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- Versione Italiana -
Gli alettoni sono la parte fondamentale della macchina; sono usate per impostare
la velocità massima in rettilineo ed in curva (rear wing) e per aggiustare il
bilanciamento della macchina per ciò che riguarda l’inserimento in curva,
sottosterzo e sovrasterzo (front wing).
Una volta regolate le ali si deve scendere in pista per provare le scelte effettuate
e per procedere ad ulteriori variazioni fino a trovare il bilanciamento ottimale.
Lo scopo di questa regolazione è di ottenere un controllo sulla deportanza (forza
di origine aerodinamica che schiaccia a terra la vettura). Se si aumenta l'ala
anteriore si migliora l'inserimento della macchina nelle curve veloci; se
viene diminuita essa può parzialmente correggere i fenomeni di
sovrasterzo. La regolazione dell'ala posteriore è essenziale per il controllo della
velocità massima. Se l'inclinazione viene diminuita si aumenta la velocità
di punta; se viene aumentata si diminuisce il fenomeno di sovrasterzo, si
aumenta il controllo della macchina nelle curve e si evitano i testacoda.
Cerchiamo ora di capire come sfruttare quanto detto sopra per avere un'auto
stabile e veloce:”
Usando una grande differenza fra prima e seconda ed una piccola fra quinta e
sesta marcia si mantiene il motore nella zona a massima potenza, riuscendo a
raggiungere la velocità massima in maniera più rapida. Durante il cambio marcia
si verifica una diminuzione di velocità che può arrivare a valori fino a 5 km/h;
restando nella zona di erogazione di massima potenza si fornisce alle ruote la
coppia necessaria a ridurre questa perdita di velocità.
La sesta marcia va regolata per essere usata solo nella parte più veloce
del circuito e la prima marcia deve essere un compromesso tra una
buona accelerazione ed il bisogno di non pattinare alla partenza. Lo
slittamento causato da una grande accelerazione può causare molti danni, come
ad esempio farvi perdere alcune posizioni. E' possibile limitare lo slittamento
cambiando spaziatori e molle, oppure utilizzando una prima marcia molto lunga.
Questo secondo metodo, oltre ad evitare pattinamenti, permette di raggruppare
tutte le marce alte insieme.
Per i rapporti intermedi sono possibili due approcci; si possono avere marce
regolate in modo da permettere la percorrenza in curva senza effettuare cambi di
marcia (con rapporti molto distanziati), oppure si può inserire la vettura in curva
con un rapporto per cambiare subito in uscita con rapporti più vicini.
Questa è una regolazione che dipende molto dal tipo di guida del pilota. Tramite
la ridistribuzione dei rapporti delle marce si può avere una macchina molto veloce
ma con poca accelerazione oppure una bruciante accelerazione ma una bassa
velocità massima.
Se la pista è molto veloce (lunghi rettilinei e/o lunghe curve veloci) bisogna avere
un rapporto della sesta marcia molto elevato; se la pista è molto tecnica e con
rettilinei brevi non ha tanta importanza la velocità massima, ma è fondamentale
avere una buona accelerazione, cioè rapporti delle varie marce ravvicinati.
Nella frenata il peso del veicolo viene spostato violentemente sulle ruote anteriori,
mentre il posteriore si alleggerisce. La cosa importante è che tutte le ruote
frenino contemporaneamente ed allo stesso modo per non generare scompensi;
generalmente l’anteriore ed il posteriore della macchina hanno differenti grip a
seconda della regolazione degli alettoni e di altri parametri.
I più esperti possono procedere alla regolazione fine del bilanciamento dei freni
tramite la telemetria osservando i grafici delle velocità delle ruote. Se si bloccano
le ruote anteriori bisogna spostare il bilanciamento verso le posteriori; in maniera
analoga ci si comporta per i bloccaggi al posteriore. Se dalla telemetria vi
accorgete di avere bloccato tutte le ruote avete completamente sbagliato
distribuzione di frenata (oppure siete arrivati troppo velocemente in ingresso alla
curva). Si deve variare il valore impostato di ripartizione quando la
macchina presenta fenomeni di sbandamento, testacoda durante le
frenate.
