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accelerazione data
↳ Le leggi fisiche sono assolute: valgono accelerazione data
dalla forza repulsiva
> dalla
forza attrattiva
indipendentemente dallo stato di quiete o Non risulta vera la teoria di
moto del sistema Galileo che vede l' accelerazione
come invariante
Principio relativita
Per superare problemi di incompatibilità tra
elettromagnetismo dove è rispettato il primo principio della
↳
Postulato della relatività ristretta stato di moto o di quiete a meno che non vi
1. Principio di relatività → le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sia una forza eterna a variarlo
sistemi di riferimento inerziali
2. Principio di invarianza della velocità della luce → la luce ha la
stessa velocità nel vuoto in tutti i sistemi inerziali, (
Ristretta perchévale solo per sistemi
inerziali, non persistenti accelerati
linearmente ◦ circolarmente
)
indipendentemente dalla velocità della sorgente della luce stessa
Il concetto di simultaneità, che secondo la nostra nozione intuitiva dice che se due eventi avvengono contemporaneamente
nello stesso punto dello spazio questi appaiono simultanei su qualsiasi sistema di riferimento, è errato.
= esperimento del treno di Einstein
Secondo Osservatore 1- Lenci si accendono
contemporaneamente te
l l È [tempo-spazio ]
velocita '
→ spazio-tempo ✗ velocita
01 >
↳ distanza 02 Lamp , -
≥
↳+
Lamp, Lampa distanza 02-lampi-lz-c.tv
↳ tutta la vtv
riferimento deduco che la luce rossa si accende prima della verde
-
↳ meta treno
'
=
Ne deduciamo che l’osservatore 2 ha ricevuto in modo simultaneo la luce delle due lampade nell’istante in cui era alla stessa
distanza da esse. Tenendo presente il principio dell’invarianza della velocità della luce, conclude che le accensioni delle due
lampade non sono state simultanee
↳ stabilire o meno la simultaneità di due eventi in punti diversi dipende dallo stato di moto dell’osservatore
Specchio
Smentiamo l’idea comune che sostiene l’esistenza di un tempo Se prendiamo due orologi come
Ha
assoluto che scorre ugualmente in tutti i sistemi di riferimento. questo e li poniamo, uno sulla terra
Supponiamo di avere un orologio che funziona grazie ad una e uno a bordo di un veicolo spaziale,
sorgente di luce. Questa viene prodotta e fatta rimbalzare in vediamo che i tempi registrati sono
uno specchio che la riflette su un rilevatore che registra un tic 00 diversi
su nastro di carta ad ogni impulso luminoso emesso. / ↳ rilevatore
sorgente
rsvelocita navicella
>ai
ˢ
-
ˢ
-1 ☐ T
2K distanza percorsa dalla navicella @Dt
,
È Ì
=
Ì
-
1
DE
1- ¥
( Ato intervallo di tempo
-
-
∆t = intervallo di tempo proprio, ossia l’intervallo di tempo in cui avvengono due eventi misurati da un
osservatore a riposo rispetto ad essi, dunque i due eventi avvengono nello stesso punto dello spazio
:
∆t= intervallo di tempo dilatato, ossia l’intervallo di tempo in cui avvengono i due eventi secondo l’osservatore
che si trova in movimento rispetto ad essi, dunque i due eventi avvengono in punti differenti dello spazio
v= velocità relativa tra i due osservatori
c= velocità della luce nel vuoto
= fattore di dilatazione
Essendo che v è sempre minore di c, il termine 1-
¥2 è inferiore a 1, e l’intervallo di tempo ∆t è sempre
inferiore a ∆t
A causa della dilatazione temporale osservatori in moto con velocità relativa costante misurano differenti intervalli di tempo
tra eventi analoghi. Questo dovrebbe farci presupporre che anche le distanze siano dunque diverse. In effetti l’osservatore
che misura il tempo più breve misura anche la distanza più breve
↳ Fenomeno conosciuto come contrazione delle lunghezze
esempio Razzosivnuovetraterra
: @ Alpha Centauri
La contrazione delle lunghezze avviene solo lungo la direzione
a> %
|
sistema di riferimento terra
del moto, non sono interessate da questo fenomeno le
:
Dt ↳ Lòvst
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto
Razzo
↳ ↳ v. ±
Dt
Terra A- centauri
Sistema riferimento razzo
|
:
F) ↳ tutto
Razzo
l'
'↳ v.
v v Ato
A- Centauri
'
1--10%4=1
r
↳ lunghezza propria misurata dauuosservatore
=
,
↳ quindi LOTÉCLO
↳ quindi ( < Lo
Le leggi della meccanica di Galileo e Newton soddisfano il principio di relatività solo se si ammette che siano valide le
trasformazioni di Galileo. Ma se a queste trasformazioni applichiamo le equazioni di Maxwell (elettromagnetismo) il
principio non è più rispettato.
se'
(✗ IY :-c ;t ) in
=
slx.y.tt) e s'
'
Consideriamo movimento
1- Dilatazione tempi
.in/=oagliistautitt1'
°
distanza temporale
sistema S :
> __
ta test
gli eventi si verificano
-
tranne eventi
test ↳
sistema S' :
gli eventi avvengono agli istanti
④②É:
ti
1-
¥ distanza temporale At
tz-ti-p.ae
't > -_
tranne eventi
t ;=④É②→ =
at
.
