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A.A.

2017-2018
Corso di Laurea in Scienze geologiche

CORSO: GEOGRAFIA FISICA, CARTOGRAFIA e GIS


2° modulo -1a parte - CARTOGRAFIA durata : ~ 20 ore (2 cfu)

Finalità: acquisizione della capacità di lettura, interpretazione


ed utilizzo delle carte topografiche

Materiale necessario : matita, matita colorata, gomma, 2 squadre,


carta topografica

1
Materiale didattico:
Slides proiettate durante le lezioni
www.cler.unipr.it/Didattica/Cartografia.pdf

Testi di riferimento per approfondimenti:


Perego S.: “CARTOGRAFIA” (2004)
Catizzone A. : ‘’Fondamenti di cartografia’’ (2007)
Monti C. : ‘’La Cartografia Moderna’’ (2011)
(disponibili nella biblioteca del Dipartimento)

Esame finale con voto: Prova pratica 2


Cartografia
Insieme delle conoscenze tecniche, scientifiche e artistiche per la
rappresentazione delle caratteristiche della superficie terrestre, o
di una parte di essa, su di una superficie piana (Carta o Schermo).

Geodesia
Disciplina che si occupa della misura e della rappresentazione della
Terra, del suo campo gravitazionale e dei fenomeni geodinamici
(spostamento dei poli, maree terrestri e movimenti della crosta).

Topografia
Disciplina che studia gli strumenti e i metodi operativi (misure, calcoli e
disegni) necessari per ottenere una rappresentazione grafica di una parte
della superficie terrestre. 3
Carta
Carta
E’
E’ una
una rappresentazione
rappresentazione piana,
piana, ridotta,
ridotta, approssimata
approssimata ee simbolica
simbolica
della
della superficie
superficie terrestre
terrestre oo di
di una
una sua
sua parte.
parte.

Piana: gli elementi presenti su una superficie tridimensionale di forma


quasi-sferica (superficie terrestre) vengono trasferiti (proiettati)
su di una superficie bidimensionale (piano).

Ridotta: gli elementi presenti sulla superficie terrestre vengono


riprodotti sulla carta con dimensioni ridotte rispetto a quelle
reali secondo un fattore di riduzione definito ‘scala della carta’.
Approssimata: il posizionamento e il disegno sulla carta degli elementi
presenti sulla superficie terrestre sono soggetti ad errori sia di
misura che conseguenti al processo di proiezione sul piano.

Simbolica: gli elementi presenti sulla superficie terrestre vengono


riprodotti sulla Carta mediante dei simboli convenzionali.

« Tutte le carte sono sbagliate, molte sono utili »


4
SCALA DELLA CARTA (numerica e grafica)
distanza reale

distanza naturale (Dn) distanza grafica (Dg)

Distanza reale (Dr) = distanza in linea d’aria fra due punti sul terreno.
Distanza naturale (Dn) = lunghezza della proiezione della Dr sul piano orizzontale.
Distanza grafica (Dg) = distanza fra i due punti misurata sulla carta.
Scala numerica: frazione che indica il rapporto di riduzione di una carta, vale
a dire il rapporto tra la distanza grafica e la corrispondente distanza naturale.
Dg
S =
Dn

Es.: Dg = 3cm Dn = 300m = 30.000cm S = 3/30.000 = 0,0001


5
La scala di una carta viene convenzionalmente indicata nella forma:
1
S =
n
In cui: n = Dn/Dg

Es.: Dg = 3cm Dn = 300m = 30.000cm n = 30.000/3 = 10.000


1
S = (che è ovviamente equivalente a S = 0,0001)
10000

Conoscendo n e Dg è ovviamente possibile calcolare Dn:

Dn = Dg x n

Es.: Dg = 3cm n=10000 Dn = 3cm x 10.000 = 30.000cm = 300m

Conoscendo n e Dn è ovviamente possibile calcolare Dg:


Dg = Dn/n
Es.: Dn = 300m n=10000 Dg = 300m/10.000 = 0,03m = 3cm

6
Scala grafica: retta con riportati i valori della distanza naturale (distanza sul
terreno) corrispondenti ai valori della distanza grafica (misurata sulla carta)

300 m

distanza grafica (Dg) 7


DENOMINAZIONE DELLE CARTE IN RAPPORTO ALLA SCALA

CARTE A PICCOLA SCALA


rapporto 1/n piccolo piccola
(denominatore grande) scala
esempio: 1/500.000

CARTE A GRANDE SCALA


rapporto 1/n grande
(denominatore piccolo)

esempio: 1/1000

grande
scala
8
PROPRIETA’ DELLA CARTA IN RAPPORTO ALLA SCALA
Grado di risoluzione: dimensione dell’elemento più piccolo rappresentabile
graficamente in scala nella Carta
= 0,5 mm (quantità costante) moltiplicato per il denominatore della scala

Esempi:
Carta alla scala 1:10.000 Grado di risoluzione = 0,5mm x 10.000 = 5 metri
Carta alla scala 1:100.000 Grado di risoluzione = 0,5mm x 100.000 = 50 metri
Partanto in una carta alla scala 1:10.000 non è rappresentabile in scala un elemento che
abbia una dimensione inferiore a 5m.; in una carta alla scala 1:100.000 non è
rappresentabile in scala un elemento che abbia una dimensione inferiore a 50m.

Errore massimo: errore che si commette nel rilevare dalla Carta


la posizione di un punto
= 0,2 mm (quantità costante corrispondente allo spessore minimo di una linea
o di un punto) moltiplicato per il denominatore della scala
Esempi:
Carta alla scala 1:10.000 Errore massimo = 0,2 mm x 10.000 = 2 metri
Carta alla scala 1:100.000 Errore massimo = 0,2 mm x 100.000 = 20 metri
Pertanto in una carta alla scala 1:10.000 non è possibile determinare la posizione di un
punto con una precisione maggiore di 2m.; in una carta alla scala 1:100.000 non è
possibile determinare la posizione di un punto con una precisione maggiore di 20m.
9
CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE IN FUNZIONE DELLA SCALA

Mappamondi o planisferi:
scala da 1:100.000.000 a 1:5.000.000

Carte generali o geografiche:


scala inferiore a 1:1.000.000

10
carte corografiche:
scala tra 1:1.000.000 e
inferiore a 1:100.000

carte topografiche:
scala tra 1:100.000 e
inferiore a 1:10.000

11
Carte tecniche:
scala da 1:10.000 a 1:5000

Mappe, piani e piante:


scala maggiore di 1:5.000

12
La carta è una rappresentazione simbolica della superficie terrestre (o
di una sua parte) in quanto gli elementi presenti sulla superficie
terrestre vengono riprodotti sulla Carta mediante dei segni convenzionali.

I segni convenzionali variano in funzione della scala della carta, dell’Ente


di produzione cartografica e nel tempo.

SEGNI CONVENZIONALI IGM (scala 1:25.000)

13
Ferrovie, tranvie e filovie

14
Esempi

Galleria (ferroviaria)

Ponte (ferroviario)
Ponte (ferroviario) in ferro
in muratura

Ferrovia a un binario
(a trazione elettrica)

Sottopassaggio (ferroviario)

Stazione ferroviaria

Limite di comune

15
Strade

16
Esempi

Strada a due corsie


Mulattiera Chilometro progressivo

Area di parcheggio

Galleria (autostradale)

Strada provinciale 308

Strada secondaria Ponte (autostradale)


Autostrada [A15]
Staz.e rifornimento e assistenza auto

Cavalcavia
Sentiero (autostradale)
facile

17
OPERE ANTROPICHE

18
Esempi

Rudere
Elettrodotto

19
EDIFICI

20
Esempi
Campeggio

Casa

Cappella o oratorio

Cimitero

Tabernacolo
Baracca

Campo sportivo

Campo da tennis

Stabilimento a forza elettrica


21
ELEMENTI IDROGRAFICI NATURALI E ANTROPICI

22
Esempi
Sorgente
Pozzo

Acquedotto sotterraneo

Corso d’acqua
(larghezza < 5m)
Corso d’acqua
(larghezza > 5m)

Direzione di scorrimento

23
VEGETAZIONE

24
Esempi

Vigneto

Macchia e cespugli

Alberi singoli

Querce, olmi
(bosco rado)

Querce, olmi
(bosco fitto)

25
C.

M.

Staz.e T.

26
LA RAPPRESENTAZIONE DELL’ALTIMETRIA

METODI DIMOSTRATIVI (qualitativi)

METODI GEOMETRICI (quantitativi)

27
RAPPRESENTAZIONI DIMOSTRATIVE ANTICHE

rappresentazione a “mucchi di talpa”

a “tratteggio”

a “spina di pesce” a “tratto forte” 28


RAPPRESENTAZIONE DIMOSTRATIVE ATTUALI

LUMEGGIAMENTO

Il rilievo viene evidenziato mediante il contrasto chiaro-scuro dovuto alla


presenza di una ipotetica sorgente luminosa posta a NW, a 45° di altezza
sull’orizzonte.

29
METODI DI RAPPRESENTAZIONE QUANTITATIVI (GEOMETRICI)

TINTE ALTIMETRICHE (o ipsometriche)

In una carta a tinte altimetriche, vengono assegnati colori convenzionali


ai diversi intervalli di quota.

Oltre 3000m 0-200


1500-3000 200-500
1000-1500 500-1000
500-1000 1000-2500
200-500 Oltre 2500m
0-200

30
ISOIPSE E PUNTI QUOTATI

ISOIPSE

PUNTI QUOTATI

PUNTO
TRIGONOMETRICO

31
ISOIPSA (o CURVA DI LIVELLO, o CURVA ALTIMETRICA)
Linea che unisce tutti i punti della superficie terrestre che si trovano alla stessa
quota (altitudine) sul l.m.m.(livello medio del mare) assunto come quota zero.
Costruzione concettuale delle isoipse
Le isoipse non si intersecano mai in quanto si
trovano su piani a quota diversa
EQUIDISTANZA
Differenza di quota fra due isoipse adiacenti.
E’ fissa per una stessa Carta e dipende dalla scala
della Carta.E’ generalmente uguale a 1/1000 del
denominatore della scala della Carta.
Esempi: scala 1:50.000 (RER) equidistanza 50m
scala 1:25.000 equidistanza 25m
scala 1:5000 equidistanza 5m
eccezioni: scala 1:100.000 equidistanza 50m
L’equidistanza è sempre scala 1:50.000 (IGM) equidistanza 25m
indicata in una carta. scala 1:10.000 equidistanza 5m
Esempi:

32
TIPI DI ISOIPSE
Direttrici (a tratto più spesso)
Intermedie (a tratto normale)
Ausiliarie (a tratteggio)

Valori e frequenza delle direttrici e delle intermedie in alcune carte


Carta alla scala 1:100.000 (equidistanza 50m)
Direttrici: multiple di 200m
Intermedie: multiple di 50m (3 fra due direttrici)
(… 800 850 900 950 1000 1050 1100 1150 1200…)

1100

33
Carte alla scala 1:50.000 (IGM) e 1:25.000 (equidistanza 25m)
Direttrici: multiple di 100m
Intermedie: multiple di 25m (3 fra due direttrici)
(… 300 325 350 375 400 425 450 475 500…) 300 325
350

400

375

675
680

685 700

690
695

Carta alla scala 1:5.000 (equidistanza 5m)


Direttrici: multiple di 25m
Intermedie: multiple di 5m (4 fra due direttrici)
(… 675 680 685 690 695 700 …)
34
INTERVALLO (tra le isoipse)
Distanza grafica (misurata sulla Carta) fra due isoipse adiacenti.

