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relatività
Hideo Nitta
Masafumi Yamamoto
Keita Takatsu
Trend-pro Co., Ltd.
SOMMArio
PrefazioNE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VII
1
CHE COS’è LA Relatività? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
2
cosa vorrebbe dire che il tempo rallenta? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
3
ma davvero più un corpo è veloce e più diventa corto e pesante? . . . . 83
Epilogo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175
vi soMMario
Prefazione
Infine, vorrei ringraziare di cuore tutto lo staff di produzione dello studio Ohmsha;
re_akino, che ha lavorato scrupolosamente alla sceneggiatura; e naturalmente Keita
Takatsu, che ne ha ricavato un manga tanto godibile .
Masafumi Yamamoto
viii prefazione
PROLOGO
l’irrispettosa
cerimonia di chiusura
L’intero
istituto freme
all’idea della spiag-
Liceo gia... dei bagni... e
degli amo-
Taigai, ultimo ri estivi.
giorno di
scuola.
Naturalmente,
so che le vostre
vacanze stanno
per cominciare.
Per-
tanto!
Ho un regalo
particolare per le
matricole di quest’anno,
in modo che possano
godersi l’estate
ancor di più.
il preside
Rase iyaga.
Che cosa ha
in mente? A
volte il preside
mette paura!
2 prologo
Eccolo
LA RUOTA DEL DESTiNO!
qua!
Ora il
inglese
vostro fato
a
è nelle mie
tic
Rice
mani!
ema
Mat
rche
te
Nien
Relatività
COSA?!
Quest’estate avrete
l’occasione di studiare Molto bene...
qualsiasi argomento ci siamo!
che centrerete con una
freccetta. Sono
stato chiaro?
v
Sta C-col cavolo!
r
scherzando! Un momento!
r
r
r
Eh
Sicuramente eh
eh
Yashiki colpirà
“niente”... è il
lanciatore mi- R
gliore.
Oh, no!
Esatto... e se ci
il preside iyaga
riesce “mulino a
fa sul serio!
vento Yashiki”...
E poi, cosa
diavolo è la
Relatività?
...!!!
Relatività
Cosa dia...?!
Che
Non poteva
cosa...
andare peggio!
Che cos’è?
il
Vicepreside!
Relatività
Matematica
Bau!
inglese
Bau!
Ci prende il Vicepreside
in giro? Koromaku.
4 prologo
Che cosa, Non si capisce cosa
Signor Vicepre- dice il Vicepreside, ma
side? Glielo ave- sembra arrabbiato!
va già detto?
in ogni caso
perché diavolo ab-
grrr biamo un cane come
Vicepreside?
Oh, perbacco,
sei proprio tu, il
rappresentante de-
gli studenti.
il rappresentante
degli studenti Ruka
Minagi.
Ma davvero?
Quindi posso aspet-
tarmi che studierà la
Relatività in rappre-
sentanza di tutti gli
studenti?
C-cosa?!
M-ma...
che cos’è la
Relatività?
Bravo,
capisci alla
svelta!
Ouch!
Ouch! Uh... ehm...
Se per voi va
bene, potrei
spiegarvi io la
Relatività.
6 prologo
Allora,
A meno Minagi, che
che non abbia facciamo?
qualcosa in
contrario...
vero?
La professoressa Ne parliamo
di fisica, Alisa Uraga. dopo!
Andiamo... Per
favo-
salvaci!
re! OKAY!
AccEttO
LA SFiDA!
!
llo
Fa
Bleah!
Okay!
Se non
ci riuscirai...
il mio SE LO PUÒ
segretario
personale!
SCORDARE!
È UNA FOlliA!
ma CE LA FARÒ!
Bau!
Eh
eh
eh
CHE COS’È LA RELATiViTÀ?
Bravo,
complimenti... fai
pure lo spac-
cone. Adesso ti
tocca...
Cip
Cip!
Almeno mi
farà lezione
l’affascinante
Miss Uraga!
Fisica
Laboratorio mmm...
eccomi qua.
Sei iN
RiTARDO!!!
WHAM!
Miss Uraga...?
slap
slap
C-c-cosa?!
Però, davvero,
Sta scherzando? non fare più tardi,
okay?
Quel pazzo di
Preside mi ha asse-
gnato un compito
impossibile.
Una cosa
tremenda.
Durante le
vacanze...
Andiamo,
non essere così
pessimista.
Sinceramente, quando
ha cominciato a par-
lare di Relatività, ho
pensato che fosse
la mia grande
occasione.
Cosa vuoi dire
con occasione?
12 capitolo 1
È il mio settore. E se faccio centro in
qualità di “Miss Uraga
Ho pensato di po-
che non vede l’ora di
terne approfitta- dare una mano agli stu-
re per guadagnare denti” magari al prossi-
punti agli occhi mo giro potrei diven-
del Preside. tare Preside io.
Molto bene,
cominciamo! Visto
che hai domandato
che cos’è la
Relatività...
Okay.
Osserva-
tore
Osserva-
tore
La Relatività Generale
è una teoria più ampia che
Relatività Speciale tiene conto degli effetti di
gravità e accelerazione.
ignorare l’accele-
razione non è più
Be’,
semplice?
certamente.
14 capitolo 1
La Teoria della
Relatività afferma che il
flusso del tempo, le distanze e
la massa dipendono da chi effet-
tua l’osservazione. Nella Relatività
Speciale, o Particolare, ci limitia-
mo a osservatori a riposo o con
velocità costante. Questo punto
di vista privilegiato viene chiamato
sistema di riferimento
inerziale.
Quando le
osservazioni vengono
effettuate da un osservatore
in stato di accelerazione, par-
liamo di sistema di riferimento
non inerziale e dobbiamo ricor-
rere alla Relatività Generale.
Ora cercherò di spiegare a
grandi linee in che cosa consi-
stono queste teorie.
Rallenta? Si contrag-
gono? Queste cose
accadono sul serio?
ne!
zio
n tra nto!
Co ume
A
La Relatività Spe-
ciale afferma che
per gli oggetti in
movimento...
rs!
me !
or o
r a nsf acc
iL TEMPO RALLENTA, T
All
’att
LE LUNGHEZZE Si CON-
TRAGGONO e LA MASSA ...non è come
AUMENTA. ti immagini.
Si tratta di
velocità elevatissi-
me, ed è per questo
Cosa
che sulla Terra diavolo?!
molto raramente
osserviamo effetti
relativistici.
Fu proprio la deviazione
della luce da parte di una
grossa stella a confer-
zap
16 capitolo 1
2. La Relatività di Galileo e la
meccanica di Newton.
Be’, imma-
gino che ci
possa stare,
se riesco a
capire le idee
di base.
...c’era il Principio di
Relatività galileiano,
enunciato da Galileo
Galilei.
Principio...
di Relatività?
Uh?!
Stato di moto
con velocità
e direzione
costanti.
cio o!
Cal istic
i v
re lat
Secondo il
Principio di inerzia, in un
sistema di riferimento iner-
ziale un oggetto a riposo
resterà a riposo...
Aiutoooo!
18 capitolo 1
il Principio di Relatività galileiano
afferma che le leggi di Newton sono
le stesse in qualsiasi sistema di
riferimento inerziale, comunque lo Ho capito.
scegliamo. in altre parole, per un os- Credo...
servatore inerziale, indipendentemente
da dove si trovi nell’universo
e da quale sia la sua velocità, le
leggi della fisica restano
sempre le stesse.
in altre parole,
non importa se siamo
fermi o ci muoviamo di
moto uniforme... le leg-
gi della fisica restano
le stesse.
ity
Che cosa vuole clack
clack
dire? Hai presente-
questo rumore,
quando viaggi in
ity
treno? clack
clack
clack
clack
Una persona
sul treno B ti vedrà
passare alla velocità
di 100 km/h. Capisco.
in effetti è pro-
prio quello che
sembra.
20 capitolo 1
La Terra e qualsi-
Questo moto asi altro oggetto
percepito dell’Universo sono
deriva dalla in movimento costan-
relazione con te l'uno relativamen-
l’altro siste- te all'altro.
ma di riferi-
mento Ed è solo
rispetto al nostro
stesso sistema di
riferimento che pos-
siamo considerarci
Questo punto
a riposo.
di vista vie-
ne chiamato
“relativo”.
Quindi il
punto di riferi-
mento è il moto
dell’oggetto
che hai con te,
giusto?
Ne consegue
che leggi e principi
in vigore qui valgo-
no anche in qualsiasi
altro punto dell’uni-
verso.
Pensare in
termini relativi
è molto importan-
te, no?
Sicura di sé!
PRiMA
il principio della
relatività galileiana Anche se queste leggi
afferma in sostanza che Le tre leggi di Newton sono state formulate
le tre leggi di Newton secoli fa, ancora oggi
Prima legge: princi
valgono in tutti i le utilizziamo in molte
Seconda legge: situazioni.
sistemi inerziali.
Terza legge: prin
Uh?
Esiste un
Cosa intende con fenomeno che
“molte situazioni”? la meccanica
newtoniana non
spiega.
Si tratta
della velo-
cità della
Ottima luce.
domanda,
Minogi.
22 capitolo 1
3. il mistero della
velocità della luce 1. Onora il tuo Preside
Questi sono
regolamenti E quindi?
scolastici!
Ouch!
io sto
parlando Non cercare
della velocità di cambiare
della luce! argomento!
Ma esiste un
legame tra la velo-
cità della luce e la
relatività?
Non è esagerato
dire che la Teoria
della Relatività è
nata intorno al mi-
Assoluta- stero della veloci-
mente sì! tà della luce!
Ehm
Ecco
qua!
24 capitolo 1
Le equazioni di Ma- Per la
xwell, che tralascerò cronaca,
perché sono com- eccola
plicate, riuscirono a qua.
descrivere perfet-
tamente elettricità e
magnetismo...
...e chiarirono
che la luce è un’on-
da elettromagnetica E sappiamo
che viaggia a veloci- queste cose da
tà costante. un’equazione?
Capisco. Ma
...grazie dov’è il proble-
mille. ma se la veloci-
tà della luce è
Grazie...
costante?
Prima ti ho detto
che dalle equazioni
di Maxwell sappiamo
che la luce è un’onda
elettromagnetica.
ALOHA!
Mezzo?
26 capitolo 1
Però! Nello
spazio non c’è ...la luce in
aria e il suono qualche modo
non si propaga, raggiunge la
ma... Terra.
Ma l’esistenza
dell’etere era
strettamente con-
cettuale e non si
riusciva a dimostrar-
ne l’esistenza.
Anche il
tempo?
in altre parole, si
pensava che l’etere
non si muovesse.
28 capitolo 1
Esattamente. Gli scienzia-
ti erano alla ricerca di un
sistema di coordinate in cui
l’etere fosse a riposo, e
che sarebbe stato il siste-
ma di coordinate assoluto
e stazionario per l’intero
universo.
Questo etere
è decisamente
misterioso,
no?
il bordo
dell’acquario ha
delle coordinate
che non cambiano.
È come se le
stelle si muoves-
sero all’interno
dell’acquario.
mmm... il punto è
questo...
Luce
in altre parole, si
pensava che la veloci- Osservatore a
tà della luce avesse riposo
il valore costante di
299.792.458 m/s solo
se osservata dallo
spazio stazionario
assoluto.
Questa è una
domanda im-
portante. La velocità
Osservatore in moto della luce è
sempre 300.000
Si pensava km/s?
che se la luce fos-
se stata osservata da
qualcosa in movimento
attraverso lo spazio
stazionario assoluto,
la sua velocità Luce
sarebbe apparsa
diversa. Non è
più costante,
giusto?
Esatto.
30 capitolo 1
Orbitando intorno al sole, la
terra cambia continuamente la
propria posizione e quindi non
è a riposo nello spazio sta-
zionario assoluto.
La terra si muoverebbe
quindi rispetto all’etere e
la velocità della luce mi-
surata sulla Terra dovreb-
be essere diversa, no?
Be’, natural-
mente.
Pertanto, se la
Terra è spazzata da
un vento d’etere...
Questo non
dovrebbe influen-
zare la velocità
della luce sulla
Terra?
all’etere...
Luce
Vento di
etere
Esattamente.
i due fisici
Michelson e Morley
cercarono di misurare
l’effetto “vento di etere”
misurando con grande pre-
cisione la velocità
della luce.
Un esperimento
fantastico, no?
