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PROFESSIONAL IT_NA_CO_GUIÓN_13
I ENSENYANCES DE RÈGIM ESPECIAL
ESCOLES OFICIALS D’IDIOMES
PROVES DE CERTIFICACIÓ
2012-2013
TRACCIA CONTENUTO
1. Prueba para la destreza de Comprensión Oral, Nivel Avanzado de italiano, curso 2012-
2013, Comunidad Valenciana.
Benvenuti a questa prova di Comprensione Orale.
Ecco le istruzioni per lo svolgimento della prova.
La prova di Comprensione Orale è formata da 3 esercizi.
Per lo svolgimento di ogni esercizio si procederà nel modo seguente:
All’inizio di ogni esercizio avrete un minuto e trenta secondi per leggere le domande a cui
dovrete rispondere.
Scaduto il tempo di lettura sarete avvisati da un suono, BEEP, e si comincerà con il primo
ascolto del primo esercizio.
Dopo il primo ascolto avrete una pausa di trenta secondi per rispondere alle domande e
poi si procederà con il secondo ascolto del primo esercizio.
Alla fine avrete due minuti per rispondere definitivamente e controllare le domande.
Dopo i due minuti si proseguirà con il secondo esercizio con lo stesso procedimento e poi
si continuerà con il terzo esercizio.
Durante l’ascolto degli esercizi potete prendere appunti sui fogli che vi sono stati dati.
Se avete dei dubbi potete esporli adesso giacché durante la prova è vietato parlare.
Non mi resta altro che augurarvi un buon lavoro a tutti.
2. Nel primo esercizio ascolterete un’informazione riguardante il carcere di Volterra. Leggete
le affermazioni e poi indicate con una croce se sono vere o false come nell’esempio
numero 0.
Avete adesso 1 minuto e 30 secondi per leggere le affermazioni proposte.
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(30’’ silenzio)
4. Secondo ascolto del primo esercizio.
Brano 0
In un tempo, in un’epoca in cui il ruolo fondamentale dell’informazione è la
disinformazione, cioè si... si... fa di tutto per disinformare.
Brano uno
Queste... questi spettacoli che vediamo transitare in televisione con premi, con storie di
naufraghi finti, con famiglie che si riappacificano, che portano drammi terribili che son tutti
falsi, preparati, per uno del mestiere capisce benissimo il gioco della preparazione, del
trucco, insomma.
Brano due
Sono quelli che distraggono completamente il pubblico, il pubblico è meglio dire “la gente”
dal... dall’importanza di partecipare di persona alla vita di una comunità.
Brano tre
Il fatto della difficoltà del vivere in una società dove esistono di continuo violenze è
esasperata volutamente. Un tempo si diceva “la cronaca nera”, e era un modo di stordire
di... di... di togliere dalla dalla via importante, quella che regge la struttura del sapere. Oggi
è tutta cronaca nera, vai a vederti i servizi di televisione e t’accorgi che ti ammalano
proprio costantemente.
Brano quattro
Insomma è fatto tutto in modo che ci sia lo stordimento e non si vada mai assolutamente
alle cose vitali.
Brano cinque
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Per esempio, quando un operaio cade da un impiantito e si sfracella, sono tre secondi che
si vengono usati. Non si va così a perseguire giustamente i colpevoli, i responsabili di
queste morti. E nota bene che è una strage. Di questo non si parla, si tace, si parla
soltanto della situazione della cronaca nera. La cronaca nera distrae fortemente il
pensiero e l’idea di immaginare dell’uomo e della donna.
Brano sei
- Il tema dei morti sul lavoro è un tema forte nel suo lavoro e nella sua vita perché suo
padre si salvò in un crollo di un’impalcatura nel 1913.
- Certo.
- In cui morirono delle persone.
- In Francia.
- ... in Francia. Poi sulle morte, sulle morti sul lavoro ci fu la questione della censura in
televisione.
- E fu talmente fondamentale che noi su quello dicemmo “no”.
Brano sette
Noi... non ci censurate il fatto, nota bene, di tacere sul particolare tragico delle morti sul
lavoro, delle “morti bianche” cosiddette. Non ne volevano sapere i dirigenti, così come non
si doveva parlare della mafia, una delle cose che veramente irritò il potere è che noi
abbiamo presentato la mafia per quello che è, cioè un’organizzazione criminale che ha
anche addentellati con il potere.
(30’’ silenzio)
7. Secondo ascolto del secondo esercizio.
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E naturalmente voi sapete che quando si viene eletti si perde, diciamo, il dovere di andare
in prigione, in qualche modo, all’epoca c’era l’immunità parlamentare totale.
Enzo Tortora rinunciò all’immunità parlamentare totale perché volle farsi processare,
quindi, poi a seguire, tornò di nuovo in prigione nel corso di un Congresso Radicale fu
ammanettato e riportato in prigione; insomma, fece sua quella campagna che ancora oggi
è nel cuore dei radicali.
Enzo Tortora riuscì a tornare, riuscì a tornare nella sua televisione, la televisione che
amava tantissimo e che gli renderà omaggio, appunto, domenica e lunedì con un film in
due puntate su Rai1, di cui parleremo fra pochissimo. Sentiamo quali parole usò per
tornare:
- Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche...
E “dove eravamo rimasti”, questa frase è diventata storica, è il sottotitolo del caso Enzo
Tortora che vi ricordo, domenica e lunedì in prima serata, su Rai1 eh... andrà in onda.
Il regista Ricky Tognazzi, Ricky Tognazzi è anche lo straordinario interprete. Ha avuto
come una mutazione fisica ed è entrato dentro Enzo Tortora.
E siamo collegati con Ricky Tognazzi e Simona Izzo, che sono... Simona è stata la
sceneggiatrice e insieme a Giancarlo De Cataldo.
- Simona, voi vi siete basati anche su due libri, no? Ha detto...
- Sì, “Applausi e sputi” di Vittorio Pizzuto e poi “Fratello segreto” che, secondo me, è stata
la fonte, diciamo così, da un punto di vista emotivo.
- Beh! Ringrazio tutti, ringrazio Ricky Tognazzi, Simona Izzo...
(30’’ silenzio)
10. Secondo ascolto del terzo esercizio.
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