Sei sulla pagina 1di 10

Mariano Croce

Mariano Croce
Bruno Latour è un pensatore anticonformista,

Bruno

Bruno Latour
provocatorio e a tratti urticante, che negli ultimi
decenni ha saputo innescare rivoluzioni concettuali
di portata straordinaria in molti ambiti disciplinari,
dalla filosofia all’antropologia, dalla critica d’arte
all’ecologia politica. Il testo ne restituisce il
pensiero attraverso la sequenza di cinque concetti
Latour
chiave, che segnano l’originalità del suo approccio
e rivelano l’intenzione costante di superare gli Irriduzionismo | Attante
schemi classici della filosofia moderna in forza
di una consapevole iconoclastia. Piattezza | Ibridi | Gaia

Mariano Croce insegna Filosofia politica


presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università
di Roma Sapienza. È autore di Postcritica
(Quodlibet 2019) e di The Politics of Juridification
(Routledge 2018).

9,00 euro

essentials

Latour_Croce_COP.indd Tutte le pagine 09/12/20 13:22


Mariano Croce
Bruno Latour
Irriduzionismo
Attante
Piattezza
Ibridi
Gaia

essentials
l’essenza di un pensiero in cinque concetti

Latour_Croce_INT.indd 1 09/12/20 13:24


essentials
Una via d’accesso rapida, concisa, vivace alle idee
di autrici e autori che hanno segnato il pensiero
contemporaneo.

◆◆◆

I testi pubblicati in questa collana sono


sottoposti a un processo anonimo di revisione
tra pari.

◆◆◆

La pubblicazione è stata realizzata con il


contributo del Dipartimento di Filosofia della
Sapienza Università di Roma con i fondi del
Progetto PRIN 2015 «Trasformazione della
sovranità, forme di governamentalità
e dispositivi di governance nell’era globale».

Latour_Croce_INT.indd 2 09/12/20 13:24


Mariano Croce

Bruno Latour
Irriduzionismo
Attante
Piattezza
Ibridi
Gaia

Latour_Croce_INT.indd 3 09/12/20 13:24


I edizione: dicembre 2020

© 2020 DeriveApprodi srl


tutti i diritti riservati

DeriveApprodi srl
piazza Regina Margherita 27, 00198 Roma
info@deriveapprodi.org
www.deriveapprodi.org

Progetto grafico: Andrea Wöhr

Finito di stampare nel mese di dicembre 2020


presso la tipografia Legodigit – Lavis (TN)

ISBN 978-88-6548-349-7

Latour_Croce_INT.indd 4 09/12/20 13:24


«Sotto ogni punto di vista, l’autore è una ipotesi
innecessaria, come è stato acutamente affermato
di Dio, altro grande anonimo».

Giorgio Manganelli

«To sum up, then, the notion of the infinity


of nature leads us to regard each thing that is
found in nature as some kind of abstraction and
approximation. It is clear that we must utilize
such abstractions and approximations if only
because we cannot hope to deal directly with
the qualitative and quantitative infinity of the
universe».

David Bohm

«Some things that fly there be –


Birds – Hours – the Bumblebee –
Of these no Elegy.
Some things that stay there be –
Grief – Hills – Eternity –
Nor this behooveth me.
There are that resting, rise.
Can I expound the skies?
How still the Riddle lies!».

