RIZA

AGOSTO 2023 - NUMERO 292 - PERIODICO MENSILE

ISSN 2498-9924 (ONLINE)

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È la bromelina: contrasta subito
infiammazioni e ritenzione idrica

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Perché le piante di casa
proteggono il cervello
SECONDO LE ULTIME RICERCHE PRENDERSI CURA DEL VERDE CHE
TENIAMO NEI NOSTRI APPARTAMENTI ALLONTANA ANSIA E DEPRESSIONE
M
i ha colpito la piccola Giulia (5 anni), la figlia di
una mia paziente, che ha imparato a coltivare le
piante in casa. La sua preferita è la salvia: tutte
le mattine quando si sveglia va a salutarla, la acca-
rezza, le parla. La cosa sorprendente è che, quando
la famiglia si mette in viaggio per andare in vacanza,
la piccola Giulia non transige: «Mamma, portiamo
con noi anche “Salvina”», questo è il nome che la
bambina ha dato alla pianticella: «La tratta come una
sua amica - mi dice la mamma - ed è felice quando a
primavera avanzata la salvia fa i suoi fiori blu. Ormai sa
quando devono arrivare e li aspetta con gli occhi pieni
di meraviglia». Fin da piccola le è stato insegnato a
seminare e ad... aspettare. Noi vorremmo tutto e
subito, la nostra vita è diventata troppo superficia-
le. Mi vengono in mente le parole di Epicuro: «Se
vivi sulla norma della natura, non sarai mai povero; su
quella delle opinioni, non sarai mai ricco». Niente ci
cura e ci insegna a vivere come stare tra le piante:
anche quelle che crescono nelle nostre case. Più di
una ricerca ha messo in luce quello che la piccola
Giulia ha scoperto: prendersi cura, coltivare, curare,
accudire la salvia le ha insegnato l’eterna parentela
tra il verde e le nostre aree cerebrali più antiche. Se
è vero che andare tra i boschi ci fa incontrare so-
stanze come i fitoncidi, molecole liberate dai grandi
alberi, che proteggono il sistema immunitario, che
uccidono i batteri nocivi, potenziano le cellule killer,
che attaccano le cellule tumorali, altrettanto vero è
che curare le piante di casa ha una notevole azione
antidepressiva e grandi capacità di ridurre l’ansia, lo
stress e anche i disturbi cognitivi. Il bagno di foresta
o di bosco è fondamentale per il benessere psico-
fisico, ma è altrettanto importante, come fa Giulia,
scegliere una pianta di casa, facile da trasportare
e portarla con sé quando si viaggia. Senza saperlo
L’editoriale
di Raffaele Morelli
raffaele.morelli@riza.it
stiamo prendendoci cura del nostro mondo inte-
riore: sì perché siamo, oggi come allora, nella nostra
profondità, radici che si radicano nel terreno, rami
che si alzano verso il cielo, siamo esseri ciclici, come
tutto il mondo naturale, fatto di albe e tramonti,
di stagioni che si succedono, di morti e rinascita.
Non c’è Tradizione della terra che non abbia avuto
piante sacre: l’ulivo di Atena o l’origano di Afrodite,
che veniva regalato alle giovani donne che aveva-
no subito una delusione amorosa, perché la dea
donasse loro serenità, guarigione e... nuovi amori.
Ogni pianta è un simbolo e poiché ciascuno di noi
è diverso dovremmo avere la “nostra pianta”, quella
per cui sentiamo maggior affinità. Chiedo sempre
ai miei pazienti, facendo loro chiudere gli occhi, di
cercare il fiore, l’albero per cui sentono attrazione e
immaginarlo nei momenti di difficoltà. Naturalmente
consiglio anche di coltivarlo in casa, sul balcone, nel
loro giardino. Mi piacciono molto queste parole di
Immacolata: «L’esempio che lei fa sempre del fiore che
fiorisce nonostante le avversità del tempo, che pensa
solo a fiorire senza pensare se il fiore accanto è più bello,
all’alternarsi delle stagioni, è diventato il mio punto di
riferimento. Così, ogni qualvolta mi sento stanca o abbat-
tuta, mi metto a guardare il rampicante di mia mamma,
che è riuscito a infilarsi dentro le sbarre strettissime della
recinzione, la forza della natura che ha saputo trovare
la sua strada. Mi creda, rimango a fissarlo per un po’ e
mi tornano il sorriso e la forza».
Guarda le piante che hai vicino, perditi nella loro
contemplazione, fissale come se non esistesse altro,
finché si forma una fusione tra il tuo essere e la
pianta. Così facevano gli antichi Greci e i Romani:
scoprirai che, nel profondo, siamo una sola cosa con
gli archetipi della natura. Aveva ragione Epicuro e
anche la piccola Giulia. ■
AGOSTO 2023 ■ 3
 IL SOMMARIO
PAG. L’EDITORIALE
03 Perché le piante di casa proteggono il cervello

PAG. L’ESEMPIO
06 Anche le piante hanno il loro microbiota

Liquirizia PAG. NATURA MAESTRA

10 Hoover, la foca che sapeva parlare

PAG.
Girasole
12 NOTIZIE DAL MONDO

PAG. CURATI INSIEME A NOI!

17 - Ippocastano e amamelide per ridurre le emorroidi pag. 18
- Per i cali di pressione eleuterococco e rosmarino pag. 20
- Gastrite da farmaci? Liquirizia e succo d’aloe pag. 22
- Olio di borragine contro i fibroadenomi pag. 24
- Mononucleosi e stanchezza: associa Tamarix e rodiola pag. 26

PAG. L’ENERGIA DEL MESE

30 La natura ci invita al risparmio energetico
■ ll super integratore
Ritenzione e dolori articolari? Conta sulla bromelina pag. 34
■ La pianta amica
È la stagione del girasole, il fiore che fa bene al cuore pag. 36
■ Il rimedio floreale
Vine per favorire il relax e un riposo rigenerante pag. 38

Acque ■ Cosa curiamo ad agosto

vegetali
Massima attenzione alle orecchie in estate pag. 40
- Ginkgo e mirtillo per proteggere l’udito pag. 42
- L’olio di tea tree per l’otite esterna pag. 44

PAG. LA COPERTINA DI AGOSTO

13
46 Fai la cura dell’acqua. Spazzi via tutte le tossine

4 ■
 Acqua
di cocco
Agosto 2023 n. 292
PAG. LO SPECIALE
13 Gli esperti di
57 Capelli sani: lo specchio della salute

PAG.
13 L’ALIMENTAZIONE
69
Alimentazione
L. Onorato
■ Cosa fare e non fare
Erboristeria e floriterapia
Metti nel piatto il buonumore pag. 70
D. Migliorati
■ L’alimento del mese Medicina ayurvedica
Cocco, il dolce alleato contro i picchi glicemici pag. 72 R. Compostella
■ Il menu naturale Medicina cinese
Contro l’infiammazione mangia in rosso pag. 74 E. Minelli
Ginecologia
PAG. LA COSMESI NATURALE F. Zanchi • S. Piloni
13
79 ■ Burro di carota: nutre la tua epidermide
Medicina naturale e omeopatia
C. Molina
Riabilitazione
ed esalta l’abbronzatura pag. 80
G. Oliva
■ Mist e idrolati: una “nebbiolina” che protegge la pelle pag. 82
Pediatria e allergologia
■ S.O.S. cellulite: le 10 cose da fare all’ultimo minuto pag. 84 G. Ferrari

PAG. Inviate le vostre richieste a: Salute

13 VIVERE GREEN
87
Naturale, “Curati insieme a noi” via
L. Anelli, 1 - 20122 Milano - E-mail:
■ Le piante in casa salutenaturale@riza.it
La natura dei tropici si fa domestica pag. 88 Per esigenze editoriali vi preghiamo di
contenere le lettere entro le 20 righe.
■ Abitare al naturale
Non lo adoperi più? Re-inventalo! pag. 90

PAG. BIMBI & NATURA

13
92 Prevenire e curare le infezioni urinarie Burro
di carota
PAG. GLI ANIMALI
13
94 Punture di insetto? Difendiamoli così
PAG.
13
96 LE LETTURE

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Anche le piante hanno

il loro microbiota
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IL BENESSERE È GARANTITO DALL’AZIONE PROTETTIVA
ESERCITATA DA MIGLIAIA DI BATTERI E MICRORGANISMI DIVERSI

N
on poteva che esser così: il tanto decantato luogo nei confronti della pianta stessa. Infatti
microbiota intestinale, ovvero l’insieme di una pianta il cui microbiota svolge appieno il
microrganismi con i quali conviviamo, più suo compito, sta meglio delle altre, ha bisogno
di 500 specie diverse di batteri, virus, funghi, di una minor quantità di fitofarmaci e quindi
protozoi, che popolano il nostro intestino e non produce verdure più salutari per chi le consuma.
solo, di cui ormai da anni si parla come di una Ma i benefici a cui dà vita vanno ben oltre quelli
sorta di deus ex machina, che regola digestone, alimentari.
metabolismo, difese immunitarie e persino le Una serie di studi apparsi di recente sull’Interna-
nostre funzioni psichiche, ebbene questa fan- tional Journal of Environmental Research and Public
tastica e indispensabile flora intestinale ha un Health hanno messo in evidenza che, grazie al
progenitore “vegetale”. loro microbiota, le piante d’appartamento hanno
Come in molte altre occasioni ho avuto occa- un’influenza importante sulla salute di chi abita
sione di raccontare, tutto ciò che è presente quell’ambiente: riducono lo stress, abbassano la
nell’organismo umano, organi e funzioni in- pressione, favoriscono la memoria e la concen-
tendo, è stato provato e riprovato a trazione, migliorano il tono dell’umore.
lungo dalla Natura nel mondo Ma le stesse piante sono efficaci
vegetale e animale… Sì, le anche negli ambienti di lavo-
piante da cui discendiamo, ro, favorendo un elemento
possedevano già e pos- particolarmente prezio-
siedono tutt’ora un so e richiesto: la cre-
microbiota piuttosto atività. Concludendo:
simile al nostro: ha le piante, nostre
una distribuzio- amiche e progeni-
ne diffusa, ovvero trici, ci proteggono
quel milione circa e ci aiutano come
di microrganismi una madre con
da cui è composto i suoi piccoli…
è collocato sulle scegliamo la pianta
foglie, nei tessuti del giusta per ogni am-
vegetale, nelle radici, biente, si tratti di casa
riguarda il terreno su piuttosto che ufficio, e
cui crescono… e svolge godiamo di questo naturale
un’azione protettiva in primo “ombrello” curativo. ■

6 ■

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negative per la salute, come affaticamen-
to e mancanza di energia, problemi neu-
rologici, digestivi, problemi della pelle e
dei capelli o disturbi di umore e di salute
mentale.
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turale di vitamine del gruppo B, ottenuto
dal grano saraceno senza l’uso di processi
chimici. Le vitamine che sono presenti
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lismo energetico, il sistema nervoso e il
sistema cardiovascolare. La supplemen-
tazione di vitamine in alcuni casi può es-
sere necessaria, a causa di un’alimenta-
zione non equilibrata o dovuta allo scarso
contenuto presente negli alimenti. VITAL
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 Natura maestra
di Thomas Morelli

Hoover, la foca
che sapeva parlare
ALLEVATA DA UNA FAMIGLIA DI PESCATORI, ERA IN GRADO
DI RIPETERE INTERE FRASI, A DIMOSTRAZIONE
DELLA STRAORDINARIA INTELLIGENZA DI QUESTI ANIMALI

N
ella primavera del 1971, durante una passeggia- Gli addetti dell’acquario pensavano che il pescatore
ta sulla spiaggia di Cundy’s Harbor, nel Maine, scherzasse quando, dopo avergli consegnato la foca,
Scottie Dunning e George Swallow trovarono disse loro che era in grado di parlare. Effettivamente
un cucciolo di foca che piangeva disperato accanto al ci vollero molti mesi prima che la foca si abituasse alla
corpo senza vita della madre. I vari centri specializzati sua nuova casa e riuscisse a superare la nostalgia della
consigliarono ai due amici di lasciar fare alla natura il separazione dalla sua prima famiglia adottiva. E fu solo
proprio corso, dato che sarebbe stato troppo difficile dopo lo sviluppo di un interesse per gli esemplari di
recuperare un esemplare così piccolo ed in un tale femmine che Hoover interruppe il proprio silenzio.
stato di shock. Fortunatamente, i due pescatori de- «I maschi di foca - scrive Clare Balding in “Animali
cisero di ignorare i consigli degli esperti e di soccor- Eroici” - di solito per attirare una partner cantano, ma
rere il cucciolo. Nonostante le iniziali proteste della Hoover, che aveva vissuto la maggior parte della sua vita
famiglia, la foca fu accolta in casa di George Swallow con gli umani, non lo sapeva. La sua tecnica di seduzione,
che decise di chiamarla Hoover (aspirapolvere) per la invece, consisteva nel gridare loro “Cosa stai facendo?”
velocità con cui divorava il pesce che le veniva messo o “Vieni qui”, con una voce che assomigliava in modo
davanti. Hoover dimostrò fin da subito di essere un impressionante a quella di George Swallow». Gli addetti
animale estremamente affettuoso e leale, diventando dell’acquario, che non avevano mai sentito una foca
in pochissimo tempo un vero e proprio membro della parlare, rimasero increduli e decisero di assumere una
famiglia Swallow. Socievole e intelligente, amava infilare serie di ricercatori per analizzare l’incredibile capacità
la testa fuori dal finestrino durante i viaggi in macchina, del pinnipede. Dopo una lunga serie di studi, gli scien-
giocare a nascondino e riempire i suoi proprietari di ziati arrivarono alla conclusione che Hoover era effet-
baci umidi al forte odore di pesce. Un giorno dei bam- tivamente in grado di imitare il linguaggio umano alla
bini giurarono di aver sentito Hoover parlare mentre perfezione. La notizia della “foca parlante” raggiunse
giocavano con lui. Il fondato scetticismo di George tutto il mondo e furono innumerevoli i visitatori che
Swallow venne spazzato via quando, ritornando a casa, volevano vedere Hoover in azione. «Quella piccola foca
sentì la foca accoglierlo con un cordiale ‘’hello they-ha’’ - raccontò un testimone intervistato dal New Yorker
(salve). Da quel momento il pinnipede, che allora aveva - sapeva imitare le voci umane ed imprecava peggio di
appena due anni, non smise più di parlare. Non solo un marinaio. Era una specie di cucciolo galleggiante che
riusciva ad imitare alcune frasi che sentiva spesso ma, diceva parolacce».
secondo quanto riportato da Alice Swallow nel suo Il caso di Hoover ispirò innumerevoli ricerche su
libro “Hoover the seal and George”, era in grado an- questi straordinari animali, le cui capacità cognitive
che di usarle nel giusto contesto e di capire i comandi continuano a sorprendere la scienza.
dei suoi proprietari. Quando Hoover divenne adulto, Nel 2019, uno studio dell’università di St. Andrews,
George capì di non poter più garantire lo stile di vita riuscì ad insegnare a tre foche non solo a ripetere
necessario per una foca di quella taglia. Così, col cuore frasi, ma anche a riprodurre delle melodie complesse
a pezzi, decise di donarlo al New England Acquarium. e a cantare strofe di celebri brani. ■

10 ■

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SPAGNA

Verbena, quando l’ansia

è la causa dell’insonnia
GLI ESTRATTI DI QUESTA
E
rba limoncina, verbena odorosa, erba luigia, cedrina: sono
molti i nomi comuni della Lippia citriodora, una piantina
PIANTINA DALL’INTENSO dall’intenso profumo agrumato usata a scopo medicinale
PROFUMO AGRUMATO, in molti ambiti, ma soprattutto per contrastare stati d’ansia e in-
sonnia. Proprio in questa direzione si è svolta una ricerca condotta
VINCONO LE TENSIONI presso diversi dipartimenti dell’università di Alicante, in Spagna, che
ha studiato gli effetti dell’integrazione con estratti di Lippia citrio-
E MIGLIORANO
dora per combattere stress e ansia e migliorare così la qualità del
LA QUALITÀ DEL RIPOSO riposo notturno. La supplementazione con gli estratti di verbena si è
protratta per circa 8 settimane, al termine delle quali, nel gruppo di
persone che aveva assunto gli estratti della pianta (a un altro gruppo
era stato dato invece un placebo) si è osservata una riduzione dei
sintomi dell’ansia, dello stress con anche una diminuzione dei livelli
di cortisolo, l’ormone sintetizzato in situazioni di tensione e allarme
e, parallelamente, un aumento della durata del sonno profondo.

Calma la mente e aiuta lo stomaco

La verbena, come detto, è studiata soprattutto per le sue proprietà
ansiolitiche e blandamente sedative, tuttavia questa pianta ha anche
virtù antinfiammatorie e antispastiche a favore in particolare del
tratto gastrointestinale, cosa che la rende utile per contrastare i
disturbi gastrici e le fermentazioni intestinali. Il merito di tali attività
sarebbe del contenuto di sesquiterpeni, iridoidi e flavonoidi contenuti
nel fitocomplesso della pianta. (F.V.)

Diffondila nell’aria o prepara l’infuso

Dalla verbena si estrae un olio essenziale intensamente
profumato, indicato per essere diffuso negli ambienti
di casa, tramite un bruciaessenze, soprattutto durante
le serate estive, per favorire uno stato di rilassamento
e facilitare l’addormentamento. Con la verbena si può
anche preparare un infuso distensivo, mettendo un cuc-
chiaino della pianta essiccata (la trovi in erboristeria) in
una tazza d’acqua bollente, per 5 minuti.

12 ■

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CINA

Un pugno di olive
contro il colesterolo alto
I
fitosteroli sono sostanze di origine vegetale,
che hanno caratteristiche simili al coleste-
rolo e sono contenute in molti ortaggi, tra I loro fitosteroli
cui broccoli e cavolfiori, ma anche olive verdi e
nere, e di cui da anni si sta occupando la ricerca
puoi garantirteli così
perché sono considerati utili per migliorare i Puoi assicurarti buone dosi di fitosteroli tra-
livelli di grassi nel sangue. A questo proposito mite la dieta, consumando i vegetali che ne
è stata condotta di recente un’imponente re- sono più ricchi, come ad esempio le olive, che
visione di ricerche su queste molecole, che ha puoi aggiungere in questa stagione a insalate,
preso in esame i principali studi pubblicati sulle paste fredde ecc. In alternativa trovi i fitosteroli
maggiori banche dati medico-scientifiche. Il ri- in integratori pensati proprio per migliorare il
sultato è stato che i fitosteroli sono efficaci nel profilo ematico: li trovi in genere in compresse
ridurrre in modo statisticamente significativo il o in yogurt da bere e vanno assunti seguendo
colesterolo totale e quello LDL. (M.M.) le indicazioni del prodotto prescelto.

BRASILE

Cordyceps, l’alleato per muscoli forti

I
l Cordyceps sinensis è un importante fungo mentare la forza muscolare, migliorando la resa
medicinale, originario della Cina, dove cre- nelle prestazioni sportive. (F.V.)
sce nelle regioni ad alta quota. Considerato
un adattogeno, il Cordyceps è più in generale Lo trovi in estratto secco
ritenuto utile per aumentare le energie e ridur-
re l’affaticamento. Un recente studio brasiliano,
da assumere in compresse
pubblicato su Journal of Herbal Medicine, ha inda- Il Cordyceps sinensis si trova in commercio sotto
gato l’efficacia di questo fungo nel favorire le forma di compresse, per la cui posologia
prestazioni aerobiche dell’organismo. occorre seguire il consiglio del medico
Per verificare tali proprietà, gli o del farmacista. In genere se ne
studiosi hanno sperimentato gli assumono 2 o più al dì.Assicura-
estratti del fungo su un grup- ti di acquistare un prodotto di
po di maratoneti dilettanti. Al qualità, non Ogm e microbiolo-
termine della ricerca è risul- gicamente puro: verificalo leg-
tato che l’integrazione con il gendo l’etichetta del prodotto
Cordyceps è in grado di au- prima di acquistarlo.

AGOSTO 2023 ■ 13
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 Naturalmondo
RICERCA INTERNAZIONALE
L’astragalo riduce
i livelli degli acidi urici
U
no studio condotto da università cinesi, spagnole
e portoghesi, apparso sul Journal of Ethnophar-
macology, ha indagato gli effetti dell’astragalo
sulle concentrazioni nell’organismo di acido urico.
Quest’ultimo è un prodotto di scarto che si produce
soprattutto a seguito del consumo di proteine, che
tende a depositarsi nelle articolazioni ma è anche re-
sponsabile della formazione di calcoli renali. L’astraga-
lo, una pianta che vanta numerose virtù terapeutiche,
tra cui spiccano quelle immunomodulanti, avrebbe,
secondo questa ricerca, proprio la capacità di ridurre
le presenza di acidi urici nel corpo, con effetti benefici
sulla salute articolare e renale. (F.V.)
ESTREMO ORIENTE
Kudzu, la radice che protegge dall’ictus
L
a Pueraria lobata, o kudzu, è una pianta che
cresce in Estremo Oriente, in particolare in
Giappone, che ha radici forti e lunghe, da cui
si ricava un estratto ricco di proprietà utili per la
salute. Disintossicante e protettivo della circola-
zione, il kudzu è ricco di puerarina, un isoflavone
antiossidante che di recente si è dimostrato
efficace, sulla base di quanto emerso da
uno studio cinese pubblicato sull’Euro-
pean Journal of Pharmacology, per trat-
tare diverse patologie cerebrali, tra
cui degenerazioni cognitive legate
alla circolazione cerebrale, come
ischemie e demenza vascolare, ma
anche Parkinson e Alzheimer. (F.V.)
14 ■
In capsule aumenta anche
la resistenza dell’organismo
L’astragalo è considerato una pianta tonico-
adattogena, cioè in grado di fornire all’or-
ganismo una miglior resistenza nei confronti
di diversi fattori stressanti (fisici o mentali).
In commercio gli estratti di astragalo sono
reperibili sotto forma di capsule e compresse:
la posologia è generalmente di una o due al
giorno, con acqua, o altrimenti attieniti alle
indicazioni del medico o del farmcista o segui
le indicazioni del prodotto prescelto.
Disponibile in compresse
o in polvere da usare in cucina
Il kudzu si trova sotto forma di integratore, in
capsule o compresse di estratto secco, da assu-
mere secondo le indicazioni del prodot-
to prescelto. Inoltre la pianta si
trova in commercio in polvere,
che in Oriente è usata come
addensante naturale; si
trova facilmente anche da
noi, nei negozi di alimen-
tazione naturale: usala
per dare consistenza a
zuppe, vellutate e salse.
GERMANIA E CINA
Più luteolina contro l’Alzheimer
S
i chiama luteolina ed è un composto presente
in alcuni vegetali di cui dovremmo fare scorta
per prolungare la giovinezza del nostro cervel-
lo. Una ricerca condotta da nove istituti tedeschi e
cinesi ha pensato di valutare le sue già comprovate
proprietà antinfiammatorie e antiossidanti sulla fun-
zionalità cerebrale. Sono stati così condotti alcuni
esperimenti, per ora su cavie, che hanno portato a
DANIMARCA
Il latte nel caffè
è antinfiammatorio
U
na piccola buona abitudine, nella grande lot-
ta all’infiammazione cronica, la suggerisce
uno studio condotto in Danimarca, dall’U-
niversità di Copenhagen e pubblicato sul Journal
of Agricultural and Food Chemistry. Aggiungere al
caffè del latte ha un effetto antinfiammatorio di
cui si avvantaggiano le nostre cellule.
Il caffè macchiato oppure anche il classico cap-
puccino avrebbero una combinazione di proteine
e antiossidanti tale da raddoppiare, almeno negli
esperimenti in vitro, le proprietà antinfiammato-
rie della bevanda.
risultati promettenti. La luteolina, su animali affetti
dal morbo di Alzheimer, avrebbe mostrato effetti
benefici sui centri del ricordo e messo in luce la ca-
pacità di ridurre la neuroinfiammazione, migliorando
l’apprendimento e contrastando i deficit di memoria.
Queste conclusioni forniscono la base per ulteriori
ricerche, ma sono già sufficienti a suggerire un mag-
gior consumo di alimenti che contengono luteolina.
La trovi in erbe aromatiche,
radicchio e peperoni verdi
Tra i vegetali con un maggior contenuto di lu-
teolina vi sono alcune erbe aromatiche, come
prezzemolo, timo, menta, rosmarino e origano,
oltre a ortaggi come radicchio, peperoni verdi,
sedano, ma anche broccoli, cavoli e carote. Una
buona fonte sono anche gli agrumi (limone,
arancia, pompelmo).
Da evitare l’abitudine inglese
di aggiungerlo al tè
Aggiungere il latte al tè, invece, cosa che da noi
non è così frequente, ma è una vera tradizio-
ne in Inghilterra (nata per non rompere con il
calore le preziose porcellane), sarebbe inve-
ce poco raccomandabile. Uno studio italiano
avrebbe dimostrato che i polifenoli soprattutto
del tè nero vengono neutralizzate dal latte.
AGOSTO 2023 ■ 15
 Il nuovo libro
di Raffaele Morelli
In questo nuovo libro,
Raffaele Morelli ci insegna
a modificare il nostro
atteggiamento mentale
nei confronti del dolore,
che non è mai vano bensì
è un passaggio obbligato
del nostro percorso,
una tappa che ci apre
al cambiamento e all’inatteso.
Come l’ostrica, che reagisce
a un’aggressione creando
un gioiello, la perla, anche noi,
dopo la sofferenza, possiamo
rinascere a una nuova vita.

