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◗ UNITÀ 1 APPRENDIMENTO DELLE LINGUE E AUTOVALUTAZIONE, pag. 2
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 2
Indagine Italiano 2000
Possibili risposte: Il grafico 1 riguarda l’indice di insegnamento/apprendimento delle lingue straniere ed evidenzia il primo
posto dell’inglese nella scelta, il secondo posto del francese, il terzo posto del tedesco e il quarto posto dell’italiano.
Il grafico 2 riguarda le motivazioni allo studio dell’italiano come primo fattore scelto. Dai dati emerge che l’italiano è scelto
soprattutto per ragioni di studio e di lavoro.
Fonte: T. De Mauro, M. Vedovelli, M. Barni, L. Miraglia, Italiano 2000. I pubblici e le motivazioni dell’italiano diffuso fra stranieri,
Roma, Bulzoni, 2002: pp. 239, 162, testo adattato.
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 4, p. 3
1. F; 2. V, 3. F; 4. V; 5. V
Attività 5, p. 3
Come ho imparato le lingue
Possibili risposte: Diego Marani è un interprete e le lingue sono oggetto non solo del suo lavoro, ma anche dei suoi libri.
Imparare le lingue vuol dire non rimanere intrappolati nel proprio modo di agire e di pensare.
Ci sono diversi metodi per imparare le parole, ma quasi tutti sono noiosi. Uno di essi è quello di associare alle parole i loro
referenti (oggetti, persone, situazioni), ma questo metodo ha lo svantaggio di essere legato alla contestualizzazione degli
oggetti: allontanandosi da essi si dimenticano.
Fonte: D. Marani, Come ho imparato le lingue, Milano, Bompiani, pp.5, 17, 60-61, testo adattato.
Fonte: Council of Europe 2001/2002, Common European Framework for Languages: Learning, Teaching, Assessment, Council for
Cultural Co-operation, Modern Languages Division, Strasbourg, Cambridge University Press, (Trad. ita. a cura di D. Ber-
UNITÀ 1 SOLUZIONI 3
tocchi, F. Quartapelle, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione, Milano-Firenze,
RCS Scuola-La Nuova Italia).
Attività 12, p. 5
Testimonianze: biografia linguistica di una studentessa Erasmus
Possibili risposte: La studentessa vive in Francia in una località turistica vicino all’Italia e per questo ha avuto diverse possibi-
lità di contatto con altre lingue. In particolare durante l’estate ha avuto contatti con l’italiano perché lavorava in un negozio.
La ragazza ha studiato italiano come seconda lingua alla scuola superiore e ha avuto una brava professoressa che le ha
trasmesso l’amore per l’italiano.
Ha fatto alcuni soggiorni in Italia e in particolare ha trascorso un mese a Torino per un tirocinio, esperienza questa che, in
seguito, le ha fatto scegliere di fare l’Erasmus in Italia. Infine, la ragazza ha incontrato un ragazzo italiano che ora è il suo
ragazzo e con il quale può praticare il suo italiano. I suoi progetti futuri sono vivere e lavorare in Italia.
Attività 14, p. 6
Occupazione desiderata/Settore professionale: ambito dell’economia sostenibile, economia informale nei paesi in via di
sviluppo, microimpresa; Istruzione e formazione/Date: 1996; Laurea in: Economia e commercio; Autovalutazione livello
europeo: Inglese (ascolto) ---, (lettura) C1, (Interazione orale) C1, (Produzione orale) C1; Capacità e competenze informa-
tiche: Word, Excel, Internet.
Attività 17, p. 7
Possibili risposte: 1. questi luoghi/le quali/che; 2. questa dimora/casa/che/la quale; 3. osservarle; 4. del documento/ alla
sua struttura; 5. lavori/ne ho avute tante altre; 6. rispettarli
Attività 18, p. 8
L’odore dell’India
Ai margini del prato, c’era una casetta (casa), una catapecchia (casa) non lurida, di mattoni: un fuoco acceso dentro, e
qualche suppellettile. Intorno, qualcuno (uomo) stava trafficando, come preso dalle sue faccende. Era un uomo (uomo) sui
quarant’anni con una folta barba nera. Il suo aspetto era immediatamente antipatico. Osservandolo bene, infatti si vedeva
che non stava affatto sfaccendando, occupato a accendersi il fuoco, a cucinarsi i fagioli o che so io: ma, con la stessa at-
tenzione di chi fa un lavoro ritenuto indispensabile, stava accudendo a un cerimoniale sacro. Girava come un matto intorno
alla catapecchia (casa), si fermava, toccava degli oggetti, faceva dei gesti con le mani, si chinava a terra.
Fonte: P. P. Pasolini, L’odore dell’India, Parma, Guanda, 1992, p. 33, testo adattato.
Attività 19, p. 9
Moravia e Pasolini in India
1. starci; 2. esplorarla; 3. sceglierne una; 4. lo ha più colpito; 5. quanto lo è; 6. conoscerla tutta; 7. penetrarla tutta; 8.
Comprenderla tutta.
Fonte: E. Refraschini, Moravia e Pasolini in India, “Liberamente Magazine”, 2007, URL: www.liberamentemagazine.org/mora-
via%20e%20pasoilini%20in%20india.htm (ultimo accesso: 22.9.2010), testo adattato.
Attività 20, p. 9
1. lui/lei, lei/lui; 2. io, tu; 3. te; 4. lui; 5. Io, Tu, io, io; 6. loro
Attività 21, p. 9
frasi: insieme di parole che formano un significato compiuto
testi: messaggio dotato di significato
lessico: parole di una lingua
sintassi: regole che governano le frasi
Attività 22, p. 9
1-c; 2-d; 3-b; 4-a
4 SOLUZIONI UNITÀ 1
Attività 23, p. 9
E: congiunzione (con funzione di segnale discorsivo); ora: avverbio il: articolo; curriculum: nome; diventa: verbo; un: arti-
colo; videoclip: nome; filmati: nome; e: congiunzione; blog: nome; si preparano: verbo; a: preposizione; sostituire: verbo;
la: articolo; vecchia: aggettivo; domanda: nome; di: preposizione; lavoro: nome; affidata: verbo; al: preposizione; foglio:
nome; di: preposizione; carta: nome
Attività 24, p. 9
1. molto bene; 2. utilissima; 3. davvero importante
Attività 25, p. 10
Possibili risposte: 1. molto importante; 2. davvero significative; 3. accuratissima; 4. molto bene; 5. bellissima; 6. molto
impegnativo
Attività 26, p. 10
1. stanco morto; 2. sudato fradicio; 3. pieno zeppo; 4. nuovo di zecca; 5. innamorato cotto; 6. ricco sfondato
Attività 27, p. 10
azione conclusa azione non conclusa azione abituale
ha indotto, è stato, ho perduto, ho ab- era (sparso) vedevo, ripassavo, dovevo
binato
Attività 28, p. 11
Lo stage di Paola al centro ricerche della Queen Mary University di Londra
1. sono tornata, 2. sono partita, 3. ho fatto, 4. mi sono laureata, 5. avevo, 6. sono rimasta, 7. ho lavorato/lavoravo, 8. ho
trovato; 9. erano; 10. mi sentivo/mi sono sentita; 11. ero
Fonte: E. Della Ratta, Lo stage a Londra di Vincenzo Falconieri: «Sei mesi al centro ricerche alla Queen Mary University con
l’Erasmus Placement», “Repubblica degli stagisti”, s.d., URL: http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/lo-stage-allestero-
di-vincenzo-falconieri-sei-mesi-al-centro-ricerche-alla-queen-mary-university-of-london (ultimo accesso: 22.9.2010), testo
adattato.
Attività 29, p. 11
1. già; 2. adesso; 3. sempre; 4. improvvisamente; 5. ancora; 6. mai
Attività 30, p. 11
I tre cosmonauti (parte I)
1. sono partiti; 2. volevano; 3. si capivano; 4. sono scesi; 5. era; 6. si sono avvicinati; 7. faceva; 8. ha guardati; 9. pensa-
vano/hanno pensato; 10. hanno deciso
Attività 31, p. 12
comparativi superlativi
… più significativo di… … utilissima…
… più brava nelle ricerche in Interner che… … la mia più grande qualità…
… il mio più grande difetto…
Attività 32 p. 13
Possibili risposte: 1. utilissimo; 2. meno efficace di; 3. più argomentativo di; 4. tanto importante quanto; 5. il più bravo di;
6. la mia esperienza linguistica più importante; 7. più difficile di, 8. meno parlato dello
Attività 33, p. 13
1. città; 2. uomini
Attività 34, p. 13
1. orecchie, braccia, mani; 2. cosmonauti, foto; 3. diversità, ostilità, uomini; 4. problemi; 5. re; 6. falò
Attività 35, p. 13
1. poetessa; 2. moglie; 3. regina; 4. professoressa; 5. attrice; 6. giornalista
UNITÀ 1 SOLUZIONI 5
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: Comunità Europea, Libro bianco sul dialogo interculturale. Vivere insieme in pari dignità, Strasburgo, 2008, URL: www.coe.
int/dialogue, (ultimo accesso 22.9.2010), testo adattato.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 4, p. 16
1. F; 2. V; 3. V; 4. F; 5. V
Attività 5, p. 16
1. impararle; 2. conoscerlo; 3. loro
Attività 6, p. 17
Di solito si pensa che ‘conoscere una parola’ (nome) significa conoscere il suo (aggettivo) significato (nome). Ma non
basta. Per dire di conoscere davvero una parola (nome) dobbiamo sapere tante (aggettivo) cose (nome): il significato
(nome), certo, ma non solo; ad esempio dobbiamo sapere come si pronuncia quella (aggettivo) parola (nome), quindi,
importantissimo (aggettivo), dove cade l’accento (nome); quali sono le sue (aggettivo) caratteristiche (nome) grammaticali
(aggettivo), quindi il genere (nome) e il numero (nome) (se si tratta di un nome (nome), o di un aggettivo (nome), o di
un articolo (nome), o di un pronome (nome)), la coniugazione (nome) e le forme (nome) del paradigma (nome) verbale
(aggettivo) se si tratta di verbi (nome) e così via; dobbiamo anche conoscere le modalità (nome) di combinazione (nome)
di quella (aggettivo) parole (nome) con altre (aggettivo) parole (nome) del lessico (nome): ad esempio (nome) in italiano
(nome) posso dire casa (nome) antica (aggettivo) ma non donna (nome) antica (aggettivo); posso dire contare su qualcuno ma
non contare in qualcuno.
Attività 7, p. 17
1. stanco morto; 2. pieno zeppo; 3. nuova di zecca; 4. ricco sfondato
Attività 8, p. 17
Possibili risposte:
1. Viaggiare con le moto attraverso le città è un’esperienza straordinaria.
2. I bar sono i luoghi in cui le persone si fermano per delle soste dopo dei lunghi viaggi.
3. Gli shock culturali sono le spie che ci fanno capire che ci sono delle diversità rispetto alla nostra cultura.
4. Nei nostri viaggi abbiamo visitato i castelli dei re di Francia.
5. Realizzare dei video come curriculum vitae non è un problema.
Attività 9, p. 17
I tre cosmonauti (parte II)
1. è caduto; 2. faceva; 3. hanno guardato; 4. è accaduto; 5. si è avvicinato; 6. hanno compreso; 7. piangeva; 8. si è china-
to; 9. ha sollevato; 10. si è rivolto; 11. credevamo/abbiamo creduto, 12. si sono avvicinati; 13. hanno teso; 14. ha stretto
Attività 2, p. 18
a-3; b-4; c-5; d-1; e-2
6 SOLUZIONI UNITÀ 2
Fonte: s.a., Grand Tour. Il viaggio in Toscana dei viaggiatori inglesi e francesi dalla fine del XVII secolo agli inizi del XIX secolo, URL: http://
grandtour.bncf.firenze.sbn.it:9080/nazionale/racconto/tradizione-del-grand-tour/i-luoghi-del-grand-tour (sito curato dal-
la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 4, p. 19
Piero della Francesca: la vita e le opere
Piero della Francesca nasce intorno al 1415-1420 a Sansepolcro, nella provincia di Arezzo, da una famiglia di commer-
cianti. Inizia a dipingere ancora giovanissimo nella bottega di Antonio d’Anghiari. Le sue prime opere si ispirano ai pittori
fiorentini del tempo e al pittore veneto Domenico Veneziano. Con questo artista Piero della Francesca realizza un ciclo di
affreschi per la chiesa di Sant’Egidio a Firenze. Il pittore lavora non solo a Sansepolcro, ma anche in altre città dell’Italia
centro-settentrionale e a Roma, presso le corti di signori e papi. L’attività dell’artista è molto intensa a partire dagli anni
Quaranta. Fra le opere più importanti ci sono il Polittico della Misericordia, a Sansepolcro, gli affreschi del ciclo La Leggenda
della Vera Croce, ad Arezzo, i ritratti dei duchi di Urbino, a Firenze, la Flagellazione di Cristo, a Urbino. Durante il soggiorno a
Urbino scrive anche dei testi, fra cui un trattato sulla prospettiva. Muore nel 1492 nella sua città natale. Piero della France-
sca è uno dei pittori più importanti del Quattrocento e, per la sua concezione dello spazio e della prospettiva, è il precursore
del Rinascimento italiano. Dai pittori fiamminghi eredita il gusto per i particolari.
Attività 5, p. 19
1. F; 2. F; 3. V; 4. V; 5. V; 6. F
Fonte: G. C. Argan, Storia dell’arte italiana, vol. II, Firenze, Sansoni, 1977: 216-217, testo adattato.
Attività 8, p. 21
Piero della Francesca: la Madonna di Senigallia
Scheda di lettura di un’opera d’arte
Attività 10, p. 22
Il professore introduce il tema del seminario e dice che il Futurismo è un movimento artistico e letterario e che Marinetti lo
ha fondato all’inizio del Novecento. Il Futurismo rifiuta la tradizione e la cultura del passato, ed esalta la modernità, con le
sue caratteristiche e i suoi valori. Uno studente, Andrea, afferma che il Futurismo è una delle avanguardie storiche italiane
più importanti del XX secolo, ma che ha avuto uno scarso riconoscimento nel mondo culturale perché aderisce al fascismo
ed esalta la violenza. Una studentessa, Marta, ricorda che Marinetti, nel Manifesto del futurismo e in altre opere, predica la
distruzione dei musei e delle accademie, e che 1929 Mussolini lo fa diventare accademico d’Italia. Un altro studente, Fran-
cesco, si collega al discorso di Andrea e dice che il mondo culturale italiano dimentica il Futurismo soprattutto per motivi
di tipo culturale e non politico. La cultura idealista italiana rifiuta infatti l’avanguardia. Una seconda studentessa, Rossella,
sottolinea che il Futurismo nasce in un momento di profondi cambiamenti dell’Italia, che riguardano principalmente lo
sviluppo di una economia di tipo industriale e i suoi effetti sulla società. Il professore conferma il discorso di Rossella e
aggiunge che il Futurismo e il cambiamento delle persone, in relazione alle scoperte scientifiche di quel periodo, sono stret-
tamente collegati fra loro. Uno studente, Marco, ricorda che all’inizio del Novecento ci sono importanti invenzioni in vari
settori e che il Futurismo sostiene il rinnovamento dell’Italia. Infine, Giovanni, uno studente, fa presente che il Futurismo,
in Italia e all’estero, influenza tutte le arti.
Attività 11, p. 22
1. f; 2. b; 3. e; 4. g; 5. a; 6. d; 7. g
Attività 12, p. 23
1. F; 2. F; 3. R; 4. R; 5. F; 6. R
Attività 14, p. 24
1. polittico, altare, chiesa; 2. affreschi, ciclo, cappella, basilica
Attività 15, p. 24
Il Duomo di Firenze
1. basilica; 2. facciata; 3. sculture; 4. navate, 5. coro, 6. altare, 7. cupola; 8. campanile; 9. abside
Attività 16, p. 25
Firenze romana
La colonia romana di Florentia nasce sulla riva destra dell’Arno in una zona pianeggiante vicino a un guado del fiume. Nel
IX secolo a.C. ci sono già i primi abitanti. Nel II secolo a.C. raggiunge una certa ricchezza. La sua importanza è legata alla
Via Cassia. Il nuovo percorso della Via Cassia collega Roma con Florentia. La struttura urbanistica è quella tipica delle
città romane: le strade si incontrano ortogonalmente e suddividono la città in isolati quadrangolari. La città è orientata
secondo i punti cardinali ed è circondata dalle mura. Le strade principali sono il cardo maximus, da nord a sud, e il decumanus
maximus, da est a ovest. Le aree cimiteriali sorgono fuori dalle mura. Una delle necropoli più importanti, anteriore al I secolo
a.C., si trova lungo la Via Cassia, in direzione Pistoia. La ristrutturazione urbanistica avviene nel II secolo d.C., ai tempi di
Adriano. Il culto cristiano: si sviluppa sulla riva sinistra dell’Arno nell’area del monte di San Miniato. Qui vi è la chiesa di
Santa Felicita (fine del IV secolo), che ha un cimitero cristiano. Ci sono anche le basiliche di Santa Reparata e Santa Cecilia
(V-VI secolo). La decadenza della città inizia nel V secolo. Nel VI c’è l’occupazione gotica: la popolazione lascia Florentia e
la città diventa da centro abitato a una fortezza.
