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Premessa

«Rischiare» è un termine comunemente


ricorrente nelle comunicazioni tra gli individui e
generalmente denota tutte quelle azioni o quei
comportamenti che, se messi in atto, possono
produrre conseguenze indesiderate o, nel peggiore
dei casi, fatali.

«Rischio», poi, è un concetto cui spesso si fa


riferimento quando gli individui tentano di
produrre una qualche stima prima di prendere una
decisione le cui conseguenze siano ritenute
incerte. Rischio, ancora, è un termine che
spessissimo ricorre nelle cronache che riportano
fatti riguardanti tutte le condotte ritenute, a torto o
a ragione, pericolose. Rischio, infine, è un termine
spesso associato a eventi naturali con conseguenze
talvolta catastrofiche.

A tutti noi sarà capitato almeno una volta di


chiederci perché si rischia. Che cosa spinge, ad
esempio, le persone a tentare di scalare l’Everest?
Che cosa spinge una persona a investire i propri
risparmi in azioni, notoriamente più a rischio dei
titoli di Stato? Perché alcuni sembrano essere
stregati dal gioco d’azzardo o da altre attività
rischiose? E ancora, perché si decide di sottoporsi a iscriversi e, successivamente al conseguimento
operazioni chirurgiche rischiose, potendo evitarle? della laurea, deve decidere come affrontare il
mercato del lavoro. E infine, nonostante il grande
La maggior parte di noi pensa di essere
amore che può legarlo alla sua compagna,
mediamente prudente e che quei comportamenti
eccessivamente pericolosi che osserva in pochi qualcuno potrebbe pensare che un individuo si
esporrebbe a un rischio quando fosse posto di
individui siano il frutto di una personalità distorta.
fronte al dilemma se sposarsi oppure no!
Ma ciò non è del tutto vero. L’assunzione di rischio
è parte integrante della nostra natura di esseri Si tratta, ovviamente, di esempi generati dalla
umani e spesso non si possono ottenere risultati pura intuizione degli autori. Ma se si facesse un
significativi se non si rischia un po’. Infatti tutti sondaggio come quello effettuato nel 2006 da
noi, anche chi si ritiene più prudente, ci prendiamo Manel Baucells e Cristina Rata si potrebbe
quotidianamente dei rischi. In questo libro osservare come le decisioni rischiose in cui ci
esamineremo quali sono i meccanismi mentali che imbattiamo tutti i giorni dipendano molto dal
ci fanno «rischiare». contesto in cui viviamo e lavoriamo. Ad esempio,
nella tabella 1 si osserva come le decisioni
Ma quali sono le circostanze in cui ci si imbatte
nel rischio, in cui si deve far fronte a eventi o rischiose relative al dominio «studiare» e quelle
comportamenti rischiosi? riguardanti gli «aspetti organizzativi»
caratterizzino il comportamento degli studenti
Si può rischiare in moltissimi modi, universitari iscritti alle lauree triennali, mentre le
naturalmente, senza necessariamente avere a che decisioni che riguardano l’«iscrizione ai master» o
fare con l’uso di sostanze pericolose, o con lo l’«affitto di un appartamento» siano tipiche degli
svolgimento di attività che possono presentare una studenti universitari iscritti ai corsi di laurea
qualche forma di pericolo. Molti, forse non esperti,
specialistica in economia e commercio (Master in
potrebbero anche pensare che si espone a una Business Administration, Mba) e, infine, quelle
qualche forma di rischio lo studente che alla fine relative agli «affari» o al «lavoro» riguardino
del ciclo di studi della media superiore debba
principalmente i dirigenti.
scegliere se concludere la propria esperienza
TAB. 1. Esempi di decisioni rischiose prese da diversi
formativa e andare a lavorare o se affrontare la
nuova esperienza di studi universitari. E ancora si gruppi di individui in differenti ambiti (valori %)

espone a un qualche rischio quello stesso studente


quando deve decidere a quale corso di laurea
Iscritti Iscritti
Studenti Scelte Studenti Scelte
a un Dirigenti Totale a un Dirigenti Totale
universitari rischiose universitari rischiose
Mba Mba

Ambiti professionali Residenza 6 3 2 4 50


(trasferirsi in
Risorse umane – – 19 4 100 un’altra città
(assegnare compiti, oppure no)
scegliere e
organizzare Investimenti – 7 2 4 70
collaboratori) (investire le proprie
risorse finanziarie)
Iniziare un Mba – 29 – 15 94
(mantenere il Relazioni 6 3 2 4 37
lavoro attuale o interpersonali
iscriversi a un Mba) (continuare/iniziare
una nuova
Affari (decisioni – 2 28 7 73 relazione o no)
prese nell’attuale
impiego) Transazioni 6 10 2 7 79
(acquistare/vendere
Lavoro (cambio 4 8 30 11 88 qualcosa, scegliere
lavoro oppure no) un fornitore)

Condotta formale 5 2 4 3 83 Affittare un – 11 2 6 75


con gli altri (come appartamento
trattare con i (affittare un
superiori) appartamento o
attendere altre
Studiare 12 2 – 5 73 opportunità)
(continuare la
formazione o no) Etica (dire la verità, 8 – – 2 48
violare la legge)
Subtotale delle 21 44 81 44
decisioni in ambiti Organizzazione 16 13 6 12 77
professionali (pianificare attività,
prenotare, fare una
Ambiti privati cosa subito o più
tardi)
Sicurezza (guidare 12 2 – 4 90
dopo una bevuta,
indossare il casco)
Studenti
Iscritti
Scelte Per poter rispondere correttamente a questo
a un Dirigenti Totale
universitari rischiose interrogativo è necessario innanzitutto definire
Mba

Tempo libero 6 6 – 5 57
«tecnicamente» il concetto di rischio.
(attività di
intrattenimento e
sport)

Viaggi (decisioni 3 2 4 3 73
relative a
viaggi/vacanze)

Fare campeggio o 16 – – 5 80
altro

Subtotale delle 79 56 19 56
decisioni in ambiti
privati

Fonte: M. Baucells e C. Rata, A survey study of factors influencing risk-taking behavior in real-
world decisions under uncertainty, in «Decision Analysis», 3, 2006, pp. 163-176.

In che modo tutti questi fatti e molti altri ancora


si configurano come rischi, quali aspetti
condividono per poter essere considerati attività o
eventi rischiosi?
La gente potrebbe giudicarli in qualche misura
rischiosi, così come potrebbe considerare più o
meno rischiose le attività citate più sopra.
Naturalmente non si può escludere che talune
condotte o sostanze rischiose non siano ritenute
tali da diversi individui, mentre da altri sono
valutate con gradi diversi di pericolosità. Infine a
che cosa ci si riferisce effettivamente quando si
utilizzano la parola «rischiare» e altri termini che
condividono la stessa radice linguistica?
d’azzardo familiare come il lancio di una moneta. Il
1.
gioco può essere descritto nel modo seguente. Si
Rischi e pericoli lancia in aria una moneta e se esce croce si
guadagnano 2 € e il gioco continua, se esce testa si
guadagnano sempre 2 € ma il gioco finisce. Il gioco
può andare avanti all’infinito finché continua a uscire
croce, e a ogni lancio il premio raddoppia. Ad
Il rischio è un concetto di non facile definizione. esempio, se al primo lancio esce croce e al secondo
Nella letteratura specialistica si possono trovare lancio esce testa, il giocatore si porta a casa 4 €. Se al
differenti definizioni. Anche nel linguaggio primo lancio esce croce, al secondo esce ancora croce
quotidiano il termine risulta piuttosto vago. Baruch e al terzo invece esce testa, allora il giocatore si porta
Fischhoff, uno psicologo americano, tra i più a casa 8 € e così via. Quanto sareste disposti a pagare
importanti studiosi del rischio, ha osservato nel 1985 per partecipare a questo gioco?
che «la gente è più in disaccordo su ciò che il rischio Questo problema, noto come «paradosso di San
è, che su quanto esso sia grande»! Nonostante il Pietroburgo», era stato posto in realtà vent’anni
diversificato repertorio delle definizioni, tutte prima dal cugino di Daniel Bernoulli, Nicolas, per
condividono almeno tre aspetti principali e cioè la tentare di dimostrare che ben poche persone sono
possibilità di perdere qualcosa o di subire un qualche disposte a pagare somme enormi per entrare in un
danno, l’importanza di ciò che si perde o del danno gioco d’azzardo anche se il valore atteso, cioè il
che si subisce e l’incertezza associata a quella guadagno, è teoricamente infinito. Infatti, in teoria,
perdita o a quel danno. potremmo guadagnare milioni di euro con questo
Per affrontare il primo aspetto dobbiamo partire da gioco, a patto però che continui a uscire sempre
lontano, da quando cioè matematici ed economisti croce. Vediamo come si calcola tecnicamente il
iniziarono a occuparsi della condotta razionale nelle valore di un’opzione che ingloba l’incertezza.
scelte dagli esiti incerti. Tradizionalmente si Il rischio associato a una certa opzione può essere
stabilisce l’esordio di questa avventura con la misurato grazie alla formula del valore atteso (o
pubblicazione del lavoro del matematico svizzero speranza matematica) del gioco, cioè quella misura
Daniel Bernoulli nel 1738 sui Commentaries of the che consente di stabilire il guadagno che si
Imperial Academy of Science of Saint Petersburg. otterrebbe in media se un dato gioco fosse effettuato
Bernoulli voleva capire quanto gli individui fossero più e più volte. Il calcolo del valore atteso (Va) può
disposti a pagare per partecipare a un gioco
essere rappresentato formalmente nel modo In effetti, anche se a un economista o a uno
seguente: studioso della teoria della decisione il concetto di
rischio potrebbe evocare la possibilità di vincere
Va = Σ pi vi
come alternativa alla possibilità complementare di
cioè la sommatoria (Σ) dei prodotti dei vari esiti per perdere, la connotazione negativa del concetto di
la loro probabilità di occorrenza, dove i sta per tutti i rischio in termini di perdita di qualcosa o di
diversi esiti, pi è la probabilità dell’i-esimo esito e vi è accadimento di qualcosa di indesiderato sembra
il valore dell’i-esimo esito. essere quella che ricorre più frequentemente nelle
Nel nostro caso il valore atteso del gioco contenuto definizioni fornite dagli studiosi del rischio.
nel paradosso di San Pietroburgo può essere calcolato La seconda componente del concetto di rischio
con la seguente espressione: riguarda l’entità del danno o di ciò che si può
Va (valore atteso del gioco) = (1/2) × (2 €) + + (1/4) × perdere, in altri termini gravità delle conseguenze.
(4 €) + (1/8) × (8 €) + … + (1/n) × (n €) = = 1 € + 1 € + 1 € Generalmente gli individui valutano certi eventi
+ … + 1 € = una quantità infinita di denaro come molto rischiosi in funzione della gravità delle
conseguenze derivanti dal loro verificarsi. Non c’è
È evidente, quindi, che il valore atteso del gioco è
dubbio che alcuni eventi hanno probabilità molto
infinito. Uno scommettitore «razionale» infatti non
basse di verificarsi ma possono produrre
dovrebbe mai rinunciare alla possibilità di
conseguenze molto gravi come, ad esempio, il rischio
raddoppiare una qualsiasi somma, per quanto
nucleare.
estremamente ridotta. Lo scommettitore dovrebbe
allora essere disposto a giocarsi tutto ciò che ha, pur Molte persone hanno ancora ben vivo il ricordo del
di poter partecipare al gioco, ma ciò contrasta con disastro conseguente all’incidente nella centrale di
l’ovvia osservazione che più si paga per giocare e Chernobyl nel 1987 e forse anche per questo stimano
minore è la probabilità che si possa guadagnare più il rischio più probabile di quanto non possa essere.
di quanto si sia pagato: e qui sta il paradosso! Infatti, anche se la probabilità che si verifichi un
incidente analogo è bassissima, l’ampiezza delle
Il cugino di Daniel Bernoulli tentò successivamente
conseguenze attese rende tale rischio
di risolvere la questione posta dal paradosso
particolarmente spaventoso.
sostenendo che quanto più denaro uno ha a
disposizione, tanto minore sarà l’utilità di
un’ulteriore quantità di denaro, ovvero il valore
soggettivo del denaro. In tal modo l’utilità attesa del
paradosso non è più infinita.
spesso a determinare il comportamento non è tanto
la valutazione oggettiva, quanto quella emotiva.
La terza componente del concetto di rischio, infine,
si riferisce all’imprevedibilità delle conseguenze
associate al suo verificarsi e ciò rimanda alla nozione
di probabilità.

L’incertezza è così intimamente integrata nel


concetto di rischio che molto spesso le due nozioni
sembrano avere molto più di una qualche
sovrapposizione. Non è raro, infatti, che si usino
come sinonimi i due termini, che invece hanno
significati differenti. La distinzione è stata proposta
nel 1921 da Frank Knight, uno degli economisti più
rappresentativi della Scuola di Chicago. Per Knight il
FIG. 1. Rischio percepito e paura percepita per
rischio può essere definito come una condizione in
l’energia nucleare nel 1993 e nel 1997.
cui è possibile derivare una distribuzione di
Fonte: Rielaborazione degli autori da L. Savadori, R. Rumiati, N.
Bonini e A. Pedon, Percezione del rischio: esperti vs. non esperti, in
probabilità dei risultati; al contrario l’incertezza
«Archivio di Psicologia, Neurologia e Psichiatria», 59, 1998, pp. 387-405. rappresenta una condizione in cui non è possibile
E infatti, paradossalmente, i risultati di una ricerca, ottenere tale distribuzione di probabilità.
condotta da Lucia Savadori e colleghi nel 1998 con In effetti, in certe circostanze il grado di incertezza
soggetti sia esperti sia non esperti, mostrano che può essere noto, come nel caso in cui si debba
nonostante il rischio associato al nucleare sia valutare un esito associato all’uscita di una faccia di
diminuito tra il 1993 e il 1997, è invece aumentata, un dado. In altre occasioni il grado di incertezza non
nello stesso periodo, la paura del nucleare (fig. 1). può essere determinato sulla base della teoria della
Questo esempio illustra un fenomeno noto in probabilità ma viene valutato soggettivamente sulla
letteratura come «sistema a doppia via»: quando le base di conoscenze pregresse o di credenze
persone valutano la pericolosità di una tecnologia possedute dall’individuo, come, ad esempio, valutare
come il nucleare, tengono separato il concetto la minaccia di trovare una condizione atmosferica
«razionale» di rischio oggettivo, o probabilità, che avversa proprio nel periodo in cui si vorrebbe
l’evento si verifichi e dei danni potenziali, dal trascorrere una vacanza.
concetto «emotivo» di paura. Vedremo in seguito che
Così le serie storiche relative al verificarsi di eventi preoccuperebbero molto di più se sapessero che al
naturali, quali ad esempio un terremoto in una zona verificarsi di un dato evento le conseguenze negative
sismica, come pure la frequenza, osservata da un potrebbero manifestarsi anche solo con una
contadino, con cui si verificano certi eventi, rilevanti probabilità dell’1% rispetto ad avere la certezza che
per la conduzione di un podere, forniscono nulla accadrebbe. In altre parole, come hanno
informazioni sul grado di incertezza relativo a dimostrato gli ormai classici studi di due psicologi,
quell’evento. Queste informazioni consentono di Amos Tversky e Craig Fox, un evento ha un impatto
stimare il rischio, cioè possono essere utilizzate per psicologico molto maggiore quando trasforma
prevedere quanto sarà probabile il verificarsi di qualcosa da impossibile in possibile, o quando
eventi incerti. trasforma qualcosa da possibile a certo, piuttosto che
quando semplicemente trasforma qualcosa da meno
I rischi, soprattutto quelli con probabilità molto
probabile a più probabile.
basse di verificarsi, non sono percepiti tutti allo
stesso modo. Non foss’altro per il fatto che le Un esempio che consente di comprendere come gli
probabilità molto basse vengono sistematicamente individui percepiscano diversamente la stessa
sovrastimate, come già abbiamo osservato in grandezza di probabilità, a seconda del punto da cui
precedenza. si parte per effettuare la valutazione, è una
particolare situazione di gioco descritta in numerosi
Normativamente, cioè in base alla teoria della
romanzi e film come le scommesse alla «roulette
probabilità, la probabilità 0,01 di vincere o di perdere
russa».
qualcosa ha lo stesso valore sia che si passi da 0 a
0,01, sia che si passi da 0,89 a 0,90. Ma così non Il lettore provi a immaginare di essere costretto a
sembra dal punto di vista psicologico: lo stesso giocare alla roulette russa, proprio come uno dei
valore di probabilità viene percepito diversamente protagonisti del Cacciatore, il famosissimo film diretto
nei due casi. Infatti, nel primo caso 0,01 è nel 1979 da Michael Cimino, e che gli venga data
psicologicamente molto elevato, mentre nel secondo l’opportunità di comprare la rimozione di uno dei
caso 0,01, cioè proprio lo stesso valore di probabilità, due proiettili inseriti nel tamburo a sei colpi della
è una grandezza insignificante. È plausibile pensare pistola: quanto sarebbe disposto a pagare per uno di
che le persone non si preoccuperebbero più di questi due proiettili? Supponiamo che dopo tale
quanto già non siano preoccupate sapendo che, se si acquisto gli venga offerto di comprare anche l’ultimo
verificasse un certo evento, la probabilità che si proiettile. Ora, quanto sarebbe disposto a pagare per
manifestino conseguenze negative aumenterebbe avere l’ultimo proiettile?
dall’89 al 90%. Per contro le stesse persone si
Sperimentalmente è stato osservato che in genere la predisposizione genetica, il fumo, l’assunzione di
le persone sembrano propense a pagare di più per alcol, la vita sedentaria, ecc.
ridurre la probabilità di morire da 1/6 a zero piuttosto
Rischi oggettivi però possono essere anche quelli
che per ridurre la probabilità di morire da 2/6 a 1/6
che si riferiscono a eventi singoli o estremamente
(questo non ci sorprende, ma non si giustifica sul
rari, per i quali non sono disponibili frequenze che
piano normativo). È facilmente intuibile come
ne consentano la prevedibilità, come ad esempio
soggettivamente la stessa probabilità abbia un valore
l’esplosione di una bolla speculativa.
più elevato quando la riduzione implica il passaggio
da un minimo di incertezza alla certezza assoluta di Naturalmente i modelli per il calcolo dei rischi
salvezza. possono essere sempre perfezionati grazie
all’acquisizione di informazioni nuove che
permettano di comprendere meglio e in maniera più
Rischi oggettivi e rischi soggettivi
fine l’effetto dei fattori che concorrono a modulare
Si possono distinguere due grandi tipologie di l’ampiezza del rischio. E proprio per questo motivo
rischi: i rischi oggettivi e quelli soggettivi. secondo alcuni il rischio oggettivo non esisterebbe,
Il rischio generalmente viene considerato sotto un perché a seconda di come si calcola, il risultato varia.
profilo squisitamente oggettivo quando si fa Si parla di rischio sotto il profilo soggettivo, invece,
riferimento alla probabilità oggettivamente quando si fa riferimento al rischio percepito dagli
determinata con cui una minaccia futura può individui. Infatti, gli individui devono più o meno
manifestarsi. È evidente che questi rischi si esplicitamente valutare quotidianamente i rischi con
riferiscono a eventi per i quali è possibile individuare i quali entrano in contatto, o rispetto ai quali per
delle frequenze o delle serie storiche. I rischi ragioni professionali devono prendere decisioni per
oggettivi di questa natura, quindi, si possono tentare di farvi fronte. È evidente che, in tal caso, si
calcolare applicando formule o modelli più o meno può parlare di rischi soggettivi poiché l’entità delle
sofisticati, calcoli che necessariamente variano a conseguenze di determinati eventi o condotte può
seconda dei parametri considerati. Ad esempio, a essere diversamente stimata dagli individui a
determinare il rischio di valanghe in un dato luogo e seconda delle procedure utilizzate per effettuare la
in un dato momento concorrono diversi fattori: i stima.
fattori meteorologici, il tipo di manto nevoso e la
Ciò che costituisce un aspetto intrigante della
morfologia e la topografia del terreno. Così come
mente umana è che quand’anche sia possibile
concorrono diversi fattori nella determinazione del
calcolarli oggettivamente, ben di rado le stime
rischio di infarto in una certa fascia di popolazione:
soggettive corrisponderanno ai rischi oggettivi. sensazionale, il rischio di morire a causa di tornado,
Questo scarto può essere mostrato facilmente inondazione o gravidanza viene sovrastimato; infatti
facendo ricorso alla prima ricerca volta a studiare i punti che si riferiscono alle stime di questi rischi si
quanto gli individui siano accurati nello stimare i collocano sopra la diagonale. Se, invece, il rischio
rischi. La ricerca condotta negli Stati Uniti nel 1978 oggettivo è alto, cioè la frequenza dei decessi a causa
da Sara Lichtenstein e colleghi consisteva nel di un evento è elevata, come nel caso dell’ictus e
chiedere a diversi gruppi di persone di stimare la delle cardiopatie, allora il rischio di morte viene
frequenza di morti per incidenti stradali in un anno e sottostimato; infatti i punti che si riferiscono alle
di decessi per altre 40 cause come il tornado, il stime di questi rischi si collocano sotto la diagonale.
cancro allo stomaco, il botulismo, la gravidanza, la
folgorazione, ecc.

Per ognuna delle fonti di rischio è possibile


misurarne oggettivamente l’ampiezza calcolando in
un periodo t quanti sono stati i decessi causati dal
verificarsi dell’evento rischioso. Nella figura 2 i valori
oggettivi sono quelli indicati in ascissa, i rischi
soggettivi, invece, corrispondono alle stime fornite
dagli individui tradotte nei punti neri. Con questa
procedura i giudizi soggettivi dei singoli possono
essere confrontati con i dati oggettivi delle
frequenze. Se i rischi valutati soggettivamente
coincidessero con quelli oggettivi, le valutazioni dei
partecipanti alla ricerca cadrebbero tutte sulla FIG. 2. Il grafico rappresenta la distribuzione delle

diagonale. Così non è: si può osservare infatti che un stime di frequenza fornite dai partecipanti alla
certo numero sta sopra e un certo numero sotto la ricerca sulla valutazione dei rischi svolta da
diagonale. Ma questa particolare distribuzione non è Lichtenstein e colleghi nel 1978. In ascissa le
casuale. Si può facilmente constatare che se il rischio frequenze oggettive e in ordinata le stime
oggettivo è basso, nel senso che la frequenza dei soggettive.
decessi a causa del verificarsi di un evento è bassa, le Fonte: N. Bonini, F. Del Missier e R. Rumiati (a cura di), Psicologia del
persone intervistate tendono sistematicamente a giudizio e della decisione, Bologna, Il Mulino, 2008, p. 89.

sopravvalutarlo. Quindi essendo raro, ma


Inoltre, il rischio soggettivo – se ci riferiamo alla La grandezza dei rischi soggettivi, poi, varia a
valutazione espressa dagli individui riguardo alla seconda che chi esprime le stime sia un esperto o
possibilità che un dato evento produca una certa una persona che non abbia dimestichezza con le
conseguenza – può essere espresso con stime statistiche relative ai rischi.
differenti, riguardo alla medesima fonte di rischio.
Sempre Fischhoff e colleghi nel 1978 avevano
Molto dipende, ad esempio, dal modo in cui agli
intervistato tre gruppi non esperti (aderenti alla Lega
individui viene richiesta la valutazione. Ciò è quanto
delle elettrici di Eugene, studenti dell’Università
hanno osservato Baruch Fischhoff e Don MacGregor
dell’Oregon e professionisti aderenti a un Club di
nel 1983, in una ricerca ormai classica in cui veniva
Eugene), e un gruppo di esperti (geografi, biologi,
chiesto a diversi gruppi di individui di stimare la
biochimici, economisti, ecc.). A tutti costoro veniva
frequenza di morte di una serie di cause letali
chiesto di ordinare 30 fonti di rischio rispetto alla
rispondendo a quattro differenti formulazioni della
possibilità di morire come conseguenza delle attività
domanda. Al primo gruppo veniva chiesto: «su ogni
o tecnologie indicate nella lista. I risultati
100.000 persone colpite da… quante ne moriranno?»;
mostrarono che mentre c’era una sostanziale
al secondo gruppo la domanda era così formulata: «n
omogeneità tra le valutazioni espresse dai tre gruppi
persone sono state colpite da…, quante ne
di non esperti, l’ordine di rango formulato dagli
moriranno?»; al terzo la domanda posta era: «per
esperti è invece molto differente. Come si può
ogni persona morta, quanti sono stati colpiti da…,
vedere, nella tabella 3 sono riportati a titolo di
ma sopravvivranno?»; al quarto gruppo, infine,
esempio alcuni rischi con le relative valutazioni di
veniva chiesto: «n persone sono morte, quante
rango: le valutazioni degli esperti sono
persone sono state colpite da…, ma non sono
sistematicamente differenti rispetto a quelle
morte?».
espresse dagli altri tre gruppi.
È evidente che il rischio oggettivo non si modifica
TAB. 2. Stime fornite dai partecipanti alla ricerca di
per effetto della diversa formulazione della
Baruch Fischhoff e Don MacGregor, nelle quattro
domanda, mentre è proprio la diversità dei quesiti
condizioni determinate dalla diversa formulazione della
(che pure sono sostanzialmente e formalmente
domanda
analoghi) a causare valutazioni molto differenti,
come si può immediatamente constatare Proporzione di morte su 100.000 colpiti
Numero Numero
confrontando i risultati ottenuti dai quattro gruppi Malattie Proporzione
stimato
Proporzione
stimato di
Proporzione
stimata di stimata di effettiva di
con le frequenze oggettive dell’ultima colonna a di chi chi
letalità sopravvivenza letalità
muore sopravvive
destra della tabella 2.
Proporzione di morte su 100.000 colpiti Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4
Numero Numero Lega di Studenti
Malattie Proporzione Proporzione Proporzione Membri
stimato stimato di donne del Esperti
stimata di stimata di effettiva di di Club
di chi chi votanti college
letalità sopravvivenza letalità
muore sopravvive
Lavoro della 8 8 7 17
Influenza 393 6 26 511 1 polizia

Orecchioni 44 114 19 4 12 Intervento 10 11 9 5


chirurgico
Asma 155 12 14 599 33
Energia elettrica 18 19 19 9
Malattie 91 63 8 111 50
veneree Raggi X 22 17 24 7

Ipertensione 535 89 17 538 76 Conservanti 25 12 28 14


alimentari
Bronchite 162 19 43 2.111 85
Alpinismo 15 22 12 29
Gravidanza 67 24 13 787 250
Caccia 13 18 10 23
Diabete 487 101 52 5.666 800