32 capitolo 1
Se avesse avuto successo,
avremmo trovato la velocità
della terra relativamente
allo spazio stazionario
assoluto.
Uh?!
mmm... la
costanza della
velocità della luce
era una faccenda
La velocità della luce seria, che non si
è 300.000 km/s anche poteva spiegare col
quando viene osserva- principio di relatività
ta in uno stato di moto.
galileiano.
Einstein
incorporò la co-
stanza della velo-
cità della luce in
Oh! Era ora! una nuova teoria.
Propose inoltre
un nuovo principio di
relatività in sostituzio-
ne di quello di Galileo. È questa la
Secondo il nuovo prin- Teoria della Rela-
cipio, ogni legge fisica, tività speciale di
comprese quelle che ri- Einstein!
guardavano la luce, vale
esattamente allo stesso
modo indipendentemente
dal sistema di riferi-
mento inerziale.
34 capitolo 1
in altre parole, so-
Giusto.
steneva che non era
necessario riserva-
re un trattamento
speciale alla luce,
giusto?
La Terra
si muove.
Secondo Einstein,
sia l’Universo che la
Terra sono costante-
mente in movimento e
quindi non è possibile
affermare che vi sia
un qualche punto in
quiete...
Siccome un tale
punto non esiste,
possiamo sempli-
cemente non por-
ci il problema.
Anche il si-
stema solare,
che contiene
la Terra, si
muove.
La Via Lattea, la
galassia a cui ap-
partiene il sistema
solare, si muove
pure lei.
Se non lo
fossero, non potrem-
mo stabilire l’ora di un
appuntamento o misu-
rare le lunghezze coi
righelli, no?
Einstein
ribaltò questi
concetti!
È questa è la
Teoria Speciale del-
la Relatività.
Capisco!
36 capitolo 1
Perciò, visto che la
La velocità è data velocità della luce è co-
stante in qualsiasi sistema
dallo spazio percor- di riferimento, lo spazio e il
so diviso per il tempo tempo dipendono dal moto
impiegato, giusto? dell’osservatore. Questa è
una premessa fondamentale
alla Relatività
Speciale!
...ora vengono
considerati insieme,
sotto forma di un nuo-
vo, stupefacente sistema
di coordinate chiamato
spaziotempo.
Lo è davvero! Ora
cercherò di spiegare
qual è il cuore della
Relatività.
Mi sa che sta
Sì, dai!
esagerando
un pochino...
Argh, rimbalza
dappertutto! La
mia 24 ore è in
pericolo!
È tutto
Scusate, la
a posto?
mia palla...
Sì, la mia
valigia non si è
fatta niente.
Oh, bene!
Scusatemi,
ma almeno una
vittima c’è!
38 capitolo 1
Dove... dove ti stavi
allenando?
Scusate, grazie.
Uh? Come
fai a...
Hai preso la
parola davanti
all’intero corpo
studentesco-
...ah.
Luce (visibile)
Violetto Rosso
40 capitolo 1
Rosso
Luce bianca
Luce incidente
Luce riflessa
Luce rifratta
Fenditura
Luce
Compare una
diffrazione
Emerge solo la
Filtro polarizzatore componente verticale
Nello scattering la luce entra in collisione con particelle di polvere o altro materiale presenti nell’aria e
cambia direzione (v. figura 1.6). La luce blu (con una lunghezza d’onda inferiore) viene deviata dalle molecole
dell’acqua più della luce rossa (che ha una lunghezza d’onda maggiore) ed è per questo che il cielo ci appare blu.
Luce incidente
Luce deviata
42 capitolo 1
La velocità della luce è costante (e in un posto chiamato
SPRiNG-8 lo dimostrano ogni giorno)
Per dimostrare che la velocità della luce è effettivamente una costante della natura sono stati
condotti diversi esperimenti. Si tratta di un fatto molto importante, perché è uno degli assunti di
base della Relatività.
Un modo per verificarlo è misurare la velocità della luce proveniente da un oggetto che
si muove molto rapidamente: se non fosse costante, le velocità si sommerebbero in senso
newtoniano e la velocità della luce proveniente dall’oggetto sarebbe quella della luce più quella
dell’oggetto. Per esempio, se l’oggetto si muovesse a una velocità prossima a quella che pensiamo
essere il valore costante di quella della luce, la luce che emette dovrebbe avere una velocità quasi
doppia. D’altra parte, se la luce ha velocità costante, quella della luce emessa dall’oggetto non
potrà essere superiore. Gli esperimenti confermano che la velocità della luce è sempre la stessa,
indipendentemente dall’oggetto da cui proviene (v. figura 1.7).
Figura 1.7 - Come a SPring-8 si verifica la costanza della velocità della luce
Imprimere a degli oggetti una velocità vicina a quella della luce per eseguire questi
esperimenti è estremamente difficile ed è per questo che servono strutture scientifiche
altamente specializzate.
SPring-8 è un acceleratore a luce di sincrotrone situato in Giappone, nella Prefettura
di Hyogo, ed è in grado di fare scontrare tra loro elettroni a velocità elevatissime
(99,9999998% di quella della luce). Oltre a verificare la costanza della velocità della luce,
questi esperimenti permettono agli scienziati di conoscere meglio i costituenti di base
della materia.
Se partiamo dall’assunto che “la velocità della luce è costante”, noteremo diversi
strani fenomeni. Uno di questi è la relatività della simultaneità, cioè il fatto che eventi
contemporanei per me non lo sono per te.
Immagino già quello che state pensando: “Cosa diavolo vuoi dire?”. Torniamo
quindi per un attimo sul concetto di “simultaneo”. Confronteremo il caso della somma
newtoniana delle velocità (somma non relativistica) con quello in cui la velocità della
luce è costante (somma relativistica delle velocità).
Mr A sta viaggiando su un razzo a velocità costante rispetto a Mr B, che lo osserva
da una stazione spaziale. Supponiamo che Mr A si trovi nel punto medio del razzo, alle
due estremità del quale sono stati collocati dei sensori. Mr A lancia delle palle (o emette
degli impulsi luminosi) su e giù per il razzo. Cercheremo di analizzare in quale modo (o
gli impulsi luminosi) colpiscono i sensori a un capo e all’altro del razzo.
Per cominciare, prima di passare alla Relatività, useremo il moto delle palle per
analizzare il caso in cui le velocità si sommano in accordo con la meccanica di Newton.
Per prima cosa, diamo un’occhiata a Mr A (figura 1.8): dal suo punto di vista il razzo
è immobile, e le palle – che dal centro del razzo si muovono alla stessa velocità verso i
due estremi – raggiungono i sensori “simultaneamente”.
Dal punto di vista di Mr B, a bordo della stazione spaziale, il razzo procede nella
propria direzione di viaggio. In altre parole, usando come riferimento il punto di
partenza delle palle (linea tratteggiata), la parte anteriore del razzo si allontana dalla
linea tratteggiata, mentre il retro si avvicina. Ma poiché la velocità del razzo si somma a
quella della palla lanciata in avanti, secondo la formula di addizione classica la velocità
della palla aumenta e alla fine raggiunge la punta del razzo. D’altra parte, alla velocità
della palla lanciata verso la parte posteriore viene sottratta quella del razzo (indicata in
figura dalla freccia corta) e il fondo del razzo raggiunge la palla. Pertanto anche Mr B
vede le palle arrivare in cima e in fondo al razzo “simultaneamente”.
44 capitolo 1
Somma non relativistica:
Mr. B
Le palle arrivano “simulta-
neamente” in cima e in
fondo al razzo!
Supponiamo che la velocità della luce sia Di nuovo il caso della velocità della luce
costante: Mr A osserva il moto della luce costante: Mr B osserva il moto della luce dalla
all’interno del missile. stazione spaziale. Siccome la velocità della
luce è costante, arriverà prima in fondo al
razzo e solo molto dopo in cima.
Mr. A Sensore
Figura 1.9 – Il caso di velocità della luce costante (somma relativistica delle velocità).
46 capitolo 1
iL PRiNCiPiO Di RELATiViTÀ E LE TRASFORMAZiONi GALiLEiANE
Il Principio di Relatività di Galileo afferma che “dato un sistema di coordinate dal quale
vengono effettuate le osservazioni, le leggi della fisica sono sempre le stesse, sia che
il sistema sia in quiete o si muova a velocità costante” rispetto all’osservatore. In altre
parole, la meccanica newtoniana (le leggi fisiche che regolano il moto) è la medesima
nelle due situazioni. Questo principio fu stabilito da Galileo in seguito a un esperimento
nel quale una sfera di ferro veniva lasciata cadere dall’albero di una nave, come in
figura 1.10 La sfera cadeva ai piedi dell’albero sia che – rispetto alla riva – la nave fosse
ferma, sia che si muovesse con velocità costante.
Consideriamo due sistemi, uno con coordinate (x,t) e uno con coordinate (x’,t’),
dove x e x’ indicano la posizione, t e t’ il tempo. Conoscendo la velocità relativa dei due
sistemi possiamo passare dall’uno all’altro:
x ′ = x − vt
t′ = t
Queste equazioni esprimono la relazione tra le coordinate di un sistema a riposo
e quelle di un sistema che relativamente a esso si sposta con velocità costante v: le
trasformazioni di Galileo collegano tra loro i sistemi inerziali. Confrontandoli per mezzo
dell’equazione del moto di Newton, troveremmo che assume la stessa forma in ogni
sistema inerziale. In altre parole, il principio di relatività galileiano implica la meccanica
newtoniana.
x − vt
x′ =
2
v
1 −
c
v
t− 2
x
t′ = c
2
v
1 −
c
Se supponiamo che la velocità della luce sia una costante c, cosa succede quando prendiamo
in considerazione le velocità?
Secondo il Principio di Relatività, applicando le trasformazioni di Lorentz la somma delle
velocità è data dall’equazione seguente:
u +v
w=
vu
1+ 2
c
L’equazione dice che se abbiamo un razzo che viaggia rispetto a terra con velocità v, che
spara un missile con velocità (relativamente al razzo) u, la somma w delle due due velocità
– cioè la velocità del missile misurata da terra – è data da questa espressione. La situazione
è riassunta dalla figura 1.11. La differenza è evidente se confrontiamo questa formula con
la normale somma (non relativistica) w = u + v
Se sostituiamo alcuni valori numerici particolari per le velocità, otteniamo dei risultati
interessanti.
48 capitolo 1
Nel caso non relativistico, quando sulla
stazione spaziale Mr B osserva il missile
sparato dal razzo, se v è la velocità del razzo e
u quella del missile osservato dal razzo, allora
la somma delle velocità è w = u+v.
Il missile ha
velocità u.
Applicando il Principio
di Relatività, la somma
delle velocità è data da
u+v
w= vu
Il razzo di Mr A ha velocità v. 1+
c2
Per esempio, se la velocità del razzo è il 50% di quella della luce (0,5c) e quella u del
missile rispetto al razzo è anch’essa il 50% di quella della luce (0,5c), allora la velocità del
missile w, osservata da Mr B sarà l’80% di quella della luce (0,8c).
(0.5c + 0.5c ) c
w= 2
= = 0.8c
(0.5c ) 1.25
1 +
c 2
(c + c ) 2c
w= = =c
2
2
1 + c
c 2
Uh? Aspetta...
Quando
qualche giorno dopo
fece ritorno a casa,
scoprì che sulla
terraferma erano
passati dei secoli!
52 capitolo 2
Lo sai, vero,
che c’è una spie-
gazione
Grazie
per
avermi
salvata.
Co...?
...credo.
* Fallimento
NdT: in Giappone, sui bastoncini dei
ghiaccioli ci sono frasi e proverbi cosa vorrebbe dire che il tempo rallenta? 53
1. L’effetto Urashima (la dilatazione temporale)
Supponiamo che la
tartaruga salvata da Urashima
Taro fosse un extraterrestre
in viaggio verso un’altra stella
a una velocità di poco inferiore
a quella della luce.
Cercheremo di
spiegare la differenza
tra il tempo di Urashima
Taro e quello sulla
terraferma.
Si verifica nel
corso di viaggi a
velocità prossi-
me a quella della
luce. Una storia
stupefacente,
non trovi?
54 capitolo 2
Supponiamo per esempio che
un’astronave da 10 tonnellate
lunga 100 metri stia volando
al 99,6% della velocità
Un osservatore a
della luce. bordo di un’astronave a
riposo percepirà una con-
trazione della lunghezza a 9
metri e un aumento della
massa a 110 tonnellate.
in altre parole,
La stessa
età a causa dell’ef-
fetto Urashima, ci
sarà una differen-
za di 9 anni.
