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u metodologia u

Verifica Strutturale
dei Recipienti in Pressione
La Linearizzazione degli Stress Applicata
ai Modelli FEM

Ing. Francesco Palloni – SmartCAE srl


Ing. Pietro Gabbiadini – Sant’Ambrogio Servizi Industriali srl

Nella verifica degli apparecchi a La Classificazione delle


Sollecitazioni
pressione, l’analisi ad elementi
In un recipiente a pressione, le sollecitazioni
finiti è ammessa per quelle agenti su un componente possono essere rag-
geometrie o condizioni di carico gruppate in categorie in relazione al diverso li-
vello di pericolosità rispetto al collasso. Le tre
di un componente che non sono categorie previste dalla norma, illustrate in Figu-
strettamente contemplate nel ra 1, sono identificate in sollecitazioni Primarie,
Secondarie e di Picco e per ciascuna categoria
codice di calcolo. Il metodo è possibile fissare limiti ammissibili diversi.
• Si intende per stress Primario quello prodot-
di verifica più usuale per una
to dai carichi esterni e definito dall’equilibrio
analisi elastica statica lineare tra reazioni interne ed esterne.
• Lo stress Secondario è invece quello che
è quello della classificazione
viene generato per congruenza delle defor-
delle sollecitazioni con il quale mazioni.
• Lo stress di Picco infine identifica quelle sol-
è possibile verificare tutti i lecitazioni locali in prossimità di singolarità
problemi per i quali la modalità di forma (intagli, raccordi, fori, …).
Queste sollecitazioni vengono a loro volta diffe-
di collasso è l’eccesso di renziate in componente di Membrana e compo-
deformazione plastica. nente di Flessione, a cui competono valori am-

Fig. 1 –
Classificazione
delle sollecitazioni

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Fig. 2 – Stress
Classification Line
(scl)

missibili diversi. Il metodo descritto si presenta Fig. 3 – Linearizzazione


similarmente in tutti i codici di calcolo. degli stress

La Linearizzazione degli Stress


Per poter applicare la classificazione occorre
quindi determinare le sollecitazioni di Membra-
na e di Bending sulla struttura. In base al tipo di
schematizzazione FEM utilizzata, occorre com-
portarsi in maniera diversa.
Se nel modello strutturale si utilizzano elementi
shell, ovvero che rispettano la teoria delle pia-
stre, i valori di sollecitazione di membrana e di
flessione possono essere ottenuti direttamente
dai risultati del calcolo FEM.
Invece, quando si usano gli elementi solidi, quali
brick o tetraedri, si ottiene come risultato del
calcolo la distribuzione delle sollecitazioni totali,
e non la suddivisione in Membrana e Flessione.
Pertanto, per applicare il metodo della classifi-
SCL Analyzer per la Linearizzazione
cazione delle sollecitazioni, gli stress calcolati
degli Stress
dal solutore FEM devono essere «manipolati»
per estrarre le componenti di base necessarie Dalla collaborazione tra SmartCAE e Sant’Am-
per il calcolo delle sollecitazioni equivalenti. brogio Servizi Industriali nasce SCL Analyzer, un
Questo processo prende il nome di Lineariz- software per effettuare rapidamente la lineariz-
zazione degli Stress ed è rappresentato molto zazione degli stress partendo dai risultati delle
schematicamente in Figura 2 e Figura 3. analisi ad elementi finiti.
Occorre identificare un segmento attraverso lo SCL Analyzer è un plug-in per Femap, e funziona
spessore del componente, qui indicato con la su modelli e risultati FEM prodotti con i solutori
sigla SCL (Stress Classification Line secondo ad elementi finiti più diffusi, quali Ansys, Aba-
la nomenclatura ASME), scelto in prossimità qus, Nastran. Il software supporta gli elementi
dell’area critica da verificare, e rispetto al quale shell, solidi (Brick, Tetra, Wedge) e gli elementi
viene identificato un sistema di riferimento loca- piani assialsimmetrici.
le sul quale vengono calcolati gli stress equiva- SCL Analyzer segue alla lettera l’algoritmo de-
lenti di Membrana e Flessione. finito nelle ASME VIII Div. 2 ed è stato validato
Questo è un processo che può essere fatto a sulla base di numerosi casi di esempio dispo-
mano, con fogli di calcolo (es. Excel), oppure nibili in letteratura. Le stesse ASME prevedono
utilizzando un software che automatizzi il calco- degli esempi applicativi, sui quali il software
lo direttamente nell’ambiente di post-processa- genera i medesimi risultati del riferimento. Inol-
mento FEM. tre il software è utilizzato già da 3 anni presso

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Fig. 4 – Esempio di Bending primario.


Fig. 5 – A destra: esempio di Bending secondario.
Fig. 6 – Esempio di linearizzazione.

