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10.5 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 101 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:................................................................................................ 29
10.6 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 102 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:................................................................................................ 29
22. Verifica della compatibilità del PSC con l'andamento dei lavori........... 179
Arch.Bianca Urselli
Via P.A.Iannotta n.7, 81020 - Casapulla (CE)
Celi. 339 1862815
mali: urselli.bianca@gmail.com
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Documento: Piano di Sicurezza e Coordinamento
Committente: Sig.ra Daniele Marcella
Indirizzo Cantiere: Via Mendel, 23 - 81100 Caserta
Arch.Bianca Urselli
Via P.A.Iannotta n.7, 81020 - Casapulla (CE)
Celi. 339 1862815
mail: urselli. bianca@gmail.com
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Documento: Piano di Sicurezza e Coordinamento
Committente: Sig.ra Daniele Marcella
Indirizzo Cantiere: Via Mendel 23 - 81100 Caserta
1. Premessa
Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in
fase di progettazione (CSP) in conformità alle disposizioni dell'articolo 90 e 91 e dell'allegato XV
Responsabile dei Lavori Dott. Paolo Interlandi, via E. Ruggiero n.17, 81100 -
Caserta
Coordinatore in fase di Arch. Bianca Urselli, via P.A.Iannotta n.7, 81020 -
progettazione Casapulla (CE)
Direttore dei Lavori Ing Salvatore Interlandi, via Petrarca n.l - 81100
Caserta
Capocantiere Da definire
Durata lavori 90 gg
> Individuando prima quali sono le "percentuali di incidenza della mano d'opera" che possono
essere applicate ai vari raggruppamenti (categorie) di lavoro presenti nel quadro economico
del progetto;
> Determinando successivamente gli "importi della mano d'opera", applicando le percentuali di
incidenze scelte ai corrispondenti importi di lavoro;
> Sommando tutti gli importi parziali della mano d'opera così ricavati;
> Infine, dividendo l'importo totale attribuito al costo della Mano d'opera per il costo medio di
un Uomo/Giorno.
Essendo possibile valutare il costo delle differenti lavorazioni essendo presentato un computo di
massima, ed essendo quindi possibile valutare la percentuale della manodopera per ogni singola
tipologia lavorativa, si è fatto riferimento direttamente all'incidenza media della manodopera nei
lavori edili.
modo:
Reti fognarie
Collocazione: Presenza di rete smaltimento acque
piovane e nere nel cortile
Prescrizioni organizzative:
Si deve provvedere preliminarmente a verificare la presenza di
reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti
interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la
profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie.
Specialmente durante eventuali lavori di scavo, la presenza,
anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché
costituisce sempre una variabile importante rispetto alla
consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza
di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di
improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature
dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o
inondazioni d'acqua dovute a fessurazione o cedimento delle
pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro.
Rischi:
Seppellimento, sprofondamento;
Alberi Collocazione: Presenza di essenze arboree ad alto fusto
lungo il confine sul lato ovest
Opere provvisionali e di protezione.
Prescrizioni organizzative:
Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano
direttamente questi ultimi, il possibile rischio d'urto da parte di
mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato
mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di
protezione. Le misure si possono differenziare sostanzialmente
per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto
dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare
fattore ambientale.
Rischi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Investimento, ribaltamento;
Urti, colpi, impatti, compressioni;
Alvei Collocazione: non presenti
Opere provvisionali e di protezione.
Prescrizioni organizzative:
Per i lavori in prossimità di alvei fluviali, ma che non interessano
direttamente questi ultimi, il rischio di caduta in acqua deve
essere evitato con procedure di sicurezza analoghe a quelle
previste per la caduta al suolo, ad esempio mediante la
realizzazione di adeguate opere provvisionali e di protezione
(solidi parapetti con arresto al piede). Le opere provvisionali e
di protezione si possono differenziare sostanzialmente per
quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei
vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore
ambientale.
Rischi:
Allagamento__________________ ________________________
6.2Rischi esterni che possono influenzare il cantiere
Strade Collocazione: via Mendel
Prescrizioni organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico
circostante devono essere evitati con l'adozione delle
adeguate procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto
conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della
tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della
segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e
in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e
del tipo di manovre da compiere.
Rischi:
Investimento
6.3 Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante
Abitazioni Collocazione: Il cantiere è insito in tessuto urbano fitto
Prescrizioni organizzative:
In relazione alle specifiche attività svolte devono essere
previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare
o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine
di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di
ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più
rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore.
Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità
devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che
comportano la formazione di polveri devono essere adottati
sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile
vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il
materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per
contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura,
per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere
raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione,
ecc.
I Conducenti dei mezzi in ingresso ed uscita dal cantiere
dovranno prestare la massima attenzione e procedere a bassa
velocità. Per tutta la durata dei lavori, l'impresa affidataria
dovrà garantire:
>Una continua pulizia della sede stradale dai detriti del
cantiere;
>La presenza, a distanza idonea, di cartelli indicanti pericolo;
>La presenza di un addetto che consenta l'effettuazione in
sicurezza delle manovre di ingresso e uscita dal cantiere.
Rischi:
Rumore;
Polvere.
Scuole Collocazione: nessuna presenza
Ospedali o Case di Cura Collocazione: nessuna presenza
Scuola della Polizia di Collocazione: via Mendel prospiciente ingresso cantiere
Stato Prescrizioni organizzative:
In relazione alle specifiche attività svolte devono essere
previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare
o ridurre al minimo l'emissione di rumori, polveri, ecc. Al fine
di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di
ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più
rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore.
Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità
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inizio dopo l'esito positivo delle suddette verifiche che sono effettuate tempestivamente e
comunque non oltre 15 giorni dall'avvenuta ricezione.
Il POS dell'impresa affidataria dovrà essere integrato con i piani operativi delle imprese
subappaltatrici e/o fornitrici in opera eventualmente partecipanti all'esecuzione dell'opera.
Il coordinatore per l'esecuzione dovrà verificare l'idoneità, sia del piano operativo della impresa
affidataria sia di quelli delle altre imprese subappaltatrici e/o fornitrici, trasmettendo, sia in caso
di verifica positiva sia in caso di verifica negativa, apposita comunicazione all'Impresa interessata
ed a quella affidataria.
L'impresa affidataria dovrà esplicitare nel POS, come procedure complementari e di dettaglio i
seguenti argomenti:
> L'identificazione dei subappalti/forniture in opera/noli, previsti in cantiere;
> L'identificazione dei macchinari/attrezzature previste, con indicazione del relativo fornitore;
> L'indicazione del/i nominativo/i dei responsabili dell'attuazione delle misure di
coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, di:
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva;
> Le modalità di utilizzo, anche a titolo gratuito, di attrezzature di proprietà di altre imprese
o lavoratori autonomi che concorreranno alla realizzazione della presente opera, che dovrà
essere preventivamente concordato tra le imprese mediante la compilazione di idoneo
modulo. In tale modulo dovrà risultare evidente l'oggetto del comodato ed i controlli effettuati
per dimostrare la rispondenza alle norme di legge sia al momento della consegna che nelle
fasi di utilizzo.
Le modalità organizzative della cooperazione e reciproca informazione dovranno svilupparsi
secondo i seguenti parametri minimi:
In situazione Mediante una riunione periodica settimanale di programmazione e
coordinamento, alla presenza di tutti i responsabile delle imprese
ordinaria
a vario titolo presenti in cantiere, nonché dei lavoratori autonomi
In situazione > Modifiche organizzative;
> Modifiche progettuali;
straordinaria
> Varianti in corso d'opera;
> Modifiche procedurali;
> Introduzione di nuova tecnologia non prevista all'interno del
PSC e/o del POS;
> Introduzione di macchine e attrezzature non previste all'interno
del PSC,
> Mediante una riunione di programmazione e coordinamento
straordinaria.
