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e VEGAN
Tutto quello che devi sapere
per mangiar sano e vivere in forma
Consigli,ricette,piccoli
segretiincucinaedincosme
si
Finito di stampare nel mese di Agosto 2014 © 2014 by Theta Edizioni srl
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qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata.
Stampa e legatura _______________
Dedicato a tutti coloro che cercano di fare la differenza nel mondo
Desiderata
Procedi con calma
tra il frastuono e la fretta
e ricorda quale pace possa
esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti,
mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione, con tranquilla chiarezza,
e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti,
hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti:
costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri,
rischi di diventare borioso e amaro,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi
successi e anche dei tuoi progetti.
Mantieni interesse per la tua professione,
per quanto umile: essa costituisce,
un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi
affari, perché il mondo è pieno d’inganni. Ma questo non ti renda cieco a
quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e
dovunque la vita è colma di eroismo. Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l’amore, perché,
pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,
esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età,
lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo,
per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là di una sana disciplina,
sii tollerante con te stesso.
Tu sei figlio dell’universo
non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E,
convinto o non convinto che tu ne sia,
non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta’ in pace
con Dio,
qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,
nella chiassosa confusione dell’esistenza,
mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i tuoi inganni,
travagli e sogni infranti,
questo è pur sempre
un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Sforzati d’essere felice.
“Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo”
Prefazione
a cura di Valdo Vaccaro
Due magnifiche donne e due autrici di prestigio. Un onore per me
presentare la loro opera.
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11 CAPITOLO 12
Indice
Sappiamo davvero cosa comperiamo e quindi Pag. 17cosa mangiamo?
Gli additivi Pag. 25
Che cosa significa essere vegani o vegani Pag. 31crudisti?
Come conservare un cibo crudo e perchè Pag. 37
L’uomo nasce onnivoro, vegetariano, Pag. 43vegano o fruttariano?
Il Latte Pag. 51
Le uova Pag. 65
Consigli per rendere la transizione alla vita Pag. 69vegana facile e divertente
Il pH del nostro corpo e come influisce Pag. 83sulla nostra salute
Una scelta etica e per il “ben....essere” Pag. 87
Il consumo di carne e la fame nel mondo: Pag. 97quanto costa davvero la carne?
La diatriba sulla vitamina B12 Pag. 101 CAPITOLO 13 Gli Oligoelementi
Pag. 113
CAPITOLO 14 La leucocitosi digestiva Pag. 119
CAPITOLO 15 Perchè essere vegan? Pag. 123
CAPITOLO 16 I colori nel cibo sono importanti! Pag. 129
CAPITOLO 17 I bambini e le verdure. Aiutami a crescere! Pag. 133
CAPITOLO 18 Qualche alimento meno conosciuto, utilizzi in Pag. 137cucina e
in cosmesi
CAPITOLO 19 Spezie usate in cucina e proprietà Pag. 153
CAPITOLO 20 Alcuni “Superfoods” che troviamo nella nostra Pag.
157alimentazione mediterranea
Ad esempio “perdere tempo” per leggere gli ingredienti sui prodotti che
acquistiamo abitualmente, il fatto che mangiare crudo suggerisca che gli
alimenti biologici siano sicuramente da preferire, ma che spesso biologico è
sinonimo per molti di “troppo costoso” e quindi diventa la scusa per non
ricercarli, ma semmai evitarli. Tuttavia, basta guardare il risparmio nel
nostro carrello della spesa dato dalla mancanza di salumi, carne, pesce,
uova, pollo, tacchino, formaggi, yogurt, latte, pane, prodotti della
panificazione contenenti strutto o grassi idrogenati, dolci e merende pronti,
pasta fresca all’uovo, gnocchi (quasi tutti quelli pronti contengono uova)
burro… tutti prodotti lavorati che fanno di molto lievitare la spesa!
Guardate un “normale carrello della spesa americano” (da
www.womenshealthmag.com)
Ora un carrello di spesa biologica per vegani crudisti:
Secondo voi, tra i due carrelli, chi ha speso di più, senza nemmeno fare
i conti con la calcolatrice?
Capitolo 1
Andate a leggere le etichette del pane industriale la prossima volta che fate
la spesa e ci saranno ingredienti che vedrete e vi sorprenderanno, ma
soprattutto altri che non vedrete perchè sono i cosiddetti ingredienti nascosti
(e come tali rimangono perchè non hanno un peso degno di nota per essere
elencato).
In realtà, non solo a San Prisco, ma ovunque si trova di tutto nella farina
impiegata per il pane: elevate concentrazioni di nitrati e di fosfati, muffe,
larve e parassiti, persolfato di ammonio, cloruro di benzoino, bromato di
potassio, perborato di sodio e altre sostanze chimiche usate per lo
sbiancamento della farina o per aumentare la fermentazione.
Copertoni e bare nei forni romeni: così cuoce il nostro pane low cost.
Alla manifestazione “Mangio e Bevo il mio Territorio” abbiamo conosciuto
Paolo Berizzi un giornalista del quotidiano “La Reppubblica” che a gennaio
in seguito ad una sua inchiesta sul pane venduto dalla grande distribuzione
alimentare e dalle mense, ha scoperto che la maggior parte del pane viene
prodotto in Romania. Appena cotto viene congelato, impachettato e spedito,
poi quando arriva a destinazione viene scongelato a temperature superiori a
200° e venduto. In alcuni casi ha scoperto che il pane viene cotto usando
legna che proviene da scarti di lavorazione delle bare e addirittura, come
nella più classica tradizione camorrista, usando dei copertoni. Questo è
veramente allucinante! Sarebbe stato utile se il giornalista nell’articolo
avesse citato anche le catene che lo vendono. Attenzione al pane che
mangiamo ed aggiungo attenzioni ai lieviti usati, ma di lieviti parleremo in
futuro.
Insomma, il nostro caro pane che ho preso ad esempio per accendere in voi
la lampadina, sarebbe anche buono se lo facessimo con ingredienti e
procedimenti naturali ed usati da sempre.
Chi sa leggere un pochino di inglese vedrà che ben SEI tra i primi otto
ingredienti elencati sono zuccheri! E la farina? Una “farina di frumento” o
“farina di grano arricchito” non è tecnicamente diversa dalla comune farina
bianca. I produttori semplicemente prendono il grano integrale, tolgono 11
vitamine e minerali, quindi aggiungono sostanze chimiche sintetiche che
rappresentano solo quattro vitamine e un minerale… insomma state attenti
anche quando leggete integrale, perché c’è integrale ed integrale!
Dopo una prima carrellata di prodotti molto comuni che spero sia stata utile
per capire che il nome del prodotto non indica né buona qualità né che gli
ingredienti inseriti siano solo quelli che ipotizziamo, voglio mostrarvi altri
esempi di sottoprodotti nascosti e non elencati o specificati.
Iniziamo.
Gli addittivi
*
Vi sono numerosi ingredienti di origine animale usati per la produzione
alimentare, spesso anche definiti nascosti dico io sotto forma di sigle
tecniche: sono i famosi additivi.
La definizione di additivo é:
“sostanza che viene aggiunta volontariamente ad un alimento per ottenere
un effetto tecnologico”, ad esempio il miglioramento della qualitá di
cottura, un colore e un sapore piú intensi, la facilitá di addensamento, una
scadenza piú lunga e molto altro. Sostanze che contaminano il prodotto e
che non sono originariamente intese per l’inserimento nel prodotto non
sono definibili come additivi.
Gli additivi devono essere ammessi dalla legge.
Alcuni ingredienti sono in realtà definiti come non-ingredienti, ad esempio
enzimi e sostanze ausiliari tecniche, che non devono necessariamente essere
inseriti nella lista degli ingredienti. La dichiarazione degli additivi nella
lista degli ingredienti dipende dallo scopo tecnologico che questi additivi
hanno. Ad esempio, se un succo di frutta viene prodotto con l’utilizzo di
uno o più tipi di frutta con l’aggiunta di conservanti, questi dovranno far
parte della lista degli ingredienti.
Se questo succo di frutta però viene utilizzato nella produzione di uno
yogurt, la quantità di conservanti non é sufficiente a conservare l’intero
yogurt. In tal modo il conservante perde il suo scopo tecnologico e non
necessita quindi di essere inserito nella lista degli ingredienti! Sembra una
beffa, ma questa è la legge.
Codice Nome Alimenti in cui è impiegato Informazioni
E100 Curcumina E101 Riblofavina
Ha azione antimuffa . Ha presentato qualche rischio per eventuale ingestione di forti dosi
E249
Nitrito di potassio (ha medesimo effetto E250) Carne in scatola, insaccati crudi stagionati, insaccati
cotti
E251 Nitrato di sodio
Potenzialmente pericoloso perché può combinarsi con altre sostanze (ammine) generando
nitrosammine, sostanze ad effetto cancerogeno per molti animali
E450 Polifosfati Carne in scatola, insaccati crudi stagionati, insaccati cotti, carni preparate o
conservate
Latte in polvere, preparati per budini, patate in polvere, formaggio fuso, carne in scatola, insaccati
cotti, prosciutto cotto, prodotti impanati Nei lattanti e nei bambini piccoli può indurre
metaemoglobinemia (malattia del sangue)
Sottraggono minerale calcio all’organismo. Da evitare per i bambini
E’ uno stile di vita più sano per chi lo conduce e per il mondo in cui vive, è
l’unico modo per poter vivere in salute. Certo che in questa cultura richiede
impegno al 100%, sia per noi che per la nostra Terra.
egan
Che cosa significa essere vegani o vegani crudisti?
*
Che cosa significa essere vegani?
Cioè, una volta che le vacche da latte o le galline ovaiole sono troppo
vecchie o ammalate per essere produttive, vengono spesso vendute come
carne, e poiché i vitelli maschi non producono latte, di solito vengono usati
come carne o per fare altri prodotti, tipo pellami. Anche per quest’ultimo
motivo, i vegani hanno deciso di usare scarpe, vestiti, cappotti e altri oggetti
che non siano di pelle animale.
Non sempre, tuttavia, è facile trovare soluzione alle esigenze dei vegan,
specialmente nel settore dell’abbigliamento e nella scelta delle scarpe. Nel
sito www.tuttogreen.it si può trovare una vasta scelta di prodotti Made in
Italy, sia vestiario che scarpe ecc. e nel caso delle scarpe, si possono cercare
articoli realizzati in materiali sintetici come la Lorica o il Vegetan per
l’inverno, mentre le scarpe, borse ecc. di tela sono facili da trovare nel
periodo estivo.
Molti scelgono questo stile di vita per promuovere un mondo più umano e
attento. Sanno di non essere perfetti, ma credono di avere la responsabilità
di cercare di fare del loro meglio.
Poi c’è la scelta nutrizionale. Una dieta vegana sana e varia comprende
frutta, verdura, un sacco di verdure a foglia verde, cereali integrali, noci,
semi e legumi.
La cottura degli alimenti quali cereali, patate, riso, legumi ecc. deve essere
“intelligentemente conservativa”: si usa prima l’ammollo e poi il vapore,
oppure il buon vecchio fuoco per abbrustolire, si fanno minestroni in modo
semplice e veloce (anche chi lavora in 15 minuti lo può preparare!), senza
quelle lunghe cotture che lasciano nella pentola solo fibra, cellulosa e
acqua, ma nessun nutriente.
La cottura a vapore ha un vantaggio rispetto ai metodi come la bollitura o la
sobbollitura in padella (come quando si vuole fare un soffritto senza grassi
ma con sola acqua), ed è quindi più delicata con tutti gli alimenti. Primo
perché non richiede di immergere il cibo nell’acqua, evitando la perdita
delle sostanze nutritive. Inoltre, i tempi di cottura sono relativamente brevi.
Ortaggi e legumi, patate e anche riso possono essere cotti a vapore. Alcune
verdure come broccoli e cavolfiori diventano solitamente mollicci quando
cotti; il vapore è un ottimo metodo di cottura alternativo.
Per cuocere a vapore non servono grandi cose. Di seguito, vi mostro come
sia semplice cuocere a vapore, usando vari attrezzi da cucina disponibili sul
mercato e che possono anche costare pochi euro. Da evitare quelli per
microonde.
Conservazione in salamoia
Se intendete preparare una conserva di verdure miste sotto sale dovrete
per prima cosa pulire bene e tagliare le verdure a pezzetti non troppo
piccoli. Alternate strati di sale con strati di verdure in barattoli di vetro.
Infine coprite con un foglio di carta oleato e conservate in luogo fresco e
asciutto.
Questi sono rituali antichi che gli esseri umani hanno praticato per molte
generazioni. E’ un po’ come entrare in una relazione con batteri e funghi e
portare nelle nostre tavole cibo e bevande preparati con una sorta di
processo alchemico e non con i macchinari.
“La cultura”, - afferma Sandor - “non viene dal teatro, o almeno non solo da
quello, ma proviene dalla fattoria, dall’artigianato e dall’agricoltura che
legano le persone alla propria terra”.
Forse dirò cose note, che spesso sono fonte di polemica, ma a costo di
sembrare noiosa e ripetitiva, mi piacerebbe mettere giù dei concetti basilari.
La American Dietetic Association scrive che “la maggior parte degli uomini
per la gran parte della storia umana ha vissuto seguendo un’alimentazione
vegetariana o comunque quasi vegetariana.”
E gran parte del mondo vive ancora in questo modo. Anche nei paesi più
industrializzati, la storia d’amore che pare esserci con la carne, ha meno di
un secolo. Tutto pare sia iniziato con l’invenzione del frigorifero nel XX
secolo, durante il boom della moderna società dei consumi.
Anche nel ventesimo secolo, il corpo umano non si è adattato a mangiare
carne. L’eminente scienziato svedese Karl von Linné, al secolo Carl Nilsson
Linnaeus, divenuto Carl von Linné in seguito all’acquisizione di un titolo
nobiliare (Råshult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778), è stato un
medico e naturalista svedese, considerato il padre della moderna
classificazione scientifica degli organismi viventi. Egli afferma che, “La
struttura dell’uomo, esterna e interna, rispetto a quella degli altri animali,
mostra che le succulenti verdure e frutta costituiscono il proprio cibo
naturale.”
Gli esseri umani hanno l’acidità nello stomaco che è 20 volte più debole di
quella di un carnivoro.
I carnivori hanno ghiandole salivari in bocca che non contengono le stesse
sostanze dei erbivori e umani necessari per pre-digerire cereali e frutta.
Gli erbivori hanno delle ghiandole salivari ben sviluppate necessarie per
pre-digerire cereali e frutta.
Gli esseri umani hanno delle ghiandole salivari ben sviluppate necessarie
per pre-digerire cereali e frutta.
I carnivori hanno una saliva acida senza ptialina, enzima per pre-digerire
cereali.
Gli erbivori hanno una saliva alcalina con ptialina per pre-digerire cereali.
Gli esseri umani hanno una saliva alcalina (a volte quasi neutra a seconda
dell’igiene orale e dell’alimentazione) con ptialina per pre-digerire cereali.
Note bibliografiche: A.D. Andrews, Fit Food for Men, (Chicago: American
Hygiene Society, 1970)
Chiaramente se gli esseri umani avessero dovuto mangiare carne, non
avrebbero avuto così tante somiglianze con gli animali che sono erbivori.
Spesso sentiamo chi mangia carne dire che: “In natura, gli animali uccidono
altri animali per il cibo e questo fa parte della natura.”.