Se vi possono essere differenze nelle valutazioni


Tubercolosi 852 1.783 188 8.520 1.535
dei rischi tra esperti e non esperti, ci si può chiedere
Incidenti 6.195 3.272 31 6.813 2.500 se le valutazioni di questi ultimi dipendano da
automob.
differenze culturali. Parrebbe di no, poiché è stato
Ictus 11.011 4.648 181 24.158 11.165 osservato che la percezione di molti rischi da parte di
individui di cultura occidentale, come i francesi, è
Infarto 13.011 3.666 131 27.477 16.250
sostanzialmente identica a quella di individui di
Cancro 10.889 10.475 160 21.749 37.500 cultura africana, come i residenti del Burkina Faso,
come pure sono molto limitate le differenze tra le
Ordinamento per rango di rischi soggettivi relativi
TAB. 3.
valutazioni dei francesi, dei brasiliani, degli svedesi e
ad alcune attività e tecnologie
degli americani.
Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Naturalmente le differenze nelle valutazioni
Lega di Studenti
donne del
Membri
Esperti soggettive non sono imputabili soltanto all’expertise
di Club
votanti college ma anche ad altri fattori, quali il grado di istruzione,
Energia nucleare 1 1 8 20 l’età e il sesso, com’è stato osservato dal gruppo di
lavoro di Paul Slovic nel 1998, in un’indagine ad vogliano dire la medesima cosa. Non c’è da stupirsi
ampio spettro volta a misurare le differenze nella poiché «rischio» e «pericolo» sono termini che nel
stima soggettiva di vari rischi da parte di manager linguaggio comune vengono usati spesso come
esperti di un’industria chimica, di esperti tossicologi sinonimi. Infatti, può capitare di riferirsi
inglesi e di cittadini americani e canadesi. La stima indifferentemente con i due termini a eventi con
soggettiva consisteva nell’indicare il grado di rischio conseguenze spiacevoli, talvolta letali, come un
per la salute associato a 29 fonti, molte delle quali terremoto, una valanga, un infarto, un incidente
costituivano oggetto di attenzione e interesse per automobilistico, un incendio, un’esplosione, per
l’opinione pubblica, il mondo medico e gli ambienti citarne soltanto alcuni a titolo esemplificativo. La
dell’amministrazione governativa. Questi rischi lista però potrebbe allungarsi a dismisura e
erano suddivisi tra rischi tecnologici (energia potremmo trovare facilmente espressioni
nucleare, campi magnetici, ecc.), rischi legati allo linguistiche in cui lo stesso evento viene
stile di vita (fumo, assunzione di alcol, ecc.), rischi indifferentemente indicato come fonte di rischio o
legati all’inquinamento (inceneritori, inquinamento fonte di pericolo.
domestico, ecc.), sostanze rischiose (additivi per
Gli economisti hanno osservato che gli individui, se
alimenti, acqua del rubinetto, ecc.), comportamenti
si comportano in maniera razionale, manifestano
antisociali (crimini, violenze, ecc.). E così si è visto
una sistematica avversione al rischio, nel senso che
che i manager tendono a giudicare alcuni rischi,
tra un’opzione certa e una incerta preferiscono
come il nucleare e quelli associati ai comportamenti
quella certa. Naturalmente rifiutare un rischio non
antisociali, più bassi rispetto ai tossicologi grazie al
sempre è un comportamento razionale. Infatti in
fatto che i primi hanno un’istruzione più elevata e
condizioni particolarmente gravi o catastrofiche è
sono più anziani. Tuttavia, le maggiori differenze si
razionale assumersi il rischio di soccombere se c’è
riscontrano con i gruppi che rappresentano
una qualche possibilità di evitare la catastrofe a
l’opinione pubblica: le valutazioni di rischiosità sono
fronte di una perdita grave. Dal punto di vista
più basse per quasi tutte le fonti considerate.
evoluzionistico, per i nostri antenati l’assunzione di
un rischio che poteva avere come conseguenza la
Affrontare il rischio o comportarsi morte di parte della comunità aveva come esito la
pericolosamente? possibilità di continuare la specie, piuttosto che
Affrontare un rischio non ha lo stesso significato di accettare passivamente la situazione catastrofica con
comportarsi pericolosamente, anche se molte la conseguenza della morte di tutto il gruppo.
persone potrebbero sostenere che le due espressioni
La nozione di rischio, dunque, viene spesso velocità è elevata maggiore sarà il danno, cioè il
scambiata con quella di pericolo. In effetti ciò non è pericolo è grande; lo stesso vale per l’altezza: se tra
sorprendente dato che il concetto di rischio può noi e il suolo vi sono parecchi metri siamo in una
includere quello di pericolo. Tecnicamente, però, i situazione potenzialmente pericolosa. Anche un
due termini hanno significati diversi. Quando si parla bambino che si ingegna a infilare un dito nella presa
di rischio si pone l’accento sull’incertezza degli della corrente mette in atto un comportamento
effetti di una condotta o di un qualche evento, o pericoloso: sicuramente subirà una scossa elettrica,
comunque una qualsiasi altra condizione in grado di che potrebbe essere letale se malauguratamente la
produrre conseguenze negative. Mentre quando si corrente erogata da quella presa fosse superiore a
parla di pericolo si focalizza la certezza degli effetti. 230 volt, cioè il valore della tensione di corrente
Così, ad esempio, se un bambino mette una mano utilizzata in Italia e negli altri paesi europei.
nell’acqua bollente subisce un trauma che può essere
Il rischio, invece, è la valutazione della probabilità
anche molto grave. Un evento o una sostanza
che la persona entri in contatto con il pericolo e della
possono essere definiti rischiosi o pericolosi per
gravità del potenziale danno. Ogni rischio
sottolineare il fatto che sono responsabili di
sottintende un pericolo. Ad esempio, guidare l’auto è
potenziali conseguenze negative. Ma mentre nel caso
un’attività rischiosa. Gli effetti negativi potenziali di
di un evento pericoloso, come l’esplosione di un
tale attività dipendono da quanto l’autista adotterà
impianto nucleare, le conseguenze negative sono
comportamenti ritenuti non adeguati a una guida
certe, nel caso di un evento rischioso, come l’uso del
sicura, ma anche da quanto l’attività di guida viene
cellulare, sono incerte.
svolta in condizioni oggettivamente sfavorevoli (di
Il pericolo è legato alle caratteristiche oggettive di traffico, ambientali, di sicurezza del mezzo, ecc.). Il
una situazione, che è pericolosa indipendentemente grado di rischio, quindi, dipende sia da fattori
da come un soggetto la percepisce. Il pericolo è soggettivi sia da fattori oggettivi.
comunemente definito come quella caratteristica
Così si può facilmente comprendere come possano
dell’oggetto, del prodotto o della situazione che può
esistere situazioni rischiose, anche se non esiste un
provocare un danno se viene a contatto con la
pericolo reale: la percezione del rischio quindi
persona. Sono pericoli, ad esempio, gli acidi, il fuoco,
dipende molto dalla valutazione del soggetto. Proprio
le lame, l’elettricità, i virus, i batteri, le radiazioni; ma
per questo, la letalità certa di alcune sostanze
sono pericoli anche l’altezza e la velocità. Se una
chimiche costituisce il pericolo reale di determinate
persona viene lanciata a folle velocità, l’urto con un
situazioni rischiose se chi manipola quelle sostanze
corpo solido determina certamente un danno e più la
non si cautela adottando le misure necessarie per
non subire le conseguenze derivanti dalla termini di probabilità («l’incidenza della sindrome di
manipolazione incauta. Infatti, entrare in un Down nella popolazione è di 0,001»). Verosimilmente
laboratorio in cui si effettuano analisi su materiali la maggiore facilità di calcolo è legata sia alla
radioattivi o su sostanze tossiche che, in caso di presentazione in frequenze sia al fatto che questa
inalazione o penetrazione cutanea, possono produrre porta con sé, inevitabilmente, l’informazione sulla
lesioni cutanee addirittura croniche, costituisce un popolazione di riferimento, che quindi offre un
rischio elevatissimo per quanti non si cautelassero sistema di confronto di grandezza facile da
con gli opportuni mezzi prescritti dalle norme di visualizzare.
sicurezza.
Sta di fatto che gli esseri umani, fin dalla notte dei
tempi, dovevano prendere decisioni e affrontare
Rischi facili da calcolare? rischi, talvolta di vitale importanza, del tipo «in quale
L’origine del genere umano viene fatta risalire a direzione andare per avere più possibilità di trovare
circa 2 milioni di anni fa con la comparsa di Homo selvaggina», oppure «che cosa fare per evitare di
habilis, seguita poi da Homo erectus (circa 1,5 milioni essere colpiti da un fulmine durante un temporale».
di anni fa), da Homo neanderthalensis (circa 100 mila Naturalmente le informazioni utilizzabili si
anni fa) e da Homo sapiens (circa 200 mila anni fa). presentavano sotto forma di frequenze: quante volte,
Questo lungo lasso di tempo in cui si è registrata la andando in diverse direzioni, era stata trovata
presenza dell’uomo sulla Terra ci fa spontaneamente selvaggina, oppure quante volte, riparandosi sotto un
riflettere sulle nostre capacità, sia innate sia apprese, grande albero o in un anfratto durante un temporale,
di valutare i rischi. Alcuni ritengono infatti che si era visto cadere un fulmine nei pressi. Insomma,
l’uomo possieda capacità innate per calcolare il per dirla con Gerd Gigerenzer e Ulrich Hoffrage, «la
rischio, forse anche solo un semplice sistema di mente è messa a punto per dei formati frequentistici,
registrazione degli eventi accaduti in termini di che sono i formati di informazione che gli esseri
frequenza, che permetta di fare stime di probabilità umani hanno incontrato per un lungo tempo prima
del verificarsi di un evento, per quanto approssimate. dell’avvento della teoria della probabilità»!

Alcuni dati sperimentali confermerebbero che la Se la nostra mente ha delle capacità di calcolo
mente umana, ad esempio, è più propensa a svolgere probabilistico innate, allora è plausibile attendersi di
calcoli probabilistici se le informazioni vengono poterle osservare nei bambini fin dalla nascita,
presentate sotto forma di frequenze naturali (ad quando ancora non si può ritenere che il
esempio «l’incidenza della sindrome di Down nella comportamento sia stato influenzato
popolazione è di 1 ogni 700 nati») piuttosto che in dall’educazione. Alcuni dati sperimentali ottenuti da
Vittorio Girotto e colleghi nel 2007 sembrano Nonostante questi dati, che sembrerebbero
confermare l’ipotesi della presenza di capacità di dimostrare che i bambini hanno capacità predittive
computo innate. Ad esempio, ad alcuni bambini di 12 già a un anno di età, vi sono contemporaneamente
mesi è stato fatto vedere un filmino in cui tre oggetti molti altri esempi che ci mostrano come le persone
identici e uno diverso per colore e forma saltavano in siano tendenzialmente incapaci di fare calcoli
maniera disordinata dentro un contenitore con una probabilistici, soprattutto quando le informazioni
piccola apertura alla base (simulando un gioco di vengono presentate sotto forma di numeri. Ad
lotteria). Dopo 13 secondi il contenitore scompariva esempio, Gerd Gigerenzer e Adrian Edwards nel 2003
come dietro uno schermo nero e uno solo dei quattro hanno chiesto a 1.000 individui di rispondere a una
pezzi (o uno dei tre pezzi identici o il pezzo diverso) domanda semplice quale: «che cosa significa 40%? a)
usciva dalla piccola apertura in basso. I bambini 1 su 4; b) 4 su 10; c) 1 su 40». Nonostante la facilità
guardavano significativamente per più tempo il della domanda, circa 1/3 del campione ha fornito una
pezzo uscito quando si trattava di quello diverso, che risposta sbagliata!
quando era uno dei pezzi identici. Secondo i Anche altri studi condotti da Isaac Lipkus e
ricercatori perché era l’evento meno probabile e colleghi nel 2001 confermano una generale
quindi più sorprendente. incapacità delle persone nel calcolo probabilistico. In
In un secondo esperimento è stato controllato che un sondaggio che coinvolgeva persone di educazione
l’effetto non fosse legato a una semplice salienza medio-alta (che avevano frequentato le scuole
percettiva del pezzo diverso. Ai bambini si superiori e l’università) è stato trovato, ad esempio,
mostravano sempre alcuni filmati in cui quattro che solo il 78% rispondeva correttamente alla
pezzi si muovevano dentro un contenitore e uno domanda: «quale dei seguenti numeri rappresenta la
usciva, ma alcuni esiti erano possibili, mentre altri probabilità più alta di prendersi una malattia? a) 1 su
erano praticamente impossibili, perché questa volta 100, b) 1 su 1.000, c) 1 su 10.000».
il contenitore era diviso in due e alcuni pezzi Un altro esempio classico di come le persone
volteggiavano nella parte chiusa del contenitore, ma sembrano incorrere in veri e propri errori di calcolo,
non sarebbero mai potuti uscire. Anche questa volta, quando hanno a che fare con le probabilità, è il
i bambini guardavano per più tempo i pezzi usciti fenomeno del ratio bias, studiato da John Kirkpatrick
quando questi erano esiti impossibili, ovvero quando e Seymour Epstein nel 1992. Provate a risolvere il
il pezzo era originariamente nella zona chiusa del seguente quesito: «immaginate di avere due urne,
contenitore ed era quindi impossibile che fosse l’urna A e l’urna B. Nell’urna A vi sono 100 palline
uscito dall’apertura. bianche e 10 rosse. Nell’urna B vi sono 9 palline
bianche e 1 rossa. Dovete bendarvi gli occhi e diffusione dell’Hiv, ecc. In molti teatri di guerra come
scegliere di estrarre una pallina da una delle due l’Afghanistan o il Sudan, questa condizione spesso
urne. Se riuscite a prendere la pallina rossa ricevete coincide con eventi naturali drammatici come la
un premio. In quale urna preferite pescare?». siccità e rende difficoltoso farvi fronte. Quindi i
disastri, anche se le persone e i media tendono a
La maggioranza delle persone capisce che l’urna B
enfatizzare la loro caratteristica di evento naturale,
è più conveniente dell’urna A, però preferisce
in realtà non sono riconducibili esclusivamente a
pescare dall’urna A perché ritiene di avere più
fattori controllati dalla natura, a forze che
chance di pescare la pallina rossa, forse perché le
rispondono alle leggi della natura. Il disastro del
palline sono più numerose in termini assoluti ma
Vajont è stata una «fatalità» generata da leggi della
non in termini percentuali!
natura che hanno reso possibili conseguenze in un
Questi esempi ci illustrano da un lato le enormi contesto caratterizzato dall’intervento dell’uomo: la
capacità che già gli infanti hanno di elaborare costruzione di un invaso proprio in quella zona, sotto
informazioni di tipo probabilistico e dall’altro i limiti il monte Toc, a rischio frana.
computazionali che ha il nostro sistema quando deve
Tuttavia i rischi che dobbiamo fronteggiare, o che
operare calcoli sulle probabilità.
decidiamo di accettare o di rifiutare, possono essere
differenziati proprio in funzione della loro fonte.
Tipi di rischio
Infatti, proprio sulla base di tale criterio si possono
Vi sono rischi e rischi. Non tutti sono conosciuti in individuare due categorie. La prima categoria si
maniera precisa, né si può assegnare a tutti quelli riferisce ai cosiddetti rischi naturali ovverosia tutti
che in una qualche misura sono noti al grande quei rischi che sono associati con i normali processi
pubblico lo stesso grado di pericolosità o la o eventi che si verificano sulla Terra. La seconda
medesima entità delle conseguenze. Così si può categoria include i rischi che hanno origine nelle
tentare di fare una differenziazione tra disastri e altri azioni o nei comportamenti dell’uomo o nelle
tipi di rischi. tecnologie prodotte dall’uomo.
Secondo alcuni studiosi del rischio come Ben I rischi naturali, dunque, sono tutti quei rischi
Wisner e colleghi, i disastri sono un mix di rischi associati con i normali processi che avvengono nella
naturali e di attività umane. Ad esempio, in molte e sulla Terra. Questi processi possono coinvolgere
regioni le guerre appaiono come entità intimamente l’atmosfera, gli oceani, la crosta terrestre, il regno
legate ad altri eventi negativi come le carestie, le biologico. Esempi di rischi naturali possono essere
epidemie, le distruzioni di infrastrutture, compresa la l’inquinamento atmosferico, i tornado o le trombe
d’aria, i fulmini e le grandinate, gli tsunami, i l’esistenza o per prevenire rischi, tecnologie che a
terremoti e le eruzioni vulcaniche. loro volta possono costituire dei rischi. Conservanti e
Molti di questi eventi naturali, come gli uragani e i vaccini, ad esempio, sono stati creati per ridurre i
cicloni, hanno conseguenze catastrofiche. Infatti rischi derivanti dall’alterazione di alimenti, per
spesso si abbattono, con inusitata violenza prevenire malattie talvolta letali, e ancora le
distruttiva, sulle coste americane o sulle isole biotecnologie per produrre nuovi farmaci o per
caraibiche, e sono eventi che preoccupano le rendere diversi organismi in grado di crescere in
popolazioni di quelle terre e i loro amministratori, determinate condizioni ambientali o nutrizionali, e
chiamati se non proprio a prevenirli, almeno a così via. Ma tutte queste tecnologie, innovative e
ridurre l’ampiezza delle loro conseguenze devastanti. certamente in grado di produrre notevoli benefici ai
singoli e alla società, portano con sé alcuni rischi:
Vi sono altri eventi, però, che destano
quali saranno ad esempio gli effetti a lungo termine
preoccupazioni ancora maggiori, con un impatto
dei conservanti o dei vaccini sull’organismo
sull’immaginazione fortissimo seppur con una
dell’uomo?
probabilità remota di verificarsi, come la possibile
estinzione dell’umanità, eventi catastrofici che Tutte le fonti di rischio, siano esse naturali (come
sempre più destano interesse nella letteratura terremoti, inondazioni, ecc.) o prodotte dall’uomo
accademica sulla gestione dei rischi. Una delle (come gli impianti nucleari, i veicoli a motore, ecc.),
possibilità esaminate, ad esempio, è la collisione a sono percepite in maniera differente dalle persone e
elevata velocità di un asteroide di 2 chilometri di la loro valutazione costituisce uno degli aspetti
diametro con la Terra. Le conseguenze di questo fondamentali dei «calcoli decisionali» effettuati dagli
evento si risolverebbero nella morte di un miliardo di individui per assumere determinati comportamenti.
persone. Conseguenze drammatiche, ma certamente In una ricerca condotta nel 1992 dallo psicologo
meno di quelle che si stima provocherebbe un norvegese Wibecke Brun si è studiato come le
asteroide di 10 chilometri di diametro: l’estinzione persone valutino i rischi naturali e quelli prodotti
della specie umana! dall’uomo. Pur registrando il fatto che i rischi delle
Gli altri rischi, in genere, sono quelli prodotti due categorie sono percepiti in maniera
completamente dall’azione dell’uomo, come ad sostanzialmente simile, Brun osserva che esistono
esempio le guerre, gli incidenti con mezzi di differenze distintive di un qualche interesse. Un
trasporto, gli investimenti e le attività primo aspetto di differenziazione sembra riguardare
imprenditoriali. Naturalmente devono essere incluse il cosiddetto «livello di volontarietà»: diversamente
tutte quelle tecnologie prodotte per migliorare dai rischi naturali, i rischi prodotti dall’uomo sono
considerati maggiormente soggetti alla volontarietà La tecnica per indagare la rappresentazione
di chi li assume. Un altro aspetto di differenziazione cognitiva del rischio fu sperimentata alla fine degli
riguarda la diversa possibilità di gestire i rischi: anni Settanta da un gruppo di studiosi americani
possono essere gestiti o a livello individuale o dalla costituito da Fischhoff, Slovic, Lichtenstein, Reed e
società e dalle agenzie governative. Tuttavia la Combs del Decision Research, un centro di ricerca
gestione di rischi riguarda sia quelli naturali sia privato dell’Oregon (negli Stati Uniti).
quelli prodotti dall’uomo. Ebbene, Wibecke Brun ha
Questa tecnica, conosciuta come «paradigma
osservato che le persone ritengono che i rischi
psicometrico», consiste nel chiedere a gruppi di
naturali possono essere gestiti individualmente,
persone di esprimere una valutazione di varie fonti
mentre dovrebbero essere gestibili e regolati dalla
di rischio in riferimento a una serie di caratteristiche
società quei rischi che sono prodotti dall’uomo, ma
che possono essere utilizzate per descrivere i rischi. I
che sono assunti involontariamente.
partecipanti all’indagine, più precisamente, devono
valutare da 0 a 100 la pericolosità di diverse fonti di
La rappresentazione mentale del rischio rischio (ad esempio energia nucleare, armi portatili,
Le decisioni che gli individui possono prendere fumo, uso di pesticidi, fare scalate, ecc.). A costoro,
riguardo ai rischi dipendono dal modo in cui se li poi, si chiede di valutare ciascuna di queste attività e
rappresentano mentalmente. tecnologie su una scala da 1 a 7 in relazione a un
certo numero di dimensioni quali gravità delle
Questo aspetto, naturalmente, non è esclusivo o
conseguenze derivanti da quelle fonti di rischio, grado
risolutivo per spiegare l’assunzione di rischi. Altri
di controllo esercitabile su quelle attività,
fattori concorrono a determinare come e quanto gli
immediatezza delle conseguenze di quel rischio,
individui si assumeranno dei rischi. Più avanti,
volontarietà del rischio, esposizione personale alle fonti
infatti, vedremo come gli aspetti di personalità, le
di rischio, conoscenza da parte del mondo scientifico e
emozioni, le strategie valutative e decisionali, la
così via.
particolarità dei rischi, l’esperienza influiranno sulle
condotte. I risultati, analizzati con la tecnica dell’analisi
fattoriale, mostrarono che la rappresentazione
Fondamentale per spiegare l’assunzione dei rischi
mentale del rischio è descritta da due fattori
è, dunque, la loro rappresentazione. Con questo
principali: l’aspetto terrificante e la conoscenza del
termine ci si riferisce al modo in cui il rischio viene
rischio. Ciò significa che quando gli individui
«codificato» nel nostro sistema cognitivo, in altre
valutano i rischi, utilizzano queste due dimensioni di
parole come viene «percepito».
giudizio, dimensioni che riassumono le differenti
caratteristiche che descrivono le fonti di rischio
valutate.
Nella figura 3 sono indicate sull’asse delle ascisse
le caratteristiche descrittive dei rischi riassunte dal
fattore conoscenza e sull’asse delle ordinate le
caratteristiche riassunte dal fattore terrificante.

Grazie a ricerche condotte con lo stesso paradigma


in differenti nazioni e in periodi differenti è stato
dimostrato che questa struttura è relativamente
generalizzabile in una molteplicità di culture. Questo
farebbe pensare che individui americani, tedeschi,
scandinavi o italiani utilizzino le stesse dimensioni FIG. 3. Rappresentazione mentale del rischio di un
di giudizio per valutare i rischi. In altre parole, campione di soggetti non esperti.
almeno nel mondo occidentale, tutti gli individui Fonte: Savadori, Rumiati, Bonini e Pedon, Percezione del rischio, cit.

hanno la stessa rappresentazione o «mappa


cognitiva» del rischio.

La figura 3 si riferisce proprio ai risultati ottenuti in


Italia nel 1998 da Savadori e colleghi. Come si può
vedere i rischi che si collocano più vicini al polo di
destra dell’asse delle ascisse sono quelli le cui
conseguenze sono meno conosciute (come i
conservanti per cibi); al polo opposto si collocano i
rischi le cui conseguenze sono conosciute, come la
droga o le armi. I rischi più vicini al polo superiore
dell’asse delle ordinate sono quelli valutati come più
terrificanti (guerra, armi nucleari, energia nucleare);
al polo opposto si posizionano, invece, rischi
giudicati poco terrificanti (giocare a calcio, nuotare,
sciare).
possono essere imputate quindi a – o per lo meno
2.
influenzate da – fattori che caratterizzano la
Personalità «rischiose» personalità di ciascuno. Tuttavia il diverso
atteggiamento nei confronti del rischio e le
decisioni che si possono prendere in situazioni di
incertezza dipendono anche dalle circostanze in
cui il rischio viene valutato. Ciò significa che, anche
È condivisa l’idea che gli individui abbiano una se si possono rilevare negli individui disposizioni
diversa attitudine al rischio: possono, certo, avere stabili nei confronti del rischio, le stesse persone
atteggiamenti differenti nei confronti dei diversi possono manifestare incoerenze decisionali
rischi, ma soprattutto alcuni possono manifestare quando sono chiamate a scegliere in situazioni di
una particolare propensione ad assumere rischi più incertezza. Una prova a sostegno di questa
frequentemente rispetto ad altri, e talvolta rischi di considerazione è fornita da un esperimento ormai
una qualche gravità. classico e facilmente replicabile, proposto nel 1979
da Daniel Kahneman e Amos Tversky.
Non si può dunque negare che vi siano
differenze tra gli individui nel percepire il grado di I due psicologi americani ritengono che gli
rischiosità di diverse fonti, così come vi possono individui si comportino in maniera differente a
essere differenze oggettive tra le stesse fonti di seconda che debbano scegliere tra opzioni con
rischio nel produrre conseguenze negative. Ma non differente grado di rischiosità i cui esiti, però, sono
necessariamente ci deve essere una descritti in termini o di guadagno o di perdita.
corrispondenza tra questi due gradienti. Il compito decisionale viene proposto nel modo
Altrettanto si può dire della propensione ad seguente. In una prima condizione i partecipanti
assumere rischi, che può essere differente da sono invitati a immaginare di essere di 300 € più
individuo a individuo o da gruppi a gruppi, ricchi di quello che sono realmente e viene loro
indipendentemente dal grado di rischiosità delle chiesto di scegliere tra le seguenti due alternative
condotte, delle sostanze o degli eventi ai quali gli di guadagno: a) 50% di probabilità di guadagnare
individui si espongono. 200 € e 50% di probabilità di non guadagnare nulla;
b) guadagnare 100 € con certezza.
Le differenze nella percezione del rischio e anche
nell’assunzione di comportamenti rischiosi I partecipanti scelgono nella totalità dei casi
l’alternativa b), dimostrando in questo modo di
essere avversi al rischio quando gli esiti della Si noti che in entrambe le condizioni le due
decisione sono descritti in termini di potenziali alternative di scelta hanno tra loro lo stesso valore
guadagni. atteso e cioè:

In una seconda condizione, invece, i partecipanti a) (0,50 × 200 €) + (0,50 × 0) = 100 € + 0 = 100 €
sono sempre invitati a immaginare di essere di 300 b) (1,00 × 100 €) = 100 €
€ più ricchi di quello che sono realmente e ancora
c) (0,50 × –200 €) + (0,50 × 0) = –100 € + 0 = –100 €
una volta viene chiesto loro di scegliere tra due
alternative, che però questa volta prospettano una d) (1,00 × –100 €) = –100 €
perdita e non un guadagno, e cioè: c) 50% di
Ciò significa che se il gioco, presentato nel
probabilità di perdere 200 € e 50% di probabilità di formato di una scommessa, fosse ripetuto per un
non perdere nulla; d) perdere 100 € con certezza. numero molto elevato di volte, il decisore avrebbe
In questo caso i partecipanti scelgono la stessa possibilità di ottenere lo stesso valore sia
prevalentemente l’alternativa c). Perciò quando gli nel caso in cui scegliesse l’opzione rischiosa sia nel
esiti della decisione sono descritti in termini di caso in cui scegliesse l’opzione certa, in entrambi i
potenziali perdite gli individui manifestano una contesti.
propensione al rischio. Infatti, di fronte a una Dunque, indipendentemente dal fatto che gli
perdita certa gli individui sono disposti ad individui possano caratterizzarsi per un particolare
accettare di perdere il doppio avendo però la stile decisionale, più o meno propenso al rischio, i
possibilità di non perdere nulla. risultati dell’esperimento dimostrano che nel caso
Questo duplice risultato ci permette, dunque, di in cui ci sia la possibilità di non vincere le persone
prevedere che le persone non sono sempre avverse preferiscono l’opzione sicura, mentre nel caso in
al rischio, ma che l’atteggiamento nei confronti del cui ci sia la possibilità di perdere sicuramente
rischio dipende dal contesto in cui le alternative di preferiscono rischiare per non perdere nulla, a
scelta vengono presentate: quando il dilemma conferma del fatto che gli elementi di contesto,
decisionale è descritto in un contesto di perdita, gli legati al tipo di situazione, incidono,
individui mostrano di essere inclini a rischiare, indipendentemente dal tipo di personalità degli
viceversa sono contrari al rischio quando il individui, a determinarne il comportamento.
dilemma decisionale è descritto in un contesto di
guadagno. Rischiare si può e talvolta si deve!
Decidere di correre un rischio è spesso una mutuo acceso per l’acquisto della sua nuova casa,
questione di come si guarda alla situazione, di allora il suo punto di riferimento sarà l’ammontare
come si percepiscono i fatti. del mutuo e quindi la performance

Tutto iniziò quando Kahneman e Tversky nel dell’investimento sarà valutata rispetto al valore
del mutuo acceso.
1979 elaborarono la «teoria del prospetto», una
teoria della decisione alternativa a quella Guadagni e perdite, però, non sono trattati in
dell’utilità attesa, cioè l’impianto teorico più solido maniera simmetrica. Il nostro investitore, infatti,
del modello della decisione razionale. Con quella sarà molto più dispiaciuto della perdita registrata
teoria i due psicologi mostrarono che gli individui dal suo pacchetto azionario rispetto al piacere che
danno più peso alle perdite rispetto ai guadagni di proverebbe registrando un incremento della stessa
pari entità e che valutano ciò che si guadagna o si entità per il suo investimento. Ciò spiega come mai
perde non in termini assoluti, ma a partire da un gli investitori manifestino un forte dispiacere
punto di riferimento. In parole semplici, è più il quando «incassano» una perdita, seppur minima,
dispiacere di perdere 200 € del piacere di in un investimento che in passato aveva registrato
guadagnare 200 €, e il valore che per noi ha una un netto incremento di valore procurando loro una
certa somma di denaro, ad esempio 10 €, dipende certa soddisfazione.
dal punto di riferimento dal quale la valutiamo: 10 Questi due comportamenti sono descritti dalla
su 50 € sono molti, mentre 10 su 1.000 € sono «funzione del valore», il cui andamento è riportato
trascurabili. nella figura 4.
Supponiamo, ad esempio, che un individuo abbia Come si vede la stessa somma di 10.000 €
comprato un pacchetto azionario. La valutazione procura un incremento di piacere minore se
del guadagno o della perdita registrata sarà costituisce un guadagno rispetto al punto di
effettuata rispetto a quanto ha speso per riferimento, definito dal punto di intersezione dei
quell’investimento (il punto di riferimento) e non due assi cartesiani, rispetto al dispiacere procurato
rispetto alla sua ricchezza globale. Naturalmente da una perdita sempre di 10.000 €. In questo
l’investitore può assumere come punto di secondo caso, infatti, l’andamento della curva è
riferimento l’obiettivo che si prefiggeva di più ripido di quanto non sia nel quadrante dei
raggiungere assumendosi il rischio associato a guadagni e la diversa valutazione si osserva dalla
quell’investimento. Se, ad esempio, proiezione sull’asse verticale, che risulta maggiore
quell’investimento doveva servire per estinguere il
rispetto alla proiezione del guadagno della stessa giocare, cioè a rischiare. Questo comportamento è
somma. del tutto simile a quello dell’investitore che
persiste nel tenere in portafoglio un titolo che ha
iniziato a scendere, nell’aspettativa che si riprenda.
Ma così facendo egli si espone al rischio di subire
ulteriori perdite!

