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THERM STEP BY STEP

01
ESEMPIO DI CALCOLO
Calcolo guidato della trasmittanza termica lineica in una connessione
ad angolo tra due pareti isolate con pilastro.

Come utilizzare subito uno dei software gratuiti per la modellazione del trasferimento del calore più
interessanti in circolazione.
Documento prodotto a scopo divulgativo dall'Arch. Iso Mulattieri 201 8
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INDICE

INTRODUZIONE 4
SCHEMA GUIDA RIEPILOGATIVO 6
STUDIO PRELIMINARE DELLA SEZIONE 7
DEFINIZIONE DATI NECESSARI PER L'ELABORAZIONE 7
IL DISEGNO DELLA SEZIONE 9
ATTRIBUIRE MATERIALI ALLA GEOMETRIA DELLA SEZIONE 14
ATTRIBUIRE LE CONDIZIONI AL CONTORNO 20
CALCOLO CON THERM 24
PROCEDURA PER CALCOLO VALORE DEL PONTE TERMICO 26

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INTRODUZIONE

L'esercizio guidato prenderà in considerazione l'esame di una connesione ad angolo delle pareti di un
edificio al fine di verificare la presenza di un ponte termico e conseguente dispersione termica.
Sia dato lo spigolo esterno di un edificio. Le due pareti che si incontrano ad angolo sono realizzate in
laterizio forato intonacato. La giunzione ad angolo si caratterizza per la presenza di un pilastro in cemento
armato.
Il piano di sezione orizzontale considerato si estende partendo dallo spigolo interno per dmin = 1 035 mm
(lunghezza maggiore tra 1 ml e 3 volte lo spessore della parete 345 mm)
L’altezza è considerata convenzionalmente pari a 1 000 mm ma non ha riscontro nel disegno in Therm che
sarà bidimensionale.
La stratigrafia del paramento murario prevede uno strato di intonaco interno di spessore 20 mm, un primo
paramento murario in blocchi di laterizio forato spessore 1 00 mm, un'intercapedine con 50 mm di lana
minerale, un secondo paramento murario di spessore 1 50 mm e l'intonaco esterno spessore 25 mm. Il
pilastro posto nell'angolo è quadrato e misura 300 mm per lato.

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Importante! Definizione dei piani di taglio - Norma UNI EN ISO 1 021 1 :201 8

Nel rappresentare la geometria che il programma utilizzerà per il calcolo, è


fondamentale prendere confidenza con i piani di taglio. In parole molto semplici,
ipotizzando che il ponte termico si troverà nell'angolo, devo sapere a quale
distanza interrompere la parete e considerare in quel punto la superficie
adiabatica.
Per stabilire il piano di taglio adiabatico si ricorre alla norma UNI EN ISO
1 021 1 :201 8 che indica la distanza minima dal nodo (angolo nel nostro caso) pari
a dmin.

dmin vale:
• corrisponde al piano di simmetria se questo è posizionato a
distanza inferiore a dmin dal nodo;
• almeno alla distanza dmin dal nodo (elemento centrale) se non
ci sono piani di simmetria più vicini;

dmin= è la dimensione maggiore tra 1 ml e 3 volte lo spessore dell’elemento


considerato (spessore parete nel nostro caso).

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SCHEMA GUIDA RIEPILOGATIVO - (Cosa impareremo a fare)

1 Studio preliminare della sezione e preparazione schema guida riepilogativo


• Esame preliminare del nodo che si deve indagare, individuazione dei piani di taglio.

2 Definizione dati necessari per l'elaborazione


• Disegno della sezione.
• Condizioni al contorno, UNI EN ISO 6946 per calcolo ponti termici, UNI EN ISO 1 3788
valutazione temperatura superficiale per rischio condensa, queste norme stabiliscono le
resistenze superficiali in funzione della direzione del flusso.
• Temperature interne ed esterne (in funzione della località) degli ambienti.
• Conducibilità termica dei diversi materiali.