Dopo il dolore si diventa

più semplici, naturali,
senza più i modelli esterni
a dirigerci.
Si diventa uomini e donne
autentici. Ciascuno
fa nascere la sua perla

IN TUTTE LE LIBRERIE
 CURATI INSIEME A NOI!
I nostri esperti sono a tua
disposizione. Invia le tue domande
a salutenaturale@riza.it
Risponde la dott.ssa C. Molina

PAG.
Ippocastano e amamelide
per ridurre le emorroidi 18
Risponde il prof. E. Minelli

PAG.
Per i cali di pressione
eleuterococco e rosmarino 20
Gastrite da farmaci? PAG.
Liquirizia e succo d’aloe 22
Risponde il dott. V. Ventura

PAG.
Olio di borragine
contro i fibroadenomi 24
Risponde D. Migliorati

Mononucleosi e stanchezza: PAG.

associa Tamarix e rodiola 26

AGOSTO 2023 ■ 17
Curati insieme a noi
Risponde la dott.ssa Cristina Molina
Medico chirurgo esperto in omeopatia e omotossicologia
Scrivi a salutenaturale@riza.it

Ippocastano e amamelide
per ridurre le emorroidi
C
AGISCONO INSIEME PER PLACARE ara Flavia, il dolore legato alla presenza di emor-
roidi è dovuto in genere alla dilatazione della
L’INFIAMMAZIONE E IL DOLORE. parete venosa e può essere associato a prurito
e a senso di “peso”. Centrale è l’alimentazione con
MA SERVONO ANCHE FRUTTI
verdura e una buona idratazione per mantenere re-
DI BOSCO E SUCCO DI CILIEGIE golare l’intestino ed evitare la stitichezza, che contri-
buisce ad aggravare il disturbo. Mangia mirtilli, more,
lamponi e ribes, che contengono sostanze dall’azione
antinfiammatoria e protettiva dei capillari, preziose
B uongiorno, ho 45 anni e sono
in periodo stressante sul piano
emotivo e professionale. Non ho una vita del
in questi casi.Anche il succo di ciliegia (da preparare
a casa o da acquistare puro, senza zuccheri aggiunti)
ha azione tonificante sulle pareti dei vasi e previene
tutto sedentaria, ma non pratico sport. Qual-
gli edemi. Evita l’eccessiva sedentarietà, che aumenta
che giorno fa ho iniziato a soffrire di emorroi-
la pressione sul tratto rettale. L’attività fisica più indi-
di, che oltre al bruciore, sono un po’“esposte”.
cata in questi casi è il nuoto: il movimento in acqua
Di solito il fastidio passa nel giro di qualche
migliora il deflusso e quindi il dolore emorroidario.
giorno, invece ora continua da circa una set-
timana e spesso devo sdraiarmi, perché non
riesco a star seduta. L’unico sollievo me lo dà Il consiglio del medico
applicare del ghiaccio. Vi chiedo un aiuto...

Flavia, Bologna
Tra i rimedi naturali utili, ti suggerisco l’impiego
del gemmoderivato di ippocastano (Aesculus
hippocastanum), che esercita un’azione protet-
tiva vascolare e venotonica: assumine 50 gocce
Ippocastano al giorno, in acqua. In alternativa, sono utili gli
integratori a base di Ruscus aculeatus, che svol-
gono una funzione protettiva sul piccolo circolo:
la pianta ha azione antinfiammatoria e astrin-
gente (diminuisce il gonfiore). Per il loro impiego
attieniti alle indicazioni del prodotto prescelto.
■ Localmente si possono usare pomate ad azio-
ne antinfiammatoria a base di amamelide, i cui
estratti hanno proprietà flebotoniche e astrin-
genti e svolgono un’attività vasocostrittrice, an-
tinfiammatoria e analgesica.
■ I fiori di camomilla esercitano effetti leniti-
vi e antinfiammatori: puoi impiegarne l’infuso
freddo per semicupi a livello locale.

18 ■
Lombalgia post trasloco: ecco i rimedi adatti
B uongiorno dottoressa Molina,
chiedo il suo consiglio per un dolo-
re lombare che mi è venuto dopo un trasloco.
Anche se ho cercato di stare attenta, ho
sollevato pesi, scatoloni, fatto mano-
vre che di solito non compio… Mi
è venuto un dolore fisso alla parte
bassa della schiena che mi rende
difficoltoso anche stare seduta.
Vorrei un aiuto naturale. Grazie.
Laura,Viterbo
■ IL CONSIGLIO DEL MEDICO
Al primo insorgere del disturbo (unitamente al
riposo) potrebbe essere indicata l’applicazione
Arnica di pomate a base di arnica. A manifesta-
zione conclamata si può applicare un
unguento a base di artiglio del diavolo,
che ha un’azione analgesica e antin-
fiammatoria. Potrebbe essere indica-
to anche il gemmoderivato di Ribes
nigrum, per la sua spiccata azione
antinfiammatoria. La posologia è di
40 gocce in acqua, prima di colazione.

In caso di bruxismo
le gocce di tiglio aiutano
Tiglio

G entili esperti, mi si stan-

no rovinando i denti a
causa del bruxismo, diagnosticato dal
dentista. È un periodo per me molto stres-
sante sul lavoro, ma anche a casa, dove
devo occuparmi di una serie di problemi
di non facile soluzione. Non riesco a cam-
biare le cose e intanto i denti si usurano.
Potete darmi un consiglio naturale?

Mara, Lucca
I rimedi consigliati

C
ara Mara, il bruxismo, che determina lo sfre-
gamento tra i denti, può comportare anche
disturbi legati a un’eccessiva sensibilità denta-
le per una perdita dello smalto della corona, ma
anche dolori a livello dell’articolazione temporo-
mandibolare e mal di testa. Le cause, come nel tuo
caso, possono comprendere ansia, stress, ma anche
malocclusioni dentali. Per ovviare al problema si può
ricorrere all’utilizzo di un bite, un apparecchio in
gomma che viene preparato dal dentista e che viene
portato perlopiù la notte.
Visto il periodo particolarmente faticoso
e stressante che ci descrivi, potrebbe qui
essere consigliato il gemmoderivato di tiglio
(Tilia tomentosa): prendine 10 gocce dilu-
ite in acqua prima di coricarti. Se durante
il giorno dovesse comparire una spiccata ten-
denza al serramento, prendine altre 10 gocce
al mattino. L’attività fisica, svolta regolarmen-
te, può essere di grande aiuto per mitigare le
tensioni e favorire il rilassamento: prendila in
considerazione.

AGOSTO 2023 ■ 19
Curati insieme a noi
Risponde il prof. Emilio Minelli
Esperto di Medicina Integrata Centrata sulla Persona
Scrivi a salutenaturale@riza.it

Per i cali di pressione

eleuterococco e rosmarino
HANNO UN’AZIONE TONIFICANTE
E SERVONO A RIEQUILIBRARE
I VALORI PRESSORI, EVITANDO
CAPOGIRI E PERDITA DI FORZE

C
ara Patrizia, la pressione arteriosa, se vogliamo
darne una definizione, corrisponde alla forza
che il cuore esercita per far circolare il sangue
nel corpo. I valori pressori sono molto variabili da
persona a persona, anche in assenza di patologie
o disfunzioni. La pressione si definisce bassa quan-
do i suoi valori corrispondono a circa 90mm/hg
(la massima) e 60 (la minima). In questo range si
può ancora parlare di pressione bassa fisiologica;
valori pressori inferiori sono considerati severi e
vanno trattati, perché potenzialmente pericolosi.
Una pressione tendenzialmente bassa può essere
considerata, come detto, fisiologica, tuttavia l’ipoten-
sione merita approfondimenti diagnostici, secondo
la valutazione del medico. Le cause di ipotensione
possono infatti essere molteplici e variano da una
banale disidratazione a disturbi più seri. Tra le cause

G entile dottore buongiorno. Ho
da sempre la pressione un po’
bassa, e non me ne sono mai preoccupata
perché so che è più pericolosa la pressione
alta. Ora con il caldo però lo vivo come un
problema, mi sento senza forze. A volte poi
mi sembra di avere dei veri e propri cali di
pressione, sento dei ronzii, mi devo sedere, per-
cepisco la luce come se fosse più intensa...
Cosa potrei fare? La medicina naturale può
aiutarmi? Grazie.
Patrizia, Asti
meno gravi di cali improvvisi della pressione c’è un
cambio repentino della postura (tipicamente quan-
do si passa dalla posizione sdraiata a quella eretta);
altro calo pressorio “banale” è la cosiddetta ipoten-
sione “postprandiale” che segue appunto ai pasti: si
ha in questi casi un afflusso importante di sangue
agli organi digestivi e conseguentemente una minore
irrorazione del resto del corpo e dei diversi organi,
con abbassamento della pressione sistemica. C’è poi
la cosiddetta ipotensione “neuromediata” che com-
pare quando si sta per troppo tempo in piedi. Infine,
l’alcol e alcuni farmaci possono ridurre notevolmen-
te la pressione, in particolare i medicinali contro
l’ansia e la depressione, i diuretici, gli antipertensivi

20 ■
 SÌ A SPINACI, ZUCCHINE E CEREALI INTEGRALI
Alcune abitudini quotidiane, soprattutto in ambito alimentare, possono es-
sere utili per mantenere stabile la pressione, evitando cali eccessivi. Oltre ad
evitare l’alcol, la scelta dei cibi deve poi ricadere sulle verdure a foglia verde,
che permettono di recuperare minerali importanti per la regolazione della
pressione arteriosa, come ferro, calcio, magnesio e potassio; ottimo ad
esempio un piatto di spinaci conditi con succo di limone, che apportano
ferro e vitamina C.Anche le zucchine sostengono, grazie al loro apporto
di manganese, le funzioni metaboliche e l’attività cardiaca e pressoria;
contengono inoltre potassio, che regola l’equilibrio idrico nell’organismo,
aumentando la presenza di liquidi e quindi il tono pressorio e inoltre
rende più efficiente il tono cardiaco e la contrattilità dei vasi sanguigni,
migliorando anche per questo il valore pressorio. Ottimi poi i cereali integrali,
che oltre a fornire zuccheri a lento rilascio, importanti per avere energia sempre
disponibile, apportano minerali preziosi (manganese, magnesio, fosforo) e vitamine del gruppo B, le
quali svolgono un ruolo cruciale nei processi metabolici necessari per produrre energia.

in generale e alcuni antidolorifici. Quando arriva Il consiglio del medico

l’estate poi, e qui giungiamo al “nodo” indicato dalla
nostra lettrice, è fisiologico che si vada incontro a In caso di pressione bassa, per alleviare la
una maggiore dilatazione dei vasi sanguigni, legata stanchezza che può derivarne, ti consiglio di
alle alte temperature, e che questo comporti un ul- utilizzare alcuni estratti di piante adattogene
teriore abbassamento della pressione in soggetti già ed energizzanti. È utile l’eleuterococco. Nella
predisposti. Una maggiore sudorazione e i processi sua radice si concentra un ricco fitocomplesso
messi in atto dall’organismo per disperdere il calore capace di esercitare sull’organismo un’azione
possono portare a un ulteriore abbassamento della fortificante; combatte l’affaticamento e mi-
pressione. gliora le prestazioni fisiche e mentali, spesso
ridotte in caso di pressione bassa. Puoi as-
Le conseguenze da evitare sumerlo in capsule di estratto secco, una al
Anche la pressione bassa dovuta a cause non pato- giorno, al mattino. Prendilo per un ciclo di
logiche non va sottovalutata, perché comporta uno 4 settimane eventualmente ripetibile dopo
scarso afflusso di sangue al cervello e pertanto può un periodo di astensione. In alternativa puoi
portare anche a cadute e svenimenti. I sintomi ricorrere al ginseng, che ha un’azione più im-
invece meno gravi e molto più comuni di ipo- mediata ed è utile perché oltre a ridurre la
tensione sono costituiti da vista appannata, stanchezza dovuta alla pressione bassa, mi-
vertigini, senso di “stordimento”, gliora il metabolismo degli zuccheri, favorendo
nausea, sonnolenza e sensa- l’approvvigionamento energetico con la dieta.
zione di debolezza.Va detto
infine che la pressione ■ È utile bere, durante il giorno, un
bassa assume diversa infuso (anche freddo) di rosmarino,
rilevanza clinica a se- pianta con proprietà toniche e sti-
conda delle caratte- molanti. Anche un infuso a base di
ristiche nel sogget- equiseto, ricco di silicio e calcio, è
to che ne è colpito: utile per il tono dei vasi sanguigni e
bambini, anziani e persone i valori pressori. Entrambe le bevan-
con patologie già acclara- de si preparano con un cucchiaino
te sono infatti più soggetti a della pianta essiccata in una tazza
complicanze e pertanto in essi d’acqua calda, lasciata in infusione
questa condizione va valutata con per 5 minuti.
più attenzione.
Eleuterococco
AGOSTO 2023 ■ 21
Curati insieme a noi
Risponde il prof. Emilio Minelli
Esperto di Medicina Integrata Centrata sulla Persona
Scrivi a salutenaturale@riza.it

Gastrite da farmaci?
Liquirizia e succo d’aloe
ASSOCIA A QUESTI RIMEDI ANCHE UNA TISANA PREPARATA
CON MELISSA E PASSIFLORA E, A TAVOLA, CAROTE E BANANE

C
ara Elisa, il quadro che ci porti mostra la pre-
senza di sintomi da infiammazione di origine
G entile dottore buongiorno. Ho
avuto un’influenza degenerata
in bronchite e ho dovuto prendere molti me-
virale e di origine batterica, che spiega la ragio-
ne per cui il tuo dottore ha prescritto anche degli
antibiotici, che servono a contrastare un’infezio-
dicinali, tra cui antibiotici e antinfiammatori,
ne batterica, mentre sono inutili se l’origine della
perché avevo anche dolori e all’inizio febbre.
malattia è solo virale. Certamente l’assunzione di
Ora ho bruciori di stomaco e difficoltà dige-
farmaci in maniera mista può determinare un qua-
stive, secondo il medico ho probabilmente una
dro di gastrite. In queste situazioni, e il consiglio
gastrite da farmaci.Vorrei sapere se posso fare
può valere per il futuro, sarebbe utile proteggere
una cura naturale per rimettere a posto lo
lo stomaco con l’assunzione di protettori naturali
stomaco e mandar via l’infiammazione e il
come l’alginato di sodio e altri derivati da estratti
dolore gastrico. Grazie per i vostri consigli.
di alghe che come molte mucillagini, proteggono le
pareti gastriche. In effetti è indispensabile, quando
Elisa, Latina
ci si ammala, fare attenzione non solo alla febbre

Il consiglio del medico

In caso di gastrite si è dimostrata efficace la

liquirizia. Puoi masticarne i bastoncini, al na-
turale. La liquirizia ha un’importante azione
emolliente, lenitiva e sfiammante che allevia
direttamente i bruciori di stomaco.Va prestata
attenzione però ai rialzi pressori, comuni, in
persone predisposte, anche a seguito dell’im-
piego di piccole quantità della radice. Esisto-
no però integratori deglicirrizinati, ovvero
senza il principio attivo che alza la pressione.
Consulta comunque il tuo medico, prima di
assumerla, anche se hai problemi al fegato.

22 ■

e all’influenza in sé, ma anche alla protezione di
altri apparati, come quello gastrico, attraverso la
corretta alimentazione e la giusta idratazione. Senza
queste precauzioni è molto facile ritrovarsi con
una gastrite influenzale. Senza dimenticare che l’in-
fluenza di per sé può dare un’infiammazione virale
dell’apparato gastro-enterico.
I medicinali che danno problemi
La gastrite da farmaci è purtroppo un disturbo
sempre più diffuso e va di pari passo con il ricorso,
e spesso l’abuso, di medicinali che hanno un’azione
gastrolesiva. Uno dei più noti principi attivi pro-
blematici per lo stomaco è l’acido acetilsalicilico
(usato come analgesico e antinfiammatorio), che
indebolisce la barriera difensiva gastrica, riducendo
le prostaglandine, sostanze protettive della muco-
sa. Effetti gastrolesivi si riconoscono anche ai Fans
(farmaci antinfiammatori non steroidei), come ni-
mesulide, diclofenac, ketoprofene e ibuprofene. La
loro azione danneggia tanto la mucosa, quanto la
microcircolazione dello stomaco. Questi farmaci
vanno assunti sempre a stomaco pieno o chieden-
do al medico la prescrizione di gastroprotettori, se
si devono prendere per lunghi periodi.
Succo d’aloe Liquirizia
■ Utile per proteggere le mucose dello stomaco
è l’aloe vera, adatta per un impiego prolungato.
L’aloe ha un’azione antinfiammatoria che va
a beneficio dell’intero apparato gastrico, inol-
te agisce anche sulla mucosa, favorendone la
guarigione, se irritata dall’azione corrosiva dei
succhi gastrici. Assumi 2-3 cucchiai di succo di
aloe vera prima dei pasti, scegliendo un prodot-
to puro al 100%.
■ Efficace, in alternativa, può essere l’assunzio-
ne di argilla verde ventilata, che ha anch’essa
AIUTA LO STOMACO
CON GLI ALIMENTI GIUSTI
A livello alimentare possiamo fare molto per
aiutare il nostro stomaco, soprattutto quan-
do sta male. È utile, ad esempio, consumare
carote, cotte o crude, che apportano betaca-
rotene, una sostanza che il corpo trasforma in
vitamina A. Questa è la stessa vitamina che fa
bene alla pelle e che ha un’azione di contrasto
ai danni dei radicali liberi che l’infiammazione
produce in maggior quantità e che danneggia-
no la mucosa. Condisci sempre le carote con
un filo di olio extravergine d’oliva, aumenterai
l’assimilazione del betacarotene.Altro alimen-
to amico sono le banane, già utilizzate come
cura dai medici indiani quando devono curare
le ulcere. Anche la medicina occidentale ne
ha confermata l’utilità: le banane favoriscono
la rigenerazione delle pareti dello stomaco, e
contrastano il bruciore dovuto all’aggressivi-
tà dei succhi gastrici. Evita invece, nella fase
acuta del disturbo, caffè, tè, bibite gassate,
spezie, formaggi stagionati, carni grasse e
conservate, tutte sostanze che invece irri-
tano le pareti dello stomaco.
Passiflora
una preziosa attività gastroprotettrice e un’a-
zione tampone nei confronti dell’acidità gastri-
ca: se ne prende un cucchiaino dopo i pasti,
con acqua.
■ Si può poi assumere due volte al giorno una
tisana fatta con un cucchiaino di passiflora e
melissa, miscelate in parti uguali. In commercio
trovi prodotti, in compresse, che uniscono gli in-
gredienti che ti abbiamo suggerito: sono a base
di sodio alginato, liquirizia e melissa. Per il loro
impiego attieniti alle indicazioni del medico.
AGOSTO 2023 ■ 23
Curati insieme a noi
Risponde il dott. Vincenzo Ventura
Medico chirurgo esperto in omeopatia e agopuntura
Scrivi a salutenaturale@riza.it

Olio di borragine
contro i fibroadenomi
È RICCO DI ACIDI GRASSI DALL’AZIONE ANTINFIAMMATORIA E PUÒ ESSERE
AFFIANCATO ALL’AGNOCASTO PER CONTRASTARE IL DOLORE AL SENO

G entile dottore buongiorno. Ho
39 anni e mi sono stati dia-
gnosticati dei fibroadenomi al seno sinistro.
Si sentono al tatto e mi provocano dolore al
seno nei giorni immediatamente precedenti al
ciclo e poi durante il ciclo stesso. Per ora non
si considera di asportarli perché non sono di
grosse dimensioni, vanno solo monitorati. Io
vorrei sapere se la medicina naturale potreb-
be aiutarmi a ridurli o ad alleviare l’indolenzi-
mento al seno quando sono vicina al periodo
mestruale. Grazie per la sua risposta.
Martina, Como
Borragine
Dai semi di
questa pianta
si ricava un
olio utile al
benessere
femminile
I
l fibroadenoma al seno è un tumore beni-
gno che colpisce molte giovani donne. La sua
diagnosi viene solitamente effettuata tramite
ecografia, che consente di distinguere questa condi-
zione da altre patologie mammarie. Un primo passo
per migliorare la situazione è adottare una dieta
sana, che includa cibi come frutta fresca, verdure a
foglia e tè verde, ricco di antiossidanti.Al contrario
è da evitare il consumo di carne rossa e dolci.
Il consiglio del medico
La fitoterapia consiglia olio di borragine o di eno-
tera, entrambi ricchi di acidi grassi antinfiamma-
tera
tori: 3 g al giorno (si trovano in perle; leggi sulla
confezione il contenuto in grammi di ogni perla).
■ È consigliato, su parere del medico, anche
ancheVitex
agnus-castus, l’agnocasto, che regola gli ormoni
agnus-castus
femminili e aiuta a ridurre i fibroadenomi: se
ne suggeriscono 20-40 mg di estratto al giorno.
■ Per quanto riguarda i rimedi omeopatici, Co-
nium maculatum è consigliato per i fibroadeno-
mi mammari compatti e dolorosi al tocco o con
la pressione. Calcarea fluorica può essere utile
per i fibroadenomi mammari induriti, poiché può
ridurre la rigidità e favorire la flessibilità del tes-
suto. Phytolacca decandra è indicata quando
il dolore si irradia alle braccia o ai capezzoli.
Infine,Thuja occidentalis può essere utile per le
donne con cisti e tumori benigni in altre parti del
corpo. La posologia di questi rimedi è sempre di
5 granuli alla 9 CH, almeno due volte al giorno.

24 ■
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Curati insieme a noi
Risponde Daniela Migliorati
Naturopata esperta in floriterapia
Scrivi a salutenaturale@riza.it
Mononucleosi e stanchezza:
associa Tamarix e rodiola
RECUPERA LE ENERGIE GRAZIE A UNA COPPIA
DI ESTRATTI NATURALI CHE AIUTANO IL CORPO
E RINFORZANO IL SISTEMA IMMUNITARIO
Tamarix
gallica
B uongiorno, sono Sabrina, ho
40 anni. Da un po’ di tempo
mi sentivo stanca, e lo attribuivo al grande
impegno richiesto dalla cura dei miei due
bambini. Poi sono comparsi dei linfonodi
ingrossati e ho fatto tutti i controlli richie-
sti dal medico. Alla fine la diagnosi è stata:
mononucleosi! Il medico mi ha prescritto
tanto riposo, che per me non è facilissimo,
e null’altro. La medicina naturale può aiu-
tarmi a guarire e a sentirmi meno stanca?
Sabrina, Milano
26 ■
C
ara Sabrina, in effetti il virus della mononucleosi
si è dimostrato resistente agli antivirali e in
genere la guarigione avviene spontaneamente,
ma la fase di astenia che l’accompagna può durare
davvero a lungo! Non scoraggiarti, sono tanti i rime-
di naturali che riducono i tempi di ripresa. La strate-
gia consiste nel rafforzare un sistema immunitario,
fiaccato anche dal non esserti presa cura di bisogni
e desideri personali per accudire quelli altrui. Sarà
fondamentale sostenere un organo silente come
la milza, alacre sentinella contro gli agenti patogeni
e principale spazzina dei globuli rossi deteriorati,
oltre a contribuire alla formazione di nuovi linfociti
e piastrine. È lei la tua alleata nelle sfibranti “battaglie
quotidiane”.
I consigli della naturopata
Sostieni la milza con il gemmoderivato di Ta-
marix gallica, ovvero tamerice, rimedio stimo-
lante dell’emopoiesi e della funzione scaven-
ger della milza contro i residui del virus (della
mononucleosi).Assumine 60 gocce in poca ac-
qua mattina e sera per 3 settimane insieme a
rodiola (Rhodiola rosea), che ti permetterà di
recuperare rapidamente la forza fisica. Prendi
quest’ultima in capsule, a colazione e a pran-
zo, nelle dosi indicate in confezione.
■ Bevi acqua “rafforzata” con succo fresco di
limone, ricco in vitamina C, e consuma frutta
fresca per reintegrare sali minerali e vitamine.
ISROC OEDIV AZIR
I CORSI ONLINE DI RIZA
Scopri il nuovo
COME SMETTERE
Condotto dal dottor Vittorio Caprioglio,
medico, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto Riza
Imparare a star bene, qualunque cosa accada, è l’aspirazione più grande di tutti noi.
Ma come tenere a bada i nostri stati d’animo quando abbiamo un problema, quando i ricordi,
i rancori, le insicurezze, le paure ci destabilizzano? In quei momenti vediamo la nostra vita
come un percorso irto di ostacoli, di complicazioni che non sappiamo come affrontare.
Eppure la soluzione è li, davanti a noi, anzi per meglio dire dentro di noi:
ma non conoscendo i codici della psiche spesso fatichiamo a trovarla.

CHE COS’È
Questo videocorso, condotto dal dottor Vittorio Caprioglio, medico e psicoterapeuta,
è la risposta alle nostre difficoltà esistenziali. L’autore ci insegna che le nostre sofferenze
derivano unicamente da noi stessi e non dagli altri o da fattori esterni e
che non sono la conseguenza di ciò che ci è accaduto, ma sono frutto di
errori di impostazione che commettiamo di continuo.
Rivederli però è facile, basta apprendere alcune regole fondamentali
e possiamo tornare rapidamente a stare bene.