In ogni riunione e comunque prima dell'inizio di una nuova lavorazione si dovrà effettuare una
dettagliata analisi dei metodi di lavoro, con riferimento alla manodopera impiegata, comprensiva
dei mezzi, attrezzi e materiali utilizzati. Si analizzeranno poi nel dettaglio i rischi con riferimento
lavorazione. Si indicherà la progressione dei lavori integrando ove del caso, la descrizione con
riferimenti grafici.
Nell'ambito di tali attività di cooperazione e coordinamento, ove per qualsiasi motivo le
imprese/lavoratori autonomi subaffidatari, non partecipino alle riunioni di coordinamento, è
compito dell'impresa affidataria trasmettere alle imprese/lavoratori autonomi sub affidatari la
documentazione della sicurezza, compresi i verbali con le risultanze delle decisioni assunte
Il servizio di Pronto Soccorso e di gestione delle emergenze dovrà essere unico per l'intero
cantiere.
Il servizio dovrà essere organizzato dall'impresa affidataria che potrà utilizzare personale
proprio, delle altre imprese presenti in cantiere e/o personale esterno.
Il personale addetto a tali mansioni dovrà essere in numero proporzionato alle dimensioni del
cantiere, alla sua estensione, al numero di lavoratori presenti ed alla tipologia di lavorazioni in
corso. Il personale dovrà essere adeguatamente informato, formato ed addestrato, prima di
essere addetto a tale mansione.
pacchetto):
> Guanti sterili monouso (2 paia)
> Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 mi (1)
> Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 mi (1)
> Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1)
> Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3)
> Pinzette da medicazione sterili monouso (1)
> Confezione di cotone idrofilo (1)
> Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1)
> Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1)
> Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1)
> Un paio di forbici (1)
> Un laccio emostatico (1)
> Confezione di ghiaccio pronto uso (1)
> Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1)
> Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio
di emergenza.
9.2Presidi antincendio
I presidi antincendio dovranno consistere in estintori portatili collocati in tutte le aree interessate
da lavorazioni con utilizzo di fiamme libere, deposito anche temporaneo di materiale
infiammabile, presenza di fonti di innesco o comunque di pericolo di incendio.
In prossimità del quadro elettrico di cantiere dovrà essere collocato un estintore a CO2 oppure
equivalente estintore a polvere dielettrica utilizzabile su apparecchiature poste sotto tensione
max 1000 Volt.
Le procedure di gestione delle emergenze ed il relativo Piano dovranno essere oggetto
delle riunioni di cooperazione e coordinamento tra l'impresa affidataria e le imprese
subappaltatrici e fornitrici.
Copia del suddetto Piano e le successive integrazioni dovranno essere forniti alle imprese prima
del loro ingresso in cantiere.
9.3Informazione e Formazione dei lavoratori
I Lavoratori presenti in cantiere dovranno essere tutti informati e formati sui rischi presenti nel
cantiere stesso, secondo quanto disposto dal D.Lgs 81/08.
Durante l'esecuzione dei lavori l'impresa procederà alla informazione e formazione (artt. 36 e 37
del D.Lgs 81/08) dei propri lavoratori mediante incontro di presentazione del PSC e del POS, la
partecipazione alla riunione dovrà essere verbalizzata e controfirmata da tutti i
presenti.
Incontri periodici di aggiornamento dei lavoratori relativamente alle problematiche della
sicurezza presenti nelle attività ancora da affrontare e per correggere eventuali situazioni di non
conformità. Gli incontri saranno realizzati durante il proseguo dei lavori con cadenza almeno
settimanale. La partecipazione alla riunione sarà verbalizzata.
Il verbale dovrà essere allegato al POS.
Informazioni verbali durante l'esecuzione delle singole attività fornite ai lavoratori dal
responsabile dei cantieri.
9.4Identificazione dei lavoratori presenti in cantiere
Ai sensi dell'art. 6 della Legge n° 123 del 3 agosto 2007, tutto il personale occupato dall'Impresa
dovrà essere munito di apposita tessera di riconoscimento la quale dovrà contenere le seguenti
informazioni:
> Fotografia;
TESSERA DI RICONOSCIMENTO
Ai sensi dell'art. 18, comma 1, lettera u), D.Lgs. 8.
> Generalità' del lavoratore; Ragione Sociale
Cognome e Nome
> Numero di matricola e data
Data di nascita
Fototessera
assunzione; P.Iva/C.F.
Committente
> Indicazione del datore di lavoro.
I lavoratori dovranno essere informati, dal datore di lavoro, di essere tenuti ad esporre
detta tessera di riconoscimento.
Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente
la propria attività' nel medesimo luogo di lavoro-
La mancata esposizione del tesserino potrebbe dar luogo a sanzione amministrativa ai
sensi dell'art. 59 del D.Lgs 81/08.
9.5Elenco non esaustivo delle documentazioni da tenere in cantiere
Documentazione Cartello di cantiere Da affiggere all'entrata del
generale cantiere
Copia della notifica preliminare
ricevuta da committente/Resp. Da affiggere in cantiere
Lav.
Concessione/autorizzazione
Tenere copia in cantiere
edilizia
Libro presenze giornaliere di
cantiere vidimato INAIL con la
Art. 20 e seguenti T.U. D.P.R.
registrazione relativa al
1124/65
personale presente in cantiere
con le ore di lavoro effettuate
Sistema di sicurezza Piano di sicurezza e
Copia del piano
aziendale D.Lgs. 81/08 coordinamento (PSC)
Completo di schema
dell'impianto elettrico realizzato,
Dichiarazione di conformità della relazione dei materiali
impiegati e del certificato di
impianto elettrico e di messa a
terra abilitazione dell'installatore
rilasciato dalla Camera di
Commercio - inviata agli enti
competenti
Dichiarazione del fabbricante dei
quadri elettrici di rispondenza
Completo di schema di cablaggio
alle norme costruttive
applicabili.
Apparecchi di Per apparecchi acquistati prima
Libretto di omologazione ISPESL
sollevamento del settembre 1996. Valida
(portata >200kg)
anche copia
Per apparecchi acquistati dopo il
Certificazione CE di conformità
settembre 1996. Tenere copia in
del costruttore
cantiere
anche in copia (per macchine
Libretto uso e manutenzione
marcate CE)
Richiesta di verifica di prima Copia della richiesta per prima
installazione ad ISPESL (portata installazione di mezzi di
> 200kg) sollevamento nuovi
Registro verifiche periodiche Redatto per ogni attrezzatura
Richiesta di visita periodica
annuale o di successiva Da indirizzare alla ASL
installazione (per competente nel territorio del
portata>200kg) e conseguente cantiere.
verbale.
Verifiche trimestrali funi e Completa di firma tecnico che ha
catene effettuato la verifica
Copia della procedura e delle
Procedura per gru interferenti eventuali comunicazioni relative
a fronte di terzi
Certificazione radiocomando gru Certificazione CE del fabbricante
Rischio rumore Relazione concernente la
Richiesta di deroga per
programmazione dei lavori e le
l'eventuale superamento dei
durate delle singole attività, la
limiti del rumore ambientale
documentazione tecnica delle
causate da lavorazioni edili
macchine ed attrezzature
(DPCM 01/03/91 e DPCM
utilizzate con le dichiarazioni di
14/11/97).
conformità
Valutazione dell'Esposizione al
Allegato al POS o singolo
Rumore per i lavoratori esposti,
elaborato, sottoscritto dalla
ai sensi del Capo II del D.Lgs.