3 Il disegno della sezione


• Importare e autoconvertire il file DXF.
• Verificare l’idoneità del file al calcolo.
• Settaggi del file e salvataggio.

4 Attribuire i materiali alla geometria della sezione


• Creare materiali e salvarli nella libreria.
• Attribuire materiali alla geometria (poligoni).

5 Attribuire le condizioni al contorno


• Creare condizioni al contorno e salvarle nella libreria
• Attribuire condizioni ai bordi e U tag

6 Calcolo con Therm


• Analisi risultati e valori ottenuti

7 Procedura per calcolo valore del ponte termico


• Calcolo trasmittanza elementi coinvolti con la UNI EN ISO 6946
• Calcolo eventuale coefficienti correttivi per presenza locali non riscaldati
• Calcolo ponte termico

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STUDIO PRELIMINARE DELLA SEZIONE

Individuata la necessità di verificare la presenza o meno di un ponte termico in una parte dell'involucro di
un edificio, volendo utilizzare il software Therm, il punto di partenza sarà disegnare la geometria.
Sottovalutare il disegno infatti potrebbe portare a frustrati situazioni con relative perdite di tempo. A titolo
d'esempio cito la necessità di seguire la normativa nell'individuare i piani di taglio (come visto in
precedenza) per avere risultati attendibili. Anche l'attenzione a come si disegnerenno i vari strati ci
risparmierà potenziali errori in fase di elaborazione. Esempio è sconsigliato disegnare strati troppo sottili e
geometrie troppo complesse. Il disegno dovrà risultare il più semplice possibile.
Nel presente esercizio è fornito un file DXF con la geometria già disegnata che sarà sufficiente importare.
Per chi desiderasse approfondire le tecniche di disegno si rimanda alla guida in inglese del programma o
la versione tradotta da Iso Mulattieri che potete trovare al link (http://imclab.it/therm-il-manuale-in-
italiano/therm-processo-di-disegno-della-sezione/therm-consigli-per-disegnare/).
Altro consiglio che mi sento di fornire sopratutto all'inizio è quello di preparare uno schema dei vari
passaggi da usare come lista di controllo. Non richiede troppo tempo e aiuta a non dimenticare fasi
importanti, fissandone al contempo la procedura. Vedi esempio a lato.

DEFINIZIONE DATI NECESSARI PER L'ELABORAZIONE

Sapendo che:

La località dell’edificio è Trento


La direzione del flusso è orizzontale
Finalità della simulazione è conoscere valore ponte termico per definire dispersioni termiche

I dati relativi alla temperatura esterna si ricavano dalla norma UNI 1 0349-1 sapendo che il dato che
interessa ai fini del calcolo è quello della temperatura esterna media mensile del mese più freddo
Temperatura esterna = 1 °C
Temperatura interna = 20°C

I dati relativi alla resistenza superficiale si ricavano nel caso di ponte termico per indagine dispersione
termica dalla norma UNI EN ISO 6946.
Coefficiente scambio termico superficie esterna con flusso orizzontale = 25 W/mq.k
Coefficiente scambio termico superficie interna con flusso orizzontale = 7,69 W/mq.k

I dati relativi ai materiali saranno facilmente individuati nelle schede tecniche/certificati dei produttori ma
anche da altre fonti (vedremo più avanti i valori da utilizzare nell'esercizio) si tratta comunque di
conoscere:
Conducibilità termica W/m.k
Emissività

Definita la geometria (quindi gli spessori dei materiali) e in possesso dei dati di cui sopra saremo pronti
per produrre l'analisi con il programma Therm.

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IL DISEGNO DELLA SEZIONE

La prima operazione che consiglio è prepara il file di Therm. Predisporre il file significa aprire il
programma, aprire un nuovo file, impostare/verificare unità di misura e regolare alcuni parametri
funzionali al calcolo e salvare attribuendo un nome.