Attività 17, p. 25
Possibili risposte:
Il “guado” è il punto in cui è possibile attraversare un corso d’acqua.
Gli “insediamenti” sono forme di abitazione umana; centri abitati.
L’”abitato” è un centro, un insediamento.
Il “sito” è il luogo, il posto.
La “bonifica” è l’insieme di lavori e di opere per prosciugare e risanare terreni coperti o periodicamente invasi dall’acqua.
Gli “isolati” sono aree fabbricate delimitate dalla rete stradale della città di forma e grandezza diversa.
8 SOLUZIONI UNITÀ 2
Le “mura” sono l’insieme di opere in muratura che cingono la città per proteggerla dai nemici.
La “necropoli” è un raggruppamento di sepolture precedenti al Cristianesimo; cimitero;
“Extramuraria” significa esterna alle mura di cinta della città.
La “fortezza” è un’opera di fortificazione a cinta muraria continua, con possibili strutture aggiuntive; piazzaforte, fortilizio.
Attività 18, p. 25
1. Rinascimento (rinascere); 2. comprensione (comprendere); rappresentazione (rappresentare); 4. produzione (produrre)
Attività 19, p. 26
-zione/-sione: espansione, fondazione, direzione, ristrutturazione, consacrazione, occupazione
-mento: insediamenti
suffisso zero: bonifica, incontro (“guado” e “uso” non derivano dai verbi “guadare” e “usare”, ma dai nomi latini usus e
vadum)
Attività 20, p. 26
verbo suffisso nome
-zione/-sione -mento suffisso zero
1. insegnare x insegnamento
2. dichiarare x dichiarazione
3. sentire x sentimento
4. aumentare x aumento
5. salutare x saluto
6. concludere x conclusione
7. arrivare x arrivo
8. spostare x spostamento
Attività 21, p. 26
a. descrivere situazioni al passato: era
b. narrare fatti passati e rendere attuale il racconto: nasce
c. narrare fatti passati e richiamare l’attenzione sull’azione: scriveva
d. esprimere azioni sempre valide senza riferimenti temporali specifici: costituisce, si fonde, entra, è, attraversa
e. esprimere azioni in atto nel momento in cui si parla/si scrive: vogliamo
Attività 22, p. 27
Io volevo ricordare che Marinelli.
Attività 23, p. 27
1-h; 2-i; 3-d; 4-g; 5-l; 6-a; 7-c; 8-b; 9-e; 10-f
Attività 24, p. 27
Siamo tutti futuristi
Cos’hanno in comune Topolino, Tex Willer e il movimento futurista? Apparentemente niente. Eppure un sottile filo rosso
unisce i loro linguaggi. Questo per esempio: zang tumb tumb tuuuuuuuumb tuuuuuum tuum. I futuristi sono i primi a intu-
ire e sviluppare i potenziali inespressi del linguaggio, quelli alla base della nostra pubblicità e della comunicazione di massa.
Li sperimentano in opere rivoluzionarie per quei tempi come il Bombardamento di Adrianopoli, un testo d’avanguardia
scritto dal poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), in cui lo scrittore crea frasi come questa: “5 secondi cannoni da
assedio sventrrrare spazio con un accordo ZZZANG TUMB TUM ammutinamento”.
Le idee provocatorie dei futuristi sono ormai vecchie di cento anni: Marinetti infatti pubblica il primo manifesto del mo-
vimento a Parigi il 20 febbraio 1909. Eppure le loro visioni influenzano ancora oggi la nostra realtà. Non solo nei fumetti.
Fonte: s.a., Siamo tutti futuristi, “Focus.it”, URL: http://www.focus.it/Storia/speciali/Siamo_tutti_futuristi.aspx (ultimo ac-
cesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 25, p. 28
Piazza Navona e la famiglia Panfili
Tra il 1644 e il 1670, per volere di Giovanni Battista Pamphili, divenuto papa nel 1644 con il nome di Innocenzo X, Piazza
Navona assumeva una nuova forma e si trasformava da antico stadio in rovina, voluto dall’imperatore Domiziano, in una
UNITÀ 2 SOLUZIONI 9
Attività 26, p. 28
Chi è Bruno Munari?
1. è stato; 2. se ne è distaccato; 3. ha basato; 4. hanno trovato; 5. ha mantenuto; 6. hanno fatto; 7. si è manifestata; 8.
ha ricevuto
Fonte: s.a. Munari, Bruno, “Treccani.it. Il sapere parte da qui. Dizionario biografico degli Italiani”, URL: http://www.trec-
cani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/
Italiani_M_Z/BIOGRAFIE_-_EDICOLA_M_146645.xml (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 27, p. 29
Laurea a Padova: cronaca di una giornata
1. si difendeva; 2. proclamavano; 3. si allontanava; 4. trovava; 5. si complimentavano; 6. mettevano; 7. partecipavano; 8.
leggeva
Attività 28, p. 29
“L’attività artistica di Piero della Francesca si svolge sia presso la città natale, sia presso le principali corti dell’Italia centro-
settentrionale”.
Attività 29, p. 29
1. sia… sia; 2. quindi; 3. sia… sia; 4. né… né; 5. ma; 6. e; 7. anche; 8. o…o
◗ AMPLIAMENTO
Attività 30, p. 30
La sindrome di Stendhal
Possibili risposte: Rischi per la salute dei visitatori nei luoghi d’arte
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 32
1-e; 2-d; 3-a; 4-b; 5-c
Attività 4, p. 32
1. V; 2. F; 3. F; 4. V; 5. F.
Attività 5, p. 33
Professore: Tommaso, nella sua relazione orale, ci parlerà di Marinetti, il fondatore del movimento futurista, di cui abbia-
mo discusso a lungo nelle nostre ultime lezioni. Prego.
Tommaso: Bene. Inizio con qualche nota biografica. Filippo Tommaso Marinetti nasce, come sapete (F), in Egitto eh
praticamente (R) al Ca... no ad Alessandria nel 1876. Completa gli studi superiori a Parigi e poi si iscrive alla Facoltà di
Giurisprudenza di Pavia, ma si trasferisce a Genova, dove si laurea, nel 1899. Fin da giovane, Marinetti, mh come posso
dire? (R) mostra un interesse enorme per mh diciamo (R) per le lettere. Come ricordate senz’altro (F), le sue prime opere
sono raccolte di poesie scritte in francese…
Attività 6, p. 33
La cattedrale dell’Assunta di Siena
1. facciata; 2. statue; 3. campanile; 4. navate; 5. decorazione; 6. affreschi; 7. cupola; 8. abside
10 SOLUZIONI UNITÀ 2
Attività 7, p. 33
decorazione, affreschi, realizzazione, descrizione, (“opera”, “copia” e “pavimento” non derivano dai verbi “operare”, “co-
piare”, “pavimentare”, ma dai nomi latini opera, copia, pavimentum)
Attività 8, p. 33
1. resti; 2. fortezza; 3. mura; 4. necropoli
Attività 9, p. 33
1-c; 2-d; 3-a; 4-e; 5-f; 6-b
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 34
La tabella riguarda gli aspetti più importanti nella ricerca del lavoro. La fonte dei dati è l’indagine 2009 di Almalaurea.
L’aspetto sempre più importante negli anni presi in considerazione nella ricerca di lavoro riguarda la stabilità del posto di
lavoro. L’unico aspetto che ha perso importanza negli anni presi in considerazione è l’acquisizione di professionalità.
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 35
La nascita di Banca Etica
Banca Etica nasce nel 1999, ma in realtà si tratta di un lungo percorso che inizia nel 1994, anno in cui nasce l’Associazione
Banca Etica, formata da un insieme di organizzazioni e istituzioni finanziarie.
Le origini della finanza etica in Italia si hanno alla fine degli anni ’70 e nei primi anni ’80, più tardi rispetto ad altre realtà eu-
ropee, grazie alla nascita di cooperative finanziarie (mutue di autogestione o Mag) che operavano secondo criteri di finanza
etica. Negli anni ’90, in conseguenza di alcune normative bancarie, le Mag rivedono la loro funzione e la loro operatività, e
indirizzano il loro programma verso azioni di cooperazione sociale nel mondo che tengano conto dei bisogni dell’uomo. Il
capitale per fondare Banca Etica proviene dal settore del volontariato e dell’associazionismo.
Attività 4, p. 35
Verso un concetto di felicità economicamente e ambientalmente sostenibile
1. v; 2. F; 3. f; 4. V; 5. V; 6. V
Fonte: L. Becchetti, Verso un concetto di felicità economicamente e ambientalmente sostenibile. URL: http://www.radioradicale.it/
scheda/228538 (ultimo accesso: 22.9.2010), testo adattato.
Attività 6, p. 36
Possibili risposte: La tabella riguarda la disoccupazione giovanile. In particolare, i tassi di disoccupazione per titolo di stu-
dio, classe di età, sesso e ripartizione geografica per l’anno 2008. La fonte dei dati è l’ISTAT.
I dati evidenziano che il tasso di disoccupazione maschile è inferiore rispetto a quello femminile per coloro che hanno un’età
compresa tra i 20 e i 24 anni e posseggono un diploma di scuola superiore.
Attività 7, p. 38
Il sottoscritto Alessandro Foris nato a Cittadella (Prov. di Padova), il 10.10.1969, residente ad Abano Terme (Prov. di Pado-
va), in Via Augure 6, C.A.P. 35031, tel. 049 374681, indirizzo e-mail alforti@libero.it, codice fiscale FRSLSN69R10C743M,
CHIEDE
di essere ammesso a partecipare alla selezione pubblica per titoli e colloquio per il conferimento di un assegno per la colla-
borazione ad attività di ricerca dal titolo “Modelli di distretto industriale e rete di imprese“ della durata di anni 1 presso il
Dipartimento di Scienze Economiche “Marco Fanno” dell’Università di Padova.
A tal fine, consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 per le ipotesi di
falsità in atti e dichiarazioni mendaci, dichiara:
– di essere in possesso della cittadinanza italiana;
– di essere in possesso del Diploma di laurea conseguito nell’anno accademico 1992/93 in data 11 aprile 1993 presso
l’Università degli Studi di Padova, con votazione 110 su 110 con lode;
– di avere svolto almeno un triennio di attività di ricerca successiva al conseguimento della laurea nel settore scientifico
connesso all’attività di ricerca oggetto della collaborazione;
– di essere in possesso del titolo di Dottore di ricerca conseguito in data 13 febbraio 2000 presso l’Università degli Studi
di Padova;
– di non ricoprire impieghi presso Università o altri Enti indicati al comma 6 dell’art. 51 della Legge 449/1997;
– di non aver percepito per più di 8 anni di assegni di ricerca ovvero per più di 5 anni in quanto titolare di borsa di dotto-
rato di ricerca.
Attività 8, p. 39
1-c; 2-f; 3-h; 4-a; 5-g; 6-d; 7-e; 8-b
Attività 9, p. 39
1. “Il sottoscritto Alessandro Foris chiede di essere ammesso a partecipare alla selezione pubblica…”
Attività 10, p. 39
1. Federica; 2. Federica; 3. Federica 4. il professore
Attività 11, p. 40
Vita da precari
mestieri e professioni tipi di contratto
baby-sitter, segretaria, giornalista, commessa contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.
co.co), co.co.pro (contratto a progetto), part-time, contratto
a tempo indeterminato
Attività 12, p. 40
straordinari personale lavoro contratto concorso stipendio
trovare x
arrotondare x
retribuire x
assumere x
vincere x
rinnovare x
Attività 13, p. 40
1. lavoretti in nero; 2. indipendenza economica; 3. impegni part-time; 4. vocazione professionale; 5. agenzie interinali; 6.
professione coerente; 7. diverse mansioni; 8. tempo determinato; 9. lavori temporanei; 10. durata variabile
Fonte: Istituto Piepoli S.p.A., Studio sulla percezione giovanile del mondo del lavoro, Conferenza internazionale “Flessibili non precari”,
15-16 febbraio 2008, Torino, Centro Incontri Regione Piemonte, URL: http://www.atipici.net/wcm/atipici/sezioni/letture/
ricerche/nazionali_new/nazionali2/studio_percezione_giovanile.pdf (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
12 SOLUZIONI UNITÀ 3
Attività 14, p. 41
Sono parole che si formano con elementi di origine greca o latina. “tele-” significa “a distanza”; “-logia” significa “studio”;
“eco-“ significa “ambiente”.
Attività 15, p. 41
Possibili risposte:
tele- eco- -logia
telelavoro ecologia glottologia
televendita economia filologia
telegiornale ecosistema lessicologia
televisione ecosostenibile psicologia
Attività 16, p. 42
1. lessicologia
2. metropoli, megalopoli
3. telelavoro
4. ortografia
5. cinefilo
6. democrazia
7. zoofobia
8. fruttifero
Attività 18, p. 42
gliele: alle Mag la loro funzione e la loro operatività;
glielo: ai promotori dell’iniziativa il progetto
Attività 19, p. 42
1. Ve li; 2. Gliela; 3. glielo; 4. glielo; 5. glielo; 6. glielo; 7. gliela; 8. gliele
Attività 20, p. 43
1. Non ho potuto comprarglielo/Non glielo ho potuto comprare; 2. Glieli ho fatti assaggiare; 3. Te li ho portati da provare;
4. Oggi glielo porto; 5. Ve la mostro; 6. Me lo spieghi?; 7. Non gliele do; 9. Vaccela a prendere!
Attività 21, p. 43
Mamma ho perso la merendina
1. glielo ha spiegato; 2. glielo spiega; 3. gliele ha raccontate; 4. proporgliele/gliele cerca di proporre
Attività 22, p. 44
■ Che cosa significa per lei comprare prodotti del commercio equo-solidale?
● Per me significa seguire delle scelte di vita e qualche volta anche spendere di più, perché spesso i prodotti sono più co-
stosi di quelli della grande distribuzione.
■ Ma chi gliel’ha detto che i prodotti del commercio equo-solidale sono cari?
● Me l’hanno detto alcune persone che hanno acquistato questi prodotti alimentari nella botteghe equo-solidali.
■ Una curiosità signora: li ha mai ordinati per posta? Costano meno!
● No, a dire il vero, non li ho mai ordinati per posta.
■ Li ha mai fatti assaggiare ai suoi famigliari? Sono ottimi!
● No, ha ragione, non glieli ho mai fatti provare.
Attività 23, p. 44
“A quel punto ho deciso di fare il grande salto: affittare un monolocale e vivere sola, ma/però non mi sentivo completa-
mente pronta!”
Attività 24, p. 44
1. Anche se non sono sicura dei prodotti equo-solidali, li voglio provare.
2. Anche se mi ha detto che poteva accompagnarmi, sono le cinque e non è ancora arrivata.
3. Anche se ho studiato molto, non mi sento pronto per l’esame.
4. Anche se il dottore mi ha vietato di mangiare grassi, io non so resistere alle patate fritte.
UNITÀ 3 SOLUZIONI 13
Attività 25, p. 44
1. “L’Associazione riuniva tutte le organizzazioni, le istituzioni e le realtà finanziarie che si erano interessate a dare vita a
una Banca Etica in Italia”.
2. “In realtà le origini della finanza etica in Italia risalgono a un momento precedente. Infatti, alla fine degli anni ‘70 e
nei primi anni ‘80 si erano sviluppate diverse esperienze di questo tipo, in particolar modo erano sorte le Mag (mutue di
autogestione), ovvero delle cooperative finanziarie che operavano secondo principi di finanza etica. In quegli stessi anni in
altri paesi europei erano già nate alcune istituzioni che conducevano la loro attività secondo una filosofia di finanzia etica,
solidale e alternativa”.