35
ACCLIVITA’ (PENDENZA E INCLINAZIONE) DI UN VERSANTE
La pendenza fra due punti di un versante
è il rapporto (espresso in percentuale)
fra il dislivello e la distanza naturale
fra i due punti B
A
PENDENZA (%) h
B A
d
P = h/d x 100
L’inclinazione fra due punti di un versante
è l’angolo fra la congiungente i due punti
Scala 1:5000 e il piano orizzontale
B
INCLINAZIONE (°)
h
d(AB) = 200m
h(AB) = 700-650 = 50m A a
P = 50/200 x 100 = 0,25 x 100 = 25%
d
a= arctg (h/d)
a= arctg (50/200) = arctg 0,25 = 14,036° 36
Più le isoipse sono ravvicinate fra di loro, maggiore è l’acclività
(pendenza o inclinazione) del versante

d(AB) = 200m
h(AB) = 700-650 = 50m
A C P = 50/200 x 100 = 0,25 x 100 = 25%

a = arctg (50/200) = arctg 0,25 = 14,036°


B D d(CD) = 100m
h(CD) = 750-700 = 50m
P = 50/100 x 100 = 0,5 x 100 = 50%
a = arctg (50/100) = arctg 0,5 = 26,565°
Scala 1:5000

Se: d=h p=100% a= 45°


d=50m h=50m P=50/50x100=1x100=100% a=arctg(50/50)=arctg 1=45°

Una pendenza del 100% corrisponde ad una inclinazione di 45° 37


RAPPRESENTAZIONE DI VERSANTI MOLTO ACCLIVI

38
Le ‘barbette’ sono un simbolo grafico utilizzato per rappresentare
le piccole scarpate lungo i margini delle strade, dei corsi d’acqua,
degli invasi, dei calanchi, delle nicchie di distacco delle frane
La punta è diretta verso il basso
Margini calanchivi
Scarpata stradale

Scarpata di
un invaso

Scarpata
fluviale

Nicchia di frana ? 39
ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA ALLE ISOIPSE (nota l’equidistanza della carta)

Punto quotato
Isoipsa
direttrice
300 m
Isoipsa
direttrice

Quota

equidistanza 25 m

DEFINIZIONE DELL’EQUIDISTANZA DELLA CARTA


(noti i valori delle direttrici)

200
(300 – 200) : 4 = 25

40
DEFINIZIONE DELL’EQUIDISTANZA DELLA CARTA
E DEI VALORI DELLE ISOIPSE

(290 – 216) = 74 : 3 = 24,66 = 25

41
Sezione Berceto 216 I
equidistanza 25 m

1025
900 850

825 800

700

42
ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA AD UN PUNTO TRA DUE ISOIPSE

175
equidistanza a
P
25 m b
150
175

a : e = b : x
e
P
x = (b x e) / a
x a
150
b

esempio

a = 20 mm
b = 8 mm x = (8mm x 25m) / 20mm = 10m
e = 25 m
QUOTA DEL PUNTO P 150m +10m = 160 m 43
La Carta è una rappresentazione piana

I punti presenti su una superficie tridimensionale di forma quasi-sferica (la


superficie terrestre) vengono trasferiti (proiettati) su di una superficie
bidimensionale (piano).
La posizione di ogni punto della superficie terrestre è definita da una terna
di coordinate x,y (coordinate planimetriche) e z (coordinata altimetrica)

La superficie terrestre ha una forma estremamente complessa.

Superficie terrestre

44
Per essere proiettate su di una superficie
piana (la Carta) le coordinate planimetriche
devono essere dapprima riferite ad una forma
geometrica semplificata della superficie
SFERA
terrestre definibile in termini matematici
semplici (sfera o ellissoide di rivoluzione).

ELLISSOIDE DI
RIVOLUZIONE

La coordinata altimetrica attribuita ad ogni coppia


di coordinate planimetriche viene determinata
con riferimento ad una superficie non definibile in
termini matematici semplici ma con riscontro
fisico ben definito in ogni punto della superficie
terrestre (geoide)
GEOIDE
45
Superficie terrestre

Forma semplificata come riferimento Forma fisica di riferimento per la


delle coordinate planimetriche definizione della coordinata altimetrica

SFERA ELLISSOIDE GEOIDE

Proiezione su di un piano Inserimento altimetria

46
Carta
Superfici di riferimento per la definizione della posizione
dei punti della superficie terrestre

La superficie sferica è esprimibile in modo analitico


mediante l’equazione
(x-x0)2 + (y-y0)2 + (z-z0)2 = r2

Utilizzata per la determinazione della posizione planimetrica


dei punti sulla superficie terrestre che non richiede alta
SFERA precisione (carte a piccola scala).

Raggio terrestre = 6370km 47


ELLISSOIDE DI
ROTAZIONE
(SFEROIDE)

f=1/α

Utilizzato per la determinazione della posizione planimetrica dei punti sulla


superficie terrestre che richiede alta precisione (carte a grande scala).
48
Alcuni tipi di ellissoide
ELLISSOIDE Semiasse Semiasse Eccentricità Principali utenti
maggiore minore (f)
Everest (1830) 6377,276 6356,075 1/301 India
Bessel (1841) 6377,397 6356,079 1/299 Giappone.
In Italia ante 1940
Clarke (1866) 6378,206 6356,584 1/295 Nord America
Clarke (1880) 6378,249 6356,515 1/293 Sud Africa
Hayford (1910) 6378,388 6356,912 1/297 Internaz. dal 1924
In Italia dal 1940
NAD27 (1927) 6378,206 6356,584 1/295 Nord America
Krassovsky (1948) 6378,245 6356,863 1/298 URSS
GRS80 (1980) 6378,137 6356,7523141 1/298,25722 Cartografia
(geocentrico) 40 2… Ufficiale Italiana
WGS84 (1984) 6378,137 6356,7523142 1/298,25722 Navstar GPS
(geocentrico) 45 3... (Internazionale)
Sem. min. WGS84 km 6356,752314245 –
Sem. min. GRS80 6356,752314140=
km 0,000000105= 0,105 mm 49
Superficie che, partendo dal livello medio del mare,
si mantiene costantemente perpendicolare alla direzione
del filo a piombo.

GEOIDE
ondulazione geoidica

Il Geoide ha una forma complessa non esprimibile mediante una funzione


matematica semplice, ma ha un riscontro reale fisico sulla superficie
terrestre (la verticale del luogo).
La differenza fra la quota del geoide e quella dell’ellissoide è definita
ondulazione geoidica (Sulla terra: -107m +85m. In Italia +35m +75m)

Il geoide si usa come riferimento per la definizione delle quote dei punti
sulla superficie terrestre (quota ortometrica, o geoidica, o quota s.l.m)
50
Meridiani, paralleli e coordinate geografiche

N N

Lat. 0° ÷ 90°N 0°÷90°S


Long. 0°÷180°E 0°÷180°W

Normale all’ellissoide

51
Le proiezioni cartografiche
Una proiezione cartografica consiste in una trasposizione, mediante
operazioni geometriche e/o matematiche, dei punti che si trovano sulla
superficie ellissoidica della Terra su di una superficie piana.

Superficie terrestre

Ellissoide di rotazione

Superficie piana
(Carta)

52
La proiezione degli elementi presenti sulla superficie ellissoidica (o su
quella sferica) su di una superficie piana comporta inevitabilmente
l’introduzione di deformazioni negli elementi rappresentati.

Proprietà di una proiezione cartografica:

Isogonia (e Conformità). Mantenimento degli angoli fra le stesse


direzioni sulla carta e sulla superficie terrestre (e quindi della forma
degli elementi rappresentati).

Carta
Superficie terrestre 53
Equivalenza Mantenimento dei rapporti fra aree omologhe sulla
carta e sulla superficie terrestre.

Superficie terrestre

Carta

54
Equidistanza Mantenimento dei rapporti fra lunghezze omologhe
sulla carta e sulla superficie terrestre.

Superficie terrestre Carta

Le tre proprietà, tutte soddisfatte in un globo, non possono essere


tutte soddisfatte in una proiezione cartografica.
Le carte afilattiche contengono tutti e tre i tipi di deformazione,
ma in misura ridotta. 55
Concetto di proiezione cartografica PARALLELI MERIDIANI
Classificazione delle Proiezioni cartografiche

Vere: basate esclusivamente sulla proiezione


geometrica degli elementi (geometria proiettiva)

Modificate: basate essenzialmente sulla proiezione geometrica


ma con modifiche di tipo matematico
(geometria proiettiva + geometria analitica)

Convenzionali (o rappresentazioni): basate esclusivamente su principi


matematici (geometria analitica)

57
Parametri che condizionano le caratteristiche delle proiezioni

1) Tipo di superficie ausiliaria (superficie di proiezione)


2) Posizionamento della superficie ausiliaria rispetto all’ellissoide
3) Posizione del punto di proiezione

Posizionamento della superficie ausiliaria

Superficie ausiliaria
Punto di proiezione 58
1) Tipo di superficie ausiliaria (superficie di proiezione)

a) Il piano

b) Il cono

Superfici tangente secante


di sviluppo

c) Il cilindro

tangente secante
59
2) Posizione della superficie ausiliaria rispetto all’ellissoide

polare equatoriale obliqua

diretta

diretta inversa o trasversa obliqua

60
3) Posizione del centro di proiezione

Centro di proiezione

gnomonica scenografica
stereografica
(centrografica)

Centro di
proiezione

ortografica

61
Esempi di proiezioni piane (o azimutali, o prospettiche) vere

Ortografica polare
(punto di proiezione all’infinito,
piano tangente al polo)

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette che si irradiano
dal polo
I paralleli sono cerchi concentrici attorno al
Polo con distanza che si riduce verso l’equatore

Proprietà:
Equidistante lungo ciascun parallelo.
(non conforme, ne’ equivalente)

62
Stereografica polare
(Piano tangente al polo,
punto di proiezione nel polo opposto)

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette che si irradiano
dal polo
I paralleli sono cerchi concentrici attorno al
Polo con distanza che aumenta verso l’equatore

Proprietà:
Isogonica (conforme). Non equivalente.
Equidistante lungo ciascun parallelo.

Nota: proiezione utilizzata nel Sistema


Internazionale per rappresentare le zone polari
e definita Universal Polar Stereographic (UPS).

63
Stereografica equatoriale
(Piano tangente all’Equatore,
punto di proiezione agli antipodi)
Caratteristiche:
L’equatore e il meridiano di tangenza sono
linee rette. I paralleli e i meridiani sono archi
di circonferenza.

Proprietà: stereografica
Isogonica (e conforme).

Meridiano centrale:70° Est


64
Esempi di proiezioni piane (azimutali) modificate

Centrografica equidistante polare Centrografica equivalente polare

Proprietà: Proprietà:
Mantenimento delle distanze Mantenimento delle aree
in tutte le direzioni

65
Azimutale equivalente di Lambert
(Stereografica. Modifica della spaziatura fra i paralleli)

Proprietà:
Equivalenza

Equatoriale
Polare

Stereografica equatoriale
(Proiezione vera isogonica)

66
Esempi di proiezioni coniche vere

Conica equidistante

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette che convergono all’apice del cono (polo Nord).
I paralleli sono archi di circonferenze concentriche attorno all’apice del cono.

