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Università

per Stranieri
di Siena

Centro
CILS

Certificazione
di Italiano come
Lingua Straniera

Trascrizioni
delle prove
di ascolto
Sessione: Giugno 2014

Livello: TRE-C1
Trascrizioni delle prove di ascolto

Ascolto - Prova n. 1
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero uno.
Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

–– E allora, andiamo avanti con gli altri argomenti che abbiamo previsto in trasmissione a Start oggi. Parliamo adesso di
una fiera mondiale, una fiera molto importante che si sta volgendo in questi giorni a Norimberga, perché ci sono oltre
quattrocento espositori italiani e stiamo parlando della Fiera Mondiale del Biologico, si chiama Biofach e allora diamo il
benvenuto in trasmissione a Vincenzo Vizioli, che è Presidente dell’AIAB che è l’Associazione Italiana per l’Agricoltura
Biologica, buongiorno Presidente.
–– Buongiorno a voi.
–– E allora, per l’Italia si tratta di un appuntamento molto importante questo, perché il nostro Paese è considerato un paese,
diciamo, d’eccellenza nella produzione dei prodotti biologici.
–– Sì, è una, è l’appuntamento mondiale più importante, per noi è fondamentale, in quanto siamo il primo paese europeo, per
superficie, operatori e anche siamo i primi esportatori e c’è una grande attenzione per il prodotto italiano e in questo periodo di
crisi generalizzata, in cui è venuta a mancare, cioè, disponibilità economica e quindi anche i consumi si sono contratti, in realtà,
invece, il biologico è cresciuto, sia nel mercato estero, ma, finalmente, è cresciuto anche nella domanda interna.
–– Perché poi, il biologico, in effetti, dà quel senso di sicurezza nell’alimentazione che facciamo, no? Presidente, perché
probabilmente anche sentendo, guardandoci in giro, quelle che sono anche, le, i vari inquinamenti del suolo, insomma,
e tutto quello che sentiamo e che ci racconta quotidianamente la cronaca, automaticamente ognuno di noi tende a
cercare il prodotto che sia, comunque, fatto con dei criteri biologici, sani, quindi.
–– Ma, per dirla con uno slogan “Chi fa biologico si è impegnato a realizzare i prodotti sani e buoni per chi li mangia e per l’ambiente
in cui sono prodotti” e poi io ci aggiungerei anche per la salute di chi li produce.
–– E certo.
–– Sicuramente questi ragazzi sì, hanno tanto coraggio perché recuperano una tradizione, quindi, un sapore antico, ma, allo stesso
tempo, lo attualizzano, innovando, utilizzando spesso la rete, il digitale, utilizzando internet, ad esempio, non solo il sito, ma
anche Unicommerce, quindi, il sito attraverso il quale è possibile vendere.
–– Certo.
–– Perché, poi, nelle statistiche, le maggiori percentuali, di tumori allo stomaco stanno proprio in chi opera nell’agricoltura intensiva.
–– Ecco, volendo parlare anche di lavoro, Presidente Vizioli, in effetti anche il comparto dell’agricoltura biologica, in effetti
2 avrebbe anche bisogno di braccia, in questo senso, no?, o comunque, gente che sia specializzata e che produca della,
degli ortaggi biologici, ad esempio?
–– Sicuramente, il settore dell’orto-frutta è il settore che è più gettonato e quindi deve, che deve crescere e con questo, insomma,
deve crescere anche la ricerca e l’assistenza tecnica, perché oggi, diciamo, uno dei problemi che c’ha, l’Agricoltura Biologica,
che è un settore fortemente innovativo e ha necessità che l’innovazione sia sostenuta dalla ricerca, ma questo concetto del
lavoro non è solo come opportunità di lavoro ma almeno per quanto sta facendo la mia Associazione è anche la dignità del
lavoro e quindi iniziare a ragionare anche in termini di pagare correttamente chi lavora in Agricoltura, spesso quando vediamo
dei prezzi di prodotti, per dirne una, le arance a zero e ottanta e allora uno si deve domandare quanto le hanno dovute pagare
al produttore e quanto il produttore ha pagato chi li ha raccolte.
–– E allora noi la ringraziamo, Presidente Vizioli, Vincenzo Vizioli, presidente dell’AIAB, che è l’Associazione Italiana
per l’Agricoltura Biologica, per averci fatto capire, conoscere un po’ meglio, quello che è un comparto importante,
ricordiamo questa fiera che si sta svolgendo a Norimberga, è la Fiera Mondiale del Biologico e va avanti fino al quindici
febbraio, grazie, Presidente Vizioli, buon lavoro.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.