Decidere di rischiare, agli albori dell’umanità,


non era affatto un comportamento irrazionale. I
nostri antenati, infatti, dopo avere subito perdite
per effetto di eventi naturali incontrollabili,
necessariamente di fronte a situazioni
straordinariamente rischiose dovevano rischiare
perché poteva costituire l’ultima occasione per
contribuire alla perpetuazione della specie.
FIG. 4. Rappresentazione grafica della curva del Ma anche nei tempi recenti è razionale rischiare;
valore. Nel quadrante in alto a destra sono ad esempio, molti di noi non amano sottoporsi a
rappresentati i guadagni, mentre nel quadrante in esami medici per la paura di ricevere brutte
basso a sinistra sono rappresentate le perdite. notizie, eppure in questo caso è necessario
La funzione del valore spiega molti rischiare per eliminare il pericolo di avere una
comportamenti rischiosi che spesso vengono qualche malattia.
qualificati «irrazionali». Ad esempio spiega come Una delle conseguenze della teoria del prospetto
mai uno scommettitore che ha già subito delle è stata documentata da Tversky e Kahneman in un
perdite giocando a un qualche tavolo di casinò o in articolo apparso nel 1981 su «Science». In quel
un ippodromo accetti il rischio di continuare a lavoro i due studiosi mostrarono che le scelte degli
giocare per rifarsi delle perdite patite: le perdite individui sono influenzate dal modo in cui le
sono dolorose! Dal punto di vista della funzione del opzioni sono descritte, tecnicamente da come sono
valore lo scommettitore è collocabile sul tratto «incorniciate» o «framizzate». In particolare è stato
della curva che si riferisce alle perdite. Se osservato che le persone, tra due alternative di cui
smettesse «realizzerebbe» di avere subito una una comporta un esito rischioso e l’altra un esito
perdita, dolore che può evitare continuando a certo, preferiscono l’alternativa rischiosa se le due
alternative sono descritte in termini di perdita (ad In uno dei pieghevoli le informazioni e le
esempio 200 persone su 600 moriranno), conseguenze venivano presentate – o incorniciate –
manifestando la cosiddetta «propensione al in termini di guadagno – o di vantaggi – derivanti
rischio». Al contrario, se le due alternative sono dall’eseguire l’autoesame e nell’altro le stesse
descritte in termini di guadagno (ad esempio 400 informazioni e conseguenze venivano presentate
persone su 600 si salveranno) allora le persone in termini di perdita – o di svantaggi – (nel nostro
preferiscono l’alternativa con l’esito certo, esempio le informazioni di perdita sono tra
manifestando quindi la cosiddetta «avversione al parentesi quadre).
rischio». Alle partecipanti alla ricerca di entrambi i gruppi
Questa asimmetria nelle scelte è stata osservata veniva posta la domanda critica in una modalità
in una ricerca condotta da Beth Meyerowitz e coerente con il formato delle informazioni critiche
Shelly Chaiken nel 1987 per misurare l’efficacia di e cioè: «cogliete [rinunciate a cogliere] questa
messaggi volti a sollecitare le donne a imparare a opportunità?».
eseguire l’autopalpazione del seno, manipolazione Analizzando soltanto alcuni dei risultati riportati
non invasiva per la prevenzione del cancro.
sinteticamente nella tabella 4, si osserva che le
Le informazioni e le conseguenze di questa partecipanti alla ricerca erano più favorevoli
pratica venivano presentate in due differenti all’autoesame quando il messaggio e la domanda
pieghevoli, di cui si possono leggere di seguito gli erano formulati in termini di svantaggi derivanti
elementi cruciali: dal rinunciare all’autoesame piuttosto che in
termini di vantaggi associati all’effettuazione
Eseguendo [non eseguendo] l’autoesame imparerete
[non imparerete] qual è lo stato normale del vostro dell’autoesame. Ma il risultato più sorprendente è
seno. In tal modo sarete più preparate [mal preparate] a stato che, quattro mesi più tardi, la percentuale
rilevare piccole e anomale modificazioni che potrebbero
verificarsi invecchiando. La ricerca mostra che le donne
delle donne che avevano imparato a eseguire
che effettuano [non effettuano] l’autoesame hanno una l’autoesame dopo la lettura del messaggio
probabilità elevata [diminuita] di individuare
formulato in termini di perdita era
precocemente un tumore, a uno stadio, cioè, in cui la
malattia è trattabile. Voi potete guadagnare [perdere] significativamente aumentata rispetto alla
molti dei potenziali benefici in termini di salute percentuale delle donne che avevano letto il
decidendo [non decidendo] di spendere solo 5 minuti
messaggio nella versione di guadagno.
ogni mese eseguendo l’autoesame.
Questo dato significa che le donne esposte a un
dilemma decisionale formulato in termini di
perdita accettano più facilmente il rischio di una propensione al rischio relativamente stabile,
individuare una lesione che, se rilevata in una fase gli individui possono assumere atteggiamenti
molto precoce, permette di salvare la vita. È questo sensibilmente diversi e talvolta anche ingiustificati
un caso, dunque, in cui si deve correre il rischio per a seconda delle situazioni in cui si trovano.
eliminare il pericolo!
Un altro aspetto che contribuisce a differenziare
TAB. 4. Percentuali delle donne che modificano il loro gli individui nella percezione e nell’assunzione di
comportamento. La registrazione delle risposte è comportamenti rischiosi riguarda le differenze che
avvenuta nel corso del follow-up dopo quattro mesi essi manifestano nell’attribuire o nel riconoscere
dalla lettura del pieghevole in determinate cause le ragioni del manifestarsi
degli eventi in cui possono essere più o meno
Momento di misurazione
Variabili dipendenti
(follow-up dopo 4 mesi) coinvolti.
Messaggio con i vantaggi Tutti hanno un naturale bisogno di dare un senso
a ciò che accade intorno a loro, di individuare le
Comportamenti + 38%
ragioni o le cause degli eventi di cui sono
Messaggio con gli svantaggi spettatori, in cui sono più o meno coinvolti, ma
Comportamenti + 57%
anche di individuare gli esiti prodotti dai loro
comportamenti; così si può comprendere come
mai il conducente di un veicolo possa attribuire la
Personalità «rischiose» o personalità «a causa di un incidente automobilistico in cui è
rischio»
rimasto coinvolto a mera fatalità oppure alla sua
Anche se non si può affermare, allo stato delle imperdonabile disattenzione. A proposito di questo
nostre conoscenze, che vi siano tratti di personalità naturale bisogno di attribuzione, e della direzione
che rendano le persone per lo più avverse o verso la quale l’attribuzione si indirizza, Julian
propense al rischio, si può pensare a stili cognitivi Rotter ha proposto negli anni Sessanta una teoria,
che caratterizzano il modo in cui gli individui conosciuta come «teoria del locus di controllo», il
affrontano i rischi. Ciò significa che gli individui cui obiettivo era proprio quello di caratterizzare gli
tenderanno ad affrontare le situazioni rischiose più individui in relazione al grado con cui credono di
o meno con lo stesso atteggiamento o con la poter controllare i risultati del proprio
medesima propensione. Tuttavia, come abbiamo comportamento. Sotto questo aspetto, egli sostiene
visto sopra, quand’anche sia possibile individuare che si possano distinguere individui che si
costruiscono aspettative generalizzate riguardo al rischiose. Ad esempio la tendenza a sottovalutare i
fatto che certe azioni potranno ricevere oppure no rischi associati alla guida da parte di coloro che
un qualche rinforzo. La conseguenza, perciò, è che sono caratterizzati da un locus di controllo interno
ci saranno individui che penseranno più è imputabile al fatto che essi ritengono di avere
frequentemente che le proprie azioni siano una maggior capacità di controllo sulle
all’origine dei rinforzi che ricevono (controllo conseguenze della loro condotta rischiosa.
interno) e altri che penseranno più
Un altro ambito in cui si possono osservare gli
frequentemente che i rinforzi ricevuti non
effetti della disposizione all’attribuzione
dipendano del tutto dalle proprie azioni (controllo
interno/esterno è quello economico-finanziario.
esterno).
Tra le diverse tipologie di investitori vi sono quelli
In altre parole il locus di controllo interno che prediligono operare in borsa con un’ottica
caratterizza quelle persone che credono di poter speculativa. Questi operatori, come hanno
esprimere un controllo sugli eventi della propria documentato Daniel Kahneman e Mark Ripe,
esistenza e che pensano di poter influenzare ciò contrariamente alla generalità degli investitori, che
che può accadere con il loro impegno. Il locus tipicamente manifestano un’avversione al rischio,
esterno, invece, implica una modalità di rapporto costituiscono un’eccezione: sono evidentemente
con la realtà di tipo fatalistico oppure è orientati al rischio.
caratterizzato dall’idea che gli eventi siano
Non sorprende che gli investitori con questa
controllati da entità esterne.
attitudine, poiché manifestano una maggiore
Naturalmente è difficile nella realtà distinguere disponibilità ad assumersi rischi investendo in
in maniera netta gli individui in base a queste due titoli azionari, siano caratterizzati da un locus
disposizioni. Sono, infatti, molto rari i casi in cui le interno. Inoltre evidenziano maggiore rammarico
due tendenze si manifestano in maniera estrema, se non sono riusciti a cogliere una buona occasione
mentre il modo con cui le persone manifesteranno rispetto al caso in cui hanno fatto una scelta
l’una o l’altra tendenza dipenderà anche dalle sbagliata.
circostanze, dalle aspettative e dagli eventi
Questa disposizione, che può rendere differenti
particolari che dovranno affrontare.
le persone di fronte alla possibilità di assumere
Tuttavia questa differenza disposizionale degli condotte rischiose, apparentemente non
individui può avere conseguenze importanti sulla spiegherebbe comportamenti rischiosi che
valutazione e sulla messa in atto di condotte caratterizzano vere e proprie «personalità a
rischio». Infatti, certe persone assumono rischi con scommesse fatte. Abilità che talvolta possono
modalità comportamentali manifestamente essere aiutate o sfortuna che si può tentare di
patologiche. È il caso, ad esempio, delle forme di neutralizzare con pratiche affatto razionali. Si
dipendenza da gioco. Certamente una persona che pensi, ad esempio, all’acquirente abituale di
giochi al casinò, al lotto, che acquisti dei gratta e biglietti della lotteria o di gratta e vinci che, prima
vinci, che si attardi alle slot-machine in certi bar di di leggere i risultati delle estrazioni o di iniziare a
quartiere non può essere classificata come un grattare con la moneta le caselle, sfiora l’immagine
giocatore affetto da dipendenza da scommesse, se di sant’Antonio collocata in bella vista su uno
non nel caso in cui queste condotte assumano la scaffale dell’edicola.
caratteristica di comportamenti compulsivi.

Per classificare il gioco d’azzardo come una vera Ricercare sensazioni forti e (ir)ripetibili
e propria patologia, ovverosia come una forma di Molte persone rischiano e non lo fanno per soldi,
dipendenza senza droga, il ben noto manuale ma per il puro piacere di rischiare. La ricerca di
diagnostico dei disturbi mentali, il Diagnostical and quel brivido di paura (thrill, in inglese) costituisce
statistical manual, quarta edizione (Dsm IV), un aspetto di un tratto di personalità più ampio
propone diversi criteri. che lo psicologo Marvin Zuckerman chiama
Perché si possa qualificare questa condotta come sensation-seeking, ovvero ricerca di sensazioni. La
«comportamento maladattivo legato al gioco ricerca di sensazioni è il desiderio di esperienze
d’azzardo» il manuale richiede, infatti, che il nuove, eccitanti e diverse dalle solite e, secondo
soggetto evidenzi la presenza di almeno quattro Zuckerman, fa parte del nostro patrimonio
sintomi: il crescente coinvolgimento in questa genetico, quindi sarebbe stata ereditata dai nostri
condotta, il bisogno di giocare somme sempre antenati più antichi e sarebbe un bisogno
crescenti, l’irritazione quando si cerca di smettere fondamentale alla stregua del mangiare e del
o si riducono le poste, la propensione a dormire, anche se spesso non viene riconosciuto
scommettere per rifarsi quando è in perdita. come tale.

Tuttavia, anche in forme che rasentano la La ricerca di sensazioni, tuttavia, varia da


dipendenza non si può escludere del tutto che i individuo a individuo, cioè è più presente in alcune
soggetti particolarmente attratti dalla «febbre del persone che in altre; le ragioni di questa variabilità
gioco» manifestino la tendenza ad attribuire alla sono sia psicologiche sia biologiche. Psicologiche
propria abilità o al caso avverso gli esiti delle perché, come già detto, la propensione al rischio
dipende da come ci rappresentiamo la situazione. appuntamento con una prostituta di alto bordo.
Biologiche perché la propensione al rischio è, in Non è il primo e non sarà l’ultimo uomo di potere
parte, geneticamente ereditata. Lo confermano gli che viene colto in flagranza di adulterio. Come mai
studi condotti su gemelli omozigoti che uomini che hanno così tanto da perdere rischiano?
condividono una uguale tendenza verso il rischio Probabilmente questo loro atteggiamento è
sia che siano cresciuti insieme sia che siano stati l’espressione della tendenza a ricercare sensazioni
separati alla nascita e quindi cresciuti in ambienti forti, la stessa tendenza che ha permesso loro di
diversi. Il tratto genetico avrebbe anche una avere successo e fare una carriera brillante sul
variabilità legata all’età, infatti sembrerebbe lavoro e che è a volte responsabile del fallimento
mostrare il proprio picco verso la tarda nella vita privata.
adolescenza o la prima giovinezza, ovvero verso i Un aspetto connesso con la presenza di un tratto
20 anni, per poi diminuire di intensità man mano di personalità «rischioso», che ci spinge a ricercare
che invecchiamo. È questa infatti l’età in cui i il brivido della paura, è quello secondo cui man
giovani sono a maggior rischio, come sanno bene le mano che le tecnologie diventano più sicure
compagnie di assicurazione! Man mano che si crescerebbe la tendenza a correre maggiori rischi.
cresce e si invecchia, si cambia e si diventa, Secondo questa tesi, nota come «teoria
diciamo, più saggi, e sempre meno propensi a omeostatica del rischio» e proposta da Gerald
compiere imprese rischiose. Wilde, uno psicologo che lavora alla Queen’s
È anche vero, tuttavia, che alcune persone University in Canada, ciascuno ha una soglia
scoprono il piacere di rischiare solo in tarda età e a soggettiva che misura il grado di rischio accettabile
70 anni, ad esempio, decidono di fare sport nuovi e che varia da individuo a individuo. Se, per un
come l’arrampicata o sciare con la tavola qualche motivo, il rischio oggettivo nell’ambiente
(snowboard). Secondo Zuckerman, probabilmente esterno diminuisce, la persona si riadatterà
in queste persone il bisogno di rischiare è stato all’ambiente aumentando la propria propensione
represso e tenuto latente per molti anni mentre al rischio. Si tratta quindi di una sorta di equilibrio
ora, in tarda età, per qualche ragione, forse per un omeostatico tra interno ed esterno. Ad esempio,
cambio di abitudini di vita, può finalmente essere Wilde afferma che le moderne tecnologie che
espresso. Si consideri il caso del governatore di rendono la guida più sicura, paradossalmente,
New York, Eliot Spitzer, che ha rischiato la carriera hanno come conseguenza che le persone
e la perdita della famiglia per aver organizzato un correranno più rischi. A chi non è capitato di
guidare un’auto di nuovissima generazione e di rischi senza proteggersi. Secondo Zuckerman, la
stupirsi osservando che senza neanche differenza non sta tanto nel tratto di personalità.
accorgersene si raggiungono i 180 chilometri orari In entrambi i casi, infatti, le persone starebbero
e l’auto sembra procedere così liscia sulla strada manifestando la propria naturale propensione a
che pare di essere fermi? Allo stesso modo, ricercare il brivido, ma è la modalità che sarebbe
secondo Wilde, l’Abs (Antilock braking system) riduce diversa, in un caso sicura nell’altro pericolosa. La
l’intervallo di anticipo con cui la persona frena, diversa modalità sarebbe dettata più da ciò che
azzerandone di fatto i vantaggi, perché si impara offre l’ambiente fisico e sociale piuttosto che
che anche frenando all’ultimo momento, la dall’individuo in sé. Ad esempio, degli adolescenti
macchina terrà la strada. che crescono in un quartiere residenziale
benestante, con genitori che hanno un reddito
Una domanda che spesso ci poniamo è se si può
medio-alto, probabilmente sfogheranno la loro
cambiare, ovvero se è possibile diventare dei
naturale ricerca di sensazioni attraverso lo sport, la
temerari avventurieri dall’oggi al domani e,
musica, i viaggi, ecc. Se altri adolescenti crescono,
viceversa, è possibile ricondurre alla norma chi ha
invece, in un sobborgo degradato della città, con
un atteggiamento forse troppo propenso al rischio.
genitori che hanno un reddito molto basso,
Secondo Zuckerman ciò non è possibile, perché
sfogheranno la loro naturale tendenza correndo
gran parte della nostra propensione al rischio è
rischi con quello che hanno a portata di mano, ad
geneticamente determinata.
esempio partecipando a scorribande criminali,
Eppure c’è una differenza sostanziale tra chi assumendo stupefacenti, bevendo oltre misura e
prende dei rischi calcolati e chi invece rischia in facendo sesso non protetto. Il consiglio che
maniera impulsiva e cieca. Questi ultimi, infatti, Zuckerman dà, infatti, ai genitori è di non cercare
manifestano la tendenza a svolgere attività di sopprimere la naturale tendenza a rischiare dei
autolesioniste e antisociali, come meglio vedremo figli ma di cercare di veicolarla su attività che non
nel capitolo 5. Ad esempio, chi pratica sport siano autolesioniste o antisociali.
pericolosi come l’arrampicata o il paracadutismo è
molto attento a non correre rischi e si preoccupa
Misurare la propensione al rischio
della tecnica e dell’equipaggiamento adeguati. Chi
invece rischia la vita assumendo droghe o facendo Per misurare la propensione a rischiare
sesso non protetto o partecipando ad attività Zuckerman ha sviluppato negli anni Settanta uno
criminali gioca con la propria stessa vita, e assume strumento molto noto tra gli studiosi della
personalità, la Sensation seeking scale (Sss), che nella pianificati

quinta versione si articola in quattro sottoscale.


Preferisco la gente che è emotivamente espressiva anche se un po’
squilibrata
La prima è volta a misurare il desiderio di un
individuo di impegnarsi in attività fisiche
Le ricerche condotte utilizzando queste scale
avventurose; la seconda misura il desiderio di
hanno permesso di rilevare l’esistenza di
provare una varietà di esperienze assumendo uno
correlazioni positive tra elevati punteggi in ognuna,
stile di vita non conformista; la terza misura il
ovvero un grado elevato di ricerca delle sensazioni
grado di disinibizione sociale; la quarta, infine,
forti e comportamenti rischiosi come la guida
misura l’avversione a condotte routinarie o
spericolata, il bere alcolici, il fumo, pratiche
ripetitive. Nella tabella 5 si possono leggere alcuni
sessuali non protette, ecc.
degli item della Sss.
In una ricerca condotta nel 1989 da Peter Finn e
TAB. 5. Esempi di item usati nella «Sensation seeking
Barry Bragg, ad esempio, è stato posto l’accento sul
scale»
fatto che i comportamenti a rischio nella guida
sono fortemente legati alla ricerca volontaria di
Mi piace fare esperienze nuove ed eccitanti anche se sono un po’
paurose, illegali e non convenzionali sensazioni di rischio, in particolare da parte di
quegli individui che in queste circostanze trovano
Mi piacerebbe praticare lo sci d’acqua
gratificazione e piacere. Non è quindi strano che
In un parco di divertimenti, mi piacciono quasi tutte le giostre coloro che praticano certi sport estremi come il free
climbing, lo sci estremo, il parapendio, siano
Mi piace assaggiare cibi nuovi che non ho mai provato prima
individui che esprimono un profilo di personalità
Quasi tutto ciò che è divertente è illegale o immorale caratterizzato dalla ricerca di sensazioni forti e nel
contempo formulino giudizi positivi su condotte e
Trovo che le persone che non sono d’accordo con me siano più
stimolanti di quelle che sono d’accordo con me stili di vita anticonformisti e rifuggano dalla vita
routinaria.
Preferisco gli amici che sono eccitanti e imprevedibili
Anche se non è nostro compito tracciare il profilo
Mi piacerebbe conoscere degli omosessuali di personalità dei due ragazzi che hanno perso la
Le persone dovrebbero vestirsi in modo personale anche se il
vita, per ragioni imputabili alla «fatalità» associata
risultato può essere a volte stravagante all’errore umano – hanno ceduto i moschettoni che
tenevano collegato al ponte il cavo elastico –,
Mi piacerebbe fare un viaggio senza avere orari o percorsi
lanciandosi legati a una fune elastica dal Ponte finanza (lotterie e investimenti), salute, sicurezza
Canale nella gola stretta fra i comuni di Arrone e sociale e divertimento. In una ricerca su un gruppo
Polino in provincia di Terni («Corriere della Sera», 3 di adolescenti di una scuola messicana, alti
maggio 2002), non c’è dubbio che con la pratica del punteggi alla scala correlavano con il tasso di alcol
bungee jumping, per stessa ammissione dei soggetti nel sangue; la scala è stata anche usata per
che lo hanno fatalmente praticato, si vuole provare dimostrare che persone che sono molto propense
l’ebbrezza del salto nel vuoto con l’elastico e che al rischio in un’area (ad esempio bungee jumping)
tale esperienza è vissuta come ricerca consapevole possono essere molto avverse al rischio in un’altra
del rischio. area (ad esempio investimenti finanziari).

Oltre alla scala proposta da Zuckerman, esistono * La Behavioral inhibition/activation scale (Bis/Bas) è
anche altri strumenti per misurare la propensione composta da due componenti, il Bis e il Bas. Alti
individuale al rischio. Gli strumenti generalmente punteggi al Bis indicano che la persona sperimenta
si dividono in scale e misure comportamentali. molta ansia e tende a reagire sfuggendo alle
situazioni minacciose. Alti punteggi al Bas invece
Le scale sono misure self-report (o autoriferite),
indicano che la persona reagisce agli stimoli
con cui si chiede alla persona di descrivere se
positivi (attraenti) con maggior vigore e manifesta
stessa attraverso la risposta a una serie di
quindi una tendenza ad avvicinarsi allo stimolo
domande in un questionario. Chiunque di noi sa
che induce queste emozioni anche se si è in una
che in un compito di questo tipo è anche facile
situazione di rischio. La scelta di rischiare, ad
mentire e apparire diversi da quello che si è se si
esempio, in situazioni di gioco d’azzardo è
giudica conveniente farlo. Per questo motivo sono
determinata più dalla paura della perdita (alti
state create anche misure comportamentali che
punteggi al Bis) che dal desiderio di ricevere il
vedremo in seguito.
premio (alti punteggi al Bas), ma entrambe sono
Oltre alla Sss, altre scale utili per misurare la correlate con le scelte rischiose.
propensione al rischio sono la Domain-specific risk-
* La Barratt impulsiveness scale (Bis-11) è una
taking scale, la Behavioral inhibition/activation scale e
misura di impulsività. Poiché è spesso correlata
la Barratt impulsiveness scale.
alle scelte rischiose nella vita quotidiana, molti
* La Domain-specific risk-taking scale (Dospert), preferiscono misurare anche l’impulsività per
nella sua versione aggiornata di 30 item, misura la prevedere la propensione al rischio. La Bis-11 è un
propensione al rischio in 5 domini specifici: etica, questionario composto da 30 affermazioni a cui
bisogna rispondere indicando con che frequenza perdite estremamente elevate, per cui il loro valore
compiamo certi comportamenti su una scala atteso finale è negativo (se si girano tutte le 100
ancorata a «raramente» e «sempre». È composta carte disponibili, alla fine del gioco si perde).
dalle sottoscale di attenzione, impulsività motoria, Ai soggetti si dice che devono cercare di
autocontrollo, complessità cognitiva, perseveranza guadagnare il più possibile e che possono girare
e instabilità cognitiva. Gli adolescenti e gli adulti quante carte vogliono da quanti mazzi vogliono.
che riportano punteggi elevati di impulsività Possono fermarsi e terminare il gioco quando
manifestano una maggior propensione ad desiderano, in tal caso dovranno raccogliere la
assumere comportamenti a rischio come aggredire vincita o la perdita accumulata fino a quel
qualcuno, usare droghe, guidare ubriachi e non momento. Di fatto nessuno gira tutte le 100 carte
usare le cinture di sicurezza (valutati attraverso di un mazzo, ma si ferma prima, anche se i
misure autoriferite). soggetti devono girarne almeno 80 prima di capire
Tra le misure comportamentali di propensione al quali sono i mazzi vantaggiosi e quelli
rischio più utilizzate troviamo l’Iowa gambling task, svantaggiosi. Il compito vuole simulare ciò che
il Balloon analogue risk task, l’Experiential discounting accade nella vita reale, in cui si incontrano
task, lo Stop-signal task e il Go/No-go task. situazioni che comportano esiti negativi e altre che
comportano esiti positivi. Gli esiti vengono esperiti
* L’Iowa gambling task (Igt) misura la tendenza al
in maniera sequenziale ed è compito della persona
rischio in un compito che simula il gioco d’azzardo.
ricordarsi che quella situazione è vantaggiosa o no
Ai soggetti si presentano quattro mazzi di carte che
e quanto.
differiscono per il grado di rischio. I mazzi di carte
contengono ciascuno 100 carte coperte e sono Diversi studi hanno permesso di osservare che
costruiti in modo tale che due sono «mazzi buoni» pazienti con danni neurologici alla zona
e due sono «mazzi cattivi», ma la persona non sa ventromediale della corteccia prefrontale, tali per
quali siano e lo deve scoprire nel corso del gioco. I cui non erano più in grado di elaborare stimoli
mazzi buoni offrono vincite immediate abbastanza emotivi in maniera normale, avevano un
basse ma perdite molto contenute, in modo tale comportamento «patologico» nell’Igt. I pazienti
che il loro valore atteso finale è sempre positivo (se tendevano a estrarre più carte dai mazzi più
si girano tutte le 100 carte disponibili, alla fine del rischiosi rispetto al gruppo di controllo. In altre
gioco si guadagna). I mazzi cattivi presentano parole, mostravano una sorta di «miopia» per i
vincite molto elevate, ma occasionalmente anche danni a lungo termine. Studi successivi hanno
messo in luce che i pazienti con lesioni smettere di gonfiare e incassare il guadagno fino a
ventromediali hanno perso la capacità di sentire le quel punto raccolto. È evidente che in questo
emozioni anticipatorie, cioè quelle che si compito si sta misurando la propensione
manifestano prima di compiere un individuale a rischiare per ottenere di più, tipica ad
comportamento «rischioso», ovverosia prima di esempio delle decisioni legate al gioco d’azzardo o
girare una carta da un mazzo cattivo. Questi alla carriera.
risultati hanno spinto Antonio Damasio a proporre
Chi dichiara di compiere più comportamenti a
nel 1994 l’«ipotesi del marcatore somatico». Tale
rischio (come guidare ad alta velocità) mostra
ipotesi sostiene che le persone compiono giudizi di
anche di rischiare di più nel compito Bart. Ad
rischio non solo valutando le conseguenze e le
esempio, punteggi più alti (maggiore propensione
probabilità a esse associate ma anche, e forse più
al rischio) al Bart sono correlati con l’uso di alcol,
frequentemente, a livello dei loro sentimenti
droghe, sigarette, con il gioco d’azzardo, le attività
emozionali più viscerali. Lesioni al settore
criminali come il furto o l’aggressione, e il sesso
ventromediale della corteccia prefrontale
non protetto. Il Bart è anche in grado di
interferirebbero con l’elaborazione normale dei
differenziare tra coloro che fumano e coloro che
segnali somatici o emozionali.
non fumano, mostrando che i fumatori hanno
* Il Balloon analogue risk task (Bart) è un test da punteggi di propensione al rischio maggiori dei
svolgere al computer che misura il comportamento non fumatori.
del soggetto man mano che il rischio ma anche il
* L’Experiential discounting task (Edt) non è proprio
guadagno aumentano: schiacciando un pulsante i
una misura di propensione al rischio quanto
partecipanti possono gonfiare un palloncino
piuttosto una misura della propensione a
virtuale sullo schermo. Il test viene ripetuto per
posticipare un guadagno in cambio di un premio
diverse prove; in ognuna i soggetti partono avendo
maggiore; in altri termini si simulano situazioni in
il palloncino sgonfio e devono gonfiarlo. Ogni volta
cui si può avere un premio minore subito o un
che schiacciano il pulsante gonfiano il palloncino
premio un po’ maggiorato ma pazientando un po’
di un po’ e così facendo aumentano il potenziale
di tempo, come nelle decisioni dettate dalla
guadagno (ad esempio, 10 cent, 20 cent o 50 cent),
dipendenza (ad esempio tossicodipendenza). Il test
ma aumentano anche il rischio che il palloncino
prevede che il soggetto compia una serie di scelte
esploda. Se il palloncino esplode il soggetto perde
al computer. Ad esempio, deve scegliere tra: a) la
tutto il guadagno. In ogni momento il soggetto può
certezza di ricevere immediatamente un
ammontare di soldi variabile e b) la probabilità del rispondere più velocemente possibile quando una
35% di ricevere 30 cent che però viene posticipata certa lettera (segnale di via) appare sullo schermo
di 0, 15, 30, 60 secondi (a seconda della del computer, ma contemporaneamente devono
condizione). Si tratta quindi di decidere, ogni volta, inibire la loro risposta quando sentono un suono
se accettare un premio minore, ma con certezza e (segnale di stop). Il suono non viene presentato
immediatamente, oppure scegliere un premio sempre, ma in modo casuale solo il 25% delle volte,
maggiore, ma incerto (35% di probabilità di e con diversi gradi di ritardo temporale dopo la
successo) e posticipato. Alla fine il giocatore presentazione delle lettere. I ritardi temporali
incassa il guadagno relativo alle scelte effettuate. vengono aggiustati fino a quando il soggetto
inibisce correttamente la risposta il 50% delle volte.
L’Edt è stato in grado di differenziare tra i
Questo 50% costituisce il «tempo di reazione allo
fumatori e i non fumatori, mostrando che coloro
stop» che viene calcolato sottraendo il ritardo
che fumano sono molto più impulsivi e tendono a
temporale medio finale dal tempo di reazione
posticipare di meno. Inoltre l’Edt risponde in modo
medio che il soggetto ha nelle prove in cui non vi è
sensibile all’aumento di alcol nel sangue. In un
il segnale di stop. Per ogni soggetto quindi si hanno
esperimento, ad esempio, si è chiesto a 21
due valori, il «tempo di reazione allo stop» e il
volontari di sottoporsi al test in varie situazioni,
«tempo di reazione al via», misurati in
ovvero dopo aver assunto: a) 0,4 grammi di alcol
millisecondi. Questo tipo di compito riesce a
per chilogrammo di peso corporeo, b) 0,8 grammi di
distinguere bene coloro che sono più impulsivi da
alcol per chilogrammo di peso corporeo e c) un
coloro che lo sono meno e, ad esempio, sono
placebo, ovvero una sostanza innocua ma identica
sensibili all’effetto dell’alcol. Dopo aver bevuto
per sapore e odore all’alcol. I risultati al test hanno
anche dosi moderate di alcol le persone diventano
indicato che l’alcol effettivamente aumenta le
più impulsive nello Stop task.
risposte impulsive, ovvero coloro che avevano
assunto più alcol erano anche più propensi a * Il Go/No-go task è un compito di apprendimento
scegliere l’opzione immediata anche se meno costruito per misurare l’abilità del partecipante a
conveniente, piuttosto che l’opzione posticipata inibire le risposte inappropriate. Consiste nella
ma più conveniente. presentazione di 8 numeri di due cifre, di cui 4
sono definiti «corretti» e 4 «sbagliati». I soggetti
* Lo Stop-signal task è una misura dell’abilità
devono rispondere ai numeri corretti ma non
individuale di inibire una risposta motoria
rispondere ai numeri sbagliati. Si svolgono diverse
preattivata. Ai soggetti si dice che devono
sessioni del compito e in ognuna i numeri sono giovani rischiano di più dei meno giovani e che i
diversi. Inoltre, ai soggetti non si dice quali sono i maschi rischiano di più delle femmine?
numeri giusti e i numeri sbagliati, ma sono loro Per quanto riguarda le differenze di genere nella
stessi che devono apprenderlo durante una valutazione dei rischi, è vero che uomini e donne li
sessione di apprendimento posta all’inizio di ogni percepiscono diversamente. In una ricerca
serie. Alla fine del gioco ai soggetti viene condotta da Paul Slovic e dai suoi collaboratori nel
corrisposto il premio in denaro (+ 10 cent per ogni 1994 è stato chiesto a quattro gruppi di
risposta giusta e – 10 cent per ogni risposta partecipanti americani di valutare una serie di
sbagliata). È stato trovato, ad esempio, che rispetto rischi. Un gruppo era costituito da maschi bianchi,
ai non fumatori, i fumatori di marijuana impiegano un altro da maschi non bianchi e gli altri due
più risorse mentali (fanno più fatica) durante i gruppi erano costituiti rispettivamente da femmine
compiti di inibizione con il Go/No-go task, anche bianche e femmine non bianche. I risultati hanno
dopo 28 giorni di astinenza. Inoltre coloro che mostrato che i partecipanti maschi bianchi
reagiscono all’alcol con livelli elevati della valutavano i rischi coerentemente come più bassi
frequenza cardiaca, ovverosia coloro che si rispetto alle valutazioni fornite dagli altri tre
ubriacano più facilmente, riescono a inibire meno i gruppi. Quindi le femmine, indipendentemente dal
propri comportamenti nel Go/No-go task. gruppo di appartenenza, consideravano i rischi
sistematicamente più elevati rispetto ai maschi
Caratteristiche demografiche e propensione bianchi.
al rischio
I dati disponibili in letteratura, generalmente,
Chi non è più giovane ricorda con nostalgia
mostrano una differenza di genere nell’assunzione
alcuni episodi del passato in cui aveva «osato»
dei rischi. In effetti i maschi appaiono più
comportarsi in modo scellerato o comunque in
scapestrati delle donne, nel senso che tendono a
modo diverso da ciò che farebbe oggi. Spesso si
rischiare di più. Tuttavia, queste differenze variano
associa quindi la propensione al rischio al periodo
moltissimo a seconda del tipo di rischio e dell’età
più inquieto della propria vita, l’adolescenza e la
considerata ed è quasi impossibile trovare delle
giovinezza. Il senso comune, inoltre, sembra
costanti.
associare la propensione al rischio ad alcune
caratteristiche quali il sesso o l’appartenenza a una A seconda di come viene misurata la
particolare cultura o nazione. È vero quindi che i propensione al rischio e a seconda dell’età si può
osservare o non osservare una differenza a favore
dei maschi (più propensi al rischio). Ad esempio,
per quanto riguarda i dilemmi di scelta ipotetici,
maschi e femmine non differiscono molto, mentre
se guardiamo i comportamenti a rischio misurati
attraverso questionari autoriferiti maschi e
femmine non differiscono molto nel bere, nell’uso
di droghe, nell’attività sessuale e nel fumo, ma
differiscono nella guida. I maschi riferiscono di
essere molto più propensi al rischio nella guida e
questa differenza aumenta con l’età (è sempre
maggiore man mano che si passa dai 14 ai 21 anni
e oltre). Se guardiamo le statistiche, osserviamo
che per i maschi la probabilità di morire in un FIG. 5. Differenze tra maschi e femmine nel tasso

incidente d’auto è quasi tre volte (2,7) quella delle globale di mortalità negli incidenti non
donne (fig. 5). Uno studio condotto a Barcellona in intenzionali.
6 ospedali cittadini, che ricevono il 95% delle Fonte: World Health Organization, 1998.
vittime, ha mostrato che, tra gli infortunati in
In generale sono i maschi che vengono investiti
incidenti stradali sopra i 14 anni, 7 su 10 erano
di più mentre attraversano la strada. Ad esempio,
maschi. E il tasso di mortalità era tre volte
negli Stati Uniti i pedoni investiti sono per il 70%
superiore.
maschi. Anche tra i bambini, in strada sono
sempre i maschi a essere più vittime di incidenti.
In uno studio condotto in Australia, è emerso che
questa differenza è legata al fatto che i bambini
maschi hanno più probabilità delle bambine di
attraversare la strada senza essere accompagnati.
Negli Stati Uniti, dove la patente viene rilasciata
già all’età di 16 anni, i maschi giovani sono
coinvolti in incidenti mortali circa il doppio delle
volte rispetto alle femmine. Quando si va alla
ricerca delle cause di queste differenze, si scopre
che il tasso di incidenti stradali più elevato per i zone dove il sorpasso era vietato, di assumere
maschi è sì attribuibile al maggior grado di rischi nella guida per divertirsi, di sorpassare due o
esposizione al rischio (passano più tempo sulla tre macchine in una volta sola in strade a doppia
strada) ma anche a comportamenti a rischio corsia di marcia. Le donne, invece, sono coloro che
durante la guida. Di contro, i maggiori tassi di con maggior frequenza usano il casco in moto.
mortalità tra i pedoni maschi sembrano non essere E che dire del fumo? Nel 2002 il fumo da sigaretta
correlati al tempo in cui si cammina per la strada, ha ucciso 4,83 milioni di persone nel mondo e un
mentre sono imputabili all’uso di alcol e ad altri maschio ha quattro volte più probabilità di fumare
comportamenti a rischio. di una donna, come si può vedere nella figura 6.
C’è, in generale, una tendenza culturale a L’atteggiamento differente nei confronti del
considerare «mascolino» disprezzare il pericolo, e rischio tra maschi e femmine emerge anche in un
in effetti i maschi corrono più rischi rispetto alle ambito particolare, ritenuto dal senso comune di
donne, oltre che nella guida anche per quanto dominio dei maschi, e cioè quello finanziario. In
riguarda il bere, le droghe e i comportamenti effetti nelle poche ricerche sul campo condotte in
aggressivi. questo ambito, le donne mostrano una tendenza
Il connubio guida-alcol è senza dubbio un maggiore degli uomini a evitare il rischio. Le
comportamento a rischio tenuto con maggior recenti indagini di Helga Fehr-Duda, Manuele De
frequenza dai maschi. I dati mostrano che i maschi Gennaro e Renate Schubert, tuttavia, hanno
che guidano o camminano in stato di ebbrezza provato che la tendenziale avversione al rischio
sono decisamente più frequenti delle femmine. delle donne nelle decisioni finanziarie è
Negli Stati Uniti, l’uso di alcol è implicato in circa condizionata principalmente dal grado di
un terzo di tutti gli incidenti mortali che incertezza associata all’esito. Infatti le donne più
coinvolgono i teenager e il rischio è decisamente degli uomini manifestano prudenza quando la
più alto tra i maschi. probabilità di ottenere un guadagno è di media o
elevata entità.
In uno studio condotto su un campione
rappresentativo di giovani dai 16 ai 19 anni in
Georgia (Stati Uniti), i maschi dichiaravano in
misura significativamente maggiore rispetto alle
femmine di guidare a più di 20 miglia orarie oltre i
limiti imposti per legge, di sorpassare vetture in
marito, la vedova, spesso ancora giovane essendo
stata sposata, per lo più, in seconde nozze, tende a
non intervenire nella gestione del portafoglio,
perché non avendo competenze finanziarie non
trova alcuna ragione per modificare le decisioni del
marito o le strategie gestionali del consulente
finanziario. In questo modo la vedova si trova a
possedere un portafoglio redditizio senza
manifestare alcuna attitudine ad adottare strategie
rischiose in questo ambito.