Attività 26, p. 45
1. Qualcuno mi ha detto che avevano assunto alcuni colleghi con un contratto a progetto.
2. Anna ha vinto il concorso per il posto di tecnico laureato a cui aveva partecipato qualche mese fa.
3. Marco era contento perché aveva avuto un importante aumento di stipendio.
4. Ho messo i miei risparmi nella Banca Etica che avevano aperto qualche anno prima in città.
5. Mio fratello ha lasciato il lavoro in banca dopo che loro lo avevano trasferito in una sede lontana.
6. Abbiamo dato l’esame di Economia aziendale che avevamo preparato insieme per più di un anno.
7. Sono arrivato in facoltà quando il professore aveva appena finito di ricevere gli studenti.
8. Luca ha rinunciato al contratto che il direttore gli aveva proposto per problemi di orario.
Attività 27, p. 45
L’impero economico fiorentino dei secoli XIII e XIV
(1) era già diventata; (2) superava (3) gareggiava (4) stavano (5) importavano/avevano importato; (6) si erano stabiliti
(7) indicava ciò che in altre (8) si designava (9) erano riusciti (10) avevano ottenuto (11) era diventata (12) Era
Fonte: P. Jones, La storia economica. Dalla caduta dell’Impero romano al secolo XIV, in AA.VV. Storia d’Italia. Dalla caduta dell’Impero
romano al secolo XVIII. L’economia delle tre Italie, IV vol., pp. 1469-1810, Torino, Loescher, 1974, testo adattato.
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: F. Cigagno, P. Cipollone, I rendimenti dell’istruzione, “Questioni di Economia e Finanza”, Banca D’Italia, N.53,
2009, URL: http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/QF_53/QEF_53.pdf, (ultimo accesso:
22.09.2010), testo adattato.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 4, p. 48
1. F; 2. V; 3. V; 4. V; 5. F
Attività 5, p. 48
1. Giovanni; 2. Giovanni; 3. Giovanni, 4. un amico tedesco; 5. Giovanni
Attività 6, p. 49
1-c; 2-a; 3-f; 4-g; 5-h; 6-d; 7- i; 8-b
Attività 7, p. 49
1. Le banche di solito non glieli presentano.
2. Molte mamme non gliele danno.
3. I fondi etici non glielo danno.
4. Il mio consulente finanziario me li ha consigliati.
14 SOLUZIONI UNITÀ 3
Attività 8, p. 48
1. Anche se la domanda di partecipazione alla selezione scadrà fra un mese, la spedirò oggi.
2. Anche se la crisi è molto elevata, le persone investono i loro capitali.
3. Anche se le facoltà economiche danno buone prospettive di lavoro, non tutti trovano un’occupazione stabile.
4. Anche se non so se il prossimo anno avrò un lavoro fisso, mi comprerò una casa.
5. Anche se hanno detto che domani pioverà, io partirò lo stesso per le vacanze.
Attività 9, p. 48
La nascita di Banca Etica
(1) si erano riuniti, (2) (scegliere) avevano scelto (3) (trovarsi) si erano trovate (4) (decidere) avevano dunque deciso (5)
(essere) era stato (6) (rivolgersi) si erano rivolti (7) (proporre) avevano proposto.
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 50
1. c; 2. b; 3. a
Fonte: Commissione Europea, L’Europa e l’ambiente: bastano piccole azioni quotidiane!, URL: http://ec.europa.eu/climateaction/
your_action/index_it.htm (ultimo accesso: 22.09.2010).
Attività 2, p. 50
L’Europa e l’ambiente: bastano piccole azioni quotidiane!
casa trasporti cibo
- coibentare la casa - prendere il treno al posto della mac- - …
- installare lampadine a basso consumo china
energetico -…
-…
Fonte: Commissione Europea, L’Europa e l’ambiente: bastano piccole azioni quotidiane!, URL: http://ec.europa.eu/climateaction/
your_action/index_it.htm (ultimo accesso: 22.09.2010).
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 4, p. 51
a. 3; b. 5; c. 1; d. -; e. 2; f. 4
Attività 5, p. 51
Possibili risposte: La Società Icaro, che ha organizzato il seminario di formazione sulle nuove tecnologie per lo sviluppo ecoso-
stenibile, da oltre venti anni realizza progetti in ambiti che riguardano la gestione del rischio e della sicurezza nei luoghi di lavoro,
le indagini e le valutazioni sugli effetti delle attività umane sull’ambiente, e collabora con enti pubblici e privati per migliorare i
propri servizi di assistenza tecnica.
Grande rilevanza ha l’attenzione dedicata a progetti che seguono le indicazioni del trattato di Kyoto, come dimostra l’attività che Icaro sta
sviluppando in Macedonia. Tale iniziativa prevede la creazione di un impianto che è finalizzato a favorire il trasferimento di tecnologie
pulite ed efficienti in quella regione con lo scopo di esportare all’estero tecnologie in grado di contribuire a ridurre le emis-
sioni di CO2 secondo i meccanismi del trattato di Kyoto.
Il progetto avrà quindi come risultati l’utilizzo delle biomasse come fonte di energia rinnovabile e la riduzione del fabbisogno di
energia prodotta con fonti tradizionali maggiormente inquinanti.
UNITÀ 4 SOLUZIONI 15
Attività 7, p. 53
Datemi una pannocchia e vi solleverò il mondo
1. Catia Bastioli è nata nel 1957 a Foligno; è umbra d’origine, ma piemontese d’adozione, abita infatti a Novara. È una
ricercatrice italiana che lavora nel settore delle bioenergie ed è manager della Novamont, una realtà industriale tra le più
innovative, di cui è anche amministratore delegato.
2. Lei di energia ne ha da spendere e vendere, perché è una donna d’acciaio, come si usa dire per rendere il senso della
determinazione. In realtà, l’unico materiale che le passa per la testa, la invade e la pervade, è quello vegetale: il mais. E
sul mais Catia Bastioli si è sempre concentrata per creare materiali alternativi alla plastica, anticipando i tempi.
3. Il suo sogno è diventato realtà. Dall’amido di mais ha ricavato la plastica verde e biodegradabile. All’inizio ha creato
l’orologio da polso di Topolino, realizzato in collaborazione con Walt Disney, un gadget tutto in Mater-Bi, una biopla-
stica fatta con amido di mais. Quando l’orologio non serviva più, si poteva buttare tra i rifiuti e tornava alla terra, da
dove era arrivato, attraverso il processo di biodegradazione e compostaggio, senza rilasciare sostanze inquinanti per
l’ambiente.
4. Poi è venuta la Green pen, che è stata una rivoluzione quasi messianica in campo industriale. Purtroppo, come spes-
so accade da noi, i brevetti di Catia Bastioli faticano a trovare applicazione, ma non oltre frontiera. Così nel 1992 a
Fürstenfeldbruck, in Germania, comincia la produzione dei sacchi in Mater-Bi per la raccolta differenziata. È il primo
passo di un network che oggi comprende 3500 comuni in Italia e nel mondo protagonisti del nuovo sistema integrato
di raccolta dei rifiuti urbani.
5. Dopo che è nata la plastica biodegradabile, il nome di Catia Bastioli comincia a fare il giro del mondo come “regina
della chimica verde”, la donna che prende il materiale dai campi, lo trasforma in plastica e lo restituisce alla terra.
Partecipa a congressi e convention per spiegare che con l’amido di mais si può risolvere il problema dello smaltimento di
molti prodotti.
6. Per i ricercatori di Novamont ha inizio una corsa senza freni: dall’orologio di Topolino si passa alla produzione di teli
protettivi per l’agricoltura, bicchieri, piatti, posate monouso (utilizzati anche alle Olimpiadi invernali di Torino e al Sa-
lone del Gusto), bastoncini cotonati, pannolini.
Attività 8, p. 53
Possibili risposte: Parte 1. Profilo di Catia Bastioli; Parte 2. Carattere e settore di ricerca; Parte 3. Primo progetto in Mater-Bi;
Parte 4. Raccolta differenziata con i sacchi in Mater-Bi; Parte 5. Primi riconoscimenti internazionali; Parte 6. Progetti di
Novamont.
Attività 9, p. 53
Possibili risposte:
1. Iniziamo la nostra intervista a Catia Bastioli. Bene… ci parli un po’ di lei. Dove è nata? Di che cosa si occupa?
2. Lei è sicuramente una donna che ha raggiunto traguardi importanti. Quali sono le doti personali che più l’hanno aiutata
per raggiungerli?
3. Lei è riuscita a realizzare il suo sogno e ha creato il primo oggetto in Mater-Bi. Ecco… Ci può spiegare di che cosa si
trattava?
4. Qual è stato il percorso che ha portato alla produzione e poi alla diffusione dei sacchi in Mater-Bi per la raccolta diffe-
renziata dei rifiuti?
5. Come ricercatrice, lei è molto nota anche all’estero. In che modo ha acquisito questa visibilità nel settore delle bioener-
gie?
6. La Novamont nel corso degli anni ha ampliato la sua produzione di oggetti fatti con amido di mais. Quali prodotti è
possibile acquistare oggi?
Attività 10, p. 53
Possibili risposte: Catia Bastioli, nata nel 1957 a Foligno, è una ricercatrice che si occupa di bioenergie ed è attualmente
manager della Novamont, azienda leader in questo settore. Catia Bastioli, donna piena di energia e dal carattere forte e
determinato, ha creato con il mais materiali innovativi, che sono completamente biodegradabili e che non inquinano l’am-
biente, come l’orologio di Topolino, il primo oggetto in Mater-Bi, una bioplastica fatta con l’amido di mais. Poi, nel 1992
nella città tedesca di Fürstenfeldbruck, è iniziata la produzione dei primi sacchi in Mater-Bi per la raccolta differenziata dei
rifiuti. Questa soluzione ha rivoluzionato il sistema di raccolta dei rifiuti e si è diffusa in tutto il mondo. Catia Bastioli, nota
ormai come “regina della chimica verde”, e gli altri ricercatori della Novamont hanno proseguito la loro attività e hanno
consentito all’azienda Novamont di ampliare l’offerta di prodotti in Mater-Bi in molti altri settori.
16 SOLUZIONI UNITÀ 4
Attività 11, p. 54
Dibattito con Sinforosa Monaco, agronoma, e Paolo Carli, economista, Politiche europee in materia di ambiente: il sistema
EU ETS
1. c; 2. a; 3. b; 4. a; 5. c
Attività 12, p. 55
1. DP; 2. DP; 3. CR; 4. DP; 5. CR; 6. CS; 7. CS; 8. DP; 9. CS
Attività 13, p. 55
Risposte aperte
Attività 14, p. 56
parola derivata parola base derivazione significato
climatico clima N relativo al clima
finanziario finanza N relativo alla finanza
informativo informare V che informa
nucleari nucleo V relative al nucleo/atomiche
Attività 15, p. 56
parola derivata parola base derivazione significato
salutare salute N che giova/fa bene alla salute
unitario unità N che si basa sull’unità
panoramico panorama N che offre un ampio panorama
artistico arte/artista N relativo all’arte e agli artisti
oggettivo oggetto N che si basa su fatti e cose concrete
comunicativo comunicare V che comunica
Attività 16, p. 56
Portogruaro, città solare
1. amministrativi; 2. prioritari; 3. storica; 4. caratteristiche; 5. atmosferico; 6. solare
Fonte: M. Pallante (a cura di), Un programma politico per la decrescita, Roma, Edizioni per la decrescita felice, 2008, pp. 165-
166, testo adattato.
Attività 17, p. 57
Possibili risposte: insieme di macchinari elettrici; complesso di attrezzature sportive; sistema di apparecchi per la climatiz-
zazione
Attività 18, p. 57
1. energia; 2. ecosistema; 3. materiale; 4. parametro; 5. fenomeno; 6. specie
Attività 19, p. 57
1. energie; 2. impianto; 3. attività; 4. fenomeno; 5. materiale; 6. parametri; 7. piante; 8. risorse
Attività 21, p. 58
1. a; 2. di; 3. a; 4. –; 5. di; 6. di; 7. a; 8. -
UNITÀ 4 SOLUZIONI 17
Attività 22, p. 58
1. a; 2. a; 3. di; 4. di; 5. a; 6. di; 7. di; 8. a
Attività 23, p. 58
1. avrà raggiunto; 2. avrete finito; 3. avranno concluso
Attività 24, p. 59
1. si sarà iscritto; 2. lei avrà deciso; 3. saremo ritornati; 4. avrai fatto; 5. avrò saputo; 6. avrete letto; 7. avranno ricevuto;
8. avrò finito
Attività 25, p. 59
c. fare una supposizione.
Attività 26, p. 59
1-h; 2-g; 3-f; 4-e; 5-d; 6-c; 7-b; 8-a
Attività 27, p. 59
1. Dopo che sarò andato alla conferenza sull’utilizzo del territorio, passerò dalla facoltà.
2. Non appena avrò parlato con la Segreteria studenti, ti dirò le date degli appelli estivi.
3. Dopo che Paolo sarà tornato dalle vacanze natalizie, comincerà a scrivere la tesi.
4. Dopo che avremo dato l’ultimo esame, organizzeremo una grande festa.
5. Non appena i bambini si saranno riposati per qualche ora, potremo uscire tutti insieme.
6. Dopo che avrò fatto le mie integrazioni all’articolo, te lo rimanderò per l’ultima revisione.
7. Dopo che Laura si sarà laureata, si iscriverà a un master di Geotecnologie ambientali.
8. Non appena avrò ricevuto gli ultimi due studenti, ci vedremo nella sala delle riunioni.
Attività 28, p. 60
1. Quando avrò trovato un appartamento.
2. Avrà fatto bene l’esame. SU
3. Avrà avuto un altro impegno. SU
4. Quando avrò deciso dove andare. AF
5. Si sarà rotto il riscaldamento. SU
6. Non appena avrà compilato il modulo di richiesta. AF
7. Quando avremo imparato a rispettare la natura. AF
8. Avrà preso l’autobus. SU
Attività 29, p. 60
Dopo che si usa per a. indicare un’azione successiva a un’altra; Non appena si usa per b. indicare un’azione che avviene subito
dopo un’altra
Attività 30, p. 61
1. precedenti; 2. Mentre; 3. prima; 4. quando; 5. dopo che; 6. in seguito; 7. appena
◗ AMPLIAMENTO
Attività 31, p. 62
Possibili risposte: Analizzare la relazione che intercorre tra le attuali modalità di produzione alimentare e la sostenibilità
ambientale.
Fonte: s.a., Buono, pulito e giusto: il Manifesto della qualità di Slow Food, URL: http://www.slowfood.it/associazione_ita/img_
sito/pdf/ManifestoBuonoPulitoGiusto.pdf (ultimo accesso: 19.09.2010).
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 64
Possibili risposte:
1. Appuntamento con il Festival della biodiversità
2. Principale obiettivo del Festival
3. Novità dell’ultima edizione
4. Nuovi pubblici per l’iniziativa
5. Programma ed eventi del Festival
18 SOLUZIONI UNITÀ 4
Il Festival della biodiversità si svolgerà a Milano dal 23 maggio al 7 giugno. Il festival ha lo scopo di richiamare l’attenzione
sul problema della difesa della biodiversità. La novità di questa edizione è l’attenzione alla dimensione globale della difesa
dell’ambiente. L’iniziativa si rivolge a un vasto pubblico di visitatori e coinvolge anche i non esperti del settore e i giovani, i
bambini e le famiglie. Il programma del Festival è molto ricco e propone un insieme diversificato di eventi e attività.
Attività 4, p. 64
1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V
Attività 5, p. 65
1. DP; 2. CR; 3. CR; 4. CS; 5. DP; 6. CS
Attività 6, p. 65
1. energetici; 2. ecologica; 3. eccessivi; 4. turistici; 5. produttivo
Attività 7, p. 65
1. c; 2. d; 3. a; 4. e; 5. b
Attività 8, p. 65
1. di; 2. a; 3. a; 4. di
Attività 9, p. 65
1. avrai letto; 2. sembrerà; 3. avrò deciso; 4. diventeranno
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 66
Definizione 2
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 2, p. 67
Usa bene i farmaci
2. Antibiotici, antidolorifici e antinfiammatori fanno parte di gruppi diversi di medicinali;
4. È bene chiedere consiglio al medico soprattutto se si assumono già altre cure;
6. È buona regola controllare la scadenza del farmaco prima di assumerlo;
7. Il farmaco equivalente è sicuro perché milioni di persone lo hanno sperimentato.
Fonte: AIFA, dall’Agenzia Italiana del Farmaco URL: http://www.agenziafarmaco.it/ (ultimo accesso: 22.09.2010), testo
adattato.
Attività 4, p. 68
Regole d’oro per costruire un buon questionario d’indagine
Risposte aperte
Attività 5, p. 69
Inchiesta sul doping
Possibili risposte.
Scopo dell’indagine: avere un quadro generale sulla consapevolezza dei giovani nell’uso di sostanze dopanti in attività
sportive.
