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CONVENZIONE

SUI DIRITTI
DELL’ INFANZIA E
DELL’ ADOLESCENZA
CONVENZIONE
SUI DIRITTI
DELL’ INFANZIA E
DELL’ ADOLESCENZA
Convenzione sui diritti
dell’ infanzia e dell’ adolescenza

Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20


novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio
1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre
1991. La Convenzione esprime un consenso su quali sono gli
obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei con-
fronti dell’infanzia.

La traduzione italiana qui riprodotta è quella pubblicata sulla


Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 1991. UNICEF Italia sottolinea
che sarebbe preferibile tradurre il termine inglese “child”, an-
ziché con “fanciullo”, con “bambino, ragazzo e adolescente”.
PREAMBOLO
Gli Stati parti alla presente Convenzione

Considerando che, in conformità con i principi proclamati nella Carta delle Nazioni
Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana
nonché l’uguaglianza e il carattere inalienabile dei loro diritti sono le fondamenta
della libertà, della giustizia e della pace nel mondo,
Tenendo presente che i popoli delle Nazioni Unite hanno ribadito nella Carta la
loro fede nei diritti fondamentali dell’uomo e nella dignità e nel valore della persona
umana e hanno risolto di favorire il progresso sociale e di instaurare migliori condi-
zioni di vita in una maggiore libertà,
Riconoscendo che le Nazioni Unite nella Dichiarazione Universale dei Diritti
dell’Uomo e nei Patti internazionali relativi ai Diritti dell’Uomo hanno proclamato e
hanno convenuto che ciascuno può avvalersi di tutti i diritti e di tutte le libertà che vi
sono enunciate, senza distinzione di sorta in particolare di razza, di colore, di sesso,
di lingua, di religione, di opinione politica o di ogni altra opinione, di origine nazionale
o sociale, di ricchezza, di nascita o di ogni altra circostanza,
Rammentando che nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo le Nazioni
Unite hanno proclamato che l’infanzia ha diritto a un aiuto e a un’assistenza particolari,

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Convinti che la famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per
la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve rice-
vere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il
suo ruolo nella collettività,
Riconoscendo che il fanciullo ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua
personalità deve crescere in un ambiente familiare in un clima di felicità, di amore e
di comprensione,
In considerazione del fatto che occorre preparare pienamente il fanciullo ad avere
una sua vita individuale nella società, ed educarlo nello spirito degli ideali proclamati
nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tol-
leranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà,
Tenendo presente che la necessità di concedere una protezione speciale al fan-
ciullo è stata enunciata nella Dichiarazione di Ginevra del 1924 sui diritti del fanciullo
e nella Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo adottata dall’Assemblea
Generale il 20 novembre 1959 e riconosciuta nella Dichiarazione Universale dei
Diritti dell’Uomo, nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici - in partico-
lare negli artt. 23 e 24 - nel Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e
culturali - in particolare all’art. 10 - e negli Statuti e strumenti pertinenti delle Istituzioni
specializzate e delle Organizzazioni internazionali che si preoccupano del benessere
del fanciullo,
Tenendo presente che, come indicato nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo il
fanciullo, a causa della sua mancanza di maturità fisica e intellettuale, necessita di
una protezione e di cure particolari, ivi compresa una protezione legale appropriata,
sia prima che dopo la nascita,
Rammentando le disposizioni della Dichiarazione sui principi sociali e giuridici ap-
plicabili alla protezione e al benessere dei fanciulli, considerati soprattutto sotto il
profilo della prassi in materia di adozione e di collocamento familiare a livello nazio-
nale e internazionale; dell’insieme delle regole minime delle Nazioni Unite relative
all’amministrazione della giustizia minorile (Regole di Pechino) e della Dichiarazione
sulla protezione delle donne e dei fanciulli in periodi di emergenza e di conflitto
armato,
Riconoscendo che vi sono in tutti i paesi del mondo fanciulli che vivono in condizio-
ni particolarmente difficili e che è necessario prestare loro una particolare attenzione,
Tenendo debitamente conto dell’importanza delle tradizioni e dei valori culturali di
ciascun popolo per la protezione e lo sviluppo armonioso del fanciullo,
Riconoscendo l’importanza della cooperazione internazionale per il miglioramen-
to delle condizioni di vita dei fanciulli in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di
sviluppo,
Hanno convenuto quanto segue:

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Prima parte 2. Gli Stati parti si impegnano ad assicu-
rare al fanciullo la protezione e le cure
necessarie al suo benessere, in con-
Articolo 1 siderazione dei diritti e dei doveri dei
Ai sensi della presente Convenzione suoi genitori, dei suoi tutori o di altre
si intende per fanciullo ogni essere uma- persone che hanno la sua responsabili-
no avente un’età inferiore a diciott’anni, tà legale, e a tal fine essi adottano tutti i
salvo se abbia raggiunto prima la matu- provvedimenti legislativi e amministrativi
rità in virtù della legislazione applicabile. appropriati.

Articolo 2 3. Gli Stati parti vigilano affinché il funzio-


1. Gli Stati parti si impegnano a rispettare namento delle istituzioni, servizi e istituti
i diritti enunciati nella presente Conven- che hanno la responsabilità dei fanciulli e
zione e a garantirli a ogni fanciullo che che provvedono alla loro protezione sia
dipende dalla loro giurisdizione, senza conforme alle norme stabilite dalle auto-
distinzione di sorta e a prescindere da rità competenti in particolare nell’ambito
ogni considerazione di razza, di colore, della sicurezza e della salute e per quan-
di sesso, di lingua, di religione, di opinio- to riguarda il numero e la competenza
ne politica o altra del fanciullo o dei suoi del loro personale nonché l’esistenza di
genitori o rappresentanti legali, dalla loro un adeguato controllo.
origine nazionale, etnica o sociale, dalla
loro situazione finanziaria, dalla loro in- Articolo 4
capacità, dalla loro nascita o da ogni al- Gli Stati parti si impegnano ad adot-
tra circostanza. tare tutti i provvedimenti legislativi, am-
ministrativi e altri, necessari per attuare
2. Gli Stati parti adottano tutti i provve- i diritti riconosciuti dalla presente Con-
dimenti appropriati affinché il fanciullo venzione. Trattandosi di diritti economici,
sia effettivamente tutelato contro ogni sociali e culturali essi adottano tali prov-
forma di discriminazione o di sanzione vedimenti entro i limiti delle risorse di cui
motivate dalla condizione sociale, dalle dispongono e, se del caso, nell’ambito
attività, opinioni professate o convinzioni della cooperazione internazionale.
dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti
legali o dei suoi familiari. Articolo 5
Gli Stati parti rispettano la responsa-
Articolo 3 bilità, il diritto e il dovere dei genitori o,
1. In tutte le decisioni relative ai fanciulli, se del caso, dei membri della famiglia al-
di competenza delle istituzioni pubbli- largata o della collettività, come previsto
che o private di assistenza sociale, dei dagli usi locali, dei tutori o altre perso-
tribunali, delle autorità amministrative o ne legalmente responsabili del fanciullo,
degli organi legislativi, l’interesse supe- di dare a quest’ultimo, in maniera corri-
riore del fanciullo deve essere una con- spondente allo sviluppo delle sue capa-
siderazione preminente. cità, l’orientamento e i consigli adeguati

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all’esercizio dei diritti che gli sono rico- Articolo 9
nosciuti dalla presente Convenzione. 1. Gli Stati parti vigilano affinché il fanciul-
lo non sia separato dai suoi genitori con-
Articolo 6 tro la loro volontà a meno che le autorità
1. Gli Stati parti riconoscono che ogni competenti non decidano, sotto riserva
fanciullo ha un diritto inerente alla vita. di revisione giudiziaria e conformemen-
te con le leggi di procedura applicabili,
2. Gli Stati parti assicurano in tutta la mi- che questa separazione è necessaria
sura del possibile la sopravvivenza e lo nell’interesse preminente del fanciullo.
sviluppo del fanciullo. Una decisione in questo senso può es-
sere necessaria in taluni casi particolari,
Articolo 7 ad esempio quando i genitori maltrattino
1. Il fanciullo è registrato immediatamen- o trascurino il fanciullo, oppure se vivano
te al momento della sua nascita e da allo- separati e una decisione debba essere
ra ha diritto a un nome, ad acquisire una presa riguardo al luogo di residenza del
cittadinanza e, nella misura del possibile, fanciullo.
a conoscere i suoi genitori e a essere al-
levato da essi. 2. In tutti i casi previsti al paragrafo 1 del
presente articolo, tutte le parti interessa-
2. Gli Stati parti vigilano affinché questi te devono avere la possibilità di parteci-
diritti siano attuati in conformità con la pare alle deliberazioni e di far conoscere
loro legislazione nazionale e con gli ob- le loro opinioni.
blighi che sono imposti loro dagli stru-
menti internazionali applicabili in mate- 3. Gli Stati parti rispettano il diritto del
ria, in particolare nei casi in cui, se ciò fanciullo separato da entrambi i genitori
non fosse fatto, il fanciullo verrebbe a o da uno di essi di intrattenere regolar-
trovarsi apolide. mente rapporti personali e contatti diretti
con entrambi i genitori, a meno che ciò
Articolo 8 non sia contrario all’interesse preminen-
1. Gli Stati parti si impegnano a rispettare te del fanciullo.
il diritto del fanciullo a preservare la pro-
pria identità, ivi compresa la sua nazio- 4. Se la separazione è il risultato di prov-
nalità, il suo nome e le sue relazioni fami- vedimenti adottati da uno Stato parte,
liari, così come riconosciute dalla legge, come la detenzione, l’imprigionamento,
senza ingerenze illegali. l’esilio, l’espulsione o la morte (compre-
sa la morte, quale che ne sia la causa,
2. Se un fanciullo è illegalmente privato sopravvenuta durante la detenzione) di
degli elementi costitutivi della sua identi- entrambi i genitori o di uno di essi, o del
tà o di alcuni di essi, gli Stati parti devono fanciullo, lo Stato parte fornisce dietro
concedergli adeguata assistenza e pro- richiesta ai genitori, al fanciullo oppure,
tezione affinché la sua identità sia rista- se del caso, a un altro membro della fa-
bilita il più rapidamente possibile. miglia, le informazioni essenziali concer-