Prima di tutto, non viviamo nel selvaggio west. In secondo luogo, si può
facilmente vivere senza mangiare carne e senza uccidere viste le molteplici
alternative che abbiamo a disposizione. Infine, come già dimostrato, non
siamo fatti per mangiare carne. La carne va in putrefazione entro 4 ore dopo
il consumo e i residui rimangono attaccati alle pareti intestinali per 14-21
giorni. Se una persona soffre di stitichezza, la carne in decomposizione può
rimanere nell’intestino addirittura per mesi o anni.
Inoltre, la saliva nell’uomo è più alcalina, mentre nel caso dei carnivori o i
predatori, come descritto sopra, è chiaramente acida. La saliva alcalina non
agisce correttamente sulla carne e non riesce a pre-digerirla.
L’ultima cosa che vorrei fare notare è questa: tutti gli animali onnivori e
carnivori mangiano la loro carne cruda. Quando un leone uccide un
erbivoro per il cibo, si accanisce immediatamente nella zona delle viscere,
dove ci sono organi che sono pieni di sangue (nutrienti).
Quando un gatto esce di casa, se può scegliere tra i croccantini che gli
lasciamo nella ciotola o un bell’uccellino o topolino, quale credete
sceglierà?
Fino a non molti anni fa, il babbuino della savana veniva considerato il
miglior modello vivente per gli antenati degli umani. Questo primate è
adattato per il tipo di condizioni ecologiche che i preominidi possono aver
fronteggiato una volta scesi dagli alberi. Ma alla fine degli anni Settanta gli
scimpanzé, che sono imparentati molto più strettamente con noi, divennero
il modello preferito.
Caratteri osservati negli scimpanzé - tra i quali la caccia di gruppo, la
condivisione del cibo, l’uso di strumenti, forme primitive di “politica” per il
potere e di guerra - erano assenti o pochissimo sviluppate nei babbuini. Nei
laboratori di ricerca le grandi antropomorfe sono state in grado di imparare
un linguaggio di segni e di riconoscersi allo specchio, indice di
consapevolezza di sé che non è mai stato dimostrato nelle altre scimmie.
Mentre gli scimpanzé fanno uso di una ricca gamma di tecniche per
procurarsi il cibo - che vanno dall’uso di pietre per rompere i gusci di noce,
a quello di bastoncini per pescare formiche e termiti dai loro nidi - l’uso di
strumenti tra i bonobo sembra pochissimo sviluppato in natura (mentre in
cattività imparano a usarli molto
Il latte
*
Un altro prodotto animale molto usato e ritenuto erroneamente necessario,
può essere invece problematico per le persone. È per questo che, in risposta
alla popolare campagna pubblicitaria “Got Milk?” l’organizzazione di
Barnard ha sponsorizzato i cartelloni con la scritta, “Got diarrea?”.
Tre adulti su dieci sono intolleranti al lattosio, nel senso che non possono
digerire lo zucchero del latte. Così probabilmente soffrono di gas o diarrea
quando il lattosio, non digerito, raggiunge l’intestino crasso, secondo un
rapporto pubblicato nel Nutrition Action Healthletter.
L’alto contenuto di proteine nel latte in realtà potrebbe “rubare” calcio alle
ossa, secondo il Dr. Walter Willett, della Harvard School of Public Health,
che parlando al HealthWeek program PBS ha dichiarato: “Il latte di mucca è
stato collegato alla carenza di ferro e quindi all’anemia nei neonati e nei
bambini, oltre che essere “campione mondiale” come causa di crampi e
diarrea in gran parte della popolazione mondiale e la causa di molteplici
forme di allergie”.
“Sono state sollevate questioni legate al latte che sostengono che lo stesso
può giocare un ruolo fondamentale sull’origine di aterosclerosi e infarti”,
scrive il Dr. Frank Oski, ex direttore della Johns Hopkins University
Dipartimento di Pediatria, nel suo libro, ‘Non bere latte!’
Un legame d’amore, dato e preso, una stretta relazione tra mamma e figlio.
Era l’unica via per la sopravvivenza. Se il latte materno non c’era, c’era
comunque quello di mucca o latte di soia, oppure “latte in polvere” -
raramente in altre culture era di capra, cammello o di bufala.
I nostri dietologi, nutrizionisti e medici insistono sul fatto che: “Se non bevi
il latte dove mai prenderai il calcio necessario per la tua crescita?”. In ogni
scuola dove i bambini fanno tempo pieno e mangiano nella mensa
scolastica, troveremo sempre qualcosa a base di latte (incluso ovviamente i
formaggi, formaggini, stracchini) e quasi ogni pasto in ospedale ha lo
stesso: chi non ha mangiato personalmente o visto un parente mangiare purè
e stracchino?
Ci sono studi sulla nutrizione umana che non supportano l’uso di latte
soprattutto per adulti. Ecco una citazione tratta dal Utne Reader Marzo /
Aprile 1991:
Il latte in definitiva è una secrezione prodotta dal seno di una donna in fase
di allattamento alla nascita del suo bambino, latte che per un breve periodo
di tempo (qualche mese) è in grado di nutrire in modo formidabile i nuovi
nati. Niente di più, niente di meno. Allo stesso modo, la femmina di tutti i
mammiferi da latte ai suoi cuccioli per un breve periodo di tempo dopo la
nascita.
Alla fine, è solo una questione di dove possiamo reperire del latte in caso
mancasse ad un bambino. Abbiamo optato in passato per la mucca, con
molta probabilità per la sua natura docile, le sue dimensioni e la sua
produzione di latte abbondante. In qualche modo questa scelta ci è sembrata
“normale” e una vera “benedizione” della natura per la nostra cultura e i
nostri usi e costumi. Ma è davvero una cosa naturale? E’ saggio bere il latte
di un’altra specie di mammiferi?
Forse il latte di cane potrebbe essere più vicino ai nostri gusti. Forse latte di
cavallo o latte gatto. Sto rendendo l’idea? Beh, solitamente il latte di cane è
un latte per i suoi cuccioli, il latte di vacca per vitelli, il latte dei gatti per
gattini e così via. Chiaramente, questo è il modo in cui la natura l’ha
evidentemente inteso. Basta usare per un solo attimo la propria capacità di
giudizio.
Per chi non lo sapesse, mi dispiace dirvi che c’è solo un altro modo di
descrivere le cellule bianche che stanno dove “non dovrebbero”: pus.
Per arrivare al punto, il latte è puro (e la carne di conseguenza) o è un
cocktail chimico, biologico e di batteri?
Altri osservatori, hanno trovato il seguente dato: il 38% dei campioni di
latte in 10 città erano contaminati con sulfamidici o altri antibiotici. (Questo
dal Centre for Science in the Public Interest and The Wall Street Journal,
Dec. 29, 1989) .
Ci sono molti altri studi. Ci sono decine di studi che descrivono la comparsa
rapida di allergia al latte vaccino nei bambini che sono stati esclusivamente
allattati al seno! Nel latte di mucca ci sono allergeni che entrano nel latte
materno e vengono trasmessi al neonato.
Non è tempo di smettere con questi esperimenti non controllati sulla salute
umana?
Altri problemi
Uno studio condotto presso la UCLA ha mostrato che più di un terzo di tutti
i casi di infezione da salmonella in California, 1980-1983 possono essere
collegati all’assunzione di latte crudo.
Il Journal of American Medical Association (251: 483, 1984) ha riportato
una serie di infezioni causata da Yersinia enterocolitica nel latte intero
pastorizzato. Questo nonostante le precauzioni.
Leucemia? Linfoma?
Il virus della leucemia bovina è stato trovato in circa l’80% degli
allevamenti da latte.
Sfortunatamente, quando il latte viene raccolto, una grande percentuale di
tutto il latte prodotto viene contaminato (90-95 per cento).
In Norvegia, 1422 persone sono state seguite per 11 anni e mezzo. Quei 2 o
più bicchieri di latte al giorno hanno sviluppato 3,5 volte l’incidenza di
cancro degli organi linfatici. British Med. Journal 61:456-9, March 1990.
Non solo, ha accertato che i latticini sono collegati a una serie di altri
problemi di salute, tra cui l’anemia, l’ansia e attacchi di panico, l’artrite,
l’acne, ADD, ADHD, IBS, scarsa funzione del sistema immunitario,
l’obesità, il diabete, l’autismo, il morbo di Crohn, cancro del seno e della
prostata e non ultimo, il carcinoma ovarico.
I prodotti lattiero-caseari contengono diossine, una delle sostanze più
tossiche che si trovano al mondo, e quando si consumano questi prodotti,
non solo introitiamo queste tossine, ma anche un bel cocktail di antibiotici,
steroidi e ormoni.
Alcuni studi hanno anche trovato particelle radioattive nei campioni di latte
e la Food and Drug Administration (FDA), ha rilevato che praticamente il
100% di tutti i prodotti caseari negli Stati Uniti ha residui rilevanti di
pesticidi.
Come detto in precedenza, il formaggio diventa “irrinunciabile” secondo
molti per motivi ben precisi che vanno oltre il piacere di mangiare
formaggi, yogurt, burro e bere latte.
Non solo, tutti i tipi di latte, sia di mucca sia umano, contengono caseina
che è una proteina che, quando digerita provoca il rilascio di sostanze dotate
di proprietà antagoniste degli oppiacei.
I peptidi generati dalla caseina con proprietà che richiamano quelle degli
oppiacei in cui il più conosciuto è costituito da sette aminoacidi (Tyr-Pro-
Phe-Pro-Gly-Pro-Ile), provengono dalla porzione beta della caseina.
Troverete nei capitoli successivi tante idee da servire, senza farsi mancare
nulla, aggiungendo solo salute sulle vostre tavole!
Capitolo 7
Le uova
*
Prima la salute
L’ industria delle uova poi approfitta del vostro buon cuore e trae profitto
anche dalla vostra ignoranza. Infatti, le varie diciture “Biologiche”,
“Allevate a terra”, “Naturali” ecc. sono sistemi progettati per farvi sentire
meno in colpa per l’acquisto di un prodotto che è e resta sempre crudele.
Certo, il “livello di crudeltà” può oscillare leggermente ma per le galline,
crudele è sempre crudele.
Queste etichette sono state create per farvi pagare fino a tre volte di più per
le uova che sono quasi identiche alle altre che comperate a meno e senza
marca.
Sappiate che state facendo la scelta giusta sia per la vostra salute sia per il
pianeta. Di rimando, sappiate che sia per voi sia per chi vi è vicino, c’è
sempre una ragione buona per andare contro la vostra decisione di essere
vegani.
Ricordate che ci sono buone versioni vegane della maggior parte delle cose,
cercate di scoprire quali sono.
Cercate le alternative a disposizione
Sia che si vada al ristorante sia a casa di amici, la cosa più semplice per non
mandare in crisi nessuno è chiedere una semplice pasta al pomodoro, un
risotto alle verdure (anche semplicemente ai funghi), una bella insalatona o
verdura in pinzimonio.
Al ristorante sono tutte cose che troviamo! Pasta, risotti, pasta e fagioli,
pasta e ceci, verdure grigliate, patate, crude e cotte. Non esiste ristorante in
cui non si possa andare con amici e sentirsi “diversi”.
Essere informati
Prime tre cose da leggere su (ovviamente oltre la vostra motivazione a
diventare vegani):
− Nozioni di base di nutrizione vegana
− Nomi degli ingredienti di origine animale comuni
Dopo questo periodo di prova, avremmo dimostrato a noi stessi che si può
vivere come vegani e vedrete che questo potrebbe essere sufficiente per non
tornare indietro. Inoltre, quando un organismo si disintossica, rimettere
dentro tossine ci farà sentire effettivamente quanto male ci facevano e
quanto eravamo ignari di questo nel marasma dei cibi tossici in generale.
Vivere in un modo che va contro la maggior parte delle persone intorno non
è il modo più semplice per vivere. Esiste una “pressione sociale” e
rendersene conto non può che farci crescere interiormente.
Trovare altri vegani per uno scambio d’idee, un consiglio, una nuova ricetta
è sufficiente a sapere che non siamo soli! Ricordati che sei parte di un
movimento molto grande di persone che vogliono fare la differenza nella
loro vita quotidiana.
• Cambiare mentalità
• Cambiare la vostra dieta
• Cambiare alcuni prodotti non alimentari per quelli cruelty free
• Imparare a trattare con le altre persone (onnivore) e / o la pressione sociale
Alcuni trovano che cambiare tutto in una volta sia sconvolgente, che la
transizione graduale sia l’unico modo per assicurarsi di poter sostenere uno
stile di vita vegano o vegano-crudista a lungo termine, o semplicemente
alcuni non hanno il tempo di fare un sacco di cambiamenti nella loro vita di
tutti i giorni, tutto in una volta.
Un programma step-by-step
Se volete trovare un approccio più strutturato per diventare gradualmente
vegano o vegano-crudista, ecco qualche suggerimento per affrontare ogni
passo.
1) Iniziate con una fase di ‘preparazione’
a) scegliete la mentalità giusta verso ciò che state facendo b) iniziate la
transizione della vostra alimentazione nel seguente modo:
Mano a mano che si va avanti, prendere tempo per leggere e per conoscere
l’aspetto del veganismo che più vi interessa. Questo sicuramente serve a
capire le ragioni della nostra scelta per un nuovo stile di vita. Se vi piace
leggere, andate su internet e cercate tutto quello che potete. Iscrivetevi a
qualche gruppo vegano o vegano-crudista in facebook o forum.
- scrivete una lista di tutti i pasti vegani o vegano crudisti che vogliono fare
nella settimana;
- scrivete una lista della spesa con tutti gli ingredienti di cui si ha bisogno.
Ho bisogno di integratori?
No.
Nutrienti particolari per garantire:
Con i genitori, si potrebbe provare a spiegare che vivere una vita da vegani
significa vivere in sintonia con i propri valori, come la compassione e così
via; questi sono i valori che ti hanno insegnato quando eri giovane. Spiegate
che la vostra decisione di diventare vegani non ha nulla a che vedere con
simpatia o antipatia di un qualche alimento, e non avete deciso di essere
vegani perchè non vi piace la loro cucina! Sottolineate che la vostra
decisione è stata presa per ragioni indipendenti.
Ora che abbiamo una panoramica migliore sul cosa significa cibo crudo e di
come siamo fatti anatomicamente, biologicamente e chimicamente
...vediamo come sia possibile il passaggio graduale e naturale verso
un’alimentazione naturale sempre più ricca di nutrienti, vitale e volta al
nostro benessere.
Importante è fidarsi del vostro senso del gusto. Spesso veniamo traditi da
questo, pensando che non sia possibile trovare “buono e appetitoso” un
alimento che mangiamo cotto da quando siamo piccoli.
Iniziate magari dalla primavera, l’inverno, per chi vive in posti freddi porta
al consumo di cibi caldi e cotti. Questo è normale all’inizio. Poi si impara
ad usare cibi che “riscaldano” ad esempio: spinaci, cicoria, broccoli, zucca,
ravanelli, zucchine, carote, aglio, cacao crudo (fondente...e qui potete
cimentarvi con qualche piccola ricettina), limoni, zenzero, peperoncino,
questi hanno la proprietà di velocizzare il metabolismo.
Va detto che un regime esclusivamente crudo non va bene per chi soffre di
eccessiva magrezza. Mi soffermo qui un attimo per meglio chiarire. Si parla
di magrezza primitiva (o costituzionale) quando non si è in presenza di
uno stato patologico, ma si ha una maggior dispersione di calore e quindi un
maggior consumo delle energie in cicli chiamati “inutili”, per cui a parità di
calorie introdotte si ha un maggior dispendio energetico.
