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LA VIOLENZA NON HA GENERE

Sono Dalida, ho 24 anni e sono una studentessa di “Interfacce e Tecnologie della


comunicazione” , università che ha sede a Rovereto (TN).
Il mio progetto e la mia aspirazione di vita è quella di prevenire e sensibilizzare il tema della
violenza. Per fare ciò il comune di Molveno mi ha dato la possibilità di realizzare il mio
progetto realizzando tre panchine e organizzando due convegni per affrontare la tematica in
questione. A questi due incontri hanno partecipato la dott.ssa ​Marica Malagutti psicologa
forense, il dott. Davide Vanni psicologo e sessuologo forense ed infine l’avvocato Roberto
Perghem.

Le panchine :
1) PANCHINA NERA:​ Il colore dell’amore è rosso, non viola tumefatto
Questa panchina raffigura un occhio piangente che richiama il DOLORE, attorno ad esso è
presente il viola dei LIVIDI, il tutto all’interno di un vortice che richiama il CIRCOLO VIZIOSO
della violenza. Questa prima struttura nera serve per sensibilizzare alla violenza.
2) ​PANCHINA BIANCA​: Vedere il mondo con gli occhi dell’amore
Questa panchina raffigura un occhio- mondo all’interno di un cuore e nei lati di esso sono
presenti 4 aggettivi dell’amore ed i corrispettivi contrari presenti nella violenza. Ogni colore
corrisponde al suo opposto.
3) ​“La violenza non ha genere”:​ ​ ​Si parla sempre di femminicidi e violenza contro le donne
(ci sono anche più casi) però non ci si sofferma mai in realtà a pensare che la violenza è
attorno a noi. In ogni luogo, in ogni cultura, perché la violenza non ha genere.. non ha un
sesso. La violenza è presente attorno a noi e va prevenuta educando le prossime
generazioni all’amore.
Con il mio progetto volevo affrontare le seguenti tematiche :
AMORE PER LA VITA:
Si cerca sempre di aiutare le donne ad uscire dalla violenza e questa è una cosa giusta,
però fino ad oggi nessuno si è mai occupato di risalire al vero problema: quello di insegnare
ad amare per prevenire la violenza. Amare non deve essere inteso solo amare la persona
che si sceglie come compagno-a ma l amore per la vita.
Vivere con amore: se si ama la vita e si vuole bene a se stessi si potrà anche volere bene
alle persone che faranno parte della propria vita.

DENUNCIARE PER UNIRCI:


​si sentono sempre molte persone dire :”ma cosa denunci a fare che in Italia non serve a
nulla?” ed è proprio questo che si sbaglia.. più denunce equivalgono a più testimonianze di
questo problema ancora attuale e presente ancora nella nostra società moderna.
Denunciando la violenza per far capire alla politica italiana che bisogna approfondire meglio
il discorso “GIUSTIZIA”. L’unione fa la forza, quindi la popolazione deve incominciare a non
tirarsi indietro nel denunciare.
FARSI AIUTARE E SOSTENERE:
​ Oltre a denunciare il fatto è importante anche un sostegno psicologico che accompagni la
(donna o non) vittima di violenza ad uscire dallo stato di frustrazione affidandosi e
rivolgendosi in centrI antiviolenza, psicologi, polizia.

Perchè ho deciso di affrontare questa tematica?

Tutto iniziò 3 anni fa: la mia vita è ricominciata una seconda volta. l’universo mi ha dato un
altra opportunità per amarmi. Il 3 marzo 2016 io in un momento di lucidità ho deciso di
scappare da quella casa prigione in cui ero rinchiusa. Abitavo con il mio ex partner in questa
casa, aveva adirittura le sbarre sulle finestre proprio quasi dovesse assomigliare ad una
prigione. Siamo stati insieme quasi un anno ed in questo periodo su una settimana non
venivo picchiata forse solo 2 giorni alla settimana, ogni pretesto era buono per insultarmi,
abbattermi e ridere mentre io piangevo tra le sue mani. Ho subito sberle in ogni parte del
corpo, pugni nelle costole, sulle cosce, sulle braccia. Spesso mi calciava la testa o il sedere,
mi metteva in punizione, mi sputava addosso, mi dava delle regole da tenere in casa e per
ricordarle mi faceva studiare dei fascicoli sulla memoria.

Ora però dopo aver subito questa violenza,sono in un certo sento rinata,mi sento forte, sono
più consapevole delle mie capacità e di me stessa. sono uscita da quel circolo vizioso grazie
agli aiuti di psicologi e familiari. sicuramente non è stato semplice ma ce l ho fatta e sono
qui a dare la mia testimonianza per tutte quelle persone che hanno subito o subiscono
violenza dicendo che ce la si può fare, anche se non sembra. il passo difficile è imparare a
chiedere aiuto.

PROGETTI FUTURI:
- portare il progetto delle panchine e dei convegni anche in altri comuni se hanno
piacere e possibilità di aderire a questo progetto (Entro l’8 Marzo 2020 realizzerò
altre due panchine per il comune di Mezzocorona)
- ampliare il mio brand non solo come t-shirt d’abbigliamento ma anche altri oggetti
come cover, quaderni, e altre cose ancora.

Le maglie che ho realizzato per sensibilizzare questo tema sia linea maschile
che femminile:

- dei corsi nelle scuole superiori per insegnare a riconoscere i comportamenti di una
persona potenzialmente aggressiva
- scrivere un libro sulla mia storia di violenza e l’uscita da essa.
- dei corsi nelle scuole elementari per educare i bambini all’amore per la vita, per il
mondo, per se stessi e i valori di giustizia.

Come ultima cosa volevo lasciare dei link:


- sulla mia storia passata:
https://www.ladige.it/territori/rovereto/2016/06/22/sotto-accusa-botte-sputi-fidanzata-v
entenne

- sul progetto Molveno :


https://www.lavocedeltrentino.it/2019/07/31/la-violenza-non-ha-genere-ieri-a-molveno
-i-primo-incontro/

https://www.lavocedeltrentino.it/2019/08/14/la-violenza-non-ha-genere-ieri-a-molveno
-la-seconda-serata/

https://www.ladige.it/territori/lavis-rotaliana/2019/07/30/panchine-anti-violenza-liniziati
va-molveno

Lascio anche la mia mail:


dalidalagiorgia@gmail.com
ed il mio contatto telefonico: 3408801373

Cordiali saluti,
Dalida La Giorgia

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