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L'EDITOR DI TESTI
3.0. CONCETTI ED OPERAZIONI PRINCIPALI.
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3.0.1. APERTURA DI UN DOCUMENTO.
Per aprire un programma di elaborazione testi, prendiamo come esempio Word 2013, basta cliccare due
volte sull'icona corrispondente sul Desktop, quando presente, oppure cliccare una volta sulla voce
corrispondente nel menù Start (Tasto Windows).
Per chiudere un programma di elaborazione testi basta cliccare due volte sull'icona di Word (in alto a
sinistra) presente nella barra di accesso rapido oppure cliccare sulla solita "X" presente in alto a destra
nella barra del titolo.
Per aprire un documento ci sono diverse strade: se ancora il programma di elaborazione testi non è
stato aperto è possibile cliccare due volte sull'icona del documento, mentre se il programma è già aperto
si può cliccare su “File” e cercare il documento da aprire spostandosi fra le varie cartelle, oppure ancora
cliccare sull'icona “Apri" (rappresentata da una cartella gialla aperta).
Per chiudere un documento aperto è sufficiente andare in File-Chiudi: viene così chiuso il documento
ma rimane aperto il programma di elaborazione testi.
3.0.2. CREAZIONE DI UN NUOVO DOCUMENTO.
Per creare un nuovo documento vuoto si deve andare in File-Nuovo-Documento vuoto. È’ inoltre
possibile creare un nuovo documento basato su uno dei modelli disponibili (ad esempio ci possono
essere dei modelli di curriculum, calendario, ecc.): per farlo, selezionare File-Nuovo e scegliere tra i
Modelli quello desiderato.
Costruendo un documento basato su un modello è possibile creare più velocemente il documento che ci
interessa (ad esempio un curriculum) perché viene presentata una pagina già adeguatamente
formattata, basta solo inserire i dati giusti, riempiendo gli spazi riservati.
Si noti che, una volta salvato, un documento creato da modello è sempre e comunque un normale
documento di testo. Per salvare un documento andare in File-Salva o cliccare sulla corrispondente icona
della barra di accesso rapido:
se è la prima volta che si salva il documento, viene chiesto di inserire il nome da assegnare al
documento e la cartella in cui lo si desidera salvare;
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se invece il documento era già stato salvato precedentemente, non viene chiesto niente e il
documento viene salvato nella posizione precedente con il nome che era stato assegnato.
Se invece si desidera cambiare il nome al documento è necessario scegliere File-Salva con nome: in
questo modo si apre una finestra che chiede dove si vuole salvare e con quale nome. Ricordo che un
documento è sempre e comunque un file: quindi per cambiargli il nome è possibile anche andare, da
Windows, nella cartella in cui il documento si trova e rinominarlo con una delle procedure viste
nell’attività “La gestione dei file”.
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3.0.4. USO DELLA GUIDA IN LINEA.
La guida in linea di Word è consultabile con due interfacce diverse, ma i contenuti sono sempre gli stessi.
La guida si attiva dal menù Punto interrogativo-Guida in linea di Microsoft Word, oppure (ricordo)
premendo il tasto F1.
Inoltre, rimanendo fermi qualche secondo con il puntatore su un bottone della barra degli strumenti,
viene mostrata una breve descrizione relativa al bottone in questione.
Per cambiare lo zoom della pagina andare invece in Visualizza-Zoom e scegliere lo zoom desiderato,
oppure usare le funzioni del gruppo “Zoom" presente nella barra multifunzione di Word.
Si noti che la visualizzazione della pagina e lo zoom NON influiscono sulla stampa, ma solo sulla
visualizzazione dello schermo.
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Per aggiungere o rimuovere pulsanti dalla barra di accesso rapido dovremo selezionare sulla sinistra gli
elementi scelti, poi cliccare sul pulsante “Aggiungi” o “Rimuovi” a seconda delle nostre esigenze.
Per inserire caratteri speciali e simboli ci sono due strade: la prima, che funziona in generale in tutti i
programmi, consiste nel tenere premuto il tasto "ALT" (che si trova sulla tastiera vicino allo spazio) e
premere la combinazione di numeri (dal tastierino numerico) che corrisponde al carattere desiderato.
Ad esempio per fare la "e" con l'accento circonflesso sopra (ê) si deve premere Alt+0234.
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Per sapere quale combinazione di tasti premere per inserire un determinato carattere bisogna andare
in Start-Accessori Windows-Mappa caratteri e nella finestra che appare scegliere il carattere che si vuole
inserire.
In basso a destra, in una specie di barra di stato, appare la combinazione di tasti da premere per inserirlo.
È anche possibile decidere di copiare il carattere scelto (premendo il tasto Copia presente nella finestra)
e incollarlo dove serve, senza usare quindi la combinazione di tasti. L'altro modo consiste nell'andare,
in Word, nell’usare il menù Inserisci-Simbolo, scegliere il tipo di carattere desiderato (testo normale, in
genere) e scegliere sotto il carattere da inserire.
A questo punto è possibile inserirlo premendo su Inserisci, oppure leggere la combinazione di tasti
associata al carattere selezionato, chiudere la finestra e digitare la combinazione di tasti appena vista.