Proprietà:
Equidistanza lungo i meridiani e il parallelo di tangenza (o i due paralleli
di secanza). Non equivalente, non isogona.
67
Esempi di proiezioni coniche modificate

Conica conforme di Lambert


(Cono secante lungo due paralleli) 45°
Modificata matematicamente
per preservare gli angoli.

33°

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette che convergono all’apice del cono.
I paralleli sono archi di circonferenze concentriche attorno all’apice del cono
a distanza crescente verso il polo

Proprietà:
Isogona (e Conforme)
Equidistanza lungo i due paralleli di secanza

Nota: proiezione utilizzata per le aree alle medie latitudini con notevole
estensione longitudinale (Francia, Stati Uniti). 68
Esempi di proiezioni cilindriche vere

inversa o
tangente diretta trasversa obliqua
secante

Proiezione cilindrica diretta

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette fra
di loro parallele ed equidistanti.
I paralleli sono linee rette fra di
loro parallele ma non equidistanti.
Proprietà:
Equidistante lungo l’Equatore
Non isogona, non equivalente

69
Proiezioni cilindriche modificate
Cilindrica modificata diretta di Mercatore
(Diretta, modificata matematicamente per ridurre la distanza fra i paralleli)

Caratteristiche:
I meridiani sono linee rette fra di loro parallele ed equidistanti.
I paralleli sono linee rette fra di loro parallele ma non equidistanti.
Proprietà:
Isogona (e conforme). Non equivalente. 70
Equidistante lungo l’Equatore.
Proiezioni cilindriche modificate
Cilindrica modificata diretta di Sanson-Flamsteed
(Diretta, modificata matematicamente per preservare le aree)

Caratteristiche:
I meridiani sono linee sinusoidali
che convergono ai poli.
I paralleli sono linee fra di loro
parallele ed equidistanti.

Proprietà:
Equivalente (e conforme in ambiti ristretti intorno al meridiano centrale)
Equidistante lungo i paralleli

Nota: proiezione utilizzata per la prima «Carta topografica d’Italia alla


scala 1:100.000» (fino al 1942)

71
Cilindrica modificata di Gauss (o trasversa di Mercatore)
(Modificata matematicamente per preservare gli angoli)

Caratteristiche:
I meridiani convergono ai poli.
I paralleli e i meridiano sono linee curve che si
intersecano a 90°.
Il meridiano centrale (meridiano di tangenza) e
l’Equatore sono linee rette.
Proprietà:
Isogona (e conforme), equivalente ed equidistante
nell’immediato intorno del meridiano di tangenza

Nota: proiezione utilizzata per il «Sistema Cartografico Nazionale» (dal 1942)


e per il Sistema Cartografico Internazionale (UTM) 72
Proiezioni convenzionali (rappresentazioni)
(generalmente utilizzate per la rappresentazione dell’intera superficie terrestre)

di Robinson

Caratteristiche:
I paralleli sono linee rette.
I meridiani sono linee curve egualmente spaziate su ciascun parallelo.
I poli non sono puntiformi ma rappresentati da linee.
Proprietà:
Quasi-equivalente, quasi-conforme (alle basse e medie latitudini)

Indicatore di Tissot
(ellisse di deformazione)

Nota: Adottata ufficialmente dal 1988 al 1998 dalla National Geographic


Society
73
di Winkel
(Winkel Tripel, tripla di Winkel)

Caratteristiche:
I meridiani e i paralleli sono linee curve.
Solo il meridano centrale e l’Equatore sono linee rette.
I poli non sono puntiformi ma rappresentati da linee.

Proprietà:
Quasi-equivalente, quasi-conforme,
quasi equidistante (carta afilattica)

Nota: Adottata ufficialmente dal 1998 dalla National Geographic Society

74
Omalosina (omalografica-sinusoidale) interrotta (o discontinua) di Goode

Caratteristiche:
Proiezione mista: fino alla lat. ~41° N/S viene usata una proiezione
sinusoidale equivalente, alle latitudini più elevate la proiezione omalografica
equivalente di Mollweide.

Proprietà:
Equivalenza

Nota: in quanto equivalente viene utilizzata per rappresentare la


distribuzione spaziale di un fenomeno a scala globale (ad es. densità di 75
popolazione, reddito procapite, ecc.)
Qualunque superficie può essere utilizzata come superficie ausiliaria

Cubo

Icosidodecaedro
(32 facce, 12 pentagoni e 20 triangoli)

In modo analitico si può ottenere qualunque


tipo di rappresentazione (anche irrealistica)

76
Schema riassuntivo delle proiezioni considerate

Proiezioni piane (o azimutali)


Vere
Ortografica polare (equidistante lungo ciascun parallelo)
Stereografica polare (isogonica e conforme) UPS
Stereografica equatoriale (isogonica e conforme)

Modificate
Equidistante polare (equidistante)
Equivalente polare (equivalente)
Azimutale polare di Lambert (equivalente)
Azimutale equatoriale di Lambert (equivalente)
Proiezioni coniche
Vere
Conica equidistante (Equidistante lungo i meridiani e i paralleli di secanza)
Modificate
Conica conforme di Lambert (isogona e conforme, equidistante lungo i
paralleli di secanza)
77
Proiezioni cilindriche
Vere
Cilindrica diretta (equidistante lungo l’equatore)

Modificate
Cilindrica diretta di Mercatore (isogona e conforme)
Cilindrica diretta di Sanson-Flamsteed (equivalente)
Cilindrica trasversa di Gauss (o trasversa di Mercatore) (isogona e
conforme, localmente equivalente ed equidistante)

Proiezioni convenzionali (rappresentazioni)

di Robinson (quasi-conforme, quasi-equivalente)


di Winkel (afilattica)
Omalosina di Goode (equivalente)

78
Sistemi di riferimento e posizione di un punto
Diversa posizione spaziale di un punto di date coordinate P(x,y,z) in funzione
del sistema di riferimento adottato
Z

P (x,y,z)

z
Y
x
y
X
Diverse coordinate di un punto di data posizione spaziale in funzione del
sistema di riferimento adottato
Z

P (x1,y1,z1)

Y
z1
x1

y1
79
X
Sistemi di riferimento geodetici
Per definire la posizione dei punti sulla superficie terrestre (e quindi
permetterne la rappresentazione cartografica) è necessario definire
un sistema di riferimento per le coordinate (planimetriche e
altimetriche).

Il sistema di riferimento può essere:


locale (relativo ad una porzione limitata della superficie terrestre)
globale (relativo a tutta la superficie terrestre).

Il sistema di riferimento per le coordinate planimetriche


viene stabilito tramite la definizione di un Datum planimetrico (o
geodetico) (locale o globale).

Il sistema di riferimento per le quote viene stabilito tramite la


definizione di un Datum altimetrico (locale o globale).

80
Datum planimetrico locale:

Il Datum planimetrico locale è un insieme di parametri che definiscono:


1) Il tipo di ellissoide (semiassi a e b)
2) L’orientamento (posizionamento) dell’ellissoide in modo che
coincida il più possibile con il Geoide nell’area di interesse

1) Tipo di ellissoide.
Viene scelto l’ellissoide fra quelli più recenti (all’epoca della
definizione del Datum) che, quando opportunamente orientato, meglio
si adatta al Geoide nell’area considerata (nazione o gruppo di nazioni).

Area interessata dalla definizione del Datum


Geoide (zona di maggior coincidenza
fra ellissoide e Geoide)

Ellissoide locale

81
2) Orientamento (posizionamento) dell’ellissoide sulla superficie
terrestre che viene effettuato in corrispondenza di un punto
(punto di emanazione) in posizione centrale nell’area di interesse

a) La normale all'ellissoide nel punto di emanazione (verticale vera o


normale ellissoidica) deve essere coincidente con la verticale al geoide
(verticale del filo a piombo o normale geoidica).

Punto di emanazione

Geoide
Normale ellissoidica = Normale geoidica

Ellissoide locale

Questa condizione blocca l'inclinazione dell'ellissoide rispetto al geoide.

82
b) La quota dell’ellissoide nel punto di emanazione deve coincidere con la
quota del geoide (ellissoide e geoide sono tangenti nel punto di emanazione).
Punto di emanazione

Geoide
Quota ellissoidica = Quota geoidica

Ellissoide locale Normale all’ellissoide e al geoide

Questa condizione blocca l'altezza dell'ellissoide


rispetto al geoide.

Punto di emanazione
(tangenza fra ellissoide e geoide)

83
c) La direzione del meridiano ellissoidico che passa per il punto d’emanazione
deve essere coincidente con la direzione del meridiano astronomico (deve
avere direzione N-S).
Operativamente, si misura l’angolo azimutale (orizzontale) che una direzione
fra due punti sul terreno (di cui uno è il punto di emanazione) forma con la
direzione del nord astronomico (direzione che deve avere il meridiano
ellissoidico).
Nord Nord
P’
Il meridiano dell’ellissoide che passa per il
punto di emanazione P e che deve avere Monte Soratte
α
direzione N-S, forma l’angolo azimutale α α
con la direzione dell’allineamento P-P’.

P
Punto di
emanazione
Es. Datum ‘’Roma 40’’
Ellissoide di Hayford (o Internazionale)
Punto di emanazione Monte Mario (Roma)
Azimut da M. Mario verso M. Soratte Monte Mario
(45 km a nord di Roma) = 6° 35’ 00,88’’ (Punto di emanazione)

Questa condizione blocca la direzione dell'ellissoide rispetto al geoide.


84
Riassumendo
1) Scelta dell’ellissoide
2) Posizionamento dell’ellissoide
a) Coincidenza fra verticale geoidica e verticale ellissoidica
b) Coincidenza fra quota geoidica e quota ellissoidica
c) Definizione della direzione del meridiano ellissoidico

Datum che utilizzano ellissoidi diversi e/o diversamente orientati


sono Datum (e quindi sistemi di riferimento) diversi.

E’ sempre necessario specificare il Datum quando si utilizzano o si


assegnano coordinate di punti, in quanto un punto ha coordinate diverse
in riferimento a Datum diversi.

85
Sulla superficie terrestre esistono più di 200 Datum
planimetrici locali diversi
Nord America Geoide Europa

Australia

Considerazioni: l’asse minore dell’ellissoide non coincide con l’asse di


rotazione terrestre e non passa per il centro della Terra.

86
I GNSS (Global Navigation Satellite System)
Sistema Satellitare Globale di Navigazione

Sistemi che consentono di definire la posizione di punti sulla


superficie terrestre tramite i segnali inviati da un insieme di
satelliti costantemente in orbita attorno alla Terra
Il sistema è composto da:

1. Sezione orbitante
(satelliti)

2. Sezione terrestre
(ricevitore)

3. Sezione di controllo
(stazioni a terra)
I principali Sistemi satellitari
NAVSTAR GPS
NAVigation Satellite Time And Ranging Global Positioning System (USA)
Iniziato nel 1973, dal 1991 esteso ad usi civili (dal 2000 non criptato).
32 satelliti (24 in uso ed 8 di riserva) disposti su 6 differenti piani
orbitali (4 per ogni piano), inclinati di 55° sul piano equatoriale, ad una
quota di 20.200 km . Orbita in 11h 58min 2s.
Il GPS è il primo sistema satellitare di navigazione e ancora il più usato
nel mondo.
GLONASS
GLObal'naja NAvigacionnaja Sputnikovaja Sistema (Federazione
Russa)
Pienamente operativo dal 2012.
31 satelliti (24 operativi) disposti su tre piani orbitali (otto satelliti
su ogni piano), inclinati di 64,8° sul piano equatoriale, ad una quota di
19100 km. I tre piani sono separati di 120° ed i satelliti di uno stesso
piano distanziati 45° tra loro. Orbita in 11 ore e un quarto.

