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COMMITTENTE

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO


(Redatto ai sensi dell’art. 100 del D.Lgs 81/08 e
succ. mod. ed int. – DPR 222/03)

S.S. 3 bis “Tiberina” S.G.C. E/45


Lavori di risanamento profondo, rinforzo del piano viabile,
OGGETTO: ripristino di banchine laterali, sistemazione dell’idraulica
di piattaforma, segnaletica orizzontale (Accordo Quadro 6 –
Tratto Umbro) dal km 87+000 al km 93+760 in carreggiata
Sud.
Soggetti Firma

ing. Andrea PRIMICERIO


Responsabile del Procedimento:
Febbraio ‘21

Il Coord. per la progettazione: geom. Maurizio ROMOLINI

Il Coord. per l’esecuzione: geom.


Rev. 0.0

Visto: Il Direttore dei lavori ing. Daniele Mencarelli

Il presente piano di sicurezza e coordinamento è composto di n° 114 pagine

Pag. 1
INDICE

PARTE I – NORME GENERALI DEL CANTIERE

PREMESSA : Piano Sicurezza e Coordinamento pag.3/4


Numeri utili pag. 7
Documenti da custodire in cantiere pag. 8
Stato di fatto dell’opera e soluzioni progettuali pag. 10
Valutazione rischi e procedure di sicurezza pag. 13
Rischi derivanti dalle attrezzature pag. 15
Attuazione della valutazione del rumore pag. 16
Organizzazione logistica del cantiere pag. 17
Norme generali di comportamento pag. 19
Pronto soccorso pag. 21
Antincendio evacuazione ed emergenze pag. 22
Formazione e procedure informative pag. 23
Dispositivi di protezione collettiva ed individuale pag. 25
Stima dei Costi della Sicurezza pag. 26

PARTE II - COORDINAMENTO

PREMESSA pag. 27
Piano Coordinamento Lavori pag. 28
Fasi Lavorative, programmazione e cronoprogramma pag. 32
Mezzi/Attrezzature – D.P.I. pag. 39
Comportamento in presenza di traffico pag. 41

PARTE III – SCHEDE DI SICUREZZA

Schede di sicurezza per fasi di lavoro pag. 51


Schede Rischio Chimico pag. 79

PARTE IV

Allegati pag. 106

PARTE V
Misure per il contenimento della diffusione del COVID-19 pag. 110

ALLEGATO 1/PSC ( CRONOPROGRAMMA )


ALLEGATO 2/PSC ( COSTI della SICUREZZA )

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1 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI Parte I

STAZIONE APPALTANTE DELL’OPERA

 Committente:

Nome e Cognome: Ing. Lamberto Nicola Nibbi


Per conto di: ANAS S.p.A. – Struttura Territoriale Umbria
Domiciliato c/o: via XX settembre, 33 Perugia - 06121
in qualità di: Pec: anas.umbria@postacert.stradeanas.it

 Responsabile Unico del procedimento e dei lavori:

Nome e Cognome: Ing. Andrea Primicerio


Per conto di: ANAS S.p.A. – Struttura Territoriale Umbria
Domiciliato c/o: C/o ANAS S.p.A. – Via XX Settembre 33 Perugia
in qualità di: Dirigente Tecnico
Firma:

 Direttore dei Lavori:

Nome e Cognome: Daniele Mencarelli


Per conto di: ANAS S.p.A. – Struttura Territoriale Umbria
Domiciliato c/o: C/o ANAS S.p.A. – Via XX Settembre 33 Perugia
in qualità di: Tecnico
Firma:

 Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione:

Nome e Cognome: Geom. Maurizio Romolini


Per conto di: ANAS S.p.A. – Struttura Territoriale Umbria
Domiciliato c/o: C/o ANAS S.p.A. – Via XX Settembre 33 Perugia
in qualità di: Tecnico
Firma:

 Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione:

Nome e Cognome: da nominare


Per conto di:
Domiciliato c/o:
in qualità di:
Firma:

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2 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Parte I

PREMESSA:
Da una stima effettuata per individuare l'entità dei lavori oggetto del presente piano è risultato che si
avrà la presenza di più imprese per cui risulta necessario realizzare il Piano di Sicurezza e
Coordinamento.
La struttura del presente PSC viene identificata dall'esame incrociato delle norme che regolamentano tale
materia ovvero:
D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (art. 100 comma 1)
In tale comma al primo paragrafo sono descritti i requisiti prestazionali del PSC ovvero:
"… l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure …" e "… la stima dei
relativi costi …" inoltre sono richieste le misure derivanti dalla "… presenza simultanea o successiva di più
imprese …".

Allegato XV D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (art. 2)


- evidenzia i contenuti minimi del PSC ovvero principalmente l'identificazione dell'opera e dei soggetti
coinvolti, la valutazione dei rischi, le scelte procedurali ed organizzative con le conseguenti misure
specifiche, le misure preventive e quanto relativo alle interferenze, alle misure di coordinamento, alla
gestione delle emergenze, alla durata delle fasi di lavoro, alla stima dell'entità dei lavori (uomini giorno)
ed infine alla stima dei costi della sicurezza.
- richiede l'analisi dell'area di cantiere con riferimento ai rischi collegati, la definizione
dell'organizzazione spaziale mediante l'individuazione delle aree funzionali, l'esame dei lavori con la
suddivisione in fasi e sottofasi.
- prevede l'analisi delle interferenze fra le fasi di lavoro.
(art. 4)
- individua come deve essere fatta la stima dei costi della sicurezza;

D.P.R. 554/99 (art. 41)


Tale articolo definisce, per il PSC, prevalentemente requisiti di tipo prestazionale come quelli
organizzativi delle lavorazioni e valutativi dei rischi derivanti dalle sovrapposizioni delle fasi di lavoro
oltre ad un disciplinare dedicato al rispetto delle norme.

L'analisi dei suddetti dettati presenta spesso ampie aree di sovrapposizione di obblighi di contenuti del
PSC per cui si riporta una tabella (Tab. A) dove nella prima colonna vengono riportati i riferimenti dei tre
decreti summenzionati mentre nella seconda colonna sono stati sintetizzati i conseguenti elementi da
sviluppare.

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2.1 TABELLA A
Norme Elementi da svilupparsi

D.Lgs 81/08 Allegato XV art. 2 e s.m.i. Identificazione e descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti con compiti di
sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell'emergenza;
nominativi delle imprese e lavoratori autonomi (adempimento in fase di esecuzione)

D.Lgs. 81/08 art. 100 e s.m.i.; Esame generale per l’area di cantiere;
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.; sviluppo dettagliato degli elementi di cui all’art. 100, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;
DPR 554/1999 art. 41, comma integrazioni come previste dall’allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

DPR 554/1999 art. 41, comma 2; D.Lgs. Disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme;
81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.;
procedure complementari e di dettagli da esplicitare nel POS misure relative all’uso
comune di apprestamenti etc.

D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i; Individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento,
interferenze, dislocazione del cantiere;
DPR 554/1999 art. 41, comma 2
conseguenti misure e procedure di sicurezza

D.Lgs. 81/08 art. 100 e s.m.i; Valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle
singole operazioni di lavoro
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.

D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.; Individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi;
determinazione presunta dell’entità del cantiere per uomini - giorno
DPR 554/1999 art. 41, comma 2

DPR 554/1999 art. 41 Stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell’importo da non
assoggettarsi a ribasso
D.Lgs. 81/08 art. 100 e s.m.i.;
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.4 e s.m.i.;

D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.; Elaborati grafici (planimetria ed altri, accessi, zone di carico e scarico, zone di deposito
e stoccaggio, profilo altimetrico e caratteristiche idrogeologiche se opportuno)

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2.2 IMPORTANTE:
Tutto il personale, nessuno escluso, avrà l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione. (Art. 20 D. Lgs.
81/2008 così come modificato dal D. Lgs. 106/2009). La difesa della sicurezza dei lavoratori costituisce il
criterio fondamentale della conduzione dei lavori, ed in applicazione di tale principio generale sarà buona
norma ricordare sempre che:
in nessun caso i lavoratori posso iniziare o proseguire quando siano carenti le misure di sicurezza
prescritte dalle leggi vigenti e comunque richieste dalle particolari condizioni operative delle varie fasi di
lavoro programmate. Le figure di cui al D. Lgs. 81/2008 così come modificato dal D. Lgs. 106/2009 ed, in
particolare, i responsabili di cantiere come il direttore, il capocantiere, i preposti e le maestranze, hanno
la piena responsabilità, nell’ambito delle proprie competenze, circa l’ottemperanza delle prescrizioni di
sicurezza previste dalle vigenti leggi ed in particolare di quanto verrà stabilito e verbalizzato nelle
riunioni per la formazione ed informazione, in cui ciascun dipendente verrà informato dei rischi esistenti
in cantiere, con particolari riguardo a quelli attinenti alle mansioni affidate ed alle fasi lavorative in atto.
Le problematiche relative ai rischi ed alle maggiori criticità, sono state affrontate secondo il principio
dell’eliminazione alla fonte dei rischi derivanti dalle attività da svolgere mediante scelte progettuali che,
per l'esecuzione dei lavori, privilegiano le opere provvisionali sia per la messa in sicurezza delle strutture
pericolanti che per la protezione collettiva a discapito dei DPI (criticità per cedimenti strutturali e cadute
dall'alto).

2.3 PERSONALE DA EVIDENZIARE NEL POS:


- Datore di lavoro
- RSPP
- RLS
- Nomina Direttore Tecnico di Cantiere: con relativi: attestati, idoneità sanitaria, consegna DPI;
- Nomina Preposto con relativi: attestati, idoneità sanitaria, consegna DPI;
- Nomina Medico Competente;
- Elenco Personale presente in cantiere con relativi: attestati, idoneità sanitaria, consegna DPI;
- Elenco Mezzi e relativi documenti;
- Addetti Primo Soccorso/Antincendio Emergenza Evacuazione
Tutto il personale presente deve avere la formazione/informazione e quindi presa visione del PSC e POS
riguardante il contestuale Appalto.

2.4 VARIAZIONE PROGETTI:


Nel caso in cui si rendano necessarie variazioni alle modalità esecutive delle lavorazioni, la circolazione
deve essere preventivamente comunicata al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, in modo
da rendere possibili adeguamenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento, come richiesto dall’art. 92,
comma 1, lettera b, del D. Lgs. 81/08 e D. Lgs. 106/09. Ogni integrazione alla notifica preliminare spedita
dal Committente/Responsabile dei Lavori, agli organi di sorveglianza, (Spsal e Direzione Provinciale del
Lavoro), nella quali vengono comunicate l’ingresso in cantiere di nuove imprese/lavoratori autonomi,
modifica dei contenuti minimi riportati nella notifica preliminare, fanno parte di aggiornamento ed
integrazione del presente PSC.

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3 TELEFONI UTILI Parte I

PRONTO SOCCORSO 118

POLIZIA PRONTO INTERVENTO 113

CARABINIERI 112

VIGILI URBANI

VIGILI DEL FUOCO 115

EMERG. AUTOAMBULANZA

OSPEDALE CIVILE

GUARDIA MEDICA

ACQUEDOTTO

ENEL

GAS

TELECOM - Assistenza scavi 1331

RESP. TECNICO DI CANTIERE

CAPO CANTIERE

Da esporre o rendere facilmente fruibile in Cantiere (da rendere disponibile anche sui mezzi) in caso di emergenza.
Il Responsabile dell’Impresa in cantiere provvederà a verificare i numeri , integrandoli, se necessario, con quelli
relativi alla zona di intervento. Analoga verifica dovrà essere effettuata per i percorsi più brevi da utilizzare in caso
di emergenza/infortunio, per arrivare rapidamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino. Si consiglia di
rendere facilmente fruibile anche il percorso preferenziale verificato. Questo documento dovrà essere oggetto di
informazione ai lavoratori occupati in cantiere.

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4 DOCUMENTAZIONE DA CUSTODIRE IN CANTIERE Parte I
La seguente documentazione dove essere disponibile in cantiere e, su semplice richiesta dovrà essere
consegnata in copia al Coordinatore per l’esecuzione.
 Copia della notifica agli organi di vigilanza territorialmente competenti;
 Copia del “Piano di sicurezza e di coordinamento”.
 Piano Operativo di Sicurezza e dei suoi allegati;
 Iscrizione alla C.C.I.A.A.;
 Denuncia di nuovo lavoro all’INAIL (se previsto);
 Evidenza regolarità Assuntiva ( Unilav );
 Certificati di regolarità contributiva INPS, INAIL, Cassa Edile (copia);
 Dichiarazione (rispetto agli obblighi assicurativi e previdenziali, organico medio annuo, idoneità
tecnico professionale);
 Certificato di conformità dell’impianto elettrico e di terra;
 Libretti d’uso delle macchine ed attrezzature;
 Libretti di omologazione degli impianti di sollevamento di portata superiore a 200 Kg.;
 Per gli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 Kg.: esito ultima verifica
periodica;
 Verifica trimestrale delle funi e delle catene riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di
sollevamento (anche per quelli di portata inferiore a 200Kg.);
 Nomine dei soggetti referenti per la sicurezza e le emergenze;
 Documenti attestanti la formazione e l’informazione (di assunzione e di cantiere);
 Relazione (rapporto) sulla valutazione del rischio del rumore;
 Schede di sicurezza dei prodotti chimici (se e quando utilizzati);
 Eventuali “verbali di ispezioni” effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in
materia di ispezioni dei cantieri (Azienda USL, Ispettorato del lavoro, INAIL, VVF, ecc.);

La stessa documentazione deve essere custodita in cantiere anche da eventuali Imprese subappaltatrici.

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CARTINA UMBRIA con TRACCIATO SS 3BIS “Tiberina” E/45

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5 STATO DI FATTO DELL’OPERA E SOLUZIONI Parte I
PROGETTUALI
Si prevede che i lavori, di seguito descritti, vengano eseguiti in tratti che non escludono lavorazioni in
galleria.
Il presente documento ha per oggetto l’analisi degli interventi lungo la S.S. 3 bis “Tiberina” dove sono
presenti ammaloramenti gravi con difetti di regolarità (ondulazioni trasversali, ormaie, avvallamenti e
sconfigurazioni del piano viabile), di aderenza (levigatura degli inerti) e di portanza (fessurazioni
ramificate e cedimenti).
A causa dell'intenso traffico, soprattutto pesante, che caratterizza l’arteria assieme alla mancata
esecuzione di interventi periodici resi impossibili dalle restrizioni economiche degli ultimi anni, si è
determinato il decadimento delle caratteristiche strutturali della pavimentazione precedentemente
accennato.
Gli ammaloramenti hanno raggiunto un livello tale da costituire pregiudizio per la sicurezza della
circolazione stradale, pertanto, al fine di ripristinare le normali condizioni di manutenzione del piano
viabile è stata redatta l'allegata perizia elaborata in accordo con le Linee guida per la gestione unificata
della manutenzione delle pavimentazioni stradali.
La perizia è stata redatta in considerazione degli aspetti tecnici descritti nelle citate Linee Guida, nonché
delle necessità gestionali legate allo stato di manutenzione dei piani viabili in relazione alle disponibilità
finanziare.
Gli interventi previsti nella presente perizia prevedono, pertanto, differenti tipi di intervento per il
ripristino del piano viabile che dipendono dalle condizioni di ammaloramento.
Si riportano di seguito LE FASI lavorative :

- cantierizzazione con precedente chiusura varchi dove presenti mediante restringimento;


- fresatura degli stati di usura, di collegamento e di base e carico su autocarri;
- demolizione e rifacimento delle opere di smaltimento acque di piattaforma;
- pulitura canalette e canali di scolo;
- sistemazione idraulica: esecuzione di scavi, demolizioni con rete plastificata, realizzazione nuove
tubazioni;
- stabilizzazione calce e/o cemento del sottofondo eseguita con macchine operatrici;
- realizzazione dello strato di base rigenerata a freddo dello spessore di 18 cm;
- realizzazione della mano di attacco in emulsione bituminosa modificata per strato di basebinder;
- Realizzazione dello strato di basebinder con bitume modificato tipo hard dello spessore di 8 cm;
- Realizzazione del cordolo in conglomerato bituminoso estruso;
- Realizzazione di mano di attacco per tappeto di usura con bitume modificato tipo hard;
- Realizzazione del tappeto di usura drenante con bitume modificato tipo hard dello spessore di 5
cm;
- Posa in opera di elementi di raccordo tra cordolo bordo piattaforma ed embrici ove necessario;
- Ripristino della segnaletica verticale;
- Realizzazione della segnaletica orizzontale;
- Smobilizzo del cantiere ;

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Gli interventi che prevedono un risanamento profondo avranno una lunghezza minima compatibile con le
condizioni della strada e con le tecniche impiegate.
Sul tratto di arteria dove è prevista l’esecuzione dei lavori oggetto del presente piano, è stata eseguita
soltanto una ricognizione visiva al fine di verificare le specificità planimetriche del tratto.
La ricognizione visiva eseguita, l’esame della tipologia delle lavorazioni e l’esame della tipologia delle
macchine ed attrezzature che si prevede vengano utilizzate per l’esecuzione dei lavori, ha permesso di
ipotizzare – in via preliminare – che non vi sono possibili e pericolose interferenze con importanti linee
elettriche aeree o sottoservizi interrati (linee elettriche, linee telefoniche, acquedotti, gasdotti, ecc.).
Quale procedura di revisione ed ottimizzazione del piano, prima che vengano iniziate le procedure di
affidamento dei lavori e quindi prima che vengano effettuate le richieste di presentazione delle offerte, si
prevede di effettuare una nuova ricognizione visiva dei luoghi al fine di verificarne la corrispondenza con
la situazione precedentemente riscontrata ed al fine di verificare la presenza di eventuali interferenze
successivamente sopraggiunte.
Sulla base della predetta ricognizione il piano potrà essere revisionato ed ottimizzato in funzione di
quanto riscontrato.
Successivamente all’affidamento dei lavori, sarà cura del Coordinatore per l’esecuzione ad effettuate le
eventuali integrazioni in funzione di eventuali modifiche intervenute allo stato dei luoghi.
Rimane comunque obbligo delle Imprese esecutrici - nell’ambito della redazione del proprio Piano
Operativo di Sicurezza - di verificare attentamente l’attendibilità e la rispondenza alla situazione reale dei
“rischi ambientali ed interferenze” individuati preliminarmente.
Inoltre, anche nel corso delle lavorazioni l’Impresa dovrà tempestivamente segnalare al Coordinatore per
l’esecuzione eventuali impedimenti o interferenze che dovessero sopravvenire e tali da condizionare le
lavorazioni previste e costituire fonte di pericolo.

Foto ammaloramenti

5.1 Descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere


L’area di cantiere è situata lungo la strada statale 3Bis Tiberina “E45” nel tratto dal km dal km 86+750 al
km 93+760 in carreggiata SUD.
La strada su cui è situato il cantiere è una strada classificata secondo il codice della strada All’articolo 2
comma 2 lettera b come Strada Extra Urbana Principale ovvero: strada a carreggiate indipendenti o
separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, priva di intersezioni a
raso, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di
veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve
essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di
corsie di decelerazione e di accelerazione.
Sono stati considerati come particolari fonti di pericolo, da regolamentare per ridurre o eliminare
i conseguenti potenziali rischi , quelli relativi:
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INQUINAMENTO:
Le lavorazioni previste dal presente piano prevedono la chiusura al traffico della canna interessata dalle
lavorazioni con deviazione del traffico sulla carreggiata opposta con una corsia per senso di marcia.
Gli inquinanti afferenti ai gas di scarico provenienti dalle emissioni dei motori del traffico veicolare e dei
mezzi utilizzati in galleria per l’esecuzione delle lavorazioni sono rappresentati dagli inquinanti: Ossido di
Carbonio (CO), Ossidi di Azoto (NOx), Anidride Solforosa (SO2), Idrocarburi incombusti (HC) e Particolato
(polveri fini e finissime).

CONDIZIONI CLIMATICHE:
Non si possono escludere condizioni climatiche tali da poter influenzare normalmente le lavorazioni e la
sicurezza in cantiere.
L’impresa dovrà pertanto tenere conto che sono fortemente collegate alla salute ed alla sicurezza dei
lavoratori - oltre le temperature estreme – anche il grado di visibilità conseguente alla presenza di nebbia
o di particolari ed intense precipitazioni (per cui è sempre opportuno valutare la sospensione dei lavori,
anche in funzione della sicurezza dell’utenza veicolare.

SMALTIMENTO RIFIUTI, TRASPORTO A RIFIUTO DI MATERIALI:


E’ fatto divieto di eliminare mediante combustione rifiuti o materiali di risulta sulla sede stradale o nelle
sue adiacenze o pertinenze, come anche di bruciare sterpaglie od altro lungo le scarpate o comunque
causarne l’incendio.
Al termine di qualsiasi intervento o lavorazione l’Appaltatore è tenuto a provvedere alla pulizia del tratto,
liberandolo da ogni eventuale ostacolo alla circolazione conseguente alla propria attività lavorativa,
rimuovendo ogni genere di materiali e di detriti esistenti. Lo smaltimento degli eventuali rifiuti prodotti e
dei materiali di risulta delle lavorazioni dovrà avvenire a cura dell’Appaltatore nel rispetto delle vigenti
normative in materia di tutela ambientale.
L’Impresa dovrà pertanto preventivamente definire i propri sistemi di smaltimento dei rifiuti solidi e
liquidi eventualmente prodotti in cantiere.

ALLESTIMENTO DELLE OPERE PROVVISIONALI:


Le lavorazioni previste non necessitano l’allestimento di opere provvisionali con esclusione del sistema
segnaletico stradale e della cosiddetta “logistica di cantiere”.
In sede di riunione di coordinamento preliminare, sulla base delle iniziative volte ad assicurare la
cooperazione tra diversi soggetti esecutori, verranno concordate con gli stessi le modalità di verifica,
controllo e manutenzione preventiva dei dispositivi di sicurezza collettiva già installati (es. il sistema di
segnalazione e delimitazione stradale)

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6 VALUTAZIONE RISCHI E PROCEDURE DI SICUREZZA Parte I
ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

Due terzi degli incidenti che si verificano sui cantieri dipendono da una causa antecedente all’inizio dei
lavori stessi: cioè da una insufficiente programmazione delle procedure di sicurezza in fase di
progettazione dell’opera o, come in questo caso, delle attività lavorative.
Questa è la motivazione per cui nella redazione del presente piano di sicurezza si è cercato di evitare - per
quanto possibile - i rischi che possono derivare da scelte inadeguate, privilegiando:

• una scelta di materiali, mezzi ed attrezzature il cui utilizzo rientri nella pratica comune delle
buone regole di costruzione;
• uno specifico approfondimento delle procedure da mettere in atto per la riduzione del rischio
investimento da parte dell’utenza veicolare, soprattutto durante le fasi “critiche” di
installazione, manutenzione e rimozione del sistema segnaletico e quelle ugualmente
critiche di entrata, uscita e stazionamento di persone e mezzi all’interno dei tratti stradali
delimitati da segnaletica stradale;
• il coordinamento delle fasi esecutive degli interventi, al fine di evitare il più possibile la
sovrapposizione e la concentrazione di attività potenzialmente interferenti ed incompatibili tra
loro.

L’analisi e la valutazione dei rischi è stata affrontata contestualmente, nell’intento di ridurre al minimo le
possibilità di infortuni sul lavoro, già in fase di progettazione degli interventi, tenuto conto del contesto in
cui l’Impresa dovrà operare.
La scelta delle modalità di esecuzione, l’analisi delle “criticità” e la redazione del “programma di
esecuzione” con le indicazioni in merito alla progressione delle “fasi lavorative” sono la risultante di
queste valutazioni.
Nell’affrontare l’analisi dei rischi inerenti i “Criteri di progettazione” e le “Modalità di esecuzione” -
riferendosi anche a precedenti studi ed esperienze rilevate in cantieri con fasi esecutive simili - è stata
data grande importanza all’interpretazione dei dati statistici forniti dalla Banca dati dell’Inail e dalla
documentazione messa a disposizione dai C.P.T.
Per tale motivo nella valutazione dei rischi, eseguita nel presente documento, in cui i risultati inerenti le
singole fasi, sono stati sintetizzati sotto forma di schede e sono stati assunti i dati che ne derivano.

Dallo studio dei rischi potenziali, analizzati attentamente in funzione delle Fasi lavorative prese in
considerazione è scaturita la successiva valutazione dei rischi per ogni fase lavorativa.

Le fasi salienti del procedimento adottato sono le seguenti:


• Identificazione dei pericoli,
• Valutazione dei rischi conseguenti sotto il profilo qualitativo e quantitativo,
• Studio di fattibilità per la loro eliminazione e, in subordine, riduzione dei rischi mediante
provvedimenti organizzativi o misure tecnologiche adeguate.

Ciò ha permesso di sviluppare il programma di esecuzione dei lavori - inserito nella seconda parte di
questo documento – in cui sono evidenziate le “fasi lavorative” ed alle quali sono collegate le “procedure
da seguire per l’esecuzione dei lavori in sicurezza”.
Al programma lavori sono strettamente collegate le SCHEDE DI SICUREZZA che evidenziano, tra l’altro,
quali sono i maggiori “Rischi possibili”, le “Misure di sicurezza” e le “Cautele” per ogni singola Fase
lavorativa, con lo scopo di indirizzare la “Sicurezza” in funzione delle specifiche esigenze connesse allo
sviluppo ed avanzamento dei lavori.
E’ importante però precisare che queste schede, anche se evidenziano i pericoli più ricorrenti per ogni
fase operativa e ne indirizzano la sicurezza, non esonerano dall’obbligo di rispettare, in ogni caso, tutte le
Norme di buona tecnica di esecuzione e tutti i contenuti della Legislazione vigente in materia.
Sempre per approfondire l’individuazione dei rischi, con le conseguenti valutazioni e misure di sicurezza,
sono state evidenziate le caratteristiche tipo delle macchine operatrici e delle attrezzature che si prevede
si debbano utilizzare nel corso delle lavorazioni, fornendone anche - a titolo esemplificativo e non

Pag. 13
esaustivo - un elenco con le relative SCHEDE DI SICUREZZA in cui sono evidenziate le procedure da
seguire prima, durante e dopo l’impiego.
Come già altrove specificato, il complemento della valutazione dei rischi di “fase” e delle conseguenti
misure di prevenzione e protezione, precedentemente descritto, risiede nella sezione relativa al “Piano di
coordinamento” avente lo scopo di individuare e di analizzare, a completamento del processo di analisi, le
criticità non direttamente connesse alle singole lavorazioni, ma derivanti da problematiche di
coordinamento e di contesto esecutivo:

1. possibile presenza di più Imprese;


2. variabili non direttamente controllabili (come per es. il traffico veicolare o dispositivi di sicurezza
già presenti, viabilità di cantiere preesistente, ecc.);
3. concatenazioni e compenetrazioni tra le differenti fasi lavorative.

Di tutta l’impostazione data al presente “Piano di sicurezza” l’Impresa dovrà tenerne conto nella
redazione del proprio “PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA - POS” per quanto attiene alle scelte
autonome ed alle relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei
lavori.

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7 RISCHI DERIVANTI DALLE ATTREZZATURE Parte I
Le attrezzature di lavoro comprendono tutti i macchinari, gli utensili e gli impianti impiegati nel corso
dell'attività lavorativa.
Le attrezzature che verranno utilizzate rientrano nelle scelte autonome dell’Impresa esecutrice, ma
devono possedere caratteristiche tali da soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dalla vigente
normativa .
Prima della loro messa in servizio in cantiere, l’Impresa dovrà verificare che:

• le istruzioni del fabbricante siano adeguate e rispettate e che tutti gli accorgimenti di sicurezza
previste dallo stesso sono sempre funzionanti;
• la caratteristiche ergonomiche dell'attrezzatura e del luogo di lavoro si armonizzino all'addetto
che svolge il lavoro;
• lo stress fisico e psicologico, della persona che esegue il lavoro, rientrino entro limiti ragionevoli;
• le attrezzature soddisfino le specificazioni tecniche del fabbricante anche con riferimento al posto
di lavoro ed alle circostanze in cui saranno impiegate;

N.B. : Nella seconda parte del presente PSC sono state comunque elencate le varie attrezzature principali
che si prevede che l’Impresa utilizzi.

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8 ATTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RUMORE Parte I
Il presente Piano di sicurezza costituisce un’analisi preventiva dei rischi, di conseguenza la
valutazione dell’esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore non può avvenire
per misurazioni dirette.
Pertanto, nella fase di progettazione degli interventi in oggetto, per la valutazione preventiva
dell’esposizione delle maestranze al rumore, si è fatto ricorso a dati rilevati dalle banche dati del
“Comitato Paritetico Territoriale” per la prevenzione degli infortuni, igiene e ambiente di lavoro
di Torino.
I valori desunti dall’indagine progettuale inerente l’esposizione personale al rumore dei
lavoratori (raggruppate per mansioni omogenee) sono riportati nella tabella seguente da dove
risulta evidente che per la realizzazione di alcune fasi lavorative (es. la fresatura della pavimentazione)
è prevista una fascia di esposizione rischio rumore superiore al limite degli 87dBA.
Natura dell’opera :Costruzioni stradali in genere
Tipologia :Rifacimento manti
Gruppo omogeneo Fascia di esposizione dB(A)
Responsabile tecnico di cantiere > 85
Assistente tecnico di cantiere > 85
Addetto fresa per asfalto >87
Addetto autocarro spargicatrame fino a 80
Capo squadra formazione manto > 85
Escavatorista >80 fino a 85
Palista > 85
Autista autocarro >80 fino a 85
Addetto rifinitrice > 85
Addetto rullo compressore > 85
Operatore Grader > 85
Muratore fino a 80
Carpentiere >80 fino a 85
Addetto posa manufatti >80 fino a 85
Operatore autobetoniera > 85
Operatore autogrù fino a 80
Operatore macchina spazzolatrice > 85
Operaio comune polivalente >80 fino a 85
Natura dell’opera :Costruzioni stradali in genere
Tipologia :Barriere
Assistente tecnico di cantiere >85
Operatore autocarro-autogru Fino a 80
Operaio comune polivalente >80 fino a 85
Addetto posa manufatti >80 fino a 85
Addetto macchina battipalo >85
Addetto trapano e avvitatore >85
Natura dell’opera :Costruzioni stradali in genere
Tipologia :Realizzazione di segnaletica orizzontale
Caposquadra >80 fino a 85
Addetto traccialinee a spruzzo >87
Addetto pistola spruzzatrice fino a 80
Operaio comune polivalente >80 fino a 85
Autista autocarro >80 fino a 85

Coerentemente a quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e il POS dovrà contenere la valutazione del rischio
rumore (art. 181), le relative misure di prevenzione, nonché la tipologia (con indicazione
dell’attenuazione) dei dispositivi di protezione individuale che:
− intende fornire ai lavoratori compresi nella fascia di esposizione con superamento dei valori inferiori
di azione;
− intende fornire ed assicurare che vengano indossati dai lavoratori compresi nella fascia di
esposizione con valori pari o al di sopra di quelli superiori di azione;
− intende fornire ed assicurare che vengano indossati dai lavoratori ai fini del rispetto dei valori limite
di esposizione.
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9 ORGANIZZAZIONE LOGISTICA DEL CANTIERE Parte I
9.1 UBICAZIONE DEL CANTIERE LOGISTICO:

L’area e l’impianto del Cantiere logistico rientra nelle sfera delle competenze e scelte autonome
dell’Impresa che dovrà provvedere a realizzarlo - a sua cura e spese - in conformità a quanto richiesto dal
D.Lgs. 81/08 ed alle successive norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In considerazione della tipologia dei lavori da eseguire e della limitata durata complessiva degli stessi,
l’Impresa, in sede di elaborazione delle proprie scelte autonome, valuterà attentamente l’opportunità
dell’installazione della logistica di cantiere, valutando anche l’utilizzo di strutture fisse proprie o
disponibili in zona, che dovessero risultare conformi agli standard qualitativi di seguito indicati:

 Recinzione;
 Spogliatoio per le maestranze;
 Servizi igienico-sanitari: adeguati al numero massimo presunto di lavoratori presenti in un solo
giorno nel Cantiere; tutti i servizi igienico assistenziali di cantiere devono essere conformi alle
prescrizioni date dall D.Lgs. 81/08 ecc. (box prefabbricati o baracche allestite in cantiere, sollevati da
terra, chiuse, ben protette dalle intemperie, areate, illuminate naturalmente ed artificialmente,
riscaldate nella stagione fredda, convenientemente arredati, dotate di alimentazione idrica, elettrica e
di smaltimento fognario). Tutte le installazioni e gli arredi destinati in genere ai servizi d’igiene e di
benessere per i lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa manutenzione e pulizia:
- servizi igienici, costituito da almeno un WC chimico che considerata la facile
movimentazione dello stesso, potrà essere dislocato anche lungo il “fronte di lavoro”
attivo (con garanzia di uso idoneamente separato per entrambi i sessi;
- uno spogliatoio, con garanzia di uso idoneamente separato per entrambi i sessi;
- un locale riposo, conservazione e consunzione pasti, fornito di sedili, tavoli, scaldavivande
e lava recipienti;
 Deposito chiuso: nei depositi chiusi vanno custoditi i materiali e le attrezzature deteriorabili, i D.P.I., i
materiali e le attrezzature che possono essere considerati pericolosi, ecc.;
 Eventuali depositi di materiali all’aperto;
 Eventuali depositi di mezzi ed attrezzature;
 Area parcheggio mezzi;
 Segnaletica di sicurezza e cartelli ammonitori di divieto di accesso ai non addetti ai lavori: conformi
al D.Lgs 81/08.
 Uso di Caravan.