UNITÀ 5 SOLUZIONI 19
Fonte: s.a., Agopuntura: duro colpo alla medicina ufficiale, URL: http://forum.pianetadonna.it/salute/10035-agopuntura-duro-
colpo-alla-m-u.html, (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 7, p. 70
b. titolo e autore: Progetto ARPA Aggiornamento dei risultati…;
c. abstract: Nelle tre ASL veronesi…;
a. introduzione: Il progetto ARPA (Appropriatezza e Razionalizzazione delle Prescrizioni attraverso l’Autoanalisi) si fonda
sull’ipotesi…;
e. conclusione: Dopo 8 mesi…;
d. riferimenti bibliografici: Andretta, M., Donini, A. et al. 2007…
Fonte: Andretta M. et. al., Progetto Arpa. Aggiornamento dei risultati, URL: http://uif.ulss20.verona.it/com/mod/upload/61-
ArpaAgg.pdf (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 8, p. 71
1-d; 2-a; 3-b; 4-c
Fonte: P. Marchisio, N. Principi, L. Bellussi, G. Di Mauro, Le nuove Linee Guida Italiane sulla diagnosi e prevenzione della Otite Media
Acuta: sintesi e commento, in “Pediatria prevenzione & sociale”, 1/2010, URL: http://www.sipps.it/index.php?option=com_co
ntent&task=view&id=178&Itemid=254 (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 10, p. 72
Possibili risposte:
Esistono farmaci che non richiedono la prescrizione medica perché sono adatti a curare disturbi lievi come, per esempio, il
raffreddore. Ma, prima di prenderli, soprattutto se già assumi altre medicine o se hai particolari problemi di salute, è bene
che tu chieda sempre al tuo medico o al tuo farmacista se sono adeguati a te”.
Attività 11, p. 72
Antistaminici
Gli antistaminici bloccano l’azione dell’istamina e sono efficaci contro gli starnuti, il naso che cola, il prurito al naso e agli
occhi, mentre / quindi / inoltre non alleviano il naso chiuso. In genere si assumono per bocca. Gli antistaminici più “vec-
chi” (p. es. Polaramin, Fienamina) provocano sonnolenza, aggravata dall’assunzione di bevande alcoliche, che può essere
pericolosa per chi guida. Possono anche causare secchezza della bocca, disturbi alla vista, stitichezza e ritenzione urinaria
e sono controindicati nelle persone che soffrono di ipertrofia prostatica o di glaucoma. Gli antistaminici più recenti (p. es.
Clarityn, Zirtec) al contrario / in caso contrario / perciò sono meglio tollerati e causano minore sedazione, cosa importante
se si deve guidare o usare macchinari che richiedono prontezza dei riflessi.
Al momento della prescrizione, è necessario informare il medico se si hanno malattie cardiache e se si stanno prendendo
altri farmaci, soprattutto antibiotici o farmaci destinati al trattamento di infezioni da funghi (antimicotici), per la possibili-
tà di pericolose interazioni. Gli antistaminici vanno sospesi prima di sottoporsi a test cutanei per la ricerca degli allergeni. I
colliri come Allergodil e Livostin e gli spray nasali come Levostab contengono antistaminici ma / anzi / contrario, dato che
per l’assunzione si porta il farmaco direttamente nella sede interessata dall’allergia, sono molto efficaci e, anzi / mentre /
anche, non hanno gli effetti indesiderati come quelli presi per bocca.
20 SOLUZIONI UNITÀ 5
Attività 12, p. 72
1. trattamento; 2. antibiotico; 3. guarigione; 4. antinfiammatori; 5. dosi; 6. reazioni; 7. somministrazione; 8. tasso.
Attività 13, p. 73
1-c; 2-e; 3-d; 4-b; 5-a
Attività 14, p. 73
1. aumentare; 2. hanno somministrato; 3. ha prescritto; 4. sospende; 5. assume
Attività 15, p. 73
1. mannite: alcool contenuto nella manna; 2. otite: infiammazione dell’orecchio
Attività 16, p. 73
1-b; 2-a
Attività 17, p. 74
1. tonsillite; 2. faringite; 3. otite; 4. polmonite; 5. meningite; 6. (faringite)
Attività 19, p. 74
congiuntivo presente congiuntivo passato
siano siano scaduti
chieda
valga
Attività 20, p. 74
1. abbia preso; 2. venga /sia venuto; 3. abbia parlato; 4. abbia bevuto; 5. vada; 6. abbia detto; 7. parlino; 8. sia/sia stato
Attività 21, p. 75
1. È bene che il paziente controlli la scadenza dei farmaci.
2. Mi pare che mio marito sia andato dal medico ieri mattina.
3. Voglio che tu vada a comprare le medicine che mi ha prescritto il medico
4. Bisogna che leggiate sempre il foglietto illustrativo prima di prendere una medicina.
5. Sembra che tu non abbia seguito i consigli del medico.
6. Io credo che i pazienti debbano chiedere sempre il parere del farmacista o del medico.
Attività 22, p. 75
L’uso prudente di antibiotici è di cruciale importanza
1. siano; 2. stia; 3. nascano; 4. si diffondano; 5. vinca; 6. attuino; 7. nascano; 8. sia; 9. consentano
Attività 23, p. 76
1. sono; 2. Aumenti/sia aumentata; 3. fa/ha fatto; 4. ricorrono/sono ricorsi; 5. abbiano usato; 6. assumano; 7. chiedono;
8. è (necessaria)
UNITÀ 5 SOLUZIONI 21
Attività 24, p. 76
1. possa; 2. abbiano; 3. hanno venduto; 4. abbiano fatto; 5. è; 6. sviluppa/ha sviluppato
Attività 25, p. 76
Soggetto della frase: una persona
Attività 26, p. 76
1. che i giovani capiscano; 2. di andare; 3. che gli atleti non si siano allenati; 4. che il farmacista non abbia informato; 5.
di non sapere; 6. di migliorare; 7. (suppongono) di poter; 8. di spostare
Attività 27, p. 77
anche nell’italiano nelle frasi oggettive nei dialetti centro nelle frasi
Il congiuntivo nella lingua scritta
antico e soggettive meridionali indipendenti
sta scomparendo x
è poco usato x x
è usato soprattutto x
è stabile x x
non è stabile x x
Attività 28, p. 77
Si deve prediligere il congiuntivo in particolare nella lingua scritta.
◗ AMPLIAMENTO
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 4, p. 80
1. V; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V
Attività 5, p. 80
Rinite allergica
Chiamata anche “febbre da fieno”, interessa giovani e adulti senza distinzioni. In primavera, quando il clima asciutto e ventoso,
favorisce l’aumento del disturbo che il culmine. La pioggia, al contrario/ in conclusione/ però, è un alleato: “lava” l’atmosfera
e porta al suolo i pollini, migliorando i sintomi, che sono quelli tipici del raffreddore. Molte persone affette da rinite allergica
soffrono anche di asma, però/ mentre /anzi la congiuntivite allergica si manifesta con l’arrossamento degli occhi, il prurito, la
lacrimazione e, talora, le palpebre gonfie. Quando occhi e naso sono coinvolti insieme si parla allora di rinocongiuntiviti.
Oggi questo tipo di disturbi è sempre più diffuso tra la popolazione, tuttavia/ quindi/ al contrario grazie all’uso di ottimi
antistaminici le persone affette da allegrie riescono a convivere con questi disturbi stagionali.
Attività 6, p. 81
1. trattamento; 2. somministrazione; 3. dosi; 4. assunzione; 5. foglietto illustrativo; 6. prescrizione
Attività 7, p. 81
1. polmonite; 2. otite; 3. tonsillite; 4. mannite; 5. bronchite
Attività 8, p. 81
1. possa; 2. facciano; 3. dimostri/abbia dimostrato; 4. è; 5. si manifesti; 6. favorisca; 7. può
22 SOLUZIONI UNITÀ 5
Attività 9, p. 81
1. di non potere; 2. che poche persone leggano; 3. di dover; 4. che l’omeopatia sia; 5. di dover prendere; 6. che lo strappo
muscolare causi/ abbia causato; 7. che l’uso di sostanze dopanti sia
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 82
Risposte aperte
Attività 2, p. 82
Discorso pronunciato alla Società Umanitaria di Milano il 26 gennaio 1955
Risposte aperte
Fonte: P. Calamandrei, Discorso pronunciato alla Società Umanitaria di Milano il 26 gennaio 1955, URL: http://www.napoliassise.
it/costituzione/discorsosullacostituzione.pdf (ultimo accesso: 17.09.2010).
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 83
Risposte aperte
Attività 4, p. 83
La Costituzione in classe
1. b; 2. a; 3. c; 4. a; 5. b
Attività 5, p. 84
Risposte aperte.
Attività 6, p. 84
Art. 34
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno (un minimo di) otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli (degni di lode), anche se privi di mezzi (con poche risorse economiche), hanno diritto di raggiungere
i gradi (livelli) più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo (garantisce) questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze
(aiuti governativi), che devono essere attribuite per concorso (selezione).
Attività 7, p. 85
Possibili risposte: 1. rifiuta; 2. superamento/per risolvere; 3. contrasti 4. potere/autorità; 5. difende; 6. società/comunità;
7. persone povere/poveri; 8. paga/salario/stipendio; 9. adeguata; 10. periodi di riposo
Attività 8, p. 85
Possibili risposte:
Lo Stato assicura il diritto al mantenimento e all’assistenza ai cittadini che non possono lavorare e che non hanno i mezzi
UNITÀ 6 SOLUZIONI 23
Attività 9, p. 86
Regolamento per l’accesso alla Piattaforma CL@online: netiquette, forum, chat, messaggistica interna
1. Non è consentito esercitare alcuna forma di pubblicità, né è permesso trasmettere materiale commerciale e/o pubbli-
citario di qualsiasi tipo.
2. Non pubblicare mai, senza l’esplicito permesso dell’autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica.
3. Non condurre “guerre di opinione” sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è
meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.
4. Non usare i caratteri tutti in maiuscolo nel titolo o nel testo dei messaggi, nella rete questo comportamento equivale a
“urlare” ed è altamente disdicevole.
5. Nel caso in cui il gruppo sia gestito da un moderatore, questo potrà intervenire par far rispettare le regole, altrimenti
saranno gli stessi utenti a intervenire per protestare nel caso di una violazione dell’etichetta.
6. Evitare di assumere posizioni provocatorie: è molto facile generare discussioni (flames) a volte anche spiacevoli.
7. È consigliabile riflettere bene su come il destinatario possa reagire al messaggio.
8. Controllare l’ortografia e la grammatica del tuo messaggio.
9. Non diffondere alcun messaggio a catena.
10. Non usare i forum, chat o messaggistica interna per alcun proposito illegale o non etico.
Fonte: s.a., Netiquette per la piattaforma CL@online, URL: http://www.claonline.unifi.it/claonline/ (ultimo accesso:
23.09.2010), testo adattato.
Attività 10, p. 86
forme verbali esempi
Presente indicativo 1. non è consentito; né è permesso; è meglio; è consigliabile
Infinito semplice 2. non pubblicare; 3. non condurre; 4. non usare; 6. evitare; 7. controllare; 8. non diffondere;
9. non usare
Futuro indicativo 5. potrà; saranno
Attività 12, p. 87
1. né è permesso
Attività 13, p. 87
1. Nemmeno; 2. Anche; 3. Inoltre; 4. E neanche; 5. E neppure; 6. In più
Attività 14, p. 87
1. Nemmeno (aggiungere negando); 2. Anche (aggiungere affermando); 3. Inoltre (aggiungere affermando); 4. E neanche
(aggiungere negando); 5. E neppure (aggiungere negando); 6. In più (aggiungere affermando)
Attività 15, p. 88
1. sulla carta; 2. tra l’altro; 3. via via
Attività 16, p. 88
1-g; 2-a; 3-h; 4-e; 5-f; 6-c; 7-d; 8-b
Attività 17, p. 88
La caduta del Fascismo
1. forze alleate; 2. all’interno dello; 3. ordine del giorno; 4. a causa dei; 5. in grado; 6. Camera dei deputati; 7. tra l’altro;
8. fino a
24 SOLUZIONI UNITÀ 6
Fonte: L. Bobbio, E. Ghiozzi, L. Lenti, Diritto pubblico, Milano, Mondadori Education, 2009, pp. 56, 57, testo adattato.
Attività 18, p. 89
1. interscolastico (tra scuole); 2. postbellico (successivo alla guerra); antifascista (che è contro il fascismo)
Attività 19, p. 89
prima contro due volte al posto di insieme molto
antenato contrapporre bisnonno vicedirettore collaborare strafare
antipasto antimafia bilinguismo prorettore coinquilino ultrarapido
preavvisare anticostituzionale bisettimanale vicesindaco coautore stracuocere
Attività 20, p. 89
1. internazionale; 2. collaborano; 3. ricchissime: 4. bisettimanale; 5. preavvisare; 6. anticostituzionale
Attività 21, p. 90
1. di cui (della Costituzione), con la quale (con la capacità critica); 2. a cui (alle italiane); 3. in cui (nei principi ideali), per
i quali (per i principi ideali); 4. da cui (dal sito); 5. sulle quali (sulle aree tematiche)
Attività 22, p. 90
1. di cui; 2. per cui; 3. a cui; 4. in cui; 5. con cui; 6. da cui, 7. in cui; 8. su cui
Attività 23, p. 90
1. a cui; 2. che, 3. da cui; 4. fra cui; 5. che; 6. con cui; 7. che; 8. di cui
Attività 24, p. 91
1. Gli amici veri danno sempre dei consigli dei quali ci possiamo fidare.
2. Il professore, con il quale mi laureo, è molto disponibile.
3. Al concorso, per il quale ho studiato, c’erano molti candidati.
4. Vi consiglio dei testi di Storia del diritto sui quali potete preparare una parte dell’esame.
5. I siti di diritto, dai quali abbiamo scaricato molti materiali, sono interessanti.
6. Gli utenti, ai quali si fornisce l’accesso alla piattaforma, devono essere identificabili.
7. La Costituzione è un testo nel quale dovrebbero riconoscersi tutti i cittadini.
8. Il costituzionalismo di matrice liberale, del quale vi ho parlato prima, ha ispirato la Costituzione italiana.
Attività 25, p. 91
b. lo studente che
Attività 26, p. 91
Università degli studi di Salerno. Regolamento del Forum di Giurisprudenza
1. chi; 2. ai quali; 3. con cui; 4. chi; 5. che; 6. Chi; 7. tra i quali; 8. che
Attività 27, p. 92
Come conoscere la Costituzione italiana anche da un punto di vista testuale
1. Chi; 2. in cui/nella quale; 3. di cui/delle quali; 4. in cui/nei quali; 5. a cui/ai quali; 6. per cui/per le quali; 7. che/le quali; 8. chi
Attività 28, p. 93
Le parti evidenziate sono costituite da un pronome relativo e un infinito semplice.
Attività 29, p. 93
Donne e diritti
1. nel quale le italiane diventano; 2. di cui ogni storia è fatta; 3. le quali nel 1943 scelgono; 4. al quale si oppongono; 5. con
cui proseguire; 6. nel quale si stabilisce; 7. in cui riemerge; 8. sulle quali riflettere
◗ AMPLIAMENTO
Attività 31, p. 94
Il romanzo sociale di Leonardo Sciascia
2. Così spesso Sciascia ha scelto come genere narrativo il romanzo giallo, perché è quello più adatto a conseguire lo scopo
che si propone: mettere in luce gli oscuri intrighi che legano il mondo della la mafia e il potere politico, e che paralizzano
sia la ricerca della giustizia sia il corretto sviluppo sociale e civile dei cittadini onesti.
4. Si tratta dunque della storia delle indagini su un delitto di mafia, che si sviluppa secondo gli schemi tipici della narrativa
poliziesca – delitto, inchiesta, scoperta del colpevole – ma il romanzo è soprattutto la storia del fallimento della giusti-
zia, raccontata attraverso il dramma di un capitano dei Carabinieri, che individua i responsabili del delitto, ma deve
arrendersi agli intrighi del potere in un ambiente ostile, dominato dall’omertà e dalla paura.
1. Con Leonardo Sciascia il romanzo italiano contemporaneo è diventato un efficace strumento di analisi e di critica della
società italiana. Nella parte migliore della sua produzione narrativa egli racconta fatti e situazioni che gli permettono
di denunciare i mali che opprimono la sua terra, la Sicilia, e, più in generale, l’Italia.
