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COME PREPARARE UNA TINTURA MADRE.

La tintura madre (T.M.) è una preparazione liquida, ottenuta esaurendo la


droga fresca tramite macerazione o percolazione con una soluzione idroalcolica
in un rapporto droga/solvente di 1:5. Questo rapporto viene ottenuto
considerando come punto di partenza il peso della pianta secca. Per fare ciò
bisogna prendere 100 grammi di pianta fresca metterla ad essiccare e poi
pesarla, a questo punto si può fare la giusta proporzione tra droga e
soluzione idroalcolica. Un altro metodo è quello di considerare che il tenore in
acqua è:

 nei semi dal 6% al 20%,


 nei frutti oleosi e coriacei dal 25% al 30%,
 nelle sommità fiorite dal 40% al 60%
 nelle foglie dal 60% al 75%
Questo valore va sottratto dalla quantità d'acqua della soluzione idro-alcolica in
preparazione. Quindi, nel caso delle foglie, il 70% del peso della pianta fresca,
va sottratto alla quantità di acqua utilizzata come miscela acqua-alcool
(solvente). La pianta va raccolta nel suo periodo balsamico (vedi tabella), il
periodo, cioè, in cui la droga contiene la massima quantità di principio attivo,
ovverossia, la componente responsabile dell'azione farmacologica Secondo la
Farmacopea Ufficiale Italiana (F.U.) la Tintura Officinale, usa la
pianta secca, la Tintura Madre quella fresca, e si definisce madre perché
rappresenta la madre di tutte le diluizioni omeopatiche (hannemaniane). Le
tinture madri si differenziano dagli estratti perché questi ultimi sono ottenuti per
evaporazione della parte idroalcolica che porta ad un aumento della
concentrazione del principio attivo nel preparato, cosa che non accade nelle
tinture dove vi è unicamente una diluizione dell'estratto nel solvente idroalcolico.
La F.U. riporta specifiche regole che guidano la raccolta delle parti vegetali della
pianta costituenti la droga:
le foglie si raccolgono a completo sviluppo;
le radici e rizomi durante la fase di quiescenza;
le cortecce e i legni a completo sviluppo;
i fiori prima della completa fioritura;
i frutti quando sono appena maturi
i semi a maturità piena.
Secondo la F.U. Tedesca, invece, la Tintura Madre (Hannemaniana) è definita
come il succo della pianta fresca estratto per spremitura e stabilizzato con una
soluzione idroalcolica, in quantità pari al peso del succo estratto. In tal modo il
rapporto tra sostanza estratta dalla pianta e soluzione etanolica è di 1:2.
Possiamo preparare tinture con grado alcolico variabile tra 45° e 65°, a seconda
di quello che risulterà di volta in volta più indicato per estrarre i principi attivi.
65-70°: si estraggono prevalentemente alcaloidi e resine
50-60°: si estraggono la maggior parte dei principi attivi: flavonoidi, antociani,
saponine, tannini, etc.
45°: glucosidi molto polari.
Temperatura ambiente: le mucillagini
COME SI PREPARA UNA TINTURA.
Abbiamo detto che la tintura si prepara con un rapporto droga /solvente di 1:5,
cioè 20 gr di droga e 100 ml di sovente composto da acqua e alcool. Prima
dobbiamo vedere che grado alcolico si usa per quella data pianta, quale parte di
essa si utilizza e quale è il suo tempo balsamico, (il periodo cioè, in cui la droga
contiene la massima quantità di principio attivo) secondo la seguente tabella e
poi ci portiamo nella tabella di diluizione alcolica per preparare i 100 ml che ci
occorrono.
La proporzione tra erbe (droga è termine tecnico della parte medicinale di una
pianta) e soluzione idroalcolica (solvente) è di 1:10 (per 100 grammi di pianta si
dovrebbe usare 1 chilo di liquido), ma attenzione: la pianta in sé stessa contiene
acqua e il rapporto va calcolato sulla pianta essiccata.
Se, per esempio, voglio utilizzare 100 grammi di elemento vegetale (in questo
caso ho usato foglie di ortica giovane, panacea di tutti i mali e particolarmente
adatta ad essere impiegata in tintura) me ne procuro 110 e procedo in questo
modo:
faccio essiccare nel forno ventilato a 40° 10 grammi di pianta fresca;
la peso una volta che è secca e prendo nota;
moltiplico il risultato per 10.
In tal modo saprò che 1 etto di ortica fresca corrisponde a 30 grammi di foglie
secche e, facendo il rapporto 1:10, dovrei in teoria preparare 300 grammi di
solvente.
Ma una pianta fresca contiene mediamente circa il 70% di acqua e il rapporto
diventa in pratica 1:3 nella maggioranza dei casi, ma è meglio non generalizzare
e seguire il procedimento indicato dato che la quantità di acqua presente nei
diversi elementi vegetali può variare.
Tale quantità di acqua va poi sottratta a quella del solvente.
Nell’esempio di 100 grammi di ortica dovrò, quindi, sottrarre 70 grammi all’acqua
del solvente per non diluirlo troppo.

