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Faccio comunque presente che ho indicato 100 grammi di droga solo per
facilitare la comprensione dei numeri, ma che in realtà se ne usa sempre una
quantità molto minore.
Per ottenere la giusta gradazione alcolica della soluzione si deve consultare
l’apposita tabella riportata sopra e si deve fare la proporzione matematica se
non fosse reperibile l’indicazione di quanto alcol e quanta acqua usare per
ottenere una determinata gradazione.
Se, ad esempio, volessi ottenere una gradazione alcolica al 63% per la mia
ortica, dovrei calcolare:
60:63=61:X (61 sono i millilitri di alcol necessari per una 100 grammi di solvente
con gradazione al 60%)
x= (63×61) /60=64,05 millilitri.
Una volta preparato il solvente, si sminuzza accuratamente la droga a “taglio
tisana” o la si polverizza (se si tratta di fiori vanno lasciati interi), la si mette in
una bottiglia sterile di vetro scuro, si aggiunge il liquido e si mescola a lungo per
fare in modo che i pezzettini di pianta s’impregnino bene della soluzione.
Poi si chiude il contenitore ermeticamente (l’alcol tende ad evaporare) e lo si
conserva in un luogo fresco per 21 giorni.
Durante questa “maturazione” della tintura, occorre scuotere ogni giorno il
contenitore di vetro per 2 o 3 volte nell’arco delle 24 ore.
Dopo che sono trascorsi 21 giorni, si filtra il tutto al colino, spremendo bene il
residuo in una garza pulita (io uso un torchietto da cucina utilissimo allo scopo)
in modo da fare fuoriuscire tutto il liquido possibile.
Quello che resta del residuo va poi usato nel cosiddetto ” riporto a volume“, la
reintegrazione, in sostanza, del liquido assorbito inevitabilmente dalla droga,
necessaria per non sbagliare il dosaggio e la posologia dei preparati omeopatici.
Ecco l’esempio con 100 grammi iniziali di solvente al 60% per fare il riporto a
volume nel modo corretto:
si pesa il liquido filtrato (esempio: 80 grammi);
si calcola la quantità di soluzione da integrare per ritornare al volume di partenza
(100-80=20 gr) e si aggiungono 5 grammi, che verranno assorbiti poi dal residuo
(25 grammi);
si fa la proporzione dell’alcol necessario considerando che ci vogliono 61
grammi di alcol per 100 grammi di idrolato (100:61=35:x x=
(61×53)/100=21,35).
Si mettono, quindi, 21,35 grammi di alcol alimentare in una piccola ciotola si
aggiungono 13,65 grammi di acqua distillata per arrivare a 35 grammi in totale,
si mescola la soluzione e la si versa sul residuo.
Poi si mescola ancora per pochi minuti e si filtra nuovamente, sempre strizzando
bene il residuo.
Infine si trasferisce la tintura “fai da te” in bottigliette singole in vetro scuro (in
modo che la luce non ne danneggi le caratteristiche medicinali e l’efficacia
curativa), si chiudono con il tappo e si ripongono in un luogo fresco pronte
all’uso.
☼Tempo balsamico
▲Achillea 20 gr 70 Macerazione per 7 giorni
☺ sommità fiorite
☼ giugno-settembre
▲Angelica 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni
☺ radice dopo il 2°
anno
☼ settembre ottobre
▲Anice stellato 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni
☺ frutto immaturo
dopo il 10° anno
☼
▲Anice verde 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ frutto maturo
☼ luglio-settembre
▲Arancio amaro 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni
☼ novembre-aprile
▲Bardana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni
☺ radice
☼ autunno
▲Betulla 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni
☺ foglie
☼ aprile-giugno
▲Boldo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni o percolazione
☺Foglie
☼tutto l’anno
▲Calendula
☺ rizoma
☺ capolini fioriti
☼ maggio giugno
▲Cannella 20 gr 70 Percolazione
☺ corteccia
☼
▲Carciofo 20 gr 65 Macerazione 5 giorni
☺ foglie
☼ marzo maggio
▲Cardo mariano 20 gr 70 Macerazione 10 giorni
☺ semi
☼ luglio agosto
▲Castagno 20 gr 60 Macerazione 5 giorni
☺ foglie
☼ aprile-maggio
▲Cascara 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
sagrada
☺ corteccia
☼
▲Cipresso 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni
☺ galbuli maturi
☼ gennaio marzo