1) Aprire il programma Menu file quindi Save as immettere nome del file desiderato e salvare;

2) Assicurarsi che le unità di misura siano mm e celsius eventualmente agire sul pulsante Switch
Unit per cambiare, della barra di stato principale oppure menu options -> Switch Units;

3) Aprite la finestra di dialogo Preferences dal menu Options, attivate la scheda Therm File
Options e impostare i valori per i campi Maximun % Error Energy Norm sostituendo il valore
1 0 con 2 e Maximun Iterations sostituendo il valore 5 con 20, confermate con ok.

4) Salvate il file.

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I campi da modificare riguardano due parametri:

Maximum % Error Energy Norm:


Determina la percentuale di Error Energy Norm
concessa. THERM processerà la simulazione più
volte fino a quando questo valore sarà raggiunto.
In linea generale, numero più basso rispetto al
valore di default (1 0) aumenta l'accuratezza del
calcolo.

Maximum Iterations:
Specifica il numero massimo di volte che il
programma modificherà la mesh e reitererà il
calcolo. In questo caso un valore maggiore
aumenta la precisione.

NB: La spiegazione è volutamente semplificata per


fornire un inquadramento generale funzionale alla
presente esercitazione. Per una più approfondita
comprensione dei due parametri si rimanda alla
documentazione a corredo del software.

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Importare file DXF

Dopo aver preparato il nostro file, il passo successivo consiste nel disegnare la geometria della sezione
del dettaglio costruttivo che vogliamo analizzare. In questa esercitazione si tratterà di importare nel
software un file DXF precedentemente preparato (con programma terzo) e autoconvertirlo per renderlo
direttamente utilizzabile.

1) Menu file -> Underlay dalla finestra di dialogo che si apre agite sul tasto browse e selezionate
dalla finestra apri di windows il file da caricare desiderato (nel nostro caso angolo.dxf allegato al
pdf);
2) A questo punto abbiamo comunicato al software il percorso del file da caricare come sfondo,
volendo aprofittare della possibilità di usare il disegno senza ricalcarlo spunteremo la casella
autoconvert quindi confermiamo.

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3) Il file caricato (insieme di poligoni adiacenti) dovrebbe apparire come nella figura sotto;.

4) Chiediamo ora al programma di disegnare la linea di bordo alla quale saranno successivamente
associate le condizioni al contorno. Questa operazione è possibile in alternatva agendo
direttamente sul tasto BC o dal menu Draw -> boundary conditions. Questa operazione
permette una prima verifica che il modello geometrico convertito sia privo d’errori. Se il file dxf è
stato disegnato correttamente il bordo sarà disegnato, diversamente, una finestra informerà la
natura del problema riscontrato. Nel nostro caso ad esempio il software informa che ci sono
punti della geometria più vicini del valore di tolleranza e propone una soluzione di rettifica
automatica che noi accetteremo e confermeremo. A questo punto i bordi sono disegnati ed il
modello è pronto.

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Finestra di allerta che potrebbe
attivarsi se il file convertito presenta
delle imperfezioni geometriche che
non permettono al programma di
effettuare la simulazione. Nel caso
specifico il software ci avvisa che è in
grado di aggiustare la geometria in
modo automatico. Questo non è detto
che accada sempre, potrebbe infatti
essere necessario ripetere
l'operazione di disegno della sezione
in formato DXF e quindi ricaricarla.

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ATTRIBUIRE MATERIALI ALLA GEOMETRIA DELLA SEZIONE

Ottenuta la rappresentazione geometrica del nodo construttivo in esame, procediamo ad attribuire ai vari
poligoni che caratterizzano la stratigrafia, i corrispondenti materiali.
Per fare questo sarà necessario creare i materiali e salvarli nella corrispondente libreria quindi associarli
ai poligoni. I valori di conducibilità termica che definiscono i materiali sono mostrati nella figura sotto.

Ricordiamo che il disegno da importare deve essere prodotto in mm in scala 1 :1 in modo da risultare
utilizzabile in Therm.