Faccio comunque presente che ho indicato 100 grammi di droga solo per
facilitare la comprensione dei numeri, ma che in realtà se ne usa sempre una
quantità molto minore.
Per ottenere la giusta gradazione alcolica della soluzione si deve consultare
l’apposita tabella riportata sopra e si deve fare la proporzione matematica se
non fosse reperibile l’indicazione di quanto alcol e quanta acqua usare per
ottenere una determinata gradazione.
Se, ad esempio, volessi ottenere una gradazione alcolica al 63% per la mia
ortica, dovrei calcolare:
60:63=61:X (61 sono i millilitri di alcol necessari per una 100 grammi di solvente
con gradazione al 60%)
x= (63×61) /60=64,05 millilitri.
Una volta preparato il solvente, si sminuzza accuratamente la droga a “taglio
tisana” o la si polverizza (se si tratta di fiori vanno lasciati interi), la si mette in
una bottiglia sterile di vetro scuro, si aggiunge il liquido e si mescola a lungo per
fare in modo che i pezzettini di pianta s’impregnino bene della soluzione.
Poi si chiude il contenitore ermeticamente (l’alcol tende ad evaporare) e lo si
conserva in un luogo fresco per 21 giorni.
Durante questa “maturazione” della tintura, occorre scuotere ogni giorno il
contenitore di vetro per 2 o 3 volte nell’arco delle 24 ore.
Dopo che sono trascorsi 21 giorni, si filtra il tutto al colino, spremendo bene il
residuo in una garza pulita (io uso un torchietto da cucina utilissimo allo scopo)
in modo da fare fuoriuscire tutto il liquido possibile.
Quello che resta del residuo va poi usato nel cosiddetto ” riporto a volume“, la
reintegrazione, in sostanza, del liquido assorbito inevitabilmente dalla droga,
necessaria per non sbagliare il dosaggio e la posologia dei preparati omeopatici.
Ecco l’esempio con 100 grammi iniziali di solvente al 60% per fare il riporto a
volume nel modo corretto:
si pesa il liquido filtrato (esempio: 80 grammi);
si calcola la quantità di soluzione da integrare per ritornare al volume di partenza
(100-80=20 gr) e si aggiungono 5 grammi, che verranno assorbiti poi dal residuo
(25 grammi);
si fa la proporzione dell’alcol necessario considerando che ci vogliono 61
grammi di alcol per 100 grammi di idrolato (100:61=35:x x=
(61×53)/100=21,35).
Si mettono, quindi, 21,35 grammi di alcol alimentare in una piccola ciotola si
aggiungono 13,65 grammi di acqua distillata per arrivare a 35 grammi in totale,
si mescola la soluzione e la si versa sul residuo.
Poi si mescola ancora per pochi minuti e si filtra nuovamente, sempre strizzando
bene il residuo.
Infine si trasferisce la tintura “fai da te” in bottigliette singole in vetro scuro (in
modo che la luce non ne danneggi le caratteristiche medicinali e l’efficacia
curativa), si chiudono con il tappo e si ripongono in un luogo fresco pronte
all’uso.

PREPARAZIONE DELLE TINTURE.

