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elementi. Le istruzioni ti permetteranno di assemblare le molecole organiche oggetto di studio, anche di
elevata complessità.
Chimica organica
sesta edizione
William H. Brown
Beloit College, Emeritus
Brent L. Iverson
University of Texas, Austin
Eric V. Anslyn
University of Texas, Austin
Christopher S. Foote
University of California, Los Angeles
Edizione italiana:
Chimica organica – sesta edizione
Copyright © 2019, EdiSES Università S.r.l. – Napoli
9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
2023 2022 2021 2020 2019
Impaginazione:
Vincenzo Scasserra
Fotoincisione e stampa:
Petruzzi S.r.l.
via Venturelli 7/B – 06012 Città di Castello (PG)
ISBN 9788833190556
Hanno collaborato
all’edizione italiana
Marco Lucarini
Università degli Studi di Bologna
2. Alcani e cicloalcani / 72
3. Stereoisomeria e chiralità / 127
4. Acidi e basi / 170
5. Alcheni: legami, nomenclatura e proprietà / 206
Appendici
1. Termodinamica e costanti di equilibrio / A-1
2. Principali classi di acidi organici / A-2
3. Entalpie di dissociazione di legame / A-3
4. Chemical shift caratteristici in 1H-NMR / A-4
5. Chemical shift caratteristici in 13C-NMR / A-5
6. Valori caratteristici delle frequenze di assorbimento nell’infrarosso / A-6
7. Mappe di potenziale elettrostatico / A-7
8. Sommario dei termini stereochimici / A-8
9. Prontuario delle regole di nomenclatura / A-11
10. Mappa delle reazioni in chimica organica / A-18
Prefazione XXIV
1.8 Risonanza 45
COME SI FA Disegnare le frecce curve e gli spostamenti di elettroni per ottenere le strutture limite 46
2 Alcani e cicloalcani 72
2.1 Struttura degli alcani 73
2.2 Isomeria costituzionale (o di struttura) negli alcani 74
2.3 Nomenclatura degli alcani e sistema IUPAC 77
2.4 Cicloalcani 82
2.5 Conformazioni di alcani e cicloalcani 85
COME SI FA Disegnare le conformazioni a sedia alternative del cicloesano 96
7 Alchini 297
7.1 Struttura degli alchini 298
7.2 Nomenclatura degli alchini 298
7.3 Proprietà fisiche degli alchini 300
7.4 Acidità degli alchini 301
7.5 Preparazione degli alchini 301
7.6 Addizione elettrofila agli alchini 305
7.7 Idratazione degli alchini ad aldeidi e chetoni 307
7.8 Riduzione degli alchini 312
7.9 Sintesi organica 314
GUIDA ALLO STUDIO 318 PROBLEMI 322
Da sapere (IV) Gli errori più comuni negli spostamenti di elettroni 369
10 Alcoli 437
10.1 Struttura e nomenclatura degli alcoli 438
10.2 Proprietà fisiche degli alcoli 441
CONNESSIONI CON LA CHIMICA BIOLOGICA L’importanza dei legami a idrogeno
nelle interazioni farmaco-recettore 442
20 Ammine 943
20.1 Struttura e classificazione 943
20.2 Nomenclatura delle ammine 945
20.3 Chiralità delle ammine e degli ioni ammonio quaternari 948
20.4 Proprietà fisiche 949
CONNESSIONI CHIMICHE Le rane delle frecce avvelenate del Sud America 949
23 Carboidrati 1084
23.1 Monosaccaridi 1085
23.2 Struttura ciclica dei monosaccaridi 1089
CONNESSIONI CHIMICHE L’acido l-ascorbico (vitamina C) 1091
24 Lipidi 1120
24.1 Trigliceridi 1121
24.2 Saponi e detergenti 1124
CONNESSIONI CON LA CHIMICA BIOLOGICA FAD/FADH2, agenti per il trasferimento elettronico
nelle ossidoriduzioni: ossidazione degli acidi grassi 1126
Appendici
1. Termodinamica e costanti di equilibrio A-1
2. Principali classi di acidi organici A-2
3. Entalpie di dissociazione di legame A-3
4. Chemical shift caratteristici in 1H-NMR A-4