Gli dà lo
scrigno del Ah, ah, ah! Era
tesoro e gli dice solo una
che non deve mai
aprirlo.
prova?
in realtà,
Ah! ...e così torna fiuuu non si può in-
sigh Lo alla sua età
vecchiare e poi
farò per ringiovanire di
originale...
te... ma nuovo!!!
una volta
sola.
Per fortuna
Su,
calma
grrr
2. Perché il tempo rallenta?
È assolutamente
misterioso, non
capisco.
Quindi dovrei
spiegarti perché il
tempo rallenta?
Sì, per favore!
56 capitolo 2
Per cominciare,
Minagi, pensa di tro-
varti a bordo di una
stazione spaziale che
non si muova in modo
accelerato.
Ah... un razzo
che va quasi alla
velocità della
luce! Una situazione
esaltante, ricca di
possibilità!
Cosa diavolo
stai dicendo?
Minagi è a bordo
della stazione
spaziale.
in questo contesto,
possiamo misurare
i tempi relativi di
ciascuno.
Ma!
Per misurare il tempo Uno stru-
ci serve uno strumento mento... par-
particolare, che sfrutta ticolare?
il fatto che la velocità
della luce è costante.
in realtà, è del
tutto immaginario
e serve solo a
semplificare la
spiegazione!
Di sicuro non
assomiglia a un Funziona così.
orologio. La luce esce dal fondo
del dispositivo e viene
riflessa da uno specchio
collocato in cima, per
poi tornare al punto di
partenza.
È vero, ma è
indispensabi-
le per i nostri Okay...
prossimi esperi-
menti.
58 capitolo 2
La lunghezza del tubo è 30
centimetri... quindi la luce emessa
impiega 1 ns (nanosecondo, cioè
un miliardesimo di secondo)
E quando viene
a raggiungere la cima...
riflesso e torna sul
fondo viene registrato
un altro 1 ns.
Flusso temporale
Riflessione
Quindi il tempo
viene misurato dal movi-
mento della luce, giusto?
in effetti
è quello che Uh... ecco...
sembra.
Siccome
il razzo si ...il tragitto della
muove... luce viene osser-
vato sotto una
certa angolazio-
ne... vero?
Esatto.
60 capitolo 2
Minagi vede la luce all’inter-
no del suo orologio andare Si spiega
su e giù, ma quella all’inter- facilmente col
no del mio la vede percor- Teorema di
rere un tragitto più lungo,
secondo un certo Pitagora.
angolo.
Teorema
di Pitagora
Secondo il Teorema di
Pitagora, “il quadrato
della lunghezza dell’i-
potenusa è uguale alla
somma dei quadrati delle
lunghezze degli altri due
lati”... in altre parole...
È il teorema
per cui nel triango-
lo rettangolo ABC
vale la relazione
c2=a2+b2, okay?
La luce pin
Uh? g
viene emessa
nello stesso
istante. Vuoi dire che la
luce non è ancora
arrivata in cima all’o-
rologio a bordo
del razzo?
Eppure
qua sì.
dopo 1 ns
Lo possiamo
rappresenta- Distanza per-
corsa dalla Distanza percor-
re così. luce nel sa dalla luce
razzo sulla stazione
spaziale
Davvero le
cose vanno
Distanza percorsa da Miss Uraga così?!
62 capitolo 2
Quando Minagi vede che
la luce nell’orologio
a bordo del razzo è
tornata sul fondo, sul
suo orologio sono tra-
scorsi più di 2 ns.
D’altra parte...
cosa pensi che tro-
veremo osservando
l’orologio della
stazione spaziale
dal razzo?
Be’... ecco...
vediamo...
il tempo a bordo
Ah, ah! del razzo...
Sem-
brerà
a ripo-
so!
ente
...non dovrebbe
lentam
trascorrere più
rapidamente anche
per chi è a bordo
del razzo?
È
ZiP t-trop-
po ve-
loce!
il Principio di
Relatività non di-
scrimina tra chi è KO
a riposo e chi è in
movimento!
P-proprio
quello c-che
pensavo che
avresti detto...
64 capitolo 2
Questo perché, M !
vista dal razzo, la sta- OO
zione spaziale sfreccia a ZO mmm... e quando
una velocità prossima a l’osservatrice è Miss Uraga,
la luce all’interno dell’o-
quella della luce.
rologio della stazione si
sposta con un certo
angolo...
in altre parole,
è il tempo della sta-
zione spaziale a ral-
lentare, dico bene?
Non è ancora
arrivata
Arrivata!
Dal mio
punto di
vista, sei
tu che ti
allontani
da me!
Esatto!
66 capitolo 2
È il famoso espe- Gemelli
rimento mentale
chiamato Parados-
so dei gemelli.
Sorella
maggiore
Supponiamo che
ci siano due sorelle
gemelle, e che la Sorella
minore
più giovane (di pochi
Gemelli...? minuti) resti sulla
terra...
Mentre la
maggiore viaggia
nello spazio a una
velocità prossima a
Portami quella della luce.
un ricor-
dino! Non
preoccuparti!
Stai
attenta,
okay? Secondo la Teoria
della Relatività Ristret-
ta, il tempo trascorre
più lentamente per la
sorella maggiore...
Sono tornata!
E quando fa
ritorno sulla Terra,
la più giovane è diven-
Ti ho portato un po’ tata la più anziana.
di granchio venusiano Mia cara so-
in scatola e un or- rella maggio-
re... sei rima-
setto spaziale inta-
sta proprio
gliato nel legno. giovane!
Capisco cosa
vuoi dire...
La sorella più
giovane sostiene
che, poiché il razzo
si muove, “il tempo
della mia sorella
maggiore rallenta”.
Entrambe sostengono
che il tempo dell’altra
gemella “rallenta”. E
questo è un paradosso.
La sorella maggiore
sostiene che, poiché la
Secondo la teoria, il Terra si muove, “il tem-
tempo rallenta per la so- po della mia sorella
minore rallenta”.
rella maggiore, in viaggio
a bordo del razzo, e al
suo ritorno sulla Terra
la sorella minore sarà
più anziana.
Non trovi
anche tu?
Ne avan-
za un
in realtà il po’?
granchio è
delizioso.
68 capitolo 2
Ma perché Non ne abbiamo già parlato?
succede una cosa La Teoria Speciale della
del genere? Relatività vale soltanto per
i sistemi inerziali, cioè in
moto (relativo) rettilineo
uniforme.
Ora che me lo
dice...
Dobbiamo pas-
sare alla Teoria
della Relatività
Generale.
Te
m
Gravità po
Più o
meno...
70 capitolo 2
Per cercare di rende-
re le cose più sempli-
ci, metteremo a punto È perfet-
un tipo di razzo parti- tamente sferico,
colare. con dei motori
orientati sia davan-
ti che dietro.
La velocità
diminuisce
il razzo attiva i motori per
decelerare e invertire la direzione
La veloci-
tà diventa
nulla
La velocità
aumenta nel- invece di pensare che sta
la direzione decelerando e riaccele-
del rientro rando, la sorella mag-
giore avverte l’azione di
un forte campo gravita-
G zionale.
r
a Ma in realtà il
il razzo spegne i motori una volta rag- v razzo decelera
giunta una determinata velocità di rien- i e riaccelera per
tro sulla Terra, che resterà costante
t invertire la rotta.
à
G
r
a
v
i
t
à
La gemella
maggiore vede che a
causa di quel campo gra- Dal suo punto di
vitazione la Terra inverte vista, è la Terra che
la sua direzione. in altre
parole, la osserva cade- cade verso di lei!
re verso di sé.
Bentor-
nata!
Lento Rapido
Lumacone
L’“accelerazione”
dell’orologio della
Terra è maggiore del “ral-
lentamento” che la sorella
maggiore ha osservato men-
tre la terra procedeva a
velocità costante.
L’accelerazione del
razzo è anche una
gravità?
Per ora ti rispar-
mierò spiegazioni
complicate, ma
diciamo che...
Si tratta di un
assunto fondamen-
tale formulato da
Einstein creando la
Teoria della Relati-
vità Generale.
72 capitolo 2
Pertanto, il tempo del-
la sorella maggiore
rallentava. E questo ...che si era veri-
vuol dire... ficato l’effetto
Urashima (dilatazio-
ne temporale).
Uh? Ho capito
bene?
frusc
Sicuro. Eccola.
VELOCiTÀ 2
DEll’OggEttO iN
TEMPO TEMPO MOViMENTO
DEll’OggEttO DEll’OggEttO
iN MOViMENTO A RiPOSO VELOCiTÀ
DEllA LUCE
...ed eseguiamo i
calcoli, la frazione sot-
to radice quadrata varrà
praticamente zero e il
valore della radice sarà
sostanzialmente 1.
in altre parole,
in pratica non ci accor-
geremo del rallenta-
mento del tempo.
Sì,
sicuramente.
Bene, bene.
Se calcolia-
mo 31.536.000 x
0,4358898943 troviamo
che il tempo dell’og-
getto a riposo è
di 13.746.223
secondi.
Proporzionalmente,
scorre più lentamen-
te di 2,29 volte.
Trasforman-
do i secondi in
giorni...
Ah.
Oh?
Mi dispiace!
Mi è sfuggita una
?!
freccia...
iavolo...
Cosa d
Tesoro! Non
* Sei la stessa
ginnasta di prima??
pratichi più di una
specialità?
* Fallimento
Vediamo di
Non avevi detto una Come hai fatto a non
fare attenzione,
cosa come “il tempo sentire quello di cui
okay? È solo
vola come una frec- stavamo parlando?
un gioco di
cia”? Ero preoc- Miss Uraga ha
parole! anche cambiato
cupato...
argomento! Mi
ignorano!
No, quello
riguardava la luce. Maledizione,
Ah ah ah! non capisco
cosa sta suc-
cedendo!
76 capitolo 2
in questo caso, È per te, Mi-
nagi, che stai
benissimo... lavorando così ...non devi
prendi tanto. aprirlo.
questo.
Mai!
Ma...
Bonk
Okay?
Se vuoi,
Credevo
puoi farce- che stesse
la. scherzando.
scuot
scuot
Solo
un’occhia-
tina...
Te ne Ascolta chi
pentirai! ha più esperienza
di te!
Abbiamo visto come per la Teoria della Relatività, nel caso di un corpo in moto con velocità
prossima a quella della luce, il tempo rallenti. Ma di quanto? Usando il Teorema di Pitagora,
abbiamo cercato di capire la questione usando un triangolo. Ora lo faremo con una formula
matematica precisa.
Sia t il tempo trascorso per un osservatore a bordo della stazione spaziale che osservi
l’orologio-luce a bordo del razzo, e t’ il tempo trascorso per l’osservatore a bordo del razzo,
come gli risulta osservando lo stesso orologio-luce, il proprio (v. figura 2.1).
t: tempo misurato sulla stazione spaziale
t’: tempo misurato sul razzo
Stazione spaziale
Quando l’astronauta a bordo del razzo osserva il proprio orologio-luce, vede la luce
andare su e giù perché l’orologio si muove insieme a lui. Pertanto, se la velocità della luce
è c, una volta che la luce avrà percorso una distanza pari alla lunghezza dell’orologio, questa
distanza sarà ct’.
Se ora l’astronauta a bordo della stazione spaziale osserva la luce all’interno
dell’orologio a bordo del razzo, la luce si muoverà – naturalmente – alla velocità c lungo
un percorso inclinato verso l’alto, accompagnando lo spostamento del razzo. La linea
inclinata è orientata verso lo specchio (in cima) dell’orologio del razzo. Misurata usando il
tempo t dell’osservatore a bordo della stazione spaziale, questa distanza risulterà essere
ct. Analogamente, poiché l’osservatore a bordo della stazione spaziale vede il fondo
dell’orologio-luce del razzo (da cui la luce viene emessa) spostarsi orizzontalmente alla
velocità v del razzo, il fondo percorrerà una distanza vt verso destra nel tempo t che la
luce impiega per raggiungere la cima dell’orologio.
Da cui i tre lati del triangolo in figura 2.2.