In sede di riunione di coordinamento preliminare, durante la fase di verifica del POS redatto dall’Impresa,
potranno essere valutate le eventuali proposte alternative avanzate dalle Imprese esecutrici, quali per
esempio:
 utilizzo di servizi wc e ristorazione per le maestranze presso locali pubblici prossimi all’area di
cantiere che, nella necessità può essere agevolmente raggiunto dal personale, mediante utilizzo di
mezzi di trasporto messi a disposizione dall’azienda e già presenti in cantiere per le normali esigenze
produttive (furgoni/autovetture);
 utilizzo di strutture logistiche aziendali esistenti nel territorio e funzionalmente collegate all’area di
cantiere;
 disponibilità in sito di mezzi mobili da utilizzare come ricovero in caso di necessità;
 postazioni mobili di distribuzione di acqua potabile, realizzate mediante contenitori igienici con
rubinetto di erogazione, capacità adeguata al numero delle maestranze presenti in cantiere,
alimentati quotidianamente a cura dell’Impresa (oppure fornita su bottiglie a chiusura ermetica);
 postazioni mobili di distribuzione di acqua per uso igienico, indispensabile per necessità immediate e
momentanee, realizzate mediante contenitori con rubinetto di erogazione, capacità adeguata al
numero delle maestranze presenti in cantiere, alimentati quotidianamente a cura dell’Impresa, ed
associati ad una disponibilità di appositi kit di pulizia personale.

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9.2 VIABILITÀ DI CANTIERE:

L’organizzazione del lavoro e il sistema di prevenzione e cautele indicate in questo PSC per l’esecuzione
dei lavori nelle varie fasi, si basa sull’analisi dei seguenti fattori di rischio:

 circolazione di mezzi lungo l’area di cantiere, afferente al fronte di lavoro, interferente con la
movimentazione di uomini e mezzi impiegati nelle varie fasi esecutive;
 accesso di mezzi in area di cantiere delimitato con manovre di immissione non immediatamente
prevedibili dall’utenza veicolare;
 uscite con mezzi dall’area di cantiere delimitato, per immettersi nel normale flusso veicolare con
manovre, ugualmente non prevedibili dall’utenza veicolare, e quindi potenzialmente pericolose per
operatori ed utenti.

Si farà riferimento ad una viabilità interna, delimitata da coni stradali, segnali che verranno
sistematicamente riposizionati con l’avanzamento del cantiere.

9.3 TELEFONO DI CANTIERE:

Data la tipologia dei lavori e la durata degli stessi, l’Impresa esecutrice dovrà dotare di idonei sistemi di
comunicazione (es. telefono cellulare) i preposti e/o agli addetti alla gestione delle emergenze in
cantiere.

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10 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO Parte I
Le imprese aggiudicatarie se dovranno organizzare i lavori coinvolgendo, oltre alle proprie maestranze,
gli eventuali subappaltatori (imprese e/o lavoratori autonomi), nel rispetto delle norme di sicurezza
previste nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, dovranno trasmettere i Piani Operativi di
Sicurezza, i documenti di valutazione dei rischi, previste dalla legislatura corrente.
SI RICORDA INOLTRE CHE TUTTE LE IMPRESE APPALTATRICI DOVRANNO COMUNICARE PER ISCRITTO
AL COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE I DATI RELATIVI A TUTTI I
SUBAPPALTATORI (IMPRESE E/O LAVORATORI AUTONOMI) CHE OPERERANNO ALL'INTERNO DEL
CANTIERE.
IN OGNI CASO NESSUNA IMPRESA E/O LAVORATORE AUTONOMO DOVRA' ACCEDERE AL CANTIERE
PRIMA DI AVERE PRESO CONTATTI CON IL COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI
ESECUZIONE.
Per quanto riguarda l'area di cantiere:
- L'accesso all'area dei lavori è riservata al solo personale autorizzato ed è espressamente vietato
introdurre persone estranee senza l'autorizzazione specifica del capo cantiere (per ulteriori dettagli sulle
modalità di accesso di estranei si rimanda al paragrafo successivo).
- Come prescritto nel Decreto Legge 4 luglio 2006 n° 223 art. 36-bis, commi 3 e 4 e ribadito nel D. Lgs
81/08, artt. 18, 20, 21 e 26 i datori di lavoro devono munire tutto il personale occupato in attività in
regime di appalto e subappalto, di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente
le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro e tutti i lavoratori sono tenuti a possedere
detta tessera di riconoscimento. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi ed ai membri
delle imprese familiari, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. I datori di lavoro con meno di
dieci dipendenti possono assolvere all'obbligo di cui sopra mediante annotazione, su apposito registro di
cantiere vidimato dalla direzione provinciale del lavoro territorialmente competente da tenersi sul luogo
di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori.
- Le imprese e/o lavoratori autonomi chiamate per la fornitura e/o il prelievo di materiali in cantiere,
qualora eseguano lavori e/o partecipino all'esecuzione degli stessi (es. operatore autopompa) dovranno
obbligatoriamente presentare il proprio Piano Operativo di Sicurezza corredato da tutta la
documentazione prevista per legge. Le imprese e/o lavoratori autonomi che si limiteranno alla sola
fornitura e/o prelievo di materiali dovranno solamente ottenere l'autorizzazione del capocantiere
all'ingresso e seguire scrupolosamente le istruzioni del medesimo circa il comportamento da tenere, i
percorsi da seguire, l'ubicazione delle aree di carico/scarico e deposito ed eventuali misure o procedure
di prevenzione e protezione da rischi particolari e/o specifici.
- Dovranno essere rispettate tutte le norme di circolazione e comportamento indicate dai cartelli e/o
impartite all'ingresso dal capocantiere.
- E' assolutamente vietato eseguire indebitamente lavori che esulano dalla propria competenza.
- E' assolutamente vietato introdursi in zone o locali di cantiere per i quali sia vietato l'ingresso alle
persone non autorizzate.
- I lavoratori dovranno mantenere pulito ed ordinato il posto di lavoro.
- E' assolutamente vietato consumare alcolici o fare uso di sostanze stupefacenti durante il lavoro
- E' assolutamente vietato appiccare fuochi all'interno del cantiere se non per particolari necessità di
lavorazione, in aree adeguatamente predisposte ed attrezzate per tale scopo e comunque solo in seguito
ad autorizzazione del datore di lavoro o del capocantiere.
- L'orario di lavoro di cantiere va dalle ore 8:00 alle ore 12:00 e dalle ore 13:00 alle ore 17:00, dal lunedì
al Venerdì: qualora si rendesse necessario, entro i limiti previsti della normativa vigente, accedere al
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cantiere eseguire lavori nei giorni prefestivi e festivi di Sabato e Domenica e/o al di fuori dell'orario
precedentemente indicato, dovrà essere cura delle imprese esecutrici avvisare anticipatamente per
iscritto il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
Per l'accesso e la circolazione all'interno del cantiere e' fatto obbligo ai visitatori non facenti parte degli
addetti ai lavori di:
- presentarsi ed ottenere l'autorizzazione del Direttore di cantiere, al capocantiere o ad altra persona
delegata dallo stesso;
- indossare i Dispositivi di Protezione Individuale generici (elmetto, scarpe antinfortunistiche, ed
indumenti fotoriflettenti in presenza di transito di mezzi) e specifici indicati dal Direttore di cantiere;
- essere accompagnato da un responsabile e/o un preposto di cantiere che conosca accuratamente il
presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, i Piani Operativi di Sicurezza delle imprese operanti in
cantiere e le modalità di gestione emergenze ed evacuazione;
- attenersi scrupolosamente alle istruzioni impartite dal Direttore di cantiere e dall'accompagnatore;
- non prendere iniziative che possano comportare pericoli per se stessi o per le altre persone presenti in
cantiere;
- sottoscrivere un documento inerente la propria sicurezza.

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11 PRONTO SOCCORSO Parte I
I lavori oggetto di questo PSC riguardano tratti di strada di grande comunicazione o comunque inseriti in
reti di grande comunicazione.
Pertanto i fronti di lavoro interessati risultano sufficientemente vicini e soprattutto agevolmente e ben
collegati con strutture di pronto soccorso ed ospedaliere, raggiungibili con un tempo variabile dai 15 ai
30 minuti a seconda dell’orario e dell’intensità di traffico.
Inoltre, data la tipologia delle lavorazioni, l’accessibilità in cantiere di mezzi di soccorso per eventuali
emergenze, è alta ed il cantiere è facilmente identificabile.

Accertata la vicinanza con le strutture ospedaliere, si ritiene sufficiente che in Cantiere siano presenti
PACCHETTI DI MEDICAZIONE conformi almeno a quanto disposto dal D.M. 388/03, i quali saranno
collocati almeno:

− a bordo di automezzi per il trasporto di personale;


− a bordo degli automezzi dei preposti
− nelle eventuale baracche di cantiere

Considerati i progressi che nel campo della medicina - l’Impresa integrerà i contenuti minimi delle
cassette di medicazione anche con medicinali e ritrovati di concezione più moderna; tutto ciò con l’ausilio
del medico competente che indicherà, in funzione della tipologia del cantiere, le modalità più opportune
da mettere in atto per l’effettuazione di piccole medicazioni in cantiere.

Nel POS l’Impresa esecutrice avrà cura di indicare i nominativi degli addetti alla gestione delle emergenze
in cantiere.

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12 ANTINCENDIO EVACUAZIONE ED EMERGENZE Parte I
E’ verosimilmente ipotizzabile che il pericolo d’incendio - sia nel Cantiere logistico che nei fronti di lavoro
potrà essere definito
“BASSO”
per cui lungo il tratto di strada interessato dai lavori sarà sufficiente collocare o averne disponibilità di
estintori di tipo portatile a mano, caricati a polvere secca e CO2, omologati, tarati e controllati ogni sei
mesi;
Poiché non sono previsti turni di lavoro notturno, non saranno necessarie particolari luci di emergenza.
E’ necessario comunque che a bordo dei mezzi siano sempre presenti alcune lampade portatili di
emergenza.

Anche la redazione del “Piano di emergenza” disposta dal DLgs. 81/08 e D.M. 28/03/98 (*), vista la
relativa entità e la natura dei lavori da svolgere, può essere ridotta ad alcune indicazioni elementari sulla:

• nomina del “Responsabile della gestione dell’emergenza” e di un suo sostituto;


• misure di prevenzione adottate e relativa informazione e formazione del personale;
• procedure per la salvaguardia ed evacuazione delle persone;
• messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti in Cantiere;
• procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

12.1 INDICAZIONE ORGANIZZATIVE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE:

Per emergenza si intende un evento nocivo che colpisce un gruppo (una squadra di operai per esempio),
una collettività (l’intero cantiere).
Anche il verificarsi di calamità o di incidenti stradali in prossimità del cantiere, con o senza il
coinvolgimento diretto del cantiere stesso (uomini e mezzi) costituisce una emergenza possibilmente
condizionabile nella sua evoluzione dalla minore transitabilità dei mezzi di soccorso a causa delle
limitazioni imposte dalle lavorazioni in corso.
Pertanto al fine di ridurre al minimo tali limitazioni, l’organizzazione delle lavorazioni ed in particolar
modo la dislocazione di mezzi e macchinari, dovrà essere tale da mantenere il più possibile sgombra una
corsia per l’eventuale transito di emergenza di mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco, polizia,
carabinieri, ecc.).
In caso di emergenza, il personale operante sulla carreggiata stradale interessata ai lavori, dovrà:

 informare immediatamente i Responsabili di competenza, attivando la propria procedura di allarme


(legata all’organizzazione di Impresa) e consentendo quindi l’eventuale chiamata dei mezzi di
soccorso
 in caso di difficoltà di comunicazione con i responsabili per l’emergenza provvedere direttamente ad
attivare i mezzi di soccorso ;
 Sganciare ogni eventuale apparecchiatura elettrica o sezionare l’alimentazione elettrica;
 Intervenire, se possibile, solo nell’ambito delle proprie competenze e conoscenze di merito, con le
attrezzature disponibili sul luogo dell’evento, oppure fuggire nella direzione più praticabile;
 mantenere sgombra la viabilità ed in caso di spostamento con il mezzo, non causare intralcio per
eventuali mezzi di soccorso;
 non usare mezzi o apparecchiature che possano causare scintille, in presenza di materiale
infiammabile;
 sospendere qualsiasi attività lavorativa in corso (salvo indicazione diversa impartita dal preposto o
dal responsabile del coordinamento dell’emergenza);
 porre in salvo le persone in difficoltà e coadiuvare l’allontanamento di eventuali estranei al cantiere
(visitatori, Direzione lavori, ispettori ASL, ecc.);
 Collaborare all’organizzazione del deflusso delle persone presenti verso aree sicure e lontane
dall’evento incidentale;

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13 FORMAZIONE E PROCEDURE INFORMATIVE Parte I
13.1 INFORMAZIONE E FORMAZIONE FORNITE AI LAVORATORI OCCUPATI IN CANTIERE:

Le Imprese esecutrici, ognuno rispettivamente alle proprie effettive lavorazioni eseguite in cantiere
provvederanno formare, informare ed addestrare i propri lavoratori dipendenti in merito a quanto
previsto dagli obblighi di legge e soprattutto in funzione delle specificità delle lavorazioni previste dal
presente PSC.
La documentazione della suddetta attività formativa ed informativa dovrà essere allegata al proprio POS
e trasmessa al Coordinatore per l’esecuzione prima dell’inizio delle rispettive lavorazioni e soprattutto, in
corso d’opera, prima dell’introduzione in cantiere di nuove maestranze.
La suddetta documentazione dovrà essere esauriente e sufficientemente indicativa e, quale parte
integrante del POS sarà sottoposta alla necessaria verifica di idoneità da parte del Coordinatore per
l’esecuzione.

13.2 PROCEDURE INFORMATIVE PRELIMINARI - RIUNIONE PRELIMINARE DEI RESPONSABILI:

Il Coordinatore per la progettazione (CSP) oppure il Coordinatore per l’esecuzione (CSE) nel caso di
oggettivo impedimento del CSP stesso, congiuntamente al Direttore dei lavori, provvederà, nella
“Riunione preliminare dei Responsabili” ad illustrare il contenuto del piano di sicurezza e coordinamento
del cantiere.
Tale riunione dovrà essere effettuata immediatamente dopo la consegna dei lavori di che trattasi (o anche
contestualmente), ma comunque prima dell’inizio di qualsiasi tipo di operazione lavorativa.
Le Imprese, nelle persone dei responsabili, provvederanno a loro volta ad informare i propri dipendenti
dei contenuti del piano.
L’impresa è rappresentata dal Direttore Tecnico di Cantiere: questi può essere affiancato, nella gestione
delle procedure in materia di sicurezza e coordinamento dal Capocantiere, che può recepire direttamente,
anche in assenza del Direttore Tecnico di Cantiere, le disposizioni e le informazioni impartite dal
Coordinatore per l’esecuzione. Nell’esposizione delle procedure si denomina per brevità il Direttore
Tecnico di Cantiere, Direttore di Cantiere, intendendo che questi può essere affiancato o sostituito dal
Capocantiere.
Ciascun altro soggetto che interviene nel cantiere, attraverso esecuzione di operazioni in opera, dovrà,
oltre ad effettuare la propria specifica valutazione dei rischi complementare di dettaglio (POS),
comunicare al coordinatore per l’esecuzione il nominativo del proprio referente responsabile in cantiere
e conformarsi a tutte le procedure di coordinamento previste dal Piano di sicurezza e coordinamento e
successive modificazioni ed integrazioni.

Contenuti specifici della riunione

 Organizzazione del cantiere in relazione alle attività lavorative che saranno eseguite;
 il piano di sicurezza e coordinamento e le disposizioni che dovranno essere eseguite per l’esecuzione
in sicurezza delle attività lavorative;
 valutazione delle proposte delle imprese esecutrici di modifica/integrazione del PSC dirette a
migliorare la sicurezza in cantiere;
 I piani operativi di sicurezza (POS);
 la messa in evidenza dei rischi con maggior indice di attenzione ed i relativi provvedimenti che
dovranno essere attuati e di cui devono essere informati tutti gli operai presenti in cantiere;
 ruoli e responsabilità delle Imprese presenti in cantiere durante la fase di realizzazione dei lavori.
 procedure informative da adottare nei confronti dei lavoratori
 Il piano di coordinamento lavori e le disposizioni in esso contenute
 la messa in evidenza dei rischi con più elevato indice di attenzione e i provvedimenti corrispondenti
 procedure di emergenza

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13.3 FORMAZIONE/INFORMAZIONE DEI LAVORATORI:

Le imprese, prima dell’inizio effettivo delle lavorazioni, sono tenute ad informare i lavoratori in merito ai
contenuti del PSC e del POS al fine di informarli:
 sui rischi derivanti dalle operazioni che compiranno all’interno del cantiere;
 sui rischi derivanti dalle criticità esecutive;
 sull’obbligo del rispetto di tutte le prescrizioni in materia di sicurezza.
L’attività informativa specifica, correlata alle singole “macrofasi” di lavoro, sarà eseguita a caldo, cioè in
corso d’opera in funzione dell’avanzamento dei lavori e dell’introduzione di specificità esecutive di fase.
L’attività informativa sia di tipo preliminare che in corso d’opera sarà effettuata anche preliminarmente
all’introduzione di nuove maestranze durante l’esecuzione dei lavori.

Contenuti delle riunioni informative:

 Obblighi dei lavoratori nell’adozione dei dispositivi di protezione individuale 3 Classe;


 messa in evidenza dei rischi di maggior livello di attenzione;
 messa in evidenza del rischio di investimento da parte dell’utenza veicolare e delle misure di
sicurezza da adottare;
 informazione della eventuale presenza di linee elettriche e cabine Enel e dei rischi connessi e delle
eventuali norme di comportamento a cui attenersi;
 organizzazione del cantiere, con riferimento alle aree di movimentazione materiali e mezzi e alle
strutture di servizio, nonché la individuazione delle aree di lavoro ad accesso limitato ad alcune
categorie di lavoratori;
 procedure di utilizzo di aree e strutture che possono essere utilizzate da altre imprese e/o lavoratori
autonomi;
 procedure di gestione dell’emergenza;
 Procedure informative in corso d’opera;

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14 DISP. DI PROTEZIONE COLLETTIVA ED INDIVIDUALE Parte I
14.1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA:

 Sistemi segnaletici stradali già installati e scelti per le specificità e le esigenze esecutive dell’opera
complessiva (v. allegati);
 Estintori;
 Presidi igienico-sanitari;
 Sistemi di comunicazione;

Segnaletica di sicurezza – segnaletica stradale

Per le attività lavorative contemplate da questo piano, dato il contesto in cui verranno svolte, la
segnaletica di sicurezza è parte integrante dell’intero sistema segnaletico che comprende anche la
segnaletica stradale.
Il traffico automobilistico costituisce una importante variabile interferente con le attività dei lavoratori
dell’Appaltatore configurandosi quindi come una delle principali fonti di rischio.
Allo stesso modo le attività dell’appaltatore costituiscono attività interferenti e fonti di rischio per la
sicurezza e la fluidità della circolazione stradale.
Le tabelle relative ai segnali stradali, unitamente agli schemi segnaletici per la presegnalazione al traffico
e per la delimitazione del fronte di lavoro stradale sono riportati nella sezione “allegati” del PSC. con
riferimento al Disciplinare Tecnico del 2002 e del D.M. 04/03/2013.

14.2 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

Tutto il personale, nessuno escluso, ha l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione. La difesa della sicurezza
dei lavoratori costituisce il criterio fondamentale nella conduzione dei lavori, ed in applicazione di tale
principio generale è buona norma ricordare sempre che:
in nessun caso i lavori possono iniziare o proseguire quando siano carenti le misure di sicurezza
prescritte dalle Leggi vigenti, e comunque richieste dalle particolari condizioni operative delle varie Fasi
di Lavoro programmate nell’allegato Programma d’esecuzione.
Le figure di cui al D. Lgs. 81/08 e D. Lgs. 106/09 ed, in particolare i Responsabili del cantiere (Direttore,
Capocantiere, preposti) e maestranze hanno la piena responsabilità, nell’ambito delle proprie
competenze, circa l’ottemperanza delle prescrizioni di sicurezza previste dalle Leggi vigenti ed in
particolare di quanto verrà stabilito e verbalizzato nelle riunioni per la formazione ed Informazione, in
cui ciascun dipendente viene informato dei rischi esistenti in Cantiere, con particolare riguardo a quelli
attinenti alle mansioni affidate ed alle fasi lavorative in atto.
Gli indumenti ad alta visibilità dovranno essere in classe 3°.
I DPI dovranno essere consegnati ad ogni singolo lavoratore, che deve firmarne ricevuta ed impegno a
farne uso, quando le circostanze lavorative lo richiedono.
Per le maestranze la dotazione minima dei DPI, scelta in funzione dell’attività lavorativa, sarà:
Indumenti ad alta visibilità in classe III^ adeguati alla stagione lavorativa ;
Casco di protezione;
Guanti da lavoro,
Scarpe antinfortunistiche adeguate alla stagione lavorativa (invernale),
Cuffie ed inserti auricolari (in relazione agli esiti della valutazione del rischio di esposizione al rumore
ed alle eventuali prescrizioni del Medico Competente),
Facciali filtranti di protezione dell’apparato respiratorio,
Occhiali, Visiere e Schermi;

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Indumenti ad alta visibilità

Classe Materiale fluorescente Materiale rifrangente

2 (seconda)

0,5 mq 0,13 mq

EN 20471 da sett. 2013


3 (terza)
0,8 mq 0,2 mq

15 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Parte I


La stima è stata effettuata utilizzando il prezziario relativo all’Accordo Quadro di riferimento come da
specifico documento analitico della presente Perizia (ALLEGATO 2/PSC ( COSTI della SICUREZZA ).
Si rammenta inoltre che nel DLgs 81/08 in nessun caso le eventuali integrazioni (al Piano di Sicurezza e di
Coordinamento) possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi”.

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1 PREMESSA Parte II
Nelle pagine che seguono viene riportato il programma di esecuzione dei lavori in cui viene evidenziato lo
sviluppo dei lavori nel tempo e le “fasi lavorative” alle quali sono collegate le “procedure da seguire per
l’esecuzione dei lavori in sicurezza” oggetto del presente piano di sicurezza.
Si specifica, a tal fine, che il volume delle lavorazioni previste verranno esaurite su più tratti stradali e che
lo sviluppo esecutivo rappresentato fa riferimento a fronti di lavoro che si sviluppano entro i 5 Km.
Pertanto viene ipotizzato un modulo operativo basato su una sequenza di fasi esecutive da reiterare per
tratti di lunghezza compresi nel suddetto intervallo.
Al programma lavori sono strettamente collegate le SCHEDE DI SICUREZZA che evidenziano, tra l’altro,
quali sono i maggiori “Rischi possibili”, le “Misure di sicurezza” e le “Cautele” per ogni singola Fase
lavorativa, con lo scopo di indirizzare la “Sicurezza” in funzione delle specifiche esigenze connesse allo
sviluppo ed avanzamento dei lavori ed al contesto ambientale.

Nella tabelle che seguono vengono rappresentate le macrofasi e le fasi esecutive delle attività lavorative
previste, con l’indicazione della durata presunta di ogni fase e delle lavorazioni sovrapposte.
La gestione degli eventuali sfasamenti rispetto alle previsioni e delle variabili introdotte dalla presenza di
subappaltatori, noleggiatori a caldo e fornitori in opera, dovrà essere effettuata in sede di coordinamento
con monitoraggio e previsione a breve termine della programmazione delle lavorazioni.

In questa seconda parte del PSC sono state altresì evidenziate le caratteristiche tipo delle macchine
operatrici e delle attrezzature che si prevede si debbano utilizzare nel corso delle lavorazioni, fornendone
anche – a titolo esemplificativo e non esaustivo – un elenco con le relative SCHEDE DI SICUREZZA in cui
sono evidenziate le procedure da seguire prima, durante e dopo l’impiego.

Il complemento della valutazione dei rischi di “fase” e delle conseguenti misure di prevenzione e
protezione, precedentemente descritto, risiede nella sezione relativa al “Piano di coordinamento” avente
lo scopo di individuare e di analizzare, a completamento del processo di analisi, le criticità non
direttamente connesse alle singole lavorazioni, ma derivanti da problematiche di coordinamento:

1. possibile presenza di più Imprese;


2. variabili non direttamente controllabili (come per es. il traffico veicolare);
3. concatenazioni e compenetrazioni tra le differenti fasi lavorative.

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2 PIANO COORDINAMENTO LAVORI Parte II
Lo scopo della presente sezione è quello di individuare criticità non direttamente connesse alle
lavorazioni, bensì derivanti da problematiche di coordinamento che possono coinvolgere:
• differenti imprese presenti in cantiere nel ed in prossimità del fronte di lavoro;
• rischi dei lavoratori connessi con la viabilità;
• eventuali compenetrazioni tra le differenti fasi lavorative;
• eventuali concatenazioni indesiderate tra le differenti fasi lavorative.
In linea generale per la tipologia di lavori in oggetto si prevede una organizzazione del cantiere basato su
fronti di lavoro “reiterati” lungo l’asse del tracciato stradale interessato, di lunghezza variabile di circa 5
Km.
L’Impresa, in fase di redazione del POS, durante l’effettuazione della riunione preliminare di
coordinamento ed in corso d’opera, potrà presentare proposte alternative sottoponendole al Direttore dei
lavori ed al Coordinatore per l’esecuzione per le verifiche di congruità e di competenza.

2.1 IDENTIFICAZIONE DELLE CRITICITA’

L’analisi logica dell’intero processo produttivo e del contesto esecutivo, pur in presenza di una
congruente e dettagliata programmazione generale delle fasi lavorative, pone in evidenza di non poter
escludere in modo categorico, la possibilità che un determinato numero di attività in un determinato
lasso di tempo, possano essere eseguite in sovrapposizione da una stessa impresa esecutrice e/o come
conseguenza della eventuale presenza simultanea delle varie imprese realizzatrici.
Dall’esame del programma lavori e dal contesto esecutivo vengono individuate le cosiddette criticità del
processo produttivo, intendendo per esse situazioni nelle quali si verifica:

• la possibile presenza di più Imprese;


• l’azione di variabili non direttamente controllabili (come per es. il traffico veicolare);
• la presenza di concatenazioni e compenetrazioni tra le differenti fasi lavorative.

2.2 POSSIBILE PRESENZA DI PIÙ IMPRESE

La contemporanea presenza sul medesimo cantiere di più imprese (specialmente se operanti in settori di
attività differenti), compreso la frequente reiterazione di entrate, stazionamenti e uscite di mezzi
fornitori, porta ad una amplificazione dei fattori di rischio caratteristici della particolare attività di
ciascuna di esse con una conseguente riduzione del livello di sicurezza che può giungere fino al punto di
rendere incompatibile l’effettuazione di alcune lavorazioni. È obbligo infatti allegare una planimetria di
cantiere in cui deve essere tracciata una pista di cantiere ben segnalata.

Si dovranno attuare le disposizioni di seguito descritte:


 L’impresa affidataria dovrà, preventivamente all’esecuzione dei lavori, comunicare al Coordinatore in
fase di esecuzione e al Committente le opere che verranno eseguite dalle imprese presenti in cantiere
(eventualmente le opere che intende affidare in subappalto), compreso le forniture in opera ed i noli a
caldo (denominati di seguito con il termine “subappaltatori”);
 Come già previsto dalla normativa vigente, tra gli obblighi contrattuali è annoverata la clausola
specifica che vieta all’Appaltatore l’affidamento di opere in subappalto senza un’apposita
autorizzazione esplicita che il committente si riserva in merito di formulare a suo insindacabile
giudizio; l’autorizzazione al subappalto potrà essere condizionata all’adempimento di disposizioni
particolari impartite dal coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza.
 Ciascuna impresa presente in cantiere dovrà redigere il proprio POS contenente, oltre a quanto
previsto dal DLgs 81/08, le indicazioni sui sistemi di lavoro adottati, la manodopera impiegata e
tempi previsti per la realizzazione del lavoro subappaltato.
 In sede di riunione di coordinamento “preliminare” dovranno essere evidenziate e discusse le
procedure di gestione della possibile presenza di più Imprese nella stessa area operativa; alcune
modalità operative vengono già evidenziare di seguito all’interno di questo piano, rimanendo
esplicitamente stabilito che l’avanzamento delle lavorazioni non può prescindere da una
organizzazione del lavoro ed una programmazione “coordinata” delle varie macrofasi e sottofasi tale
da assicurare sufficienti distanze di sicurezza tra le varie operative.

Pag. 28
 Dovranno di conseguenza essere attivate, prima dell’inizio di nuove attività di cantiere subappaltata o
comunque conferite ad altri soggetti esecutori (compreso le forniture in opera ed i noleggi a caldo), le
procedure informative e di coordinamento previste nel PSC per il subentro in cantiere di nuovi
soggetti esecutori.

Pertanto:

 per ciascuna impresa presente in cantiere dovrà essere identificata l’area operativa di competenza;
 la suddetta area operativa dovrà essere di competenza esclusiva dell’impresa come sopra identificata
e, pertanto, non potranno essere previste interferenze lavorative di altre imprese presenti in cantiere;

Sulla base di questi elementi il coordinatore per l’esecuzione, in sede di verifica dei POS ed in sede di
riunione di coordinamento provvederà eventualmente a curare l’armonizzazione delle prescrizioni di
sicurezza relative alle varie attività con possibilità di sovrapposizione che l’organizzazione delle stesse
attività lavorative risultino compatibili sia ai fini della produzione che della sicurezza generale.

2.3 CONCATENAZIONI E COMPENETRAZIONI TRA LE DIFFERENTI FASI LAVORATIVE.

Qualora per motivi contingenti legati all’area di cantiere, riscontrata anche in corso d’opera, non sia
possibile rispettare i provvedimenti di seguito specificati, soprattutto gli sfasamenti di tipo spaziale, per
ciascuna criticità, occorrerà tassativamente imporre una diversa concatenazione temporale alle attività
esaminate:
In linea generale l’analisi del ciclo produttivo ha evidenziato che:

 alcune fasi lavorative sono propedeutiche alle successive ma, visto lo sviluppo di tipo longitudinale
del cantiere, è prevista l’esecuzione delle medesime fasi in contiguità spaziale e temporale;
 alcune fasi si sovrappongono temporalmente tra di loro;

Pertanto:

 è vietata l’effettuazione di tali operazioni in diretta contiguità spaziale: le singole lavorazioni devono
svolgersi in aree operative distanti almeno 50,00 metri tra loro salvo diverse indicazioni riportate
nelle tabelle relative allo sviluppo delle fasi di lavoro e programmazione;
 l’allontanamento di materiali di risulta deve essere effettuato a stretto contatto con la fase di
produzione degli stessi, in modo che venga evitata la coincidenza lungo l’asse stradale di materiale di
risulta accatastato proveniente da due differenti attività.

2.4 VIABILITA’ DI CANTIERE E STOCCAGGIO MATERIALI.

In considerazione della possibile presenza di più Imprese in cantiere e della previsione di più fasi
lavorative dovranno essere adottate le seguenti disposizioni:

 Il passaggio nella dimensione longitudinale del cantiere dei mezzi operativi che devono raggiungere i
luoghi di lavoro dovrà avvenire nel lato libero della carreggiata lungo percorsi ben definiti delineati
da frecce direzionali o coni;
 L’accumulo di materiale fresato deve essere delimitato da coni, segnali con fari luminosi;
 Il carico e l’allontanamento di materiali di risulta di un determinato tratto deve essere interamente
portato a termine prima dell’inizio delle operazioni successive sullo stesso tratto.
 le attività lavorative legate alla realizzazione di strutture collaterali di un determinato tratto di strada
(fognoli, drenanti, ecc.) dovrà avvenire in tratti sufficientemente distanti dalle aree interessate dalle
fasi di risanamento della sovrastruttura stradale, così come indicato nelle tabelle relative allo
sviluppo delle fasi di lavoro e programmazione;
 le attività lavorative legate alla realizzazione della segnaletica orizzontale saranno eseguite a
pavimentazione ultimata e porzioni di area diversa da quelle interessate da eventuali attività
realizzazione di strutture marginali e collaterali;

Pag. 29
 Un secondo problema è costituito dalle manovre di entrata, stazionamento ed uscita dalle varie aree
operative che possono richiedere l’assistenza di personale a terra munito di bandierina fluorescente.

2.4 CRITICITÀ TRASVERSALI ALLE SINGOLE FASI ESECUTIVE

Tutti i mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere provvisti di appropriati dispositivi acustici e
luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra.
I posti di manovra dei mezzi d’opera impiegati per il sollevamento e trasporto devono essere sistemati in
modo da permettere una visibilità diretta ed immediata della zona di azione del mezzo, senza che il
manovratore sia costretto a compiere alcun movimento per ottenerla.
I segnali prestabiliti per l’esecuzione delle manovre dei mezzi di sollevamento e trasporto da parte del
personale di terra devono essere resi noti con appositi avvisi chiaramente leggibili a tutto il personale
interessato. Detti segnali vanno sempre fatti, anche quando si tratti di operazioni ripetitive, con la
massima chiarezza e precisione e , se necessario, completati con indicazioni a voce. Se poi più persone
hanno collaborato alla imbracatura del carico, una sola deve fare i segnali di comando.
Le manovre per il sollevamento e/o trasporto di carichi devono essere disposte in modo da evitare il
passaggio di carichi sospesi sopra i lavoratori e sopra i luoghi per i quali l’eventuale caduta del carico
possa costituire un pericolo; ciò in particolare va osservato anche per quanto riguarda il traffico veicolare
esterno al cantiere. Qualora tale passaggio non si possa evitare, l’operatore del mezzo deve dare il segnale
acustico in tempo onde consentire il preventivo allontanamento del personale in pericolo, fermando, se
necessario, i movimenti di traslazione del carico.
Se nonostante il segnale dato e ricevuto le persone a terra in posizione di pericolo non si spostassero,
l’operatore deve sospendere ogni manovra del carico e chiedere l’intervento del preposto.
Una macchina operatrice, prima di accedere al tratto di cantiere ove è prevista la sua messa in opera, deve
avere un segnale di “via libera” da parte del personale che opera ai movimenti di cantiere (Preposto), di
talché vi sia certezza, per la macchina, di esistenza di una via di transito e dello spazio operativo in
condizioni di sicurezza.

