Il motore 2.2L Duratorq TDCi (Puma)-Diesel- viene venduto con le seguenti varianti
motoristiche.
• 100 CV/310 Nm
• 125 CV/350 Nm
• 155 CV/385 Nm
• Start/Stop automatico
• Limitazione automatica della velocità
• Impianto di regolazione della velocità adattivo
• Cambio manuale a 6 marce (VMT-6)
• Sistema alimentazione carburante
• Ford Easy Fuel
Per quanto riguarda le molle a balestra posteriori, sia i loro cuscinetti che le foglie
sono stati adattati ai requisiti posti dalla nuova generazione di motori e dalla loro
coppia maggiorata. I cuscinetti sono ora nettamente più grandi e le foglie della
molla molto più spesse del modello precedente.
Un elemento elastico (in blu nella figura) supporta il funzionamento della molla a
balestra. L'effetto combinato di questi due componenti genera una costante
elastica progressiva, che ottimizza il comportamento di marcia in qualsiasi
condizione di carico.
NOTA: l'elemento elastico di supporto e l'assale entrano in contatto anche in presenza
di carichi ridotti. Si tratta di una condizione normale che non indica alcun
componente difettoso o il superamento della soglia di carico massima.
Sul nuovo Transit Custom è inoltre presente, vicino a una pastiglia di ciascun freno, un
sensore che rileva l'usura della pastiglia. Una novità rispetto al modello
precedente, dove l'usura veniva controllata su un unico freno.
Un'ulteriore modifica rispetto al modello precedente sono le dimensioni dei dischi dei
freni, che ora sono di:
288x33 mm per tutti i modelli sino alla serie 310 inclusa
308x33 mm per i modelli della serie 330
Tutti i dischi dei freni anteriori sono autoventilati.
Come sul freno anteriore, anche su quello posteriore è presente, vicino a una pastiglia
di ciascun freno, un sensore che rileva l'usura della pastiglia.
Le dimensioni dei dischi dei freni posteriori sono le seguenti:
288x16 mm per tutti i modelli sino alla serie 310 inclusa
308x16mm per la serie 330
Nessuna variante dei dischi dei freni posteriori è autoventilata
Il sistema ABS (sistema frenante antibloccaggio) del nuovo Transit Custom include le
seguenti funzioni:
• ABS
• EBD (ripartitore di frenata)
• controllo frenata di emergenza
• Controllo della trazione
• Regolazione dinamica della marcia in curva
• Protezione antiribaltamento
• Sistema di stabilizzazione del rimorchio
• Assistenza partenza in salita
1 Serbatoio di espansione
2 Condotti del servosterzo
3 Piantone di guida
4 Interruttore multifunzione sul piantone dello sterzo
5 Volante
6 Scatola sterzo
7 Pompa – servosterzo
I cosiddetti moduli gateway fungono da interfaccia tra in vari sistemi di bus di dati.
Inoltre, sul nuovo Transit Custom è presente il quadro strumenti che funge da
gateway tra il bus di dati CAN HS (Multimedia) e il bus di dati CAN MS, così come
il BCM che funge da gateway tra il bus di dati CAN HS e il bus di dati CAN MS.
Esternamente, i due motorini dei tergicristalli sono identici. Anche il software dei due
motorini e pressoché identico, fatta eccezione per la diversa configurazione
relativa al senso di rotazione. Il motorino tergicristalli destro e quello sinistro si
differenziano tuttavia per la forma del supporto. Nell'ambito della manutenzione,
supporto e motorino tergicristalli sono disponibili solo come unica unità. In questo
modo si evita la possibilità di scambiarli.
Al momento della prima messa in funzione dei motorini dei tergicristalli,
l'assegnazione master/slave avviene in automatico. Questa assegnazione è
possibile grazie alla configurazione dei pin di ciascun connettore:
Nel master (lato guida), tutti i pin del connettore a 4 poli sono occupati. considerando
che il pin 1 è il collegamento LIN con la BCM.
Nello slave, il pin 1 (LIN non è occupato).
Posizione di servizio
Per sostituire le spazzole dei tergicristalli, i bracci devono essere portati in posizione di
servizio.
Allineamento dei bracci dei tergicristalli durante il montaggio
Prima di montare i bracci del tergicristallo, è necessario inserire l'accensione e far
completare ai tergicristalli un ciclo di tergitura. Questo ciclo si ottiene azionando
una volta verso il basso la levetta del tergicristallo. Così facendo, si garantisce che i
motorini dei tergicristalli si trovino in posizione di partenza. Durante la
sostituzione dei bracci del tergicristallo, l'accensione deve rimanere inserita.
Durante il montaggio dei bracci del tergicristallo, il braccio lato guida deve essere
regolato in prossimità del contrassegno e montato sopra al braccio del lato
passeggero.
Durante il montaggio dei bracci dei tergicristalli, occorre montare il braccio lato guida
in posizione orizzontale e sopra il braccio lato passeggero.
NOTA: Sia nei veicoli con guida a sinistra che in quelli con guida a destra, sul
parabrezza sono presenti i contrassegni per l'allineamento del tergicristallo.
Per il Transit Custom sono disponibili i sistemi airbag elencati nella seguente lista:
• Airbag lato guida
• Airbag lato passeggero.
• Airbag laterale
• Airbag laterale superiore
Su richiesta sarà possibile integrare successivamente un interruttore per la
disattivazione dell'airbag lato passeggero. A tal fine è già presente una relativa spia
nel quadro strumenti.
Motore
• Il motore per la trazione anteriore si basa sul motore diesel 2.2L Duratorq-TDCi –
Puma, normativa antinquinamento IV
• Il motore per la trazione posteriore/integrale si basa sul motore diesel 2.4L
Duratorq-TDCi – Puma, normativa antinquinamento IV
• Monoblocco e testata in ghisa grigia
• Alberi a camme con trasmissione a catena e azionamento delle valvole tramite
bilanciere con compensazione idraulica del gioco
• Telaio rinforzato per la riduzione della rumorosità e delle oscillazioni
• Pompa dell'olio con trasmissione a catena montata sotto al telaio rinforzato
• Turbocompressore a gas di scarico con attuatore elettrico del turbocompressore a
geometria variabile
Sistema di alimentazione
• Sistema common rail Continental
• Max. pressione del carburante di 1800 bar
• Pompa di alimentazione con tre elementi pompa per la creazione dell'alta pressione:
- nel motore per trazione anteriore, azionata dall'albero a camme di aspirazione
- nel motore per trazione posteriore e integrale, azionata dalla catena della
distribuzione del comando degli alberi a camme
• Iniettori piezoelettrici
Gestione motore
• PCM (modulo di gestione motore) Continental SID 208
• Sensore del livello dell'olio a supporto del calcolo della qualità dell'olio
Trattamento dei gas di scarico
• DPF (filtro antiparticolato diesel) rivestito
• Sistema di vaporizzazione del carburante per aumentare la temperatura dei gas di
scarico per una rigenerazione attiva del DPF
Denominazione Valori
Sequenza di accensione 1-3-4-2
Cilindrata totale 2198 cc
Alesaggio 86 mm
Corsa 94,6 mm
Rapporto di compressione 17,5 : 1
75 kW (100 CV) / 310 Nm (FWD) / 93 kW (125
CV), 330 Nm (FWD), 105 kW (140 CV) / 350 Nm
Potenza/Coppia max. (FWD), 75 kW (100 CV) / 310 Nm (RWD), 93 kW
(125 CV) / 350 Nm (RWD e AWD), 116 kW (155
CV) / 385 Nm (RWD)
1 iniettori
2 Astina di livello olio
3Sensore CMP (posizione albero a camme)
4La valvola EGR (ricircolo dei gas di scarico).
