Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
-1-
Mandato istituzionale
Il Gruppo Pistoia 1 appartiene all'Associazione Guide e Scout
Cattolici Italiani: per questo la nostra azione educativa, attraverso la
metodologia specifica di ogni branca, tende a contribuire alla crescita
dei ragazzi come persone libere, felici e significative nella società,
percorrendo la strada che porta all'incontro con il Signore.
Siamo chiamati ad essere parte attiva della Chiesa, con la
consapevolezza di poter dare un contributo importante alla missione
educativa delle famiglie.
Ci impegniamo, pertanto, a garantire coerenza e continuità all'azione
educativa verso i ragazzi che ci sono stati affidati.
Premesse
La comunità capi, negli ultimi 4 anni, ha compiuto un percorso volto
all’approfondimento ed alla valorizzazione della “relazione”
seguendo uno stile d’intervento segnato dall’obiettivo di coinvolgere
i ragazzi nelle attività scout in modo sempre maggiore ed efficace ed
elaborando una precisa intenzionalità educativa che, attraverso
l’approccio e gli strumenti del metodo, proponga per il loro percorso
di crescita come persone motivate e significative, uno stile di
relazione positivo e non omologato.
1. Autonomia:
1.1. Rispetto cose, spazi, ambienti;
1.2. Uso del tempo;
1.3. Saper fare da soli e sapersi adeguare con flessibilità e coraggio alle
novità e difficoltà (Problem solving).
-2-
2. Competenza:
2.1 Uso dei social;
2.2 Stile, inteso nel senso di acquisire gli strumenti per….;
2.3 Essere competenti nella Fede;
2.4 Salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile declinato a 360°
e in tutte le relazioni: capo-capo, capo-ragazzo, capo-genitori.
3. Accoglienza:
3.1. Saper stare al passo degli ultimi;
3.2. Accettazione e integrazione del diverso;
3.3. Soddisfare il bisogno di condivisione, di essere accolti ed ascoltati
(anche nei silenzi e nelle assenze dei nostri ragazzi) e di potersi
confidare e fidare;
3.4. Educare ai sentimenti.
Valori
Il nostro intento come educatori è di accompagnare i ragazzi nel
cammino che li porterà a diventare adulti responsabili.
-3-
Dopo un percorso di recupero della memoria storica del PT1 e di
riflessione ed approfondimento delle attività svolte da Don Siro
Butelli, la nostra presenza al Tempio è orientata al servizio sul
territorio cercando di seguire le tracce di Don Siro che con la sua
"disponibilità piena accanto agli ultimi" ha reso quel luogo un
simbolo di accoglienza e solidarietà.
RESPONSABILITA’
SCELTA CRITICA, RAZIONALITA’,
AUTOEDUCAZIONE,
COSTANZA, LIBERTA’, UMILTA’
UNICITA’ DELLA PERSONA,
MOTTO
PROMESSA,
LEGGE,
VANGELO,
E
FED
-4-
ANALISI D’AMBIENTE
Criticità ragazzi:
-5-
- i bambini del branco e i ragazzi del reparto hanno
bisogno di relax e di vivere attività destrutturate;
Risorse ragazzi
-6-
- Lupetti, E/G e R/S, quando hanno voglia, sanno fare
bene le cose;
-7-
Situazione Famiglie:
-8-
- i genitori che partecipano alla Messa di gruppo
sono 10-15 al massimo, ma altri genitori (circa 15)
partecipano alla messa nelle proprie parrocchie; la
situazione da questo punto di vista è migliorata;
-9-
la Co.Ca., così da avere un ricambio più frequente
(ogni 3 anni?), attività di spessore, staff non
fossilizzati nelle proprie abitudini;
- 10 -
APERTA non possiamo esimerci dal continuare il
nostro impegno;
- 11 -
LE AREE DI INTERVENTO
PRIORITARIO
Anche grazie ai questionari distribuiti ai genitori ed
esaminati dalla Co.Ca. sono state individuate le seguenti
aree di intervento prioritario:
4. Problem solving;
7. Competenza;
8. Stile;
9. Accettazione del
diverso/accoglienza/integrazione;
- 12 -
10. Bisogno di condivisione, di essere accolti ed
ascoltati (anche nei loro silenzi e nelle loro
assenze) e di potersi confidare
11. Fede;
1. Autonomia;
2. Competenza:
3. Accoglienza.
1. Autonomia:
1.1. Rispetto cose, spazi, ambienti;
1.2. Uso del tempo;
1.3. Saper fare da soli e sapersi adeguare con flessibilità e coraggio alle
novità e difficoltà (Problem solving).
- 13 -
2. Competenza:
2.1. Uso dei social;
2.2. Stile, inteso nel senso di acquisire gli strumenti per….;
2.3. Essere competenti nella Fede;
2.4. Salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile declinato a 360°
e in tutte le relazioni: capo-capo, capo-ragazzo, capo-genitori.