2.5 VARIABILI NON DIRETTAMENTE CONTROLLABILI: IL TRAFFICO VEICOLARE

Il traffico automobilistico costituisce una importante variabile interferente con le attività dei lavori
Appaltati configurandosi quindi come una delle principali fonti di rischio.
Allo stesso modo le attività dell’Appaltatore costituiscono attività interferenti e fonti di rischio per la
sicurezza e la fluidità della circolazione stradale.
Pertanto, così come già evidenziato nella prima parte del PSC, nelle sezioni successive è contenuta una
specifica procedura operativa di sicurezza relativa al comportamento da adottare durante l’esecuzione di
attività lavorative in presenza di traffico.
Inoltre nella terza parte del PSC sono riportati gli schemi segnaletici per la segnalazione e la delimitazione
del tratto stradale interessato, ipotizzati per l’esecuzione delle previste lavorazioni anche sulla base delle
esigenze di viabilità connesse al tratto di strada interessato.
L’adozione degli schemi di segnaletica individuati, il mantenimento efficiente dell’intero sistema
segnaletico, unitamente all’applicazione delle procedure analizzate per l’installazione, la disinstallazione
ed il comportamento da adottare durante le fasi di stazionamento, entrata ed uscita dal cantiere,
costituiscono nell’insieme, il sistema di gestione di questa importante criticità.
Le Imprese esecutrici non direttamente coinvolte nelle fasi di installazione, manutenzione e di rimozione
della segnaletica, avranno cura di cooperare fattivamente con l’impresa Affidataria segnalando allo stesso
eventuali anomalie riscontrate ed astenendosi da iniziare le proprie attività lavorative prima che l’area di
cantiere risulti nuovamente perfettamente segnalata e delimitata.
Le Imprese esecutrici incaricate dell’esecuzione della segnaletica orizzontale di cantiere, dovendo
eseguire attività lavorative ai limiti delle delimitazioni e quindi in condizioni di “criticità”, provvederanno,
prima dell’inizio delle attività lavorative proprie, ad effettuare una ricognizione visiva dell’integrità del
sistema segnaletico, segnalando all’Appaltatore principale eventuali anomalie riscontrate ed astenendosi
da iniziare le proprie attività lavorative prima che l’area di cantiere risulti nuovamente perfettamente
segnalata e delimitata e tale da consentire l’esecuzione delle attività lavorative in sicurezza. Tutte le
imprese che intervengono a vario titolo in presenza di traffico dovranno fornire evidenza applicativa del
D.M. 04/03/2013.
Oltre a quanto sopra indicato occorrerà prestare particolare attenzione nell’ingresso e nell’uscita dei
mezzi dall’area di cantiere.
Pag. 30
Tale operazioni dovranno essere eseguite mediante la seguente procedure:

Per l’entrata in area di cantiere, in avvicinamento alla prima testata di riduzione di traffico che precede
la deviazione, azionare i dispositivi supplementari a luce lampeggiante ed il lampeggiatore di direzione
destro e, sorvegliando il traffico sopraggiungente portare il veicolo sulla corsia di emergenza o sulla
banchina o comunque sul margine destro della carreggiata per poi entrare al di la della testata avanzando
con la massima attenzione all’interno dell’area di cantiere.

Nel caso in cui non sia presente la corsia di emergenza oppure sia di larghezza tale da non permettere
l’entrata nell’area di cantiere dalla destra della testata, attivare i dispositivi supplementari a luce
lampeggiante ed il lampeggiatore di direzione destro, moderando
gradualmente la velocità, prestando la massima attenzione al traffico
sopraggiungente da retro, entrare all’interno del cantiere attraverso la
delimitazione longitudinale immediatamente successiva alla prima
testata di riduzione.
Avanzare all’interno dell’area di cantiere con la massima cautela, a
velocità ridotta ed a passo d’uomo in presenza di postazioni di lavoro.
Non sostare, con o senza veicoli ad una distanza inferiore ad almeno
150 m dalla testate e dalla zona di deviazione.
Per le manovre di uscita portarsi sul margine destro della carreggiata
per uscire dal cantiere stesso percorrendo la corsia di emergenza, se
presente, o la corsia di marcia; avanzare fino alla fine del cantiere e
accertandosi che nessun veicolo sopraggiunga, immettersi sulla
normale corsia di marcia, segnalando comunque la manovra all’utenza
con i dispositivi supplementari a luce lampeggiante ed il lampeggiatore
di direzione sinistro dando comunque la precedenza al traffico
sopraggiungente.
Nel caso in cui il cantiere non dovesse consentire l’uscita dalla fine del
cantiere a causa della non transitabilità della zona di cantiere, previa
attivazione di tutti i dispositivi di segnalazione luminosa, portarsi sul
margine destro della corsia di emergenza o della banchina; percorrere
in retromarcia la corsia di emergenza o la banchina fino a raggiungere
la prima riduzione del traffico (il primo raccordo obliquo che incontra
l'utenza veicolare); da questa posizione, previa segnalazione della
manovra con attivazione dei dispositivi supplementari a luce
lampeggiante e dell’indicatore di direzione sinistro, in assenza di
traffico sopraggiungente da retro, immettersi sulla corsia aperta al
traffico, incanalandosi verso la deviazione, effettuando in sicurezza
l'uscita dal cantiere.
Nel caso in cui non sia presente la corsia di emergenza oppure sia di larghezza tale da non permettere
l’uscita dal cantiere dalla destra della testata, portarsi sul limite destro della carreggiata e percorrerla in
retromarcia fino a collocarsi a fianco della delimitazione longitudinale successiva alla prima riduzione di
traffico (il primo raccordo obliquo che incontra l’utenza veicolare) e dopo aver attivato i dispositivi
supplementari a luce lampeggiante, previa segnalazione della manovra con attivazione dei dispositivi
supplementari a luce lampeggiante e dell’indicatore di direzione sinistro, in assenza di traffico
sopraggiungente da retro, immettersi da questa posizione sulla corsia aperta al traffico incanalandosi
verso la deviazione.

Pag. 31
3 FASI LAVORATIVE E CRONOPROGRAMMA :
Le fasi lavorative presenti in cantiere sono le seguenti:

- cantierizzazione con precedente chiusura varchi dove presenti mediante restringimento;


- fresatura degli stati di usura, di collegamento e di base e carico su autocarri;
- demolizione e rifacimento delle opere di smaltimento acque di piattaforma;
- pulitura canalette e canali di scolo;
- sistemazione idraulica: esecuzione di scavi, demolizioni con rete plastificata, realizzazione nuove tubazioni;
- stabilizzazione calce e/o cemento del sottofondo eseguita con macchine operatrici;
- realizzazione dello strato di base rigenerata a freddo dello spessore di 18 cm;
- realizzazione della mano di attacco in emulsione bituminosa modificata per strato di basebinder;
- Realizzazione dello strato di basebinder con bitume modificato tipo hard dello spessore di 8 cm;
- Realizzazione del cordolo in conglomerato bituminoso estruso;
- Realizzazione di mano di attacco per tappeto di usura con bitume modificato tipo hard;
- Realizzazione del tappeto di usura drenante con bitume modificato tipo hard dello spessore di 5cm;
- Posa in opera di elementi di raccordo tra cordolo bordo piattaforma ed embrici ove necessario;
- Ripristino della segnaletica verticale;
- Realizzazione della segnaletica orizzontale;
- Smobilizzo del cantiere ;

La successione delle suddette fasi operative è riportata nel Cronoprogramma allegato (Allegato 1) che forma parte integrante del presente PSC
nel quale sono evidenziate le sovrapposizioni temporali delle stesse.

Pag. 32
4 FASI LAVORATIVE E PROGRAMMAZIONE Parte II

FASE Subfase Durata Note, sovrapposizioni e


Sezioni/scheda
propedeuticità
Attività preliminari a). Consegna lavori 1 - Formazione e
b). Attività preliminari di coordinamento 1 procedure
Dopo la consegna del POS
c). Individuazione della posizione della 1 Informative
testata di chiusura delle corsie - Piano coord. lavori
Installazione della segnaletica a). Presegnalazione provvisoria su
stradale per la chiusura dei carreggiata non interessata dalle
varchi mediante restringimento lavorazioni(carrello PMV)
corsie di sorpasso e successiva b). Installazione della segnaletica per la
per la deviazione del traffico su chiusura delle corsie di sorpasso sulla
carreggiata con una corsia per carreggiate Nord/Sud destinate
senso di marcia all’ubicazione dei N.J. in cemento
c). Successiva Installazione della
segnaletica per la chiusura della corsia - Piano coord. Lavori
di sorpasso sulla carreggiata destinata - Comp. in pres.
Prima dell’inizio di qualsiasi attività
al doppio senso di marcia e Traffico
lavorativa sul carreggiata
realizzazione del varco (amovibile) di - Procedura Cap. 6
fine deviazione 1 - Scheda 1
d). Delimitazione longitudinale del tratto
e). Presegnalazione provvisoria su
carreggiata interessata dalle
lavorazioni
f). Installazione della segnaletica per la
chiusura della corsia di marcia e per la
deviazione del traffico su carreggiata
con una corsia per senso di marcia
g). Segnalazioni supplementari con Prima dell’inizio della realizzazione
bandierina fluorescente della segnaletica orizzontale di
- Piano coord. lavori
(movieri/mezzi) di supporto . cantiere; la fase è compatibile con
- Scheda 1
h). Comunicazione SOC. l’inizio di attività nel tratto
delimitato

Pag. 33
Apprestamenti logistici a). Raggiungimento e stazionamento con Prima dell’inizio delle attività - Piano coord. lavori
mezzi e persone in area operativa lavorative su carreggiata gli - Scheda 2
b). Verifica scarico piano di posa box, apprestamenti logistici saranno - Piano coord. Lavori
1
baracche e servizi igienici opportunamente distanziati dalla - Scheda 2.0
c). Installazione impianto elettrico e di testata di chiusura corsia (min. 150
terra (*) m.)
(*) per i tratti in galleria segue la sottofase: sistemazione dispositivi mobili di illuminazione e di ventilazione di emergenza

4 FASI LAVORATIVE E PROGRAMMAZIONE Parte II

FASE Subfase Durata Note, sovrapposizioni e


Sezioni/scheda
(gg) propedeuticità
Rifacimento opere idrauliche a). pulizia di canalette/canali di scolo Viene eseguita sempre
mediante la rimozione manuale e/o segnalando e delimitando l’area
con mezzo meccanico di materiali, non Vedi di cantiere. Possono avvenire
pericolosi e smaltiti con mezzo. - Piano Coo. Lav.
cronoprogramma anche da accessi di servizio fuori
(allegato 1) dalla sede stradale.

Esecuzione scavo, a). Scarico di mezzo meccanico o La macrofase avviene in parziale


demolizioni e realizzazione martelli demolitori in area di cantiere. sovrapposizione con la fase di
nuove tubazioni a). Scavo/Demolizione dove rimozione. Dovrà poi essere
fognoli trasversali e necessario di opere in cls circoscritta l’area con rete rossa a
drenaggi b). Carico e trasporto del materiale di segnalazione degli scavi.
Vedi
risulta Per la movimentazione scarico - Piano Coo. Lav.
cronoprogramma
c). Scarico nuova conduttura con materiale in presenza di grù
(allegato 1)
mezzi di sollevamento dovrà essere accertata tutta la
d). Scavi a sezione obbligata di documentazione.
profondità inferiore a m. 2,00 Per l’ingresso di betoniera e
e). Posa tubazioni rinterri e relative compattazioni,
f). Getti di cls e vibrature l’area sarà sempre ben segnalata.
Esecuzione di fresature g). Accesso stazionamento ed uscita di La pulizia di dettaglio dei tratti - Piano coord. lavori
Vedi
mezzi dall’area di cantiere fresati con macchina operatrice - Comp. in pres.
cronoprogramma
h). Preparazione di mezzi ed dovrà essere eseguita ad una Traffico
(allegato 1)
attrezzature distanza di almeno 50 m. dalla

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i). Fresatura di strati di zona di fresatura in corso. La
pavimentazione esistente alle fresatura avviene scaricando il
profondità previste fresato dal nastro trasportatore
j). Pulizia di tratti con macchina dentro il cassone dell’autocarro
operatrice procedendo lentamente.
L’abbandono del cantiere avverrà
senza fare manovre ma
percorrendo in avanzamento.
Stabilizzazione sottofondo a). Accesso ed uscita di mezzi dall’area La fase è in parziale
strad. calce/cemento di cantiere sovrapposizione con la
b). Preparazione di mezzi ed precedenti e quindi si dovrà
attrezzature garantire una distanza di
sicurezza di almeno 100 m.
c). Stesa dello strato di legante di
Tra le macchine utilizzate per la
stabilizzazione con apposita
stesa di legante, di
macchina su tutta la larghezza del
miscelazione/fresatura e di - Piano coord. lavori
tratto chiuso
Vedi compattazione dovrà essere - Comp. in pres.
d). Miscelazione con il terreno cronoprogramma assicurata sempre una distanza di Traffico
preesistente e fresatura con (allegato 1) sicurezza di almeno 50 m. - Schede rischio
apposita macchina L’approvvigionamento di legante chimico
e). Compattazione e chiusura dello in sito dovrà avvenire in tratti
strato con rullo vibrante ed alla distanti almeno 50 m. da zone
spruzzatura di emulsione operative. La fase di stesa della
bituminosa calce avverrà in assenza di forte
vento. Il trasferimento della calce
dal silos allo spandicalce avverrà
prevedendo teli di contenimento.

Pag. 35
4 FASI LAVORATIVE E PROGRAMMAZIONE Parte II
FASE Subfase Durata Note, sovrapposizioni e
Sezioni/scheda
propedeuticità
Realizzazione dello strato di a). Accesso, stazionamento ed uscita La macrofase è in parziale
base rigenerata a freddo 18 cm – di mezzi dall’area di cantiere sovrapposizione con quella
mano di attacco per strato b). Stesa di materiale fresato a mezzo precedente e quindi si impone
basebinder – realizzazione vibrofinitrice previa pulizia del uno sfasamento temporale tale
strato di basebinder 8 cm – tratto con macchina e mano di da assicurare una distanza di
realizzazione cord. Bituminoso attacco con emulsione sul fondo sicurezza di 100 m. circa.
estruso – mano di attacco per (bitume modificato) Le sottofasi di pulizia, stesa e
tappeto usura – realizzazione c). Stesa di materiale inerte per compattazione impongono uno
usura drenante 5cm correzione granulometria a mezzo sfasamento spaziale tale da
di spandi graniglia e spandi assicurare una distanza di
cemento sicurezza tra le aree operative di
d). Bagnatura superficie da trattare a almeno 50 m.
mezzo di autobotte Per la lavorazione si procederà
e). Miscelazione del materiale con con l’utocarro davanti alla - Piano coord. Lavori
aggiunta di emulsione bituminosa Vedi tramoggia della vibrofinitrice e - Comp. in pres.
a mezzo di pulvimixer con cronoprogramma scaricherà in avanzamento il Traffico
autobotte per emulsione a spinta (allegato 1) conglomerato seguirà il rullo - Schede rischio
compattatore mantenendo un chimico
f). Compattazione con rullo statico
francodi almeno 5mt.
gommato e rullo ferro gomma
l’abbandono del cantiere avverrà
g). Realizzazione cordolo tramite sempre percorrendo il senso di
posa del co.bi e successiva marcia senza fare manovre
sistemazione in base alla quota
h). Stesa congl. Bituminoso sempre
con vibrofinitrice e autocarri per
il trasporto.
i). Successiva fase di rullaggio

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Posa in opera di elementi di a). Rimozione embrici danneggiati In parziale sovrapposizione con
raccordo tra cordolo bordo profilatura scarpata per nuovo la precedente e quindi dovranno
piattaforma ed embrici posizionamento e carico elementi essere attuati gli stessi
da sostituire Vedi sfasamenti spaziali della
b). scarico e ubicazione nuovi cronoprogramma macrofase precedente con
elementi (allegato 1) segnaletica in ogni sezione e
c). apposita segnaletica e moviere moviere per gestire i carichi e lo
per le manovre di scarico carico spostamento dei mezzi
elementi

4 FASI LAVORATIVE E PROGRAMMAZIONE Parte II


FASE Subfase Durata Note, sovrapposizioni e
Sezioni/scheda
propedeuticità
a). dove è stato necessario smontare si La macrofase è autonoma
Rifacimento segnaletica prevede il montaggio manuale della rispetto alle altre e dovrà essere
- Piano coord. Lavori
orizzontale e verticale cartellonistica stradale su supporti in eseguita al completamento delle
- Comp. in pres.
ferro b). Realizzazione di segnaletica Vedi precedenti solo per il montaggio
Traffico
orizzontale cronoprogramma dei segnali verticali ci dovrà
- Procedura Cap. 6
c). Segnalazioni supplementari con (allegato 1) essere delimitazione.
- Schede rischio
bandierina fluorescente di supporto
chimico
alla rimozione/cancellazione della
segnaletica orizzontale di cantiere
Smobilizzo del cantiere a). Smontaggio box, baracche, impianti La macrofase è autonoma e l’area
- Comp. in pres.
e servizi igienici operativa non è compatibile con
Traffico
b). Carico e trasporto fuori cantiere l’esecuzione di altre attività
- Procedura Cap. 6
c). Pulizie delle aree per rilascio lavorative insistenti nella stessa
area
Rimozione della segnaletica a). Presegnalazione provvisoria su Ogni subfase è propedeutica alla
- Piano coord. Lavori
stradale carreggiata deviata Vedi successiva e quindi si impone il
- Comp. in pres.
b). Rimozione della segnaletica con cronoprogramma rispetto dell’intera sequenza.
Traffico
ripristino totale della transitabilità (allegato 1) L’esecuzione della macrofase non
- Procedura Cap. 6
sulla carreggiata oggetto delle è compatibile con altre attività
lavorazioni effettuate lavorative nello stesso tratto.

Pag. 37
c). Rimozione della segnaletica con
ripristino della completa
transitabilità sull’altra carreggiata
(precedentemente percorsa a
doppio senso di marcia)

N.B.:

L’ipotesi di programmazione delle lavorazioni sviluppata prevede la realizzazione della segnaletica orizzontale prima della riapertura al traffico del tratto
interessato dalle lavorazioni.
Qualora si dovesse procedere all’apertura al traffico del tratto prima della realizzazione della segnaletica orizzontale, per la realizzazione di quest’ultima si dovrà
procedere alla realizzazione delle fasi e subfasi di lavoro relative alla installazione della segnaletica stradale e relativa sua rimozione alla fine dei lavori.
Lo schema segnaletico ipotizzato nel presente piano (v. allegati Tav. schematiche DM 10/07/2002 e DM 04/03/2013) prevede deviazione con una sola corsia per
senso di marcia su carreggiata a due corsie. Se ci sarà la necessità della chiusura varchi con N.J. in cemento si effettuerà il restringimento delle due corsie di
sorpasso.
Per la realizzazione della segnaletica orizzontale, (nella seconda ipotesi esecutiva) eventuali proposte di diverse soluzioni di limitazione al traffico dei tratti
interessati dovranno essere attentamente valutate dal Direttore dei lavori e dal Coordinatore per l’esecuzione.

Pag. 38
5 MEZZI/ATTREZZATURE – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Parte II
Macchine ed utensili (allegare documenti al POS) Sezioni/scheda

Furgoni/Auto

Autocarro con gru =

Autocarri con cassone ribaltabile =

Gruppo elettrogeno =

Compressore ed utensili ad aria compressa =

Fresa meccanica a rullo dentato e nastro trasportatore =

Macchina per pulizia stradale

Escavatori =

Vibrofinitrice =

Rullo compressore =

Botte emulsione =

Pag. 39
Stabilizzatrice - Pulvimixer

Spandicalce

Autobotte

Macchina traccialinee =

Battipalo

Utensili manuali d’uso comune

Dispositivi di protezione individuale - DPI 3°classe

Pag. 40
6 COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI TRAFFICO Parte II
PROCEDURA OPERATIVA DI SICUREZZA PER LA DISCIPLINA DEL COMPORTAMENTO DA
ADOTTARE IN PRESENZA DI TRAFFICO
Le fasi di posa e rimozione della segnaletica stradale sono parte integrante dell’intero processo
produttivo ed allo stesso tempo rappresentano, per questo tipo di lavori uno dei rischi principali a cui
sono esposti i lavoratori.
Per tali motivi il presente PSC viene corredato di una procedura di sicurezza contenente le cautele e le
misure che dovranno essere adottate dalle Imprese per la riduzione del rischio di investimento da parte
dell’utenza veicolare.
Scopo della procedura è definire le corrette modalità comportamentali da adottare al fine di eseguire in
sicurezza l’installazione e la successiva rimozione di segnaletica stradale in presenza di traffico.
La procedura, unitamente alle cautele e misure di prevenzione contenute nelle schede di sicurezza ed alle
procedure di coordinamento, completa il quadro di analisi e valutazione dei rischi del presente PSC per i
lavori a cui si riferisce.
La procedura è riferibile al disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria
di strada, da adottare per il segnalamento stradale temporaneo, approvato con il DM. 10.07.02 e
pubblicato sulla G.U. n° 226 – Supplemento ordinario – del 26.09.2002 ed al D.M. 04/03/2013

6.1 Premessa

Le operazioni di installazione e della successiva rimozione di cartelli segnaletici per la segnalazione e


delimitazione di un cantiere stradale, comporta l’esposizione di mezzi e di uomini al traffico veicolare.
Il presente documento contiene le misure di prevenzione, le cautele e le protezioni che dovranno essere
attuate, al fine di ridurre il più possibile il rischio di investimento da parte dell’utenza stradale, durante
l’esecuzione di attività lavorativa in presenza di traffico.
Le operazioni di installazione della segnaletica, così come le fasi di rimozione, saranno precedute e
supportate dall’azione di uno o più operatori che, muniti di bandierina arancio fluorescente,
provvederanno a preavvisare all’utenza la presenza di uomini e mezzi sulla carreggiata.
Nella procedura si farà riferimento ad un generico “Responsabile di Impresa” quale figura formalmente
delegata dal Datore di lavoro per l’attuazione della procedura stessa secondo la propria organizzazione di
Impresa.
Il documento è stato redatto sulla base del:

 Codice della Strada;


 Regolamento di attuazione del Codice della Strada;
 Disciplinare tecnico D.M 10.07.02;
 D.M. 04/03/2013;

Principali destinatari della procedura e loro obblighi

 Operai;
 Preposti;
 Direttore tecnico di cantiere
 Capo cantiere;

Ai fini di una corretta applicazione delle procedure operative di cui trattasi si fa presente che ai sensi del
già citato art. 20 del D.L.gs 81/08 ogni lavoratore è tenuto a:
1. osservare le disposizioni impartite dal Datore di Lavoro, dai Dirigenti e dai Preposti (Capi Squadra,
Capo Cantiere, Direttore Tecnico di cantiere, ecc.) ai fini della protezione individuale e collettiva;
2. utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze, e i preparati
pericolosi, i mezzi di trasporto, e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza;
3. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale consegnati; DPI 3° classe;
4. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di
controllo;

Pag. 41
5. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di competenza ovvero che
possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
6. segnalare immediatamente al Datore di Lavoro, al Direttore Tecnico di Cantiere o al Preposto la
carenza dei mezzi e dispositivi di protezione consegnati.
I Preposti, ognuno secondo i propri ruoli e competenze, si atterranno scrupolosamente a quanto disposto
con il presente documento, evitando di impiegare o far impiegare il personale addetto in attività e
lavorazioni in contrasto con la presente disposizione ed attivando la necessaria vigilanza.
In particolare si ricorda che:
 Automezzi, autocarri e macchine operatrici potranno essere condotte esclusivamente dal personale in
possesso dei necessari requisiti tecnico-professionali, appositamente “informato”, “formato” ed
“addestrato” per l’uso idoneo ed in sicurezza delle suddette macchine operatrici e per il quale il
Medico Competente ne abbia confermato la specifica idoneità;
 Tutti veicoli, macchine ed attrezzature potranno essere utilizzate solo se integre e non devono essere
state rimosse o manomesse per nessun motivo parti o insiemi di parti della stessa, compreso la
dotazione informativa della macchina/attrezzatura;
 Veicoli, macchine ed attrezzature dovranno essere utilizzate conformemente al relativo manuale
d’uso e solo se sottoposte a regolare manutenzione, così come previsto dal costruttore per il loro
normale e corretto funzionamento;
La presente procedura costituisce documento informativo da consegnare a tutti i componenti delle
squadre impiegate per l’esecuzione dei lavori e pertanto ogni “addetto” dovrà:

 leggere attentamente le prescrizioni riportate nella documentazione consegnata;


 richiedere chiarimenti in caso di necessità;
 eseguire tutte le procedure di cautela, controllo, verifica, pulizia e manutenzione di macchine ed
attrezzature previste;
 utilizzare i dispositivi di protezione individuale;
 segnalare tempestivamente ai propri superiori eventuali avarie e mal funzionamento delle macchine;

Ogni preposto dovrà:

 leggere attentamente le prescrizioni riportate nella documentazione consegnata;


 richiedere chiarimenti in caso di necessità;
 controllare che le attività di lavoro vengano svolte conformemente al contenuto del presente
documento;
 controllare che gli addetti eseguano periodicamente le procedure di controllo, verifica pulizia e
manutenzione contenute nel manuale d’uso di macchine ed attrezzature;
 controllare che vengano attuate le misure di prevenzione previste nella presente disposizione e nelle
procedure operative di sicurezza correlate

6.2 Visibilità degli operatori

Tutti gli operatori, così come il personale tecnico, dovranno utilizzare indumenti ad alta visibilità in 3°
Classe, non è consentito effettuare nessun intervento privi della suddetta dotazione di indumenti ad alta
visibilità i quali, dovranno essere indossati per tutta la durata delle attività.
Inoltre non è consentito, nel modo più assoluto, operare “a torace nudo” . A tal fine il preposto darà le
opportune disposizioni, attiverà la dovuta vigilanza e segnalerà ai propri superiori eventuali difformità di
comportamento da parte degli operatori subalterni.
Oltre agli indumenti ad alta visibilità, gli operatori utilizzeranno i dispositivi di protezione individuale
previsti per le lavorazioni specifiche (guanti, scarpe di protezione, elmetto, mascherina ecc.) e, in caso di
intervento inderogabile (incidenti, emergenze, ecc.) in condizioni di scarsa visibilità, dovranno essere
utilizzati idonei dispositivi luminosi di segnalazione (lampade di emergenza a luce gialla intermittente o
altro sistema di segnalazione luminosa di emergenza portatile, ecc.)

6.3 Composizione delle squadre

Il numero degli addetti, in funzione del tipo di sistema segnaletico da realizzare, dovrà essere tale ( 5
persone ) da assicurare che le operazioni di installazione, manutenzione e rimozione della segnaletica,
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vengano supportate (normalmente e se non disciplinato diversamente in fase di programmazione
dell’intervento) da “presegnalazioni” effettuate da operatore munito di bandierina arancio fluorescente;
tutti gli operai devono aver frequentato il corso di formazione previsto dal D.M. 04/03/2013.

6.4 Organizzazione delle attività lavorative

Non è consentito a nessun operatore sostare o camminare sulle carreggiate stradali se non all’interno di
cantieri o zone di lavoro debitamente segnalate, delimitate o comunque protette; dovrà essere evitata il
più possibile la circolazione alla spicciolata di operatori lungo i tratti di strada statale, ed in caso di
necessità inderogabile gli spostamenti dovranno essere brevi ed effettuati in fila indiana e fuori
carreggiata e senza intralcio alla circolazione.
Non sono consentiti spostamenti di personale a piedi in galleria, nelle immediate vicinanze degli imbocchi
delle gallerie, nelle immediate vicinanze delle uscite delle gallerie, in curva, nelle immediate vicinanza
delle uscite dalle curve, ed in condizioni di scarsa visibilità.

6.5 Sbandieramento

Lo sbandieramento per la segnalazione di rallentamento sarà effettuato con metodo, senza movimenti
improvvisi, con cadenza regolare, stando sempre rivolti verso il traffico, in modo da permettere all'utente
in transito di percepire l’attività in corso ed effettuare una regolare e non improvvisa manovra di
rallentamento.
Al fine di consentire un graduale rallentamento è opportuno che la segnalazione venga effettuata a debita
distanza dalla zona dove inizia l'interferenza con il normale transito su carreggiata.
Tutte le volte che non è possibile il coordinamento a vista, gli operatori impegnati nelle operazioni di
sbandieramento o come movieri (per le fermate temporanee del traffico) si terranno in comunicazione
tra di loro o con il preposto, mediante l’utilizzo di sistemi di comunicazione (es. ricetrasmittenti),
Gli operatori impegnati nello sbandieramento così come quello adibito a “moviere”, nel caso in cui queste
attività dovessero protrarsi nel tempo, potranno essere avvicendati nei compiti con gli altri operatori, ciò
al fine di evitare abbassamenti del livello di attenzione che, in presenza di traffico, deve essere
necessariamente e continuamente alto.
È preteso il segnale luminoso “Presenza “operatori.

6.6 Attraversamenti della carreggiata

L'attraversamento a piedi delle carreggiate costituisce un’attività ad alto rischio, pertanto verrà evitato il
più possibile e sarà eseguito solo per motivi inerenti il lavoro da svolgere, dopo che siano state escluse le
eventuali migliori e più sicure alternative.
Per l’effettuazione degli attraversamenti si adotteranno le seguenti cautele:
− gli addetti scaricheranno il segnale e il relativo supporto dal mezzo, si posizioneranno fuori
carreggiata, presteranno la massima attenzione rivolgendo lo sguardo al traffico e rimarranno in
attesa del momento più opportuno per attraversare la carreggiata (preavvisato sempre da un altro
operatore con bandierina fluorescente);
− dopo aver atteso il momento più opportuno e valutato la differente velocità dei veicoli
sopraggiungenti, (tenendo conto della maggiore velocità dei veicoli in sorpasso), un solo addetto per
volta effettuerà l’attraversamento, tranne nel caso in cui è previsto il trasporto di cartelli segnaletici ;
− l’attraversamento avverrà in condizioni di massima visibilità, perpendicolarmente alla carreggiata,
nel minore tempo possibile, in un’unica soluzione, senza soste intermedie, con margine di sicurezza
rispetto ai veicoli sopraggiungenti (dopo essersi accertati che nessun veicolo sia in arrivo o che il
primo in arrivo sia sufficientemente lontano da garantire l’attraversamento stesso);
− l’operazione di fissaggio sulla barriera spartitraffico avverrà evitando di girare le spalle al traffico in
arrivo e l’attraversamento di ritorno sarà eseguito dopo essersi posizionati a monte del cartello
appena posato, in attesa del momento opportuno per attraversare;
− in ogni caso, e soprattutto lungo i tratti a visibilità ridotta (dossi, curve, gallerie, ecc.)
l'attraversamento dovrà a maggior ragione essere preavvisato da un altro operatore con bandierina
fluorescente, il quale posizionandosi a debita distanza (almeno 150 m.) e sul punto di maggiore
visibilità, effettuerà gli sbandieramenti secondo le modalità precedentemente indicate, controllerà il
traffico in arrivo e si manterrà costantemente in contatto con gli altri componenti della squadra per
avvisarli in caso di pericolo;
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− gli attraversamenti saranno eseguiti comunque sotto la diretta sorveglianza di un preposto quale si
accerterà preventivamente che la carreggiata da attraversare sia libera dal traffico, dando il via libera
all’operazione;

6.7 Veicoli e mezzi operativi – requisiti dei conducenti e modalità organizzative

Gli operatori delle macchine operatrici dovranno essere conducenti muniti di idonea patente di guida,
autorizzati, informati, formati ed addestrati per quanto attiene ai i rischi connessi all’uso dei veicoli e
delle macchine operatrici da utilizzare.
Per interventi di considerevole durata i conducenti delle macchine operatrici dovranno essere
avvicendati alla guida della macchina tenendo conto che in condizioni climatiche rigide ed avverse,
l’esposizione al rischio di “stress” aumenta considerevolmente con conseguenze soprattutto a carico
dell’apparato cardiocircolatorio e sulla capacità di percezione e reazione ai pericoli.
Il Responsabile di Impresa effettuerà personalmente o darà le opportune disposizioni, attuando i dovuti
controlli, affinchè i conducenti dei veicoli effettuino le seguenti verifiche e controlli preliminari di idoneità
dei mezzi:
che sull’autocarro vi sia la cassetta di pronto soccorso in dotazione ed i numeri utili (pronto soccorso,
vigili del fuoco, forze dell’ordine, ecc.;
che i veicoli operativi, i macchinari e i mezzi d’opera impiegati siano dotati posteriormente di un
pannello a strisce bianche e rosse, integrato da un segnale di “passaggio obbligatorio” con freccia
orientata verso il lato dove il veicolo può essere superato;
che i veicoli destinati al trasporto di personale e materiale segnaletico siano dotati di torce e lampade
di emergenza a luce gialla intermittente o altro sistema di segnalazione luminosa di emergenza
portatile;
che i suddetti veicoli, oltre alla segnaletica di cantiere, siano dotati di segnaletica di emergenza per la
segnalazione di eventuali pericoli o per la segnalazione di eventuali soste del mezzo per avaria;
che i mezzi siano dotati di idoneo presidio antincendio (estintore), perfettamente carico e
funzionante;
verifica della visibilità dei posti di guida e manovra, dell’efficienza delle eventuali scalette di accesso e
dell’integrità delle tubazioni degli impianti oleodinamici;
verifica della presenza e dell’integrità delle protezioni sia fisse che mobili ed il loro corretto fissaggio
di carter;
verifica dell’integrità della segnaletica di ingombro e di sicurezza;
verifica della presenza a bordo del manuale d’uso e manutenzione;
verifica accurata prima dell’utilizzo dell’efficienza dei dispositivi frenanti, dei pneumatici, dell’
efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi, dell’efficienza di tutti i comandi
in genere dell’autocarro e, per le macchine operatrici di tutte le attrezzature abbinate.
Il veicolo che dovesse risultare non idoneo per esito negativo anche di uno solo dei suddetti controlli, non
potrà essere utilizzato.
Tutti i suddetti controlli e verifiche preliminari costituiscono obbligo inderogabile per i conducenti dei
veicoli.
Tutti i veicoli operativi, anche se fermi per compiere lavori di manutenzione di brevissima durata, quali
per esempio “rappezzi” al manto stradale, devono essere presegnalati con opportuno anticipo (Codice
della Strada – art. 38 Regolamento).
Non è consentito utilizzare i mezzi, le macchine operatrici e le attrezzature per scopi ed operazioni
diversi da quelli per cui sono destinate e per nessun motivo potranno essere manomesse o asportare le
protezioni, sia fisse che mobili o altre parti della macchina o dell’attrezzatura;
Non è consentito il trasporto di persone all’interno di cassoni dell’autocarro, nelle benne, sulle
attrezzature delle macchine operatrici e nelle cabine dei mezzi per i quali è prevista la presenza del solo
conducente;
Lungo le strade statali, la discesa, così come la risalita sui mezzi di trasporto e le macchine operatrici, il
carico e lo scarico di materiali e segnaletica, aperture di portiere, ribaltamento di sponde, ecc., dovrà
avvenire sempre dal lato non esposto direttamente al traffico veicolare o all’interno della delimitazione
della zona di lavoro, evitando l’occupazione anche parziale delle parti di carreggiata libera al traffico.