1- È 1- ¥
2 contrazione lunghezze
La lunghezza di un oggetto è data dalla differenza delle posizioni delle sue estremità considerate in uno stesso istante
sistema S :
oggetto fermo leoni estremita -
sono suxioexz =L
↳ lunghezza Xz -
-
-
✗ 1- =L
' 1=0
Sistema S
④ ut
:
"
Él
"
at È
-
/ È:[IIII:
t
{ =L
↳ estremita
-
-
ut
xsi-p.gr
sostituiamo alla
-
- -
=
✗ eo →
È
=
1-
1- ¥ VE a. ÷
ÈÈ ut (E) /
l
2=1 ✓
t=- L
-
←
↳
-
¥
'
estremita /y= = ✗ =L 1-
FÈ
,
1- È 1- È
s
lunghezza ( xz-xdiusi-LF-E-o-l.FI
consideriamo t:-O
Quindi
↳ quindi tu
V' V
piccoli rispetto ac -
1- + =L echlnqueé corretta l' equazione Hustle
«
f-
'+ Ctv Ctv ( Ctv )c
=c ve
velocità della luce, lo posso dimostrare sostituendo
→
✓= = = =
1- + 1- +
E Ctv [+ ✓
cav ) C
S C
^ •
In un grafico come questo la legge oraria di un moto di un oggetto non può essere
Q rappresentato da una retta con pendenza maggiore a quella di c
È ↳ Ammetterebbe la presenza di un oggetto a velocità maggiore di quella della luce
•
R P
•
Es
jè
e Diciamo che due eventi sono in contatto casuale quando si verificano le condizioni per cui
l’evento1 può essere la causa dell’evento 2
>
tempo (anni )
• <
Se da un evento sul grafico facciamo partire le due line rette che dividono lo spazio tempo in quattro
regioni avremo:
↳ Due regioni che comprendono gli eventi in contatto causale con l’evento di riferimento (nel grafico gialle) → comodi luce
↳ Due regioni che comprendono gli eventi che non sono in contatto causale con l’evento di riferimento ( nel grafico azzurre )
Possiamo dire che se tra due eventi c’è una distanza spaziale ∆x e una distanza temporale ∆t, i due eventi sono in
connessione causale solo se la velocità del segnale che li connette è minore o uguale a quella della luce c -
⇐ Ì<
primadidecadereviaggiauoperuudt-JT-3.is/ 10-5
Muone: particella prodotta dall’interazione tra raggi cosmici e percorrendo circa Kunst -1.05×10" un
particelle dell’atmosfera terrestre. A riposo decadono dopo
-
%
[ 2.2x10 s No muoni iniziati
-
=
-6
N (f) =Tuita media
Noe
:
Ninuouiuou decaduti
↳ La velocità del muone è pari, quasi, alla velocità della luce Poniamo rilevatore muonici 2000m -568 muoni all' ora
vµ = 0.988c → misuriamo il flusso alla base delmonte (650m )
0.988C
4. 5×10-6
↳ Ntt) #
Ds -
Unxt -658.7m -
-
Ma in realtà non avviene questo perché le particelle In realta il rilevatore alla basedelmouteuemisurat.to
'
sono prodotte tra i 10.000 e 60.000 m sul livello del perche ? Devo utilizzare tempo proprio muoni
mare
[ Causa ? Dilatazione temporale
↳
ftp.t 1
= 0.28×10 -6g
[
2. Seconda legge della dinamica: F=ma non è compatibile con le leggi della relatività. mi
L’applicazione di una forza costante per un tempo indefinito provocherebbe F- =
8mi
un’accelerazione costante che porterebbe al raggiungimento di una velocità anche oltre 1- E
quella della luce
3. Principio di azione reazione: se un corpo A esercita su un corpo B una forza, allora osserviamo che Lim -
- C
contraria in verso, sul corpo A. Questa legge non è compatibile con la relatività in quanto il questo risolve il problema
concetto di simultaneità non è concordante nei due riferimenti. l' accelerazione fasi chela velocita'
cresca esiauviciui asintoticamente
Legge di conservazione della quantità di moto relativistica: ac senza raggiungerlo
La quantità di moto relativistica totale di un sistema isolato si conserva in tutti
sistemi di riferimento inerziali
#
sev-omlsquiudi.la massa e ferma
'
,
l'
energia Equazione di Einstein a
che essa produce l' detta energia a riposo → Eómc ' Energia ariposodiuncoropo
Se prendo un corpo fermo e lo faccio accelerare fino ad una velocità v questo acquista un energia cinetica. Questa
energia cinetica però si va a sommare all’energia a riposo che il corpo già possiede (E =mc ) 2
G Possiamo quindi dedurre che l’energia totale di un corpo sia la somma dell’energia a riposo e della sua energia
o
cinetica 2 ↳ me ↳ Eónrcz
⇐
E- Eotk
1-
È
_
↳ K -
_
E- Eo Nell' espressione quando vteudeac
↳ rime
/ È:'-) ] 1- È tende azero
tenderebbe a
→ di conseguenza
infinito Perauereunak infinita
.
K
La velocità della luce è la più alta possibile, nessun corpo può raggiungerla -
=
dunque cuoupuò essere raggiunta da un corpo