Impresa esecutrice
81/08
Rischio Vibrazioni Valutazione dell'Esposizione alle
Allegato al POS o singolo
Vibrazioni per i lavoratori
elaborato, sottoscritto dalla
esposti, ai sensi del Capo III del
Impresa esecutrice
D.Lgs. 81/08
Rischio Chimico Valutazione dell'Esposizione al
Allegato al POS o singolo
Rischio Chimico per i lavoratori
elaborato, sottoscritto dalla
esposti, ai sensi del Titolo IX del
Impresa esecutrice
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> La sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
> La limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al
rischio;
> L'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
> La priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
> L allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la sua
persona e l'adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
> L'informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
> L'informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
> L'informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
> Le istruzioni adeguate ai lavoratori;
> La partecipazione e consultazione dei lavoratori;
> La partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
> La programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo
dei livelli di sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi;
> Le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di
evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
> L'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
> La regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti;
10.2 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 95 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:
> Il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
> La scelta dell'ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali
posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione;
> Le condizioni di movimentazione dei vari materiali;
> La manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti
e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute
dei lavoratori;
> La delimitazione e l'allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in
particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;
> L'adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai
vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;
> La cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;
> Le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere;
10.3 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 96 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:
> L'adozione di misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII al Decreto Legislativo
81/2008;
> La predisposizione di accessi e della recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili
e individuabili;
il ribaltamento;
> La protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la
correttamente;
> Redazione del piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, comma 1, lettera h);
10.4 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 97 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a gli obblighi dei datore di lavoro dell'impresa affidataria di:
> Coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96;
> Verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto
al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore
per l'esecuzione;
10.5 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 101 del D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:
> L'obbligo, per l'impresa affidataria, di trasmissione del PSC, prima dell'inizio dei lavori, alle
imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi;
> L'obbligo di trasmissione, prima dell'inizio dei rispettivi lavori, da parte di ciascuna impresa
esecutrice del proprio piano operativo di sicurezza all'impresa affidataria;
> Le modalità di verifica, da parte dell'impresa affidataria, della congruenza dei POS di ciascuna
impresa esecutrice rispetto al proprio, e di trasmissione dei suddetti Piani al coordinatore per
l'esecuzione;
10.6 Modalità di attuazione di quanto previsto dall'art. 102 dei D.Lgs. 81/2008, in
relazione a:
> Procedure per la consultazione del rappresentante dei lavoratori da parte del datore di lavoro
di ciascuna impresa esecutrice, prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di
coordinamento e delle modifiche significative apportate allo stesso, e per la somministrazione
degli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano.
> L'acquisizione delle proposte formulate dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in
merito al PSC.
Secondo quanto richiesto dall'Allegato XV, punto 2.2.2 del D.Lgs. 81/2008 tale valutazione
riguarda, i seguenti aspetti:
> Modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;
> Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;
> Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
> Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art.102;
> Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art.92, comma 1, lettera c);
> Le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
> La dislocazione degli impianti di cantiere e delle zone di carico e scarico;
> Le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;
> Le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.
Modalità da seguire per Prescrizioni organizzative
la recinzione del L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una
cantiere, gli accessi e le recinzione, di altezza non minore a quella richiesta dal locale
segnalazioni regolamento edilizio, realizzata con grigliati metallici tipo
keller montati sui verticali in acciaio infissi in basamenti
prefabbricati. La scelta di utilizzare recinzioni mobili consente
il facile spostamento per seguire l'andamento del cantiere. La
tipologia di recinzione deve essere tale da resistere all'azione
del vento.
La recinzione dovrà essere protetta con reti antipolvere.
L'appaltatore dovrà curare per tutta la durata delle lavorazioni
l'integrità della recinzione e della rete di protezione.
Misure preventive e protettive
Verificare l'integrità della recinzione. Gli angoli sporgenti della
recinzione, o di altre strutture di cantiere, dovranno essere
dipinti per tutta la loro altezza a strisce bianche e rosse
trasversali. Nelle ore notturne, inoltre, l’ingombro della
recinzione andrà evidenziato con apposite luci di colore rosso,
alimentate in bassa tensione.
Le vie di accesso pedonali al cantiere dovranno essere
differenziate da quelle carrabili, allo scopo di ridurre i rischi
derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilità,
proprio in una zona a particolare pericolosità, qual è quella di
accesso al cantiere.
Dovrà porsi particolare attenzione nelle fasi di avvicinamento
ed allontanamento dei materiali dal cantiere, ponendo cura nel
realizzare passaggi sicuri per pedoni e mezzi. Quando è
previsto il passaggio o lo stazionamento di terzi a confine con
la recinzione devono essere adottate misure per impedire la
caduta di oggetti e materiali nonché protezioni per l'arresto
degli stessi.
Recinzioni, sbarramenti, scritte, segnali, protezioni devono
essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili.
Apporre cartelli all'ingresso del cantiere e nell'area dei
baraccamenti.
Coordinamento
Per impedire l'accesso di coloro che non sono addetti ai lavori
alle zone di pertinenza del cantiere devono essere adottati
opportuni provvedimenti che, in relazione alle caratteristiche
D.lgs. 81/08.
La quantificazione dei rischi viene effettuata in modo distinto per le varie tipologie di rischio. Al
fine di ottenere un metodo il più possibile oggettivo, e universalmente riconosciuto, devono
essere tenute in debito conto le norme legali nazionali ed internazionali, le norme tecniche, le
buone prassi, le linee guida predisposte dai Ministeri, dalle Regioni, dall'ISPESL e dall'INAIL, e
da istituti internazionali quali ACGIH.
I rischi [R] sono quantificati in termini di probabilità di accadimento [P] ed entità del danno
atteso [D] secondo la classificazione seguente:
Probabilità di accadimento P
Quantificazion Descrizione
e
Improbabile:
L'evento dannoso è di difficile accadimento.
La violazione rilevata può provocare un danno per la concomitanza di
1
più eventi poco probabili indipendenti;
Non sono noti episodi già verificatesi;
Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.
Poco Probabile:
L'evento dannoso può accadere.
La violazione rilevata può provocare un danno solo in circostanze poco
2 probabili di eventi;
Sono noti solo rarissimi episodi simili già verificatesi;
Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe sorpresa;
Probabile:
E' verosimile che l'evento dannoso avvenga.
La violazione rilevata può provocare un danno, anche se non in modo
automatico o diretto;
3
E' noto qualche episodio in cui alla violazione rilevata ha fatto seguito il
danno;
Il verificarsi del danno ipotizzato , susciterebbe un moderato stupore in
azienda;
Molto Probabile:
L'evento dannoso può accadere con facilità.
Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi
del danno ipotizzato per i lavoratori;
4 Si sono già verificati danni per la stessa violazione rilevata nello stesso
reparto o in reparti simili o in situazioni lavorative simili;
Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non
susciterebbe sorpresa;
Entità del Danno D
Quantificazio Descrizione
ne
1 Trascurabile:
L'evento dannoso può generare un danno trascurabile. (First Aid)
Lieve:
2 L'evento dannoso può generare un danno significativo, (malattia di
Grave:
3 L'evento dannoso può generare un danno importante, (malattia di
durata minore o uguale a 40 giorni)
Molto Grave:
L'evento dannoso può generare un danno irreversibile.
Una malattia di durata superiore a 40 giorni;
pericolo per la vita;
4 Indebolimento permanente di un senso o di un organo;
Malattia certamente o probabilmente insanabile;
Perdita di un senso;
Perdita dell'uso di un organo.
Secondo la nota formula
R = Px G
si ottiene il valore del rischio R, che è stato classificato su quattro livelli come è indicato nella
matrice seguente.
Laddove il livello di rischio risulti "Basso", lo stesso deve essere considerato trascurabile e quindi
poco o per nulla significativo. Gli altri livelli di rischio sono invece considerati sempre significativi
e, per essi, sono previste azioni da intraprendere e scale d'intervento la cui entità ha maggior
rilievo man mano che il rischio cresce.
2 2 4 6 8
P
3 3 6
4 4 8
. I- ]. IP 1. . . , ...
8<R<16
misure preventive e/o protettive con predisposizione di
procedure operative, addestramento, formazione e
J™nÌtoraS3Ìo conJrequenza^leva^^^^
Nei capitoli successivi, la metodologia appena esposta è stata applicata per macro aree di
intervento ed operatività; nello specifico si sono distinti le seguenti macro aree di lavoro con le
relative schede di valutazione del più probabile rischio - il Datore di lavoro dovrà provvedere ad
esplicare tali fasi oppure implementare le stesse con un analisi più di dettaglio - , ovviamente si
intendono tutte fasi lavorative ma si è reputato più efficace e di immediata lettura suddividerle
secondo i capitoli seguenti:
SVROC (Schede Valutazione Rischi Organizzazione del Cantiere)
SVRF (Scheda Valutazione Rischio Fase)
SVROP (Schede Valutazione Rischio Opere Provvisionali)
Qui di seguito vengono riportate le diverse fasi lavorative oggetto dei lavori per l'organizzazione
del cantiere. Per ognuna di esse sono stati individuati e valutati i rischi più probabili, sono state
dettagliate le misure di prevenzione e protezione, le procedure e regole di buona prassi ed i
Dispositivi di Protezione Individuale da indossare.