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Non è consentita la sosta di veicoli di qualsiasi tipo sulle corsie o parti della carreggiata stradale libera al
traffico e sulle corsie di decelerazione ed accelerazione (a meno che i lavori non debbano essere effettuati
proprio su queste aree).
6.8 Manovre con l’automezzo

La sosta o anche la sola fermata sulla carreggiata libera al traffico, costituisce un elevato fattore di rischio
sia per l’utenza che per gli operatori.
Pertanto soste e fermate saranno effettuate unicamente per eseguire le operazioni di posa in opera delle
segnaletiche temporanee e per la segnalazione di pericolo all'utenza (incidenti, rimozione di ostacoli,
ecc.).
All’inizio delle operazioni che comportano fermate e spostamenti lenti, il conducente accenderà i
dispositivi luminosi lampeggianti di segnalazione, sia di giorno che di notte.
Prima di ogni fermata e durante gli spostamenti lenti, il conducente osserverà, attraverso lo specchio
retrovisore, il traffico sopraggiungente.
Se indispensabile, per qualsiasi arresto, anche se brevissimo, il conducente con adeguate segnalazioni e
senza occultare la segnaletica esistente, potrà sostare il mezzo sulle zone zebrate di approccio ai punti di
bivio o di confluenza, oppure sulle corsie di accelerazione o di decelerazione.
La sosta avverrà in zone con ampia visibilità, distanti da dossi, da curve e dall’ingresso di gallerie.
Non è consentito, salvo situazioni di emergenza, fermarsi nelle gallerie se non entro le delimitazioni di un
cantiere o entro le piazzole o le corsie di emergenza.
A seguito della fermata, nelle operazioni di discesa o salita di persone da un veicolo, nel carico o scarico di
materiale, nell’apertura di portiere, ribaltamento di sponde, di norma e fatte salve particolari situazioni di
emergenza, verrà evitata ogni possibile occupazione, anche solo momentanea o accidentale, della parte di
carreggiata aperta al traffico o ad essa limitrofa.
Le soste necessarie per l’esecuzione delle operazioni di installazione e rimozione della segnaletica,
saranno supportate da “segnalazioni” con bandierina arancio fluorescente effettuate a circa 150/200
metri dal mezzo.
La segnalazione al traffico con “sbandieramento” verrà effettuata secondo le modalità definite in questa
istruzione operativa.
Durante le soste il conducente posizionerà l’automezzo sull’estremo margine destro della corsia di
emergenza e consentirà la salita e la discesa degli operatori esclusivamente dal lato non esposto al
traffico veicolare.
La discesa dal lato sinistro dell’automezzo avverrà solo in presenza di barriere fisiche che impediscono
l’apertura delle portiere dal lato destro non esposto al traffico veicolare.
L’uscita dal lato sinistro del mezzo avverrà solo dopo che il conducente abbia parcheggiato il mezzo, in
modo che la portiera invada il meno possibile la corsia di marcia. Il conducente agevolerà la discesa
controllando la corrente di traffico
Nel caso di soste prolungate in corsia di emergenza, il conducente e gli addetti rimarranno il meno
possibile all’interno dell’automezzo o nelle sue immediate vicinanze, e dovranno essere attuate le
procedure previste per l’installazione della segnaletica di chiusura della corsia di emergenza.
Riprendendo la marcia, il conducente verificherà preventivamente che nessun addetto rimanga appeso
alle sponde dell’automezzo o sul cassone e darà obbligatoriamente la precedenza ai veicoli
sopraggiungenti, segnalando le sue intenzioni con gli indicatori luminosi di direzione ed i dispositivi
lampeggianti di segnalazione che verranno spenti una volta inseriti nel normale flusso veicolare.
Se la zona di sosta è una zona di lavoro situata sulla sinistra della carreggiata (corsia di sorpasso), il
conducente prima si accerterà che nessun altro veicolo sopraggiunga, successivamente si porterà
direttamente sulla corsia di marcia normale, segnalando le sue intenzioni con gli indicatori luminosi di
direzione ed i dispositivi lampeggianti di segnalazione che verranno spenti una volta inseriti nel normale
flusso veicolare.
Quando non formalmente autorizzato ed al di fuori di situazioni contingenti di emergenza,
proceduralmente disciplinate, rimane vietato eseguire con qualsiasi veicolo l'inversione di marcia
mediante conversione a "U' per passare da una carreggiata all'altra, sia di giorno che di notte, qualunque
siano le condizioni di visibilità.

6.9 Presegnalazione di inizio intervento

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E’ preferibile il posizionamento del carrello mobile con PMV.
La presenza di un furgone o di un autocarro in fermata per lo scarico della
segnaletica necessaria alla segnalazione e delimitazione di un cantiere di lavoro,
costituisce un fattore di rischio per l’utenza stradale e per gli operatori. Qualsiasi
operazione di installazione di segnaletica o comunque di intervento in presenza di
traffico sarà supportata anche da “presegnalazione provvisoria” con bandierina
arancio fluorescente. L’attività di “presegnalazione provvisoria” consiste nelle
segnalazioni effettuate dagli operatori con lo “sbandieramento”.Lo sbandieramento
è una segnalazione finalizzata ad indurre un progressivo rallentamento della
velocità dei veicoli ed una maggiore prudenza da parte dei conducenti. Raggiunto
con il mezzo il punto stabilito, gli addetti scenderanno dal lato non esposto al
traffico veicolare e come prima cosa uno di essi, munito di bandierina di giorno o
con idonei dispositivi luminosi di notte o in condizioni di scarsa visibilità, si
posizionerà a150/200 metri prima degli altri operatori. L’operatore, camminando il più possibile a destra
sulla corsia di emergenza, senza mai esporsi verso la corsia di marcia, segnalerà con lo sbandieramento
l’attività in corso e la presenza di operatori in strada.
Durante tutta la fase di posa e di rimozione della segnaletica, l’addetto controllerà costantemente il
traffico in arrivo e avviserà i colleghi in caso di pericolo (es. con ricetrasmittenti).
La posizione degli operatori impiegati nello “sbandieramento” sarà attentamente valutata, soprattutto al
fine di consentire all’utenza veicolare di percepire con sufficiente anticipo l’esecuzione delle attività in
corso e la presenza degli operatori, permettendo una normale manovra di decelerazione in rapporto alla
velocità che, di fatto, può essere mantenuta sul tratto di strada. A tal fine si terrà conto delle
caratteristiche plano-altimetriche del tracciato, della presenza di gallerie, di viadotti e di svincoli.
Le operazioni di presegnalazione provvisoria al traffico con bandierina fluorescente termineranno con la
posa di tutto il materiale segnaletico previsto, compresi i coni di delimitazione.
Appena possibile l’addetto allo “sbandieramento” si porterà all’interno dell’area di cantiere segnalata e
delimitata o comunque al di fuori di zone esposte al traffico veicolare.

6.10 Scarico del materiale segnaletico

Individuata la posizione di partenza ove iniziare la posa dei cartelli (di lavori in corso) il conducente del
mezzo (sul quale sono caricati tutti i segnali da posare per la delimitazione del cantiere), prestando
attenzione ad eventuali veicoli sopraggiungenti da dietro e con l’indicatore di direzione e i dispositivi
luminosi lampeggianti di segnalazione attivati, si porterà il più a destra possibile.
La fermata del mezzo avverrà in zone con ampia visibilità, distanti da dossi, da curve e dall’ingresso di
gallerie. Ove le operazioni lo rendano possibile si preferirà parcheggiare in piazzola di sosta.
Durante tutta la durata delle soste per lo scarico della segnaletica, il conducente del mezzo manterrà
accesi i fari di profondità, le quattro frecce e tutti i dispositivi luminosi lampeggianti di segnalazione in
dotazione.
Gli spostamenti avverranno lentamente e, prima di ogni fermata, il conducente presterà attenzione al
traffico sopraggiungente, osservando lo specchietto retrovisore.
Il prelevamento di materiali e cartelli sarà effettuato dal lato non esposto al traffico veicolare e, solo in
caso di impossibilità, dal retro del mezzo operativo.
E’ comunque vietato durante tale operazione mantenersi in bilico sui guard-rail.
I cartelli saranno prelevati dall’automezzo uno per volta; i cartelli rettangolari di maggiori dimensioni
saranno movimentati da 2 addetti in modo congiunto.
Durante tali operazioni la corsia di marcia non sarà invasa per nessun motivo né impegnata con materiali
o segnaletica.
I segnali verranno scaricati nell’ordine previsto dalle norme del codice della strada, dal tipo di cantiere e
dal relativo schema segnaletico, in modo da semplificare e velocizzare le successive operazioni di
installazione della segnaletica lungo il tratto.
Dopo aver scaricato la segnaletica prevista per un determinato punto e dopo che la stessa sia stata
installata, si disporrà l’avanzamento dell’automezzo (a passo d’uomo) e l’eventuale riposizionamento
degli operatori muniti di bandierina per le “presegnalazioni provvisorie”.
Lo scarico e l’installazione della segnaletica prevista per gli svincoli avverrà secondo le stesse modalità
(l’installazione della segnaletica sugli svincoli deve precedere quella sulla carreggiata).

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6.11 Posa del materiale segnaletico

La posa dei segnali sarà eseguita in sequenza, in destra e sinistra, secondo lo schema segnaletico previsto
per il cantiere e con un avanzamento che segue la direzione del traffico.
Le operazioni dovranno iniziare nel momento di minore intensità di traffico e comunque dopo che il
flusso abbia subito una sufficiente ed evidente decelerazione a seguito della “presegnalazione” effettuata
dagli operatori con bandierina arancio fluorescente.
Gli addetti, con lo sguardo costantemente rivolto verso il traffico sopraggiungente, inizieranno la posa
della segnaletica in corsia di emergenza e sullo spartitraffico.
I cartelli saranno posizionati perpendicolarmente all’asse stradale per garantirne la massima visibilità.
I segnali da fissare sullo spartitraffico saranno portati a mano partendo dalla posizione dell’automezzo in
sosta sulla corsia di emergenza.
L’attraversamento della carreggiata sia di andata verso lo spartitraffico che di ritorno, sarà eseguito con
le modalità e le cautele indicate nella sezione “Attraversamenti della carreggiata” di questa istruzione
operativa.
Le operazioni di posa dei cartelli saranno eseguite restando a terra ed avendo cura che i segnali e i loro
sostegni siano posizionati in modo da non invadere la parte di carreggiata libera al traffico.
Durante il posizionamento dei cartelli gli addetti non opereranno mai con le spalle rivolte al traffico.
Posati i segnali di direzione obbligatoria (frecce) con i quali sarà chiusa la corsia interessata al cantiere e
le eventuali luci gialle scorrevoli (cascata) poste in corrispondenza delle frecce, gli addetti saliranno
sull'automezzo e lo sposteranno nella corsia appena chiusa.
Se la corsia chiusa è quella di sorpasso, il mezzo fermo in corsia d’emergenza, oppure ove possibile in
piazzola di sosta, con i dispositivi luminosi lampeggianti di segnalazione ed i fari di profondità accesi, al
momento opportuno e quando il traffico lo consentirà, con una forte accelerazione si porterà all’interno
della zona delimitata (la corsia che si è appena chiusa) impiegando il minor tempo possibile
nell'attraversamento della corsia di marcia.
Sull’automezzo che attraverserà la sede stradale per immettersi nella corsia di sorpasso chiusa al traffico,
ci sarà solamente il conducente, il quale parcheggerà il mezzo il più possibile vicino allo spartitraffico e ad
una distanza di almeno 30 metri dall’ultima freccia posata.
Subito dopo, il conducente provvederà ad invertire il senso di orientamento della freccia di cui al segnale
di passaggio obbligatorio installato sul retro del mezzo operativo.
Non sarà consentito sostare a piedi o con gli autoveicoli nelle immediate vicinanze degli sbarramenti
obliqui realizzati.
Avanzando con l'autoveicolo all'interno della corsia chiusa, gli addetti procederanno alla posa dei i coni in
gomma o dei defeco per la delimitazione laterale del cantiere.
Per la posa dei coni o i defleco, l’addetto avrà cura di controllare con lo sguardo il traffico
sopraggiungente e si approssimerà alla corsia aperta al traffico lo stretto tempo necessario alla posa.
I coni saranno prelevati dal lato posteriore dell’automezzo, rimanendo sempre all’interno della sua
sagoma.
Gli addetti posizioneranno i coni o i defleco all’interno della linea di divisione della carreggiata e
proseguiranno a piedi in maniera coordinata allo spostamento dell’automezzo di servizio all’interno della
zona chiusa al traffico.
Durante il posizionamento dei coni sarà vietato l’affiancamento all’automezzo dal lato del traffico e non
sarà consentita la posa direttamente dal veicolo, usufruendo di eventuali appigli o predellini esistenti.

6.12 Presegnalazione di fine intervento

L’attività di presegnalazione provvisoria consiste nelle segnalazioni effettuate dagli operatori con
apposite bandierine arancio fluorescenti per indurre un progressivo rallentamento della velocità dei
veicoli ed una maggiore prudenza da parte dei conducenti mentre sono in corso le operazioni di
rimozione della segnaletica di cantiere.
L’addetto munito di bandierina di colore arancio fluorescente di giorno. o con idonei dispositivi luminosi
di notte, o in condizioni di scarsa visibilità, si posizionerà 150/200 metri prima del punto in cui è in corso
l’operazione di rimozione della segnaletica.
L’addetto camminando il più possibile a destra senza mai esporsi verso la corsia aperta al transito,
segnalerà l’attività in corso e la presenza di operatori in strada mediante lo “sbandieramento”.
Durante tutta la fase di rimozione della segnaletica, l’addetto controllerà costantemente il traffico in
arrivo e avviserà i colleghi in caso di pericolo (es. con ricetrasmittenti).
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La posizione degli operatori impiegati nello “sbandieramento” sarà attentamente valutato dal CSQ,
soprattutto al fine di consentire all’utenza veicolare di percepire con sufficiente anticipo l’esecuzione
delle attività in corso con la presenza degli operatori e di permettere una normale manovra di
decelerazione in rapporto alla velocità che può essere di fatto mantenuta sul tratto di strada.
Le operazioni di presegnalazione provvisoria al traffico con bandierina fluorescente termineranno con la
rimozione di tutto il materiale segnaletico.
Al termine delle operazioni gli addetti si porteranno nei pressi dell’automezzo e vi saliranno a bordo dal
lato non esposto al traffico.

6.13 Rimozione del materiale segnaletico

La rimozione della segnaletica dovrà essere eseguita a ritroso, nel senso che si dovrà procedere iniziando
dall’ultimo segnale installato e si dovrà concludere con il primo segnale installato (cioè in senso contrario
al senso di marcia del traffico veicolare).
La rimozione della segnaletica è una fase ad alto rischio, in quanto tutta la fase viene eseguita in presenza
di traffico veicolare preavvisato esclusivamente da operatori muniti di bandierina fluorescente
(presegnalazione provvisoria di fine lavori) e in una situazione di progressivo smantellamento delle aree
delimitate.
Il preposto responsabile farà iniziare le operazioni nel momento di minore intensità di traffico e
sorveglierà che la segnaletica venga rimossa nel più breve tempo possibile limitando al massimo la
permanenza di personale e di mezzi sulle aree esposte al traffico.
La prima operazione che sarà eseguita è la raccolta delle luci gialle scorrevoli (cascata) poste in
corrispondenza della chiusura della corsia (frecce).
L'operazione verrà svolta restando all'interno della segnaletica, con gli uomini ed il mezzo di servizio con
lampeggiante acceso, sul quale saranno caricate le luci.
Gli operai inizieranno poi le operazioni di raccolta dei segnali, cominciando dalla fine del cantiere,
raccogliendo l'ultimo segnale (via libera) che caricheranno sull'automezzo fermo all’interno dell’area di
cantiere .
Spostandosi poi con l'automezzo di servizio, sempre all'interno del cantiere delimitato dalla segnaletica,
gli addetti si muoveranno a ritroso verso la testata del cantiere e della segnaletica.
Procedendo in tale direzione provvederanno a raccogliere sistematicamente tutti i coni in gomma ed i
segnali che troveranno.
L’operazione verrà svolta restando sempre all’interno della delimitazione del cantiere, con gli addetti
protetti dal mezzo operativo rispetto alla direzione del traffico e posizionati il più distante possibile dalla
corsia di marcia aperta al traffico.
Il preposto sorveglierà che lo spostamento dell’automezzo in retromarcia avvenga a passo d’uomo e che
vengano evitate manovre tali da intralciare il traffico veicolare (sarà assolutamente vietato rimuovere i
coni o i defeco facendo procedere l’automezzo contromano anziché in retromarcia).
In corrispondenza dello sbarramento di chiusura corsia, prima di raccogliere i segnali di direzione
obbligatoria (frecce), se la corsia chiusa è quella di sorpasso, il conducente sposterà l'automezzo di
servizio, dal cantiere alla corsia di emergenza o in piazzola di sosta, comunque il più vicino possibile al
margine destro e ad una distanza di almeno 50 metri dallo sbarramento in corso di rimozione.
Tale spostamento avverrà seguendo la direzione del traffico e, al momento opportuno, quando il traffico
lo consentirà; sarà effettuato con la massima attenzione e con la massima rapidità consentita dal mezzo,
onde permettere lo spostamento nel più breve tempo possibile.
Quando l'automezzo di servizio sarà in corsia di emergenza o su piazzola di sosta o comunque fuori corsia
aperta al traffico, inizierà la raccolta dei segnali di sbarramento della corsia chiusa.
Prima della manovra di attraversamento del mezzo, gli addetti si porteranno in corsia di emergenza o
comunque in area non esposta al traffico.
L'attraversamento a piedi della carreggiata per raccogliere la segnaletica, avverrà seguendo le stesse
modalità precedentemente descritte.
I segnali di direzione obbligatoria saranno raccolti uno alla volta, iniziando dal primo segnale posto più
vicino alla corsia aperta al traffico e riportati in corsia di emergenza (o comunque in area non esposta al
traffico) per essere caricati sul mezzo
Dopo aver eseguito l'operazione precedente, facendo retromarcia con l'automezzo di servizio (a passo
d’uomo) fuori corsia, supportati dalla segnalazione di un operatore con bandierina arancio fluorescente,
verranno raccolti tutti gli altri segnali con le stesse modalità descritte nel precedente punto.

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Gli ultimi segnali raccolti saranno quelli di "lavori in corso".
Caricati i segnali gli addetti salgono in cabina del mezzo dal lato non esposto al traffico veicolare (lato
destro).

6.14 Carico del materiale segnaletico

Per l’esecuzione di questa operazione il preposto farà sostare l’automezzo in posizione tale da essere
esposto il meno possibile al traffico.
Le operazioni di carico avverranno dal lato non esposto al transito veicolare ed i segnali saranno
sistemati nell’ordine inverso da quello previsto per la segnalazione e delimitazione dei cantieri in modo
da semplificare e velocizzare le successive operazioni di installazione della segnaletica in altre occasioni.
Il carico e la sistemazione della segnaletica sull’autocarro è una fase ad alto rischio in quanto tutta la fase
viene eseguita in presenza di traffico veicolare, preavvisato esclusivamente da operatori muniti di
bandierina arancio fluorescente (presegnalazione provvisoria di fine lavori).

6.15 Criticità

In caso di nebbia, di precipitazione nevose o condizioni che possano limitare notevolmente la visibilità o
le caratteristiche di aderenza della pavimentazione, non è consentito effettuate attività di manutenzione
con esposizione diretta al traffico di mezzi ed operatori ed installazione di cantieri stradali e relativa
segnaletica di preavviso e di delimitazione.
Nel suddetto divieto non rientrano i seguenti casi:
 interventi di emergenza;
 lavori ed interventi aventi carattere di indifferibilità in quanti intesi ad eliminare situazioni di più
grave pericolo per la circolazione quale per esempio la manutenzione del sistema segnaletico.
Per questi interventi si adotteranno, tutte le cautele previste dalla presente procedura e quelle connesse
alle specifiche lavorazioni.
Nel caso che le condizioni negative dovessero sopravvenire successivamente all’inizio dei lavori o di un
intervento, questi devono essere immediatamente sospesi, con conseguente rimozione di ogni e qualsiasi
sbarramento di cantiere e della relativa segnaletica (sempre che lo smantellamento del cantiere e la
rimozione della segnaletica non costituisca un pericolo più grave per la circolazione .
Si ricorda, comunque che:
 tutta la segnaletica installata dovrà essere mantenuta pulita ed in buone condizioni estetiche e
funzionali, anche in occasione di eventi atmosferici (per. es. neve), in modo che non si verifichi una
riduzione della loro efficacia, sia di notte, che di giorno, che con scarsa visibilità ed in modo da
consentire sempre all’utente la chiara percezione dei messaggi (onere a carico di chi ha installato la
segnaletica a cui vanno segnalate le eventuali anomalie);
 nelle ore notturne e comunque in condizioni di scarsa visibilità, i dispositivi luminosi dovranno essere
mantenuti sempre accesi e perfettamente visibili, provvedendo ove necessario alla loro alimentazione
e/o sostituzione (onere a carico di chi ha installato la segnaletica a cui vanno segnalate le eventuali
anomalie) ;
 la segnaletica fissa esistente lungo il tratto di strada interessato ai lavori che dovesse risultare
eventualmente in contrasto con la segnaletica provvisoria apposta in occasione delle attività di
manutenzione dovranno essere coperti (onere a carico di chi ha installato la segnaletica);

6.16 Segnalazione con bandierina fluorescente a supporto di alcune fasi lavorative particolari

La fase è prevista tutte le volte che si rende necessario intensificare la segnalazione all’utenza delle
attività lavorative.
L’operatore, infatti, munito di bandierina fluorescente, ha il compito di richiamare, mediante movimenti
della bandierina, l’attenzione dell’utenza durante il transito dei veicoli all’interno della corsia aperta al
traffico, in modo da indurre la necessaria limitazione della velocità dei veicoli ed una maggiore prudenza.
Tale tipo di segnalazione di supporto si rende necessaria , nel caso delle lavorazioni inerenti il presente
piano è, almeno nelle seguenti sottofasi di dettaglio:
 realizzazione di segnaletica orizzontale di cantiere
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 assistenza a manovre di entrata ed uscita dall’area di strada delimitata;
 manutenzione del sistema segnaletico;
 realizzazione di segnaletica orizzontale definitiva con chiusura di una delle due corsie di marcia
 assistenza a manovre di carico / scarico all’interno del cantiere
 assistenza a manovre all’interno del cantiere per alcune fasi lavorative;

Nel caso delle suddette fasi lavorative la segnalazione di supporto si rende necessaria in quanto l’attività
viene svolta ai margini del sistema segnaletico, cioè in prossimità della segnaletica (testate, varchi, ecc) e
quindi in posizione immediatamente prossima al limite delle aree percorse dal traffico stradale.

Nel caso delle attività di manutenzione del sistema segnaletico, ed in particolare nel caso di ripristino dei
coni o dei defeco sulla carreggiata con una sola corsia per senso di marcia, le segnalazioni di supporto con
bandierina fluorescente non è sufficiente in quanto l’attività normalmente non è compatibile con il flusso
di traffico. Pertanto il Responsabile dell’Impresa provvederà a chiede il supporto del Committente e/o
della Polizia Stradale al fine di interrompere temporaneamente il traffico e consentire il ripristino del
materiale segnaletico mancante.
Si fa presente che tale tipo di intervento costituisce una fase ad alto rischio per operatori ed utenza
soprattutto a causa della possibilità di veloce formazione di code di autoveicoli e del conseguente rischio
di tamponamenti a catena.
Per tali motivi l’intervento dovrà essere quindi eseguito nel rispetto dei seguenti principi:
 scelta del giorno e dell’ora con meno intensità di traffico;
 presegnalazioni provvisorie all’utenza;
 segnalazione all’utenza della formazione di code.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 1

INSTALLAZIONE DI SEGNALETICA STRADALE

Descrizione sintetica della fase:


ubicazione N.J. mediante restringimento corsie di sorpasso dove non presenti i varchi mobili;
Installazione della segnaletica stradale per la deviazione del traffico su carreggiata con una corsia per
senso di marcia.
le attività dovranno essere effettuate da lavoratori in possesso della formazione prevista dal DM 4
marzo 2013 e con utilizzo di indumenti ad alta visibilità in 3^ classe.
Modalità esecutiva della fase
La fase consiste nella:
- Presegnalazione provvisoria su carreggiata non interessata dalle lavorazioni
- Installazione della segnaletica per restringimento corsie di sorpasso per chiusura varchi dove non
presenti
- Installazione della segnaletica per la chiusura della corsia di sorpasso sulla carreggiata destinata al
doppio senso di marcia e realizzazione del varco di fine deviazione
- Delimitazione longitudinale del tratto
- Presegnalazione provvisoria su carreggiata interessata dalle lavorazioni
- Installazione della segnaletica per la chiusura della corsia di marcia e per la deviazione del traffico
su carreggiata con una corsia per senso di marcia
- Segnalazioni supplementari con bandierina fluorescente di supporto alla realizzazione di
segnaletica orizzontale di cantiere
La fase comprende anche le attività di manutenzione e guardiania del sistema segnaletico durante
l’esecuzione delle attività lavorative.
Mezzi, materiali ed attrezzature
Camion con grù, Furgone per trasporto personale - Furgone per trasporto materiale segnaletico;
segnaletica stradale, bandierine fluorescenti
Rischi:
 Investimento di operatori da parte dei veicoli che percorrono la strada;
 Incidente tra veicoli circolanti e mezzi operativi;
 Scivolamenti e cadute in piano
 Cadute da parti elevate dei mezzi operativi
 Movimentazione manuale di carichi
 Proiezione di sassi e pietrisco da parte delle auto;
 Gas di scarico
 Caduta di materiale dall’alto
Dispositivi di protezione individuale
Usare DPI 3°classe: guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, indumenti ad alta visibilità, otoprotettori (cuffie
e/o tappi) in base all’esito della valutazione del rischio rumore, mascherine per la protezione delle vie
respiratorie .
Prescrizioni operative, chiusura varchi:
• regolamentazione del traffico mediante restringimento, chiusura corsie di sorpasso;
• accesso in area di cantiere con autocarro con gru per lo scarico del materiale da trasportare in
sito;
• stazionamento del mezzo e scarico dei materiali mediante aggancio, sollevamento, traslazione e
disimpegno dei carichi in area ben identificata all’interno del varco;
• uscita del mezzo dall’area di cantiere, smobilizzo restringimenti.
il piazzamento dell’autocarro con gru, tenuto conto degli ingombri degli stabilizzatori, dovrà garantire

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anche la circolazione a piedi in area del personale ivi presente, il preposto dovrà seguire tutte le
operazioni di aggancio del carico da sollevare, non dovrà comportare l’accesso in “quota” di lavoratori,
la movimentazione del braccio/gru sarà tassativamente solo verso l’area di cantiere ( varco aperto ) e
non verso la porzione di carreggiata aperta al traffico; a tal fine i carichi saranno guidati attraverso “funi
guida”; si prescrive inoltre all’Impresa di collocare i carichi in modo tale da non creare situazioni di
rovesciamento o rotolamento verso postazioni di lavoro o aree aperte al transito/stazionamento di
persone addette e non addette ai lavori; è fatto obbligo di utilizzo di elmetto di protezione.

Prescrizioni operative realizzazione scambio di carreggiata:


Dove sono presenti i varchi amovibili attenersi a quanto previsto nelle schede del fabbricatore.
Dovranno essere ben segnalate tutte la testate (luminose anche di giorno); tutte le piazzole, sul doppio
senso di marcia, dovranno essere chiuse ed oscurati tutti i preavvisi presenti della stessa, cosi come i
limiti di velocità non attinenti al momento. Inoltre, sugli scambi di carreggiata, sarà necessario apporre
idonea ripetizione per la segnaletica di divieto di sorpasso e limite di velocità conformi alla prescritta
Ordinanza. In riferimento all’uscita dal cantiere, per gli operatori interessati dai lavori, sarà necessario
predisporre un restringimento della corsia di sorpasso atto a limitare la velocità di uscita, degli stessi
dal cantiere con l’obbligo di arrestarsi in prossimità del rientro del flusso normale di traffico, con
l’apposizione del segnale di Stop, inoltre, sempre nella zona di rientro sarà necessario separare la
corsia di marcia da quella di sorpasso (rientro utenza), con l’utilizzo di dispositivi (defleco) posizionati
quanto più possibile oltre la linea di mezzeria, sulla corsia di marcia, per almeno 50mt, atti ad evitare
eventuali e collisioni tra mezzi; nella carreggiata dove viene istituito il doppio senso di circolazione, in
corrispondenza delle rampe di immissione dalle aree di svincolo, sarà necessario apporre la
segnaletica verticale e marginale necessaria all’individuazione, da parte degli utenti della strada, della
presenza del cantiere stradale (dare precedenza e preavviso Stop 50mt/lavori in corso/divieto di
sorpasso/limite di velocità/ doppio senso di circolazione/ stop) e delimitazione con defleco della
corsia di accelerazione;
dalla testata (restringimento/scambio) gli operatori e le eventuali macchine operatrici dovranno
mantenersi a distanza di sic. non inferiore a 150mt.
Ubicare i fari di profondità ad 1 km dalla testata.
- Comportamento in presenza di traffico ( CAP. 6)
Addetti: valore medio degli addetti n. 5

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2

INSTALLAZIONE DI APPRESTAMENTI LOGISTICI

Descrizione sintetica della fase:

Realizzazione di apprestamenti logistici con posa e montaggio di box, baracche e servizi igienici da
assemblare in cantiere o in monoblocco

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste nella:


- Verifica in sito dell’idoneità del piano di posa delle strutture;
- Scarico e montaggio delle strutture

Mezzi, materiali ed attrezzature

autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d’uso comune, scale a mano o
doppie, tra battelli, gruppo elettrogeno, attrezzi portatili ad alimentazione elettrica

Rischi:

 Investimento di operatori da parte dei veicoli che percorrono la strada;


 Incidente tra veicoli circolanti e mezzi operativi;
 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 Ribaltamento
 urti, colpi, impatti, compressioni
 punture, tagli, abrasioni
 caduta di materiale dall’alto
 Cadute dall’alto
 Scivolamenti e cadute in piano
 Cadute da parti elevate dei mezzi operativi
 Movimentazione manuale di carichi
 Elettrocuzione
 Rumore
 Vibrazioni

Dispositivi di protezione individuale

guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, tuta ad alta visibilità, otoprotettori (cuffie e/o tappi) in base all’esito
della valutazione del rischio rumore, sollevamento, caduta dall’alto

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione


Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:
- Piano coordinamento lavori
- Fasi lavorative e programmazione
- Prescrizioni di seguito indicate:

Le aree ed i piani di posa delle strutture non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Assistere a terra i mezzi in manovra.
Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l’avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e
sbarramenti.
Durante ogni fase transitoria deve essere garantita la stabilità tramite sostegni provvisionali.
Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d’azione.
Predisporre, eventualmente, idoneo fermo meccanico in prossimità del ciglio degli scavi.
L’operatore dell’autogrù o dell’autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona.
Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d’azione della gru; in particolare che possa mantenere
la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando
l’ingombro del carico e la sua oscillazione.
Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al ciglio di eventuali scavi
o scarpate non adeguatamente protette, su terreni non compatti o con pendenze laterali.
Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo.
Prendere visione del diagramma portata/braccio dell’autogrù e rispettarlo.
Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche
del carico), verificarne preventivamente l’integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in
relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell’imbocco del gancio.
Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato.
Non effettuare tiri inclinati.
Vietarne l’uso in presenza di forte vento.
Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto
dei carichi.
Segnalare l’operatività con il girofano.
Verificare, prima e durante l’uso, le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli
attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con
pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono
superare i 5 metri di altezza; verificare l’efficienza del dispositivo che limita l’apertura della scala).
Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi
pesanti ed ingombranti.
All’interno del cantiere dovrà essere sempre individuata, mediante idonea segnaletica (es. coni e
frecce), una pista di cantiere per il transito dei mezzi d’opera. Tale pista sarà di volta in volta definita in
base all’avanzamento dei lavori da parte del preposto o maestranza specificamente nominata
dall’Impresa. All’interno del cantiere i mezzi potranno procedere esclusivamente nella direzione di
marcia della carreggiata stradale (es.. direzione sud) ad eccezione dei mezzi del trasporto del fresato
che rimarranno lungo l’asta di pertinenza della fresatura. L’accumulo del materiale fresato se sarà
dovrà essere designata e delimitata un’area visibile per chi transita in cantiere (coni e frecce con segnali
luminosi) dovrà essere allega planimetria
Addetti: valore medio degli addetti n. 4
Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio caduta dall’alto, investimento, rumore e vibrazioni

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2.2

INSTALLAZIONE DI IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA

Realizzazione di impianto elettrico di cantiere, con posa cavi mobili e relativo impianto messa a terra,
mediante utilizzo di gruppi elettrogeni.