Notare che questa combinazione di tasti generalmente NON funziona in tutti i programmi, ma solo in
Word o, al massimo, in Office.
Per spostarsi rapidamente all'interno di un testo (qualsiasi testo, non necessariamente quindi in un
programma di elaborazione testi) si possono usare alcuni comodi tasti della tastiera: le classiche frecce
già descritte; il tasto “Fine" che sposta il cursore alla fine della riga di testo in cui si trova il cursore; il
tasto ‘Inizio' (sul tasto non c'è scritto "inizio" ma c'è disegnata una freccia che parte da destra, in basso
e va verso sinistra, in alto; si trova vicino al tasto “Fine") che sposta il cursore all'inizio della riga di testo
in cui il cursore si trova.
In Word è possibile copiare, spostare e cancellare parti di testo. I significati delle parole copiare e
spostare sono quelli già presentati in questo corso, ovviamente. Quindi prima di tutto occorre
selezionare il testo sul quale si vuole agire, poi: per copiarlo si usa il tasto Copia, mentre per spostarlo
si usa il tasto Taglia (oppure la combinazione di tasti, sempre valida, Ctrl+c per copiare o Ctrl+x per
tagliare); una volta copiato o tagliato il pezzo di testo desiderato lo si può incollare nella nuova posizione
usando Home-Incolla (oppure il tasto sulla barra degli strumenti, oppure la combinazione di tasti
Ctrl+v). Alternativamente per spostare del testo da un punto all'altro del documento si può usare anche
il mouse, allo stesso modo visto per i file (quindi trascinando il testo nella nuova posizione), mentre per
copiarlo la procedura con il mouse è la stessa, solo che ci si deve ricordare di tenere premuto il tasto
Ctrl. Per cancellare del testo basta invece selezionarlo e premere il tasto Canc presente sulla tastiera,
oppure inserire direttamente il nuovo testo.
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3.0.13. TROVARE, SOSTITUIRE PAROLE E FRASI.
All'interno di ogni programma in genere è presente la funzione di ricerca di parole e frasi. In Word
troviamo questa funzione sempre nella scheda Home, gruppo Modifica, tasto Trova.
Nel gruppo Carattere ci sono anche diversi tasti di formattazione, tra cui i tre tasti (G, C, S)
rispettivamente per il grassetto (da tastiera Ctrl+G), il corsivo (da tastiera Ctrl+I) e il sottolineato (da
tastiera Ctrl+S). Quando il tasto è evidenziato significa che tale formattazione è attiva, mentre in caso
contrario la formattazione non è attiva.
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3.0.16. APPLICARE LA MODIFICA DI MAIUSCOLE/MINUSCOLE.
Tramite l’impostazione delle maiuscole e delle minuscole si possono ottenere vari effetti
sulle lettere del testo selezionato. Nella finestra che si apre sono presenti quattro opzioni, semplici da
capire: tutto maiuscole, tutto minuscole, iniziali di ogni lettera maiuscole, inverti le maiuscole con le
minuscole.
È inoltre possibile evidenziare del testo selezionandolo e scegliendo dal pulsante “Evidenzia" il colore
desiderato (si trova vicino al pulsante “Colore carattere"). Questa funzione è utile quando il documento
deve essere rivisto da un altro utente, perché l'evidenziazione si può togliere in un colpo solo in tutto il
documento (selezionando tutto il documento e premendo il pulsante Colore evidenziatore testo-
Nessun colore). Mentre se si vuole cambiare il colore di sfondo del testo, si deve selezionare il testo al
quale applicare lo sfondo e scegliere Sfondo nel gruppo Paragrafo: da lì selezionare il colore tema
desiderato.
Per usare tale pulsante correttamente, selezionare prima di tutto il testo del quale si vuole riprodurre il
formato, poi cliccare su “Copia formato" ed infine selezionare il testo al quale si vuole applicare la nuova
formattazione. Se tutto è stato fatto correttamente, il testo selezionato ha assunto la stessa
formattazione del testo al quale è stato copiato il formato.
3.0.19. APPLICARE UNO STILE ESISTENTE AD UNA PAROLA, UNA RIGA, UN PARAGRAFO.
Uno stile è un insieme di regole di formattazione, predefinite nel programma di elaborazione testi
oppure impostate dall'utente. È possibile, con pochi clic, dare ad una parola, ad una riga, ad un paragrafo
o a tutto il testo lo stile che si desidera, scegliendo fra quelli preimpostati o fra quelli precedentemente
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creati. Per applicare uno stile esistente ad un elemento del testo (parola, riga, paragrafo) basta
selezionare la porzione di testo che si vuole formattare e scegliere lo stile desiderato
dal gruppo “Stili" presente vicino al gruppo Paragrafo nella barra multifunzione di Word.
Se invece si vuole creare un proprio stile si deve fare clic sul pulsante di visualizzazione della finestra di
dialogo del gruppo Stili e, nella finestra che appare, premere il pulsante “Cambia Stili", dargli un
nome, specificare dove si vuole applicare lo stile (ai singoli caratteri selezionati o a tutto il paragrafo),
definire lo stile vero e proprio premendo sul pulsante “Formato“, per proseguire poi come già descritto.