FIG. 6. Percentuale di incidenza del fumo tra i


quindicenni (maschi vs. femmine).
Fonte: M.A. Corrao et al. (a cura di), Tobacco Control: Country Profiles,
Atlanta, American Cancer Society, 2000.

Un dato che sembra smentire la tendenza a una


maggior prudenza delle donne nelle scelte di
investimento è il fatto che spesso le vedove
americane sono in possesso di portafogli
«efficienti», cioè portafogli che contengono
un’elevata quota di titoli azionari, molto più
rischiosi e ovviamente più redditizi nel lungo
periodo rispetto ad altre forme di investimento.
Come suggerisce Paolo Legrenzi, la ragione di
questa apparente contraddizione può essere così
descritta: il portafoglio può essere stato gestito
direttamente dal marito, quando era in vita,
oppure da un gestore finanziario nel quale il
marito aveva fiducia. Dopo la scomparsa del
l’Afghanistan o il Libano non percepiscono queste
3.
attività professionali come comportamenti
Il rischio è il mio mestiere straordinari o di eccezionale pericolosità. Al
contrario, quelli che non svolgono tali attività le
ritengono molto pericolose e spesso attribuiscono
ai primi un coraggio particolare e, talvolta, una
qualche dose di incoscienza o temerarietà.
Molte persone assumono rischi, spesso anche di È difficile dire se queste persone – e sono tante –
una certa rilevanza, non perché provino una siano caratterizzate da un tratto particolare o se il
particolare attrazione o perché abbiano la certezza loro profilo di personalità evidenzi aspetti del Sss
di trarne benefici, ma molto più semplicemente tipici di coloro che tendono a ricercare sensazioni
perché fa parte della loro professione. Per molti il forti (si veda il cap. 2). È assai probabile che costoro
rischio costituisce una variabile obbligata per poter non adottino comportamenti, né assumano
svolgere la propria attività, come nel caso del condotte che generalmente sono correlate con la
commerciante che a fine giornata deve depositare struttura di una persona che ricerca sensazioni
l’incasso in banca. Molte altre volte il rischio è un forti. Potrebbero essere – e spesso lo sono – persone
aspetto costitutivo dell’attività professionale. Si tranquillissime che nella vita di tutti i giorni
pensi, ad esempio, al portavalori che si espone al manifestano un atteggiamento sereno nei
rischio di essere aggredito o sequestrato, anche se confronti di attività, tecnologie e sostanze con cui
protetto da un furgone blindato, o al lavoratore entrano in contatto, e che sono esposte alle
specializzato nella costruzione di grattacieli, o a medesime distorsioni di giudizio e di valutazione
quello impegnato sulle piattaforme. Per tutte dei rischi cui è esposta gran parte delle persone
queste persone si può affermare che «il rischio è il che operano in settori non rischiosi.
loro mestiere»!
Oltre a coloro che professionalmente assumono
Coloro che svolgono la pratica medica in un rischi di una certa importanza, vi sono persone che
reparto di malattie infettive, che passano ore su assumono rischi elevati quando svolgono
ponteggi ad altezze proibitive per la costruzione di «professionalmente» attività sportive come, ad
grattacieli, o ancora coloro che lavorano nelle esempio, i velisti che affrontano in solitaria le
centrali nucleari o che partecipano a missioni tempeste oceaniche, o chi pratica lo sci estremo
internazionali di pace in teatri bellici come l’Iraq, cimentandosi in discese impossibili ai normali
sciatori, o ancora i motociclisti che sfidano i nuove sfide. Ebbene, tenteremo di capire come
percorsi accidentati e infidi dei rally estremi come costoro affrontano i rischi, come li percepiscono,
la classica Parigi-Dakar. Anche per costoro si può che tipo di errori possono commettere, pur avendo
affermare che il rischio è il loro mestiere! Un la consapevolezza che l’esito della loro condotta
mestiere che può essere eccitante, affascinante può avere conseguenze anche letali.
perché pone chi lo pratica all’interno di un sottile
gioco con la paura. D’altra parte non si può negare Rischio calcolato
che il gusto del rischio di coloro che di questa sfida
Spesso le persone fanno riferimento al concetto
hanno fatto un mestiere abbia pure dei lati positivi.
di «rischio calcolato» per indicare comportamenti
Infatti, senza la volontà di rischiare, l’uomo non
azzardati che sembrano messi in atto in maniera
avrebbe mai potuto realizzare i progressi di cui
non sconsiderata, come se la possibilità di
siamo testimoni.
conseguenze negative fosse azzerata o ridotta a un
Il 21 maggio 1927 Charles Lindbergh atterrò a livello tanto basso da non poter essere più
Parigi con il suo Spirit of Saint Louis, realizzando la considerata un’incertezza.
prima trasvolata atlantica. Il 31 luglio 1954 Achille
Ma a che cosa si fa riferimento effettivamente
Compagnoni e Lino Lacedelli conquistarono il K2. Il
quando si parla di rischio calcolato?
20 luglio 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin furono
i primi uomini a lasciare le loro impronte sul suolo Il rischio calcolato, che può essere rappresentato
lunare. Nessuna di queste imprese sarebbe stata con una semplice formula come la seguente:
realizzata senza un alto livello di rischio iniziale. Rischio = probabilità × conseguenze
Tutto ciò fa pensare che il rischio faccia parte della
è una nozione che ben si adatta alla valutazione
nostra vita quotidiana. Sembra anzi che ne
delle conseguenze di rischi tecnologici, come la
abbiamo bisogno, dal momento che talvolta lo
possibilità che si verifichi un incidente aereo
cerchiamo volontariamente. E per queste persone
oppure un’esplosione in una centrale nucleare.
sicuramente è così.
Però, mentre nel primo caso si può ottenere un
Si può affermare che questi individui sono dei indice di rischio calcolato perché sono note
rappresentanti prototipici della moltitudine di informazioni relative alla frequenza con cui si
persone che quotidianamente svolge attività molto verificano gli incidenti aerei, nel secondo caso le
spesso di utilità vitale, talvolta cariche anche di un informazioni possono essere parziali perché non
valore imitativo volto a favorire l’accettazione di disponibili al grande pubblico. Inoltre, spesso il
calcolo è reso difficoltoso dal fatto che alla Prendiamo, ad esempio, il caso di uno sportivo
determinazione delle conseguenze concorre una cosiddetto «estremo» come il valdostano Simone
serie di fattori che possono avere pesi differenti a Origone, detentore del nuovo record mondiale di
seconda di diverse circostanze. velocità sugli sci. A metà del 2006 a Les Arcs, in
Francia, Origone ha raggiunto i 251,4 chilometri
Prendiamo il caso di una gara motociclistica: il
orari nel chilometro lanciato. Per realizzare questa
calcolo del rischio di caduta varia, ovviamente, a
impresa egli ha affrontato una situazione
seconda del fatto che la pista sia asciutta o
straordinariamente rischiosa e probabilmente
bagnata. Ma il pilota difficilmente potrà calcolare
questo è ciò che hanno pensato coloro che vi
correttamente il rischio di caduta perché l’effetto
hanno assistito.
del bagnato cambia, ad esempio, se il pilota sta
percorrendo una curva stretta o larga, se le gomme Ebbene, è impensabile che Origone potesse
sono da pioggia o a mescola semitenera, se sono tecnicamente calcolare il rischio relativo a quella
usurate oppure no e così via. prova: troppi sono i parametri da considerare,
troppo complicato è il calcolo degli effetti sulla
Qualunque sia il grado di complessità del calcolo,
condotta delle variabili che possono interagire tra
si può supporre che il rischio calcolato sia tale se si
loro, troppo poco accurate le informazioni su cui
può misurare la probabilità con cui una o più
basare le stime e così via. Al contrario egli avrà
conseguenze negative possono verificarsi. Ma
valutato la propria condotta come un’impresa,
questo è un dato insoddisfacente poiché, se la
probabilità che si verifichi un danno o una perdita rischiosa sì, ma da affrontare «senza aver lasciato
nulla al caso», controllando, con minuziosa
è oggettivamente molto bassa, quell’attività non
professionalità, sia gli aspetti tecnici sia quelli
riscuote alcun interesse sia per chi la pratica sia
per coloro che potrebbero considerarne relativi alla propria efficienza fisica.

l’attrattività.
Controllo personale del rischio
Il problema, quindi, si complica quando si tratta
di misurare il rischio di comportamenti poco Quanto più pensiamo di essere in grado di
frequenti come nel caso di attività o sport estremi, evitare gli effetti dannosi grazie alla nostra abilità e
dove si dispone di informazioni limitate. È evidente al controllo che possiamo attuare, tanto meno
che un modo per ridurre il grado di incertezza rischiosa giudichiamo una sostanza, un’attività o
associato a un dato rischio è quello di far ricorso a una tecnologia. Questa equivalenza è anche nota
quante più informazioni è possibile. come «illusione di controllo», perché di una vera e
propria illusione cognitiva si tratta. Spesso, infatti, che avevano scelto il biglietto piuttosto che per
le persone non sembrano rendersi conto del fatto coloro che se lo erano visti assegnare.
che il risultato di certi eventi non può dipendere Naturalmente dal punto di vista della probabilità di
dall’abilità ma dal caso, tutt’al più dalla fortuna, vincere il fatto di aver scelto personalmente il
che poi costituisce la versione positiva o benevola numero non aumenta la possibilità di vincita
del caso. rispetto al fatto di aver ricevuto un numero dallo
L’illusione di controllo è stata studiata per la sperimentatore, se non che entra qui in gioco la
prima volta in maniera sistematica dalla psicologa credenza di poter «aiutare» la fortuna qualora il
americana Ellen Langer a metà degli anni Settanta. biglietto sia stato scelto. Ciò è quanto succede
Essa notò che le persone, quando si trovano in quando alcune persone azzardano più volentieri

situazioni in cui ciò che succede è oggettivamente l’acquisto di un biglietto della lotteria nazionale o
da attribuirsi principalmente al caso, si un gratta e vinci se possono sceglierli, talvolta
comportano nello stesso modo in cui si accompagnando la richiesta con l’affermazione di

comporterebbero se si trovassero in situazioni in sentirsi quel giorno «particolarmente fortunati»,


cui ciò che si verifica dipendesse esclusivamente constatando però subito dopo l’acquisto di essere
dalla loro abilità. In uno degli esperimenti condotti fortunati come qualsiasi altro scommettitore.

dalla Langer veniva proposto a degli studenti di Questa tendenza può contribuire a spiegare la
partecipare a una lotteria, assegnandoli a due propensione a rischiare dei giocatori d’azzardo e
differenti condizioni. In una condizione definita degli scommettitori abituali. Queste persone,
«alto controllo» veniva loro detto che potevano infatti, potrebbero illudersi di essere in grado di far
scegliere un numero; agli studenti della seconda fronte ai rischi del gioco e alle conseguenze
condizione, definita «basso controllo», veniva detto derivanti dal parteciparvi quasi in maniera
che lo sperimentatore avrebbe assegnato loro un compulsiva, ritenendo che si tratti sì di un’attività
numero. Prima di estrarre il numero vincente, agli rischiosa, ma comunque tale da richiedere
studenti di entrambe le condizioni veniva detto che particolari abilità per parteciparvi con successo.
potevano rivendere il biglietto allo sperimentatore Sicuramente non dobbiamo escludere che alcune
e che dovevano stabilire il prezzo di vendita. I abilità di base siano necessarie per poter
risultati dell’esperimento misero in evidenza un partecipare a queste pratiche rischiose, ad esempio
forte effetto del controllo. Infatti, i prezzi richiesti una particolare capacità di controllare le emozioni
per vendere il biglietto erano maggiori per coloro e di far fronte allo stress, così come sono
necessarie abilità attentive, di memoria e di automobilistico, il caso ha sempre un certo peso
ragionamento. Tuttavia, queste abilità non mettono nel determinarne l’esito. Si pensi anche solo al
il giocatore d’azzardo nelle condizioni di affinare le fatto di trovarsi proprio lì, in quella strada e in quel
strategie valutative per aumentare la probabilità di momento, e non esservi passati invece 10 minuti
vittoria, dato che gli esiti dipendono dal caso. prima.
L’illusione di controllo, inoltre, influenza i L’illusione di poter controllare l’esito spinge
comportamenti anche nelle situazioni in cui l’esito quindi molte persone a rischiare oltre i propri
dell’evento è in parte determinato dal caso e in limiti, perché ritengono di averne un maggiore
parte dalla nostra abilità. controllo di quanto non ne abbiano in realtà. Il

Quando valutiamo quali sono le chance di distacco di una valanga è un fenomeno che origina
riuscire in un’impresa rischiosa, tendiamo a da una serie complessa di cause (da quanto tempo
ha nevicato, qual è la temperatura atmosferica,
sovrastimare il peso che alcuni fattori hanno nel
qual è la pendenza del terreno, su che tipo di
determinare l’esito, fattori che normalmente sono
associati a un aumento di prestazione nei compiti manto nevoso si è posata la nuova neve, ecc.), ma
di abilità, ma non nei compiti casuali. Ad esempio, qualsiasi esperto sa che, anche qualora potessimo
stimare tutte queste cause, resterebbe sempre un
la possibilità di scegliere un prodotto, piuttosto che
riceverlo casualmente, aumenta il gradimento del margine dettato dal caso. In altre parole, che si
prodotto, soprattutto nel tempo. Anche stacchi una valanga, in quel punto della montagna
e in quel giorno e a quell’ora, è un fatto
l’esperienza e la familiarità con un certo compito
aumentano la sensazione di essere dotati di una imprevedibile. Infatti viene spesso commentato
maggiore abilità necessaria per ottenere un esito come una fatalità. Sembra invece che, in alcuni
casi, le persone ritengano di poterlo controllare. I
favorevole in quel compito. Allo stesso modo,
quando qualcosa ci piace e ci impegniamo commenti degli amici: «era un esperto sciatore,
caparbiamente, pensiamo di riuscire a farla meglio. non doveva uscire dopo una nevicata», «lo
ripetiamo sempre nei nostri corsi, non so che cosa
Tutti questi fattori sono legittimamente ritenuti
gli sia preso». Essere esperti dovrebbe aumentare la
importanti nel determinare l’esito in compiti di
abilità. Tuttavia, sembra che le persone capacità di valutare le possibilità di rischio, certo,
dimentichino che il caso gioca sempre un qualche ma non la credenza di poter controllare
maggiormente un evento «imprevisto», ma
ruolo anche in tali compiti. Ad esempio, se
rimaniamo coinvolti in un incidente «prevedibile». Anche per questa ragione le
cronache dei quotidiani riportano anche troppo di vita per un attacco cardiaco. Tentò invano di
rianimarla, ma lei morì.
frequentemente notizie come quella apparsa su «la
Repubblica» il 14 gennaio 2008: Alla fine della lettura ai partecipanti veniva
chiesto di completare la frase «ah! se solo…». Essi,
Le vittime in Val Federia. Sarà celebrato alle 14 di
domani, nella Chiesa di Santa Maria, a Livigno, il cioè, dovevano ragionare in maniera
funerale del diciassettenne Daniele Mottini, controfattuale, eliminando il fatto-causa per
promettente atleta della Nazionale azzurra di
snowboard, e del ventenne Fabio Viviani, muratore,
ottenere così l’annullamento del fatto-
travolti sabato pomeriggio, poco dopo le 16, da una conseguenza. E così si osservava che i fatti
valanga mentre stavano sciando in fuoripista in Val modificati più frequentemente erano quelli che
Federia, a 2.000 metri di quota, in una zona proibita e
con indice di rischio valanghe di 4 su una scala di 5. potevano essere controllati dal protagonista,
ovverosia quelli che non si sarebbero verificati se il
La credenza relativa alla possibilità di controllare
protagonista intenzionalmente non li avesse messi
gli eventi e le loro conseguenze si riflette anche sul
in atto come, ad esempio, la decisione di fermarsi
modo in cui gli individui tentano di spiegare quali
al bar per bere una birra.
siano le cause che hanno generato un esito
imprevisto. Si è notato, infatti, che normalmente Gli effetti dell’illusione di controllo si
gli individui, quando devono valutare quale tra manifestano anche in altri contesti della vita
diversi fatti può aver prodotto un evento inatteso e quotidiana in cui effettivamente l’esito di certe
indesiderato, tendono a modificare mentalmente condotte non è da attribuirsi al caso ma dipende
gli eventi che sono sotto il controllo del dall’abilità dei soggetti. In questi casi l’illusione di
protagonista, in particolare eventi corrispondenti controllo si riferisce alla credenza di poter avere
ad azioni connotate da intenzionalità. una qualche forma di controllo non sulla condotta
di per sé, bensì sulle conseguenze della condotta,
Vittorio Girotto, Paolo Legrenzi e Antonio Rizzo, a
come nel caso dell’assunzione di alcol o della guida
questo proposito, hanno condotto nel 1991 un
automobilistica. Gli stessi autori di questo volume,
esperimento in cui ai partecipanti venivano fatti
ad esempio, in una ricerca del 1996 sulla
leggere scenari come quello di seguito sintetizzato:
percezione del rischio negli adolescenti italiani
Il signor Bianchi uscì dal lavoro alla solita ora per hanno documentato il carattere determinante del
tornare a casa, ma il suo percorso fu rallentato da una
controllo sulla percezione del rischio. Si è visto che
serie di intoppi (trovò un camion in manovra, un tronco
d’albero sulla strada e un gregge che transitava gli adolescenti che consumano alcol con maggior
lentamente) e dalla sua decisione di fermarsi al bar a frequenza hanno anche la percezione di
bere una birra. Al suo arrivo a casa trovò la moglie in fin
controllare maggiormente il rischio connesso con valutazione delle proprie abilità. Questo aspetto è
questa attività e pensano paradossalmente di stato studiato in un lavoro del 1981 da Ola
essere meno a rischio di coloro che invece non Svenson. La ricerca è stata svolta con due campioni
assumono sostanze alcoliche. di studenti americani e svedesi. A costoro sono
Credere di riuscire a controllare le conseguenze state poste due semplici domande: «quanto ritieni
indesiderate grazie alla propria abilità è un’illusione di essere un abile automobilista, prendendo a
che colpisce di più le persone esperte di quelle riferimento i tuoi compagni di corso?» e «quanto
inesperte, come nel caso dello sci-alpinismo, sopra ritieni di essere prudente come automobilista,
citato. È stato visto, infatti, che quanto più spesso prendendo a riferimento i tuoi compagni di

una persona si cimenta in un’attività, tanto più corso?».


ritiene di poterla controllare. Questo non è del I risultati mostrarono che circa il 70-80% valutava
tutto falso. Infatti, generalmente se un individuo se stesso molto più abile e prudente rispetto alla
pratica regolarmente una qualche attività, mediana. È evidente che il risultato, che potremmo
aumenta la possibilità di acquisire abilità nel suo etichettare come «effetto di fare meglio della
svolgimento. Il diventare abili non mette però al media», è a dir poco paradossale dato che un
riparo dai rischi associati a quella particolare valore medio deve essere formato da valori più alti
attività. Esistono, quindi, attività in cui gli incidenti e valori più bassi, perciò questa stranezza deve
accadono molto spesso proprio agli esperti, e pare essere imputata a qualche fattore di natura
proprio che all’origine vi sia un errore di psicologica che produce la distorsione del giudizio:
valutazione determinato dalla troppa sicurezza. Ad la fiducia eccessiva nelle proprie abilità (bias
esempio, come dicevamo, nello sci-alpinismo le ottimistico o overconfidence).
persone che rimangono sepolte sotto una valanga
L’illusione di controllo non risparmia nemmeno
sono, molto spesso, guide esperte. Ma anche gli
persone che per la loro particolare attività, come gli
incidenti nei cantieri edili sembra che accadano
investimenti finanziari, dovrebbero mostrare una
più spesso alle persone esperte, che in quanto tali
certa cautela nell’esprimere giudizi che preludono
non ritengono necessario legarsi in sicurezza.
a scelte rischiose. L’eccessiva sicurezza di sé nel
La guida dell’automobile è un classico esempio formulare stime può portare gli investitori a
di comportamento facilmente soggetto a errori di credere di poter prevedere quando si manifesterà
valutazione legati al controllo, ma è anche un qualche movimento di mercato, anche se non
imputabile a un’altra credenza relativa alla hanno alcuna difficoltà ad affermare che
l’andamento dei prezzi dei titoli è del tutto sono generalmente etichettate come molto
imprevedibile. A questo proposito Robert Shiller, in rischiose professioni come quella dell’operaio che
un noto volume del 2000, Euforia irrazionale, riporta lavora su una piattaforma petrolifera o in una
i risultati di un sondaggio effettuato all’indomani centrale nucleare, quella dell’operaio edile
del crollo del 19 ottobre 1987. In quella circostanza specializzato nella costruzione di grattacieli, quella
egli chiedeva agli investitori intervistati se in quella del poliziotto o del vigile del fuoco, o del
giornata avessero mai pensato di sapere quando si consulente finanziario, o infine del chirurgo.
sarebbe verificato il rimbalzo in borsa.
Sicuramente non è possibile tracciare un confine
Tra gli investitori individuali che acquistarono in quel netto tra professioni ritenute rischiose e
giorno, il 47,1% rispose con un «sì»; e rispose con un «sì»
professioni ritenute sicure. Piuttosto si può definire
anche il 47,9% degli investitori istituzionali. Pertanto,
circa la metà di coloro che avevano negoziato scambi in un continuum delimitato da un lato dal grado
quella giornata pensava di sapere quello che il mercato massimo di rischio e dall’altro dal grado massimo
avrebbe fatto in quel giorno. […] Persino considerando
di sicurezza e collocare su tale continuum le diverse
tutti gli investitori individuali, che per la maggior parte
non acquistarono e nemmeno vendettero in quel professioni. La differenza tra queste due tipologie
giorno, rispose positivamente il 29,2% e tra tutti gli di professioni sta nel fatto che le prime godono di
investitori istituzionali rispose positivamente il 28%. (p.
204)
alcuni vantaggi, definibili come «considerazione
sociale della natura rischiosa», che possono
Lavoratori a rischio controbilanciarne i rischi. La seconda tipologia di
professioni invece non ha lo stesso riconoscimento
Tutte le professioni presentano un qualche grado
sociale e non può quindi offrire gli stessi benefici.
di rischio, anche se le persone possono ritenere che
Questo aspetto comporta il fatto che coloro che
svolgere la propria attività «al sicuro» di un’aula
svolgono professioni o attività rischiose sono
universitaria, come professore, o dietro un tavolo
esposti a infortuni anche molto gravi la cui
da disegno, come progettista di palazzi o come
probabilità di occorrenza può essere ridotta grazie
urbanista, non comporti alcun rischio. È vero però
a una serie di interventi: ad esempio sulla misura
che nella mente delle persone le professioni
della percezione soggettiva del rischio e sulla
vengono concettualizzate con etichette che ne
progettazione di interventi volti a favorire quello
esprimono il grado di rischiosità. Cosicché se da un
che Alessandra Serpe e Nicoletta Cavazza
lato le professioni dell’insegnante, dell’architetto,
chiamano il «clima di sicurezza».
dell’impiegato, della casalinga sono percepite come
del tutto o quasi del tutto sicure, dall’altro lato
Questo concetto appare particolarmente efficace Quando viene chiesto agli esperti di valutare i
perché ci consente di riassumere il ruolo che gli propri rischi e quelli degli altri, si osserva che
atteggiamenti dei lavoratori hanno nel favorire generalmente essi ritengono di conoscere meglio
comportamenti sicuri o rischiosi sui luoghi di degli altri le proprie azioni protettive, e ciò talvolta
lavoro. Si tratta naturalmente di un aspetto di li induce a rinunciare ad adottare le misure
grande importanza essendo intimamente relato al precauzionali necessarie per rendere il rischio
fenomeno infortunistico. effettivamente controllabile.

