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ISOLE EGADI I LUOGHI COME ARRIVARE EVENTI

a la pesca del tonno abbiamo svariate fonti storiche attestanti che è una pesca arcaica così come il
tilizzato nelle Egadi fino al 2007.
FAVIGNANA
ISOLE EGADI
Eschilo (424 a.C.), Aristotele (384-322 a.C.), Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), Oppiano di Cilicia (II Sec d.C.)
o di reti con camere, pareti e pavimenti mediante il quale i tonni venivano catturati in gran quantità.

Oppiano è molto simile a quella della tonnara che oggi conosciamo, una trappola costituita da reti

LE SPIAGGE di FAVI
e con ancore e blocchi di tufo e sostenuta in superficie da galleggianti che formano il cosiddetto “calatu”
ormato da una “isula” con 7 camere ognuna con un proprio nome, camera di levante, camera grande,
da, camera di ponente, bastardella e la camera della morte che è l’unica ad avere una rete di fondo
La trappola è collegata alla costa mediante uno sbarramento (detto cura) che indirizzerà i tonni verso

AREA MARINA PRO


assa”, oltrepassata la quale il tonno non saràpiù in grado di trovare l’uscita.

è strettamente legata alla religiosità, il “calatu” cominciava il 23 aprile giorno di San Giorgio con il rito
l posizionamento di quattro ancore nei punti cardinali legate tra loro con cavi d’acciaio che formano una
o venivano poi calate le reti; è un rito arcaico che ricorda quello del “mundus” tramite il quale gli antichi
confine della nuova città mediante una croce che si intersecava con i punti cardiali.
pola veniva inoltre collocata la croce di S. Pietro santo protettore della tonnara, dinnanzi alla quale il rais I LUOGHI DA VISI
EX STABILIMENTO
vano le loro preghiere per avere un pescato abbondante. La pesca vera e propria si svolgeva in soli 40
di maggio e giugno, quando i tonni provenienti dall’Atlantico, attraverso lo Stretto di Gibilterra,
diterraneo spinti dall’istinto della riproduzione, qui trovavano la trappola creata dall’uomo.

I FLORIO
nana veniva calata in un punto strategico scelto in base all’esperienza del rais (capo della ciurma) che
cettare il passaggio di grandi quantità di tonni, il primo codardo partiva da San Nicola e prolungava la
copo di sbarrare la strada ai tonni che provengono da nord, il branco incontrando tale sbarramento per
mente dirottare parallelamente alla costa. Poco dopo un secondo sbarramento che ha direzione quasi
primo, modifica nuovamente la rotta dei tonni e li conduce alla tonnara. La spirale è ormai creata: i
puntavano a sud, il primo sbarramento li ha condotti ad ovest, il secondo a nord, verso il corpo della
gerà, dopo pochi metri, ad est, accogliendoli al suo interno. Per intercettare altri branchi provenienti
LINEE AUTOBU
a da una rotta che non incontrava il primo codardo, inoltre, un altro sbarramento, la costa, parte dalla
a largo, verso Levanzo, conducendo i tonni direttamente alla tonnara. Una volta caduti nella trappola i
dalla prima camera quella di levante verso l’ultima, la camera della morte, attraversando le camere
areti mobili verranno di volta in volta aperte e chiuse dai tonnaroti che dalla superficie del mare, tramite
il passaggio dei tonni. La camera della morte è l’unica camera ad avere una rete di fondo, chiamata
uesta si riempie di tonni, il rais decide di fare la mattanza. Il girono della mattanza il rais e i tonnaroti
all’alba per recarsi con le loro barche alla tonnara disponendosi a formare un quadrato intorno alla
al centro della quale il rais a bordo della sua muciara dirige le operazioni di pesca.

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