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3.0.20. USARE LA SILLABAZIONE AUTOMATICA.
La sillabazione automatica serve per dividere in modo automatico le parole che non entrano su una riga.
Per attivarla si deve andare nella scheda Layout di pagina e cliccare su Sillabazione (in gruppo Imposta
pagina): in tal modo, se i file necessari alla sillabazione sono stati installati, a fine riga se una parola non
entra per intero, viene divisa (correttamente). Le altre opzioni della finestra sono intuitive, lo studente
provi ad usarle leggendo le relative descrizioni.
Per allineare un certo testo basta selezionarlo e poi agire sui pulsanti di allineamento presenti nella
gruppo Paragrafo della barra multifunzione di Word. Il tasto “Allinea a sinistra" allinea un certo testo
a sinistra, il tasto “Allinea a destra" allinea un certo testo a destra, il tasto “Centra" allinea un certo
testo al centro, il tasto “Giustifica" allinea il testo sia a sinistra che a destra.
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3.0.22. IMPOSTARE, ELIMINARE ED USARE LE TABULAZIONI.
Le tabulazioni sono degli spazi bianchi usati per dare maggiore leggibilità al documento. Un esempio
di tabulazione è quella che spesso viene posta nella prima riga di un nuovo paragrafo (l'indentazione).
Per inserire una tabulazione si deve premere il tasto “Tab" presente sulla tastiera (si trova sopra al tasto
“Blocco maiuscola"). In questo modo viene inserito uno spazio di testo bianco e il cursore viene spostato
sulla sua destra. Se i caratteri non stampabili sono attivi, il simbolo che rappresenta la tabulazione è una
freccia che va da sinistra verso destra. Per rimuovere la tabulazione inserita basta andare alla fine dello
spazio bianco e premere il tasto “Backspace". È possibile impostare le tabulazioni in modo che abbiano
dimensione e allineamento diversi l'una dall'altra (ad esempio la prima tabulazione di una riga deve
essere di un centimetro e allineata a sinistra, l'eventuale seconda tabulazione deve essere di due
centimetri e centrata, e così via). Per impostare dimensioni e allineamento di una è possibile utilizzare
il righello per impostare tabulazioni manuali sul lato sinistro, al centro e sul lato destro del documento.
Invece attraverso la finestra Tabulazioni (gruppo Paragrafo, cliccare sul tasto Tabulazioni… della
finestra di dialogo del gruppo) si può agire in modo più approfondito.
Nella “Posizione tabulazioni", si deve inserire la dimensione della tabulazione (cioè la distanza che
deve esserci fra il margine sinistro del foglio, cioè lo zero della barra del righello, e l'inizio del testo
successivo alla tabulazione e NON, attenzione, la quantità di spazio bianco che deve essere lasciata dalla
tabulazione) e, a sinistra, si può scegliere l'allineamento desiderato (i tipi di allineamento verranno
descritti in seguito), l'eventuale riempimento che si vuole dare alla tabulazione (cioè eventuali caratteri
da inserire al posto dello spazio bianco) e premere su “Imposta" per confermare l'inserimento della
tabulazione. Per inserire ulteriori tabulazioni ripetere la procedura sopra descritta.
Per apportare modifiche ad una tabulazione esistente basta selezionarla dall'elenco e fare le eventuali
modifiche, poi confermarle con il pulsante “Imposta".
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Per eliminare una tabulazione esistente basta selezionarla e scegliere “Cancella". "Cancella tutto"
ovviamente cancella tutte le tabulazioni impostate. Nella casella “Tabulazioni predefinite" si può
specificare la larghezza che devono avere le tabulazioni che superano quelle impostate. Per confermare
e chiudere la finestra premere su OK. L'altro metodo si basa sull'uso della barra del righello orizzontale.
Per scegliere il tipo di tabulazione che si vuole impostare basta fare clic ripetutamente sull'icona che si
trova all'incrocio dei due righelli, fino a quando l'icona non assume l'aspetto desiderato (per sapere a
quale tipo di tabulazione corrisponde ciascuna icona basta rimanerci sopra un po' di tempo con il
mouse) e per impostarla è sufficiente cliccare una volta con il tasto sinistro del mouse sul righello
orizzontale, nel punto in cui si è cliccato per segnalare la presenza della tabulazione. Per modificare una
tabulazione basta trascinare il segno corrispondente alla tabulazione nella nuova posizione, mentre per
eliminarla basta trascinare l'icona corrispondente sul foglio. Notare che le modifiche apportate alla
barra del righello vengono riportate nella finestra Tabulazioni e viceversa. Ci sono cinque tipi di
tabulazione disponibili:
a sinistra, è quella normale;
a destra, allinea il testo a destra della tabulazione (se il testo eccede lo spazio disponibile la
scrittura prosegue normalmente);
centrato, centra il testo nella tabulazione (se il testo eccede lo spazio disponibile la scrittura
prosegue normalmente);
decimale, molto utile nel caso in cui si debbano incolonnare dei numeri con cifre decimali
perché questa impostazione fa in modo che la virgola, che separa gli interi dai decimali, sia
sempre incolonnata correttamente;
barra, disegna una barra verticale all'inizio della tabulazione.