Allora, trova un luogo tranquillo e comincia il tuo percorso

con il videocorso “Come smettere di soffrire”. Vittorio Caprioglio
ti accompagnerà in questo tragitto indicandoti la strada più adatta
per tornare a sentirti meglio e prendere le distanze dai problemi
e dai troppi pensieri che affollano la nostra esistenza.

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 GRANDE NOVITÀ
videocorso
DI SOFFRIRE
Il videocorso è strutturato in 9 lezioni
Ogni lezione ha una parte teorica e una parte pratica con esercizi di rilassamento guidati
dal Dr. Caprioglio. Ogni lezione è corredata da un testo scaricabile e stampabile. Una volta acquistate,
le lezioni saranno tue per sempre e potrai guardarle tutte le volte che vorrai.

Presentazione Come si fa nella vita a stare bene

Lezione 1 Come stare con se stessi
Lezione 2 Vivere bene senza ricordi
Lezione 3 I traumi emotivi
Lezione 4 Non tormentarti
Lezione 5 La tua immagine guida
Lezione 6 Le azioni quotidiane
Lezione 7 La consapevolezza di sé
Lezione 8 Costruire una mente libera
Lezione 9 Superare i problemi

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L’ENERGIA DEL MESE

La natura ci invita
al risparmio energetico
APPLICHIAMO I PRINCIPI DELL’ECOLOGIA
ANCHE AL NOSTRO CORPO:
EVITIAMO DI DISPERDERE LE NOSTRE
FORZE, RIDUCIAMO GLI “INQUINANTI”
ORGANICI E RALLENTIAMO I RITMI

Tea tree oil

Utile per un massaggio
contro le otiti estive.

COSA DEVI FARE ADESSO

La natura stessa e il sole con la sua forza, nel mese che è il simbolo dell’estate, invitano
a rallentare i ritmi. In periodi di clima incerto, l’invito vale comunque. Ecco come fare.
■ Iniziamo, come sempre, da un intervento di depurazione che è anche da intendersi come riduzione dei
focolai infiammatori: in questo ci aiuta la bromelina
bromelina, ottenuta dal gambo dell’ananas.
■ Questo è il periodo del girasole e di questo simbolo estivo sfruttiamo i semi, fonte di grassi buoni
utili per darci energia e per favorire la salute del cuore.
■ Hai bisogno davvero di riposarti? La floriterapia consiglia Vine,, il rimedio floreale ottenuto
dalla vite che, favorendo il relax, ti libera dallo stress accumulato durante l’anno.
■ Pensiamo poi alle nostre orecchie,, che dobbiamo proteggere da colpi d’aria, otiti dovute
all’acqua di mare o della piscina, ma anche dai danni dovuti all’uso scorretto degli auricolari.

30 ■
 Ginkgo biloba
Migliora la circolazione
e protegge il tuo udito.

Il girasole
Ti dà acidi grassi buoni
amici del cuore.

Vine
Favorisce il riposo
e il recupero delle forze.

Bromelina dell’ananas
Riduce la ritenzione dei liquidi
e le infiammazioni articolari.

AGOSTO 2023 ■ 31
 L’ENERGIA DEL MESE
Aria aperta, sole e riposo:
queste le medicine di agosto
I l mese di agosto, anche nelle tradizioni antiche,
era deputato al riposo. La consuetudine risale agli
antichi Romani e all’istituzione delle feriae Augusti,
il riposo di Augusto, un periodo di astensione dal
lavoro voluto dall’imperatore Ottaviano Augusto. Ma
anche nel mondo contadino l’ottavo mese dell’anno
segnava la tregua dalla fatica nei campi, conclusasi
ormai la raccolta del grano. Il riposo è un’autentica
necessità per il corpo, che sfrutta il rallentamen-
Il sole
Ci fa produrre tanta vitamina D,
ma tramonta sempre prima
I raggi del sole adesso hanno un’inclinazione e un’in-
tensità utili a stimolare la produzione, da parte della
pelle di vitamina D: facciamone scorta per i mesi in-
vernali. Ma il nostro astro sta iniziando la sua ritirata,
le serate si fanno buie un po’ prima e dal primo alla
fine del mese avremo perso 74 minuti di sole. E infatti
un vecchio proverbio sentenziava: a San Bartolomeo
(24 agosto) attacca la lucerna ai travi.
32 ■
to dei ritmi per aggiustare, riparare, rigenerare. Se
questo è il mese delle ferie, utilizziamolo evitando
di sfinirci per vedere mille cose. Anche se dovessi-
mo continuare a lavorare creiamo momenti di relax
per recuperare le nostre energie. Produrremo così
un abbassamento dei livelli di cortisolo, l’ormone
dello stress, e questo, abbinato all’azione benefica
del sole e dello stare nella natura, consentirà al
nostro organismo di ritrovare il proprio equilibrio.
Utilizziamo aria aperta, sole e riposo come fossero
autentiche medicine, da assumere per tutto il
mese. Perché adesso possiamo iniziare a
“costruire” quella forza immunitaria
che ci sarà utile per tutto l’anno.
La luna
Quella piena ci sarà due volte e
dal 16 favorisce i buoni propositi
Il mese si apre e si chiude con la luna piena, che
vedremo il primo di agosto alle 20.32 e poi il 31 alle
3.36. Si tratta di due lune che risulteranno partico-
larmente “grandi” e luminose. È questa la luna dello
storione, pesce che i nativi americani trovavano in
abbondanza nei laghi. La luna nuova cadrà invece il
16 agosto e la successiva luna crescente è propizia
per i buoni propositi.
 Gli alleati per la tua salute
Riduzione di ristagni, tossine e infiammazioni, vitamine ricostituenti
e rimedi per aiutare il nostro sistema nervoso: questi i nostri bisogni.
Per cogliere il meglio della stagione estiva, per met- e poi nutrienti utili a rinforzare l’organismo da ri-
terci in linea con l’energia della natura, possiamo cavare dal fiore che, per eccellenza, associamo a
contare su alcuni alleati “di stagione”, che sono stati questo periodo; infine un rimedio floreale per agire
selezionati per soddisfare quelli che sono i bisogni anche sulla dimensione psichica, che non solo non
del nostro organismo adesso. Un recupero della leg- è staccata da quella fisica, ma va tenuta nella giusta
gerezza, da conquistare attraverso una depurazione considerazione se si desidera che il periodo delle
estiva che elimini tossine, infiammazioni e ristagni ferie sia davvero utile.

IL SUPER INTEGRATORE LA PIANTA AMICA IL FIORE DI BACH

La bromelina Il girasole Vine

Via dolori e ristagni Prendi la forza dei semi Per un autentico riposo
Dal gambo dell’ananas I semi di girasole, da Se ti risulta difficile staccare,
si ottiene un principio consumare così o in forma di se hai bisogno di riposo,
attivo drenante e anche olio, sono una ricarica la floriterapia consiglia
antinfiammatorio. utile al cuore. il fiore della vite.

La natura Nel corpo

È il tempo in cui i giovani rami
degli alberi formano il legno
Il nome del mese di agosto è anche all’origine del
termine agostamento, parola che indica il processo
al quale vanno incontro, proprio nei mesi estivi, i rami
più giovani degli alberi, che diventano via via di legno
sempre più duro, aumentando la loro durezza e con-
sistenza. Prendiamo esempio dalla natura e diamo
concretezza a progetti che nei mesi precedenti ave-
vamo solo abbozzato.
Acqua e aria condizionata
possono minacciare le orecchie
Ci preoccupiamo di loro solo quando fanno male.
Le orecchie meriterebbero invece un po’ più di
attenzione e l’estate è il momento giusto
per darla loro. Acqua, colpi d’aria e
l’uso continuo degli auricolari pos-
sono causare infiammazioni e otiti.
Ecco le buone pratiche e i rimedi
per fare prevenzione.

AGOSTO 2023 ■ 33
 L’ENERGIA DEL MESE

IL SUPER INTEGRATORE

Ritenzione o dolori articolari?

Conta sulla bromelina
TENDI A TRATTENERE I LIQUIDI,
LE PASSEGGIATE E LO SPORT
TI INFIAMMANO LE GINOCCHIA?
DALL’ANANAS L’AIUTO GIUSTO

L
a bromelina è il principio attivo che
si ottiene dall’ananas, uno dei frut-
ti che può essere preso a simbolo
dell’estate. E proprio la bromelina è utile
adesso per contrastare alcuni dei disturbi
ricorrenti in questo periodo che, seppur
di natura diversa, trovano in questa so-
stanza una risposta comune.
Ritenzione idrica, gambe gonfie, ma anche
dolori articolari che emergono quando,
dopo mesi di inattività, ci si rimette in
moto, con nuotate al mare o passeggiate
in montagna: la bromelina serve a tutto
questo. E la sua efficacia è legata soprat-
tutto alla capacità di eliminare i liquidi
(e anche gli acidi urici, che aumentano il
dolore articolare), riducendo al tempo
stesso l’infiammazione.

Depura i tessuti
L’utilità di questa sua azione antinfiamma-
toria e depurativa, se è immediatamente
COME SI ASSUME
chiara quando parliamo di mal di ginoc-
chia, di anche o di spalle, è meno evidente In capsule o in forma fluida
quando si considera la ritenzione. Invece
la tendenza a trattenere liquidi è uno dei Non basta mangiare ananas per assicurarsi la
meccanismi di compensazione che il no- bromelina. Questa sostanza infatti è presente so-
stro organismo mette in campo quando prattutto nel gambo, che in ambito alimentare
siamo infiammati a livello generale, ad di solito non viene considerato, perché troppo
esempio se negli ultimi mesi abbiamo fibroso per essere consumato. Per la formulazione
mangiato male o siamo stati eccessiva- di integratori, invece, è proprio il gambo che viene
mente sottoposti a stress.

34 ■
 LE SUE ALTRE PROPRIETÀ...
■ Migliora la digestione
L’azione enzimatica della bromelina
sostiene il lavoro dello stomaco
e migliora la digestione.
COME
■ Ti fa perdere peso CURA ANTIAGE l’aterosclerosi
■ Contrasta
Alla bromelina è riconosciuta La bromelina agisce anche ostacolando
Assumi l’auricolaria
anche la capacità di favorire la formazione di placche aterosclerotiche
insieme al magnesio
l’eliminazione del grasso corporeo. che possono causare ictus e infarto.

1Riduce anche il gonfiore addominale

ATTIVA SULL’INTESTINO
Le virtù antinfiammatorie della bromelina vanno
a vantaggio anche dell’intestino. Uno studio
condotto dalla Duke University ha evidenzia-
to che questa sostanza riduce alcune molecole
che sono particolarmente elevate in chi soffre di
malattie infiammatorie intestinali croniche. La bro-
melina consente anche di veder diminuire il gonfiore
e l’irritazione delle pareti intestinali, con un migliora-
mento dei processi digestivi nel loro complesso.
LE ASSOCIAZIONI
CHE LA RENDONO
PIÙ EFFICACE
Con il coenzima Q10
contro le tensioni muscolari
L’azione antinfiammatoria della bromelina in siner-
gia con il coenzima Q10 può essere sfruttata per
contrastare oltre al dolore articolare anche gli stati di
tensione localizzati. Questa coppia, infatti, favorisce il
benessere muscolare. Spesso la si trova associata, con
questa stessa finalità, anche all’estratto di curcuma e
alla boswellia, una resina dall’azione antinfiammatoria.
■ Trovi integratori con bromelina e coenzima
Q10 già associati in farmacia. In genere la
posologia è di ua o due capsule al giorno, da
assumere con acqua.

Con l’ortosiphon
per un drenaggio profondo
Può trattarsi di ritenzione idrica e quindi di un non effi-
ciente lavoro del sistema linfatico, ma le gambe gonfie,
che lo diventano ancora di più con il caldo, possono an-
che essere dovute a un cattivo ritorno venoso. In questi
casi funziona l’associazione tra bromelina e
ortosiphon, una pianta che integra e
sottoposto a lavorazione, per estrarre la brome- potenzia l’azione drenante della
lina, che viene poi proposta in integratori, che bromelina.
possono essere in forma di capsule (di solito per
■ Puoi assumere un in-
il dolore e l’infiammazione articolare) oppure in
tegratore di bromelina e
forma fluida, in stick da bere (per il drenaggio dei
godere delle virtù dell’or-
liquidi corporei e la ritenzione idrica).
tosiphon in forma di infuso,
da bere anche fresco.

AGOSTO 2023 ■ 35
 L’ENERGIA DEL MESE

LA PIANTA AMICA

È la stagione del girasole,

il fiore che fa bene al cuore
AL CENTRO DELLA SUA COROLLA DORATA CI SONO PREZIOSI SEMI,
FONTE DI ACIDI GRASSI E FIBRE PER IL BENESSERE CARDIOVASCOLARE

S
cegli una pianta, una sola, che parli della so-
larità e vivacità dell’estate, ne vesta i colori e
l’allegria… e il girasole sarà il primo a venire in
mente. Si potrebbe riconoscerlo già in Ovidio, che
narra della suggestiva metamorfosi della ninfa Clizia:
allontanata dall’amato Apollo-Sole, si fa sì indolente
da radicare lentamente a terra, mentre lo sguardo
“non fa che fissare nel suo corso il volto del nume”.
Ma attenzione: Ovidio non nomina il girasole, ai suoi
tempi ancora straniero. Originario del Nord e Cen-
tro America, coltivato e scelto come simbolo del dio
Sole da Maya e Aztechi già qualche millennio prima
di Cristo, arrivò in Europa solo nei primi decenni del
‘500 proprio per mano dei colonizzatori spagnoli.
Ciò che ben espresse Ovidio in quel girar degli occhi
è invece l’eliotropismo, la sensibilità cioè di certe
piante nel volteggiare durante il giorno da levante a
ponente seguendo il transito del sole. E già che ci sia-
mo, scansiamo un altro equivoco: l’Heliantus annuus
compie la roteante danza finché giovane e in boccio
allorché il fiore aperto si fissa a Est, onorando l’alba
per il resto della sua vita. Questo fiore (anthos) del
IL MIX DELLA SERENITÀ sole (helios) ha un’eleganza tutta sua nello svettare

I semi di girasole sono una fonte di acidi grassi be-

nefici per il cuore, ma anche di triptofano, precur-
sore della serotonina, e di magnesio che calma
nervi e tensioni muscolari. Uniscili in parti
uguali a pezzetti di mandorle e a qualche
pezzetto di cioccolato extrafondente sbricio-
lato e aggiungi ½ cucchiaino al giorno di questa
miscela allo yogurt bianco o al porridge di avena,
altre fonti importanti di triptofano, come boost
per umore ed energia fisica!

36 ■
 CURIOSITÀ
Impariamo dai nativi
americani a calmare la tosse
sui campi estivi e ogni sua sfruttando il potere emolliente dei di contrastare livelli alti
parte conserva memorie di semi di girasole: fanne sobbollire 50 di colesterolo e con-
usi tradizionali: le foglie era- g in un litro di acqua fino a ridurre tribuire al benessere
no impiegate dai nativi ame- il liquido di 1/3, aggiungi 2 cucchiai dell’apparato cardio-
ricani per curare polmoniti e di miele e spegni. Fai raffreddare vascolare. A differenza
febbri malariche. Gli steli dava- e assumi 2 o 3 cucchiai del dell’olio che se ne ricava,
no una fibra robusta per tessuti mix con acqua. contengono sali minerali e
e cordami (oggi si usano per bio- fibre, emollienti per il tratto
materiali innovativi) e i petali sono intestinale. Naturali o tostati,
invece una buona fonte di betacarotene, rendono sicuramente nutrienti e
flavonoidi e quercetina: freschi o essiccati, puoi gustose pietanze salate o dolci, oltre a
aggiungerli alle insalate come riserva di antiossidanti. ridurne il carico glicemico: un cucchiaino aggiunto
E quell’enorme disco d’oro dell’infiorescenza è tut- alla macedonia della colazione la rende più bilanciata
to un viavai di api. Il girasole è infatti un’eccellente e darà una marcia in più a tutta la giornata! Di faci-
mellifera e dà un miele dal gusto delicato, ottimo lissima reperibilità, l’olio di girasole non dovrebbe
in tisane e dolci. Dopodiché maturano i semi, la mancare nella stagione estiva né in cucina né tra
sua parte oggi più utilizzata, visibili in questo mese i cosmetici. Se vuoi usarlo in entrambi gli ambiti,
nella loro sorprendente e armoniosa disposizione sceglilo per uso alimentare, biologico e spremuto
spiraliforme. I Maya li bollivano per preparare una a freddo, e impiegalo in alternanza all’olio di oliva
bevanda afrodisiaca mentre noi ne apprezziamo il e solo a crudo per non alterare i grassi polinsaturi
contenuto di acido linoleico e di fitosteroli in grado né la vitamina E di cui abbonda.

L’OLIO È UN OTTIMO COSMETICO

La composizione dell’olio di girasole è simile a
quella del film lipidico della pelle, che contribuisce
a mantenere elastica, e gli acidi grassi evitano o
intervengono su rossori o eritemi di media enti-
tà. Non ultimo, la vitamina E è meravigliosa nel
preservare vitalità e struttura della pelle, perché
blocca la formazione di radicali liberi e il danno
ossidativo che ne consegue, in special modo quello
da esposizione a raggi UV. Lo si ritrova spesso
come ingrediente nei cosmetici, ma può essere
usato tale e quale sulla pelle.
Leggero e facilmente penetrante, già da solo funge ■ Il doposole che placa ogni rossore:
da barriera protettiva, trattenendo il giusto grado lavanda vera (20), camomilla romana (10),
di umidità di pelle e capelli e aiuta a evitarne la geranio bourbon (10).
disidratazione, ma è senz’altro meglio come base ■ Il trattamento di bellezza per viso e décolleté:
per creare efficaci e profumate lozioni! Scegli qui carota (10), cisto (7), elicriso (7). Poche gocce alla sera
accanto tra le miscele di oli essenziali pensate ap- massaggiando con rullo di giada o gua sha di quarzo rosa.
positamente per il mese più ardente dell’anno (tra ■ Per il benessere circolatorio delle gambe (varici)
parentesi sono idicate le gocce di olio essenziale e capillari fragili: rosmarino (10), cipresso (10),
da diluire in 100 ml di olio di girasole). lentisco (6), menta piperita (6).

AGOSTO 2023 ■ 37
 L’ENERGIA DEL MESE

IL RIMEDIO FLOREALE

Vine per favorire il relax

e un riposo rigenerante
È LA SOLUZIONE GIUSTA
PER RIUSCIRE A LASCIARTI
ALLE SPALLE LA STANCHEZZA
E IL PESO DELLA ROUTINE LAVORATIVA

I
l paradosso che molti vivono, proprio nel mese delle
vacanze, è quello di non riuscire a riposarsi, dopo
aver tanto desiderato farlo. Soprattutto all’inizio
della vacanza si conserva uno stato di tensione, che può
somatizzarsi in cefalee, dolori muscolari, c’è chi adddi-
rittura si ammala, per un calo delle difese immunitarie.
Di solito a soffrire di questi disturbi sono persone che
tendono a tenere tutto sotto controllo, ad avere una
forma di rigidità che è l’unico modo, per loro, di riuscire
a fare tutto. Sono spesso persone che hanno un ruolo di
IN PRATICA
responsabilità, sul lavoro o in famiglia, difficilmente rie-
scono a stare senza fare nulla e rischiano di organizzarsi
una vacanza ancora più stressante del lavoro, piena di Quattro gocce,
obiettivi, cose da fare e da vedere. quattro volte al giorno
Vine aiuta a ridurre la tensione, che poi è la stessa che,
Puoi assumereVine durante tutta la
dal punto di vista psicosomatico, può anche dare origine a
vacanza, o comunque per tre setti-
ipertensione. Questo rimedio floreale aiuta a rallentare il
mane. Fatti preparare la diluizione
ritmo, a concedersi un riposo ristoratore, alleviando tutti
dal tuo erborista e assumilo nella
quei disturbi che sono acuiti e intensificati dallo stress.
posologia classica di 4 gocce, 4 vol-
te al giorno, lontano dai pasti. Puoi
associarlo a Impatiens, per un
maggior effetto rilassante, se non
LO SAPEVI CHE... riesci a liberarti dalle tensioni e dalle
preoccupazioni neppure in ferie.
Viene usato anche
per l’aterosclerosi
Vine è il rimedio che riequilibra situazioni del sangue trova un limite nella durezza e
in cui una forza interna preme sull’ester- nell’ostruzione dei vasi sanguigni. Vine è
no. Per questo è così indicato per le pro- usato, oltre che per la pressone alta, anche
blematiche cardiovascolari, in cui l’energia in caso di aterosclerosi.

38 ■
 Centro Riza
di Medicina Naturale
MEDICINA
NATURALE
La salute è un capitale prezioso da difendere ogni giorno. Al Centro
Riza di Medicina Naturale proponiamo percorsi di medicina naturale
partendo dalla valutazione dello stato di salute della persona, basata
sulla storia clinica e sull’ascolto del paziente. Ci occupiamo di sostegno
ed equilibrio delle funzioni immunitarie e fisiologiche valutando pos-
sibilità di cura a seconda delle specifiche necessità dell’individuo con
particolare riguardo alla prevenzione. La medicina naturale può essere
di aiuto alla complessità dell’organismo accompagnandosi a volte an-
che a cure già in atto.
Patologie trattate:
Colon irritabile, reumatismi e dolori muscolo scheletrici e osteoartico-
lari, allergie e intolleranze, cefalea, insonnia, ipertensione, stanchezza,
esaurimento, psoriasi, dermatiti, disfunzioni sessuali.
PSICOTERAPIA
Ansia, panico, disistima, depressione... spesso i disagi dipendono da un
nostro comportamento sbagliato, da scelte che non ci appartengono, da
una mentalità che ci condiziona... ne parliamo con uno psicoterapeuta
per far emergere, di noi, un lato nuovo, diverso, originale, affine a ciò
che siamo. Ogni malattia infatti, che abbia caratteristiche organiche o
psichiche, rappresenta il tentativo di liberarci da un modo di essere ormai
superato e inadatto a noi. I colloqui di psicoterapia, in genere a frequenza
settimanale, hanno come finalità il recupero della nostra “unicità” e del
nostro benessere.
INCONTRI CON
RAFFAELE MORELLI
Quelli che chiami difetti possono diventare
i punti di forza della tua unicità.
Incontri di gruppo
Tutti i giovedì dalle ore 17.00
SCOPRIAMO LE NOSTRE RISORSE INTERIORI
Gli incontri terapeutici del giovedì con Raffaele Morelli sono workshop
pratici dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per ritrovare il
benessere interiore. Interagendo direttamente con Raffaele Morelli sarà
possibile ricevere consigli efficaci per affrontare i disagi esistenziali e i
disturbi psicosomatici che a volte ci travolgono. Un approccio unico e
originale, che cambierà per sempre il tuo modo di pensare.
DIMAGRIMENTO
OLISTICO
Tornare in forma, perdere peso e sentirsi bene nel proprio corpo:
abbiamo la strategia giusta per te.
Il Centro Riza ti insegna un nuovo modo di mangiare, capace di farti per-
dere peso in maniera naturale. Il dimagrimento olistico proposto dal Cen-
tro Riza applica un metodo innovativo in tre fasi.
• Viene definito un programma alimentare individuale, sano e bilanciato.
• Si insegnano abbinamenti e tecniche di cucina per aumentare l’apporto
di vitamine e antiossidanti della dieta.
• Segue infine una consulenza per affrontare gli aspetti psicoemotivi del
rapporto con il cibo, decisivi nell’ottenimento del risultato.
Novità
APPARATO DIGERENTE
Il cibo di cui ci nutriamo non ha solo un aspetto materiale, ma è carico di
significati simbolici: insieme a lui, infatti, introduciamo sensazioni, atmosfere,
“pezzi” di mondo, talvolta piacevoli e altre volte sgradevoli. Possiamo, quindi
comprendere come bruciori, reflusso e coliche possono essere espressione
di delusione, rabbia, rancore, aggressività repressa... Il dott. Fiorenzo Besa-
na, medico-psicoterapeuta a indirizzo psicosomatico con una pluridecennale
esperienza, si occupa di curare i pazienti, affetti in particolare da problemi
dell’apparato digerente, aiutandoli a comprendere il senso del proprio distur-
bo e ricorrendo a seconda delle necessità, a terapie farmacologiche classiche
o a rimedi naturali.
Novità
OSTEOPATIA
Il trattamento osteopatico, una terapia manuale adatta a persone di
tutte le età, è utile a risolvere molti tipi di disturbi, in quanto l’osteo-
patia comprende principalmente quattro approcci: muscolo-scheletrico,
craniale, mio-fasciale e viscerale.
Ecco alcuni esempi dei campi in cui può essere applicata.
• Disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico quali lombalgia, cervicalgia,
dorsalgia, dolori agli arti.
• Dolori post traumatici (dopo un infortunio, un intervento chirurgico, un
colpo di frusta ecc..), cefalee muscolo tensive, cicatrici.
• Disturbi gastrointestinali e urogenitali, quali ad esempio reflusso ga-
stroesofageo, sindrome del colon irritabile, dismenorrea, stipsi.
PER
• Disturbi dellaULTERIORI INFORMAZIONI
masticazione, deglutizione, fonazione o respirazione, pro-
E APPUNTAMENTI TELEFONARE
blematiche funzionali del sistema visivo o vestibolare.
AL N. 02 5820793
Centro Riza di Medicina Naturale e Dimagrimento
Olistico - Via Luigi Anelli, 4 - 20122 Milano
e-mail centro@riza.it - www.centro.riza.it -
Dal lunedì al venerdì 9.00-13.00 e 14.00-18.00.
Si riceve anche il sabato.
 L’ENERGIA DEL MESE

COSA CURIAMO AD AGOSTO

Massima attenzione alle orec

COLPI DI VENTO, ARIA CONDIZIONATA, BAGNI IN MARE O IN PISCINA...
SONO TANTE LE SITUAZIONI CHE STRESSANO QUESTI ORGANI DELICATI
■ di Pietro Fornari, medico, psicologo e psicoterapeuta

I
I sole di agosto completa quella grande
espressione di energia che l’estate costitui-
sce nel suo insieme. Siamo nel tempo della
piena attività della natura. Per molti di noi è anche
tempo di vacanza che, spesso, è orientata non al
riposo, ma all’essere attivi, al muoversi, a fare cose
fuori dell’ordinario, non usuali, non quelle della
routine. C’è dunque un’idea di straordinarietà
nella luce intensa e brillante di agosto, così come
nelle cose che si fanno. Una straordinarietà che,
comprensibilmente, può portare anche a degli
eccessi: non ci si tira indietro dal fare cose che
piacciono anche quando si è stanchi, si trascura
il riposo in nome della gioia di vivere. Ecco: l’ec-
cesso, che costituisce lo spirito estivo, ne può
diventare spesso il punto debole a danno di chi
ha un corpo non pronto a questa ondata di vita,
di chi ce l’ha ma in effetti esagera, di chi alterna
troppo bruscamente attività e riposo. In tal senso
l’organismo può dare segni di insofferenza. È il
caso, ad esempio, delle orecchie, che manifestano
con vari sintomi uno stress più generale.

