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SPECIALE TRATTORI

ANTICIPO VARIABILE: IL FUTURO


DELLA DOPPIA TRAZIONE SU STRADA?
Questo sistema consente di controllare l’anticipo
in funzione delle condizioni di utilizzo
della macchina. Lo ha lanciato la finlandese
Valtra in occasione di Agritechnica

n di Michele Mattetti, Giovanni Molari


Deiagra, Università di Bologna
giovanni.molari@unibo.it

trattori agricoli si sono sviluppati considerevolmente


I negli ultimi anni, in particolare sono state apportate
numerose modifiche che hanno permesso di renderli
n Il motore trasmette il moto alle ruote anteriori e posteriori.
L’innesto della doppia trazione avviene attraverso
più potenti, più comodi, più efficienti e più versatili. una frizione (elemento blu) solitamente a controllo elettro­
Questo ha consentito di differenziare e ampliare lo idraulico.
spettro di impiego non solo per quanto riguarda le lavo­
razioni in campo, ma soprattutto con riferimento al tra­
sporto su strada.
L’introduzione della doppia trazione a partire dagli anni
‘60 ha permesso un incremento considerevole della
capacità di trazione dei trattori rispetto ai trattori a 2
ruote motrici. L’incremento della capacità di trazione è
tuttavia condizionato dalla superficie sulla quale si
muove la macchina: infatti, più è bassa l’aderenza,

n Nelle auto la coppia motrice viene inviata al ripartitore


di coppia o giunto viscoso, consentendo di ottenere
una ripartizione della coppia trasmessa indipendente
dalla velocità angolare dei due alberi di uscita.

maggiore è il beneficio della doppia trazione, grazie alla


ripartizione della coppia motrice che riduce lo slitta­
mento delle ruote. Dall’introduzione della doppia tra­
zione nelle trattrici, l’architettura generale della mac­
china è rimasta invariata. Tale architettura è infatti
composta da un motore, solitamente portante, una
trasmissione in grado di azionare le ruote posteriori
attraverso una coppia conica e un riduttore epicicloi­
dale, mentre le ruote anteriori vengono azionate attra­
verso un albero innestato da una frizione e una coppia
conica. Nei trattori moderni l’innesto della frizione per
n Durante la marcia in curva le ruote anteriori percorrono azionare la trazione anteriore avviene attraverso un
una traiettoria con un raggio di curvatura maggiore di quello azionamento elettroidraulico. Tale azionamento con­
delle ruote posteriori, richiedendo una velocità periferica sente, oltre a un agevole inserimento e disinserimento
delle ruote anteriori maggiore rispetto a quella delle ruote della doppia trazione, anche di innestare automatica­
posteriori. L’anticipo deve essere tanto più alto, quanto mente la doppia trazione in fase di frenata, consenten­
maggiore è il passo del trattore. do di ridurre notevolmente gli spazi di frenata.