(tratto da Bettiol Vincieri “Manuale delle preparazioni erboristiche II


edizione-tecniche nuove)
▲ Pianta Quantità Alcool Tipo di estrazione
per 100 ml gradi
di solvente
☺ Parte usata

☼Tempo balsamico
▲Achillea 20 gr 70 Macerazione per 7 giorni

☺ sommità fiorite

☼ giugno-settembre
▲Angelica 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni

☺ radice dopo il 2°
anno

☼ settembre ottobre
▲Anice stellato 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni

☺ frutto immaturo
dopo il 10° anno


▲Anice verde 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ frutto maturo

☼ luglio-settembre
▲Arancio amaro 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni

☺ scorza del frutto


maturo

☼ novembre-aprile
▲Bardana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni

☺ radice

☼ autunno
▲Betulla 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni

☺ foglie

☼ aprile-giugno
▲Boldo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni o percolazione

☺Foglie

☼tutto l’anno
▲Calendula

☺ rizoma

☼ aprile-giugno o 20 gr 70 Macerazione 5 giorni


settembre-ottobre
▲Camomilla 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni o percolazione
comune

☺ capolini fioriti

☼ maggio giugno
▲Cannella 20 gr 70 Percolazione

☺ corteccia


▲Carciofo 20 gr 65 Macerazione 5 giorni

☺ foglie

☼ marzo maggio
▲Cardo mariano 20 gr 70 Macerazione 10 giorni
☺ semi

☼ luglio agosto
▲Castagno 20 gr 60 Macerazione 5 giorni

☺ foglie

☼ aprile-maggio
▲Cascara 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione
sagrada

☺ corteccia


▲Cipresso 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni

☺ galbuli maturi

☼ gennaio marzo
▲Curcuma 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni

☺ rizoma

☼ autunno
▲Echinacea 20 gr 75 Macerazione 10 giorni

☺ radice


▲Eleuterococco 20 gr 60 Macerazione 10 giorni

☺ radice


▲Escolzia 20 gr 70 Macerazione 8 giorni

☺ pianta intera

☼ maggio-ottobre
▲Finocchio 20 gr 70 Macerazione 8 giorni

☺ frutti

☼ agosto-settembre
▲Genziana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione

☺ radice dopo il 2°
anno

☼ primavera o
autunno
▲Ginepro 20 gr 75 Macerazione 10 giorni

☺ bacche

☼ agosto-settembre
▲Ginseng 20 gr 60 Macerazione 10 giorni

☺ radice dopo il 6°
anno


▲Lavanda 20 gr 70 Macerazione 7 giorni

☺ sommità fiorite

☼luglio-agosto
▲Liquirizia 20 gr 60 Macerazione 10 giorni

☺ radice

☼ settembre-ottobre
▲Mais 20 gr 65 Macerazione per 5 giorni

☺ stigmi

☼ luglio-agosto
Menta 20 gr 70 Macerazione per 7 giorni

☺ foglie e sommità
fiorite


▲Noce 20 gr 70 Macerazione 8 giorni

☺ foglie

☼ maggio-agosto
▲Olivo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni

☺ foglie

☼ tutto l’anno
▲Ortica 20 gr 60 Macerazione 5 giorni
☺ parte aerea

☼ aprile novembre
▲Passiflora

☺ parte aerea 20 gr 50 Macerazione per 8 giorni


▲Rabarbaro 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni o percolazione

☺ rizoma decorticato

☼ autunno
▲Rosmarino 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni

☺ giovani rami

☼ primavera
▲Salvia 20 gr 65 Macerazione per 6 giorni

☺ foglie e sommità
fiorite

☼ maggio-agosto
▲Sambuco 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni

☺ corteccia

☼ autunno o
primavera
▲Tarassaco 20 gr 75 Macerazione per 10 giorni

☺ rizoma

☼ settembre-ottobre
▲Timo 20 gr 70 Macerazione per 5 giorni

☺ pianta fiorita

☼ maggio-luglio
▲Valeriana 20 gr 70 Macerazione per 10 giorni o percolazione

☺ rizoma con radici

☼ autunno o
primavera
▲Valeriana rossa 20 gr 60 Macerazione per 10 giorni
☺ rizoma


▲Zafferano 10 gr 80 Macerazione per 10 giorni o percolazione
☺ stigma dei fiori

▲Zenzero 50 gr 90 percolazione
☺ rizoma

TABELLA PER LA PREPARAZIONE DEL SOLVENTE TRAMITE DILUIZIONE


ALCOOLICA.