COM’È FATTO
Padiglione Canale uditivo Tromba Coclea
auricolare di Eustachio
L’orecchio si divide in tre parti:
esterna, che va dal padiglione
auricolare fino al canale udi-
tivo esterno che arriva fino al
timpano, e che è deputata alla
raccolta delle onde acustiche
provenienti dall’esterno; media,
che si trova dietro al timpano ed
è collegata con la faringe attra-
verso un canalino chiamato trom-
ba di Eustachio, e che si occupa
di trasformare le onde acustiche Timpano
in suoni percepibili dal cervello;
interna, che è costituita da due
strutture a forma di labirinto e
Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno
che, oltre che alla funzione acusti-
ca, partecipa anche alla funzione
dell’equilibrio. Si tratta, nel suo in- sempre in funzione. Tuttavia molti sintomi talora molto dolorosi (come
sieme, di una struttura in apparen- di noi sanno, per esperienza, che nelle otiti) o fastidiosi (come nelle
za piccola e fragile, ma, in realtà alcuni fattori possono alterarne il sindromi vertiginose), che è bene
essa è molto stabile e, soprattutto, normale funzionamento e/o dare non trascurare.

40 ■

chie in estate
Cosa accade all’orecchio esterno
Tipico problema estivo di questa parte dell’orec-
chio è il colpo di vento o colpo d’aria: finestrino
dell’auto aperto, folate di vento fresco improvviso,
flussi diretti di aria condizionata. Si può manifesta-
re dolore anche molto intenso, dovuto all’irrita-
zione del nervo trigemino. In questi casi, tuttavia,
non vi è alterazione dell’udito, in quanto il timpa-
no non viene coinvolto. L’udito, invece, diminui-
sce quando il cerume già presente nel condotto
uditivo esterno viene smosso da frequenti bagni
al mare o in piscina e si raggruma in tappi che
richiedono l’intervento di un otorino che li tolga
al più presto: sentire di meno da un lato, infatti,
può portare a uno squilibrio della muscolatura
cervicale, con conseguente sensazione di verti-
gine e, talora, di nausea e di cefalea.
I problemi dell’orecchio medio
L’otite media (che tutti chiamiamo normalmente
otite) è una delle evenienze più frequenti d’e-
state. Se d’inverno essa “spopola” soprattutto
nell’infanzia, a causa di batteri tipici della stagio-
ne fredda, d’estate il problema tocca anche gli
adulti ed è sintomo di uno stress dell’organo,
dovuto anche ad attività piacevoli: bagni e tuffi in
mare e in piscina, tanta attività sportiva, riposo
insufficiente. Le difese immunitarie della gola e
del naso diminuiscono e lasciano passare
batteri che possono risalire la tromba
di Eustachio e infettare l’orecchio
medio, producendo dolore, che
richiede terapia antibiotica. A
volte si possono associare ton-
sillite, faringite e/o laringite. È il
segnale che bisogna fermarsi o
rallentare. L’otite, inoltre, insor-
ge anche in chi passa di con-
tinuo da ambienti molto caldi
a molto freddi: anche questo
uno stress che l’orecchio medio
“sente” in modo quasi immediato.
I suoi alleati naturali
I rimedi sono stati scelti con la consulenza
del professor Emilio Minelli.
Gli estratti di Ginkgo biloba, insieme al mirtillo,
migliorano l’irrorazione dell’orecchio; in caso
di colpo di freddo o otite esterna, è possibile
ricorrere all’olio essenziale di Tea tree, per
effettuare un massaggio esterno.
a pag. 42 a pag. 44
Ginkgo biloba Tea tree oil
I disturbi dell’orecchio interno
È dall’orecchio interno che parte uno dei sintomi
più sgradevoli che si possano provare: le vertigini
(o, talora, il semplice senso di instabilità). I piccoli
sassolini, chiamati otoliti, presenti nel labirinto
della zona vestibolare, si spostano in modo ano-
malo e inviano al cervello informazioni distorte
sulla posizione della testa, creando il senso di
vertigine. In questi casi lo stress è più psicologico
che fisico. Da un punto di vista psicosomatico,
questo sintomo rimanda a un vissuto conflittuale:
la persona ha delle esigenze ma deve star dietro
ad altre; oppure ha smesso troppo bruscamente
di lavorare (o troppo bruscamente ha ripre-
so); o ancora sta vivendo un momento
di difficoltà personale e l’estate viene
vissuta come un “dover fare” e un
“dover essere” per i quali non
c’è nessuna voglia. È così che
si sbilancia l’equilibrio. Queste
sindromi vestibolari benigne
che, nella fase acuta, rendono
impossibile stare in piedi e, a volte,
anche seduti, obbligano a fermarsi e
a prendersi cura di sé. Non solo dal
punto di vista sintomatico, ma anche
cercando di fare ciò che si ha veramente
voglia o bisogno di fare.
AGOSTO 2023 ■ 41
 L’ENERGIA DEL MESE
Ginkgo e mirtillo
per proteggere l’udito
SERVE UN CONTROLLO?
Questi i primi segnali
che invitano a indagare
Ma quando è il caso di sospettare un problemi
all’orecchio e sottoporsi a controlli più specifi-
ci, come un test dell’udito? Ecco alcuni segnali.
1. Difficoltà nel seguire quanto ci viene detto se
siamo in contesti rumorosi o ci sono più persone
che parlano contemporaneamente.
2. Incapacità di comprendere completamente le
conversazioni al telefono.
3. Tendenza a perdere parti di dialogo e a farci
ripetere spesso l’inizio o alcune parti delle frasi
che ci sono rivolte; percezione di suoni simili a
borbottii con scarsa definizione del suono.
4. Incapacità di compredere da dove provengono
suoni e rumori dell’ambiente circostante.
5. Tendenza ad alzare sempre un po’ di più il
volume di radio o televisione. Di solito le persone
intorno a noi lo percepiscono come decisamente
alto, mentre a noi sembra giusto.
42 ■
Assicurano una corretta irrorazione
sanguigna dell’orecchio interno e,
grazie alle loro proprietà antiossidanti,
sono anche in grado di contrastare
l’invecchiamento dell’organo
I l nostro orecchio è un delicato congegno co-
stituito di ossa, membrane, cartilagini e nervi,
capace di raccogliere e trasformare le vibrazioni
prodotte dalle onde sonore in impulsi elettrici,
che vengono inviati al nostro cervello, il quale li
interpreta come suoni. È questa una “magia” che
si basa sul corretto funzionamento di strutture
molto diverse tra di loro. Per difendere la buona
funzionalità di quest’organo uno degli interventi
più semplici ed efficaci che possiamo fare è garan-
tire all’orecchio una buona irrorazione sanguigna.
La microcircolazione che serve l’orecchio interno
e le cellule della coclea è quella che ci assicura
un corretto ascolto dei suoni. Tanto stretto è il
legame tra buona circolazione sanguigna e udito
che da un lato problemi di pressione possono
creare senso di ottundimento o ronzii, ma addi-
rittura una perdita dell’udito può essere conside-
rata uno dei segnali di problemi a livello cardiaco.
Ecco perché tra gli estratti naturali più efficaci vi
sono il ginkgo e il mirtillo, spesso consigliati dalla
tradizione fitoterapica per il benessere di cuore,
arterie e capillari. Entrambi, infatti, agiscono sulla
circolazione dell’orecchio e in più hanno proprietà
antiossidanti, che proteggono dall’invecchiamento
le strutture dell’udito. Il ginkgo è stato studiato in
particolare per la sua azione positiva sulla zona
vestibolare, che gestisce anche l’equilibrio, per cui
trova impiego per disturbi legati all’orecchio che
implicano la presenza di vertigini. Spesso a ginkgo e
mirtillo, negli integratori dedicati alla salute dell’o-
recchio, sono affiancati altri estratti naturali con
cui agiscono in sinergia, come galanga e luppolo. Di
frequente sono presenti il magnesio, che ha dimo-
 TECNOLOGIA E SALUTE
Auricolari: cosa c’è da sapere
Uno dei fattori che maggiormente influiscono sul benessere dell’o-
recchio è il rumore. Secondo il Rapporto mondiale sull’udito dell’Or-
ganizzazione mondiale della sanità oltre 1,5 miliardi di persone
attualmente soffrono di un qualche difetto nell’udito (ipoacusia) e
questo numero potrebbe crescere fino a 2,5 miliardi entro il 2050.
Il problema di recente è acuito dall’utilizzo di cuffie e auricolari che
espongono all’ascolto di musica o conversazioni a volume alto, per
lunghi periodi di tempo. Spesso aumentiamo il volume dell’ascolto in cuffia
perché siamo in un ambiente rumoroso, come un mezzo pubblico o una strada, e
questo stressa molto il nostro orecchio. Come fare dunque? Attenzione va posta nell’uso
e nella scelta di cuffie e auricolari. Il volume del cellulare non andrebbe aumentato oltre
il 60% delle possibilità dell’apparecchio. Sono da preferire cuffie da indossare sopra la
testa, perché attutiscono meglio i suoni esterni, oppure è opportuno valutare l’acquisto
di auricolari di nuova generazione, che hanno tra le loro funzioni, quella di escludere i
rumori ambientali, in modo da non rendere necessario alzare il volume. Poiché, però, il
suono è comunque convogliato direttamente nel canale uditivo, è bene fare delle pause
durante la giornata, per consentire all’orecchio di “riposare”.

strato di attenuare fenomeni di acufene, il potassio,
che serve alla trasmissione dell’impulso nervoso
o vitamine del gruppo B. Altre associazioni vir-
tuose sono quelle con estratti dall’azione
rilassante. Lo stress e la tensione musco-
lare, soprattutto a carico di cervicale
e muscoli mandibolari, possono acu-
tizzare gli acufeni. Questi integratori
hanno una diversa posologia, quindi
è bene seguire le indicazioni che si
trovano sulla scatola. In genere si
seguono cicli di cura di tre setti-
mane-un mese, con un periodo di
pausa per poi ripetere il trattamento,
sempre sentendo il parere del pro-
prio medico.
aumenta la nostra risposta immunitaria; pollame,
vongole, ma anche polpo e avena ne sono fonti
affidabili. Alcune ricerche consigliano poi
un’alimentazione ricca di folati, sostanze
che si trovano nei vegetali a foglia. Spi-
naci, songino, rucola, scarola, ma anche
biete, cavolo cappuccio, consuma-
ti in abbondanza e regolarmente,
ridurrebbero del 20% il rischio di
sordità e più in generale, di pro-
blemi a livello uditivo.

Servono zinco e folati

Altro minerale utile è poi lo zinco, che
serve a proteggere l’orecchio da infezioni, perché

IL FOCUS Così il fumo può ridurre la capacità di sentire

La sigaretta aumenta il rischio di perdita dell’udito, per la sua azione ossidante, di danno vascolare
e di ostacolo alla neurotrasmissione dei suoni. L’effetto ototossico (ovvero tossico per l’orecchio) è
esteso al fumo passivo. La buona notizia è che il rischio di danno all’udito scompare in un periodo
relativamente breve dopo aver smesso di fumare.

AGOSTO 2023 ■ 43
 L’ENERGIA DEL MESE

L’olio di Tea tree

per l’otite esterna
È frequente in questo periodo, anche a causa
di ristagni di acqua nel condotto uditivo

Q uella che viene definita come otite esterna è un’in-

fiammazione dell’orecchio esterno, in particolare del
condotto uditivo. È un disturbo causato da microtraumi,
dovuti ad esempio a manovre di pulizia che determinano
abrasioni o alla formazione di un microambiente umido,
dovuto al permanere di acqua nell’orecchio. Si tratta di un
disturbo molto frequente in estate. Può essere presente
un’infezione batterica, fattore che richiede l’intervento
medico, o semplicemente una sensazione di orecchio chiu-
so e dolorante. In questo caso può essere utile un mas-
saggio, esterno, con l’olio essenziale di Tea tree. Quest’olio,
opportunamente diluito (una goccia in un cucchiaino di
olio di mandorle) può essere usato per un massaggio
esterno, che riscalda la parte e ne favorisce lo svuotamen-
to. Può anche essere massaggiato sul padiglione aurico-
lare, per la sua azione antimicrobica e disinfettante, ma è
meglio evitare di introdurlo nel canale uditivo.
Quest’operazione, se necessaria, va valutata
dal medico. A scopo preventivo, invece,
l’oligoterapia consiglia l’associazione
di Manganese-Rame, utili nelle oti-
ti associate anche a raffreddori,
sinusiti e simili. Si usa una fila
sublinguale due o tre volte
a settimana.
LA TECNICA
Fai il massaggio
del padiglione auricolare
Utilizzando l’unguento indicato
con Tea tree e olio di mandorle è
possibile fare un massaggio che
migliora la circolazione dell’orec-
chio e scioglie le tensioni, che po-
trebbero dare origine ad acufeni.
Fai così: intingi le dita nel mix di oli
e inizia a massaggiare il padiglione au-
ricolare, in modo profondo. Utilizzando
poi indice e medio, messi a forma di V,
massaggia la parte anteriore e poste-
riore dell’orecchio, con un movimento
dall’alto al basso.
■

LA PULIZIA

La detersione dell’orecchio si fa limitan-

dosi alla parte esterna, con acqua tie-
pida, un detergente neutro e l’aiuto di
un fazzoletto che deve essere di cotone,
non di carta, per evitare che perda pic-
cole parti all’interno del canale uditivo.
Questo massaggio è utile anche se soffri
di bruxismo, ovvero della tendenza a digri-
gnare i denti durante il sonno, disturbo che
può favorire il presentarsi di ronzii e acufeni.

44 ■
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Q
uando la scienza medica parla dell’acqua
non lascia spazio a fraintendimenti. L’ac-
qua è definita un nutriente essenziale per
la nostra salute. Nutriente al pari dei carboi-
drati o delle proteine, anzi ancor più impor-
tante, perché senza bere resistiamo meno che
senza mangiare. Un recente studio spagnolo
ha passato in rassegna tutte le ragioni per cui
non dovremmo mai soffrire, anche in modo
lieve, di disidratazione. Limitare l’assunzione
di acqua può avere effetti dannosi sulla salute
cardiovascolare influenzando la funzionalità
delle pareti dei vasi sanguigni e il passaggio di
ossigeno e nutrienti. Un’adeguata idratazione,
quindi, è associata a un minor rischio di malat-
tia coronarica mortale. Bere poco, per contro,
favorisce aumento di peso e obesità, influenza
l’indice di massa corporea, l’appetito e l’accu-
mulo di grasso addominale; inoltre, il consumo
IMPARA AD UTILIZZARLA PER IL TUO BENESSERE
■ Le sue funzioni e gli PAG.
effetti della disidratazione
L’acqua svolge mille funzioni nel nostro
48
corpo. Conoscerle ci fa capire quanto
sia importante. Una sua carenza,
anche minima, infatti, ha impor-
tanti conseguenze.
46 ■
di acqua diminuisce il rischio di iperglicemia e
diabete di tipo 2. Anche le capacità cognitive
sono potenziate dalla corretta idratazione e
questo non stupisce, dal momento che il no-
stro cervello è l’organo in cui l’acqua è più
abbondante. Una diminuzione, anche minima,
nell’assunzione di liquidi produce un immedia-
to impatto negativo sulle prestazioni cognitive:
calano infatti attenzione, memoria, capacità di
apprendimento di nuove informazioni e fun-
zioni esecutive, come calcolo e ragionamento
logico. Fortunatamente, è sufficiente tornare
a bere per migliorare le cose, riducendo l’an-
nebbiamento e la confusione mentale.
Bilancio idrico a rischio in estate
Viene chiamato bilancio idrico l’equilibrio tra
l’acqua introdotta e quella persa nel corso di
una giornata. L’uomo, a differenza di altri esseri
■È la cura facile di PAG.
molti dei tuoi disturbi
Stitichezza, cattiva digestione, dolori
50
articolari, stanchezza mentale...
L’acqua, associata ad alcune
piante ed estratti vegetali, è un
aiuto davvero efficace.
acqua
tossine
viventi, non è in grado di immagazzinare acqua
in quantità sufficienti. Il nostro metabolismo
cellulare, infatti, ne produce una minima parte,
che non basta alle nostre necessità. Per que-
sto l’equilibrio tra perdite e assunzione deve
restare costante.
Noi assumiamo acqua soprattutto
attraverso ciò che beviamo e ciò
che mangiamo e la eliminiamo per
mezzo di urine (circa 1300 ml al
giorno), feci (150 ml) con il respi-
ro (350 ml) e attraverso la pelle, sia
come fisiologica evaporazione sia
come sudore vero e proprio.
È opportuno bere almeno otto bicchieri di
acqua al giorno ma, in estate, con le alte tem-
perature, viene incrementata la dispersione
idrica. Il caldo aumenta anche la fatica e ren-
de più corto e rapido il respiro e anche così
ci si disidrata. Ecco perché è bene aggiungere
uno o due ulteriori bicchieri. Fare sport o ese-
guire un lavoro fisicamente impegnativo può
più che raddoppiare le normali perdite idriche.
Anche in questo caso otto bicchieri diven-
tano insufficienti.

■ Fai le acque vegetali PAG.

utili a tutti gli organi
Sono un’idea perfetta per l’estate.
54
Acqua, frutta e verdura insieme
possono sostenere la funzionalità
di reni, colon, fegato o far bene
alla pelle. Ecco le ricette.
 Cosa fa l’acqua
nel nostro organismo
La copertina di Agosto
È INDISPENSABILE PER OGNI SINGOLA FUNZIONE DEL CORPO,
DALLA DIGESTIONE AL MOVIMENTO, DALLE DIFESE AL RESPIRO
C’
è acqua è ovunque, all’interno delle cellule e
fuori da esse, a costituire i cosiddetti liquidi
extracellulari. Ci sono poi funzioni precise di
questo liquido prezioso. Ecco le principali.
È un potente agente detox
L’acqua è l’elemento grazie al quale il nostro
corpo si libera dalle sostanze di scarto prove-
nienti dall’esterno, ma anche degli scarti frutto
dell’attività metabolica.
Regola la temperatura
Grazie all’acqua e al sudore il nostro corpo
mantiene costante la propria temperatura,
che deve restare intorno ai 36 gradi circa.
La sua azione refrigerante è, ovviamente,
nei confronti della temperatura esterna, ma
anche in rapporto ai processi metabolici
che bruciano calorie e generano calore,
che va contenuto.
Alza l’immunità
L’acqua è il costituente prin-
cipale di sistemi di difesa
come il muco, che riveste
le membrane e le mucose
interne, barriere efficaci
nei confronti di virus e
batteri. La pelle stessa è
48 ■
rivestita da un film idrolipidico (fatto appunto
da acqua e grassi) che ci protegge dagli agenti
esterni. È sostanzialmente acqua anche la no-
stra saliva che, oltre ad avviare la digestione,
contrasta la proliferazione di batteri a livello
orale, bloccandoli all’ingresso.
Favorisce l’assimilazione
e il trasporto dei nutrienti
Solo disciolti riusciamo ad assimilare zuccheri,
minerali e aminoacidi, che vengono poi portati
a ogni cellula grazie al sangue, costituito per il
94% proprio da acqua. L’intero processo dige-
stivo non avrebbe luogo senza acqua, necessaria
per l’azione degli enzimi digestivi e della bile.
Ammortizza, protegge e lubrifica
Tutti i “cuscinetti” presenti nel nostro corpo
hanno una composizione acquosa, come le
cartilagini o il liquido cerebrospinale, che
protegge il cervello dalle sollecitazioni
meccaniche dovute al movimento. Il
liquido sinoviale, che consente alle
ossa articolari di scorrere l’una
sull’altra, è fatto d’acqua e que-
sta esercita, anche, un’azione
lubrificante a vantaggio del
tratto respiratorio, di quel-
lo digerente e a livello degli
occhi, con il film lacrimale.
 LA DISIDRATAZIONE
I segnali e cosa accade agli organi
Una volta identificati,
è piuttosto facile comprendere
i segnali di disidratazione
che ci manda il nostro fisico.
Possono manifestarsi
confusione mentale,
stanchezza o sonnolenza,
ma anche fame
e stomaco che brontola
o ancora prurito, pelle che
tende a squamarsi e occhi
che pizzicano. Il colore delle
urine, via via più scuro, è indice
di insufficiente apporto idrico.
Ma cosa accade nel corpo
quando beviamo poco?
La disidratazione lieve
Una riduzione minima, anche solo del 2%, nella soddisfazione delle
nostre esigenze idriche, è subito associata a riduzione delle nostre
capacità. Il metabolismo rallenta e possono comparire irritabilità, mal
di testa e una limitazione delle capacità fisiche, oltre a un aumento
della temperatura corporea e difficoltà nel riposare bene.
Una disidratazione maggiore
Determina un aumento della frequenza respiratoria, affanno, malessere
generale. Il sangue diventa via via più viscoso e il cuore si affatica.
La disidratazione grave
Con una diminuzione del 5% dell’acqua organica compaiono i crampi,
mentre quando si scende al 7% possono arrivare allucinazioni e perdita
di coscienza. Perdite idriche vicine al 20% sono giudicate incompatibili
con la vita.

3 CONDIZIONI IN CUI SI DEVE BERE DI PIÙ

1. SOVRAPPESO 2. STRESS 3.INSONNIA

Chi è sovrappeso ha, ovviamente,
una maggior superficie corporea
e questa aumenta la traspirazione:
anche l’eccesso di grasso innalza la
richiesta metabolica di liquidi, dal
momento che il peso rende tutto
più difficoltoso. Il semplice consu-
mo di pasti abbondanti fa crescere
il bisogno di acqua, che aumenta
ulteriormente se mangiamo cibi
ricchi di sale, se beviamo caffè, tè
o alcolici, bevande che favoriscono
la diuresi.
Un’attenzione particolare alla pro-
pria idratazione dovrebbero porla
poi coloro che hanno una vita molto
stressante. Uno stato di stress pro-
lungato, dal punto di vista metabo-
lico e quindi di richiesta idrica, può
essere paragonato a un’attività fisi-
ca intensa. Gli ormoni dello stress,
il cortisolo ma soprattutto l’aldoste-
rone, condizionano i fluidi corporei
e il livello degli elettroliti. C’è poi da
aggiungere che chi è sotto stress
molto spesso si dimentica di bere.
Se hai il sonno interrotto, se ti ad-
dormenti sul divano e poi vai a letto,
potresti essere disidratato. Lo han-
no dimostrato gli studiosi della Penn
State University che hanno esami-
nato le urine di persone con poche
ore di sonno, trovandole più concen-
trate, come quando si beve poco.
Un riposo disturbato influenzereb-
be la sintesi della vasopressina, or-
mone che regola l’eliminazione dei
liquidi e che aumenterebbe fino al
59% il rischio di disidratazione.