In questi casi il metabolismo basale è normale e non si riscontrano
alterazioni ormonali. Ci si può trovare di fronte a due tipi di magrezza
costituzionale: quella con forza normale, in cui anche la muscolatura è
normale e l’unico difetto riscontrabile è la scarsità del tessuto adiposo
(magrezza stenica); quella con forza ridotta e uno scarso sviluppo
muscolare e scheletrico e a volte la presenza di ipotensione arteriosa
(magrezza ipostenica).
Anche il diabete mellito di tipo 1 può essere alla base della magrezza,
perché la ridotta produzione di insulina provoca un’alterazione dei substrati
energetici che vengono assunti e quindi una minor produzione del tessuto
adiposo.
In questi casi, un sano regime al 60% crudo e 40% cotto è più indicato, ma
è anche più indicato per chi si approccia per la prima volta al crudismo.
Infatti, alcuni riescono subito, ma non ci si deve sentire “in colpa” se non lo
facciamo da un giorno all’altro. Persone con livelli di intossicazione
generale alti (da farmaci, prodotti animali inclusi uova, latticini ecc),
devono usare una “modalità” di transizione da un regime all’altro “più
tranquilla”.
Sale
Sale
Sale iodato Sale integrale di tutti i colori Sale vegetale: Sedano
Alghe
Farina
Pane
Pasta
Da supermercato
Farro bio o
Grano saraceno Spaghetti crudi di zucchini Spaghetti di alghe
Grassi
Burro
Strutto
Margarina
Grassi insaturi Grassi animali Olio di cocco estratto a freddo Olio EVO
Olio di Canapa
Olio di Lino
Semi di canapa bio Semi di lino bio Frutta secca
Cocco fresco
Carne
Salumi
Carne
Tacchino Coniglio Pollame Seitan - Tofu Patè di frutta secca bio Polpette fatte di verdure e frutta
secca
Pesce tutti Involtini con alghe
Uova tutti
Sostituti vegan Esistono prodotti vegan che sono ottimi sostituti se non riusciamo a rinunciare
- Agar agar
- Semi di lino (gel)
- Fibra di psillio (gel)
Formaggio
Di mucca, pecora, capra, asino
Tofu, Riso Formaggi fatti con noci Formaggi fatto con semini
Latte, yogurt
da mucca, pecora, capra, asino
Latte di mandorla confezionato Latte di riso
Latte di cocco
Latte crudo di mandorle Latte crudo di frutta secca Latte di cocco crudo
Acqua di cocco cruda
2) - BEVANDE
No Meglio Migliore
Acqua
Di rubinetto non controllata
Acqua in bottiglie di plastica Acqua di fonte con basso residuo Acqua conservata in vetro
Acqua di rubinetto controllata
Tè Tè nero Tisane
Caffè
Caffè
Decaffeinato Caffè Ginseng
Bevande gassate
Bevande non gassate Bevande
confezionate
Succhi di frutta confezionati
Centrifugati freschi Succhi spremuti freschi
Frullati di frutta
Frullati frutta-verdura
Super food con acqua o altri succhi Acqua di cocco fresca
Smoothies
Limonata fresca con stevia
3) - CONDIMENTI E SALSE
No Meglio Migliore
Tomato Ketchup
Tomato ketchup
preso al supermercato Ketchup bio senza zucchero Ketchup crudo
Maionese Maionese confezionata
Fatta in casa con lecitina di soia – Fatta in casa con latte o yogurt di soia Maionese cruda fatta con
avocado o semi/frutta secca
Condimenti pasta
Salse di carne
Salse di tonno
Cioccolata spalmabile Formaggio spalmabile Burro di mandorle
Marmellata100% frutta Miele
Avocado
Pesto
Guacamole
Patè di frutta secca
Formaggi di frutta secca Burro di cocco
4) - SPUNTINI SPECIALI
No Meglio Migliore
Caramelle confezionate Barrette energetiche Caramelle
Biscotti, Torte
Biscotti e torte confezionati
Biscotti e torte bio
Biscotti e torte vegan fatti in casa Torte e biscotti crudi Biscotti fatti in essicatore
Coltivazione
Agricoltura convenzionale
Agricoltura bio
Senza pesticidi, erbicidi
o altre sostanze chimiche per fertilizzare
Produttori locali
Prodotti cresciuti selvaticamente in natura, propri orti, germogli, produttori locali e bio
Grigliato
Microonde
Fritto
A vapore
Saltato in padella
Cotture che non supera 47°-50°C Crudo
Spremuto Frullato
Essiccato
Scala pH e la salute
Non solo per gli animali, che comunque hanno un peso non indifferente
sulla scelta di diventare vegani, anzi a volte è solo quello il motivo che
smuove le anime; ma anche per il bel pianeta che ci ospita! Ci ospita, non è
nostro.
Se mangiate carne annullate tutto ciò che fate giornalmente per rendere il
pianeta più bello e vivibile, lo inquinate, lo deforestate, lo macchiate di
sangue; sangue anche delle persone che moriranno, per questa deplorevole
abitudine, instillata nelle menti da chi lucra sulle spalle di povere anime,
che non hanno fatto niente di male, se non essere nati bovini, ovini, mucche
da latte, vitelli maschi o suini.
L’ingestione di quantità enormi di carne (specifico che per carne si intende
in generale pollo, tacchino, manzo, vitello, pesce, maiale, pecore, capre,
salumi... perchè spesso mi sono imbattuta in persone che NON sanno
nemmeno cosa viene considerata “carne” o comunque proteine animali) che
fa ammalare.
gestivo (si proprio nel nostro povero intestino) e il veleno che ne risulta
viene assorbito dal nostro flusso ematico; questa è la prima causa che
predispone alle malattie “moderne” quali diabete, ipertensione,
ipercolesterolemia, ecc. (questa ormai è scienza e non fantascienza), stipsi e
altre malattie più o meno gravi.
Dietro tutto ciò appena menzionato, c’è l’aspetto etico, uno degli aspetti che
stanno molto a cuore alle persone che hanno deciso di intraprendere la
strada del veganismo: dietro ad una bistecca, dietro ad un bicchiere di latte
o ad un uovo strapazzato c’è la sofferenza di miliardi di creature innocenti,
seviziate, torturate e uccise unicamente per il nostro palato.
Viene chiamato in gergo “olocausto animale”, l’orrore degli allevamenti
intensivi, l’orrore che giornalmente mette fine a milioni di vite; vite che
vengono al mondo, rinchiuse in un box per tutta la durata della loro
miserabile esistenza, messe all’ingrasso, prosciugate, maltrattate, umiliate,
derise e infine giustiziate; no, non sono dei criminali, non sono serial killer,
anzi, l’unica loro colpa è di essere venute al mondo sotto le sembianze di
“animali da carne”.
Con quale cuore e quale coraggio, un uomo dice di amare gli animali
davanti ad un filetto o davanti a una costina di maiale?
E’ un controsenso, non può essere vero! E’ vero, non uccide lui il maiale, la
mucca o il vitello, ma fa peggio! Mangiare la carne e latticini significa
essere il mandante dell’industria
Quello che racconterò adesso non vuole essere una specie di racconto
macabro fine a se stesso e non vuole offendere nessuno, vuole dire la verità
a chi non sa esattamente cosa si cela dietro alla bistecca, all’ovetto o al latte
che tanto amorevolmente diamo ai nostri figli per farli crescere sani e forti.
Poi ad ognuno la propria scelta, senza giudizio.
Diamo ora una definizione al concetto “allevamento intensivo”: “Con
allevamento intensivo o allevamento industriale si intende una forma di
allevamento che utilizza tecniche industriali e scientifiche per ottenere la
massima quantità di prodotto al minimo costo e utilizzando il minimo
spazio, tipicamente con l’uso di appositi macchinari e farmaci veterinari
“(wikipedia).
Io penso che questa definizione sia emblematica, racchiude tutto ciò che c’è
di sbagliato in questa industria di morte. Infatti, i macelli, che una volta
erano ubicati proprio nei centri delle città, adesso sono migrati in zone
dove non passa nessuno, dove non si possano sentire le urla strazianti delle
povere creature che potrebbero turbare le coscienze della gente e potrebbero
urtare la loro grande sensibilità.
Ma adesso capiamo bene cosa succede di così tanto mostruoso dentro questi
allevamenti intensivi.
Questo tipo di “vita” è destinata anche e soprattutto alle galline ovaiole, che
vengono spremute e maltrattate fino a che non muoiono di stenti. I pulcini
maschi che nascono nell’industria delle uova, fanno una fine
inimmaginabile, semplicemente per il fatto che sono scarti, sono maschi,
non producono uova e non sono della razza giusta per diventare dei polli
“da carne” convenienti per l’industria; di conseguenza non servono a nulla.
I pulcini vengono dunque uccisi subito, gettandoli vivi in un tritacarne
oppure lasciati agonizzare rinchiusi in dei sacchi neri aspettando l’asfissia.
I piccoli suini appena nati vengono prelevati dai box delle madri e vengono
praticate su di loro diversi tipi di mutilazioni, quali l’amputazione della
coda, la castrazione per evitare lo spiacevole sapore che la carne
assumerebbe se l’animale venisse ucciso dopo la pubertà e l’asportazione
totale dei denti. E quest’ultima viene fatta per il semplice motivo che in
quelle condizioni i maiali all’ingrasso si morderebbero a vicenda
provocandosi ferite letali.
Vi risparmio a questo punto come vengono uccisi, come soffrono ecc. Non
è una bella storia né sono belle scene, sappiate solo che purtroppo non è
nemmeno vicino a quello che potete immaginare.
Io credo che la sofferenza sia uguale per tutti, cani, topi, umani, elefanti e
pesci. Il dolore è dolore, le emozioni sono emozioni, e credetemi, di
emozioni ne hanno tante, e non si esprimono poi tanto diversamente
dall’essere umano, solo perchè non hanno le nostre corde vocali per poterlo
dire con le parole.
Quindi perchè arrogarsi il diritto di allevare la vita e ucciderla? L’uomo si
crede l’animale più intelligente su questa terra, ma non sa che in fondo, la
vera bestia è proprio lui.
Capitolo 11
Queste terre vengono chiamate “terre fantasma”: milioni di ettari nel Sud
del mondo adibiti a produrre mangimi o bestiame per il consumo del ricco
Nord.
Nella cultura occidentale è così radicata l’idea di mangiare carne che anche
solo parlarne può risultare difficile.
La maggior parte degli animali prende questa vitamina dai batteri che
vivono nel loro intestino, mentre le piante ottengono la B12 da
“contaminazioni’’ come microrganismi che vivono sulla loro superficie, o
dal terreno circostante.
I batteri che producono B12 possono vivere in ogni luogo sporco, e possono
essere distrutti da fertilizzanti sintetici o altre sostanze chimiche, come
pesticidi (insetticidi, erbicidi, fungicidi, battericidi, ecc) e prodotti di
pulizia.
Molti hanno stili di vita non salutari (fumo, poco esercizio fisico, dormire
nelle ore sbagliate e / o non dormire abbastanza, assunzione esagerata di
medicine e antibiotici, ecc) come: diete ricche di prodotti animali e di
derivazione e di alimenti trasformati, fast food e cibi spazzatura, bevande
gassate, alcool, caffè e questo non permette la naturale creazione della B12
nel proprio intestino.
La maggior parte di loro non si ammala e vive una vita estremamente lunga.
Essi esercitano e praticano le arti marziali, anche quando sono vecchi. Se
vuoi puoi vedere i link qui sotto:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19713187
www.youtube.com/watch?v=eZwmluSn_T0
Alcuni esperti ritengono che il fatto che la maggior parte di noi vive in
luoghi puliti ci evita la carenza di B12. Tuttavia, ci sono anche molti altri
fattori che dovrebbero essere presi in considerazione.
Il dottor Vivian V. Vetrano insiste sul fatto che il vero problema della
cosiddetta carenza di vitamina B12 è un fallimento di digestione e di
assorbimento dei cibi, piuttosto che una carenza di vitamina stessa.
www.roylretreat.com/articles/b12.html
È un fatto ben noto che la causa principale di carenza di vitamina B12 sia
data da problemi di assorbimento, a causa della mancanza di IF (fattore
intrinseco), i quali possono essere direttamente o indirettamente causati
dalla dieta e altri fattori.
www.localhealth.com/article/vitamin-b12-deficiency/symptoms
La carenza di vitamina B12 NON E’ SOLO UN PROBLEMA dei
vegetariani e/o vegani.
Purtroppo, molti mangiatori di carne hanno letteralmente paura di diventare
vegani, perché credono di poter avere carenza di vitamina B12.
Ma sarà davvero una dieta a base di carne a ‘salvare’ dalla carenza di B12?
Assolutamente no!
La maggior parte delle persone negli Stati Uniti e in Europa sono
mangiatori di carne, e gli studi dimostrano che oltre il 40% di tutti i
mangiatori di carne sono carenti di B12.
Sì, stiamo parlando di oltre 1,5 miliardi di mangiatori di carne che sono
carenti di vitamina B12.
Nei paesi poveri, dove la maggior parte delle persone sono vegetariane, ci
sono pochissime carenze di questa vitamina.
Vuol dire che tutti dovrebbero iniziare a prendere integratori di B12?
Certo che no!
Dopo tutto, gli integratori sono solo un modo per fare più soldi. Gli
integratori vanno presi sono nel caso in cui sia assolutamente necessario,
cioè, se le persone hanno i primi sintomi di carenza di B12 come: la lingua
liscia (glossite), stanchezza, formicolio alle estremità (mani e piedi);
mancanza di memoria, depressione, ecc, ma anche se qualcuno ha uno o più
di questi sintomi, non significa necessariamente che hanno carenza di
vitamina B12.
Molti medici si basano ancora sui livelli ematici di vitamina B12. Questi
non sono adeguati, specialmente per i vegani’. (Fonte: veganhealth.org)
www.vegansworldnetwork.org/nh_b12.php
Se il test mostra che si dispone di una carenza di vitamina B12, avrete
bisogno di integratori, ma assicuratevi di avere i giusti integratori.
C’è il punto di vista, dagli oppositori della filosofia Vegan, che la dieta
vegan non può essere la corretta alimentazione per gli esseri umani e che gli
integratori vitaminici siano necessari per integrare “una dieta inadeguata”.
www.vegansworldnetwork.org/nh_b12_homocystine.php
www.webmd.com/a-to-z-guides/vitamin-b12-deficiency-anemia-topic-
overview
Herbert cita anche un articolo del 1960 di Halstead et al. (. Halsted JA, J
Carroll, Dehghani A, Loghmani M, Prasad A. Serum “concentrazione di
vitamina B12 in carenza alimentare” Am J Clin Nutr 1960 May-Jun;..
8:374-6), riferendo che alcuni abitanti dei villaggi iraniani che assumevano
pochi prodotti animali (latte una volta a settimana, carne una volta al mese)
avevano livelli normali di B12.
Gli autori hanno ipotizzato che questo potrebbe essere perché la loro dieta
molto bassa di proteine, ha permesso ai batteri produttori di B12 di
ascendere nell’ileo dove sarà assorbita.
Ecco lo studio vero e proprio, indicante che la carenza di vitamina B12 può
essere causata solo da una dieta carente ed è molto raro!
www.ajcn.org/content/8/3/374.abstract~~V
CARENZA DI SOIA E B12
Non si può essere grandi fumatori, bere molte bibite, caffè e alcol, mangiare
cibi per lo più raffinati, prodotti di soia e zuccheri, e, allo stesso tempo,
aspettarsi di essere super sani e non avere carenze, solo perché si mangia
cibo vegan.