Per ogni attività lavorativa sono state, inoltre, indicate le eventuali attrezzature, sostanze
impiegate e/o prodotte.
SVROC 01 - RECINZIONE CANTIERE
SVROC 02 - REALIZZAZIONE IMPIANTO IGIENICO SANITARIO
SVROC 05 - REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
SVROC 04 - REALIZZAZIONE IMPIANTO MESSA A TERRA DI CANTIERE
SVROC 05 - AREA STOCCAGGIO RIFIUTI
SVROC 06 - AREA STOCCAGGIO MATERIALI
Si impone il divieto assoluto di stoccare sostanze pericolose e/o infiammabili.
Il datore di lavoro è tenuto a garantire la presenza continua e giornaliera di un
preposto della sicurezza di cantiere che dovrà accogliere tutte le indicazioni del CSE e
controllare che vengano rispettate.
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF. NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001/
(A)
materiale/attre per caduta di materiale dall'alto o Elmetti di
zzi dall'alto comunque per contatti con elementi protezione
pericolosi
Tuta di
protezione Da utilizzare nei luoghi di lavoro
UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti caratterizzati dalla presenza di
durante le Indumenti di
materiali e/o attrezzi che possono
protezione.
lavorazioni causare fenomeni di abrasione
Requisiti generali
/taglio/ perforazione
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare > = 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
iH
con il consenso del committente, all'interno di un edificio di
locali lavabo (in difetto di ciò l'impresa dovrà ricorrere alla posa
in opera delle condutture con giunti saldati o raccordati
meccanicamente e dei relativi accessori, dei sanitari, ecc.),
oppure predisporre installazione di WC chimico completo di
lavabo.
Operatori: Operaio Comune Luogo di Cantiere
lavoro:
Macchine/Attrezzature Argano a bandiera;
Attrezzi manuali;
Ponte su cavalletti;
Cannello per saldatura ossiacetilenica;
Scala doppia;
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Trapano elettrico
Sostanze/Preparati —
ANALISI DEI RISCHI:
Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe
Elettrocuzione Possibile Significativo Notevole
Rumore Possibile Lieve Accettabile
MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE
• Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
ed alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
• Sensibilizzare periodicamente il personale relativamente ai rischi specifici delle operazioni da
eseguire
• Ubicare la zona di lavoro in luogo sicuro lontano da possibili cadute di materiale dall'alto
• Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi
pesanti o ingombranti (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Rispettare le istruzioni ricevute per un'esatta e corretta posizione da assumere nella
movimentazione dei carichi (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Prima di movimentare a mano gli elementi valutare il loro peso e la loro dimensione ed
individuare il modo più indicato per afferrarli, alzati e spostali senza affaticare la schiena
(Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone
al fine di ripartire e diminuire lo sforzo (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09)
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art.75-78 del D.lgs. n.81/08
come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Verificare l'uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante (Art.77 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF.NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di UNI EN 397(2001)
lavoratore dal rischio di offesa al capo
materiale/attre
zzi dall'alto (A) per caduta di materiale dall'alto o
comunque per contatti con elementi
pericolosi
Elmetti di
protezione
Tuta di
protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
caratterizzati dalla presenza di UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti materiali e/o attrezzi che possono
durante le causare fenomeni di abrasione Indumenti di
lavorazioni /taglio/ protezione.
Requisiti generali
perforazione
Scarpe
antinfortunisti
Lesioni per UNI EN ISO 20344
che
caduta di (2008)
Puntale rinforzato in acciaio contro
materiali
schiaccia mento/abrasioni/perforazio
movimentati Dispositivi di
ne/ferite degli arti inferiori e suola
e/o per protezione
antiscivolo e per salvaguardare la
presenza di individuale -
caviglia da distorsioni
chiodi, ferri, Metodi di prova
ecc. per calzature
Guanti in
crosta
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
UNI EN 388
Lesioni per caratterizzati dalla presenza di
(2004)
contatto con materiali e/o attrezzi che possono
organi mobili causare fenomeni di
Guanti di
durante le abrasione/taglio/
protezione contro
lavorazioni
rischi meccanici
perforazione delle mani
UNI EN 149
(2003)
Mascherina
Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di vie respiratorie -
polveri a media tossicità, fibre e
polveri e fibre Semimaschera
aerosol a base acquosa di materiale
particellare > = 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Arch. Bianca Urselli
Via P.A.Iannotta n.7, 81020 - Casapulla (CE)
Celi. 339 1862815
mail: urselli. bianca@gmail.com
I 50
Documento: Piano di Sicurezza e Coordinamento
Committente: Sig.ra Daniele Marcella
Indirizzo Cantiere: Via Mendel 23 - 81100 Caserta
Cuffia
antirumore UNI EN 352-2
Presenza di I modelli attualmente in commercio (2004)
apparecchiature consentono di regolare la pressione
/ macchine delle coppe auricolari, mentre i Protettori
rumorose cuscinetti sporchi ed usurati si dell'udito.
durante le possono facilmente sostituire Requisiti generali.
lavorazioni Parte 1: cuffie
Occhiali di
protezione
UNI EN 166
(2004)
Con lente unica panoramica in
Proiezione di policarbonato trattati anti graffio, con
schegge Protezione
protezione laterale
personale degli
occhi - Specifiche.
UNI EN 397
Elmetto con (2001)
visiera Elmetti di
incorporata Calotta in policarbonato ad alta protezione per
resistenza, completo di frontalino l'industria
Elettrocuzione proteggi visiera, dotato di alto potere UNI EN 13087-8
(A) dielettrico. (2006) Elmetti di
protezione- Metodi
di prova- Parte 8:
Proprietà
elettriche.
Impiego di I modelli attualmente in commercio
UNI EN 352-2
utensili Cuffia consentono di regolare la pressione
(2004)
rumorosi antirumore delle coppe auricolari, mentre i Protettori
durante le cuscinetti sporchi ed usurati si
dell'udito.
lavorazioni possono facilmente sostituire
Requisiti generali.
Parte 1: cuffie
UNI EN 149
Mascherina (2003)
antipolvere Mascherina per la protezione di Apparecchi di
^FFP2^ polveri a media tossicità, fibre e protezione delle
Inalazione di aerosol a base acquosa di materiale vie respiratorie -
polveri e fibre particellare > = 0,02 micron. Semimaschera
filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
• Gli apparecchi, gli utensili, i quadri e le condutture, oltre che conformi alle norme, devono
sempre essere mantenuti in buono stato e non essere fonte di rischio per i lavoratori
• Le imprese installataci sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d'arte utilizzando allo
scopo materiali parimenti costruiti a regola d'arte. I materiali ed i componenti realizzati
secondo le norme tecniche di sicurezza dell'Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato
elettrotecnico italiano (CEI), nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione
tecnica vigente in materia, si considerano costruiti a regola d'arte
• Per i cantieri temporanei e mobili, l'installatore deve rilasciare la seguente documentazione:
> Certificato di conformità dell'impianto, ai sensi del D.lgs. n.81/08 come modificato dal
D.lgs n.106/09, corredata di copia del certificato dal quale risulta che l'impresa esecutrice
abbia i requisiti tecnico professionali;
> Relazione tecnica dalla quale risulti anche le tipologie dei materiali utilizzati;
> Schema unifilare dell'impianto realizzato; all'uopo è opportuno rammentare che il quadro
elettrico a valle del contatore nonché tutti i sottoquadri dovranno contenere un proprio
schema
• Nel cantiere deve essere previsto un dispositivo per l'interruzione di emergenza generale
dell'alimentazione degli apparecchi utilizzatori per i quali possa essere necessario
interrompere tutti i conduttori attivi per eliminare un pericolo. In altre parole, il comando
d'emergenza ha lo scopo di interrompere rapidamente l'alimentazione a tutto l'impianto
elettrico, esso deve essere pertanto noto a tutte le maestranze e facilmente raggiungibile ed
individuabile (Allegato V parte I punto 2 del d.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09)
• Se il comando d'emergenza viene predisposto sul quadro di cantiere, questo può essere
costituito dall'interruttore generale del quadro stesso, purché le porte non siano chiuse a
chiave e, quindi, facilmente raggiungibile.
