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AGOSTINO

I PRINCIPALI EVENTI DELLA VITA E LE OPERE

Agostino nasce a Tagaste, nell’odierna Algeria, nel 345 d.C., e morì a


Ippona nel 430.

Le sue OPERE più note sono: le CONFESSIONI e la CITTÀ DI DIO.

Agostino studiò retorica a Cartagine, poi lasciò questa città e si trasferì a


Roma dove ottenne una cattedra di retorica.

Ma a Roma ebbe un’esperienza negativa: mentre strillava i suoi ragazzi


vivaci, ebbe un malore al petto e successivamente lasciò l’incarico.

Da Roma si trasferì a Milano con la madre Monica e fu proprio la madre a


fargli conoscere Ambrogio, vescovo di Milano.

Agostino entrò nello studio di Ambrogio e lo colpì il fatto che Ambrogio


leggeva non ad alta voce, ma sillabando.

Ambrogio chiarì ad Agostino come leggere la Bibbia avviandolo ad una


migliore comprensione delle Scritture.

Nel 386, all’età di 33 anni, Agostino si convertì al cattolicesimo (dopo


essere stato manicheo1 per circa due anni) e nella Pasqua del 387 fu
battezzato dal vescovo Ambrogio.

Tornato in Africa, fu nominato sacerdote e in seguito vescovo di Ippona.


Morì nel 430 durante l’assedio di Ippona ad opera dei Vandali di
Genserico.
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Manicheismo: dottrina religiosa fondata dal persiano Mani nel III secolo d.C. che
vede nel mondo in generale e nella storia umana una lotta fra due principi assoluti, il
Bene (la Luce) e il Male (le Tenebre), in perpetuo e insanabile contrasto tra loro.
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Le CONFESSIONI è un’opera autobiografica, in cui Agostino sottopone
ad indagine rigorosa e severa tutta la sua esistenza caratterizzata da una
fuga da Dio, che porta la sua vita a disperdersi in molteplici esperienze
anche peccaminose. Agostino in quest’opera ammette le sue colpe e con la
conversione raggiunta rende lode a Dio che lo ha condotto alla fede.

La conversione al Cattolicesimo è stata come un’illuminazione, racconta


Agostino nelle Confessioni, che lo ha portato risolutamente a cambiare vita
e ad abbracciare Cristo.

I temi fondamentali che emergono nelle Confessioni sono:


- la conversione, che conduce Agostino alla pace interiore,
- il valore delle relazioni personali (la madre Monica, il vescovo
Ambrogio, gli amici) significative per la sua crescita interiore;

- infine la questione della verità dove la ricerca della verità avviene


attraverso l’introspezione; il soggetto è invitato a “ritornare in se stesso”.
Conoscere la propria interiorità è un mezzo per giungere a Dio.

LA SCOPERTA DI DIO NELL’ANIMA

La verità secondo Agostino risiede in Dio.


I criteri di verità che illuminano la conoscenza derivano da Dio e sono
posti nell’anima.
E nell’anima troviamo l’intelligenza, l’amore, la conoscenza.
La presenza di Dio è viva nella nostra anima.
Conoscere se stessi e scavare nella propria interiorità è un mezzo per
giungere a Dio, che si manifesta nell’anima dell’uomo e la ricerca
razionale conduce alla fede.
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L’ORIGINE DEL MALE

Secondo Agostino il male che c’è nel mondo non deriva da Dio e
sostiene che il male è semplice negatività.

Tutto ciò che esiste, in quanto creatura di Dio, non può che essere bene.

Di conseguenza il male è mancanza di bene.

Agostino distingue 3 tipi di male: male metafisico, morale e fisico

Il MALE METAFISICO è legato all’imperfezione umana in quanto noi


siamo esseri imperfetti ed è implicito nella limitazione delle creature (non
è causa di Dio);

Il MALE MORALE è collegato alla volontà umana, libera di agire e di


cadere o meno nel peccato allontanandosi da Dio.
Il male morale coincide con il peccato che non è certo opera di Dio: il
peccato di Adamo, da cui secondo la Bibbia discende la possibilità di
peccare di tutta l’umanità.
Il male morale dipende dal bene concesso da Dio all’uomo, ossia il libero
arbitrio. Dio ha lasciato libero l’uomo tanto di compiere il bene quanto di
compiere il male, in modo da consentirgli piena autonomia e
responsabilità. Ognuno è responsabile delle proprie azioni.

Il MALE FISICO deriva da quello metafisico e da quello morale.


Esso si presenta come sofferenza e dolore fisico (le malattie, la morte).

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