(Silenzio per un minuto)

Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l’ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale inizia la prova numero due)

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Università di Italiano come Sessione Giugno 2014
per Stranieri di Siena Lingua Straniera Livello: TRE - C1
Trascrizioni delle prove di ascolto

Ascolto - Prova n. 2
Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero due.
Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

–– Un buongiorno a tutti da Anna Longo. Le piazze, i giardini, gli spazi pubblici della città, sono ancora luoghi di incontro
e di scambio? Quanto, le amministrazioni se ne fanno carico? Quanto è cresciuto, invece, il ruolo del mercato e delle
sue cittadelle del consumo? Cosa significa questo per noi? Tenteremo oggi, su questi temi un confronto tra il passato
e il presente, per capire che cos’è che è cambiato e di cosa c’è bisogno per consentire uno sviluppo armonioso della
nostra società.
Beautiful Day degli U2, uno dei brani scelti dagli studenti dell’Università di Sassari per un video che si chiama, si intitola
Dove ci incontriamo.
Ed è con noi, Antonietta Mazzette, la Docente del Corso Magistrale in Analisi delle Politiche Urbane, dove, appunto,
studiano questi studenti e che noi salutiamo. Buongiorno, Mazzette.
–– Buongiorno a lei e agli ascoltatori.
–– Ecco, abbiamo messo un po’ di musica.
–– L’ho sentita, sì.
–– Eh, per augurarci anche una bella giornata, visto che il tempo non è mai buono in questo periodo, allora, il video va
be’ dico qualcosa sul video, è una incursione nei quartieri di Sassari, a caccia di quello che è la possibilità di stare,
incontrarsi nelle piazze, nei giardini, fra l’altro vi si vede una città bellissima. Lei, Mazzette, ha curato Pratiche sociali di
città pubblica, un libro pubblicato da Laterza che comincia proprio con un confronto tra passato e presente: che cos’è
cambiato da questo punto di vista, dall’uso degli spazi pubblici e dalla loro esistenza, insomma, per noi?
–– È uno spazio di proprietà pubblica, controllato dall’autorità pubblica, accessibile a tutti che in termini politici, poi, significa la forma
materiale, del diritto di cittadinanza, oppure, pensiamo alla piazza in quanto spazio aperto a tutti e dove ognuno ha almeno in teoria
libertà di espressione. Ecco, se lo intendiamo come luogo, non necessariamente solo fisico, ma comunque come luogo dove si
forma la cultura civica di una comunità ho dei dubbi che lo spazio pubblico abbia mantenuto questa valenza.
–– Quindi, riguarda sia le piazze che gli altri luoghi d’incontro.
–– Certo.
–– E quindi, in che direzione è cambiata la situazione, perché, insomma, le piazze non è che le hanno abolite, ci sono
ancora, per fortuna.
–– Ma certo, è cambiato l’uso, è cambiata la soluzione, sono cambiati i protagonisti della piazza, nella città della modernità, diciamo, 3
quella che ha attraversato buona parte del Novecento, lo spazio pubblico, ma se vogliamo la piazza, era luogo d’incontro della
Comunità: in questa piazza ci si riconosceva, ci si incontrava, si scambiavano le idee. Potremmo definirlo lo specchio della
società urbana, nel quale si rifletteva ogni opinione sociale, gli interessi anche opposti, ma anche i valori comuni e la Piazza era
sicuramente un simbolo, un simbolo dell’ordinamento della città in cui si stava e in cui ci si riconosceva.
–– E adesso?
–– Oggi non è più così. Oggi non è più così per almeno 3 ordini di fattori. Il primo è: chi frequenta gli spazi pubblici oggi. Sono giovani
consumatori, stranieri. Gli anziani, gli anziani per lo più sostano però, nei pressi della propria abitazione, sono quelli che hanno meno
mobilità. Il secondo quesito: che cosa fanno questi frequentatori nelle piazze, questi giovani, questi stranieri, questi consumatori, urbani
e tout court, e già il fatto che io dica consumatori urbani significa anche la direzione in cui, la direzione prevalente dell’esodo della piazza.
In realtà ci si aggrega per somiglianza e la somiglianza può avere, può essere dettata dai comportamenti sociali, dall’età, dalla etnia, dalla
provenienza territoriale, geografica e così via e manca la mescolanza sociale.
–– Ah, cioè, e le piazze sono, scusi, ma per far capire un po’ meglio anche ai nostri ascoltatori: il dato nuovo non è che non
siano frequentate le piazze, ma che siano frequentate nella dimensione dei capannelli, cioè, che si creano gruppi, dei
sottogruppi che non dialogano tra loro. Questo è un elemento, diciamo, dirompente e per voi studiosi che ci fate caso,
perché, magari, il cittadino non fa caso a queste cose e l’elemento, ovviamente, ha delle conseguenze. Io le porgo, adesso,
passo a un aspetto, ancora, sempre traendolo dal vostro libro, “L’Azione pubblico amministrativa, - scrivete -, “dovrebbe
investire sugli spazi pubblici non solo nei termini di arredo urbano, ma soprattutto mettendo in campo ogni forma di
convivialità sociale. Ecco, quindi la dimensione dello scambio. Un esempio che fate è l’arte. Come l’arte può far questo?
–– L’arte, come molte esperienze urbane, stanno diventando un eccellente strumento di partecipazione e la partecipazione è sempre
inclusiva, non è solo, non solo dà luogo a forme di generazione urbana, nel senso architettonico e urbanistico, ma include persone
che partecipano a quell’oggetto, alla creazione di quell’oggetto e, quindi, nel momento in cui partecipano sono parte attiva e si
prendono carico anche del luogo.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.