AGOSTO 2023 ■ 49
 SE DIGERISCI MALE
L’acqua serve al corretto rimescolamento
del cibo nello stomaco e all’azione degli
La copertina di Agosto
enzimi digestivi. Se soffri di pesantezza di
stomaco è probabile che tu non produca
abbastanza enzimi, quindi limitati a un bic-
chiere a pasto.
Che acqua scegliere
In questo caso serve un’acqua bicarbona-
to-magnesiaca, che stimola le secrezioni
biliari, pancreatiche e gastriche. È indicata
anche se soffri di gastrite: il bicarbonato ha
infatti un effetto “tampone” nei confronti
dell’eccesso di acidi. Per la pesantezza ga-
strica aiutano le minerali frizzanti.
Carciofo
Altea
■ L’aggiunta naturale
In caso di lentezza digestiva, ag-
giungi a un bicchiere d’acqua che
bevi 15 minuti prima di mangiare
20 gocce di tintura madre di car-
ciofo, che stimola anche il fegato. Se
soffri di gastrite utilizza la stessa
posologia per la tintura madre di
altea, lenitiva e antinfiammatoria.
52 ■
PER MIGLIORARE
MEMORIA E LUCIDITÀ
Come detto, il cervello va subito in affanno
alla più lieve carenza d’acqua. Se studi, se
fai un lavoro d’ufficio che richiede concen-
trazione, devi bere con costanza.
Che acqua scegliere
Indicate sono quelle minerali con un buon
contenuto di magnesio, minerale fonda-
mentale al corretto funzionamento del
sistema nervoso e antistress e di calcio,
minerale che serve alla trasmissione degli
impulsi nervosi.
■ L’aggiunta naturale
Ricorri alla polvere di brahmi, una
pianta il cui nome botanico è Ba-
copa monnieri. La trovi in farma-
cia, in erboristeria oppure online.
Ne basta un cucchiaino da diluire
in un bicchiere d’acqua, al quale
aggiungere un cucchiaino di miele
oppure del succo d’ananas o d’a-
cero, utile perché la bacopa ha un
gusto amaro. La polvere di brahmi
aiuta la memoria, stimola la con-
centrazione e la lucidità mentale,
tenendo a bada anche ansia, agi-
tazione e stress.
Bacopa
 LE TISANE GHIACCIATE
Luppolo
SE SEI IN MENOPAUSA
E DOPO I 70 ANNI
Con l’età un alterato stimolo delle sete
rende difficile mantenere il corretto bi-
lancio idrico. La menopausa richiede un
adeguato apporto di calcio e magnesio,
utili a tutti dopo i 70 anni, per la corretta
funzionalità metabolica e cerebrale.
Che acqua scegliere
Preferisci un’acqua ricca di calcio e magne-
sio e alternala a un’acqua oligominerale,
che aiuta a eliminare l’eccesso di sodio
nel sangue, più frequente se si ha qualche
anno in più.
■ L’aggiunta naturale
Se sei una donna in menopausa
aggiungi a tre dei bicchieri che
berrai durante il giorno 20 gocce
di tintura madre di luppolo, riequi-
librante ormonale e antivampate.
Dopo i 70 anni puoi preparare
un’acqua antiage ricorrendo al ma-
cerato glicerico di sequoia (Sequoia
gigantea), che è un riattivante del
sistema endocrino, utile in meno-
pausa e in andropausa, capace an-
che di dare un rinforzo alle ossa. Se
ne assumono 50 gocce, tre volte al
giorno anche per tre mesi.
C’erano già le infusioni fredde, che permettono di godere
dei benefici idratanti e curativi delle tisane e degli infusi
(si preparano come quelle a caldo, ma si prolunga di
10-15 minuti l’infusione in acqua fredda). Un altro modo
per idratarti e per sfruttare le erbe officinali in estate è
quello di usare le tisane per preparare cubetti di ghiaccio,
da aggiungere all’acqua, oppure ghiaccioli.
■ Per i cubetti,
cubetti basta preparare la tisana nel modo
tradizionale e poi metterla nel congelatore, nelle va-
schette apposite.
■ Per i ghiaccioli,
ghiaccioli diluisci in una tazza di infuso un
cucchiaio e mezzo di zucchero. Versa il liquido negli
stampini da ghiacciolo e metti in freezer (verrà un po’
più duro di quelli confezionati).
Ecco alcune piante
che puoi sfruttare
Cumino contro i gonfiori: prepara dei cubetti di
ghiaccio facendo bollire dei semi di cumino e facendo
poi raffreddare il liquido, prima di metterlo negli stampini
e quindi nel freezer. Sono perfetti da aggiungere all’acqua
del pasto, per renderla più digestiva. In alternativa vanno
bene anche i semi di finocchio o un decotto di zenzero.
Rooibos contro l’ipertensione: puoi preparare dei
ghiaccioli con il tè rooibos, senza caffeina, utile per rego-
larizzare la pressione e per il benessere cardiovascolare.
Usa un’acqua con magnesio e calcio, sarà ancora più utile.
Valeriana per riposare bene: rinfresca la tua acqua
serale con dei cubetti di ghiaccio alla valeriana, che favo-
riscono il relax e il buon sonno. Puoi usare anche infusi
pronti con camomilla e melatonina.
Peduncoli di ciliegia contro i ristagni: i peduncoli
di ciliegia sono anti-ritenzione, fanne dei cubetti da ag-
giungere alla tua acqua per renderla più drenante. Puoi
farne dei ghiaccioli unendoli a succo di ananas e a un
cucchiaio di zucchero.
AGOSTO 2023 ■ 53
 Le “acque vegetali”
per ricaricarti di minerali e vitamine
La copertina di Agosto

Aggiungere frutta e verdura all’acqua è un modo per
arricchirla di minerali e vitamine presenti nei vegetali.
Questa è una tradizione diffusa in molti Paesi, che
servono queste bevande anche ai pasti. Prepararle
è semplice: hai bisogno di una grande caraffa o di un
contenitore di vetro, meglio se richiudibile (puoi ap-
plicare della pellicola). Per ogni litro d’acqua servono
circa 200 g di vegetali bio, dal momento che saranno
utilizzati con la buccia. Lava accuratamente e taglia a
pezzi grossolani la frutta e la verdura. Prima di affet-
tarli, schiacciali delicatamente, in modo da favorire la
fuoriuscita del succo. Metti il tutto nel contenitore di
vetro e riempi con acqua. Chiudi e lascia in infusio-
ne in frigorifero per 6-8 ore; puoi preparare l’acqua
vegetale la sera, così da lasciarla riposare per tutta la
notte e iniziare a berla già dalla mattina. ■

PER IL FEGATO
Fette di limone,
fettine di zenzero senza buccia,
una stecca di cannella.
Sgrassanti, depurativi e capaci
di ridurre l’eccesso di zuccheri,
questi ingredienti aiutano
PER I RENI la funzionalità epatica.

Cetriolo, fettine di ananas

e frutti rossi.
Questi vegetali favoriscono
la diuresi, depurano ed eliminano
l’eccesso di sodio, che affatica
il lavoro renale.

PER IL COLON
Mela, menta e kiwi.
Sono tutti frutti
antinfiammatori e ricchi
di vitamine benefiche
PER LA PELLE per le pareti del colon.
Melone, albicocca, Puoi aggiungere, ma solo
rosmarino. nel bicchiere dieci minuti
Idratante, antinfiammatoria prima di bere, un cucchiaino
e antiossidante, quest’acqua di semi di chia: creeranno
aiuta la pelle a restare mucillagini antinfiammatorie
giovane e in salute. perché ricche di Omega 3.

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La Naturopatia è una disciplina che si ispira alla visione olistica di mente e corpo
Lezioni in
e rappresenta la sintesi dei metodi naturali al servizio del benessere e della qualità streaming
della vita. Oggi è ormai da tutti riconosciuta come sicuro coadiuvante della salute
e del benessere e particolarmente utile per la prevenzione. Il naturopata, con le
sue conoscenze professionali nelle tecniche di trattamento che si riallacciano alle
grandi Tradizioni Orientali ed Occidentali, è un “operatore del benessere” le cui
indicazioni si iscrivono nel quadro di una riconciliazione con le leggi della Natura.

Il naturopata opera, in palestre, centri di fitness, centri Benessere, centri estetici,

strutture termali/di balneazione, strutture per la terza età pubbliche/private, strutture
per l’infanzia, presso studi medici, in ambienti propri. Attualmente in Italia non è
ancora stata giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata.
Esistono però, delle leggi regionali (Lombardia, Toscana, Liguria, Emilia Romagna)
già approvate e in attesa solamente di essere completate e rese operative che pre-
vedono l’esistenza e il riconoscimento della figura professionale del naturopata e
di scuole di Naturopatia idonee a formarlo. Il corso è rivolto a coloro che si avvi-
cinano per la prima volta a questa realtà, dalla quale si aspettano l’apertura di nuovi
sbocchi professionali. Ma è indicato anche a coloro che già svolgono un’attività
come riabilitatori o fisioterapisti, infermieri, erboristi, operatori del settore estetico,
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FEDERAZIONE ITALIANA DEI NATUROPATI RIZA

personal trainer, insegnanti di ginnastica e di fitness.

Il corso è composto da 9 week end obbligatori all’anno (+ 3 seminari facoltativi) in Col patrocinio
della Società Italiana

diretta streaming, con un contatto diretto con i docenti, o comodamente seguibili in di Medicina
Psicosomatica

differita. Durante il triennio sono previste alcune sessioni pratiche (da programmare
in rapporto ai DPCM) da svolgere in presenza.
Per la partecipazione al costo è sufficiente un computer, un tablet o uno smartpho-
ne e una connessione a Internet (ADSL o rete cellulare).

DIREZIONE DELLA SCUOLA COSTI E PAGAMENTI

Dott. Raffaele Morelli La quota annuale di partecipazione al Corso
Presidente dell’Istituto Riza e della Scuola di Naturopatia comprensiva dei seminari, del materiale
didattico di base, della quota annuale di Pagabile anche
Dott. Vittorio Caprioglio
iscrizione alla Federazione Italiana Natu- in 10 comode
Direttore dell’Istituto Riza e della Scuola di Naturopatia
ropati Riza è di € 2380, IVA inclusa. rate mensili
da euro 238
a tasso zero

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:

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 LO SPECIALE DI AGOSTO

Capelli sani:
specchio della salute
La loro condizione riflette il benessere dell’organismo:
ecco perché evitare che cadano o si spezzino
significa rinforzare tutto il corpo. Scopri cosa fare...
Da ritagliare e conservare

AGOSTO 2023 ■ 57
SPECIALE Ccvnbxvsani:
Capelli bvcxnbv
specchio
ccccx
della salute

Il loro aspetto
rivela molte cose
LA BELLEZZA DEI CAPELLI PUÒ METTERE IN LUCE CARENZE
DI MINERALI O VITAMINE, DIFFICOLTÀ METABOLICHE O ORMONALI

I
capelli, esattamente come la pelle, sono derci cura dell’intero organismo, non sotto-
capaci di trasmettere, con il loro stato, valutando i segnali che, attraverso loro, ci
informazioni preziose sulle condizioni invia. Rendere belli e forti i capelli significa
di salute dell’intero organismo. La loro opa- infatti riequilibrare tutto il corpo. Prima di
cità o la loro fragilità può segnalare carenze iniziare, dobbiamo sapere che cosa sono pre-
nutrizionali, in essi si accumulano tossine e cisamente i capelli.
sostanze che consumiamo e che ne condi-
zionano l’aspetto, una loro caduta eccessiva Una struttura con tre parti
può segnalare problemi a livello metabolico, Il capello è un filamento proteico, ricco di
ormonale, intestinale o epatico. Occuparci cheratina (comprensiva degli aminoacidi ci-
dei nostri capelli, quindi, significa anche pren- steina e cistina), lipidi, minerali, pigmenti e
acqua, che fuoriesce dall’epidermide. È ca-
Cuticola Corteccia ratterizzato da tre parti:
È la parte più È la parte centrale • un fusto o stelo, la parte esterna che ve-
esterna ed è che contiene cheratina diamo e tocchiamo, che corrisponde però
composta da cellule e melanina, alla parte “morta” del capello;
sovrapposte che dà il colore • una radice, il prolungamento del fusto
Midollo nella cute, situato nel follicolo;
È la parte interna • un bulbo, la parte più in profondità del
contiene bolle follicolo, importante nel processo di ac-
d’aria e serve alla crescimento pilifero.
termoregolazione
La loro bellezza viene da lontano
I nostri capelli ci “parlano”, se li guardiamo
riusciamo a capire molto di noi. Possono ad
esempio segnalare il fatto che stiamo viven-
do momenti di forte stress e affaticamento.

1. Anagen 2. Catagen 3. Telogen

Le fasi della crescita
I capelli nascono, crescono e poi arriva il
momento in cui ci lasciano. Questo è un
processo naturale, del tutto normale, che
viene definito ciclo vitale ed è distinto in
tre fasi: anagen, catagen e telogen.

58 ■
 La salute della chioma
è condizionata da...

Disbiosi e problemi intestinali

Stress ed eccesso di cortisolo
Disfunzioni tiroidee e metaboliche
Carenze nutrizionali (sali e vitamine)
Presenza di particolari
malattie, spesso
autoimmuni

In questi periodi può capitare di perdere di-

versi capelli e questo accade perché il pro-
cesso infiammatorio innescato dallo stress
inibisce la crescita del capello e vengono li-
berate sostanze (neuropeptidi) che ne favo-
riscono la caduta. La loro fragilità può segna-
lare carenze di minerali o vitamine, oppure il
loro diradamento può risentire di variazioni
ormonali (in gravidanza/allattamento e me-
nopausa per esempio), o di disfunzioni della
tiroide, o essere conseguenza dell’assunzione C’è il microbiota
di farmaci. C’entrano anche fattori eredita- del cuoio capelluto
ri e il fumo di sigarette. Prendersi cura dei
propri capelli significa innanzitutto, come ve- Parliamo spesso di microbio-
dremo, dare sostegno e rinforzare l’intero or- ta intestinale, l’insieme di batteri
ganismo, ridurre le fonti di infiammazione e buoni che popola il colon.Anche il cuo-
provvedere a riequilibrare eventuali carenze. io capelluto ha il suo microbiota, fatto da
batteri che sono presenti sulla cute che rive-
ste la testa e che mantiene integro il suo stra-
to lipidico, evitando secchezza, arrossamenti,
1. Anagen: è la fase di crescita. Dura in media 1000 giorni pruriti, desquamazioni e forfora. Proprio per
nell’uomo e 5000 giorni nella donna. I capelli crescono in media prendersi cura di questi batteri oggi ci sono
di 0,30 mm al giorno, fino a un massimo di 1,5 cm al mese. shampoo, balsami e sieri, con prebiotici
2.Catagen: è il momento in cui avviene il graduale rallenta- (cibo per i batteri) e probiotici (bat-
mento dell’attività cellulare. Si estende per circa 15-20 giorni. teri vivi), ad azione diretta sul
3.Telogen: è il riposo funzionale, in cui il capello smette cuoio capelluto.
di crescere, ma resta aggrappato al follicolo; cadrà poi nel giro
di tre mesi. Poi il ciclo ricomincia con la nascita di nuovi capelli.

AGOSTO 2023 ■ 59
SPECIALE Capelli sani: specchio della salute

Rinforzali adesso,
non cadranno in autunno
sto, in particolare le punte, la parte più “vecchia”
delle lunghezze, che non si salvano dalla consue-
ta spuntatina di fine estate, poiché l’azione del
sole riduce la presenza di cheratina, la sostanza
principale di cui è fatta la fibra capillifera, che
aiuta a mantenere l’acqua nei capelli conservan-
done idratazione e robustezza.
Quando la proteina manca la chioma diventa più
debole, crespa e assottigliata, fino ad arrivare
a spezzarsi. Se sei tra le persone che, dopo la
vacanza, si tritovano i capelli più chiari, sappi
che non è un buon segno: significa infatti che le
radiazioni ultraviolette, sia UVA che UVB, han-
no danneggiato le proteine della corteccia e la
cuticola del fusto capillifero. Per evitarlo, è im-

L’
estate è il momento giusto per pensare alla
salute dei nostri capelli. Sia perché è un
periodo per loro particolarmente stres-
sante, a causa di sole, vento, salsedine, cloro, sia
perché prendersi cura di loro adesso eviterà
che in autunno, periodo in cui naturalmente vi
è una perdita di capelli, questa si trasformi in un
problema maggiore.
Prima regola: proteggili dal sole
Le radiazioni ultraviolette possono anche causa-
re scottature, infiammazioni e irritazioni di cuoio
capelluto e cute, favorendo inoltre il rischio di
melanomi, a maggior ragione se si hanno pochi
capelli o se sono rasati.A rovinarsi è anche il fu-
portante, non diversamente da come facciamo
con la pelle, utilizzare dei prodotti con filtri Uv.
Di solito sono spray, arricchiti anche con oli ed
estratti naturali (come l’argan, il cocco, il mo-
noi e la vitamina E) che aiutano a districare e
sono protettivi e ristrutturanti, contribuendo
anche a diminuire l’inaridimento e l’effetto cre-
spo. Inoltre dopo il bagno in mare o in piscina è
essenziale risciacquare i capelli con acqua dolce
perché cloro e acqua salata accentuano la disi-
dratazione e la porosità. Si possono applicare
sulla capigliatura alcune gocce di olio di cocco
puro, che sembra l’unico a riuscire a penetrare
in profondità nei fusti, creando uno scudo pro-
tettivo che riduce i danni di cloro, acqua marina.

Prova il cowash: il lavaggio delicato con il balsamo

Si sa che troppi lavaggi indeboliscono e sfibrano la chioma. Una soluzione è alternare lo sham-
poo classico con il cowash. Il termine nasce dall’unione tra “conditioner” e “washing” e consiste
nell’usare il balsamo al posto dello shampoo. Nel balsamo sono presenti sostanze tensioatti-
ve che consentono una detersione completa ma più delicata. In più gli attivi dalle proprietà
nutrienti e addolcenti contenuti nel balsamo aiutano a contrastare secchezza e inaridimento
delle lunghezze ed evitano che le punte si spezzino. Scegliere prodotti di tipo naturale, senza
tensiottivi chimici aggressivi (vedi la colonna a pag. 63), rende il trattamento più efficace.

60 ■
Fai scorta di minerali, vitamine e antiossidanti
Una carenza di vitamine e minerali dell’orga- ma anche il betacarotene, precursore della
nismo è alla base anche di un aspetto opa- vitamina A (lo trovi nei vegetali arancio)
co e di una maggior fragilità dei capelli. e superfood come il mirtillo, il maqui
Per questo esistono integratori multivi- e l’açai, che puoi assumere in forma
taminici e multiminerali, che rinforzano di succo concentrato. Nei periodi di
il corpo, apportando soprattutto zinco, maggiore stress mentale e climatico
calcio, selenio, ma anche vitamina C e vi- gli antiossidanti riescono a sostenere la
tamine del gruppo B. Si trovano in capsule. chioma, rendendola forte, sana e lucen-
Siccome i raggi del sole favoriscono lo stress te, esattamente come riescono a supportare
ossidativo, in estate una buona arma a prote- il sistema immunitario. Inoltre queste so-
zione di capelli e longevità è fare ricorso a stanze stimolano la crescita del capello
integratori di antiossidanti, che in natura migliorando la circolazione sanguigna e
troviamo soprattutto in frutta e verdura l’apporto di nutrienti al cuoio capellu-
fresca. La loro assunzione aiuta a con- to. In commercio ci sono poi shampoo,
trastare i radicali liberi e a proteggere le balsami, prodotti per lo styling e sieri
cellule dal danno strutturale. Azione an- formulati con attivi antiossidanti, da
tiossidante hanno la già citata vitamina C, utilizzare in estate per aumentare l’idra-
tazione e ridurre l’effetto crespo e l’indebo-
limento dato da afa, sole, cloro e acqua salata.
Un aiuto in più viene dalla melannurca, una
varietà di mele IGP coltivata in Campania.
Questo frutto contiene procianidine oligome-
riche, potenti antiossidanti che una ricerca
condotta dal Dipartimento di farmacia dell’U-

B
niversità Federico II di Napoli ha dimostrato
essere efficaci per sostenere il nutrimento del
capello, rallentarne la caduta e aumentare
la quantità di cheratina del fusto. Si assume

C come integratore.

Ca
Al cambio
di stagione

Se Zn
Al rientro puoi contare sulla
centella asiatica, una pianta in ge-
nere utilizzata per la cellulite, ma preziosa
per la bellezza dei capelli. Depurativa e di-
sintossicante, migliora anche la circolazione a
livello del cuoio capelluto e può dunque essere
un utile supporto per contrastare la caduta
autunnale. La puoi assumere come estratto
secco in capsule, oppure come estrat-
to fluido. Segui le indicazioni sul
prodotto che acquisti.

AGOSTO 2023 ■ 61
SPECIALE Capelli sani: specchio della salute

A ogni problema
il suo rimedio
L
a tricologia è una branca della dermatologia che
si occupa del capello, dalla sua crescita alla sua
caduta. Sì, perché la nostra capigliatura può essere
colpita da diverse problematiche, dall’alopecia a der-
matiti del cuoio capelluto, fino all’odiosa forfora, che
in alcuni casi richiedono l’intervento di uno specialista.
Esitono però rimedi naturali che ci possono aiutare
nella prevenzione di tali problemi e nel miglioramento
dell’equilibrio e della bellezza dei nostri capelli.

L’ortica contro la forfora

Contro la forfora, causata da una forte desquamazione
del cuoio capelluto che può avere all’origine stress, cute
secca o grassa, ma anche carenza di zinco, è importan-
te scegliere prodotti dalle proprietà antinfiammato-
rie, delicate e seboregolatrici. L’ortica
è la pianta consigliata, poiché svolge
L’impacco
un’azione sebonormalizzante e der-
riequilibrante mopurificante. In più contrasta la
caduta dei capelli. Con le sue
Olio essenziale di lavanda foglie puoi fare un decotto: fai
(o limone) e yogurt sono gli ingre- bollire 100 g di erba secca in
dienti per un impacco che normalizza il un litro d’acqua (a cui puoi
cuoio capelluto, sia nel caso in cui sia secco aggiungere un bicchiere di
sia se caratterizzato da una produzione aceto di mele, antiprurito);
eccessiva di sebo. Metti 2 gocce di olio es- fai raffreddare, filtra e appli-
senziale in un vasetto di yogurt intero, ca sulla capigliatura, massag-
applica e tieni in posa 30 minuti. giando. Il decotto può essere
Lava con uno shampoo usato come risciacquo finale
delicato. dopo la normale detersione.

Alopecia? Questi i nutrienti che ti aiutano a combatterla

Per affrontare l’alopecia, ovvero la caduta massiccia di
capelli, sono molto utili integratori alimentari in com-
presse ricchi di nutrienti specifici. In questi prodotti non
devono mancare minerali come ferro, zinco, selenio e
rame, fondamentali per la crescita sana e regolare, ami-
noacidi, come la cistina, che danno nutrimento ai capelli
e li irrobustiscono, ma anche vitamine, in particolare la
biotina, che stimola la produzione di cheratina, la C e la E,
ad azione antiossidante per proteggere cute e chioma. Un
altro estratto vegetale anticaduta è il capsico (peperon-

62 ■

Omega 3
per la dermatite seborroica
La dermatite seborroica è un disturbo contraddistinto dalla
presenza di pelle desquamata e infiammata, soprattutto
nella zona dell’attaccatura dei capelli, spesso accompa-
gnata a prurito, rossore, forfora e secchezza, con il risultato
che la chioma diventa più fragile e soggetta alla caduta. In
questo caso, oltre a ricorrere a shampoo con ingredienti
delicati a base di aloe vera, tea tree, salvia e lavanda, è utile
integrare gli Omega 3, preziosi antinfiammatori e utili al
trofismo della pelle. Indicato è anche l’olio
di borragine, da assumere sotto forma
di perle, ottimo per riequilibrare e
lenire infiammazioni cutanee qua-
li dermatite seborroica o psoriasi.
Spesso gli integratori naturali per
la dermatite seborroica includono
anche biotina e zinco. Chiedi al me-
dico prima di assumere l’integratore.
Il sapote se i capelli sono fragili
Tra i tesori che ci arrivano dall’America Centrale vi è anche
un frutto che si sta rivelando estremamente prezioso per
la salute dei capelli. Si tratta del sapote, prodotto da un
albero la cui coltivazione nelle zone dello Yucatan risale
all’antichità. L’olio di sapote è indicato se hai capelli fragili,
che si spezzano, ma anche tinti e trattati. Nell’olio di sapote
è presente anche lo squalene, una delle sostanze presenti
nel sebo cutaneo e che concorre al benessere del cuoio ca-
pelluto, evitando desquamazioni, prurito e dermatiti. Sono
contenuti inoltre betacarotene, tocoferolo, antiossidante,
e acidi e alcoli triterpenici che riattivano il microcircolo.
L’olio di sapote è l’ideale e lo si può trovare puro, da ap-
plicare sui capelli come trattamento intensivo, ma anche
come ingrediente di shampoo, balsami e maschere.
cino) che migliora la circolazione sanguigna e l’assorbi-
mento di sostanze nutritive da parte del cuoio capelluto;
si trova in forma di lozioni con altri attivi rivitalizzanti e
stimolanti la crescita, come il mentolo e il ginseng. Nelle
situazioni più gravi, si consiglia di rivolgersi a un esperto
per capire quale sia il trattamento più indicato, anche
sulla base della causa legata all’alopecia.
Cosa fare in caso
di cuoio capelluto
sensibile
Possiamo descrivere il cuoio capelluto
sensibile come “permaloso”: basta poco
per irritarlo e arrossarlo. Qui sotto trovi 3
consigli per prendertene cura.
1. Bilancia la produzione di sebo
Scegli prodotti delicati che abbiano pro-
prietà seboregolatrici e purificanti, evitando
un eccesso di tensioattivi, che “seccano” e
irritano la pelle. I tensioattivi da evitare, li
leggi nella lista ingredienti, sono il Sodium
Lauryl Sulfate (SLS) o il Sodium Laureth
Sulfate (SLES), responsabili anche dell’ef-
fetto schiumoso. La scelta deve cadere su
shampoo con tensioattivi vegetali, come gli
acilglutammati, o non ionici, meno aggressi-
vi (talvolta compare la scritta “senza SLS”,
“senza SLES”).
2. Fai le scelte giuste a tavola
Scegli un’alimentazione semplice, riducen-
do l’apporto di sostanze sensibilizzanti,
come il glutine o il cioccolato, aumenta
il consumo di fonti naturali di Omega 3,
come i semi di chia o il pesce azzurro
e valuta anche una loro integrazione; sì
anche a kefir e alimenti fermentati, che
danno benefici a livello cutaneo, agendo
sull’intestino.
3. Idrata i tessuti cutanei
Impacchi con oli e maschere non vanno
trascurati, anzi aiutano a migliorare l’idra-
tazione e la morbidezza della chioma,
ma anche del cuoio capelluto. Ottimi sono
quelli a base di olio di jojoba, olio di canapa
o olio di lino.
AGOSTO 2023 ■ 63
 SPECIALE Capelli sani: specchio della salute

I rituali di bellezza
da fare ogni giorno
P
rendersi cura dei capelli con trattamenti cosmetici naturali non solo porta
benefici evidenti, ma ci sono vantaggi altrettanto importanti dal punto di vista
psicologico, che influiscono molto sul mantenimento di una chioma sana, forte
e splendente. Ciò perché mentre coccoliamo i capelli con un impacco o un massaggio,
ci ritagliamo un momento per noi che ci aiuta a staccare la spina dallo stress quoti-
diano. Ecco qui sotto alcune pratiche da integrare alla tua routine di bellezza.