• Nel caso in cui il quadro venga chiuso a chiave, il comando d'emergenza potrà essere
realizzato attraverso un pulsante a fungo posizionato all'esterno del quadro, che agisce
direttamente sull'interruttore generale
• I cavi elettrici non devono passare attraverso luoghi di passaggio per veicoli o pedoni;
quando questo sia invece necessario, deve essere assicurata una protezione speciale contro
i danni meccanici e contro il contatto con macchinario di cantiere
• I cavi che alimentano apparecchiature trasportabili devono essere sollevati da terra in
maniera tale da evitare danneggiamenti meccanici
• Le prese a spina usate normalmente per le prolunghe e per alimentare gli utilizzatori negli
impianti di cantiere devono:
> Essere protette da interruttore differenziale che è buona norma non raccolga un numero
eccessivo di derivazioni per evitare che il suo intervento non metta fuori servizio
contemporaneamente troppe linee
> Avere grado di protezione minimo IP 44
> Essere dotate di interblocco meccanico per utilizzatori che assorbono potenze superiori a
1000 w
• E' buona regola per ragioni pratiche adottare in modo sistematico le prese a spina di tipo
interbloccato
• L'impianto elettrico deve essere dotato di impianto di messa a terra e di interruttori
differenziali ad alta sensibilità o di altri sistemi di protezione equivalenti
• Per prevenire i rischi da incendio o esplosione gli impianti devono essere protetti contro:
> Il sovraccarico (ogni corrente che supera il valore nominale e che si verifica in un circuito
elettricamente sano);
> Il corto circuito (ogni corrente che supera il valore nominale e che si verifica in seguito ad
un guasto di impedenza trascurabile fra due punti in tensione). In entrambi i casi la
protezione è realizzabile attraverso l'installazione di interruttori automatici o di fusibili;
> La propagazione dell'incendio (la protezione è realizzabile attraverso l'impiego'di
sbarramenti antifiamma, cavi e condutture ignifughe od autoestinguenti) (Allegato IV
punto 4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 )
• Non si devono movimentare oggetti di grandi dimensioni (quali gru, scale, tubi, ecc.) nelle
vicinanze di linee elettriche aeree esterne e prima di iniziare qualsiasi scavo è necessario
accertarsi che non vi siano condutture elettriche interrate
• Garantire un totale isolamento di tutte le parti attive con conduttori elettrici sotto traccia,
entro canaletto o in tubi esterni (non in metallo)
• Sono assolutamente da evitare collegamenti approssimativi quali piattine chiodate nei muri
• Non congiungere i fili elettrici con il classico giro di nastro isolante. Questo tipo di isolamento
risulta estremamente precario. Le parti terminali dei conduttori o gli elementi "nudi" devono
essere racchiusi in apposite cassette o in scatole di materiale isolante (Allegato V parte II
punto 5.16 del d.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Sostituire tutti i componenti dell'impianto rotti o deteriorati (prese a spina, interruttori, cavi,
ecc.)
• Le prese fisse a muro, le prese a spina volanti e gli apparecchi elettrici non devono essere a
portata di mano nelle zone in cui è presente acqua
• I passaggi di servizio e gli accessi alle macchine, quadri e apparecchiature elettriche devono
essere tenuti sgombri da materiale di qualsiasi tipo, in particolar modo se si tratta di materiali
o oggetti infiammabili
• Predisporre appositi cartelli con le principali norme di comportamento per diminuire le
occasioni di pericolo, ad esempio un cartello che indichi il divieto di usare acqua per spegnere
incendi in prossimità di cabine elettriche, conduttori, macchine e apparecchi sotto tensione
• L'idoneità dei dispositivi di protezione individuale, come guanti in gomma (il cui uso è
consentito fino a una tensione massima di 1000 V), tappetini e stivali isolanti, deve essere
attestata con marcatura CE (Art. 77 del d.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Le scale non devono essere usate abitualmente come postazioni di lavoro, ma solo per
raggiungere attrezzature più idonee o piani di lavoro sopraelevati
• Le scale dovranno essere idonee, con pioli ben fissati e assicurate sia al piede che al piano,
eventualmente con aiuto di altra persona
• E' necessaria una valutazione preliminare dell'idoneità della scala all'impiego in funzione
della lunghezza della stessa e della pendenza applicabile
• I lavoratori devono essere formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate
all'impianto elettrico ed ai conseguenti rischi (Art. 18 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal
D.lgs n.106/09)
• I lavoratori devono essere formati sulle procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza
relative ad incendi o pronto soccorso (Art. 18 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09)
• Non utilizzare mai l'acqua per spegnere un incendio di natura elettrica. Sezionare l'impianto
e utilizzare estintori a polvere o CO2 (Allegato IV punto 4 del D.lgs. n.81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
• Se qualcuno è in contatto con parti in tensione non tentare di salvarlo trascinandolo via,
prima di aver sezionato l'impianto
• I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da
attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori
• Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 75-78 del D.lgs. n.81/08
come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• In presenza di temporali, quando siano da temere scariche atmosferiche che possono
interessare il cantiere, saranno tempestivamente sospese le lavorazioni che espongono i
lavoratori ai rischi conseguenti (folgorazione, cadute, cadute dall'alto) in particolare: attività
sui ponteggi metallici esterni, attrezzature per lavori in quota o a contatto con grandi masse
metalliche, attività di manipolazione e di movimentazione di materiali facilmente infiammabili
od esplodenti.
UNI EN 397
Elmetto con (2001)
visiera Elmetti di
ncorporata protezione per
Calotta in policarbonato ad alta
l'industria
resistenza, completo di frontalino
Elettrocuzione UNI EN 13087-8
proteggi visiera, dotato di alto potere
(2006) Elmetti di
dielettrico.
protezione- Metodi
di prova- Parte 8:
Proprietà
elettriche.
Cuffia
Impiego di antirumore UNI EN 352-2
I modelli attualmente in commercio
utensili (2004)
consentono di regolare la pressione
@ Protettori
rumorosi delle coppe auricolari, mentre i
durante le dell'udito.
cuscinetti sporchi ed usurati si
lavorazioni Requisiti generali.
possono facilmente sostituire
Parte 1: cuffie
Stivali isolanti
UNI EN ISO 20344
(2008)
Tronchetti dielettrici realizzati in
Dispositivi di
Elettrocuzione caucciù foderati in cotone con suola
antisdrucciolevole resistente protezione
all'usura. individuale -
Metodi di prova
per calzature.
Tuta di
protezione
UNI EN 340
Polveri e detriti Tuta da lavoro da indossare per
durante Ip iiti \ evitare che la polvere venga a
(2004)
Indumenti di
lavorazioni contatto con la pelle
protezione.
Requisiti generati
UNI EN 149
Mascherina
(2003)
antipolvere
Apparecchi di
FFP2
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre Semimaschera
aerosol a base acquosa di materiale
filtrante contro
particellare >= 0,02 micron.
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di
esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 75-78 del D.lgs. n.81/08
come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• La presa in carico delle macerie (la registrazione su apposita modulistica della quantità di
macerie stoccate nel cantiere prima di essere recuperate o portate allo smaltimento) deve
essere annotata sul registro di carico e scarico dei rifiuti entro una settimana dalla produzione
delle stesse, nel caso in cui il rifiuto sopraccitato venga consegnato a terzi per le fasi di
recupero o smaltimento. Il registro di carico e scarico dei rifiuti deve essere vidimato presso
l'Ufficio competente.