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È possibile inoltre creare Elenchi a più livelli (nidificati). Per fare ciò basta andare all'interno di un
elenco e premere il tasto Tab sulla tastiera per far rientrare la voce selezionata di un livello.
Notare che la numerazione ricomincia e cambia stile.
Si può personalizzare l'elenco scegliendo fra i tipi di punti e numeri disponibili nella finestra Formato-
Elenchi puntati e numerati, oppure inserendo una propria immagine come punto per l'elenco,
scegliendola premendo il pulsante “Immagine" nella scheda “Definisci nuovo punto elenco".
Per spostare una voce verso un livello esterno si usa il tasto Tab in combinazione con Shift.
Invece che il tasto Tab è possibile usare anche i pulsanti “Aumenta rientro" e “Riduci rientro", presenti
nel gruppo Paragrafo vicino ai pulsanti Elenco.
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3.0.24. AGGIUNGERE AD UN PARAGRAFO I BORDI E LO SFONDO.
Per modificare il bordo e lo sfondo di un paragrafo andare nel gruppo Paragrafo.
Con il menù “Bordo" si possono aggiungere i bordi al paragrafo selezionando lo stile desiderato, il
colore, lo spessore e poi cliccando sul riquadro di anteprima nel punto in cui si desidera inserire il bordo,
assicurandosi di aver scelto “Applica a paragrafo" nella casella combinata. Per rimuovere un bordo
basta cliccarci di nuovo sopra, sempre nel riquadro di anteprima.
Con il menù “Sfondo" invece è possibile inserire un colore di sfondo, selezionando il colore e lo stile che
si desidera e assicurandosi di aver scelto “Applica a paragrafo" nella casella combinata. Per applicare le
modifiche e vedere il risultato premere OK.
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Per cambiare le dimensioni della carta sempre nella stessa scheda della stessa finestra, occorre
utilizzare il menù “Dimensioni pagina“, dove si possono scegliere le dimensioni della carta che sarà
inserita nella stampante.
Infine, nella scheda “Margini" della stessa finestra, si possono cambiare i margini del foglio.
Notare che i margini possono essere modificati anche agendo sulle due barre dei righelli, trascinando la
zona scura (che rappresenta il margine) nella posizione desiderata.
Di nuovo, anche qui, le modifiche apportate nella finestra hanno effetto sui righelli e viceversa.
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Altri campi estremamente utili sono quelli relativi alla numerazione delle pagine, che si possono
agevolmente impostare anche da Inserisci-Intestazione e piè di pagina-Numero di pagina, pulsante
mediante il quale è possibile anche scegliere il formato e la posizione dei numeri stessi.
Altri campi estremamente utili sono quelli relativi alla numerazione delle pagine, che si possono
agevolmente impostare anche da Inserisci-Intestazione e piè di pagina-Numero di pagina, pulsante
mediante il quale è possibile anche scegliere il formato e la posizione dei numeri stessi.
3.0.28. ESERCITAZIONE.
1) Aprire il programma di elaborazione testi, inserire esattamente il testo "cercare accessori,
premere su Start, cercare la calcolatrice e aprirla, cercare tutti i programmi", e poi riordinare le
operazioni necessarie per aprire la calcolatrice, usando il mouse oppure i comandi taglia e
incolla.
2) Verificare la funzionalità dei comandi annulla e ripristina (sia con il mouse che con la tastiera).
3) Nel testo 1) sostituire la parola "cercare" con la parola "trovare" (non digitando tutti i caratteri
singoli). Provare ad inserire qualche carattere speciale, inserire il simbolo dell'euro (€) da
tastiera. Verificare la funzione “Sovrascrivi".
4) Creare un nuovo documento ed usare tutte le funzioni descritte nei paragrafi 3.0.1. ÷ 3.0.13.
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3.1. USO DEGLI OGGETTI.
3.1.1. ESERCITAZIONE
Def. A: Lo STUDIO PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA è il luogo fisico in cui il professionista abilitato,
in forma singola o associata e senza l’ausilio di collaboratori, esercita autonomamente e
responsabilmente la propria attività libero-professionale in base ai D.M. 741-94 e successive
modificazioni. Def. B: Per professionisti abilitati si intendono i Laureati in Fisioterapia, i Diplomati Lo
STUDIO PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA è il luogo fisico in cui il professionista abilitato, in forma
singola o associata e senza l’ausilio di collaboratori, esercita autonomamente e responsabilmente la
propria attività libero-professionale in base ai D.M. 741-94 e successive modificazioni. Def. C: Per
professionisti abilitati si intendono i Laureati in Fisioterapia, i Diplomati Universitari in Fisioterapia e
tutti i Titoli di Terapista della Riabilitazione equipollenti in base all’articolo 4 comma 1 della legge 42/99
e successive modificazioni/integrazioni.