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nenti il luogo dove si trovano il familiare o con gli altri diritti riconosciuti nella pre-
i familiari, a meno che la divulgazione di sente Convenzione.
tali informazioni possa mettere a repen-
taglio il benessere del fanciullo. Gli Stati Articolo 11
parti vigilano inoltre affinché la presen- 1. Gli Stati parti adottano provvedimenti
tazione di tale domanda non comporti di per impedire gli spostamenti e i non-ri-
per sé conseguenze pregiudizievoli per torni illeciti di fanciulli all’estero.
la persona o per le persone interessate.
2. A tal fine, gli Stati parti favoriscono la
Articolo 10 conclusione di accordi bilaterali o mul-
1. In conformità con l’obbligo che incom- tilaterali oppure l’adesione ad accordi
be agli Stati parti in virtù del paragrafo 1 esistenti.
dell’art. 9, ogni domanda presentata da
un fanciullo o dai suoi genitori in vista di Articolo 12
entrare in uno Stato parte o di lasciarlo ai 1. Gli Stati parti garantiscono al fanciullo
fini di un ricongiungimento familiare sarà capace di discernimento il diritto di espri-
considerata con uno spirito positivo, con mere liberamente la sua opinione su
umanità e diligenza. Gli Stati parti vigi- ogni questione che lo interessa, le opi-
lano inoltre affinché la presentazione di nioni del fanciullo essendo debitamente
tale domanda non comporti conseguen- prese in considerazione tenendo conto
ze pregiudizievoli per gli autori della do- della sua età e del suo grado di maturità.
manda e per i loro familiari.
2. A tal fine, si darà in particolare al fan-
2. Un fanciullo i cui genitori risiedono in ciullo la possibilità di essere ascoltato in
Stati diversi ha diritto a intrattenere rap- ogni procedura giudiziaria o amministra-
porti personali e contatti diretti regolari tiva che lo concerne, sia direttamente, sia
con entrambi i suoi genitori, salve circo- tramite un rappresentante o un organo
stanze eccezionali. appropriato, in maniera compatibile con
le regole di procedura della legislazione
3. A tal fine, e in conformità con l’obbli- nazionale.
go incombente agli Stati parti, in virtù del
paragrafo 1 dell’art.9, gli Stati parti rispet- Articolo 13
tano il diritto del fanciullo e dei suoi ge- 1. Il fanciullo ha diritto alla libertà di espres-
nitori di abbandonare ogni paese, com- sione. Questo diritto comprende la libertà
preso il loro e di fare ritorno nel proprio di ricercare, di ricevere e di divulgare in-
paese. Il diritto di abbandonare ogni pa- formazioni e idee di ogni specie, indipen-
ese può essere regolamentato solo dal- dentemente dalle frontiere, sotto forma
le limitazioni stabilite dalla legislazione, orale, scritta, stampata o artistica, o con
necessarie ai fini della protezione della ogni altro mezzo a scelta del fanciullo.
sicurezza interna, dell’ordine pubblico,
della salute o della moralità pubbliche, o 2. L’esercizio di questo diritto può esse-
dei diritti e delle libertà altrui, compatibili re regolamentato unicamente dalle limi-

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tazioni stabilite dalla legge e che sono Articolo 16
necessarie: 1. Nessun fanciullo sarà oggetto di inter-
a. al rispetto dei diritti o della reputa- ferenze arbitrarie o illegali nella sua vita
zione altrui; oppure privata, nella sua famiglia, nel suo domi-
b. alla salvaguardia della sicurezza na- cilio o nella sua corrispondenza, e nep-
zionale, dell’ordine pubblico, della pure di affronti illegali al suo onore e alla
salute o della moralità pubbliche. sua reputazione.

Articolo 14 2. Il fanciullo ha diritto alla protezione


1. Gli Stati parti rispettano il diritto del della legge contro tali interferenze o tali
fanciullo alla libertà di pensiero, di co- affronti.
scienza e di religione.
Articolo 17
2. Gli Stati parti rispettano il diritto e il do- Gli Stati parti riconoscono l’importanza
vere dei genitori oppure, se del caso, dei della funzione esercitata dai mass media
tutori legali, di guidare il fanciullo nell’e- e vigilano affinché il fanciullo possa ac-
sercizio del summenzionato diritto in ma- cedere a una informazione e a materiali
niera che corrisponda allo sviluppo delle provenienti da fonti nazionali e interna-
sue capacità. zionali varie, soprattutto se finalizzati a
promuovere il suo benessere sociale,
3. La libertà di manifestare la propria reli- spirituale e morale nonché la sua salute
gione o convinzioni può essere soggetta fisica e mentale. A tal fine, gli Stati parti:
unicamente alle limitazioni prescritte dal- a. incoraggiano i mass media a divul-
la legge, necessarie ai fini del manteni- gare informazioni e materiali che
mento della sicurezza pubblica, dell’ordi- hanno una utilità sociale e culturale
ne pubblico, della sanità e della moralità per il fanciullo e corrispondono allo
pubbliche, oppure delle libertà e diritti spirito dell’art. 29;
fondamentali dell’uomo. b. incoraggiano la cooperazione in-
ternazionale in vista di produrre, di
Articolo 15 scambiare e di divulgare informazio-
1. Gli Stati parti riconoscono i diritti del ni e materiali di questo tipo prove-
fanciullo alla libertà di associazione e alla nienti da varie fonti culturali, nazio-
libertà di riunirsi pacificamente. nali e internazionali;
c. incoraggiano la produzione e la dif-
2. L’esercizio di tali diritti può essere og- fusione di libri per l’infanzia;
getto unicamente delle limitazioni stabili- d. incoraggiano i mass media a tenere
te dalla legge, necessarie in una società conto in particolar modo delle esi-
democratica nell’interesse della sicurez- genze linguistiche dei fanciulli au-
za nazionale, della sicurezza o dell’ordi- toctoni o appartenenti a un gruppo
ne pubblico, oppure per tutelare la sani- minoritario;
tà o la moralità pubbliche, o i diritti e le e. favoriscono l’elaborazione di principi
libertà altrui. direttivi appropriati destinati a pro-

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teggere il fanciullo dalle informazioni negligenza, di maltrattamenti o di sfrut-
e dai materiali che nuocciono al suo tamento, compresa la violenza sessuale,
benessere in considerazione delle per tutto il tempo in cui è affidato all’u-
disposizioni degli artt. 13 e 18. no o all’altro, o a entrambi, i genitori, al
suo tutore legale (o tutori legali), oppu-
Articolo 18 re a ogni altra persona che abbia il suo
1. Gli Stati parti faranno del loro meglio affidamento.
per garantire il riconoscimento del prin-
cipio secondo il quale entrambi i geni- 2. Le suddette misure di protezione com-
tori hanno una responsabilità comune porteranno, in caso di necessità, proce-
per quanto riguarda l’educazione del dure efficaci per la creazione di program-
fanciullo e il provvedere al suo sviluppo. mi sociali finalizzati a fornire l’appoggio
La responsabilità di allevare il fanciullo necessario al fanciullo e a coloro ai quali
e di provvedere al suo sviluppo incom- egli è affidato, nonché per altre forme di
be innanzitutto ai genitori oppure, se del prevenzione, e ai fini dell’individuazione,
caso, ai suoi tutori legali i quali devono del rapporto, dell’arbitrato, dell’inchiesta,
essere guidati principalmente dall’inte- della trattazione e dei seguiti da dare ai
resse preminente del fanciullo. casi di maltrattamento del fanciullo di cui
sopra; esse dovranno altresì includere,
2. Al fine di garantire e di promuovere i se necessario, procedure di intervento
diritti enunciati nella presente Conven- giudiziario.
zione, gli Stati parti accordano gli aiuti
appropriati ai genitori e ai tutori legali Articolo 20
nell’esercizio della responsabilità che 1. Ogni fanciullo il quale è temporanea-
incombe loro di allevare il fanciullo e mente o definitivamente privato del suo
provvedono alla creazione di istituzioni, ambiente familiare oppure che non può
istituti e servizi incaricati di vigilare sul essere lasciato in tale ambiente nel suo
benessere del fanciullo. proprio interesse, ha diritto a una prote-
zione e ad aiuti speciali dello Stato.
3. Gli Stati parti adottano ogni appro-
priato provvedimento per garantire ai 2. Gli Stati parti prevedono per que-
fanciulli i cui genitori lavorano il diritto di sto fanciullo una protezione sostitutiva,
beneficiare dei servizi e degli istituti di in conformità con la loro legislazione
assistenza all’infanzia, per i quali essi ab- nazionale.
biano i requisiti necessari.
3. Tale protezione sostitutiva può in par-
Articolo 19 ticolare concretizzarsi per mezzo dell’af-
1. Gli Stati parti adottano ogni misura le- fidamento familiare, della kafalah di di-
gislativa, amministrativa, sociale ed edu- ritto islamico, dell’adozione o, in caso di
cativa per tutelare il fanciullo contro ogni necessità, del collocamento in adeguati
forma di violenza, di oltraggio o di bruta- istituti per l’infanzia. Nell’effettuare una
lità fisiche o mentali, di abbandono o di selezione tra queste soluzioni si terrà

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debitamente conto della necessità di lo non diventi fonte di profitto mate-
una certa continuità nell’educazione del riale indebito per le persone che ne
fanciullo, nonché della sua origine etni- sono responsabili;
ca, religiosa, culturale e linguistica. e. perseguono le finalità del presente
articolo stipulando accordi o intese
Articolo 21 bilaterali o multilaterali a seconda
Gli Stati parti che ammettono e/o auto- dei casi, e si sforzano in questo con-
rizzano l’adozione si accertano che l’in- testo di vigilare affinché le sistema-
teresse superiore del fanciullo sia la con- zioni di fanciulli all’estero siano ef-
siderazione fondamentale in materia e: fettuate dalle autorità o dagli organi
a. vigilano affinché l’adozione di un fan- competenti.
ciullo sia autorizzata solo dalle auto-
rità competenti le quali verificano, in Articolo 22
conformità con la legge e con le pro- 1. Gli Stati parti adottano misure adegua-
cedure applicabili e in base a tutte le te affinché il fanciullo il quale cerca di
informazioni affidabili relative al caso ottenere lo statuto di rifugiato, oppure è
in esame, che l’adozione può essere considerato come rifugiato ai sensi delle
effettuata in considerazione della si- regole e delle procedure del diritto inter-
tuazione del bambino in rapporto al nazionale o nazionale applicabile, solo o
padre e alla madre, genitori e tutori accompagnato dal padre o dalla madre
legali e che, ove fosse necessario, o da ogni altra persona, possa benefi-
le persone interessate hanno dato il ciare della protezione e della assistenza
loro consenso all’adozione in cogni- umanitaria necessarie per consentirgli di
zione di causa, dopo aver acquisito i usufruire dei diritti che gli sono ricono-
pareri necessari; sciuti della presente Convenzione e da-
b. riconoscono che l’adozione all’este- gli altri strumenti internazionali relativi ai
ro può essere presa in considerazio- diritti dell’uomo o di natura umanitaria di
ne come un altro mezzo per garan- cui detti Stati sono parti.
tire le cure necessarie al fanciullo,
qualora quest’ultimo non possa es- 2. A tal fine, gli Stati parti collaborano,
sere affidato a una famiglia affida- nelle forme giudicate necessarie, a tut-
taria o adottiva oppu re essere alle- ti gli sforzi compiuti dall’Organizzazione
vato in maniera adeguata nel paese delle Nazioni Unite e dalle altre organiz-
d’origine; zazioni intergovernative o non gover-
c. vigilano, in caso di adozione all’este- native competenti che collaborano con
ro, affinché il fanciullo abbia il benefi- l’Organizzazione delle Nazioni Unite, per
cio di garanzie e di norme equivalen- proteggere e aiutare i fanciulli che si tro-
ti a quelle esistenti per le adozioni vano in tale situazione e per ricercare i
nazionali; genitori o altri familiari di ogni fanciullo
d. adottano ogni adeguata misura per rifugiato al fine di ottenere le informa-
vigilare affinché, in caso di adozione zioni necessarie per ricongiungerlo alla
all’estero, il collocamento del fanciul- sua famiglia. Se il padre, la madre o ogni

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altro familiare sono irreperibili, al fan- di questi servizi in maniera atta a concre-
ciullo sarà concessa, secondo i principi tizzare la più completa integrazione so-
enunciati nella presente Convenzione, la ciale e il loro sviluppo personale, anche
stessa protezione di quella di ogni altro nell’ambito culturale e spirituale.
fanciullo definitivamente oppure tempo-
raneamente privato del suo ambiente fa- 4. In uno spirito di cooperazione inter-
miliare per qualunque motivo. nazionale, gli Stati parti favoriscono lo
scambio di informazioni pertinenti nel
Articolo 23 settore delle cure sanitarie preventive
1. Gli Stati parti riconoscono che i fanciulli e del trattamento medico, psicologico e
mentalmente o fisicamente handicappati funzionale dei minori handicappati, an-
devono condurre una vita piena e decen- che mediante la divulgazione di informa-
te, in condizioni che garantiscano la loro zioni concernenti i metodi di riabilitazio-
dignità, favoriscano la loro autonomia e ne e i servizi di formazione professionale,
agevolino una loro attiva partecipazione nonché l’accesso a tali dati, in vista di
alla vita della comunità. consentire agli Stati parti di migliorare le
proprie capacità e competenze e di allar-
2. Gli Stati parti riconoscono il diritto dei gare la loro esperienza in tali settori. A tal
fanciulli handicappati di beneficiare di riguardo, si terrà conto in particolare del-
cure speciali e incoraggiano e garanti- le necessità dei paesi in via di sviluppo.
scono, in considerazione delle risorse
disponibili, la concessione, dietro richie- Articolo 24
sta, ai fanciulli handicappati in possesso 1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del
dei requisiti richiesti, e a coloro i quali ne minore di godere del miglior stato di salu-
hanno la custodia, di un aiuto adeguato te possibile e di beneficiare di servizi me-
alle condizioni del fanciullo e alla situa- dici e di riabilitazione. Essi si sforzano di
zione dei suoi genitori o di coloro ai quali garantire che nessun minore sia privato
egli è affidato. del diritto di avere accesso a tali servizi.