5. Chemical shift caratteristici in 13C-NMR A-5
6. Valori caratteristici delle frequenze di assorbimento nell’infrarosso A-6
7. Mappe di potenziale elettrostatico A-7
8. Sommario dei termini stereochimici A-8
9. Prontuario delle regole di nomenclatura A-11
10. Mappa delle reazioni in chimica organica A-18
Capitolo 7 Alchini
7.1 Addizione di HBr a un alchino (Paragrafo 7.6B)
7.2 Idratazione di un alchino catalizzata da HgSO4/H2SO4 (Paragrafo 7.7B)
7.3 Riduzione di un alchino con sodio in ammoniaca liquida (Paragrafo 7.8C)
Capitolo 10 Alcoli
10.1 Reazione SN1 di un alcol terziario con HBr (Paragrafo 10.5A)
10.2 Reazione SN2 di un alcol primario con HBr (Paragrafo 10.5A)
10.3 Processo di trasposizione nella reazione tra alcol neopentilico e HCl (Paragrafo 10.5A)
10.4 Reazione di un alcol primario con PBr3 (Paragrafo 10.5B)
10.5 Disidratazione acido-catalizzata del 2-butanolo: una reazione E1 (Paragrafo 10.6)
10.6 Disidratazione acido-catalizzata di un alcol primario non ramificato (Paragrafo 10.6)
10.7 Trasposizione pinacolica del 2,3-dimetil-2,3-butandiolo (pinacolo) (Paragrafo 10.7)
10.8 Ossidazione di un alcol con acido cromico (Paragrafo 10.8A)
10.9 Ossidazione di Swern a partire dallo stadio che coinvolge lo ione clorosolfonio (Paragrafo 10.8C)
10.10 Ossidazione di Dess-Martin (Paragrafo 10.8D)
10.11 Ossidazione di un glicole con acido periodico (Paragrafo 10.8E)
10.12 Ossidazione di un alcol con NAD+ (Paragrafo 10.8E)
Capitolo 20 Ammine
20.1 Formazione del catione nitrosile (Paragrafo 20.8)
20.2 Reazione di un’ammina secondaria con il catione nitrosile con formazione
di una N-nitrosammina (Paragrafo 20.8C)
20.3 Reazione di un’ammina primaria con l’acido nitroso (Paragrafo 20.8D)
20.4 Reazione di Tiffeneau-Demjanov (Paragrafo 20.8D)
20.5 Eliminazione di Hofmann (Paragrafo 20.9)
20.6 Eliminazione di Cope (Paragrafo 20.10)
Capitolo 24 Lipidi
24.1 Ossidazione di !CH2!CH2! a !CH"CH! in un acido grasso
a opera del FAD (Paragrafo 24.2C)
Mappa delle
● Sintesi Il corso offre anche un altro strumento innovativo: la mappa (roadmap)
reazioni delle reazioni in chimica organica. Si tratta di una rappresentazione grafica delle
reazioni organiche presentate in ciascun capitolo con riferimento ai principali
Prefazione XXV
(dopo il Capitolo 14) riassume i più comuni tipi di reazione che saranno descritti
nei tre capitoli successivi.
● Idee ricorrenti della chimica organica Al margine della pagina, quando
opportuno, vengono ricordati i principi guida che discendono dalla meccanica
quantistica, che consentono di spiegare le strutture molecolari con le loro proprietà
e reattività.
● Guida allo studio La sezione di fine capitolo è stata ridisegnata per condurre
lo studente attraverso gli argomenti svolti, punto per punto, con una particolare
enfasi sulle reazioni chiave per ciascun gruppo funzionale. Per ogni paragrafo
vengono elencati i Problemi di fine capitolo che riguardano quello specifico
argomento. Questi riassunti di fine capitolo sono pensati come appunti che gli
studenti potranno usare nello studio, per prepararsi agli esami e per risolvere
i problemi. Altre utili risorse di riferimento sono le Appendici “Sommario dei
termini stereochimici” e “Prontuario delle regole di nomenclatura”, che raccolgono
in poche pagine la terminologia necessaria per districarsi nelle reazioni organiche.