Lo Studio Professionale non necessita di alcuna autorizzazione ad eccezione di quella inerente la
possibilità di effettuare pubblicità sanitaria che, in base alla legge 175/92 ed al D.M. 657/94, va richiesta
al Sindaco competente per territorio. Def. D: PER APRIRE LO STUDIO DEL FISIOTERAPISTA, è sufficiente
recapitare al Sindaco competente per territorio la Denuncia d’Inizio Attività (D.I.A.). Alla D.I.A. vanno
allegati il Titolo abilitante alla Professione Sanitaria di Fisioterapista, la Planimetria e la Destinazione
d’Uso dei locali.
Non bisogna assolutamente confondere lo Studio Professionale, adibito espressamente all’esercizio libero
professionale, con l’Ambulatorio di FisioKinesiterapia, regolamentato dal D.P.R. n°37 del 14 Planimetria
con copia dell’attestato di disponibilità dei locali (contratto di locazione,di comodato, di proprietà,ecc.) e
la Destinazione d’Uso dei locali. Non bisogna assolutamente confondere lo Studio Professionale, adibito
espressamente all’esercizio libero professionale, con l’Ambulatorio di FisioKinesiterapia, regolamentato
dal D.P.R. n°37 del 14 Gennaio 1997, dove è necessaria la direzione medica. Def. E: Il Fisioterapista, fermo
restando e fatti salvi i requisiti di sicurezza dell’impiantistica elettrica dello proprio Studio, può utilizzare
apparecchiature Elettromedicali di Terapia Fisica complementari al proprio esercizio professionale.
Pertanto, chi intende iniziare la libera professione in uno Studio Professionale, deve seguire la seguente
procedura:
1) Comunicazione di apertura dello studio tramite Denuncia d’Inizio Attività da recapitare, di norma, al
Sindaco o alla ASL di ubicazione in base alle specifiche normative regionali.
2) Alla presente comunicazione, chiamata D.I.A. (Denuncia d’Inizio Attività), vanno allegati il Diploma di
Laurea Triennale in Fisioterapia o Titolo Equipollente (Diploma Universitario di Fisioterapista o di
Terapista della Riabilitazione), la Planimetria con copia dell’attestato di disponibilità dei locali
(contratto di locazione, di comodato, di proprietà, ecc.) e la destinazione d’uso dei locali.
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d) Si imposti l’interlinea singola.
e) Si proceda al rientro.
(Premere <Ctrl>+<Shift>+<Barra spaziatrice> dopo la parola Def. X e dopo i due punti: in questo
modo si impedirà che Word inserisca spazi in più durante la giustificazione del testo)
(Si giustifichi anche il margine destro del testo e lo si evidenzi tutto con il mouse)
(Si apra la finestra di dialogo Paragrafo; si clicchi sulla casella Speciale e si selezioni Sporgente)
(Si clicchi ora sulla casella Rientra di e digitare 1,25; premere OK)
(Mettere il cursore sulla sinistra della D di Def. B e premere Invio. Ripetere l’azione fino a Def.
E).
L’istat fornisce periodicamente informazioni sul proceso di transione dalla laurea all’ occupazione
,attraverso indagini campionarie che rilevano la situazione dei giovani a circa tre anni dalla fine degli
studi , chiedendo loro di descrivere le modalità di ricerca del lavoro ., i tempi ocorsi per il primo
inserimento ., il tipo di ocupazione trovata , il grado di coerenza fra loro svolto e formazione ricevuta all’
università e molte altre informazioni. Il quadro descritto da queste rilevazioni ha finora messo in
evidenza la gradualità e, in qualche modo , la lentezza della transizione. In molti casi l’ inserimento
professionale si realizza soltanto doppo aver attraversato fasi di precario e di lavoro occasionale , ama in
ogni caso , entro cimque anni dal conseguimento del titolo oltre il 92 % dei lareati riesce a trovare
un’lavoro .
Prima di analizzare i dati più recenti , relativi all’ indagine effettuata nel 2020 sui laureati del 2018 , va
ricordato che essi si sono presentati sul mercato del lavoro in una congiunta particolarmente sfavorevole
. Infatti , nel periodo che va da ottobre 2018 ad ottobre 2020 il tasso di disoccupazione giovanile è
passato dal 33,6 % al 48,1%.
Si proceda quindi alla correzione del testo utilizzando i tasti <CANC> e <BACKSPACE>.
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Un altro modo per fare una tabella è scegliere Disegna tabella e con il cursore cominciare a disegnare
almeno una cella. In questo modo si apre automaticamente la scheda Progettazione, che contiene gli
strumenti per disegnare la tabella.
Selezionando la matita è possibile disegnare con il mouse il rettangolo che rappresenta i bordi più
esterni della tabella. All'interno di tale rettangolo si possono disegnare le righe e le colonne della tabella
sempre con la matita. Se si vogliono fare delle cancellazioni basta scegliere, nella barra degli strumenti
che si è aperta, lo strumento “Gomma" e cliccare sulla linea da cancellare. Sempre in questa barra degli
strumenti è possibile scegliere uno stile particolare per le linee della tabella (ad esempio il colore, lo
spessore, eccetera). Per inserire i dati in una determinata cella si deve mettere il cursore di inserimento
nella cella in cui si vuole scrivere (cliccandoci dentro con il tasto sinistro del mouse) e poi digitare
normalmente i caratteri desiderati, con la dovuta formattazione. Se si vogliono fare delle modifiche la
procedura è analoga: si individuano gli elementi da modificare e si apportano le modifiche necessarie.