5Unità elettrica farfalla della tubazione di aspirazione
6 Termostato del radiatore dell'olio
7 Scambiatore di calore olio
8 Pompa liquido di raffreddamento
9 Pompa del servosterzo
10 Sensore MAP (pressione assoluta del collettore)
11Ribalta carburante ad alta pressione
1 iniettori
2 Sensore CMP
3 La valvola EGR.
4 Unità elettrica farfalla della tubazione di aspirazione
5 Scambiatore di calore olio
6 Termostato del radiatore dell'olio
7 Interruttore EOP (pressione olio motore)
8 Pompa del carburante
9 Termostato del sistema di raffreddamento del motore
10 Sensore MAP
11 Ribalta carburante ad alta pressione
12 Astina di livello olio
Specifiche generali
Il motore è equipaggiato con un sistema common-rail Continental.
I principali componenti del sistema sono:
• Pompa del carburante per la generazione dell'alta pressione
• Collettore d'alimentazione iniezione carburante sotto forma di serbatoio alta
pressione
• Iniettori piezoelettrici
In questo sistema, il carburante viene prelevato dal serbatoio carburante da una pompa
elettrica di mandata carburante e trasportato nella linea di alimentazione carburante del
sistema a bassa pressione. Ciò permette di supportare la portata della pompa di
trasferimento meccanica della pompa di alimentazione common-rail.
Principio di funzionamento
Con accensione inserita e motore in funzione, la pompa elettrica trasporta
costantemente il carburante con una pressione di 0,55 ± 0,15 bar (pressione
assoluta) nella linea di alimentazione carburante.
Inoltre essa trasporta il carburante nel vaso di compensazione. Ciò permette di
garantire che il vaso di compensazione abbia sempre una sufficiente quantità di
carburante in tutte le condizioni, evitando il trasporto dell'aria nel sistema.
Dopo ogni inserimento dell'accensione la pompa viene azionata per circa 40 secondi.
Questa misura permette di garantire che il sistema a bassa pressione del
carburante sia sempre sfiatato (per esempio dopo la sostituzione della cartuccia
del filtro carburante). L'aria fuoriesce attraverso un foro di strozzamento che si
trova nella parte superiore del filtro carburante e giunge nella linea di ritorno del
carburante.
Al suo interno, la pompa di alimentazione è divisa in una zona a bassa e una zona ad alta
pressione.
La pompa di travaso carburante integrata nella pompa ad alta pressione aspira il carburante
diesel dal serbatoio attraverso il filtro carburante.
Quindi, la pompa di travaso convoglia il carburante alla valvola dosatrice del carburante e
alla valvola di lubrificazione. Quando la valvola dosatrice del carburante si chiude, la
valvola di regolazione della pressione all'entrata si apre e consente il passaggio del
carburante in eccesso verso il lato di aspirazione della pompa di travaso.
La valvola di lubrificazione è tarata in modo tale da garantire una lubrificazione sufficiente e
un raffreddamento all'interno della pompa.
La valvola dosatrice del carburante a comando elettromagnetico (azionata dal PCM)
determina la quantità di carburante da inviare alle camere ad alta pressione degli
elementi pompa.
Negli elementi pompa, il carburante dosato viene pressurizzato e convogliato nel collettore
d'alimentazione iniezione carburante. In questo modo viene fornito sempre carburante
con la pressione ottimale per l'iniezione.
L'inizio dell'iniezione e la quantità iniettata vengono definiti dagli iniettori a comando piezoelettrico.
L'attivazione degli iniettori è effettuata direttamente dal PCM.
Gli iniettori sono composti da tre diversi gruppi funzionali:
• ugello iniettore;
• servosistema idraulico;
• Attuatore piezoelettrico.
L'iniettore alimenta il carburante alla camera di combustione complessivamente attraverso otto fori
All'interno del servosistema idraulico si trovano diverse strozzature di diametro estremamente ridotto
che in produzione presentano tolleranze di fabbricazione. Queste tolleranze di produzione sono
riportate nel numero di identificazione.
Il numero di identificazione a 6 cifre è inciso sulla superficie superiore dell'iniettore.
Per garantire una misurazione ottimale del carburante occorre comunicare assolutamente al PCM
l'eventuale sostituzione di un iniettore.
Ciò avviene inserendo il numero di identificazione nel PCM mediante il IDS (sistema diagnostico
integrato) e tenendo conto del corrispondente cilindro.
Il non corretto inserimento dei numeri di identificazione con il IDS può causare le seguenti anomalie:
• forte emissione di fumo nero;
• minimo irregolare;
• elevata rumorosità di combustione;
• il motore non si avvia.
1 N. di catalogo Ford
2 Numero di identificazione
1 Sensore MAP (pressione assoluta del collettore) 19 Sensore di rilevamento acqua nel carburante
2 Sensori temperatura gas di scarico 20 Pressostato del filtro carburante
3 Sensore pressione carburante 21 Attuatore elettrico turbocompressore a
4 Sensore MAFT (temperatura e massa aria) geometria variabile
5 Sensore ECT (temperatura liquido di 22 Unità elettrica farfalla della tubazione di
raffreddamento motore) aspirazione
6 Sensore di pressione differenziale DPF (filtro 23 HO2S (sensore ossigeno riscaldato) a banda larga
antiparticolato diesel) 24 PCM (modulo di gestione motore)
7 Sensore CMP (posizione albero a camme) 25 Valvola EGR (ricircolo dei gas di scarico) elettrica
8 Sensore CKP (posizione albero motore) con sensore di posizione integrato
9 sensore della temperatura del carburante 26iniettori
10 Sensore livello dell'olio motore 27 Modulo di comando candelette
11 Sensore IAT (temperatura aria aspirata) 28 Valvola di dosaggio carburante
12 Interruttore luci di arresto 29 Comando ventola di raffreddamento e
13 Interruttore CPP (posizione pedale frizione) compressore aria condizionata
14 Interruttore EOP (pressione olio motore) 30 Relè PCM
15 Batteria 31 Alternatore
16 Commutatore di avviamento
17 Relè interdizione motorino di avviamento
18 Sensore APP (posizione pedale acceleratore)
Sensore APP
Per motivi di sicurezza il sensore è un sensore induttivo doppio (APP 1 e 2).
All'interno del sensore è integrato il componente elettronico. Tramite questo
componente elettronico i segnali di tensione induttivi vengono trasformati in
segnali in uscita analogici (0,4 - 4,5 Volt).
I due segnali in uscita vengono trasmessi direttamente via cavo al PCM.
Per il controllo della plausibilità l'APP 1 e l'APP 2 trasmettono ciascuno un segnale di
tensione di diversa intensità:
• APP 1: circa 0,8 - 4,5 Volt
• APP 2: circa 0,4 - 2,3 Volt
Funzione/principio di funzionamento
1 Collegamento elettrico
2 Spira di filo
3 Sensore della temperatura (resistenza NTC )
4 Alloggiamento sensore
Funzionamento dell'attivazione
Gli iniettori a comando piezoelettrico si attivano a una velocità fino a quattro volte superiore rispetto agli
iniettori a comando elettromagnetico.
L'attivazione degli iniettori per la misurazione del carburante (inizio iniezione e quantità iniettata) avviene
tramite la PCM. Durante l'avvio del motore, la pressione nel collettore d'alimentazione iniezione
carburante deve essere di almeno 150 bar.
Per aprire e chiudere gli iniettori è necessario ogni volta un impulso di tensione per ciascun
iniettore.
Per estendere (azionamento) l'attuatore piezoelettrico il PCM applica una tensione di carica all'attuatore
piezoelettrico. Questa tensione di carica inizialmente è di circa 70 V. Tuttavia entro 0,15 millisecondi
esse viene aumentata a circa 140 V dall'elemento piezoelettrico. La corrente di carica è in questo caso
di 7 A.
A Iniettore chiuso
B Impulso di tensione dal PCM: inizio della fase di carica, l'iniettore comincia ad aprirsi
C Iniezione
D Impulso di tensione dal PCM: inizio della fase di scarica, l'iniezione viene conclusa
1 PCM
2 Attuatore piezoelettrico
3 Ago ugello
C Angolo di manovella
A Corrente di attivazione
S Alzata ago
V Tensione
1 Prima pre-iniezione
2 Seconda pre-iniezione
3 Iniezione principale
4 Postiniezione anticipata
5 Postiniezione ritardata
Il sensore di posizione induttivo (senza contatti) invia segnali PWM al PCM. L'ampiezza del segnale
modulato è determinata in base alla posizione delle palette direttrici.