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste nella:


- Predisposizione di linee di alimentazione per macchine ed attrezzature elettriche mediante utilizzo
di gruppi elettrogeni come fonti di alimentazione;
- Predisposizione delle linee per il collegamento di messa a terra

Mezzi, materiali ed attrezzature

Furgone; attrezzi d’uso comune (mazza, piccone, martello, pinza a compressione, pinza, spellacavo,
tronchese, cacciavite), utensili elettrici portatili (trapano), scale a mano o doppie,

Rischi:

 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera


 Cadute dall’alto
 Scivolamenti e cadute in piano
 Elettrocuzione
 contatti con gli attrezzi
 contatto con le macchine operatrici
 vibrazioni
 polveri, inquinanti ed allergeni
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

guanti dielettrici e guanti protettivi in genere, calzature di sicurezza, casco, indumenti ad alta visibilità,
mascherine per la protezione vie respiratorie (per interventi in galleria), Idonei odo protettori devono
essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore con relative istruzioni all’uso.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2.3

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Organizzazione logistica del cantiere


- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Prescrizioni di seguito indicate:

La presente fase lavorativa, può costituire motivo di interferenza con altre attività svolte
contemporaneamente, pertanto è necessario che sia svolta sotto la sorveglianza di un preposto.
Le linee di alimentazione predisposte devono avere un tracciato ed un posizionamento tali da evitare
contatti accidentali con i mezzi operanti in cantiere. Il lavoro deve essere eseguito “fuori tensione”,
ovvero sezionando a monte l’impianto, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l’assenza
di tensione.
Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all’impianto di terra.
L’illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche
portatili ad alimentazione autonoma.
Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all’uso che andrà fatto;
verificare, in particolare, l’attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione
elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata.
I componenti elettrici utilizzati devono essere muniti di certificato di qualità o di una dichiarazione di
conformità (è sufficiente anche la dichiarazione su catalogo).
Nei lavori eventualmente a quota superiore a due metri utilizzare trabattelli a norma, secondo le
istruzioni del costruttore; usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri
(fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le
scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l’efficienza del dispositivo che limita
l’apertura della scala).
Verificare prima dell’uso le condizioni generali dell’utensile e l’efficienza del dispositivo di comando a
uomo presente.
Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle
norme specifiche di appartenenza.

Addetti: valore medio degli addetti n. 2

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza, eventuali
soluzioni alternative in merito alla realizzazione dell’alimentazione elettrica di macchine ed attrezzature
in cantiere; valutazione rischio caduta dall’alto, elettrocuzione.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2.4

INSTALLAZIONE DI GRUPPO ELETTROGENO

Messa in esercizio un gruppo elettrogeno.

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste nella:


- Predisposizione di linee di alimentazione per macchine ed attrezzature elettriche mediante utilizzo
di gruppi elettrogeni come fonti di alimentazione;
- Predisposizione delle linee per il collegamento di messa a terra

Mezzi, materiali ed attrezzature

autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d’uso comune da elettricista

Rischi:

 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera


 Ribaltamento
 urti, colpi, impatti, compressioni
 Scivolamenti e cadute in piano
 Elettrocuzione
 punture, tagli, abrasioni
 caduta di materiale dall’alto
 movimentazione manuale dei carichi
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

casco, scarpe di sicurezza, guanti, indumenti ad alta visibilità, mascherine di protezione vie respiratorie
(per interventi in galleria), Idonei odo protettori in base alla valutazione del rischio rumore.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 2.5

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Organizzazione logistica del cantiere


- Piano coord. Lavor.
- Schede macchine
- Prescrizioni di seguito indicate:

Assistere a terra i mezzi in manovra. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l’avvicinamento del
personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti.
L’operatore dell’autogrù o dell’autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona.
Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d’azione della gru; in particolare che possa mantenere
la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando
l’ingombro del carico e la sua oscillazione.
Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al ciglio degli scavi,
scarpate non protette, su terreni non compatti o con pendenze laterali.
Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo.
Prendere visione del diagramma portata/braccio dell’autogrù e rispettarlo.
Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche
del carico), verificarne preventivamente l’integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in
relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell’imbocco del gancio.
Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato.
Non effettuare tiri inclinati. Vietarne l’uso in presenza di forte vento.
Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto
dei carichi.
Verificare il piano di appoggio del gruppo elettrogeno ed eventualmente provvedere al suo
consolidamento.
Installare il gruppo elettrogeno a distanza di sicurezza da scavi a da materiali infiammabili.
Per l’installazione dei gruppi elettrogeni di potenza superiore a 25 kW è necessario ottenere il
certificato di prevenzione incendi.
Installare il gruppo elettrogeno quanto più distante possibile dai posti di lavoro (rumore) e mantenere
chiuso il cofano.
Il lavoro deve essere eseguito “fuori tensione”, ovvero sezionando a monte l’impianto, chiudendo a
chiave il sezionatore aperto e verificando l’assenza di tensione.
Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all’impianto di terra.
L’illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche
portatili alimentate autonomamente (batteria) o a bassissima tensione (≤50V forniti mediante
trasformatore di sicurezza).
Collegare il gruppo elettrogeno ad un quadro elettrico fornito di interruttore generale magnetotermico
differenziale da 0,03°.
Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi
pesanti ed ingombranti.
Addetti: valore medio degli addetti n. 2

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio caduta dall’alto, investimento, rumore

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 3

Rifacimento opere idrauliche

Descrizione sintetica della fase:

Delimitazione area, possibile accesso da strade di servizio

Modalità esecutiva della fase


La fase consiste in:

- delimitazione area con presenza di moviere


- Pulizie delle aree per rilascio
- Pulizia canalette manuale/mezzo meccanico

Mezzi, materiali ed attrezzature

Furgone, autocarro, pala meccanica, escavatore, attrezzi d’uso comune

Rischi:
 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 ribaltamento
 Urti, colpi, impatti, compressioni
 punture, tagli, abrasioni
 caduta di materiale dall’alto
 scivolamenti, caduta in piano
 movimentazione manuale dei carichi
 contatto con macchine operatrici
 contatto con attrezzature
 schizzi, allergeni
 polveri;
 rumore
 vibrazioni

Dispositivi di protezione individuale


scarpe di sicurezza, guanti, casco di protezione, indumenti ad alta visibilità, Idonei otoprotettori in base
alla valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.

Pag. 59
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 3.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Organizzazione logistica del cantiere


- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Prescrizioni di seguito indicate:

Assistere a terra i mezzi in manovra.


.Qualora fossero presenti quindi interferenti linee elettriche, verranno stabilite idonee precauzioni e
misure di sicurezza per evitare contatti durante i lavori.
È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Si
curerà la delimitazione dell’area operativa, a seguire, verranno concordate, di volta in volta, le relative
distanze di sicurezza soprattutto nella fase di abbattimento alberi; nella individuazione di tale distanze
di sicurezza si dovrà tenere conto anche della capacità di proiezione di materiali delle attrezzature
utilizzate e dell’ingombro conseguente alle operazioni di abbattimento.

Addetti: valore medio degli addetti n. 4


Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore, investimento, schiacciamento.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 4

ESECUZIONE DI FRESATURE

Descrizione sintetica della fase:


Accesso viabilità di cantiere
Fresatura a freddo di strati di conglomerato bituminoso per l’intero spessore, effettuata con idonee
attrezzature munite di frese e nastro caricatore del materiale di risulta su autocarro e pulizia con
attrezzature munite di spazzole rotanti e/o dispositivi aspiranti.
Eventuale accatastamento provvisorio delimitato.
Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:


- Accesso stazionamento ed uscita di mezzi dall’area di cantiere
- Preparazione di mezzi ed attrezzature
- Fresatura di strati di pavimentazione esistente
- Pulizia di tratti con macchina operatrice
- Accatastamento provvisorio del materiale delimitato da segnaletica
Mezzi, materiali ed attrezzature

attrezzi d’uso comune, frese a tamburo con nastro caricatore, minipala, attrezzatura per la pulizia a
spazzole rotanti, autocarro, attrezzi di uso comune

Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 Contatto con macchine operatrici
 Ribaltamento di mezzi
 contatto con gli attrezzi
 proiezione di schegge
 contatto con gli organi in movimento
 punture, tagli, abrasioni
 vibrazioni
 polvere
 fumi, vapori di scarico
 Scivolamenti e cadute in piano
 movimentazione manuale dei carichi
 incendio
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

Guanti, calzature di sicurezza, maschere per la protezione delle vie respiratorie, occhiali o schermi di
protezione, indumenti ad alta visibilità, Idonei odo protettori in base alla valutazione del rischio rumore,
con relative istruzioni all’uso.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 4.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Comportamento in presenza di traffico


- Attenersi ai percorsi di cantiere
- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Fasi lavorative e programmazione
- Prescrizioni di seguito indicate

Operare esclusivamente all’interno della zona segregata o segnalata.


Adottare sistemi di protezione adeguati per l’intera area di lavoro.
Verificare la presenza di canalizzazioni o condutture interrate.
Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.
Accertarsi che la proiezione di detriti non interessi la zone limitrofe.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Vietare la presenza di persone nelle manovre delle macchine.
Verificare l’efficienza di tutte le protezioni.
Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle
norme specifiche di appartenenza.
È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di
carichi pesanti e/o ingombranti.

Pulizia di tratti con macchina operatrice

L’operatore con l’utilizzo della macchina deve attenersi a distanza di sicurezza rispetto alla zona di
fresatura. L’eventuale personale a terra deve rispettare la distanza di sicurezza dai mezzi operativi.
È vietata la presenza di personale non direttamente addetto ai lavori.

Addetti: valore medio degli addetti n. 4

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; eventuali diverse modalità esecutive .

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 5

STABILIZZAZIONE SOTTOFONDO STRADALE

Descrizione sintetica della fase:

Stabilizzazione e sistemazione del sottofondo stradale ottenuta con miscelazione del terreno con
legante (calce e cemento), costipamento con rulli, protezione dello strato finito con la posa di altri strati
oppure mediante l’umidificazione frequente della superficie

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Accesso ed uscita di mezzi dall’area di cantiere


- Preparazione di mezzi ed attrezzature
- Stesa dello strato di legante di stabilizzazione con apposita macchina
- Miscelazione con il terreno preesistente e fresatura con apposita macchina
- Compattazione e chiusura dello strato con rullo vibrante gommato e rullo statico gommato

Mezzi, materiali ed attrezzature

Spandicalce, stabilizzatrice, autobotte, Rullo compressore

Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 inalazione; contatto con cute/mucose/occhi; ingestione accidentale o indiretta (in seguito a
inalazione) di polvere di legante (calce o cemento)
 contatto accidentale con le macchine e/o attrezzature
 schiacciamento, stritolamento
 urti colpi impatti e compressioni
 investimento da parte di mezzi d’opera
 ribaltamento
 vibrazioni
 polveri
 schizzi e allergeni
 cedimento di strutture
 folgorazione
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

Guanti, calzature di sicurezza, maschere per la protezione delle vie respiratorie, occhiali o schermi di
protezione, indumenti protettivi dell’epidermide, indumenti ad alta visibilità, Idonei otoprotettori in
base alla valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 5.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:


- Comportamento in presenza di traffico
- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede rischio chimico
- Prescrizioni di seguito indicate

Delimitazione e segnalazione delle arre di stoccaggio/approvvigionamento calce; segnalazione delle


zone interessata dalle lavorazioni.
Divieto di presenza di persone in area operativa non direttamente addette ai lavori (compreso l’area di
stoccaggio ed approvvigionamento calce).
Utilizzo limitato di personale a terra esclusivamente per eventuali manovre difficoltose e con scarsa
visibilità;
Divieto di avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Verifica preliminare della distanza di sicurezza da eventuali linee elettriche aeree; segnalazione di
ostacoli o aperture esistenti; limitazione della velocità di mezzi d’opera in funzione delle caratteristiche
del cantiere. Disposizioni organizzative al fine di assicurare che: per la fase di stesa di calce/cemento in
presenza di forte vento tale da compromettere la visibilità sia per il traffico veicolare che, per le
maestranze in cantiere, dovrà essere momentaneamente sospesa. il personale addetto dovrà indossare
indumenti ad alta visibilità ed idonei a minimizzare l’esposizione nel modo tecnicamente migliore
possibile, indossare guanti protettivi, abbigliamento che copra l’intera superficie cutanea, pantaloni
lunghi , tuta a maniche lunghe con la chiusura alle estremità che impediscano la penetrazione della
polvere, dovrà essere sempre dotato di maschere protettive. Il conducente non dovrà accedere in aree
operative che non sono di sua competenza; a tal fine il conducente resterà all’interno della cabina
dell’autocarro e le operazioni di pulizia verranno effettuate in un tratto distante dall’ area operativa.
− l’attività di compattazione (rullatura) sia sufficientemente distanziata da altre attività contigue;
− durante il cospargimento del legante, i lavoratori si attengano alle modalità esecutive contenute
nella documentazione tecnica delle macchine ed alle prescrizioni della scheda di sicurezza;
− durante le fasi di stoccaggio del legante e durante le fasi di approvvigionamento dello stesso al
carrello spandilegante, i lavoratori si attengano alle modalità esecutive nella documentazione
tecnica delle macchine e dell’impianto ed alle cautele della scheda di sicurezza del legante
utilizzato.
Utilizzo di macchine in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme
specifiche di appartenenza; rispetto della segnaletica di sicurezza esposta sui macchinari.
Divieto di utilizzo improprio di macchine ed attrezzature; divieto assoluto ad eseguire operazioni di
manutenzione sulla fresatrice; divieto assoluto di spargimento e deposito accidentale del legante
nell’ambiente; utilizzo dei previsti dispositivi di protezione individuale con relative istruzioni all’uso da
parte di tutti gli addetti, compreso quelli addetti alle fasi di stoccaggio ed approvvigionamento del
legante .
Disponibilità di acqua ad uso sanitario per gli addetti; pronta disponibilità di presidi sanitari; numeri
utili.
Addetti: valore medio degli addetti n. 4
Specificazioni da inserire nel POS:
Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; eventuali diverse modalità esecutive .

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 6

Realizzazione dello strato di base rigenerata a freddo

Descrizione sintetica della fase:

Esecuzione di riciclaggio a freddo eseguito in sito mediante utilizzo di emulsione bituminosa e cemento
miscelato con apposita macchina (Pulvimixer)
Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Accesso, stazionamento ed uscita di mezzi (Autocarro) dall’area di cantiere, senso di marcia.


- Stesa di materiale fresato con vibrofinitrice o greder
- Stesa di materiali aridi per correzione granulometrica mediante mezzo spandi-graniglia e spandi-
calce
- Stesa di cemento
- Passaggio autobotte per bagnatura materiale da trattare
- Miscelazione materiale tramite Pulvimixer e aggiunta emulsione bituminosa tramite autobotte
collegata al predetto mezzo
- Compattazione con rullo ferro-gomma e rullo statico gommato

Mezzi, materiali ed attrezzature

autocarro, vibrofinitrice, rulli compressori, pulvimixer, spandi calce, spandigraniglia, autobotte e


utensili manuali d'uso comune (pala, pestello, ecc.)
Rischi:
 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare
 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 contatto con le macchine operatrici
 caduta di materiali dall’alto
 urti, impatti, compressioni
 scivolamenti, caduta in piano
 cadute da postazioni elevate
 punture, tagli, abrasioni
 proiezione di schegge, pietre o di terra
 oli minerali e derivati
 polveri e gas di scarico
 catrame, fumo, allergeni, contatto con emulsione bituminosa
 getti schizzi
 movimentazione manuale dei carichi
 folgorazione
 calore
 incendio, scoppio, contatto con parti in surriscaldamento
 vibrazioni
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

scarpe di sicurezza, guanti, mascherine antipolvere, facciale filtrante con filtro specifico, occhiali di
protezione, indumenti ad alta visibilità, casco di protezione, Idonei odo protettori in base alla
valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.
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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 6.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:


- Comportamento in presenza di traffico
- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede rischio chimico
- Prescrizioni di seguito indicate

Segnalazione delle zone interessata dalle lavorazioni.


Divieto di presenza di persone in area operativa non direttamente addette ai lavori (compreso l’area di
stoccaggio ed approvvigionamento calce).
Utilizzo limitato di personale a terra esclusivamente per eventuali manovre difficoltose e con scarsa
visibilità;
Divieto di avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Verifica preliminare della distanza di sicurezza da eventuali linee elettriche aeree; segnalazione di
ostacoli o aperture esistenti; limitazione della velocità di mezzi d’opera in funzione delle caratteristiche
del cantiere. Disposizioni organizzative al fine di assicurare che: per la fase di stesa di filler e cemento in
presenza di forte vento tale da compromettere la visibilità sia per il traffico veicolare che, per le
maestranze in cantiere, dovrà essere momentaneamente sospesa. il personale addetto dovrà indossare
indumenti ad alta visibilità ed idonei a minimizzare l’esposizione nel modo tecnicamente migliore
possibile, indossare guanti protettivi, abbigliamento che copra l’intera superficie cutanea, pantaloni
lunghi , tuta a maniche lunghe con la chiusura alle estremità che impediscano la penetrazione della
polvere, dovrà essere sempre dotato di maschere protettive. Il conducente non dovrà accedere in aree
operative che non sono di sua competenza; a tal fine il conducente resterà all’interno della cabina
dell’autocarro e le operazioni di pulizia verranno effettuate in un tratto distante dall’ area operativa.
− l’attività di compattazione (rullatura) sia sufficientemente distanziata da altre attività contigue;
− durante il cospargimento del legante, i lavoratori si attengano alle modalità esecutive contenute
nella documentazione tecnica delle macchine ed alle prescrizioni della scheda di sicurezza;
− durante le fasi di approvvigionamento dello stesso al carrello spandilegante, i lavoratori si
attengano alle modalità esecutive nella documentazione tecnica delle macchine e dell’impianto
ed alle cautele della scheda di sicurezza del legante utilizzato.
Utilizzo di macchine in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme
specifiche di appartenenza; rispetto della segnaletica di sicurezza esposta sui macchinari.
Divieto di utilizzo improprio di macchine ed attrezzature; divieto assoluto ad eseguire operazioni di
manutenzione sulla fresatrice; divieto assoluto di spargimento e deposito accidentale del legante
nell’ambiente; utilizzo dei previsti dispositivi di protezione individuale con relative istruzioni all’uso da
parte di tutti gli addetti, compreso quelli addetti alle fasi di stoccaggio ed approvvigionamento del
legante .
Disponibilità di acqua ad uso sanitario per gli addetti; pronta disponibilità di presidi sanitari; numeri
utili.

Addetti: valore medio degli addetti n. 6

Specificazioni da inserire nel POS:


Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; schede di sicurezza chimica; eventuali diverse modalità
esecutive
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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 7

REALIZZAZIONE DI STRATI DI BASE, BASEBINDER E DI USURA DRENANTE

Descrizione sintetica della fase:

Realizzazione di strati di base, basebinder e di usura drenante tramite stesa di conglomerati bituminosi
con macchine vibrofinitrici, costipamento tramite barra della finitrice e con rulli compressori.

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:


- Accesso, stazionamento ed uscita di mezzi dall’area di cantiere
- Stesa di conglomerato bituminoso tipo base a mezzo vibrofinitrice previa pulizia del tratto con
macchina e mano di attacco con emulsione sul fondo (bitume modificato)
- Compattazione con rullo statico gommato
- Stesa di conglomerato bituminoso tipo basebinder a mezzo vibrofinitrice previa pulizia del tratto
con macchina e mano di attacco con emulsione sul fondo (bitume modificato)
- Compattazione con rullo statico gommato
- Esecuzione di tappeto di usura drenante previa mano d’attacco modificata hard
- Compattazione con rullo

Mezzi, materiali ed attrezzature


autocarro, spruzzatore, vibrofinitrice, rulli compressori, spandi graniglia e utensili manuali d'uso
comune (pala, pestello, ecc.), spazzolatrice
Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 contatto con le macchine operatrici
 caduta di materiali dall’alto
 urti, impatti, compressioni
 scivolamenti, caduta in piano
 cadute da postazioni elevate
 punture, tagli, abrasioni
 proiezione di schegge, pietre o di terra
 oli minerali e derivati
 polveri e gas di scarico
 catrame, fumo, allergeni, contatto con emulsione bituminosa
 getti schizzi, proiezione di schegge e/o frammenti di materiali
 movimentazione manuale dei carichi
 folgorazione
 calore
 incendio, scoppio, contatto con parti in surriscaldamento;
 vibrazioni
 rumore

Dispositivi di protezione individuale


scarpe di sicurezza, guanti, mascherine antipolvere, facciale filtrante con filtro specifico, occhiali di
protezione, indumenti ad alta visibilità, casco di protezione, Idonei odo protettori in base alla
valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.
Pag. 67
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 7.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Comportamento in presenza di traffico


- Piano coord. lavori
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede macchine
- Schede rischio chimico
- Prescrizioni di seguito indicate

Operare esclusivamente all’interno della zona segregata o segnalata.


Adottare sistemi di protezione adeguati per l’intera area di lavoro.
Segnalare gli ostacoli e le aperture esistenti (chiusini, pozzetti, ecc.).
Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.
Disporre che le manovre in condizioni di criticità siano guidate da terra da altre persone.
Vietare la presenza di persone non direttamente addette ai lavori.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle
norme specifiche di appartenenza e muniti di tutti i dispositivi di segnalazione luminosa ed acustici in
perfetta efficienza.
Tenere i prodotti infiammabili ed esplodenti lontano da fonti di calore.
È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme.

Pulizia di tratti con macchina spazzolatrice

Un operatore con l’utilizzo dell’apposita macchina, opportunamente attrezzata ed a distanza di


sicurezza rispetto alle altre zone operative, provvede alla pulizia del tratto. L’eventuale personale a
terra deve rispettare la distanza di sicurezza dai mezzi operativi.
È vietata la presenza di personale non direttamente addetto ai lavori.
È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme

Addetti: valore medio degli addetti n. 6


Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; schede di sicurezza chimica; eventuali diverse modalità
esecutive

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 8

MANOD’ATTACCO CON MODIFICA HARD PER PAVIMENTAZIONE STRADALE

Descrizione sintetica della fase:

Trattamento superficiale per la realizzazione della pavimentazione stradale, a più mani, mediante
spandimento della mano d’attacco di sottofondo a caldo con l’ausilio di apposita autocisterna
spanditrice automatica, previa pulizia del piano viabile.

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Accesso, stazionamento ed uscita di mezzi dall’area di cantiere


- Pulizia del piano viabile
- mano di attacco hard sul fondo (bitume modificato)

Mezzi, materiali ed attrezzature

Autocisterna spanditrice automatica, utensili manuali d'uso comune

Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 Urti, colpi, impatti, compressioni per contatto accidentale con macchine operatrici
 Ustioni
 scivolamenti, caduta in piano
 inalazione di vapori tossici
 polveri e gas di scarico
 getti schizzi,
 incendio, scoppio, contatto con parti in surriscaldamento;
 vibrazioni
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

scarpe di sicurezza, guanti, mascherine antipolvere, facciale filtrante con filtro specifico, occhiali di
protezione, indumenti ad alta visibilità, casco di protezione, Idonei odo protettori in base alla
valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 8.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Comportamento in presenza di traffico


- Piano coord. lavori
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede macchine
- Schede rischio chimico
- Prescrizioni di seguito indicate

Operare esclusivamente all’interno della zona segregata o segnalata.


Adottare sistemi di protezione adeguati per l’intera area di lavoro.
Tenere i prodotti infiammabili ed esplodenti lontano da fonti di calore
Verificare periodicamente l’efficienza dei mezzi e macchine a motore
Disporre che le manovre in condizioni di criticità siano guidate da terra da altre persone.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle
norme specifiche di appartenenza e muniti di tutti i dispositivi di segnalazione luminosa ed acustici in
perfetta efficienza.
Tenere i prodotti infiammabili ed esplodenti lontano da fonti di calore.
È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme.

Addetti: valore medio degli addetti n. 1

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; schede di sicurezza chimica; eventuali diverse modalità
esecutive

Pag. 70
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 9

REALIZZAZIONE DI FOGNOLI TRASVERSALI E DRENAGGI

Descrizione sintetica della fase:


Realizzazione di fognoli ubicati in senso trasversale alla sede stradale per lo smaltimento delle acque
superficiali e di drenaggi mediante posa di tubi in PVC microforato e rivestito di tessuto non tessuto

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Demolizione manufatti esistenti


- Recupero e trasporto a rifiuto del materiale di risulta
- Scavi a sezione obbligata di profondità inferiore a m. 2,00
- Posa tubazioni
- Getti di cls e vibrature

Mezzi, materiali ed attrezzature

autocarro, autocarro con braccio gru, escavatore, pala caricatrice, compressore e martello demolitore
pneumatico, autobetoniere, autopompa (eventuale), vibratore, sega circolare utensili d'uso comune
(piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), trasformatore di sicurezza
Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 contatto con le macchine operatrici
 urti, impatti, compressioni
 caduta in piano
 punture, tagli, abrasioni
 proiezione di schegge, pietre o di terra
 oli minerali e derivati
 caduta delle persone dai cigli degli scavi
 polveri e gas di scarico
 movimentazione manuale dei carichi
 elettrocuzione
 calore
 incendio
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, stivali, guanti, mascherine antipolvere, facciale
filtrante con filtro specifico, occhiali di protezione, indumenti ad alta visibilità
Idonei odo protettori in base alla valutazione del rischio rumore:

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 9.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:


- Comportamento in presenza di traffico
- Piano coord. Lavori
- Schede macchine
- Fasi lavorative e programmazione
- Prescrizioni di seguito indicate

Segnalare e delimitare l’area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente
arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo.
Predisporre vie obbligatorie di transito e regolamentarne la viabilità di cantiere.
La circolazione dei mezzi all’interno dell’area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando,
se possibile, il doppio senso di marcia.
In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno con acqua.
Durante l’uso del compressore con martello demolitore, posizionare la macchina in luoghi areati, in
posizione stabile ed allontanare i materiali infiammabili. Prima dell’uso verificarne il funzionamento,
l’integrità delle tubazioni, l’isolamento acustico e l’efficienza degli organi di sicurezza.
Impartire le istruzioni necessarie per la corretta movimentare manualmente dei carichi.
Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con
opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all’interno.
Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al
fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento.
Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe
di contenimento.
L’accesso al cantiere dell’autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi
ristretti), tramite l’assistenza di personale a terra.
Accertarsi della stabilità del luogo di sosta dell’autobetoniera ed estendere il canale di scarico secondo
le istruzioni.
Segnalare l’operatività tramite il girofaro.
La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di
sicurezza.
Tutto il personale che entra (es… autobotte ) deve avere la formazione/informazione.

Addetti: valore medio degli addetti n. 4

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore; eventuali diverse modalità esecutive

Pag. 72
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 10

RIFACIMENTO SEGNALETICA ORIZZONTALE

Descrizione sintetica della fase:

Realizzazione di segnaletica orizzontale sulla sede stradale mediante l’ausilio di macchina traccialinee.

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Accesso, stazionamento ed uscita di mezzi dall’area di cantiere


- Realizzazione di segnaletica orizzontale
- Segnalazioni supplementari con bandierina fluorescente di supporto alla rimozione/cancellazione
della segnaletica orizzontale di cantiere e chiusura varchi
Mezzi, materiali ed attrezzature

Autocarro, macchina traccialinee, attrezzi di uso manuale

Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 Urti, colpi, impatti, compressioni per contatto accidentale con macchine operatrici
 scivolamenti, caduta in piano
 inalazione di vapori tossici
 gas di scarico
 getti schizzi,
 incendio, scoppio, contatto con parti in surriscaldamento;
 rumore

Dispositivi di protezione individuale

scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante con filtro specifico, occhiali di protezione, indumenti ad alta
visibilità, Idonei odo protettori in base alla valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.

Pag. 73
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 10.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione


Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:
- Comportamento in presenza di traffico
- Piano coord. lavori
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede macchine
- Schede rischio chimico
- Prescrizioni di seguito indicate
Operare esclusivamente all’interno della zona segregata o segnalata.
Adottare sistemi di protezione adeguati per l’intera area di lavoro.
Verificare periodicamente il funzionamento dei comandi e dei dispositivi di sicurezza della macchina
utilizzata per la verniciatura.
Non rimuovere le protezioni poste sugli organi in movimento.
Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza.
Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare.
Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al
minimo i rischi derivanti dall’esposizione al rumore
Segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie
DURANTE LA VERNICIATURA
Spruzzare la vernice solamente dopo aver effettuato tutte le verifiche sul sistema e sulla presenza di
tutti i requisiti di sicurezza previsti.
Tenere sotto costante controllo il sistema adottato ed il compressore utilizzato.
Utilizzare apparecchiatura o utensili adeguati alla fase in esecuzione.
Tenere sotto controllo l’ambiente circostante e la circolazione dell’aria
Al minimo segnale di anomalia del sistema, interrompere immediatamente la fase in esecuzione e
procedere ad attenta verifica.
Adottare costantemente i DPI previsti, senza riduzione alcuna.
Controllare che i percorsi da seguire, siano adeguati per la stabilità del mezzo e liberi da materiali e/o
cose.
Controllare con frequenza la carreggiata stradale percorsa, che non sia sporcata dal mezzo utilizzato e,
in tal caso, provvedere alla pulizia.
DOPO L’USO
Arrestare le linee di alimentazione della vernice.
Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione, seguendo le indicazioni della casa costruttrice
riportate nel libretto della macchina..
Mantenere sempre puliti gli organi di comando e di spruzzo da: grasso, olio, impurità, residui di vernici,
polveri, ecc.
Qualsiasi intervento di pulizia e/o manutenzione sull’apparato, deve essere effettuato a motori spenti
(se ne è dotato) o dopo aver effettuato il distacco dell’eventuale alimentazione elettrica (se presente).
Togliere pressione al serbatoio dell’aria del compressore, prima di qualsiasi pausa di lavoro (per
manutenzioni, controlli, pranzo o fine turno).
Osservare una scrupolosa pulizia della persona ed in particolare delle mani prima dei pasti.

Addetti: valore medio degli addetti n. 3

Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza; valutazione
rischio rumore; schede di sicurezza sostanze e prodotti chimici; eventuali diverse modalità esecutive

Pag. 74
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 11

SMOBILIZZO DEL CANTIERE

Descrizione sintetica della fase:

Smobilizzo degli apprestamenti logistici ed impianti per rilascio delle aree

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste in:

- Smontaggio box, baracche, impianti e servizi igienici


- Carico e trasporto fuori cantiere
- Pulizie delle aree per rilascio

Mezzi, materiali ed attrezzature

autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d’uso comune, scale a mano o
doppie, tra battelli, utensili elettrici portatili (trapano)

Rischi:

 Incidente con coinvolgimento di utenza veicolare


 Investimento di operatori da parte di mezzi d’opera
 ribaltamento
 Urti, colpi, impatti, compressioni
 punture, tagli, abrasioni
 caduta di materiale dall’alto
 caduta dall’alto
 elettrocuzione
 scivolamenti, caduta in piano
 movimentazione manuale dei carichi
 contatto con macchine operatrici
 contatto con attrezzature
 ribaltamento
 schizzi, allergeni
 polveri;
 rumore
 vibrazioni

Dispositivi di protezione individuale

scarpe di sicurezza, guanti, casco di protezione, indumenti ad alta visibilità, Idonei otoprotettori in base
alla valutazione del rischio rumore, con relative istruzioni all’uso.

Pag. 75
1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 11.1

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Comportamento in presenza di traffico


- Piano coord. lavori
- Fasi lavorative e programmazione
- Schede macchine
- Prescrizioni di seguito indicate

Disattivare preventivamente l’alimentazione degli impianti. Assistere a terra i mezzi in manovra.


Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d’azione.
L’operatore dell’autogrù o dell’autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona.
Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d’azione della gru.
Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo su terreni non compatti o con
pendenze laterali.
Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo.
Prendere visione del diagramma portata/braccio dell’autogrù e rispettarlo.
Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche
del carico), verificarne preventivamente l’integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in
relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell’imbocco del gancio.
Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato.
Non effettuare tiri inclinati.
Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto
dei carichi.
Segnalare l’operatività con il girofano. Durante le fasi di carico vietare l’avvicinamento del personale e di
terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli.

SMANTELLAMENTO DI IMPIANTI ELETTRICI

Il lavoro deve essere eseguito “fuori tensione”, ovvero sezionando a monte l’impianto elettrico,
chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l’assenza di tensione.
Operare all’interno del cantiere (zona già delimitata);
Utilizzare:
- utensili elettrici portatili a doppio isolamento e non collegati all’impianto di terra;
- utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti alimentati a bassissima
tensione di sicurezza (≤50V forniti mediante trasformatore di sicurezza);
- illuminazione provvisoria per eseguire i lavori ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili
alimentate a autonomamente (batteria) o a bassissima tensione (≤50V forniti mediante
trasformatore di sicurezza).
Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all’uso che andrà fatto.
Verificare, in particolare, l’attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici.
Nei lavori a quota superiore a due metri utilizzare trabattelli a norma, secondo le istruzioni del
costruttore.
Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con
pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono
superare i 5 metri di altezza; verificare l’efficienza del dispositivo che limita l’apertura della scala).
Verificare prima dell’uso le condizioni generali dell’utensile e l’efficienza del dispositivo di comando a
uomo presente.
Durante le fasi di carico vietare l’avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti.
Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli.

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Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi
pesanti ed ingombranti.
Addetti: valore medio degli addetti n. 5
Specificazioni da inserire nel POS:

Valore effettivo degli addetti, macchine ed attrezzature e relative modalità d’uso in sicurezza;
valutazione rischio rumore e vibrazioni; eventuali diverse modalità esecutive

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1 SCHEDE DI SICUREZZA PER FASI DI LAVORO Parte III
Scheda 12

RIMOZIONE DI SEGNALETICA STRADALE

Descrizione sintetica della fase:


inizialmente devono essere ( dove ubicati) rimossi tutti i varchi (come procedura per posizionamento).
Rimozione della segnaletica stradale per riapertura al traffico dei tratti di strada

Modalità esecutiva della fase

La fase consiste nella:

- Presegnalazione provvisoria su carreggiata deviata


- Rimozione della segnaletica con ripristino totale della transitabilità sulla carreggiata oggetto delle
lavorazioni effettuate
- Rimozione della segnaletica con ripristino della completa transitabilità sull’altra carreggiata
(precedentemente percorsa a doppio senso di marcia)

Mezzi, materiali ed attrezzature

Furgone per trasporto personale e materiale segnaletico; segnaletica stradale, bandierine fluorescenti

Rischi:

 Investimento di operatori da parte dei veicoli che percorrono la strada;


 Incidente tra veicoli circolanti e mezzi operativi;
 Scivolamenti e cadute in piano
 Cadute da parti elevate dei mezzi operativi
 Movimentazione manuale di carichi
 Proiezione di sassi e pietrisco da parte delle auto;
 Gas di scarico
 Caduta di materiale dall’alto

Dispositivi di protezione individuale

Usare DPI: guanti, scarpe di sicurezza, elmetto, indumenti ad alta visibilità, odo protettori (cuffie e/o tappi) in
base all’esito della valutazione del rischio rumore, mascherine per la protezione delle vie respiratorie .

Prescrizioni operative, apprestamenti cautele e misure di prevenzione

Attenersi scrupolosamente a quanto indicato in questo PSC nelle sezioni:

- Piano coordinamento lavori


- Fasi lavorative e programmazione
- Comportamento in presenza di traffico
Addetti: valore medio degli addetti n. 5
Specificazioni da inserire nel POS:
Valore effettivo degli addetti, eventuali diverse modalità esecutive

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 1

SOSTANZE PERICOLOSE E VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO

Premessa

Il DLgs. 81/08, determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e
la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o
come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici".
Con tale obiettivo si ribadisce l'obbligo per il datore di lavoro di procedere ad una appropriata
valutazione dei rischi presenti negli ambienti di lavoro e stabilisce , nel contempo, la necessità di
procedere nella valutazione dei rischi dovuti alla presenza di agenti chimici pericolosi, secondo modalità
oggettive di valutazione che consentano di collocare il livello di rischio delle esposizioni lavorative,
all'interno di aree omogenee ( rischio moderato e non moderato ) nelle quali sono predefinite le misure
minime di prevenzione e protezione da applicarsi per la tutela dei lavoratori.
Individuazione agenti chimici - Prodotti etichettati -
Le sostanze e preparati chimici pericolosi sono soggetti alle norme sull'etichettatura dettate dal
Regolamento (CE) 1272/2008 che impongono ai fornitori di tali prodotti di riportare sulla confezione uno
dei seguenti simboli (*):

Criteri adottati per la valutazione del rischio chimico

Il percorso di valutazione utilizzato è rappresentabile attraverso tre momenti operativi:


 fase di individuazione di tutti gli agenti e preparati pericolosi che si prevede che vengano
impiegati, (propedeutica al processo valutativo vero e proprio)
 fase di valutazione preliminare, volta a discriminare gli agenti e i processi che necessitano di
valutazione dettagliata da quelli per i quali considerazioni immediate permettono di definire il
rischio ad essi associati, come moderato.
 Fase di valutazione dettagliata: mirata a valutare tutte le variabili dei processi secondo criteri
definiti, di volta in volta, per i singoli casi, che consentono di definire , in maniera accurata,
l'appartenenza di ogni agente e processo lavorativo, ad una specifica classe di rischio (
moderato o non moderato );

Metodologia
Censimento: Tutti gli agenti chimici (presenti, utilizzati o prodotti), classificati come pericolosi, sono stati riportati
in apposito elenco, indicando, per ciascuno di essi le informazioni rilevanti per gli aspetti di sicurezza . Per la
raccolta di tutte le informazioni necessarie alla valutazione dei rischi, si è proceduto all'acquisizione di tutti i dati

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disponibili sugli agenti chimici:
• Dati desunti direttamente dalle schede di sicurezza<(produttore//fornitore la data d'emissione della
scheda di sicurezza, la classificazione , l'etichettatura, le frasi di rischio, TLV);
• Dati desunti dall’organizzazione di cantiere (quantitativi detenuti e utilizzati, luoghi di utilizzo o
detenzione, attività e modalità di impiego, nonché frequenza di impiego e tempi di esposizione).

2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III


Scheda 1.1

SOSTANZE PERICOLOSE E VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO

Valutazione preliminare

L’analisi e la valutazione preliminare del rischio, ha consentito di individuare condizioni di rischio


“moderato “, in quanto le caratteristiche di pericolosità intrinseche della sostanza viene associata a
condizioni favorevoli d’impiego:
 utilizzo delle stesse in ambienti aperti o in gallerie a canne aperte
 corretto utilizzo di dispositivi di protezione individuali e rispetto delle procedure di
lavoro e di utilizzo delle macchine;

Pertanto non si ritiene necessarie ulteriori valutazioni e/o considerazioni.


Si dovrà provvedere comunque ad accertarsi costantemente del mantenimento nel tempo di quanto
sopra indicato.

Nella tabelle seguenti vengono identificate le attività lavorative con rischio chimico e le relative misure
di prevenzione e protezione, relativamente a prodotti ipotizzati nella “peggiore” dell’ipotesi legata a
specificità operative, ove la migliore dell’ipotesi è rappresentata dall’assenza del prodotto.

Nella schede che seguono vengono riportate le informazioni desunte:

 dal “database” messo a disposizione dal NIOSH, in lingua italiana, nonché le relative cautele,
misure di prevenzione e di protezione necessarie per l’utilizzo in sicurezza.
 Dalle schede di sicurezza dei prodotti reperiti tra quelli più comunemente utilizzati nel
settore
 Dai dati di letteratura

Tali informazioni e prescrizioni verranno dovranno essere integrate con quelle afferenti alle “scheda
tecnica e di sicurezza” prodotta e rilasciata dal fornitore del prodotto effettivamente utilizzati

Vie di esposizione
Le vie di esposizione considerate sono: inalazione; contatto con cute/mucose/occhi; ingestione
accidentale (scarsa igiene) o indiretta (in seguito a inalazione).

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 2

Lavorazione Stabilizzazione sottofondo stradale


Prodotto utilizzato Ossido di calce

NOTE
Reagisce violentemente con agenti estinguenti quali acqua. Grumi di ossido di calcio, formatisi negli occhi per rezioni con umidità e proteine,
sono difficili da rimuovere con risciacqui. E' necessaria la rimozione manuale da parte di un medico. Non aggiungere MAI acqua a questa
sostanza; per soluzioni o diluizioni aggiungerla sempre lentamente all'acqua.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 2.1

OSSIDO DI CALCIO

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 3

Lavorazione Stabilizzazione sottofondo stradale


Prodotto utilizzato Cemento

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 3.1

CEMENTO

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 4
GASOLIO
RIFORNIMENTO CON Vapori di sostanza Incendio ISTRUZIONI DI
GASOLIO infiammabile Ustioni SICUREZZA
Classe di pericolosità: (carburante) Irritazione vie respiratorie Durante il rifornimento
Nocivo spegnere il motore e non
fumare e non utilizzare
fiamme libere. Non
depositare sostanze
infiammabili l’area
circostante il distributore.
Non rimuovere gli
estintori in prossimità
dell’area di rifornimento
Vapori di agente chimico Inalazione vapori/ Il rifornimento viene effettuato
pericoloso Irritazione vie respiratorie all’aperto e con frequenza non
sistematica
ISTRUZIONI DI SICUREZZA
Sostare nell'area solo per il tempo
necessario al rifornimento e
allontanarsi non appena possibile;
non avvicinare il capo al punto di
erogazione, in particolare nel
momento di apertura del
bocchettone (o dispositivo
similare). Evitare il controllo
"visivo" ravvicinato. Non tenere in
tasca stracci imbevuti/ sporchi per
la pulizia delle mani (adottare
soluzioni tipo monouso).DPI:
Guanti monouso in nitrile (EN374)

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 5

Lavorazione Esecuzione di riciclati, strati di collegamento e di usura


Prodotto utilizzato Conglomerati bituminosi a caldo

Identificazione dei pericoli


Generalità: il conglomerato bituminoso non è classificato pericoloso ai sensi della legislazione attuale dell’Unione Europea.
Il materiale è preparato, trasportato e applicato ad alta temperatura. In tale stato il rischio principale è connesso alla possibilità di ustioni in caso di
contatto accidentale del prodotto caldo con la pelle o con gli occhi, oppure per inalazione prolungata di fumi ad alta temperatura.
I fumi possono risultare irritanti per gli occhi e per le vie respiratorie, soprattutto nel caso in cui sono preesistenti affezioni polmonari o altre affezioni delle
vie respiratorie o quando le lavorazioni vengono effettuate all’interno di spazi confinati o poco areati.
Poiché la produzione e la manipolazione del prodotto avvengono a temperature elevate, un rischio potenziale è costituito dalla presenza di fumi caldi che
possono presentare tracce di H2S e di idrocarburi, dovuti al riscaldamento prolungato dei bitumi utilizzati.
Pericoli per l’ambiente: l’utilizzo del prodotto non genera nessuno specifico pericolo per l’ambiente.

Interventi di primo soccorso


Prodotto ad alta temperatura, Temperatura di utilizzo compresa fra 100 e 200°C.
Contatto con pelle e con gli occhi: Raffreddare la parte interessata con acqua corrente per almeno 10-15 minuti (fare attenzione a non provocare uno stato
di ipotermia generale). Chiamare un dottore o trasportare l’infortunato in ospedale. Non tentare di rimuovere il prodotto solido eventualmente aderente
alla pelle. Non applicare creme o pomate, se non dietro indicazione specifica del medico.
Inalazione di fumi: Portare l’infortunato all’aria aperta, tenere a riposo in ambiente riparato. Chiamare un dottore. Se necessario, portare in ospedale.
Se si sospetta l’inalazione di H2S, portare l’infortunato in zona sicura, utilizzando un equipaggiamento adeguato ed opportune procedure operative che
assicurino condizioni di sicurezza per i soccorritori. Evitare in ogni caso l’inalazione dell’aria “contaminata”.
Richiedere l’intervento immediato di un medico. Se non disponibile, trasportare l’infortunato in ospedale.
Se necessario, praticare la respirazione artificiale ed il massaggio cardiaco. Se disponibile, somministrare ossigeno a bassa pressione.
Prodotto a temperatura ambiente: il preparato è solido a temperatura ambiente
Contatto con la pelle: Evitare il contatto con indumenti di lavoro “sporchi”. Tracce di bitume dalla pelle possono essere rimosse con olio di vaselina tiepido
oppure con acqua ed un detergente adatto. Non usare benzina, cherosene o altri solventi. Se necessario, dopo la pulizia, applicare una crema protettiva.
Contatto con gli occhi: Irrorare gli occhi con acqua abbondante, tenendo la palpebra ben staccata dal globo oculare. Se l’irritazione persiste, consultare un
medico specialista.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 5.1

Misure antincendio

Il prodotto non è infiammabile.


In caso di incendio dovuto ad improprio surriscaldamento del prodotto usare i mezzi ed i sistemi antincendio utilizzati per il bitume, sommariamente:
 o Mezzi di estinzione
Utilizzare schiuma, polvere chimica e anidride carbonica per spegnere l'incendio.
Evitare di utilizzare getti d'acqua concentrata direttamente sul fuoco o dentro nei serbatoi incendiati, perché possono causare fenomeni di ebollizione
spontanea.
 o Precauzioni
Usare getti d’acqua solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco.
Coprire gli eventuali spandimenti che non hanno preso fuoco con schiuma o terra.
 o Prodotti pericolosi della combustione

COx, ossidi di carbonio;


H2S, idrogeno solforato;
SO2, anidride solforosa;
HC - Idrocarburi incombusti, particolato.
o Equipaggiamento speciale per gli addetti antincendio

Autorespiratori;
Mezzi di protezione per gli occhi.
Evitare l’uso di getti d’acqua diretti sul prodotto surriscaldato per la possibilità di provocare ribollimenti e schizzi.

Manipolazione e stoccaggio

Valori tipici per il carico e scarico del prodotto sono dell’ordine di 130-180°C. Il prodotto non può essere stoccato. Dopo 120-180 minuti dalla consegna, il
prodotto non può più essere utilizzato con soddisfazione, per eccessivo raffreddamento naturale.
L’impiego a temperature più elevate aumenta i rischi relativi all’uso del prodotto.
Evitare di respirare i fumi sviluppati dal prodotto.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 5.2

Protezione personale/Controllo dell’esposizione


Generalità: usare un equipaggiamento protettivo individuale adeguato, caso per caso, alle operazioni svolte. Si consiglia abiti con maniche lunghe, occhiali,
guanti atermici e scarpe antinfortunistiche. Non adoperare senza abiti da lavoro.

Controllo dell’esposizione
Nella tabella seguente si riportano i limiti di esposizione più significativi:

Indice Sostanza Modalità Valore Unità Riferimento


TLV-TWA fumi di bitume Respirabile 5 mg/m3 (A.C.G.I.H. 1995/96)

Inalabile 0,5 mg/m3 (A.C.G.I.H. 2001)


TLV-TWA idrogeno solforato Respirabile 10 ppm (A.C.G.I.H. 2002)

TLV-STEL idrogeno solforato Respirabile 15 ppm (A.C.G.I.H. 2002)

Se l’esposizione degli operatori supera i valori indicati, possono essere necessarie opportune misure tecniche come, per esempio, una riduzione della
temperatura del materiale, differenti procedure di lavoro o una riduzione dei turni di lavoro.
Se l’applicazione avviene in un luogo chiuso (tunnel, pavimenti industriali, ecc), può essere necessario assicurare una ventilazione aggiuntiva
supplementare.
Se non è possibile ridurre l’esposizione con queste misure, è necessario adottare mezzi di protezione individuali.

Protezione respiratoria:
In funzione delle condizioni specifiche (tipo di applicazione, luogo di lavoro, ecc), la protezione respiratoria può richiedere mezzi diversi (apparecchi
filtranti o respiratori).
Protezione mani/occhi/pelle:
Secondo la specifica attività, gli operatori possono avere diverse necessità di indumenti protettivi adatti (casco con protezione del collo, occhiali o visore,
guanti atermici, scarpe antinfortunistiche, grembiule). Nel caso, per quanto applicabile, fare riferimento alle norme EN 471 e EN 20471. (abiti), UNI EN 166
(protezione degli occhi), UNI EN 374 (guanti).
Usare i mezzi di protezione nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal produttore.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 5.3

Misure d’igiene:

Non respirare nebbie o vapori. Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.
Non tenere stracci sporchi nelle tasche.
Non mangiare, bere o fumare con le mani sporche. Lavare la mani prima di andare in bagno.
Non pulire le mani con stracci sporchi o unti. Lavare le mani con acqua e sapone o un’adatta pasta detergente: non usare cherosene, solventi o altri prodotti
con azione sgrassante sulla pelle.
Il prodotto non è classificato come pericoloso e pertanto non richiede alcuna etichettatura.
Inalazione: Se le temperature di applicazione tipiche di utilizzo sono superate in modo significativo, si può avere emissione di fumi. In questo caso, se la
ventilazione è insufficiente, si può avere irritazione delle vie respiratorie e dei polmoni. Una esposizione eccessiva e prolungata nel tempo ai fumi, senza
l’uso di adatti dispositivi di protezione, può causare una irritazione cronica.
Contatto con la pelle: Non irritante per la pelle.
Contatto con gli occhi: Il prodotto solido a temperatura ambiente può causare una leggera irritazione per azione fisica. I fumi possono causare irritazione
degli occhi.
Altre informazioni: Il prodotto non contiene, tra i suoi ingredienti, sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.
Il bitume può contenere piccolissime quantità di idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Tuttavia, nelle condizioni normali d’uso, tali sostanze non sono
considerate come biodisponibili.
Il prodotto non è classificato come pericoloso e pertanto non richiede alcuna etichettatura.

Ulteriori informazioni

Le operazioni di manipolazione e stesa del prodotto in questione, anche se non particolarmente difficili, devono essere effettuate da personale addestrato.
Gli operatori dovrebbero essere informati sulle proprietà specifiche del materiale e sulle necessarie misure di sicurezza da seguire.
E’ consigliabile che una scheda di sicurezza sia disponibile sul luogo dove avviene l’applicazione.
Il produttore, su richiesta, può fornire la scheda tecnica del materiale a cui la presente fa specifico riferimento.
Il taglio a freddo dei conglomerati può generare polvere respirabile che può contenere silice cristallina. In questo caso, può essere necessario adottare
misure opportune di protezione per controllare e limitare l’esposizione degli operatori.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 6

Lavorazione Esecuzione di riciclati, strati di collegamento e di usura


Emulsione cationica di bitume distillato e/o modificato; specifico per il riciclaggio a freddo dei conglomerati bituminosi –
Prodotto utilizzato
Impiego a temperatura ambiente e comunque inferiore a +50°C.

Indicazione dei pericoli

Generalità: Le emulsioni bituminose non sono classificate pericolose in ambito UE. Essendo un preparato con bitume, vi può essere la presenza, in
bassissima concentrazione, di idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Non c’è alcuna evidenza per la quale l’esposizione ai bitumi (fumi compresi) in
generale ed alle emulsioni bituminose in particolare, sia da considerare un pericolo per la presenza di IPA. L’emulsione bituminosa viene normalmente
applicata a temperature comprese tra +10°C e +50°C e stoccata a temperature comprese tra i +10°C e +50°C. A queste temperature i prodotti non
presentano alcun rischio particolare, né per l’uomo, né per l’ambiente. Nel caso di malaugurato surriscaldamento, il principale rischio deriva dalla
possibilità di ustioni in caso di contatto accidentale del prodotto caldo con la pelle.
Pericoli per l’ambiente: l’utilizzo del prodotto non genera nessuno specifico pericolo per l’ambiente.

Misure di primo soccorso


Contatto con pelle: eliminare l’eccesso di prodotto e lavare la cute con abbondante acqua e sapone e sostanze oleose (olio vegetale e/o vaselina).
Contatto con occhi: lavare con acqua corrente per almeno cinque minuti e trasportare il soggetto in ospedale e/o consultare un medico.
Inalazione fumi: (bitume) in caso di malessere per esposizione ad elevata concentrazione di fumi, trasportare il colpito in atmosfera non inquinata e
richiedere l’assistenza medica.
Ingestione: sciacquare immediatamente la bocca e consultare un medico.
Prodotto surriscaldato: In caso di improprio di surriscaldamento del prodotto le misure di pronto soccorso vanno assimilate a quelle del bitume caldo,
sommariamente:
- Raffreddare la parte colpita con acqua fredda corrente per almeno 10 minuti.
- Dopo raffreddamento, non tentare di togliere la crosta di bitume dalla pelle in quanto questa crosta costituisce una protezione sterile della parte
ustionata.
- La crosta si stacca spontaneamente dopo qualche tempo.
- Il bitume può essere rammollito e quindi rimosso con tamponi imbevuti di olio vegetale od olio di vaselina;
- Consultare un medico.

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Misure antincendio
Il prodotto non risulta infiammabile; presenta un contenuto d’acqua compreso tra il 40 - 50%.
In caso di incendio del prodotto disidratato usare i mezzi ed i sistemi antincendio utilizzati per il bitume, sommariamente:
 o Mezzi di estinzione
Utilizzare schiuma, polvere chimica e anidride carbonica per spegnere l'incendio.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 6.1

Evitare di utilizzare getti d'acqua concentrata direttamente sul fuoco o dentro nei serbatoi incendiati, perché possono causare fenomeni di ebollizione
spontanea.
 o Precauzioni
Usare getti d’acqua solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco.
Coprire gli eventuali spandimenti che non hanno preso fuoco con schiuma o terra.
 o Prodotti pericolosi della combustione
COx, ossidi di carbonio;
H2S, idrogeno solforato;
SO2, anidride solforosa;
HC - Idrocarburi incombusti, particolato.
o Equipaggiamento speciale per gli addetti antincendio
Autorespiratori;
Mezzi di protezione per gli occhi.
Manipolazione e stoccaggio
Manipolazione
Temperatura di carico/scarico compresa tra +10°C e +50°C;
Evitare il surriscaldamento del prodotto.
Operare in luoghi ben ventilati;
Evitare di respirare i fumi o i vapori del prodotto;
Evitare il contatto con la pelle;
Immagazzinamento
Temperature di stoccaggio comprese tra +10°C e +50°C.
Il prodotto teme il gel
Controllo dell’esposizione e protezione personale
Controllo dell’esposizione e misure tecniche di protezione:
Nessuna specifica, operare in luoghi aperti e ben ventilati.
Misure tecniche di protezione
Operare in luoghi aperti.
Protezione respiratoria
 o Apparecchio respiratorio in caso di manipolazione ed utilizzo in ambiente chiuso, in relazione alle dimensioni del locale.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 6.2

Protezione mani, occhi, pelle, piedi


Mani – Guanti antisolvente;
Occhi - Schermo facciale;
Pelle - Abiti con maniche lunghe;
Piedi - Scarpe antinfortunistiche.
Misure d’igiene
Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.
Non mangiare, non bere, né fumare con le mani sporche.
Lavare le mani con acqua e sapone.

Informazioni tossicologiche
Nel caso di un corretto uso e di una manipolazione secondo le prescrizioni, in base alle nostre esperienze ed informazioni, il prodotto a temperatura
ambiente non risulta irritante per la pelle né per gli occhi
Il prodotto non è classificato come pericoloso e pertanto non richiede alcuna etichettatura.
I dati tossicologici del bitume, componente predominante del prodotto, sono:
Tossicità cronica
I dati disponibili mostrano che il prodotto non dà origine a tossicità cronica.
Irritazione della pelle e degli occhi
Non irritante per la pelle né per gli occhi.
I fumi/vapori generati dal bitume caldo possono causare lievi irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie.
Dato l’utilizzo a caldo del prodotto il pericolo maggiore per gli utilizzatori è la possibilità di ustioni.
Schizzi di bitume caldo negli occhi possono causare lesioni.
Un riscaldamento, oltre le temperature di esercizio consigliate, può sviluppare idrogeno solforato derivante dal bitume.
Potere sensibilizzante
Non presente.
Potere cancerogeno, mutageno, teratogeno
Il bitume è risultato non cancerogeno, non mutageno e non teratogeno.
Studi effettuati sugli animali mostrano che non vi è evidenza tra soluzioni diluite di bitume e cancro della pelle.
Uno studio ha rivelato che un condensato di fumi di bitume generati in laboratorio hanno prodotto il cancro sulla pelle in un gatto, ma il protocollo usato e
la natura ed origine del materiale testato presentano forti dubbi che tali risultati possano predire effetti nocivi sull’uomo.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 6.3

Ulteriori informazioni

Le operazioni di manipolazione e stesa del prodotto in questione, anche se non particolarmente difficili, devono essere effettuate da personale addestrato.
Gli operatori dovrebbero essere informati sulle proprietà specifiche del materiale e sulle necessarie misure di sicurezza da seguire.
E’ consigliabile che una scheda di sicurezza sia disponibile sul luogo dove avviene l’applicazione.
Il produttore, su richiesta, può fornire la scheda tecnica del materiale a cui la presente fa specifico riferimento.
La presente scheda è conforme alle disposizioni del Ministero della Sanità.
N.B.: Queste informazioni si riferiscono al solo prodotto specifico e non possono non essere valide se tale materiale è usato in combinazione con altri
materiali o in altri processi.
Le norme e le disposizioni in vigore devono essere rispettate dal destinatario dei nostri prodotti sotto la propria responsabilità.

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2 SCHEDA RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 7

Lavorazione Esecuzione di riciclati, strati di collegamento e di usura


Prodotto utilizzato Emulsione cationica di bitume; specifico per mano d’attacco – Impiego a temperatura ambiente e comunque inferiore a +50°C.

Indicazione dei pericoli

Generalità: Le emulsioni bituminose non sono classificate pericolose in ambito UE. Essendo un preparato con bitume, vi può essere la presenza, in
bassissima concentrazione, di idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Non c’è alcuna evidenza per la quale l’esposizione ai bitumi (fumi compresi) in
generale ed alle emulsioni bituminose in particolare, sia da considerare un pericolo per la presenza di IPA. L’emulsione bituminosa viene normalmente
applicata a temperature comprese tra +10°C e +50°C e stoccata a temperature comprese tra i +10°C e +50°C. A queste temperature i prodotti non
presentano alcun rischio particolare, né per l’uomo, né per l’ambiente. Nel caso di malaugurato surriscaldamento, il principale rischio deriva dalla
possibilità di ustioni in caso di contatto accidentale del prodotto caldo con la pelle.
Pericoli per l’ambiente: l’utilizzo del prodotto non genera nessuno specifico pericolo per l’ambiente.

Misure di primo soccorso

Contatto con pelle: eliminare l’eccesso di prodotto e lavare la cute con abbondante acqua e sapone e sostanze oleose (olio vegetale e/o vaselina).
Contatto con occhi: lavare con acqua corrente per almeno cinque minuti e trasportare il soggetto in ospedale e/o consultare un medico.
Inalazione fumi: (bitume) in caso di malessere per esposizione ad elevata concentrazione di fumi, trasportare il colpito in atmosfera non inquinata e
richiedere l’assistenza medica.
Ingestione: sciacquare immediatamente la bocca e consultare un medico.
Prodotto surriscaldato: In caso di improprio di surriscaldamento del prodotto le misure di pronto soccorso vanno assimilate a quelle del bitume caldo,
sommariamente:
- Raffreddare la parte colpita con acqua fredda corrente per almeno 10 minuti.
- Dopo raffreddamento, non tentare di togliere la crosta di bitume dalla pelle in quanto questa crosta costituisce una protezione sterile della parte
ustionata.
- La crosta si stacca spontaneamente dopo qualche tempo.
- Il bitume può essere rammollito e quindi rimosso con tamponi imbevuti di olio vegetale od olio di vaselina;
- Consultare un medico.

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2 SCHEDA RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 7.1

Misure antincendio
Il prodotto non risulta infiammabile; presenta un contenuto d’acqua compreso tra il 35-40%
In caso di incendio del prodotto disidratato usare i mezzi ed i sistemi antincendio utilizzati per il bitume, sommariamente:
 o Mezzi di estinzione
Utilizzare schiuma, polvere chimica e anidride carbonica per spegnere l'incendio.
Evitare di utilizzare getti d'acqua concentrata direttamente sul fuoco o dentro nei serbatoi incendiati, perché possono causare fenomeni di ebollizione
spontanea.
 o Precauzioni
Usare getti d’acqua solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco.
Coprire gli eventuali spandimenti che non hanno preso fuoco con schiuma o terra.
 o Prodotti pericolosi della combustione
COx, ossidi di carbonio;
H2S, idrogeno solforato;
SO2, anidride solforosa;
HC - Idrocarburi incombusti, particolato.
 o Equipaggiamento speciale per gli addetti antincendio
Autorespiratori;
Mezzi di protezione per gli occhi.
Manipolazione e stoccaggio
Manipolazione
Temperatura di carico/scarico compresa tra +10°C e +50°C;
Evitare il surriscaldamento del prodotto.
Operare in luoghi ben ventilati;
Evitare di respirare i fumi o i vapori del prodotto;
Evitare il contatto con la pelle;
Immagazzinamento
Temperature di stoccaggio comprese tra +10°C e +50°C.
Il prodotto teme il gelo.
Controllo dell’esposizione e protezione personale
Controllo dell’esposizione e misure tecniche di protezione
Nessuna specifica, operare in luoghi aperti e ben ventilati.

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2 SCHEDA RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 7.2

Misure tecniche di protezione


Operare in luoghi aperti.
Protezione respiratoria
o Apparecchio respiratorio in caso di manipolazione ed utilizzo in ambiente chiuso, in relazione alle dimensioni del locale.
Protezione mani, occhi, pelle, piedi
Mani – Guanti antisolvente;
Occhi - Schermo facciale;
Pelle - Abiti con maniche lunghe;
Piedi - Scarpe antinfortunistiche.
Misure d’igiene
Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.
Non mangiare, non bere, né fumare con le mani sporche.
Lavare le mani con acqua e sapone.
Informazioni tossicologiche
LD50 orale acuta (ratti) : superiore a 5 g/Kg
LD50 cutanea (conigli) : non irritante
Nel caso di un corretto uso e di una manipolazione secondo le prescrizioni, in base alle nostre esperienze ed informazioni, il prodotto a temperatura
ambiente non risulta irritante per la pelle né per gli occhi.
Il prodotto non è classificato come pericoloso e pertanto non richiede alcuna etichettatura.
I dati tossicologici del bitume, componente predominante del prodotto, sono:
Tossicità cronica
I dati disponibili mostrano che il prodotto non dà origine a tossicità cronica.
Irritazione della pelle e degli occhi
Non irritante per la pelle né per gli occhi.
I fumi/vapori generati dal bitume caldo possono causare lievi irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie.
Dato l’utilizzo a caldo del prodotto il pericolo maggiore per gli utilizzatori è la possibilità di ustioni.
Schizzi di bitume caldo negli occhi possono causare lesioni.
Un riscaldamento, oltre le temperature di esercizio consigliate, può sviluppare idrogeno solforato derivante dal bitume.
Potere sensibilizzante
Non presente.

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2 SCHEDA RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 7.3

Potere cancerogeno, mutageno, teratogeno


Il bitume è risultato non cancerogeno, non mutageno e non teratogeno.
Studi effettuati sugli animali mostrano che non vi è evidenza tra soluzioni diluite di bitume e cancro della pelle.
Uno studio ha rivelato che un condensato di fumi di bitume generati in laboratorio hanno prodotto il cancro sulla pelle in un gatto, ma il protocollo usato e
la natura ed origine del materiale testato presentano forti dubbi che tali risultati possano predire effetti nocivi sull’uomo.
Lo IARC (International Agency on Research on Cancer) ha rilevato un leggero incremento di cancro nei lavoratori che nel passato avevano avuto a che fare
con l’asfalto. Comunque i dati ad oggi disponibili non sono in grado di fornire legami certi tra l’incremento del rischio di cancro e l’esposizione ai fumi di
bitume. Tali dati infatti non sono in grado di distinguere gli effetti prodotti sui lavoratori da altri agenti come ad esempio il tabacco.