Su tale fenomeno si riflette un fattore rilevante In ambito sanitario, una distorsione in queste
qual è una sorta di credenza nell’immunità categorie di giudizio può provocare errori
personale o fatalismo. Questo fattore non è molto sistematici nella valutazione dei rischi, esponendo
diverso dal cosiddetto «bias ottimistico», una i pazienti al rischio derivante
tendenza naturale degli individui a sottovalutare la dall’implementazione di procedure come quelle
possibilità che un qualche evento negativo possa anestesiologiche per l’effettuazione di interventi
accadere proprio a loro. Infatti Neil Weinstein, tra i chirurgici.
primi a studiare nel 1989 questa tendenza, ha Nell’ambito dei lavori rischiosi sono state
osservato che gli individui, in certe situazioni condotte ricerche sulla percezione del rischio per
rischiose, tendono a ritenere di essere vedere quali fossero gli aspetti che potevano
relativamente invulnerabili e perciò relativamente influenzare la valutazione da parte degli operatori
protetti dalle conseguenze di determinate condotte di settore. La comprensione dei fattori che possono
pericolose. influenzare il comportamento lavorativo in settori
Il bias ottimistico è una credenza generalizzata esposti a rischi ha acquistato una rilevanza sempre
attraverso la quale si manifesta l’illusione di crescente in considerazione del fatto che gli
controllo, tant’è che nelle situazioni rischiose, incidenti sui luoghi di lavoro si verificano con
come nelle sale operatorie, nei reparti di malattie impressionante frequenza.
infettive, nella manipolazione di materiali Si pensi, ad esempio, agli incidenti nei cantieri
potenzialmente dannosi come reagenti chimici o edili. Chi lavora alla costruzione di un edificio
radioattivi, o nell’utilizzo di strumenti pericolosi svolge senza dubbio un lavoro pericoloso, nel senso
come le armi, gli operatori sottovalutano la che ha una probabilità maggiore di entrare in
probabilità di subire le conseguenze negative contatto con un qualche pericolo rispetto a chi,
derivanti da certi comportamenti inadeguati. invece, lavora seduto dietro una scrivania.
Per gli operatori edili un pericolo costante, ad circostanze e da quali fonti essi normalmente
esempio, è l’altezza. Ma proprio perché questo imparano a lavorare in sicurezza e la risposta è
pericolo è identificabile prima ancora che il danno stata che la miglior maestra è l’esperienza
si verifichi, ai lavoratori edili viene fornita una personale, ma anche l’esempio di un altro
formazione su come svolgere determinate lavoratore è stato citato come fattore importante. I
manovre in sicurezza. Tuttavia, spesso accade che lavoratori stessi, inoltre, ritengono che la principale
queste procedure sicure non vengano seguite o causa di incidenti sia la fretta e non l’ignoranza
non siano applicate correttamente: una discesa da delle procedure. Se l’esperienza personale è una
un’impalcatura si trasforma così in un incidente maestra naturale, non si può certamente causare
mortale. apposta un incidente per insegnare alle persone ad
adottare i comportamenti corretti. Si può invece
Perché i lavoratori edili rischiano più di quanto il
provare a usare l’esempio dato dagli altri
loro lavoro di per sé li esponga ad assumere
lavoratori. È noto che l’apprendimento della paura
qualche rischio? Perché invece di smontare
ha anche una base sociale. Vedere un nostro simile
un’impalcatura seguendo le procedure di
avere paura per qualcosa è una fonte di
sicurezza, la smontano arrampicandosi senza
informazione diretta e immediatamente
protezioni? Dare una risposta a queste domande
assimilata. La mamma che mostra paura per i cani
non è certo facile. Sicuramente seguire le
insegna al bambino ad avere paura per i cani,
procedure di sicurezza, in questo caso, rende il
senza bisogno di parlare. Vedere la folla fuggire
lavoro molto più lento. Perché dunque un
impaurita da un edificio spinge anche noi a
lavoratore decide di correre il rischio? Perché il
scappare, senza bisogno di chiedere spiegazioni.
sapere che lavorare su un tetto senza le necessarie
Anche nel settore delle costruzioni, come in tutti i
misure di sicurezza (parapetti/ponteggi o cintura di
settori dove il lavoro è prevalentemente manuale,
sicurezza) è pericoloso non impedisce che il
avviene un processo di apprendimento sociale del
lavoratore si sposti senza cintura per brevi tragitti?
rischio.
In altri termini, perché essere informati circa i
rischi non è un fattore sufficiente a modificare il Vedere che altri lavoratori non adottano gli
comportamento umano? opportuni comportamenti o dispositivi orientati
alla sicurezza è un fattore che contribuisce a far
Gli studi sulla percezione del rischio hanno
percepire lo svolgimento di quella specifica attività
tentato di dare una risposta a questa domanda. È
come poco rischioso, soprattutto se a mettere in
stato chiesto ai lavoratori di indicare in quali
pratica il comportamento sono i lavoratori con Certamente non è al significato del piacere di
maggiore esperienza. rischiare espresso dalla descrizione del
Questi dati sono emersi da una ricerca svolta comportamento del giocatore di Dostoevskij che ci
dalla Provincia di Trento sulla sicurezza in campo si può riferire quando si analizzano i
lavorativo, dalla quale è emerso che la conoscenza comportamenti di molti che fanno del rischio la
del rischio è generalmente simile tra i lavoratori e loro professione. Molti di questi professionisti del
gli addetti alla sicurezza. I lavoratori con maggiore rischio operano in realtà in condizioni in cui le
esperienza tendono però a manifestare un bias conseguenze negative tendono a essere poste sotto
ottimistico maggiore dei lavoratori più giovani, controllo. Inoltre, il piacere di rischiare è associato
confermando il ruolo giocato dall’esperienza. alla consapevolezza che molti individui hanno di
svolgere un’attività volontaria, molto soddisfacente
e in cui si è coinvolti con una forte motivazione.
Il «piacere» di rischiare
Un esempio del fatto che il piacere di rischiare
Quando si pensa al «piacere» di rischiare la
non necessariamente è associato a una
memoria corre alle splendide pagine del Giocatore
«assunzione dissennata del rischio» si può avere
di Fedor Dostoevskij, in cui con ritmo incalzante il
dal comportamento di professionisti che
grande scrittore russo narra come il «giocatore» –
sicuramente hanno fatto del rischio la loro attività
senza alcuna strategia di gioco ma spronato dal
come i piloti della Squadriglia acrobatica
desiderio di appagare un piacere indescrivibile di
nazionale. Il comandante delle Frecce tricolori,
stupire i frequentatori dei tavoli verdi del casinò, di
Massimo Tammaro, per spiegare come i piloti della
«azzardare» – ingaggi una lotta impari con le leggi
Squadriglia acrobatica svolgono il loro lavoro senza
del caso, sospinto da un sentimento più forte della
essere condizionati dalla paura, ha affermato in
speranza, che gli avrebbe consentito di vincere. È
un’intervista che questo sentimento non si
proprio la sicurezza di vittoria che gli farà dire:
accompagna alla preparazione delle figure
«Certo io ci pensavo – ve lo ripeto – non come a un
acrobatiche (di per sé rischiose) perché «nulla è
caso che può accadere tra i molti (e quindi può
lasciato al caso» e le diverse manovre «sono
anche non accadere), ma come a qualche cosa che
ripetute centinaia di volte».
in nessun modo non avrebbe potuto non
accadere!». Questa affermazione farebbe pensare che il
pilota professionista debba «possedere la capacità
di tollerare il pericolo senza avere alcun interesse
nel ricercarlo». Si pensa che questa capacità sia in esperte o non professionalmente esposte a tali
un qualche modo associata a un forte senso di fonti rischiose variano ampiamente poiché
fiducia in se stessi e alla capacità di svolgere dipendono dal contesto in cui si verifica
compiti complessi. In effetti quando si pensa alle l’esposizione.
caratteristiche del pilota professionista si ritiene Le radiazioni spaziali sono un fenomeno
che debba essere ordinato, sistematico, naturale e chi vi si espone è più tollerante dato che
determinato, attento ed emotivamente neutro, e al l’esposizione è perlopiù volontaria, almeno se si
tempo stesso essere capace di mantenere circoscrive a coloro che attualmente svolgono la
comunicatività e oggettività nel valutare i professione di astronauta. Infatti, come sostiene
comportamenti altrui e analizzare accuratamente i Slovic, questi particolari professionisti e altri
dati che gli si presentano. Ma naturalmente questo operatori che si espongono volontariamente ai
è il profilo del pilota ideale! rischi, mostrano una maggiore tolleranza al rischio
Analogamente si può comprendere l’accettabilità rispetto a coloro che vi sono esposti in maniera
del rischio da parte di molte figure professionali non volontaria perché, ad esempio, indotta dalle
che operano in ambiti rischiosi e che richiedono attività industriali e non in cui l’uomo è coinvolto.
un’elevata professionalità. Le persone che svolgono Inoltre l’accettabilità di rischi come quello
lavori altamente qualificati tendono a ritenere che «spaziale» è favorita anche dal contesto sociale. È
il loro lavoro valga i rischi che comporta. certamente condivisibile l’impressione che
l’attività svolta dagli astronauti sia un genere di
Paul Slovic, a questo proposito, nel 1997 ha
lavoro ritenuto eccitante, motivante, socialmente
tentato di spiegare quale possa essere il
in vista, soddisfacente, di grande valore e
meccanismo che determina la percezione e
naturalmente esclusivo, quasi riservato a pochi
l’accettabilità del rischio da parte di particolari
eletti. E certamente alla professione
«professionisti del rischio» come gli astronauti.
dell’astronauta possono accedere in pochi, e solo
Considerando proprio questa particolare
dopo aver superato un esame altamente selettivo.
professione, che nel futuro avrà un numero sempre
Inoltre gli astronauti hanno molta fiducia nel
maggiore di operatori e di esperti, Slovic rileva che,
sistema all’interno del quale operano e si
pur essendo le radiazioni nello spazio di per sé un
identificano con gli obiettivi dell’organizzazione,
pericolo, non si deve escludere che possa essere
che necessariamente richiede un’elevata tolleranza
tollerato un certo grado di esposizione a tale
dei rischi. Questi professionisti, oltre a esprimere
rischio. Ma quanto? Le reazioni delle persone non
competenza nel loro settore a un livello molto vigili del fuoco. Costoro, infatti, affermavano di non
elevato, sono individui che hanno una solida essere preoccupati per i rischi derivanti dalla
fiducia in se stessi e dimostrano di assumere con esposizione alle sostanze nocive presenti negli
successo rischi calcolati nel corso della loro incendi. Al contrario enfatizzavano il fatto che
carriera. Questo contribuirebbe a giustificare stavano svolgendo un lavoro altamente motivante:
l’accettazione di rischi elevati da radiazioni nello stavano salvando vite umane.
spazio, che probabilmente dovrebbero essere Molto probabilmente la componente
accettati da tutti coloro che ne sono coinvolti. motivazionale è quella che in una certa misura
Naturalmente, non è detto che il giudizio degli spinge i giovani militari ad accettare i rischi
astronauti debba mantenersi stabile nel tempo. associati alle spedizioni all’estero delle forze
Infatti, al termine della carriera essi potrebbero multinazionali con compiti di peacekeeping. In
sviluppare una diversa opinione sui rischi da questi contesti i militari di professione sono
radiazione cui sono stati esposti nel corso della oggettivamente esposti a rischi che possono avere
loro attività professionale, tanto che conseguenze anche letali, la cui accettazione si può
progressivamente le «generazioni future» di questi giustificare proprio con le ragioni che spingono gli
professionisti potrebbero manifestare una minor astronauti o i vigili del fuoco a svolgere la loro
tolleranza a questo rischio. Inoltre, come osserva attività.
Slovic, un riscontro di incidenza al di sopra della Una persona che sceglie di fare il poliziotto può
media di gravi malattie professionali, come il trarre gratificazione dall’assunzione di un impegno
cancro, potrebbe creare problemi non soltanto per professionale in cui anche la sua vita può essere
gli astronauti ma anche per la professione in sé. messa a rischio per salvare quella di qualcun altro,
Infatti il riscontro di gravi conseguenze associate a avendo la consapevolezza che si tratta di un lavoro
questa attività potrebbe contribuire alla socialmente utile e sapendo che la società
«stigmatizzazione» della professione come percepisce il suo impegno per l’intera collettività.
rischiosa.
In definitiva la percezione del rischio di coloro
Le caratteristiche descrittive di attività rischiose, che sono impegnati in professioni rischiose sembra
come la partecipazione ai voli spaziali, sono in essere influenzata anche dalla volontarietà. In tal
gran parte quelle che Dorothy Nelkin e Michael modo è comprensibile come per il senso comune il
Brown hanno rilevato nell’indagine condotta nel rischio associato a questi settori professionali sia
1981 su altri lavoratori a rischio, come ad esempio i
molto più tollerato, sia individualmente, sia dall’emergere del bias pessimistico, più
socialmente. precisamente da una sorta di «pessimismo
Diversamente da quanto si può osservare nelle difensivo». Ad esempio, come hanno mostrato
persone comuni, che in genere nella valutazione di Lucia Savadori e colleghi in una ricerca del 1999, i
rischi controllabili tendono a manifestare un bias vigili del fuoco, soprattutto quelli con meno
ottimistico, quei professionisti del rischio anzianità di servizio, valutavano la probabilità di
confrontati con altri colleghi, ma anche con amici o incorrere in un incidente professionale come
conoscenti, tendono a considerarsi vulnerabili a significativamente (e irrealisticamente) maggiore
incidenti professionali al pari degli altri, se non di rispetto ai propri colleghi. Il pessimismo difensivo
più. Questo atteggiamento è sicuramente in questo caso ha uno scopo adattivo, volto a
determinato da un bias pessimistico, cioè una motivare le persone ad affrontare i pericoli, e non
tendenza che sembra dipendere dalla natura della indica semplicemente una concezione negativa del
situazione rischiosa. Mentre il bias ottimistico, proprio sé come inefficace e impreparato. In tal
discusso precedentemente, emerge nella modo questi «lavoratori del rischio» possono
valutazione di rischi di natura incidentale, tentare di individuare le soluzioni più efficaci nelle
potenziale e familiare, il bias pessimistico appare situazioni particolarmente critiche. La bassa
nella valutazione di rischi considerati comuni, reali aspettativa di successo che caratterizza la
e non familiari. tendenza pessimistica può rappresentare un
atteggiamento scaramantico utile a ridurre l’ansia
Ed è del tutto comprensibile questa evidente
di fallimento del soggetto.
asimmetria dato che nel primo caso un
atteggiamento ottimistico può contribuire a ridurre
Rischiare in sicurezza
l’ansia che spesso accompagna lo svolgimento di
attività rischiose e ad affrontare tranquillamente le La potenziale pericolosità delle attività che
attività quotidiane, nel secondo caso invece vengono svolte in particolari ambienti lavorativi
contribuisce a sollecitare le persone impegnate in impone la predisposizione di una serie di presidi e
attività pericolose a prestare più attenzione ai di procedure volti da un lato a ridurre la possibilità
rischi da affrontare e a impegnarsi maggiormente che si manifesti l’errore umano, e a limitare gli
ad adottare pratiche preventive. effetti dell’errore umano qualora si manifestasse, e
dall’altro a favorire il rispetto rigoroso delle
Certi comportamenti in ambito lavorativo,
procedure che i sistemi di sicurezza impongono
dunque, possono essere spiegati proprio
per garantire la salvaguardia degli operatori in quei non seguono in maniera rigorosa le procedure
settori. preventive.

Il lavoro a elevato rischio è tipicamente un lavoro Come si può spiegare, dunque, il fatto che
in cui le possibili conseguenze, anche se hanno individui impegnati in attività rischiose si rivelino
una probabilità di verificarsi molto bassa, sono poi incapaci di rispondere agli standard di
oggettivamente molto gravi, se non letali. Ad sicurezza per ridurre le possibilità che il rischio si
esempio, il rischio associato all’attività svolta in trasformi in situazione effettivamente pericolosa?
una centrale nucleare o in laboratori scientifici in Per tentare di dare una risposta a questo
cui si conducono ricerche con materiali chimici o dilemma consideriamo che cosa si verifica in un
biologici pericolosi, seppur molto basso in termini ambito lavorativo rischioso, ma in cui è comunque
probabilistici, può produrre effetti devastanti per possibile operare «in sicurezza».
chi vi opera, per le popolazioni che vivono in
Gli operatori sanitari che lavorano in un reparto
prossimità della fonte di rischio e per l’ambiente.
per malattie infettive, ad esempio, svolgono una
Nei settori lavorativi ad alto rischio, quindi, chi professione in cui l’attenta valutazione e stima dei
ha la responsabilità della sicurezza di coloro che vi rischi connessi con alcuni comportamenti è di
lavorano predispone sistemi informativi e importanza vitale. Si pensi ad esempio che questi
formativi volti a sollecitare gli individui ad operatori si trovano a fronteggiare
assumere particolari precauzioni e condotte quotidianamente il rischio di infezione da Hiv. Tutti
rigorosamente definite per ridurre la possibilità di gli studi condotti sugli operatori sanitari e sull’Hiv,
subire quelle conseguenze. in modo diretto o indiretto, trattano del rischio che
Il problema è che, anche laddove gli esperti questa professione comporta. Nessuno studio,
addetti alla sicurezza abbiano predisposto i sistemi tuttavia, si è orientato a conoscere di preciso,
di prevenzione più efficienti e i controlli più misurando in modo diretto, come le fonti di rischio
accurati sul rispetto delle prescrizioni da parte siano percepite dagli operatori, pur essendo,
degli operatori, il rischio di danni si rivela questo, un aspetto molto importante.
ineliminabile. Quando qualche evento dannoso si In una ricerca condotta dai due autori di questo
manifesta, spesso la gente comune, ma anche gli volume nel 1998 su operatori sanitari di un reparto
esperti, ne imputano la causa alla fatalità. Talvolta, infettivi e di un reparto in cui vengono trattate
invece, la causa prima è imputabile all’«errore altre patologie sono stati ottenuti risultati
umano», in particolare al fatto che gli operatori
interessanti. Un primo risultato è stato quello di può essere considerevolmente ridotto.
avere individuato le categorie o fonti di rischio di Probabilmente questa valutazione nasce dalla loro
infezione da Hiv all’interno delle numerose attività esperienza diretta con questo tipo di rischio. Gli
che quotidianamente un operatore sanitario operatori dei reparti infettivi, inoltre, manifestano
compie nello svolgere il proprio lavoro: il contatto la consapevolezza di essere maggiormente esposti
con materiale e secrezioni organiche, il contatto al rischio di contrarre malattie infettive rispetto
con sangue e l’assistenza al paziente. agli operatori di altri reparti.

In termini di rischiosità queste tre categorie di Tale consapevolezza contribuisce a renderli più
attività descrivono e riassumono le attività a preoccupati per quelle attività che comportano
rischio di infezione messe in atto dagli operatori. l’assistenza al paziente, ma non per le altre
Esse hanno valori di rischio differenti. La categoria attività, valutate comunque rischiose, come il
valutata più rischiosa è quella che comprende le contatto con sangue di pazienti e con altre
attività che comportano la possibilità di venire a secrezioni infettate, attività che oggettivamente
contatto con il sangue dei pazienti. Leggermente possono favorire la contrazione di infezioni. Molto
meno rischiosa è la categoria che raggruppa le probabilmente queste ultime due categorie di
attività in cui è possibile venire a contatto con fattori di rischio sono percepite come ben
materiale o secrezioni infette, mentre la terza controllate e quindi meno rischiose. Sembrerebbe
categoria, quella relativa alle attività legate alla che gli operatori si valutino alla stregua di un
cura e all’assistenza al paziente, è stata giudicata operatore comune di un reparto che non comporta
poco rischiosa. il rischio di infezione da Hiv. Questa credenza si
riflette non soltanto sul comportamento
Sul piano della possibilità di esporsi al rischio di
individuale degli operatori, ma anche sulla
contrarre infezioni, gli operatori di un reparto
valutazione espressa a favore dell’introduzione di
infettivi stimano meno utile l’introduzione di
efficaci misure di sicurezza. Infatti costoro,
norme per regolamentare le attività che
negando di trovarsi in una condizione di maggior
comportano il contatto con sangue al fine di
rischio rispetto ad altri reparti ospedalieri, pensano
ridurre il rischio di contagio. Al contrario essi
che l’introduzione di norme per regolamentare il
ritengono maggiormente rilevante il fatto che se si
rischio non porti vantaggi significativi. Questa
utilizzano le precauzioni previste nello
posizione lascerebbe intendere che gli operatori dei
svolgimento di manovre e operazioni necessarie
reparti a rischio siano guidati da una percezione di
per l’assistenza al paziente, il rischio di contagio
«sicurezza» nella propria abilità di controllo, che
4.
però sembra manifestare una sorta di «illusione di
sicurezza». No grazie!
Il dato che maggiormente colpisce è che tra i due
campioni emerge una diversa valutazione di
prudenza. Contrariamente a ogni aspettativa gli
operatori del reparto infettivi si ritengono meno
prudenti nel compiere le attività che comportano il Le persone generalmente non sembrano
contatto con materiale e secrezioni organiche, che manifestare eccessive resistenze, né mostrano di
pure valutano come rischioso quasi alla stregua del essere troppo riluttanti di fronte alla proposta di
contatto con il sangue. Essi si ritengono meno nuove tecnologie, nell’accezione più ampia del
prudenti anche nel compiere le attività di termine, che sempre più frequentemente vengono
assistenza al paziente. In linea con una messe a punto nei diversi settori della ricerca e
spiegazione di illusione di sicurezza, gli operatori dello sviluppo tecnologico e immesse sul mercato.
ritengono di non dover essere particolarmente Si tratta per lo più di tecnologie che promettono – e
prudenti perché sufficientemente sicuri. Per contro, spesso mantengono la promessa – di alleggerire
gli operatori che non lavorano nel reparto infettivi, quei lavori che richiedono sforzo fisico o
forse per la loro mancanza di esperienza diretta, si particolare attenzione e abilità. Si pensi, ad
ritengono più prudenti e valutano più importante esempio, all’utilizzo delle lavatrici o delle
l’introduzione di norme per regolamentare il lavastoviglie, che effettivamente consentono di
rischio. sollevare le persone dal peso di svolgere un’attività
che certamente richiede fatica. Oppure all’utilizzo
di un coltello elettrico che permette di ridurre il
rischio di tagliarsi come avviene con i tradizionali
coltelli da cucina. Non si può non riconoscere che
l’introduzione di nuove tecnologie abbia offerto
molti benefici. E ciò ha facilitato l’assunzione da
parte degli utilizzatori dei rischi che questi stessi
strumenti comunque portano con sé. Ovviamente
il saldo tra la quantità dei rischi e quella dei
benefici associati a queste tecnologie è con le altre, come nel caso delle dispute sugli
ampiamente favorevole a vantaggio dei benefici. organismi geneticamente modificati (Ogm).

Vi sono però alcune nuove tecnologie che, pur Ecco perché le persone in genere, ma anche
garantendo notevoli benefici, portano con sé coloro che devono prendere decisioni per la
qualche rischio. Si pensi, ad esempio, alle onde collettività riguardo all’accettabilità di tali rischi,
elettromagnetiche prodotte dai telefoni cellulari e adottano strategie decisionali informate al
ai campi magnetici prodotti dai ripetitori dei mezzi «principio di precauzione», dato che spesso non si
di comunicazione, o ancora agli effetti collaterali conosce il livello di rischio di quelle tecnologie e, in
prodotti dai farmaci salvavita. molti casi, la ricerca scientifica riesce a stabilirlo

È evidente la contraddizione esistente tra la solo quando è troppo tardi.

necessità di assumere dei rischi e gli indubbi, e per Il principio di precauzione, come è noto, si basa
lo più condivisi, benefici. Tale contraddizione sostanzialmente sul comune buon senso che vuole
sembra essere ineliminabile nella «società dei che si limitino i rischi potenziali ipotetici o basati
rischi», in cui cioè il complesso e inarrestabile soltanto su alcuni indizi ritenuti rilevanti per
processo di modernizzazione è accompagnato decretarne la pericolosità potenziale. In altre
paradossalmente da un ineludibile accrescimento parole il principio di precauzione si applica non a
di rischi. pericoli già identificati, ma a pericoli potenziali, di

Naturalmente non tutti i «rischi da innovazione», cui non si ha ancora conoscenza. Tale principio,
però, nasconde un atteggiamento conservativo che
come ad esempio i campi elettromagnetici
se applicato in maniera indiscriminata impedisce
sviluppati dalla telefonia cellulare, i pesticidi e le
di fatto lo sviluppo di nuove tecnologie. È contro
tecniche di irraggiamento nella produzione
alimentare, l’inseminazione artificiale, la questo ostracismo che spesso i ricercatori e gli
scienziati lottano per promuovere nuove scoperte,
manipolazione genetica degli alimenti e degli
come ad esempio la ricerca sulle cellule staminali o
organi, ecc. producono nelle persone la stessa
quantità di timori. Molti di questi rischi non sono sugli Ogm che potrebbero risolvere non pochi
problemi in campo alimentare.
molto conosciuti, alcuni sono del tutto sconosciuti,
non soltanto al grande pubblico ma anche agli Nei paesi industrializzati, quindi, molti gruppi di
scienziati, i quali possono disporre di prove cittadini si oppongono all’utilizzo delle tecnologie
scientifiche certe ma spesso in contrasto le une nucleari e chimiche, alle tecniche per la
produzione di Ogm, e spesso queste tecnologie
vengono «stigmatizzate» come fonti di rischi condividono molti aspetti comuni. Le fonti dello
sconosciuti, innaturali e molto gravi. stigma, infatti, sono generalmente pericoli
caratterizzati da conseguenze drammatiche ed
Lo stigma: meglio non rischiare! esposizione involontaria, ed entrambi questi
aspetti inducono gli individui a sovrastimare
Quando un luogo o una tecnologia hanno subito
l’ampiezza del rischio. Inoltre, l’impatto è
una qualche forma di contaminazione, le persone
distribuito in maniera diffusa ma non in modo
tenderanno a percepirli come rischiosi più di
equo tra i diversi gruppi sociali. Altrettanto si può
quanto non siano in realtà e questo naturalmente
dire delle aree geografiche. Una città in cui è
si rifletterà sui comportamenti che potranno essere
collocato un sito pericoloso, a causa del tipo di
adottati in ordine al loro utilizzo, alla loro
scorie stoccate, o un impianto per lo smaltimento
frequentazione, ecc. È questo l’effetto dello stigma.
di scorie deve sostenere l’impatto dei rischi per
Questa parola veniva usata dagli antichi greci per un’intera regione.
marchiare di infamia un individuo che da quel
Tipicamente un luogo o una tecnologia passibili
momento sarebbe stato percepito come un pericolo
di stigma sono i siti in cui sono collocati materiali
per la società e perciò condannato a essere evitato,
nucleari o sistemi per la produzione di materiali
a essere mantenuto in isolamento.
radioattivi. In Italia, ad esempio, gli effetti della
Nella percezione e nell’assunzione dei rischi lo stigmatizzazione si possono osservare negli
stigma identifica, quindi, una fonte di rischio da insediamenti destinati alla raccolta o al
temere, la cui pericolosità generalmente viene trattamento dei rifiuti solidi urbani. In questi casi
sovrastimata. Questo ha delle conseguenze nelle lo stigma è generato da un pericolo tecnologico che
decisioni che i singoli individui e le comunità in un caso è la radioattività, che è presente o
devono prendere. Ad esempio, l’acquisto di un emessa nel luogo, e nell’altro caso è la possibilità
terreno o la scelta di un posto di lavoro o di un che la zona venga irreversibilmente inquinata, con
luogo di residenza possono essere condizionati effetti letali sulla salute dei cittadini. Le persone
dalla percezione di rischio attribuito in funzione ritengono che questi pericoli non dovrebbero
dello stigma che spesso induce ad assumere manifestarsi e non esisterebbero se fossero
comportamenti evitanti: meglio non rischiare! adottate le opportune procedure di controllo.
Luoghi, tecnologie e prodotti rischiosi Evidentemente la stigmatizzazione dei luoghi e
potenzialmente esposti a essere stigmatizzati delle tecnologie è il risultato del fallimento della
responsabilità fiduciaria di quanti sono preposti conseguenze economiche per le comunità
alla salute pubblica nei confronti di chi, invece, facilmente comprensibili. A questo proposito,
deve essere garantito. utilizzando, come ha fatto Paul Slovic con i suoi
collaboratori, il metodo di associazione libera di
La stigmatizzazione di un luogo o di una
pensieri (imaging), si è visto che l’immagine
tecnologia è il risultato di un processo che viene
emotiva che una persona si costruisce di una
innescato soprattutto da particolari aspetti del
località è un ottimo predittore della preferenza
rischio come l’essere terrificante e sconosciuto. Il
verso quella località e quindi dell’opposizione alle
processo si attua grazie all’«amplificazione sociale»
del rischio, favorita dalla comunicazione, che tecnologie come il nucleare. In effetti
l’insediamento di un deposito di scorie radioattive
genera una preoccupazione diffusa. Infine lo
stigmatizza quella località provocando una caduta
stigma si manifesta con una generalizzata
avversione o il rifiuto da parte del pubblico per dei flussi turistici, scoraggiando la scelta di quella
meta per trascorrere la propria pensione e svolgere
luoghi, prodotti o tecnologie.
i propri affari.
La «risposta di stigma» è favorita da una serie di
Un esempio degli effetti della stigmatizzazione è
prerequisiti cognitivi ed emotivi rispetto ai quali si
stato documentato nel 1995 da Robin Gregory,
registrano differenze individuali. Due persone,
cioè, possono essere esposte agli stessi eventi, ma James Flynn e Paul Slovic e riguarda il deposito di
materiale radioattivo di Yucca Mountain. A partire
valutarli in maniera diversa a causa di differenze
dal 1978 il dipartimento dell’Energia americano
individuali o culturali, come ad esempio una
iniziò a studiare la possibilità di istituire in quella
differente reattività a informazioni negative o una
zona un sito per lo stoccaggio di materiale
diversa visione del mondo. Quindi emozioni
radioattivo, proveniente per la maggior parte dagli
qualitativamente differenti caratterizzano le
impianti nucleari per la produzione civile di
diverse rappresentazioni che gli individui possono
energia e in misura minore da attività di carattere
avere dei rischi tecnologici e sono responsabili in
militare. Yucca Mountain apparve il luogo ideale in
una qualche misura delle risposte di stigma nei
termini di sicurezza geologica per ospitare il sito,
confronti di quei rischi.
essendo una catena montuosa di origine vulcanica,
Il rifiuto di una località in cui sono stati insediati in una zona desertica del Nevada distante circa 160
un deposito di materiale pericoloso o un impianto km da Las Vegas. Non per questo la decisione fu
che sviluppa attività rischiose porta con sé il calo
di attrattività in generale per quel luogo, con
accettata senza contrasti soprattutto in Nevada e che possono essere tecnicamente e socialmente
nella contea di Las Vegas. controllati.

Uno degli aspetti interessanti degli effetti della Nella letteratura specializzata, ma ormai anche
stigmatizzazione riguarda le modalità temporali nel linguaggio giornalistico, per giustificare questo
con cui si manifestano. Certi luoghi come il sito di atteggiamento degli individui e di gruppi si fa
Yucca Mountain, ad esempio, sono colpiti dallo riferimento a un termine: Nimby. In verità si tratta
stigma e dai suoi effetti anticipando (ma di un acronimo composto dalle lettere iniziali di
addirittura in assenza di) qualche impatto fisico una sorta di principio che in inglese suona così: Not
che potrebbe giustificare la «risposta di in my backyard (Non nel mio cortile).
evitamento» da parte del pubblico. Più di una La risposta degli individui in base al principio
dozzina di rilevazioni condotte negli anni Ottanta Nimby si riferisce a un’intensa, il più delle volte
in Nevada hanno messo in luce che la maggioranza emotiva e categorica, opposizione ai propositi di
dei cittadini dello Stato era preoccupata che insediamento di tecnologie che si ritiene avranno
l’industria turistica di Las Vegas potesse venire un impatto negativo sulle persone e sull’ambiente.
penalizzata dagli effetti di immagini negative
Gli effetti derivanti dal ricorso a questo principio
associate con il progetto di costruire quel sito.
da parte degli individui produce una distribuzione
Evidentemente sia la mobilitazione degli oppositori
sia la copertura mediatica, che spesso iniqua di costi e benefici. Infatti, i costi relativi ai
progetti di insediamento e i rischi associati alle
accompagnano eventi come questi, contribuiscono
tecnologie insediate e gli effetti sulla salute
ad «anticipare» gli effetti distorcenti nella
umana, sulla qualità della vita e dell’ambiente, sul
percezione del rischio.
valore economico dei terreni e degli edifici sono
per lo più geograficamente concentrati. I benefici
L’effetto Nimby: non nel mio cortile!
derivanti da quegli insediamenti, per contro, si
Uno dei problemi più intriganti che i policy makers distribuiscono su un territorio geografico più
si trovano spesso ad affrontare è l’opposizione ampio e vengono goduti da un maggior numero di
delle persone alle scelte di insediamenti ritenuti persone rispetto a quelle che ne subiscono i costi.
pericolosi per i residenti nelle zone adiacenti. Tali Questa distribuzione asimmetrica dei costi e dei
insediamenti, anche se spesso possono presentare benefici permette di comprendere come mai da
rischi per le persone e per l’ambiente, possono decenni la reazione Nimby è tanto comune in
essere gestiti in maniera «sostenibile», nel senso molte aree del pianeta. Negli ultimi anni poi la
frequenza sempre più alta di tali manifestazioni e collettiva. Nimby, infatti, si manifesta con una
l’intensità emotiva con cui vengono espresse è mancanza di fiducia nelle figure istituzionali e
stata favorita anche da una visione del mondo negli esperti che sostengono i progetti
sempre più diffusa, che valorizza la conservazione d’insediamento delle fonti di rischio da parte dei
dell’ambiente, dall’accresciuto timore per rischi residenti. Costoro sono convinti che i sostenitori di
percepiti come terrificanti, e dal fatto che molte di quei progetti siano unicamente interessati a
queste fonti di pericolo sono rappresentate da promuovere e a sostenere gli interessi specifici dei
nuovi rischi tecnologici i cui effetti sono proponenti o di gruppi da questi ultimi
sconosciuti per le persone comuni. Infatti, tali rappresentati, invece di farsi carico delle
rischi riguardano per lo più i depositi di sostanze conseguenze di segno opposto che questi progetti
tossiche, di scorie radioattive e di impianti possono avere sulle comunità. La sfiducia porta
nucleari, e gli impianti di stoccaggio o di una comunità a ritenere inadeguata l’informazione
smaltimento di rifiuti. Inoltre a incrementare la relativa al rischio ricevuta da coloro che
sensibilità delle persone per queste tematiche ha propongono e sostengono il progetto e a rifiutare
contribuito lo straordinario aumento qualsiasi rassicurazione circa la sicurezza
dell’informazione pubblica disponibile sui rischi dell’impianto. Non sembra essere di grande aiuto
per la salute e per l’ambiente che sono associati l’intervento di autorità scientifiche o gruppi di
con questi impianti. ricercatori, verso i quali spesso si manifesta una
In quest’ottica può essere considerato anche il diffusa diffidenza quando propongono risultati

caso precedentemente discusso del progetto di scientifici volti a mettere in luce la scarsa o nulla
deposito per scorie radioattive nel sito di Yucca rischiosità della tecnologia o dell’impianto
Mountain. incriminati.