Sì, una dieta a base vegetale è ovviamente la sola dieta sana e normale per
un essere umano; ma questa può anche essere malsana se i cibi non sono
naturali. Si possono mangiare cibi vegani trattati, o si può scegliere una
dieta di vegetali crudi o quasi crudi sulla base di un’ampia varietà di cibi
vegetali biologici e naturali, ed essere in salute.
E’ vero che i vegani scelgono il veganesimo per ragioni etiche, non per la
loro salute, ma se si sceglie di mantenere una dieta standard vegan,
assumendo prodotti trasformati e non biologici, allora non dovreste essere
sorpresi se si va incontro a carenze o malattie.
Io ho scelto di essere vegan per motivi etici, dopo aver visto una fattoria,
quindi in un primo momento non era di primaria importanza la mia salute.
Tuttavia, dopo aver fatto molte ricerche sulla nutrizione e la salute, sono
giunta alla conclusione che è molto importante prendersi cura della propria
salute.
- Metformina, spesso utilizzata per diabete di tipo II, può interferire con
l’assorbimento della vitamina B12 in certe persone.
- Antagonisti istamina, come cimetidina (Tagamet ®), famotidina (Pepcid
®), e la ranitidina (Zantac ®), utilizzato per curare l’ulcera peptica, possono
ridurre l’assorbimento della vitamina B12 rallentando il rilascio di acido
cloridrico nello stomaco. Gli antibiotici batteriostatici, come il
cloramfenicolo (Chloromycetin ®), possono interferire con la risposta di
globuli rossi per integrare la vitamina B12. Gli anticonvulsivi interferiscono
con la vitamina B12 e vitamina B9 (folato). Uno studio ha riscontrato che le
persone che assumono supplementi di folati e anticonvulsivi subiscono un
calo del 50% nei livelli di vitamina B12 nel sangue.
Gli Oligoelementi
*
Gli oligoelementi sono sostanze presenti nel nostro corpo in quantità molto
piccole, quasi infinitesimali e rivestono un’importanza vitale per la nostra
salute e il nostro benessere.
La scoperta del ruolo degli oligoelementi nel nostro corpo è molto recente.
Se le proprietà del ferro e dello iodio sono conosciute da tempo, soltanto in
questi ultimi decenni si è potuto stabilire il ruolo dello zinco nella crescita,
del manganese nella formazione delle cartilagini e del selenio nella lotta
contro i radicali liberi, come pure l’influsso del cromo sulla tolleranza al
glucosio (diabete).
La maggior parte degli oligoelementi non è ancora sufficientemente
conosciuta, la nostra alimentazione ne è più carente di quanto si possa
immaginare.
Gli oligoelementi non sono tuttavia meno importanti dei minerali; a titolo
d’esempio 200 microgrammi di iodio sono altrettanto indispensabili di 800
milligrammi di fosforo.
Il nostro corpo è in grado di fabbricare gli oligoelementi?
Gli oligoelementi possono essere assunti come cura a dosi ponderali (uguali
o superiori ai bisogni medi) o a dosi infinitesimali secondo il principio
dell’oligoterapia. Cerchiamo sempre l’oligoelemento nei nostri cibi prima
di ricorrere ad una integrazione!
Si noti che:
- l’assunzione errata di un oligoelemento a dosi basse è inefficace e senza
pericolo;
- l’assunzione di un oligoelemento a dosi infinitesimali non colma la
carenza, ma favorisce l’assimilazione e l’utilizzo da parte del nostro corpo
della sostanza in questione.
Manganese Cobalto
Indicazioni: disturbi cardiovascolari e circolatori, sclerosi, disfunzioni
digestive.
Zolfo
Indicazioni: può essere utile nel trattamento di artrite, affezioni respiratorie,
dermatosi, acne, eczemi, intossicazioni.
Cobalto
Indicazioni: può essere utile nei casi di squilibri del sistema
neurovegetativo, ansietà, nervosismo, emicranie nervose, spasmi vascolari.
Bismuto
Indicazioni: è indicato in caso di tonsilliti, faringiti, laringiti.
Zinco Rame
Indicazioni: sono indicati nei disturbi legati allo stress, difficoltà di
adattamento, alopecia seborroica, dismenorrea ed amenorrea funzionali.
Alluminio
Indicazioni: può essere utile nei disturbi nervosi (insonnia, depressione) e
sovraffaticamento cerebrale.
Zinco Cobalto
Indicazioni: sono indicati nei casi di alterazione della secrezione esocrina
del pancreas, steatorrea.
Ferro
Indicazioni: non è propriamente un oligoelemento in quanto il nostro
organismo ne contiene in media 5 g.
Fluoro
Indicazioni: può essere utile nel trattamento di alterazioni nel metabolismo
del calcio, affezioni ossee e dentali.
Fosforo
Indicazioni: può essere utile come coadiuvante nella cura di asma, pertosse,
osteoporosi.
Zinco
Indicazioni: può essere utile nei disturbi dell’accrescimento, disfunzioni
ipofisarie e tiroidee.
Selenio
Indicazioni: può essere utile nei disturbi dell’accrescimento, disfunzioni
ipofisarie e tiroidee.
Rame
Indicazioni: può essere utile nel trattamento delle infezioni, influenza,
infiammazioni.
Potassio
Indicazioni: è utile nel trattamento di disfunzioni del metabolismo
dell’acqua, squilibri surrenalici.
Nichel
Indicazioni: può essere utile nei disturbi digestivi, insufficienza pancreatica,
pesantezza post-prandiale.
Manganese
Indicazioni: può essere utile nelle affezioni allergiche, reumatiche,
cardiovascolari (palpitazioni).
Magnesio
Indicazioni: può essere utile in casi di debolezza del sistema immunitario,
fragilità di ossa, denti, unghie e capelli, palpitazioni, ansietà, insonnia.
Litio
Indicazioni: può essere utile nel trattamento della gotta, tassi elevati di urea
e acido urico nel sangue, turbe psichiche (nevrosi, schizofrenia).
Iodio
Indicazioni: può essere utile nel trattamento di disfunzioni tiroidee,
arteriosclerosi, ipertensione, affezioni reumatiche.
Leucocitosi digestiva
*
Sicuramente qualcuno di voi avrà sentito che i cibi cotti subiscono una
trasformazione durante la cottura o che mangiare cibi troppo raffinati, è
poco salutare. Ma chi sa perché mangiare troppo cotto o troppo raffinato
può fare male?
Era già noto alla scienza cosa succedeva dopo che una persona aveva
mangiato cibo cotto oltre certe temperature e a lungo e cioè che c’era un
aumento del numero di leucociti (globuli bianchi) nel sangue, e questo era
considerato un fenomeno naturale fino a quel momento, ma che ha portato
il gruppo di lavoro di Kouchakoff a una successiva scoperta significativa.
Gli enzimi presenti negli alimenti crudi vengono distrutti dal calore.
Gli enzimi ci aiutano a digerire il nostro cibo. Sono proteine e hanno una
struttura molto specifica tridimensionale nello spazio. Una volta riscaldati
sopra i 47°C gradi questa struttura può cambiare.
Se gli enzimi vengono esposti al calore, non sono più attivi e quindi si perde
la loro importante azione.
Pare che quindi i cibi cotti contribuiscano alla malattia cronica, perché il
loro contenuto di enzimi è stato alterato e al nostro organismo è richiesta
una grande fatica per digerire il cibo.
Gli enzimi sono essenziali per la digestione. Il corpo umano rende circa 22
differenti enzimi digestivi che sono in grado di digerire i carboidrati,
proteine e grassi. Verdure crude e frutta cruda sono fonti ricche di enzimi.
Rompono le molecole di cibo più grandi in molecole più piccole che
l’organismo assorbe come nutrienti. Il corpo umano produce in genere la
maggior parte degli enzimi digestivi abbiamo bisogno, ma sono presenti
anche nei cibi crudi. Differenti enzimi aiutano a digerire i diversi tipi di
cibo.
La digestione del cibo cotto richiede molta più energia rispetto alla
digestione del cibo crudo. In generale, il cibo crudo è molto più facilmente
digerito e passa attraverso il tubo digerente da metà a un terzo del tempo
rispetto al cibo cotto.
Gli onnivori hanno anche requisiti più elevati di vitamina B12 che i vegani.
Gli studi hanno dimostrato che la maggior parte delle carenze di B12 sono
tra i mangiatori di carne; inizialmente la carenza di vitamina B12 è stata
scoperta proprio tra i carnivori.
Pensate davvero che uccidere la mucca per la B12 che si trova nella sua
carne sia una scelta migliore che prendere un supplemento di B12?
Assolutamente no!
Ma, come ho già detto, i vegani non hanno nemmeno bisogno di assumere
integratori, a meno che non si ve ne sia la reale necessità.
Alcune persone possono decidere di assumere integratori di B12 comunque.
Dopo tutto, è una scelta.
Quindi ... Perché non essere VEGANI?
fonte: inmodonaturale.blogspot
La storia del crudismo
Ippocrate nel 400 A. C. , non certo l’altro ieri, diceva: …”fa che il tuo cibo
sia la medicina, e che la Medicina sia il tuo cibo…”. E dove sono finite tutte
le stupende, inimmaginabili informazioni cliniche mediche di energetica
umana cinese, in riferimento alla nutrizione?
Come mai nessun testo universitario a tutt’oggi, ne riporta la più piccola
traccia? Semplicemente perchè se si applicassero tali segreti e regole della
Natura, tanta gente finirebbe per abbandonare gli inutili farmaci!
Uno dei primi dubbi che ci si pone sul crudismo è: come mai dall’avvento
del fuoco, l’uomo sembra aver allungato la propria vita?
Ponendo che ciò sia vero (non è facile essere sicuri di ciò che è accaduto
decine, se non centinaia di migliaia di anni fa), il motivo principale è
dovuto al fatto che l’uomo, dopo essersi spostato dalle sue terre natali, che
sono le zone tropicali, ha cominciato a mangiare carne cruda, perché frutta,
radici, bacche e semi scarseggiavano nei nuovi luoghi.
Ai nostri giorni, il raw food è tornato, perché dopo millenni nei quali
l’uomo viveva più o meno 50 anni di media, è iniziato un benessere e
parallelamente condizioni igieniche, che permettevano una vita più lunga,
ma spesso anche con moltE più malattie dovute all’età.
Dopo di lui, furono in molti a capire che la vitalità del cibo, contava molto
più delle calorie o dei valori nutrizionali presi a se stanti. Tra i ricercatori o
nutrizionisti più famosi, ci sono: Ann Wigmore, Herbert Macgolfin Shelton
(curiosità: anche candidato alla presidenza degli Stati Uniti), Norman
Walker.
Questi, insieme ad almeno altri 10 nomi, sono considerati gli apripista del
crudismo moderno, che però ha faticato moltissimo per arrivare ai giorni
nostri. Mai finanziato da ricerche governative e quindi fondato sempre da
esperienze personali, seppur di emeriti ricercatori.
Rosso
Arancio e giallo
Blu e viola
Mirtilli, more, fichi, uva, melanzane, prugne, uvetta, cavolo rosso, carote
viola. Contengono sostanze nutritive che includono la luteina, zeaxantina,
reseveratrolo, vitamina C, fibre, flavonoidi, l’acido ellagico, e quercetina.
Questi nutrienti mantengono la salute della retina, abbassano il colesterolo
LDL, aumentano l’attività del sistema immunitario, aiutano ad avere una
sana digestione, migliorano l’assorbimento di calcio e di altri minerali,
combattono l’infiammazione.
I colori viola e blu rappresentano la nostra storia, il passato, la malinconia,
ma anche il nostro mondo delle idee. Il viola è un colore che cerchiamo
quando stiamo elaborando nuovi progetti, quando cerchiamo l’idea giusta.
Il blu quando per fare qualcosa dobbiamo analizzare anche il nostro
passato, quando siamo malinconici perchè da senso di tranquillità. Il blu è il
colore delle grandi profondità del mare, del principio femminile della
acque.
Verde
Bianco
Pizzette, fatte con l’ essicatore, con pomodoro (crudo o per avere più sapore
crudo e frullato assieme a pomodorini secchi), origano, sale e olio d’oliva;
se vi piacciono anche olive e capperi. Fatevi aiutare a fare le pizzette, se
vedete che non gradiscono i semi di lino fatti con l’essicatore, non abbiate
paura di abbrustolire delle fette di pane e assemblate le pizzette/bruschette
assieme.
Sugo di pomodoro crudo, pomodoro secco ammollato, olio, sale, basilico,
origano e zucchini frullati dentro: solo la parte bianca.
Un pesto con basilico, foglie di spinaci, pinoli, aglio, lievito alimentare, olio
d’oliva.
Budino al cioccolato: cacao crudo, datteri ammollati, succo d’agave,
vaniglia, avocado molto maturo, acqua q.b.
Burro di Cacao
*
E’ perfetto per fare deliziosi dolcetti al cacao. E’ possibile aggiungerlo ai
vostri dessert o gelati e si può fare una salsa sciogliendo del burro di cacao,
cacao in polvere amaro e sciroppo d’agave, usandola senza metterla in frigo
prima che diventi dura.
Nel burro di cacao si trovano anche gli Omega-9 o acido oleico (che si
trova anche nell’olio d’oliva) e sono un toccasana per la salute del nostro
cuore. Abbassa i livelli di LDL ( colesterolo cattivo ) mentre alza i livelli di
HDL (colesterolo buono).
Si consiglia l’uso del burro di cacao nella sua forma pura, coadiuvante nella
rigenerazione cellulare; un ingrediente ideale per la cura della pelle perché
viene assorbito velocemente e la lascia coperta di un velo soffice e
nutriente.
Forse molti evitano l’avocado perché hanno sentito parlare del suo alto
contenuto di grassi, altri perchè semplicemente non è loro abitudine. In
effetti, questo frutto cremoso ha la sua quota di grassi, ma è anche ricco di
sostanze nutritive che possono aiutare a mantenere in buona salute.
Evitare tutti i grassi nella vostra dieta non è solo inutile, ma non è salutare.
L’American Heart Association cita espressamente l’avocado come fonte
raccomandata di grassi monoinsaturi. Questi grassi aiutano a ridurre il
rischio di malattie cardiache e ictus, abbassando LDL (colesterolo cattivo) e
aumentando l’HDL (colesterolo buono).
Uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition nel 2005 afferma che
l’aggiunta di avocado alla vostra insalata o salsa permette di assorbire più di
altri carotenoidi importanti proveneienti da altri tipi di frutta e verdura. In
altre parole, avocado aiuta a massimizzare il valore nutrizionale del pasto.
L’Avocado fornisce anche minerali come magnesio e potassio. Entrambe
sostanze nutritive che contribuiscono al corretto funzionamento delle
cellule, muscoli e organi.
Come usarlo? Il sapore tendenzialmente neutro e la consistenza cremosa
dell’avocado lo rende delizioso da mangiare assieme ad altri alimenti.
Meglio consumarlo quando è maturo, quindi leggermente molle al tatto
(poiché non si trovano così maturi, lasciateli qualche giorno fuori dal frigo).
Poi usatelo nell’insalata, nei frullati di frutta, nelle salse tipo guacamole o
altre.
Chi vuole stare attento al peso ne usi mezzo, chi invece ha problemi di
magrezza ne usi anche uno intero. Usatelo al posto dell’olio dato che è
considerato il “burro della natura”.
Burro di cocco
La maggior parte della gente pensa che il grasso sia un cibo cattivo da non
includere nella dieta, in quanto può causare aumento di peso e livelli elevati
di colesterolo.
