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Il presente IVECO STD. concorda nel contenuto con la norma FIAT 00285.
1 SCOPO
In case of dispute the only valid reference is the original italian edition.
Definire la classificazione, la funzione e l'identificazione a disegno dei punti di riferimento del vei‐
colo e dei loro derivati commerciali.
Definire le caratteristiche dimensionali e le tolleranze di fori, asole e superfici su scocca per rife‐
rimenti primari e complementari.
HANDLING ON INTERLEAF
IN CASO DI STAMPA LA COPIA È DA RITENERSI NON CONTROLLATA, PERTANTO, È NECESSARIO VERIFICARE L'AGGIORNAMENTO NELL'APPOSITO SITO WEB
2 GENERALITA'
Scopo dei punti di riferimento (fori o superfici) è quello di consentire un corretto posizionamento del
componente o della scocca completa, al fine della sua costruzione, assemblaggio e controllo dimen‐
sionale (sia in produzione che in assistenza).
Qualora la scelta tra due riferimenti possibili sia differente, il riferimento più importante sarà:
- sul lato destro;
- il più basso;
- quello anteriore.
Qualora il riferimento sia un foro, ricavato da un elemento di lamiera stampata, il suo asse dovrà
essere parallello alla direzione di stampaggio o inclinato di un angolo “α“ definito sugli standard,
in mancanza dei quali deve essere: -3 ≤ α ≤ 3.
La presente norma ha altresì lo scopo di definire il tipo di esecuzione e le dimensioni dei fori/asole
e relative tolleranze utilizzati come riferimenti primari e complementari.
Qualora non sia possibile utilizzare fori/asole, le caratteristiche delle superifici e dei profili da utiliz‐
zare per costruire su carrozzeria i punti di riferimento primari e complementari, sono deifinite al
§ 2 della presente norma.
I punti di riferimento primari sono sei, costruiti nella parte inferiore della scocca utilizzando fori, asole
e superfici.
Possono essere utilizzati per la misurazione della scocca completa, che viene posizionata nel
sistema di riferimento tridimensionale per mezzo di questi sei punti.
I punti di riferimento primari, salvo impedimento contrario, si devono costruire sulla scocca con i fori,
asole o superfici riportate ai §§ 4 e 5.
Devono essere definiti come indicato nei punti seguenti e devono essere utilizzati preferibilmente
i diametri 16,3 mm e 25,4 mm.
In fig. 1 è riportato il simbolo con le relative dimensioni da utilizzare per individuare sul disegno i punti
di riferimento primari necessari al corretto posizionamento del componente o della scocca com‐
pleta, al fine della sua costruzione, assemblaggio e controllo dimensionale.
Il simbolo deve essere completato con la iscrizione delle lettere X e/o Y e/o Z che vincolano la posi‐
zione del punto rispetto al sistema di riferimento.
Qui è riportato un esempio di designazione di un punto di riferimento primario vincolato rispetto agli
assi X e Z (Fig. 2):
Le superfici utilizzate per i punti di riferimento primari devono sempre essere piane ed orizzontali.
La suerficie che costituisce il punto di riferimento primario è individuata a disegno con un contorno
tratto-punto (Fig. 3) e con il simbolo di cui al § 3.1
X= -1050.00 X= -1050.00
Y= -585.25 Y= 585.25
Z= -30.40 XZ XYZ Z= -30.40
X= 785.00 Z X= 785.00
Y= -645.00 Z Y= 645.00
Z= 14.30 Z= 14.30
I punti di riferimento complementari, sono identificati sui componenti con fori, asole o superfici ed
hanno lo scopo di consentire un corretto ed univoco posizionamento degli stessi. Tali punti sono
necessari per la realizzazione della gestione dei processi di stampaggio, lastratura e controllo
dimensionale.I punti devono essere scelti tenendo conto che, nel flusso produttivo, le misurazioni
devono essere eseguite con lo scopo primario di controllare se il componente formato in una opera‐
zione è idoneo ad essere montato in quella successiva. Le zone da controllare a questo scopo sono
quelle nelle quali il componente sarà unito ad altri elementi nella successiva operazione.
In Fig. 4 è riportato il simbolo da utilizzare per individuare sul disegno i punti di riferimento comple‐
mentari necessari al corretto posizionamento del componente o della scocca completa, per la sua
costruzione e controllo dimensionale.
Il simbolo deve essere completato con l'inscrizione delle lettere X e/o Y e/o Z che vincolano la posi‐
zione del punto rispetto al sistema di riferimento tridimensionale.
Qui è riportato un esempio di designazione di un punto di riferimento complementare vincolato
rispetto agli assi X e Z (Fig. 5).