• Il trasporto delle macerie alla discarica può essere effettuato direttamente dalla ditta
produttrice del rifiuto, senza la necessità di ottenere autorizzazioni, in quanto non rientra
nella categoria dei rifiuti pericolosi. Si rende noto che il trasporto delle macerie deve essere
accompagnato da apposito formulario di identificazione vidimato presso l'Ufficio competente.
Altre tipologie di rifiuti:
• Dalla lavorazione in cantiere possono scaturire altre tipologie di rifiuti oltre alle macerie,
quali a titolo puramente indicativo e non esaustivo: bancali in legno, carta (sacchi contenenti
diversi materiali), nylon, latte sporche di vernici, bidoni sporchi di collanti, guanti usurati.
• Per ogni tipologia di rifiuto, deve essere attribuito un codice CER. Per i rifiuti sopraindicati
essi sono:
> 15.01.06 imballaggi in materiali misti;
> 15.01.04 imballaggi metallici;
> 15.01.02 imballaggi in plastica;
> 15.02.03 indumenti protettivi
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF. NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001)
(A)
materiale/attre per caduta di materiale dall’alto o Elmetti di
zzi dall'alto comunque per contatti con elementi protezione
pericolosi
Tuta di
protezione
Scarpe
Lesioni per antinfortunisti
caduta di UNI EN ISO 20344
che
Puntale rinforzato in acciaio contro (2008)
materiali
schiacciamento/abrasioni/perforazio Dispositivi di
movimentati
ne/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di
caviglia da distorsioni Metodi di prova
chiodi, ferri,
per calzature
ecc.
Guanti in
crosta
Lesioni per Da utilizzare nei luoghi di lavoro UNI EN 388
contatto con caratterizzati dalla presenza di (2004)
organi mobili materiali e/o attrezzi che possono Guanti di
durante le causare fenomeni di brasione/taglio/ protezione contro
lavorazioni perforazione delle mani rischi meccanici
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare >= 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
• L'altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della sicurezza al
ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e della necessità di accedere per
l'imbraco; le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare
sollecitazioni.
• Occorre utilizzare adeguate rastrelliere per lo stoccaggio verticale dei materiale (lamiere,
lastre o pannelli).
• Le scorte di reattivi e solventi vanno tenuti in un zona fresca, aerata e protetta dalle
radiazioni solari.
• Se si dovessero riscontrare delle problematiche di stoccaggio, i materiali dovranno essere
trasportati in cantiere giornalmente o settimanalmente in funzione delle lavorazioni da
compiersi.
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF.NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001)
materiale/attre
zzi dall'alto
(A) per caduta di materiale dall'alto o
comunque per contatti con elementi
pericolosi
Elmetti di
protezione
Tuta di
protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti caratterizzati dalla presenza di
Indumenti di
durante le materiali e/o attrezzi che possono
protezione.
lavorazioni causare fenomeni di abrasione
Requisiti generali
/taglio/ perforazione
Scarpe
Lesioni per antinfortunisti UNI EN ISO 20344
caduta di che Puntale rinforzato in acciaio contro (2008)
materiali
schiacciamento/abrasioni/perforazio Dispositivi di
movimentati ®
ne/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di Metodi di prova
caviglia da distorsioni
chiodi, ferri, per calzature
ecc.
Guanti in
crosta
Lesioni per Da utilizzare nei luoghi di lavoro UNI EN 388
contatto con caratterizzati dalla presenza di (2004)
organi mobili materiali e/o attrezzi che possono Guanti di
durante le causare fenomeni di brasione/taglio/ protezione contro
lavorazioni perforazione delle mani rischi meccanici
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare >= 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Qui di seguito vengono riportate le diverse fasi lavorative oggetto dei lavori del cantiere. Per
ognuna di esse sono stati individuati e valutati i rischi più probabili, sono state dettagliate le
misure di prevenzione e protezione, le procedure e regole di buona prassi ed i Dispositivi di
Protezione Individuale da indossare.
Per ogni attività lavorativa sono state, inoltre, indicate le eventuali attrezzature, sostanze
impiegate e/o prodotte.
SVRF 03 - Demolizione e rimozione
SVRF 05 - Preparazione malte ed intonaci
SVRF 06 - Intonaci esterni
SVRF 07 - Tinteggiature esterne
SVRF 11 - Applicazione paraspigoli
SVRF 12 - Applicazione rete su giunti
SVRF 22 - Rimozione serramenti
SVRF 27 - Montaggio infissi esterni
SVRF 60 - Cappotto Termico
SVRF 70 - Impianto pannelli fotovoltaici
Si impone il divieto assoluto di stoccare sostanze pericolose e/o infiammabili.
Il datore di lavoro è tenuto a garantire la presenza continua e giornaliera di un
preposto della sicurezza di cantiere che dovrà accogliere tutte le indicazioni del CSE e
controllare che vengano rispettate.
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7^
W■K
In ogni caso si seguiranno le seguenti avvertenze:
Prima dell'inizio dei lavori di demolizione, è fatto obbligo
*
Tuta di
protezione UNI EN
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
340(2004)
Polveri e detriti caratterizzati dalla presenza di materiali
Indumenti di
durante le e/o attrezzi che possono causare
protezione.
lavorazioni fenomeni di abrasione /taglio/
Requisiti
perforazione
generali
Scarpe
Lesioni per antinfortunistic
caduta di UNI EN ISO
he
Puntale rinforzato in acciaio contro 20344 (2008)
materiali
movimentati schiacciamento/abrasioni/perforazione Dispositivi di
/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di
caviglia da distorsioni Metodi di prova
chiodi, ferri,
ecc. per calzature
Guanti in
crosta
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di polveri protezione delle
Inalazione di a media tossicità, fibre e aerosol a base vie respiratorie
polveri e fibre acquosa di materiale particellare > = - Semimaschera
0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Cuffia
Presenza di antirumore UNI EN 352-2
apparecchiatur I modelli attualmente in commercio (2004)
e/ @ consentono di regolare la pressione Protettori
macchine delle coppe auricolari, mentre i dell'udito.
rumorose cuscinetti sporchi ed usurati si possono Requisiti
durante le facilmente sostituire generali. Parte
lavorazioni 1: cuffie
Occhiali di
protezione UNI EN 166
(2004)
Con lente unica panoramica in
Proiezione di Protezione
policarbonato trattati anti graffio, con
schegge personale degli
protezione laterale
occhi -
Specifiche.
fi
Trattasi delle attività necessarie per la preparazione manuale
delle malte per la messa in opera di murature, intonaci o altro.
** > 1*
s
Operatori: Intonacatore Luogo di Cantiere
lavoro:
Macchine/Attrezzature Attrezzi d'uso norma e;
Materiale minuto;
Martelli;
Cazzuole;
Impastatrici;
Carriole.
Sostanze/Preparati Malte e conglomerati
Polveri
Opere Provvisionali Ponti su cavalletti
Impalcati
Ponteggi
Scale semplici e/o doppie
ANALISI DEI RISCHI
Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe
Caduta di materiale dall'alto Possibile Significativo Notevole
Inalazione di polveri e fibre Possibile Significativo Notevole
Getti e schizzi Probabile Lieve Accettabile
Movimentazione manuale dei
Probabile Lieve Accettabile
carichi
Allergeni Non probabile Significativo Accettabile
MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE
• Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
ed alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
• Sensibilizzare periodicamente il personale relativamente ai rischi specifici delle operazioni da
eseguire
• Ubicare la zona di lavoro in luogo sicuro lontano da possibili cadute di materiale dall'alto
• I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta e
l'investimento di materiali. Ove non sia possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere
adottate altre misure o cautele adeguate (Art 114 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal
D.lgs n.106/09)
• In caso di lavoro nella adiacenze di edifici, costruire idonea postazione protetta da impalcato
con tettoia in tavolame da cm. 5 atto a proteggere gli addetti da eventuali cadute accidentali
di materiale
• Le eventuali fosse di spegnimento saranno dotate di protezione su tutti i lati mediante
parapetti e tavole fermapiede
• Gli impianti comprendenti betoniere o impastatrici ed altre apparecchiature per tutte le
operazioni di preparazione del conglomerato cementizio, anche a funzionamento automatico
e programmato, devono essere forniti di strumenti indicatori e segnalatori nonché di organi
di comando posti in posizione ben visibile e facilmente accessibile. In corrispondenza dei
punti di potenziale pencolo devono essere disposti comandi di arresto di emergenza. In
occasione delle interruzioni deve essere provveduto al blocco del comando principale
(Allegato V del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
Tuta di
protezione Da utilizzare nei luoghi di lavoro
caratterizzati dalla presenza di UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti Indumenti di
materiali e/o attrezzi che possono
durante le protezione.