78 capitolo 2
t′ : Tempo misurato sul razzo
t : Tempo misurato sulla
stazione spaziale
ct
ct′
vt
Figura 2.2 – Le distanze percorse dalla luce osservata dal razzo e dalla stazione spaziale sono i lati di
un triangolo rettangolo
(c 2
− v 2 )t 2 = c 2t ′2
c 2t ′2 = (c 2 − v 2 )t 2
2
E dividendo per c ricaviamo:
v2
t ′2 = 1 − 2 t 2
c
v2
t′ = 1− ×t
c2
Questa è la relazione tra il tempo dell'astronauta a bordo del razzo t' e il tempo
dell'astronauta a bordo della stazione spaziale t.
v2
Osserviamo a questo punto che t ¢ < tpoichè 1− < 1.
c2
Un secondo (1s) misurato dall’orologio del razzo corrisponde quindi a un tempo più
lungo misurato sulla stazione spaziale. L’astronauta a bordo della stazione vede quindi
l’orologio del razzo scandire i secondi più lentamente del proprio. In altre parole, a bordo del
razzo il tempo scorre più lentamente che a bordo della stazione spaziale.
v2
1-
c2
è anche chiaro che il rallentamento del tempo è tanto maggiore quanto più v è prossima a c.
Con questa formula possiamo calcolare la dilatazione temporale di un oggetto che
si sposti a una qualsiasi velocità relativa v.
Terra Sole
80 capitolo 2
Un anno-luce è la distanza percorsa dalla luce nel tempo di un anno e corrisponde
ad approssimativamente 9.460.800.000.000 km.* Percorrerla a bordo di un treno ad Alta
Velocità richiederebbe circa 15.840.000 anni, ma al 90% di c il viaggio durerà soltanto 2,1
anni. Questo mentre sulla Terra ne passeranno 4,9! Anche se degli astronauti inviati su
Alpha Centauri facessero immediatamente ritorno sulla Terra una volta arrivati, le notizie
dalla Terra continuerebbero a raggiungerli per circa 10 anni ma accorrendo a dare loro il
bentornato, i loro cari li troverebbero invecchiati di soli 4,2 anni.
Il rallentamento relativistico del tempo è quindi tanto maggiore quanto più aumenta la
velocità.
Per capirlo bene, supponiamo di viaggiare dalla Via Lattea – la galassia a cui appartiene
il nostro Sole – fino alla Galassia di Andromeda (M31), una delle più vicine alla Via Lattea.
Si trova a circa 2.500.000 anni-luce e siccome la sua luce impiega 2.500.000 anni per
raggiungerci, la Galassia di Andromeda che vediamo è in effetti quella di 2.500.000 anni fa.
Se oggi vi avvenisse un’esplosione, non lo sapremmo per 2.500.000 anni, perché questo è il
tempo necessario alla luce per raggiungerci.
Se degli astronauti cercassero di raggiungerla al 99,999999999% della velocità
della luce, a loro viaggio richiederebbe 11,2 anni, mentre sulla terra ne trascorrerebbero
2.500.000! Pertanto, al loro ritorno gli astronauti sarebbero invecchiati di 22,4 anni ma gli
esseri umani che li accoglierebbero sulla Terra sarebbero quelli del nostro futuro di 5 milioni
di anni.
Vediamo di ricavare questi numeri usando le formule: il tempo t¢ degli astronauti, quello
che trascorre a bordo del razzo, può essere calcolato usando la formula della dilatazione
temporale che abbiamo ricavato, visto che conosciamo il tempo (terrestre!) necessario, e cioè
t = 2.500.000 e la velocità del razzo (v=0,99999999999c).
v2
t′ = 1− ×t
c2
2
,
0.99999999999c
t ′ = 1 − ×t
c
t ¢ = 11,.2 anni
2,500,000 anni-luce
82 capitolo 2
MA DAvvERO PiÙ UN CORPO
È VELOCE E PiÙ DiVENTA
CORTO E PESANTE?
Ora.
Potresti
sventolare un
po’ più forte?
fiuuu
Da quando in qua
sono un esperto
di ventilazione?
Perché siamo
venuti in piscina?
Che cosa sta
succedendo?
Slurp
Be’...
fumo
84 capitolo 3
Quindi per oggi la Che ne dici
nostra aula sarà della tua meravi-
la piscina. gliosa insegnan- Ma è ridicolo!
te in costume da
bagno?
Non dirmi che
la cosa non ti
va, uh?
Be’,
ecco...
La Relatività
non è poi così
noiosa, non
trovi?
Agh!
k
inc
cl
Della
dilatazione dei tempi
abbiamo già parlato,
oggi ci occuperemo
della contrazione
delle lunghezze.
No! Non è
questo quello
che succede!
È lo spazio in sé che
si contrae dal punto di
vista di un osservatore
a riposo.
Calcio! Slam!
86 capitolo 3
Supponiamo che
a bordo ci sia
una bomba...
...programmata per
esplodere entro
10 secondi.
FATEMi
USCiRE!!
Ma! il disastro
può essere evitato
se riesci ad arrivare
sulla mia stazione Questa storia
spaziale, che dista non mi piace per
4.000.000 km. niente! Questa è
una trappola!
Non è
fantastico,
Minagi? Perché diavolo
ha quel tono
così allegro?!
in 10 secondi
Va tutto bene, non il razzo percorre
preoccuparti... il razzo 270.000 km/s x 10
viaggia a 270.000 km/s. s = 2.700.000 km
m
0k
.00
Ah, e com’era? Se .00
0
4
vado così veloce
forse riuscirò ad
arrivare in tempo...
Oh, no!
sollevato
Addio...
sniff
Oh, è
vero.
88 capitolo 3
Ma non sono
soddisfatto della
spiegazione.
mmm... questo
vuol dire che in
Cosa dia...?!
realtà la distan-
za è diminuita.
Un momento, se il
razzo viaggia a 270.000
n c h
ru
km/s è la sua lunghezza a
sc
contrarsi, per un osserva-
tore a riposo.
Sembra proprio
quella della
dilatazione La lunghezza è
temporale. proporzionale alla velocità:
L=vt. Perché la velocità resti la
stessa occorre quindi che la
lunghezza si contragga esatta-
mente dello stesso fattore di
cui si dilata il tempo.
Precisamente... è
questo il punto.
E cioè?
Questo perché
per il Principio di
Relatività possiamo
considerare il razzo
a riposo, dico bene?
90 capitolo 3
Lo spazio Per l’equazione che
intorno al razzo abbiamo appena scritto,
si contrae! la distanza di 4.000.000
km si contrae a circa
1.740.000 km.
00 km
1.740.0
Pertanto, è
possibile raggiungere
la stazione in 1.740.000
km x 270.000 km/s, cioè
Cosa?! circa 6,5 secondi.
E il tempo e lo Tempo
spazio, che normalmente
venivano considerati separa-
tamente, ora vanno conside- Tempo
rati insieme, come se fosse-
ro una cosa sola.
io
az
Sp
È questa la
parte rivoluzionaria
della Teoria della
io Relatività.
az
Sp
Come al solito,
l’effetto non è
rilevabile se non ci
muoviamo ad altissi-
ma velocità.
Non intendevo
niente di male!
Davvero!
La luce viaggia a
300.000 km/s, la mas-
sima velocità consen-
tita in natura.
in altre parole, è un
estremo superiore per
la velocità di qualsia-
si oggetto, e non può
in alcun caso essere
superata.
Piuttosto stra-
no, non trovi?
92 capitolo 3
Perché nulla può
andare più veloce di il peso... e quindi?
così?
Perché con la
Più il peso aumenta, e
velocità aumenta più diventa difficile
anche il peso. aumentare la velocità.
!
wow
Ah... certo!
*
*
*peso
*massa
93
Nella vita di tutti i giorni,
potremmo anche identifi- ...ma siccome, in realtà,
care massa e peso... il peso è la forza gravitazio-
nale esercitata sulla massa
di un oggetto, il peso sulla
Terra sarà diverso da quello
sulla Luna.
La gravità Capisco... ma
della Luna è
1/6 di quella la massa?
terrestre.
La massa è una
misura dell’inerzia di
un corpo, cioè della
resistenza intrinseca a
Certo, ma...?
modificarne la velocità.
94 capitolo 3
A gravità zero,
come per esempio nel-
lo spazio, gli oggetti Esatto.
sono privi di peso ma
conservano la propria
massa. intuitivamente, puoi
capire come un oggetto
dotato di grande massa
sarà difficile da
accelerare.
Prima legge: principio di inerzia Un oggetto non soggetto ad alcuna forza conserva il proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme
Seconda legge: l’equazione L’accelerazione di un oggetto è direttamente proporzionale alla forza applicata e
del moto (F=ma) inversamente proporzionale alla massa
Terza legge: principio di Se su un oggetto si esercita una forza, l’oggetto eserciterà una forza di eguale intensità
azione e reazione nella direzione opposta.
Volendo rifor-
mulare la se-
conda legge...
llo
co
De click
Se per amore
rapporto velocità / velocità della luce
di discussione supponia-
mo che il razzo rag-
giunga la velocità
della luce... ...la sua massa divente-
rebbe infinita. Di conse-
guenza, non è possibile
superare la velocità
della luce.
96 capitolo 3
Ma non è strano
che qualcosa che normal-
mente, se rifornita regolar-
mente di energia, dovrebbe
aumentare costantemente
la propria velocità...
...finisca con
l’avere più massa
invece che più
velocità?
fush fush
fush
prendi!
Esat-
tamente.
in effetti, esistono
ta
anche due leggi molto im- suda
portanti, il principio di con- a
sudat
servazione della massa e il
principio di conservazione
dell’energia.
s
p
l
a
s
h
Con quella
camera d’aria ho
fatto quello che
potevo. mmm... mmm...
97
Se per esempio bruciamo
della lana d’acciaio in una
bottiglia sigillata piena
d’ossigeno, quest’ultimo e Ha assolutamente
il ferro si combineranno in senso!
ossido di ferro.
Ma la massa totale
all’interno del conte-
nitore sarà sempre la
stessa, prima e dopo la
reazione.
no
ige
Oss
Ossig
eno
il trasformatore a
bordo di una bicicletta
trasforma l’energia cine-
tica in energia elettrica ma
Ma certo!
la quantità totale di ener-
gia non cambia.
Quando pedalo
(il più possibile!) la dinamo Poi la lampadina trasfor-
trasforma l’energia cinetica ma l’energia elettrica in
in energia elettrica. luce (e calore).
Sono in ritardo
per la riunione
del club!
98 capitolo 3
in altre parole,
la massa può cambiare ...e analogamente
forma, ma non potrà mai
essere veramente creata l’energia.
*
o distrutta. E non pos- *
siamo trasformare la
massa in energia.
Esatto.
*massa *energia
!
AZ iONE
FORM
TRAS
Esattamente.
La celebre
equazione della Teo-
ria della Relatività che
esprime il rapporto tra
massa ed energia
è E=mc2.
E è l’energia,
m la massa e
c è la velocità
della luce.
L’equazione dice
che “l’energia è uguale
alla massa moltiplicata
per il quadrato della
velocità della luce”.
gia
Ener
Al
rato
q d
u a
Ma certo!
La cintura della
a metamorfosi!
dell
cità
velo luce
a
Mass
Macché
cintura e cintura!
Dall’equazione si capisce
subito che anche un solo
grammo di materia potreb-
be essere convertito in una
quantità spaventosa di ener-
gia... 90.000 miliardi
di joule.
90.000
miliardi di
joule?!
100 capitolo 3
Ah ah ah! A Ormai li ho
1 grammo è circa quanto pare, congelati!
il peso di una mo- arrivi tardi!
Ma non ho la più
pallida idea di cosa
siano 90.000 miliardi
di joule.
Cerchiamo di
capirlo. Supponiamo
per esempio di avere
Ah! il 705 piscine da 25 metri
mio ne- piene di ghiaccio alla
mico! temperatura di -10°C.
i
PO D
COL ZA!
FOR
Per farlo
occorre una quantità
enorme di energia.
Ma nel mondo
subatomico la materia che
diventa energia è cosa di
tutti i giorni. Quando succe-
de, diciamo che si
annichilisce.
Davvero?
E un
positrone che
cosa sarebbe?
Un positrone è
l’antiparticella di un
elettrone. Raggio gamma
(fotone)
Annichilazione!
Positrone
Elettrone
Raggio gamma
(fotone)
la sua
Massa e le sue
altre caratteristi-
che sono le stesse
dell’elettrone...
102 capitolo 3
Quando una particel-
la e un’antiparticella
collidono, cioè si
scontrano, si annichi-
liscono.