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1) Apriamo la finestra di dialogo Material library, menu Draw. I materiali presenti nella libreria sono
accessibili dalla finestra a discesa e selezionandoli, in solids propeties appaiono i valori di
conduttività ( condutivity) e emissività ( emissivity) corrispondenti.

I materiali che dobbiamo creare sono i seguenti:

• _cemento armato
Conductivity = 2,30 W/m.k
Emissivity = 0,9

• _intonaco
Conductivity = 0,90 W/m.k
Emissivity = 0,9

• _laterizio
Conductivity = 0,36 W/m.k
Emissivity = 0,9

• _lanaminerale035
Conductivity = 0,035 W/m.k
Emissivity = 0,9

NB: L'emissività dei materiali da costruzione non metallici è stato assunto al valore 0,90 valore
normalmente considerato nella letteratura tecnica.

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2) Creiamo i materiali che caratterizzano il nostro modello geometrico. Tasto New immettiamo il
nome desiderato preceduto dal trattino basso "_" in modo che nel menu a cascata siano
visualizzati all'inizio dell'elenco. Es _cemento armato, confermiamo stabilito che si tratta di un
materiale solido, modifichiamo il valore di conducibilità con quello desiderato 2,3 w/m.k nel nostro
caso. L’emissività rimane 0.9 per la maggior parte dei materiali da costruzione. Agiamo sul tasto
color per associare un colore con il quale verrà visualizzato il materiale quindi confermiamo.

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3) Procediamo in questo modo a creare tutti i materiali necessari, a conclusione salviamo la libreria
con il comando save lib as nella cartella del programma.

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4) Per assegnare i materiali è sufficiente rendere attivi i poligoni del modello geometrico (cliccando
sopra) e selezionare il materiale da attribuire dall'apposito menu a tendina presente della barra
dei comandi. Procedere con questa tecnica fino ad attribuzione di tutti i materiali.

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La sezione come dovrebbe apparire dopo aver associato tutti i materiali. I colori sono naturalmente
indicativi visto che sono personalizzabini in sede di creazione dei materiali.

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ATTRIBUIRE LE CONDIZIONI AL CONTORNO

Per procedere con il calcolo è ora necessario attribuire le condizioni al contorno. Questo significa
indicare al programma le diverse condizioni in termini di temperatura e resistenza superficiali presenti sui
bordi della sezione (lato esterno e quello interno). Se selezioniamo uno dei bordi del nostro modello
vedremo che il bordo creato è adiabatico. Condizione questa che dovrà essere mantenuta solo in
corrispondenza dei piani di taglio. Procediamo quindi a creare le due condizioni al contorno che
saranno:
_esterna TN1
Temperatura 1 °C
Coefficiente di scambio termico superficiale 25 W/mq.k
Località Trento temperatura media giornaliera mese più freddo Dicembre 1 ,0 °C (fonte UNI 1 0349-
1 :201 6)

_interna 20 orizzontale
Temperatura 20°C
Coefficiente di scambio termico superficiale 7,69 W/mq.k
(fonte UNI EN ISO 6946)

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1) Accedere alla finestra Boundary condition library dal menu Libraries. le condizioni al contorno
presenti nella libreria sono accessibili dalla finestra a discesa. Per ciascuna sono riportati il modello
( semplified sarà quello da usare) quindi temperatura e coefficiente di scambio termico ( Film
coefficient).
2) Creiamo le due condizioni al contorno agendo sul tasto new. Immettiamo il nome _esternaTN1
nell’apposita casella e confermiamo, immettiamo i valori temperatura ( 1 ) e Film Coefficient ( 25 )
selezioniamo un colore confermiamo, e salviamo la libreria agendo sul tasto save lib.
3) Procediamo in questo modo per creare la condizione interna che chiameremo
_interna20orizzontale.

NB:
Una volta definite le condizioni interne ed esterne sarà necessario indicare al programma lungo quale
segmento di bordo eseguire il calcolo. Ovvero le superfici interessate dal calcolo della trasmittanza
termica. Per fare questo è necessario creare delle etichette ( u-factor surface).