causare fenomeni di abrasione
lavorazioni Requisiti generali
/taglio/
perforazione
Guanti in
crosta Da utilizzare nei luoghi di lavoro
Lesioni per UNI EN 388
caratterizzati dalla presenza di
contatto con (2004)
materiali e/o attrezzi che possono
organi mobili Guanti di
causare fenomeni di
durante le protezione contro
abrasione/taglio/
lavorazioni rischi meccanici
perforazione delle mani
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare > = 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Cuffia
Presenza di antirumore UNI EN 352-2
apparecchiature I modelli attualmente in commercio
(2004)
/ consentono di regolare la pressione
Protettori
macchine delle coppe auricolari, mentre i
dell'udito.
rumorose cuscinetti sporchi ed usurati si
Requisiti generali.
durante le possono facilmente sostituire
Parte 1: cuffie
lavorazioni
Occhiali di
protezione
UNI EN 166
Con lente unica panoramica in (2004)
Proiezione di
policarbonato trattati anti graffio, con Protezione
schizzi
protezione laterale personale degli
occhi - Specifiche.
• Fornire i dispositivi di protezione individuale con relative informazioni all'uso (Art 77 del
D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 75-78 del D.lgs. n.81/08
come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF. NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo Dispositivo utile a
proteggere il lavoratore
Caduta di dal rischio di offesa al
UNI EN 397(2001)
(A)
materiale/attrezz capo per caduta di
Elmetti di protezione
i dall'alto materiale dall'alto o
comunque per contatti
con elementi pericolosi
Tuta di
protezione Da utilizzare nei luoghi di
lavoro caratterizzati dalla
Polveri e detriti presenza di materiali e/o UNI EN 340(2004)
durante le attrezzi che possono Indumenti di protezione.
lavorazioni causare fenomeni di Requisiti generali
abrasione /taglio/
perforazione
Scarpe
antinfortunisti Puntale rinforzato in
Lesioni per che acciaio contro
caduta di schiacciamento/abrasioni UNI EN ISO 20344 (2008)
materiali /perforazione/ferite degli Dispositivi di protezione
movimentati e/o arti inferiori e suola individuale - Metodi di
per presenza di antiscivolo e per prova per calzature
chiodi, ferri, ecc. salvaguardare la caviglia
da distorsioni
Gua nti in
cnista Da utilizzare nei luoghi di
Lesioni per lavoro caratterizzati dalla
contatto con presenza di materiali e/o UNI EN 388 (2004)
organi mobili attrezzi che possono Guanti di protezione contro
durante le causare fenomeni di rischi meccanici
lavorazioni abrasione/taglio/
perforazione delle mani
Occhiali di
protezione
Con lente unica
panoramica in UNI EN 166 (2004)
Proiezione di
policarbonato trattati anti Protezione personale degli
schizzi
graffio, con protezione occhi - Specifiche.
laterale
Imbracatura e
cintura di Cintura di sicurezza
sicurezza utilizzata in edilizia per la UNI EN 361/358 (2003)
prevenzione da caduta di Specifiche per dispositivi di
(X)
Caduta dall'alto persone che lavorano in protezione individuale
altezza su scale o contro le cadute dall'alto.
<57 ponteggi. Da utilizzare Imbracature per il corpo
con cordino di sostegno
Operatori:
1> applicazione di tinte date a mano o a spruzzo
> pulizia e movimentazione dei residui
Pittore Luogo di lavoro: Cantiere
Macchine/Attrezzature Attrezzi manuali
Rullo
Pennelli
Sostanze/Preparati Pitture (per mano di finitura e di fondo)
Stucchi
Vernici (per trattamenti protettivi/decorativi)
Polveri (durante la levigatura e stuccatura)
Opere Provvisionali Ponti su cavalletti
Impalcati
Ponteggi
Scale semplici e/o doppie
ANALISI DEI RISCHI
Descrizione Liv. Probabilità Entità danno Classe
Caduta di persone dall'alto Probabile Significativo Notevole
Inalazione di vapori da
Possibile Modesto Accettabile
vernici/pitture
Getti e schizzi di
Possibile Modesto Accettabile
vernici/pitture
Movimentazione manuale
Possibile Modesto Accettabile
dei carichi.
Ferite e tagli per contatti
Possibile Modesto Accettabile
con gli attrezzi
Ergonomia-Postura Possibile Modesto Accettabile
MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE
• Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di
esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti
chimici ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi (Art 223, 224, 225
del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti
impiegati
• Conoscere le caratteristiche delle sostanze utilizzate (es. infiammabilità, incompatibilità),
nello specifico le concentrazioni, le modalità d'uso ed i tempi di contatto (Art 227, comma 1
del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per
l'adozione delle specifiche misure di sicurezza
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI RIF.NORMATI
DPI DESCRIZIONE
EVIDENZIATI VO
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di UNI EN
lavoratore dal rischio di offesa al capo
397(2001)
(A)
materiale/attre per caduta di materiale dall'alto o
zzi dall'alto Elmetti di
comunque per contatti con elementi
protezione
pericolosi
Tuta di
protezione
UNI EN
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
340(2004)
Polveri e detriti ® caratterizzati dalla presenza di materiali
Indumenti di
durante le e/o attrezzi che possono causare
protezione.
lavorazioni fenomeni di abrasione /taglio/
Requisiti
perforazione
generali
Scarpe
Lesioni per antinfortunistic UNI EN ISO
caduta di he Puntale rinforzato in acciaio contro 20344 (2008)
materiali
schiacciamento/abrasioni/perforazione Dispositivi di
movimentati
/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di
caviglia da distorsioni Metodi di prova
chiodi, ferri,
per calzature
ecc.
Guanti in
crosta UNI EN 388
Lesioni per Da utilizzare nei luoghi di lavoro
(2004)
contatto con caratterizzati dalla presenza di materiali
Guanti di
organi mobili e/o attrezzi che possono causare
protezione
durante le fenomeni di abrasione/taglio/
contro rischi
lavorazioni perforazione delle mani
meccanici
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di polveri protezione delle
Inalazione di a media tossicità, fibre e aerosol a base vie respiratorie
polveri e fibre acquosa di materiale particellare > = - Semimaschera
0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Occhiali di
protezione UNI EN 166
(2004)
Con lente unica panoramica in
Proiezione di Protezione
policarbonato trattati anti graffio, con
schizzi personale degli
protezione laterale occhi -
Specifiche.
Imbracatura e UNI EN
cintura di 361/358 (2003)
sicurezza Specifiche per
Cintura di sicurezza utilizzata in edilizia
dispositivi di
per la prevenzione da caduta di persone
Caduta protezione
che lavorano in altezza su scale o
dall'alto individuale
ponteggi. Da utilizzare con cordino di
contro le cadute
<37 sostegno
dall'alto.
Imbracature per
il corpo
Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
D. n.
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09___________________________ ________________________________
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:____________________________________
RISCHI DESCRIZIONE RIF. NORMATIVO
DPI
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001)
materiale/attre per caduta di materiale dall'alto o Elmetti di
zzi dall'alto comunque per contatti con elementi protezione
pericolosi
Guanti in
crosta
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
Lesioni per UNI EN 388
caratterizzati dalla presenza di
contatto con (2004)
materiali e/o attrezzi che possono
organi mobili Guanti di
causare fenomeni di
durante le protezione contro
abrasione/taglio/
lavorazioni rischi meccanici
perforazione delle mani
UNI EN 149
Mascherina
(2003)
Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare >= 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Occhiali di
protezione
UNI EN 166
Proiezione di Con lente unica panoramica in (2004)
schizzi policarbonato trattati anti graffio, con Protezione
protezione laterale personale degli
occhi - Specifiche.