Ulteriori informazioni
Le operazioni di manipolazione e stesa del prodotto in questione, anche se non particolarmente difficili, devono essere effettuate da personale addestrato.
Gli operatori devono essere informati sulle proprietà specifiche del materiale e sulle necessarie misure di sicurezza da seguire.
La scheda di sicurezza deve essere disponibile sul luogo dove avviene l’applicazione.
Il produttore, su richiesta, può fornire la scheda tecnica del materiale a cui la presente fa specifico riferimento.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 8

Lavorazione Esecuzione di riciclati, strati di collegamento e di usura


Prodotto utilizzato Bitume modificato specifico per conglomerati bituminosi di usura drenante, fonoassorbente, SMA e speciali

Identificazione dei pericoli


Generalità
I bitumi non sono classificabili pericolosi in ambito UE, ma contengono idrocarburi policiclici aromatici (IPA) a bassissime concentrazioni.
Non c’è alcuna evidenza per la quale l’esposizione ai bitumi ed ai loro fumi sia da considerarsi un pericolo per la presenza degli IPA.
Pericoli fisico-chimici
I bitumi vengono stoccati tipicamente a temperature sopra i 100°C ed il contatto con l’acqua può dare origine a violente ebollizioni spontanee (“boil-over”).
Il punto di infiammabilità dei bitumi è al di sopra dei 230°C, la manipolazione, il trasporto e lo stoccaggio vengono generalmente effettuati al di sotto di tale
temperatura e quindi i bitumi non sono classificati infiammabili, tuttavia i bitumi sono idrocarburi e pertanto possono bruciare.
Pericoli per la salute
I bitumi, a temperatura ambiente, non presentano alcun pericolo per la salute.
Dato l’utilizzo a caldo del prodotto, il pericolo maggiore per gli utilizzatori è la possibilità di ustioni per contatto.
Poiché la manipolazione avviene ad elevate temperature (150÷200°C), un rischio potenziale deriva dalla generazione di fumi, la cui quantità è funzione
della temperatura; pertanto occorre ridurre la temperatura di utilizzo e l’esposizione del personale ai fumi, impiegando le corrette pratiche di lavoro ed
assicurando una buona ventilazione nell’area di lavoro.
Pericoli per l’ambiente
I bitumi sono solidi e/o semisolidi a temperatura ambiente e presentano una irrilevante mobilità ambientale.
La loro solubilità in acqua è così bassa che può essere considerata irrilevante, tanto che è possibile affermare che non presentano tossicità acuta e/o
cronica, né fenomeni di bioaccumulazione nelle specie acquatiche.
Altri pericoli
Nei fumi che si sviluppano durante la manipolazione a caldo e nello stoccaggio ad alta temperatura, può essere presente idrogeno solforato che si può in
particolare accumulare nello spazio vuoto dei serbatoi fino a raggiungere concentrazioni pericolose.
Interventi di primo soccorso
Contatto con la pelle
Raffreddare la parte con acqua fredda per circa dieci minuti.
Dopo raffreddamento, non tentare di togliere la crosta di bitume dalla pelle in quanto questa crosta costituisce una protezione sterile della parte ustionata.
La crosta si stacca spontaneamente dopo qualche tempo.

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Il bitume può essere rammollito e quindi rimosso con tamponi imbevuti di olio vegetale od olio di vaselina.
In casi di ustione consultare un medico.

2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III


Scheda 8.1
Contatto con gli occhi
Irrigare con acqua per ridurre la temperatura per almeno 10 minuti.
Non cercare di rimuovere dagli occhi il prodotto rimasto.
Chiamare il medico.
Inalazione
L’inalazione di fumi o vapori causa irritazioni al naso e alla gola o tosse.
Trasportare il colpito all’aria aperta.
In caso di esposizione ad elevata concentrazione di vapori, trasportare l’infortunato in atmosfera non inquinata e richiedere l’assistenza medica.
In attesa del medico, se la respirazione è irregolare e, in caso di arresto cardiaco, somministrare ossigeno o praticare il massaggio cardiaco.
L’idrogeno solforato è un gas incolore, velenoso ed estremamente tossico (TLV-TWA 10 ppm) per il quale un’unica esposizione a livello di 500/700 ppm
può risultare letale.
Ingestione
Anche se è un evento estremamente improbabile, nel caso si verificasse, non indurre il vomito e chiamare il medico.
Aspirazione
L’aspirazione di prodotto nei polmoni si può verificare solo in seguito a ingestione di emulsioni o soluzioni di bitume in solventi, in tal caso chiedere
immediatamente l’assistenza medica.
Mezzi di estinzione
Utilizzare schiuma, polvere chimica e anidride carbonica per spegnere l'incendio.
Evitare di utilizzare getti d'acqua concentrata direttamente sul fuoco o dentro nei serbatoi incendiati, perché possono causare fenomeni di ebollizione
spontanea.
Precauzioni
Usare getti d’acqua per raffreddare le superfici esposte al fuoco.
Coprire gli eventuali spandimenti che non hanno preso fuoco con schiuma o terra.
Prodotti pericolosi della combustione
COx, ossidi di carbonio;
H2S, idrogeno solforato;
SO2, anidride solforosa;
HC - Idrocarburi incombusti, particolato.

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Equipaggiamento speciale per gli addetti antincendio
Autorespiratori.
Mezzi di protezione per gli occhi. Manipolazione ed immagazzinamento
2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 8.2

Manipolazione
Temperatura di carico/scarico massima: 185°C circa;
Temperatura di stoccaggio massima: 170°C circa;
Operare in luoghi ben ventilati;
Evitare di respirare i fumi o i vapori del prodotto;
Evitare il contatto con la pelle: provoca ustioni;
Utilizzare tubazioni flessibili resistenti ad alta temperatura;
Non utilizzare vapore per svuotare le tubazioni;
Non usare solventi per disostruire le tubazioni.
Immagazzinamento
Temperatura di stoccaggio consigliata: 165°C (max 200°C).

Protezione personale/Controllo dell’esposizione

Controllo dell’esposizione
Nella tabella seguente si riportano i limiti di esposizione più significativi:

Indice Sostanza Modalità Valore Unità Riferimento


TLV-TWA fumi di bitume Respirabile 5 mg/m3 (A.C.G.I.H. 1995/96)

Inalabile 0,5 mg/m3 (A.C.G.I.H. 2001)


TLV-TWA idrogeno solforato Respirabile 10 ppm (A.C.G.I.H. 2002)

TLV-STEL idrogeno solforato Respirabile 15 ppm (A.C.G.I.H. 2002)

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Misure tecniche di protezione
Nessuna.
Operare in luoghi aperti.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 8.3

Protezione respiratoria
Apparecchio respiratorio in caso di manipolazione ed utilizzo in ambiente chiuso, in relazione a:
 o le dimensioni del locale,
 o temperatura di utilizzo,
 o quantità del prodotto,
 o quantità dei fumi generati.

Protezione mani, occhi, pelle, piedi


Mani - Guanti termoisolanti;
Occhi - Schermo facciale;
Pelle - Abiti con maniche lunghe;
Piedi - Scarpe antinfortunistiche.
Misure d’igiene
Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi.
Non mangiare, non bere, né fumare con le mani sporche.
Lavare le mani con acqua e sapone.
Informazioni tossicologiche
Tossicità acuta
Non sono disponibili studi e dati sperimentali in tal senso.
Per estrapolazione di test effettuati su altri idrocarburi, si può affermare che la tossicità acuta del bitume è molto bassa. n base ai criteri UE di valutazione
di pericolosità, il bitume non è classificato come pericoloso e pertanto valgono i dati sotto riportati:
Tossicità cronica
I dati disponibili mostrano che il prodotto non dà origine a tossicità cronica.
Irritazione della pelle e degli occhi
Non irritante per la pelle né per gli occhi.
I fumi/vapori generati dal bitume caldo possono causare irritazione agli occhi ed alle vie respiratorie.
Dato l’utilizzo a caldo del prodotto il pericolo maggiore per gli utilizzatori è la possibilità di ustioni.
Schizzi di bitume caldo negli occhi possono causare lesioni.
Per riscaldamento si può sviluppare idrogeno solforato.
Potere sensibilizzante: Non presente

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 8.4

Potere cancerogeno, mutageno, teratogeno


Il bitume è risultato non cancerogeno, non mutageno e non teratogeno.
Studi effettuati sugli animali mostrano che non vi è evidenza tra soluzioni diluite di bitume e cancro della pelle.
Uno studio ha rivelato che un condensato di fumi di bitume generati in laboratorio hanno prodotto il cancro sulla pelle in un gatto, ma il protocollo usato e
la natura ed origine del materiale testato presentano forti dubbi che tali risultati possano predire effetti nocivi sull’uomo.
Lo IARC (International Agency on Research on Cancer) ha rilevato un leggero incremento di cancro nei lavoratori che nel passato avevano avuto a che fare
con l’asfalto. Comunque i dati ad oggi disponibili non sono in grado di fornire legami certi tra l’incremento del rischio di cancro e l’esposizione ai fumi di
bitume. Tali dati infatti non sono in grado di distinguere gli effetti prodotti sui lavoratori da altri agenti come ad esempio il tabacco.
Il prodotto non è classificato come pericoloso e pertanto non richiede alcuna etichettatura.

Ulteriori informazioni

Le operazioni di manipolazione e stesa del prodotto in questione, anche se non particolarmente difficili, devono essere effettuate da personale addestrato.
Gli operatori dovrebbero essere informati sulle proprietà specifiche del materiale e sulle necessarie misure di sicurezza da seguire.
La scheda di sicurezza deve essere disponibile sul luogo dove avviene l’applicazione. Il produttore, su richiesta, può fornire la scheda tecnica del materiale
a cui la presente fa specifico riferimento.

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2 SCHEDE RISCHIO CHIMICO Parte III
Scheda 9

Lavorazione Verniciatura per esecuzione segnaletica orizzontale

Prodotto utilizzato Vernice spartitraffico rifrangente (Resine sintetiche, solventi organici, pigmento, cariche inorganiche)

Rischi potenziali

Dermatiti irritative per frequenti e prolungati contatti;


Irritante per gli occhi;
Anestetico ad alte concentrazioni e portare disturbi a carico del sistema nervoso;
L’Ingestione può causare lesioni severe gastrointestinali con possibili gravi danni polmonari da eventuali rigurgiti – sensazione di bruciore alla bocca e
nello stomaco, dolori addominali, raucedine, mal di testa, nausea, inappetenza, debolezza diffusa, coma;
L’inalazione può causare nausea, vomito, mal di testa, capogiri, difficoltà respiratorie ed irritazione delle vie respiratorie per esposizioni prolungate e/o
ripeture

Misure di prevenzione e protezione

Conoscenza dei rischi; Presenza delle schede di sicurezza; Informazione e formazione degli addetti; Evitare interferenze con altre attività di terzi

Dispositivi di protezione individuale

 Facciali filtranti monouso


 Guanti resistenti ai solventi
 Tuta protettiva
 Occhialiprotettiviantispruzzo

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1 ALLEGATI Parte IV
Esempio di schema segnaletico per la deviazione del traffico con una sola corsia per senso di marcia su
carreggiata a due corsie – Rif. tavola 25 Disciplinare tecnico/DM 10 luglio 2002

By –pass di entrata
Limite 110 km/h Limite 90 km/h

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1 ALLEGATI Parte IV

Esempio di schema segnaletico per la deviazione del traffico con una sola corsia per senso di marcia su
carreggiata a due corsie – Rif. tavola 25 Disciplinare tecnico/DM 10 luglio 2002

By –pass di uscita

Limite 90 Limite 110

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1 MISURE PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE Parte V
DEL COVID-19
Le prescrizioni sotto riportate relative al Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento
della diffusione del COVID-19 nei cantieri del Ministero della Salute dovranno essere applicate nel
cantiere di che trattasi.

Il datore di lavoro, anche con l'ausilio dell'Ente Unificato Bilaterale formazione/sicurezza delle
costruzioni, quindi attraverso le modalita' piu' idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque
entri nel cantiere circa le disposizioni delle Autorita', consegnando e/o affiggendo all'ingresso del
cantiere e nei luoghi maggiormente frequentati appositi cartelli visibili che segnalino le corrette
modalita' di comportamento.
In particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:
● il personale, prima dell'accesso al cantiere dovra' essere sottoposto al controllo della temperatura
corporea. Se tale temperatura risultera' superiore ai 37,5°, non sara' consentito l'accesso al cantiere.
Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota - saranno
momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle
infermerie di sede, ma dovranno contattare nel piu' breve tempo possibile il proprio medico curante e
seguire le sue indicazioni o, comunque, l'autorita' sanitaria;
__________
1 La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati
personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di:
1) rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisto. E' possibile identificare l'interessato e
registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le
ragioni che hanno impedito l'accesso ai locali aziendali; 2) fornire l'informativa sul trattamento dei
dati personali. Si ricorda che l'informativa puo' omettere le informazioni di cui l'interessato e' gia' in
possesso e puo' essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell'informativa, con riferimento alla
finalita' del trattamento potra' essere indicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con
riferimento alla base giuridica puo' essere indicata l'implementazione dei protocolli di sicurezza
anti-contagio ai sensi dell'art. art. 1, n. 7, lett. d), del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata
dell'eventuale conservazione dei dati si puo' far riferimento al termine dello stato d'emergenza;
3) definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati. In particolare, sotto il
profilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni
necessarie. A tal fine, si ricorda che i dati possono essere trattati esclusivamente per finalita' di
prevenzione dal contagio da COVID-19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle
specifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell'Autorita' sanitaria per la
ricostruzione della filiera degli eventuali "contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-
19); 4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura,
assicurare modalita' tali da garantire la riservatezza e la dignita' del lavoratore. Tali garanzie devono
essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all'ufficio responsabile del personale di
aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel
caso di allontanamento del lavoratore che durante Fattivita' lavorativa sviluppi febbre e sintomi di
infezione respiratoria e dei suoi colleghi.
● la consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in
cantiere e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all'ingresso,
sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a
rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) in cui i
provvedimenti dell'Autorita' impongono di informare il medico di famiglia e l'Autorita' sanitaria e di
rimanere al proprio domicilio; ● l'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorita' e del datore
di lavoro nel fare accesso in cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli
strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di
rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene);
● l'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di
qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di
rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;

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● l'obbligo del datore di lavoro di informare preventivamente il personale, e chi intende fare
ingresso nel cantiere, della preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti
con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS;
● Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i)
2. MODALITA' DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI AI CANTIERI
● Per l'accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure di ingresso, transito e
uscita, mediante modalita', percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto
con il personale presente nel cantiere, con integrazione in appendice nel Piano di sicurezza e
coordinamento;
● Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non e'
consentito l'accesso ai locali chiusi comuni del cantiere per nessun motivo. Per le necessarie attivita'
di approntamento delle attivita' di carico e scarico, il trasportatore dovra' attenersi alla rigorosa
distanza minima di un metro;
● Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici
dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata
pulizia giornaliera;
● Ove sia presente un servizio di trasporto organizzato dal datore di lavoro per raggiungere il cantiere,
va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento, se del caso facendo ricorso a
un numero maggiore di mezzi e/o prevedendo ingressi ed uscite dal cantiere con orari flessibili e
scaglionati oppure riconoscendo aumenti temporanei delle indennita' specifiche, come da contrattazione
collettiva, per l'uso del mezzo proprio. In ogni caso, occorre assicurare la pulizia con specifici detergenti
delle maniglie di portiere e finestrini, volante, cambio, etc. mantenendo una corretta areazione
all'interno del veicolo.
3. PULIZIA E SANIFICAZIONE NEL CANTIERE
● Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e
delle aree comuni limitando l'accesso contemporaneo a tali luoghi; ai fini della sanificazione e della
igienizzazione vanno inclusi anche i mezzi d'opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio. Lo
stesso dicasi per le auto di servizio e le auto a noleggio e per i mezzi di lavoro quali gru e mezzi operanti
in cantiere;
● Il datore di lavoro verifica la corretta pulizia degli strumenti individuali di lavoro impedendone l'uso
promiscuo, fornendo anche specifico detergente e rendendolo disponibile in cantiere sia prima che
durante che al termine della prestazione di lavoro;
● Il datore di lavoro deve verificare l'avvenuta sanificazione di tutti gli alloggiamenti e di tutti i locali,
compresi quelli all'esterno del cantiere ma utilizzati per tale finalita', nonche' dei mezzi d'opera dopo
ciascun utilizzo, presenti nel cantiere e nelle strutture esterne private utilizzate sempre per le finalita'
del cantiere;
● Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all'interno del cantiere si procede alla pulizia e
sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22
febbraio 2020 del Ministero della Salute nonche', laddove necessario, alla loro ventilazione;
● La periodicita' della sanificazione verra' stabilita dal datore di lavoro in relazione alle caratteristiche
ed agli utilizzi dei locali e mezzi di trasporto, previa consultazione del medico competente aziendale e
del Responsabile di servizio di prevenzione e protezione, dei Rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza (RLS o RSLT territorialmente competente);
● Nelle aziende che effettuano le operazioni di pulizia e sanificazione vanno definiti i protocolli di
intervento specifici in comune accordo con i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS o RSLT
territorialmente competente);
● Gli operatori che eseguono i lavori di pulizia e sanificazione debbono inderogabilmente essere dotati
di tutti gli indumenti e i dispositivi di protezione individuale;
● Le azioni di sanificazione devono prevedere attivita' eseguite utilizzando prodotti aventi le
caratteristiche indicate nella circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute;
4. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
● e' obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare
assicurino il frequente e minuzioso lavaggio delle mani, anche durante l'esecuzione delle lavorazioni;
● il datore di lavoro, a tal fine, mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani;
5. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

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● l'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente
Protocollo di Regolamentazione e' di fondamentale importanza ma, vista la fattuale situazione di
emergenza, e' evidentemente legata alla disponibilita' in commercio dei predetti dispositivi;
● le mascherine dovranno essere utilizzate in conformita' a quanto previsto dalle indicazioni
dell'Organizzazione mondiale della sanita';
● data la situazione di emergenza, in caso di difficolta' di approvvigionamento e alla sola finalita' di
evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle
indicazioni dall'autorita' sanitaria e del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi
del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
● e' favorita la predisposizione da parte dell'azienda del liquido detergente secondo le indicazioni
dell'OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide to Local Production.pdf);
● qualora la lavorazione da eseguire in cantiere imponga di lavorare a distanza interpersonale minore
di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative e' comunque necessario l'uso delle
mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc...) conformi alle disposizioni
delle autorita' scientifiche e sanitarie; in tali evenienze, in mancanza di idonei D.P.I., le lavorazioni
dovranno essere sospese con il ricorso se necessario alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ai sensi
del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, per il tempo strettamente necessario al reperimento degli
idonei DPI;
● il coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81 provvede al riguardo ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei
costi con tutti i dispositivi ritenuti necessari; il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, con
il coinvolgimento del RLS o, ove non presente, del RLST, adegua la progettazione del cantiere alle misure
contenute nel presente protocollo, assicurandone la concreta attuazione;
● il datore di lavoro provvede a rinnovare a tutti i lavoratori gli indumenti da lavoro prevedendo la
distribuzione a tutte le maestranze impegnate nelle lavorazioni di tutti i dispositivi individuali di
protezione anche con tute usa e getta;
● il datore di lavoro si assicura che in ogni cantiere di grandi dimensioni per numero di occupati
(superiore a 250 unita') sia attivo il presidio sanitario e, laddove obbligatorio, l'apposito servizio medico
e apposito pronto intervento; per tutti gli altri cantieri, tali attivita' sono svolte dagli addetti al primo
soccorso, gia' nominati, previa adeguata formazione e fornitura delle dotazioni necessarie con
riferimento alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19;
6. GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI)
● L'accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi e' contingentato, con la previsione di
una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il
mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano; nel caso di attivita'
che non prevedono obbligatoriamente l'uso degli spogliatoi, e' preferibile non utilizzare gli stessi al fine
di evitare il contatto tra i lavoratori; nel caso in cui sia obbligatorio l'uso, il coordinatore per l'esecuzione
dei lavori, ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, provvede al riguardo ad
integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento anche attraverso una turnazione dei lavoratori
compatibilmente con le lavorazioni previste in cantiere;
● il datore di lavoro provvede alla sanificazione almeno giornaliera ed alla organizzazione degli spazi
per la mensa e degli spogliatoi per lasciare nella disponibilita' dei lavoratori luoghi per il deposito degli
indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie.
● Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con appositi detergenti anche
delle tastiere dei distributori di bevande;
7. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (TURNAZIONE, RIMODULAZIONE DEI CRONOPROGRAMMA
DELLE LAVORAZIONI)
In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al
COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo cosi' le
intese con le rappresentanze sindacali aziendali, o territoriali di categoria, disporre la riorganizzazione
del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con
l'obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una
diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all'apertura, alla sosta e all'uscita.
8. GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN CANTIERE
● Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5°
e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o
al direttore di cantiere che dovra' procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell'autorita'

Pag. 112
sanitaria e del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9
aprile 2008 , n. 81 e procedere immediatamente ad avvertire le autorita' sanitarie competenti e i
numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute;
● Il datore di lavoro collabora con le Autorita' sanitarie per l'individuazione degli eventuali "contatti
stretti" di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID- 19. Cio'
al fine di permettere alle autorita' di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel
periodo dell'indagine, il datore di lavoro potra' chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare
cautelativamente il cantiere secondo le indicazioni dell'Autorita' sanitaria.
9. SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS o RLST
● La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni
del Ministero della Salute (cd. decalogo):
● vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da
malattia;
● la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perche' rappresenta una ulteriore misura di
prevenzione di carattere generale: sia perche' puo' intercettare possibili casi e sintomi sospetti del
contagio, sia per l'informazione e la formazione che il medico competente puo' fornire ai lavoratori per
evitare la diffusione del contagio;
● nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente
collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST nonche' con il direttore di cantiere e il coordinatore per
l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
● Il medico competente segnala al datore di lavoro situazioni di particolare fragilita' e patologie attuali
o pregresse dei dipendenti e il datore di lavoro provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il
medico competente applichera' le indicazioni delle Autorita' Sanitarie;
10. AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE
● E' costituito in cantiere un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di
regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.
● Laddove, per la particolare tipologia di cantiere e per il sistema delle relazioni sindacali, non si desse
luogo alla costituzione di comitati per i singoli cantieri, verra' istituito, un Comitato Territoriale composto
dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il coinvolgimento degli RLST
e dei rappresentanti delle parti sociali.
● Potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, ad iniziativa dei soggetti firmatari del
presente Protocollo, comitati per le finalita' del Protocollo, anche con il coinvolgimento delle autorita'
sanitaria locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto della diffusione
del COVID19. Si evidenzia che rimangono, comunque, ferme le funzioni ispettive dell'INAIL e dell'Agenzia
unica per le ispezioni del lavoro, "Ispettorato Nazionale del Lavoro", e che, in casi eccezionali, potra'
essere richiesto l'intervento degli agenti di Polizia Locale.
TIPIZZAZIONE, RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA' DI CANTIERE, DELLE IPOTESI DI ESCLUSIONE
DELLA RESPONSABILITA' DEL DEBITORE, ANCHE RELATIVAMENTE ALL'APPLICAZIONE DI
VENTUALI DECADENZE O PENALI CONNESSE A RITARDATI O OMESSI ADEMPIMENTI
Le ipotesi che seguono, costituiscono una tipizzazione pattizia, relativamente alle attivita' di cantiere,
della disposizione, di carattere generale, contenuta nell'articolo 91 del decreto legge 17 marzo 2020, n.
18, a tenore della quale il rispetto delle misure di contenimento adottate per contrastare l'epidemia di
COVID-19 e' sempre valutata ai fini dell'esclusione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1218 e 1223 c.c.,
della responsabilita' del debitore, anche relativamente all'applicazione di eventuali decadenze o penali
connesse a ritardati o omessi adempimenti.
1) la lavorazione da eseguire in cantiere impone di lavorare a distanza interpersonale minore di un
metro, non sono possibili altre soluzioni organizzative e non sono disponibili, in numero sufficiente,
mascherine e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc..) conformi alle
disposizioni delle autorita' scientifiche e sanitarie (risulta documentato l'avvenuto ordine del materiale di
protezione individuale e la sua mancata consegna nei termini): conseguente sospensione delle
lavorazioni;
2) l'accesso agli spazi comuni, per esempio le mense, non puo' essere contingentato, con la previsione
di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il
mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano; non e' possibile
assicurare il servizio di mensa in altro modo per assenza, nelle adiacenze del cantiere, di esercizi
commerciali, in cui consumare il pasto, non e' possibile ricorrere ad un pasto caldo anche al sacco, da
consumarsi mantenendo le specifiche distanze: conseguente sospensione delle lavorazioni;

Pag. 113
3) caso di un lavoratore che si accerti affetto da COVID-19;
necessita' di porre in quarantena tutti i lavoratori che siano venuti a contatto con il collega contagiato;
non e' possibile la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni: conseguente
sospensione delle lavorazioni;
4) laddove vi sia il pernotto degli operai ed il dormitorio non abbia le caratteristiche minime di
sicurezza richieste e/o non siano possibili altre soluzioni organizzative, per mancanza di strutture
ricettive disponibili: conseguente sospensione delle lavorazioni.
5) indisponibilita' di approvvigionamento di materiali, mezzi, attrezzature e maestranze funzionali alle
specifiche attivita' del cantiere: conseguente sospensione delle lavorazioni.
La ricorrenza delle predette ipotesi deve essere attestata dal coordinatore per la sicurezza
nell'esecuzione dei lavori che ha redatto l'integrazione del Piano di sicurezza e di coordinamento.

Pag. 114
COMMITTENTE

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO


(Redatto ai sensi dell’art. 100 del D.Lgs 81/08 e
succ. mod. ed int. – DPR 222/03)

S.S. 3 bis “Tiberina” S.G.C. E/45


Lavori di risanamento profondo, rinforzo del piano viabile,
OGGETTO: ripristino di banchine laterali, sistemazione dell’idraulica
di piattaforma, segnaletica orizzontale (Accordo Quadro 6 –
Tratto Umbro) dal km 87+000 al km 93+760 in carreggiata
Sud.

ALLEGATO 1 CRONOPROGRAMMA
giorni esecuzione
DIAGRAMMA DI GANTT

100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
gg.

1
2
3
4
5
6
7
8
9
FASE 1: Risanamento profondo del tratto dal km
86+750 al km 89+000 in carreggiata Sud
(realizzazione dello scambio di carreggiata dal km 18
84+800 al km 89+900 con chiusura dell'uscita di ponte
Pattoli e dello svincolo di Resina)
Realizzazione segnaletica di deviazione
Realizzazione apprestamenti di cantiere
Pulizia canalette
Fresatura tappeto, binder e base
Idraulica, scavi, demolizioni, realizzazione nuove tubazioni
Stabilizzazione a calce e cemento della fondazione
Esecuzione di strato di Base rigenerato a freddo (dal 86+750 al km
87+400)
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Binder (dal 86+750
al km 87+400)
Realizzazione nuove canalette e cordolo in congl. bitum. (dal
86+750 al km 87+400)
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Usura (dal 86+750
al km 87+400)

Realizzazione segnaletica orizzontale (dal 86+750 al km 87+400)


Smontaggio cantiere e ripristino circolazione ordinaria per
accorciamento scambio di carreggiata
FASE 2: Risanamento profondo del tratto dal km
87+360 al km 89+000 in carreggiata Sud
(realizzazione dello scambio di carreggiata dal km 30
87+360 al km 89+900 con chiusura dello svincolo di
Resina)

Realizzazione segnaletica di deviazione


Realizzazione apprestamenti di cantiere
Pulizia canalette
Fresatura tappeto, binder e base
Idraulica, scavi, demolizioni, realizzazione nuove tubazioni
Stabilizzazione a calce e cemento del sottofondo
Esecuzione di strato di Base rigenerato a freddo
Giunti e viadotti
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Binder
Realizzazione nuove canalette e cordolo in congl. bitum.
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Usura
Realizzazione segnaletica orizzontale
Smontaggio cantiere e ripristino circolazione ordinaria
FASE 3: Risanamento profondo del tratto dal km
89+000 al km 92+000 in carreggiata Sud
72
(realizzazione dello scambio di carreggiata dal km
88+800 al km 92+080)
Realizzazione segnaletica di deviazione
Realizzazione apprestamenti di cantiere
Pulizia canalette
Fresatura tappeto, binder e base
Idraulica, scavi, demolizioni, realizzazione nuove tubazioni
Stabilizzazione a calce e cemento del sottofondo
Esecuzione di strato di Base rigenerato a freddo
Giunti e viadotti
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di basebinder
Realizzazione nuove canalette e cordolo in congl. bitum.
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Usura
Realizzazione segnaletica orizzontale
Smontaggio cantiere e ripristino circolazione ordinaria
FASE 4: Risanamento profondo del tratto dal km
92+000 al km 93+760 in carreggiata Sud
40
(realizzazione dello scambio di carreggiata dal km
89+900 al km 94+100)
Realizzazione segnaletica di deviazione
Realizzazione apprestamenti di cantiere
Pulizia canalette
Fresatura tappeto, binder e base
Idraulica, scavi, demolizioni, realizzazione nuove tubazioni
Stabilizzazione a calce e cemento del sottofondo
Esecuzione di strato di Base rigenerato a freddo
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Binder
Realizzazione nuove canalette e cordolo in congl. bitum.
Stesa mano di attacco ed esecuzione di strato di Usura
Realizzazione segnaletica orizzontale
Smontaggio cantiere e ripristino circolazione ordinaria
TOTALE GIORNI 160
COMMITTENTE

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO


(Redatto ai sensi dell’art. 100 del D.Lgs 81/08 e
succ. mod. ed int. – DPR 222/03)

S S.S. 3 bis “Tiberina” S.G.C. E/45


Lavori di risanamento profondo, rinforzo del piano viabile,
OGGETTO: ripristino di banchine laterali, sistemazione dell’idraulica
di piattaforma, segnaletica orizzontale (Accordo Quadro 6 –
Tratto Umbro) dal km 87+000 al km 93+760 in carreggiata
Sud.