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SPECIALE TRATTORI

n Giunto viscoso n Valtra ha progettato


usualmente installato un sistema di regolazione
nelle auto per inviare il moto dell’anticipo e l’ha testato
alle ruote posteriori. su un T202.
È costituito da due serie di
dischi calettati alle estremità
dei due alberi. I dischi sono mento della trat­
immersi in un particolare trice. Una di­
liquido che consente versa veloci­
di trasmettere la coppia tra tà periferica
le due serie di dischi (Fonte: delle ruote
http://www.popularmechanic incremen­
s.com/cars/how­to/repair­ ta infatti le
questions/1302716). sollecita­
zioni sulla
Cos’è l’anticipo trasmissio­
ne e provoca
Questa architettura, benché economica e affidabile, una vibrazione
ha mostrato alcuni limiti. In primo luogo, quando la dop­ longitudinale che riduce il comfort di
pia trazione è innestata, vi è un rapporto costante tra la marcia. Tuttavia è praticamente impos­
velocità periferica delle ruote anteriori e posteriori, de­ sibile mantenere una velocità periferica delle ruote an­
finito dai rapporti di trasmissione della catena cinema­ teriori uguale a quella delle ruote posteriori, a causa
tica tra il motore e le ruote. Durante la marcia in curva, della variabilità del carico sugli pneumatici, della loro
in particolar modo a basse velocità, le ruote anteriori pressione di gonfiaggio e della variabilità nelle condi­
percorrono una traiettoria più ampia, richiedendo una zioni del terreno. Sarebbe quindi frequente avere in
velocità periferica maggiore di quelle posteriori. Que­ alcune condizioni le ruote anteriori con una velocità
sto ha costretto i costruttori di trattrici a imporre una periferica inferiore rispetto a quella delle ruote poste­
velocità periferica delle ruote anteriori leggermente su­ riori e in altre condizioni quelle posteriori con una velo­
periore a quella delle ruote posteriori. Questo principio cità inferiore rispetto a quelle anteriori. Una condizione
è usualmente chiamato anticipo, di questo tipo provocherebbe una
viene definito come rapporto tra sollecitazione sulla trasmissione
la differenza della velocità perife­ estremamente affaticante a cau­
rica anteriore e quella posteriore sa della variazione della coppia.
rispetto alla velocità periferica L’adozione dell’anticipo aiuta a
posteriore, viene espresso in mitigare questo effetto, perché le
percentuale e solitamente ha un ruote anteriori hanno una velocità
valore compreso tra il 3 e il 5%. sempre superiore a quella delle
L’anticipo che si ha in realtà tra le ruote posteriori, favorendo così
ruote anteriori e posteriori risulta una maggiore regolarità della sol­
essere variabile in funzione dalla lecitazione sulla trasmissione.
pressione di gonfiaggio degli In campo automobilistico queste
pneumatici e dalla distribuzione problematiche sono state supe­
delle masse sugli assali. rare nelle recenti auto a trazione
Tuttavia è sconsigliato utilizzare la integrale, perché la coppia viene
doppia trazione su un trattore du­ trasmessa ai due assali attraver­
rante la marcia su strada, a causa so il ripartitore di coppia oppure
di una accentuata usura degli attraverso giunti viscosi, in grado
pneumatici. Le ruote posteriori, di ripartire la coppia tra i due assa­
infatti, hanno una velocità perife­ li, secondo un rapporto prestabili­
rica inferiore rispetto a quelle an­ to, indipendentemente della velo­
teriori, frenando di fatto il trattore. cità angolare delle ruote. Tuttavia
Durante la marcia su terreno l’ef­ è difficile utilizzare sistemi analo­
fetto frenante causato dall’antici­ ghi sul trattore, non solo a causa
po viene ridotto dalla deformabili­ degli elevati costi, ma soprattutto
tà del suolo e in ogni caso è più per i problemi di affidabilità con­
alto con un terreno più duro. La nessi con le alte coppie trasmes­
condizione ottimale sarebbe se in una trasmissione di trattore.
quella di avere le due velocità pe­
riferiche anteriore e posteriore Anticipo variabile
uguali. In tale condizione viene in­ n Parte della coppia viene dispersa per
fatti massimizzata l’efficienza strisciamento delle ruote posteriori (freccia In tale contesto in occasione del­
della trazione e quindi il rendi­ rossa), a causa dell’anticipo. l’ultimo Landtechnik tenutosi ad

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n Il sistema di regolazione dell’anticipo proposto da Valtra
è costituito da una valvola elettroattuata proporzionale
che, variando il carico agente sui dischi frizione, fa slittare
la frizione in modo controllato annullando l’anticipo durante
la marcia rettilinea (Fonte: Study in Benefits of Controlled 4­
Wheel Drive Clutch, P. Hannukainen, T. Ruokola, E. Lehto, V.
Virtanen, Landtechnik 2011, Hannover).

Hannover in concomitanza con l’Agritechnica è stato


presentato da Valtra un sistema in grado di controllare
l’anticipo in funzione delle condizioni di utilizzo della
macchina. Il sistema presentato è molto semplice: la
frizione della doppia trazione viene comandata da una
valvola proporzionale in grado di variare la forza di
azionamento. In questo modo parte della coppia mo­
trice viene dissipata dalla frizione facendo variare il
rapporto tra la velocità periferica delle ruote anteriori e
di quelle posteriori. La valvola è controllata da un di­
spositivo in funzione delle velocità, misurate con op­
portuni sensori, a monte e a valle della frizione. Il siste­
ma consente quindi di avere un anticipo nullo durante
la marcia rettilinea e un anticipo particolarmente alto
durante la marcia in curva, così da ridurre il raggio di
sterzatura.
I primi risultati mostrati da Valtra evidenziano un’effi­
cienza della trazione fino al 10% più elevata durante
lavorazioni con tiri medio­bassi, una riduzione degli slit­
tamenti delle ruote e quindi dell’usura degli pneumatici
e una riduzione dei consumi di carburante. In lavorazio­
ni con tiri elevati, si ha tuttavia una minore efficienza
della trazione, perché i benefici non riescono a com­
pensare l’incremento della coppia motrice dispersa
con lo slittamento della frizione della doppia trazione.
Infine, il raggio di sterzata è paragonabile a quello otte­
nibile quando la doppia trazione è disinnestata con un
comfort di marcia sensibilmente maggiore in virtù della
riduzione delle vibrazioni longitudinali.
La soluzione proposta da Valtra è sicuramente interes­
sante anche se vi sono aspetti che necessitano di un
maggiore approfondimento prima di poter introdurre la
soluzione sulle macchine di serie, e in particolare il
comportamento della frizione in presenza di sollecita­
zioni particolarmente elevate, come la marcia prolun­
gata in rettilineo oppure su terreni particolarmente ce­
devoli. n

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