CAPITALIZZAZIONE
Gli uomini sembrano più ricettivi rispetto all’informazione relativa all’evento in sé (associata al loro
benessere individuale).
Le donne sono più sensibili rispetto all’informazione relativa alla relazione di coppia (associata al
loro benessere relazionale).
TIPOLOGIE DI EVENTI POSITIVI E MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Gli eventi positivi vengono distinti in:

• Esterni alla coppia


Eventi stressanti o negativi che hanno origine al di fuori della coppia.
Includono eventi legati all’interazione tra uno dei partner e l’ambiente sociale che non è
immediatamente condiviso con l’altro.

• Interni alla coppia


Eventi che hanno origine all’interno della coppia

La comunicazione viene distinta in:

• Comunicazione esplicita
I partner parlano in maniera diretta e aperta in merito ad un evento, esprimendo il loro
punto di vista e le loro emozioni riguardo ad esso.
Consente ai partner di trovare un significato condiviso degli eventi positivi.

• Comunicazione implicita
I partner parlano in maniera indiretta di un evento, senza una diretta espressione della loro
prospettiva e delle reazioni emotive legate ad esso.
Potrebbe portare i partner a concentrarsi sui diversi aspetti dell’evento e ad interpretarlo in
modi differenti, dando origine a fraintendimenti.

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CAPITOLO 5 : IL COPING DIADICO E LA CAPITALIZZAZIONE A CONFRONTO
Somiglianze e differenze
 Differenze

o Il CD è attivato da eventi stressanti


o La capitalizzazione è attivata da eventi positivi

o Nel CD la comunicazione diadica è molto più esplicita


o Nella capitalizzazione la comunicazione diadica è più velata

 Somiglianze

o Entrambi si riferiscono ad eventi critici quotidiani

o Sottolineano l’importanza delle reazioni dei partner

o Hanno implicazioni sul benessere individuale e relazionale

o Prevedono che il partner possa rispondere in maniera positiva o negativa

o Sono dei processi circolari

o La comunicazione dell’evento è il punto di partenza

Quale la causa e quale la conseguenza?


Il coping diadico potrebbe essere il luogo in cui i partner possono dare prova l’uno dell’altro del
proprio coinvolgimento e della propria affidabilità: ciascuno può prefigurarsi come l’altro
risponderà anche di fronte ad eventi positivi.
Per le donne sono le risposte di coping diadico ad essere predittore della capitalizzazione.
Per gli uomini il processo è opposto.

Implicazioni per l’intervento e la ricerca futura


Il coping diadico e la capitalizzazione giocano un ruolo diverso per uomini e donne.
Per la donna sono le risposte di coping diadico dell’altro a costruire una base.
Gli uomini si focalizzano su quelle risposte della partner che risultano incoerenti rispetto alla natura
dell’evento comunicato e quindi particolarmente salienti.

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