3. Il giorno della civetta, scritto nel 1961 e ambientato in Sicilia, è, ad esempio, un romanzo giallo come struttura narrativa,
ma anche un romanzo sociale e di denuncia sociale. Il romanzo comincia con l’assassinio mafioso di un uomo, il pre-
sidente di una piccola cooperativa edilizia, che viene ucciso nella piazza di San Salvatore, mentre sale sull’autobus.
5. Nelle pagine iniziali, in cui assistiamo al compiersi del delitto che segna l’avvio di tutta la vicenda, è già rappresentata
la sconfitta del capitano dei Carabinieri. La scena d’apertura infatti delinea, attraverso la descrizione del paesaggio e
del comportamento dei personaggi, quella che è l’atmosfera dell’intero romanzo e quelle che saranno le difficoltà che
gli investigatori incontreranno durante le indagini.
Fonte: F. Roncoroni, M. Sboarina, I modelli testuali. Dal testo descrittivo al testo letterario, Milano, Arnoldo Mondadori Scuola,
1992, p. 1072, testo adattato.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 96
Master europeo in diritti umani e democratizzazione
Possibili risposte: Sono aperte le iscrizioni al Master europeo in diritti umani e democratizzazione. Il Master dura un anno:
il primo semestre prevede corsi alla sede del Lido di Venezia, nonché (e anche) una missione di una settimana sul campo
(probabilmente in Kosovo); nel secondo semestre gli studenti possono svolgere (fare) corsi e ricerche in una delle 41 uni-
versità europee che aderiscono (partecipano) alla rete. Le domande devono pervenire (arrivare) entro i termini stabiliti (la
scadenza). accesso
Per l’accesso (la partecipazione) è richiesta una laurea triennale e almeno un altro anno di studio/ricerca a livello universita-
rio (oppure una laurea magistrale), oltre alle necessarie competenze linguistiche; precedenti esperienze operative (pratiche),
locali o internazionali, nel campo dei diritti umani sono prese in particolare considerazione. La selezione dei candidati
italiani è gestita dall’Università di Padova - Centro diritti umani.
Al Master hanno accesso (possono partecipare) circa quattro studenti per ciascun paese dell’Unione Europea, più una
quota (un numero) di studenti europei non comunitari e di paesi extraeuropei. I paesi che contano un più alto numero
(hanno un numero più alto) di candidati (tra cui Italia, Belgio, Francia, Paesi Bassi) normalmente hanno un numero di
studenti ammessi leggermente superiore.
Il costo del Master è di 4000 euro, più una tassa d’iscrizione di 130 euro. Lo studente deve inoltre farsi carico delle spese di
alloggio (pagare le spese per l’abitazione) sia durante il primo semestre al Lido di Venezia, sia per il secondo semestre nella
sede universitaria scelta. Sono previste limitate forme di sostegno finanziario (aiuto economico).
I corsi si svolgono in inglese e in francese. Il diploma finale è rilasciato congiuntamente (unitamente) da otto università
europee (Università di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università della Ruhr di Bochum, Università di Graz, Uni-
versità Cattolica di Lovanio; Università di Amburgo, Università di Deusto di Bilbao; Università di Maastricht). Il diploma di
Master dà accesso (permette di partecipare) a un articolato sistema di stage post-diploma presso i più qualificati organismi
governativi e non governativi europei e internazionali che si occupano di diritti umani.
Fonte: s.a., Domanda di ammissione al Master Europeo in diritti umani e democratizzazione, URL: http://unipd-centrodirittiumani.
it/it/attivita/EMA-Aperti-i-termini-per-presentare-domanda-di-ammissione-al-Master-Europeo-in-diritti-umani-e-demo-
cratizzazione-AA-20102011/49 (ultimo accesso: 18.09.2010), testo adattato.
Attività 4, p. 96
1. V; 2. F; 3. V; 4. F; 5. F
26 SOLUZIONI UNITÀ 6
Attività 5, p. 97
1-d; 2-c; 3-b; 4-a.
Attività 6, p. 97
Programma Erasmus: le nostre interviste
1. dal punto di vista; 2. borsa di studio; 3. in grado di; 4. via via; 5. tra l’altro; 6. un pò
Attività 7, p. 97
1. coautori; 2. vicedirettore; 3. antinucleare; 4. interregionali; 5. prelavare
Attività 8, p. 97
1. a cui/al quale; 2. in cui/nei quali; 3. a cui/alle quali; 4. per cui/per le quali; 5. chi
Attività 9, p. 97
1. a cui/ alle quali; 2. per cui/per le quali; 3. che/ le quali; 4. in cui/ nelle quali; 5. in cui/ nel quale
Fonte: L. Bobbio, E. Ghiozzi, L. Lenti, Diritto pubblico, Milano, Mondadori Education, 2009, p. 250, testo adattato.
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 98
L’ospite inquietante
Risposte aperte
Attività 2, p. 98
Possibili risposte: L’ospite inquietante di cui parla Galimberti è il nichilismo, cioè l’assenza di valori. Il disagio giovanile
consiste nella mancanza di prospettive di futuro. Per afasia emozionale si intende l’incapacità dei giovani di esprimere le
proprie emozioni.
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 99
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza
1. sarebbe importante che i giovani ricevessero più attenzioni che regali;
4. i giovani dovrebbero imparare che anche il dolore aiuta a crescere;
5. chi sa apprezzare la solitudine, non ha bisogni di inseguire falsi ideali;
7. è importante che i givani condividano con gli altri sogni, ideali, aspirazioni.
Fonte: P. Crepet, La gioia di educare. Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza, Torino, Einaudi, 2001,
pp. 5-6, testo adattato.
Attività 4, p. 99
Possibili risposte:
Nella prefazione Crepet scrive una lettera a una bambina non ancora nata.
L’autore esprime il senso di difficoltà proprio del ruolo di genitore.
Il ruolo degli adulti è quello di essere presenti e attenti, di dare affetto, rispettando i giovani nella loro individualità.
Fonte: P. Crepet, La gioia di educare. Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza, Einaudi, Torino, 2001,
p. 5, testo adattato.
Attività 6, p. 101
La paura: che cos’è?
Possibili risposte:
Fonte: M.L. Gargiulo, La paura: che cos’è?, URL: http://www.psychomedia.it/pm/grpind/sport/gargiulo4.htm (ultimo acces-
so: 21.10.2010), testo adattato.
Attività 7, p. 102
Parliamo di attacchi di panico
1-f; 2-e; 3-g; 4-a; 5-c; 6-d;7-b
Attività 8, p. 103
a. diretta; b. indiretta, diretta; c. aperta; d. chiusa, aperta, chiusa; e. diretta, chiusa; f. aperta; g. diretta
Attività 11 p. 103
L’Osservatorio regionale permanete sul bullismo del Lazio
Il bullismo è un fenomeno estremamente complesso e multicausale. I comportamenti bullistici possono essere infatti de-
terminati da un insieme di fattori personali, familiari, scolastici e sociali. Per affrontare questo fenomeno occorrono quindi
(additivo / avversativo / conclusivo) approcci diversificati al problema secondo una prospettiva di complessità e di proces-
so che rimanda a un modello di causalità multifattoriale e probabilistica.
La prevenzione del fenomeno del bullismo non può essere un’operazione occasionale, né può essere condizionata dall’emer-
genza dei singoli episodi, né tantomeno può essere influenzata dai massmedia, che tendono ad enfatizzare in modo eccessivo
le notizie rilevando gli aspetti più emozionali, tanto da condizionare l’opinione pubblica, creando perciò (additivo / avver-
sativo / conclusivo) allarmismi e confusione tra ciò che è bullismo e ciò che è invece (additivo / avversativo /consecutivo/
conclusivo) devianza, violenza e, soprattutto, reato.
Gli interventi di prevenzione devono essere mirati a tutti i livelli dell’esperienza soggettiva: dovrebbero pertanto (additivo /
avversativo / conclusivo) rispondere alle diverse esigenze che la complessità del fenomeno richiede. Inoltre (additivo / av-
versativo / conclusivo) il fenomeno andrebbe affrontato in un’ottica sistemica a livello cognitivo, emotivo, affettivo, socio-
relazionale. Si deve dunque (additivo / avversativo / conclusivo) intervenire attraverso una programmazione complessa e
28 SOLUZIONI UNITÀ 7
strutturata a lungo termine, che preveda la partecipazione attiva della famiglia, della comunità scolastica e delle istituzioni
del territorio, in una prospettiva di corresponsabilità, coprogettazione, condivisione dello sfondo valoriale.
Fonte: V. Cuzzocrea, M.Peci (a cura di), Controbullismo. Il bullismo nel contesto scolastico: dai modelli alle buone prassi, Ministe-
ro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio scolastico regionale per il Lazio, Osservatorio regionale permanen-
te sul bullismo, s.d., p. 21, URL: http://www.lazio.istruzione.it/studenti/volume_bullismo_definitivo.pdf (ultimo accesso:
22.09.2010), testo adattato.
Attività 18 p. 106
1. nichilismo, dal latino nihil, con il significato di niente: pronome/nome; atteggiamento di rifiuto di ogni valore.
2. analfabetismo, da analfabeta: aggettivo; condizione di chi non sa leggere e scrivere.
3. bullismo, da bullo: nome; atteggiamento di sopraffazione sulle persone (in genere giovani) più deboli.
marxismo (da Marx, nome), narcisismo (da Narciso, nome), nonnismo (da nonno, nome), perbenismo (da perbene, agget-
tivo), petrarchismo (da Petrarca, nome), razzismo (da razza, nome), romanticismo (da romantico, aggettivo)
Attività 25 p. 108
1. I genitori vorrebbero che i loro figli si comportassero educatamente.
2. Sarebbe importante che Anna e Marco avessero evitato quelle situazioni di stress.
3. Vorrei che le persone dessero maggiore attenzione a questo aspetto del problema.
4. Mi farebbe piacere che ci fosse un buon dialogo tra i giovani e gli adulti.
5. Sarebbe bene che lo psicoterapeuta avesse esaminato con cura il tipo di paura del paziente.
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 1997, pp. 42-43, testo adattato.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 4, p. 112
1. V; 2. F; 3. V; 4. F; 5. V
Attività 5, p. 113
Il bullismo elettronico
Nell’era di Internet il fenomeno del bullismo ha assunto delle nuove forme, tutte riconducibili all’espressione cyberbullying,
o “bullismo elettronico”. Il bullo non agisce più esclusivamente all’interno del “mondo reale”, ma molesta le sue vittime
anche attraverso il “mondo virtuale” offerto dalla rete.
Alla base di queste nuove forme di bullismo vi è, pertanto (additivo / avversativo / conclusivo), la possibilità di trasmissione
elettronica delle informazioni. L’informazione specifica, come per esempio il pettegolezzo offensivo, l’insulto, o la minaccia,
non viene più trasmessa oralmente, o per via cartacea, bensì attraverso l’utilizzo di moderni e sofisticati strumenti, come i
siti web, l’e-mail, gli SMS ecc.
Il bullo ha quindi (additivo / avversativo / conclusivo) vie e nuovi strumenti per perseguitare le sue vittime: è così che il fe-
nomeno del bullismo è cresciuto in maniera impressionante, varcando velocemente i confini fisici dei corridoi e delle mura
delle scuole, per svilupparsi dunque (additivo / avversativo / conclusivo) nello spazio ben più indefinito e vasto del web. Le
offese, le minacce, i pettegolezzi, gli attacchi verbali, le botte, le aggressioni, episodi assai frequenti all’interno del sistema-
scuola, sono stati così trasportati rapidamente nelle pagine web visibili in tutto il mondo. Le molestie verbali vengono inoltre
(additivo / avversativo / conclusivo) sempre di più inviate attraverso l’uso delle nuove tecnologie messe a disposizione dei
telefoni cellulari, delle videocamere e dei PC.
Quindi (additivo / avversativo / conclusivo) la vittima degli atti di bullismo non trova più sicurezza, come invece (additivo /
avversativo / conclusivo) accadeva in passato, all’interno della sua casa: anche le quattro mura domestiche possono infatti
essere teatro di violenze e molestie subite via cellulare o via Internet. Le aggressioni verbali, dirette o indirette, hanno trovato
la via elettronica per colpire i loro bersagli.
Fonte: D. Evangelisti, Il bullismo elettronico, “Educare.it”, Anno VII, Numero 3, Febbraio 2007, URL: http://www.educare.it/
studi/articoli/bullismo_elettronico_1.htm, (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
Attività 6, p. 113
1. morto; 2. piuma; 3. macigno; 4. volpe; 5. coniglio
Attività 7, p. 113
1. fossi andato; 2. Studiassero; 3. Fossero; 4. Si confidassero; 5. avesse visto
Attività 8, p. 113
Difendersi dal bullismo. Consigli pratici
qualcuno, qualsiasi/qualunque; 2. qualche; 3. qualunque/ qualsiasi, niente/nulla; 4. qualcuno; 5. qualsiasi/qualunque
UNITÀ 8 SOLUZIONI 31
Attività 1, p. 114
anni
1861 1915-‘18 1922-‘43 1940-‘45 1946 1968 1969-‘89 anni ‘90 1990 1993
’50-‘60
N a s c i t a G r a n d e R e g i m e II guerra Repubbli- Miracolo Contesta- Anni di Ta n g e n - Prospetti- Crisi della
del Regno guerra fascista mondiale ca italia- economi- zione gio- piombo topoli va federa- I Repub-
d’Italia na co vanile lista blica
d f i m b h e l a g c
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 114
Riflessi sociali e linguistici dell’Unità
1. L’unificazione e l’indipendenza effettiva dell’Italia risalgono al XIX secolo; 4. Gli organismi dello Stato unitario facilita-
rono la diffusione dell’italiano; 5. Il sistema scolastico contribuì all’affermazione dell’italiano come lingua comune; 7. La
nascita dello Stato unitario creò le premesse per lo sviluppo dell’industria italiana; 10. Le vicende linguistiche dell’Italia e
quelle storiche sono strettamente intrecciate fra loro
Fonte: T. De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza, pp. 51-52, testo adattato.
Attività 5, p. 117
Trasformazioni economiche dell’Italia negli anni Sessanta
Possibili risposte:
Scaletta – Trasformazioni economiche dell’Italia negli anni Sessanta
A. Sviluppo dell’economia italiana negli anni Sessanta
1. Aumento del tenore di vita e crescita del reddito medio degli italiani rispetto al secolo precedente
a. Raddoppiamento del numero degli apparecchi televisivi
b. Uguali percentuali di apparecchi telefonici a Milano e a Londra
c. Forza della lira e bilanci commerciali in attivo
2. Dimezzamento del numero dei contadini
a. Maggiore prosperità dei contadini
b. Da un mondo contadino di attività artigiali e redditi bassissimi a un mondo di consumatori con redditi più elevati
B. Rivoluzione industriale italiana degli anni Sessanta
1. Limitato consumo energetico, ma forte sviluppo dell’industria siderurgica
2. Efficienza dell’industria di elettrodomestici (Zanussi, Ignis, Indesit)
3. Importanza della Olivetti nella produzione di macchine da scrivere
4. Rilevanza dell’industria turistica
5. Aumento crescente della produzione di automobili
6. Industria italiana e rapporti con l’estero
a. Fiat in Russia, Polonia, Romania
b. Montedison in Russia
Fonte: D. Mack Smith, Storia d’Italia, Bari, Laterza, 1997, pp. 604-605, testo adattato.
Attività 6, p. 118
1-f; 2-i; 3-d; 4-l; 5-b; 6-e; 7-c; 8-g; 9-a; 10-h
32 SOLUZIONI UNITÀ 8
Attività 8, p. 120
proprio: esattamente, precisamente. Senza proprio il concetto che segue, “la conoscenza approfondita che Lei ha dei docu-
menti di archivio”, risulta meno enfatizzato.
Attività 9, p. 120
1. Dico; 2. proprio; 3. Ecco; 4. ripeto di nuovo; 5. appunto; 6. sì; 7. appunto; 8. proprio
Fonte: I. Montanelli, M. Cervi, L’Italia del Novecento, Milano, RCS Libri, 2000, pp. 550-551, testo adattato.
Fonte: S. De Luca, Il Sessantotto, “InStoria. Rivista online di storia e informazione”, 24, maggio 2007, URL: http://www.
instoria.it/home/sessantotto.htm (ultimo accesso: 17.07.2010).
1. fu, prese; 2. Fu, risultò, attraversarono; 3. mancarono; 4. comportò; 5. superò; 6. restò; 7. venne; 8. affratellò
Fonte: G. Napolitano, Intervento del Presidente Napolitano in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario della partenza dei Mil-
le, Presidenza della Repubblica, URL: http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=1844; http://
www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Video&key=1435&vKey=1254&fVideo=1 (ultimo accesso: 22.09.2010).