% DI
EFFETTI PRINCIPALI EFFETTI SECONDARI
RIPARTIZIONE
Verso l'anteriore Sottosterzo/minor sovrasterzo Può bloccare le ruote anteriori,
con conseguente maggiore
spazio di frenata.
Verso il Sovrasterzo/minor sottosterzo Può bloccare le ruote posteriori,
posteriore con conseguente maggiore
spazio di frenata.
Questa è una delle regolazioni più complesse perché dipendono molto dalla guida
e dalle preferenze personali. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle
regolazioni.
Quando si lavora con le molle bisogna ricordarsi che si lavora in congiunzione con
la maggior parte delle altre regolazioni; a volte un buon lavoro nelle molle può
essere vanificato da errori nelle altre impostazioni.
Queste regolazioni possono portare il fondo piatto a contatto con il circuito; per
questo motivo bisognerà correggere l'altezza da terra impostata in precedenza.
Se si procede all'indurimento delle molle, è possibile diminuire l'altezza
da terra (aumentando quindi il carico aerodinamico della vettura).
In modo simile alle molle, le barre antirollio hanno effetti anche durante le
accelerazioni e le frenate; quando si percorrono curve strette, gli effetti delle
molle e degli spaziatori mascherano gli effetti delle barre antirollio.
BARRE
EFFETTI PRINCIPALI EFFETTI SECONDARI
ANTIROLLIO
Posteriori più Perdita di trazione in uscita Minore aderenza su superfici
rigide dalle curve, sovrasterzo. irregolari; maggior consumo dei
pneumatici posteriori; risposta
di guida più pronta.
Posteriori più Maggiore trazione in uscita dalle Sottosterzo; maggiore aderenza
morbide curve. in curva su superfici irregolari;
minore consumo dei pneumatici
posteriori; risposta di guida
meno pronta.
Anteriori più Sottosterzo, risposta di guida Minore aderenza su superfici
rigide più pronta. irregolari; maggiore consumo
pneumatici anteriori.
Anteriori più Maggior aderenza in curva. Sovrasterzo; minore consumo
morbide dei pneumatici; risposta di
guida meno pronta.
Questo è uno dei più importanti (e anche dei più critici) parametri da impostare.
Bisogna sottolineare subito che questo valore si riferisce a vettura ferma, perciò
l'altezza effettiva verrà influenzata dalle sconnessioni della pista e dal carico
aerodinamico.
Gli strumenti che consentono una corretta valutazione di questo parametro sono
forniti dai dati telemetrici; bisognerà trovare una corretta altezza da terra a
seconda dei circuiti e delle loro caratteristiche perchè essa influisce sul carico
aerodinamico (non sull'aderenza) e sulla velocità massima.
Gli ammortizzatori reagiscono alle scosse prese dalle ruote; lo scopo di questi è
incollare la macchina a terra in caso di salti e disconessioni.
Qui sotto ho preparato una serie dei più comuni problemi di assetto e di messa a
punto della vettura, indicando di volta in volta gli elementi sui quali è possibile
intervenire per cercare di rimediare. Ricordate che ogni regolazione che
modificate finirà per influenzare tutte le altre (o quasi) e che quindi è conveniente
procedere a piccoli passi, modificando un solo parametro alla volta e quindi
verificando in pista il risultato.
1. ammorbidire le sospensioni
2. diminuire la pressione delle gomme se sono più calde al centro che ai lati e
viceversa
3. aumentare il camber se è più caldo l'interno delle gomme e viceversa
4. usare una mescola più dura per le gomme
5. percorrere più lentamente l'ingresso delle curve ed evitare di bloccare le ruote
in frenata
1. irrigidire le sospensioni
1. ammorbidire le sospensioni
1. regolate l'ultima marcia in modo che arrivi al limite del fuorigiri alla fine del
rettilineo più lungo del circuito.
2. regolate la prima in modo che non scenda troppo di giri nella curva più lenta
del circuito.
3. regolate le altre marce di conseguenza, in modo da avere una progressione
regolare ed evitare eccessivi cali di giri nel passaggio da un rapporto a quello
superiore.
Il mio consiglio è di usare gli assetti più "estremi" (rigidi) solo per le qualifiche,
passando poi a qualcosa di leggermente più "tranquillo" in gara (soprattutto se
fate le gare al 100% della durata e senza la macchina indistruttibile...).