Un fenomeno det-
to annichilazione
di coppia.
La massa
dell’elettrone e del
protone annichiliti vie-
ne convertita in energia
secondo la formula
2
E=mc producendo...
...radiazioni elettro-
magnetiche chiamate
raggi gamma e aventi
esattamente la stes-
Particella sa energia.
Antiparticella
Capisco!
Miss Ura-
ga...?
pant
pant
strizz
Ma cosa
importa...?!
Ossantocielo! Ma
perché si nasconde
in questo modo?!
ash
spl
104 capitolo 3
Arrgghh?!
aaahhh...
h
l as
sp
Uh...
Ah...
Oh... in
questo caso... argh!
accidenti...!
Dietro un
sorriso non ci
può essere una
bugia!
Figura 3.1 – Una persona che viaggi a bordo di un razzo misura la posizione della
base e della punta del razzo.
Velocità v
x´1 l0 x´2
Mr. B a bordo
della stazione
spaziale
Per calcolare la contrazione della lunghezza del razzo che sfreccia davanti a un
osservatore a una velocità prossima a quella della luce, prendiamo in considerazione i due
punti x’1 e x’2 nel sistema di riferimento del razzo e, usando le trasformazioni di Lorentz
che abbiamo introdotto a pagina 48, possiamo calcolare i risultati x1 e x2 della misura
effettuata dall’osservatore sulla posizione degli estremi anteriore e posteriore del razzo, nel
proprio sistema di riferimento. La lunghezza osservata dall’osservatore esterno al razzo sarà
inferiore a quella misurata dall’astronauta a bordo. Questo effetto viene detto contrazione
relativistica delle lunghezze ed è il risultato della contrazione dello spazio per corpi che si
muovono a velocità prossime a quella della luce.
106 capitolo 3
x − vt
Con la trasformazione di Lorentz x ′ = , calcoliamo le posizioni.
2
v
1 −
c
x 1 − vt1
x 1′ =
2
v
1 −
c
x2 − vt2
x2′ =
2
v
1 −
c
(x2 − x 1 ) − (t2 − t1 )v ( x2 − x 1 ) l
l0 = = =
2 2 2
v v v
1 − 1 − 1 −
c c c
2
v
l = l0 1 −
c
2
v
1 − < 1
c
è inferiore a 1 dato che la velocità v è necessariamente inferiore alla velocità della luce
(v < c).
Il rallentamento del tempo e la contrazione delle lunghezze non sono affermazioni puramente
teoriche o “metafore”: si tratta in effetti di fenomeni fisici che oggi siamo in grado di osservare
normalmente.
Ogni giorno la Terra viene colpita dai raggi cosmici, particelle elementari ad alta energia
che arrivano dallo spazio. Quando i raggi cosmici entrano in collisione con le molecole della
parte superiore dell’atmosfera, esiste una determinata probabilità che si generino dei muoni,
particelle elementari simili agli elettroni. La vita di un muone è di circa 2 milionesimi di secondo
in un laboratorio collocato a riposo sulla superficie terrestre. Pertanto, quando un muone viene
prodotto nell’atmosfera, a molte decine o centinaia di chilometri di altezza da terra, percorrerà
un tragitto di soli 300.000 km/s x 2/1.000.000 s = 0,6 km, anche se lo farà a una velocità
quasi pari a quella della luce. Sulla base di questi calcoli, concluderemmo che non dovrebbe
raggiungere la superficie terrestre, dove però vengono regolarmente osservati! Questo evento
apparentemente impossibile ha luogo perché secondo la Teoria della Relatività Ristretta la
vita del muone si allunga (v. figura 3.3). L’allungamento della vita del muone a causa della
dilatazione dei tempi è stata verificata in laboratorio accelerando i muoni fino quasi alla velocità
della luce.
Da decine a centinaia di km
Analizziamo ora il fenomeno della contrazione delle lunghezze nel caso del muone. Nel
suo sistema di riferimento, la vita del muone non si allunga: è sempre di 2 milionesimi di
secondo. Dal punto di vista del muone (cioè nel suo sistema di riferimento), la Terra si sta
avvicinando a una velocità di poco inferiore a quella della luce e la distanza che li separa si
contrae, come in figura 3.4: è proprio per questo motivo che il muone vive abbastanza da
raggiungere la Terra.
La dilatazione dei tempi dal punto di vista della Terra e la contrazione delle lunghezze
dal punto di vista del muone sono perfettamente coerenti e in accordo con la Teoria della
Relatività.
108 capitolo 3
Nel sistema di riferimento di
un muone a riposo, la distanza
Decine dalla superficie della Terra è Dal punto di vista di un muone
di km di alcune decine di chilometri. che si muove a una velocità
prossima a quella della luce, la
distanza dalla Terra si contrae
a meno di 0,6 km
Contrazione a 0,6 km
Terra
Alta Per il muone, la Terra si avvicina quasi
atmosfera alla velocità della luce.
MASSE iN MOViMENTO
Vediamo ora di capire in che modo la massa di un oggetto dipende dalla sua velocità,
cominciando con un rapido ripasso delle leggi del moto. Prima della Relatività di Einstein, i
moti venivano descritti dalle trasformazioni di Galileo e dalle leggi di Newton.
TRASFORMAZiONi GALiLEiANE
Le trasformazioni galileiane permettono di passare da un sistema all’altro, quando la velocità
relativa v tra i due sistemi è costante:
x ′ = x − vt e t ′ = t
d2x
f = ma = m ,
dt 2
d2x
a=
dt 2
In questo caso, la velocità della palla – che all’interno dell’ascensore si muove nella
direzione x¢ – è data da
dx ¢
dt ¢
dx ′ d dx dt dx
= (x − vt ) = ′ − v ′ = − v
dt ′ dt ′ dt dt dt
dt ′
Poiché = 1 abbiamo sfruttato il fatto che dt ′ = dt .
dt
110 capitolo 3
Derivando ancora, otteniamo:
d2x ′ d dx d2x
= − v = 2
dt ′ 2
dt ′ dt dt
Poiché l’unica forza che agisce sulla palla è quella di gravità, indicandola con g abbiamo:
d2x
g = f = ma = m
dt 2
Osserviamo che in questa equazione g è una forza e non l’accelerazione dovuta alla
gravità. Se indichiamo con a’ l’accelerazione all’interno dell’ascensore – che si muove a
velocità costante – e con f¢ la forza, otteniamo:
d2x d2x ′
m = m 2 = ma ′ = f ′ = g
dt 2
dt ′
e la forma della legge del moto resta la stessa: questo vuol dire che le leggi della fisica non
cambiano.
Vediamo adesso come cambia questa situazione passando alla Relatività Speciale e
sostituendo le trasformazioni di Galileo con quelle di Lorentz.
LE TRASFORMAZiONi Di LORENTZ
x − vt
x′ =
2
v
1 −
c
v
t− x
t′ = c2
2
v
1 −
c
Come abbiamo già visto in questo capitolo, nel contesto della Relatività Ristretta il
tempo e lo spazio non sono più distinguibili ed è questo il motivo per cui, specificando le
coordinate di un corpo, non è più sufficiente darne semplicemente la posizione (x,y,z) nello
spazio tridimensionale ma occorre anche specificare il tempo t. Le unità di misura di spazio
e tempo sono diverse (metri e secondi, rispettivamente) e quindi per riuscire a esprimere
tutte e quattro le coordinate di un corpo nella stessa unità di misura (una lunghezza)
moltiplicheremo il tempo per la velocità c della luce. Ora possiamo dimostrare che i sistemi
di riferimento si trasformano l’uno nell’altro e che tempo e spazio vengono trasformati
contemporaneamente.
(ct , x , y , z ) ↔ (ct ′, x ′, y ′, z ′)
m0
m=
2
v
1 −
c
Qui, m 0, che viene detta massa a riposo o massa invariante, è la massa misurata in un
sistema di coordinate a riposo (v=0).
m0c 2
E=
2
v
1 −
c
m0
m=
2
v
1 −
c
2
v
1
c
(possiamo farlo quando la velocità v è molto piccola, o trascurabile rispetto a quella della
luce) otteniamo
1
−
m0c 2 v
2 2 1 v
2
1
E= = m0c 2 1 − ≅ m0c 2 1 + = m0c 2 + m0v 2
2
c
2 c 2
v
1 −
c
112 capitolo 3
L’energia totale di un oggetto è la somma della sua energia cinetica
1
E k = m0v 2
2
e della sua energia a riposo (E=mc2). Questo significa che quando il corpo non si muove, alla
sua massa resta comunque associata un’energia. Osserviamo che la forma dell’espressione
per l’energia a riposo E=mc2 assomiglia a quella dell’energia cinetica nella meccanica di
Newton.
m0
m=
2
v
1 −
c
ci dice che a mano a mano che la velocità del corpo si avvicina a quella della luce, la sua
energia va all’infinito (v. figura 3.6). Pertanto, la luce può avere soltanto massa nulla.
Massa (kg)
Già! E voi,
ragazzi?
Ancora sulla Con questo
Relatività? caldo, non abbia-
mo voglia di fare
niente!
Non te
usa ...le vacanze
Sc
proprio.
sono salve,
Ma grazie sh!
quindi... woo
a te...
Andiamo
116 capitolo 4
Datemi pure del
matto, ma ascol- Uh?! sì, sei
tatemi un attimo. pazzo.
Ho appena
visto il Vice-
preside vola-
re in aria!
Minagi!
Ah,
Ovvio! ah...
La Relatività non
c’entrava niente,
però... ecco...
Probabilmente mi sono
confuso, ecco... mi sem-
brava che ci fosse la
Comunque, oggi
ragazza degli esempi c’è la mia ultima le-
ma in realtà... zione. Se starai un
po’ attento...
...riuscirai a
scrivere una rela-
zione che soddisfi
mmm
il Preside.
Parleremo della
Relatività Generale,
una cosa un po’
difficile...
D-difficile?
118 capitolo 4
Generale
Esatto. Dal punto Relatività
di vista matematico la
Relatività Generale è
più complessa di quella
Ristretta.
Osserva- Osser-
tore vatore
Parliamone Mi sforzerò
un po’! al massimo di
capire!
La Relatività
Ristretta vale per
sistemi di coordinate
in assenza di gravità o
di accelerazione. Quei
sistemi che chiamiamo
inerziali.
Poco ma
Ma in realtà una sicuro!
simile situazione
ideale non esiste.
Pertanto, Einstein
sapeva di dovere in-
corporare gravità e
accelerazione nella Ed ebbe un’idea
sua teoria... brillantissima, chiamata
principio di equivalenza,
che possiamo conside-
rare la pietra angolare
della Relatività
Generale.
il Principio
afferma che “la forza
inerziale avvertita durante
un moto accelerato è indi-
stinguibile dalla gravità.
Le due forze sono
pertanto la medesima
cosa.”
EQUiVALENZA
120 capitolo 4
Non credo di immagina di trovarti
capire veramente a bordo di un razzo
l’inerzia... che fluttua nello
spazio.
Cercherò Qua
intorno
di spiegarti di non c’è
cosa si tratta. niente...
il razzo non
ha oblò e non sai
nulla di quello che
succede fuori.
flap
in assenza di flap
gravità, ti ritrovi
senza peso...
E galleggi Esatto!
anche tu.
Ma se il razzo
accelera...
il tuo corpo
avvertirà una spin-
ta nella direzione
opposta alla dire-
zione del moto del Arrrggh!
razzo.
Esatto. Questa
forza viene detta inerzia-
ciuf ciuf
le. E visto che l’hai nomi-
ciuf ciuf nato, continueremo a usa-
re l’esempio del treno.
122 capitolo 4
in altre parole, questo
accade perché il tuo
corpo segue le leggi
dell’inerzia. Fo
r
za
in
er
zi
Per questo chia- al
e
miamo inerziale la
forza che avverti in
quel momento.
La forza inerziale
viene avvertita solo
da chi si trova a
bordo del treno.
ossantocielooo...
e eak
cre
Chi si trova in
stazione, sulla
banchina, non la
percepisce.
Analogamente, quando il
treno decelera, la forza screecch!
inerziale viene avvertita in
direzione opposta a quella
della decelerazione.
Lo capisci bene
quando caschi in avanti,
perché il tuo corpo cerca
di conservare la velocità a
cui ti stai muovendo.