XXVI Prefazione
Sommario
2.1 Struttura degli alcani Nel bunsen
2.2 Isomeria costituzionale (o di struttura) negli alcani brucia gas
naturale, costituito
2.3 Nomenclatura degli alcani e sistema IUPAC essenzialmente
2.4 Cicloalcani da metano con
piccole quantità di
2.5 Conformazioni di alcani e cicloalcani etano, propano e
COME SI FA Disegnare le conformazioni a sedia alternative del cicloesano butano (Paragrafo
2.6 Isomeria cis,trans nei cicloalcani e nei bicicloalcani 2.9A). Inserto:
modello molecolare
COME SI FA Convertire cicloesani planari in cicloesani a sedia del metano,
2.7 Proprietà fisiche di alcani e cicloalcani il componente
principale del gas
2.8 Reazioni degli alcani naturale.
2.9 Fonti e impieghi degli alcani (© Cengage Learning/Charles
D. Winters)
72
2.1 Struttura degli alcani 73
Idrocarburi
Saturi Insaturi
H H H
109.5°
H C H H C C H
FIGURA 2.2 Metano
H H H ed etano. Strutture di Lewis e
Metano Etano modelli a sfere e bastoncini.
74 Capitolo 2 Alcani e cicloalcani
Modello a sfere
e bastoncini
Struttura a scheletro
Formula Formula
Formula di struttura Formula di struttura
Nome molecolare condensata Nome molecolare condensata
Gli alcani hanno la formula molecolare generale CnH2n12. Quindi, a partire dal nu-
mero degli atomi di carbonio di un alcano, è facile determinare il numero di atomi di
idrogeno nella molecola e la formula molecolare. Per esempio, il decano, con 10 atomi
di carbonio, deve avere (2 3 10) 1 2 5 22 atomi di idrogeno e formula molecolare
C10H22.
Nel caso delle formule molecolari CH4, C2H6 e C3H8, è possibile connettere gli
atomi in un solo modo, ma per la formula molecolare C4H10 ne esistono due. In uno
di essi, il butano, i quattro atomi di carbonio formano una catena lineare; nell’altro, il
2-metilpropano, tre atomi di carbonio formano lo scheletro lineare e il quarto atomo
funge da ramificazione della catena.
CH3
CH3CH2CH2CH3 CH3CHCH3
Butano 2-Metilpropano
(p.e. 20.5°C) (p.e. 211.6°C)
Soluzione
(a) Le molecole vengono disegnate di seguito sia come formule di struttura
condensate, sia come strutture a scheletro. Entrambe hanno una catena
lineare di sei atomi di carbonio. Le due formule sono identiche e
individuano lo stesso composto.
2
1 3
2 4 6
1 3 5
4 6
5
1 2 3 4 5 6 1 2 3
CH3CH2CH2CH2CH2CH3 e CH3CH2CH2
4 5 6
CH2CH2CH3
(Continua)
76 Capitolo 2 Alcani e cicloalcani
5 CH3 CH3
Problema 2.1
Le strutture a scheletro di ciascuna coppia di composti rappresentano lo stesso
composto o isomeri di struttura?
(a) e (b) e
Soluzione
Nel risolvere problemi di questo tipo, è bene individuare una strategia e met-
terla in atto. Una delle possibili strategie prevede, anzitutto, di rappresentare la
struttura a scheletro dell’isomero di struttura con tutti e sei gli atomi di carbo-
nio disposti in una catena lineare. Poi si rappresentano tutte le strutture a sche-
letro di tutti gli isomeri di struttura con cinque atomi di carbonio in una catena
lineare e un atomo di carbonio come ramificazione. Infine, si rappresentano le
strutture a scheletro di tutti gli isomeri di struttura con quattro atomi di carbo-
nio in una catena lineare e due carboni come ramificazioni.
2 4 6 2 4 2 4 4 2 4
1 3 5 1 3 5 1 3 5 1 3 1 3
2
Sei carboni nella Cinque carboni in una catena Quattro carboni in una catena
catena lineare e un carbonio come ramificazione e due carboni come ramificazioni
Non esistono isomeri di struttura con solo tre atomi di carbonio nella catena
più lunga.
Problema 2.2
Disegnare le strutture a scheletro dei tre isomeri di struttura con formula mole-
colare C5H12.
Atomi Isomeri
di carbonio di struttura
1 0 La capacità degli atomi di carbonio di formare legami forti e stabili con altri atomi di
carbonio determina l’esistenza di un sorprendente numero di isomeri di struttura. Come
5 3 si può osservare nella tabella a fianco, vi sono 3 isomeri strutturali con formula molecolare
10 75
C5H12, 75 isomeri strutturali con formula C10H22 e quasi 37 milioni con formula C25H52.