PARTENDO DA ALCOOL A 95° SI PREPARANO 100 ml DI ALCOOL A

gradi 90° 85° 80° 75° 70°


alcol a 95 in 92.7 86 79.6 73.5 67.6
ml
ml acqua 7.3 14.0 20.4 26.5 32.4
distillata*
gradi 65° 60° 55° 50° 45°
alcol a 95 in 61.9 56.5 51.1 46.0 41.0
ml
ml acqua 38.1 43.5 48.9 54.0 59.0
distillata *
gradi 40° 35° 30° 25° 20°
alcol a 95 in ml 36.1 31.3 26.7 22.1 17.6
ml acqua 63.9 68.7 73.3 77.9 82.4
distillata *
*Se utilizzi prodotto fresco ricordati di sottrarre il 70% di acqua dalla
soluzione idroalcolica

PARTENDO DA ALCOOL A 96° SI PREPARANO 100 ml DI ALCOOL A

gradi 90° 85° 80° 75° 70°


alcol a 96 in 93.75 88.5 83.3 73.1 72.9
ml
ml acqua 6.25 11.5 16.7 21.9 27.1
distillata *

gradi 65° 60° 55° 50° 45°


alcol a 96 in 67.7 62.5 57.3 52.1 46.9
ml
ml acqua 32.3 37. 5 42.7 47.9 53.1
distillata*
gradi 40° 35° 30° 25° 20°
alcol a 96 in ml 40.7 36.5 31.25 26.0 20.8
ml acqua 59.03 63.05 69.15 74.00 79.02
distillata*
*Se utilizzi prodotto fresco ricordati di sottrarre il 70% di acqua dalla
soluzione idroalcolica

ESEMPIO DI PREPARAZIONE DI UNA TINTURA OFFICINALE PER


PERCOLAZIONE.
Esempio:
1) si preparino 20 gr di melissa foglie secche
2) si preparino i 100 ml il solvente che secondo tabella deve essere alcool a
50°
3) (quindi 50 ml di alcool a 95°+ 50 ml di acqua)
4) Metti nel percolatore la melissa e impaccala bene così da evitare vie di
deflusso anomalo del solvente che potrebbe trovare vie preferenziali di
deflusso cosi da vanificare l'estrazione dei principi attivi dalla droga.
Prepara metà del solvente e versalo sulla droga.
5) Lascia macerare per 8 ore a percolatore chiuso.
6) Trascorso tale tempo aggiungi l'altra metà del solvente e lascia macerare
per altre 12 ore.
7) A questo punto apri il rubinetto del percolatore e inizia la percolazione per
6 giorni con un ritmo di 20 gtt al min. avendo cura di rimettere ogni volta il
liquido estratto nel percolatore (praticamente è una macerazione con
rinnovo continuo di solvente).
8) Al termine si filtra e si spreme il residuo con un torchio. Si noterà che il
volume è leggermente inferiore a 100 ml di partenza. Si dovrà quindi
riportare a volume aggiungendo nuovo solvente fino a 100 ml (riporto a
volume).
9) Fatto ciò, si imbottiglia in flaconi di vetro ambrato con contagocce.
Quindi:
a) umettamento-
b) macerazione-
c) percolazione-
d) filtrazione-
e) riporto a volume –
f) imbottigliamento

Come si prepara una Tintura Madre.


1) La droga fresca viene preliminarmente frantumata per agevolare il
contatto con il solvente e messe a macerare in un barattolo di vetro a
chiusura ermetica, contenente la soluzione idro-alcolica con il dovuto
grado (come da tabella) per 21 -40 giorni al riparo dalla luce diretta del
sole, agitando il preparato regolarmente ogni giorno
2) Una volta passato il tempo prestabilito filtrare (con stoffa o carta da filtro)
strizzando bene e pesare il liquido ottenuto.
3) Verificare il quantitativo di soluzione perduta quindi prelevare la quantità
mancante (sempre rispettando la gradazione alcolica di partenza),
versarla nel recipiente (riporto a volume)
4) Filtrare di nuovo, e inflaconare.

ESEMPIO DI PREPARAZIONE DI UNA TINTURA MADRE


PER MACERAZIONE.