Treno a riposo
Treno in moto
a velocità costante
Forza che
decelera il treno
Treno a riposo
E adesso vediamo
cosa succede quando
c’è di mezzo anche
la gravità. Come
esempio useremo un
ascensore.
Un
ascensore?
124 capitolo 4
Quando un ascensore
si ferma sul fondo,
l’unica forza che agi-
sce sulle persone al
sali? suo interno è quella
di gravità.
Pertanto le per-
sone avvertono
soltanto il loro
peso normale.
Quando
l’ascensore comin- Ding!
cia a salire, accelera
verso l’alto.
Una forza
Ovvio! inerziale che
agisce sulle
persone.
E quando l’ascensore
torna a salire a velocità
costante avvertono che
il loro peso torna alla
normalità.
126 capitolo 4
in questo modo, com-
pensa una parte della
forza di gravità.
p
fla È chiaro che
l’esempio dell’ascen-
sore illustra lo stes-
so effetto del treno?
quindi, sembra di Semplicemente, abbia-
essere più leggeri. mo aggiunto la gravità
(cioè un’altra forza).
L’ascensore è a
riposo in alto
L’ascensore
smette di
salire (3)
L’ascensore
sale a velo-
cità costante
(2)
L’ascensore
comincia a
salire (1)
Ascensore
a riposo a w Quando l’ascensore decelera,
terra Minagi avverte una forza inerziale
nella direzione opposta. Compen-
sa quindi parzialmente la forza
di gravità e la forza risultate
complessiva sarà inferiore. Minagi
si sente più leggero, con le far-
falline nello stomaco.
v Salendo a velocità costante, a Minagi
sembra di essere fermo: avverte solo
la forza di gravità, che è costante.
u Quando l’ascensore accelera, Minagi avverte una forza
inerziale (freccia bianca) nella medesima direzione della
forza di gravità (freccia nera). La forza risultante è illu-
strata a lato di entrambe le situazioni e in conseguenza
della sua accelerazione Minagi si sente più pesante!
Ti siedi e giri
in tondo, in continuazio-
ne, avvertendo una for-
za che ti spinge verso
l’esterno. Si tratta della
forza centrifuga, un
caso particolare di
forza inerziale.
Davvero?
La persona
seduta nel seggio-
lino si muove in cer-
chio, spostandosi a
una velocità che cam-
bia direzione a ogni
istante.
...verso il centro
della rotazione della
giostra.
128 capitolo 4
Pensa allo Space
Shuttle...
La gravità
terrestre agisce Per un’astronave
sui passeggeri a in orbita stazionaria
attorno alla Terra, la gra-
bordo e lo Shuttle vità e la forza centrifuga
si sposta di moto derivante dal moto di rota-
rotatorio attorno zione si annullano esatta-
mente a vicenda. E produco-
alla Terra. no negli astronauti il
senso dell’assenza
di peso.
Forza
centripeta Forza
centrifuga Forza
centrifuga
La gravità della
Direzione della Terra funge da
velocità forza centripeta
Sto volando?!
Accelerazione del
Gravità zero
2
razzo 9,8 m/s
La forza iner-
ziale fa sì che
sembri di essere
in presenza di
quella gravita-
zionale.
Se non potessimo
vedere all’esterno del
razzo, penseremmo di non
avere mai lasciato la Terra,
proprio perché la forza
dell’accelerazione è
identica a quella
Okay, immagino
di gravità.
che abbia senso.
130 capitolo 4
Einstein fece proprio
All’interno del razzo è questa osservazione, che
impossibile distinguere tra chiamò principio di equiva-
gli effetti della gravità lenza, secondo cui gravità e
e quelli di un razzo che accelerazione sono
accelera. la stessa cosa.
Considerando la
cosa al contra-
rio, possiamo fare
scomparire la puf
gravità.
Gravità
Che cosa
significa?
Supponiamo che il
razzo di cui parla-
vamo prima arrivi
sulla Terra.
Al suo ingresso
nel campo gravitaziona-
le, la gravità comince-
rebbe a farsi sentire su Esatto.
Minagi, a bordo.
A bordo Minagi
si troverebbe
in una situazione
identica all’as-
senza di peso.
Anche quando
sei in caduta libera, in
un luna park, il corpo
avverte una sensazione
di minor peso.
Gravità
terrestre
terra
132 capitolo 4
2. La gravità agisce sulla luce
...possiamo considera-
re l’interno del razzo
come un sistema inerzia-
La gravità è neutra- le non soggetto alla
lizzata dalla forza gravità.
inerziale all’interno
del razzo in caduta
libera.
in altre
parole...
Okay.
Pertanto, colpendo
leggermente una palla, la
faremo volare a velocità
costante.
Esatto.
Ma che cosa
succede se osserviamo
la stessa situazione
dalla Terra?
134 capitolo 4
Ma se invece Se venisse osserva-
di lanciare una ta da una persona a
palla emettessi- terra, la traiettoria
mo un raggio di sembrerebbe incur-
luce? varsi, esattamente
come quella della
palla.
in altre
parole...
Esatto! La gravità
agisce sulla luce.
Uh, ma...
Vista la spiegazione,
non dubito che andrebbe
così ma non sono proprio
certo di avere capito
bene bene.
il punto impor-
tante è questo...
La luce, che
osservata dall’inter- mmmhhh?
no del razzo pro-
cede in linea retta,
osservata da Terra
appare deviata.
Questo fatto
della gravità che de-
forma lo spazio non
è molto noto.
Proviamo
a spiegarlo per
gradi.
Per cominciare,
se all’interno di un
razzo in caduta libera
accendi un puntatore
laser...
136 capitolo 4
Osservato da terra, il
raggio laser all’interno
del razzo in caduta libera
à
sembrerà tracciare una opl
parabola.
Secondo la
Relatività Specia-
le, nella direzione
orizzontale la luce Sottoposto a
si muove a velocità
costante.
una forza di gravità
costante, il laser cade
in verticale e i due mo-
vimenti combinati pro-
ducono una parabola.
Naturalmente, la luce
è molto più veloce di
una palla e quindi la
figura non è in scala!
Proprio come
per la palla!
Se invece osserviamo
l’interno del razzo
da terra... la luce si
piega.
Ci appare un
percorso curvo che
certamente non sem-
bra percorrere il
tragitto più breve.
Quindi, osservata
dall’interno del razzo
oppure da terra, la luce
sembra viaggiare in modo
diverso. Sì, è così,
ma...
Secondo la Relatività
Generale, i fenomeni
fisici che, come la
luce, si propagano
seguendo il cammino
più breve nello spa-
ziotempo...
...non dovrebbero
dipendere dal
punto di vista.
Non si tratta di una
contraddizione?!
138 capitolo 4
Calma.
Uh...
in un riferimento
inerziale lo spaziotem-
po è piatto e quindi la
luce procede in linea
retta... ed è quello che
è successo, no?
Quando da terra
osserviamo il tragitto
della luce all’interno del
razzo mentre sta acceleran-
do, la luce dovrà attraver-
sare lo spazio seguendo il
tragitto più breve. Ma l’ac-
celerazione del razzo rela-
tivamente agli osservatori a
terra deforma lo
spaziotempo...
...e il percorso
più breve per la luce
diventa un arco di para-
bola. È così che Ein-
stein razionalizzò le
sue intuizioni.
CHE COSA?!
Che nozione
scandalosa!
Poco ma sicuro.
immaginare uno
spaziotempo
curvo è davvero
difficile.
E il tragitto più
breve tra due punti
è una curva. mumble
mumble
Ora mettia-
moci sopra
una palla da
bowling.
È un foglio di gomma
teso in modo da essere
appiattito. Supponiamo
che rappresenti lo spa-
ziotempo.
Ma adesso, a causa
p
del peso, il foglio flo
cederà no?
Certo.
Questo cedimento è
una metafora della
deformazione dello
spazio.
Che cosa?!
La deformazione del
foglio fa avvicinare le
due palle esattamente
come la curvatura provo-
cata dalla gravità induce
gli oggetti ad attrarsi
a vicenda.
Ma certo!
Dovunque esista
materia, lo spazio
circostante si de-
forma come que-
sto foglio a causa
delle palle.
Chiamiamo “gravità”
questo fenomeno che click
si produce nella
deformazione.
Ora credo
di avere capito.
142 capitolo 4
Da lontano, la
luce che attraversa
lo spazio deformato
sembra percorrere una
traiettoria curva.
mmm...
Oh!
E ora...
Allora, dicevamo
che una gravità mol-
to forte ha l’effet-
to di rallentare il
tempo.
Esatto! Questo
me lo ricordo.
Cercheremo
di capirlo con un
esempio.
A C
in cima alla
torre c’è Megumi
(Ms A), a terra c’è
Sayaka (Ms B)...
...mentre Ryota
(Mr C) è all’inter-
no di un ascensore
costruito a fianco
della torre.*
Torre Ascensore
Poiché la gravità
deforma lo spaziotempo,
non sappiamo se il tempo e
la velocità a cui trascorre
sono gli stessi per tutti.
1. All’interno
dell’ascensore
in caduta libera
gli oggetti non
hanno peso.
La luce procede
in linea retta.
Analizziamo la si-
tuazione in maniera Pertanto, il tempo
sistematica. trascorre allo stesso
modo per entrambi.
Siccome Ms A e Mr C
si trovano alla stessa
altezza, sono soggetti
alla medesima forza
di gravità.
Ciao,
Megu!
Esatto.
Un momento...
Orologio Orologio
di Ms A di Mr C
snip
iiiiiiiii!
All’istante in cui il
cavo viene tagliato,
Questo perché
la velocità è ancora
l’ascensore deve
zero e gli orologi di
ancora cominciare
Ms A e Mr C misurano
a cadere.
lo stesso tempo.
146 capitolo 4
Poi l’ascensore
viene attratto dalla
gravità e la sua ve-
locità aumenta.
a a
a a
E a un certo
punto...
a e
...passa davan-
e e
ti a Ms B a una
certa velocità.
e e
Un momento, che
succede a Mr C?! È
al sicuro?!
Ms B Rispondimi!
Mr C
Ora mettiamo un
po’ d’ordine usando Vediamo cosa
Mr C come riferimento. indicano i tre
orologi quando alla E poiché gli
Quando il suo ascenso-
re ha cominciato a pre- fine Mr C arriva a terra. orologi di Ms A e Mr C
cipitare, i tempi degli Come abbiamo già visto, sono partiti allineati,
orologi di Ms A e Mr C a causa della dilatazio- quello di Ms B è rimasto
erano allineati. ne temporale quello di
Ms B è rimasto indietro indietro anche rispetto
rispetto a quello a quello di Ms A.
di Mr C.
il tempo trascorre
più lentamente dove la
gravità è forte!
Esatto. il tempo Mr A
trascorre più lentamente in
sistemi di riferimento prossimi
alla sorgente della gravità, Mr C
come per esempio la Terra, Mr A
rispetto a punti più lontani.
Mr C
Ms B
Mr C
Mr A
Ms B
Ms B
Dal punto di vista il tempo dell’orolo-
di Mr C, il suolo si gio di Ms B scorre più
lentamente rispetto
muove verso di lui.
a quello dell’orolo-
gio di Mr C.
Più precisamente,
minore è il potenziale
gravitazionale e più il tempo
trascorre lentamente.
148 capitolo 4
4. La Relatività e l’universo ...non può più essere
considerato qualcosa di
distinto dalla materia. Oggi
sappiamo che sono legati
Lo spazio e il tem- da relazioni di interazione
po... anzi, lo spa- reciproca.
ziotempo...
...che in passato
veniva semplice-
mente considerato
un contenitore, un
ricettacolo per la
materia...
Ma si tratta
di un concetto con
ricadute importanti
sulla nostra perce-
zione dello spazio
circostante.
in realtà, la
cosmologia
moderna dipende Uh!
integralmente
dalla Relatività.
...ricavò dalla
Relatività Generale una
teoria secondo cui l’uni-
verso potrebbe essere
in espansione, oppure
contrarsi.
scr
eek
L’astronomo ameri-
cano Edwin Hubble
Aspetta! aveva già osservato
Che cosa vuol che in effetti l’uni-
dire? verso si sta
espandendo.
La Relatività, che ha
rivoluzionato il senso
comune e conoscenze
della fisica consolida-
te da secoli...
...si è dimostrata
una teoria migliore per
comprendere come il
Big
Ban
nostro universo è nato e
quale potrebbe essere
il suo futuro.
g!