▲Curcuma 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni
☺ rizoma
☼ autunno
▲Echinacea 20 gr 75 Macerazione 10 giorni
☺ radice
☼
▲Eleuterococco 20 gr 60 Macerazione 10 giorni
☺ radice
☼
▲Escolzia 20 gr 70 Macerazione 8 giorni
☺ pianta intera
☼ maggio-ottobre
▲Finocchio 20 gr 70 Macerazione 8 giorni
☺ frutti
☼ agosto-settembre
▲Genziana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ radice dopo il 2°
anno
☼ primavera o
autunno
▲Ginepro 20 gr 75 Macerazione 10 giorni
☺ bacche
☼ agosto-settembre
▲Ginseng 20 gr 60 Macerazione 10 giorni
☺ radice dopo il 6°
anno
☼
▲Lavanda 20 gr 70 Macerazione 7 giorni
☺ sommità fiorite
☼luglio-agosto
▲Liquirizia 20 gr 60 Macerazione 10 giorni
☺ radice
☼ settembre-ottobre
▲Mais 20 gr 65 Macerazione per 5 giorni
☺ stigmi
☼ luglio-agosto
Menta 20 gr 70 Macerazione per 7 giorni
☺ foglie e sommità
fiorite
☼
▲Noce 20 gr 70 Macerazione 8 giorni
☺ foglie
☼ maggio-agosto
▲Olivo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni
☺ foglie
☼ tutto l’anno
▲Ortica 20 gr 60 Macerazione 5 giorni
☺ parte aerea
☼ aprile novembre
▲Passiflora
☼
▲Rabarbaro 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ rizoma decorticato
☼ autunno
▲Rosmarino 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni
☺ giovani rami
☼ primavera
▲Salvia 20 gr 65 Macerazione per 6 giorni
☺ foglie e sommità
fiorite
☼ maggio-agosto
▲Sambuco 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni
☺ corteccia
☼ autunno o
primavera
▲Tarassaco 20 gr 75 Macerazione per 10 giorni
☺ rizoma
☼ settembre-ottobre
▲Timo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni
☺ pianta fiorita
☼ maggio-luglio
▲Valeriana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☼ autunno o
primavera
▲Valeriana rossa 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni
☺ rizoma
☼
▲Zafferano 10 gr 80 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ stigma dei fiori
☼
▲Zenzero 50 gr 90 percolazione
☺ rizoma
☼
Esempio
1) si preparano 20 gr di melissa foglie fresca
2) si preparano i 100 ml il solvente che secondo tabella deve essere alcool a
50°
3) (quindi 50 ml di alcool a 95°+ 50 ml di acqua)
4) Metti in un contenitore di vetro le erbe e pestatele per bene con un
pestello ma non i fiori: più le erbe sono contuse meglio cederanno le loro
componenti benefiche al solvente. Inoltre più le pesti più si riducono di
volume, che nel caso di una preparazione da pianta fresca è essenziale.
5) Prepara il solvente e versalo sulla droga. Ricordati di sottrarre dal valore
dell’acqua da aggiungere all’alcool il 70%. Mescola il più a lungo possibile,
in modo che la soluzione impregni bene ogni parte della pianta.
6) Tappa ermeticamente il contenitore e riponilo in un luogo buio e fresco.
Lascia macerare al buio per 21/40 gg giorni, ricordandoti di mescolare
ogni giorno almeno una volta. Al termine si filtra e si spreme i residui con
un torchio
7) Imbottigliare in flaconi di vetro ambrato con contagocce
Quindi:
a) pestellamento-
b) macerazione-
c) filtrazione-
d) torchiatura-
e) riporto a volume –
f) imbottigliamento
Foglie: in genere poco prima della fioritura, quando sono ancora giovani,
o già completamente sviluppate. Si raccolgono senza picciolo o parte dei
rami quando hanno raggiunto il massimo dello sviluppo che di solito è
prima della fioritura, si raccolgono al mattino con tempo asciutto. Dalla
primavera all’estate
Essiccazione all’ombra in strati sottili in circolazione d’aria
Fiori ed infiorescenze: all’inizio della fioritura, quando non sono ancora
aperti, oppure nel corso della fioritura. Comunque sempre prima
dell'appassimento completo. Gemme: in primavera, nel periodo
immediatamente precedente alla loro apertura. I fiori si raccolgono solo
nei giorni di buon tempo, prima della completa sbocciatura dalla primavera
all’estate
Essiccazione al buio in strati sottili su tele o garze, rimescolando più volte
nei primi giorni, devono mantenere il loro colore naturale.
Di alcuni fiori come la Calendula e la Farfara si raccolgono i bocci o
bottoni, affinché non svaniscano in quanto continuano il loro sviluppo
anche dopo colti.