3. In considerazione delle particolari 2. Gli Stati parti si sforzano di garantire


esigenze dei minori handicappati, l’aiu- l’attuazione integrale del summenziona-
to fornito in conformità con il paragrafo to diritto e in particolare adottano ogni
2 del presente articolo è gratuito ogni adeguato provvedimento per:
qualvolta ciò sia possibile, tenendo conto a. diminuire la mortalità tra i bambini
delle risorse finanziarie dei loro genitori lattanti e i fanciulli;
o di coloro ai quali il minore è affidato. b. assicurare a tutti i minori l’assisten-
Tale aiuto è concepito in modo tale che za medica e le cure sanitarie ne-
i minori handicappati abbiano effettiva- cessarie, con particolare attenzione
mente accesso alla educazione, alla for- per lo sviluppo delle cure sanitarie
mazione, alle cure sanitarie, alla riabilita- primarie;
zione, alla preparazione al lavoro e alle c. lottare contro la malattia e la malnu-
attività ricreative e possano beneficiare trizione, anche nell’ambito delle cure

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sanitarie primarie, in particolare me- tezione oppure una terapia fisica o men-
diante l’utilizzazione di tecniche age- tale, il diritto a una verifica periodica di
volmente disponibili e la fornitura di detta terapia e di ogni altra circostanza
alimenti nutritivi e di acqua potabile, relativa alla sua collocazione.
tenendo conto dei pericoli e dei ri-
schi di inquinamento dell’ambiente Articolo 26
naturale; 1. Gli Stati parti riconoscono a ogni fan-
d. garantire alle madri adeguate cure ciullo il diritto di beneficiare della sicu-
prenatali e postnatali; rezza sociale, compresa la previdenza
e. fare in modo che tutti i gruppi della sociale, e adottano le misure necessarie
società, in particolare i genitori e i mi- per garantire una completa attuazione di
nori, ricevano informazioni sulla salu- questo diritto in conformità con la loro le-
te e sulla nutrizione del minore, sui gislazione nazionale.
vantaggi dell’allattamento al seno,
sull’igiene e sulla salubrità dell’am- 2. Le prestazioni, se necessarie, dovran-
biente e sulla prevenzione degli in- no essere concesse in considerazione
cidenti e beneficino di un aiuto che delle risorse e della situazione del mino-
consenta loro di mettere in pratica re e delle persone responsabili del suo
tali informazioni; mantenimento e tenendo conto di ogni
f. sviluppare le cure sanitarie preventi- altra considerazione relativa a una do-
ve, i consigli ai genitori e l’educazio- manda di prestazione effettuata dal fan-
ne e i servizi in materia di pianifica- ciullo o per suo conto.
zione familiare.
Articolo 27
3. Gli Stati parti adottano ogni misura 1. Gli Stati parti riconoscono il diritto di
efficace atta ad abolire le pratiche tradi- ogni fanciullo a un livello di vita sufficien-
zionali pregiudizievoli per la salute dei te per consentire il suo sviluppo fisico,
minori. mentale, spirituale, morale e sociale.

4. Gli Stati parti si impegnano a favorire 2. Spetta ai genitori o ad altre persone


e incoraggiare la cooperazione interna- che hanno l’affidamento del fanciullo la
zionale in vista di ottenere gradualmen- responsabilità fondamentale di assicura-
te una completa attuazione del diritto re, entro i limiti delle loro possibilità e dei
riconosciuto nel presente articolo. A tal loro mezzi finanziari, le condizioni di vita
fine saranno tenute in particolare consi- necessarie allo sviluppo del fanciullo.
derazione le necessità dei paesi in via di
sviluppo. 3. Gli Stati parti adottano adeguati prov-
vedimenti, in considerazione delle con-
Articolo 25 dizioni nazionali e compatibilmente con
Gli Stati parti riconoscono al fanciullo i loro mezzi, per aiutare i genitori e altre
che è stato collocato dalla autorità com- persone aventi la custodia del fanciullo
petente al fine di ricevere cure, una pro- ad attuare questo diritto e offrono, se del

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caso, un’assistenza materiale e program- sionale siano aperte e accessibili a
mi di sostegno, in particolare per quan- ogni fanciullo;
to riguarda l’alimentazione, il vestiario e e. adottano misure per promuovere la
l’alloggio. regolarità della frequenza scolastica
e la diminuzione del tasso di abban-
4. Gli Stati parti adottano ogni adeguato dono della scuola.
provvedimento al fine di garantire il man-
tenimento del fanciullo da parte dei suoi 2. Gli Stati parti adottano ogni adeguato
genitori o altre persone aventi una re- provvedimento per vigilare affinché la di-
sponsabilità finanziaria nei suoi confron- sciplina scolastica sia applicata in manie-
ti, sul loro territorio o all’estero. In parti- ra compatibile con la dignità del fanciullo
colare, per tener conto dei casi in cui la in quanto essere umano e in conformità
persona che ha una responsabilità finan- con la presente Convenzione.
ziaria nei confronti del fanciullo vive in
uno Stato diverso da quello del fanciullo, 3. Gli Stati parti favoriscono e incorag-
gli Stati parti favoriscono l’adesione ad giano la cooperazione internazionale nel
accordi internazionali oppure la conclu- settore dell’educazione, in vista soprat-
sione di tali accordi, nonché l’adozione tutto di contribuire a eliminare l’ignoran-
di ogni altra intesa appropriata. za e l’analfabetismo nel mondo e facilita-
re l’accesso alle conoscenze scientifiche
Articolo 28 e tecniche e ai metodi di insegnamento
1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del moderni. A tal fine, si tiene conto in parti-
fanciullo all’educazione, e in particolare, colare delle necessità dei paesi in via di
al fine di garantire l’esercizio di tale dirit- sviluppo.
to in misura sempre maggiore e in base
all’uguaglianza delle possibilità: Articolo 29
a. rendono l’insegnamento primario 1. Gli Stati parti convengono che l’edu-
obbligatorio e gratuito per tutti; cazione del fanciullo deve avere come
b. incoraggiano l’organizzazione di va- finalità:
rie forme di insegnamento secon- a. favorire lo sviluppo della persona-
dario sia generale che professiona- lità del fanciullo nonché lo sviluppo
le, che saranno aperte e accessibili delle sue facoltà e delle sue attitu-
a ogni fanciullo, e adottano misure dini mentali e fisiche, in tutta la loro
adeguate come la gratuità dell’inse- potenzialità;
gnamento e l’offerta di una sovven- b. sviluppare nel fanciullo il rispetto dei
zione finanziaria in caso di necessità; diritti dell’uomo e delle libertà fonda-
c. garantiscono a tutti l’accesso all’in- mentali e dei principi consacrati nel-
segnamento superiore con ogni la Carta delle Nazioni Unite;
mezzo appropriato, in funzione delle c. sviluppare nel fanciullo il rispetto dei
capacità di ognuno; suoi genitori, della sua identità, della
d. fanno in modo che l’informazione e sua lingua e dei suoi valori culturali,
l’orientamento scolastico e profes- nonché il rispetto dei valori nazionali

14
del paese nel quale vive, del paese 2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono
di cui può essere originario e delle il diritto del fanciullo di partecipa re pie-
civiltà diverse dalla sua; namente alla vita culturale e artistica e
d. preparare il fanciullo ad assume- incoraggiano l’organizzazione, in condi-
re le responsabilità della vita in una zioni di uguaglianza, di mezzi appropriati
società libera, in uno spirito di com- di divertimento e di attività ricreative, ar-
prensione, di pace, di tolleranza, di tistiche e culturali.
uguaglianza tra i sessi e di amicizia
tra tutti i popoli e gruppi etnici, na- Articolo 32
zionali e religiosi e delle persone di 1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del
origine autoctona; fanciullo di essere protetto contro lo
e. sviluppare nel fanciullo il rispetto sfruttamento economico e di non essere
dell’ambiente naturale. costretto ad alcun lavoro che comporti ri-
schi o sia suscettibile di porre a repenta-
2. Nessuna disposizione del presente glio la sua educazione o di nuocere alla
articolo o dell’art.28 sarà interpretata in sua salute o al suo sviluppo fisico, men-
maniera da nuocere alla libertà delle per- tale, spirituale, morale o sociale.
sone fisiche o morali di creare e di dirige-
re istituzioni didattiche, a condizione che 2. Gli Stati parti adottano misure legisla-
i principi enunciati al paragrafo 1 del pre- tive, amministrative, sociali ed educative
sente articolo siano rispettati e che l’e- per garantire l’applicazione del presen-
ducazione impartita in tali istituzioni sia te articolo. A tal fine, e in considerazio-
conforme alle norme minime prescritte ne delle disposizioni pertinenti degli altri
dallo Stato. strumenti internazionali, gli Stati parti, in
particolare:
Articolo 30 a. stabiliscono un’età minima op-
Negli Stati in cui esistono minoranze pure età minime di ammissione
etniche, religiose o linguistiche oppure all’impiego;
persone di origine autoctona, un fanciul- b. prevedono un’adeguata regolamen-
lo autoctono o che appartiene a una di tazione degli orari di lavoro e delle
tali minoranze non può essere privato del condizioni d’impiego;
diritto di avere una propria vita culturale, c. prevedono pene o altre sanzioni ap-
di professare e di praticare la propria re- propriate per garantire l’attuazione
ligione o di far uso della propria lingua effettiva del presente articolo;
insieme agli altri membri del suo gruppo.
Articolo 33
Articolo 31 Gli Stati parti adottano ogni adegua-
1. Gli Stati parti riconoscono al fanciul- ta misura, comprese misure legislative,
lo il diritto al riposo e al tempo libero, a amministrative, sociali ed educative per
dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proteggere i fanciulli contro l’uso illecito
proprie della sua età e a partecipare li- di stupefacenti e di sostanze psicotrope,
beramente alla vita culturale ed artistica. così come definite dalle Convenzioni in-