I tamponi di fine corsa sono degli elementi in gomma (bump rubber) che vengono
regolati mediante l'inserimento di appositi spaziatori (packer) e che servono a
limitare la corsa utile delle sospensioni. Il motivo principale per cui vengono
utilizzati è semplice: una GT lanciata su un rettilineo, a causa del carico
aerodinamico e dell'effetto suolo, può arrivare a quadruplicare il proprio peso! Se
volessimo montare nelle sospensioni delle molle in grado di reggere un tale peso,
dovremmo metterle talmente rigide che alle basse velocità le sospensioni
sarebbero praticamente bloccate! In realtà è proprio alle basse velocità che serve
il lavoro delle sospensioni, ovvero nelle curve, nei passaggi sui cordoli, ecc.
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GTR Italia – Guida all’assetto Modifica effettuata da: ZulloP
La soluzione consiste proprio nel mettere le molle adatte per le basse velocità e
poi regolare opportunamente i packer, in modo che sui rettilinei, per effetto del
carico aerodinamico, la macchina vada ad appoggiarsi sui tamponi appena prima
che il fondo tocchi l'asfalto! Trovare la regolazione giusta per questi elementi
purtroppo non è facile e occorre procedere per tentativi, se possibile aiutandosi
con i dati telemetrici.
Gli ammortizzatori sono un tubo con dentro un pistone forato, riempito d'olio.
Quando questo pistone si muove, l'olio, incomprimibile, defluisce da una parte
all'altra più o meno facilmente a seconda del diametro di questo foro. L'utilità
degli ammortizzatori può essere facilmente evidenziata facendo muovere
un'automobile qualsiasi spingendola verso terra: quando viene rilasciata, la
macchina ritorna dolcemente nella sua posizione di riposo senza continuare a
ondeggiare su e giù (come farebbe se ci fossero solamente le molle).
Questa è l'idraulica sui movimenti lenti, in compressione quando si oppone allo
schiacciamento e in estensione (o ritorno) quando si oppone alla molla che tenta
di far ritornare l'auto nella sua posizione di riposo. Funziona più che altro quando
il corpo vettura si muove lentamente, nei cambi di direzione, in frenata e in
accelerazione.
E' per questo motivo che esiste un altro "buco" che si apre con pressioni più alte
e regola l'idraulica sui movimenti veloci. Anche le piccole asperità dell'asfalto
sono fonte di movimenti velocissimi che quindi vengono regolati dalla suddetta
valvola.
Prima di tutto bisogna imparare qual'è traiettoria migliore, quindi occorre cercare
di percorrerla più velocemente possibile...
Ogni curva ha una traiettoria ideale che consente di percorrerla nel migliore dei
modi. Un altro sistema consiste nell'osservare le auto avversarie pilotate dal
computer, che solitamente seguono sempre la traiettoria migliore.
Non starò qui a spiegare le traiettorie da seguire per i vari tipi di curve: tenete
presente che il pilota, genericamente, deve cercare di sfruttare tutto lo spazio
disponibile (cordoli compresi, se necessario...) tranne che in casi particolari. Se
l'asfalto è bagnato a causa della pioggia, per esempio, è solitamente preferibile
evitare di portarsi sui bordi della pista, solitamente più bagnati, e quindi
percorrere traiettorie più "prudenti" che lascino anche un certo margine di
sicurezza per correggere eventuali sbandate.
A meno che non ci siano differenze notevoli nelle prestazioni delle vetture (o
errori di guida da parte del pilota che ci precede) la situazione migliore per
effettuare un sorpasso è alla fine di un rettilineo: occorre percorrere il rettilineo
mantenendosi nella scia aerodinamica della macchina da sorpassare e poi,
sfruttando questa accelerazione supplementare, sorpassarlo appena prima della
curva. E' sufficiente che riusciate ad affiancarvi all'avversario restando all'interno
della curva e questi sarà costretto a cedervi il.
Un'altra tecnica per sorpassare un avversario "tosto" (molto usata anche nella
realtà...) è di sfruttare le soste ai box: fermarsi quando si ferma lui cercando di
fare i lavori più in fretta e di ripartire prima, oppure cercare di fare una sosta in
meno degli avversari nell'arco di una gara.
• Perchè non riesco mai a finire una gara senza fare qualche
incidente?