Ampiezza del segnale modulato del sensore di posizione:
• apertura minima delle palette direttrici (pressione di sovralimentazione massima): circa 90 %
• apertura massima delle palette direttrici (pressione di sovralimentazione minima): circa 10%
7 Quadro strumenti
8 PCM
1 Disco freno
2 Mozzo ruota
3 semiasse
4 Portapinza
5 Disco freno
6 Mozzo ruota
1 Parapolvere
2 Disco freno
3 Mozzo ruota
1 Serbatoio di espansione
2 Tubazioni servosterzo
3 Piantone dello sterzo
4 Interruttore multifunzione sul piantone dello sterzo
5 Volante
6 Scatola sterzo
7 Pompa servosterzo
Alcune versioni del nuovo Transit sono dotate di nuovi motori HDT 6. L'abbreviazione
HDT significa Heavy Duty Truck e riguarda essenzialmente le versioni con trazione
posteriore e peso massimo consentito a partire da 3,3 t.
Al fine di soddisfare i requisiti richiesti dalla direttiva emissioni gas scarico EURO 6, i
motori HDT 6 sono dotati di un intercooler potenziato nonché di un convertitore
catalitico ossidi di azoto
Inoltre, le emissioni di ossidi di azoto sono controllate da sensori a monte e a valle del
convertitore catalitico. Viene anche eseguito il monitoraggio della temperatura dei
gas di scarico attraverso due sensori a monte e uno a valle del convertitore
catalitico.
La soluzione AdBlue®è contenuta in un serbatoio separato che è montato sul pianale
del veicolo direttamente a monte del serbatoio diesel e viene inviata all'iniettore
mediante un'unità pompa integrata ad una pressione di 5 bar L'unità pompa
comprende oltre alla pompa, anche un sensore di temperatura, un dispositivo di
riscaldamento del serbatoio e un sensore del livello di riempimento. A causa
dell'alto contenuto di acqua nell'AdBlue (oltre il 60%) è assolutamente necessario
l'uso di un sistema di riscaldamento per sgelare il liquido nei mesi invernali. Il
sistema è inoltre dotato di tubazioni riscaldate al fine di evitarne il congelamento.
L'AdBlue® che si trova nelle tubazioni ritorna nel serbatoio, dopo lo spegnimento
del motore, mediante una valvola di ritorno disposta nell'unità pompa
Per il controllo della temperatura delle file sedili posteriori, è stato aggiunto un
ulteriore modulo di climatizzazione sul pannello laterale posteriore. Il controllo del
modulo avviene tramite un'unità di comando specifica che è integrata nel
rivestimento padiglione dietro la prima fila di sedili.
La climatizzazione dell'aria avviene tramite un'anima evaporatore specifica che viene
alimentata tramite il compressore del condizionatore. L'aria condizionata fuoriesce
da bocchette posizionate su convogliatori lungo entrambe le fiancate ad altezza
del padiglione.
Inoltre, sotto il sedile passeggero è situato un riscaldatore ausiliare per il
riscaldamento delle file sedili posteriori
Informazioni generali
NOTA: I tachigrafi non sono di fornitura Ford e sono disponibili presso un centro di
calibrazione Continental/VDO.
Poiché i tachigrafi sono sostenuti solo dai fasci cavi del livello di allestimento medio e
alto, la compatibilità deve essere previamente controllata da un concessionario
Ford.
Il veicolo base ordinato deve avere una console sul padiglione e il rivestimento adatto
(rivestimento padiglione) per supportare il montaggio di un tachigrafo.
1 Anabbagliante (H7)
2 Luci abbaglianti e diurne (H15)
3 Indicatore di direzione
4 Luce di ingombr
1 Anabbagliante (H7)
2 Luci abbaglianti e diurne (H15)
3 Luci ad angolo
4 Indicatore di direzione
1 Luce di ingombro
Moduli gateway
I cosiddetti moduli gateway fungono da interfaccia tra in vari sistemi di bus di dati.
Inoltre, sul nuovo Transit Custom è presente il quadro strumenti che funge da
gateway tra il bus di dati CAN HS (Multimedia) e il bus di dati CAN MS, così come
il BCM che funge da gateway tra il bus di dati CAN HS e il bus di dati CAN MS
Come per alcuni modelli Ford già introdotti sul mercato, anche il nuovo Transit dispone di
sensori d'urto laterale supplementari sulle porte anteriori. Queste modifiche
riconoscono una pressione crescente nella porta interessata durante un urto laterale e
provvedono all'invio di un segnale d'urto al modulo RCM
Per il motore diesel 2.0L EcoBlue con AdBlue di Ford Transit Custom® anno
modello 2016.
Per i veicoli Transit Custom 2016.5 costruiti a partire dal 04/2016, è stato
introdotto il motore diesel 2.0L EcoBlue in tre classi di potenza. Tutti e tre
i motori sono conformi alla norma sulle emissioni Euro VI.
Questi tre motori sono disponibili per Transit Custom con trazione anteriore
(motore montato trasversalmente).
Per quanto concerne la norma sulle emissioni Euro VI, il motore diesel 2.2L
Duratorq-TDCi Puma finora utilizzato per i modelli con trazione anteriore
verrà sostituito con la versione 2.0L EcoBlue, sempre diesel.
Il motore 2.0L EcoBlue è provvisto del sistema common-rail Continental.
L'iniezione avviene tramite iniettori con elementi piezoelettrici.
Configurazione 4 in linea
Capacità (ccm) 1996
Alesaggio (mm)/Corsa (mm) 84.01 / 90.03
Rapporto di compressione 16.5 : 1
Versioni (CV) 105 / 130 / 170
Ordine di accensione 1-3-4-2
Assistenza e manutenzione
Intervallo di cambio olio: 60.000 km/2 anni (solo Transit Custom)
Specifica olio: WSS M97B44-D (0W30 Mid SAPS (ACEA C2))
Rifornimento cambio olio senza sostituzione del filtro: 8,85 L
Rifornimento cambio olio con sostituzione del filtro: 9,05 L
Alimentazione e coppia
Versione 105 CV FWD
Coppia massima 360 Nm a 1375 - 2000 giri al minuto
Alimentazione massima 77,3 kW (105 CV) a 3500 giri al minuto
Albero motore
realizzato in acciaio forgiato per una durabilità ottimale quattro contrappesi per ridurre la massa
L'albero motore presenta uno sfalsamento di 10 mm al fine di ridurre l'attrito del pistone.
Pistoni
Pistoni in lega di alluminio con estremità a coppa Anelli a bassa tensione per ridurre l'attrito con gli alesaggi
Rivestimenti del mantello a basso attrito Boccole del pin per pressioni del cilindro elevato
L'impianto di lubrificazione utilizza una pompa dell'olio volumetrica a cilindrata variabile che aspira l'olio dalla coppa
dell'olio e lo pompa tramite il relativo filtro e lo scambiatore ai punti di lubrificazione del motore.
1. Mandata turbocompressore
2. Pompa a depressione
3. Mandata olio punterie idrauliche e cuscinetto alberi a camme
4. Linea olio principale
5. Filtro dell'olio
6. Radiatore dell'olio
7. Pompa dell'olio
8. Cuscinetto pignone
9. Cuscinetto di banco
10. Ritorno dell'olio del turbocompressore
La quantità di olio motore necessaria dipende dalla velocità e dal carico del motore. La
pompa dell'olio a spostamento variabile si regola automaticamente per erogare la
quantità d'olio necessaria al motore.
Il componente principale della pompa dell'olio a cilindrata variabile è una pompa a
palette dotata di anello di regolazione.