15
ternazionali pertinenti e per impedire che essere decretati per reati commessi
siano utilizzati fanciulli per la produzione da persone di età inferiore a diciotto
e il traffico illecito di queste sostanze. anni;
b. nessun fanciullo sia privato di libertà
Articolo 34 in maniera illegale o arbitraria. L’ar-
Gli Stati parti si impegnano a protegge- resto, la detenzione o l’imprigiona-
re il fanciullo contro ogni forma di sfrut- mento di un fanciullo devono essere
tamento sessuale e di violenza sessuale. effettuati in conformità con la legge,
A tal fine, gli Stati adottano in particolare costituire un provvedimento di ulti-
ogni adeguata misura a livello nazionale, ma risorsa e avere la durata più bre-
bilaterale e multilaterale per impedire: ve possibile;
a. che dei fanciulli siano incitati o co- c. ogni fanciullo privato di libertà sia
stretti a dedicarsi a una attività ses- trattato con umanità e con il rispet-
suale illegale; to dovuto alla dignità della persona
b. che dei fanciulli siano sfruttati a fini umana e in maniera da tener conto
di prostituzione o di altre pratiche delle esigenze delle persone della
sessuali illegali; sua età. In particolare, ogni fanciullo
c. che dei fanciulli siano sfruttati ai fini privato di libertà sarà separato dagli
della produzione di spettacoli o di adulti, a meno che si ritenga prefe-
materiale a carattere pornografico. ribile di non farlo nell’interesse pre-
minente del fanciullo, ed egli avrà
Articolo 35 diritto di rimanere in contatto con la
Gli Stati parti adottano ogni adeguato sua famiglia per mezzo di corrispon-
provvedimento a livello nazionale, denza e di visite, tranne che in circo-
bilaterale e multilaterale per impedire il stanze eccezionali;
rapimento, la vendita o la tratta di fanciulli d. i fanciulli privati di libertà abbiano
per qualunque fine e sotto qualsiasi diritto ad avere rapidamente acces-
forma. so a un’assistenza giuridica o a ogni
altra assistenza adeguata, nonché il
Articolo 36 diritto di contestare la legalità della
Gli Stati parti proteggono il fanciullo loro privazione di libertà dinanzi un
contro ogni altra forma di sfruttamento Tribunale o altra autorità competen-
pregiudizievole al suo benessere in ogni te, indipendente e imparziale, e una
suo aspetto. decisione sollecita sia adottata in
materia.
Articolo 37
Gli Stati parti vigilano affinché: Articolo 38
a. nessun fanciullo sia sottoposto a tor- 1. Gli Stati parti si impegnano a rispetta-
tura o a pene o trattamenti crudeli, re e a far rispettare le regole del diritto
inumani o degradanti. Né la pena umanitario internazionale loro applicabili
capitale né l’imprigionamento a vita in caso di conflitto armato, e la cui prote-
senza possibilità di rilascio devono zione si estende ai fanciulli.

16
2. Gli Stati parti adottano ogni misu- della dignità e del valore personale, che
ra possibile a livello pratico per vigilare rafforzi il suo rispetto per i diritti dell’uo-
che le persone che non hanno raggiunto mo e le libertà fondamentali e che tenga
l’età di quindici anni non partecipino di- conto della sua età nonché della neces-
rettamente alle ostilità. sità di facilitare il suo reinserimento nella
società e di fargli svolgere un ruolo co-
3. Gli Stati parti si astengono dall’arruo- struttivo in seno a quest’ultima.
lare nelle loro forze armate ogni perso-
na che non ha raggiunto l’età di quindici 2. A tal fine, e tenendo conto delle di-
anni. Nel reclutare persone aventi più di sposizioni pertinenti degli strumenti in-
quindici anni ma meno di diciotto anni, ternazionali, gli Stati parti vigilano in
gli Stati parti si sforzano di arruolare con particolare:
precedenza i più anziani. a. affinché nessun fanciullo sia sospet-
tato, accusato o riconosciuto colpe-
4. In conformità con l’obbligo che spetta vole di reato penale a causa di azioni
loro in virtù del diritto umanitario inter- o di omissioni che non erano vietate
nazionale di proteggere la popolazione dalla legislazione nazionale o inter-
civile in caso di conflitto armato, gli Stati nazionale nel momento in cui furono
parti adottano ogni misura possibile a li- commesse;
vello pratico affinché i fanciulli coinvolti b. affinché ogni fanciullo sospettato o
in un conflitto armato possano beneficia- accusato di reato penale abbia al-
re di cure e di protezione. meno diritto alle seguenti garanzie:
I – di essere ritenuto innocente
Articolo 39 fino a quando la sua colpevolezza
Gli Stati parti adottano ogni adeguato non sia stata legalmente stabilita;
provvedimento per agevolare il recupe- II – di essere informato il prima pos-
ro fisico e psicologico e il reinserimento sibile e direttamente, oppure, se del
sociale di ogni fanciullo vittima di ogni caso, tramite i suoi genitori o rappre-
forma di negligenza, di sfruttamento o di sentanti legali, delle accuse portate
maltrattamenti; di torture o di ogni altra contro di lui, e di beneficiare di un’as-
forma di pene o di trattamenti crudeli, sistenza legale o di ogni altra assisten-
inumani o degradanti, o di un conflitto za appropriata per la preparazione
armato. Tale recupero e reinserimento e la presentazione della sua difesa;
devono svolgersi in condizioni tali da fa- III – che il suo caso sia giudicato senza
vorire la salute, il rispetto della propria indugio da un’autorità o istanza giudi-
persona e la dignità del fanciullo. ziaria competenti, indipendenti e im-
parziali per mezzo di un procedimen-
Articolo 40 to equo ai sensi di legge in presenza
1. Gli Stati parti riconoscono a ogni fan- del suo legale o di altra assistenza
ciullo sospettato, accusato o riconosciu- appropriata, nonché in presenza dei
to colpevole di reato penale il diritto a un suoi genitori o rappresentanti lega-
trattamento tale da favorire il suo senso li a meno che ciò non sia ritenuto

17
contrario all’interesse preminente 4. Sarà prevista tutta una gamma di di-
del fanciullo a causa in particolare sposizioni concernenti in particolar
della sua età o della sua situazione; modo le cure, l’orientamento, la supervi-
IV – di non essere costretto a rendere sione, i consigli, la libertà condizionata,
testimonianza o dichiararsi colpevo- il collocamento in famiglia, i programmi
le; di interrogare o far interrogare i te- di formazione generale e professionale,
stimoni a carico e di ottenere la com- nonché soluzioni alternative all’assisten-
parsa e l’interrogatorio dei testimoni za istituzionale, in vista di assicurare ai
a suo discarico a condizioni di parità; fanciulli un trattamento conforme al loro
V – qualora venga riconosciuto che benessere e proporzionato sia alla loro
ha commesso reato penale, poter situazione che al reato.
ricorrere contro questa decisione
e ogni altra misura decisa di con- Articolo 41
seguenza dinanzi a un’autorità o Nessuna delle disposizioni della pre-
istanza giudiziaria superiore com- sente Convenzione pregiudica disposi-
petente, indipendente e impar- zioni più propizie all’attuazione dei diritti
ziale, in conformità con la legge; del fanciullo che possano figurare:
VI – di essere assistito gratuitamen- a. nella legislazione di uno Stato parte;
te da un interprete se non compren- oppure
de o non parla la lingua utilizzata; b. nel diritto internazionale in vigore
VII – che la sua vita privata sia piena- per questo Stato.
mente rispettata in tutte le fasi della
procedura.

3. Gli Stati parti si sforzano di promuo-


vere l’adozione di leggi, di procedure,
la costituzione di autorità e di istituzioni
destinate specificamente ai fanciulli so-
spettati, accusati o riconosciuti colpevoli
di aver commesso reato, e in particolar
modo:
a. di stabilire un’età minima al di sotto
della quale si presume che i fanciulli
non abbiano la capacità di commet-
tere reato;
b. di adottare provvedimenti ogni qual-
volta ciò sia possibile e auspicabile
per trattare questi fanciulli senza ri-
correre a procedure giudiziarie ri-
manendo tuttavia inteso che i diritti
dell’uomo e le garanzie legali debbo-
no essere integralmente rispettate.

18
Seconda parte iscritto gli Stati parti a proporre i loro
candidati entro un termine di due mesi.
Quindi il Segretario generale stabilirà
Articolo 42 l’elenco alfabetico dei candidati in tal
Gli Stati parti si impegnano a far lar- modo designati, con l’indicazione degli
gamente conoscere i principi e le dispo- Stati parti che li hanno designati, e sot-
sizioni della presente Convenzione, con topor rà tale elenco agli Stati parti alla
mezzi attivi e adeguati sia agli adulti che presente Convenzione.
ai fanciulli.
5. Le elezioni avranno luogo in occasio-
Articolo 43 ne delle riunioni degli Stati parti, convo-
1. Al fine di esaminare i progressi com- cate dal Segretario generale presso la
piuti dagli Stati parti nell’esecuzione de- Sede dell’Organizzazione delle Nazioni
gli obblighi da essi contratti in base alla Unite. In queste riunioni per le quali il nu-
presente Convenzione, è istituito un Co- mero legale sarà rappresentato da due
mitato dei Diritti del Fanciullo che adem- terzi degli Stati parti, i candidati eletti al
pie alle funzioni definite in appresso. Comitato sono quelli che ottengono il
maggior numero di voti, nonché la mag-
2. Il Comitato si compone di dieci esperti gioranza assoluta degli Stati parti pre-
di alta moralità e in possesso di una com- senti e votanti.
petenza riconosciuta nel settore oggetto
della presente Convenzione. I suoi mem- 6. I membri del Comitato sono eletti per
bri sono eletti dagli Stati parti tra i loro quattro anni. Essi sono rieleggibili se la
cittadini e partecipano a titolo personale, loro candidatura è ripresentata. Il man-
secondo il criterio di un’equa ripartizione dato di cinque dei membri eletti nella pri-
geografica e in considerazione dei prin- ma elezione scade alla fine di un periodo
cipali ordinamenti giuridici. di due anni; i nomi di tali cinque membri
saranno estratti a sorte dal presidente
3. I membri del Comitato sono eletti a della riunione immediatamente dopo la
scrutinio segreto su una lista di persone prima elezione.
designate dagli Stati parti. Ciascuno Sta-
to parte può designare un candidato tra 7. In caso di decesso o di dimissioni di
i suoi cittadini. un membro del Comitato oppure se, per
qualsiasi altro motivo, un membro dichia-
4. La prima elezione avrà luogo entro ra di non poter più esercitare le sue fun-
sei mesi a decorrere dalla data di en- zioni in seno al Comitato, lo Stato parte
trata in vigore della presente Conven- che aveva presentato la sua candidatura
zione. Successivamente si svolgeranno nomina un altro esperto tra i suoi cittadini
elezioni ogni due anni. Almeno quattro per coprire il seggio resosi vacante fino
mesi prima della data di ogni elezione alla scadenza del mandato corrispon-
il Segretario generale dell’Organizza- dente, sotto riserva dell’approvazione
zione delle Nazioni Unite inviterà per del Comitato.

19
8. Il Comitato adotta il suo regolamento a. entro due anni a decorrere dalla
interno. data dell’entrata in vigore della pre-
sente Convenzione per gli Stati parti
9. Il Comitato elegge il suo Ufficio per un interessati;
periodo di due anni. b. in seguito, ogni cinque anni.