Erbe, steli e parte aerea: nello stesso periodo consigliato per le foglie, in
genere poco prima della fioritura o durante. Si raccolgono a mazzi con
forbici prima della fioritura per la maggior parte delle specie, dalla
primavera all’estate. L’essicazione avviene su carta non stampata, in
ambienti asciutti e ventilati o in mazzi a testa in giù. (timo, menta, melissa)
Semi: come per i frutti, quando sono in piena maturazione e la pianta
inizia a seccare (poco prima che li perda autonomamente)
Quelli delle ombrellifere ( anice, finocchio, coriandolo, ecc.) prima della
totale maturazione perché’ prosegue da sola.
Frutti: quelli a polpa secca quando sono in piena maturazione e cambiano
colore, mentre quelli ricchi di polpa succosa poco prima della completa
maturazione.
Bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.
Tuberi: al momento della fioritura, quando sono più ricchi di sostanze
nutritive
Radici e rizomi: quando la pianta è in riposo vegetativo, in genere in
autunno per le annuali o biennali e all'inizio della primavera per quelle
perenni
Di solito in autunno, si possono essiccare in forno a bassa temperatura in
quanto il periodo invernale è troppo umido per consentire una
essiccazione naturale.(tarassaco, gramigna, altea, genziana). Le Radici
meritano di essere trattate in un capitolo a parte. In linea di massima
possiamo dire che le radici di specie bienni debbano essere raccolte dopo
la caduta delle foglie, solitamente alla fine del 1° anno di vita, nel tardo
autunno. Le radici di specie perenni vengono raccolte nel tardo autunno,
dal 2° al 5° anno di vita, scegliendo quelle meno giovani, in cui si sia
verificato un accumulo di principi attivi, trascurando quelle più vecchie,
troppo legnose e povere in sostanze attive. Le radici di arbusti ed alberi
devono essere raccolte da piante che hanno raggiunto il completo
sviluppo, mentre i rizomi, i tuberi e i bulbi vengono quasi sempre raccolti
da piante di 2-3 anni di vita, dopo che la parte aerea si è essiccata; fa
eccezione il rizoma di felce maschio (da raccogliere in estate) e la radice
di valeriana (da raccogliere durante o poco dopo la fioritura). I bulbi, i
bulbo-tuberi e i rizomi da piante a fioritura estivo-autunnale, si raccolgono
nel periodo di riposo prima della fioritura, quindi in primavera.
Cali della pianta fresca.
Bisogna tenere presente che al variare della latitudine, del clima, dell'altitudine e
di altri fattori il ciclo di una pianta può variare. Ad esempio una pianta che cresce
in riva al mare fiorirà prima di una della stessa specie che cresce in pianura, in
collina o in montagna.
Le erbe che dovranno essere destinate alla conservazione non devono essere
raccolte bagnate (da rugiada, pioggia o da innaffiatura) perchè l'eccessiva
umidità può causare la loro fermentazione e deterioramento.
Il momento migliore per la raccolta è al mattino, quando la rugiada si è già
asciugata ed il sole non è troppo forte, oppure alla sera dopo il tramonto. Per
prima cosa è necessario raccogliere le piante in luoghi lontani da fonti di
inquinamento (terreni industriali, strade con traffico automobilistico, centri abitati,
zone agricole dove vengono utilizzati trattamenti chimici, in vicinanza di
discariche).- Non raccogliere piante protette.- Le piante devono essere prive di
polvere e sporcizia perché non si debbono lavare prima di essiccarle.
- Non raccogliere piante colpite da parassiti, deteriorate o alterate, scegliere gli
esemplari fra i migliorie lasciare sempre qualche esemplare per consentire la
riproduzione della specie.
Le piante dell'estate:
Achillea - Altea - Artemisia - Avena - Bardana - Boraggine - Calendula -
Camepizio - Caprifoglio - Coriandolo - Cumino - Edera - Equiseto - Eufrasia -
Eupatorio - Fieno greco - Finocchio - Grano - Grindelia - Iperico - Lavanda -
Ligustro - Malva - Marrubio - Melissa - Menta - Millefoglio - Mirtillo - Ribes -
Rosmarino - Ruta - Salvia - Tiglio – Timo
Le piante dell'autunno:
Arnica - Cicoria - Ginepro - Liquirizia - Quercia - Valeriana - Zafferano
Le piante solstiziali: Iperico, artemisia, lavanda, verbena
Preparata così la tintura madre, riporremo il vaso chiuso al buio per 21 giorni,
avendo cura di scuoterlo con frequenza per migliorare l’estrazione.