Emily Dickinson

Latour_Croce_INT.indd 5 09/12/20 13:24


Latour_Croce_INT.indd 6 09/12/20 13:24
Avvertenza

Un atto di vilipendio tanto ingiustificato quanto super-


fluo come lo scrivere di un’autrice o un autore non po-
trebbe trovare giustificazione migliore che nella filoso-
fia dell’autore di cui qui scrivo. Quella di Bruno Latour
è un’indulgenza plenaria, che assolve da tutti gli atti
di cattiva comprensione, finanche quelli intenzionali.
Che si riveli illuminata oppure sviante, infatti, un’in-
terpretazione rimane pur sempre quello che Latour
definirebbe un «ibrido»: una creatura mostruosa, che
irrora le membra di un corpo con il sangue e i fluidi di
un altro.
Non si intende con ciò avanzare una tesi scettica sui
limiti del comprendere umano – a detti limiti, in que-
sto scritto, non si riserverà alcuna attenzione. All’op-
posto, questa breve introduzione al pensiero di Latour
avanzerà (benché implicitamente) una tesi sul potere
creativo degli incontri: ogni lettura è un incontro: la
creazione di un legame che dà vita a un’entità nuova,
sintesi transitoria tra chi legge e ciò che si offre alla
lettura. Questo quindi il senso ultimo dell’atto inter-
pretativo cui colpevolmente mi predispongo: offro il
mio personale ingresso in una teoria che smonta l’idea
rassicurante secondo cui esisterebbero identità stabili
nello spazio e nel tempo – come se in un qualche spa-
ziotempo esistesse un Bruno Latour che parla e scrive
e in un altro, parallelo, un suo interprete minore, che
lo legge e lo spiega. No: qui non c’è che l’esito di un
incontro tra esseri che possono vantare la sola virtù

Latour_Croce_INT.indd 7 09/12/20 13:24


della precarietà. Il libretto che segue va inteso come
un’indagine su questo strano fenomeno – tanto strano
quanto frequente e comune, però, come si vedrà negli
esempi che saranno discussi.
A dispetto di quanto dichiarato nell’indice, il testo
non è segnato da tappe ordinate in una sequenza in-
violabile. Si tratta sì, come prescrivono i protocolli della
collana essentials, di cinque concetti chiave che aspira-
no a rendere in passaggi più o meno autonomi la filo-
sofia di un’autrice o un autore. Eppure, il loro ordine in
sequenza va inteso unicamente come ciò che si ricava
da un’attività di taglio, ritaglio e collage: irriduzioni-
smo, poi attante, poi piattezza, poi ibridi, infine Gaia è
la sequenza sortita dal mio incontro con l’opera latou-
riana ed è il modo in cui chi scrive ha percorso con pas-
so malcerto un territorio tanto scosceso. Ma chi vorrà
seguire questi pochi passi potrà cominciare da dove
crede. In ibridi, ad esempio, troverà cenni più dettaglia-
ti sulla parabola intellettuale che ha portato Latour ad
abbracciare certe posizioni, con riferimenti più diretti
alle polemiche e ai loro protagonisti. In Gaia potrà ri-
trovare le questioni per cui Latour è diventato un per-
sonaggio pubblico di rilevanza mediatica. I primi tre
concetti, invece, costringono a una salita un poco più
ripida: irriduzionismo, attante e piattezza introducono
infatti alle nozioni metafisiche di più difficile accesso,
che chiamano a un esercizio intellettuale assai poco ri-
lassante. Tuttavia, chi scrive non poteva deflettere dalle
peculiarità della propria personalissima tesi: non si
possono comprendere le posizioni più note e dibattute
di Latour senza che ci si procuri una certa familiari-
tà con il suo strumentario metafisico. D’altro canto, si
converrà che non sarebbe servita la rapida introduzio-
ne che si sta leggendo se si fossero semplicemente ri-
percorsi testi, come gli ultimi di Latour, che si lasciano
leggere senza particolare difficoltà.

Latour_Croce_INT.indd 8 09/12/20 13:24


Di contro alle ragioni nobili dei quadri introduttivi,
quindi, questa breve introduzione per tappe intende
creare piccole difficoltà, ossia complicare – in un modo
tuttavia che allude al nesso cusaniano di complicatio
ed explicatio, per cui ognuno dei cinque concetti, con
cui si pretende di spiegare (o quantomeno dispiegare)
la filosofia di Latour, co-implica l’insieme del suo pen-
siero. Sicché, il filo che ho scelto di seguire in questa
veloce presentazione del pensiero latouriano comincia
con alcune inevitabili (almeno a mio avviso) compli-
cazioni, che via via si riveleranno (si spera) decisive
per la comprensione dei due ultimi concetti chiave. Al
lettore, però, si lascia la libertà – sempre condizionata
dalle trame di uno scritto che, come ogni scritto, una
volta terminato, acquista ampi margini di autonomia
dal suo autore – di cominciare dalla fine e tornare solo
in seguito sulle linee interpretative tracciate nei primi
tre concetti chiave.

Latour_Croce_INT.indd 9 09/12/20 13:24

Potrebbero piacerti anche