Beidou (Lett: Mestolo del Nord. Grande Carro o Orsa Maggiore) (Rep. Pop.
Cinese)
Attualmente operativo sul territorio cinese e aree limitrofe (Area del
Pacifico).
Copertura globale (30-35 satelliti) prevista per il 2020.

Galileo (Europa)
Entrata in servizio prevista per la fine del 2019. Previsti 30
satelliti (18 attivi nel dicembre 2016) orbitanti su 3 piani inclinati
rispetto al piano equatoriale terrestre di circa 56° e ad una quota
di 23.222 km.
Principio di funzionamento
Misurazione del tempo impiegato da un segnale radio a percorrere
la distanza satellite-ricevitore

Velocità di spostamento del segnale radio: 300.000 km/sec (nel vuoto)

Distanza del satellite D=TxV

Una singola misura definisce una


superficie sferica con al centro 1 2
il satellite e con il raggio 3
uguale alla distanza misurata.
Due misure definiscono due 2
superfici sferiche che
intersecandosi definiscono una
circonferenza. 1
3
Tre misure definiscono tre
superfici sferiche che
intersecandosi definiscono il
punto.
Un quarto satellite è necessario per correggere l’errore di
sincronismo fra satellite e ricevitore.

La posizione planimetrica e altimetrica di un punto


è definita con riferimento all’ellissoide.
Quindi la quota (quota ellissoidica) deve essere
corretta in base all’ondulazione geoidica per
essere riferita al geoide.
Precisione del sistema GPS ‘’normale’’ (qualche metro)

Dipende da:

. numero e posizione dei satelliti “visibili” dal ricevitore

. rifrazione dei segnali satellitari attraverso la ionosfera

. impedimenti naturali o antropici alla ricezione dei segnali

. errore multipercorso (multipath error)

rifrazione multipath error


Il GPS differenziale (basato su una rete GPS)
(errore con misurazione statica prolungata: <1 cm)
Rete GPS:
Insieme di 4 o più stazioni GPS fisse e permanenti, omogenee per
precisione e qualità, collegate fra di loro e la cui posizione è definita
con la precisione del cm.
I ricevitori della rete GPS ricevono i segnali dai satelliti e calcolano
gli errori nella posizione definita dai satelliti. Questi errori vengono
trasmessi ai ricevitori mobili che utilizzano l’informazione per
correggere le distanze satellitari.
Definizione di un Datum planimetrico globale
1) Il tipo di ellissoide globale geocentrico (semiassi a e b)
2) L’orientamento (posizionamento) dell’ellissoide globale

1) Tipi di ellissoide globale

World Geodetic System (U.S. Department of Defense)


WGS60 WGS66 WGS72 WGS84

Geodetic Reference System (Intern. Union of Geodesy and Geophysics (IUGG))


GRS80

GRS80 (1980) 6378,137 6356,752314140 1/298,257222…


WGS84 (1984) 6378,137 6356,752314245 1/298,257223...

Diff.= 0,105 mm

95
2) Orientamento (posizionamento) dell’ellissoide globale

Centro nel baricentro terrestre (sistema geocentrico)

Asse Z coincidente con l’asse di rotazione terrestre


Asse X definito dall’intersezione del piano
equatoriale con il meridiano di Greenwich

Asse Y a 90° dagli assi precedenti

Il sistema geodetico globale viene utilizzato come sistema di riferimento sia


nella gestione dei GNSS (Global Navigation Satellite System), che nei campi
della Geodesia e Cartografia. 96
Realizzazione (materializzazione) di un Datum planimetrico
Individuazione di un insieme fisico di punti sulla superficie terrestre, di cui
vengono misurate le posizioni, ovvero assegnate le coordinate planimetriche
(e altimetriche) relativamente al Datum (tipo e orientamento dell’ellissoide).
Questo insieme di punti, definiti ‘Vertici trigonometrici’, prende il nome di
«rete di inquadramento» o «rete geodetica».

La prima Rete geodetica italiana (di I°, II°, III° e IV°) è stata realizzata
(fra il 1862 e il 1919) mediante «triangolazione» costituita da misure
dirette sul terreno di distanze ed angoli.

Nella realizzazione della prima rete geodetica italiana sono state definite
mediante ‘’triangolazione’’ le coordinate planimetriche (ed altimetrica) di
30.000 punti trigonometrici (vertici dei triangoli). 97
Rete di I° ( ) e II° ( ) ordine Rete geodetica italiana di I° ordine

Materializzazione di un Punto Rappresentazione di un Punto


trigonometrico sul terreno trigonometrico sulla carta

1940 Ridefinizione (Ellissoide di Hayford, orientato a Roma «M.Mario»)


98
1950 Ridefinizione (Ellissoide di Hayford, orientato a Potsdam «ED50»)
Realizzazione dei Sistemi di riferimento globali

Vantaggi dei sistemi riferimento globali:


1) Un riferimento globale rappresenta un sistema di riferimento unico per
tutta la superficie terrestre
2) Consente una rapida e precisa acquisizione delle coordinate tramite i
sistemi satellitari

Problemi nella realizzazione del Datum in quanto i punti di riferimento sul


terreno ubicati su placche continentali diverse sono soggetti ad un continuo
spostamento reciproco (la placca Euroasiatica si muove verso NE rispetto alla
Placca Africana di circa 2cm/anno) e richiedono un frequente ricalcolo della
loro posizione.

I Sistemi di riferimento globali e la loro realizzazione

Il sistema WGS84 è materializzato presso le stazioni del NIMA


(National Imagery and Mapping Agency – USA)
La materializzazione viene periodicamente aggiornata e le sue realizzazioni sono
indicate con WGS84 (GXXX), dove G indica che le misure sono effettuate
con il GPS e XXX indica la settimana GPS in cui la realizzazione è resa
disponibile. Ad esempio il WGS84 (G1762) corrisponde all’inizio della
settimana GPS1762, cioè il 16/10/2013. 99
La realizzazione dei Sistemi di riferimento globali (non USA) è gestita
dallo IERS (International Earth Rotation Service).

Nel 1984 lo IERS ha definito il Datum denominato ITRS (International


Terrestrial Reference System) adottando il Datum WGS84.

Il Datum ITRS/WGS84 è unico ma ha numerose e diverse realizzazioni


(globali/internazionali, continentali e nazionali) che vengono continuamente
aggiornate in modo da considerare gli spostamenti continui (tettonica
delle placche) a cui sono soggetti i punti che rappresentano la
materializzazione sul terreno del Datum.

100
Realizzazioni globali/internazionali

La realizzazioni globali del Datum ITRS sono definite ITRF


(International Terrestrial Reference Frame).

Un ITRF è definito dalle coordinate di punti sul terreno e dalla velocità di


spostamento dei punti ed è espresso nella forma ITRFYY(to).
In cui:
to indica l’anno (denominato epoca) di stima (misura) delle coordinate dei punti;
YY indica l’anno in cui vengono calcolate (ricalcolate), in base alla velocità di
spostamento, le coordinate dei punti.

Ad es.;
la realizzazione denominata ITRF90(88) indica che il calcolo delle coordinate è
avvenuto nel 1990 utilizzando le stime (misure) effettuate nell’epoca 1988;
la realizzazione ITRF91(88) indica che il calcolo è avvenuto nel 1991,
sempre utilizzando le stime del 1988.

E’ anche possibile calcolare le coordinate per un anno precedente a quello delle


stime: ad es. l’ITRF92(94) contiene le coordinate dei punti riferite al 1992
calcolate utilizzando le stime del 1994.

101
Realizzazione europea (continentale)

Spostamento verso NE dei punti di riferimento


collocati in Europa (20cm nei 9 anni fra il 1992
e il 2000).

Realizzazione di una rete europea solidale con la


placca euro-asiatica gestita dalla EUREF (EUropean
REference Frame) che ne ha definito il sistema di
riferimento nel 1989, chiamato ETRS89 (coincidente
con ITRS) e che adotta l’ellissoide GRS80.
La realizzazione ETRF89 coincide con la
realizzazione ITRF89.
(La rete è stata successivamente ampliata verso
nord e est per includere gran parte dei paesi
dell’ex URSS (ETRF96)).
Realizzazione ETRF89

In Italia sono presenti 9 punti della rete. 102


Realizzazione italiana dell’ETRF89
E’ rappresentata dalla rete IGM95 (realizzata fra il 1992 e il 1996)
Costituita da circa 2000 punti (raffittimento delle rete europea) + 3000
punti di raffittimento regionale.

103
Ultima realizzazione dell’ETRF è l’ETREF2000(2008)

La realizzazione italiana dell’ETREF2000(2008) e’ rappresentata dalla RDN


(Rete Dinamica Nazionale) realizzata nel 2008 e costituita da 99 stazioni
GPS differenziale permanenti.

Errori: < 1 cm in planimetria


< 1,5 cm in altimetria

Ricalcolo della rete IGM95

104
Ufficializzazione dell’ETRF2000(2008)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECRETO 10 novembre 2011
Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale
(Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/2012 - Supplemento ordinario n. 37)

Art. 1
omissis
Art. 2
Sistema di Riferimento Geodetico Nazionale
A decorrere dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del
presente decreto, il Sistema di riferimento geodetico nazionale adottato dalle
amministrazioni italiane e' costituito dalla realizzazione ETRF2000 - all'epoca 2008.0 - del
Sistema di riferimento geodetico europeo ETRS89, ottenuta nell'anno 2009 dall'Istituto
Geografico Militare, mediante l'individuazione delle stazioni permanenti, l'acquisizione
dei dati ed il calcolo della Rete Dinamica Nazionale.
Art. 3
Formazione di nuovi dati
A decorrere dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del
presente decreto, le amministrazioni utilizzano il Sistema di riferimento geodetico
nazionale per georeferenziare le proprie stazioni permanenti, nonché per i risultati di
nuovi rilievi, le nuove realizzazioni cartografiche, i nuovi prodotti derivati da immagini
fotografiche aeree e satellitari, le banche dati geografiche e per qualsiasi nuovo 105
documento o dato da georeferenziare.
Revisione della RDN (RDN2) Maggio 2014

a) Inserimento di 55 nuove stazioni


- 21 in sostituzione di quelle dismesse
- 34 di raffittimento della rete
b) Calcolo delle coordinate

Riassumendo:

Sistemi di riferimento (Datum) globali


WGS84 (per misure satellitari NAVSTAR GPS)
ITRS (International Terrestrial Reference System)
Sistema di riferimento europeo
ETRS (European Terrestrial Reference System)

Nota: in campo cartografico le differenze fra WGS84, ITRS e ETRS sono


trascurabili.
Errore massimo: errore che si commette nel rilevare dalla Carta la
posizione di un punto = 0,2 mm moltiplicato per il denominatore della scala.
Scala 1:10.000 0,2 mm x 10.000 = 2 metri > 20cm (1992-2000)
106
Definizione di un Datum altimetrico locale

Superficie terrestre

Forma semplificata come riferimento Forma fisica di riferimento per la


delle coordinate planimetriche definizione della coordinata altimetrica

SFERA ELLISSOIDE GEOIDE

Proiezione su di un piano Inserimento altimetria

Carta
Geoide: superficie che, partendo dal livello medio del mare, si mantiene
costantemente perpendicolare alla direzione del filo a piombo.