Dunque, anche per un numero esiguo di atomi di carbonio e di idrogeno, può
15 4347 esistere un gran numero di isomeri di struttura. Poiché gli isomeri di struttura hanno
differenti proprietà chimiche, si possono osservare composti che, pur avendo la stessa
25 36 797 588
formula molecolare, sono molto diversi tra loro.
2.3 Nomenclatura degli alcani e sistema IUPAC 77
Tabella 2.2 adici usate nel sistema IUPAC per definire catene non ramificate
R
che contengono da 1 a 20 atomi di carbonio
Numero di Numero di
Radice atomi di carbonio Radice atomi di carbonio
met- 1 undec- 11
et- 2 dodec- 12
prop- 3 tridec- 13
but- 4 tetradec- 14
pent- 5 pentadec- 15
es- 6 esadec- 16
ept- 7 eptadec- 17
ott- 8 ottadec- 18
non- 9 nonadec- 19
dec- 10 eicos- 20
Il nome IUPAC di un alcano a catena ramificata è formato dal nome della catena
più lunga di atomi di carbonio individuabile nel composto e dai nomi dei sostituenti,
che indicano i gruppi legati alla catena principale.
sostituente
metilico
CH3
1 2 3 4 5 6 7 8
CH3CH2CH2CHCH2CH2CH2CH3 2 4 6 8
1 3 5 7
4-Metilottano
78 Capitolo 2 Alcani e cicloalcani
2-Metilpropano
4. Se c’è un sostituente, numerare la catena principale a partire dall’estremità che
consente di attribuire al sostituente il numero più basso.
CH3
4 2 2 4
CH3CH2CH2CHCH3 5 3 1 1 3 5
6 4 2 1 3 5
5 3 1 2 4 6
7. I prefissi di-, tri-, tetra- ecc. non vengono considerati ai fini dell’ordine alfabetico. I
nomi dei sostituenti sono posti in ordine alfabetico e poi vengono inseriti i prefissi
moltiplicativi. Nell’esempio che segue bisogna porre in ordine alfabetico etile e
metile, non etile e dimetile.
4 6
1 3 5
2
4-Etil-2,2-dimetilesano
(non 2,2-Dimetil-4-etilesano)
2.3 Nomenclatura degli alcani e sistema IUPAC 79
8. Quando ci sono due o più catene di uguale lunghezza, scegliere come catena
principale quella con il maggior numero di sostituenti.
4 6 2 4 6
3 5 1 3 5
2
1
I nomi dei sostituenti vengono attribuiti nello stesso modo. Il nome di quelli a
catena non ramificata si ottiene eliminando il suffisso -ano dell’alcano corrispondente
e sostituendolo con -ile. Perciò i sostituenti alchilici non ramificati vengono chiamati
metile, etile, propile, butile, pentile, e così via. Ai sostituenti a catena ramificata vengono
attribuiti i nomi seguendo le regole 2 e 3. I nomi IUPAC e le formule di struttura
per i gruppi alchilici, ramificati e non, contenenti da uno a cinque atomi di carbonio
sono riportati nella Tabella 2.3. In parentesi vengono riportati anche i nomi comuni di
questi sostituenti. L’uso di questi nomi è così profondamente radicato nella chimica
organica che il sistema di nomenclatura ufficiale IUPAC accetta per i sostituenti alchi-
lici riportati in Tabella 2.3 sia il nome formale IUPAC (per esempio, 1-metiletile) sia il
nome comune (per lo stesso esempio, isopropile).
Formula di Formula di
Nome struttura condensata Nome struttura condensata
CH3
Metil (Me) !CH3 1,1-Dimetiletil
(terz-butil, t-Bu) 9CCH3
Etil (Et) !CH2CH3 CH3
Propil (Pr) !CH2CH2CH3 Pentil !CH2CH2CH2CH2CH3
1-Metiletil CHCH3 3-Metilbutil 9CH2CH2CHCH3
(isopropil, iPr) (isopentil)
CH3 CH3
Butil (Bu) !CH2CH2CH2CH3 2-Metilbutil 9CH2CHCH2CH3
2-Metilpropil 9CH2CHCH3 CH3
(isobutil, iBu) CH3
CH3
2,2-Dimetilpropil
1-Metilpropil 9CHCH2CH3 (neopentil) 9CH2CCH3
(sec-butyl, s-Bu) CH3
CH3
(a) (b)
(Continua)