Fonte: D. Mack Smith, Storia d’Italia, Bari, Laterza, 1997, p. 287, testo adattato.
Fonte: A. Scirocco, Garibaldi. Battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo, Bari, Laterza, 2001, p. 56, testo adattato.
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: E. Galli della Loggia, L’identità italiana, Bologna, Il Mulino, 1998, pp. 161-163.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 128
Lingua comune e dialetti
Possibili risposte:
A. Fenomeni caratteristici dell’evoluzione della situazione linguistica dell’Italia dopo l’Unità
1. Esistenza di forze che determinano la riduzione e l’abbandono dell’uso dei dialetti
a. Emigrazione: riduzione dei dialettofoni e diffusione dell’istruzione
b. Inurbamento: nascita di grandi città e convivenza fra persone di diverse aree dialettali
c. Nascita di una burocrazia e di un esercito unitari: convivenza fra persone di diversi ceti (burocrazia e ceti borghe-
si; esercito e ceti popolari) e di diverse aree dialettali
Fonte: T. De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza, pp. 126-127.
Attività 4, p. 128
1. V; 2. F; 3. V; 4. F; 5. F
Attività 5, p. 129
1. Dico; 2. appunto; 3. proprio; 4. sì; 5. Ripeto
Attività 6, p. 129
La mafia siciliana negli anni Ottanta
34 SOLUZIONI UNITÀ 8
Fonte: D. Mack Smith, Storia d’Italia, Bari, Laterza, 1997, p. 626, testo adattato.
Attività 7, p. 129
Le coste siciliane; Le spiagge tarantine; I monumenti senesi; La storia napoletana; Le città emiliane; I paesini pugliesi
Attività 8, p. 129
1. abbiamo frequentato; 2. sconfissero; 3. avevamo; 4. ho discusso; 5. nacque/è nato, morì/è morto
Attività 9, p. 129
1. che; 2. Dato che; 3. perché; 4. mentre; 5. che
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 130
Possibili risposte: Il grafico 1 riguarda l’indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra la popolazione che ha più di 64 anni
e la popolazione che ha meno di 15 anni) nei paesi dell’Unione europea nell’anno 2007. I dati evidenziano che l’Italia è il se-
condo paese con l’indice di vecchiaia più alto in Europa dopo la Germania e che l’Irlanda è il paese più “giovane” d’Europa.
Il grafico 2 riguarda il numero di stranieri residenti (calcolato sul rapporto tra il numero delle persone con cittadinanza
straniera iscritte all’anagrafe e il numero totale della popolazione residente) nei paesi dell’Unione europea nell’anno 2007. I
dati evidenziano che l’Italia, con un valore percentuale di 5,8, si colloca poco al di sotto della media europea ed è al dodice-
simo posto della graduatoria dei paesi per quote di stranieri residenti. La Spagna è il paese con un numero particolarmente
considerevole di stranieri.
Fonte: s.a., Indice di vecchiaia nei paesi Ue - Anno 2007 (valori percentuali), URL: http://noi-italia.istat.it/index.
php?id=7&user_100ind_pi1[id_pagina]=50&cHash=423075d534 (ultimo accesso: 23.09.2010); s.a., Stranieri resi-
denti nei paesi Ue - Anno 2007 (valori percentuali), URL: http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1[id_
pagina]=101&cHash=d870806413 (ultimo accesso: 23.09.2010).
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 131
Possibili risposte:
NUOVE DINAMICHE
SOCIODEMOGRAFICHE A CORTONA
Presenza straniera in Maggiori opportu- Investimento di no- Concetto di “in- Continuità delle ini- Tolleranza e cono-
crescita secondo la nità socioeconomi- tevoli risorse in al- tegrazione” come ziative comunali nel scenza del fenome-
tendenza nazionale che e lavorative nei cuni settori relativi forma di interazio- settore della scuola no migratorio per
piccoli centri alla presenza di im- ne reciproca tra e dei progetti inter- affrontare le trasfor-
migrati culture diverse culturali mazioni della società
Attività 5, p. 133
Orali meglio degli scritti: cinque ragioni
Risposte aperte
Fonte: S. Zibetti, Orali meglio degli scritti: cinque ragioni, URL: http://sitesearch.corriere.it/engineDocumentServlet.jsp?docUrl=/
documenti_globnet5/mondo_corriere/Italians/2010/03/02/Orali-meglio-degli-scritti-cinque-ragioni_7a53e756-2557-
11df-98c5-00144f02aabe.xml&templateUrl=/motoriverticali/italians/risultato.jsp (ultimo accesso: 24.09.2010).
Attività 9, p. 134
Quando l’immigrazione è una risorsa
1-f; 2-b; 3-e; 4-d; 5-a; 6-c
Fonte: P. Ottone, C. Augias, La verità dei fatti è un dovere del giornalista, URL: http://www.pianetascuola.it/risorse/media/
secondaria_primo/italiano/giallo_rosso_blu2_laf/start.html (ultimo accesso: 21.09.2010).
ha l’immigrazione in questo contesto come fonte di ricchezza irrinunciabile. In questo senso è auspicabile assumere un
atteggiamento rispettoso dei diritti e della dignità degli immigrati, che hanno superato tante avversità per trovare un
lavoro per costruirsi un futuro migliore e non per essere percepiti come una pericolosa minaccia.
Fonte: G. Devoto, G. C. Oli, Il dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 2010.
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: A. Nocentini, L’Europa linguistica: profilo storico e tipologico, Firenze, Le Monnier, 2002, p. ?.
Fonte: F. De Renzo, Per un’analisi della situazione sociolinguistica dell’Italia contemporanea. Italiano, dialetti e altre lingue, URL: www.
thefreelibrary.com/Per+un%27analisi+della+situazione+sociolinguistica+dell%27Italia+...-a0190284672 (ultimo accesso:
20.09.210), testo adattato.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 144
Esame orale: ecco i trucchi
1. ripercorrete a ritroso; 2. impedisce di dare; 3. proporre un problema; 4. cercate di continuare; 5. l’esaminatore accoglie-
rà; 6. cercate di non scoprirvi
Attività 4, p. 144
1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V
Attività 5, p. 145
1-d; 2-c; 3-b; 4-a
Attività 6, p. 145
1. rete; 2. intervento; 3. facoltà; 4. rete; 5. intervento; 6. facoltà
Attività 7, p. 145
1. leggibile; 2. udibile; 3. pieghevole; 4. paragonabile; 5. vendibile; 6. ascoltabile
Attività 8, p. 145
Benvenuto figlio unico!
1. perché; 2. a meno che; 3. come se; 4. prima che; 5. benché
Attività 9, p. 145
1-c; 2-e; 3-d; 4-a; 5-b
38 SOLUZIONI UNITÀ 10
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 146
Radio Balilla (1937): l’immagine rappresenta il primo apparecchio radio italiano sul mercato che è stato messo in vendita a
prezzi contenuti nel 1937 in modo da permetterne una larga diffusione tra la popolazione; RAI (1954): l’immagine rappre-
senta il sipario di Carosello (iniziato nel 1957) che consisteva in 10 minuti ( dalle 20.50 alle 21.00) di messaggi pubblicitari,
il 3 gennaio 1954 è la data dell’inizio delle trasmissioni televisive della RAI (Radiotelevisione Italiana); Internet (1993):
l’immagine mostra la barra di navigazione di un motore di ricerca in Internet nato nel 1993.
Attività 2, p. 146
L tre C della nuova informazione
Risposte aperte
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 147
1-d; 2-a; 3-e; 4-b, 5-c
Attività 4, p. 147
Scrivere per comunicare
2. La comunicazione via SMS può essere vista sia come una forma di impoverimento della lingua, sia come una scuola di
sintesi ma anche come una forma di comunicazione fàtica;
3. La “tecnica dello squillino” consiste nel far squillare il telefonino solo una volta per comunicare la propria vicinanza alla
persona chiamata;
6. Il modo di narrare è cambiato è diventato più frammentario, non solo le frasi sono più brevi, ma anche i capitoli di un
romanzo per esempio si sono accorciati
8. I testi prodotti da dirigenti nel settore dell’economia sono più lunghi rispetto alla norma, non perché le singole frasi sono
più lunghe, ma perché i concetti vengono ripetuti.
Attività 6, p. 148
Il parlato trasmesso
La nascita e la diffusione dei mezzi di trasmissione a distanza del parlato è stata in Italia storicamente importante perché
ha favorito quella unificazione nazionale sul piano dell’uso linguistico orale che sarebbe stato altrimenti di più difficile e
lenta realizzazione. Questo ruolo unificante è stato svolto soprattutto dalla radio, dal cinema e dalla televisione, ma anche
il telefono ha richiesto agli utenti, compresi quelli non alfabetizzati, la rinuncia al dialetto o comunque la ricerca di una
pronuncia più corretta e chiara e ha avuto la sua importanza sul piano linguistico.
Titolo: Unificazione linguistica italiana
La radio, che in Italia iniziò le trasmissioni regolari a partire dal 1925, è stata per decenni il principale mezzo di intratte-
nimento e di informazione e, conseguentemente, uno dei più importanti canali di diffusione dell’italiano parlato e anche
“cantato”, visto che la musica leggera ha avuto nelle trasmissioni radiofoniche uno spazio particolarmente ampio.
Titolo: La radio
Anche il cinema sonoro, diffuso in Italia a partire dagli anni Trenta, ha costituito un importante veicolo di diffusione
dell’italiano parlato in tutte le classi sociali. Ciò vale tanto per la produzione nazionale quanto per quella negli ultimi anni
preponderante, dei film straneri (americani soprattutto), che sono sempre stati fruiti dalla gran massa del pubblico attra-
verso la pratica del doppiaggio (quindi con dialoghi in italiano) e non con i sottotitoli.
Titolo: Il cinema
La televisione, infatti, iniziata nel 1954 (e regolarmente dal 1957), ha svolto, soprattutto nel periodo del monopolio
RAI, e cioè fino alla fine degli anni Sessanta, un’importantissima funzione unificante e modellizzante sul piano linguistico.
Titolo: La tv
UNITÀ 10 SOLUZIONI 39
Certo, in tutti e tre i media il parlato trasmesso è stato spesso un “parlato scritto”: annunciatori e speakers, attori e dop-
piatori, conduttori e giornalisti hanno a lungo letto o recitato testi scritti in precedenza; per il cinema, in particolare, questa
situazione è tutt’ora un dato di fatto. Alla radio e in televisione, però, negli ultimi anni, soprattutto dopo l’avvento delle reti
private, si è avuta una vera e propria irruzione nel parlato, attraverso le telefonate in diretta, la cosiddetta TV verità, i talk show.
Titolo: Il parlato trasmesso
Attività 7, p. 149
Possibili risposte
Aspetti positivi: presenza di elenchi puntati, efficacia del titolo.
Aspetti negativi: il secondo e il terzo elenco puntato contengono troppo testo e non sono omogenei per lunghezza ai primi due.
Attività 8, p. 149
Possibili risposte:
Diapositiva 1
Titolo: Unificazione linguistica italiana
Contenuti: diffusione dei mezzi di trasmissione a distanza favorisce l’ unificazione linguistica nazionale della lingua orale
radio – cinema –televisione – telefono hanno richiesto la rinuncia al dialetto
Diapositiva 2
Titolo: La radio
Contenuti: Radio 1925 inizio trasmissioni
uno dei principali mezzi di diffusione del parlato
diffusione italiano “cantato”: musica leggera ampio spazio alla radio
Diapositiva 3
Titolo: Il cinema
Contenuti: Cinema anni ’30
diffusione dell’italiano parlato in tutte le classi sociali
diffusione di film stranieri (americani) con tecnica del doppiaggio
Diapositiva 4
Titolo: La TV: nascita e ruolo
Contenuti: 1954 inizio trasmissioni
durante monopolio RAI (fino agli anni Settanta) ha una funzione unificante e modellizzante della lingua
Diapositiva 5
Titolo: Il parlato trasmesso
Contenuti: all’inizio “parlato scritto”: lettura o recitazione testi scritti
in seguito radio e televisione: irruzione del parlato (p.es. talk show)
Fonte: N. Pitrelli, Intervista di Barbara Gavallotti: Scienza e media ai tempi della globalizzazione, URL: http://www.moebiusonli-
ne.eu/fuorionda/Comunic_scienza_pitrelli.shtml, (ultimo accesso 29.10.2010).
Fonte: Nora Galli de’ Paratesi, Eufemismo e disfemismo nel linguaggio politico e nell’italiano di oggi, “Synergies-Italie”, numero spe-
cial, Gerflint, Polonia, Cracovia, 2009, pp. 137-144, URL: www.ressources-cla.univ-fcomte.fr/gerflint/Italie-special/nora.
pdf (ultimo accesso: 21.9.2010), testo adattato.
Non si può dire “vaffa…” al dirimpettaio, ma si può dare del “compagno di merende”, all’avversario politico. La Cassazione
risente dei cambiamenti culturali e li condiziona, analizza il linguaggio degli italiani e decide quali sono le parole da libe-
ralizzare e quali quelle da censurare; tante forse troppe, le cause in cui i giudici sono costretti a interessarsi del turpiloquio
degli italiani. I risultati sono a volte sorprendenti. La Corte sdogana il termine “cazzate”, detto nel corso di un’assemblea
di condominio, spiegando che per quanto volgare e irrispettoso il termine non fa scattare reato. Restando all’interno di un
palazzo diventa però prioritaria la tutela dei buoni rapporti con gli altri inquilini. Infrange il codice penale di chi offende il
vicino dandogli del “vigliacco”. Spostandosi in ufficio, il bon ton della Cassazione prevede la possibilità di dare del “pazzo” al
capo – perché il termine, al pari di cretino e scemo, è ormai nell’uso comune – ma, proibisce di definire i colleghi dei “lecca
c…”, meglio chiamarli “yes man“.
tesoruccio
orsacchiotto tipaccio
poetastro/donnaccia
borsona ragazzone
Attività 16, p. 73
parola base valore
1. Il tormentone pubblicitario influisce di sicuro sulle vendite dei prodotti. tormento G
2. Tra un’oretta sono da te. Aspettami! ora P (breve)
3. Un attoruccio di terza categoria è in grado di rovinare anche il film più bello. attore C (peggiorativo)
4. In Internet ho visto una borsetta molto bella! Forse me la compro. borsa P (bella)
5. Che cosa sono tutte quelle lucette nel tuo monitor? luci P
C (di qualità
6. Bisogna fare attenzione alle vendite al telefono spesso vendono robaccia. roba (cose)
scadente)
G (aumenta
7. Quel ragazzo è proprio un gran furbacchione. furbo l’intensità
dell’aggettivo)
P (attenua
8. Che bellino quel telefonino. bello l’intensità
dell’aggettivo)
UNITÀ 10 SOLUZIONI 41
Fonte: V. Della Valle, Recente diffusione mediatica di tesoretto, “La Crusca per voi”, n° 35, ottobre 2007, p. 12, in “La lingua in rete.
Consulenza linguistica Accademia”, URL: www.accademiadellacrusca.it/l_accademia.shtml, (ultimo accesso: 22.09.2010).
Fonte: s.a. Radiofreccia, URL: http://it.wikipedia.org/wiki/Radiofreccia_%28film%29 (ultimo accesso 22.09.2010). testo adattato.
Fonte: G. Berruto, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in A. Sobrero (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo. La
variazione e gli usi, vol. II Roma, Laterza, 1993, p. 72.
to che coglie (prende) chiunque si senta condannare come ignorante dalla consapevolezza, dalla finezza, dalla sapienza al-
trui. Ad ovviare a questa calamità radiofonica è in particolare consigliabile: A) evitare in tutte le circostanze di ricorrere alla
prima persona singolare, all’”Io”. Il pronome “io” ha un carattere esibizionista, autobiografico semplicemente indiscreto.
Dovremmo sostituire “io” con noi” che ha un timbro più neutro[…] evitare di ricorrere a parole o locuzioni (espressioni)
straniere quando si può utilizzare l’equivalente in italiano. B) Evitate la civetteria che consiste nel presentare come ben
conosciuto un argomento che non è per niente conosciuto. C) Entrate immediatamente, o quasi, nel vivo dell’argomento
trattato. Non cercate di tenere gli ascoltatori con il fiato sospeso, usando lunghi preamboli (lunghe introduzioni).
Fonte: C. E. Gadda, Norme per la redazione di un testo radiofonico, cit. in M. Tesei, Parole alla radio, in F. Ursini, M. Cortelazzo (a
cura di), I mestieri della parola, Padova, CLEUP, 2008, p. 80, testo adattato.