Esempio
1) si preparano 20 gr di melissa foglie fresca
2) si preparano i 100 ml il solvente che secondo tabella deve essere alcool a
50°
3) (quindi 50 ml di alcool a 95°+ 50 ml di acqua)
4) Metti in un contenitore di vetro le erbe e pestatele per bene con un
pestello ma non i fiori: più le erbe sono contuse meglio cederanno le loro
componenti benefiche al solvente. Inoltre più le pesti più si riducono di
volume, che nel caso di una preparazione da pianta fresca è essenziale.
5) Prepara il solvente e versalo sulla droga. Ricordati di sottrarre dal valore
dell’acqua da aggiungere all’alcool il 70%. Mescola il più a lungo possibile,
in modo che la soluzione impregni bene ogni parte della pianta.
6) Tappa ermeticamente il contenitore e riponilo in un luogo buio e fresco.
Lascia macerare al buio per 21/40 gg giorni, ricordandoti di mescolare
ogni giorno almeno una volta. Al termine si filtra e si spreme i residui con
un torchio
7) Imbottigliare in flaconi di vetro ambrato con contagocce
Quindi:
a) pestellamento-
b) macerazione-
c) filtrazione-
d) torchiatura-
e) riporto a volume –
f) imbottigliamento

Conservazione: almeno 5 anni in un flacone di vetro scuro, eventualmente con


contagocce, a chiusura ermetica.

Dosi in rapporto con l’età.

 Neonati 1/10 della dose


 Da 2 a 3 anni 1/8
 Da 3 a 4 anni 1/6
 Da 5 a 9 anni 1/4
 Da 10 a 14 anni Mezza dose
 Da 14 a 20 anni 2/3 o una dose
 Adulti (20 - 50) Una dose
 Oltre 50 anni 3/4 di dose
È buona norma non somministrare al di sotto dei 10 anni di età e in donne
in gravidanza.

ALCUNI CONSIGLI RELATIVI ALLA RACCOLTA DI DROGHE.

Foglie: in genere poco prima della fioritura, quando sono ancora giovani,
o già completamente sviluppate. Si raccolgono senza picciolo o parte dei
rami quando hanno raggiunto il massimo dello sviluppo che di solito è
prima della fioritura, si raccolgono al mattino con tempo asciutto. Dalla
primavera all’estate
Essiccazione all’ombra in strati sottili in circolazione d’aria
Fiori ed infiorescenze: all’inizio della fioritura, quando non sono ancora
aperti, oppure nel corso della fioritura. Comunque sempre prima
dell'appassimento completo. Gemme: in primavera, nel periodo
immediatamente precedente alla loro apertura. I fiori si raccolgono solo
nei giorni di buon tempo, prima della completa sbocciatura dalla primavera
all’estate
Essiccazione al buio in strati sottili su tele o garze, rimescolando più volte
nei primi giorni, devono mantenere il loro colore naturale.
Di alcuni fiori come la Calendula e la Farfara si raccolgono i bocci o
bottoni, affinché non svaniscano in quanto continuano il loro sviluppo
anche dopo colti.
Erbe, steli e parte aerea: nello stesso periodo consigliato per le foglie, in
genere poco prima della fioritura o durante. Si raccolgono a mazzi con
forbici prima della fioritura per la maggior parte delle specie, dalla
primavera all’estate. L’essicazione avviene su carta non stampata, in
ambienti asciutti e ventilati o in mazzi a testa in giù. (timo, menta, melissa)
Semi: come per i frutti, quando sono in piena maturazione e la pianta
inizia a seccare (poco prima che li perda autonomamente)
Quelli delle ombrellifere ( anice, finocchio, coriandolo, ecc.) prima della
totale maturazione perché’ prosegue da sola.
Frutti: quelli a polpa secca quando sono in piena maturazione e cambiano
colore, mentre quelli ricchi di polpa succosa poco prima della completa
maturazione.
Bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.
Tuberi: al momento della fioritura, quando sono più ricchi di sostanze
nutritive
Radici e rizomi: quando la pianta è in riposo vegetativo, in genere in
autunno per le annuali o biennali e all'inizio della primavera per quelle
perenni
Di solito in autunno, si possono essiccare in forno a bassa temperatura in
quanto il periodo invernale è troppo umido per consentire una
essiccazione naturale.(tarassaco, gramigna, altea, genziana). Le Radici
meritano di essere trattate in un capitolo a parte. In linea di massima
possiamo dire che le radici di specie bienni debbano essere raccolte dopo
la caduta delle foglie, solitamente alla fine del 1° anno di vita, nel tardo
autunno. Le radici di specie perenni vengono raccolte nel tardo autunno,
dal 2° al 5° anno di vita, scegliendo quelle meno giovani, in cui si sia
verificato un accumulo di principi attivi, trascurando quelle più vecchie,
troppo legnose e povere in sostanze attive. Le radici di arbusti ed alberi
devono essere raccolte da piante che hanno raggiunto il completo
sviluppo, mentre i rizomi, i tuberi e i bulbi vengono quasi sempre raccolti
da piante di 2-3 anni di vita, dopo che la parte aerea si è essiccata; fa
eccezione il rizoma di felce maschio (da raccogliere in estate) e la radice
di valeriana (da raccogliere durante o poco dopo la fioritura). I bulbi, i
bulbo-tuberi e i rizomi da piante a fioritura estivo-autunnale, si raccolgono
nel periodo di riposo prima della fioritura, quindi in primavera.
Cali della pianta fresca.