Nella posizione iniziale, la molla di compressione preme l'anello di regolazione verso
sinistra contro il fermo. In questa posizione, la pompa a palette genera la massima
pressione olio possibile.
Con l'aumento dell'RPM (revolutions per minute) di motore e pompa dell'olio, la
pressione dell'olio nella camera di controllo vince la forza della molla di
compressione. Quando ciò avviene, l'anello di regolazione della pompa a palette si
sposta verso destra riducendo la capacità di erogazione della pompa stessa
NOTA: L'anello di regolazione non ruota ad arco; si muove a sinistra o a destra.
1. Anello di regolazione
2. Rotore pale
Il circuito di raffreddamento motore nella testata si divide in due parti, una superiore e una
inferiore, al fine di garantire una maggiore efficienza
1. Mandata al radiatore EGR
2. Mandata al termostato
3. Mandata allo scambiatore di calore olio
4. Pompa idraulica
1. Sensore ECT
2. Sfiato
3. Piatto di bypass
4. Piatto di chiusura
5. Alloggiamento con elemento in cera
6. Piatto valvola principale
7. Elemento termico
8. Spina
La testata è realizzata in alluminio. Integra sia il collettore di aspirazione che il condotto di aspirazione del collettore gas di
scarico al modulo EGR . In questo modo si migliora la portata e di conseguenza il rendimento interno e si riducono le
perdite.
A. Parte anteriore
1. Lato scarico
2. Scarico acqua di raffreddamento al modulo EGR
3. Condotto di ricircolo gas di scarico al modulo EGR
4. Scarico acqua di raffreddamento al termostato
5. Collettore di aspirazione integrato
B. Condotto di aspirazione del collettore di scarico al modulo EGR
Posizione di montaggio
1. Valvola elettrica collettore di aspirazione
2. Sensore MAPT
3. Valvola EGR con radiatore
4. CAC raffreddato ad aria
5. Corpo di aspirazione
6. Sensore MAF
7. Turbocompressore
8. Collettore di scarico
9. Pompa di depressione
1. Valvola EGR
2. Uscita liquido di raffreddamento
3. Gas di scarico raffreddati
4. Scambiatore EGR
5. Gas di scarico caldi al modulo EGR
6. Capsula a depressione valvola di bypass scambiatore EGR
7. Entrata liquido di raffreddamento
La pressione di ritorno assoluta è compresa tra 0,7 e 1,6 bar, mentre la portata di ritorno
massima è di 144 litri all'ora a una temperatura massima del carburante di 105° C. La
pressione di ingresso assoluta nel circuito a bassa pressione è invece di 3,6-7 bar. Per
cui il valore nominale è di 4,5 bar.
La pressione nel serbatoio viene generata mediante una pompa a rotore regolata da
un'apposita centralina in base al carico.
La caduta di pressione in corrispondenza del filtro carburante è di 0,2-0,5 bar
La pompa di alimentazione ad alta pressione (DHP1) consiste in una pompa a singolo pistone azionata da una
punteria a rullo con una valvola di dosaggio del carburante, a sua volta dotata di una valvola di aspirazione
digitale (DIV). Insieme al sensore di pressione carburante e alla valvola regolatrice della pressione, la valvola
di dosaggio del carburante forma un circuito di regolazione chiuso.
Rispetto alle pompe tradizionali, la valvola di aspirazione digitale (DIV) sostituisce sia la valvola elettromeccanica
di regolazione analogica della portata che la valvola di aspirazione meccanica. Grazie alla tecnologia di cui è
dotata, la valvola di aspirazione digitale (DIV) consente di ridurre il numero di parti mobili, nonché la
sensibilità in caso di utilizzo di carburanti di qualità inferiore. In questo modo i tempi di reazione si riducono
al minimo.
La quantità di carburante richiesta dalla valvola di aspirazione digitale (DIV) è indipendente dalla pressione di
aspirazione.
La valvola è normalmente aperta e consente un arresto sicuro del motore in caso di anomalia.
La pompa di alimentazione viene azionata mediante una ruota dentata intermedia, a sua volta azionata tramite
l'ingranaggio dell'albero a camme. Il rapporto di trasmissione tra l'albero motore e l'azionamento della
pompa di alimentazione è di 1:1.
La pompa di alimentazione non dispone di una pompa di trasferimento interna e richiede una pressione di
ingresso assoluta compresa tra 3,6 e 7 bar (valore nominale pari a 4,5 bar). È inoltre in grado di generare una
pressione massima del carburante fino a 2500 bar.
Lo spostamento della pompa di alimentazione è di circa 0,4 ml per rotazione.
Il sensore bassa pressione e il sensore temperatura carburante sono stati abbinati in un unico complessivo. Il
complessivo sensore unico si trova tra l'uscita filtro carburante e l'entrata pompa ad alta pressione
L'iniettore in linea con servoazionamento (ugello a 8 fori) e portata volumetrica di 350 ml ogni 30 secondi viene
azionato per mezzo di un piezoelettrico compatto ad alte prestazioni.
Ottimizzando la configurazione idraulica dell'iniettore è stato possibile trovare un compromesso ideale tra il
ritorno dell'iniettore e le proprietà di iniezione. L'iniettore PCR5s non presenta perdite continue e consente
quindi un aumento della pressione del rail senza compromettere l'efficienza del sistema.
Per consentire una misurazione più precisa della quantità di carburante iniettata, sono state implementate le
due funzioni seguenti:
Injector Control Valve Adaptation (ICVA)
Needle Motion Control Function (NCTL)
La funzione ICVA consente di monitorare le caratteristiche della valvola. Attraverso l'applicazione di tensioni
diverse in corrispondenza del modulo piezoelettrico, è possibile controllare in modo variabile la corsa della
valvola. Non appena la valvola si apre, si verifica una caduta di pressione del sistema in seguito a una
perdita.
Attraverso il monitoraggio della pressione del rail è possibile conoscere le caratteristiche della valvola e adattare
quindi il comando piezoelettrico affinché compensi con precisione le tolleranze di produzione e gli effetti
legati all'usura del gruppo valvole. La funzione ICVA riguarda esclusivamente il gruppo valvole.
Nel sistema PCR5 è stata anche integrata la regolazione ad aghi NCTL, che si basa su un segnale di feedback
dell'elemento piezoelettrico. In un iniettore con servoazionamento, il movimento degli aghi dell'ugello
comporta una variazione nel volume della camera di controllo.
Sulla base di ciò, la pressione nella camera di controllo è strettamente correlata al movimento degli aghi. Poiché
il modulo piezoelettrico è a contatto diretto con la valvola, l'elemento piezoelettrico può essere utilizzato
anche come sensore per rilevare la pressione nella camera di controllo.
1. Microattuatore piezoelettrico
2. Ritorno iniettore
3. Collegamento elettrico
4. Raccordo di alta pressione
5. Ugello e valvola
6. Piastra valvole
7. Piastra di strozzamento
A. Alta pressione
B. Bassa pressione
C. Senza iniezione
D. Con iniezione
1. Valvola
2. Alta pressione lato rail
3. Forza risultante
4. Ritorno iniettore
5. Forza attuatore piezoelettrico
1. Numero di identificazione
2. N. di catalogo Ford
NOTA: Per la sostituzione degli iniettori occorre impostare i nuovi fattori di correzione
per mezzo di ETIS IDS nel PCM.
NOTA: Per la sostituzione del PCM occorre programmare tutti i fattori di correzione
degli iniettori per mezzo di ETIS IDS nel nuovo PCM
Caratteristiche Valore
Campo di esercizio Da 150 a 2500 bar
Tensione di esercizio Da 9 a 16 V
1. Pompa acqua
2. Tendicinghia
3. Generatore
4. Tendicinghia
5. Servosterzo elettrico - Pompa
6. Compressore A/C
7. Puleggia albero motore
Il comando dei componenti accessori del motore 2.0L EcoBlue è composto da due
cinghie poli-V:
Cinghie interne – la più grande delle due viene tesa con un tensionatore a molla e
aziona il generatore, la pompa del servosterzo elettrico e il compressore del A/C.