Attività 28, p. 77
La scelta della pubblicità moderna oggi è prevalentemente (aggettivo/verbo/frase) quella di coinvolgere l’interlocutore,
richiedendo sempre maggiore partecipazione. Il coinvolgimento dell’uditorio fondamentalmente (aggettivo/verbo/frase)
comporta una trasformazione: il messaggio diventa maggiormente (aggettivo/verbo/frase) interlocutorio e seduttivo.
Nel 1976 la Corte Costituzionale apre la strada all’emittenza privata, sia radiofonica che televisiva: inizialmente (aggettivo/
verbo/frase) si moltiplicano le TV locali che soprattutto (aggettivo/verbo/frase) trasmettono aste e vendite commerciali;
ben presto, però, si sviluppa una vera e propria concorrenza a livello nazionale, che nel 1984 vede il gruppo Fininvest rag-
giungere lo stesso numero di reti della RAI. Quella che Eco definisce ‘neo TV’, in contrapposizione alla ‘paleotelevisione’ dei
primi vent’anni, è il risultato di questo confronto-scontro tra RAI ed emittenti private: se fino a questo momento la televisio-
ne di Stato mirava a svolgere una funzione socialmente (aggettivo/verbo/frase) utile di servizio pubblico, di intrattenimento
e di divulgazione culturale, ora il regime di concorrenza stravolge del tutto (aggettivo/verbo/frase) i canoni televisivi.
Sinceramente (aggettivo/verbo/frase), dubito che la radio sarà mai soppiantata completamente (aggettivo/verbo/frase)
dalla TV.
◗ AMPLIAMENTO
◗ AUTOVALUTAZIONE
Fonte: R. Giacomelli, La lingua della pubblicità, in I. Bonomi, A.Masini, S.Morgana, La lingua italiana e i Mass Media, Carocci,
Roma, 2003, pp. 227-228, testo adattato.
Attività 4, p. 161
1. V; 2. F; 3. V; 4. V; 5. F
Attività 5, p. 161
falso alterato parola base
1. porticina porta
2. mattino x
3. melone x
4. orsacchiotto orso
5. macchinetta macchina
6. cavalletto x
Attività 6, p. 161
1. IN; 2. FO; 3. FO; 4. FA; 5. IN
Attività 7, p. 161
L’Accademia della Crusca è sorta a Firenze tra il 1582 e il 1583, per iniziativa di 1. cinque letterati fiorentini ai quali si
aggiunse Lionardo Salviati, ideatore di un vero programma culturale e di codificazione della lingua. Dalle loro animate
riunioni, chiamate scherzosamente “cruscate”, derivò il nome di “Accademia della Crusca”, vòlto poi a significare il lavoro
di ripulitura della lingua. Fin dall’inizio l’Accademia ha accolto studiosi ed esponenti, italiani ed esteri, di diversi campi.
L’opera principale dell’Accademia, il Vocabolario (1612; ampliato e ripubblicato più volte fino al 1923), pur sottoposta ad
attacchi per i limiti che poneva all’uso linguistico, vivo ha dato un contributo decisivo all’identificazione e alla diffusione
della lingua italiana e ha fornito l’esempio ai grandi lessici delle lingue francese, spagnola, tedesca e inglese. Oggi l’Ac-
cademia della Crusca è il più importante centro di ricerca scientifica dedicato allo studio e alla promozione dell’italiano
Attività 8, p. 161
1. faccia, ES; 2. Telefonassero, DE; 3. si presenti, DU; 4. Sapessi, ESC
44 SOLUZIONI UNITÀ 11
◗ INTRODUZIONE
Fonte: G. La Rocca, D. Ghezzi, Enzo Eusebi, «Fuck the context» per Koolhaas, nelle metropoli solo architetture totemiche, “House,
Living And Business”, 29 genn. 2010, URL: http://www.immobilia-re.eu/enzo-eusebi-fuck-the-contest-per-koolhaas-nelle-
metropoli-solo-architetture-totemiche/ (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato; G. La Rocca, Gregotti “Le opere archi-
tettoniche delle archistar, oggetti di marketing”. Lo spazio urbano e l’architettura non sono opere d’arte ingrandite, “House, Living And
Business”, 8 genn. 2010, URL: http:// www.immobilia-re.eu/vittorio-gregotti-l-architettura-delle-archistar-marketing (ulti-
mo accesso: 22.09.2010), testo adattato; G. La Rocca, Portoghesi “Gli architetti dello star system, non guardano e non rispettano
l’ambiente”. Se ne fregano dei cittadini e scatenano così i loro malumori, “House, Living And Business”, 8 genn. 2010, URL: http://
www.immobilia-re.eu/portoghesi-polemizza-con-fuksas (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato; G. La Rocca, Cino
Zucchi “Le archistar, bombe sexy e l’architettura, fiera delle vanità”. Io non sono l’architetto dei giardini, sono un architetto sostenibile, House,
“House, Living and Business”, 29 gennaio 2010, URL: http://www.immobilia-re.eu/cino-zucchi-le-archistar-bombe-sexy-e-
architettura-fiera-delle-vanita (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 163
Fortuna dell’architettura “fascista” in Italia
Possibili risposte:
1. Gli edifici del periodo fascista diventano il simbolo di un periodo storico che gli italiani vogliono dimenticare. Con “stile
Mussolini” si riferiscono a tutte le costruzioni che risalgono al ventennio fascista.
2. Da un lato si esalta la linea più razionalista dell’architettura italiana, quella che fa capo prima al Gruppo Sette e poi al
Movimento Italiano Architettura Razionale (MIAR), che si è formata nell’Italia del Nord, dall’altro si contrappone a questa
linea quella più legata al regime fascista, più retorica, che fa capo all’architetto Piacentini.
3. Gli interventi più discutibili sono l’apertura di Via della Conciliazione, la risistemazione del Mausoleo di Augusto. Questi
interventi hanno comportato la demolizione di interi borghi medievali della capitale.
4. Anche gli architetti razionalisti sono totalmente integrati con il potere anche se, come nel caso della Casa del fascio di
Como, dell’architetto Terragni, lo stile è molto diverso da quello tipico dell’imperialismo fascista. Il periodo fascista è rap-
presentato da fenomeni estetici molto diversi fra loro.
5. Il cambiamento consiste nel passaggio da una visione rigidamente razionalista e modernista a una visione più postmo-
derna. Nell’architettura e nel design la decorazione e l’ornamento cessano di avere un significato negativo. Vi è una “lettura”
più distaccata del periodo fascista e si considera l’architettura a prescindere dal regime politico che la ha commissionata.
6. La critica ufficiale inizia a rivalutare le opere architettoniche del periodo fascista e gli architetti cominciano a ispirarsi
nelle loro opere proprio all’architettura fascista. Una rivalutazione più popolare dell’architettura fascista avviene attraverso
i mezzi di comunicazione di massa e, in particolare, attraverso il cinema.
7. Si parla di due film: Una giornata particolare di Ettore Scola, del 1977, e Storia di Piera di Marco Ferreri, del 1983. Il film di
Scola è ambientato a Roma in un condominio di case popolari di Viale XXI Aprile, uno dei migliori esempi di architettura
fascista romana, e parla dell’incontro fra i due protagonisti nel giorno della visita di Hitler a Mussolini del ’38. Il film di
Ferreri è ambientato nelle città dell’Agro pontino, a sud di Roma, che il governo fascista ha bonificato negli anni Trenta e
parla della vita dell’attrice Piera degli Esposti.
8. Si ipotizza che l’architettura considerata fascista non sia una prerogativa italiana, ma che sia frutto dell’evoluzione di
linguaggi precedenti e contemporanei che ricorrono a citazioni classiche. Il Palais de Tokyo, del ’36-’37, ha una struttura
ed elementi decorativi che ricordano gli edifici italiani dello stesso periodo. La Federal Reserv, la Banca centrale d’America,
del ’37, ha uno stile che ricorda il tribunale di Palermo del ’38.
9. Da un lato il razionalismo, dall’altro la tendenza a cui fa riferimento anche il Déco, che ricorre a citazioni classiche. All’in-
terno di questa seconda linea è possibile fare rientare molta dell’architettura del periodo fascista.
Attività 7, p. 166
Considerazioni sul teatro all’italiana
Il teatro all’italiana si diffonde fra il XVIII e il XIX secolo. Si caratterizza per la distinzione tra l’area per il pubblico e la scena.
L’edificio teatrale cambia nel tempo. Nel XIX secolo, il teatro dell’opera, è un luogo importante per la vita sociale e per que-
sto riserva molto spazio agli ambienti per gli spettatori. Nel teatro all’italiana, lo spazio per gli spettatori, la cavea, è fatto
dalla platea (è davanti al palcoscenico e qui le classi sociali inferiori assistono in piedi agli spettacoli), e dai palchi (bal-
concini distribuiti su più piani, gli ordini). I palchi permettono la visione dello spettacolo, ma hanno anche altre funzioni.
La forma della cavea cambia nel tempo. Nel Settecento si afferma quella a ferro di cavallo. Questa forma non è la più
funzionale alla visione dello spettacolo: i palchi laterali hanno una visione distorta e scomoda. La cavea a ferro di cavallo
fa della sala una sorta di piazza, in cui i palchi sembrano più rivolti verso se stessi che verso la scena. Questa disposizione
permette a chi va al teatro di vivere anche momenti di mondanità.
I palchi sono in genere di proprietà della famiglie più importanti. Ogni famiglia rispettabile possiede in genere un palco
all’opera. Possiede anche un palazzo in un punto importante della città, con il balcone posto sull’ingresso principale. Da
quel terrazzo, nobili e famiglie borghesi possono farsi vedere e assistere alle manifestazioni di strada senza uscire fuori e
confondersi con il popolo. Nelle città italiane la vita di piazza è importante: tutto avviene nei luoghi pubblici e avere un
affaccio su questi spazi è importante. Questa idea di piazza ricorda la struttura del teatro all’italiana. Il concetto di teatro
cambia con Richard Wagner, che concepisce lo spazio del pubblico solo in funzione della visione dello spettacolo.
Il teatro Carlo Felice di Genova, degli anni Ottanta-Novanta del Novecento, presenta alcune “citazioni architettoniche” del
teatro all’italiana. Si trova nel centro di Genova. Il vecchio edificio crolla durante la guerra sotto i bombardamenti. Alla metà
degli anni Ottanta affidano a un gruppo di architetti (p. es. Aldo Rossi, Ignazio Gardella) la ricostruzione del teatro. Si con-
servano il pronao neoclassico e il loggiato, e si ricostruisce la parte destinata la pubblico. Si crea una grande torre scenica,
con un cornicione molto importante (diventato uno dei simboli della città) per le attrezzature tecniche. La cavea è interes-
sante. La progettano in base alle concezioni più recenti, ma le pareti laterali sembrano case affacciate su piazze. Ci sono
porte, finestre, balconi e la galleria ha una ringhiera a balaustrini. Il teatro è una citazione della funzione del teatro in Italia.
Attività 9, p. 167
1. IP; 2. IP; 3. IE; 4. IE; 5. IP; 6. IC
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: M. Alloni, Conversazione. Dialogo con Massimiliano Fuksas, Lugano, ADV Publishing House, 2009, pp. 13-15.
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 176
1. F; 2. F. 3. V; 4. F. 5. V
Attività 4, p. 176
Periodo XVIII e XIX secolo.
Caratteristica principale Netta distinzione fra l’area destinata al pubblico e la scena.
Spazi per il pubblico Platea e palchi.
UNITÀ 11 SOLUZIONI 47
Attività 5, p. 177
1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V
Attività 6, p. 177
1. IP; 2. IE; 3. IC
Attività 7, p. 177
1. interesse; 2. confutare; 3. una vittoria; 4. chiave
Attività 8, p. 177
1. avrebbero riscosso; 2. sarebbero stati; 3. avrebbe voluto; 4. rappresenterebbe; 5. sarebbe venuto; 6. avrebbe anticipato
Attività 9, p. 177
1. ricominciasse; 2. riscoprirebbe; 3. tornerebbe; 4. avessero posto; 5. saremmo stati; 6. sarebbe stato; 7. fosse stata
Fonte: N. Nicola D’Intino, Architettura reale VS. Architettura virtuale o immaginata, “PressTletter”, 31 mar. 2009, URL: http://
www.presstletter.com/stampa.asp?articolo=1909 (ultimo accesso: 22.09.2010), testo adattato.
◗ INTRODUZIONE
Fonte: L. Mariani, Tante vie per imparare. Questionari e inchieste, URL: http://www.learningpaths.org/Questionari/sxdx.htm
(ultimo accesso: 25.09.2010).
Fonte: L. Mariani, Tante vie per imparare. Questionari e inchieste, URL: http://www.learningpaths.org/Questionari/sxdx.htm
(ultimo accesso: 25.09.2010).
◗ TEMA D’APERTURA
Fonte: E. Di Pasqua, Donne e scienza: ancora vittime del pregiudizio, URL: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_mar-
zo_22/scienza-donne-vittime-pregiudizi_064c5890-35bd-11df-bb49-00144f02aabe.shtml (ultimo accesso: 26.09.2010).
Attività 4, p. 179
Spazio alle donne
a. 3; b. 5; c. -; d. 1; e. 4; f. 2
Fonte: S. Sesti, I cento anni di Rita Levi Montalcini, URL: http://www.universitadelledonne.it/rita%20levi%20m.htm (ultimo
accesso: 26.09.2010), testo adattato.
Attività 9, p. 182
Manuale di glottodidattica
Possibili risposte: settore di studio principale: glottodidattica; scopo: presentare un quadro delle caratteristiche dell’ap-
prendente e fornire indicazioni pratiche e teoriche su un percorso didattico efficace; struttura: il volume è suddiviso in due
parti, una a carattere più teorico, l’altra a carattere più applicativo; argomenti delle sezioni principali: i capitoli 1-3 analiz-
zano i temi relativi all’apprendimento della lingua materna e seconda; i capitoli 4-8 trattano di problemi specifici collegati
alla pratica didattica; destinatari: insegnanti e studenti universitari che si occupano di glottodidattica
Fonte: A. De Marco (cura di), Manuale di glottodidattica. Insegnare una lingua straniera, Roma, Carocci, 2000, pp. 15-19, testo
adattato.
Fonte: s.a., Chi è, da dove viene, come vive l’ingegnere, URL: http://www.studenti.it/universita/facolta/ingegneria/studio_inge-
gneria/storia_ingegnere.php (ultimo accesso: 24.09.2010), testo adattato.
Frase secondaria:
Frase subordinata con verbo al passato Relazione di tempo
modi e tempi verbali
“Chi si è occupato della selezione, ha ritenuto che io avessi fatto
Anteriorità Trapassato congiuntivo
un buon lavoro durante il semestre di tirocinio”.
“Mi sembrava che questa scelta potesse essere la più adatta alle
Contemporaneità Imperfetto congiuntivo
mie attitudini di studio”.
“Pensavo che avrei avuto più possibilità di lavorare in un ambien-
Posteriorità Condizionale composto
te internazionale”.
◗ AMPLIAMENTO
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 192
Torino: una manifestazione per le donne ingegnere
Risposte aperte
Fonte: s.a., Torino: una manifestazione per le donne ingegnere, URL: http://www.universita.it/torino-manifestazione-donne-inge-
gnere/ (ultimo accesso: 26.09.2010), testo adattato.
50 SOLUZIONI UNITÀ 1
Attività 4, p. 192
1. V; 2. V; 3. F; 4. V; 5. F
Attività 5, p. 193
La matematica del Novecento. Dagli insiemi alla complessità
1. presenta un panorama; 2. nella prima si trattano; 3. l’ultima sezione è dedicata; 4. In chiusura del saggio; 5. (cfr. cap.
IV, par. 4)
Fonte: C. Chiappino, Piergiorgio Odifreddi. La matematica del Novecento. Dagli insiemi alla complessità, URL: http://www.mate-
maticamente.it/cultura/recensioni_libri/p._odifreddi,_la_matematica_del_novecento_200706061380/ (ultimo accesso:
26.09.2010), testo adattato.
Attività 6, p. 193
1-c; 2-d; 3-a; 4-e; 5-b
Attività 7, p. 193
1. francobollo, francobolli; 2. capoprogetto, capiprogetto; 3. lavastoviglie, lavastoviglie; 4. agrodolce, agrodolci; 5. accen-
digas, accendigas
Attività 8, p. 193
1. arrivi/arriverà; 2. avevi compilato; 3. abbia sbagliato; 4. saresti arrivato; 5. si fosse iscritta; 6. avrei fatto; 7. fossi; 8.
investa
◗ INTRODUZIONE
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 3, p. 195
1-h; 2-a; 3-e; 4-c; 5-f; 6-l; 7-d; 8-g; 9-i; 10-b
Attività 4, p. 195
Se mi domandi che libri ho letto recentemente...