 Erba, Foglie, Fiori da 1 Kg di fresco si riducono 200 gr. di secco.


 Semi e radici fresche da 1 Kg di fresco a 350 gr. di secco.
Calendario per la raccolta delle erbe medicinali in base al tempo balsamico
☼ Gennaio Bergamotto.
Abete bianco, Abete rosso, Carrubo, Cipollaccio col fiocco,
☼ Febbraio
Cipresso, Favagello, Lichene islandico.
Asparago, Barba di becco, Borsa di pastore, Bosso, Cappero,
Cariofillata, Enula campana, Epilobio, Erica carnicina, Faggio,
Farfara, Farfaraccio, Felce florida, Fumaria, Genziana, Lichene
☼ Marzo
pulmonario, Margheritina, Nocciolo, Olivo, Olmo, Ononide, Pesco,
Pino silvestre, Pioppo, Prugno, Quercia, Salice rosso,
Sanguinello, Serenella, Viola mammola.
Acero, Agrifoglio, Ailanto, Alliaria, Betonica, Betulla, Biancospino,
Billeri, Calamo aromatico, Calendula, Carciofo, Castagno,
Castagno d'India, Centocchio, Crescione, Efedra, Favagello, Fico
d'India, Fitolacca, Fragola, Frangola, Frassino, Gramigna rossa,
☼ Aprile
Imperatoria, Lapazio, Larice, Ligustro, Lentisco, Manna,
Mentastro, Noce, Ontano, Ortica, Primavera, Prugno spinoso,
Rovo, Salice bianco, Tamerici, Tarassaco, Tiglio semplice,
Valeriana, Viola del pensiero.
Acetosa, Acetosella, Aglio orsino, Altea, Arancio amaro, Asperula,
Bagolaro, Bocca di Lupo, Bugula, Camomilla, Camomilla romana,
Chelidonia, Ciliegio, Cineraria, Cinoglosso, Cinquefoglio, Edera
terrestre, Erba roberta, Erba ruggine, Farfaraccio, Fico, Finocchio
☼ Maggio
marino, Fiordaliso, Galega, Malvone, Mestolaccia, Morine,
Podagraria, Prezzemolo, Pulmonaria, Quercia marina, Rosa
canina, Rosa rossa, Rosolaccio, Sambuco, Sanicula, Sedano
montano, Senecione, Serenella, Trifoglio fibrino.
Agrimonia, Amarena, Amorino, Avena, Balsamina, Bocca di
leone, Borragine, Camedrio, Camepizio, Caprifoglio, Cardiaca,
Cardo benedetto, Centinodio, Cicutaria, Cimbalaria, Coclearia,
Consolida maggiore, Crespino, Cuscuta, Dragoncello, Ebbio,
Echio, Erisimo, Eucalipto, Eupatorio, Fico d'India, Fragola, Giglio
☼ Giugno
bianco, Ginestrino, Lampone, Ligustro, Malva comune, Malva
silvestre, Margherita, Millefoglio, Mirtillo, Mirto, Nepetella, Ortica
bianca, Parietaria, Pervinca, Pesco, Pilosella, Pulegio, Risetto,
Rosmarino, Ruta, Salcerella, Salvia, Serpillo, Timo, Verbasco,
Veronica, Vulneraria.
☼ Luglio Achillea moscata, Alchemilla, Alloro, Altea, Anagallide, Arancio
dolce, Argentina, Amica, Artemisia, Assenzio, Ballota, Bardana,
Basilico, Betonica, Bistorta, Canapa selvatica, Capelvenere,
Carciofo, Cardo mariano, Carota, Cataria, Centaurea minore,
Cetriolo, Cicoria, Coda cavallina, Corbezzolo, Comiolo, Cotogno,
Cumino dei prati, Dittamo, Edera, Elicriso, Eliotropio, Erba
vescica, Erigero, Eufrasia, Farfara, Fieno greco, Frassino,
Genepi, Genzianella, Granoturco, Iperico, Issopo, Lappola,
Lavanda, Lingua di cane, Marrubio, Meliloto, Melissa, Menta
acquatica, Menta piperita, Mentastro, Mentone, Mugo, Origano,
Pastinaca, Piede di gatto, Pimpinella, Poligala, Porcellana,
Prunella, Rapunzia, Ribes nero, Ribes rosso, Salvia sclarea,
Santolina, Semprevivo, Senape bianca, Tiglio semplice, Tiglio
doppio, Verbena.
Aglio, Alchechengi, Anice verde, Brugo, Caglio, Carrubo, Cipolla,
Coriandolo, Epilobio, Erniaria, Fagiolo, Finocchio, Finocchio
marino, Fitolacca, Giaggiolo, Girasole, Iride germanica, Lampone,
Licopodio, Linaiola, Lino, Luppolo, Maggiorana, Melanzana,
☼ Agosto
Mirtillo, Nocciolo, Noce, Olivella, Olmaria, Peperoncino,
Piantaggine, Polipodio, Prezzemolo, Prugno, Psillio, Romice,
Rosolida, Santoreggia, Sedano, Serenella, Spincervino,
Tormentilla, Uva ursina, Verga d'oro, Vite, Vulvaria.
Aneto, Angelica, Angelica selvatica, Amica, Barba di becco,
Bistorta, Calamo aromatico, Calcatreppolo, Calendula, Canna,
Canna di palude, Cappero, Cardo dei lanaioli, Cariofillata,
☼Settembre Castagno d'India, Cedrina, Cicoria, Cinquefoglio, Cren, Dittamo,
Giglio bianco, Ginepro rosso, Nigella, Ononide, Ortica,
Peucedano, Pungitopo, Quercia, Rosa canina, Rovo, Salcerella,
Sanicula, Sorbo rosso, Tamerici, Tarassaco, Valeriana, Zucca.
Acetosa, Ailanto, Altea, Asfodelo, Asparago, Bardana, Borsa di
pastore, Carlina, Carota, Consolida maggiore, Corniolo, Cotogno,
Crespino, Ebbio, Enula campana, Erba ruggine, Eupatorio, Felce
maschio, Genziana, Ginepro, Giuggiolo, Imperatoria, Lapazio,
☼ Ottobre
Limone, Lingua di cane, Liquirizia, Malva silvestre, Ninfea,
Pioppo, Podagraria, Primavera, Prugno spinoso, Rabarbaro
alpino, Rapunzia, Sedano montano, Sigillo di Salomone, Sorbo,
Tamaro, Valeriana rossa, Vulneraria, Zafferano.