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3.1.4. INSERIRE E CANCELLARE RIGHE E COLONNE.
Se ci si accorge che le righe o le colonne create in fase di creazione della tabella non sono sufficienti, è
possibile aggiungerne di nuove. Per farlo ci sono vari metodi, il primo consiste nell'andare in Layout,
gruppo Righe e colonne, pulsanti Inserisci, scegliere se inserire una riga o una colonna e dove inserirla
(rispetto alla posizione corrente del cursore); un altro modo è attraverso l'uso del menù contestuale che
si apre premendo il tasto destro del mouse posizionato sulla selezione di una riga o di una colonna,
scegliendo tra le opzioni del sottomenù Inserisci.
.
Notare che in quest'ultimo caso le righe sono sempre inserite sopra alla selezione, mentre le colonne
vengono sempre inserite a sinistra della selezione.
Per inserire una cella singola si deve cliccare con il tasto destro del mouse sulla tabella e selezionare
Inserisci-Inserisci celle… e nella finestra che si apre scegliere dove si desidera spostare le altre celle,
così da far posto alla nuova cella che verrà inserita.
Per cancellare una riga o una colonna basta selezionarla e con il tasto destro del mouse scegliere Elimina
celle…, poi bisogna specificare se l'eliminazione riguarda la riga o la colonna in cui il cursore si trova.
È possibile eliminare anche delle singole celle con il tasto destro del mouse.
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Un altro modo, più rapido, è attraverso la scheda Layout, gruppo Dimensioni cella, tasto Adatta, che
fornisce la possibilità di adattare la tabella alla pagina o al suo contenuto oppure consente di ripartire
in modo uniforme la dimensione delle righe e delle colonne.
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come il testo deve essere allineato rispetto all'immagine inserita si deve andare nel gruppo Disponi
(scheda Layout di pagina) ed utilizzare il tasto Testo a capo.
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3.2.1. ESERCITAZIONE
3.2.1. ESERCITAZIONE
Si crei un nuovo documento WORD con il seguente testo:
Il dibattimento è la fase centrale del processo penale, nella quale si procede alla raccolta e acquisizione
delle prove nel rispetto del contraddittorio delle parti. Gli atti preliminari al dibattimento sono quegli gli
atti che precedono la formale apertura del dibattimento, cioè il decreto del presidente del tribunale o
della corte d’assise con il quale, per giustificati motivi, si può anticipare o differire l’udienza
dibattimentale (ex art. 465 c.p.p.), l’assunzione urgente, su richiesta di parte e nel rispetto delle forme
stabilite per il dibattimento, delle prove non rinviabili (ex art. 467 c.p.p.).
Il deposito in cancelleria almeno una settimana prima dell’udienza dibattimentale, della lista dei
testimoni, dei periti e consulenti tecnici e delle persone indicate nell’articolo 210 del codice di procedura
penale con l’indicazione delle circostanze su cui verterà l’esame (ex art. 468 c.p.p.).
L’udienza (ex art. 477 c.p.p.) è pubblica a pena di nullità (ex art. 471 comma 1 c.p.p.), fatte salve alcune
eccezioni nelle quali si procede a porte chiuse (ex art. 472 c.p.p.).
In ossequio al principio della "concentrazione" il dibattimento si dovrebbe esaurire in un unica udienza,
però quando non è possibile "il presidente dispone che esso venga proseguito nel giorno seguente non
festivo" (ex art. 477 c.p.p.).
Rientra tra le facoltà del giudice sospendere il dibattimento quando ricorrono ragioni di necessità (ex art.
477 c.p.p.).
L'articolo 484 del codice di procedura penale prevede che prima di dare inizio al dibattimento il
presidente controlli la regolare costituzione delle parti e che, se all’udienza non sia presente il difensore
dell’imputato, provveda a nominare un altro difensore come sostituto ai sensi dell’articolo 97 comma 4
del codice di procedura penale.
Il comma 2 bis dell’articolo 484 del codice di procedura penale prescrive anche per questa fase
l’applicazione, se sono compatibili, delle disposizioni degli articoli 420 bis, 420 ter, 420 quater e 420
quinquies del codice di procedura penale relative alla presenza dell’imputato durante l’udienza
preliminare. Successivamente si procede ad esaminare le questioni di carattere preliminare che, a pena di
decadenza, devono essere proposte subito dopo il controllo della regolare costituzione delle parti e, in
relazione alle quali, il giudice provvede con ordinanza (ex art. 491 c.p.p.).
Si tratta delle questioni relative alla competenza per territorio o per connessione, la nullità degli atti
processuali, la costituzione della parte civile (che può avvenire non oltre questo momento), la citazione o
la presenza del responsabile civile e della persona civilmente obbligata e degli enti o la presenza delle
associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato.