3. Accoglienza:
3.1. Saper stare al passo degli ultimi;
3.2. Accettazione e integrazione del diverso;
3.3. Soddisfare il bisogno di condivisione, di essere accolti ed ascoltati
(anche nei silenzi e nelle assenze dei nostri ragazzi) e di potersi
confidare e fidare;
3.4. Educare ai sentimenti.
- 14 -
PROGETTO EDUCATIVO 2019/2023
1. Autonomia:
Strategie e strumenti:
- 15 -
e. coinvolgere le unità nella gestione dell’orto,
utilizzandolo come spazio per lavorare su
specialità e competenze;
f. inserire una o più attività nel corso
dell’anno dedicate alla pulizia e cura della
sede.
Indicatori di verifica:
Obiettivi:
- 16 -
- partecipazione alle attività;
- comunicare le assenze.
Strategie e strumenti:
Indicatori di verifica:
- 17 -
- predisposizione del calendario;
- individuazione delle regole per la comunicazione
delle assenze e verifica del loro rispetto.
Obiettivi:
Strategie e strumenti:
- 18 -
- Puntare sugli strumenti propri della branca
(specialità, brevetti, eventi di formazione) per
l’acquisizione di competenze e per vivere lo
scouting (inteso nel senso dell’uomo dei boschi);
Indicatori di verifica:
- 19 -
- numero specialità e brevetti conseguiti dai ragazzi ed
eventi cui hanno partecipato i ragazzi;
- numero di campi per capi cui abbiamo partecipato;
- numero di attività in cui si è fatto uso degli scritti di BP;
- numero di libri di BP letti per intero in co.ca.;
- numero dei maestri di specialità e di competenza;
- valutazione consapevole e nell’ottica dell’essenzialità
dei costi dei campi;
- consegna bilanci di unità.
2. Competenza:
Obiettivi:
- 20 -
sostituire gli spazi reali di conversazione e di
condivisione;
- imparare noi per primi ed insegnare ai ragazzi che
essere sempre connessi ci distrae da quello che
facciamo e viviamo;
Strategie/strumenti:
- non usare noi e non far usare ai ragazzi i telefoni
durante le attività (salve necessità di lavoro, di
servizio e logistiche);
- organizzare incontri formativi ed attività sull’uso
intelligente e sicuro dei social;
- evitare di postare immediatamente foto o commenti
durante le attività;
- prevedere, nella preparazione delle attività, un uso
intenzionale dei mezzi tecnologici anche da parte
dei ragazzi.
Indicatori di verifica:
- 21 -
2.2. Stile, inteso nel senso di acquisire gli strumenti
per….;
Obiettivi:
Strategie/strumenti:
- 22 -
Indicatori di verifica:
Obiettivi:
- Conoscere meglio i vari momenti dell’anno
liturgico;
- Approfondire il significato ed il valore della liturgia
eucaristica;
- Conoscere meglio le sacre scritture.
Strategie/strumenti:
- 23 -
- utilizzare di più i documenti associativi in materia
di fede per condividerli e farne occasione
formativa;
- inserire momenti di preghiera/catechesi nelle
attività del sabato;
- istituzionalizzare la messa di gruppo almeno una
volta al mese a San Giovanni Decollato;
- aiutare i ragazzi a comprendere meglio il significato
della messa coinvolgendoli, possibilmente, nella
sua preparazione ed animazione e dedicandoci i
tempi necessari;
- curare maggiormente le specialità dell’ambito
liturgico;
- partecipazione da parte dei capi a campi bibbia e
altri eventi formativi in materia di fede,
- presentare e valorizzare sulla figura del Padre
Spirituale
Indicatori di verifica:
- 24 -
- assegnare a rotazione ai capi di una preghiera-
riflessione da condividere col resto della Co.Ca.;
Obiettivi:
Strategie/Strumenti
- raccolta differenziata in sede e ai campi;
- 25 -
- collocare ad ogni piano della sede i relativi
contenitori;
- utilizzare la compostiera dell’orto per l’organico;
- fare incontri formativi sul ciclo del recupero;
- organizzare coi ragazzi attività di riciclo e recupero;
- lavorare sulle competenze e specialità relative ai
temi del riciclo;
- privilegiare, negli acquisti per le cambuse, prodotti
a chilometro zero e, se possibile, del commercio
equo e solidale e attenzione al packaging;
Indicatori di verifica
- effettività della raccolta differenziata;
- numero dei contenitori installati e correttezza del
loro uso;
- installazione compostiera e suo utilizzo;
- numero degli incontri formativi e delle attività
organizzati;
- numero delle specialità relative ai temi del riciclo.
- quantità di acquisti effettuati durante i campi di
prodotti a chilometro zero e, se possibile, del
commercio equo e solidale e con packaging a basso
impatto ambientale.