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Creazione delle etichette U-Factor Surface
1) Dal menu libraries clicchiamo UFactor Names, nell’apposito campo immettiamo prima
_UFesterna e clicchiamo ADD per aggiungerla alla libreria. Ripetiamo i passaggi per la seconda
etichetta che sarà _UFinterna quindi chiudiamo.

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Attribuzione condizione al contorno
1) Per assegnare le condizioni al contorno è necessario rendere attivo segmento di bordo
desiderato facendo doppio clic sopra di esso.
2) Appare la finestra Boundary Condition Type, dalle caselle a discesa Boundary condition
selezionate dall’elenco _esternaTN1 e subito sotto nella casella U-Factor selezionare
_UFesterna quindi confermate.
3) Ripetere il passaggio per il secondo segmento della condizione esterna.
4) Procediamo allo stesso modo con i due segmenti di bordo interni con la differenza che in questo
caso nelle due caselle dovremo selezionare _interna20orizzontale e _UFinterna

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CALCOLO CON THERM

Tutto è pronto per lanciare il calcolo


1) Cliccare sul pulsante cal
2) Terminata l’elaborazione il nostro modello geometrico mostrerà le isoterme con i corrispondenti
valori di temperatura.

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3) Cliccando sul pulsante Show U-factors appare la finestra U-Factor. Regoliamo le due caselle a
discesa su Total Length.

In coerenza con l’attribuzione delle due etichette _UFesterna e _UFinterna sono riportati i corrispondenti
valori per:
• U-Factor (la trasmittanza termica distribuita sulla lunghezza) W/mq.k
• Delta T °C
• Lunghezza lungo la quale è calcolata la trasmittanza in mm
• Il valore Heat Flow (flusso di calore) W. Si noti come questi valori coincidano poiché per il
principio di conservazione dell’energia un flusso in entrata deve coincidere con il flusso in uscita.

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PROCEDURA PER CALCOLO VALORE DEL PONTE TERMICO

Ora vediamo come utilizzare il valore di trasmittanza calcolato da Therm e pervenire al valore della
trasmittanza termica lineica che rappresenta il ponte termico.
In linea di principio si tratta di calcolare il coefficiente di scambio termico degli elementi disperdenti
(sezione considerata) ipotizzandoli omogenei, ovvero senza considerare l'effetto del pilastro in c.a. nel
nostro caso e confrontarlo al coefficiente di scambio termico calcolata da Therm che diversamente
includerà l'effetto del pilastro. La differenza tra i due, rappresenta come facilmente comprensibile il valore
del ponte termico cercato.

Procediamo con il calcolo del coefficiente di scambio termico che comprende l'effetto del potenziale
ponte termico L2D

Prenderemo i valori calcolati da Therm che moltiplicheremo per la lunghezza rispettivamente del bordo
estermo e del bordo interno.
Avremo
_UFesterna L2D = (0,4800x2,76)= 1 ,3248 W/m.k
_UF interna L2D = (0,6400x2,07)= 1 ,3248 W/m.k

Calcoliamo ora la trasmittanza termica della parete secondo il metodo previsto dalla norma UNI EN 6946

Uparete= 0,427 W/mq.k

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Calcolo coefficiente scambio termico superfici considerate omogenee senza ponte termico.

filo esterno He = (0,427x2,76)= 1 ,1 785 W/m.k


filo interno Hi = (0,427x2,07)= 0,8839 W/m.k

Calcolo trasmittanza termica lineica PT distinta per filo esterno e filo esterno.

filo esterno He = L2d-He =(1 ,3248-1 ,1 785)= 0,1 463 W/m.k


filo interno Hi = L2d-Hi =(1 ,3248-0,8839)= 0,8839 W/m.k

Il valore del Ponte Termico esterno (quello solitamente da considerare) sarà quindi 0,1 463 W/m.k

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