E’ vero, che alcuni grassi, come i grassi trans, dovrebbe essere evitati, ma ci
sono alcuni grassi naturali, come il burro di cocco, che effettivamente
hanno molti benefici per la salute, e vengono usati come supporto in
programmi di gestione del peso. Può sembrare strano usare il burro di
cocco che contiene tante calorie per dimagrire!
A differenza di molti grassi presenti nella nostra dieta, che contengono acidi
grassi a catena lunga, il burro di cocco contiene principalmente acidi grassi
a catena media (MCFAs). Il contenuto MCFA rende le proprietà fisiche e
chimiche del burro di cocco molto diverso da altri oli e grassi.
Invece di memorizzare MCFAs come grasso, il corpo tende a usarli subito
per l’energia, dato che aiutano a bruciare i grassi invece di aumentare di
peso. Sono anche facilmente digeribili.
Quasi la metà degli acidi grassi del burro di cocco è costituita da acido
laurico. L’acido laurico è il precursore monolaurin, il lipide antimicrobico
attivo che agisce distruggendo le membrane lipidiche di organismi come
funghi, batteri e virus, distruggendoli.
Il burro di cocco e il latte materno sono di gran lunga le più ricche fonti
alimentari di acidi grassi a catena media disponibili. Il burro di cocco
contiene acido caprilico, caprico e caproico, così come l’acido miristico,
utilizzato nel metabolismo per la stabilizzazione della proteina cellulare.
Germogli
Contenuti nutrizionali
Con l’aumento dell’umidità alcune proteine che sono presenti nei vegetali
in forma inattiva, diventano dei veri e propri enzimi. Questi enzimi sono
appunto i responsabili della scissione delle proteine in amminoacidi,
fornendo così all’organismo micronutrienti indispensabili in una forma
prontamente disponibile e assimilabile.
Farina di cocco
Per quelli che non sanno bene come usarla, vi dico che può essere usata sia
cruda che cotta.... l’ho assaggiata anni fa nei tropici!
Mangiare 10 olive prima dei pasti riduce l’appetito del 22% secondo gli
studi in Italia. Gli acidi grassi monoinsaturi che contengono le olive
rallentano la digestione e stimolano l’ormone colecistochinina, un ormone
che invia messaggi di sazietà al cervello. Inoltre, questi acidi servono anche
stimolare la produzione di adiponectina, una sostanza chimica che brucia i
grassi per cinque ore dopo l’ingestione.
Papaya Formosa
Consumata fresca e matura è uno dei frutti con il più alto contenuto di
vitamina C (fornisce 61,8 mg o circa il 103% della dose giornaliera
consigliata, più di quella di in
arance, o limoni). Le ricerche hanno dimostrato che la vitamina C ha molte
funzioni importanti, come anti-radicali liberi, un ottimo aiuto per i sistema
immunitario, e azioni anti-infiammatorie.
I semini sono abbastanza piccanti e a volte vengono usati al posto dei grani
di pepe nero.
Un gelato golosissimo Papaya e Lime
Sashimi di Frutta
• 1/2 mango maturo
• 150 gr di melone a fette
• 2-3 fette di ananas
• 1 kiwi
• 1/2 papaia
• 1 arancia (succo)
• 1 frutto della passione
• 2 cucchiai di agave
• 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
• foglie di menta e scaglie di cocco per decorare
Tagliate tutta la frutta a strisce sottili (tranne per quelle di colore arancione
che dovrebbe essere tagliata in pezzetti).
Mescolate assieme mettendo sotto le strisce e sopra i cubetti e in una ciotola
a parte, fate un condimento con il frutto della passione, succo d’arancia,
agave e cannella. Sistemate la frutta, colate sopra il condimento e decorate
con foglie di menta e scaglie di cocco... che pranzo!!!
Il radicchio
Il radicchio è un alimento interessante, sia per le sue caratteristiche
organolettiche (il gusto amaro e la consistenza croccante), sia per i suoi
valori nutrizionali (elevato contenuto di acqua, poche calorie, molti sali,
vitamine e fibre).
Controllate che non abbiano parti verdi (che vanno rimosse) e pulite
semplicemente strofonandoli sotto l’acqua; meglio non pelarli dato che la
maggior parte dei nutrienti si trovano proprio sotto la loro pellicina. Se
comunque qualcuno li vuole pelare, proprio come i carciofi, metteteli in
acqua acidulata con limone perchè tendono ad annerire.
A pezzetti e cotti a vapore e conditi con olio, limone, sale e pepe, oppure a
pezzi grossi a vapore e schiacciati per farne un purè.
Per chi ha l’essicatore, dei chips ottimi da sgranocchiare!
Il riso nero, il Venere, una particolare varietà di riso così chiamato per la
sua caratteristica colorazione dovuta a pigmenti prodotti dalla pianta è
adatto a tutti i tipi di alimentazione. La caratteristica forse più importante
del riso è costituita dalla sua digeribilità, superiore a quella di qualsiasi altro
cereale. Il riso non contiene glutine, è quindi adatto alla dieta del
Usi e cottura
In cucina il riso nero viene impiegato per la preparazione di risotti,
minestroni, arancini e dolci. Ottimo il risotto, anche se consiglio la cottura
del riso a parte e di aggiungerlo solo gli ultimi 10 minuti di cottura degli
zucchini, zucca, asparagi ecc. perchè la cottura al dente del riso nero
avviene in 40 -45 minuti.
Capitolo 19
Con l’avvento della medicina moderna il loro uso in campo medico, molto
comune in passato, è andato scemando, ma le spezie non hanno perso le
loro virtù medicinali. Le più recenti scoperte scientifiche confermano le
indicazioni tradizionali delle spezie e mostrano che il loro consumo
regolare costituisce uno straordinario mezzo per la prevenzione di numerose
malattie degenerative.
Curry: si tratta in realtà di una miscela che contiene almeno dodici spezie
differenti, che possono dare sapori e colori più o meno forti. Ingredienti
sempre presenti in ogni miscela sono le foglie di curry e la curcuma.
Pepe: forse la spezia più diffusa al mondo, con la quale ebbe inizio il
commercio delle spezie fra l’Asia e l’Europa, che in seguito portò guerre e
colonialismo in molti paesi asiatici. I grani di pepe nero sono le bacche
verdi, essiccate e fermentate, di una pianta rampicante tropicale ed hanno
un aroma forte e pungente. Stimola l’appetito e la secrezione dei succhi
gastrici, è carminativo e sudorifero.
Coriandolo: come l’anice ed il finocchio, è originario del Mediterraneo
orientale, ed era già conosciuto dai Greci e dai Romani, che lo usavano per
aromatizzare vino e frutta. I suoi semi sono molto utilizzati per preparare
dolci natalizi in Europa centrale e sono adatti anche per aromatizzare il
pane: basta aggiungere nell’impasto una parte di semi interi ed una di semi
macinati. I semi di coriandolo hanno proprietà digestive, diuretiche e
stimolano il sistema circolatorio. Come rimedio contro il raffreddore e il
mal di testa usare miele con coriandolo macinato, oppure un infuso di
coriandolo e zenzero con miele.
Chiodi di garofano: sono i germogli essiccati di un albero sempreverde
tropicale originario dell’Indonesia. Si usano in cucina per aromatizzare
bevande calde, creme, riso dolce, budini e biscotti. Hanno un’azione
antibatterica, stimolante, appetitiva, digestiva e benefica sul sistema
respiratorio. Masticare chiodi di garofano aiuta a lenire il mal di denti e
manda via l’alito cattivo. Un sacchetto di lino con chiodi di garofano messo
nell’armadio è indicato per prevenire le tarme.
Pomodori
Sono super: contengono licopene, un antiossidante che raramente si trova in
altri alimenti. Gli studi suggeriscono che potrebbero proteggere la pelle dai
raggi UV dannosi, prevenire alcuni tipi di cancro, e abbassare il colesterolo.
Inoltre, i pomodori contengono elevate quantità di potassio, fibre e vitamina
C. Il Licopene è il carotenoide a cui si deve il colore rosso del pomodoro
maturo e le sfumature gialle o rosse caratteristiche di alcuni frutti come il
cocomero, l’albicocca, il pompelmo rosa, l’uva e la papaia.
Mirtilli
Queste bacche sono piene di fitonutrienti che neutralizzano i radicali liberi
(agenti che causano l’invecchiamento e danni alle cellule). Gli antiossidanti
in queste bacche possono anche proteggere contro il cancro e ridurre gli
effetti di condizioni legate all’età come il morbo di Alzheimer o demenza.
Hanno un aroma intenso e devono il caratteristico colore blu-violaceo alla
presenza in grande abbondanza degli antociani, pigmenti ricchi di sostanze
antiossidanti, che conferiscono alle bacche anche quel retrogusto acidulo. I
mirtilli sono un vero toccasana per il nostro organismo, contrastano, infatti,
i radicali liberi, killer del tessuto cellulare, ma sono indicati anche per i
disturbi intestinali, rafforzano i capillari, combattendo anche i disturbi della
circolazione sanguigna, e favoriscono la produzione di una proteina
(rodopsina) che migliora la vista, anche quella notturna.
Cavolo nero
Il cavolo nero contiene un tipo di fitonutriente che sembra ridurre
l’insorgenza di una varietà di tumori, compresi seno e dell’ovaio. Anche se
gli scienziati stanno ancora studiando perché questo accade, ritengono che i
fitonutrienti stimolino il fegato a produrre enzimi che neutralizzano
sostanze potenzialmente cancerogene. Per la medicina naturale è uno dei
rimedi più efficaci contro diverse patologie. Vitamina C abbondantissima,
sali minerali, acido folico e composti solforati; questi i principali elementi
benefici. Gli scienziati sostengono che siano la chiave delle proprietà
antitumorali di quest’ortaggio “magico”. La sua capacità di scacciare la
malinconia inoltre era conosciuta già da tempi antichissimi e in epoca
romana era apprezzato ed utilizzato in particolare per la sua capacità di
liberare l’intestino dai parassiti.
Broccoli
Crucifere come broccoli contengono fitonutrienti che pare possono ridurre
il rischio di cancro. Una tazza di questa centrale di nutrienti vi fornirà la
vostra dose quotidiana di vitamina C e una grande percentuale di acido
folico dando una notevole spinta al vostro sistema immunitario.
I broccoli sono ricchi di vitamina C che si lega alla vitamina A, al
betacarotene, alle vitamine B3 e B5. Sono anche ricchi di acido folico,
fosforo, zinco, potassio, ferro e fibre. La presenza di carotenoidi e
antiossidanti vari fa sì che i broccoli siano utilissimi per chi deve perdere
peso. Aiutano inoltre a combattere i tumori, specialmente quelli al seno, al
colon e al polmone e sono ottimi per rafforzare il sistema immunitario.
Attenzione: i broccoli devono essere consumati con parsimonia dai soggetti
ipertesi, dai soggetti con ferro troppo alto rispetto alla media, da soggetti
che stanno seguendo terapie anticoagulanti e da chi è affetto da
ipertiroidismo.
Germogli
I semi di cereali o legumi allo stato crudo sono immangiabili ed indigesti;
essi quindi devono essere cotti per renderli commestibili ed assimilabili: il
calore, infatti, trasforma gli amidi in carboidrati più semplici, le proteine in
frammenti più solubili, e così è possibile utilizzarli per la nostra
alimentazione. Con il calore però, la “vita” che è presente allo stato latente
nel seme, scompare: infatti, un seme dopo la cottura non è più capace di
germogliare.
Invece la germogliazione permette di mangiare crudi quegli stessi semi,
fornendo cibi ricchi, vitali e nutrienti, in cui l’energia “potenziale”
contenuta nel seme si libera e si trasforma in energia assimilabile
dall’organismo. Il germoglio infatti costituisce un alimento fresco, che si
presta ad essere mangiato crudo, ricchissimo di nutrienti quali vitamine,
enzimi, oligoelementi, aminoacidi essenziali; è facile da digerire, è privo di
scarti poiché si utilizza per intero, è gustoso, è facile da preparare e
conservare, ed è anche molto economico poiché dà un’ottima resa.
Capitolo 21
Gli agrumi sono inoltre ricchi di vitamina C e una buona fonte di acido
folico e potassio. La vitamina C è un potente antiossidante e protegge il
corpo da radicali liberi. E’ necessaria per la sintesi del collagene, che aiuta a
guarire le ferite e aiuta a mantenere vasi sanguigni, tendini, legamenti e
ossa insieme.
L’ottone e l’alluminio possono essere lucidati facendo una pasta con succo
di limone e cremor tartaro. Un altro modo per lucidare l’ottone è mettendo
del sale su mezzo limone e sfregandolo sull’oggetto. Questo metodo
funziona pure sull’acciaio inox. Strofinare limone sui vostri rubinetti
rimuove il calcare, macchie d’acqua e residui di sapone. Funziona anche
sulla porcellana e ceramica.
Una cera per i mobili? 1 parte di succo di limone e 2 parti d’olio d’oliva.
Mettere negli umidificatori 3-4 cucchiaini di succo d’arancia per profumare
l’ambiente.
Per rinfrescare l’odore in una stanza potete mettere delle bucce bollite in
una ciotolina assieme all’acqua di bollitura in un angolino.
Il buon vecchio sistema per pulire i vetri: sfregare direttamente il succo di
limone e lucidare con carta da giornale.
Bucce di limone e arance possono essere usate per rinfrescare i cassetti.
Chlorophytum comosum
Se non avete un pollice verde invidiabile, il falangio è la pianta che fa per
voi. Molto resistente, poco soggetta a malattie, facile da allevare necessita
solo di molta luce. Grazie al suo fitto fogliame e ai fiori bianchi la pianta è
in grado di filtrare benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene.
Spathiphyllum
Questo giglio richiede un’esposizione in penombra ed un’annaffiatura
regolare una volta la settimana per poter produrre i suoi candidi fiori
bianchi. E’ imbattibile nella lotta dei più comuni composti organici volatili,
quali il benzene, la formaldeide e il tricloroetilene, ma risulta efficace anche
con toluene e xilene.
Aglaonema
L’Aglaonema cresce anche in condizioni di scarsa luce e produce fiori e
frutti rossi. E’ in grado di filtrare diversi inquinanti atmosferici.
Sansevieria trifasciata
Nota anche come lingua di suocera, questa pianta da interni è una delle più
efficaci nel depurare l’aria. E’ in grado di filtrare e rendere inoffensiva la
formaldeide spesso presente nei prodotti per la pulizia, nella carta igienica o
nei tessuti per la cura personale. Sistematene una in bagno: saprà prosperare
anche in condizioni di luce scarsa.
Dracaena marginata
Grazie alle sue bordature di un rosso intenso, la dracena aggiunge
sicuramente un tocco di colore ai nostri ambienti ed il suo arbusto può
crescere per diversi metri. E’ l’ideale per combattere sostanze come lo
xilene, il tricloroetilene e la formaldeide, che come abbiamo già detto
possono essere presenti in lacche o vernici.
Dracaena deremensis
Può combattere gli agenti inquinanti contenuti in oli e vernici. Cresce in
modo rigoglioso anche in presenza di scarsa luce. Il suo fusto sottile è
sovrastato da una chioma di foglie allungate e può raggiungere un’altezza
sorprendente.
Ficus benjamina
Questa pianta molto diffusa può aiutarci a filtrare molti agenti inquinanti
come la formaldeide, contenuta nei tappeti e nei mobili di casa, ma anche il
tricloroetilene ed il benzene. Il ficus non è una pianta facilissima, ma se
scegliete una posizione in casa dove c’è la giusta esposizione solare ed
effettuate un’annaffiatura regolare, sarà molto longeva.