Le superfici ed i profili dei componenti di carrozzeria utilizzati per definire i punti di riferimento com‐
plementari / ausiliari devono essere, per quanto possibile, superfici piane o profili rettilinei.
Per entrambi i casi, superficie e profilo, sono individuati con il simbolo di cui ai §§ 3.1.1 e 3.2.1 così
come esemplificato in Fig. 6 .
X= 862.32
Y= -516.01
X= -163.00 Z= 742.78
Y= -852.00
Z= 1080.68
X= -870.53
Y= -516.01
Z= 726.06
X= -862.32
Y= -516.01
X= -163.00
Z= 742.78
Y= 852.00
Z= 1080.68
X= -862.32
Y= 516.01
X= -469.50 Z= 742.78
Y= 842.40
Z= 933.30
Fig. 6
Sono quei punti che si rendono necessari per posizionare il componente mezzo di controllo o sull'at‐
trezzatura, qualora non siano sufficienti i punti primari e complementari.
I riferimenti ausiliari sono indispensabili per componenti di grandi dimensioni o contenenti parti facil‐
mente deformabili. Nella fase di controllo dovranno essere specificati quali punti possono essere
bloccati o quali solo usati come appoggio indicando a fianco del simbolo le coordinate.
I punti di riferimento ausiliari, salvo diversamente indicato, si devono identificare come appoggi o
contenimenti e sono rappresentati a disegno come indicato al § 3.3.1.
Fig. 7
Vedere § 3.2.2.
Nel caso di sottogruppo formato da due o più elementi i punti di riferimento riportati su di esso devono
essere esclusivamente quelli degli elementi sciolti necessari per il vincolo dei medesimi nella fase
di assemblaggio del completo. Dovranno riportare l'identificativo dell'elemento di appartenenza, in
esteso.
Se per motivi tecnici risultasse necessario definire uno o più punti di riferimento specifici per un sot‐
togruppo (pertanto non comuni con quelli sciolti), procedere come descritto al § 2.4.1 aggiungendo
l indicazione dell elemento di appartenenza.
Per definire dei punti di riferimento da utilizzare per il controllo, vale quanto espresso al § 3.4.2 .
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Nel caso di complessivo i punti di riferimento riportati su di esso devono essere esclusivamente
quelli degli elementi sciolti e sottogruppi necessari per il vincolo dei medesimi nella fase di assem‐
blaggio, dovranno riportare l'identificativo dell'elemento di appartenenza, in esteso.
Se per motivi tecnici risultasse necessario definire uno o più punti di riferimento specifici per il com‐
plessivo (pertanto non comuni con quelli sciolti), procedere come descritto al § 3.4.1 aggiungendo
l'indicazione dell'elemento di appartenenza.
Per definire dei punti di riferimento da utilizzare per il controllo, vale quanto espresso al § 3.4.2 .
Le caratteristiche di controllo/progetto riportate nel presente punto, valgono per tutti i tipi di fori di
riferimento Primari e Complementari: Fori Tondi, Asole e Fori Quadri.
- La bavatura ammessa sulla faccia uscita punzone max. 0.5 mm
- La dimensione del foro di riferimento deve rientrare tra le caratteristiche importanti
- I riferimenti di un elemento/complessivo non possono essere due fori ma sempre foro, asola e
foro quadro per evitare tensionamenti ed incastri
devono essere tranciati a 901 rispetto alla superficie e giacere su piani paralleli ai reticoli.
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903
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PROSPETTO 1
hmin = 2mm
Sulla linea di quota (o suo prolungamento) del diametro del foro devono essere riportate nell'ordine:
il simbolo ”Ø”, la dimensione del diametro ”d”, la lettera che identifica la classe di tolleranza e
separato da un trattino ”-” il riferimento alla presente norma.
PROSPETTO 2
hmin = 2mm
Sulla linea di riferimento che termina con una freccia sul contorno dell'asola devono essere riportate
nell'ordine: la dicitura “Asola”, tra parentesi la dimensione maggiore “b”, il segno “x” e la dimensione
minore “a”, dopo le parentesi la classe di tolleranza (riferita alla dimensione “a”) e separato da un
trattino “-” il riferimento alla presente norma.
PROSPETTO 3
PROSPETTO 4
R
Scostamenti Limite
Nom. Toll.
1 0.1
Sulla linea di riferimento che termina con una freccia sul contorno dell'asola devono essere riportate
nell'ordine: la dicitura “Asola”, tra parentesi la dimensione maggiore “b”, il segno “x” e la dimensione
minore “a”, dopo le parentesi la classe di tolleranza (riferita alla dimensione “a”) e separato da un
trattino “-” il riferimento alla presente norma.