Imbracatura e
UNI EN 361/358
cintura di
(2003)
sicurezza
Cintura di sicurezza utilizzata in Specifiche per
edilizia per la prevenzione da caduta dispositivi di
(T)
Caduta dall'alto di persone che lavorano in altezza su protezione
scale o ponteggi. Da utilizzare con individuale contro
• Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra individuati
• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità
di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del
D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di
agenti chimici ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi (Art 223, 224,
225 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Conoscere le caratteristiche delle sostanze utilizzate, nello specifico le concentrazioni, le
modalità d'uso ed i tempi di contatto (Art 227, comma 1 del D.lgs. n.81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
• Verificare che i ponti su cavalletti e gli impalcati siano allestiti ed utilizzati in maniera
corretta (Art 139 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• La larghezza dell'impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a 90 cm
(Allegato XVIII Punto 2.2.2.3. del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Le tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere ben accostate, fissate ai
cavalletti e non presentare parti al sbalzo superiori a 20 cm (Allegato XVIII Punto 2.2.2.3.
del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Applicare regolari parapetti o sbarrare le aperture prospicienti il vuoto, se l'altezza di
possibile caduta è superiore a m 2 (Art 126 - Art. 146 del D.lgs. n.81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
• Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta
movimentazione di carichi pesanti o ingombranti (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come
modificato dal D.lgs n.106/09)
• Rispettare le istruzioni ricevute per un'esatta e corretta posizione da assumere nella
movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata
con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo (Art. 168 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Nelle movimentazioni manuali, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed
utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta
• Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l’impiego manuale devono essere tenuti in buono
stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in
condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell’addetto) e
non devono ingombrare posti di passaggio o di lavoro
• Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di materiali in grana minuta o in polvere e nei
lavori che comportano l’emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o
la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature
idonee
• In caso di getti e schizzi di materiali durante le lavorazioni, devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione neH’ambiente di lavoro, circoscrivendo la
zona di intervento
• Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta posizione
da assumere durante l'uso delle attrezzature affinchè rispondano ai requisiti di sicurezza e
ai principi di ergonomia (Art. 71 comma 6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09)
• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 75-78 del D.lgs. n.81/08
come modificato dal D.lgs n.106/09)
• Verificare l’uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09__________________
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
DPI DESCRIZIONE RIF. NORMATIVO
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001)
materiale/attre per caduta di materiale dall'alto o Elmetti di
zzi dall'alto comunque per contatti con elementi protezione
pericolosi
Tuta di
protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
caratterizzati dalla presenza di UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti
materiali e/o attrezzi che possono Indumenti di
durante le
causare fenomeni di abrasione protezione.
lavorazioni
/taglio/ Requisiti generali
perforazione
Scarpe
antinfortunisti
Lesioni per che
UNI EN ISO 20344
caduta di
Puntale rinforzato in acciaio contro (2008)
materiali
schiacciamento/abrasioni/perforazio Dispositivi di
movimentati
ne/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di
caviglia da distorsioni Metodi di prova
chiodi, ferri,
per calzature
ecc.
Guanti in
crosta
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
Lesioni per UNI EN 388
caratterizzati dalla presenza di
contatto con (2004)
materiali e/o attrezzi che possono
organi mobili Guanti di
causare fenomeni di
durante le protezione contro
abrasione/taglio/
lavorazioni rischi meccanici
perforazione delle mani
Occhiali di
protezione
UNI EN 166
Con lente unica panoramica in (2004)
Proiezione di policarbonato trattati anti graffio, con Protezione
schizzi protezione laterale personale degli
occhi - Specifiche.
Imbracatura e
cintura di UNI EN 361/358
sicurezza (2003)
Cintura di sicurezza utilizzata in Specifiche per
edilizia per la prevenzione da caduta dispositivi di
Caduta dall'alto di persone che lavorano in altezza su protezione
scale o ponteggi. Da utilizzare con individuale contro
DPI - art. 75, 77 e 78 - All. Vili del D.Lgs 81/08 come modificato dal D.lgs
n.106/09
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è
riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:____________________________________
RISCHI DESCRIZIONE RIF.NORMATIVO
DPI
EVIDENZIATI
Casco
Protettivo
Dispositivo utile a proteggere il
Caduta di lavoratore dal rischio di offesa al capo UNI EN 397(2001)
materiale/attre per caduta di materiale dall'alto o Elmetti di
zzi dall'alto comunque per contatti con elementi protezione
pericolosi
Tuta di
protezione Da utilizzare nei luoghi di lavoro
caratterizzati dalla presenza di UNI EN 340(2004)
Polveri e detriti
materiali e/o attrezzi che possono Indumenti di
durante le
causare fenomeni di abrasione protezione.
lavorazioni
/taglio/ Requisiti generali
perforazione
Scarpe
Lesioni per antinfortunisti UNI EN ISO 20344
caduta di che Puntale rinforzato in acciaio contro (2008)
materiali
schiaccia mento/abrasioni/perforazio Dispositivi di
movimentati
ne/ferite degli arti inferiori e suola protezione
e/o per
antiscivolo e per salvaguardare la individuale -
presenza di
caviglia da distorsioni Metodi di prova
chiodi, ferri,
per calzature
ecc.
Guanti in
crosta Da utilizzare nei luoghi di lavoro
Lesioni per UNI EN 388
caratterizzati dalla presenza di
contatto con (2004)
materiali e/o attrezzi che possono
organi mobili Guanti di
causare fenomeni di
durante le protezione contro
abrasione/taglìo/
lavorazioni rischi meccanici
perforazione delle mani
UNI EN 149
(2003)
Mascherina Apparecchi di
Mascherina per la protezione di protezione delle
Inalazione di polveri a media tossicità, fibre e vie respiratorie -
polveri e fibre aerosol a base acquosa di materiale Semimaschera
particellare > = 0,02 micron. filtrante contro
particelle -
Requisiti, prove,
marcatura.
Cuffia
Presenza di anti rumore
apparecchiature UNI EN 352-2
I modelli attualmente in commercio
/ consentono di regolare la pressione (2004)
macchine Protettori
delle coppe auricolari, mentre i
rumorose cuscinetti sporchi ed usurati si dell'udito.
durante le Requisiti generali.
possono facilmente sostituire
lavorazioni Parte 1: cuffie
Imbracatura e
UNI EN 361/358
cintura di
(2003)
sicurezza
Cintura di sicurezza utilizzata in Specifiche per
edilizia per la prevenzione da caduta dispositivi di
Caduta dall'alto di persone che lavorano in altezza su protezione
scale o ponteggi. Da utilizzare con individuale contro
cordino di sostegno le cadute dall'alto.
Imbracature per il
corpo
Tuta di
protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
Polveri e detriti caratterizzati dalla presenza di UNI EN 340(2004)
durante le materiali e/o attrezzi che possono Indumenti di
lavorazioni causare fenomeni di abrasione protezione.
/taglio/ Requisiti generali
perforazione
Guanti in
crosta
Da utilizzare nei luoghi di lavoro
UNI EN 388
caratterizzati dalla presenza di
Punture, tagli e materiali e/o attrezzi che possono (2004)
abrasioni Guanti di
causare fenomeni di
abrasione/taglio/ protezione contro
perforazione delle mani rischi meccanici
Imbracatura e
cintura di UNI EN 361/358
sicurezza (2003) Specifiche
Cintura di sicurezza utilizzata in
per dispositivi di
edilizia per la prevenzione da caduta
Caduta dall'alto (T) protezione
di persone che lavorano in altezza su
individuale contro
scale o ponteggi. Da utilizzare con
57 cordino di sostegno
le cadute dall'alto.
Imbracature per il
corpo