Riscontro fisico: perpendicolarità in ogni punto alla direzione del filo a piombo.
Posizionamento altimetrico: quota zero del geoide in corrispondenza del
livello medio del mare.

Mareografo

108
Livello medio del mare per l’Italia fissato al mareografo di Genova mediante
misure condotte dal 1937 al 1946 (denominato ‘Genova 1942’)

Mareografo di Genova

109
Realizzazione del Datum altimetrico locale:
a) Definizione delle quote, determinate tramite ‘livellazione trigonometrica’,
in corrispondenza dei vertici trigonometrici
b) Definizione delle quote, determinate tramite una ‘Livellazione geometrica’
in corrispondenza di punti specifici definiti ‘Capisaldi di livellazione’
distribuiti lungo le principali strade di comunicazione italiane

110
Determinazione della quota tramite misure satellitari
Tramite le misure satellitari la quota viene definita rispetto all’ellissoide
‘quota ellissoidica’ e deve essere corretta dell’ondulazione geoidica per
essere trasformata in ‘quota ortometrica’.

h =quota ellissoidica (misura satellitare)


N = ondulazione geoidica
H = h – N = Quota ortometrica (o geoidica)

In Italia, il modello ITALGEO (Politecnico di Milano e IGM) definisce i


valori dell’ondulazione geoidica (rispetto alle quote ellissoidiche
WGS84/ETRS89) in corrispondenza di un sottoinsieme dei vertici
dell’IGM95.
Il modello è continuamente aggiornato: ITALGEO95, ITALGEO99 e
ITALGEO2005.

111
Modelli di Datum altimetrico globale

Esistono diversi modelli di geoide a scala globale, definiti in modo analitico


mediante una lunga serie di armoniche sferiche, denominati EGM (Earth
Gravitational Model), associati al sistema WGS84, che presentano però
una bassa risoluzione:
l’EGM84 (32.757 armoniche, risol. ~100km)
l’EGM96 (130.317 armoniche,risol. ~55km)
l’EGM2008 (4,6 milioni di armoniche, risol. ~10km)

115
Cartografia analogica e digitale
Una Carta topografica ‘classica’ (su supporto cartaceo) è una carta analogica
in quanto gli elementi in essa contenuti (ad es. la distanza fra due punti) sono
misurabili su scala continua rapportandoli (quindi per analogia) alle lunghezze
definite su uno strumento fisico di misura (ad es. un righello).

Una carta digitale ha un contenuto (caratteristiche del territorio) espresso


in forma numerica in uno o più files (ed è pertanto passibile di elaborazione
tramite strumenti informatici, ad es. un GIS)

Scansione (formato raster)


e digitalizzazione (formato vettoriale)
Carta analogica Carta digitale
Visualizzazione su monitor
o stampa su carta

113
Formato (rappresentazione) raster e vettoriale

Situazione sul terreno


Corsi d’acqua

Formato raster File con la matrice dei dati


00000000000
00000000000
11000000000
01110000003
00001133330
................

Formato vettoriale File con le coordinate dei vertici File degli attributi

1 0,33 4,30 10,27 23,22 1 Attributo 1 ………


2 4,2 5,5 9,8 10,11 19,17 23,22 2 Attributo 2 ………
3 23,22 28,21 35,20 38,21 44,28 3 Attributo 3 ………

114
Superficie terrestre

Forma semplificata come riferimento Forma fisica di riferimento per la


delle coordinate planimetriche definizione della coordinata altimetrica

SFERA ELLISSOIDE GEOIDE

Proiezione su di un piano Inserimento altimetria

Carta
Il rilevamento cartografico

Acquisizione delle caratteristiche del terreno (riferite all’ellissoide)


da rappresentare sulla Carta

1) Rilevamento diretto sul terreno (Tecniche topografiche)


2) Rilevamento da foto aeree (Tecniche aerofotogrammetriche)
3) Rilevamento da satellite (Tecniche satellitari)

116
Rilevamento diretto sul terreno (Tecniche topografiche)

a) Riferimento (appoggio) ai
punti trigonometrici di I-II-
III-IV ordine

b) Definizione della posizione


e della quota degli elementi
sul terreno tramite misura di
distanze e angoli 1
3 2

Tavoletta pretoriana 117


Rilevamento da foto aeree (Tecniche aerofotogrammetriche)
Dal 1° febbraio 1957 viene sancito ufficialmente l’utilizzo esclusivo
delle foto aeree per l’esecuzione della cartografia IGM

Basato sulla visione tridimensionale (visione stereoscopica) dovuta alla


visione dello stesso oggetto da due punti di vista diversi.
Nell’aerofotogrammetria viene fotografata da un aereo la stessa porzione
di superficie terrestre da due punti diversi.
Ogni fotografia (analogica o digitale) viene denominata fotogramma

118
Fasi per la costruzione di una carta :

a) Ripresa aerofotogrammetrica

b) Costruzione di una rete di punti di appoggio sul terreno


Definizione di punti sul terreno di cui sono note le coordinate spaziali

c) Restituzione fotogrammetrica
Acquisizione, tramite due fotogrammi stereoscopici, della forma e
delle dimensioni degli oggetti presenti sul terreno

d) Ricognizione topografica diretta sul terreno


Individuazione di particolari o informazioni non visibili dall’alto
(zone in ombra, toponomastica)

e) Editing grafico e alfanumerico, ed (eventualmente) stampa


della carta
a) ripresa aerofotogrammetrica

I fotogrammi vengono acquisiti lungo percorsi dell’aereo, definiti


strisciate, in modo tale che ogni fotogramma includa circa il 60% del
fotogramma precedente, che rappresenta l’area di visione stereoscopica
Strisciate e sovrapposizione longitudinale e laterale tra fotogrammi

Sovrapposizione longitudinale

Sovrapposizione laterale
Immagini per visione stereoscopica
Foto storica IGM (1920-30) Camera fotogrammetrica digitale

Flotta CGR Drone


(Compagnia Generale Ripreseaeree – Parma)
b) costruzione di una rete di punti di appoggio
Determinazione sul terreno delle coordinate planimetriche e
altimetrica di punti ben visibili sui fotogrammi a cui riferire la
posizione degli oggetti rilevati dai fotogrammi durante la successiva
fase di restituzione (con strumenti topografici o mediante GPS)

Ricevitore GPS

Tacheometro

Punti di appoggio
124
c) Restituzione fotogrammetrica
Fotorestitutore analogico (immagini fotografiche)
Modalità operative:
Visione stereoscopica
Manovelle per Ricostruzione dell'orientamento relativo dei
lo spostamento fotogrammi stereometrici
della marca
sull’immagine Osservazione stereoscopica della stessa
stereoscopica coppia di fotogrammi, su ognuno dei quali
viene proiettata una marca di riferimento
mobile

Posizionamento sul terreno tramite


coincidenza delle marche dei due
fotogrammi

Utilizzando manovelle manovrate


manualmente, si seguono con la marca gli
oggetti sul terreno. I movimenti della marca
Pennino vengono trasmessi ad un pantografo per il
disegno della carta
Pantografo

125
Fotorestitutore digitale (immagini digitali)
E’ costituito da un computer e da un software capace di
rilevare le coordinate dai fotogrammi (ottenuti da
immagini digitali o da scansione di fotogrammi su
pellicola) e fornire le coordinate spaziali dei punti
individuati dalla marca mobile azionata tramite il
mouse.

Per la visione tridimensionale viene utilizzato uno stereoscopio a specchi applicato


ad uno schermo panoramico o, in alternativa, occhiali elettronici 3D a cristalli liquidi

L’output è digitale (raster o vettoriale) 126


d) Ricognizione topografica diretta sul terreno
Individuazione di particolari o informazioni non visibili dall’alto

Sponda fluviale non visibile

Nome delle strade


Numeri civici
Toponomastica

127
e) Editing grafico e alfanumerico, ed (eventualmente) stampa
della carta
Correzione ed integrazione dei dati.
Vestizione grafica con inserimento della simbologia e della legenda.
Stampa della carta.

Ortofotopiano e ortofotocarta
Rappresentazione non deformata (vista ortogonale) di
una foto aerea mediante ‘’raddrizzamento differenziale’’
dell'immagine aerofotogrammetrica digitalizzata (con
deformazione prospettica)

Combinano le caratteristiche dell’immagine


fotografica con le qualità geometriche della
rappresentazione cartografica

128
Ortofotopiano

Ortofotocarta: Ortofotopiano con


l'indicazione di elementi toponomastici,
dei riferimenti altimetrici (quote e
isoipse), del reticolato geografico e
chilometrico. Il Vesuvio (CGR)
Analisi del territorio tramite visione delle immagini stereoscopiche

Geomorfologia e fotointerpretazione (III anno)


Riconoscimento delle forme elementari del rilievo
mediante foto interpretazione
Rilevamento da satellite (Tecniche satellitari)
Ad es. satelliti Landsat, QuickBird, IKONOS o RapidEye

QuickBird è un satellite artificiale commerciale per telerilevamento ad alta


risoluzione spaziale (60-70cm in pancromatico) orbitante ad una quota di circa
600 km, di proprietà della DigitalGlobe, lanciato nel 2001.

Ortofoto QuickBird 1:10000 (163090.ECW)


(R.E.R – AGEA Agenzia per le Erogazioni in
agricoltura)

131
Ortofoto QuickBird utilizzate per la costruzione della carta dell’uso
del suolo dalla Regione Emilia-Romagna (1:25000) 132
Il telerilevamento (da aereo o da satellite) per la mappatura
delle caratteristiche ambientali della superficie terrestre
e delle loro variazioni nello spazio e nel tempo

133
LA CARTOGRAFIA ITALIANA
ENTI PREPOSTI ALLA REALIZZAZIONE DI CARTOGRAFIA
ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA (IIM) (Genova):
Produzione di carte costiere, nautiche e batimetriche.

ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE (IGM) (Firenze):


Produzione, aggiornamento e cessione della cartografica
nazionale a media e piccola scala.
Copertura aerofotogrammetrica del territorio nazionale.
Costituzione e gestione della banca dati geografici nazionali.
Gestione delle reti trigonometriche e di livellazione nazionale.
http://www.igmi.org/

REGIONI: Produzione, aggiornamento e cessione della cartografica


a media e grande scala (Carte Tecniche Regionali (CTR)).
Copertura aerofotogrammetrica del territorio regionale.
Costituzione e gestione della banca dati geografici regionali.
Gestione delle reti trigonometriche e di livellazione regionale.
https://geoportale.regione.emilia-romagna.it/it

Portale cartografico Nazionale (Geoportale Nazionale)


http://www.pcn.minambiente.it/GN/
La prima «Carta d’Italia»
Realizzata fra il 1878 e il 1903 (1919)

Datum: ’’Ante 1940’’


Ellissoide di Bessel (1841)
Orientato: a Genova (per Italia settentrionale)
a Roma (per Italia centrale)
a Castanea delle Furie (ME) (per Italia meridionale)
Riferimento unico a Genova nel 1919
Proiezione: modificata sinusoidale equivalente (e conforme in ambiti ristretti)
di Sanson-Flamsteed.
Proiezione cilindrica inversa policentrica riferita al centro di
ciascuno degli elementi cartografici 1:100 000.

