La torre dei gualandi,anche chiamata torre della muda, era
un’antica torre pisana oggi inglobata nel palazzo dell'orologio. È molto nota perché è stata la torre in cui furono imprigionati il conte Ugolino suoi figli e nipoti. Il nome "della Muda" deriva dal fatto che, in passato, qui venivano rinchiuse le aquile allevate dal comune di Pisa durante il periodo della muta delle penne. L'episodio della morte del conte Ugolino della Gherardesca, in questa torre, fu citato da Dante Alighieri nel XXXIII canto dell'Inferno. Dopo i drammatici fatti di Ugolino, ben noti all'epoca anche prima che venissero citati da Dante, essendo il conte un personaggio conosciuto e di grande peso politico, la torre venne soprannominata "della Fame". La torre si trovava in piazza delle Sette Vie, ora piazza dei Cavalieri di Santo Stefano, e fu inglobata nel palazzo dell'Orologio, dove risiedeva il capitano del popolo almeno dal 1357.