L’automassaggio rilassante anticaduta

Puoi stimolare la crescita di capelli con un rego-
lare massaggio del cuoio capelluto. Basta farlo
un paio di minuti con qualche goccia di olio
essenziale mescolato a un olio vettore. Fai così:
• Con la punta delle dita, parti dall’attaccatu-
ra dei capelli sulle tempie e massaggia il lato
della testa, muovendo le dita a zig zag, verso
la parte posteriore, quindi esegui lo stesso
dalla fronte su tutta la parte alta della testa.
Ripeti i movimenti più volte.
• Poni i polpastrelli di indice, medio e anulare
sulle tempie ed effettua delicatamente delle
frizioni circolari in senso orario e antiorario.
• Tenendo il pollice fermo a fare da perno,
massaggia tutta la testa, sempre con movi-
menti circolari.
• Piega la testa in avanti e con le dita di en-
trambe le mani, massaggia la nuca e il collo,
scendendo con le mani lungo i muscoli che
portano alle spalle. Ripeti più volte il mas-
saggio.
• Utilizza indice e medio di ciascuna mano,
messi a V, per massaggiare dal basso verso
l’alto i lati delle orecchie.
• Concludi il massaggio tenendo le mani aper-
te, appoggiate sulla testa per alcuni secondi.

L’olio da utilizzare
Gli oli essenziali di
eucalipto, menta e cedro
sono indicati in caso di perdita di
capelli consistente o come prevenzione.
Scegli l’olio essenziale di ylang ylang se vi
è un eccesso di sebo, lavanda e arancio, se
è lo stress a causare il diradamento della ca-
pigliatura. Per l’olio vettore in cui diluire l’olio
essenziale (una goccia per due cucchiai
di olio vettore) puoi scegliere olio di
oliva, di sesamo, di mandorle
dolci o di argan.

64 ■
Lo scrub
Conosciamo l’utilità dello scrub per il corpo e la sua
capacità di rimuovere le cellule morte, facendo respi-
rare i tessuti. Non diversa è la funzione dello scrub per
il cuoio capelluto. È un trattamento che ti assicura una
pulizia profonda, ma anche delicata. In commercio
ci sono molti prodotti con questa funzione esfoliante:
ma attenzione a non sceglierli troppo aggressivi. Ecco
anche uno scrub autoprodotto, da fare rpima dello
shampoo, per riequilibrare il cuoio capelluto e insieme
rigenerare lunghezze e punte.
Preparalo in casa: mescola un cucchiaio e mezzo
di amido di riso in polvere, un cucchiaino di zucchero
e due cucchiaini di olio di jojoba. Applica il composto
sulla testa, avendo cura di massaggiare per qualche
minuto lentamente, con movimenti circolari, senza
sfregare. Procedi con lo shampoo.
La maschera
Una buona cura dei capelli da fare in estate e al
ritorno dalle vacanze sono le maschere che aiutano
a riparare i danni di sole, salsedine e cloro. Per fare
questo è possibile sfruttare il potere idratante, luci-
dante e ristrutturante della cheratina che si trova in
versione liquida ad uso cosmetico. Ecco un esempio
da realizzare a casa.
Ingredienti: un uovo, due cucchiai di maschera abi-
tuale per capelli, un cucchiaino di miele, un cucchiaino
di olio di mandorle, un cucchiaino di cheratina liquida.
Procedura: dopo aver mescolato tutti gli ingredien-
ti, applica la maschera ciocca per ciocca sui capelli
asciutti. Lascia in posa per 30-40 minuti, poi procedi
alla consueta detersione. Utilizzata una o due volte
al mese, aiuta rivitalizzare la tua chioma spenta e
inaridita migliorandone l’aspetto e il volume.

Lo shampoo si fa con l’argilla rhassoul

Tra i diversi tipi di argilla che possono fare bene ai capelli, una delle migliori è quella detta
rhassoul o ghassoul: si tratta di un’argilla saponaria originaria del Marocco che deterge i
capelli e li rinforza. Si può usare la polvere da sola o in combinazione con altre argille o erbe
ayurvediche (come amla, henné o shikakai) o infusi e idrolati. Ha inoltre proprietà purificanti
che la rendono perfetta per chi ha i capelli grassi o con forfora.
■ Come fare: in una ciotolina versa 3 cucchiaini di polvere di argilla rhassoul, 100 ml di idro-
lato di rosmarino (o l’infuso fatto raffreddare), mezzo cucchiaino di olio di germe di grano.
Amalgama con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo e massaggia
sulla testa al posto dello shampoo sui capelli bagnati. Per un risultato perfetto, dedica molto
tempo al risciacquo con acqua tiepida.

AGOSTO 2023 ■ 65
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VINCI L’ANSIA Il videocorso è strutturato

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to più facilmente di quanto si creda. La maggior parte Lezione 2 Cosa la scatena
delle persone che ne soffre è convinta che sia il risultato Lezione 3 Il tuo passato non conta
di un abbandono, di relazioni infelici, di fallimento... Non Lezione 4 Gli psicofarmaci non sono la soluzione
Lezione 5 Ansia da prestazione
è affatto così. L’ansia nasce dal nostro atteggiamento
Lezione 6 Cambia prospettiva
mentale. La continua autocritica, il rimuginare, i sensi di
Lezione 7 Le immagini che curano
colpa sono in profondo contrasto con le energie curative
del cervello. L’ansia dipende dal fatto che continuiamo a
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Lezione 9
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Quando si parla di autostima pensiamo subito a ciò Lezione 1 L’autostima è già dentro di te
che non ci piace nel nostro modo di essere e di relazio- Lezione 2 Elimina i pensieri inutili
narci agli altri. «Non vado bene, sono sbagliato, dovrei Lezione 3 Scopri la tua immagine nascosta
Lezione 4 In te c’è molto altro
essere più forte». Sono pensieri che, formandosi dentro
Lezione 5 Vivi senza aspettative
di noi, diventano sostanze chimiche che ci fanno am-
Lezione 6 No al modello di perfezione
malare. L’obiettivo di questo corso è quello di guidare Lezione 7 Come superare i sensi di colpa
ognuno a realizzare quel progetto innato che sa fare di
noi LA PERSONA UNICA CHE SIAMO. Perché ritro-
Lezione 8
Lezione 9
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CRISI DI COPPIA: problemi e soluzioni

“Lui mi ha tradito”, “Non andiamo più
d’accordo”. Ecco alcuni dei problemi per
cui le coppie vanno in crisi. La prima cosa
da sapere è che non sono mai i motivi
apparenti a determinare una crisi, che al
contrario rappresenta sempre un bivio im-
portante per la vita a due. Ecco cosa fare.
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in 5 lezioni
Lezione 1 Che cos’è una crisi di coppia
Lezione 2 Che cosa mette in crisi la coppia
Lezione 3 Vivere e superare l’abbandono
Lezione 4 Riconciliazione o separazione? Come, quando e perché
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CURARSI SUPERARE I TRAUMI

CON LE PIANTE
Il videocorso è strutturato
in 5 lezioni
In questo videocorso impareremo a conoscere e fare nostre le virtù
di erbe officinali e piante. È dalle loro foglie, radici, semi o fiori che
vengono ricavati rimedi capaci di curare i disagi più comuni. Perché
la natura è la prima e autentica sorgente del nostro benessere.
EMOTIVI
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in 5 lezioni
Superare un trauma, un forte dispiacere che ci è capitato, è possibile.
Dobbiamo solo trovare i codici giusti, quelli capaci di portarci oltre
qualsiasi dolore , codici che vivono vicini alla nostra anima e lontani
dal pensiero comune. Solo così possiamo finalmente voltare pagina.

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Lezione 2 Le erbe medicinali più efficaci per la cura della pelle Lezione 1 Percepisci il dolore
Lezione 3 La fitoterapia per la salute delle articolazioni Lezione 2 Usa uno sguardo nuovo
Lezione 4 Le erbe per il benessere femminile a tutte le età Lezione 3 Ascolta i messaggi dal profondo
Lezione 5 Le cure naturali per sovrappeso, glicemia e colesterolo Lezione 4 Ritrova la tua creatività
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nostro umore. Questi sono gli obiettivi del mese di
agosto, per chi è in vacanza, ma anche per chi lavora.
Ci aiutano lo yogurt e, a sorpresa, sottaceti e sedano.

PAG.
L’ALIMENTO DEL MESE 72
Il cocco nutre, disseta, condisce
e, sempre, tiene a bada la glicemia
Il cocco è un frutto particolare, perché non è solo
fonte di zuccheri, ma anche di grassi, utili a tenere a
bada i picchi glicemici. Puoi usarlo in mille modi: la
sua polpa può essere consumata fresca, la sua acqua
disseta, il suo olio è un’alternativa al burro.

PAG.
IL MENU NATURALE 74
Contro le infiammazioni
mangiamo “in rosso”
La cromoterapia più efficace è quella che facciamo
scegliendo i cibi colorati. In particolare quelli rossi, in
tutte le sfumature che vanno dal rosa al viola, aiutano
a contrastare l’infiammazione, soprattutto quella
cronica, che è la causa nascosta di disturbi e malattie.

AGOSTO 2023 ■ 69
 COSA FARE E NON FARE

Sì
I TUOI OBIETTIVI DI AGOSTO
Metti nel piatto
■ Fare scorta di triptofano e melatonina
che favoriscono il corretto riposo e
possiedono un’azione antidepressiva.
■ Aiutare il corpo a ricaricarsi di energie,
liberandosi dalle tossine accumulate,
che agiscono come un freno metabolico.
■ Rinforzare l’intestino e il microbiota, al
cui benessere, spesso a rischio in vacanza,
è collegato anche il livello del nostro umore.
Yogurt
Ti aiuta a dormire bene
e a recuperare le energie
Fonte di triptofano, che serve per produrre serotonina,
ormone della felicità, e di melatonina, utile a regolare il rit-
mo sonno-veglia oltre che alimento ideale per l’intestino,
lo yogurt è una risorsa quotidiana per il nostro benessere.
Acquistalo intero, bianco e consumalo a colazione: ti permet-
terà anche di migliorare il rendimento metabolico durante
l’intera giornata. Se lo scegli probiotico (la scritta è ripor-
tata sulla confezione), poi, avrai anche la certezza di stare
introducendo batteri buoni, che miglioreranno la funzionalità
dell’intestino, a cui spesso la vacanza crea qualche stress.

No Dolce naturale - Abituando il gusto si apprezzerà

lo yogurt senza aggiunta di altro, ma se vuoi più dol-
cezza, basta un poco di miele, oppure qualche fettina
di banana o ancora del succo d’acero.

Panna e creme Con il caldo possono provocare disturbi gastrici

Ci sono i bomboloni ripieni di crema, la panna, i tiramisù e sul
fronte salato insalate russe e intingoli vari. Questo tipo di scelte,
oltre ad appesantirci in un periodo in cui sarebbe meglio evitare
di sovraccaricare lo stomaco, può esporci a disturbi gastrici,
poiché le alte temperature tendono a far irrancidire in fretta
le componenti grasse di queste preparazioni.
Fidati solo del fai da te - Se vuoi
concederti uno sfizio di questi, prepa-
ralo a casa, in modo da essere certa del
rispetto della catena del freddo, che è
essenziale affiché panne e creme non
causino problemi.

70 ■
il buonumore
Sottaceti
Favoriscono il sorriso,
rigenerando il microbiota
Il nostro benessere dipende anche da come sta l’insie-
me di batteri che popolano il nostro intestino, ovvero
il nostro microbiota. Da tempo ormai si è riconosciuto,
per il suo equilibrio, l’importanza del consumo di cibi
fermentati. Lo sono, ad esempio, i sottaceti e la clas-
sica giardiniera, che da sempre fa parte degli antipasti
italiani. I sottaceti fermentati agiscono come probiotici,
apportano cioè batteri vivi che migliorano il nostro
“ecosistema” intestinale.
Aggiungili a riso e pasta - Piatto classico
dei mesi caldi, l’insalata di riso o di pasta ac-
quisterà sapore e benefici se aggiungiamo ad
essa dei sottaceti. I cetriolini, ad esempio, aiuta-
no anche a reidratarsi e favoriscono anche una
corretta e più facile digestione.
Aria condizionata Se è troppo elevata è causa di congestioni
L’aria condizionata ci aiuta a sopportare il caldo, ma al momen-
to del pasto dovremmo tenerla al minimo o limitarci all’uso
del deumidificatore. Gli squilibri circolatori determinati dal
passaggio di temperatura possono creare problemi a livello
gastrointestinale e lo stesso può accadere se beviamo acqua o
una bibita ghiacciata mentre siamo sotto al sole.
Sedano
Depurativo e tonificante,
vince apatia e stanchezza
Tendiamo a sottovalutare le proprietà di vegetali
semplici, che consideriamo alla stregua di insapori-
tori. Questo è un po’ il destino del sedano, utilizzato
per il soffritto o poco più. Invece questa verdura è
davvero preziosa. Oltre a fornirci quel potassio che
con il caldo è così fondamentale, il sedano ci offre
buone dosi di vitamina C, dall’azione antistanchez-
za, fibre per l’intestino, folati, utili al nostro sistema
nervoso e flavonoidi, che contrastano l’azione dei
radicali liberi, che produciamo in quantità maggiori
quando siamo sotto al sole. Depurativo e idratante,
il sedano ha anche proprietà rilassanti e sedative.
Come usarlo - I modi in cui è possibile godere
delle virtù del sedano sono tantissimi durante
l’estate. Aggiungilo alle tue insalate, ma anche
ai piatti freddi a base di cereali (una ricetta
classica è riso nero, sedano fresco e gamberi).
Puoi sgranocchiarlo come antipasto, ma anche
inserirlo nei tuoi centrifugati estivi. Per un con-
torno super depurativo, puoi tagliarlo a tocchet-
ti, cuocerlo in olio in una pentola finché risulterà
morbido e confirlo poi con abbondante succo
di limone.
Usa il ghiaccio - È meglio ricorrere
a un cubetto di ghiaccio nelle bevande
per riscaldarle lentamente: in questo
modo la sensazione di fresco arriva,
ma non come se l’intero liquido fosse
interamente refrigerato.
AGOSTO 2023 ■ 71
 L’ALIMENTO DEL MESE
Cocco, il dolce
alleato contro
i picchi glicemici
È UN FRUTTO CHE APPORTA UNA QUOTA DI GRASSI
CHE FRENANO L’INGRESSO DEGLI ZUCCHERI NEL SANGUE
Usa la farina
Come farina di cocco si fa
riferimento a due prodotti diversi,
la farina vera e propria e il cocco rapè,
che ha una grana più grossolana
e meno raffinata. Quest’ultimo è più
diffuso e in cucina può essere usato
per preparare dolci, come addensante
o per panature. Aggiungere
un cucchiaino di farina,
rende i frullati
più sazianti.
72 ■
I
l cocco (Cocos nucifera) è una pian-
ta che appartiene alla famiglia delle
Arecacee. Il frutto è voluminoso, rac-
chiuso in un involucro legnoso che contiene il
seme, cioè la polpa che ha, al suo interno, un
liquido lattiginoso: l’acqua di cocco. Del cocco
si utilizza praticamente tutto, persino la noce
dura ci regala una resistente fibra naturale.
Quanto alla parte commestibile, essa è nu-
triente e fonte di antiossidanti, quali ad esem-
pio la vitamina E e i polifenoli. La polpa, bianca,
molto compatta e dal sapore dolce, è una
fonte preziosa di minerali come potassio,
fosforo, selenio, ferro, rame, magnesio e
manganese, essenziali per la salute delle
ossa e per il metabolismo di carboi-
drati, proteine e colesterolo. Il frutto
è ottimo per il buon funzionamento
gastrointestinale, migliora la digestio-
ne e l’assorbimento delle sostanze nu-
tritive. Ricco di fibre (ve ne sono 9 g in
100 g di alimento), favorisce la motilità
intestinale. Puoi aggiungere il cocco fre-
sco alle insalate, mettendone 20 g a dadini
insieme a lattuga, arance e mela, per un anti-
pasto o un contorno a basso indice glicemico.
Puoi consumare il cocco come snack, anche
in forma di chips, ad esempio durante l’attività
sportiva per avere energia pronta all’uso. Il
cocco, però, è un alimento piuttosto calorico,
che va consumato con moderazione per via
 Le ricette
Biscotti
a basso impatto glicemico
■ Ingredienti: 2 albumi, 130 g di zucchero
semolato, 150 g di farina di cocco (rapé).
■ Preparazione: monta gli albumi, integran-
do lo zucchero man mano. Aggiungi quindi la
farina di cocco, mescolando delicatamente.
Crea quindi delle palline,
che andranno in forno a
170 °C per un quarto d’o-
ra circa. La presenza dello
zucchero, qui è contrastata
dal cocco e dalle proteine
degli albumi. Consumane
comunque uno o due come
sfizio equilibrato.
Frullato
di banana e cocco
■ Ingredienti: una banana, 100 g di yogurt
bianco, due pezzetti di cocco fresco, fiocchi d’ave-
na, cacao amaro in polvere.
■ Preparazione: frulla la banana con lo yo-
gurt bianco, il cocco fresco, un cucchiaino di
fiocchi di avena, un pizzico
di cacao amaro in polvere e
qualche cubetto di ghiaccio
(oppure congela la banana
la sera prima). Otterrai un
ottimo frullato da gustare a
colazione per saziarti a lun-
go e avere energie per com-
battere il caldo.

della presenza nella sua polpa di acidi grassi Da bere

di tipo saturo, di solito poco consigliati. Ma i
suoi sono a catena media e questo tipo di lipidi
è metabolizzato in modo diverso dal nostro
organismo, con minori conseguenze negative
rispetto agli altri grassi saturi. Dalla polpa del
cocco si ottiene poi un olio che, quando è per
uso alimentare (essendo usato anche come co-
smetico è opportuno verificare sull’etichetta
che sia la versione commestibile), può essere
impiegato proprio come condimento, dotato
di un miglior profilo lipidico rispetto ai grassi
di origine animale, come il burro. Pare, inoltre,
dimostrata la capacità dei grassi contenuti
nell’olio di cocco, in particolare l’acido
laurico, di favorire i livelli di colesterolo
HDL (quello buono).Aggiungerne mez-
zo cucchiaino al muesli del mattino o a
un succo di frutta aiuta a frenare l’ingres-
so degli zuccheri nel sangue. Alcune ri-
cerche hanno inoltre mostrato come
un consumo moderato di olio di
cocco abbia un effetto stimolante
sul metabolismo. Le quantità
consigliate sono, per l’olio,
non più di due cucchiaini al
giorno, per il frutto fresco
la porzione è 20 g. ■
Latte e acqua di cocco:
queste le differenze da conoscere
Il latte e l’acqua di cocco non sono la stessa cosa:
l’acqua è il liquido che si trova nella noce, mentre
il latte si ottiene dalla spremitura della polpa.
L’acqua di cocco è meno calorica e contiene vi-
tamine e minerali come magnesio, calcio e po-
tassio, utili per chi soffre di pressione alta.Amata
soprattutto dagli sportivi, può essere un ottimo
modo per reintegrare i sali persi con il sudore
o servire a ridurre stanchezza e affaticamento.
L’acqua di cocco, inoltre, ha un elevato potere
drenante. Il latte di cocco, den-
so e dolce, è decisamente più
calorico. Di solito viene utilizza-
to in cucina.Altra cosa ancora
sono le bevande al cocco,
alternativa veg al latte,
in cui il latte di cocco
è proposto diluito in
percentuali intorno
al 5%, cosa che le
rende meno caloriche.

AGOSTO
GIUGNO 2016
2023 ■ 73
 IL MENU NATURALE

Contro l’infiammazione
mangia in rosso
QUESTO COLORE INDICA
S
e ne parla ormai da anni: uno stato infiam-
matorio protratto nel tempo è l’anticamera
LA PRESENZA DI LICOPENE, per lo sviluppo di vari disturbi e patologie
CAROTENOIDI E MOLECOLE croniche degenerative. Tra questi, diabete, cancro,
aterosclerosi, malattie cardiovascolari, autoimmuni,
CHE SPENGONO I FOCOLAI infiammatorie intestinali. Ma cosa si intende esatta-
mente per infiammazione? Si tratta di una risposta
difensiva del corpo verso agenti patogeni di qual-
siasi natura. Questa reazione attiva il sistema im-
munitario con l’obiettivo di liberare l’organismo da
ciò che può danneggiarlo (microrganismi, tossine,
radicali liberi in eccesso ecc.). Se questa rispo-
sta è immediata e ha una durata breve, si
tratta di un’infiammazione di tipo acuto
- in seguito ad esempio a un’infezione

74 ■

Sì alle spezie di fuoco
Bruciano, ma sono anche antinfiammatorie.
Paprika e peperoncino hanno la capacità
di ridurre il livello infiammatorio dell’organismo,
grazie a composti come la capsaicina.
Entrambe queste spezie apportano
poi vitamina C, che anch’essa concorre
a raggiungere l’obiettivo.
virale o batterica - che si manifesta con una sinto-
matologia evidente (dolore, arrossamento, gonfiore,
calore). Se invece gli stimoli (ossia agenti tossici di
origine interna, esterna o fenomeni di autoimmuni-
tà) sono persistenti, si parla di infiammazione croni-
ca, ossia che dura nel tempo. Proprio quest’ultima
tipologia è all’origine di molte patologie. Oggi si
parla di infiammazione cronica di basso grado, ov-
vero lieve, quasi asintomatica, ma continua e capace
di condizionare negativamente tutto l’organismo.
Controllare questo tipo di infiammazione, insidiosa
soprattutto perché silente, significa proteggere tutti
i nostri organi, le nostre cellule e i nostri tessuti. E
ancora una volta l’arma che abbiamo a disposizione
è il cibo che consumiamo.
Pigmenti preziosi
In particolare ci sono d’aiuto vegetali che si pre-
sentano di colore rosso, in tutte le sue sfumature
che vanno dall’arancione al viola.A dar loro queste
belle sfumature sono pigmenti capaci di contrastare
l’infiammazione e i radicali liberi, che la alimenta-
no. Nella loro buccia e polpa colorata contengono
infatti due carotenoidi potentissimi: il licopene e le
antocianine. Il licopene si è visto avere proprietà
antitumorali, mentre le antocianine sono vere e
proprie molecole antiage. A rendere ancora più
preziosi questi vegetali è anche la massiccia presen-
za al loro interno di vitamina C. In frutta e verdura
rosse è inoltre presente l’acido ellagico, in grado
di tutelare la salute del Dna cellulare dal rischio di
modificazioni che possono determinare lo sviluppo
del cancro.
Tra la frutta…
• ANGURIA: mantiene alte le difese immunitarie e fa
diminuire lo stress ossidative delle ossa in particolare.
L’ideale è a fine pasto o come spuntino.
• MIRTILLI ROSSI: svolgono un’azione protettiva
sulle vie urinarie tenendo alla larga possibili infezioni.
Consumali a colazione.
• ARANCE ROSSE: prevengono le
patologie vascolari e alcune forme tu-
morali. Inseriscile anche negli estratti
a base di verdura.
• LAMPONI: permettono di combat-
tere le infiammazioni di gola e cavo
orale. Sono ideali anche per preparare
un infuso o un decotto.
• FRAGOLE: agiscono sull’infiammazione e sul dolo-
re, per questo aiutano a combattere l’osteoartrite. A
fine pasto fanno da “dessert” salutare.
• AMARENE: ottime per combattere la rigidità
articolare, il gonfiore e il dolore di
origine infiammatorio (artrite, gotta).
Particolarmente efficace è il succo di
amarena.
• UVA NERA: protegge l’apparato
cardiovascolare e il cuore. Consumala
come spuntino di metà mattina o metà
pomeriggio, con delle mandorle.
Tra le verdure...
• PEPERONI ROSSI: fanno bene al sistema cardio-
vascolare. Consumali crudi in insalata o per creare
salsine da usare come condimento.
• POMODORI: combattono l’invecchiamento di
tutte le cellule e proteggono in particolare il cuore.
Consumali ben maturi per sfruttarne appieno le
proprietà.
• RAVANELLI: tengono lontane le infezioni di na-
tura infiammatoria delle vie biliari e del fegato.
Consumali a crudo nelle insalate.
• FAGIOLI ROSSI: detti anche “azuki” sono ideali
in caso di infiammazioni del tratto intestinale (di-
sbiosi). Abbinali a cereali integrali o verdure.
AGOSTO 2023 ■ 75
 IL MENU NATURALE

Colora così Rivalutiamo

il concentrato!
ogni tuo pasto Potrebbe quasi essere considerato un integratore:
il doppio (o anche triplo) concentrato
di pomodoro apporta una quantità di licopene
che è dieci volte superiore a quella del pomodoro
C ome abbiamo visto sono davvero tanti i vegetali
di colore rosso, da considerare in tutte le sue
gradazioni, da quello più tenue a quello più intenso
fresco e, anche se non se ne consumano di solito
quantitativi enormi, è sufficiente aggiungerne
vicino al viola, che possiamo mettere in tavola ogni un paio di centimetri al sugo o mangiarli su una fetta
giorno. In questo menu abbiamo provato a sugge- di pane, per un’integrazione quotidiana
rire il consumo di un alimento rosso a ogni pasto, di questo prezioso antinfiammatorio.
colazione compresa. Ovviamente le declinazioni e le
variazioni sono infinite, a partire dai classici spaghetti
con il sugo. Questi alimenti sono preziosi in estate,
perché sono anche utili per migliorare la circolazio-
ne. La dieta in rosso però è davvero consigliata in
ogni stagione. E cibi rossi si trovano in ogni periodo
dell’anno. Segui la stagionalità per gustare radicchi,
cipolle rosse, cavoli e patate rossi, melagrane,ma an-
che barbabietole e i fichi, che arrivano proprio alla
fine dell’estate. ■

La colazione
È il momento ideale per consumare la frutta
rossa e godere di tutte le sue proprietà antin-
fiammatorie. Puoi gustare i frutti singolarmente
o comporre dissetanti macedonie arricchite
con qualche cucchiaio di yogurt vegetale (per
esempio di mandorla o soia). Abbinala anche a
della frutta secca che contiene proteine e acidi
grassi essenziali. In alternativa anche un frullato
a base di frutta e verdure rosse.