Meridiano di riferimento: Roma-Monte Mario


Realizzazione: Prima rete geodetica Italiana
FOGLI 1:100.000 (277)
QUADRANTI 1:50.000
TAVOLETTE 1:25.000

30’
15’
quadrante
10’

7’ 30’’
20’
tav. 5’

IV I

NO NE Denominazioni:
III II 1:100000 F. 150 Roma
SO SE 1:50000 F.247 III Stilo
136 1:25000 F.29 I NE Monte Rosa 138
La «Carta d’Italia»

Dal 1940 (1942)

Datum: ‘’Roma 40’’


Ellissoide di Hayford (ellissoide Internazionale)
Orientato: a Roma – Monte Mario (Azimut a M.Soratte 6°35’00,88’’)
Proiezione conforme di Gauss (inversa di Mercatore)
Realizzazione: revisione della prima rete geodetica italiana

1) Istituzione del Sistema Cartografico Nazionale ‘’Gauss-Boaga’’

2) Inserimento del reticolato chilometrico (coordinate piane)

3) Introduzione di un fattore di scala lungo i meridiani

137
1) Il sistema Cartografico Nazionale ‘’Gauss-Boaga’’
(esclusivamente italiano)
Proiezione cilindrica conforme di Gauss (o trasversa di Mercatore)
(quasi equivalente ed equidistante nell’immediato intorno del meridiano
di tangenza)

Per coprire il territorio italiano sono stati assunti due meridiani di


tangenza che definiscono due fusi estesi in longitudine di circa 6° 30’
138
TERRITORIO NAZIONALE DIVISO IN 2 FUSI di circa 6° 30’ in long.
FUSO OVEST FUSO EST
(meridiano centrale 9° E di Greenwich) (meridiano centrale 15° E di Greenwich)

Coordinate geografiche:
Parallelo di riferimento: Equatore (Lat 0°)
Meridiano di riferimento: Monte Mario (Long 0°)
(12° 27’ 08,40’’ Est di Greenwich)
Longitudini dei limiti dei due fusi
Fuso Ovest
da Greenwich da M.Mario
Limite Ovest 6° Est 6° 27’ 08,40’’ Ovest
Meridiano centrale 9° Est 3° 27’ 08,40’’ Ovest
Limite Est 12° 27’ 08,40’’ Est 0°

Fuso Est
da Greenwich da M.Mario
Limite Ovest 11° 57’ 08,40’’ Est 0° 30’ Ovest
Meridiano centrale 15° Est 2° 32’ 51,60’’ Est
Limite Est 18° 30’ Est 6° 02’ 51,60’’ Est

Long. Ovest I Long. Est

139
W E

FOGLI
(285 Numerati da 1-277)

FOGLI 1:100.000
QUADRANTI 1:50.000
TAVOLETTE 1:25.000

140
2) Introduzione del reticolato chilometrico nel sistema Gauss-Boaga
Reticolato geografico: meridiani e paralleli geografici costituiti da archi
fra loro perpendicolari sull’ellissoide e sul piano (proiezione di Gauss).
Coordinate geografiche: latitudine e longitudine (in gradi)
Per rendere più semplici i calcoli relativi alla
definizione di un punto sulla carta è stato introdotto il
‘Reticolato chilometrico’ in cui meridiani e paralleli
sono linee rette (e non archi) fra loro perpendicolari
sul piano.
I meridiani sono paralleli al meridiano centrale del
fuso. I paralleli sono paralleli all’Equatore.
Coordinate chilometriche (o coordinate piane, o
coordinate rete): coordinata est e coordinata nord (in
metri).

Meridiano centrale del fuso (riferimento per le coordinate est)

Reticolato chilometrico

Reticolato geografico

Equatore (riferimento per le coordinate nord)


141
Valori convenzionali attribuiti ai meridiani centrali dei fusi (falsa origine):
Fuso Ovest 1500 km Fuso Est 2520 Km

Il primo numero indica il fuso


(1=fuso Ovest, 2=fuso Est)

Il valore 500 evita valori negativi a ovest


del meridiano centrale.
I 20 km aggiunti al valore del meridiano
Centrale del Fuso Est evitano confusione
dei punti nella fascia di sovrapposizione.

Es. fuso Ovest 1565030 4937754


1365000 4937754

Es. fuso Est 2565030 4937754


1500 km 2520 km 2365000 4937754

Fuso Ovest Fuso Est

142
Nelle Carte il reticolato Gauss-Boaga non è tracciato ma indicato
lungo i bordi con dei simboli convenzionali

FUSO OVEST FUSO EST Y


Coordinate (in metri)
Est 1579311
4cm = 1Km
Nord 4938914
(1:25.000)

143
311m /25.000=0,01244m=12,44 mm) Coord. EST 1579311 m

1579000 m
311 m

Coord. NORD 4938914 m

914m/25.000=0,03656m=
36,56mm

4938000 m

144
Fuso EST

Fascia di sovrapposizione

145
3) Introduzione di un fattore di scala lungo i meridiani
Deformazioni della carta in un fuso di 6° (12° 27’ 08,40’’ )
6° 9° 12°

allungamento

allungamento
Deformazione
lineare = 0
Deformazione Deformazione
lineare = 0,0008 lineare = 0,0008
(8m ogni 10km) (8m ogni 10km)

146
6° 9° 12°
proiezione cilindrica inversa
(con cilindro secante)

accorciamento

allungamento
allungamento
Deformazione
lineare = -0,0004
(-4m ogni 10km)

Deformazione Deformazione
lineare = +0,0004 lineare = +0,0004
(+4m ogni 10km) (+4m ogni 10km)

147
La «Carta d’Italia»

Dagli anni ‘50

Datum: European datum 1950 (ED50)


Ellissoide di Hayford (ellissoide Internazionale)
Orientamento medio a Potsdam (Germania)
Meridiano di riferimento: Greenwich
Proiezione conforme di Gauss (inversa di Mercatore)
Realizzazione: compensazione della rete geodetica europea
del 1° ordine e ricalcolo della rete geodetica nazionale

Adozione del reticolato chilometrico del Sistema Internazionale


UTM (Universale Trasversa di Mercatore)

Cambiamento delle coord. geografiche di Monte Mario rispetto a Greenwich

Roma 40 ED50
Long. 12° 27’ 08,40’’ Est 12° 27’ 10,93’’ Est
Lat. 41° 55’ 25,51’’ Nord 41° 55’ 31,49’’ Nord
148
180°E-W
168°E 174°E 174°W 168°W
Sistema Internazionale UTM
Fuso 59 Fuso 60 Fuso 1 Fuso 2

Individuazione di 60 fusi (ampiezza 6°)


numerati verso est a partire
dall’antimeridiano di Greenwich.

Proiezione di Gauss (inversa di


Mercatore) con cilindro tangente
(secante) al meridiano centrale di
ciascun fuso. (60 proiezioni distinte,
proiezione policilindrica).

84° N

Fra 84°N e 80°S.


A latitudini più elevate UPS 80° S
(Stereografica Universale Polare)
Reticolato chilometrico del Sistema Internazionale UTM

60 FUSI (6° long)


Greenwich Numerati da 1 a 60
20 FASCE (8° lat.) tra 84°N e 80°S
Lettere maiuscole dalla C alla X
(escluse la I e la O)
1200 ZONE (6° long x 8° lat)
Numero del fuso + lettera della fascia

Per l’Italia
FUSI: 32 33 34
FASCE: S T
ZONE: 32S 32T 33S 33T 34S 34T

150
151
Suddivisione delle zone in QUADRATI CENTOCHILOMETRICI
fusi 1 2 3
180°

fasce P Quadrato
centochilometrico

152
equatore
INDICAZIONE QUADRATI CENTOCHILOMETRICI

COPPIA DI LETTERE:

1a lettera COLONNA
24 lettere (da A a Z
escludendo I e O)
attribuite dal 180°
meridiano verso est lungo
l’equatore per 18° di
Longitudine (3 fusi, poi si
ricomincia dalla A)
C
2a lettera RIGA
B 20 lettere (da A alla V
A escludendo I e O) verso
Nord per 18° di latitudine
AB C D (poco più di 2 fasce, poi si
ricomincia dalla A)
Meridiano centrale
Equatore
del fuso
153
Relazione fra ZONE e QUADRATI CENTOCHILOMETRICI

ZONE QUADRATI CENTOCHILOMETRICI


delimitate da meridiani (convergenti delimitati da meridiani rete (paralleli
verso i poli) e paralleli geografici al meridiano centrale del fuso)
(linee curve) e paralleli rete (paralleli all’Equatore)
154
Meridiani geografici I quadrati centochilometrici
in Italia

Reticolato
chilometrico
T

Meridiani centrali dei fusi S

32 33 34
Valore convenzionale attribuito al meridiano centrale 155
dei fusi (falsa origine): 500 km
T

32 33 34

156
Coordinate chilometiche UTM Reticolato chilometico UTM

4cm = 1Km
(1:25.000)

157
La «Carta d’Italia» Nuova edizione (dal 1987)
VECCHIO TAGLIO CARTOGRAFICO NUOVO TAGLIO CARTOGRAFICO
FOGLI 1:100.000 (285)
QUADRANTI 1:50.000 FOGLI 1:50.000 (652)
TAVOLETTE 1:25.000 (3545) dimensioni 20’ long. 12’ lat.
30’ Denominazione: Serie 50
15’ (in corso di completamento)
quadrante
10’ SEZIONI 1:25.000 (840/2298)
dimensioni 10’ long. 6’ lat.
7’ 30’’
20’ Denominazione: Serie 25
tav. 5’ (Interrotta. Prosegue in forma
numerica nella serie 25DB)
20’
10’
IV 6’ I
IV I 12’

III II
NO NE
III II
SO SE
FOGLIO N° 181 – PARMA NORD

159
denominazione:
FOGLIO N°216 – BORGO VAL DI TARO

160
FOGLIO N° 239 SEZ. I - PREGGIO

161
denominazione:

FOGLIO N°216 SEZ. I - BERCETO

162
La «Carta d’Italia»

Dal 27/02/2012

Datum: ‘‘ETRS89’’ (ITRS84-WGS84)


Ellissoide GRS80 (WGS84) (ellissoide globale geocentrico)
Proiezione conforme di Gauss (inversa di Mercatore) (UTM)
Meridiano di riferimento: Greenwich
Realizzazione: ETRF2000(2008) (in Italia IGM95, RDN)

F.374 Sez.I-Roma Nord-Est


Serie 25DB-Ediz. IGM (2001)

Reticolato UTM

Reticolato Gauss-Boaga (fuso Est)

163
CATALOGO IGM - MAPPA INDICE FOGLI ALLA SCALA 1:50.000

164
Catalogo interattivo
( http://www.igmi.org/ware/ )

165
Altre carte IGM

Carta d'Italia serie 250 (detta anche regionale)


15 fogli alla scala 1:250 000 di dimensioni variabili.
Inquadrata nella rappresentazione conforme di Gauss-Boaga, con l'origine della
longitudine al meridiano di Greenwich.

Carta “Il Mondo 1404" serie 500


14 fogli alla scala 1:500000, con dimensioni di norma di 4° in long. e 2° in latit.
Inquadrata nella rappresentazione conica conforme di Lambert con l'origine
della longitudine al meridiano di Greenwich e con il reticolato UTM riferito al
sistema geodetico europeo (ED50).

Carta "Il Mondo 1301" serie 1000


6 fogli alla scala 1:1000000, con dimensioni di 6° in long. e 4° in lat.
Inquadrata con il reticolato UTM nella rappresentazione policonica modificata;
origine della longitudine al meridiano di Greenwich e ha il reticolato UTM basato
sull'ellissoide di Clarke 1880 modificato.