1. b; 2. c; 3. a; 4. c; 5. b
Attività 6, p. 197
1. ≅ corrisponde 6. - meno 11. / diviso
2. ± più o meno 7. diminuisce 12. % per cento
3. < minore 8. > maggiore 13. x per
4. deriva 9. + più 14. aumenta
5. ≠ diverso 10. consegue 15. ∀ qualsiasi
Attività 7, p. 197
1. a.C. avanti Cristo 6. p. es. per esempio 11. par. paragrafo
2. cap. capitolo 7. tab. tabella 12. fig. figura
3. max massimo 8. min. minimo 13. p. pagina
4. CV curriculum vitae 9. cfr. confronta 14. d.C. dopo Cristo
5. vol. volume 10. app. appendice 15. sez. sezione
UNITÀ 13 SOLUZIONI 51
Data: ...............................................
Argomento: ...............................................
4. La struttura dell’opera
Strutt. op.
Fonte: R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, La scrittura e l’interpretazione. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della
civiltà europea, vol I Il Medioevo latino e lo sviluppo delle letterature europee dalle origini al 1380, Palermo, Palumbo, pp. 592-593.
Fonte: P. Levi, Se questo è un uomo, Torino, Einaudi, 1976, p. 11, URL: http://www.pianetascuola.it/risorse/media/seconda-
ria_primo/italiano/giallo_rosso_blu3_lett/start.html (ultimo accesso: 20.09.2010).
Fonte: s.a., Il Festival della letteratura di Mantova avvia un “cantiere” per giovani autori, URL: http://www3.varesenews.it/libri/arti-
colo.php?id=166505 (ultimo accesso: 20.09.2010), testo adattato.
7. Don Fabrizio si alzò in fretta, si strappò l’asciugamani dal collo, frugò in un cassetto, corse dietro il nipote e gli disse di aspettarlo, gli
mise in tasca un rotolino di “onze” d’oro, gli premette la spalla. Quello rideva e disse scherzoso che lo zio sussidiava la rivoluzione, ma lo
ringraziò. Poi lo salutò e gli disse di salutare anche la zia.
◗ AMPLIAMENTO
◗ AUTOVALUTAZIONE
Fonte: R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, La scrittura e l’interpretazione. Storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della
civiltà europea, vol VI Dall’Ermetismo al Postmoderno (dal 1925 ai nostri giorni), Palermo, Palumbo, p. 1320.
Attività 4, p. 208
1. V; 2. V; 3. F; 4. F; 5. F
Attività 5, p. 209
1. precedente; 2. subito dopo; 3. contemporaneamente; 4. tre anni dopo; 5. Allora
Attività 6, p. 209
1. saggio; 2. fiaba; 3. sceneggiatura; 4. romanzo; 5. manuale
Attività 7, p. 209
1. Chi legge lettore
2. Chi lavora in banca banchiere
3. Chi corregge qualcosa correttore
4. Chi inventa barzellette barzellettista
5. Chi difende qualcosa/qualcuno difensore
6. Chi suona il pianoforte pianista
Attività 8, p. 209
1. Il barone rampante, la seconda opera della trilogia I nostri antenati, fu pubblicata da Italo Calvino nel 1957.
2. Il Premio letterario Strega è stato vinto da Natalia Ginzburg nel 1963 con il romanzo Lessico famigliare.
3. Nel 1970 Il film Il giardino dei Finzi-Contini, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, è stato diretto da Vittorio
De Sica.
4. Oggi sarà comunicato il nome del vincitore del Premio internazionale di poesia “Castello di Duino”.
Attività 9, p. 209
1. Mi disse che ricontrollassi/di ricontrollare la collocazione del volume e che gli riportassi/di riportargli la scheda compilata
in tutte le sue parti.
2. Anna promise al compagno che se fosse riuscita a finire la relazione, gli avrebbe dato poi una mano con la sua.
3. Luca ha detto che il giorno prima era andato in libreria per comprare l’ultimo libro di Roberto Saviano, ma (che) era già
esaurito.
4. Laura diceva che pensava che La coscienza di Zeno fosse l’opera di Italo Svevo che le era piaciuta di più fra quelle lette.
5. Disse all’amica che quel giorno aveva/avrebbe avuto lezione fino a tardi, ma (che) il giorno dopo nel pomeriggio sarebbe
stata libera e sarebbe andata a farle una visita.
6. Lia ha detto al compagno che le prestasse/di prestarle gli appunti di storia della settimana prima e che glieli riportava/avrebbe
riportati il giorno dopo a lezione.
UNITÀ 14 SOLUZIONI 55
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 4, p. 211
Curarsi con gli alimenti
1. Il Professor Nicola Parigi, docente di Gastroenterologia dell’Università di Bologna.
2. La presenza di sostanza aggiunte in alcuni prodotti alimentari, che proprio per questo motivo sembrano avere proprietà
curative simili ai farmaci.
3. Non è favorevole all’aggiunta di sostanze minerali ad alcuni alimenti soprattutto se questi alimenti sono rivolti a consu-
matori giovani o molto giovani.
4. In Italia l’aggiunta di selenio negli alimenti non è necessaria, perché il terreno è sufficientemente ricco di selenio, in Cina,
al contrario, è giustificabile, perché il terreno è povero di questa sostanza.
5. Le funzioni antiossidanti che, soprattutto se sono associate ad alcuni enzimi, producono effetti positivi sul funzionamen-
to del sistema cardiocircolatorio e immunitario.
6. La carenza di selenio può causare l’insorgere di patologie, ma solamente in alcune zone specifiche, che sono povere di
questa sostanza, come avviene appunto in Cina.
7. La prudenza nell’assumere lo iodio è necessaria quando sono presenti determinate patologie, come quelle collegate ai
problemi tiroidei.
8. Mostrando la tendenza diffusa a credere che si possano risolvere vari tipi di problemi, facendo semplicemente ricorso ad
alimenti arricchiti per prevenire carenze dell’organismo.
9. È favorevole, perché alcune sostanze generiche, come i fermenti lattici o il calcio, offrono un valido aiuto per regolarizzare
la flora intestinale e per aumentare il consumo di calcio nei bambini.
10. Non è corretto, perché è possibile assumere altri prodotti alimentari che per natura contengono quantità maggiori di
sostanze con proprietà benefiche.
Attività 6, p. 213
1-c; 2-c; 3-a; 4-a; 5-e no?/vero?; 6-b Guardi; 6-e Non le sembra?; 7-d
Attività 8, p. 214
1-c; 2-e; 3-a; 4-f; 5-b; 6-d
Attività 9, p. 215
Possibili risposte:
1. aorta: arteria più importante del corpo umano, che ha origine nel ventricolo sinistro del cuore
2. atrio: una delle due cavità in cui è divisa la parte superiore del cuore
3. cinetica parietale: insieme dei movimenti delle pareti dei ventricoli del cuore
4. insufficienza polmonare: incapacità dei polmoni a svolgere completamente le proprie funzioni
56 SOLUZIONI UNITÀ 14
Domanda
Cosa significa il modo di dire italiano avere il cuore in gola (essere in ansia/impaurito per qualcosa)? Per favore,
potreste spiegarmelo con parole semplici?
Mille grazie a tutti!
Sara
Risposta
Non ho cervello (non ho una particolare predisposizione) per le questioni lessicali, quindi non ci metterei la
mano sul fuoco (sarei assolutamente sicuro), ma credo che significhi “avere paura”.
Alex
Fonte: U. Veronesi, Ecco il cibo anti-cancro. Tornano le arance dell’AIRC, URL: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scien-
ze/cancro/cancro/cancro.html (ultimo accesso: 27.09.2010), testo adattato.
◗ AMPLIAMENTO
Fonte: s.a., Trascrizione della sceneggiatura di Caro diario. Terzo episodio: Medici, URL: http://www.emt.it/italiano/dida/carodia3.
html (ultimo accesso: 28.09.2010).
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 224
1. prendere la parola; 2. chiedere l’accordo; 3. richiamare l’attenzione, 4. segnalare l’acquisizione di una conoscenza; 5.
interrompere chi parla
Attività 4, p. 224
1. F; 2. V; 3. V; 4. F; 5. V; 6. F
Attività 5, p. 224
Possibili risposte: Additivi e coloranti pericolosi
Fonte: s.a., La pericolosità dei coloranti e degli additivi negli alimenti, URL: http://www.medicina33.com/articolo-581-pericolosi-
ta-coloranti-additivi-alimenti.html (ultimo accesso: 28.09.2010), testo adattato.
Attività 6, p. 225
1. accusare un forte dolore; 2. conclamato; 3. la terapia sintomatica; 4. in associazione; 5. un esito fatale per
Attività 7, p. 225
1. a cuore aperto; 2. a cuor leggero, 3. su due piedi, 4. a pelle; 5. alzato il gomito
Attività 8, p. 225
1. Parlando; 2. Avendo; 3. Facendo attenzione, 4. Pur parlando; 5. Facendo
Attività 9, p. 225
1. Ci si cura spesso con la medicina alternativa senza ricorrere al medico.
2. Non si prenderebbero così facilmente le medicine, se si leggessero attentamente gli effetto collaterali indicati nel bugiardino.
3. In ambito sanitario ci si occupa anche dell’assistenza postoperatoria dei malati.
4. Se si vuole avere cura della propria salute, si deve prestare attenzione a quello che si mangia.
5. In questi ultimi anni ci si è avvicinati molto alla natura e ai rimedi naturali nell’ambito della ricerca scientifica.
◗ INTRODUZIONE
Attività 1, p. 226
1. Alessandro Volta; 2. Evangelista Torricelli; 3. Guglielmo Marconi; 4. Antonio Meucci; 5. Antonio Pacinotti; 6. Giulio Natta
◗ TEMA D’APERTURA
Attività 2, p. 226
Cancellare i ricordi traumatici
2. I ricordi spiacevoli si ripresentano sia stimolati dall’esterno sia in modo spontaneo.
3. L’amigdala è una struttura cerebrale implicata nei processi cerebrali delle emozioni.
5. La “paura condizionata” è l’ansia collegata a due diversi stimoli.
7. Nelle persone adulte il ricordo di eventi spiacevoli è maggiormente duraturo.
8. Il ricordo di eventi negativi riguarda la struttura della rete perineuronale nell’amigdala.
Fonte: R. Miceli, Cancellare i ricordi traumatici, “La Stampa.it”, 14.09.2009, URL: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm-
plrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=48&ID_articolo=157&ID_sezione=71&sezione= (ultimo accesso: 20.09.2010),
testo adattato.
UNITÀ 15 SOLUZIONI 59
Attività 3, p. 228
Risposte aperte
Attività 4, p. 229
1. Castellani, A. 1995. “Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno”. Studi linguistici italiani, XXI: 3-47.
5. Serianni, L. 1989. Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Torino. UTET.
4. Migliorini, B., Tagliavini, C., Fiorelli, P. 1999. Dizionario di ortografia e di pronunzia. Roma. ERI-RAI.
3. Leone, A. 1969. “Norme ortografiche: perché po’ ma piè?”. Lingua nostra, XXX: 117-18.
2. Gabrielli, A., Salmaggi, C. (a cura di) 1984. Come parlare e scrivere meglio. Guida pratica all’uso della lingua italiana. Milano.
Selezione Reader’s Digest.
Attività 5, p. 230
Possibili risposte: 1. università e facoltà dello studente; 2. corso di insegnamento; 3. titolo della tesina; 4. nome del docente;
5. dati dell’autore della tesina (nome, numero di matricola, indirizzo di posta elettronica); 6. anno accademico in corso
Attività 6, p. 231
Il lupo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Attività 7, p. 231
1. come tutti sanno: accresce la forza di ciò che si dice; diciamo: riduce la forza di ciò che si dice
2. secondo gli studiosi: accresce la forza di ciò che si dice
Attività 8, p. 232
A lezione di Meccanica applicata alle macchine
Passando ad alcune recenti invenzioni nel campo della robotica, vi segnalo che il Laboratorio di robotica percettiva della
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha progettato, con altri gruppi di ricerca europei, un robot con una intelligenza simile,
diciamo, / certamente, a quella dell’essere umano, capace cioè di muoversi nello spazio, vedendo gli ostacoli, e di sceglie-
re la traiettoria migliore per evitarli, grazie a meccanismi che riproducono forse / praticamente le aree visive del cervello
umano. Magari, / Come è noto, infatti, esistono due aree visive del cervello implicate nel movimento e queste aree ser-
vono per identificare la posizione degli oggetti nello spazio e per individuare la velocità del movimento. La loro attività ci
consente appunto / davvero di spostarci eludendo gli ostacoli modificando la traiettoria del nostro movimento. Nei robot
la simulazione di queste aree riguarda reti di neuroni, chiamati “spiking neurons”, che simulano per conto mio / proprio
il comportamento delle cellule nervose degli esseri umani. Sulla base di studi neurofisiologici e di brain imaging sono stati
elaborati infatti a livello informatico i meccanismi neurobiologici capaci di simulare ciò che succede nel cervello quando
siamo in movimento.
Le applicazioni di questi studi sono naturalmente / praticamente numerose e riguardano in primo luogo la possibilità di
realizzare strumenti che consentano in qualche modo / ovviamente di superare alcune disabilità. Per esempio, costruendo
carrozzine per i non vedenti dotate di sensori intelligenti in grado di cambiare percorso in caso di ostacoli. Insomma, siamo,
magari / per così dire, sulla buona strada verso la “visione artificiale”.
Fonte: s.a., Ecco il robot che vede come l’uomo, “Scienze.tv”, 12.02.2009, URL: http://www.scienze.tv/node/4430 (ultimo ac-
cesso: 20.09.2010), testo adattato.
60 SOLUZIONI UNITÀ 15
Attività 9, p. 232
gruppo di studio: insieme di ricercatori, team; ricercatrice: studiosa, scienziata
Fonte: B. Gallavotti, In Tibet tra uomini e dei, “Radio 24. Moebius. Fuorionda. I servizi e le interviste di Moebius, URL: http://www.
moebiusonline.eu/fuorionda/tibet_libro.shtml (ultimo accesso: 20.09.2010), testo adattato.
Fonte: s.a., Ci specchiamo negli altri con i neuroni dell’empatia, “La Stampa.it”, 12.04.2010, URL: http://www3.lastampa.it/
scienza/sezioni/news/articolo/lstp/185462/ (ultimo accesso: 20.09.2010), testo adattato.
◗ AMPLIAMENTO
◗ AUTOVALUTAZIONE
Attività 3, p. 240
5. Serianni, L. 1989. Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Torino. UTET.
3. Prandi, M. 1999. “Dall’analogia all’inferenza: la motivazione delle espressioni idiomatiche”. Quaderni di semantica, XX: 131.
1. Altieri Biagi, M. L. 1987. La grammatica dal testo. Milano. Mursia.
4. Prandi, M. 2002. “C’è un valore per il congiuntivo”. In Schena, L., Prandi, M., Mazzoleni, M. (a cura di). Intorno al
congiuntivo. Bologna. CLUEB: 29-44.
2. Leone, A. 2002. Conversazioni sulla lingua italiana. Firenze. Olschki.
Attività 4, p. 240
1. F; 2. V; 3. V; 4. F; 5. V; 6. F; 7. V
Attività 5, p. 240
1. La scoperta dei neuroni specchio risale, naturalmente / diciamo, agli anni Ottanta, Novanta del secolo scorso.
2. L’informatica, come dicono tutti, / per così dire, ha fatto progredire enormemente la ricerca scientifica.
3. Si dà eccessiva importanza alle neuroscienze, penso, / appunto, nella spiegazione dei comportamenti umani.
4. L’azione antropica ha determinato davvero / praticamente la scomparsa di molte specie animali.
5. L’impostazione che hai dato alla ricerca, dal mio punto di vista, / diciamo, è assolutamente corretta.
Attività 6, p. 241
Capire il funzionamento della mente
1. disfunzioni; 2. deficit; 3. divulgazione; 4. concezione; 5. complementare; 6. funzionamento; 7. ottenibili; 8. integrare;
9. simulazioni
Fonte: P. Legrenzi, Come funziona la mente, Bari, Laterza, 1998, pp. 114-115.
Attività 7, p. 241
1. svolge; 2. fino a questo momento; 3. le persone che; 4. impiegano; 5. compromettono
Attività 8, p. 241
Possibili risposte: 1. Cercando; 2. di fare; 3. di aver superato; 4. senza dare
Attività 9, p. 241
Possibili risposte: 1. perché avevo scritto; 2. mentre scorrevo/quando ho scorso; 3. Benché sia giovane; 4. dopo che era stato