■ Lo smoothie “in red”

Ingredienti per uno smoothie
Lava a taglia a pezzi sei fragole, due cucchiai
di lamponi, due pomodori san marzano, un ra-
vanello. Metti tutti gli ingredienti nel frullatore,
aggiungi il succo di mezza arancia rossa, uno
yogurt e due cubetti di ghiaccio. Ottieni una
purea cremosa che metterai in un bicchiere.

76 ■
 A pranzo
Per fare il pieno di antiossidanti scegli un piatto unico
a base di cereali e inserisci le verdure rosse che ne
contengono di più.

■ Riso integrale e azuki

Ingredienti per due persone
Cuoci 100 g di fagioli rossi azuki e a parte 50
g di riso integrale. Fai raffreddare il tutto. Ora
aggiungi quattro/cinque pomodorini tagliati
sottili, peproncino e due gambi di sedano ta-
gliati sottili. Prepara infine il condimento: sbat-
ti insieme con una forchetta un cucchiaio di
aceto, un pizzico di sale, tre cucchiai di olio
extra vergine di oliva e un cucchiaino di senape.
Condisci quindi il piatto.

A cena
Hai bisogno di ricaricare il tuo corpo sottoposto a
stress ossidativo aiutandolo a riparare i danni che ne
conseguono. Al tempo stesso però non devi caricare
la digestione, in modo da evitare lo sviluppo di stati
infiammatori a livello intestinale. Perché non prepa-
rare un piatto con anguria e tofu?

■ Tofu, anguria, rucola,

pomodori e olive nere
Ingredienti per due persone
Taglia a cubetti due fettine di anguria e ag-
giungile a 100 g di rucola (se lo gradisci anche
altra insalata), pomodorini e a 100 g di for-
Il contorno maggio feta; aggiungi qualche oliva taggiasca.
Condisci con olio extravergine d’oliva, sale e
Insalata con pepe. Se vuoi puoi aggiungere delle noci.
ravanelli e fragole
Ingredienti per due persone
Lava e taglia quattro-cinque ravanelli
e altrettante fragole. Mettili in una terrina e
condiscili con olio e sale. Aggiungi poi 150 g
di insalata novella ben lavata e mezzo
avocado tagliato a pezzetti. Condisci
con olio extravergine
di oliva e sale.

AGOSTO 2023 ■ 77
 ISTITUTO RIZA DI MEDICINA PSICOSOMATICA

Corso di Specializzazione
in Psicoterapia
a indirizzo psicosomatico
Scuola di Specializzazione
(riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, D.M. 24/10/94 e 25/05/01)

Anno accademico 2023-2024

È possibile effettuare un colloquio informativo
con un responsabile della Scuola via SKYPE.
Per info: andrea.nervetti@riza.it
La Scuola è aperta ai laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia.
Rilascia il diploma di specializzazione in psicoterapia
secondo l’art. 3 della legge 56/89 e del DM 509/1998

Il piano didattico prevede:

• Una formazione teorica comprensiva di:

- una parte generale in cui sono sviluppati temi di psicologia dell’età evolutiva, psico-patologica,
psichiatrica oltre alla presentazione e valutazione critica dei principali modelli di psicoterapia;
- una parte specifica che prevede l’insegnamento dell’approccio psicosomatico nonché la teoria
e la tecnica della psicoterapia a indirizzo psicosomatico;
• Un training pratico-clinico;
• Un tirocinio in strutture pubbliche;
• Una formazione personale secondo un indirizzo attinente all’orientamento della Scuola.

La Scuola ha durata quadriennale e un monte ore annuo di 500 ore;

- è a numero chiuso;
- prevede un esame di ammissione e uno al termine di ciascun anno, il cui risultato è vincolante
per il passaggio all’anno successivo;
- la frequenza è obbligatoria;
- le lezioni saranno in genere concentrate nelle giornate di Sabato e Domenica e le unità didattiche
saranno di 8 ore.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria della Scuola:

tel. 02/5845961 • fax 02/58318162
scuolapsicoterapia@riza.it • www.scuola-psicoterapia.riza.it Riza - Scuola di Psicoterapia
 LA COSMESI NATURALE
I nostri specialisti ti offrono ogni mese
tanti programmi naturali su misura per prevenire
e risolvere tutti gli inestetismi cutanei

PAG. PAG. PAG.

80 82 84
Il burro di carota Mist e idrolati: S.O.S. cellulite:
nutre ed esalta una “nebbiolina” 10 cose da fare
l’abbronzatura per la pelle all’ultimo minuto

AGOSTO 2023 ■ 79
 COSMESI NATURALE

Burro di carota:
nutre la tua epidermide
ed esalta l’abbronzatura
METTE A DISPOSIZIONE DELLA CUTE BETACAROTENE,
DALL’AZIONE PROTETTIVA, E ACIDI GRASSI,
DALLE VIRTÙ LENITIVE, RIPARATRICI E RIGENERANTI

U
osa mettere nel beauty del mare?
Se cerchi un unico prodotto che
si possa prendere cura della tua
bellezza in questo momento, orientati
sul burro di carota. Si tratta infatti di
un prodotto jolly perfetto per trat-
tare pelle e capelli esposti a sole,
vento e mare. Questo burro
dalla colorazione aranciata
è infatti un concentrato
di principi attivi amici della cute, capaci
non solo di idratarla e nutrirla in pro-
fondità, ma anche di riparare i danni
indotti dallo stress ossidativo causato
dai raggi UV. Il burro di carota è indi-
cato per qualsiasi tipo di pelle, sia per
quelle più giovani, sia per quelle più
mature, grazie al suo effetto antiage .
È anche un prodotto utile per conser-
vare ed esaltare il tuo colore ambrato.

Ripristina le difese naturali

A rendere così prezioso il burro di carota è la sua
composizione molto semplice (per questo tollerata
anche dalle epidermidi più sensibili), ma al tempo
stesso efficace. L’ingrediente protagonista è ovvia-
mente l’estratto di carota ((Daucus Carota Sativa Root
Extract Già gli antichi Greci e Romani conoscevano
Extract).
le virtù della carota (in particolare delle sue radici)
per il benessere dell’epidermite, tanto che veniva
utilizzata per curare ferite e scottature solari. Da
allora questo ortaggio è utilizzato abbondantemen-
te in cosmetica, in particolare nelle creme antiage,
per combattere rughe, discromie e macchie che
aumentano proprio a seguito dell’esposizione al
sole. La carota è una delle migliori fonti vegetali
di betacarotene, che non solo conferisce una de-
licata colorazione arancione che illumina la pelle,
ma possiede soprattutto proprietà rigenerative. Il
betacarotene infatti stimola la produzione di mela-
 Dona sollievo a viso e corpo
prima e dopo il sole
Prima: il burro di carota favorisce l’abbronzatura e la produzione
di collagene preparando la pelle al sole. Massaggialo in piccole
quantità sia sul viso (al posto del tuo siero abituale), sia sul corpo
dopo la doccia su pelle umida. Assicurati che sia ben assorbito
dalla pelle. Poi procedi con la tua consueta protezione solare con
un prodotto a spf elevato.
Dopo: è il doposole ideale sia per il viso sia per il corpo. La pelle
arrossata e disidratata troverà giovamento da questo burro che
in poco tempo riequilibra la superficie cutanea stressata. Se lo usi
con costanza l’epidermide resterà liscia ed elastica, preservando
così più a lungo la tintarella. Applicane uno strato più abbondante
nelle zone desquamate o indurite (come gomiti, ginocchia e talloni).

LA VERSIONE STRUCCANTE
In commercio trovi anche il burro di carota per struccare il
viso e gli occhi. In questo caso vengono inseriti ingredienti per
rimuovere e sciogliere il make up (come ad esempio l’olio di cocco
o di jojoba), che hanno il pregio di non stressare o aggredire l’epi-
dermide. Spalmane una piccola quantità sul viso massaggiandolo.
Rimuovilo poi con un piccolo panno in microfibra bagnato con
acqua calda e ben strizzato. È il tuo detergente struccante ideale
se hai una pelle secca o segnata.

nina e preserva la pelle dall’invecchiamento precoce.

Favorisce infatti il naturale ripristino della barriera
cutanea nelle pelli irritate, arrossate e desquamate.
Nel burro di carota è presente anche una miscela di
sostanze naturali, dall’azione restitutiva e ideale per
dare sollievo alla cute in estate.Troviamo ad esem-
pio il burro di karité, ottenuto da una pianta africana
definita la “pianta della giovinezza”, proprio per la
sua capacità elasticizzante, nutriente ed emolliente
grazie all’alto contenuto di vitamine antiossidanti
dall’azione antiage come la B, la C, la E e la A,
e alla presenza di acido oleico e linoleico. La
parte oleosa del prodotto è invece regalata
dalla presenza dell’olio di girasole, un concen-
trato di acidi grassi che rafforzano la barriera
cutanea. ■ olio, emulsioni in pecentuale dall’uno al
L’oleolito è più leggero
Sempre dalla carota, lasciata macerare in olio
vegetale, si ottiene un oleolito, che è più leggero
del burro, ma sempre emolliente e lenitivo. Lo si
può trovare in erboristeria e può essere utilizza-
to per dare sollievo alla cute secca e arrossata
o come doposole. Altro prodotto cosmetico
ottenuto dalla carota è l’estratto in goc-
ce, che può essere aggiunto alla propria
crema, quando la pelle appare avvizzita
o dal colorito spento. Può anche essere
impiegato per la preparazione di creme,
dieci per cento.

AGOSTO 2023 ■ 81
 COSMESI NATURALE
Mist e idrolati: una “ne
che protegge la pelle
CON UNA PIACEVOLE VAPORIZZAZIONE SI DISSETA E SI IDRATA LA CUTE,
ATTENUANDO ROSSORI E PRURITO CON LA FORZA DELICATA DEI FIORI
U
na sottile e delicata pioggerellina, che cade
sulla nostra pelle e la idrata, la rende lumi-
nosa, morbida e più giovane. A questo
servono le mist, un termine in-
glese che può essere tradot-
to come nebbiolina, che
avvolge l’epidermide e la
disseta, fornendo anche
un plus di principi attivi
antiage o curativi. Le mist
fanno parte della tradi-
zione cosmetica coreana
e sono diverse da un semplice
tonico. Spesso la loro formulazio-
ne è complessa e contiene anche oli
vegetali che, agitando il prodotto prima
ACQUE FLOREALI: un bouquet adatto
Le acque floreali, note anche come
idrolati, si ottengono durante il pro-
cesso di produzione degli oli es-
senziali; mantengono le proprietà
del vegetale d’origine, ma in con-
centrazioni basse, cosa che per-
mette di usarle pure sulla pelle.
Rosa: se vuoi tonificare la cute
L’acqua floreale alla rosa è rivita-
lizzante e antinvecchiamento. Sono
ideali anche per lunghi viaggi in macchina.
82 ■
dell’uso, vengono poi nebulizzati sul viso e aggiun-
gono nutrimento, oltre a idratazione. Entrano nella
loro composizione estratti di piante come il kuzu,
radice super idratante, gli agrumi, ma anche
il tè verde, straordinario antiage, o la
classica rosa. Oggi esistono mist per
qualunque tipo di pelle ed esigenza
e rappresentano uno strumento
aggiuntivo per prendersi cura del-
la propria bellezza. Prodotti che
possono svolgere la stessa funzio-
ne sono anche le acque floreali o
idrolati (vedi box), che possono es-
sere utilizzati come uno step nella tua
routine di bellezza oppure vaporizzate
al bisogno.
Rosmarino: se hai la pelle grassa
Se hai la cute che diventa lucida per un
eccesso di sebo, se soffri di impuri-
tà cutanee o brufoli, scegli l’idrola-
to al rosmarino, che possiede pro-
prietà riequilibranti e purificanti.
Elicriso: se hai la couperose
Se con il caldo i capillari della tua cute
diventano più evidenti, ricorri all’idro-
lato di elicriso, dall’azione rinfrescante e
leggermente astringente.
bbiolina”
TRE UTILIZZI
ALTERNATIVI

1
Perché sono utili
A cosa servono esattamente questi spray? A for-
nire alla cute un’idratazione superficiale che eviti
l’assottigliamento del film idrolipidico che difende
la pelle. Questo in estate è messo a dura prova ov-
viamente dal sole, ma anche dall’aria condizionata,
Per la pulizia del viso
Le acque floreali possono essere uti-
lizzate per una veloce pulizia del viso,
spruzzandole e detergendo poi la cute
con un dischetto di cotone, ma anche
come tonico rimineralizzante.

2
che secca e dà la fastidiosa sensazione di cute che
tira. Questo non è solo un disagio superficiale, ma
è il segno che l’epidermide ha perso in parte le sue
difese. E non deve stupire se le mist più innovative
sono a base di lattobacilli, batteri buoni che vanno
a ricostituire il microbiota cutaneo.
Per fissare il trucco
È sufficiente una nebulizzazione sul
viso, per far durare più a lungo il tuo
make up (fai uno spruzzo a vuoto per
ottenere goccioline più piccole quando
dirigerai lo spray sul viso).

3
Anche in viaggio Per la tua maschera
Per godere dei benefici delle acque floreali è
all’argilla
sufficiente spruzzarle sul viso, tenendo gli occhi
Puoi utilizzare le acque
chiusi, anche se non strizzati. Possono
floreali per diluire e ar-
essere adoperate anche se si sta in
ricchire ulteriormente di
ufficio o in casa, e diventano
principi attivi la tua ma-
indispensabili compagne per
schera all’argilla. Sciogli
i lunghi viaggi in aereo, il cui
l’argilla bianca (più deli-
ambiente pressurizzato ha un li-
cata) con l’acqua floreale
vello di umidità pari all’8%, simile
più adatta alla tua pelle,
al Sahara, cosa non certo gradita
applica sul viso, tieni 10
alla nostra epidermide. ■
minuti e sciacqua.

a ogni esigenza
Amamelide e camomilla:
se soffri di arrossamenti
Se hai la pelle delicata e sensibile la più indicata è l’ac-
qua di amamelide o quella alla camomilla, che è leniti-
va e calmante. Anche l’acqua arricchita con i principi
attivi del mirtillo è adatta alle pelli che si arrossano.

Fiori d’arancio: se hai la pelle secca

Se tendi ad avere la cute particolarmen-
te secca già naturalmente, che tende
a creare zone “aride”, è indicata
l’acqua ai fiori d’arancio.

AGOSTO 2023 ■ 83
 COSMESI NATURALE
S.O.S. cellullite: 10 cose
È SEMPRE POSSIBILE MIGLIORARE, ALMENO UN PO’, LA SITUAZIONE,
RIDUCENDO I RISTAGNI E DANDO AI TESSUTI UN ASPETTO COMPATTO
Q
uesto è il mese di mare, spiagge, piscine, ma
anche calzoncini e gonne corte... Ma lei, la cel-
lulite è ancora lì.Troppo tardi per intervenire? In
realtà no. Sicuramente non puoi eliminarla del tutto,
ma puoi mettere in atto una serie di strategie che
ne miglioreranno notevolmente l’aspetto. Ricordati
infatti che questo inestetismo, che coinvolge circa il
90 per centro delle donne, è quasi sempre legato a
un problema del microcircolo che causa gonfiore e
ritenzione idrica. Devi quindi intervenire su più fronti.
Ecco alcuni consigli.
1.
Al mattino prima della doccia
usa il guanto di crine a secco
Prima di fare la doccia, ogni mattina, usa un guan-
to di crine da massaggiare delicatamente su pelle
asciutta e sulle zone più critiche. Così stimoli la
circolazione sanguigna e linfatica, miglioran-
do l’aspetto della cellulite. Parti dal basso
delle caviglie e risali verso l’alto.o l’
alto.
2. Prendi un integratore
che dreni i ristagni
Si tratta di prodotti a base di estratti
che agiscono sul microcircolo e quindi
contrastano la cellulite. In genere sono a
84 ■
base di ananas (vedi pag. 34), pilosella, vite rossa,
mirtillo. Per la posologia segui le indicazioni del
prodotto che acquisti.
3. 
Fai i fanghi di torba
La torba è un composto organico
derivante dalla lenta macerazione di essen-
ze vegetali. È un ottimo drenante, adatto
alle pelli sensibili e utilizzabile anche da chi
ha problemi di tiroide e quindi non può ri-
correre alle alghe. Non si limita ad essere
una sostanza dermopurificante, ma estrae
le tossine in profondità e favorisce il tra-
sporto e l’eliminazione delle scorie. Tratta-
menti a base di torba vengono fatti nelle
spa e nei centri benessere, ma esiste
la possibilità di acquistarla o come
fango da applicare sul corpo o
in forma liquida per bendaggi
o spugnature. Ha anche un ef-
fetto riducente. Ottimo come
trattamento last minute, appe-
na prima di partire.
da fare all’ultimo minuto
4. Metti il sale nel bagno
Per rimuovere i liquidi in eccesso e sgon-
fiare le zone più critiche, sfrutta il sale marino
integrale. Ne serviranno circa 500 g. Appoggialo
sul fondo della vasca e fagli scorrere sopra un
po’ d’acqua piuttosto calda, in modo che inizi
a sciogliersi per bene. Ora riempi la
vasca con acqua a temperatura
più adeguata al bagno e resta
in ammollo. Puoi usare una
piccola manciata di sale,
con un po’ d’olio, da stro-
finare sulla pelle, per un
effetto potenziato.
5.  Una volta alla settimana
dedicati a un peeling
L’obbiettivo è rimuovere in profondità tutte le
cellule morte, in modo da permettere un migliore
assorbimento delle creme che applicherai. Scegli
peeling capaci di stimolare la microcircolazione
cutanea, a base ad esempio di estratti di betulla
e di caffè. Massaggialo su pelle umida con movi-
menti circolari, lascia agire per cinque minuti, e
poi risciacqua.
6. Applica un autoabbronzante
Non risolve il problema, ma lo mimetizza.
Le gambe abbronzate rendono meno evidenti fos-
sette e buccia d’arancia. Quelli più moderni non
lasciano la pelle chiazzata. Puoi applicarlo, meglio
la sera, due o tre giorni prima di esporti al sole,
avendo cura di stenderlo in modo uniforme sulla
cute ben idratata e pulita.
7.  Prova il taping drenante
Questa tecnica si esegue nei centri este-
tici e consiste nell’applicazione di nastri adesivi
(tape) nei punti con cellulite in modo da stimolare
la circolazione linfatica e vascolare. Migliora anche
l’ossigenazione della pelle e quindi il suo aspetto.
Rusco
Tè pu-erh
8. 
8.
Bevi il tè pu-erh
Il tè pu-her favorisce la diuresi, quindi
aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso e la ri-
tenzione idrica. Questo tè stagionato cinese dal
sapore deciso, contiene poca teina, quindi puoi
sorseggiarlo durante tutta la giornata. Lo trovi
nelle classiche bustine nei supermercati, oppure
sfuso nelle erboristerie.
9.  Fai un ciclo di fiale anticellulite
Sono prodotti super concentrati studiati
per agire ancora più in profondità rispetto alle
creme e ai gel. Sono in genere a base di centella
asiatica, ippocastano, capsico e fucus. Si applicano
sulle gambe, come trattamento aggiuntivo rispet-
to all’uso della crema.
10. Alla sera... la crema levigante
Non puntare sulle creme che sciolgo-
no il grasso in quanto danno risultati dopo almeno
due mesi di applicazioni. Ora meglio cercare di
migliorare la qualità della pelle
che deve essere nutrita e resa
più elastica. Scegli creme dre-
nanti (ad esempio con estrat-
to di rusco) e leviganti (ad
esempio con acido ialuronico
e bava di lumaca). In questo
modo favorisci l’eliminazione
dei depositi di acqua e delle
impurità e apporti idratazione.
La pelle sarà più compatta e
l’aspetto della buccia d’arancia
attenuato. ■
AGOSTO 2023 ■ 85
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 VIVERE GREEN
Oggi fare scelte rispettose dell’ambiente, riportare
la natura nelle nostre case e ridurre chimica e rifiuti
è uno dei modi più efficaci per proteggere la salute.

LE PIANTE PAG.
IN CASA 88
ABITARE PAG.
Scegliamo le piante tropicali,
reggono il caldo e ci liberano dallo smog
AL NATURALE 90
Per un po’ di natura in casa, in estate perché non
puntare sulle piante tropicali? Originarie di Riduciamo l’usa e getta
Paesi caldissimi, sono in grado di resistere grazie al riciclo creativo
alle alte temperature e richiedono poca Diminuire i consumi e i rifiuti è uno
menutenzione, sapendo affrontare la scarsità dei comandamenti del vivere green.
d’acqua. Alcune, come la sanseveria, sono Per farlo possiamo sfruttare la nostra
anche ottime “mangia smog”. E se ami i fiori creatività, dando una nuova vita a
prova con strelitzia e frangipani. oggetti destinati alla pattumiera.

AGOSTO 2023 ■ 87
Vivere Green
Le piante in casa
La natura dei tropici
si fa domestica
I VEGETALI ABITUATI AL CALDO RICHIEDONO POCHE ATTENZIONI
MA POSSONO ANCHE LIBERARE LA NOSTRA CASA DALLO SMOG
S
e ami circondarti di piante, sicuramente
non ti pesa prenderti cura di loro. Tut-
tavia agosto è un mese particolarmente
critico sia per le condizioni meteorologiche a
volte estreme, sia perché ci si può assentare
da casa per brevi o lunghi periodi. Se però non
vuoi rinunciare a un tocco di verde anche in
questo momento e non sai su quali piante
puntare, il suggerimento è di orientarti verso
quelle tropicali. Oltre a regalare al tuo balcone
e al tuo appartamento un tocco esotico che
arreda e porta allegria, questi esemplari sono
perfetti in questo periodo. Provenienti da ter-
ritori situati dall’altra parte dell’emisfero, dove
la colonnina supera abbondantemente i trenta
gradi, richiedono infatti poca manutenzione e
irrigazioni sporadiche, regalandoti però grandi
soddisfazioni. C’è l’imbarazzo della scelta, si
tratta di trovare quelle che più rispondono ai
propri gusti.Vediamo qualche esemplare.
Il nemico
Il ristagno d’acqua
Piante abituate anche a sopportare periodi
di siccità non possono che mal sopportare
i ristagni d’acqua. Le annaffiature devono quindi
essere sempre moderate e fatte quando
il terreno è asciutto. Ricorda quindi di svuotare
i sottovasi se non vuoi rischiare
di far marcire le loro radici.
88 ■
La beaucarnea
■
Il suo aspetto dice molto sulla sua autonomia nei
confronti del super caldo. Il suo tipico lungo fusto
che termina alla base con un rigonfiamento rap-
presenta la sua riserva d’acqua. Ecco perché regge
bene anche in caso di mancanza di annaffiature.
Al contrario teme l’eccesso d’acqua. Le sue origi-
ni messicane le fanno amare decisamente le alte
temperature sia all’esterno sia all’interno della casa.
Meglio però posizionarla sempre in punti lumino-
si, anche al sole diretto. Teme le correnti fredde
(quindi alla larga dai bocchettoni
di aria condizionata). Sceglila
se cerchi una pianta sem-
preverde che riempia la
scena: alla sommità ter-
mina infatti con un ciuffo
di foglie verdi lunghe e sot-
tili che ricadono a cascata
verso il basso. In commercio la
trovi si in formato piccolo sia
grande in base alle tue esigenze.
■ La pachira acquatica
La sua caratteristica inconfondibile è il particolare
tronco intrecciato che le consente di conservare
sostanze nutritive e riserve idriche. Questa elegan-
te pianta originaria delle foreste tropicali dell’Ame-
rica del centro e del sud - considerata portatrice di
prosperità e ricchezza - è ideale per dare un tocco
di originalità al tuo appartamento. Può arrivare ai
due metri di altezza. Sopporta bene un terreno
asciutto. Nebulizza però le foglie.