10. Le riunioni del Comitato si svolgono 2. I rapporti compilati in applicazione


normalmente presso la Sede dell’Orga- del presente articolo debbono se del
nizzazione delle Nazioni Unite, oppure in caso indicare i fattori e le difficoltà che
ogni altro luogo appropriato determina- impediscono agli Stati parti di adempie-
to dal Comitato. Il Comitato si riunisce di re agli obblighi previsti nella presente
regola ogni anno. La durata delle sue Convenzione. Essi debbono altresì con-
sessioni è determinata e se necessario tenere informazioni sufficienti a fornire al
modificata da una riunione degli Stati Comitato una comprensione dettagliata
parti alla presente Convenzione, sotto ri- dell’applicazione della Convenzione nel
serva dell’approvazione dell’Assemblea paese in esame.
generale.
3. Gli Stati parti che hanno presentato al
11. Il Segretario generale dell’Organiz- Comitato un rapporto iniziale completo
zazione delle Nazioni Unite mette a di- non sono tenuti a ripetere nei rapporti
sposizione del Comitato il personale e le che sottoporranno successivamente in
strutture di cui quest’ultimo necessita per conformità con il capoverso b) del para-
adempiere con efficacia alle sue mansio- grafo 1 del presente articolo le informa-
ni in base alla presente Convenzione. zioni di base in precedenza fornite.

12. I membri del Comitato istituito in base 4. Il Comitato può chiedere agli Stati parti
alla presente Convenzione ricevono, con ogni informazione complementare relati-
l’approvazione dell’Assemblea gene- va all’applicazione della Convenzione.
rale, emolumenti prelevati sulle risorse
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite 5. Il Comitato sottopone ogni due anni
alle condizioni e secondo le modalità all’Assemblea generale, tramite il Con-
stabilite dall’Assemblea generale. siglio Economico e Sociale, un rapporto
sulle attività del Comitato.
Articolo 44
1. Gli Stati parti si impegnano a sottopor- 6. Gli Stati parti fanno in modo che i loro
re al Comitato, tramite il Segretario ge- rapporti abbiano una vasta diffusione nei
nerale dell’Organizzazione delle Nazio- loro paesi.
ni Unite, rapporti sui provvedimenti che
essi avranno adottato per dare effetto Articolo 45
ai diritti riconosciuti nella presente Con- Al fine di promuovere l’attuazione ef-
venzione e sui progressi realizzati per il fettiva della Convenzione e incoraggiare
godimento di tali diritti: la cooperazione internazionale nel setto-

20
re oggetto della Convenzione: alle informazioni ricevute in applica-
a. le Istituzioni specializzate, il Fon- zione degli artt.44 e 45 della presen-
do delle Nazioni Unite per l’Infan- te Convenzione. Questi suggerimen-
zia e altri organi delle Nazioni Unite ti e raccomandazioni generali sono
hanno diritto di farsi rappresentare trasmessi a ogni Stato parte interes-
nell’esame dell’attuazione di quelle sato e sottoposti all’Assemblea ge-
disposizioni della presente Conven- nerale insieme a eventuali osserva-
zione che rientrano nell’ambito del zioni degli Stati parti.
loro mandato. Il Comitato può invita-
re le Istituzioni Specializzate, il Fon-
do delle Nazioni Unite per l’Infanzia
e ogni altro organismo competente
che riterrà appropriato, a dare pare-
ri specializzati sull’attuazione della
Convenzione in settori di compe-
tenza dei loro rispettivi mandati. Il
Comitato può invitare le Istituzioni
Specializzate, il Fondo delle Nazioni
Unite per l’Infanzia e altri organi del-
le Nazioni Unite a sottoporgli rappor-
ti sull’attuazione della Convenzione
in settori che rientrano nell’ambito
delle loro attività;
b. il Comitato trasmette, se lo ritiene ne-
cessario, alle Istituzioni Specializza-
te, al Fondo delle Nazioni Unite per
l’Infanzia e agli altri organismi com-
petenti ogni rapporto degli Stati parti
contenente una richiesta di consigli
tecnici o di assistenza tecnica, o che
indichi una necessità in tal senso,
accompagnato da eventuali osser-
vazioni e proposte del Comitato con-
cernenti tale richiesta o indicazione;
c. il Comitato può raccomandare all’As-
semblea generale di chiedere al Se-
gretario generale di procedere, per
conto del Comitato, a studi su que-
stioni specifiche attinenti ai diritti del
fanciullo;
d. il Comitato può dare suggerimenti
e raccomandazioni generali in base

21
Terza parte comunica quindi la proposta di emenda-
mento agli Stati parti, con la richiesta di
far sapere se siano favorevoli a una Con-
Articolo 46 ferenza degli Stati parti al fine dell’esame
La presente Convenzione è aperta delle proposte e della loro votazione. Se,
alla firma di tutti gli Stati. entro quattro mesi a decorrere dalla data
di questa comunicazione, almeno un ter-
Articolo 47 zo degli Stati parti si pronuncia a favore
La presente Convenzione è soggetta di tale Conferenza, il Segretario generale
a ratifica. Gli strumenti di ratifica saranno convoca la Conferenza sotto gli auspici
depositati presso il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Uni-
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. te. Ogni emendamento adottato da una
maggioranza degli Stati parti presenti e
Articolo 48 votanti alla Conferenza è sottoposto per
La presente Convenzione rimarrà approvazione all’Assemblea generale.
aperta all’adesione di ogni Stato. Gli
strumenti di adesione saranno depositati 2. Ogni emendamento adottato in con-
presso il Segretario generale della Orga- formità con le disposizioni del paragra-
nizzazione delle Nazioni Unite. fo 1 del presente articolo entra in vigore
dopo essere stato approvato dall’Assem-
Articolo 49 blea generale delle Nazioni Unite e ac-
1. La presente Convenzione entrerà in vi- cettato da una maggioranza di due terzi
gore il trentesimo giorno successivo alla degli Stati parti.
data del deposito presso il Segretario
generale dell’Organizzazione delle Na- 3. Quando un emendamento entra in vi-
zioni Unite del ventesimo strumento di gore esso ha valore obbligatorio per gli
ratifica o di adesione. Stati parti che lo hanno accettato, gli altri
Stati parti rimanendo vincolati dalle di-
2. Per ciascuno degli Stati che ratifiche- sposizioni della presente Convenzione e
ranno la presente Convenzione o che vi da tutti gli emendamenti precedenti da
aderiranno dopo il deposito del ventesi- essi accettati.
mo strumento di ratifica o di adesione la
Convenzione entrerà in vigore il trente- Articolo 51
simo giorno successivo al deposito da 1. Il Segretario generale dell’Organizza-
parte di questo Stato del suo strumento zione delle Nazioni Unite riceverà e co-
di ratifica o di adesione. municherà a tutti gli Stati il testo delle ri-
serve che saranno state formulate dagli
Articolo 50 Stati all’atto della ratifica o dell’adesione.
1. Ogni Stato parte può proporre un emen-
damento e depositarne il testo presso il 2. Non sono autorizzate riserve incom-
Segretario generale dell’Organizzazione patibili con l’oggetto e le finalità della
delle Nazioni Unite. Il Segretario generale presente Convenzione.

22
3. Le riserve possono essere ritirate in
ogni tempo per mezzo di notifica indiriz-
zata in tal senso al Segretario generale
delle Nazioni Unite il quale ne informerà
quindi tutti gli Stati. Tale notifica avrà ef-
fetto alla data in cui è ricevuta dal Segre-
tario generale.

Articolo 52
Ogni Stato parte può denunciare la
presente Convenzione per mezzo di no-
tifica scritta indirizzata al Segretario ge-
nerale dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite. La denuncia avrà effetto un anno
dopo la data di ricezione della notifica da
parte del Segretario generale.

Articolo 53
Il Segretario generale dell’Organiz-
zazione delle Nazioni Unite è designa-
to come depositario della presente
Convenzione.

Articolo 54
L’originale della presente Convenzio-
ne, i cui testi in lingua araba, cinese, fran-
cese, inglese, russa e spagnola fanno
ugualmente fede, sarà depositato pres-
so il Segretario generale dell’Organizza-
zione delle Nazioni Unite. n

23
PROTOCOLLO
OPZIONALE ALLA
CONVENZIONE SUI
DIRITTI DELL’INFANZIA
CONCERNENTE
IL COINVOLGIMENTO
DEI BAMBINI
NEI CONFLITTI ARMATI
Protocollo opzionale alla Convenzione sui
diritti dell’infanzia concernente il coinvolgimento
dei bambini nei conflitti armati

Alla Convenzione sui diritti dell’infanzia si affiancano due


protocolli opzionali approvati dall’Assemblea generale delle
Nazioni Unite nel 2000. I protocolli sono stati ratificati dall’Ita-
lia con legge 11 marzo 2002, n. 46: ‘Ratifica ed esecuzione dei
protocolli opzionali alla Convenzione dei diritti del fanciullo,
concernenti rispettivamente la vendita dei bambini, la prostitu-
zione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini ed
il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, fatti a New
York il 6 settembre 2000’.

La traduzione qui riportata è quella pubblicata sulla Gaz-


zetta Ufficiale n. 77 del 2 aprile 2002 Supplemento Ordinario
n.65.
PREAMBOLO
Gli Stati parti al presente Protocollo

Incoraggiati dal considerevole sostegno ottenuto dalla Convenzione relativa ai di-


ritti del fanciullo, che dimostra una volontà generalizzata di operare per la promozio-
ne e la protezione dei diritti del fanciullo,
Ribadendo che i diritti dei fanciulli devono essere specialmente protetti, e lancian-
do un appello affinché la situazione dei bambini, indistintamente, sia costantemente
migliorata, affinché essi possano crescere ed essere educati in condizioni di pace e
di sicurezza,
Preoccupati per gli effetti pregiudizievoli ed estesi dei conflitti armati sui bambini, e
per le ripercussioni a lungo termine che esse possono avere sulla durata della pace,
della sicurezza e dello sviluppo,
Condannando il fatto che i fanciulli siano bersagli viventi in situazioni di conflitti
armati, nonché gli attacchi diretti a luoghi protetti dal diritto internazionale, in partico-
lare dove i bambini sono numerosi, come le scuole e gli ospedali,
Prendendo atto dell’adozione dello Statuto della Corte penale internazionale, che
include fra i crimini di guerra nei conflitti armati sia internazionali che non internazio-
nali, la chiamata di leva o l’arruolamento nelle forze armate nazionali di bambini di età
inferiore a 15 anni, o il fatto di farli partecipare attivamente alle ostilità;
Considerando di conseguenza che, per rafforzare ulteriormente i diritti riconosciuti
nella Convenzione relativa ai diritti del fanciullo, occorre accrescere la protezione di
questi ultimi rispetto a qualsiasi coinvolgimento in conflitti armati,
Notando che l’articolo primo della Convenzione relativa ai diritti del fanciullo spe-
cifica che, ai sensi di detta Convenzione, per fanciullo si intende ogni essere umano
che non ha ancora compiuto 18 anni, a meno che egli non divenga maggiorenne
prima, in forza della legislazione che gli è applicabile,