Cinghie esterne- Cinghie per la pompa del liquido di raffreddamento.
La pompa del liquido i raffreddamento viene azionata da una cinghia allungabile e non
dispone di un tensionatore cinghia. In tal modo viene garantita la tensione
ottimale necessaria per la pompa del liquido di raffreddamento.
Ulteriori informazioni sono per il montaggio e lo smontaggio del comando per
componenti accessori sono disponibili nella letteratura d'officina aggiornata
Descrizione e funzionamento
1. Ventola delle candelette ad incandescenza
2. Fissaggi
3. Cavo della candeletta
4. Fissaggio
1. PCM
2. centralina candelette
3. candelette ad incandescenza
Il PCM :
Controlla la pompa dell'AdBlue®.
Legge i segnali di pressione, livello e temperatura.
Evita che la pompa AdBlue® o il sistema SCR vengano danneggiati.
Il modulo connettore SCR verifica che i componenti della pompa AdBlue® (pompa, elemento riscaldante
serbatoio/coperchio, sensore di temperatura, sensore di livello e sensore di pressione) siano collegati
elettricamente al PCM. Per farlo utilizza un connettore esterno a 16 vie montato sulla sommità del
serbatoio dell'AdBlue®.
La centralina candelette:
Controlla gli elementi riscaldanti dell'AdBlue®.
I connettori della pompa dell'AdBlue® sono progettati per supportare i valori di corrente seguenti:
Pompa AdBlue® (4 contatti): max 7 A
Elemento riscaldante AdBlue® (2 contatti): max. 11,5 A
Sensore di pressione AdBlue® (contatti): < 12 mA
Sensore di temperatura AdBlue® (contatti): < 20 mA
Sensore di livello AdBlue® (contatti): < 10 mA
NOTA: Non utilizzare spray o lubrificanti a base di silicone o petrolio sui componenti del sistema SCR. L'utilizzo
di questi tipi di spray o lubrificanti può danneggiare i componenti del sistema SCR.
NOTA: Ogni volta che si smontano i componenti del sistema SCR, coprire sempre i bocchettoni aperti per
evitare l'ingresso di detriti nel sistema. È importante che nessuna impurità penetri nel sistema. Anche
piccole particelle possono danneggiare il sistema SCR. Tutti i componenti devono essere ispezionati e
puliti, se necessario, prima dello smontaggio e dell'installazione o del rimontaggio.
La pompa dell'AdBlue®:
Chiude e sigilla meccanicamente il serbatoio (CAM-LOCK).
Fornisce una riserva minima di agente riducente.
Fornisce un nipplo per la mandata idraulica dell'agente riducente.
Filtra l'agente riducente.
Pressurizza l'agente riducente in corrispondenza del nipplo di mandata in base alla
pressione e alla portata richieste.
Misura la pressione dell'agente riducente in corrispondenza dell'uscita della pompa
dell'AdBlue®.
Spurga i componenti del sistema SCR posti tra il nipplo di mandata e l'iniettore in
seguito al disinserimento dell'accensione (chiave in posizione OFF).
Misura la temperatura dell'agente riducente nella pompa dell'AdBlue® per mezzo di
un sensore.
Riscalda l'agente riducente nel serbatoio mediante una resistenza elettrica.
Misura il livello di agente riducente presente nel serbatoio con un apposito sensore.
Informazione
Quadro strumenti: "Meno di ½".
Avvertenza al conducente
Quadro strumenti: "Intervallo 2400 km", calcolato a partire da 2400 km e decrescente
in base allo stile di guida (tasso di consumo di AdBlue® anziché distanza fissa).
Stato di incitamento
Quadro strumenti: "Livello AdBlue® basso Nessun avvio tra 800 km". Quando il conto
alla rovescia precedente raggiunge quota 800 km, il messaggio visualizzato
diventa "Livello AdBlue® basso No avvio motore tra 800 km". Il conto alla rovescia
si riduce più velocemente se il tasso di consumo dell'AdBlue® è elevato.
Stato di incitamento finale
Messaggio sul quadro strumenti: "Livello AdBlue® basso Nessun avvio tra 0
km" e "Rabboccare per riavviare"
NOTA: il motore si avvia ma non parte (NON mettere in moto per più di 3 secondi)
La rigenerazione statica del DPF può richiedere fino a un'ora. Osservare le procedure
di sicurezza standard.
Assicurarsi che la temperatura del liquido di raffreddamento del veicolo sia superiore
a 60°C.
Eseguire la procedura di rigenerazione del filtro antiparticolato.
Quando la procedura è in corso, non premere i freni, l'acceleratore o la frizione e non
spostare il cambio.
Richiedere i risultati della procedura per verificare che sia stata completata.
1. Posizione di montaggio
2. Tubazione al lato pulito del filtro aria
3. Condotto di alimentazione pompa a depressione
4. Pompa a depressione meccanica
Note generali
La gestione motore prevista dal sistema common-rail Continental avviene per mezzo
di tre gruppi di sistemi:
Sensori e trasmettitori per il rilevamento delle condizioni di esercizio e dei valori
nominali.
PCM per l'elaborazione delle informazioni in base a calcoli matematici specifici
rispetto ai segnali in uscita elettrici.
Attuatori per la conversione dei segnali in uscita elettrici del PCM in grandezze
meccaniche
Bracci inferiori e giunti, in caso di sostituzione il giunto non può essere sostituito da
solo (obbligo di sostituire l’intero braccio e la rotula).
Nuove pinze mono pistone, per consentire una riduzione degli attriti, e dunque delle coppie
residue, per l'ottimizzazione delle prestazioni rispetto al consumo di carburante.
L’assale posteriore risulta composto da un ponte rigido 6 fissato alla scocca del veicolo nella
parte anteriore tramite due boccole in gomma poste sulle barre longitudinali del ponte.
Al ponte e vincolata tramite una boccola in gomma la barra Panhard 4 che risulta fissata
dal lato opposto ,sempre tramite boccola in gomma, alla scocca del veicolo. Tra il
supporto scocca è stata inserita un ulteriore barra trasversale 5 che pur non essendo
fissata all’assale concorre a irrigidire ulteriormente la scocca aumentando cosi la
rigidezza trasversale.
Al ponte dal lato posteriore, sono svincolati due ammortizzatori 7 che lavorano con un
angolo di circa 55°rispetto al piano strada.
Sul ponte, su due appositi piattelli sono appoggiate le molle 3 che contrastano dal lato
scocca veicolo su uno specifico piattello metallico 2 dotato di tampone.
Il perno ruota 8 è avvitato al ponte tramite 4 bulloni e presente sulla parte laterale un foro
dove viene alloggiato il sensore di giri ABS. Sul supporto del perno ruota sono anche
fissati la protezione metallica 10 del disco freni e, tramite due bulloni, la pinza freni.
Sul disco freno 1 nella parte posteriore è calettata una ruota fonica per la lettura del
numero di giri della ruota.
Bracci rinforzati, spessore aumentato, dai 4 mm di Trafic II agli 8 mm del Nuovo Trafic,
per una maggiore resistenza agli urti durante la marcia .
Controllo dinamico della stabilità ESC con controllo del sottosterzo e sistema si controllo della
trazione
Il controllo dinamico della stabilità ESC contribuisce a mantenere il controllo del veicolo nelle
situazioni di guida critiche .
Un sensore angolo di sterzo riconosce a traiettoria impostata dal conducente e tramite i sensori
di accelerazione e imbardata integrati nella centralina ABS misura la traiettoria reale del
veicolo.
Se la traiettoria reale è diversa da quella richiesta dal conducente il sistema corregge la
traiettoria intervenendo sulle singole ruote frenandole e se necessario aumentando o
riducendo la richiesta di potenza del motore. L’ intervento viene del sistema viene
visualizzato dal lampeggio della spia ESP
Il controllo del sottosterzo avviene limitando lo slittamento delle ruote motrici anteriori in tal
modo contribuisce al controllo del veicolo nelle partenze, in accelerazione o in decelerazione.