La sua posizione ideale è vici-
no a una fonte di luce come
una finestra - va bene anche
all’aperto sul balcone - ma non
al sole diretto.
■ La sanseveria
Ha un portamento asciutto che
occupa poco spazio, per questo
si sposa molto bene con le case dal-
lo stile moderno. Merito delle foglie lanceolate e
carnose verde scuro con i margini bianchi o gialli
- sono loro che fanno da riserva idrica - . La
sua origine, ossia l’Africa occidentale, ci dice
che teme più l’acqua che la sua mancanza.
Non ama l’umidità o l’eccesso d’acqua, per
questo è opportuno bagnarla solo
quando il terreno è ben asciutto.
Va bene posizionarla sia all’interno
sia all’esterno purché ci sia luce, ma
non sole diretto. La sanseve-
ria è una di quelle piante che
risultano efficaci come “mangia
smog”. È anche in grado di assor-
bire formaldeide e composti volatili
che possono venire da mobili e pezzi
d’arredamento (soprattutto nuovi),
ma anche monossido di carbonio e
fumo di sigarette.
Strelitzia
Varianti fiorite
Non rinunciare
a colore e profumo
Alcune piante tropicali possono rega-
larti macchie di colore suggestive.
Come per esempio la Zinnia mes-
sicana con i suoi fiori aranciati o la
Gazania africana con le sue mar-
gherite variopinte. Entrambe possono
essere messe in vaso e richiedono il
sole pieno. Per un angolo coreografico
invece è perfetta la strelitzia, detta
anche uccello del paradiso, con i suoi
fiori blu e arancio. Ama il sole
diretto ma riesce a stare
anche all’interno. Invece
per un tocco di profu-
mo sul balcone scegli il
frangipani, un arbusto
proveniente dall’America
Gazania
tropicale (in particolare
dalle regioni caraibiche)
che regala bellissimi fiori
colorati dalle note ol-
fattive avvolgenti. Ama
la luce intensa, lo puoi
tenere in vaso e tollera
bene la siccità. Frangipani
■
AGOSTO 2023 ■ 89
 Abitare al naturale

Non lo adoperi più?

CONTRO L’USA E GETTA
È POSSIBILE RICICLARE
E DARE NUOVA VITA
PRATICAMENTE A TUTTO!

A
ggiustare, riutilizzare. Azioni che per
tutti dovrebbero diventare buone
abitudini quotidiane. Non soltanto
perché sono vantaggiose per il portafoglio
ma soprattutto perché consentono di con-
tribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Dati alla mano, occorre infatti considerare
che tra bottiglie di plastica, lattine, tappi,
barattoli di vetro, vestiti e tessuti e diversi
altri oggetti, ogni anno ciascun italiano pro-
duce circa 500 kg di rifiuti: un quantitativo
enorme, destinato a inquinare sempre di
più il nostro pianeta.

Un passatempo ecologico
Dare nuova vita alle cose aiuta a capire il I barattoli di vetro
loro valore, insegna a essere più rispettosi I barattoli di vetro, per esempio, si trasformano in
nei confronti delle risorse di cui si dispone ideali contenitori per zucchero, riso, sale, farina
e a usarle con parsimonia. e mille altri alimenti, oppure possono diventare
Sistemare invece di buttare può anche portapenne e porta oggetti, magari da dipingere
diventare un piacevole passatempo che e decorare a piacere.
consente di mettere in campo idee nuo-
ve e creative, accantonando per qualche
momento video e cellulari, per applicare I rotoli di carta
inventiva e immaginazione in un’attività ma- Anche i rotoli della carta igienica sono perfetti
nuale, destinata a regalare mille soddisfazio- per costruire pupazzi e giochi per i più piccoli.
ni. Insomma, basta fare correre la fantasia, È sufficiente colorarli, decorarli con ritagli e pez-
senza porsi limiti o barriere. zetti di carta. Uniti tra loro e ricoperti possono
Prima di gettare sbrigativamente in pattu- diventare anche portamatite oppure ordinatori.
miera un oggetto consumato, rotto o ro-
vinato, è sufficiente pensare a quello che
potrebbe diventare. E poi recarsi in un colo-
rificio o da un ferramenta, chiedere qualche
consiglio e dotarsi di vernici, strumenti e
accessori utili per fare un buon lavoro che
darà grande soddisfazione a noi e al mondo
che ci circonda. ■

90 ■
Re-inventalo!
Mobili vecchi
Non è necessario essere restauratori per re-
cuperare mobili vecchi. I cassetti, ad esempio,
anziché essere destinati alla discarica, possono
proficuamente fungere da contenitori: riempiti
di terra, sono perfetti per accogliere semi dove
crescere fiori e piante.
Le cinture dismesse
E le cinture dismesse possono diventare pratici
collari da fare indossare ai nostri amici cani o gatti.
I barattoli di latta
Dentro casa e sui davanzali, i barattoli di allumi-
nio che un tempo contenevano fagioli e pelati,
una volta lavati e decorati a piacere diventano
vasi colorati, che decorano e portano allegria.
I tessuti vecchi
I tessuti dei vecchi vestiti sono tra i materiali più
duttili da riutilizzare. Ritagliando degli scampoli da
abiti dismessi, le possibilità sono davvero innume-
revoli. Con questi pezzi di stoffa, possiamo creare
coperte, presine, coperte e copridivani.
Chi è più abile con ago e filo, può sbizzarrirsi per
creare con vecchie t-shirt, jeans o lenzuola, tova-
glioli, grembiuli che i bambini possono indossare a
scuola, porta occhiali, porta cellulari e porta posate.
Mentre un foulard o una cravatta rovinata, che
non mettiamo più, possono essere indossati come
originali braccialetti.
Vecchie coperte e asciugamani sono ideali anche
per rendere più confortevoli le cucce dei nostri
fedeli compagni a quattro zampe.
Le bottiglie di plastica
Le onnipresenti bottiglie di plastica, meglio se di
grandi dimensioni, opportunamente dipinte, si tra-
sformano in vasi che abbelliscono i nostri spazi
verdi, o possono diventare “vasetti” per le aroma-
tiche. Le stesse, tagliate ed esposte in giardino,
sono ottimi abbeveratoi per gli uccellini, mentre con
l’aggiunta di qualche pezzo di cartone diventano
giocattoli con cui divertire i bambini.
AGOSTO 2023 ■ 91
 Bambini & Natura
Prevenire e curare
le infezioni urinarie
SONO PARTICOLARMENTE RICORRENTI, COMPLICE LA FREQUENTAZIONE
DI SPIAGGE E PISCINE. QUESTI I SUGGERIMENTI DA SEGUIRE
■ con la consulenza della dott.ssa Cinzia Benedetto, pediatra specializzata in omeopatia e fitoterapia a Roma e Milano
D
opo quelle respiratorie, le infezioni urinarie
sono quelle che colpiscono più spesso i bam-
bini. Si tratta di infiammazioni di tutto il tratto
urinario che va dall’uretra alla vescica, dagli ureteri
ai pavimenti renali. In estate poi sembrano favorite
anche da costumini bagnati e contatto con la sabbia.
COME SI PRESENTANO
92 ■
Ci sono varie tipologie di infezioni, tra i bambini
però di fatto quella più comune è la cistite. Nel
primo anno di vita vengono colpiti maggiormente
i maschi, poi sono le femmine ad essere più pre-
disposte, per la conformazione anatomica femmi-
nile, con retto e uretra molto vicinii. All’origine di
A PARTIRE DALL’ANNO DI ETÀ
• Bruciore a urinare.
• Dolore al basso ventre.
• Frequenti minzioni.
• Perdita involontaria delle urine.
• Ematuria (cioè sangue nelle urine,
nel caso solo di infezioni molto importanti).
NEL LATTANTE
• Nel pannolino urine maleodoranti.
• Arrossamento all’interno delle cosce
(può indicare urine particolarmente acide).
• Scarso accrescimento.
• Inappetenza.
• Febbricola per circa 24 ore, poi scompare.
• Apatia e scarsa voglia di giocare.
LE ABITUDINI
CHE LE FAVORISCONO
• Trattenere tanto o troppo poco la pipì.
• Stare a lungo con il pannolino
o il costumino bagnato.
• Lavaggio dei genitali non corretto.
• Disbiosi intestinale (i patogeni proliferano e
possono risalire verso l’apparato urinario).
 SE HA DOLORE A FARE PIPÌ
queste infezioni c’è infatti sempre la propagazione
di batteri (molto più rare quelle causate da virus o
funghi) che risalgono dal tratto urinario, che in nor-
mali condizioni è sterile. Nel 60% dei casi il batterio
responsabile è l’Escherichia coli che, normalmente
presente nell’intestino, in alcuni casi riesce a risalire
dal basso verso l’alto e a colonizzare tutti i tratti
delle vie urinarie. Questo determina la comparsa
di infiammazioni nelle basse vie urinarie (vescica)
e quindi di cistiti. L’uretrite - ossia l’infiammazione
dell’uretra, l’ultimo tratto delle vie urinarie - è inve-
ce molto più rara nei bambini. In tutti i casi bisogna
sempre contattare il pediatra che potrebbe prescri-
vere l’esame delle urine (con urinocoltura) e in base
ai risultati impostare una terapia antinfiammatoria
oppure antibiotica.
Nei neonati meglio approfondire
Nel caso dei neonati, in presenza di infezioni alle
vie urinarie molto frequenti e ravvicinate, è neces-
sario approfondire anche con esami diagnostici, in
particolare con un’ecografia all’apparato urinario.
Possono infatti nascondere una possibile malfor-
mazione, ostruzioni o reflusso vescico-ureterale
(un’anomalia congenita che determina il passaggio
di urina dalla vescica all’uretere).
Pannolino: spesso parte da qui
Dal momento che la maggior parte delle infezioni
alle vie urinarie nei bambini parte dall’intestino è
importantissimo fare attenzione al cambio panno-
lino sia nei lattanti sia nei bambini più grandi. La
pulizia dei genitali va infatti sempre eseguita dall’alto
verso il basso, e non viceversa, e dalla parte an-
teriore verso la parte posteriore (ossia dal pube
verso l’ano). Va cioè evitato che i batteri presenti
nell’intestino e pertanto presenti anche nelle feci,
possano colonizzare le vie urinarie.Anche il cambio
del costumino in spiaggia è importante, per evitare
che vi sia umidità, capace di favorire la proliferazione
di microrganismi nocivi. ■
Nella fase acuta il bambino sente dolore
nell’atto di urinare. Questo lo può portare a
trattenerla anche per ore, peggiorando quindi
la situazione. In questi casi per aiutarlo, gli si
può fare un bagnetto - seduto nella vaschetta
- con acqua calda fino all’ombelico. Il calore
distende infatti i muscoli dell’addome e riduce
il dolore, consentendo l’espulsione dell’urina.
■ Cuprum 30 CH: riduce la contrattura
muscolare legata al dolore, distende la mu-
scolatura liscia dell’addome e quindi anche
quella della vescica, aiutando a rilasciare più
facilmente l’urina.
■ Apis mellifica 30 CH: serve per
combattere l’edema legato all’infiammazione.
■ Argentum nitricum: usato nel caso
di bambini nervosi e ansiosi.
■ Cantharis 30 CH: in caso di bruciore,
urina a gocce, e sensazione di dover urinare
spesso.
Come somministrarli
Nella fase acuta, ogni quarto d’ora nell’arco
delle prime due ore. Nel neonato si sciolgo-
no in un dito d’acqua e si danno con una
piccola siringa (senza ago ovviamente). Nel
bambino si fanno sciogliere in un bicchiere
con poca acqua.
UN AIUTO DAI PROBIOTICI
In caso di infezioni urinarie è sempre importante dare
al bambino un probiotico. Soprattutto se all’origine
c’è una disbiosi intestinale (ossia un malfunziona-
mento dell’intestino
legato a intolleranze
alimentari, cibo non
corretto o in eccessi-
ve quantità). La tipo-
logia di probiotico va
scelta dal pediatra in
base alle condizioni
del bambino.
AGOSTO 2023 ■ 93
 Gli animali
Punture di insetto?
Difendiamoli così
API,VESPE O CALABRONI POSSONO “ATTACCARE” CANI E GATTI:
COME INTERVENIRE CONTRO POMFI, PRURITO E ARROSSAMENTI
■ di Laura Cutullo, medico veterinario, omeopata e floriterapeuta
I
nostri quattrozampe, soprattutto se cuccioli
e inesperti, sono dei giocherelloni e succede
che scambino una vespa, un’ape o un calabro-
ne per un interessante compagno di divertimento,
oppure per una preda e inavvertitamente li vadano
a disturbare. La reazione dell’insetto è quella di
difendere se stesso e il proprio gruppo e lo fa
pungendo il malcapitato. L’ape con quest’azione
sacrifica la propria vita in quanto insieme al pun-
giglione che rimane infisso nella vittima si strappa
anche parte dell’intestino e ciò ne determina la
morte.Tuttavia, il veleno presente nel pungiglione
continua a uscire per diversi secondi anche dopo
la puntura, perché la ghiandola che lo produce
rimane al suo interno. La vespa invece non muore
94 ■
dopo aver punto e quindi può “colpire” più volte.
Le sostanze presenti nel veleno delle api e degli
altri imenotteri scatenano reazioni infiammatorie
di elevata entità, che agiscono facendo dilatare i
vasi sanguigni che si trovano in zona, provocando
gonfiore, dolore, prurito e bruciore della zona.
L’estensione e la gravità dei sintomi dipendono
dalla sensibilità individuale al veleno.
Un potenziale rischio
Cani e gatti vengono punti raramente, poiché im-
parano in fretta e, una volta provato cosa significa,
stanno bene attenti a stare lontano da insetti vele-
nosi. Comunque la puntura è sempre pericolosa, a
volte persino mortale, in quanto, in alcuni soggetti,
 COSA FARE IN PRATICA
Se riuscite a vedere il pungiglione, potete cercare di toglierlo. Evitate di utilizzare pin-
zette per afferrare e tirare il pungiglione. Stringerlo, non farà che spremere il veleno
presente al suo interno, per cui utilizzate qualcosa di rigido, come un cartoncino o la
punta di un coltellino per staccarlo come se fosse una scheggia.

■ Raffreddate la parte interessata con ■ È possibile applicare un paio di gocce di oleolito

acqua fresca o impacchi di ghiaccio. Il
freddo infatti è in grado di ridurre il dolore e
il gonfiore conseguenti alla puntura e dà più
tempo per intervenire in modo più efficace.
■ Anche il Rescue Remedy dei fiori di Bach
applicato puro localmente e dato in bocca (4
gocce) allevia in tempi brevi il fastidio e il dolore,
oltre che la paura associata allo stare male.
di elicriso, direttamente sulla puntura, ogni 2 ore
per 3-4 volte. L’elicriso sfiamma, lenisce e idrata la
pelle là dove è presente la reazione alla puntura.
In alternativa è possibile usare una pomata alla
calendula o, meglio ancora, la calendula in for-
ma di tintura madre, che può essere messa pura
direttamente nella zona della puntura: sfiamma,
disinfetta e toglie il prurito. Questi rimedi vanno
bene se la puntura non si trova nella bocca.

Elicriso Il rimedio omeopatico

Per controllare la reazione allergica

Tra gli omeopatici vi consiglio di tenere sempre
a portata di mano Histaminum 30 CH,
scioglietene 5 granuli in mezzo bicchiere di acqua
e datene direttamente in bocca più volte
ogni pochi minuti, da 2 a 5 ml secondo
la taglia dell’animale.

può essere causa di shock anafilattico. I segni clinici
di una puntura d’ape sono diversi a seconda della
zona del corpo in cui l’animale viene punto. La
maggior parte delle volte l’ape e la vespa pungono
i cani e i gatti sulla pelle del corpo, lasciando ben
evidente il pungiglione conficcato e provocando
dolore, arrossamento e edema. Il forte prurito può
aggravare la situazione. In questo caso si tratta di
un’esperienza senza dubbio molto dolorosa ed
emotivamente spaventosa, ma tutto sommato le
conseguenze sono generalmente minime; l’animale
può presentare pomfi in tutto il corpo oppure solo
nella zona della puntura.
I pericoli se è toccata la bocca
Quando invece questi insetti pungono in bocca o in
gola, cosa che accade se accidentalmente ci volano
dentro o se vengono catturati o se l’animale cerca
di ingoiarli, possono sorgere complicazioni molto
serie e la situazione può mettere a rischio la vita
stessa del cane o del gatto anche se non si instaura
un vero shock anafilattico. Infatti oltre al dolore
nel punto di inoculo del veleno, si crea gonfiore
della parte e questo, si può ben immaginare, può
arrivare a ostruire faringe e laringe impedendo il
passaggio dell’aria.
In questo caso, e in caso di shock a seguito di
puntura in qualsiasi parte del corpo, l’animale inco-
mincia a respirare male, va in progressiva dispnea,
talvolta arriva addirittura a non respirare più, mo-
strando debolezza sino alla perdita di coscienza.
In alcuni casi è possibile compaia anche il vomito.
Questi sintomi si manifestano molto velocemente,
nell’arco di una ventina di minuti dalla puntura o
anche più in fretta e l’intervento del medico ve-
terinario deve avvenire immediatamente. Il corti-
sone, secondo modalità e dosi specifiche per ogni
soggetto, è l’antidoto migliore nei casi gravi. ■

AGOSTO 2023 ■ 95
 Le letture
IN EDICOLA QUESTO MESE
Riduci gli zuccheri nel sangue
e previeni disturbi e sovrappeso
A vere troppi zuccheri nel sangue è
pericoloso per la salute e per la
linea. Oltre a esporci al rischio di svi-
luppare diabete, una glicemia elevata
produce uno stato di infiammazione
costante nell’organismo, indebolisce
i vasi sanguigni, affatica il pancreas e
danneggia persino le funzioni cere-
brali. In più lo zucchero in eccesso
nel corpo si trasforma in adipe, che
si accumula soprattutto sul girovita.
Per evitare questi rischi il segreto è
adottare una dieta a basso IG, ossia
che mantenga l’Indice Glicemico dei nostri pasti in equilibrio, grazie
agli abbinamenti giusti a tavola e alla scelta di alimenti che non fanno
impennare la glicemia. Ci spiega come fare questa utile pubblicazione.
La dieta dell’Indice Glicemico - Edizioni Riza, 100 pag., 10,90 €
Un’antica disciplina terapeutica
La Medicina Cinese è un’antica tradizio-
ne di cura, che in Cina è ancora prota-
gonista delle pratiche terapeutiche. Essa
si basa sull’idea che all’interno del corpo
ci siano energie opposte, che devono
sempre essere in equilibrio affinché
la persona sia in salute. Quest’antica
pratica non considera la malattia, ma
il malato, e in questo senso è una vera
disciplina olistica, che mira a vedere il
paziente nella sua interezza e non solo
il disturbo che lo affligge, come invece fa
la medicina occidentale. In questa pub-
blicazione scopriremo i segreti della Medicina Cinese e i modi in cui essa
è in grado di riportare l’equilibrio, e quindi il benessere, nell’organismo.
Medicina Cinese - Edizioni Riza, 100 pag., 9,90 €
96 ■
Camminare in parchi
e boschi ti assicura
il benessere autentico
Camminare non è solo un atto
naturale, che ci ricorda che siamo
esseri viventi destinati a muoversi,
è anche un atto di salute, fisica
e mentale, che si compie verso
se stessi. E se c’è qualcosa che
rende ancora più vantaggiosa
quest’attività, è svolgerla in un
ambiente naturale. Camminare
circondati da alberi, prati,
campagne e boschi, ma anche
in riva al mare o in un parco
cittadino, ci riconcilia con noi
stessi e ci espone a sostanze
benefiche, emesse dalle piante o
nebulizzate nell’aria salmastra.
Passeggiare tonifica gli organi della
respirazione e la circolazione,
rinforza le ossa e rende più sciolte
le articolazioni, e in più ci aiuta a
mantenerci in forma senza fare
fatica. Ci immerge nel mondo
delle camminate in mezzo al
verde, questa bella pubblicazione.
Camminare
nella natura
è la miglior
terapia
Edizioni Riza,
100 pag.,
10,90 €
 La vetrina di agosto
Il piacere di stare in salute
Il benessere inizia dall’intestino
Pegaso® EnteroDophilus® è
un integratore alimentare che
contribuisce al riequilibrio inte-
stinale. Contiene ceppi probio-
tici specifici, insieme a prebiotici,
vitamine ed estratti vegetali. Pegaso® offre com-
binazioni innovative di probiotici, estratti vegetali
e micronutrienti che alleviano in modo duraturo,
efficace e sicuro i disturbi intestinali.
i SCHWABE PHARMA ITALIA - N. VERDE: 800/011241
www.schwabe.it
Il tuo alleato dall’azione detox
Detox Bio è un integratore alimentare utile per
favorire il processo di detossificazione completa
dell’organismo, grazie alla presenza di 16 erbe. Agisce
attraverso un’azione di depurazione a livello epatico
e intestinale, favorendo l’eliminazione dei liquidi e
potenziando la funzionalità renale e quella intesti-
nale, facilitando il transito.
Protegge inoltre le cellule
dallo stress ossidativo.
i EUROSALUS ITALIA
www.eurosalusitalia.it
L’aiuto per il tuo microbiota
L’integratore HIFAS-Microbiota è realizzato con
una sinergia di funghi medicinali (Reishi, Hericium,
Pleurotus e Shiitake), prebiotici e regolatori del
microbiota nativo, ed è utile per tutti
i tipi di disturbi del microbiota, sia per
disbiosi intestinale, SIBO, candidosi
intestinale, sia come preventivo nella
cura dell’equilibrio del microbiota va-
ginale, cutaneo e mucosale.
i HIFAS DA TERRA ITALIA - TEL. 080/8723739
www.hifasdaterra.it
Il detergente gel delicato
Saforelle è un prodotto per l’igiene in-
tima che deterge delicatamente e allevia
le irritazioni e le sensazioni di fastidio. La
sua formula, priva di sapone e arricchita
di lipidi, con estratti di bardana, pensata
appositamente per pelli sensibili o irri-
tate, rende questo detergente intimo
ideale per l’uso quotidiano, proteggendo
il naturale equilibrio della zona intima.
i LABORATOIRES BOIRON - N. VERDE: 800/0322030
www.it.saforelle.com
Gli estratti naturali che depurano
Drenvin è un integratore alimentare
certificato VeganOK, a base di ana-
nas, papaya, ortosiphon, tarassaco e
tè verde, che facilita il drenaggio dei
liquidi corporei in eccesso e favorisce
la sazietà e la depurazione. Goji e ana-
nas aiutano contro l’infiammazione
delle cellule e l’adipe; bardana, baobab
e genziana migliorano la digestione.
i ERBENOBILI - TEL. 080/8723739
www.erbenobili.com
L’aperitivo saporito e salutare
Granmix Madama Oliva: olive fresche, condite
con peperoni a filetti, basilico e aroma di limone,
per un vortice di gusto e freschezza, pensate per il
momento dell’aperitivo. Novità assoluta sul mercato
italiano, si tratta delle migliori
cultivar greche con una nuova
ricetta che comprende le olive
verdi Halkidiki. Confezione con
plastica riciclata al 100%.
i MADAMA OLIVA - TEL. 0863/995498
www.madamaoliva.it
AGOSTO 2023 ■ 97
 Centro Riza
Servizio di psicologia
e psicoterapia
INCONTRI DI GRUPPO
Tutti i giovedì
con Raffaele Morelli
SCOPRIAMO LE NOSTRE
RISORSE INTERIORI
Abbandoni, separazioni, fallimenti sentimentali, disagi esi-
stenziali e disturbi psicosomatici a volte ci travolgono. E
così ricorriamo agli psicofarmaci con la speranza di salvez-
za. Ma non è fuggendo dal sintomo, o cercando di metter-
lo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere il pro-
blema. Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il
grande sapere dell’anima che preme per farci realizzare la
nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti gli
altri. Perché ognuno possiede Immagini soltanto sue.
Gli incontri terapeutici del giovedì sono workshop pratici
dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per ri-
trovare il benessere interiore.
Il giovedì alle ore 17.00
presso il Centro Riza di Medicina Naturale
gli incontri di gruppo
con Raffaele Morelli
Dato l’elevato numero di richieste
si consiglia di prenotare con largo anticipo
al numero 02/5820793
Centro Riza di Medicina Naturale e Dimagrimento
Olistico - Via Luigi Anelli, 4 - 20122 Milano
e-mail centro@riza.it - www.centro.riza.it
Direttore responsabile
Vittorio Caprioglio
Direttore scientifico
Raffaele Morelli
Direttore Generale
Liliana Tieger
Comitato scientifico
Direttore: Emilio Minelli
Maria Ceriani, Maurizio Cusani,
Pietro Fornari, Francesco Novetti
Presidente onorario: Ervin Laszlo
Redazione:
Claudia Raimondi
Hanno collaborato:
(per i testi)
P. Fornari, D. Migliorati,
E. Minelli, C. Molina, M. Morelli,
T. Morelli, C. Peviani, J. Procaccio,
L. Tajoli, V. Ventura, F. Vuono
(per le immagini)
A. Siviglia
Foto: Adobe Stock, Shutterstock
Copertina di: Angelo Siviglia
Direttore Pubblicità
Doris Tieger
Redazione, amministrazione e servizio abbonamenti:
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 ADATTO A senza
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E VEGANI glutine