Spesso si fa riferimento a una vera e propria Quindi pare evidente che la maggiore
«sindrome da Nimby» che colpisce larghe fasce di conoscenza degli effetti rischiosi di una fonte non

popolazione, che manifestano un’assoluta sordità implichi una maggiore accettazione e una minore
nei confronti delle argomentazioni e dei dati che preoccupazione. In altre parole, i risultati delle
vengono presentati dalle autorità pubbliche a analisi scientifiche dei rischi non garantiscono un

sostegno dei programmi contestati: gli oppositori impatto persuasivo sulle comunità che si
cioè reagiscono in maniera emotivamente oppongono all’insediamento ritenuto pericoloso e
ingiustificata e talvolta con forme di aggressività
non sono persuasivi quando sono utilizzati per proteggersi dalle accuse la Shell si concentrò a
sostenere che il rischio non esiste. presentare dati, fatti, statistiche. In opposizione
alla proposta della Shell, Greenpeace sosteneva che
Un esempio della scarsa persuasività delle
quell’alternativa non era la migliore. I cittadini
analisi scientifiche è il caso della piattaforma Brent
europei non avevano certo modo di verificare chi
Spar della Shell. Nel 1995 la Shell ha presentato un
avesse ragione e in assenza di conoscenza si sono
progetto per smantellare la piattaforma
fidati più di Greenpeace che della Shell. Ciò non
affondandola nel nord Atlantico. Greenpeace
accusò la Shell di commettere un crimine stupisce se consideriamo che la fiducia si basa,
oltre che sulla competenza e sulla benevolenza,
ambientale. Gli attivisti occuparono la piattaforma
anche sulla percezione di valori condivisi:
inducendo la stampa a parlare di loro per parecchi
giorni. Nonostante il piano di smantellamento sicuramente le persone mostrarono di avere più
valori in comune con Greenpeace che con la Shell.
fosse stato approvato dai governi inglese e
Com’è noto qualche tempo dopo Greenpeace
norvegese, la Shell si è vista costretta ad
dovette fare le sue scuse alla Shell perché il gruppo
abbandonarlo viste le manifestazioni crescenti e il
petrolifero aveva in effetti ragione sull’impatto
boicottaggio dei suoi prodotti da parte dei
ambientale che avrebbe provocato la soluzione.
consumatori. Evidentemente, nel prendere quella
decisione la Shell non aveva considerato i valori Molti dei casi che la cronaca italiana ha
ambientalisti che animavano il pubblico. Durante il raccontato a più riprese e che hanno visto
processo di decisione la Shell si era sempre coinvolte diverse popolazioni, come ad esempio
focalizzata sui costi economici dello l’opposizione alla realizzazione della linea
smantellamento, tralasciando gli altri costi: la ferroviaria per il treno ad alta velocità (Tav),
reputazione, i pericoli a lungo termine per l’insediamento di termovalorizzatori o delle
l’ambiente. La strategia persuasiva adottata dalla discariche in Campania, o la riproposizione del
Shell era focalizzata sulla bontà «economica» della programma nucleare, costituiscono esempi
scelta e sulla comparazione in termini di rischio paradigmatici dell’effetto o sindrome Nimby.
rispetto alle altre alternative. Le analisi indicavano, Questi fatti ci permettono, però, di affrontare un
infatti, che quell’opzione era la meno rischiosa di interrogativo che, metaforicamente, possiamo
tutte. Ma i consumatori e Greenpeace trovarono formulare nel modo seguente: quanto è ampio il
molto sospetto il fatto che l’alternativa più «nostro» cortile?
economica fosse anche quella meno rischiosa. Per
Ricerche in ambito sociologico hanno mostrato della stessa fonte in un «cortile» seppure ampio.
che i vari «cortili» hanno una superficie limitata. Quindi il rischio associato con una fonte nel
Infatti, generalmente chi è chiamato, come avviene «proprio cortile» provoca il rifiuto motivato da
negli Stati Uniti, a testimoniare nelle audizioni sia opinioni intransigenti, ma la stessa fonte di rischio
davanti a commissioni parlamentari sia in giudizio viene accettata e se ne apprezzano i benefici se è
mostra di avere un’ottica o una prospettiva collocata fuori dal «cortile», che non è mai troppo
ristretta. I residenti di un determinato luogo esteso: si è disposti ad accettare l’attivazione di
mostrano un interesse e una preoccupazione solo una centrale nucleare al di là delle Alpi o al di là
per gli effetti che siti, impianti e tecnologie hanno dell’Adriatico ma non sul proprio territorio!
su essi e sulle comunità di appartenenza, mentre
ignorano gli aspetti che possono interessare settori No nucleare, no Ogm, no antenne!
più ampi della popolazione, legati a bisogni
Il nucleare nel recente passato evocava scenari
generali, che vanno oltre la localizzazione specifica
drammatici associati agli usi bellici fatti alla
di quelle fonti di rischio.
conclusione della Seconda guerra mondiale, come
Inoltre, alcune ricerche psicologiche, svolte da la distruzione di Hiroshima e Nagasaki. I timori per
entrambi gli autori di questo volume, hanno un uso distruttivo del nucleare non si attenuarono
mostrato che l’intensità della risposta emotiva nei nel periodo postbellico; anzi, le tensioni fra Stati
confronti di una fonte di rischio, come un sito in Uniti e Unione Sovietica generarono nel corso della
cui si svolgono attività che richiedono l’utilizzo di guerra fredda non poche occasioni di conflitti
materiale nucleare, è effettivamente più marcata nucleari, tanto da rendere l’immaginazione quasi
fra coloro che abitano vicino alla fonte di rischio, più vera della realtà, come quella catturata nei
anche se si tratta soltanto di un centro per la fotogrammi straordinari del film di Stanley Kubrik
ricerca nucleare – e non proprio di una centrale – Il dottor Stranamore.
come ad esempio quello ospitato nel comune di
Nella società moderna il nucleare, però, ha avuto
Ispra sul lago Maggiore.
un ampio utilizzo anche per scopi civili come la
Un fatto straordinario è che gli individui produzione di energia. Anche in questo caso il
sembrano non rendersi conto che la distanza della nucleare e le sedi di produzione dell’energia hanno
fonte di rischio – come ad esempio una centrale mantenuto elevato l’impatto emotivo
nucleare – dal luogo in cui risiedono spesso non è sull’immaginario delle persone, tanto da evocare
tale da giustificare l’opposizione all’insediamento
scene particolarmente vivide, soprattutto dopo nucleari. I raggi X sono considerati comuni e poco
l’esplosione nella centrale di Chernobyl nel 1986. terrificanti, inoltre l’assunzione è volontaria. Chi si
sottopone ai raggi X lo fa perché ha deciso che il
Altre tecnologie, sicuramente meno pericolose
trade off costi-benefici gli conviene, e il rischio è
ma altrettanto rischiose, sono quelle che vengono
individuale e non, ad esempio, di tutta la
utilizzate per scopi diagnostici e terapeutici, che
cittadinanza. Viceversa, l’energia nucleare è
utilizzano tecniche differenti dal nucleare come i
considerata terrificante, incontrollabile,
raggi X. Questa tecnologia, infatti, è forse la più
involontaria ed è tipicamente un rischio per le
diffusa e più familiare al grande pubblico, tanto
generazioni future, inoltre si distingue per
che quasi tutti gli individui almeno una volta nella
l’osservabilità dei danni e la conoscenza della sua
vita hanno potuto sperimentarne l’applicazione
nocività, come hanno osservato Lucia Savadori e
per scopi diagnostici. Ciò non di meno l’uso di
colleghi in una ricerca del 1998.
raggi X per scopi medici è più rischioso di quanto
non si pensi. Non va sottaciuto il fatto che John Anche la valutazione che viene fatta dagli esperti
Hall-Edwards, ritenuto l’iniziatore dell’utilizzo in e dalle persone comuni si differenzia a seconda
medicina di questa tecnologia a Birmingham, nel che si tratti di nucleare o di raggi X. Gli esperti
1908, dovette farsi amputare il braccio sinistro a giudicano il nucleare facendo un’analisi costi-
causa di una dermatite provocata dai raggi X. Studi benefici, come già accennato prima, e ottengono
recenti, come ad esempio quello apparso su quindi una valutazione decisamente favorevole. Le
«Lancet» nel 2004, non escludono che persone comuni, invece, giudicano il nucleare
l’irradiazione, anche a basso dosaggio, produca basandosi su ciò che sentono verso di esso, quindi
danni che perdurano nel tempo. sui sentimenti che la parola o l’idea suscita in loro.
Sentimenti che si sono fortemente associati
Ciò che appare irrazionale è il diverso
all’immagine del nucleare anche attraverso
atteggiamento che gli individui hanno nei
l’esperienza diretta o indiretta di Hiroshima o di
confronti del nucleare delle centrali e delle
Chernobyl. Sentimenti negativi, quindi, che fanno
radiazioni ionizzanti emesse dalle tecnologie
valutare alti i rischi e bassi i benefici.
diagnostiche. Un diverso atteggiamento che rende
accettabili i rischi di queste ultime in maniera Campagne informative antinucleare, comitati di
quasi acritica o comunque senza valutazioni quartiere anti Ogm, manifestazioni contro le
basate su dati oggettivi e scatena, invece, la antenne televisive e radiofoniche e i ripetitori dei
«demonizzazione» dei rischi associati alle centrali cellulari: molte persone hanno opinioni fortemente
critiche nei confronti di queste tecnologie e ciò approfondita. A conferma di questo vi sono studi
dipende dal loro atteggiamento, costrutto che misurano gli atteggiamenti impliciti, ovvero le
psicologico definito come la valutazione credenze che le persone mostrano verso una
riassuntiva di un oggetto nel suo ambiente. Queste sostanza, tecnologia o comportamento, anche
valutazioni possono variare da molto positive a quelle di cui sono inconsapevoli. Un metodo molto
molto negative e sono generalmente identificate semplice per misurare gli atteggiamenti impliciti
dalle persone come «sentimenti pro o contro» una (non consapevoli) si chiama Implicit association test
certa sostanza, tecnologia, comportamento o (Iat) ed è stato sviluppato da Tony Greenwald e dai
persona. Le tipiche scale di valutazione per suoi collaboratori nel 1998.
misurare gli atteggiamenti usano aggettivi bipolari
Il test Iat impiega almeno cinque blocchi di
come, ad esempio, buono-cattivo, piacevole-
prove. Di solito si usa un computer per misurare
spiacevole. Gli atteggiamenti non comprendono
con estrema precisione il tempo che la persona
solo una valutazione affettiva ma anche una
impiega per rispondere. Si chiede semplicemente
valutazione basata su ragioni, per così dire,
ai soggetti di classificare delle parole e delle
razionali e hanno una componente
immagini entro alcune categorie. Nel primo blocco
comportamentale. La componente affettiva,
di prove, ad esempio, si presentano alle persone
tuttavia, sembra quella che meglio spiega il
varie fotografie che ritraggono impianti nucleari o
comportamento del tipo antinucleare. Secondo
impianti idroelettrici e i soggetti devono dire, più
alcuni modelli, infatti, esisterebbero due vie per
velocemente possibile, ma senza sbagliare, se la
elaborare le informazioni e giungere a giudizi: una
foto appartiene alla categoria degli impianti
via esperienziale e una via analitica. La via
nucleari o a quella degli impianti idroelettrici. Nel
analitica si basa su valutazioni circa le probabilità,
primo blocco di prove si chiede di usare il tasto E
il ragionamento logico e le evidenze o prove a
per nucleare e I per idroelettrico. Nel secondo
favore o contro una certa posizione. La via
blocco di prove si presenta una serie di parole e si
esperienziale, invece, si basa su immagini,
chiede di classificarle in «buone» o «cattive». Si
metafore e sulla costruzione di scenari di ciò che
chiede questa volta di usare il tasto E per buono e I
può accadere.
per cattivo. Fatto questo si mescolano tutti gli
Le persone comuni spesso si basano sul proprio stimoli, le foto con le parole, e si estraggono
modo di sentire, quando devono fare valutazioni su casualmente uno per volta; la persona ha sempre il
cose di cui non hanno una conoscenza compito di classificarli. In questo terzo blocco di
prove, tuttavia, si «accoppiano» i tasti, ovvero si buona», mettendo in luce l’atteggiamento
chiede alle persone di rispondere usando il tasto E implicito. Se è stata più veloce a classificare
sia per indicare una centrale nucleare sia per «nucleare-cattiva» questo è indice di un
indicare una parola cattiva (nucleare-cattiva), e di atteggiamento negativo implicito per il nucleare.
usare il tasto I sia per indicare una centrale Questo metodo è stato usato per misurare, fra le
idroelettrica sia per indicare una parola buona altre cose, la fobia verso i ragni, le preferenze dei
(idroelettrico-buona). Il quarto blocco di prove è consumatori e i pregiudizi razziali. I bianchi,
solo per fare pratica e serve alla persona per infatti, hanno atteggiamenti impliciti diversi verso
dissociare il tasto dallo stimolo. In questo blocco si i neri e verso i bianchi, anche se non ne sono
chiede di classificare solo le foto di centrali, ma consapevoli o credono di non averne (o dicono di
questa volta di usare il tasto E per indicare che la non averne). In un classico esperimento che usa il
centrale è idroelettrica e il tasto I per indicare che metodo Iat i partecipanti rispondevano più
la centrale è nucleare. Si passa poi all’ultimo blocco velocemente all’associazione «bianco-piacevole»
di prove, il quinto, in cui, come per il terzo blocco, piuttosto che «nero-piacevole». Allo stesso modo,
si mescolano tutti gli stimoli, le foto con le parole, Michael Siegrist e collaboratori nel 2006 hanno
e si estraggono casualmente uno per volta e la potuto scoprire che le persone hanno un
persona ha sempre il compito di classificarli. In atteggiamento negativo implicito verso il nucleare
questo blocco, però, i tasti si «accoppiano» in più marcato di quanto emerga dal loro
maniera inversa. Si chiede ai soggetti di rispondere atteggiamento esplicito e comunque più negativo
usando il tasto E sia per indicare una centrale dell’atteggiamento verso le centrali idroelettriche.
idroelettrica sia per indicare una parola cattiva Invece, le persone non hanno un atteggiamento
(idroelettrico-cattiva), e di usare il tasto I sia per negativo implicito più marcato verso le antenne
indicare una centrale nucleare sia per indicare una dei cellulari piuttosto che le linee elettriche ad alta
parola buona (nucleare-buona). tensione: in entrambi i casi l’atteggiamento è
Il risultato del test si calcola sottraendo al tempo negativo.
medio impiegato a classificare gli stimoli nel Il fatto che gli individui valutino il nucleare
quinto blocco, il tempo medio impiegato a basandosi su ciò che sentono (affect), ovvero sulla
classificare gli stimoli nel terzo blocco. Il risultato componente affettiva del giudizio, e non tanto su
indica se la persona è stata più veloce a classificare ciò che sanno, ovvero la componente razionale del
«nucleare-cattiva» o a classificare «nucleare- giudizio, è testimoniato anche dagli esperimenti
condotti da Paul Slovic ed Ellen Peters nel 2006. La spiegazione di quanto si osserva sta nel fatto
Questi studiosi hanno rilevato che le persone che il giudizio sui rischi e sui benefici è costruito a
usano ciò che «sentono» per il nucleare per partire da ciò che «sentiamo», e questo sentire può
costruirsi sul momento i giudizi su ciò che «sanno» essere modificato in modo abbastanza facile
dei rischi e dei benefici del nucleare. Nel loro (almeno in laboratorio).
esperimento, fornivano quattro tipi d’informazione Il problema della gestione dei depositi di scorie
che avevano lo scopo di modificare ciò che i radioattive ripropone l’importanza di ciò che la
partecipanti «sentivano» nei confronti della persona «sente» piuttosto che ciò che la persona
tecnologia in questione: informazioni sul rischio «sa». Infatti, la fiducia del cittadino nel governo
(alto o basso) e informazioni sul beneficio (alto o determina l’atteggiamento verso la tecnologia. Non
basso). I dati mostrano che i partecipanti davano a caso, in paesi come la Svezia dove il cittadino ha
giudizi sui rischi e sui benefici del nucleare un senso dello Stato molto forte, la preoccupazione
congruenti al loro modo di «sentire», che però è è minore. Si fida delle agenzie nazionali
manipolato sperimentalmente (fig. 7). In questo responsabili della gestione delle scorie il 60% dei
modo è stato possibile modificare i giudizi sui cittadini svedesi, mentre questa percentuale
rischi del nucleare presentando alle persone scende al 20% per i cittadini francesi, portoghesi,
informazioni sui benefici e viceversa. Peccato però spagnoli e italiani.
che i rischi del nucleare siano qualitativamente
diversi dai suoi benefici. Mentre i rischi possono
comportare fuoriuscita di materiale radioattivo,
contaminazione delle persone, del suolo e del cibo,
i benefici hanno a che fare con l’ottenimento di
energia a basso costo e a basso inquinamento. Non
è giustificabile quindi che dare informazioni sui
rischi modifichi i benefici o viceversa, se non
assumendo che le persone si costruiscono il
giudizio a partire da un «sentimento»
generalizzato, un atteggiamento affettivo nei
confronti della tecnologia in questione.
FIG. 7. Le informazioni relative ai rischi e ai
5.
benefici associati al nucleare modificano
l’atteggiamento nei confronti di questa tecnologia Farsi del male
rischiosa.
Fonte: Adattamento da M.L. Finucane et al., The affect heuristic in
judgments of risks and benefits, in «Journal of Behavioral Decision
Making», 13, 2000.

C’è una bella differenza tra rischiare e farsi del


male! Nel primo caso infatti si rischia in maniera
calcolata, ovvero si adottano misure di prevenzione
e protezione che possono aiutare a minimizzare i
possibili danni; nel secondo caso invece no.

Nel primo caso rientrano i comportamenti come,


ad esempio, fare sport estremi e compiere le
cosiddette «imprese», come attraversare l’oceano
in barca a vela in solitaria. Colui che mette in atto
il comportamento sa di correre dei rischi e si tutela
per lo meno da quelli più gravi, come la morte,
avendo un team di supporto o calcolando in
anticipo eventuali pericoli e pianificando un modo
per superarli. Il secondo tipo di comportamento,
invece, è autolesionista. Ecco alcuni esempi: fare
uso di droghe, ubriacarsi smodatamente, fare sesso
promiscuo e non protetto, partecipare ad attività
criminali. In entrambi i casi, sia che si tratti di
rischiare sia di farsi del male, le persone
manifestano una propensione a ricercare il brivido,
ma la modalità è diversa, in un caso «sicura» e
nell’altro «pericolosa». Tuttavia, il confine non è
così netto. Facciamo un esempio: correre in auto.
Guida insensata! passati da 256.546 a 238.124, i morti da 7.061 a
L’uso dell’auto non fa paura, è un rischio assunto 5.669, i feriti da 360.013 a 332.955.
volontariamente ed è personalmente controllabile, Le persone, generalmente, ritengono che guidare
tanto che tutti concordano sul fatto che la causa sia molto meno pericoloso che in passato grazie al
principale di incidenti sia proprio l’errore umano fatto che i veicoli sono effettivamente più sicuri: le
del conducente. Non solo l’auto non fa paura ma, case automobilistiche investono continuamente in
per quanto sia una tecnologia «oggettivamente» ricerca per aumentare il tasso di sicurezza passiva
rischiosa, costituisce per molti un veicolo di dei veicoli. Tuttavia, nonostante i benefici derivanti
emozioni, sia per chi la possiede sia per chi la dall’introduzione di apparati sempre più sofisticati
desidera. Ciò nondimeno resta uno strumento volti a ridurre le conseguenze negative degli
potenzialmente pericoloso! incidenti, il rischio associato alla guida resta uno
Gli incidenti stradali sono uno dei più gravi dei più importanti per l’uomo. Una spiegazione del
problemi di salute pubblica. In media, ogni anno, fatto che i sistemi di sicurezza non incentivino
nel mondo muoiono 1,2 milioni di persone, che comportamenti virtuosi da parte degli
vuol dire 3.242 persone ogni giorno! Chi non muore automobilisti può essere data dalla «teoria
spesso resta disabile (circa 50 milioni di disabili omeostatica del rischio» proposta da Gerald Wilde
ogni anno). Nella classifica delle cause di morte più nel 1994. Questa teoria suggerisce che
probabili, gli incidenti stradali sono all’undicesimo all’aumentare della sicurezza del mezzo
posto (responsabili del 2,1% di tutte le morti). corrisponda una diminuzione del comportamento
precauzionale dell’individuo. In tal modo
Ogni giorno in Italia si verificano in media 650
l’individuo tenderebbe ad adottare una sorta di
incidenti stradali, che provocano la morte di una
«rischio compensatorio» determinato proprio dalla
quindicina di persone e il ferimento di altre 910
compensazione dei due fattori. Ad esempio,
circa. In questi ultimi anni si è registrata una
disporre di un’auto equipaggiata con il sistema
modesta diminuzione degli incidenti e delle loro
frenante antislittamento, il differenziale
conseguenze letali, nonostante siano aumentati il
autobloccante e un sistema di sospensioni attive
parco veicolare e il volume del traffico. Ma gli indici
pone l’individuo nella condizione di ridurre la
di incidentalità in Italia sono rimasti ancora a un
preoccupazione di eseguire una frenata in anticipo
livello molto elevato. Infatti i dati Istat mostrano
o di decelerare in curva.
che, per il periodo 2000-2006, gli incidenti sono
È naturale che chi guida non voglia avere agli automobilisti che non avevano subito alcuna
incidenti, anche se non letali. Nonostante questa condanna. Questi «benefici» della punizione, però,
considerazione possa apparire del tutto ovvia, si riducevano dopo due mesi e si annullavano dopo
tanto da non dover nemmeno essere espressa, è un tre o quattro mesi.
fatto che molti automobilisti si comportino al
Anche in Italia, come in moltissimi altri paesi
volante come se volessero proprio sopportare le
naturalmente, sono stati introdotti provvedimenti
conseguenze della loro condotta rischiosa. Infatti,
di tipo sanzionatorio volti a contrastare i fattori di
come hanno osservato Donald Redelmeier, Robert
rischio incidendo direttamente sul comportamento
Tibshirani e Leonard Evans nel 2003 sulla rivista
sia degli automobilisti sia dei conducenti di altri
«Lancet», quasi tutti gli automobilisti violano
mezzi di trasporto. Si pensi, ad esempio, alle
almeno una volta le norme del codice della strada,
misure punitive predisposte, con diverse
ad esempio non rispettando i limiti di velocità, o
conseguenze, per le infrazioni relative al mancato
passando quando il semaforo sta diventando da
uso dei dispositivi di sicurezza e alla guida
giallo rosso, o rispondendo al cellulare senza l’uso
pericolosa.
dell’auricolare. Ma pare che la sanzione per coloro
che contravvengono al codice della strada, con In quest’ottica la patente a punti rappresenta
conseguenze anche letali, possa, se non eliminare, una misura sanzionatoria con funzione preventiva
almeno contenere la volontà implicita di «farsi del nei confronti degli incidenti stradali e sembra
male». essere un buon sistema per incoraggiare
comportamenti di guida «virtuosi» negli
A tal proposito, in un’indagine durata una decina
automobilisti e scoraggiare quelli «viziosi»,
d’anni nell’Ontario (Canada) su 10 milioni di
soprattutto negli automobilisti che manifestano
automobilisti, Redelmeier e collaboratori hanno
una tendenza persistente alla violazione delle
rilevato che l’aver subito una condanna per
norme del codice della strada. Il meccanismo dei
un’infrazione del codice stradale riduce per un
punti di demerito presuppone l’idea, del tutto
certo periodo di tempo la probabilità di incorrere in
condivisibile, che coloro che violano
un incidente fatale. Analizzando
persistentemente le norme relative alla sicurezza
longitudinalmente i dati relativi ai 21.500
stradale siano più esposti al rischio di incorrere in
automobilisti condannati è stato osservato che il
un incidente. Purtroppo, però, gli effetti della
rischio di incorrere in un incidente fatale dopo un
patente a punti in Italia sembrano seguire una
mese dalla condanna diminuiva del 35% rispetto
sorte analoga a quella osservata in Canada da
Redelmeier per le violazioni del codice della strada,
Che cosa può spingere le persone ad assumere
forse con una velocità ancora maggiore di
dei rischi quando si mettono alla guida?
riduzione dei benefici.
Per comprendere perché le persone possono
Infatti, se si confrontano i dati forniti dalla
mettere in atto comportamenti rischiosi quando si
polizia stradale italiana relativi ai mesi del 2003
mettono al volante occorre innanzitutto capire
successivi all’entrata in vigore della patente a
qual è l’atteggiamento che costoro hanno nei
punti con i corrispondenti mesi dell’anno
confronti della guida. Infatti la comprensione
precedente, si osserva che il numero degli incidenti
dell’atteggiamento contribuisce a prevedere quale
mortali verificatisi sul complesso della rete
sarà il comportamento dell’individuo.
stradale e autostradale si è ridotto con una rapidità
impressionante nei mesi a ridosso dell’entrata in Secondo una teoria classica, denominata «teoria
vigore della patente a punti, ma poi la riduzione è dell’azione ragionata», proposta da Icek Ajzen e
diventata meno significativa rispetto ai valori Martin Fishbein nel 1980, il comportamento è per
dell’anno precedente (tab. 6). Questi dati, dunque, lo più determinato dalle intenzioni, che a loro volta
oltre a costituire un indicatore della progressiva sono determinate dall’atteggiamento dell’individuo
inefficacia di strumenti di deterrenza nei confronti verso il comportamento e dalle norme soggettive.
di condotte rischiose al volante, evidenziano anche Queste ultime sono costituite dall’insieme delle
la propensione di molte persone ad assumere credenze possedute dall’individuo stesso su come
rischi con conseguenze talvolta gravissime per sé e gli altri valutano quel comportamento e dal valore
per gli altri, propensione a «farsi del male» ma che egli attribuisce alle opinioni altrui. Quindi,
anche a fare del male. l’atteggiamento dell’individuo verso il
comportamento può favorirne o meno la messa in
TAB. 6.Dati relativi alla riduzione degli incidenti
atto, ma anche la pressione sociale ha un ruolo
mortali in alcuni mesi del 2003 rispetto ai
rilevante. Nell’estensione di questa teoria,
corrispondenti mesi del 2002 (%)
conosciuta come «teoria del comportamento
Luglio 2003 31,2 rispetto a luglio 2002
pianificato», Ajzen sottolinea l’importanza del
controllo percepito sul comportamento quale
Agosto 2003 29,7 rispetto ad agosto 2002 elemento necessario affinché l’intenzione
Settembre 2003 14,8 rispetto a settembre 2002 comportamentale si traduca in azione. Come
regola generale si può così sintetizzare il
Ottobre 2003 5,6 rispetto a ottobre 2002
contributo congiunto delle due teorie: se diverse situazioni di controllo percepito, come ad
l’atteggiamento e la norma soggettiva riguardo un esempio nell’eseguire un sorpasso (alto controllo)
particolare comportamento sono più favorevoli, il oppure nel guidare un’auto su una strada sporca di
controllo percepito sarà maggiore e l’intenzione di olio (basso controllo). Nelle situazioni ad «alto
adottare quel comportamento sarà più forte e coinvolgimento» ai partecipanti veniva chiesto di
convinta. Quindi nel contesto dei comportamenti a immaginare di essere alla guida del veicolo, in
rischio nella guida la teoria aiuta a prevedere che quelle a «basso coinvolgimento» invece si chiedeva
gli individui decideranno di compiere un’azione di immaginare di essere dei passeggeri.
rischiosa (ad esempio non usare le cinture di I partecipanti stimavano molto bassa, e
sicurezza, viaggiare a velocità sostenuta, ecc.) se comunque decisamente minore rispetto agli altri
saranno convinti che quell’azione non comporterà automobilisti, la probabilità di coinvolgimento in
conseguenze negative, se i pari e le figure rilevanti un incidente, quando immaginavano di essere alla
tenderanno a non stigmatizzare questa condotta e guida e in condizioni di elevato controllo, rispetto a
se i soggetti riterranno di possedere un buon quando immaginavano di essere passeggeri sia in
controllo sugli effetti di tale condotta. condizioni di alto sia di basso controllo percepito.
Quest’ultimo aspetto pare essere una L’abilità alla guida, misurata in termini di
spiegazione plausibile di molti comportamenti performance, indubbiamente aumenta con la
rischiosi. Infatti ogni individuo tende a ritenere di pratica, ma non si esaurisce soltanto nel
essere più abile degli altri nel riconoscere ed perfezionare gli automatismi che sono attivati
evitare le situazioni rischiose. A questo proposito, è nella conduzione del mezzo, bensì si arricchisce di
stato dimostrato che generalmente gli abilità associate alla capacità autovalutativa della
automobilisti ritengono di poter evitare gli eventi propria abilità di guidatore, alla percezione dei
negativi e di fronteggiare le situazioni che possono pericoli connessi con la guida. Il problema è che
procurare un qualche rischio. Questo si verifica, spesso anche gli automobilisti esperti, come
però, se gli automobilisti sono messi nella potrebbero essere dei poliziotti con 28 anni di
condizione di ritenere di poter esercitare le proprie esperienza nella guida di un mezzo di servizio,
capacità di controllo sull’ambiente. Frank sovrastimano le proprie capacità quanto i
McKenna, per provare questa ipotesi, nel 1993 principianti.
chiedeva ad alcuni individui di valutare la
Questo risultato, apparentemente paradossale, è
probabilità di incorrere in un incidente stradale in
stato osservato in alcuni studi in cui venivano
confrontate le autovalutazioni con misure più principale generata da una chiamata al cellulare
oggettive. Ad esempio, Tsuneo Matsuura in può essere un fattore di rischio per l’automobilista.
un’indagine del 2005 ha confrontato i giudizi degli
Nonostante ciò, molte persone continuano a
automobilisti sulle proprie abilità con le abilità di
utilizzare il cellulare in auto, pur avendo la
guida effettivamente osservate mentre gli stessi
consapevolezza che tale condotta comporta rischi
automobilisti eseguivano manovre di guida. Egli
non irrilevanti. Un’autorevole rivista come il «New
trovò che i giovani manifestavano una maggiore
England of Medicine» riportava nel 1997 un dato
autovalutazione delle proprie abilità rispetto ai
drammatico: analizzando la relazione tra gli
partecipanti più vecchi; ma il dato più interessante
incidenti e i tabulati telefonici di 700 persone
era che coloro che avevano più esperienza
coinvolte in un tamponamento senza danni fisici, è
mostravano una sovrastima delle proprie abilità
stato rilevato che nei 5 minuti precedenti
rispetto ai partecipanti con minore esperienza di
l’incidente quelle persone stavano telefonando!
guida!