Sant’Ambrogio Sistemi Industriali e si è dimo- esempio pratico. In Figura 4 e Figura 5 sono


strato accurato e robusto. mostrati due dettagli del medesimo pressure
Come si distinguono Stress Primari e vessel. Nel fondo piatto, come illustrato in Fi-
Secondari? gura 4, nella zona di collegamento tra fondo e
bocchello, lo stato di sollecitazione di flessione
Una volta effettuata la linearizzazione, l’operato-
re deve classificare gli stress. La classificazione è chiaramente dovuto al carico di pressione in-
è un’attività non automatizzabile, e che al con- terno che inflette il piastrone. Pertanto questo
trario richiede molta esperienza e sensibilità. può essere classificato come un Bending Pri-
Nelle normative sono presenti degli esempi di mario. In questo caso la sollecitazione di verifi-
riferimento che aiutano il progettista a orientar- ca è pari a 1.5 volte la tensione ammissibile.
si nei casi più comuni. Invece nella zona di collegamento tra mantello
Proviamo a mettere in evidenza le differenze tra e fondo, illustrata in Figura 5, la sollecitazione
stress Primari e Secondari aiutandoci con un sul mantello è generata dallo stato di deforma-

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Fig. 7 – Punti di
calcolo per la
linearizzazione.

zione del piastrone e non direttamente dai cari- l’andamento delle sollecitazioni, pertanto de-
chi. Pertanto si tratta di sollecitazione seconda- vono essere utilizzati più elementi attraverso
ria. In questo caso la sollecitazione di verifica è lo spessore per rappresentare correttamente
pari a 3.0 volte la tensione ammissibile. l’andamento degli stress. Sono applicabili i cri-
teri canonici della modellazione FEM. Si mette
Come si sceglie la SCL?
in evidenza che la normativa prevede che il cal-
Anche questo aspetto richiederebbe una tratta- colo FEM produca gli stress mediati al nodo,
zione approfondita per essere svolto in forma ge- pertanto la scelta degli elementi, del solutore
nerale. Proviamo a spiegare il concetto di nuovo e/o del postprocessore deve permettere di cal-
con un esempio, come illustrato in Figura 6. Nel- colare questo tipo di output.
la zona di collegamento tra fondo e bocchello, Per quanto riguarda la linearizzazione, la norma-
è necessario effettuare tre verifiche distinte, la tiva prevede che il progettista prenda gli stress
prima attraverso lo spessore del fondo, la secon- lungo un numero di punti sulla SCL attraverso
da attraverso lo spessore del bocchello, la terza lo spessore. Il numero di punti è a discrezione
tra l’esterno e l’interno della giunzione passante dell’analista (Figura 7). Gli stress FEM devono es-
per lo spigolo interno. Questa terza linea di clas- sere quindi interpolati su questi punti e da questi
sificazione è dovuta al fatto che la variazione di viene effettuata la linearizzazione, trasformando
geometria comporta una variazione tridimensio- il tensore nel sistema di riferimento locale. La
nale del tensore delle sollecitazioni e, in linea di procedura è indipendente dalla densità della
principio, non è detto che il punto peggiore della mesh. È evidente come questo algoritmo possa
verifica sia uno dei primi due. essere eseguito anche manualmente, utilizzan-
Ha senso modellare il cordone di do Excel o altri strumenti di calcolo, a patto che
saldatura? lo strutturista abbia già previsto a priori (ossia
in fase di costruzione della mesh) tutte le possi-
La modellazione del cordone di saldatura con
bili SCL e generato la griglia di calcolo in modo
elementi FEM strutturali è utile per “calmiera-
che le SCL corrispondano a percorsi di nodi. Il
re” l’effetto dei picchi nelle discontinuità. I co-
vantaggio di utilizzare uno strumento come SCL
dici permettono comunque anche di non farlo,
Analyzer, direttamente accessibile all’interno
a patto di introdurre dei coefficienti di intensifi-
dell’interfaccia grafica di post-processing dei
cazione delle sollecitazioni da usare per le varie
risultati FEM in Femap e dotato di accurati algo-
verifiche.
ritmi di interpolazione del campo di stress volu-
Quando è importante la mesh per la metrico nella struttura, risiede:
stress linearization? • nella velocità di generazione dei dati per
Ci sono due aspetti da considerare: gli stress produrre il report di calcolo certificativo;
calcolati dal FEM e la procedura di linearizzazio- • nell’accuratezza della procedura;
ne. Per quanto riguarda la stress analysis, come • nella possibilità di individuare a posteriori,
in ogni calcolo ad elementi finiti la mesh è un indipendentemente dalla forma della mesh,
aspetto fondamentale. La griglia degli elementi le SCL in modo arbitrario (si veda la SCL 3
deve essere in grado di catturare correttamente dell’esempio di Figura 6).

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