Le questioni vengono discusse, nei limiti di tempo necessari per la loro illustrazione, dal pubblico
ministero, prima, e da un difensore per ogni parte, poi. Non sono ammesse repliche. Compiute le attività
descritte sopra, il presidente dichiara aperto dibattimento ai sensi dell’articolo 492 del codice di
procedura penale. Le parti, nell’ordine indicato dall’articolo 493 del codice di procedura penale
procedono alla richiesta delle prove, che viene avanzata prima dal pubblico ministero, il quale indica i
fatti che intende provare e chiede l’ammissione delle prove, poi dal difensore della parte civile, del
responsabile civile, della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria e dell’imputato.
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Si effettuino quindi le seguenti operazioni:
1) selezionare il testo e scegliere un tipo ed una dimensione del carattere a piacere;
2) centrare il titolo ed assegnare una dimensione di carattere più grande;
3) giustificare anche il margine destro del testo;
4) usare l’interlinea 1,5 righe;
5) procedere al rientro dei paragrafi.
5.1) Posizionare il puntatore del mouse sul secondo paragrafo;
5.2) aprire la finestra di dialogo «Paragrafo» e cliccare nel checkbox «Rientri simmetrici»;
5.3) nella casella «Interno:» digitare «1 cm»;
5.4) nella casella «Esterno:» digitare ancora «1 cm»;
5.5) fare clic sul pulsante OK. Il secondo paragrafo apparirà rientrato sia a sinistra che a destra
di 1 cm.
5.6) Posizionare il puntatore del mouse sul quarto paragrafo;
5.7) senza ripetere l’operazione premere il tasto F4: il rientro sarà effettuato immediatamente
poiché il tasto F4 memorizza l’ultima operazione effettuata.
3.2.2. ESERCITAZIONE
Si crei un nuovo documento con il seguente testo:
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3.2.3. ESERCITAZIONE
Si crei un nuovo documento con il seguente testo:
Suggerimento: non è necessario riscrivere l’elenco rispettando l’ordine, per ordinare la rubrica è sufficiente
selezionare tutto il testo riportato nella tabella, poi cliccare sul pulsante Ordina che si trova nella sezione Paragrafo
della scheda Home di Word (l’icona con le lettere A e Z collocata in alto) e, nella finestra che si apre, fare clic sul
pulsante OK per salvare i cambiamenti e predisporre i nomi selezionati in ordine alfabetico.
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3.3. LA STAMPA UNIONE
3.3.1. LA STAMPA UNIONE.
La stampa unione è un procedimento con il quale, a partire da un documento e da una sorgente di dati
(come ad esempio una rubrica o un database: in sostanza è una tabella) si ottengono una serie di
documenti che hanno tutti la stessa struttura, ma ognuno di essi ha dati diversi.
Ad esempio, il documento in questione può essere una lettera di auguri e la sorgente dati può essere
l'elenco dei dipendenti di un’azienda: su ogni lettera viene stampato nome, cognome e indirizzo di un
dipendente diverso, prelevando gli elementi necessari dalla sorgente dati. Quindi parte della lettera è
uguale per tutti i dipendenti, mentre alcuni punti della lettera variano da dipendente a dipendente.
Una volta creato il documento che serve, si deve andare in Lettere-Inizia Stampa unione e scegliere il
tipo di documento che più si avvicina al progetto che si ha in mente.
Se nessun documento si avvicina al progetto, scegliere “Creazione guidata stampa unione…" .
Una volta scelto il tipo di documento è possibile apportargli, se si vuole, ulteriori modifiche. Quando si
sono fatte le eventuali modifiche al documento, si deve tornare in Lettere-Inizia stampa unione, cliccare
sul pulsante “Seleziona destinatari" e scegliere, nel menù che appare, se creare una nuova origine di dati,
aprirne una esistente oppure utilizzare la rubrica.
Se si sceglie di creare una nuova origine di dati (elenco), si apre una nuova finestra nella quale inserire
le colonne che devono essere presenti nella tabella di origine dei dati: Word ne propone alcune, che
possono essere rimosse o aggiunte cliccando sui pulsanti presenti; inoltre è possibile aggiungere delle
voci che non sono presenti nell'elenco, semplicemente scrivendole nella casella di testo presente e
scegliendo di aggiungere.
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Quando si preme su OK, Word chiede dove si desidera salvare la sorgente di dati che si sta creando:
scegliere un nome ed una posizione e confermare.
Si apre quindi la sorgente di dati (cioè la tabella) nella quale è necessario inserire i dati che si desidera
come si fa in una semplice tabella.
Una volta concluso l'inserimento dei dati, salvare e chiudere.
Se invece si sceglie di aprirne una esistente, basta selezionare il file che contiene la sorgente di dati
desiderata. Il file che si seleziona deve essere di uno dei formati che Word riesce a riconoscere come
sorgente di dati (tali formati sono elencati nella casella combinata presente in basso nella finestra di
apertura).