Gerbera jamesonii
La gerbera è una pianta da fiore ideale per rimuovere la trielina, spesso
presente nei capi d’abbigliamento lavati a secco. Ponetela nella vostra
lavanderia o in stanza da letto ma fate attenzione: ha bisogno di molta luce.
Di notte meglio rimuoverla dalle stanze in cui dormite.
Chrysantheium morifolium
I coloratissimi fiori del crisantemo oltre a donare una nota di vivacità alla
vostra casa o al vostro ufficio, vi aiuteranno a filtrare il benzene,
normalmente presente nei collanti, nelle vernici, nelle plastiche e nei
detersivi. Ricordatevi di collocarlo in un punto dove possa godere della luce
intensa del sole che farà germogliare i suoi fiori.
Camomilla
Ha notevoli proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, perché uccide i
batteri. È indicata nelle infezioni del cavo orale, nelle congiuntiviti
batteriche e nelle infezioni vaginali.
Agisce molto bene soprattutto per via locale: sciacqui, gargarismi,
irrigazioni vaginali, bagni oculari , infusi (per renderli più potenti si
mettono 2 cucchiai di camomilla in 1 bicchiere d’acqua).
Si può associare a un olio essenziale o anche ad altre piante.
Al posto della camomilla comune meglio usare la romana (Anthemis
nobilis), più potente. Assicuratevi che siano presenti anche i capolini.
Oli essenziali
Uccidono i batteri o li rendono inoffensivi.
Sono indicati contro le infezioni dell’apparato digerente, del cavo orale,
dell’apparato respiratorio. Infezioni di naso, orecchie e gola, urinarie e
vaginali. In caso di infezioni ricorrenti è utile fare un aromatogramma, un
esame in cui si seleziona l’essenza più efficace mettendola a contatto con il
germe responsabile dell’infezione. Si prendono in gocce, su un cucchiaino
di olio extravergine d’oliva: dalle 2 alle 5 gocce a seconda della potenza
dell’olio e per 10-12 giorni. Si possono veicolare anche in creme o pomate
e vengono assorbiti per via cutanea. Per bagni aromatici, si versano poche
gocce nell’acqua della vasca. Per sterilizzare l’ambiente, metterne qualche
goccia nei diffusori o negli umidificatori.
Si possono associare a non più di tre oli essenziali.
Attenetevi rigorosamente alla prescrizione e controllate che si tratti
veramente di oli essenziali di alta qualità.
Echinacea
La sua efficacia di antibiotico non è dimostrata, ma è provato che aumenta
il numero dei leucociti e la densità dei macrofagi (cellule del sistema
immunitario), quindi rafforza la risposta difensiva nei confronti delle
infezioni.
È una pianta ad ampio spettro, ha effetto su vari apparati. Gli indiani
d’America la utilizzavano contro le ferite infette, ma è utile in caso di
infezioni delle vie respiratorie (tonsillite) e gastrointestinali.
La forma più efficace è l’estratto fluido: 20 gocce in poca acqua, tre volte al
giorno. In estratto secco si assume 1 compressa per tre volte al giorno.
Si può associare a un olio essenziale o anche ad alte piante.
Funziona molto bene (anche come prevenzione) nelle forme influenzali
accompagnate da tosse e mal di gola.
Uva ursina
Ha un’azione batteriostatica, in particolare nei confronti dell’Escherichia
coli, il batterio responsabile di infezioni intestinali, respiratorie e urinarie.
La molecola dell’uva ursina prende il posto dell’Escherichia coli sui
recettori delle mucose colpite. È molto efficace soprattutto in caso di cistite.
Si prende in infuso, 1 cucchiaio in 200 cc di acqua; in estratto fluido, 20
gocce in poca acqua per tre giorni; in estratto secco, una compressa per tre
giorni.
Funziona molto bene l’associazione dell’estratto fluido di uva ursina con
l’olio essenziale di eucalipto (4-5 gocce su mezzo cucchiaino di olio
extravergine d’oliva, 4-5 volte al giorno).
Durante la cura, bere molto per facilitare l’eliminazione dei batteri.
Assumere piccole dosi di bicarbonato allo scopo di alcalinizzare le urine.
Bronchite
In fase iniziale, gli oli essenziali più indicati sono quelli di eucalipto e di
pino: 4-5 gocce su mezzo cucchiaino di olio d’oliva, 4-5 volte al giorno.
Quando la situazione è acuta, con catarro e febbre, si utilizza un olio
essenziale di timo, che ha anche un effetto immunostimolante: 2-3 gocce,
tre volte al giorno per 8-10 giorni.
Infusi: si prepara una miscela con 25 g ciascuno di farfaraccio (Tussilago),
malva, altea e borragine, poi se ne mette un cucchiaio in una tazza; si fanno
bollire 250 cc di acqua, si versano nella tazza e si lascia in infusione per 10
minuti. Da bere 3-4 volte al giorno, dopo aver dolcificato con un po’ di
miele.
Tonsillite batterica
Limone OE, 5-6 gocce in mezzo cucchiaino di olio d’oliva, 4-5 volte al
giorno per una decina di giorni. In alternativa: Chiodi di garofano OE, 2-3
gocce (in olio), 3 volte al giorno per 7 giorni.
Localmente: spray a base di propoli, 2-3 spruzzi al giorno nel cavo orale.
Infezioni urinarie
Il rimedio fitoterapico d’elezione è l’uva ursina, 20 gocce di estratto secco 3
volte al giorno, prima dei pasti. Meglio se associata all’olio essenziale di
eucalipto, che è un antibiotico naturale ad ampio spettro: 4-5 gocce su
mezzo cucchiaino di olio d’oliva, 4-5 volte al giorno, per 10-12 giorni.
In caso di cistiti ricorrenti, fare una urinocoltura e un aromatogramma per
individuare l’olio essenziale più efficace.
Spesso le infezioni recidivanti sono legate a una disbiosi (una eccessiva
produzione di sostanze tossiche nell’intestino); in questi casi è molto utile
l’estratto fluido di mirtillo (20 gocce in poca acqua, 3 volte al giorno),
perché agisce bene sia sull’infezione sia a livello intestinale.
Ascesso dentario
Bardana EF, 20 gocce in poca acqua, 3 volte al giorno prima dei pasti
associata all’olio essenziale di limone (potente battericida), 5-6 gocce su
mezzo cucchiaino di olio extravergine d’oliva, 4-5 volte al giorno per una
decina di giorni.
Per chi non tollera gli oli essenziali e per i bambini il rimedio d’elezione è
omeopatico: Mercurius solubilis 30Ch, 10 granuli in un bicchiere d’acqua.
Meglio se si aggiungono gli oligoelementi Rame-OroArgento, 1 dose al
mattino.
Sinusite
Ottimi gli oli essenziali di eucalipto e pino, 4-5 gocce su mezzo cucchiaino
di olio extravergine d’oliva 4-5 volte al giorno. Gli stessi oli possono essere
utilizzati per fare delle inalazioni: si mettono 3-4 gocce sul fazzoletto e di
tanto in tanto si respira l’essenza. Oppure si possono diffondere nella stanza
con un umidificatore: oltre a profumare, sterilizzano l’ambiente.
Tra le piante, si può utilizzare l’estratto fluido di melaleuca (l’albero del tè),
20 gocce in poca acqua, 3 volte al giorno prima dei pasti, per un periodo di
un mese-40 giorni.
Otite
Per via interna: Calendula in estratto secco, 20 gocce in poca acqua, 3 volte
al giorno prima dei pasti. Localmente: tintura madre di Piantaggine, 1-2
gocce nel condotto uditivo.
Molto efficace anche l’olio essenziale di timo, 2 gocce in mezzo cucchiaino
di olio extravergine d’oliva, 4-5 volte al giorno, per 10 giorni. Se è presente
un’infezione purulenta, associare una dose (al mattino) di Rame-Oro-
Argento in oligoelementi.
D’obbligo il disclaimer.
Le informazioni raccolte sono di natura generale e a scopo puramente
divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un
medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei
casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, farmacisti,
veterinari, fisioterapisti, etc.). Rivolgetevi sempre al vostro medico o altro
addetto del settore sanitario per qualsiasi quesito possiate avere in merito
ad una condizione medica.
Un semplice detox
Primavera, vegan o no, iniziamo una detox con frullati di frutta o verdura!
Se state cercando di aumentare il vostro livello di energia e il vostro
benessere generale, una disintossicazione del corpo può essere un favore
che vi fate. Adesso che iniziano ad arrivare verdure e frutta fresca, vi do
due ricette, a seconda che preferiate verdure oppure frutta e potete iniziare
una bella disintossicazione ed eliminare le tossine dal corpo. Se avete
malattie importanti o problemi di sottopeso, consultate sempre uno
specialista prima di iniziare a fare di testa vostra!
Secondo molti esperti, questi frullatoni, possono aiutarvi a riportare tutti i
sistemi in un sano equilibrio.
Detox Verde
Questa bevanda detox vegetale è costituita principalmente da verdure verdi
ed offre una pulizia efficace e naturale al corpo e al sistema digestivo. Si
può bere in più volte durante la giornata. Ovviamente va considerato un
sostituto dei pasti. Potete anche mangiarla in insalata, ma il beverone è
sicuramente meglio, anche centrifugato!
• 3 carote
• 3 foglie di cavolo verza
• 2 gambi di sedano
• 2 barbabietole
• 1 rapa
• ½ mazzo di spinaci
• ½ cavolo
• ½ mazzetto di prezzemolo
• ½ cipolla
• 2 spicchi di aglio
Mescolate tutti gli ingredienti con acqua e fate diventare una purea con il
frullatore.
• 5 arance spremute
• ½ bicchiere di acqua
• ½ tazza di fragole e banane
• 1 pezzetto di 2 cm circa di zenzero
• 1 piccolo spicchio d’aglio
• 1 cucchiaio di olio di lino
• 1 cucchiaio di lecitina in granuli
• 1 cucchiaio di succo di limone appena spremuto
• 1 cucchiaio di spirulina
Il bianco o il grigio dei capelli non è solo un segno dell’età che avanza.
Ho messo una bella lista lunga, proprio per includere più ingredienti
possibili che abbiamo in casa!
1. Lavare il viso con acqua più volte al giorno. Non usare sapone o
detergenti, ma lavare con acqua pura. Se lavate ogni volta con detergente
l’untuosità della pelle aumenta perchè l’extra viene secreto dalle ghiandole
a causa della perdita di umidità.
Mi raccomando l’olio non deve entrare in contatto con la gola, perché ora
trasporta materiale diciamo “tossico”, quindi niente gargarismi!
Una volta finito sputate nel cestino o dove volete ma non nel lavandino,
essendo olio di cocco potrebbe solidificare nelle tubature e intasarle. Infine,
sciacquate la bocca con acqua pulita due o tre volte, bevete un bicchiere
d’acqua e rilassatevi. Vi sentirete sicuramente molto bene!
Per capelli sfibrati e asfittici, è ottima la lozione alla lavanda, che frizionata
sul cuoio capelluto riattiva la circolazione e rivitalizza il bulbo. Ecco cosa ci
serve: 30 g di fiori di lavanda, 150 g di alcool a 30°. Tenete al macero per 8
giorni i fiori di lavanda nell’alcool, muovendo il recipiente ogni giorno.
Filtrate e conservate la tintura in una boccetta di vetro con contagocce.
Utilizzatene poche gocce al mattino per frizionare il cuoio capelluto
Per curare i capelli sfibrati ma grassi, ecco la lozione detergente che fa per
voi, a base di ortica e sapone di Marsiglia. Vi servono 5 foglie di ortica, 1
cucchiaio di sapone di Marsiglia a scaglie e 150 g di acqua. Lasciate in
infusione l’ortica nell’acqua bollente per 20 minuti. Filtrate e aggiungete il
sapone fatto fondere precedentemente con poca acqua tiepida, a
bagnomaria. Mescolate energicamente il composto e utilizzatelo come
shampoo.
Capitolo 22
Ricette Vegane
A cura di Carol Saito
Antipasti pag.182
Primi piatti pag.184
Sughi per la pasta pag.188
Contorni pag.191
Secondi piatti pag.195
Dolci pag.197
Tramezzino ricco
mi ci ficco!
Asparagi crudi
marinati
Condire le carote e il cavolo cappuccio con la maionese, sale, pepe e
limone e i piselli con la maionese separatamente. Alternate le fette di pane:
uno strato con hummus e radicchio, uno con cavolo e carota, uno con piselli
e maionese. Ta gliate in quattro e tenete assieme con uno stecchino
Lavare e tagliare per lungo gli asparagi togliendo la parte finale più dura.
Mettere in una ciotola e condire con salsa di soia, olio EVO, pepe, limone e
una o due foglie d’alloro, poi infilare col succo in un sacchetto di plastica.
Lasciare circa 2 ore in frigo e servire come antipasto croccante con qualche
grissino o pane al sesamo.
INGREDIENTI
INGREDIENTI
Asparagi giovani,
salsa di soia
limone
foglia d’alloro
pepe
INGREDIENTI
Carote
patate
piselli
Per la maionese:
3-4 cucchiai di lecitina di soia panna vegetale
yogurt di soia non zuccherato limone
sale
INGREDIENTI
INGREDIENTI
800 g zucca
200 g castagne (cotte al vapore e sottovuoto) sale & pepe
olio EVO
1 scalogno a fettine
1 spicchio di aglio
crostini di pane
rosmarino fresco
INGREDIENTI
Bollire riso basmati dopo averlo lavato, oppure cuocere a vapore. Fare un
soffritto con la cipolla tagliata grossolanamente, aggiungere il peperone
giallo tagliato a listarelle, i fagioli rossi e le spezie ag
INGREDIENTI
Riso basmati
Cipolla rossa
Fagioli rossi
Peperone giallo
Pomodori freschi o pelati Spezie messicane
Olio EVO q.b.
INGREDIENTI
Per la besciamella:
500 ml di latte di soia
50 g di farina 00
50 ml di olio evo
sale fino
1 pizzico di noce moscata tritata 500 gr di zucchine 1 spicchio d’aglio
una cipolla bianca sale e pepe
lievito alimentare
poco pane grattugiato
INGREDIENTI
Fusilli
Per il vegù:
soffritto di carota
sedano
cipolla
2-3 hamburger di soia oppure seitan frullato a sembrare carne tritata
vino per sfumare
pelati
rosmarino
origano
timo
sale
pepe
INGREDIENTI
Malloreddus con
zafferano al pesto
di fave
Bollire gli gnocchetti sardi in acqua con sale e una bustina di zafferano in
modo che diventino un bel giallo. Tostare i pinoli in una pentola
antiaderente. Mettere
INGREDIENTI
Malloreddus
1 bustina di zafferano
200 gr di fave
qualche foglia di basilico fresco
1 spicchio d’aglio
olio EVO
pepe
pinoli
lievito alimentare
Risotto Primavera
Pulire gli asparagi eliminando la parte legnosa del gambo, separare le punte
dai gambi, tagliare i gambi. Tagliare le zucchine e il peperone a cubetti.
Tritare finemente cipolla e spicchi d’aglio. In una padella grande, scaldare 2
cucchiai di olio extravergine d’oliva, farvi saltare gli asparagi, le zucchine, i
pomdorini e il peperone per 5-6 minuti mescolando di tanto in tanto.
Togliere dal fuoco e tenere da parte. In un tegame dal fondo pesante, far
scaldare 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, soffriggervi mescolando la
cipolla e l’aglio. Aggiungere il riso, fare tostare per 2-3 minuti, mescolando.
Versare sul riso un mestolo di brodo vegetale bollente, cuocere mescolando
fino a fare assorbire completamente. Conservandone 2 cucchiai, aggiungere
il brodo un mestolo per volta lasciando ogni volta assorbire; continuare per
15 minuti circa fino a quando il riso risulterà al dente e il brodo finito.