La tendenza a valutare se stessi superiori ai Due o quattro ruote?


propri pari e al guidatore medio, però, si riferisce
Correre in motocicletta è più pericoloso che
principalmente alla capacità di percepire i pericoli
andare in automobile e tutti i motociclisti sanno
associati alla guida piuttosto che all’abilità di
che questo è vero. L’Asaps (il portale della polizia
controllo del veicolo o all’abilità di guida in
stradale), in un commento del 2008 a una ricerca
generale, come hanno mostrato Mark Horswill e
promossa dalla Commissione europea, riportava
colleghi nel 2004.
che gli incidenti che riguardano i motociclisti in
Probabilmente questo fatto potrebbe riflettersi Italia nel 2006 erano il 20% del totale, con 6.200
nella tendenza degli individui a correre il rischio morti registrati (il 16% del totale). Si osservava
(non soltanto sanzionatorio!) di usare il telefono inoltre che la prima causa di questi incidenti è
cellulare mentre sono al volante. Anche se non si l’errore umano, con una percentuale dell’87% – il
può dire con dati sicuri che «spostarsi al lato di una 37% delle volte imputabile al motociclista e il 50%
strada (e poi rientrare nel traffico) sia meno ai conduttori di altri veicoli – mentre nel 13% dei
pericoloso di sostenere una conversazione al casi la causa va ricercata nelle condizioni della
cellulare mentre si guida», Donald Redelmeier e strada, nel maltempo o in problemi meccanici.
Milton Weinstein hanno dimostrato, in una ricerca
del 1999, che la disattenzione dal compito
Per ridurre la possibilità di incorrere in un attuale moto più di 10.000 km avevano ridotto il
incidente non c’è dubbio che il motociclista debba rischio di incidenti del 48% rispetto a coloro che
poter ridurre i fattori di rischio che rendono avevano percorso con una particolare moto meno
pericolosa la corsa in moto. I fattori di rischio si di 10.000 km.
riferiscono non solo al conducente della I sistemi di sicurezza attualmente
motocicletta ma, ovviamente, al mezzo e commercializzati hanno migliorato sia il
all’ambiente in cui ci si muove: «comportamento» del mezzo in strada sia gli effetti
TIPO FATTORI
protettivi del conducente. Tuttavia, come abbiamo
osservato nel caso dell’uso delle auto, se da un lato
Motociclista Esperienza, addestramento, abbigliamento
questi sistemi hanno aumentato oggettivamente la
ed equipaggiamento protettivi, consumo di
sicurezza del conducente, dall’altro hanno favorito
alcol
l’adozione di condotte rischiose. L’abbigliamento
e droga, bisogno di sonno
protettivo costituito dalle tute rinforzate, ad
Motocicletta Potenza, scatto, condizioni di funzionamento esempio, come pure il sofisticato sistema di
frenaggio o gli pneumatici con mescole speciali,
Strada e traffico Condizioni delle strade e delle autostrade
possono indurre il conducente ad assumere
L’interazione di tali fattori rende l’utilizzo del condotte di guida più rischiose che in passato,
mezzo più rischioso. Vi sono ricerche, come quella illudendosi che l’incremento del tasso di sicurezza
condotta in Australia nel 2000 da Narelle Haworth, «compensi» l’assunzione di una condotta rischiosa
Mark Symmons e Naomi Kowadlo, che mostrano quale potrebbe essere l’aumento della velocità.
che il rischio di incorrere in un incidente con la L’obbligatorietà del casco ha indubbiamente
moto dipende dall’esperienza del conducente, ma consentito a tutti di sfruttare questo strumento per
anche dalla sua età. Ad esempio è stata trovata ridurre la probabilità di subire lesioni gravi alla
una forte relazione tra l’aumento dell’età e la testa in caso di incidente. Ma studi condotti tra i
diminuzione del rischio di subire un grave danno giovani motociclisti hanno fatto emergere che l’uso
da incidente: i motociclisti con più di 25 anni sono del casco, paradossalmente, dà solo l’illusione
esposti a un rischio inferiore della metà rispetto a della sicurezza. Il che significa che molti
quelli che hanno 15-19 anni. Inoltre, per quanto utilizzatori di questo strumento protettivo
riguarda l’effetto dell’esperienza, si è visto che i potrebbero pensare di sentirsi immuni dalla
motociclisti che avevano percorso con la loro possibilità di incorrere in incidenti gravi e
sottostimare gli effetti di condotte rischiose nella capacità di evitare la collisione da parte di
guida. motociclisti che hanno assunto alcol risulta
ridotta: un tipico incidente richiede al motociclista
Siate sobri quando guidate! meno di 2 secondi per poter eseguire le manovre di
evitamento.
Tra i fattori di rischio che rendono
particolarmente pericolosa la guida, sia delle moto L’assunzione di alcol da parte degli individui che
sia delle auto, non possiamo tralasciare si mettono alla guida di moto o auto ha effetti
l’assunzione di bevande alcoliche. Nella maggior evidenti sulle capacità attentive. Ma un aspetto di
parte dei paesi, circa il 20% degli incidenti mortali rilievo associato all’assunzione di alcol riguarda la
in auto è causato da persone con livelli di alcol decisione di assumersi il rischio di mettersi alla
superiori al limite imposto dalla legge. Nei paesi guida pur essendo ancora in stato di ebbrezza. È
meno sviluppati questa percentuale sale al 69%. stato osservato, infatti, che tale stato produce
L’alcol, quindi, è senza dubbio un fattore di rischio effetti distorcenti sul giudizio. Nel 1995, a questo
per chi si mette al volante. Chi ha bevuto ha molta proposito, Tara MacDonald, Mark Zanna e Geoffrey
più probabilità di avere un incidente di chi non ha Fong hanno confrontato le intenzioni, le credenze
bevuto e questa probabilità cresce velocemente al comportamentali, gli atteggiamenti e le percezioni
salire della concentrazione di alcol nel sangue. Non degli obblighi morali riguardanti la guida in stato di
solo i guidatori, anche i pedoni che hanno bevuto ubriachezza espressi da individui sobri e da
sono a maggiore rischio di essere investiti. In uno individui che avevano assunto alcol. Ebbene, per
studio condotto in Inghilterra, il 48% dei pedoni quanto la stragrande maggioranza dei partecipanti
morti in un incidente stradale aveva bevuto manifestasse un atteggiamento negativo nei
alcolici. Il rischio di avere un incidente dopo aver confronti della guida in stato di ubriachezza,
bevuto alcolici varia comunque con l’età e questa condizione rischiosa rimaneva un problema
l’esperienza. I giovani sono quelli più a rischio, sociale di una certa rilevanza. I ricercatori si sono
mentre il rischio diminuisce man mano che occupati di un ulteriore aspetto: avere assunto
aumentano l’esperienza di guida e l’età del alcol poteva produrre un cambiamento negli
guidatore. atteggiamenti e nelle intenzioni? Alcune persone si
mettevano alla guida in condizioni di ubriachezza
Anche per i motociclisti il quadro è simile.
a dispetto dell’atteggiamento negativo manifestato
L’assunzione di alcol sembra essere responsabile
verso questa azione in condizioni di sobrietà:
almeno nella metà degli incidenti mortali. La
mostravano una sorta di «miopia alcolica» che curarsi. L’uso ripetuto di queste droghe, tuttavia,
spiegherebbe lo scarto che si manifesta tra può sfociare in dipendenza e assuefazione, ovvero
l’atteggiamento nei confronti della guida in stato di in un desiderio intenso e incontrollabile di
ebbrezza e il comportamento di mettersi in strada assunzione della droga con effetti anche molto
pur essendo in questo stato. Più precisamente dannosi.
MacDonald e colleghi suggeriscono che gli I comportamenti aberranti che si manifestano
individui, quando decidono se mettersi alla guida durante la dipendenza venivano un tempo letti
oppure no dopo avere assunto alcolici, sono come «scelte» dell’individuo, tuttavia
influenzati sia da segnali negativi, inibenti, quali la recentemente, grazie all’impiego di sofisticate
probabilità di provocare un incidente o di prendere apparecchiature per «fotografare» il cervello, si è
una multa, sia da segnali positivi, come visto che in una persona dipendente ci sono
risparmiare tempo e denaro, che li spronano ad anomalie di funzionamento in alcune regioni del
assumere quel rischio. La decisione di rischiare è il cervello, importanti per il normale adempimento
risultato della soluzione del conflitto tra questi due dei processi di motivazione, ricompensa e controllo
insiemi di segnali. Così, mentre un individuo inibitorio. Oggi è sempre più accettata la posizione
sobrio è in grado di valutare i segnali negativi e secondo cui la dipendenza è una malattia del
quelli positivi dando maggior peso ai segnali cervello, e il comportamento che ne risulta è
inibenti, un individuo in condizione alterata sarà conseguenza di un’alterazione del tessuto
invece soggetto alla «miopia alcolica» e valuterà cerebrale.
più rilevanti elementi quali, ad esempio, la
Quindi, come hanno osservato Nora Volkow e
seccatura dell’impedimento o il dover sostenere
Yilin Li in un lavoro del 2005, se è vero che l’inizio
una spesa per trovare una soluzione di trasporto
all’uso della droga ha una natura del tutto
alternativa.
volontaria, una volta che questo uso si è
trasformato in dipendenza, la volontarietà viene
Bacco, Tabacco e Venere
meno. Bisogna dire, comunque, che anche se gli
Le droghe legali (alcol e fumo) e illegali (cocaina, studi hanno mostrato un funzionamento anomalo
eroina, marijuana) vengono usate per svariati del cervello delle persone dipendenti, non tutte le
motivi (per i loro effetti piacevoli, per l’alterazione persone dipendenti mostrano tali anomalie.
dello stato mentale che procurano, nell’illusione di
Ma se è vero che, una volta diventati
migliorare la performance), a volte anche per
tossicodipendenti, la nostra capacità di fare
valutazioni accurate cambia, bisogna capire quali Cominciare a fare uso di droghe durante
sono i fattori che spingono le persone ad l’adolescenza, secondo alcune ricerche come
avvicinarsi per la prima volta alla sostanza. Le quella svolta nel 2000 da Linda Spear, indurrebbe
ricerche al riguardo mostrano che l’uso di droghe modificazioni permanenti nei recettori. Queste
inizia generalmente durante la fase considerazioni nascono da studi condotti sui topi
dell’adolescenza, e per questo gli adolescenti che, durante la fase di vita che possiamo
vengono denominati «gruppi a rischio». Nella considerare corrispondente all’adolescenza, sono
figura 8, ad esempio, si osserva come l’età più a stati esposti alla nicotina e hanno subito
rischio per iniziare l’uso della marijuana sono i 12- modificazioni permanenti dei recettori per questa
17 anni. Quali sono i fattori che inducono gli sostanza che li inducevano, in fase adulta, a
individui a iniziare a fare uso di una droga? I fattori esserne particolarmente attratti. In effetti è stato
sembrano essere essenzialmente due: una naturale osservato che gli adolescenti sviluppano
tendenza a ricercare sensazioni nuove e la dipendenza dalla nicotina dopo un numero
pressione del gruppo dei pari. inferiore di esposizioni alla sostanza rispetto agli
adulti. Ma come mai le droghe producono quasi
sempre dipendenza mentre i rinforzi naturali,
come il cibo, il sesso, lo svago generalmente non la
producono? È stato scoperto che la droga non solo
è «piacevole» (poiché favorisce la produzione di
dopamina) ma stimola direttamente il cervello a
procurarsi nuovamente lo stimolo,
indipendentemente dal fatto che la sostanza venga
o no valutata piacevole dall’individuo. Questo
spiegherebbe come mai alcuni tossicodipendenti
dichiarano di cercare la droga anche se i suoi effetti
non sono poi così piacevoli. Inoltre, la droga
sembra anche facilitare l’apprendimento
Età alla quale si inizia a fare uso di
FIG. 8. associativo classico, per il quale l’ambiente o altri
marijuana. stimoli prima neutrali, quando vengono associati
Fonte: National Survey of Drug Use and Health, Usa. alla sostanza piacevole, diventano velocemente
stimoli condizionati. Questo spiegherebbe come
mai le persone tossicodipendenti sono a rischio di alcuni a essere più vulnerabili alle droghe di altri.
ricaduta quando entrano in contatto con le Tuttavia, vi sono fattori ambientali rilevanti quali il
persone o l’ambiente da cui si erano in precedenza basso livello socio-economico della famiglia di
riforniti o dove avevano assunto la droga. provenienza, il basso supporto genitoriale e l’alta
disponibilità a reperire la sostanza. Inoltre, è stato
Chi assume regolarmente una droga mostra
osservato come alcuni stati psicologici, come lo
alcuni cambiamenti nel funzionamento del
stress, aumentino la probabilità che una persona
cervello legati alle aree della corteccia
abusi della sostanza.
orbitofrontale (Ofc) e al giro cingolato anteriore
(Cg), che sono le aree deputate al controllo Che cosa si può fare per evitare che le persone si
inibitorio, per cui queste persone mostrano facciano del male? Studi epidemiologici hanno
comportamenti compulsivi, ovvero ripetono un evidenziato che la comunicazione agli adolescenti
comportamento non per la gioia di farlo ma perché del rischio che corrono assumendo queste
sentono che devono farlo, e sono generalmente più sostanze ha avuto un certo effetto. Ad esempio,
disinibite della media, ovvero sono meno capaci di negli Stati Uniti nel 1979 l’uso di marijuana era del
controllare gli impulsi immediati. 50% mentre nel 1992 è scesa al 20%, e questo
cambiamento di comportamento è accompagnato
Vi sono ormai solidi risultati sperimentali, come
a un cambiamento nella percezione del rischio,
quelli ottenuti da Scott Lane nel 2005, a sostegno
come mostra la figura 9. Quando il rischio
del fatto che l’uso di droghe leggere come la
percepito era alto, l’uso della sostanza era basso
marijuana incentivi la persona a correre più rischi,
mentre quando il rischio percepito era basso, l’uso
ad esempio a fare sesso non sicuro, compiere atti
della sostanza era alto.
criminali, bere, guidare in modo scorretto e altro
ancora. Sotto l’effetto di droghe il comportamento Bisogna dire che non tutte le campagne
delle persone cambia, nel senso che diventa più promosse attraverso i mass media e gli interventi
rischioso, essendo meno sensibile alle educativi a scuola hanno effetto; tuttavia hanno
conseguenze delle scelte e in particolare alle sensibilmente migliorato negli anni la percezione e
perdite. la conoscenza degli effetti neurologici che le
sostanze hanno sul corpo e quindi hanno indotto
La domanda quindi è: come mai si diventa così
gli adolescenti a ritenerle più dannose che in
facilmente vulnerabili alle droghe? Secondo alcuni
precedenza.
studi il comportamento risulterebbe determinato
per il 40 o 60% da fattori genetici che inducono
preceduto e da quelli che lo seguiranno. In altre
parole l’assunzione di nicotina avviene tramite il
fumo di una singola sigaretta per volta. La persona
non pensa che se fuma 10 sigarette al giorno per
dieci anni è come se fumasse 36.500 sigarette. Se
alla stessa persona chiedessero di fumare 36.500
sigarette direbbe certamente che fanno male,
invece la decisione si «focalizza» su una sigaretta
FIG. 9. Uso della marijuana e rischio percepito tra per volta e si perde l’entità reale del rischio. Si
i ragazzi di 18-19 anni. tratterebbe di un modo di pesare diversamente i
rischi a breve termine da parte dei fumatori, come
Fonte: L.D. Johnston, P.M. O’Malley e J.G. Bachman, Monitoring the
Future: National Survey Results on Drug Use, 1975-2002. Vol. I: sottolinea Paul Slovic nel suo libro del 2001
Secondary School Students, Bethesda, National Institutes of Health Smoking, Risk Perception and Policy. Slovic esamina
Publication, 2003.
come le persone percepiscono il rischio associato
Se non adeguatamente informate sui rischi, la al fumo e scopre che, ad esempio, il meccanismo
naturale tendenza delle persone è di ritenere della singola dose è molto rilevante nell’indurre
l’assunzione di droghe un’attività non una persona che fuma a continuare a farlo. Infatti,
particolarmente rischiosa. I fattori psicologici che sia i fumatori sia i non fumatori sono d’accordo nel
spingono l’individuo in questa direzione sono sostenere che «fumare un pacchetto di sigarette al
molteplici. In primis, è un rischio con effetti giorno fa male». Però, solo i fumatori sono
negativi non immediati ma molto differiti nel d’accordo nel sostenere che «nonostante il fumo in
tempo. Nell’immediato, invece, la persona ne generale danneggi la persona che fuma, la
sperimenta solo i benefici. Si sa da tempo che se gli prossima sigaretta fumata da questa persona non
effetti negativi sono molto posticipati nel tempo produrrà probabilmente alcun danno».
rispetto al comportamento che li ha prodotti, le
Ecco altri risultati emersi dalle sue ricerche.
persone hanno molta più difficoltà ad apprendere
che quel comportamento è veramente nocivo. Tra le numerose malattie che possono derivare
Inoltre, vi è un effetto della singola dose, così dal fumo, in media i fumatori sanno nominarne
denominato, perché la persona valuta ciascun una o al massimo due.
comportamento di assunzione come un singolo
comportamento distaccato da quelli che lo hanno
I fumatori non percepiscono alcun rischio di L’80% dei fumatori non ricomincerebbe a fumare,
dipendenza per se stessi connesso al fumo. se potesse tornare indietro.

I fumatori non pensano che il rischio derivante Riassumendo, quindi, Slovic trova che non è
dal fumo di sigaretta sia maggiore di quello che tanto la percezione del rischio che si corre a
si corre maneggiando un’arma da fuoco, indurre la persona a non iniziare a fumare, quanto
andando in auto, consumando alcolici. piuttosto sono l’insieme e la forza dei benefici
immaginati associati al consumo di questa
La percezione che fumare sia rischioso,
sostanza che inducono la persona a cominciare a
comunque, non distoglie completamente i
fumare. Inoltre, è noto che il grado di rischio
giovani tra i 14 e i 22 anni dal fumare o
percepito è inversamente proporzionale al grado di
dall’iniziare a fumare o dal continuare a fumare.
beneficio percepito: quando si valuta alto il grado
I rischi legati alla salute hanno un impatto di beneficio di una condotta, si pensa anche che sia
maggiore nella decisione dei fumatori adulti che poco rischiosa.
dei fumatori giovani.
Alcune ricerche condotte su adolescenti hanno
In generale la percezione del rischio ha un confermato che i comportamenti rischiosi non
impatto maggiore sulla decisione di sempre sono assunti dopo un’attenta riflessione e
interrompere il fumo che su quella di iniziare a valutazione dei pro e dei contro, bensì si basano su
fumare. reazioni connotate emotivamente o su
comportamenti automatici che sembrano non
Coloro che hanno una percezione del rischio più
tener conto della gravità dei rischi. Inoltre la
bassa associano al fumo anche immagini
condivisione di queste attività con altri ragazzi
emotivamente positive.
costituisce un rinforzo nel perseverare in tali
La decisione di iniziare a fumare dipende comportamenti. In sintesi gli adolescenti si
esclusivamente dall’intensità delle immagini rappresentano i rischi sia in base alla pericolosità
positive associate al fumo, e non dalla delle condotte e delle sostanze sia in base al peso
percezione del rischio. dell’influenza dei pari su quelle condotte.

La maggioranza delle persone che inizia a Forse anche per questo motivo, oltre alle
fumare è convinta di poter smettere da lì a due campagne attraverso i mass media e agli interventi
anni (ma ciò non accade). educativi a scuola, volti a informare gli adolescenti
sul rischio del fumo, anche altri tipi d’intervento
6.
sembrano avere un buon riscontro. Sono quelli
volti a indurre gli adolescenti a impiegare il proprio «Attento, è rischioso»: educare al
tempo libero nel compiere attività produttive e rischio
creative. In questo modo l’adolescente avrebbe una
pletora di attività da cui trarre benefici e non si
focalizzerebbe solo su quelli derivanti dall’uso di
droghe.

Chi non risica non rosica, dice un proverbio.


Eppure, spesso ci sentiamo dire «fai attenzione a
questo», «fai attenzione a quello», «sii prudente». In
che modo possiamo coniugare i due aspetti? Come
possiamo correre il rischio ma
contemporaneamente tutelarci dalla catastrofe? È
questo l’obiettivo di una corretta educazione al
rischio. Vedremo in questo capitolo se e come è
possibile comunicare agli individui l’importanza di
adottare misure di prevenzione e di protezione
prima e durante l’assunzione di un rischio.

Partiamo dal presupposto che evitare


completamente i pericoli e vivere sotto una
campana di vetro non aiuta né noi né la società. Si
pensi, ad esempio, al coraggio necessario per
intraprendere una nuova attività manageriale, ai
rischi cui si va incontro quando si prende la
decisione di investire in una nuova attività
commerciale. Come potrebbe crescere l’economia
di un paese se qualcuno non si assumesse questi
rischi?
Tutti noi corriamo alcuni rischi, chi tanti, chi svolgere un’attività rischiosa sia necessario non
pochi. Anche solo decidere di sposarsi e di mettere provare paura. È un errore, perché la sensazione di
al mondo un figlio implica rischiare un po’ e paura distingue coloro che sono coraggiosi da
mettersi in gioco. Ma anche non farlo, viceversa, coloro che sono semplicemente incoscienti. Avere
implica assumersi dei rischi, diversi, ma pur paura è il segnale di un sistema cognitivo attento e
sempre dei rischi. Si potrebbe riassumere il tutto vigile. Dunque, chi non prova paura è spesso un
dicendo che vivere è sinonimo di rischiare. incosciente che gioca alla roulette russa. Può
Tuttavia, come già anticipato, bisogna saper essere fortunato e vincere, ma può essere
rischiare con prudenza. Per farlo è necessario sfortunato e morire. La paura è un sentimento
tutelarsi con misure di prevenzione e di protezione. appropriato che accompagna le imprese pericolose,
Per prevenzione s’intende l’insieme degli interventi ma certamente va controllata e superata, non
fatti a monte, in anticipo, che possono evitare repressa. Per controllarla e superarla è, quindi,
l’insorgere di un incidente, come ad esempio necessario adottare le misure di prevenzione e
legarsi con l’imbracatura quando si lavora sul tetto protezione. Non a caso, infatti, coloro che adottano
di una casa. Per protezione s’intende, invece, frequentemente un dato comportamento
l’insieme delle misure adottate per proteggersi ritengono anche di poterlo meglio controllare. Per
durante un’attività pericolosa, come ad esempio la stessa ragione, chi è esperto in un dominio ha
occhiali, casco, guanti e altri strumenti di una percezione del rischio inferiore di chi non lo è,
protezione specifici dell’attività. I primi mirano a ma anche una sensazione di controllo maggiore del
evitare che l’incidente accada, mentre i secondi danno.
minimizzano i danni in caso d’incidente. Ma facciamo un passo indietro, per ritornare alla
Affinché la persona metta in atto le misure di capacità di percepire il pericolo, che com’è noto è
prevenzione e protezione è necessario innanzitutto una capacità necessaria a tutti gli esseri viventi e
che percepisca il pericolo. Sembra ovvio, ma non lo come tale si basa su meccanismi innati ma anche
è. Se la persona non ritiene l’attività pericolosa, appresi. Com’è possibile, si chiedono molte
non metterà mai in atto un comportamento di persone, far capire alla gente che quell’attività è
prevenzione o protezione. Per ritenere un’attività pericolosa? Come possiamo comunicare il rischio e
pericolosa la persona deve provare un sentimento, la paura?
anche leggero, di paura. Spesso ci insegnano a non La paura può essere trasmessa essenzialmente
provare paura. La gente pensa che per poter in tre modi diversi. Immaginiamo di avere paura di
passare da una certa strada; potremmo avere paura indice comportamentale della paura. Se l’animale
a) perché lì siamo stati aggrediti; oppure b) perché manifesta tremore allora si dice che ha imparato
lì abbiamo assistito all’aggressione di un’altra che quella gabbia è pericolosa.
persona; o infine c) perché qualcuno ci ha
È ovvio, tuttavia, che questo meccanismo di
raccontato di un episodio simile avvenuto in quella
apprendimento noto come «condizionamento
strada. La paura può quindi essere trasmessa «per
classico» non può essere adottato per comunicare
via diretta» – caso a) – o «per via indiretta» – casi b)
il rischio. Infatti, non possiamo provocare un
e c). Ad ogni modo, la sensazione di paura che
incidente a una persona per farle capire che una
proviamo è la medesima e in termini
certa attività è pericolosa. Nemmeno in natura
comportamentali ha lo stesso effetto, ovvero ci
questo è il meccanismo principale di
spinge a stare lontano da quella strada. Mentre il
comunicazione del rischio; esistono altri modi,
primo tipo di trasmissione della paura è noto da
oltre all’esperienza diretta dell’incidente, per far
tempo, gli studiosi si stanno interessando solo di
apprendere il pericolo.
recente agli altri due modi che, nella nostra società
multimediale affollata di persone e mezzi di L’esperienza diretta di uno stimolo pericoloso,
comunicazione, sono di gran lunga i più frequenti. pur essendo molto efficace, non è certamente il
metodo più conveniente per apprendere il rischio.
Immaginate che cosa accadrebbe se per imparare
Il condizionamento alla paura
che il fuoco brucia, ciascuno di noi dovesse
Il condizionamento alla paura è stato studiato scottarsi almeno una volta, o se per imparare che
utilizzando un paradigma tipico del guidare in stato di ebbrezza è pericoloso ciascuno
condizionamento pavloviano, il cosiddetto fear di noi dovesse avere un incidente mentre guida
conditioning task (esperimento di condizionamento ubriaco. Se questo fosse l’unico modo la maggior
alla paura). Un animale viene posto in un contesto parte di noi ben presto perirebbe. Esistono altri
nuovo, ad esempio una gabbia, e gli viene inflitta modi alternativi, più sicuri e più economici, per
una serie di leggere scosse elettriche. L’animale ottenere informazioni riguardo agli stimoli
ben presto forma un’associazione tra il contesto (la potenzialmente dannosi: i cosiddetti «metodi
gabbia) e lo stimolo aversivo (la scossa). Dopo 24 indiretti». Il nostro ambiente sociale, tra l’altro, ci
ore si misura la memoria di questa esperienza, fornisce un mezzo eccellente per veicolare tra di
riposizionando l’animale nella gabbia e valutando noi l’informazione emotivamente rilevante. Uno
il suo comportamento di freezing (tremore), un dei meccanismi principali per comunicare il
pericolo è proprio il condizionamento sociale, conigli. Le scimmie quindi selezionano. O meglio,
studiato sperimentalmente con il paradigma noto hanno una predisposizione verso alcuni stimoli ma
come observational fear learning (apprendimento non altri. Ma la cosa interessante è che non
della paura tramite osservazione). imparano ad avere paura di uno stimolo sensibile
fintanto che non vedono un’altra scimmia provare
Non molti sanno che la maggior parte delle
questa emozione, a conferma dell’interazione fra
scimmie teme spontaneamente i serpenti. Le
strutture innate e apprendimento.
scimmie nate in gabbia, tuttavia, non mostrano le
stesse reazioni di paura. Alcuni studiosi si sono Già negli anni Settanta alcuni studiosi avevano
chiesti come facessero le scimmie ad apprendere osservato che applicando il condizionamento
tale paura. In una serie di esperimenti hanno classico alla paura si poteva insegnare alle persone
osservato che le scimmie possono imparare ad ad avere paura anche solo di fotografie che
avere paura dei serpenti in modo vicario, ovvero rappresentavano serpenti, ragni, fiori e funghi.
osservando altre scimmie manifestare le reazioni Tuttavia, questo apprendimento per
di paura nei confronti dei serpenti. In una classica condizionamento classico era maggiore quando si
applicazione del paradigma di ricerca, ad esempio, doveva imparare ad avere paura dei serpenti e dei
viene fatto vedere ad alcune scimmie nate in ragni, piuttosto che dei fiori e dei funghi. Come per
gabbia un video dove un’altra scimmia mostra le scimmie, anche per noi i serpenti e i ragni
paura per serpenti vivi e per serpenti giocattolo. costituiscono degli stimoli sensibili. Recentemente
Quello che succede è stupefacente: le scimmie è stato anche scoperto che noi abbiamo una
imparano velocemente ad avere paura dei serpenti, predisposizione innata all’apprendimento della
sia di quelli veri sia di quelli giocattolo. I ricercatori paura verso persone di un’altra razza, meccanismo
si sono domandati allora se con questo che può spiegare molti comportamenti
meccanismo fosse possibile insegnare alle scimmie precauzionali messi in atto verso gli stranieri.
ad avere paura di tutto, ad esempio anche di fiori o Anche noi quindi impariamo ad avere paura
conigli. Per scoprirlo manipolarono i video in modo tramite il «condizionamento sociale». Il nostro
tale da associare le stesse reazioni di paura ambiente sociale ci offre numerose opportunità di
mostrate da una scimmia ma questa volta per osservare le reazioni emotive delle altre persone a
coccodrilli, fiori e conigli. Quello che successe è determinati stimoli. I bambini che hanno
ancora una volta stupefacente: le scimmie sviluppato una fobia per alcuni animali o forti
impararono a temere i coccodrilli ma non i fiori e i paure per certe situazioni, come il buio, spesso
dicono di avere osservato i genitori avere paura di potendo comportarsi in modo cooperativo o
quelle cose o di quelle situazioni. In alcuni competitivo, si comporti in modo competitivo,
esperimenti è stato osservato come alcuni neonati proviamo molta meno sofferenza.
di circa 6 mesi, sani, senza paure particolari, La comunicazione di un pericolo si avvale quindi
possono sviluppare una risposta di paura forte e anche dell’osservazione del comportamento altrui.
resistente verso un oggetto, come un serpente L’imitazione dell’altro nei confronti del rischio è
giocattolo, dopo che lo hanno visto in associazione molto frequente, si pensi ad esempio ai giovani che
(in un fotomontaggio) con l’espressione di paura imparano dal gruppo di amici a mettere in atto
della madre. Riassumendo, si può dire che alcuni comportamenti rischiosi come bere alcolici,
l’espressione di paura mostrata da un nostro con- fumare o usare droghe più o meno leggere. È una
specifico può essere intrinsecamente fonte di forma di comunicazione del rischio, quella sociale,
paura. Questo vuol dire che l’informazione può che ha anche le caratteristiche di essere
rimanere impressa nella nostra corteccia cerebrale «involontaria» attuandosi anche quando il soggetto
somatosensoriale anche dalla semplice non ha l’intenzione precisa di comunicare. Essa,
osservazione di un altro individuo che mostra tuttavia, può produrre un apprendimento molto
un’emozione, senza necessariamente che sia forte e radicato. Allo stesso modo, possiamo
accompagnata da processi cognitivi di ordine più imparare dagli altri a non temere alcune cose che
elevato. Questa è l’idea sostenuta da coloro che vediamo fare con disinvoltura. Se, ad esempio,
propongono il modello di percezione dell’emozione abbiamo sempre visto nostro padre sciare fuori
e dell’empatia che si basa sul concetto di neurone pista, potremmo pensare che quell’attività sia del
a specchio. Secondo questa prospettiva, le tutto normale e non pericolosa.
rappresentazioni mentali dell’esperienza diretta di
un’emozione e la percezione di quella analoga Un ambito in cui la comunicazione sociale può
avere un forte impatto concreto è quello della
emozione in un altro individuo sono
comunicazione del rischio lavorativo. Gli incidenti
importantissime per comprendere l’emozione e
per provare empatia verso gli altri. Inoltre, che accadono in ambito lavorativo sono infatti in
larga misura imputabili all’errore umano. Scelte
l’ambiente sociale può regolare le risposte
sbagliate in situazioni di crisi, sottovalutazione
emozionali così apprese. Ad esempio, se
della gravità di un pericolo, sovrastima della
osserviamo un altro soffrire, grazie a questo
propria abilità nell’arginare le conseguenze di un
meccanismo siamo portati a soffrire un po’ anche
possibile errore sono solo alcune delle procedure di
noi. Tuttavia, se ci aspettiamo che questa persona,
ragionamento che possono condurre a un esempio, esiste un meccanismo di ragionamento
infortunio o a una fatalità. noto come «euristica del consenso» o
La comunicazione del rischio lavorativo ha «conformismo alla maggioranza». Questa euristica,

l’obiettivo di insegnare alle persone a percepire il che possiamo sintetizzare in «così fan tutti», aiuta
pericolo e a usare le opportune misure di a decidere, quando non abbiamo tempo o
prevenzione e protezione. Come fare per informazioni sufficienti, utilizzando il meccanismo

comunicare a un lavoratore i pericoli che corre del condizionamento sociale.


durante lo svolgimento della propria professione? Quando siamo incerti su che cosa fare ci può
Il condizionamento sociale dà una risposta a accadere di osservare che cosa fanno gli altri. Ad
questa domanda. Ad esempio, un operaio edile che esempio, per scegliere un ristorante in una città
vede un suo collega, professionalmente più nuova possiamo osservare se ci sono molte
anziano e generalmente stimato, non adoperare le persone oppure no e pensare che, se vi sono molte
misure di protezione (casco, guanti, scarpe isolanti, persone, vi è una buona probabilità che sia un
ecc.) ne deduce che quel comportamento non è buon ristorante. Già i primi studiosi di psicologia
pericoloso. È quindi molto importante, in ogni sociale si accorsero che il gruppo, o in generale gli
sistema lavorativo o educativo, convincere i più altri, sono una fonte importante di informazione
anziani o i «leader» naturali del gruppo a mostrarsi che guida il nostro comportamento, segnalandoci
attenti per i pericoli riconosciuti perché pericoli o opportunità. Il primo caso sperimentale
l’osservazione del comportamento altrui è una di conformità alla maggioranza fu studiato da
delle forme più naturali di comunicazione del Salomon Asch nel 1958. Il ricercatore chiedeva ad
rischio, ovviamente dopo quella dell’esperienza alcuni soggetti, che partecipavano all’esperimento,
personale. In quest’ottica si muovono alcune di indicare se due linee erano di uguale lunghezza.
campagne di pubblicità progresso che si avvalgono Il compito, in apparenza semplice, celava un
di testimonial, ovvero personaggi del mondo dello tranello perché il soggetto sperimentale era posto
sport o dello spettacolo che hanno una certa presa all’interno di un gruppo di altre sette persone che,
sul pubblico giovane e possono quindi fungere da in accordo con chi conduceva l’esperimento, a
esempio. volte rispondevano in modo platealmente errato.

