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Frosini
Caratteristiche costruttive
Organi elettrici e meccanici di un motore brushless:
1. pacco statorico di lamierini;
2. magneti permanenti rotorici;
Il motore brushless (2° parte): 3.
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pacco rotorico di lamierini;
avvolgimenti statorici;
caratteristiche costruttive
5. freno di stazionamento;
6. cuscinetto a sfere e relativo anello di bloccaggio;
7. flangia per montaggio orizzontale;
8. carcassa;
9. albero;
10. cuscinetto a sfere precaricato;
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scudo posteriore;
trasduttore primario (nell’esempio, dinamo tachimetrica e datore di posizione ad effetto Hall);
13. trasduttore secondario (encoder opzionale);
14. connettore per trasduttore secondario;
Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione 15.
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connettore per trasduttore primario;
connettore scatola morsettiera di potenza.
Università di Pavia
E-mail: lucia@unipv.it
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Rotore: sede dei magneti permanenti responsabili del flusso di eccitazione. I poli magnetici possono essere fissati al pacco rotorico tramite delle resine (incollati)
e trattenuti con dei bandaggi di fibre di vetro o di carbonio.
Sono quindi presenti due sorgenti differenti ed indipendenti di forza magnetomotrice:
Nei motori estremamente veloci, per evitare il distacco centrifugo durante la rotazione
di rotore, sempre presente;
dell’albero, fra il nucleo ed il polo si realizza l’attacco a coda di rondine oppure i
di statore, presente solo quando alimentato.
magneti sono avvolti con un nastro di Kevlar o contenuti in un cilindro (retaining can)
di sottile acciaio inossidabile non magnetico o di altra lega ad alta resistività (per
Nota: se la corrente statorica fosse priva di armoniche temporali (imputabili al minimizzare le perdite per correnti parassite).
convertitore), il rotore non richiederebbe di essere laminato; infatti, in tal caso, la Pacco di lamierini statorico: lamierini Fe-Si, di basso spessore, isolati tra loro con
reazione d’armatura ruoterebbe alla velocità di sincronismo e quindi risulterebbe vernice. La cifra di perdita del pacco statorico di lamierini è circa 1,32 W/kg (a 50
“ferma” rispetto al rotore (così come accade per tutte le macchine sincrone). Hz), ridotta del 50% rispetto ai motori asincroni standard, perché l’alimentazione può
3 avvenire anche a frequenze maggiori di 50 Hz, con conseguenti maggiori perdite. 4
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PRO CONTRO
dimensioni minori a parità di potenza presenza di armoniche nel traferro
risparmio di materiale e costi maggiori perdite nel ferro e nei magneti
contenuti ripple di coppia potenzialmente elevato
perdite per effetto Joule minimizzate alle alte velocità
basso ripple di coppia e vibrazioni riduzione dell’efficienza
ridotte (alle basse velocità) necessità di apportare modifiche e
perdite nel ferro contenute (alle basse soluzioni per ridurre le perdite (alle alte
velocità) velocità)
resistenza ai guasti
E. Funaro, “Aspetti progettuali e criteri di scelta dei componenti elettrici negli impianti mini-eolici ”,
relazione di laurea triennale in Ingegneria Industriale, a.a. 2016-17, Università di Pavia. 9 10
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Le macchine a magneti superficiali hanno i magneti Nelle macchine a magneti interni inseriti (inset),
direttamente affacciati sulla superficie esterna del rotore. i magneti affacciano al traferro una sola delle
loro superfici.
Nei motori IPM con magneti annegati (buried),
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invece, i magneti sono posti completamente
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dentro al rotore e non affacciano nessuna
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superficie al traferro.
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1. albero;
2. lamierino rotorico sfinestrato; 1
3. corona rotorica;
4. magnete rotorico;
5. testa del dente statorico;
6. base del dente statorico;
7. cava statorica;
8. corona statorica.
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Riprendiamo le considerazioni fatte su una macchina in c.c. a magneti permanenti. Fissati i valori Bm, Hm sulla curva caratteristica del magnete, si possono determinare le
Avevamo considerato la legge di circuitazione magnetica, ipotizzando che l’induzione dimensioni Sm, lm necessarie a produrre un determinato valore di flusso in un
al traferro fosse uguale a quella nel magnete: in generale, è il flusso che rimane traferro di lunghezza lt e sezione St:
costante (l’induzione si conserva solo se le superfici di traferro St e di magnete Sm
Bt St H t lt Bl
sono uguali): Sm lm tt
H mlm Bm H m 0 H m
H mlm H t lt 0 Ht
lt
Il volume di magnete Vm necessario allo scopo risulta
S S l S
Bm Sm Bt St Bm Bt t 0 H t t 0 H m m t dato da:
Sm Sm lt Sm BS Hl Bt2Vt
Vm Smlm t t t t
Si osserva che: Bm H m 0 H m Bm
Un aumento della lunghezza del traferro lt comporta un abbassamento
dove Vt = Stlt è il volume del traferro.
dell’induzione e del flusso forniti dal magnete.
Quindi, per ridurre al minimo il volume di magnete, la scelta del punto di lavoro va
Valori elevati di campo coercitivo Hc o di lunghezze di magnete lm consentono una
eseguita in modo che sia massimo il prodotto BmHm.
maggiore stabilità dell’induzione prodotta da variazioni di lunghezza di traferro.
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Magneti Magneti
Quando gli avvolgimenti del motore sono percorsi da corrente, il campo magnetico Con la macchina alimentata, il punto di lavoro si sposta dinamicamente su cicli di
statorico generato si rafforza e si indebolisce a seconda della posizione del rotore; la isteresi minori Q’-Q” centrati sul punto di lavoro statico Q. Il rischio di
reazione d’armatura originata è quindi funzione della posizione dei magneti. smagnetizzazione, dovuta alla reazione d’armatura, è evitato facendo in modo che il
punto di lavoro Q” non cada nel ginocchio di smagnetizzazione.
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