Unire al riso gli ortaggi e il brodo conservato, cuocere mescolando per altri
2 minuti. Insaporire con pepe e sale, aggiungere un poco di olio e il
basilico. Amalgamare bene e servire subito.
INGREDIENTI
Riso basmati
asparagi
zucchine
peperone rosso
qualche pomodorino 1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
1 lt. di brodo vegetale
1 cucchiaio di basilico tritato olio extravergine d’oliva pepe
sale
non fare seccare), aggiungere i ceci. Servire sulla pasta o come contorno
con timo fresco, pepe o peperoncino.
INGREDIENTI
1 cipolla
250 gr zucca
pinoli
5-6 pomodori secchi
olio EVO
sale e pepe (chi preferisce peperoncino rosso)
INGREDIENTI
1 cipolla
250 gr zucca
200 gr ceci ammollati
olio EVO
sale e pepe (chi preferisce peperoncino rosso) un po’ di timo fresco
Sugo con scarola Sugo di broccoli olive nere o
verdi, pomodorini e peperonicapperi rossi con
pinoli tostati
INGREDIENTI
1 scarola medio-grossa
1 spicchio d’aglio
olive verdi o nere a seconda dei gusti
3 cucchiaini capperi
10 pomodorini
olio EVO
sale
pepe
INGREDIENTI
1 broccolo verde
pomodorini datterini
1 peperone rosso
pinoli
2 spicchi d’aglio
olio EVO
sale
pepe
peperoncino
basilico fresco o surgelato formaggio vegan da grattugiare
Sugo di ceci,
pomodorini e semi
di papavero
Fare un trito con la carota, cipolla e uno spicchio d’aglio. Aggiungere i ceci,
i pomodorini tagliati a pezzetti, far saltare nella padella non facendo
asciugare completamente il liquido e alla fine mettere una bella spolverata
di semi di papavero.
Crema
di melanzane
INGREDIENTI
INGREDIENTI
1 melanzana grossa
1 spicchio di aglio
2 cucchiaini di prezzemolo tritato olio extravergine d’oliva
pepe
sale
INGREDIENTI
Patate
formaggio vegan spalmabile alle erbe aglio in polvere
erba cipollina fresca o essiccata sale
pepe
olio EVO
lievito alimentare
pane grattugiato
INGREDIENTI
Fiori d’acacia
farina di riso
acqua gassata fredda
sale
pepe
olio per friggere
Zucchini
alla scapece crudi Fagiolini ripassati
con salsa di soia
e semi di sesamo
Ammollate gli zucchini in acqua e aceto
(metà e metà), una volta ammollati, striz
zate bene, aggiungete sale, aglio tritato
fine, olio EVO e menta fresca tritata.
Mondare i fagiolini, sbollentare in acqua
INGREDIENTI
INGREDIENTI
Fagiolini
aglio
salsa di soia semi di sesamo pepe
olio EVO
Barchette
di indivia belga Cipolline in agrodolce
caramellate
Lavate le foglie più grandi dell’indivia e
lasciate asciugare. Preparate in una terri
na i pomodori tagliati a pezzetti con aglio
essiccato, sale, olive ripiene tagliate a
rondelle, ricotta vegana e poco olio d’oli
va. Riempite le barchette e servite freddi.
Dorare le cipolline con un po’ d’olio d’oliva. Mettere in un bicchiere grosso
aceto, zucchero, sale, pepe e acqua calda, sciogliere. Appena dorate,
aggiungere tutto il contenuto del bicchiere e lasciare cuocere fino ad
assorbimento del liquido....rimarrà solo il caramello!
INGREDIENTI
Indivia belga
pomodorini
olive ripiene
ricotta vegana
aglio essiccato
sale
olio EVO
INGREDIENTI
Cipolline bianche
mezzo bicchiere aceto di vino preferibilmente bianco
2 cucchiai colmi di zucchero di canna grezzo sale
pepe
olio d’oliva
Per
chi li vuole saltare in padella basta aglio, olio extra vergine, peperoncino,
sale e solo pochi minuti per insaporire. Togliere dal fuo
INGREDIENTI
1 avocado maturo
aglio
olio EVO
succo di mezzo limone
sale
Come per quasi tutte le ricette c’è molta libertà nell’utilizzo degli
ingredienti e non ripetere due volte la stessa ricetta è normale quando si
usano gli avanzi e quello che c’è in casa. Questa ricetta viene bene con tutti
i tipi di risotto. Potete aggiungere olive, capperi, carne e verdure cotte a
vostro piacimento.
Aggiungete al risotto il pan grattato, il sale e il pepe e mescolate. Se il
composto risultasse troppo liquido aggiungete altro pan grattato. Formate
delle palline di risotto con le mani e passatele nella farina. Rosolate le
polpette in una padella con poco olio. Quando si sarà formata una crosticina
sulla superficie mettetele da parte. Fate rosolare lo spicchio d’aglio e
aggiungete la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero, sale e pepe.
Lasciate cuocere circa 5 minuti a fiamma media e con il coperchio.
Aggiungete le polpette e lasciate cuocere altri minuti. Servite con un filo
d’olio extravergine d’oliva.
Torta salata
di carciofi
Cuocere i carciofi in olio con l’aglio, sale e pepe. Aggiungete acqua per
ammorbidire i carciofi fino a cottura. Una volta cotti, frullate i carciofi cotti
e poi mescolate in una terrina carciofi frullati e besciamella.
Mettere la pasta sfoglia in una teglia e aggiungere il composto. Cuocere
circa 20 min. a 180°.
INGREDIENTI
INGREDIENTI
2 porzioni di risotto
1/2 bicchiere di pan grattato
1/3 bicchiere di farina
olio extravergine
1 spicchio d’aglio
1 bicchiere di passata di pomodoro sale e pepe
Bocconcini
di seitan fritti
Spezzatino di
bocconcini di soia
con polenta
Strappare il seitan a pezzetti grossolani,
asciugare in forno sulla carta forno con sopra una spennellata di salsa di
ketchup. Una volta asciugati e raffreddati, fare una pastella con farina di
riso e acqua, passarli prima nella pastella, poi nel pane grattugiato e infine
friggere. Servire con salsa ketchup.
INGREDIENTI
Bollire in acqua e sale i bocconcini di soia per circa 10 minuti e scolare. Nel
frattempo preparare un trito di cipolla, sedano, carota. Rosolare in poco olio
d’oliva e mettere nel trito i bocconcini di soia, poi aggiungere 1 bicchiere di
vino e lasciare sfumare. Aggiungere i piselli, i pelati, sale e rosmarino. A
chi piace si possono mettere anche altre erbette. Lasciare cuocere almeno
un’oretta. Preparare una polenta morbida e quando è pronta servire con lo
spezzatino caldo.
INGREDIENTI
INGREDIENTI
INGREDIENTI
Budino al
cioccolato anche
per diabetici
INGREDIENTI
300 gr. farina di Kamut
250 gr zucchero di canna
200 gr margarina
5 limoni spremuti
1 bustina lievito per dolci o cremor tartaro
CREMA
185 gr zucchero di canna (facoltativo)
40 gr farina di kamut
45 gr di burro di soia
250 ml latte di soia
INGREDIENTI
Vega-tiramisu
INGREDIENTI
Pavesini
caffè d’orzo
zucchero di canna
panna vegetale da montare vanillina
fecola di patate
1 lt. latte di soia
scorza di limone grattugiata cacao amaro in polvere
Vega-sacher
Forse non tutti sanno che ogni alimento ha il proprio specifico enzima che
la natura ha creato nel corso dell’evoluzione e nulla è sostituibile a questa
fondamentale funzione! La mancanza di enzimi nel cibo può portare a
problemi digestivi, carenza di nutrienti, invecchiamento e aumento di peso.
Inoltre una dieta crudista-vegan ha un ottimo equilibrio acido-alcalino,
contiene meno grassi trans e grassi saturi rispetto alla tipica dieta
occidentale, è anche a basso contenuto di sodio e zucchero e ad alto
contenuto di potassio, magnesio, acido folico, fibre, vitamina A e si riesce
ad assumere tante più sostanze antiossidanti.
Queste sono informazioni che si sentono spesso, anche se non gli diamo
peso: il motivo per il quale mangiamo deve essere tenerci in salute e non
ammalarci! Quanti di voi hanno sentito il consiglio di mangiare 5 porzioni
di frutta e verdura crude durante il giorno? Di mangiare la frutta lontano dai
pasti? Di fare almeno 2 spuntini durante la giornata con della frutta? Alla
fine ho capito che non dobbiamo andare in America per trovare un corretto
stile alimentare, ma ascoltare veramente tutti i consigli preziosi che ci
girano attorno e seguire quello che ci fa stare meglio.
Quello che mangiamo noi vegan-crudisti sarebbe una lista troppo lunga
perché è tutto quello che ti offre la natura allo stato grezzo e secondo la sua
stagionalità; purtroppo l’industria alimentare ha selezionato per noi solo
alcuni dei migliaia di alimenti vegetali commestibili, tanto da farci
sembrare relativamente pochi gli alimenti da mangiare.
Come spuntino vanno bene sia frutta fresca o disidratata di tutti le varietà,
oppure sgranocchiare dei semi oleosi ( mandorle, nocciole, pistacchi…).
A pranzo tanta verdura: tutte le varietà disponibili di stagione, quella che vi
pare, condita anche con varie salse o pesti di verdure. Le combinazioni sono
infinite. Oppure delle alghe come sostituto della pasta.
Allo spuntino del pomeriggio si mangia sempre frutta fresca o disidratata
oppure un bel frullato, anche una fetta di dolce “crudo”; a cena si rimangia
verdura cruda con un bel centrifugato come aperitivo.
Vi assicuro che vi sentirete dei leoni, svegli, energici e non avrete mai più
bisogno di alcuna medicina.
Frutta e verdura sono alimenti che danno veramente vita ai nostri corpi: con
la giusta dieta si può migliorare tanto, l’importante è mangiare quando si ha
fame e fermarsi quando si è soddisfatti, bisogna all’inizio rieducarsi allo
stimolo della fame, perché capita che a volte basta un bicchiere d’acqua e il
senso di fame passa; ricordiamoci che per la maggior parte, siamo fatti
d’acqua e bevendo molto aiutiamo anche l’eliminazione delle tossine. Io
mangio di frequente e piccole porzioni senza mescolare troppo gli alimenti,
in questo modo la digestione funziona anche meglio.
Per esempio una zucchina tagliata a spaghetti diventa una pasta, frullata
diventa una zuppa, essiccata diventa chips, tagliata in fette lunghe con una
mandolina diventa una lasagna, a julienne o tagliuzzata con una grattugia o
dadini serve per decorare piacevolmente le insalate. Tutte queste diverse
tecniche servono per aiutarci a realizzare una vasta gamma di divertenti
idee per sempre nuove ricette.
Preparazione
Tagliare la banana e lasciarla per 3-4 ore nel congelatore, lavare la lattuga,
inserire tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare fino a quando non ci
saranno più nessun pezzetto.
Ingredienti per N°4 persone 1 banana grande congelata 6 foglie di
lattuga romana
3\4 di acqua o latte vegetale (potete scegliere tra riso, soia o anche
mandorle) 1 cucchiaino di vaniglia
semi di canapa sgusciati
Preparazione
Tagliare le mele e le pere a cubetti con la buccia (se sono bio) , lavare la
bieta, inserire tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare fino a quando
non ci saranno più nessun pezzetto… Gustare immediatamente!
Preparazione
Tagliare la banana e congelarla per 3-4 ore, lavare gli spinaci, inserire tutti
gli ingredienti in un frullatore e frullare fino a quando non ci saranno più
nessun pezzetto.
Servire e sorprendere!
Un’ insalata insolita, con i broccoli crudi che sono buonissimi. Di solito
subiscono lunghe cotture e gli diamo la colpa di essere indigesti, invece
mangiati crudi evita la puzza che si sprigiona durante la cottura. Si
digeriscono meglio. E poi, sebbene poveri di calorie, i broccoli sono tra i
cibi più ricchi di sostanze nutritive.
Preparazione
Preparare il sugo con i pinoli, olio, sale, pepe e curcuma pestando tutto in
un mortaio, lavare i broccoli tagliandoli in piccoli alberelli, lavare e tagliare
in 4 anche i pomodorini, condire tutto con la salsa e lasciare insaporire
almeno 30 min. prima di servire.
Preparazione
Lavare tutta la verdura, e tagliare con la mandolina a rondelle, cubetti e
julienne le verdure e comporre il piatto arricchendolo di palline di
formaggio di mandorle alle erbe. (Per il formaggio di mandorle, vedere la
ricetta del formaggio di macadamia che si trova nel cheescake).
Insalata semplice, ma che con il formaggio si esalta!
Preparazione
Lavare tutte le verdure, e tagliare tutto con la mandolina, comporre
l’insalata sul piatto e arricchirla di semi vari.
Preparazione
Lavare gli asparagi conservando le punte per la decorazione, lavare la
zucchina e ridurla in cubetti, sbucciare l’avocado e frullare tutto in un
frullatore fino a quando diventa cremoso, versare nelle scodelle e guarnire
con le punte d’asparagi, olio, prezzemolo fresco e pepe.
Fresco e vitale!
Preparazione
Lavare e tagliare tutte le verdure a pezzi, inserire tutto nel frullatore fino a
quando non diventa cremoso, poi servire con una dadolata di verdure a
pezzettini e erbe aromatiche fresche, se si gradisce anche con qualche
cubetto di ghiaccio.
D’estate esprime il suo massimo gusto.
Preparazione
Preparare un latte di noce, frullando noci e acqua, sempre nel frullatore
inserire l’avocado pelato a pezzetti, i semi di zucca, tagliare la cipolla e
inserire anche l’aglio, lavare e togliere i fili del sedano, aggiustare di sale e
pepe, versare nella zuppa i semi canapa decorticati e poi guarnire con il
lievito alimentare.
Sembrerà una vellutata, che al primo assaggio vi saprà conquistare.
Preparazione
Marinare i funghi in un cucchiaio di tamari, agave, e un cucchiaio d’ olio di
oliva, per 20 min circa, in un frullatore inserire i funghi ( lasciandone
qualcuno per decorare) le cipolle affettate, avocado sbucciato, pomodoro,
aglio aggiungendo 1\2 tazza d’acqua, assaggiare e aggiustare la consistenza
con altra acqua e se necessario aggiungere il sale. Versare nelle ciotole e
condire con pepe, olio d’oliva a filo e i funghi tenuti da parte e del
prezzemolo.
Il sapore di una zuppa della nonna, questo è ciò che ricorda!
marinatura
Zuppa di mais dolce
Le
zuppe sono ricette semplici, che possono sorprendere quando gli
abbinamenti sono insoliti, ma assolutamente azzeccati. Questa zuppa di
mais, è dolce e saporita allo stesso tempo. L’ho fatta più volte perché è
piaciuta anche ai miei bimbi.
Preparazione
Separare i chicchi di mais dalla pannocchia fresca, conservarne una
manciata per decorare, preparare il latte di mandorla (1 litro d’acqua, 200g
di mandorle pelate , 3-4 datteri); frullare tutti gli ingredienti insieme e
servire con dei chicchi di mais e mandorle come guarnizione.
Il sale da il giusto tocco di…zuppa!