26
Convinti che un Protocollo opzionale alla Convenzione che elevi l’età minima per
un eventuale arruolamento nelle forze armate e la partecipazione alle ostilità, potrà
contribuire con efficacia all’attuazione del principio secondo il quale l’interesse del
bambino deve costituire un criterio predominante in tutte le azioni che lo concernono,
Notando che la ventiseiesima Conferenza internazionale della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa tenutasi nel dicembre 1995, ha raccomandato alle Parti al conflitto
di prendere tutte le misure possibili al fine di evitare che i fanciulli di età inferiore a 18
anni prendano parte alle ostilità,
Rallegrandosi per l’adozione all’unanimità, in giugno 1999, della Convenzione n.182
(1999) dell’OIL relativa al divieto delle peggiori forme di lavoro minorile, ed ad una
azione immediata in vista della loro eliminazione che vieti fra l’altro il reclutamento
forzato o obbligatorio di bambini da utilizzare in conflitti armati,
Condannando con profonda preoccupazione il reclutamento, l’addestramento e
l’uso di fanciulli per le ostilità, all’interno e al di là dei confini nazionali, ad opera di
gruppi armati diversi dalle forze armate di uno Stato, e riconoscendo la responsabilità
di coloro che arruolano, addestrano e utilizzano bambini a tal fine,
Richiamando l’obbligo di ciascuna parte ad un conflitto armato di attenersi alle
disposizioni del diritto internazionale umanitario,
Sottolineando che il presente Protocollo non pregiudica gli scopi e i principi enun-
ciati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare all’articolo 51, e le norme pertinenti
del diritto umanitario,
In considerazione del fatto che sono indispensabili per la piena protezione dei
fanciulli, in particolare durante i conflitti armati e sotto un’occupazione straniera, con-
dizioni di pace e di sicurezza basate sul rispetto integrale degli scopi e dei principi
contenuti nella Carta delle Nazioni Unite e sull’osservanza degli strumenti dei diritti
dell’uomo applicabili,
Riconoscendo le particolari esigenze dei fanciulli i quali, in ragione della loro situa-
zione economica e sociale o del loro sesso, sono particolarmente vulnerabili all’ar-
ruolamento o all’utilizzazione nelle ostilità in violazione del presente Protocollo,
Consapevoli altresì della necessità di tenere conto delle cause profonde, econo-
miche, sociali e politiche della partecipazione dei bambini ai conflitti armati,
Convinti della necessità di rafforzare la cooperazione internazionale per garantire
il riadattamento fisico e psico-sociale, e il reinserimento sociale dei fanciulli che sono
vittime di conflitti armati,
Incoraggiando la partecipazione delle comunità, in particolare dei fanciulli e dei
bambini vittime, alla diffusione dell’informazione e ai programmi di istruzione concer-
nenti l’applicazione del presente Protocollo,
Hanno concordato quanto segue:

27
Articolo 1 a. che tale arruolamento sia effettiva-
Gli Stati parti adottano ogni misu- mente volontario;
ra possibile in pratica, per vigilare che b. che tale arruolamento abbia
i membri delle loro forze armate di età luogo con il consenso illumina-
inferiore a 18 anni non partecipano diret- to dei genitori o dei tutori legali
tamente alle ostilità. dell’interessato;
c. che gli arruolati siano esauriente-
Articolo 2 mente informati dei doveri inerenti al
Gli Stati parti vigilano affinché le per- servizio militare e nazionale;
sone di età inferiore a 18 anni non siano d. che essi forniscano una prova affi-
oggetto di un arruolamento obbligatorio dabile della loro età prima di essere
nelle loro forze armate. ammessi a detto servizio.

Articolo 3 4. Ogni Stato parte può, in qualsiasi mo-


1. Gli Stati parti rilevano in anni l’età mi- mento, rafforzare la sua dichiarazione
nima per l’arruolamento volontario nel- mediante una notifica a tal fine indirizza-
le loro forze armate nazionali, rispetto ta al Segretario generale dell’Organizza-
a quello stabilità al paragrafo 3 dell’ar- zione delle Nazioni Unite che ne informa
ticolo 38 della Convenzione relativa ai tutti gli altri Stati parti. Questa notifica ha
diritti del fanciullo, in considerazione effetto alla data in cui è ricevuta dal Se-
dei principi iscritti in detto articolo e ri- gretario generale.
conoscendo che, in virtù della Conven-
zione, coloro che non hanno compiuto 5. L’obbligo di rilevare l’età minima
18 anni hanno diritto a una protezione dell’arruolamento volontario di cui al
speciale. paragrafo 1 del presente articolo non si
applica agli istituti scolastici posti sotto
2. Ciascuno Stato parte deposita, al mo- l’amministrazione o il controllo delle for-
mento della ratifica del presente Proto- ze armate degli Stati parti, in conformità
collo o dell’adesione a questo strumento agli articoli 28 e 29 della Convenzione
una dichiarazione vincolante, indicante relativa ai diritti del fanciullo.
l’età minima a decorrere dalla quale è au-
torizzato l’arruolamento volontario nelle Articolo 4
sue forze armate nazionali e descrive le 1. I gruppi armati, distinti dalle forze ar-
garanzie che ha previsto per vigilare af- mate di uno Stato, non dovrebbero in al-
finché l’arruolamento non sia contratto cuna circostanza arruolare né utilizzare
forzosamente o sotto costrizione. nelle ostilità effettivi aventi un’età inferio-
re a 18 anni.
3. Gli Stati parti che autorizzano l’arruo-
lamento volontario nelle loro forze arma- 2. Gli Stati parti prendono tutte le misure
te nazionali prima di 18 anni instaurano possibili in pratica per impedire l’arruo-
garanzie che assicurano almeno quanto lamento e l’utilizzazione di queste per-
segue: sone, in particolare provvedimenti a ca-

28
rattere giuridico per vietare e sanzionare Articolo 7
penalmente tali prassi. 1. Gli Stati parti cooperano all’applicazio-
ne del presente Protocollo, in particola-
3. L’applicazione del presente articolo re in vista di prevenire qualsiasi attività
del Protocollo non ha effetto sullo statu- contraria a quest’ultimo, e di riadattare e
to giuridico di qualsiasi parte a un conflit- di reinserire a livello sociale le persone
to armato. che sono vittime di atti contrari al pre-
sente Protocollo, ivi compreso mediante
Articolo 5 la cooperazione tecnica e l’assistenza
Nessuna norma del presente Proto- finanziaria. Tale assistenza e tale coope-
collo può essere interpretata nel senso razione avverranno in consultazione con
di impedire l’applicazione di disposizioni gli Stati parti interessati e con le organiz-
della legislazione di uno Stato parte, di zazioni internazionali competenti.
strumenti internazionali e del diritto inter-
nazionale umanitario, più favorevoli alla 2. Gli Stati parti che sono in grado di far-
realizzazione dei diritti del fanciullo. lo, forniscono tale assistenza per mezzo
di programmi multilaterali, bilaterali o di
Articolo 6 altra natura già in corso di realizzazione,
1. Ciascuno Stato parte adotta tutte le mi- o, se del caso, nell’ambito di un fondo di
sure – di natura giuridica, amministrativa contributi volontari costituito in confor-
e di altra natura – richieste per assicura- mità alle regole stabilite dall’Assemblea
re l’applicazione e l’effettiva osservanza generale.
delle norme del presente Protocollo nei
limiti della sua competenza. Articolo 8
1. Ciascuno Stato parte presenta, entro
2. Gli Stati parti s’impegnano a far am- due anni a decorrere dall’entrata in vigo-
piamente conoscere i principi e le nor- re del presente Protocollo, per quel che
me del presente Protocollo agli adulti lo concerne, un rapporto al Comitato dei
come pure ai fanciulli, grazie a mezzi diritti del fanciullo contenente informa-
appropriati. zioni dettagliate sui provvedimenti che
ha adottato per dare effetto alle disposi-
3. Gli Stati parti adottano ogni misura zioni del presente Protocollo, in partico-
praticamente possibile affinché coloro i lare quelle relative alla partecipazione e
quali dipendono dalla loro competenza e all’arruolamento.
sono arruolati o utilizzati nelle ostilità, in
violazione del presente Protocollo, siano 2. Dopo la presentazione del rapporto
smobilitati o in qualsiasi altro modo libe- dettagliato, ciascuno Stato parte include
rati dagli obblighi militari. Se del caso, gli nei rapporti che presenta al Comitato dei
Stati parti concedono a tali soggetti tutta diritti del fanciullo, in conformità all’arti-
l’assistenza appropriata in vista del loro colo 44 della Convenzione, ogni informa-
riadattamento fisico e psicologico e del zione integrativa relativa all’applicazione
loro reinserimento sociale. del presente Protocollo. Gli altri Stati par-

29
ti al Protocollo presentano un rapporto mento, denunciare il presente Protocollo
ogni cinque anni. mediante una notifica scritta indirizzata al
Segretario generale dell’Organizzazione
3. Il Comitato dei diritti del fanciullo può delle Nazioni Unite, il quale ne informa
chiedere agli Stati parti informazioni in- le altre parti alla Convenzione e tutti gli
tegrative sull’applicazione del presente Stati che l’hanno firmata. La denuncia ha
Protocollo. effetto un anno dopo la data in cui la no-
tifica è stata ricevuta dal Segretario ge-
Articolo 9 nerale dell’Organizzazione delle Nazioni
1. Il presente Protocollo è aperto alla fir- Unite. Tuttavia, se alla scadenza di tale
ma di ogni Stato che è parte alla Con- termine di un anno, lo Stato parte autore
venzione o che l’ha firmata. della denuncia è impegnato in un conflit-
to armato, quest’ultima non avrà effetto
2. Il presente Protocollo è sottoposto a prima della fine di questo conflitto.
ratifica, ed è aperto all’adesione di ogni
Stato. Gli strumenti di ratifica o di adesio- 2. Tale denuncia non libera lo Stato par-
ne saranno depositati presso il Segreta- te dai suoi obblighi ai sensi del presen-
rio generale dell’Organizzazione delle te Protocollo in ragione di qualsiasi atto
Nazioni Unite. compiuto prima della data in cui la de-
nuncia ha effetto, né pregiudica in alcun
3. Il Segretario generale, nella sua qua- modo il prosieguo dell’esame di qualsia-
lità di depositario della Convenzione e si questione di cui il Comitato fosse sta-
del Protocollo, informa tutti gli Stati par- to investito prima della data di entrata in
ti della Convenzione e tutti gli Stati che vigore della denuncia.
hanno firmato la Convenzione, riguardo
al deposito di ciascuna dichiarazione, ai Articolo 12
sensi dell’articolo 13. 1. Ogni Stato parte può presentare una
proposta di emendamento e depositar-
Articolo 10 ne il testo presso il Segretario generale
1. Il presente Protocollo entrerà in vigore dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
tre mesi dopo la data di deposito del de- Quest’ultimo comunica la proposta di
cimo strumento di ratifica o di adesione. emendamento agli Stati parti, con richie-
sta di fargli sapere se sono favorevoli
2. Per ciascuno degli Stati che ratificherà alla convocazione di una conferenza di
il presente Protocollo o vi aderirà dopo la Stati parti per esaminare tale proposta
sua entrata in vigore, il Protocollo entrerà di emendamento e metterla ai voti. Se
in vigore un mese dopo la data in cui entro i quattro mesi successivi alla data
questo Stato avrà depositato il proprio di tale comunicazione, almeno un ter-
suo strumento di ratifica o di adesione. zo degli Stati parti si pronuncia a favore
della convocazione di detta conferenza,
Articolo 11 il Segretario generale convoca la confe-
1. Ogni Stato parte può, in qualsiasi mo- renza sotto l’egida dell’Organizzazione

30
delle Nazioni Unite. Ogni emendamento
adottato a maggioranza degli Stati par-
ti presenti e votanti alla conferenza, è
sottoposto all’Assemblea generale per
approvazione.

2. Ogni emendamento adottato in con-


formità alle disposizioni del paragrafo
1 del presente articolo entra in vigore
quando è stato approvato dall’Assem-
blea generale delle Nazioni Unite e ac-
cettato dalla maggioranza di due terzi
degli Stati parti.