166
Cartografia IGM in forma numerica (vettoriale e raster)

Dati Cartografici Numerici


(da supporto cartaceo esistente tramite scanner e digitalizzazione o
direttamente da restituzione fotogrammetrica numerica)

•Dati vector
orografia relativa a:
carta serie 25V (tavoletta) e 25 (sezione) alla scala 1:25 000
carta serie 50 (foglio) alla scala 1:50 000
carta serie 100V (foglio) alla scala 1:100 000

•Dati raster
Cartografia alla scala: 1:25 000, 1:50 000 e 1:100 000
Carta internazionale alla scala 1:250 000, 1:500 000,1:1 000 000

•DTM (Digital Terrain Model)


Grigliato in coordinate piane, passo 20 m
Grigliato in coordinate geografiche, passo 1" e 3" di arco

167
Disponibilità vettoriali 25DB

168
DETERMINAZIONE DELLE COORDINATE DI UN PUNTO sulla Carta

I RETICOLATI DELLA CARTA

GEOGRAFICO

UTM

GAUSS-BOAGA

169
Es.: determinazione delle coordinate geografiche della casa ‘la Costa’

9°58’00”E 9°59’00”E
n N

N
N (mm) : n(mm) = 60’’ : x’’
x’’ = n(mm) x 60’’ : N (mm)

Latitudine Longitudine n
N=74mm n=48mm N=53mm n=30mm
48mm x 60’’ : 74mm =39” 30mm x 60’’ : 53mm =34”
Lat. 44°35’39” N Long. 9°58’34” E 44°35’00”N

Datum ED50 170


esercizio: determinare le coordinate geografiche
del tabernacolo in località OSSELLA

171
longitudine
9°56’00”E x= 12 x 60 : 53 = 14’’ Long. 9°56’14”E
53mm

12mm

74mm
49mm

44°34’00”N

latitudine
N(mm) : n(mm) = 60’’ : x’’ x= 49 x 60 : 74 = 40”
x’’ = n(mm) x 60’’ : N(mm)
Lat. 44°34’40”N
Individuazione della posizione di un punto sulla carta
date le sue coordinate geografiche
esempio: lat. 44° 34’ 51’’ N long. O9° 58’ 32’’ E
N(mm) : n(mm) = 60’’ : x’’ n(mm) = N(mm) x x’’ : 60’’
9°58’00”E 9°59’00”E
53mm
28mm

Longitudine • 626
n(mm) =53mm x 32’’ : 60’’ = 28mm

44°35’00”N

63mm 74mm
Latitudine
n(mm) =74mm x 51’’: 60’’ = 63mm
44°34’00”N
173
Esercizio. Individuare sulla carta la posizione del punto con le seguenti
coordinate geografiche: Lat.44°35’20’’ Long.09°51’36’’
09°51’00”E
Longitudine 31,8mm
n(mm)=53mm x 36’’:60’’=31,8mm
• 742

24,7mm
44°35’00”N

Latitudine
n(mm)=74mm x 20’’: 60’’=24,7mm

174
DETERMINAZIONE DELLE COORDINATE CHILOMETRICHE
(Designazione) DI UN PUNTO (UTM e Gauss-Boaga)
Nel sistema UTM
La cifra 1 (2,3) davanti alla coordinata Est
rende pari il numero di cifre totali

T 32TNQ15731004935420
COORDINATA
NORD (al metro)
ZONA
QUADRATO COORDINATA
100 km LATO EST (al metro)

Approssimazione al metro:
numero totale di cifre = 14
S
32TNQ157310493542
32 33 34 Approssimazione al decametro:
numero totale di cifre = 12

175
esempio: Coordinate chilometiche UTM. Edificio in Località Garzìa

176
Località Garzia coordinata est: 568 km+
32T NQ 15686754937450 (27mm x 25m) = 675 m
568675 m

coordinata nord: 4937 km+


(18mm x 25m) = 450 m
4937450 m

27 mm

18 mm
177
Eliminazione cifre piccole

32T NQ 15686754937450
32TNQ6867537450 (al metro)
32TNQ68673745 (al decametro)

178
esercizio: determinare le coordinate chilometriche UTM
della cima del M. Gallinara (al metro, al decametro, senza
le cifre piccole)

179
M. Gallinara

19mm x 25000=475000mm=475m
33mm x 25000=825000mm=825m

32TNQ15774754935825 (al metro)

32TNQ157748493583(al decametro)

32TNQ7747535825 (senza le cifre


piccole, al metro)

32TNQ77483583 (senza le cifre


piccole, al decametro)

19mm
Designazione alternativa di un punto
(al metro):
33mm

Fuso: 32N (S)


Coord. Est 577475
Coord. Nord 4935825
180
Individuazione di un punto sulla carta date le coordinate
chilometriche UTM Es.32TQN15781804929325

180m:25000=
0,0072m=7,2mm

325:25000=
13mm 0,013m=13mm

7,2mm

181
Coordinatometro

4cm = 1km(1:25000)

Distanze in scala
(1:25000)
180:25=7,2mm

7,2mm

182
578180m (est)
4929325m (nord)

325m

180m

183
DETERMINAZIONE DELLE COORDINATE
CHILOMETRICHE DI UN PUNTO
Nel sistema Gauss-Boaga

Come per UTM dopo aver determinato le coordinate chilometriche


dei riferimenti (tramite i valori indicati per i vertici) e aver
tracciato il reticolato chilometrico

184
1579000 Determinare le coordinate
1577000 1578000
chilometriche Gauss-Boaga
della cima del M. Gallinara
Coordinate vertice NE
Est 1579311
Nord 4938914
4938000

16mm x 25 = 400m
16mm
26mm x 25 = 650m

Coord. Est 1577400


26mm Coord. Nord 4935650

4935000 185
L’ORIENTAMENTO DELLA CARTA

Ng
3 TIPI DI NORD Nm Nq

NORD GEOGRAFICO Ng

NORD MAGNETICO Nm

NORD DEL RETICOLATO CHILOMETRICO Nq

Ng Nm Nq

186
LA DECLINAZIONE MAGNETICA

ANGOLO FORMATO DALLA DIREZIONE DELLA COMPONENTE ORIZZONTALE


DEL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE (direzione dell’ago della bussola) CON LA
DIREZIONE DEL NORD GEOGRAFICO (direzione dei meridiani)

varia nel tempo


e nello spazio

Ng
Nm Nq

187
Variazione della declinazione magnetica

Nel tempo
Posizione polo N magnetico
(2003) 78°N 104°W
(2012) 86°N 147°W

Nello spazio
Declinazione orientale
Declinazione occidentale

188
LA CONVERGENZA RETE

ANGOLO TRA IL NORD GEOGRAFICO E Ng


IL NORD DEL RETICOLATO CHILOMETRICO
Nm Nq

189
meridiano rete

meridiano
geografico

190
Sezione “Berceto” 216 I

Convergenza linee
nel centro isogoniche
della carta

declinazione
magnetica

191
CALCOLO DELLA DECLINAZIONE MAGNETICA ATTUALE (2016)
differenza in anni: 2016-1985=31 variazione complessiva 31 x 6’30”=3°21’30”
declinazione magnetica attuale -0°45’ + 3°21’30”=2°36’30”
I VALORI POSITIVI VANNO POSTI A SINISTRA DELLO ZERO
DELLA SCALA GRADUATA
valore attuale declinazione magnetica 2° 36’ 30”

Direzione del
Nord magnetico

193
LA CARTOGRAFIA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

ELEMENTO scala 1:5.000 edizione dal 1975 al 1981


SEZIONE scala 1:10.000 edizione dal 1975 al 1981
TAVOLA scala 1:25.000 edizione dal 1984
FOGLIO scala 1:50.000 edizione dal 1984

Ottenuta con tecniche aerofotogrammetriche

Disponibili in forma digitale (raster e vettoriale)


FOGLIO alla scala 1:50.000

Stesso taglio, estensione e denominazione del FOGLIO IGM 1:50.000


(20’ long. 12’ lat.) 44 FOGLI

Quadro d’unione

Esempio denominazione: FOGLIO 199 Parma Sud

195
TAVOLA alla scala 1:25.000 (suddivisione in 4 parti del FOGLIO)
20’
10’

NO NE
6’

12’

SO SE

Esempio denominazione: TAVOLA 180SE Salsomaggiore Terme


(suddivisione in 4 parti della TAVOLA e in
SEZIONE alla scala 1:10.000 16 parti del FOGLIO)
20’
5’ 00’’
3’ 00’’

01 02 03 04

05 06 07 08

12’

09 10 11 12

13 14 15 16

Esempio denominazione: SEZIONE 180160 Salsomaggiore Terme


(suddivisione in 4 parti di una SEZIONE e
ELEMENTO alla scala 1:5000
in 64 parti del FOGLIO)
20’
2’ 30’’
1’ 30’’

01 02 03 04

05 06 07 08

12’

09 10 11 12

13 14 15 16

DENOMINAZIONE di un ELEMENTO Esempio 180162 Salsomaggiore Terme


NOTE ILLUSTRATIVE DI UN ELEMENTO CTR
Stralcio dell’ELEMENTO CTR 198143 Pizzo d’Oca (scala 1:5.000)

9° 45’ 00’’
44°37’30’’

Reticolato UTM

Reticolato
Coordinate
Gauss-Boaga
geografiche

Isoipse

10 cm (500m)
201
198143

202
203
Legenda e segni convenzionali CTR 1:5000

1/1/1980

65pp (12 tavv.)


http://www.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/archivio-
cartografico/database-topografico-regionale/pubblicazioni/carta-tecnica-regionale-
seconda-edizione/at_download/file/ (2° edizione) 204
NOTE ILLUSTRATIVE DI UNA SEZIONE CTR (1:10.000)
La SEZIONE deriva da unione e riduzione fotomeccanica di 4 ELEMENTI
NOTE ILLUSTRATIVE DI UNA TAVOLA RER (1:25.000)
La TAVOLA deriva da riduzione e ridisegno con
semplificazioni delle SEZIONI alla scala 1:10.000

Norme IGM 1960


Stralcio della TAVOLA “LANGHIRANO” Reticolato
regionale
Equidistanza 25 m

Isoipse
intermedie (25m)

Isoipse Reticolato
direttrici (100m) UTM

300 !!!