Agrifoglio, Alloro, Felce florida, Finocchio, Frangola, Mestolaccia,


☼Novembre
Nespolo, Olmo.
☼ Dicembre Arancio amaro, Arancio dolce.
INDICAZIONI AGRONOMICHE.

Bisogna tenere presente che al variare della latitudine, del clima, dell'altitudine e
di altri fattori il ciclo di una pianta può variare. Ad esempio una pianta che cresce
in riva al mare fiorirà prima di una della stessa specie che cresce in pianura, in
collina o in montagna.
Le erbe che dovranno essere destinate alla conservazione non devono essere
raccolte bagnate (da rugiada, pioggia o da innaffiatura) perchè l'eccessiva
umidità può causare la loro fermentazione e deterioramento.
Il momento migliore per la raccolta è al mattino, quando la rugiada si è già
asciugata ed il sole non è troppo forte, oppure alla sera dopo il tramonto. Per
prima cosa è necessario raccogliere le piante in luoghi lontani da fonti di
inquinamento (terreni industriali, strade con traffico automobilistico, centri abitati,
zone agricole dove vengono utilizzati trattamenti chimici, in vicinanza di
discariche).- Non raccogliere piante protette.- Le piante devono essere prive di
polvere e sporcizia perché non si debbono lavare prima di essiccarle.
- Non raccogliere piante colpite da parassiti, deteriorate o alterate, scegliere gli
esemplari fra i migliorie lasciare sempre qualche esemplare per consentire la
riproduzione della specie.