3. Quando un emendamento entra in vi-


gore, esso ha valenza obbligatoria per gli
Stati parti che lo hanno accettato, men-
tre gli altri Stati parti rimangono vincolati
dalle norme del presente Protocollo e da
ogni precedente emendamento da essi
accettato.

Articolo 13
1. Il presente Protocollo, i cui testi in ara-
bo, in cinese, in francese, in inglese, in
russo e in spagnolo fanno ugualmente
fede, sarà depositato presso gli archivi
dell’Organizzazione delle Nazioni unite.

2. Il Segretario generale dell’Organiz-


zazione delle Nazioni Unite trasmetterà
una copia certificata conforme del pre-
sente Protocollo a tutti gli Stati parti alla
Convenzione e a tutti gli Stati che hanno
firmato la Convenzione. n

31
PROTOCOLLO
OPZIONALE ALLA
CONVENZIONE SUI
DIRITTI DELL’INFANZIA
SULLA VENDITA
DI BAMBINI, LA
PROSTITUZIONE
DEI BAMBINI E LA
PORNOGRAFIA
RAPPRESENTANTE
BAMBINI
PREAMBOLO
Gli Stati parti al presente Protocollo

Considerando che per progredire nella realizzazione degli scopi della Convenzio-
ne relativa ai diritti del fanciullo e l’applicazione delle sue disposizioni, in particolare
dell’articolo primo, 11, 21, 32, 33, 34, 35 e 36, sarebbe opportuno garantire che il
bambino sia tutelato dalla vendita di bambini, dalla prostituzione di bambini e dalla
pornografia che inscena bambini,
Considerando altresì che la Convenzione relativa ai diritti del fanciullo sancisce il
diritto del bambino di essere protetto dallo sfruttamento economico di non essere
costretto ad un lavoro comportante rischiante o suscettibile di compromettere la sua
istruzione, di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, mo-
rale o sociale,
Constatando con viva preoccupazione che la tratta internazionale di bambini ai
fini della loro vendita, prostituzione e di pornografia inscenante bambini ha assunto
dimensioni considerevoli e crescenti,
Profondamente preoccupati per la prassi diffusa e persistente del turismo ses-
suale alla quale i bambini sono particolarmente esposti, nella misura in cui favorisce
direttamente la vendita di bambini, la prostituzione di bambini e la pornografia insce-
nante bambini,
Consapevoli che alcune categorie particolarmente vulnerabili, in particolare le
bambine, sono maggiormente esposte al rischio di sfruttamento sessuale e che è
recensito un sovrannumero anomalo di bambine fra le vittime dello sfruttamento
sessuale,

33
Preoccupati per l’offerta crescente su Internet e su altri nuovi supporti tecnologici,
di materiale pornografico inscenante bambini e ricordando che nelle sue conclusio-
ni la Conferenza internazionale sulla lotta contro la pornografia implicante bambini
su Internet (Vienna 1999) ha in modo specifico richiesto la penalizzazione a livello
mondiale della produzione, distribuzione, esportazione, importazione, trasmissione,
possesso internazionale e pubblicità di materiale pornografico, implicante bambini
e sottolineando la rilevanza di una cooperazione e di un partenariato più stretti fra
poteri pubblici e operatori di Internet,
Convinti che l’eliminazione della vendita di bambini, della loro prostituzione e della
pornografia inscenante bambini, sarà agevolata dall’adozione di un approccio glo-
bale che tenga conto dei fattori che contribuiscono a questi fenomeni, in particolare
sotto-sviluppo, povertà, disparità economiche, ineguaglianza delle strutture socio-e-
conomiche, dissesto delle famiglie, esodo rurale, discriminazione basata sul sesso, ir-
responsabile comportamento sessuale degli adulti, prassi tradizionali pregiudizievoli,
conflitti armati e tratta dei bambini,
Ritenendo la necessità di un’azione di sensibilizzazione del pubblico per ridurre la
domanda che è all’origine della vendita dei bambini, della loro prostituzione e della
pornografia pedofila, e che occorre rafforzare il partenariato mondiale fra tutti i pro-
tagonisti e migliorare l’attuazione della legge a livello nazionale,
Prendendo nota delle norme degli strumenti giuridici internazionali pertinenti in ma-
teria di protezione dei bambini, in particolare la Convenzione dell’Aja sulla protezione
dei bambini e la cooperazione in materia di adozioni internazionali, la Convenzione
dell’Aja sugli aspetti civili del rapimento internazionale di bambini, la Convenzione
dell’Aja relativa alla competenza, alle leggi applicabili, al riconoscimento, all’esecu-
zione e alla cooperazione in materia di patria potestà e di misure di protezione dei
bambini, e la Convenzione n. 182 dell’OIL, concernente l’interdizione delle peggiori
forme di lavoro dei bambini e l’azione immediata in vista della loro eliminazione,
Incoraggiati dal massiccio sostegno di cui gode la Convenzione relativa ai diritti
del fanciullo, che traduce l’esistenza di una volontà generalizzata di promuovere e
proteggere i diritti del fanciullo,
Considerando che occorre attuare le norme del Programma d’azione per la pre-
venzione della vendita di bambini, della prostituzione di bambini e della pornografia
inscenante bambini, nonché della Dichiarazione e del Programma di azione adottati
nel 1996 al Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini a fini
commerciali tenutosi a Stoccolma dal 27 al 31 agosto 1996, nonché le decisioni e rac-
comandazioni pertinenti degli organismi internazionali interessati,
In debita considerazione dell’importanza delle tradizioni e dei valori culturali di
ciascun popolo per la protezione del bambino e il suo armonico sviluppo,
Hanno concordato quanto segue:

34
Articolo 1 bino a fini di lucro; 3) sottoporre
Gli Stati parti vietano la vendita di il bambino ad un lavoro forzato;
bambini, la prostituzione di bambini e la ii – il fatto di ottenere indebitamente,
pornografia con bambini, in conformità in quanto intermediario, il consenso
alle norme del presente Protocollo. all’adozione di un bambino in viola-
zione degli strumenti giuridici inter-
Articolo 2 nazionali relativi all’adozione;
Ai fini del presente Protocollo: b. il fatto di offrire, ottenere, procurare
a. per vendita di bambini si intende o fornire un bambino a fini di prosti-
qualsiasi atto o transazione che com- tuzione, quale definita all’articolo 2;
porta il trasferimento di un bambi- c. il fatto di produrre, distribuire, diffon-
no, di qualsiasi persona o gruppo di dere, importare, esportare, offrire,
persone ad altra persona o ad altro vendere o detenere i summenzio-
gruppo dietro compenso o qualsiasi nati fini, materiale pornografico rap-
altro vantaggio; presentante bambini, quale definito
b. per prostituzione di bambini si inten- all’articolo 2.
de il fatto di utilizzare un bambino a
fini di attività sessuali dietro compen- 2. Fatto salvo il diritto interno di uno Sta-
so o qualsiasi altro vantaggio; to parte, le stesse norme valgono in caso
c. per pornografia rappresentante di tentata perpetrazione di uno qualsiasi
bambini si intende qualsiasi rappre- di questi atti, di complicità nel commet-
sentazione, con qualsiasi mezzo, di terlo o di partecipazione allo stesso.
un bambino dedito ad attività ses-
suali esplicite, concrete o simulate 3. Ogni Stato parte farà in modo che tali
o qualsiasi rappresentazione degli reati siano passibili di pene adeguate in
organi sessuali di un bambino a fini considerazione della loro gravità.
soprattutto sessuali.
4. Fatte salve le norme del suo diritto
Articolo 3 interno, ogni Stato parte prende, se del
1. Ciascuno Stato parte vigila che, come caso, i provvedimenti richiesti al fine di
minimo, i seguenti atti e attività siano pie- determinare la responsabilità delle per-
namente recepiti dal suo diritto penale, a sone giuridiche per i reati di cui al para-
prescindere che tali reati siano commes- grafo 1 del presente articolo. Secondo i
si a livello interno o trans-nazionale da principi giuridici dello Stato parte, questa
un individuo o in modo organizzato: responsabilità può essere penale, civile
a. per quanto riguarda la vendi- o amministrativa.
ta di bambini di cui all’articolo 2:
i – il fatto di offrire, consegnare o ac- 5. Gli Stati parti prendono ogni provve-
cettare un bambino, a prescindere dimento giuridico e amministrativo ade-
dal mezzo utilizzato per i seguenti fini: guato per accertarsi che tutte le perso-
1) sfruttare il bambino a fini sessua- ne che intervengono nell’adozione di un
li; 2) trasferire gli organi del bam- bambino agiscono in conformità alle nor-

35
me degli strumenti giuridici internaziona- di estradizione successivamente conclu-
li applicabili. so fra di loro in conformità alle condizioni
enunciate in detti trattati.
Articolo 4
1. Ogni Stato parte prende le misure ne- 2. Se uno Stato parte, il quale subordina
cessarie per stabilire la propria compe- l’estradizione all’esistenza di un trattato,
tenza al fine di giudicare i reati di cui al è adito di una richiesta di estradizione ad
paragrafo 1 dell’art. 3, qualora tali reati si- opera di un altro Stato parte con il quale
ano stati commessi sul suo territorio o a non è vincolato da alcun trattato di estra-
bordo di navi o di aeronavi immatricolate dizione, esso può considerare il presente
in detto Stato. Protocollo come base giuridica dell’estra-
dizione per quanto riguarda tali reati. L’e-
2. Ogni Stato parte può prendere le mi- stradizione è subordinata alle condizioni
sure necessarie per stabilire la propria previste dal diritto dello Stato richiesto.
competenza al fine di giudicare i reati di
cui al paragrafo 1 dell’articolo 3, nei se- 3. Gli Stati parti che non subordinano l’e-
guenti casi: stradizione all’esistenza di un trattato, ri-
a. quando il presunto autore del reato conoscono tali reati come casi di estradi-
è cittadino di detto Stato o ha la sua zione fra di loro, alle condizioni stabilite
residenza abituale sul territorio di dal diritto dello Stato richiesto.
quest’ultimo;
b. quando la vittima è cittadino di detto 4. Fra Stati parti, tali reati sono considera-
Stato. ti ai fini dell’estradizione, come essendo
stati commessi non solo sul luogo dove
3. Ogni Stato parte prende altresì le mi- stati perpetrati, ma anche sul territorio
sure necessarie per stabilire la propria posto sotto la giurisdizione di Stati tenu-
competenza la fine di giudicare i sum- ti a stabilire la loro competenza ai sensi
menzionati reati quando il presunto au- dell’articolo 4.
tore del reato è presente sul suo terri-
torio, e lo Stato non lo estrada verso un 5. Se una richiesta di estradizione viene
altro Stato parte per il motivo che il reato presentata per via di un reato di cui al
è stato commesso da un suo cittadino. paragrafo 1 dell’articolo 3, e se lo Stato
richiesto non concede o non vuole con-
4. Il presente Protocollo non esclude l’e- cedere l’estradizione in ragione della
sercizio di alcuna competenza penale in nazionalità dell’autore del reato, questo
applicazione del diritto interno. Stato adotta le misure richieste per adire
le sue autorità competenti in vista di un
Articolo 5 procedimento legale.
1. I reati di cui al paragrafo 1 dell’articolo 3
sono di diritto inclusi in qualsiasi trattato Articolo 6
di estradizione in vigore fra gli Stati parti 1. Gli Stati parti si concedono reciproca-
e sono altresì inclusi in qualsiasi trattato mente la massima assistenza in vista di