4cm (1km)

Reticolato Coordinate
Gauss-Boaga geografiche
Nuova TAVOLA (Carta Topografica Regionale 1:25.000)
Ottenuta tramite selezione dei contenuti del DBTR (Database Topografico
Regionale)

209
Coordinate geografiche (ETRS89-UTM)

4 cm

210
Coordinate piane (chilometriche) (ETRS89-UTM)
NOTE ILLUSTRATIVE DI UN FOGLIO RER (1:50.000)
(Riduzione e ridisegno delle
TAVOLE 1:25.000)

211
Reticolato
regionale

Reticolato UTM

Reticolato
Gauss-Boaga

Coordinate
geografiche
212
Carte alla scala 1:250.000 dell’Emilia Romagna

Carta topografica (1994)

Carta fisico-politica (2008)

Carta da satellite (2000)


(Risoluzione 25m)

213
ESEMPI DI CARTE TEMATICHE DELLA REGIONE E-R

CARTA GEOLOGICA scala 1:10.000 anni di edizione: dal 1986


area: Appennino emiliano – romagnolo
CARTA GEOLOGICA scala 1:50.000
(dai rilevamenti di base alla scala 1:10.000)
CARTA DELL’INVENTARIO DEL DISSESTO scala 1:10.000
Datum utilizzati in Italia

Ante 1940
Ellissoide di Bessel
Orientato a (punto di emanazione) : Genova (per il Nord),
Monte Mario (per il centro),
Castanea delle Furie (Messina) (per il Sud)
Riferimento unico a Genova nel 1919
Meridiano di riferimento: Monte Mario
Materializzazione: prima rete geodetica italiana
Proiezione: policentrica naturale (o sinusoidale) equivalente
di Sanson-Flamsteed

Roma40
Ellissoide di Hayford (Internazionale)
Orientato a (punto di emanazione): Monte Mario
Meridiano di riferimento: Monte Mario
Realizzazione: ricalcolo della rete geodetica italiana
Proiezione: conforme di Gauss (o trasversa di Mercatore)
Sistema di coordinate piane: Gauss-Boaga
217
European Datum 1950 (ED50)
Ellissoide di Hayford (Internazionale)
Orientato a: Postdam (orientamento medio europeo)
Meridiano di riferimento: Greenwich
Realizzazione: integrazione e compensazione delle reti nazionali esistenti
Proiezione: conforme di Gauss (o trasversa di Mercatore)
Sistema di coordinate piane: UTM (Universale Trasversa di Mercatore)

European Terrestrial Reference System (ETRS89)


Ellissoide GRS80 (Geocentrico)
Meridiano di riferimento: Greenwich
Realizzazione: europea ETRF2000(2008)
italiana: rete IGM95 e RDN (RDN2)
Proiezione: conforme di Gauss (o trasversa di Mercatore)
Sistema di coordinate piane: UTM (Universale Trasversa di Mercatore)

218
SCHEDA MONOGRAFICA (MONOGRAFIA)

Centrino

219
Centrino ubicato in Via Chiavari (Parma)

220
Acquisizione carte dal Portale RER
http://geoportale.regione.emilia-romagna.it/

221
222
223
224
225
Gentile utente aldo.clerici@unipr.it,
la sua richiesta di download e' stata presa in carico con il numero #47291.
Di seguito le informazioni di dettaglio:
- Strati cartografici: DBTR2013 - Carta Topografica Regionale 1:25.000 - Edizione 2014 - versione
stampabile con cartiglio
- Sistemi di riferimento: ETRS 1989 UTM Zone 32N, EPSG:25832
- Formato dati: pdf
- Nome area da scaricare: 199NE
I dati richiesti saranno estratti e inseriti in un archivio compresso (downloadRASTER_47291.zip). Non
appena il file sara' disponibile ricevera' una e-mail contenente il link da cui avviare il Download raster.
Il file sara' disponibile per 4 giorni.

Gentile utente aldo.clerici@unipr.it,


i dati da lei richiesti sono disponibili ai seguenti URL:
http://geoportale.regione.emilia-
romagna.it/++resource++GeoViewER.GeoER/RER_Download/aldo.clerici@unipr.it/rer_download/1490439
293115/download_47291.zip
Sono stati creati il giorno 25 marzo 2017 alle ore 11:54.53 e rimarranno disponibili per 4 giorni.
Di seguito il dettaglio del download effettuato:
- Identificativo: 47291
- Strati cartografici: DBTR2013 - Carta Topografica Regionale 1:25.000 - Edizione 2014 - versione stampabile
con cartiglio
- Sistemi di riferimento: SIST_RIF_ES32
- Formato dati: pdf
- Nome area da scaricare: 199NE
Grazie per aver utilizzato il Servizio di Download di Dati Geografici della Regione Emilia Romagna.
226
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228
229
IL PROFILO TOPOGRAFICO (PROFILO ALTIMETRICO)
Linea di intersezione di un piano verticale con la superficie topografica

Curva che mostra l’andamento altimetrico del terreno lungo una


determinata direzione
230
Sezione geologica
Tracciamento di un profilo da una carta topografica
ELEMENTO CTR 180162 Salsomaggiore Terme. Scala 1:5000 (equid. 5m)
Tracciamento del profilo altimetrico dal punto a quota 248.8
al punto a quota 305.3
1) Disegno della traccia sulla carta

A
B
2) Misura delle distanze dei punti di intersezione della traccia con le isoipse

Distanza Quota
Note
progressiva (cm) (metri)
(A) 0 248,8
0,21 245
0,52 240
0,74 235
1,05 230
1,40 225
1,80 220
2,20 215
………. ……….
(B)17,55 305,3
190
195
195?
A 200 200

195 192?

300 305
305 301?

320 B
321,7? 320
300
3) Definizione di una scala delle distanze e di una scala delle altezze
(se le due scale sono uguali il profilo viene definito ‘’geometrico’’)
Si assuma una scala delle distanze 1:4000 (1mm=4m); fattore di
scala 5000/4000 = 1,25
Si assuma una scala delle altezze 1:1000 (1mm=1m)
4) Individuazione delle quote minima lungo la traccia (192m)
e scelta della quota di base (ad es.180m)

5) Calcolo delle distanze in scala

Quota Distanza
Distanza Note (metri) in scala (cm)
progressiva (cm) (5/4 = 1,25)

(A) 0 248,8 0
0,21 245 0,26
0,52 240 0,65
0,74 235 0,93
1,05 230 1,3
……... …… ……
(B)17,55 305,3 21,9
Distanza Distanza 9,54 265 11,93
progressiva Quota Note in scala (cm) 9,98 270 12,48
(cm) (metri) (5/4 = 1,25) 10,34 275 12.93
10,69 280 13,36
(A) 0 248,8 0 10,96 285 13,70
0,21 245 0,26 11,10 290 13,88
0,52 240 0,65 11,38 295 14,23
0,74 235 0,93 11,60 300 14,5
1,05 230 1,3 11,73 305 14,66
1,40 225 1,75 12,21 310 15,26
1,80 220 2,25 12,60 315 15,75
2,20 215 2,75 13,60 320 17,0
2,43 210 3.04 14,15 321,7 M.Castellazzo 17,69
2,72 205 3,4 14,70 320 18,38
3,06 200 3,83 14,83 315 18,54
3,58 192 Rio Avana 4,48 15,12 310 18,9
4,14 200 5,18 15,70 305 19,63
4,55 205 5,69 16,70 301 20,88
4,87 210 6,09 17,45 305 21,81
5,13 215 6,41 (B) 17,55 305,3 21,9
5,41 220 6,76
5,72 225 7,15 6) Calcolo dello spazio orizzontale necessario
per il disegno del profilo. Lunghezza della
6,18 230 7,73
6,80 235 8,5
7,40 240 9,25 traccia (17,6cm) per il fattore di scala
7,85
8,30
245
250
9,81
10.38
orizzontale (1,25) 17,6cm x1,25= 22cm
8,70
9,15
255
260
10,88
11,44
Calcolo dello spazio verticale necessario
per il disegno del profilo. Dislivello massimo
(321,7-180=131,7m) per la scala delle
altezze (1:1000) 131,7m / 1000 = 0,1317m
= 13,17cm
7) Riporto su carta millimetrata delle distanze (asse orizzontale) e delle
quote associate (asse verticale).

330
320
310
300
290
280
270
260
250 0 248,8
0,26 245
240 0,65 240
230
220
210
200
190
180
A B
8) Tracciamento del profilo mediante l’unione dei punti individuati.

Monte
Castellazzo
330
320
310
300
290
280
270
260
250
240
230
220 Rio Avana

210
200
190
180
A B
Equidistanza 25 m
PROFILO TOPOGRAFICO
tra i punti
A di quota 782 m
B di quota 632 m

scala Distanze 1:10.000 (fattore


di scala 25000:10.000 =2,5)
B
scala Quote 1:10.000 (1mm=10m)

A
B

A
Distanza
Distanza
Quota Note in scala (cm)
progressiva (cm)
(metri) (25.000/10.000=2,5)

(A) 0 782 Qmax 0


0,1 775 0,25
0,4 750 1,0
0,83 725 2,08
1,3 725 3,25
1,7 700 4,25
2,0 675 5,0
2,3 650 5,75
2,7 625 6,75
3,06 600 7,65
3,5 575 8,75
4,1 550 10,25
4,2 545 T. Mozzola 10,5
4,3 550 10,75
5,88 552 Strada com. 14,7
6,08 550 15,2
6,3 545 Rio 15.75
6,4 550 16,0
6,9 550 17,25
7,15 540 Rio Qmin 17,88
7,25 550 18,13
7,65 571 Strada com. 19,13
7,91 575 19,78
8,42 600 21,05
8,72 625 21,8
(B) 9,05 632 22,63
Riporto delle distanze (asse orizzontale) e delle quote (asse verticale).

800
700
600
500
A B
Disegno del profilo

Strada Strada
T. Mozzola comunale comunale
800
Rio Rio
700
600
500
A B
Interpretazione dell’andamento del profilo fra le isoipse
305 305
301

~980 ~995
A B A B

1000 1000 995


980 975
975
950
950

A B
A B
550

550

560 570 560


570

550 550

550
LA DELIMITAZIONE DEL BACINO IDROGRAFICO

BACINO IDROGRAFICO
Il bacino idrografico è l’area (porzione di territorio) che raccoglie
le acque di precipitazione (acque meteoriche) che arrivano a
confluire (tramite il reticolato idrografico) in un punto (sezione) di
un corso d’acqua.

SPARTIACQUE
Linea che delimita il bacino idrografico
SPARTIACQUE

RETICOLATO
IDROGRAFICO

SEZIONE
Il bacino idrografico del F. Po (~70.000 Km2)
IMPLUVIO
Linea che unisce i punti di massima
curvatura delle isoipse con concavità
verso il basso (linea di convergenza)
+

- DISPLUVIO
Linea che unisce i punti di massima
curvatura delle isoipse con concavità
verso l’alto (linea di divergenza)

-
CARATTERISTICHE DELLO SPARTIACQUE
E’ UNA LINEA CHIUSA
NON TAGLIA MAI UN CORSO D’ACQUA

E’ UNA LINEA DI DISPLUVIO (divergenza)

PASSA IN MEZZO ALLE ISOIPSE CHIUSE E IN


CORRISPONDENZA DEI PUNTI A QUOTA MAGGIORE
ESERCIZIO: TRACCIAMENTO DELLO SPARTIACQUE

Definizione della sezione di chiusura


Evidenziazione del reticolato
Tracciamento dello spartiacque
idrografico a monte della sezione
Spartiacque del Rio della Borella - ELEMENTO 198143 PIZZO D’OCA (Scala 1:5000)
Bacino del Rio Erbettola

SEZIONE IGM 216 I BERCETO


(Scala 1:25000)
BACINO IDROGRAFICO (superficiale)
BACINO IDROGEOLOGICO (sotterraneo)
Prova d’esame (esempio)
(Su carta alla scala 1:25.000)

1) Tracciare il profilo topografico fra i punti quotati A e B le cui coordinate UTM


(oppure Geografiche, oppure Gauss-Boaga) sono rispettivamente:
Punto A: 4937510 583520
Punto B: 4947820 583930
Si utilizzi una scala 1:10.000 per le distanze e 1:5.000 per le altezze.
(13 punti)

2) Delimitare il bacino idrografico del T. Dorbora fino alla confluenza nel T. Sturla
(13 punti)

3) Cos’è la scala della carta ? (2 punti)


4) Cos’è la declinazione magnetica ? (2 punti)

FINE
Tempo a disposizione 2 ore

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