Grazie alla presenza di sensori nelle ruote, il sistema misura e confronta ad ogni istante la
velocità di rotazione delle ruote motrici rilevando immediatamente la perdita di aderenza .
Il sensore livello olio è installato in un foro praticato nella parte laterale della coppa olio.
La resistenza misurata ai capi del sensore senza che sia immerso nell’olio risulta 7 ohm.
N.B.
Sul quadro strumenti non esiste un indicatore di livello olio ma in caso di livello basso
all’accensione del quadro nel computer di bordo appare la scritta
LIVELLO OLIO BASSO RABBOCCARE
La funzione Stop and Start richiede che la pompa alta pressione sia
rinforzata a causa degli avviamenti frequenti. Le modifiche sono
le seguenti:
• È stata montata una guarnizione in teflon per aumentare nel
tempo la sicurezza della guarnizione a labbro vecchia.
• Infatti, la funzione Stop and Start richiede che la guarnizione della
pompa alta pressione sia rinforzata.
• La guarnizione in teflon è situata dietro la guarnizione a labbro
rossa. È stata montata una guarnizione Parker per rinforzare la
tenuta. Rinforzo dei cuscinetti della pompa
1 lngresso aria
2 Valvola swirl
3 Condotto superiore
4 Condotto inferiore
5 Condotto swirl
6 Condotto di riempimento
Posizione di montaggio
La valvola ERG di alta pressione risulta installata sia sui motori GEN1 che GEN2. La sua
funzione è quella di permettere il ricircolo di parte dei gas di scarico,
preventivamente raffreddati (solo su motore GEN2) in uno scambiatore di calore,
in aspirazione al fine di ridurre le emissioni degli ossidi di Nox.
RADIATORE DELL’OLIO
Poiché l’utilizzo dei veicoli commerciali è più intenso, il radiatore dell'olio è di
dimensioni maggiori, per garantire una migliore efficienza.
Il PCR integra un serbatoio vuoto di 330 cm³ per garantire una costante depressione
alle elettrovalvole di controllo.
1. Convogliatore aria
2. Gruppo filtro aria
3. Debimetro
4. Tubazione verso gruppo doppio turbocompressore
5. Tubazione di collegamento a intercooler
6. lntercooler
7. Valvola a farfalla
8. Sensore pressione /temperatura aria
9. Valvola swirl
10. Collettore di aspirazione
1 convogliatore
2 tubazione di raccordo verso filtro aria
Debimetro
Il debimetro ha il compito di misurare la portata di aria aspirata dall'ambiente. Tale
informazione viene gestita dalla centralina controllo motore per controllare
l'apertura della valvola EGR.
Il sensore di misurazione del flusso di aria digitale di produzione Continental è
posizionato a valle del filtro aria ed è inserito in un vano presente sul condotto di
uscita dal filtro. La posizione di inserimento è unica realizzata meccanicamente,
inoltre sul debimetro è riportata una freccia di indicazione del verso di montaggio.
1 Collettore di scarico
2 Scambiatore di calore
3 Tubazione ingresso liquido refrigerante
4 Attuatore valvola bypass scambiatore EGR
5 Pompa elettrica ausiliaria
Lo scambiatore di calore EGR è dotato di una valvola di bypass che impedisce ai gas di scarico
di transitare attraverso lo scambiatore di calore e quindi di poter essere indirizzati verso
l'aspirazione in modo diretto.
La valvola di bypass, normalmente aperta, è controllata da un attuatore pneumatico
collegato al circuito di depressione tramite un'elettrovalvola ON/OFF.
Quando la valvola di bypass è aperta il flusso dei gas di scarico può transitare attraverso lo
scambiatore di calore, quando è chiusa il flusso non attraversa lo scambiatore.
La circolazione del liquido di raffreddamento nello scambiatore avviene mediante un pompa
dell'acqua elettrica addizionale, posizionata sotto nei pressi della coppa motore.
Questa pompa viene attivata quando il motore è in funzione e migliora la circolazione del
liquido di raffreddamento in quanto la pompa dell'acqua meccanica non fornisce
sufficienti circolazione in tutti i rami (dimensioni e la complessità del circuito).
I gas di scarico provenienti dal basamento risalgono fino alla testa cilindri, vengono
quindi convogliati nel separatore mediante tre canalizzazioni collegate
ermeticamente ,a tre fori praticati nella parte superiore della testa cilindri.
Le gocce di olio più grandi presenti nei vapori dell’olio passando attraverso i setti
condensano e ricadono nella testa cilindri tramite altre due canalizzazioni che
raggiungono un pozzetto creato nella parte inferiore della testa cilindri. L’olio che
cade in questo pozzetto riempiendolo, ricade poi all’interno della testa cilindri.
Le particelle di olio più piccole si depositano quindi sui due filtri a coalescenza posti
all’interno del gruppo e ricadono anch’esse nella testa cilindri.
La parte di vapori d’olio non condensata verrà aspirata e bruciata dal motore
mediante una tubazione che collega il gruppo blow-by alla tubazione di
aspirazione, passando attraverso una valvola di ventilazione che limita la quantità
di vapori inviata in aspirazione.
I gas blow-by attraversano dapprima dei diaframmi che isolano le gocce più grandi, poi
le gocce piccole passano attraverso appositi filtri a coalescenza.
1 Termostato
2 Valvola di termo-gestione
3 Scambiatore calore acqua-olio
4 Pompa liquido raffreddamento
1 termostato
2 motore
3 pompa circolazione liquido raffreddamento
4 vaschetta espansione
5 riscaldamento posteriore
6 radiatore interno
8 gruppo resistenze
9 valvola termo gestione
10 scambiatore di calore olio
12 scambiatore egr bassa pressione
13 radiatore
A tubazione di sfiato verso vaschetta
B tubazione di sfiato verso motore
1 termostato
2 motore
3 pompa circolazione liquido raffreddamento
4 vaschetta espansione
5 riscaldamento posteriore
6 radiatore interno
7Pompa elettrica di circolazione per
riscaldatore interno
8 gruppo resistenze
9 valvola termo gestione
10 scambiatore di calore olio
11 pompa elettrica di circolazione EGR HP
12 scambiatore egr bassa pressione
13 radiatore
A tubazione di sfiato verso vaschetta
B tubazione di sfiato verso motore
Valvola di termo-gestione
1 ingresso da basamento
2 uscita verso radiatore
3 verso il termostato
4 verso egr
Valvola di termo-gestione
La valvola di terme-gestione è realizzata in materiali plastico. E' composta da una valvola vera e propria
sulla tubazione refrigerante, da una camma di comando e da un da un attuatore pneumatico.
A riposo la valvola di termo-regolazione risulta APERTA.
L'attuatore pneumatico è comandato da un elettrovalvola di terme-gestione normalmente CHIUSA,
posizionata al di sotto della tubazione di aspirazione aria e fianco dell'asta controllo olio che si attiva
quando il motore viene avviato e la temperatura dello stesso è inferiore a circa 72°C.
Logica di funzionamento
Al fine di permettere un veloce aumento della temperatura del motore, viene limitata la
circolazione del liquido refrigerante intorno alle camere di combustione ed ai cilindri.
All 'avviamento del motore, se la temperatura dello stesso è inferiore a circa 72°C, la
centralina controllo motore comanda l'elettrovalvola di terme-gestione che permette
alla depressione di attivare l'attuatore della valvola di terme-gestione portandola in
posizione di chiusura.
La chiusura di tale valvola non permette al liquido di raffreddamento di circolare intorno
alle camere di combustione ed ai cilindri.
Al raggiungimento della temperatura motore di circa 72°C la centralina controllo motore
toglie l'alimentazione all'elettrovalvola di terme-gestione permettendo all'attuatore
pneumatico della valvola di terme-gestione di aprire la stessa. Il liquido di
raffreddamento inizia quindi a circolare all'interno del motore ma non ancora di
transitare sul radiatore.