3. Accoglienza
Obiettivi:
- 26 -
1. Saper stare al passo degli ultimi;
4. Educare ai sentimenti.
Strategie/strumenti:
- pensare a nuove forme di coinvolgimento nella
parrocchia del centro storico da decidere con Don
Luca (visite agli anziani dei lupetti e delle
squadriglie, servizio individuale ed a spot del clan);
- coinvolgere il gruppo nel protocollo Terra Aperta
(il protocollo migranti);
- aprire il gruppo a ragazzi provenienti da situazioni
di marginalità e disagio, utilizzando come canali la
parrocchia e le altre associazioni operanti nel
territorio;
- aumentare e migliorare le occasioni in cui i ragazzi
ci possono incontrare (uscite, riunioni di
squadriglia, momenti di tempo libero, etc.) ed
essere ascoltati con attenzione, sensibilità e rispetto;
- 27 -
- organizzare momenti di informazione, confronto e
coinvolgimento dei genitori sulle tematiche
dell’accoglienza/integrazione.
Indicatori di verifica:
- numero attività in parrocchia;
- quantità e qualità della collaborazione a Terra
Aperta;
- numero ragazzi provenienti da situazioni di
marginalità e disagio accolti in gruppo;
- miglioramento della qualità della conoscenza dei
bisogni dei ragazzi e della relazione capo/ragazzo;
- numero dei momenti di informazione, confronto e
coinvolgimento dei genitori sulle tematiche
dell’accoglienza/integrazione organizzati;
- numero dei genitori presenti e attivamente
partecipanti.
MODALITA’ D’ISCRIZIONE
I nuovi inserimenti nel gruppo scout si effettuano di norma
nel mese di ottobre di ogni anno in coincidenza con l'inizio
delle attività, attingendo alla lista d'attesa conservata dai
capi unità e condivisa con i capi del gruppo.
Alla lista di attesa si accede tramite segnalazione dei
genitori dei ragazzi interessati da effettuarsi verbalmente o
in forma scritta ai capi del gruppo, oppure tramite il form
reperibile sul sito del gruppo.
Entro il precedente mese di maggio sarà stata inviata ai
- 28 -
genitori dei bambini iscritti nella lista di attesa una scheda
da restituire compilata ai capi gruppo o ai capi unità entro
il 30 maggio, contenente una serie d’informazioni sul
minore e necessaria per stilare, nel caso si verificassero
maggiori richieste rispetto ai posti disponibili, una
graduatoria secondo i seguenti criteri in ordine di priorità:
1. Anno di nascita (definito in base alle annate che
presentano delle carenze e ai nuovi ingressi in
branco).
2. Genere (si punta ad equilibrare la presenza di
maschi e femmine nelle varie annate).
3. Territorialità (chi vive o frequenta principalmente la
parrocchia).
4. a parità di requisiti, viene data precedenza a chi ha
già fratelli nel gruppo o i cui genitori/parenti sono,
o sono stati, capi del Pistoia 1.
Le situazioni problematiche, inserite o meno nella lista
d’attesa, saranno valutate caso per caso in Comunità Capi
tenendo conto della situazione specifica e dell’onerosità
dell’impegno richiesto agli staff, in un’ottica progettuale.
Ci impegniamo comunque ad accogliere e sostenere senza
pregiudizi, ma nei limiti delle forze a disposizione,
eventuali condizioni di marginalità e disagio.
La graduatoria sarà condivisa e discussa nella Comunità
Capi.
- 29 -
«La vita al Tempio non è certo una villeggiatura [...]. Sono
felice di una gioia profonda, che si radica nella vicinanza
quotidiana con gli ultimi, nel mondo degli ultimi, coi
bisognosi, nel luogo – Il Tempio – in cui si tenta di dare
risposte ai loro bisogni. Cosa dovrei desiderare di più. Sono
enormemente felice di questa proposta che il Signore mi ha
fatto nel momento finale della mia missione di sacerdote e
ne gioisco appieno. Egli ha condotto la mia vita, e
l’incontro coi poveri è l’ultimo atto della sua paterna bontà
per me. Sono felice. Una speranza che cresce o che si
- 30 -
attende sbocciare, lo spuntare di una novità come le prime
gemme, un sorriso che si può intravedere fra le lacrime
[...]. Questa è la fonte della mia grandissima felicità. Mi
chiedi se sono stanco. No, non lo sono. La stanchezza intesa
come tirare i remi in barca, perché sono deluso,
scoraggiato, non ha spazio nella mia vita. MAI.
La stanchezza intesa come fatica, sudato impegno diurno,
affannosa rincorsa di situazioni dolenti, sì: questo è
inevitabile. È il fiato grosso durante un’ascesa ripida, alla
conquista di una vetta, ma è un respirar pesante, un sentire
pulsare il cuore in gola, perché la cima è la mèta, che vuole
l’impegno totale. La stanchezza che fa marcia indietro, che
si arrende, che spegne la speranza, non è mai stata, né
voglio che sia mai, un’esperienza per me».
Don Siro Butelli
- 31 -