È incredibile...!
150 capitolo 4
...che sin dall’inizio
Anche se esistono sosteneva che “l’uni-
diversi modelli di verso potrebbe esse-
universo, la teoria re in espansione”
derivata dalla Relati-
vità Generale...
...si impose
allung! come il modello
dominante..
“L’universo
è iniziato con una
gigantesca esplo-
sione a partire da
Hubble osservò che la distanza un singolo
tra le galassie è in aumento. punto.”
152 capitolo 4
Okay...
...abbiamo
divagato un
po’, ma...
...la lezione
sulla Relatività
finisce qua.
Ma...
Lo sapevi che
Potresti offrirmi Oh... lei è pro-
stasera ci sono i
un po’ di polpo alla prio un’adulta
fuochi artificiali?
griglia. fastidiosa.
Ne parlavo
questa
mattina...
Che ne
dici? Ci andiamo
insieme?
Uh?!
Okay,
andiamo.
Almeno mi sem-
Non fare brerà di essere un
tardi, okay? po’ in vacanza...
Miss Uraga è in
Scusa se ritardo anche
ti ho fatto se mi ha detto
di non essere in
aspettare... ritardo.
i
zz
ah, ah! le
o
eg
pett
Prego.
Si serva!
Oh, buo-
nasera!
...
Che c’è?
154 capitolo 4
Sa Miss Uraga,
fuori da una
classe lei è pro-
prio forte.
Ouch! Scusa!
Ti ho fatto male?
silenzio
Alè!
Minagi...? Rela-
tività? Ma che
cosa...?!
Wow!
Guardate
là!
For-za! For-
za! For-za
Mi-na-gi!
Vai! Vai !
Vai!
Lo sapevo che
dovevi esserci tu
di mezzo!
156 capitolo 4
E una luce per Mi aiuti, miss
l’uomo del Uraga!
giorno non c’è?
Qua tutti ap-
plaudono e lei
compra dello
yakisoba!
!
Alé Tieni
tesoro,
offre
la casa!
Lei è
troppo
generoso.
Wow...
Magari ades-
io mi vesto
so si unirà
normalmente
alle cheer-
così.
leaders, eh?
Vediamo, con un po’ di equazioni, di capire meglio il rallentamento del tempo di cui si è
parlato nella storia.
Assumeremo anche noi che Ms A si trovi in cima alla torre, Ms B ai piedi della torre e
Mr C all’interno dell’ascensore costruito di fianco alla torre, come nella figura 4.1.
Ipotizzeremo anche che le tre persone abbiano orologi identici, anche se – a causa della
deformazione dello spaziotempo operata dalla gravità – non sappiamo se i rispettivi tempi e
le loro velocità siano i medesimi.
Verificheremo pertanto la velocità con cui il tempo trascorre, a causa della gravità,
tenendo conto dei tre fatti seguenti:
1. All’interno dell’ascensore in caduta libera, ci troviamo in una condizione di assenza di peso;
2. All’interno dell’ascensore possiamo applicare la Relatività Ristretta, perciò il tempo avanza
a velocità costante;
3. L’orologio di Ms A in cima alla torre e di Ms B a terra procedono a velocità costante ma
diversa.
Per verificare l’influenza della gravità sul trascorrere del tempo, applicheremo la
seguente procedura:
1. Allineiamo i tempi dell’orologio di Mr C all’interno dell’ascensore e di Ms A, all’inizio della
discesa;
2. Confrontiamo i tempi dell’orologio di Mr C all’interno dell’ascensore e di Ms A, alla fine
della discesa.
All’inizio, poiché Ms A e Mr C si trovano alla stessa altezza, sono soggetti alla stessa
gravità.
Sia z l’altezza e f1 il potenziale gravitazionale, cioè il rapporto tra l’energia potenziale
e la massa di un oggetto. Per esempio, l’energia potenziale gravitazionale sulla superficie
terrestre è mgh, e il potenziale gravitazionale è gh.
Allineiamo quindi i tempi di Ms A e Mr C, e le velocità a cui trascorrono: siano ΔDt 1,
Dt2 e ΔDt3 gli intervalli di tempo che trascorrono per Ms A, Ms B e Mr C, rispettivamente.
Supponiamo poi di tagliare il cavo dell’ascensore: in questo istante, la sua velocità
(quella alla quale Ms A sale verso l’alto, dal punto di vista di Mr C) è v=0, gli orologi di Ms A e
Mr C segneranno lo stesso tempo:
u ∆τ 1 = ∆τ 3
L’ascensore è attratto dalla gravità e la sua velocità aumenta: sia v quella a cui passa
davanti a Ms B.
Se in quell’istante, dall’interno dell’ascensore, Mr C osservasse Ms B, la vedrebbe
muoversi verso l’alto, verso di sé, in direzione opposta alla propria (Mr C sta cadendo verso
terra), come in figura 4.2.
158 capitolo 4
L'intervallo ∆τ1
Sia φ1 il potenziale dell’orologio di Ms A
L’orologio di Mr C,
gravitazionale di Ms A dentro all’ascensore,
misura l’intervallo ∆τ3
Ascensore
Sia φ2 il potenziale
gravitazionale di Ms B
φ2 è il potenziale
gravitazionale di Ms B.
L’intervallo ∆τ3
dell’orologio di Mr C
all’interno dell’ascensore
Figura 4.2 – Al termine della caduta, per Mr C all’interno dell’ascensore e per Ms B a terra sono trascorsi
intervalli di tempo diversi.
2
v
v ∆τ2 = ∆τ 3 1 − ,
c
2
∆τ2 v
w = 1 − < 1
∆τ 1 c
Allora f1 > f2, e in virtù della conservazione dell’energia, nell’istante in cui l’ascensore
arriva a terra con velocità v, tutta la sua energia potenziare si sarà convertita in energia
cinetica. Avremo allora:
1 2
(f1 − f2 )m = mv
2
Otteniamo quindi:
x f1 − f2 = 1 v 2
2
α
(1 + x ) ≈ 1 + αx
v
E ponendo x 1 perché x = , abbiamo:
c
2 2
v 1
1 1 v
1 − = (1 − x 2 )2 ≈ 1 − x 2 = 1 −
c 2 2 c
160 capitolo 4
Insieme all’equazione w, otteniamo:
2 2
∆τ2 v 1 v
y = 1 − ≈ 1 −
∆τ 1 c 2 c
1 2
Dall'equazione x sostituiamo v = f1 − f2 in y:
2
2
∆τ2 1 v φ −φ
z ≈ 1 − = 1 − 1 2 2
∆τ 1 2 c c
φ1 − φ2 ∆τ2 ∆τ 1 − ∆τ2
Poiché ≈ 1− = possiamo riscrivere l'equazione z come:
c2 ∆τ 1 ∆τ 1
∆τ 1 − ∆τ2 φ1 − φ2
{ ≈
∆τ 1 c2
L’intervallo ∆τ1
Potenziale gravitazionale φ1 dell’orologio di Ms A
L’intervallo ∆τ3
dell’orologio di
Mr C all’interno
Potenziale gravitazionale φ2
dell’ascensore
∆τ 1 − ∆τ2 φ1 − φ2 gh − 0 gh
≈ = = 2
∆τ 1 c2 c2 c
Come si spiega nella storia, lo spaziotempo è deformato dalla presenza della materia.
È inoltre chiaro come questa stessa deformazione agisca esattamente come la gravità
nell’attrarre la materia circostante.
Einstein unificò queste considerazioni in un insieme di equazioni che oggi chiamiamo le
Equazioni di campo di Einstein, che mostrarono come il tempo e lo spazio (lo spaziotempo),
che in passato venivano considerati una sorta di ambiente per i fenomeni fisici, con una
propria esistenza indipendente, erano in realtà collegati in maniera intrinseca alla presenza
di materia.
• Lenti gravitazionali
• Precessione anomala del perielio di Mercurio
• Buchi neri
162 capitolo 4
Vera posizione della stella
Posizione apparente
(vediamo la stella qui
perché la luce è stata
deviata)
Sole
Terra
Mercurio
Sole
BUCHi NERi
Un buco nero è una regione dello spaziotempo in cui si ha una enorme concentrazione di
massa e la gravità è così forte che neppure la luce può più uscirne.
Questo capita per esempio quando una stella ha una massa che è diverse volte quella
del nostro Sole, e alla fine della sua vita si trasforma in una Supernova ed esplode.
Il risultato dell’esplosione è un buco nero.
Siccome la luce non può uscirne, non possiamo osservare direttamente un buco
nero. Se però nei suoi pressi ci sono altre stelle, i loro gas saranno attratti dal buco nero
e andranno a formare un disco di accrescimento, cioè una nube di materia diffusa intorno
al buco nero. Quando i gas del disco di accrescimento precipitano verso il buco nero, si
verificano emissioni di raggi X e raggi gamma.
Un primo oggetto stellare candidato a essere un buco nero fu scoperto nel 1971 nella
costellazione del Cigno, e attualmente si pensa che esistano dei buchi neri estremamente
massicci, e si trovino al centro di diverse galassie.
164 capitolo 4
iL GPS (GLOBAL POSiTiONiNG SYSTEM) E LA RELATiViTÀ GENERALE
Il sistema GPS (Global Positioning System) fa uso di 24 satelliti in orbita intorno alla Terra
per determinare la posizione sulla superficie del pianeta. Ogni satellite trasmette a terra un
segnale che comunica il tempo di emissione. Un ricevitore (come per esempio il sistema di
navigazione di un’automobile) riceve i segnali, che viaggiano alla velocità della luce.
L’istante della ricezione viene confrontato con quello di emissione che giunge insieme
al segnale e la differenza viene moltiplicata per la velocità della luce, fornendo in questo
modo la distanza del satellite. In altre parole, se supponiamo che la distanza tra satellite e
ricevitore sia di 20.000 km, allora l’onda radio raggiungerà il ricevitore in 20.000.000 m /
300.000.000 m/s = 0,067 secondi. Il calcolo viene effettuato utilizzando onde da tre satelliti
diversi per determinare la posizione del ricevitore a terra.
Naturalmente, se si verifica un errore nella determinazione dei tempi, sarà sbagliata
anche la posizione risultante. Se per esempio il tempo trasmesso dal satellite avesse
uno spostamento di 1 microsecondo (1 milionesimo di secondo) questo produrrebbe una
differenza di 300 metri nella distanza calcolata (300.000.000m/s x 0,000001s = 300m).
Un satellite GPS orbita intorno alla terra a una distanza di circa 20.000 chilometri
e a una velocità che gli fa completare una rivoluzione in circa 12 ore. A quella velocità si
avvertono gli effetti della Relatività Ristretta e il tempo viene rallentato di 7,1 microsecondi
al giorno. Dal momento che ci troviamo distanti dalla Terra, per la Relatività Generale il
tempo scorre più rapidamente che sulla superficie di circa 46,3 microsecondi al giorno
(come visto nell’equazione { a pagina 161). L’effetto risultante è che il tempo trasmesso
dal satellite rallenta di 39,2 microsecondi al giorno (v. figura 4.7). Il sistema GPS incorpora e
compensa con grande precisione tanto gli effetti della Relatività Ristretta quanto quelli della
Relatività Generale.
Terra
La relazione sulla
Relatività che avevo
promesso di
Che ne dice? scrivere...
Natural-
mente.
imbecille!
Razza di stupido
imbelle!
epilogo 167
Ehi, ehi, ehi! Cos’è
tutta questa in- Grrr!
solenza?!
Ho l’autorità
per fare quello
che voglio! Sei una
mia proprietà!
Un momento!
Non lo per-
zip!
puf! metterò!
Un’altra
parola del
genere...
...e sarà
abuso d’au-
torità...
168 epilogo
Assumevo la forma di
Tu... tu sei... il
un cane per seguire
vicepreside?! in segreto l’attività
Già. scolastica di tutti i
giorni.
Anche se non mi
Ma proprio... il aveva mai veramen-
vicepreside?! te appassionato...
Avevo ereditato
l’incarico da mio pa-
dre, ormai scompar-
so, ma volevo essere
libera!
Libera come il
vento!
Di cosa
diavolo sta
parlando?!
epilogo 169
Ma non potevo ignora-
re la scuola ereditata
da mio padre.
Così lasciai
una lettera fingendo
di essermene
andata.
Cos’è questa
lettera?
Per esempio,
la gravità...