Preparazione
Lavare tutte le verdure tagliarle grossolanamente, tenere da parte qualche
listarella di peperoni per guarnire, e frullare tutti gli ingredienti fino a dargli
una consistenza cremosa. Una volta pronto e versata la zuppa condire con
olio a filo i peperoni a listarelle e a piacere aggiungere il peperoncino.
L’accostamento della zuppa con le parti intere, rende il piatto più gustabile.
Le zuppe crude sono un modo meraviglioso per mangiare più cibi crudi
nella dieta di tutti i giorni, in quanto possono essere preparati e in poco
tempo. Inoltre, tutto ciò che serve è un frullatore e tanta fantasia. Se
poi è inverno basta intiepidire la zuppa nell’essiccatore e il gioco è
fatto!
Preparazione
Lavare tutte le verdure, sbucciare l’avocado e i cetrioli, inserire tutti gli
ingredienti nel frullatore fino a quando non assume una consistenza
cremosa, versare nelle ciotole e guarnire con pinoli e lievito alimentare.
Questo classico è buono in tutte le occasioni.
Preparazione
Lasciare le mandorle sgusciate in ammollo per una notte, poi privarle della
pellicina. Lavare carote e asparagi, pelare le carote, poi sempre con il pela-
patate tagliare nel verso lungo sia le carote che gli asparagi in modo da
dargli la forma di fettuccine. Preparare il pesto bianco inserendo nel mix
tutti gli altri ingredienti tranne l’acqua che dovrà essere aggiunta un po’ per
volta. Alla fine impiattare le fettuccine condendole con il pesto bianco un
filo d’olio e una spruzzata di pepe e coriandolo.
L’effetto visivo è straordinario, ma il sapore supera quello!
o spiromat
Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 1 ora + ammollo
Pappardelle alla panna acida
I primi crudi, sono davvero una novità che fanno sempre la loro figura
e che difficilmente non sorprendono per i loro sapori nuovi. Questo che
vi propongo è tra i più amati da mio marito perché la salsa ha un gusto
molto penetrante ed è indicato per chi non ama i gusti lisci.
Preparazione
Mettere a bagno mandorle (togliere la pellicina dopo), anacardi, pinoli e
macadamia per 2-3 ore, scolare, sciacquare bene e scolare di nuovo .
Frullare la frutta secca insieme al resto degli ingredienti fino a quando non
diventa un composto liscio e omogeneo, lasciare riposare in frigorifero per
3-4 ore. Ora che la panna acida è pronta, lavare e tagliare gli asparagi con
un pelapatate, e condirli con la panna acida e scalogno e erba cipollina
tritati finemente.
Sono un piatto che ha un gusto deciso per palati che non si accontentano!
di ammollo
Spaghetti di cetriolo
Gli
“spaghetti” di verdure si prestano bene come sostituto salutare della
classica pasta; questo è particolarmente indicato per chi ama le verdure
fresche, ma presentate in nuove e deliziose varianti.
Preparazione
Lavare il cetriolo, tagliare le estremità e tagliare nella taglierina a spirale e
mettere gli spaghetti su un piatto lasciandolo inclinato su di un lato,
mescolare tutti gli altri ingredienti per il sugo nel frullatore, scolare l’acqua
che nel frattempo e uscita dai cetrioli condire con il sugo e guarnire con le
erbe aromatiche.
Piatto semplice che non mancherà di sorprendervi.
a spirale
Difficoltà : facile
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ketchup Raw
crudi, e l’acido dell’aceto di mele, ricco di enzimi, che sono così benefici
per il nostro corpo. Per il ketchup che di solito preparo, come per tutto
il resto, uso solo i pomodori secchi e freschi biologici, infatti il ketchup
crudo ha un colore più chiaro, che può sembrare un po’ meno attraente
esteticamente, abituati al ketchup già pronto e cotto, ma questi prodotti
commerciali sono anche pieni di solfati che sono molto dannosi per la
nostra salute. Quando è possibile è sempre meglio scegliere di comprare
biologico. Naturalmente, si può servire questo ketchup crudo su
hamburger vegetali crudi o come salsa di accompagnamento alle
verdure crude! Il sapore è davvero perfetto, la prima volta che ho
provato a fare questa ricetta si è rivelata perfetta senza alcun ritocco.
Mi piace cercare di ricreare i vecchi cibi con nuove versioni di ricette
crude, che sono più gustose e sane, in modo da mostrare alla persone
che mangiare sano è divertente e saporito. Inoltre, vorrei dire che
questa è una ricetta che ogni mamma dovrebbe sapere preparare per i
propri bimbi!
Preparazione
Ammollare i pomodori secchi nell’acqua per 20 min, tagliare i pomodori a
cubetti senza gettare l’acqua di vegetazione o i semini, tagliare anche la
cipolla e i datteri a pezzetti, frullare tutto insieme aggiungendo l’olio a filo
fino a quando diventa una salsa omogenea, e senza lasciare grumi.
Servite in una ciotola bianca per offrire un bel contrasto…e non dite che è
ketchup raw, non lo riconosceranno!
minuti di ammollo
Maionese di macadamia
Non sono mai stata un’amante della maionese, anche da ragazzina non
la mangiavo mai, perché non mi è mai piaciuto il sapore troppo grasso.
Ora invece avendo dei bambini ho dovuto cercare una ricetta sana da
poter proporgli con un buon sapore, e da mangiare senza rimorsi. Dopo
alcuni tentativi (e fallimenti), alla fine sono arrivata a questa ricetta di
maionese cruda… ne vale veramente la pena! Io consiglio di provare
questa ricetta di maionese, è un must specialmente quando si abbina
agli hamburger vegetali crudi o con le polpette vegetali crudi. La
maionese di noci di macadamia ha un sapore burroso, molto mite, con
un gusto molto ricco, leggero e soffice, forse ha un gusto “troppo” di
maionese. Questa ricetta di maionese ottiene un 10 sul sapore e
nutrizione! Le noci di macadamia sono il re dei frutti a guscio perché
contengono meno acidi grassi polinsaturi. Un consiglio se si desidera un
sapore un po’più intenso, basta aggiungere un cucchiaino di erbe
aromatiche e un po’ di pepe di Caienna, oppure emulsionare la
maionese con un po’di aglio (antimicotico e immunostimolante).
Preparazione
Lasciare in ammollo le macadamia per un ora, poi frullare il tutto fino ad
arrivare ad una consistenza liscia e spumosa, la stessa consistenza della
maionese , se si vuole si può aggiungere un pizzico di curcuma per donarle
il colore giallino come la maionese classica.
I vostri bimbi…e mariti golosi, saranno entusisti!
(opzionale)
Strumenti da usare: minipimer
Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 10 Minuti + un’ora
di ammollo
Hamburger Raw
Preparazione
Frullare i semi fino a farli diventare farina, poi unire il resto e creare con
l’impasto dei dischi come hamburger, lasciarli nell’essiccatore per 5 ore
circa, girandoli di tanto in tanto.
Una variante di questa ricetta sono i hamburger ai funghi dove basta
aggiungere 2 tazze di funghi tagliati a pezzetti.
Ora il vostro super panino può essere anche nutriente!
Ingredienti per N° 4 persone
1\2 tazza di semi di canapa sgusciati
1\2 tazza di semi di girasole sgusciati 1\2 tazza di noci pecan
1\4 tazza di semi di lino
3 tazze di verdure ( tritate finemente: sedano, cipolla, prezzemolo,
rosmarino, carota) 2 cucchiai di semi di chia
Acqua qb
Il succo di 1\2 limone
Sale
Strumenti da usare: essiccatore, frullatore. Difficoltà: medio-facile
Tempo di preparazione: 35 minuti +5 ore per l’essiccatore
Polpette al ragu
Preparazione
Frullare le noci e i semi grossolanamente in un robot da cucina, unire il
tutto fino a formare le palline e lasciarle nell’essiccatore per 4-5 ore
girandole ogni tanto.
Nel frattempo preparare un ragù dove poggiare le polpette:
3 pomodori medi
1 peperone rosso
1\2 tazza di basilico
5 pomodori secchi
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di erbe aromatiche italiane
Succo di 1 limone
Passare tutto in un robot da cucina.
Impiattare e dare ai “carinivori”!!!
Le preferiranno.- Pag. 231
robot da cucina.
Difficoltà: medio-facile
Tempo di preparazione: 1 ora +5 ore per
l’essiccatore
Biscotti anti-age
Spesso si crede che i biscotti non si possano avere per colazione nella
cucina crudista, perchè non si usa il forno! Invece non è impossibile
creare i biscotti! Con un po’ di pazienza e un essiccatore, i biscotti
possono far parte della vostra colazione. Questi biscotti ricchi di bacche
e frutti di bosco ti regalano la dose quotidiana di antiossidanti in modo
sano e naturale.
Preparazione
Con il frullatore ridurre le mandorle in farina, poi unire le farine con i semi
di chia, aggiungere il succo d’agave e infine unire anche tutto il resto,
stando attenti a non frullare le bacche di goji e i frutti di bosco. Formare dei
biscotti da disporre sui ripiani dell’essiccatore e lasciare essiccare per 7-8
ore.
I vostri biscottini crudisti sono pronti!
Preparazione
Inserire nel frullatore da cucina le mandorle , i datteri, la polvere di carrube
e la cannella, lavorare fino a quando non diventa un composto bene
amalgamato, stenderlo in una tortiera a cerniera già foderata, e lasciare il
composto in frigo.
Frullare tutti gli ingredienti del formaggio di macadamia in un frullatore ad
alta velocità, mettere il composto in un colino che è stato rivestito con
garza, lasciare il formaggio a temperatura ambiente per almeno 24 ore, ma
non più di 48 ore. Appena pronto il nostro formaggio, frullarlo insieme a
1\4 di tazza di succo d’agave e stendere il tutto sulla crosta, poi lasciare in
frigorifero per una notte. Prima di servire frullare una parte dei fichi con un
minipimer e stendere sul Cheesecake e servire, con qualche fico intero per
decorare.
La fatica sarà ripagata!- Pag. 233
Preparazione
Unire l’uvetta con le noci nel robot da cucina fino a quando non si
amalgama bene, poi versare in uno stampo a cerniera precedentemente
foderato e schiacciare bene su tutto il fondo e lasciare in frigo.
Nel frattempo frullare gli anacardi ,il succo del limone, vaniglia, olio
extravergine di cocco, agave,pizzico di sale e acqua qb fino a quando
diventa liscio, versare nella tortiera e rimettere in frigorifero per 4-6 ore.
Prima di servire lavare i gelsi, tenendoqualcuno da parte intero per
decorare, gli altri frullarli con il succo di mezzo limone, e stendere il
composto sul dolce decorare con i gelsi interi e servire.
La vostra crostata è fatta e pronta per i vostri ospiti!
Ingredienti per N°6 persone crosta
2 tazze di noci
2 tazze di uvetta mista ammollata Crema
1 tazza di anacardi ammollati Acqua qb
1\4 di cucchiaino di Vaniglia 2 cucchiai di agave
Succo di 1 limone
2 cucchiai di olio extravergine di cocco La marmellata
Una generosa ciotola di gelsi Strumenti da usare: frullatore Difficoltà:
medio-difficile
Tempo di preparazione: 30 minuti + 4-6h di
frigorifero
Torta Pan di Stelle
Questo dolce al
cioccolato è di una semplicità disarmante e l’abbinamento nocciole-
cioccolato, nonostante sia banale riesce sempre a stupire, bisogna
veramente provare.
Preparazione
Frullare prima le nocciole da sole fino a farle diventare burrose, poi
aggiungere il resto, diventerà una palla da stendere in un testo foderato di
carta pellicola, lasciare rassodare tutta la notte in frigorifero prima di essere
servita. Una leccornia!
per l’essiccatore
Delizia fondente
Preparazione
In un robot da cucina tritare le mandorle, aggiungere i datteri e il pizzico di
sale, fino a quando non si amalgamano insieme, versare sul fondo di uno
stampo precedentemente foderato e premere fino a quando non sarà steso
uniformemente su tutto il fondo e lasciare in frigo. Ora frullare gli avocado,
agave, cacao e datteri e pizzico di sale fino a ottenere un composto liscio e
omogeneo, versare tutto sulla crosta precedentemente preparata , lasciare
una notte in frigo prima di servire, decorare con granella di cacao.
Ingredienti per N° 6 persone la crosta
1 tazza di mandorle
1 tazza di datteri
Pizzico di sale
La crema
1 tazza di datteri ammollati
3 avocado maturi
1\2 tazza di agave
1\2 tazza di cacao crudo in polvere Decorare con la granella di cacao
Strumenti da usare: frullatore, essiccatoreDifficoltà: media-difficile
Con una lista di ingredienti così semplici, puri e genuini, come si può
non creare qualcosa di irresistibile? Basta vedere le ricette con la loro
giusta combinazione di sole ,di colori brillanti e bontà! Questo si che è
un dolce senza rimorso nè per la salute nè per la linea. Ma soprattutto
delizia il palato.
Preparazione
Lasciare in ammollo gli anacardi coperti di acqua per 4 ore, dopo averli
scolati e risciacquati, passare gli anacardi nel frullatore aggiungendo
vaniglia, cannella, e dell’acqua un po’ alla volta fino ad arrivare ad una
consistenza cremosa, sbucciare la frutta e tagliarla con la mandolina in
modo da avere delle fette dello stesso spessore ora comporre il tiramisù
alternando strati di frutta e crema, si può ottenere o un tiramisù unico e
grande oppure 4 monoporzioni piccoline. Alla fine spolverare con la
polvere di carrube. Lasciare 30 minuti in frigo per farlo rapprendere.
Il sapore è un mix di dolce e lievemente acido che viene dai kiwi.
Ingredienti per N° 4 persone 2 mele
2 banane
3 kiwi
2 pesche
Polvere di carrube
Crema di anacardi:
2 tazze di anacardi
Pizzico di vaniglia
Pizzico di cannella
Acqua
Strumenti da usare: frullatore, mandolinaDifficoltà: Facile
Preparazione
La polpa di carote si ottiene estraendo il succo di carote con l’estrattore e
conservando la polpa. frullare le mandorle riducendole in farina, passare nel
frullatore i datteri e l’uvetta e poi unire il resto, controllare la consistenza
dell’impasto e se è duro aggiungere il succo di arance. Poi mettere la forma
ottenuta ed inserita in uno stampo, nel frigo per circa 4 ore. Questa variante
è una sorpresa per molti, provatela.
Ingredienti per N° 6 persone 2 tazze di polpa di carote Una tazza di
uvetta mista
Una sana alternativa fresca e deliziosa per il fine pasto. Questa torta
saprà conquistare anche gli amanti del cibo spazzatura pur essendo
vegan e cruda. Provate ad inviatarli! Si può aggiunge anche la granella
di cacao alla crosta, si otterrà una deliziosa variante di bontà. Questa
torta ha un sapore molto tropicale accentuato grazie al cardamomo che
vi stupirà. Non vi preoccupate leggendo gli ingredienti e il tempo,
perché alla fine il risultato è garantito!
Preparazione
Per la crosta unire tutti gli ingredienti in un robot da cucina e lavorare fino a
quando il composto non si tiene insieme, versare il composto in una tortiera
a cerniera precedentemente foderata schiacciare bene su tutto il fondo in
modo da renderlo omogeneo, e lasciare in frigo per tutta la notte. Sbucciare
i mango e tagliarli a cubettini in una ciotola, inserire in un frullatore la metà
dei mango con il resto degli ingredienti, per il ripieno versare nella ciotola
dove abbiamo conservato i cubetti di mango e amalgamarli con il cucchiaio
e versare il tutto sulla crosta, lasciare almeno 6 ore in frigorifero e prima di
servire cospargere di cocco in chips.
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•
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