ALLEGATO 2 COSTI della SICUREZZA


importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


1 SIC.01.02.005.a SPOGLIATOIO PREFABBRICATO CON SERVIZIO
IGIENICO nolo, su piano opportunamente predisposto per
tutta la durata del cantiere, di spogliatoio con servizio igienico
prefabbricato delle dimensioni esterne minime 410x240x240
cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich
di tamponamento e copertura grecati dello spessore minimo di
40 mm, partizioni interne, serramenti interni ed esterni in
alluminio, pavimento vinilico e completi di tutte le distribuzioni
impiantistiche. La dotazione idrico-sanitaria sarà comprensiva
di servizio igienico composto da tazza wc, od in alternativa
vaso alla turca, lavabo e boiler completi di ogni accessorio. Nel
prezzo si intendono compresi e compensati: - gli oneri per il
carico e lo scarico;- - ogni genere di trasporto; - il
posizionamento in cantiere; - ogni genere di allacciamento alle
reti tecnologiche; - le pulizie periodiche; - lo sgombero a fine
cantiere; - la raccolta differenziata del materiale di risulta; - il
conferimento con trasporto in discarica autorizzata del
materiale di risulta; - l'indennità di discarica; - il puntuale e
scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia
antinfortunistica nei cantieri edili e quanto altro necessario per
dare il prefabbricato in efficienza per tutta la durata del
cantiere. Sono escluse la predisposizione del piano di posa e
l'arredo dello spogliatoio che saranno valutati separatamente
PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 2,00
Sommano cad 2,00 334,30 668,60
2 SIC.01.02.005.b SPOGLIATOIO PREFABBRICATO CON SERVIZIO
IGIENICO nolo, su piano opportunamente predisposto per
tutta la durata del cantiere, di spogliatoio con servizio igienico
prefabbricato delle dimensioni esterne minime 410x240x240
cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich
di tamponamento e copertura grecati dello spessore minimo di
40 mm, partizioni interne, serramenti interni ed esterni in
alluminio, pavimento vinilico e completi di tutte le distribuzioni
impiantistiche. La dotazione idrico-sanitaria sarà comprensiva
di servizio igienico composto da tazza wc, od in alternativa
vaso alla turca, lavabo e boiler completi di ogni accessorio. Nel
prezzo si intendono compresi e compensati: - gli oneri per il
carico e lo scarico;- - ogni genere di trasporto; - il
posizionamento in cantiere; - ogni genere di allacciamento alle
reti tecnologiche; - le pulizie periodiche; - lo sgombero a fine
cantiere; - la raccolta differenziata del materiale di risulta; - il
conferimento con trasporto in discarica autorizzata del
materiale di risulta; - l'indennità di discarica; - il puntuale e
scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia
antinfortunistica nei cantieri edili e quanto altro necessario per
dare il prefabbricato in efficienza per tutta la durata del
cantiere. Sono escluse la predisposizione del piano di posa e
l'arredo dello spogliatoio che saranno valutati separatamente
PER OGNI MESE IN PIÙ O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 5,00 10,00


Sommano cad 10,00 150,90 1 509,00
3 SIC.01.02.010.a SOVRAPPREZZO SPOGLIATOIO PREFABBRICATO
PER ARREDO maggiorazione al nolo di spogliatoio
prefabbricato di qualsiasi dimensione per la dotazione di arredi
e complementi da spogliatoio idonei per minimo otto postazione
di lavoro.Ciascuna dotazione sarà costituita dai seguenti
elementi: - tavolo dimensioni 160x80 cm; - n. 4 sedie di tipo
comune; - n. 4 armadi metallici ciascuno da due posti
dimensioni 60x50x180 cm; - panca con appendiabiti per otto
persone dimensioni 160x40x200 cm. Nel sovrapprezzo si
intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo
scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo smontaggio a
fine cantiere PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina"


cad 2,00 2,00
cad 2,00 256,40 512,80
4 SIC.01.02.010.b SOVRAPPREZZO SPOGLIATOIO PREFABBRICATO
PER ARREDO maggiorazione al nolo di spogliatoio
prefabbricato di qualsiasi dimensione per la dotazione di arredi
e complementi da spogliatoio idonei per minimo otto postazione
di lavoro.Ciascuna dotazione sarà costituita dai seguenti
elementi: - tavolo dimensioni 160x80 cm; - n. 4 sedie di tipo
comune; - n. 4 armadi metallici ciascuno da due posti
dimensioni 60x50x180 cm; - panca con appendiabiti per otto
persone dimensioni 160x40x200 cm. Nel sovrapprezzo si
intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo
scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo smontaggio a
fine cantiere PER OGNI MESE IN PIÙ O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 5,00 10,00


Sommano cad 10,00 26,26 262,60

Pagina 1 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


5 SIC.01.02.015.a UFFICIO PREFABBRICATO nolo, su piano opportunamente
predisposto per tutta la durata del cantiere, di ufficio
prefabbricato delle dimensioni esterne minime 510x240x240
cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich
di
tamponamento e copertura dello spessore minimo di 40 mm,
partizioni interne, serramenti interni ed esterni in alluminio,
pavimento vinilico e completi di tutte le distribuzioni
impiantistiche. Nel prezzo si intendono compresi e compensati: -
gli oneri per il carico e lo scarico ogni genere di trasporto; - il
posizionamento in cantiere; - tutti gli allacciamenti
impiantistici; - le pulizie;- il ritiro del materiale di risulta - le
pulizie periodiche; - il puntuale e scrupoloso rispetto delle
normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri edili e
quanto altro necessario per dare il prefabbricato in efficienza
per tutta la durata del cantiere. Sono escluse la predisposizione
del piano di posa e l'arredo dell'ufficio che saranno valutati
separatamente PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 2,00
Sommano cad 2,00 284,40 568,80
6 SIC.01.02.015.b UFFICIO PREFABBRICATO nolo, su piano opportunamente
predisposto per tutta la durata del cantiere, di ufficio
prefabbricato delle dimensioni esterne minime 510x240x240
cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich
di
tamponamento e copertura dello spessore minimo di 40 mm,
partizioni interne, serramenti interni ed esterni
in alluminio, pavimento vinilico e completi di tutte le
distribuzioni impiantistiche. Nel prezzo si intendono compresi e
compensati: - gli oneri per il carico e lo scarico ogni genere di
trasporto; - il posizionamento in cantiere; - tutti gli
allacciamenti impiantistici; - le pulizie;- il ritiro del materiale di
risulta - le pulizie periodiche; - il puntuale e scrupoloso rispetto
delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri
edili e quanto altro necessario per dare il prefabbricato in
efficienza per tutta la durata del cantiere. Sono escluse la
predisposizione del piano di posa e l'arredo dell'ufficio che
saranno valutati separatamente PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 5,00 10,00
Sommano cad 10,00 113,20 1 132,00
7 SIC.01.02.020.a SOVRAPPREZZO UFFICIO PREFABBRICATO PER
ARREDO maggiorazione al nolo di ufficio prefabbricato di
qualsiasi dimensione per la dotazione minima di arredi e
complementi da ufficio costituenti ciascuna postazione di
lavoro. Ciascuna postazione di lavoro sarà costituita dai
seguenti elementi: - tavolo operativo dimensioni 160x80 cm;
- sedia girevole a 5 raggi; - raccordo angolare a 90°; - porta
computer dimensioni 80x80 cm; - cassettiera a 3 cassetti
40x50x60 cm; - armadio alto a 2 ante 80x40x180 cm. Nel
sovrapprezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per
il carico e lo scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo
smontaggio a fine cantiere PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 2,00
Sommano cad 2,00 277,70 555,40
8 SIC.01.02.020.b SOVRAPPREZZO UFFICIO PREFABBRICATO PER
ARREDO maggiorazione al nolo di ufficio prefabbricato di
qualsiasi dimensione per la dotazione minima di arredi e
complementi da ufficio costituenti ciascuna postazione di
lavoro. Ciascuna postazione di lavoro sarà costituita dai
seguenti elementi: - tavolo operativo dimensioni 160x80 cm;
- sedia girevole a 5 raggi; - raccordo angolare a 90°; - porta
computer dimensioni 80x80 cm; - cassettiera a 3 cassetti
40x50x60 cm; - armadio alto a 2 ante 80x40x180 cm. Nel
sovrapprezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per
il carico e lo scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo
smontaggio a fine cantiere PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 5,00 10,00
Sommano cad 10,00 18,83 188,30

Pagina 2 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


9 SIC.01.02.025.a BAGNO CHIMICO PORTATILE costruito in polietilene ad
alta densità, privo di parti significative metalliche. Da utilizzare
in luoghi dove non è presente la rete pubblica fognaria.
Illuminazione interna del vano naturale tramite tetto traslucido.
Le superfici interne ed esterne del servizio igienico devono
permettere una veloce e pratica pulizia. Deve essere garantita
una efficace ventilazione naturale e un sistema semplice di
pompaggio dei liquami. Il bagno deve essere dotato di 2
serbatoi separati, uno per la raccolta liquami e l'altro per il
contenimento dell'acqua pulita necessaria per il risciacquo del
wc, azionabile tramite pedale a pressione posto sulla pedana del
box. Sono compresi: - l'uso per la durata delle fasi di lavoro che
lo richiedono al fine di garantire l'igiene dei lavoratori;-

il montaggio e lo smontaggio anche quando, per motivi legati


alla sicurezza e l'igiene dei lavoratori, queste azioni vengono
ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito della
evoluzione dei medesimi; - il documento che indica le istruzioni
per l'uso e la manutenzione; - il trasporto presso il cantiere;- la
preparazione della base di appoggio; - l'uso dell'autogrù per la
movimentazione e la collocazione nell'area predefinita e per
l'allontanamento a fine opera. Dimensioni esterne massime m
1,10 x 1,10 x 2,30 circa. Il bagno chimico ed i relativi accessori
sono e restano di proprietà dell'impresa. È inoltre compreso
quanto altro occorre per l'utilizzo del box chimico portatile.
Misurato al mese o frazione di mese per assicurare la corretta
organizzazione del cantiere anche al fine di garantire la salute e
l'igiene dei lavoratori PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 2,00


Sommano cad 2,00 289,00 578,00
10 SIC.01.02.025.b BAGNO CHIMICO PORTATILE costruito in polietilene ad
alta densità, privo di parti significative metalliche. Da utilizzare
in luoghi dove non è presente la rete pubblica fognaria.
Illuminazione interna del vano naturale tramite tetto traslucido.
Le superfici interne ed esterne del servizio igienico devono
permettere una veloce e pratica pulizia. Deve essere garantita
una efficace ventilazione naturale e un sistema semplice di
pompaggio dei liquami. Il bagno deve essere dotato di 2
serbatoi separati, uno per la raccolta liquami e l'altro per il
contenimento dell'acqua pulita necessaria per il risciacquo del
wc, azionabile tramite pedale a pressione posto sulla pedana del
box. Sono compresi: - l'uso per la durata delle fasi di lavoro che
lo richiedono al fine di garantire l'igiene dei lavoratori;- il
montaggio e lo smontaggio anche quando, per motivi legati alla
sicurezza e l'igiene dei lavoratori, queste azioni vengono
ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito della
evoluzione dei medesimi; - il documento che indica le istruzioni
per l'uso e la manutenzione; - il trasporto presso il cantiere;- la
preparazione della base di appoggio; - l'uso dell'autogrù per la
movimentazione e la collocazione nell'area predefinita e per
l'allontanamento a fine opera. Dimensioni esterne massime m
1,10 x 1,10 x 2,30 circa. Il bagno chimico ed i relativi accessori
sono e restano di proprietà dell'impresa. È inoltre compreso
quanto altro occorre per l'utilizzo del box chimico portatile.
Misurato al mese o frazione di mese per assicurare la corretta
organizzazione del cantiere anche al fine di garantire la salute e
l'igiene dei lavoratori PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 2,00 5,00 10,00
Sommano cad 10,00 70,30 703,00
11 SIC.01.03.001 RECINZIONE IN POLIETILENE realizzata con rete in
polietilene alta densità, peso 240 g/mq, resistente ai raggi
ultravioletti, indeformabile, colore arancio, sostenuta da
appositi paletti di sostegno in ferro zincato fissati nel terreno a
distanza di m 1. Allestimento in opera, compreso montaggio,
manutenzione, la rimozione e il ritiro del materiale a fine lavori.
Costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori

S.S. 3 bis "Tiberina"


per delimitazione sone di scavo per attraversamenti idraulici ed
in corrispondenza di tombini, ponti, viadotti. mq 200,00 1,00 200,00
Sommano mq 200,00 6,00 1 200,00
12 SIC.04.03.030.1.a DELIMITAZIONE DI ZONE DI CANTIERE sono compresi:
- il piazzamento e la successiva rimozione di ogni elemento;
- il riposizionamento a seguito di spostamenti;
- la sostituzione in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti;
- la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di
riferimento; - l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di
lavoro CON ELEMENTI IN CLS TIPO NEW JERSEY PER
IL PRIMO MESE O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina"


per chiusura varchi ricadenti in area di cantiere ml 3,00 40,00 120,00
confinamamenti materiali stoccati in cantiere ml 200,00 200,00
Sommano ml 320,00 15,27 4 886,40

Pagina 3 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


13 SIC.04.03.030.1.b DELIMITAZIONE DI ZONE DI CANTIERE sono compresi:
- il piazzamento e la successiva rimozione di ogni elemento;
- il riposizionamenti a seguito di spostamenti; - la sostituzione
in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti,; - la
manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di
riferimento; - l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di
lavoro CON ELEMENTI IN CLS TIPO NEW JERSEY PER
OGNI MESE IN PIÙ O FRAZIONE

S.S. 3 bis "Tiberina"


per chiusura varchi ricadenti in area di cantiere ml 3,00 40,00 120,00
confinamamenti materiali stoccati in cantiere ml 200,00 200,00
Sommano ml 320,00 5,24 1 676,80
14 SIC.04.05.005.b CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO completa di presidi
chirurgici e farmaceutici secondo le disposizioni di legge.
Sono compresi: - l'uso per la durata della fase che prevede la
presenza in cantiere di questo presidio al fine di garantire un
immediato primo intervento assicurando meglio la sicurezza e
l'igiene dei lavoratori; - il reintegro del contenuto; - il
mantenimento in un luogo facilmente accessibile ed
igienicamente idoneo; - l'allontanamento a fine opera. È inoltre
compreso quanto altro occorre per l'utilizzo della cassetta di
medicazione, limitatamente al periodo temporale previsto dalla
fase di lavoro. Misurata cadauno per assicurare la corretta
organizzazione del cantiere e al fine di garantire la sicurezza,
l'igiene e la salute dei lavoratori. Per tutta la durata dei lavori
PER OLTRE DUE DIPENDENTI

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 3,00 3,00


Sommano cad 3,00 220,00 660,00
15 SIC.04.06.001.1.a ESTINTORE A POLVERE 12 KG PRESSURIZZATA
classe B C E da 12 kg, omologato M.I. DM 20/12/82, con
valvola a pulsante, valvola di sicurezza a molla e manometro di
indicazione di carica, dotato di sistema di controllo della
pressione tramite valvola di non ritorno a monte del manometro.
Costo di utilizzo mensile PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 4,00 4,00
Sommano cad 4,00 22,00 88,00
16 SIC.04.06.001.1.b ESTINTORE A POLVERE 12 KG PRESSURIZZATA
classe B C E da 12 kg, omologato M.I. DM 20/12/82, con
valvola a pulsante, valvola di sicurezza a molla e manometro di
indicazione di carica, dotato di sistema di controllo della
pressione tramite valvola di non ritorno a monte del manometro.
Costo di utilizzo mensile PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 4,00 3,00 12,00
Sommano cad 12,00 4,00 48,00
17 SIC.05.01.001.a ASSEMBLEE assemblea tra responsabili della sicurezza delle
imprese che concorrono ai lavori del cantiere e i lavoratori sui
contenuti dei piani di sicurezza e il coordinamento delle attività
di prevenzione da svolgersi all'inizio dei lavori COSTO
ORARIO AD PERSONAM PER OGNI RESPONSABILE

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 1,00 4,00 2,00 8,00


Sommano cad 8,00 33,57 268,56
18 SIC.05.01.001.b ASSEMBLEE assemblea tra responsabili della sicurezza delle
imprese che concorrono ai lavori del cantiere e i lavoratori sui
contenuti dei piani di sicurezza e il coordinamento delle attività
di prevenzione da svolgersi all'inizio dei lavori COSTO AD
PERSONAM LAVORATORI l'assemblea anche tra
coordinatore e lavoratori da svolgersi eventualmente all'inizio di
ogni fase lavorativa in relazione alla sua complessità

S.S. 3 bis "Tiberina" - N. 10 DIPENDENTI cad 10,00 4,00 2,00 80,00


Sommano cad 80,00 23,24 1 859,20
19 SIC.05.02.001.a INFORMAZIONI ai lavoratori per ogni singola fase lavorativa
prevedibile COSTO ORARIO DI OGNI RESPONSABILE

S.S. 3 bis "Tiberina" cad 1,00 10,00 1,00 10,00


Sommano cad 10,00 33,57 335,70
20 SIC.05.02.001.b INFORMAZIONI ai lavoratori per ogni singola fase lavorativa
prevedibile COSTO ORARIO DI OGNI LAVORATORE

S.S. 3 bis "Tiberina" - N. 10 DIPENDENTI cad 10,00 10,00 1,00 100,00


Sommano cad 100,00 23,24 2 324,00
21 SIC.05.02.002 DIRIGENZA E CONTROLLO da parte dell'impresa per
l'attuazione dei piani operativi e di quant'altro necessario alla
sicurezza delle attività nel cantiere. Costo ad personam
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 1,00 115,00 8,00 920,00
Sommano cad 920,00 28,41 26 137,20
22 SIC.05.03.001 SERVIZIO SORVEGLIANZA SANITARIA svolto dal
medico competente per gli adempimenti generali di cui al
D.Lgs. 81/08, compresi gli accertamenti preventivi e periodici
di idoneità ed il rilascio della relativa documentazione.Valore
medio per lavoratore annuo, assoggettato o meno a sorveglianza
sanitaria
S.S. 3 bis "Tiberina" cad 10,00 0,44 4,40
Sommano cad 4,40 103,29 454,48

Pagina 4 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


23 SIC.04.02.001.1.a SEGNALE TRIANGOLARE O OTTAGONALE IN
LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2
LATO/DIAMETRO CM 60
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro
PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 4,00 2,00 8,00
Segnalazione percorsi e ostacoli all'inteno del cantiere cad 4,00 6,00 24,00
Per chiusura svincoli cad 2,00 3,00 6,00
Sommano cad 38,00 20,22 768,36
24 SIC.04.02.001.1.b SEGNALE TRIANGOLARE O OTTAGONALE IN
LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2
LATO/DIAMETRO CM 60
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 3,00 2,00 6,00
Segnalazione percorsi e ostacoli all'inteno del cantiere e per
chiusura svincoli cad 3,00 6,00 18,00
Per chiusura svincoli cad 1,00 3,00 3,00
Sommano cad 27,00 4,29 115,83
25 SIC.04.02.001.3.a SEGNALE TRIANGOLARE O OTTAGONALE IN
LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2
LATO/DIAMETRO CM.120.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro
PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 4,00 4,00 16,00
Sommano cad 16,00 42,68 682,88
26 SIC.04.02.001.3.b SEGNALE TRIANGOLARE O OTTAGONALE IN
LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2
LATO/DIAMETRO CM.120.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 3,00 4,00 12,00
Sommano cad 12,00 9,05 108,60

Pagina 5 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


27 SIC.04.02.005.3.a SEGNALE CIRCOLARE O ROMBOIDALE IN LAMIERA
DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2 LATO/DIAMETRO
CM.90.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 4,00 18,00 72,00
Per ogni fase di cantiere - Tavola 25 DM 10/07/2002 -
Delineatori scambio cad 4,00 8,00 32,00
Stop rampe ingresso svincoli cad 2,00 2,00 4,00
Segnaletica direzionale chiusura svincoli cad 2,00 4,00 8,00
Sommano cad 116,00 43,06 4 994,96
28 SIC.04.02.005.3.b SEGNALE CIRCOLARE O ROMBOIDALE IN LAMIERA
DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2 LATO/DIAMETRO
CM.90.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 3,00 18,00 54,00
Tavola 25 DM 10/07/2002 - Delineatori scambio cad 3,00 8,00 24,00
Stop rampe ingresso svincoli cad 1,00 2,00 2,00
Segnaletica direzionale chiusura svincoli cad 1,00 4,00 4,00
Sommano cad 84,00 9,13 766,92
29 SIC.04.02.005.2.a SEGNALE CIRCOLARE O ROMBOIDALE IN LAMIERA
DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2 LATO/DIAMETRO
CM.60.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 4,00 10,00 40,00
Sommano cad 40,00 25,86 1 034,40
30 SIC.04.02.005.2.b SEGNALE CIRCOLARE O ROMBOIDALE IN LAMIERA
DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2 LATO/DIAMETRO
CM.60.
scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella
parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con
pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del
cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti
divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e
soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m.
e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista;
- i sostegni (fissi o mobili) per i segnali;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento;
- l'allontanamento a fine lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad 3,00 10,00 30,00
Sommano cad 30,00 5,48 164,40

Pagina 6 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


31 SIC.04.02.010.3.a PANNELLO AGGIUNTIVO, INTEGRATIVO E DI
INDICAZIONE IN LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10
PELL.CL.2 scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a
fuoco nella parte posteriore, interamente rivestito nella parte
anteriore con pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o
all'interno del cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i
simboli indicanti divieti, avvertimenti, prescrizioni, indicazioni,
sicurezza, salvataggio e soccorso indicati nel Codice della
Strada e nel Dgs 81/08 e s.m. e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista; - i sostegni (fissi o mobili) per i
segnali; - la manutenzione per tutto il periodo della fase di
lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento; - l'allontanamento a fine lavoro DA 0,91 A
3,00 MQ DI SUPERFICIE PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 - Tabelle restringimento mq 4,00 1,22 5,00 24,40

Indicazione chiusura svincoli anche su strade secondarie mq 2,00 1,22 6,00 14,64
Sommano mq 39,04 73,50 2 869,44
32 SIC.04.02.010.3.b PANNELLO AGGIUNTIVO, INTEGRATIVO E DI
INDICAZIONE IN LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10
PELL.CL.2 scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a
fuoco nella parte posteriore, interamente rivestito nella parte
anteriore con pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o
all'interno del cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i
simboli indicanti divieti, avvertimenti, prescrizioni, indicazioni,
sicurezza, salvataggio e soccorso indicati nel Codice della
Strada e nel Dgs 81/08 e s.m. e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista; - i sostegni (fissi o mobili) per i
segnali; - la manutenzione per tutto il periodo della fase di
lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento; - l'allontanamento a fine lavoro DA 0,91 A
3,00 MQ DI SUPERFICIE PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 - Tabelle restringimento mq 3,00 1,22 5,00 18,30

Indicazione chiusura svincoli anche su strade secondarie mq 1,00 1,22 6,00 7,32
Sommano mq 25,62 15,59 399,42
33 SIC.04.02.010.2.a PANNELLO AGGIUNTIVO, INTEGRATIVO E DI
INDICAZIONE IN LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10
PELL.CL.2 scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a
fuoco nella parte posteriore, interamente rivestito nella parte
anteriore con pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o
all'interno del cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i
simboli indicanti divieti, avvertimenti, prescrizioni, indicazioni,
sicurezza, salvataggio e soccorso indicati nel Codice della
Strada e nel Dgs 81/08 e s.m. e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista; - i sostegni (fissi o mobili) per i
segnali; - la manutenzione per tutto il periodo della fase di
lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento; - l'allontanamento a fine lavoro DA 0,26 A
0,90 MQ DI SUPERFICIE PER IL PRIMO MESE O
FRAZIONE

Segnaletica per protezione collettiva


Tavola 25 DM 10/07/2002 - Tabelle restringimento mq 4,00 0,54 5,00 10,80
indicazione percorsi alternativi frecce mq 2,00 0,39 6,00 4,68
Transenne chiusure svincoli 2,00 0,30 4,00 2,40
Sommano mq 17,88 71,98 1 287,00
34 SIC.04.02.010.2.b PANNELLO AGGIUNTIVO, INTEGRATIVO E DI
INDICAZIONE IN LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10
PELL.CL.2 scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a
fuoco nella parte posteriore, interamente rivestito nella parte
anteriore con pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o
all'interno del cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i
simboli indicanti divieti, avvertimenti, prescrizioni, indicazioni,
sicurezza, salvataggio e soccorso indicati nel Codice della
Strada e nel Dgs 81/08 e s.m. e i. Nel prezzo sono compresi:
- l'uso per la durata prevista; - i sostegni (fissi o mobili) per i
segnali; - la manutenzione per tutto il periodo della fase di
lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento; - l'allontanamento a fine lavoro DA 0,26 A
0,90 MQ DI SUPERFICIE PER OGNI MESE IN PIÙ O
FRAZIONE
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 - Tabelle restringimento mq 3,00 0,54 5,00 8,10
indicazione percorsi alternativi frecce mq 1,00 0,39 6,00 2,34
Transenne chiusure svincoli 1,00 0,30 4,00 1,20
Sommano mq 11,64 15,26 177,63

Pagina 7 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


35 SIC.04.03.005 DELINEATORE Flessibile in gomma bifacciale, con 6 inserti
di rifrangenza di classe II (in osservanza del Regolamento di
attuazione del Codice della strada, fig. II 392), utilizzati per
delineare zone di lavoro di lunga durata, deviazioni,
incanalamenti e separazioni dei sensi di marcia.
Sono compresi:
- allestimento in opera e successiva rimozione di ogni
delineatore con utilizzo di idoneo collante; -il riposizionamenti
a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia;
- la sostituzione in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti;
- la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di
riferimento;
- l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro.
Misurato cadauno per giorno, posto in opera per la durata della
fase di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.

Segnaletica per protezione collettiva


Tavola 25 DM 10/07/2003 cad/gg 500,00 160,00 80000,00
Sommano cad/gg 80 000,00 0,40 32 000,00
36 SIC.04.03.010 STRISCE ANTISCIVOLO AUTOADESIVE In granuli di
silicio, per gradini, rampe, ecc.,fornite e poste in opera.
Sono compresi:
- l'uso per la durata della fase che prevede l'applicazione delle
strisce al fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere
garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro.
Dimensioni di riferimento: larghezza mm 25.
È inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo
temporaneo delle strisce.
Misurate a metro lineare di strisce poste in opera, al fine di
garantire la sicurezza dei lavoratori.
Segnaletica per protezione collettiva
Per ogni fase di cantiere - Tavola 25 DM 10/07/2002 m 4,00 600,00 2400,00
Sommano m 2 400,00 1,22 2 928,00
37 SIC.04.03.001.b CONI IN GOMMA- CONO ALTEZZA CM 50 strisce
bianche e rosse con rifrangenza di classe II (in osservanza del
Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 396),
utilizzati per delineare zone di lavoro, percorsi, accessi o
operazioni di manutenzione ordinaria di breve durata.
Sono compresi:
- il piazzamento e la successiva rimozione di ogni cono;
- il riposizionamento a seguito di spostamenti provocati da
mezzi in marcia;
- la sostituzione in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti;
- la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di
riferimento;
- l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro.
Misurato cadauno per giorno, posto in opera per la durata della
fase di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.

Segnaletica per protezione collettiva


Per la durata dei lavori - Tavola 25 DM 10/07/2003 cad/gg 160,00 40,00 6400,00
Sommano cad/gg 6 400,00 0,35 2 240,00
38 SIC.04.04.001 LAMPEGGIANTE DA CANTIERE A LED Di colore giallo o
rosso, con alimentazione a batterie, emissione luminosa a 360°,
fornito e posto in opera.
Sono compresi:
- l'uso per la durata della fase che prevede il lampeggiante al
fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere garantendo
meglio la sicurezza dei lavoratori;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'allontanamento a fine fase di lavoro.
È inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo
temporaneo del lampeggiante.
Misurate per ogni giorno di uso, per la durata della fase di
lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad /gg 160,00 83,00 13280,00
Sommano cad /gg 13 280,00 0,85 11 288,00
39 SIC.04.03.015 SACCHETTI DI ZAVORRA Per cartelli stradali, forniti e
posti in opera.
Sono compresi:
- l'uso per la durata della fase che prevede il sacchetto di
zavorra al fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere
garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori;
- la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine
di garantirne la funzionalità e l'efficienza;
- l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro.
Dimensioni standard: cm 60 x 40, capienza Kg. 25,00.
È inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo
temporaneo dei sacchetti.
Misurati per ogni giorno di uso, per la durata della fase di
lavoro al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.
Segnaletica per protezione collettiva
Tavola 25 DM 10/07/2002 cad /gg 160,00 83,00 13280,00
Sommano cad /gg 13 280,00 0,25 3 320,00

Pagina 8 di 10
importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


40 SIC.04.02.020 TABELLE LAVORI da apporre nei cantieri per
l'individuazione dei responsabili, dell'opera e dei costi e tempi
esecutivi, di dimensioni 200x150 cm, in lamiera di acciaio
spessore 10/10 mm a rifrangenza classe I;
per tutto il periodo dei lavori.

mq 1,00 2,00 3,00 6,00


Sommano mq 6,00 21,69 130,14 111 892,82
Oneri aggiuntivi della sicurezza per Covid-19
Fornitura e posa in opera di segnaletica informativa COVID-19
41 SIC.06.055.1.c CARTELLONISTICA Fornitura e posa in opera
cartellonistica di prescrizione, obblighi, di avvertimento e
indicazioni procedure Covid-19 per l'intera durata dei lavori da
ancorare su pareti o su el cantiere rettangolare/quadrato.
- DI DIMENSIONE MINIMA FORMATO 50x70 O
COMUNQUE MQ 0,35
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata
pari a 3 segnali per ogni fase cad 3,00 3,00 9,00
Sommano cad 9,00 5,20 46,80
Fornitura e posa in opera di postazioni fisse o mobili per il lavaggio delle mani poste in prossimità degli ingressi di cantiere, luoghi comuni, mense, ecc.
42 SIC.06.030 DISPENSER DI SOLUZIONI IDROALCOLICHE Fornitura
e installazione di dispenser di soluzioni idroalcoliche o altro
prodotto idoneo, nel rispetto di quanto disciplinato dal
Ministero della Salute e dalle normative di riferimento emanate
in materia, esclusa la fornitura dei prodotti igienizzanti. Prezzo
per dispenser manuale da parete con capienza 500ml integrato
da cartello dedicato, da affiggere a parete o su supporto.

S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata


Distribuiti sul cantiere cad 4,00 4,00
Sommano cad 4,00 29,88 119,52
43 SIC.06.035 SOLUZIONE DISINFETTANTE IN GEL PER
IGIENIZZAZIONE MANI Fornitura di prodotti classificati
"Biocidi" per l'igiene umana o come PMC (Presidio Medico
Chirurgico) conforme al regolamento (UE) 528/2012 e al DPR
392/1998, a base di etanolo (Alcool Etilico), ipocloruro di
Sodio, Propan-2-olo (Alcool isopropilico), Perossido di
Idrogeno (acqua ossigenata), ammonio quaternario e acido
lattico in contenitori con tappo. Il presente articolo si intende
comprensivo degli oneri per il riempimento dei dispenser
(dispenser pagato a parte).
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata
Previste n° 5 applicazioni al giorno, da circa 5 ml l'una:
- Dose giornaliera pro/capite = 0,005 x 5 = 0,025
litri/gg./persona;
- Largh. = durata cantiere; l 0,03 160,00 10,00 48,00
Sommano l 48,00 7,00 336,00
Pulizia e sanificazione nel cantiere (spogliatoi, luoghi comuni, attrezzature mezzi d’opera, ecc.)
44 SIC.06.040.a SANIFICAZIONE AMBIENTI CHIUSI Fatto da ditte
specializzate per sanificare ambienti chiusi mediante operazioni
previste di cui al comma 1 lettera b) del Decreto Ministeriale
07/07/1997 n 274 che definisce l'attività di disinfestazione
quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e
operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante la
distruzione o inattivazione di microorganismi patogeni.
Trattamento eseguito da scegliere con i seguenti prodotti
contenenti:
- ipoclorito di sodio diluito al 0,1%;
- etanolo al 70%;
- perossido di idrogeno al 0,1%.
Il prezzo non comprende le operazioni connesse strettamente
alla pulizia degli ambienti, in quanto riconducibili ad
adempimenti di natura igienico-sanitaria obbligatori, già
compresi nel prezzo a nolo dell'apprestamento compensato con
altra voce di Elenco Prezzi, mentre comprende i prodotti e i DPI
necessari per le operazioni di disinfezione e lo smaltimento del
materiale di risulta.
- DEI LOCALI AD USO SERVIZI
IGIENICOASSISTENZIALI
INCLUSO MENSE E SPOGLIATOI

S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata

Spogliatoio (previsione 2 sanificazioni ogni 30 gg.) mq 2,00 2,00 3,00 10,00 120,00
Ufficio (previsione 2 sanificazioni ogni 30 gg.) mq 2,00 2,00 3,00 10,00 120,00
Sommano mq 240,00 1,08 259,20

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importi

n. d'ordine
Parti altezza prezzo
n. elenco prezzi indicazione dei lavori e delle provviste U.M. Lunghezza Larghezza quantità
Uguali peso unitario parziale Totale

Costi della sicurezza non soggetti a ribasso


45 SIC.06.040.b SANIFICAZIONE AMBIENTI CHIUSI Fatto da ditte
specializzate per sanificare ambienti chiusi mediante operazioni
previste di cui al comma 1 lettera b) del Decreto Ministeriale
07/07/1997 n 274 che definisce l'attività di disinfestazione
quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e
operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante la
distruzione o inattivazione di microorganismi patogeni.
Trattamento eseguito
da scegliere con i seguenti prodotti contenenti:
- ipoclorito di sodio diluito al 0,1%;
- etanolo al 70%;
- perossido di idrogeno al 0,1%.
Il prezzo non comprende le operazioni connesse strettamente
alla pulizia degli ambienti, in quanto riconducibili ad
adempimenti di natura igienico-sanitaria obbligatori, già
compresi nel prezzo a nolo ell'apprestamento compensato con
altra voce di Elenco Prezzi, mentre comprende i prodotti e i DPI
necessari per le operazioni di disinfezione e lo smaltimento del
materiale di risulta.
- DEL GABINETTO DI CANTIERE
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata Sud
presenti sul cantiere (previsione 2 sanificazioni ogni 30 gg.) cad 2,00 10,00 20,00
Sommano cad 20,00 2,84 56,80
46 SIC.06.045 DISINFESTAZIONE DELL'ABITACOLO O DELLA
CABINA DI GUIDA DELL'AUTOMEZZO Utilizzati nel
cantiere di uso comune, compresi comandi esterni tipo
dispositivi per azionamento macchine mediante operazioni
previste di cui al comma 1 lettera b) del Decreto Ministeriale
07/07/1997 n. 274. Trattamento eseguito da scegliere con i
seguenti prodotti contenenti:
- ipoclorito di sodio diluito al 0,1%;
- etanolo al 70%;
- perossido di idrogeno al 0,1%.
Il presente articolo comprende i prodotti e i DPI necessari per le
operazioni di disinfezione e lo smaltimento del materiale di
risulta. Prezzo cadauno con periodicità inserita nel PSC.

S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata


Mezzi (previsione 2 sanificazioni ogni 30 gg.) cad 5,00 10,00 50,00
Sommano cad 50,00 2,77 138,50
Fornitura di dispositivi di protezione individuale per soggetti afferenti a diverse imprese operanti a distanza inferiore ad un metro
47 SIC.06.005.a MASCHERA DI PROTEZIONE DELLE VIE AEREE
Fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le
lavorazioni interferenti. Sono compresi:
- l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei
lavoratori;
- la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo
dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni
interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento;
- lo smaltimento a fine opera.
Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. È inoltre
compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del
dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato,
limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal
Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di
lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei
lavoratori. Il DPI deve essere accompagnato dal Certificato
valido di attestazione della Conformità emesso ai sensi del
Regolamento UE 425/2016 da un organismo notificato.
TIPO FFP2 SENZA VALVOLA Certificata CE ai sensi della
UNI EN 149, o nel caso non siano provviste di marcatura CE,
devono avere
l'attestazione di INAIL di rispondenza alle norme vigenti ai
sensi dell'art. 15 DL n.18 del 17 Marzo 2020.
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata
Una al giorno per ogni operaio cad 1,00 10,00 160,00 1 600,00
Sommano cad 1 600,00 1,85 2 960,00
48 SIC.06.010 GUANTI DI PROTEZIONE- CON PELLICOLA IN
NITRILE/LATTICE O MATERIALE ELASTOMERICO
(DPI III CAT)
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata
Due al giorno per ogni operaio cad 2,00 10,00 160,00 3 200,00
Sommano cad 3 200,00 0,07 224,00
49 SIC.06.050 PRODOTTO PER LA DISINFEZIONE DEGLI
STRUMENTI DI LAVORO IN PRESENZA DI CASO
CONFERMATO COVID-19
Utilizzati nel cantiere di uso comune, fatta da ditte specializzate
mediante operazioni previste di cui al comma 1 lettera b) art. 1
del Decreto Ministeriale 07/07/1997 n. 274.
Trattamento eseguito scegliendo almeno tra i seguenti prodotti
contenenti:
- ipoclorito di sodio diluito al 0,1%;
- etanolo al 70%;
- perossido di idrogeno al 0,1%.
Il presente articolo comprende i prodotti e i DPI necessari per le
operazioni di disinfezione e lo smaltimento del materiale di
risulta.
In presenza di caso confermato COVID-19.
S.S. 3 bis "Tiberina" carreggiata
Due lt/giorno lt 2,00 5,00 10,00 100,00
Sommano lt 100,00 0,52 52,00 4 192,82
Sommano € 116 085,64

IL C.S.P.
(geom. Maurizio Romilini)

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