36
qualsiasi inchiesta, procedura penale o che proscritte dal presente Protocollo, in
procedura di estradizione relativa a rea- particolare:
ti di cui al paragrafo 1 dell’articolo 3, ivi a. riconoscendo la vulnerabilità delle
compreso per l’ottenimento degli ele- vittime ed adattando le procedure in
menti di prova di cui dispongono e che modo da tenere debitamente conto
sono necessari alla procedura. dei loro particolari bisogni, in parti-
colare in quanto testimoni;
2. Gli Stati parti adempiono ai loro obbli- b. informando le vittime riguardo ai loro
ghi in forza del paragrafo 1 del presente diritti, al loro ruolo e alla portata della
articolo, in conformità ad ogni trattato o procedura, nonché alla programma-
accordo di assistenza giuridica eventual- zione e allo svolgimento della stes-
mente esistente fra di loro. In mancanza sa, e circa la decisione pronunciata
di tale trattato o accordo, gli Stati parti per il loro caso;
si concedono reciprocamente tale assi- c. permettendo che, quando gli inte-
stenza in conformità al loro diritto interno. ressi personali delle vittime sono
stati coinvolti, le loro opinioni, i loro
Articolo 7 bisogni o le loro preoccupazioni sia-
Fatte salve le norme del loro diritto in- no presentate ed esaminate duran-
terno, gli Stati parti: te la procedura, in modo conforme
a. prendono misure appropria- alle regole di procedura del diritto
te per consentire la confisca e interno;
il sequestro, come opportuno: d. fornendo alle vittime servizi di assi-
i) di beni come documenti, averi e altri stenza appropriati, ad ogni stadio
mezzi materiali utilizzati per commet- della procedura giudiziaria;
tere i reati di cui al presente Protocol- e. proteggendo, se del caso, la vita
lo, o per agevolarne la perpetrazione; privata e l’identità delle vittime e
ii) del prodotto di tali reati; adottando misure conformi al diritto
b. danno attuazione alle richieste di interno per prevenire la divulgazio-
confisca e di sequestro dei beni o ne di qualsiasi informazione atta ad
prodotti di cui al capoverso i) del pa- identificarle;
ragrafo a) emanati da un altro Stato f. vigilando, se del caso, che le vittime
parte; e le loro famiglie e i testimoni a cari-
c. prendono provvedimenti in vista di co siano al riparo da intimidazioni e
chiudere temporaneamente o defini- rappresaglie;
tivamente i locali utilizzati per com- g. evitando ogni indebito riguardo nel
mettere tali reati. pronunciare la sentenza e nell’ese-
cuzione di ordinanze o decisioni che
Articolo 8 stabiliscono un indennizzo per le
1. Gli Stati parti adottano ad ogni stadio vittime.
della procedura penale le misure neces-
sarie per proteggere i diritti e gli interessi 2. Gli Stati parti si accertano che nes-
dei bambini che sono vittime delle prati- suna incertezza relativa all’età effettiva

37
della vittima impedisca l’instaurazione di pubblico, ivi compresi i bambini, riguar-
inchieste penali, soprattutto di inchieste do alle misure atte a prevenire le pras-
volte a determinare la loro età. si proscritte dal presente Protocollo e i
loro effetti nefasti. Adempiendo ai loro
3. Gli Stati parti si accertano che nel obblighi in forza del presente articolo,
modo di trattare le vittime dei reati de- gli Stati parti incoraggiano la partecipa-
scritti nel presente Protocollo da parte zione della collettività e in particolare dei
dell’ordinamento giudiziario penale, l’in- bambini e di quelli che ne sono vittime,
teresse superiore del bambino sia sem- a tali programmi d’informazione, d’istru-
pre il criterio fondamentale. zione e di formazione, anche a livello
internazionale.
4. Gli Stati parti adottano misure per
impartire una formazione appropriata, 3. Gli Stati parti prendono tutte le misure
in particolare in ambito giuridico e psi- concretamente possibili per assicurare
cologico, alle persone che si occupano ogni adeguata assistenza alle vittime dei
delle vittime dei reati di cui nel presente reati, di cui nel presente Protocollo, in vi-
Protocollo. sta del loro completo reinserimento so-
ciale e del loro completo ristabilimento
5. Se del caso, gli Stati parti si adopera- fisico e psicologico.
no come necessario per garantire la sicu-
rezza e l’integrità delle persone e/o degli 4. Gli Stati parti vigilano che tutti i bam-
organismi di prevenzione e/o di tutela e bini vittime dei reati descritti nel Proto-
di riabilitazione delle vittime di tali reati. collo abbiano accesso a procedure che
permettono loro senza discriminazioni
6. Nessuna disposizione del presente di richiedere alle persone giuridicamen-
articolo pregiudica il diritto dell’accusato te responsabili la riparazione del danno
ad un processo equo o imparziale o è in- subito.
compatibile con tale diritto.
5. Gli Stati parti prendono misure appro-
Articolo 9 priate per vietare in modo efficace la
1. Gli Stati parti adottano o rafforzano, ap- produzione e la diffusione dei materiali
plicano e divulgano leggi, misure ammi- che pubblicizzano le prassi proscritte nel
nistrative, politiche e programmi sociali presente Protocollo.
per prevenire i reati di cui nel presente
Protocollo. Una particolare attenzione
è concessa alla protezione dei bambi- Articolo 10
ni maggiormente esposti alle prassi in 1. Gli Stati parti prendono tutte le misu-
oggetto. re necessarie per rafforzare la coopera-
zione internazionale mediante accordi
2. Con l’informazione mediante ogni multilaterali, regionali e bilaterali, aven-
mezzo appropriato, l’istruzione e la for- ti per oggetto di prevenire, identificare,
mazione, gli Stati parti sensibilizzano il perseguire e punire i responsabili di atti

38
connessi alla vendita di bambini, alla pro- vigore del presente Protocollo nei suoi
stituzione di bambini, alla pornografia e confronti, un rapporto al Comitato dei di-
al turismo pedofili, nonché di indagare ritti del fanciullo contenente informazio-
su tali accordi. Gli Stati parti favoriscono ni particolareggiate sulle misure che ha
altresì la cooperazione e il coordinamen- adottato per dare attuazione alle norme
to internazionale fra le loro autorità, le del Protocollo.
organizzazioni non governative nazio-
nali ed internazionali e le organizzazioni 2. Dopo la presentazione del suo rap-
internazionali. porto particolareggiato, ciascuno Stato
parte include nei rapporti che sottopo-
2. Gli Stati parti incoraggiano la coope- ne al Comitato dei diritti del fanciullo, in
razione internazionale per facilitare il ria- conformità all’art. 44 della Convenzio-
dattamento fisico e psicologico dei bam- ne, tutte le nuove informazione relative
bini vittime, il loro reinserimento sociale all’applicazione del presente Protocollo.
e il loro rimpatrio. Gli altri Stati parti al Protocollo sottopon-
gono un rapporto ogni cinque anni.
3. Gli Stati parti si adoperano in vista di
rafforzare la cooperazione internaziona- 3. Il Comitato dei diritti del fanciullo può
le per eliminare i principali fattori, quali chiedere agli Stati parti informazioni sup-
in particolare la povertà e il sottosvilup- plementari circa l’applicazione del pre-
po che rendono i bambini vulnerabili alla sente protocollo.
vendita, alla prostituzione, alla pornogra-
fia e al turismo pedofili. Articolo 13
1. Il presente Protocollo è aperto alla fir-
4. Gli Stati parti che sono in grado di farlo, ma di ogni Stato che è parte alla Con-
forniscono un aiuto finanziario, tecnico o venzione o che l’ha firmata.
di altro tipo nell’ambito dei programmi
esistenti, multilaterali, regionali, bilaterali 2. Il presente Protocollo è sottoposto a
o altri. ratifica, ed è aperto all’adesione di ogni
Stato che è parte alla Convenzione o che
Articolo 11 l’ha firmata. Gli strumenti di ratifica o di
Nessuna delle norme del presente adesione saranno depositati presso il
Protocollo pregiudica disposizioni mag- Segretario generale dell’Organizzazione
giormente favorevoli al conseguimento delle Nazioni Unite.
dei diritti del fanciullo che figurano:
a. nella legislazione di uno Stato parte; Articolo 14
b. nel diritto internazionale in vigore 1. Il presente Protocollo entrerà in vigore
per questo Stato. tre mesi dopo la data di deposito del de-
cimo strumento di ratifica o di adesione.
Articolo 12
1. Ciascuno Stato parte sottopone, en- 2. Per ciascuno degli Stati che ratifiche-
tro due anni a decorrere dall’entrata in ranno il presente Protocollo o vi aderiran-

39
no dopo la sua entrata in vigore, il Proto- favore della convocazione di detta con-
collo entrerà in vigore un mese dopo la ferenza, il Segretario generale convoca
data in cui questo Stato avrà depositato la conferenza sotto l’egida dell’Organiz-
il suo strumento di ratifica o di adesione. zazione delle Nazioni Unite. Ogni emen-
damento adottato a maggioranza dagli
Articolo 15 Stati parti presenti e votanti alla confe-
1. Ogni Stato parte può in qualsiasi mo- renza, è sottoposto all’Assemblea gene-
mento denunciare il presente Protocollo rale per approvazione.
mediante una notifica scritta indirizzata
al Segretario generale dell’Organizzazio- 2. Ogni emendamento adottato in con-
ne delle Nazioni Unite, il quale ne infor- formità alle disposizioni del paragrato
ma le altre parti alla Convenzione e tutti 1 del presente articolo entra in vigore
gli Stati che l’hanno firmata. La denuncia quando è stato approvato dall’Assem-
ha effetto un anno dopo la data in cui la blea generale delle Nazioni Unite e ac-
notifica è stata ricevuta dal Segretario cettato dalla maggioranza di due terzi
generale dell’Organizzazione delle Na- degli Stati parti.
zioni Unite.
3. Quando un emendamento entra in vi-
2. La denuncia non libera lo Stato par- gore esso ha valenza obbligatoria per gli
te che ne è autore dagli obblighi che Stati parti che lo hanno accettato, men-
gli sono imposti dal Protocollo riguardo tre gli altri Stati parti rimangono vincolati
a qualsiasi reato commesso prima della dalle norme del presente Protocollo e da
data in cui la denuncia ha effetto, né in- ogni emendamento precedente da essi
tralcia in alcun modo il prosieguo dell’e- accettato.
same di qualsiasi questione di cui il Co-
mitato fosse già investito prima di tale
Articolo 17
1. Il presente Protocollo, i cui testi in ara-
data.
bo, in cinese, in francese, in inglese, in
russo e in spagnolo fanno ugualmente
Articolo 16
fede, sarà depositato presso gli archivi
1. Ogni Stato parte può presentare una
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
proposta di emendamento e deposita-
re il testo presso il Segretario generale
2. Il Segretario generale dell’Organiz-
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
zazione delle Nazioni Unite trasmetterà
Quest’ultimo comunica la proposta di
una copia certificata conforme del pre-
emendamento agli Stati parti, doman-
sente Protocollo a tutti gli Stati parti alla
dando loro di fargli sapere se sono fa- Convenzione e a tutti gli Stati che l’han-
vorevoli alla convocazione di una con- no firmata. n
ferenza di Stati parti per esaminare tale
proposta di emendamento, e metterla ai
voti. Se entro i quattro mesi successivi
alla data di tale comunicazione, almeno
un terzo degli Stati parti si pronuncia a

40
Foto:
gruppo di orfani,
sopravvissuti all’olocausto,
al campo di detenzione di Atlit (Israele).
14 luglio 1944.
Foto: Zoltan Kluger,
Government Press Office (Israel).

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