A volte, mi tra-
sformavo anche
in altri modi.
in questo modo,
vegliavo sul fun-
zionamento della
scuola!
170 epilogo
Avevo sottovalutato i
vergognosi compor- Uh-oh.
tamenti del preside
iyaga...
Che
finiscono
qui!
Ma...
che ne sarà di
me?
Posso al-
meno fare il
È... è una...
vicepreside?
Sarai
perfetto...
Cosa sei,
...come un’aguzzina?
bidello.
e
chet
clac
epilogo 171
Quanto al vice- Una vecchiet-
preside... ta come me...
per una tale
responsabi-
Miss Uraga! Che ne lità?
dice di accettare
l’incarico?
Fa la modesta
ma le staranno
ridendo anche
le orecchie!
scioc!
Uh?!
Questa ha dei
superpoteri!
Ouch! Ouch!
Ouch!
La tua
relazione
E... Minagi! Ooohhh mi ha molto
colpita!
Sì?
Davvero?
172 epilogo
È una relazione
eccellente, degna
del rappresentan-
te degli studenti,
nonché delegato
di classe.
in pochissi-
mo tempo
sei riuscito a
capire molte
cose! G-grazie!
strofìn
Cosa Questo non
sei... la riguarda... strofìn
Be’, adesso professoressa.
che siamo tutti timido?
amici...
Questa scuola
è allucinante...
173
indice
A diffrazione della luce, equivalenza, principio di,
accelerazione, 14–16, proprietà di 41–42 72, 120–121, 131
69–72, 95–96, dilatazione temporale, equivalenza massa-
120, 124–132. (v. 53–66 energia (E=mc2),
anche principio di - calcolo, 80–82 99–102, 112–113
equivalenza) - equazione per, 88, 90 etere, 26–30
Alpha Centauri, 80–81 - misurazione con etere, vento di, 31–33
Andromeda, galassia di orologi-luce, 58, 60–65,
81–82 78–80 F
annichilazione di coppia, - paradosso dei gemelli, F=ma (equazione del
102–103 67–73 moto), 22, 47, 95, 109,
antiparticella, 102–103 - teoria della Relatività 111–112
azione e reazione, generale e, 70–71, filtri polarizzatori, 42
principio di, 22, 95 143–148, 158–162 forza centrifuga, 127–129
dispersione della luce, forza centripeta, 129
B proprietà di 40–41 Friedman, Alexander
Big Bang, teoria del, Alexandrovich, 150
150–152 E
buchi neri, 162, 164 E=mc2 (v. equivalenza G
massa-energia), Galilei, Galileo, 17
C Einstein, Albert Galileo, principio di
centrifuga, forza, 127–129 - su gravità e Relatività di, 17–22, 33,
centripeta, forza, 129 accelerazione, 120, 47–48, 109–111
cerchio massimo, 140 131 Galileo, trasformazioni
Cigno, costellazione del, - sulla meccanica di, 47–48, 109–111
164 newtoniana, 34–36 gamma (g) raggi, 40,
conservazione, - sulla velocità della luce, 102–103
- dell'energia, principio 34–37 gemelli, paradosso dei,
di, 97–99 Einstein, equazioni di 67–73
- della massa, principio campo di, 162 teoria della Relatività
di, 97–98 elettroni, 43, 102–103 generale, (v. Relatività
contrazione della energia Generale, teoria della)
lunghezza, 86–91, - annichilazione di GPS (Global Positioning
106–109 coppia, 102–103 System), 165
- calcolo della 106–107 - cinetica, 98, 113, 160 gravità, 16
- e muoni, 108–109 - elettrica 98 - accelerazione e, 14–16,
coordinate, sistemi di, (v. - e massa (v. equivalenza 69–72, 95–96, 124–132
sistemi di coordinate) massa-energia), - deformazione dello
cosmici, raggi, 108–109 - principio di spaziotempo e, 136,
curvature nello conservazione di, 141–144, 158, 162, 164
spaziotempo, 140, 162 97–99 - deviazione della luce e,
- equazione del moto 16, 133–142, 162–163
D (F=ma), 22, 47, 95, - dilatazione temporale e,
deviazione della luce, 109, 111–112 70–72, 143–148
proprietà di, 16, equazioni di campo di - eliminazione della,
133–142, 162–163 Einstein, 162 131–133
- lunare e terrestre, 94
- principio di equivalenza - positrone/elettrone,
- come onda
e, 72, 120–121, 131 102–103
elettromagnetica,
- spazi a gravità zero, - velocità della luce e,
24–26, 40
94–95 92–97, 109–113
- deviazioni della 16,
- zero, 94–95 massima, velocità, 92–93
133–142, 162–163
Maxwell, James Clerk, 24
- elettroni e, 102
H Maxwell, equazioni di,
- equazioni di Maxwell,
Hubble, Edwin, 150–152 24–26, 40
40–41
Mercurio, precessione
- infrarossa, 40
i anomala del perielio
- misurazione del tempo,
inerzia, principio di, 18, di, 162, 164
58, 60–65, 78–79
22, 95, 123 mezzo, 26–27, 40. (v.
- proprietà di
inerziali, forze, anche etere)
dispersione, 40–41
- forza centrifuga, Michelson, Albert
- proprietà di
127–129 Abraham, 32
interferenza e
- forza centripeta, 129 Morley, Edward Williams,
diffrazione, 41–42
- esempi di, 120–129 32
- proprietà di
inerziale, sistema di moto.
polarizzazione, 42
riferimento, 15 (v. - della Terra, 20–21, 35
- proprietà di riflessione,
anche sistema di - percepito, 20–21
40–41, 58–59
riferimento inerziale) moto. leggi/principi del.
- proprietà di rifrazione,
interferenza costruttiva, (v. anche Newton,
40–41
41–42 meccanica di)
- proprietà di scattering,
interferenza distruttiva, - azione e reazione, 22,
42
41–42 95
- tipi di, 40–42
- equazione del moto
- velocità della (v. velocità
L (F=ma), 22, 47, 95,
della luce)
legge/principio di 109, 111–112
- visibile, 40
- azione e reazione di - inerzia, 18, 22, 95, 123
lunghezza d'onda, 40, 42
Newton, 22, 95 - percepito, 20–21
lunghezza, contrazione
- conservazione - rettilineo uniforme, 18,
della, 86–91, 106–109
dell'energia, 97–99 69, 95, 134
- calcolo, 106–107
- conservazione della muoni, 108–109
- muoni e 108–109
massa, 97–98
- inerzia di Newton, 18, N
M
22, 95, 123 Newton, leggi di, 22, 95
massa, 94
leggi/principi del moto. - equazione del moto
- equazione del moto
(v. Newton, leggi di) (F=ma), 22, 47, 95,
(F=ma), 22, 47, 95,
lenti gravitazionali, 109, 111–112
109, 111–112
162–163 - azione e reazione, 22,
- equivalenza massa-
longevità dei muoni, 95
energia (E=mc2),
108–109 - inerzia, 18, 22, 95, 123
99–102, 112–113
Lorentz, trasformazioni Newton, meccanica di,
- legge/principio di
di, 48, 106–107, - basi, 22
conservazione della,
111–112 - distinzione tempo-
97–98
luce, spazio, 37
- peso e, 93–94
- bianca, 40–41 - Einstein su, 34–36
176 indice
- espansione dello spazio, - tempo e spazio come
151 R sistema di coordinate,
- principio di Relatività di radiazioni 37, 91
Galileo e, 47–48 elettromagnetiche, - universo, 149–152
- velocità della luce e, 25, 24–26, 40, 103
32, 43, 112–113 radio, onde, 40, 165 S
raggi, scattering, 42
o - cosmici, 108–109 simultaneità, relatività
onda, lunghezza di, 40, - gamma (g), 40, 102–103 della , 44–46
42 - ultravioletti, 40 sistema di riferimento
onde radio, 40, 165 - x, 40, 164 inerziale, 15
orologio-luce, 58, 60–65, rallentamento del - e leggi di Newton sul
78–80 tempo. (v. dilatazione moto, 18
temporale) - e Principio di Relatività
P riferimento, sistema di, di Galileo, 19, 22, 47
parabola, 134, 137–139 - inerziale, 15 - e spaziotempo, 139
paradosso dei gemelli, - non inerziale, 15 - e teoria della Relatività
67–73 riflessione della luce, Speciale, 34, 69–70,
particelle 102–103 40–41, 58–59 120–122
particelle elementari, refrazione della luce, sistema di riferimento
108–109 40–41 non inerziale, 15
perielio, precessione Relatività sistema solare, 35, 80
anomala del, 162, 164 - principio di Galileo sistemi di coordinate,
peso, 92–94. (v. anche della, 17–22 28–29
massa) Relatività della - spaziotempo, 37
- assenza di, 94–95, 121, simultaneità, 44–46 - teoria della relatività
131–132, 145 Relatività generale, teoria speciale e, 70–71, 120
Pitagora, teorema di, della, 14–16 - trasformazioni
61–63, 73–75, 78–80 - deviazione della luce, galileiane e, 47–48,
polarizzatori, filtri, 42 16, 133–142, 162–163 109
polarizzazione della luce - dilatazione temporale, somma
42 70–71, 158–162 - di velocità, 43, 44–46,
positroni, 102–103 - e Big Bang, teoria del, 48–49
potenziale gravitazionale, 150–152 - newtoniana delle
158, 160–162 - e principio di velocità, 43, 44–45,
precessione anomala del equivalenza, 72, 48–49
perielio, 162, 164 120–121, 131 - non relativistica delle
principio di, - universo, espansione e velocità, 43, 44–45,
- conservazione contrazione, 150–151 48–49
dell'energia, 97–99 Relatività ristretta, (v. - relativistica delle
- conservazione della Relatività speciale) velocità, 44, 46, 47
massa, 97–98 Relatività speciale, teoria spazio stazionario
- equivalenza, 72, 120– della, 14–15, 34–37 assoluto, 26, 28–31,
121, 131 - paradosso dei gemelli e 33, 35
- Relatività di Galileo, dilatazione temporale, spaziotempo, 37, 139–
17–22, 33, 47–48, 67–73 144, 158, 162, 164
109–111
indice 177
- curvature nello, 140, trasformazioni galileiane, - equazioni di Maxwell e,
162 47–48, 109–111 24–26, 40
- deformazione di, 136, - equivalenza massa-
141–144, 158, 162, U energia (E=mc2),
164 ultravioletti, raggi, 40 99–102, 112–113
speciale, teoria della universo, relatività e, - etere e, 26–30
Relatività, (v. Relatività 149–152 - massima velocità,
speciale, teoria della) Urashima, effetto di. (v. 92–93
SPring-8, 43 dilatazione temporale) - meccanica newtoniana
stelle e, 25, 32, 43, 112–113
- Alpha Centauri, 80–81 V - onde elettromagnetiche
- buchi neri e, 162, 164 velocità, e, 24–26, 40
- contrazione di, 86–91 - peso/massa e, 92–97
- e massa, 96–97, 113 - somma relativistica
- massima, 92–93 delle velocità, 44, 46,
T - somma delle, 43, 44–46, 47
tempi, dilatazione dei (v. 48–49 - vento d'etere e, 31–33
dilatazione temporale) - somma newtoniana velocità prossima a
tempo. rallentamento delle, 43, 44–45, 48–49 quella della luce (v.
del (v. dilatazione - somma non relativistica anche velocità della
temporale) delle, 43, 44–45, 48–49 luce)
Terra, movimento della, - somma relativistica - e contrazione della
20–21, 35, 94 delle, 44, 46, 47 lunghezza, 86–91
teorema di Pitagora, velocità della luce, - e dilatazione temporale,
61–63, 73–75, 78–80 22–24. (v. anche 54–55, 57–63, 73–75
teoria del Big Bang, velocità prossima a - e massa, 92
150–152 quella della luce) - e muoni, 108–109
trasformazioni di - costante, 24–26, 30, 33, - e paradosso dei gemelli,
Lorentz, 48, 106–107, 36–37, 43, 57 65–68
111–112 - Einstein e, 34–37 Via Lattea, galassia della,
81–82
178 indice
Oggi mi insedierò
come Preside e... uh...
Ehm! quest’affare è
acceso?
Quel cane
parla?!
L’autore
Masafumi Yamamoto ha conseguito il Dottorato presso la Divisione di
Fisica Applicata della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Hokkaido
nel 1984. Attualmente è Amministratore Delegato della Yaaba Ltd.