Osservare che cosa fanno gli altri e da questa Asch scoprì che era sufficiente che le altre sette
osservazione decidere che cosa fare noi è persone rispondessero in un certo modo (sbagliato)
un’attività quotidiana molto frequente. Ad per influenzare il giudizio espresso dal soggetto
sperimentale anche in un compito Esiste, infine, un terzo modo per comunicare il
apparentemente molto semplice come quello di rischio: usando il linguaggio. Vediamo come
decidere la lunghezza di linee. funziona la comunicazione verbale del rischio.

Dal 1958 a oggi la ricerca in psicologia sociale è Quando si parla di comunicazione del rischio,
continuata e si è scoperto che le persone tendono infatti, spesso si intende la comunicazione verbale
ad assumere i comportamenti della maggioranza del rischio. E in effetti, un modo estremamente
per due ragioni: o perché vogliono piacere o perché frequente di comunicare il rischio nella società
pensano che gli altri siano meglio informati. Si è moderna è tramite la comunicazione verbale, con o
anche scoperto che questo tipo di strategia senza immagini. Ad esempio, la maggioranza di
euristica viene adottata con maggior frequenza se noi ha esperito il crollo delle Torri Gemelle in via
l’argomento è poco familiare o se la motivazione o indiretta attraverso i notiziari televisivi e le
la possibilità di elaborare l’informazione sono testimonianze dei protagonisti. I bambini sanno
basse (ad esempio l’argomento non ci interessa, o quanto può fare paura una storia di draghi o di altri
siamo in condizioni di stress temporale). Ad personaggi fantastici, se ben raccontata con
esempio, in una ricerca sulla prevenzione sanitaria dovizia di particolari e di termini evocativi. La
di malattie sessualmente trasmesse, Bram Buunk e capacità di apprendere le informazioni emozionali,
collaboratori nel 2002 hanno osservato che se ci non solo dall’espressione facciale e dal
vengono fornite informazioni sul comportamento comportamento, ma anche dalle parole è una
preventivo degli altri (che variava caratteristica tipica degli esseri umani.
sperimentalmente con i seguenti valori: 12, 36, 64, Il linguaggio è un sistema di simboli,
88%), questi dati modificano in maniera arbitrariamente connesso a un referente e quindi
proporzionale le nostre intenzioni a usare misure staccato dal suo referente nel mondo. Ad esempio,
protettive, come l’uso del preservativo, nel tra la parola «mela» e il suo referente, ovvero la
comportamento sessuale. Così, ad esempio, se so mela vera e propria, non vi è nessun legame
che il 12% delle persone usa il preservativo, allora naturale; infatti, fino a quando la nostra mamma
sono meno propenso a dire che lo utilizzo anch’io non ci insegna che, per convenzione, quel frutto
rispetto a quando so che lo usa l’88% delle persone. rosso così buono si chiama «mela», per noi il
termine non ha significato. La trasmissione tramite
La comunicazione verbale della paura il linguaggio è l’unica che non prevede
l’osservazione e l’esperienza diretta delle proprietà
che suscitano emozioni di uno stimolo, in altre Ancora più stupefacente è il fatto che la reazione di
parole, non prevede l’osservazione di uno stimolo paura può essere prodotta anche quando lo
reale che può indurre paura. Il linguaggio obbliga stimolo condizionato, in questo caso il quadrato
chi ascolta a basarsi sulla propria esperienza rosso, viene presentato in maniera subliminale. La
passata e sulle immagini autogenerate nella presentazione subliminale è una presentazione
propria mente. Attraverso queste immagini la talmente breve che arriva agli organi di senso e
persona si costruisce una memoria emotiva raggiunge la corteccia cerebrale deputata alla sua
dell’evento. Immaginare una scena è elaborazione senza che la persona ne abbia né
un’operazione neurologicamente molto simile al consapevolezza né memoria. Quindi
vederla davvero, perché comporta l’attivazione l’apprendimento della paura sembra un
della stessa parte del cervello coinvolta nella meccanismo estremamente radicato nel sistema
percezione visiva e nella memoria degli episodi. cognitivo e tale da essere attivabile anche in
L’attività mentale che usiamo per simulare eventi maniera automatica, senza consapevolezza della
futuri inoltre è molto simile a quella empatica, persona. Tuttavia, la presentazione subliminale ha
necessaria per capire che cosa stanno pensando gli effetto solo nel condizionamento classico e nel
altri. condizionamento sociale, non in quello tramite il
linguaggio. Secondo gli studiosi il condizionamento
Che la paura possa essere comunicata
classico e il condizionamento sociale fanno parte
verbalmente lo testimoniano, oltre che le reazioni
di un meccanismo di apprendimento mentale più
dei bambini alle favole, anche alcuni esperimenti
antico dal punto di vista evolutivo, precedente
condotti in laboratorio. Ad esempio, in un classico
all’emergere del linguaggio. Invece
esperimento di instructed fear ai soggetti si dice che
l’apprendimento fondato sul linguaggio, tipico del
sentiranno leggere scariche elettriche ogni
genere umano, si basa su rappresentazioni in aree
qualvolta comparirà un quadrato rosso sullo
corticali superiori, le stesse deputate ai processi di
schermo. Anche senza aver mai veramente sentito
autocoscienza e consapevolezza. Non essendo
la scossa elettrica, le persone manifesteranno
collegate a un’esperienza reale o vicariata, la
risposte apprese di paura, molto simili a quelle del
comunicazione linguistica tuttavia è meno efficace
condizionamento classico, appena vedranno il
di quella tramite il condizionamento classico e
quadrato rosso. Hanno quindi imparato ad
sociale. Per renderla più efficace la moderna
associare il quadrato rosso alla scarica e provano
tecnologia ci ha fornito una forma particolare di
paura anche solo a seguito di un’istruzione verbale.
rappresentazione della realtà: le immagini
registrate che ci propongono i mass media. La elefante mentre si lavora in una piantagione di
comunicazione verbale accompagnata da banane. Lo squalo infatti fa paura ed è ritenuto un
un’immagine produce senz’altro un effetto animale feroce e assassino mentre l’elefante è
comunicativo maggiore della sola comunicazione considerato buono e socievole. Tuttavia ben pochi
verbale. sanno che lo squalo fa circa trenta o cinquanta
vittime all’anno mentre l’elefante ne fa circa
I mass media e la comunicazione del rischio cinquecento. C’è quindi da domandarsi come mai
le persone preferiscano essere informate sugli
I mass media hanno un ruolo di comunicazione
incidenti spettacolari, e non su quelli banali. E da
molto importante. Ci forniscono le informazioni
quanto abbiamo visto sulla percezione del rischio
sui rischi e spesso riescono a riprodurre
nel primo capitolo, un fattore che fa ritenere
l’immagine dell’evento rischioso in modo tale che
pericoloso un rischio è la componente catastrofica.
la persona non debba autogenerare un’immagine
ma possa avvalersi dell’immagine vera e propria, Esistono rischi spettacolari perché «catastrofici»,
pur non essendo personalmente presente cioè che colpiscono tante persone
all’evento. Ad esempio, l’immagine dell’attacco alle contemporaneamente. Per lo più si tratta di
Torri Gemelle del 2001 ha fatto il giro del mondo in catastrofi naturali come lo tsunami che nel 2004
pochissimi minuti. colpì l’oceano Indiano (circa 226.000 morti
accertati) o l’uragano Katrina che colpì gli Stati
I mass media, nonostante abbiano un ruolo di
Uniti nel 2005 (circa 1.005 morti accertati), per
primo piano nella comunicazione del rischio,
citarne alcuni tra i più memorabili. Altre catastrofi
hanno due obiettivi principali: informare il
sono invece di origine umana, come per l’appunto
pubblico, ma anche «fare audience», fornendo le
l’attacco alle Torri Gemelle (2.974 vittime) o
informazioni che la gente preferisce e desidera
l’incidente alla centrale di Chernobyl nel 1986 (56
sentire. Questi due obiettivi a volte confliggono o
vittime fino al 2004 e almeno 4.000 morti dovuti a
semplicemente non coincidono tra loro. Accade,
tipologie di cancro indotte dalle radiazioni). Il
quindi, che un direttore di telegiornale scelga la
potenziale catastrofico di un evento è un forte
notizia da mandare in onda in virtù di parametri di
predittore dell’accettabilità e della percezione del
spettacolarizzazione e non di parametri
rischio. È stato infatti osservato che, a parità di
informativi. Ad esempio, fa certamente più notizia
beneficio, il grado di accettabilità di un rischio è
essere aggrediti da uno squalo mentre si è in
inferiore se esso viene percepito come qualcosa
vacanza alle Maldive, che essere calpestati da un
che può condurre a danni catastrofici. Così viene informative, come quelle sulla sicurezza, sulla cui
spiegata, ad esempio, la forte avversione in Italia efficacia spesso ci si interroga. L’interrogativo è
per il nucleare. Tutti hanno sentito e visto i lecito anche perché vediamo tutti i giorni persone
devastanti effetti dell’incidente di Chernobyl che che mettono in atto comportamenti a rischio
nel 1986 contaminò l’aria e la terra attorno alla dicendo «so che è rischioso, ma lo faccio lo stesso».
centrale nucleare russa e produsse enormi danni Assistiamo, in altre parole, a una discrepanza tra
umani (cancro e deformità). Un rischio come conoscenza e comportamento, laddove la
questo è talmente elevato che quasi nessun conoscenza prescriverebbe di fare una certa cosa
beneficio può compensarne il costo. Chernobyl mentre le persone agiscono diversamente.
colpisce emotivamente le persone: le immagini Conoscere il rischio è un fattore sufficiente per
delle deformità dei bambini nati dopo l’incidente indurre un comportamento sicuro? I dati ottenuti
sono associate a emozioni molto forti. Chiunque con le ricerche su fumo, Aids o guida ci dicono di
osservi tali immagini se non diventa un oppositore no e che la conoscenza è un prerequisito
accanito del nucleare, potrebbe assumere un fondamentale per innescare un comportamento
atteggiamento per lo meno scettico preventivo, ma a volte da sola non è sufficiente.
sull’opportunità della scelta strategica del nucleare
Gran parte delle campagne sulla sicurezza,
come soluzione ai crescenti bisogni energetici della
tuttavia, è volta a migliorare la conoscenza, nella
società.
convinzione che il cittadino informato sarà anche
Gli studiosi della memoria chiamano questi un cittadino dal comportamento più prudente. E
ricordi emotivi, che si basano sulle immagini, flash questo in parte è vero: basti pensare a come la
bulb memories (flash di memoria), ovvero ricordi conoscenza del rischio Bse, più conosciuto come
dettagliati dell’evento traumatico anche in chi non «morbo della mucca pazza», ha modificato le
lo ha vissuto direttamente. Secondo Slovic (The abitudini alimentari degli europei (almeno
Perception of Risk, 2000) questi eventi fungerebbero temporaneamente). Tuttavia questo non succede
da «segnali» (signal value) che si attiverebbero nella sempre. Vi è un’alchimia di fattori che determina
nostra mente ogni volta che ci viene chiesto di se, come, e quando la conoscenza di un rischio
emettere un giudizio o di decidere un avrà impatto sul comportamento, e sicuramente
comportamento in relazione a questi rischi. uno dei fattori più importanti è l’emozione
Ma è quindi possibile educare al rischio in modo associata, così come la motivazione ad apprendere
oggettivo, senza distorsioni? Esistono campagne e la sensibilità individuale. Ad esempio, uno studio
condotto nel 2001 da Dhaval Patel e collaboratori comunicazione: possono essere modificati di
sul rischio associato a un elevato livello di rumore, formato pur rimanendo equivalenti. Ad esempio, si
condotto su 32 lavoratori di una miniera nelle può dire che un formaggio è per il 9% grasso o dire
Appalachian Mountains, ha mostrato che, che è per il 91% magro, dicendo la stessa cosa ma
nonostante tutti avessero un alto livello di in modo diverso. La domanda è: i due formati
conoscenza del rischio e di consapevolezza della hanno lo stesso impatto in termini di rischio
gravità delle conseguenze e ammettessero di percepito?
esserne personalmente esposti, tuttavia non Uno degli effetti confermati dalle ricerche che
adottavano le misure di protezione necessarie. Le studiano come varia la percezione al variare del
ragioni erano ambientali (ad esempio la necessità formato di presentazione è quello denominato
di sentire le parole di un collega) o individuali (la della «grandezza assoluta». In altre parole, le
scomodità delle cuffie). persone tenderebbero a giudicare alti i rischi
quanto più elevato è il numero al numeratore di
Il formato di comunicazione del rischio una frazione, senza considerare il denominatore o
Forse proprio perché l’apprendimento della senza considerare il numero in proporzione. Ad
paura attraverso la comunicazione verbale non ha esempio, in uno studio si presentavano ad alcune
un impatto così profondo sul nostro sistema infermiere 100 casi clinici descritti in termini di
emotivo, come invece l’esperienza diretta o le presenza o assenza di alcuni sintomi e presenza o
immagini, quando sentiamo dire che «ogni giorno assenza della malattia. Il compito delle infermiere
in Italia si verificano in media 617 incidenti era decidere se c’era una correlazione tra il
stradali, che causano la morte di 16 persone e il sintomo e la malattia. Nonostante non ci fosse
ferimento di altre 874» non riusciamo a coglierne la correlazione, le infermiere si concentravano
rilevanza. Il linguaggio e i numeri, per comunicare unicamente sulle frequenze grezze che
il rischio, non sono molto efficaci. Tuttavia, mostravano entrambi i casi presenti (sintomo e
esistono moltissimi rischi che possono e devono malattia) e percepivano una correlazione quando si
essere comunicati in questo modo. Si pensi ai presentava loro un numero elevato di questi casi,
rischi sanitari. senza invece considerarli in proporzione, come
avrebbero dovuto. Sappiamo, infatti, che proprio
Oltre al basso grado di impatto emotivo, il
questo effetto produce sistematiche distorsioni di
linguaggio e i numeri hanno un’altra caratteristica
giudizio: ad esempio, un cancro che «uccide 24,14
che li distingue dalle altre due forme di
persone su 100» è giudicato meno rischioso di uno 650, 1 su 6.300, 1 su 68.000) offrendo alle persone
che uccide «1.286 persone su 10.000». degli scenari di confronto. Uno di essi era il
seguente:
Usare la regola della grandezza assoluta non è un
errore, infatti l’esperienza ci ha insegnato che i A scopo di confronto considera una piccola cittadina
nelle montagne del Colorado dove nevica spesso e le
numeri più grandi rappresentano le probabilità più
strade sono tutte strade di montagna con tornanti
grandi. Questo è vero per le probabilità espresse molto stretti. Per un guidatore di una simile cittadina la
come decimali (0,5) e come percentuali (50%) ed è probabilità di avere un incidente d’auto è di 1 su 5.900
all’anno. Per un guidatore di una città della stessa
vero se parliamo di frequenze (5 su 10) tutte riferite
grandezza in Arizona (dove non piove mai, le strade
allo stesso gruppo numerico; non è invece valido se sono larghe e diritte) la probabilità di avere un incidente
confrontiamo frequenze che si riferiscono a gruppi è di 1 su 66.000.

numerici di diversa grandezza. L’errore della nostra Lo scenario migliorava la percezione del rischio.
mente sarebbe quello di applicare sempre la regola Infatti, quando non veniva mostrato nessuno
anche quando la situazione non lo richiede. scenario di confronto le persone non percepivano
Secondo alcuni studi questa tendenza sarebbe più nessuna differenza significativa fra i tre livelli di
marcata in coloro che hanno una bassa capacità rischio (ovviamente presentati ciascuno a un
numerica (numeracy skill), misurata tramite una gruppo diverso di persone), mentre quando veniva
scala composta da una serie di quiz sulla presentato anche lo scenario le persone
probabilità. Ad esempio, alcune delle domande percepivano correttamente come più elevato il
sono «quali tra questi numeri rappresenta il rischio livello più alto, meno elevato quello intermedio e
più alto di contrarre una malattia (1 su 100, 1 su ancora meno quello più basso. Lo scenario di
1.000, 1 su 10)?» e «se ci sono 20 possibilità su 100 confronto aiuterebbe le persone a capire quanto è
di prendersi una malattia, questo equivarrebbe a alto o basso un certo valore.
dire che c’è il ____ per cento».
Tra le modalità di presentazione di una
Secondo alcuni studi offrire alle persone metri di comunicazione relativa al rischio figura anche
confronto aiuterebbe a capire meglio le probabilità l’«effetto framing» che, come abbiamo visto nelle
espresse come frazioni, soprattutto se queste sono pagine precedenti, si riferisce al modo in cui viene
molto piccole. Howard Kunreuther, Nathan incorniciata l’informazione. Quest’ultima, cioè,
Novemsky e Daniel Kahneman, nel 2001, sono produce effetti differenti a seconda che sia
riusciti a migliorare la percezione del rischio di espressa in termini di guadagni o di perdite. A
fuoriuscita di Syntox misurata su tre livelli (1 su questo proposito abbiamo osservato che, in un
contesto di tipo medico, un messaggio formulato in Le strategie di comunicazione possono però
termini di perdite può indurre le persone ad cambiare se il comportamento da mettere in atto
adottare un comportamento «rischioso», come comporta dei rischi, come quello di fare un esame
quello di effettuare un esame diagnostico che invasivo, ad esempio l’amniocentesi (test invasivo
potrebbe consentire di rilevare una lesione. per la determinazione delle anomalie
Tuttavia, gli effetti persuasivi dei due tipi di frame cromosomiche del feto che comporta un certo
dipendono dal tipo di comportamento che si vuole rischio di aborto). In una ricerca, le persone si
influenzare. Infatti Alexander Rothman e Peter dichiaravano più propense a effettuare
Salovey, in una ricerca del 1997, hanno mostrato l’amniocentesi se veniva loro detto che «la
che entrambi i frame di guadagno e di perdita probabilità che il feto abbia la spina bifida è pari al
possono essere ugualmente efficaci a seconda che 20%» piuttosto che se si diceva «la probabilità che il
il messaggio sia volto a favorire comportamenti di feto sia normale è pari all’80%». L’uso del framing
prevenzione o di individuazione. I comportamenti per la comunicazione quindi andrebbe testato e
del primo tipo, infatti, sono volti a mantenere lo verificato sulla base del tipo di rischio che si pone e
stato di salute, come l’utilizzo di creme protettive del tipo di comportamento che si vuole far
durante l’esposizione al sole per prevenire il adottare.
tumore alla pelle. I comportamenti di
individuazione, invece, hanno come obiettivo il
controllo dello stato di salute, come l’esame
mammografico per individuare la presenza di
un’alterazione patologica. L’esecuzione del
comportamento del primo tipo, evidentemente,
non implica alcun rischio; il secondo tipo di
comportamento, invece, è percepito come rischioso
poiché implica la possibilità di rilevare
un’eventuale alterazione patologica. Ecco dunque
che il frame di guadagno risulta più efficace nella
promozione di comportamenti di prevenzione,
mentre il frame di perdita appare più efficace nella
promozione di comportamenti di individuazione.
e queste distorsioni, naturalmente, si riflettono
Conclusioni sulle condotte rischiose adottate dagli individui.

L’uso di strumenti che la tecnologia ha messo a


disposizione dell’uomo ha permesso di ridurre
l’impatto di certi rischi. Ma questi stessi strumenti,
se possono costituire una difesa dalle conseguenze
Rischiare sembra dunque essere una condizione negative di certe fonti di rischio, paradossalmente
ineludibile, alla quale non si può rinunciare possono rendere più «disinvolta» l’accettazione di
quand’anche gli individui si attrezzassero per quei rischi. Si pensi, ad esempio, ai sistemi
controllare le conseguenze delle proprie condotte, protettivi sui luoghi di lavoro o a quelli utilizzati da
degli eventi cui sono esposti, delle sostanze e delle motociclisti e automobilisti: si rendono meno gravi
tecnologie con cui entrano in contatto. Poco o le conseguenze di possibili incidenti, ma negli
tanto, ci si espone sempre a rischi. utilizzatori cresce l’«illusione di sicurezza» che può
Gran parte dei rischi che dobbiamo fronteggiare indurre altri comportamenti pericolosi.
sono prevedibili; possiamo, infatti, valutarne Non c’è dubbio che mostrare di accettare rischi
l’entità utilizzando processi di ragionamento basati con potenziali conseguenze negative ha permesso
su dati noti e quantificabili. Siamo cognitivamente all’umanità di raggiungere traguardi impensabili se
attrezzati per valutare questi rischi perché, nel non avesse espresso personalità capaci di porsi
lungo viaggio su un terreno impervio iniziato circa all’interno di un sottile gioco con la paura. Non si
200.000 anni fa da Homo sapiens, abbiamo dovuto tratta, certo, di individui la cui assunzione del
affrontare innumerevoli rischi e imparare a rischio costituisca la manifestazione di una
valutarne le conseguenze sulla base della particolare disposizione che caratterizza un quadro
frequenza con cui si erano manifestati. Ma patologico della personalità. La sperimentazione e
possiamo anche utilizzare processi più rapidi che la pratica clinica hanno illustrato le modalità con
fanno largo uso delle reazioni affettive di «positivo» cui certi individui manifestano una propensione
o «negativo», associate alle rappresentazioni morbosa per le sensazioni forti o la ricerca
mentali, in particolare se non abbiamo esperienze compulsiva della sfida alla sorte. Ma non è questo
dirette. In ogni caso le valutazioni dei rischi che il caso della moltitudine di individui che
facciamo risultano «distorte», spesso molto volontariamente intraprendono attività e
distanti dai valori oggettivi con cui si manifestano, professioni che li portano ad accettare rischi con
conseguenze potenziali anche letali, cosa che un’educazione corrette possono, infatti, concorrere
potrebbe far pensare a un atteggiamento a rendere maggiormente consapevoli gli individui
«sconsiderato» nei confronti di tali attività. Il più della forza delle distorsioni cognitive che possono
delle volte, invece, costoro sono guidati da un influenzare la valutazione dei rischi e la
approccio audace al rischio, ritenendo però di consapevolezza delle capacità e conoscenze per
essere in grado di calcolarlo, cioè di poterlo farvi fronte.
controllare grazie a una meticolosa cura di tutti gli
aspetti coinvolti nello svolgimento di quelle
attività. È questo il caso, ad esempio, di coloro che
affrontano imprese difficili nel campo degli sport
«estremi». Molti altri individui svolgono attività
professionali rischiose, avendo la consapevolezza
della «rischiosità» intrinseca di quelle attività,
trovando però una giustificazione per ciò che fanno
ritenendo che «il loro lavoro valga i rischi che
comporta» e motivati dall’ampio riconoscimento
sociale di cui gode la loro professione, come nel
caso di quanti mettono a rischio la propria
incolumità per garantire l’incolumità altrui.

Dunque, l’evidenza che proviene dalla


quotidianità propone la contraddizione che
rischiare si può e talvolta si deve, cioè tra
l’accettazione quasi fisiologica del rischio e la
necessità di affrontarlo. Sia nell’un caso sia
nell’altro, però, acquista sempre più importanza il
ruolo dell’informazione e dell’educazione al
rischio, perché se è vero che assumersi rischi è
«naturalmente» inevitabile e che ricercarli può
essere una leva per il progresso, è necessario poter
«rischiare con prudenza». Un’informazione e
Un’ampia descrizione di questa teoria e delle sue
Per saperne di più applicazioni si può trovare nel volume curato da N.
Bonini, F. Del Missier e R. Rumiati, La psicologia del
giudizio e della decisione, Bologna, Il Mulino, 2008.
I fattori disposizionali, quali la credenza nel
controllo soggettivo dei rischi e la tendenza alla
Per comprendere come gli individui si ricerca di sensazioni forti, possono contribuire a
comportino nei confronti dei rischi occorre modulare la propensione ad assumere
innanzitutto definire correttamente rischi e comportamenti rischiosi. Per approfondire tali
pericoli e approfondire le diverse modalità con cui aspetti può essere utile la consultazione di J. Rotter,
sono stimati i rischi oggettivi e quelli soggettivi. Un Internal versus external control of reinforcement: A case
utile contributo per approfondire questi aspetti history of a variable, in «American Psychologist», 45,
può essere la consultazione del volume curato da 1990, pp. 489-493, e di M. Zuckerman, Sensation
J.F. Yates, Risk-taking Behavior, Chichester, Wiley, Seeking and Risky Behavior, New York, American
1992. Alcuni dei contributi contenuti nella raccolta Psychological Association, 2006.
curata da P. Slovic, The Perception of Risk, London,
Le ragioni che giustificano l’assunzione di rischi
Earthscan, 2000, sono utili per un approfondimento
«calcolati» nello svolgimento di professioni
della modalità con cui i rischi sono mentalmente
oggettivamente rischiose o altre condotte non
rappresentati, delle caratteristiche che concorrono
giustificate da patologie di personalità possono
a determinarne la valutazione e delle cause
essere meglio comprese consultando un volume di
dell’inaccuratezza delle loro stime. Le difficoltà di
E. Langer, The Psychology of Control, Beverly Hills,
calcolo e di comprensione dell’entità dei rischi
Sage, 1983 e alcuni articoli di ricerca, come ad
dipendono per lo più dal format con cui sono
esempio N.D. Weinstein, Optimistic biases about
presentati: per un approfondimento di tali aspetti
personal risks, in «Science», 246, 1989, pp. 1232-1233,
può essere utile consultare il volume di G.
L. Savadori, R. Rumiati, C. Destefani, A.M. Bernardi,
Gigerenzer, Quando i numeri ingannano. Imparare a
A. Vaglia e S. Pasquinucci, Percezione del rischio Hiv:
vivere con l’incertezza, Milano, Cortina, 2003.
operatori del reparto malattie infettive e gli altri
L’atteggiamento nei confronti del rischio, operatori, in «Archivio di Psicologia, Neurologia e
ovverosia il rifiuto o l’accettazione, può essere Psichiatria», 59, 1998, pp. 92-114, e infine L.
descritto e previsto dalla teoria del prospetto. Savadori, R. Rumiati e D. Pietroni, I professionisti del
rischio: la valutazione del rischio nei vigili del fuoco, in comunicazione dei rischi che consente di
«Risorsa Uomo», 6, 1999, pp. 63-81. comprendere meglio i fattori che la favoriscono. Gli
I meccanismi responsabili della effetti persuasivi dei formati dei messaggi sono
documentati in lavori sperimentali come quello
«stigmatizzazione» delle aree in cui sono insediate
condotto da L. Lotto, A. Tasso, A. Carnaghi e R.
fonti rischiose possono essere approfonditi
consultando R. Gregory, J. Flynn e P. Slovic, Rumiati, Promuovere l’adesione alla mammografia:
effetti di frame e salienza dell’informazione, in
Technological stigma, in «American Scientist», 83,
«Psicologia Sociale», 2, 2006, pp. 355-372.
1996, pp. 220-223. Mentre la sottovalutazione di
rischi se sono collocati fuori dal proprio «giardino»,
cioè l’«effetto Nimby», si può comprendere
consultando il volume di B. De Marchi, L. Pellizzoni
e D. Ungaro, Il rischio ambientale, Bologna, Il Mulino,
2001. Il volume di L. Savadori e R. Rumiati, Nuovi
rischi, vecchie paure, Bologna, Il Mulino, 2005, invece,
può essere utile per approfondire i meccanismi
emotivi al servizio delle valutazioni delle fonti di
rischio tecnologico che spesso sono responsabili
dell’effetto stigma e della sindrome Nimby.

Quest’ultimo volume, ancora, fornisce elementi


teorici che permettono di comprendere meglio le
ragioni che inducono gli individui a «farsi del
male» adottando condotte rischiose come la guida
spericolata, l’assunzione di alcol e droghe e il
fumo. Un altro contributo all’approfondimento di
queste tematiche può essere ricercato nel volume
di P. Slovic, Smoking: Risk, Perception, & Policy,
Thousand Oaks, Sage, 2001.

Infine il volume curato da R. Rumiati e L. Lotto,


Introduzione alla psicologia della comunicazione,
Bologna, Il Mulino, 2006 contiene un capitolo sulla

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