La centralina controllo motore può comandare l'apertura della valvola di terme-gestione
anche a temperature motore inferiori a 72°C in caso di carico motore elevato.
Radiatore
Alette di raffreddamento
Il motorino di comando viene alimentato da un positivo 12 Volt proveniente dal relè di
alimentazione centralina motore posizionato in Scatola fusibili/relè motore .
Il segnale per la sua movimentazione viene inviato dal pin J4 della centralina controllo
motore .
NOTA:
Al fine di preservare il motore da possibili surriscaldamenti dovuti al non corretto
funzionamento del sistema vengono adottate le seguenti strategie:
• Se risulta interrotto il collegamento a massa o al positivo sul fusibile FM 15 le alette
non vengono mandate in chiusura al primo avviamento motore
• Se il cavo di segnale va in corto a 12Volt o in corto a massa, qualora le alette siano
chiuse le stesse vengono comandate in apertura anche se il motore è ancora
freddo
• Se in fase di avviamento motore il cavo di segnale è già in corto a 12Volt o in corto a
massa le alette non vengono portate in chiusura
NOTA:
Il sensore pressione olio e livello olio non sono collegati alla centralina controllo motore ma sono
allacciati direttamente al quadro strumenti
La centralina controllo motore è posizionata davanti alla batteria. E' prodotta da Bosch
E' protetta da un riparo in plastica dotato di convogliatore d'aria per il raffreddamento
della stessa.
Sulla centralina sono presenti lateralmente due connettori elettrici.
La centralina controllo motore oltre a gestire tutte le funzioni del motore utilizzando i
sensori e gli attuatori precedentemente indicati comanda direttamente le seguenti
funzioni accessorie:
Il veicolo con motore Euro 6 è dotato di impianto di abbattimento delle emissioni di NOx allo scarico con
una serie di reazioni chimiche principalmente dettate dall'introduzione di una soluzione AdBiue © nei
gas di scarico prima del passaggio attraverso un catalizzatore dedicato (SCR).
Per contenere i valori di emissione di NOx allo scarico nei limiti richiesti dalle normative Euro
6, si è resa necessaria l'adozione del sistema di trattamento dei gas di scarico SCR. Il gas
di scarico, in uscita dal catalizzatore (2) e dal filtro antiparticolato DPF(3), viene fatto
reagire nel catalizzatore SCR (8) con un agente chimico riducente composto da una
soluzione di urea di alta qualità e acqua distillata (AdBiue©). L'AdBiue© è aspirata dal
serbatoio (9) dalla pompa a membrana (8) e mandata al modulo dosatore (7) posto a
monte del catalizzatore SCR (8). Per prevenire il congelamento dell‘ Ad Blue© (punto di
congelamento -11 °C l'impianto è dotato di sistemi elettrici per il riscaldamento del
serbatoio (13) e delle tubazioni (12), alimentati dal modulo DCU . L'impianto è gestito dal
modulo DCU (11 ), la quale acquisisce ed elabora i segnali provenienti dai sensori in modo
da ottimizzare il processo di abbattimento dei NOx. Il modulo DCU dialoga con ECM
centralina controllo motore mediante linea C-CAN privata.
Nei gas, C02 , NO e N02, in uscita da catalizzatore e filtro antiparticolato, il modulo DCU
introduce, mediante un iniettare posto nella tubazione di scarico a monte del catalizzatore
SCR, una soluzione di acqua e urea (AdBiue©).
1 centralina Adblue
2 modulo pompa Adblue
3 gruppo SCR miscelatore iniettore
4gruppo catalizzatore filtro antiparticolato
Nella prima parte del catalizzatore SCR si concretizza il primo stadio del processo:
La soluzione reagente, per effetto della temperatura dei gas di scarico, evapora istantaneamente e, per idrolisi, si
converte in ammoniaca (NH3) e anidride carbonica (C02), al tempo stesso, l'evaporazione della soluzione, provoca
l'abbassamento della temperatura dei gas di scarico avvicinandola a quella ottimale necessaria al processo.
l gas di scarico addizionati di ammoniaca, alla temperatura di reazione, si introducono nel
catalizzatore SCR dove si realizza il secondo stadio del processo.
L'ammoniaca reagendo con gli ossidi di azoto dei gas di scarico e le zeoloti di rame che impregnano il catalizzatore SCR
li converte in azoto libero (N2) e vapore acqueo (H20).
La centralina ADblue in funzione del numero di giri motore, coppia erogata, temperatura gas di scarico, quantifica
quanti ossidi di azoto ela quantità di ammoniaca assorbita e stoccata nel catalizzatore SCR, rilevati dai rispettivi
sensori e ricevuti da ECM (120) tramite rete C-CAN, regola la portata della soluzione AdBiue© da immettere nel
sistema.
1 Raccordo flessibile
2 Catalizzatore
3 Filtro antiparticolato
4 Sonda NOx a monte SCR
5 Iniettore AdBlue
6 Miscelatore AdBiue
7 Filtro SCR 1 (Selective Catalytic Reduction).
8 Filtro SCR 2 (Selective Catalytic Reduction).
9 Sonda NOx a valle SCR
1 Raccordo flessibile
2 Catalizzatore
3 Filtro antiparticolato
4 Sonda NOx a monte SCR
5 Iniettore AdBlue
6 Miscelatore AdBiue
7 Filtro SCR 1 (Selective Catalytic Reduction).
8 Filtro SCR 2 (Selective Catalytic Reduction).
9 Sonda NOx a valle SCR
10valvola allo scarico
Ad Blue
AdBlue© (o AUS32) è una soluzione acquosa di urea al 32,5% (minimo 31,8% -massimo 33,3%) secondo
norma DIN 70070. La concentrazione del 32,5% è stato scelta perché a questo rapporto di
miscelazione la soluzione ha il suo punto più basso di congelamento di circa -11 ac.
Per mantenere il sistema correttamente funzionante anche con condizioni di freddo intenso il serbatoio
AdBlue, i tubi e il modulo pompa richiedono di un sistema di "de-congelamento« (riscaldatori
elettrici). Normalmente la soluzione AdBlue viene comunemente chiamata anche UREA.
Da 1 kg di AdBiue© si ottengono 184 g di ammoniaca (NH3) disponibile per le reazioni di riduzione
degli ossidi di azoto.
Iniettore Adblue
L'iniettare è comandato direttamente dalla centralina Adblue ed ha la funzione di dosare la soluzione
di AdBlue da iniettare nella tubazione di scarico a monte del catalizzatore SCR. È posizionato a
monte del catalizzatore e durante il suo funzionamento si trova costantemente sottoposto ad
elevata temperatura, per questo motivo è raffreddato ad aria per mezzo di un dissipatore (5).
Pressione massima d'iniezione AdBlue circa 5 bar.
Resistenza elettrica dell'iniettare 12.5 ± 5% Q
1 Connessione idraulica
2 Connessione elettrica
3 Dissipatore di calore
4 Fascetta di fissaggio
5 Sede iniettore
6 Iniettore
Miscelatore
Saldato all'interno del tubo di scarico, subito dopo l'iniettare si trova il miscelatore.
La sua specifica forma permette l'aumento della rottura delle goccioline di AdBlue per
aumentare l'evaporazione del fluido e la trasformazione in ammoniaca, in più, i fumi
attraversando il miscelatore cominciano a roteare migliorando la miscelazione
dell'ammoniaca con i fumi stessi.
Le principali reazioni chimiche che avvengono all'interno del catalizzatore SCR sono:
• Idrolisi Urea:
a. CO(NH2h = 2 · NH2 + CO
b. CO(NH2h + H20 = 2NH3 + C02
• Riduzione NOx
I. 6NO + 4NH3 = 5N2 + 6H20
II. 4NO + 4NH3 + 0 2 = 4N2 + 6H20
III. 6N02 + 8NH3 = 7N2 + 12H20
IV. 2N02 + 4NH3 + 02 = 3N2 + 6H20
V. NO + N02 + 2NH3 = 2N2 + 3H20
Affinché avvenga un'elevata percentuale di riduzione degli NOx la temperatura dei gas di scarico a monte
del catalizzatore deve essere circa 180°C per migliorare l'idrolisi del fluido AdBiue©, mentre la
temperatura del catalizzatore deve rientrare nel range 225° - 550°C circa .