Le richieste di Word a questo punto possono variare in base al tipo di file che si sceglie, in base al fatto
che Word riconosca o meno la presenza di una sorgente di dati, eccetera. Infine è possibile scegliere di
utilizzare la rubrica come sorgente di dati: cliccando su tale voce si apre una finestra in cui è richiesto
qual è la rubrica da utilizzare.
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cui scegliere se il documento che risulta dall'unione deve essere direttamente stampato (scegliendo
“Stampa documenti…") oppure modificato ulteriormente (mediante “Modifica singoli documenti…”).
NOTA BENE: i campi sono distinguibili dal testo normale perché sono evidenziati fra virgolette (« e ») e,
quando ci si posiziona il cursore, assumono uno sfondo grigio.
È possibile scegliere una di tali proposte evidenziandola e cliccando su “Cambia", oppure si può
correggere manualmente nell'area di testo presente in alto per poi premere di nuovo su “Cambia".
Se si desidera aggiungere la parola al dizionario si deve fare clic su “Aggiungi", mentre se non si vuole
aggiungere la parola al dizionario, ma tale parola deve essere considerata corretta, si clicca su “Ignora",
oppure su “Ignora tutto" nel caso si desiderino ignorare tutte le ripetizioni di tale parola in tutto il
documento.
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È possibile scegliere una di tali proposte evidenziandola e cliccando su “Cambia", oppure si può
correggere manualmente nell'area di testo presente in alto per poi premere di nuovo su “Cambia".
Se si desidera aggiungere la parola al dizionario si deve fare clic su “Aggiungi", mentre se non si vuole
aggiungere la parola al dizionario, ma tale parola deve essere considerata corretta, si clicca su “Ignora",
oppure su “Ignora tutto" nel caso si desiderino ignorare tutte le ripetizioni di tale parola in tutto il
documento.
Durante la digitazione le parole ritenute scorrette vengono sottolineate di solito in rosso. Tale
sottolineatura non è presente in fase di stampa.
Per aggiungere una parola al dizionario è anche possibile inserirla all'interno del documento,
selezionarla e poi scegliere “Aggiungi" dal menù di scelta rapida che si apre facendo clic con il tasto
destro del mouse.
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3.3.6. MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI DI STAMPA.
Per stampare un documento si deve scegliere File-Stampa.
Nella relativa finestra si può specificare se si vogliono stampare solo alcune pagine piuttosto che altre,
oppure se si desidera stampare solo il testo selezionato; inoltre si può impostare il numero di copie da
stampare e accedere alla finestra delle opzioni della stampante (finestra che cambia da stampante a
stampante) cliccando sul collegamento “Proprietà della stampante", in basso a destra della casella
combinata contenente il nome della stampante alla quale si desidera inviare la stampa (utile nel caso di
stampanti condivise in una rete).
Per dare la conferma alla stampa si deve premere il tasto "Stampa".
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3.3.7. ESERCITAZIONE
Mediante MS Word, scrivere l'invito ad una vostra festa privata (non più di 3 righe) per una generica
persona di nome “Mario Rossi", residente in “Via Roma, 55 – Como".
Preparare una lista di distribuzione con i campi "Nome" e "Indirizzo" degli amici che volete invitare
alla festa, inserire i dati di almeno 8 invitati e aprirla.
Sostituire i dati di “Mario Rossi" inseriti nell'invito con i campi della lista di distribuzione ed eseguire
l'unione dell'invito con la lista.
Cosa c'è scritto al posto di “Mario Rossi" e al posto di “Via Roma, 55 Como"?
3.3.8. ESERCITAZIONE
Si crei un nuovo documento WORD copiando il seguente testo:
In diritto il concetto di negozio giuridico (o atto negoziale), come attualmente utilizzato dalla dottrina
italiana, denota l'atto di autonomia privata (dichiarazione di volontà) diretto ad uno scopo pratico
riconosciuto dall'ordinamento e ritenuto meritevole di tutela, cui l'ordinamento ricollega effetti giuridici
conformi, idonei a proteggere ed assicurare il raggiungimento dello scopo pratico.
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Sulla base dell'elaborazione dottrinale si è giunti a considerare il negozio, inteso come atto di autonomia
negoziale, in senso duplice:
in senso soggettivo, quale atto espressivo della volontà del soggetto, ovvero quale manifestazione di
volontà.
proprio il concetto di manifestazione di volontà ha suggerito ai commentatori la seconda accezione del
concetto di atto di autonomia negoziale. Inteso in senso oggettivo, infatti, l'atto di autonomia negoziale
assume il significato di dichiarazione di volontà.
Il negozio giuridico è una creazione concettuale elaborata dalla scuola giuridica tedesca del XIX secolo
volta a regolare tutte le manifestazioni di volontà. Alla base di tale scelta vi era l’idealismo tedesco con la
centralità della volontà. In Italia, il codice del 1865 si ispirava al codice napoleonico del 1804, dove la
categoria generale dell’agire privato era il contratto. Nel nostro codice, pertanto, il negozio giuridico
risulta non citato. Durante il fascismo, tuttavia, la dottrina italiana si allineò a quella tedesca e la nozione
di accordo presente nell'articolo 1325 del Codice Civile andò a sovrapporsi a quella di manifestazione di
volontà..
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