(Silenzio per un minuto)

Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l’ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi silenzio per due minuti. Dopo un breve stacco musicale inizia la prova numero tre)

Ascolto - Prova n. 3

Centro CILS Certificazione Trascrizioni delle prove di ascolto


Università di Italiano come Sessione Giugno 2014
per Stranieri di Siena Lingua Straniera Livello: TRE - C1
Trascrizioni delle prove di ascolto

Apri il quaderno alla pagina della prova di ascolto numero tre.


Ascolta il testo. Sentirai il testo due volte.
(Il testo viene fatto ascoltare per la prima volta)

Quando gli eventi culturali diventano volano economico, un euro pubblico speso per il Salone del Libro ne genera 43 per
l’indotto cittadino. Lo studio della Camera di Commercio di Torino. La vigilia della 27ª edizione del Salone del Libro di Torino,
uno studio sulle ricadute economiche della manifestazione, rivela che la cultura continua ad essere un buon investimento.
Per ogni euro pubblico speso per il Salone infatti se ne generano 43 sulla città. Paolo Magioni.
L’ultimo Salone del Libro di Torino ha generato un utile complessivo di 53.000.000 di euro. La crisi dunque, non ha colpito il Salone
che si conferma uno degli appuntamenti culturali più solidi del paese. Il passaggio degli anni ha cambiato anche il pubblico dei let-
tori. Il dato più importante è sicuramente un pubblico più giovane rispetto alla ricerca del 2009. Abbiamo molti più giovani under 25,
abbiamo giovani adulti: è l’aspetto molto interessante che è emerso dalla ricerca che circa 1 visitatore su 4 è alla sua prima edizione.
Sì le donne come spesso accade nella analisi degli eventi di natura culturale sono incidentalmente dal punto di vista percentuali più
presenti. Sono il 60%, 4 anni fa erano il 55%, quindi possiamo dire che è un Salone in rosa. Colpiscono i dati frutto di una ricerca
della Camera di Commercio e di Fondazione Fitzcarraldo che raccontano come il Salone sia un vero e proprio moltiplicatore di
cassa. Il dato più interessante del motivo per cui facciamo questo tipo di ricerche è il rapporto tra gli euro investiti dal pubblico e
queste ricadute uno a 43 quindi per ogni euro investiti di denaro pubblico. Ci sono 43 euro di ricadute di benefici per il territorio, direi
un buon investimento. I visitatori della scorsa edizione sono stati 340.000 si punta alle 400.000 presenze per quella tra le più grandi
di sempre alle Porte Santa Sede Padre Ospite centinaia anche gli eventi off lontani dal lingotto 53 nuovi editori ed una certezza la
cultura è un settore centrale della ripresa economica.

Tra poco meno di un mese quando acquisteremo un farmaco su cui è intervenuta una modifica dell’informazione di sicu-
rezza contenuta nei così detti bugiardini che troviamo nelle confezioni, riceveremo dal farmacista il nuovo foglio illustrativo
aggiornato così come è approvato dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco. In questo modo non ci sarà bisogno di manda-
re al macero le vecchie confezioni con il foglietto scaduto e si potrà mantenere sempre alta la guardia sulla sicurezza. Anzi
la banca dati dell’AIFA, sarà a disposizione per qualsiasi aggiornamento.
Il presidente di Farmaindustria Massimo Scaccabarozzi.
Beh è un valore straordinario, ci stavamo lavorando da qualche tempo e al di là del fatto che questo ci eviterà di distruggere dei
farmaci che sono integri e si devono distruggere e ritirare perché è cambiato magari perché è cambiato una piccola parte del
foglietto illustrativo, ha un valore aggiunto anche per i pazienti perché nel momento in cui ci sarà qualsiasi minima variazione gli
sarà consegnato il nuovo foglietto illustrativo, il paziente sarà aggiornato in tempo reale di qualsiasi variazione possa esserci per il
farmaco che sta prendendo.

Adesso hai un minuto di tempo per leggere la prova.


(Silenzio per un minuto)

Ascolta di nuovo il testo ed esegui la prova. Dopo l’ascolto hai due minuti di tempo per controllare le tue risposte.
(Il testo viene fatto ascoltare di nuovo. Poi silenzio per due minuti)

Adesso scrivi le risposte delle prove numero uno, numero due e numero tre nel foglio delle risposte. Hai tre minuti di
tempo.
(Silenzio per tre minuti. Un breve stacco musicale segnala la fine del test di ascolto)

OL3 s.r.l.
Via delle Caravelle, 21
06127 Perugia
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