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Il volley

Nel marzo del 1896, un insegnante di educazione fisica del


Massachusetts definisce il gioco che consiste nel mandare la palla
aldilà della rete posta tra due squadre avversarie , Volleyball
(termine che significa “palla colpita violentemente”). Questa
disciplina era molto simile a quella precedente inventata da un
altro insegnante, che aveva l’esigenza di trovare uno sport da
praticare anche in inverno. Precedentemente le due squadre
erano formate da due squadre, che avevano regole differenti a
quelle attuali; il campo era diviso in due da una rete di 2 metri di
altezza.
Il volley si diffuse velocemente il tutto il mondo: in Europa con
soldati americani, mentre in Asia era già molto popolare,
soprattutto in Cina, in Giappone e ancora prima nelle Filippine,
dove nacque la schiacciata.
La svolta dell’Italia nel volley fu agli inizi degli anni Novanta, con la
sorprendente vittoria europea del 1989 e mondiale nel 1990. Un
ruolo importante svolse anche il settore femminile della pallavolo.

Il sitting volley
Cos’è? Il sitting volley è la cosiddetta “pallavolo da seduti”.
Quali sono le principali regole del sitting volley?
1. Stare seduti;
2. È vietato sollevarsi dal terreno di gioco;
3. Una parte del busto deve sempre toccare il terreno;
4. Si gioca 6 contro 6;
5. La posizione è determinata dalle natiche e non dalle gambe;
6. Si può murare la battuta;
7. Se la palla rimane contesa tra le mani degli avversari si ripete
l’azione.

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