Nota: le reazioni chimiche di riduzione non avvengono in successione, ma sono strettamente legate
alla percentuale di N02, rispetto a NO, presente nei gas di scarico: in base a tale percentuale
prevarrà l'una o l'altra reazione chimica di riduzione descritta precedentemente.
L'effettiva efficienza del sistema SCR è però fortemente influenzato dalla cinetica delle reazioni, in
quanto i gas hanno un tempo d'attraversamento del catalizzatore SCR limitato. l parametri che
influenzano la velocità di reazione SCR sono:
• Concentrazione NOx
• Rapporto NO/N02 ~ dipendente da caratteristiche DOC/DPF
• Portata dei gas di scarico
• Temperatura dei gas di scarico
• Quantità di NH3 assorbita dal catalizzatore SCR (NH3 storage).
I processi del SCR richiedono un preciso controllo della quantità di ammoniaca iniettata. Una
insufficiente iniezione può portare ad un'inaccettabile bassa conversione di NOx. Una quantità
d'iniezione troppo alta libera in atmosfera una quantità d'ammoniaca indesiderata. Queste emissioni di
ammoniaca dal sistema SCR sono conosciute come "ammonia slip" (fuga di ammoniaca).
Se l'urea è iniettata nel sistema a bassa temperatura, il catalizzatore viene disattivato, probabilmente,
a causa della produzione di specie polimeriche che sporcano la parte superficiale dello stesso.
Centralina Adblue
Il modulo DCU è posizionato in un apposito vano ricavato nell'insonorizzazione del
pianale sotto il sedile guidatore e risulta protetto da una copertura in plastica.
Sovraintende al funzionamento dell'impianto e dialoga con le sonde NOx a valle,
NOx a monte e con la ECU centralina controllo motore mediante una linea C-CAN
Privata.
1 centralina ADBLUE
2 connettore
Serbatoio AdBlue
Il serbatoio AdBlue, realizzato in materiale plastico e della capacita di circa 22 litri è
posizionato sotto il pianale del veicolo davanti al serbatoio carburante. E' fissato al
pianale mediante tre staffe ed è protetto inferiormente da una protezione plastica
1 Tappo di carico
2 Tubazione di carico
3 Tubazione di sfiato
4Tubazione di ventilazione
5 Tubazione di scarico con tappo
Avvertimento display
Se sul computer di bordo viene visualizzato l'avviso "XXXX KM GUASTO RIEMPIRE ADBLUE",
occorre riempite il serbatoio dell'additivo (minimo 10 litri) in quanto se si continua ad utilizzare
il veicolo si può arrivare al suo mancato avviamento.
Riempimento
Dopo aver riempito il serbatoio dell'additivo, occorre avviare il motore e attendere almeno 10“ a
veicolo fermo e motore acceso prima di partire nuovamente.
Se non si effettua questa operazione, il riempimento del serbatoio verrà rilevato automaticamente
solo dopo diverse decine di minuti di guida e il messaggio "RIEMPIRE ADBLUE" e/o le spie
continueranno ad essere visualizzate finché il riempimento non viene rilevato dal sistema.
Consumo medio
Circa 2 litri/1 .000 km a seconda della versione del veicolo e dello stile di guida. Pertanto quando
sul computer di bordo viene indicato 100% AD BLUE si hanno a disposizione 20 litri di additivo
nel serbatoio che permettono una percorrenza di circa 10.000 km
Precauzioni per l'uso
Consultare sempre le informazioni sulla lattina dell 'additivo. Manipolare gli additivi con cura.
Possono danneggiare vestiti, scarpe, elementi della carrozzeria ecc. In caso di riflusso o se
l'additivo contamina qualsiasi superficie verniciata, pulire rapidamente l'area interessata con
un panno inumidito.
Il PCR integra un serbatoio vuoto di 330 cm³ per garantire una costante depressione
alle elettrovalvole di controllo.
In questa fase, la valvola bypass compressore è chiusa, come il bypass e la wastegate dello scarico.
Il motore M9T Twin-Turbo equipaggerà Master. Lo Swirl è stato eliminato (otturatore ed attuatore).
Le resistenze dei terminali della rete CAN del veicolo si trovano nel « calcolatore iniezione » e nel
« quadro strumenti ».
Presa di Diagnosi
La presa di e posizionata dietro al riparo rimovibile posto in basso a sinistra sulla
plancia.
Sulla presa di diagnosi, la rete C-CAN è attestata ai p in 6 (High +) e 14 (Low-).
In caso di veicolo con allestimento Alto di Gamma e con Radio MediaNav la rete B-CAN
è attestata ai pin 3 e 13 (High+) e 11 e 12 (Low -).
PRESENTAZIONE
Il sistema senza chiave si basa sul VSC2 tipo CLIO IV senza la chiusura all’allontanamento.
- Il calcolatore dell’airbag non è codificato su un veicolo con guida a sinistra in prestazione VAC.
Il calcolatore EMM/UPC ed il calcolatore UCH gestiscono le funzioni tergivetri sul Nuovo Trafic/talento.
I comandi tergivetri :
La funzione « tergivetro anteriore » ed il suo « arresto fisso » viene gestita dal calcolatore EMM/UPC.
La funzione « tergilunotto » e « lavaggio vetro » viene gestita dal calcolatore UCH.
1 Piantone guida
2 Scatola sterzo
3 Pompa idraulica a comando elettrico
NOTE:
Dopo aver effettuato lo spurgo dell'impianto occorre attivare una specifica procedura da
strumento di diagnosi presente in centralina EPS.
Se la pressione raggiunge i 75 bar± 5, la servoassistenza della pompa è corretta.
All'avvio, la velocità del veicolo deve essere <30 km/h per consentire l'attivazione
dell'assistenza.
Il gruppo pompa viene attivato e fornisce assistenza fino a quando il motore si spegne.
L'assistenza avverrà solo la velocità del veicolo è <3 km/h e quando l'alimentazione +
dopo l'accensione è disinserita.
Lo sterzo è costituito da un sistema elettroidraulico che nasce come applicazione di power saving in quanto la
pompa è azionata da un motore elettrico a differenza di un tradizionale sistema idraulico dove la pompa
idraulica è trascinata direttamente dal motore.
Tuttavia questo sistema è caratterizzato dalla possibilità di variare la velocità del motore che aziona la pompa in
funzione della velocità del veicolo e della velocità di sterzata, attivando la funzione di assistenza variabile.
Il gruppo pompa servosterzo, di fornitura TRW è composto da una pompa elettroidraulica e da una centralina
integrata e si trova sotto il passaruota anteriore sul lato del guidatore.
Il gruppo pompa è standard, ma può essere comandato elettricamente in due modi diversi:
• Su di un veicolo dotato di chiave meccanica il comando è inviato direttamente da selettore chiave tramite un
segnale + 12 Volt (fusibile FH22 in BFRM unità fusibili/relè interno vettura )
• Su di un veicolo dotato di scheda di accesso il comando viene inviato dal pin 3 di EMM.
tramite un segnale+ 12Volt (fusibile FH22 in BFRM unità fusibili relè interno vettura )
• L'alimentazione di potenza 12 Volt è fornita dal fusibile F1 da 120A posizionato in BDU unità
disconnessione batteria .
L'intervento della servoassistenza varia a seconda della velocità di rotazione del volante (una rapida
variazione del dell'angolo di sterzata implica un elevata pressione nel sistema di servoassistenza) e a
seconda della velocità del veicolo (maggiore assistenza alle basse velocità ed inferiore alle alte velocità).
Il gruppo pompa viene attivata e fornisce assistenza fino a quando il motore si spegne.