TABELLA DEL TEMPO BALSAMICO SUDDIVISA PER STAGIONI:


Le piante dell'inverno:
Alloro - Arancio amaro - Cipresso - Frangola – Olmo

Le piante della primavera:


Biancospino - Camomilla - Carciofo - Castagno - Ciliegio - Ginko - Manna -
Ortica - Passiflora - Pesco - Pioppo - Prezzemolo - Prugno - Quercia - Rosa
canina - Tarassaco – Valeriana

Le piante dell'estate:
Achillea - Altea - Artemisia - Avena - Bardana - Boraggine - Calendula -
Camepizio - Caprifoglio - Coriandolo - Cumino - Edera - Equiseto - Eufrasia -
Eupatorio - Fieno greco - Finocchio - Grano - Grindelia - Iperico - Lavanda -
Ligustro - Malva - Marrubio - Melissa - Menta - Millefoglio - Mirtillo - Ribes -
Rosmarino - Ruta - Salvia - Tiglio – Timo

Le piante dell'autunno:
Arnica - Cicoria - Ginepro - Liquirizia - Quercia - Valeriana - Zafferano
Le piante solstiziali: Iperico, artemisia, lavanda, verbena

STRUMENTI PER SPAGYRIA


https://www.biopificio.it/ita/products/c_6/strumenti-per-spagyria---alchimia.html

Le tinture madri si ottengono ponendo a macerare in un contenitore di vetro una


parte di pianta fresca in dieci parti di alcol etilico di gradazione variabile secondo
il tipo di pianta trattata. Nel caso del biancospino useremo una gradazione
alcolica di 35°.

Come si prepara una tintura madre


Per stabilire il rapporto droga-solvente non si parte però dal peso della droga
allo stato fresco, ma dal suo peso secco.
Facciamo un esempio: se durante la nostra passeggiata abbiamo raccolto 110
grammi di bacche, ne preleviamo 10 grammi e le essicchiamo rapidamente
utilizzando un forno elettrico ventilato a bassa temperatura.

Ad essiccazione completata verificheremo che i nostri 10 grammi di partenza


pesano ora circa 4 grammi. Sappiamo così che il peso secco dei nostri restanti
100 grammi di bacche fresche equivale a 40 grammi.

È a partire da questi 40 grammi che calcoleremo la quantità di solvente che


dobbiamo aggiungere nel vaso di vetro, dove abbiamo posto i 100 grammi di
bacche fresche contuse.

Poiché per questo tipo di preparazione il rapporto droga-solvente è di 1 a 10,


dovremmo teoricamente versare nel contenitore 400 grammi di soluzione
idroalcolica a una gradazione di 45°.

Per ottenere 100 grammi di soluzione idroalcolica di 45° dobbiamo aggiungere a


41 grammi di alcol 59 grammi di acqua, vale a dire che per avere 400 grammi
del nostro solvente dovremo aggiungere a 164 grammi di alcol 236 grammi di
acqua; ma poiché nei 100 grammi di bacche fresche sono già presenti 60
grammi di acqua (100 grammi meno i 40 grammi del suo peso secco) il nostro
solvente sarà costituito da 164 grammi di alcol + 176 grammi di acqua (236 di
acqua - i 60 grammi già contenuti nelle bacche fresche = 176 grammi); quindi
verseremo nel vaso in tutto 340 grammi di soluzione idroalcolica.

Preparata così la tintura madre, riporremo il vaso chiuso al buio per 21 giorni,
avendo cura di scuoterlo con frequenza per migliorare l’estrazione.

Terminato il periodo di macerazione, filtreremo e spremeremo il macerato


riunendo i liquidi così ottenuti.

Potremmo filtrare nuovamente il tutto servendoci di un filtro di carta.


Imbottiglieremo l’estratto in contenitori di vetro scuro che, conservati al buio e al
fresco ci consentiranno di utilizzare il preparato per una durata di 3-4 anni.

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