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Magagnino Samuele 5°A

Kirkegaard

13) C
a) Perché viene incarnata la figura del Don Giovanni. È un seduttore che fa leva sulla propria
bellezza fisica ed esteriore per sedurre con l’unico obiettivo di godere. Vive seguendo il
principio del "CARPE DIEM” (cogli l’attimo) che lo porta ad approfittare di tutte le
opportunità che la vita gli offre, rimanendo concentrati su sé stesso, disinteressandosi del
benessere altrui. -In seguito, simile al Don Giovanni è la figura di Johannes, di cui
Kierkegaard parla nel “diario di un seduttore”, il quale seduce con la sua Intelligenza e i suoi
modi di fare. -Ad un certo punto della vita però entrambe le due figure sono costrette a fare
i conti con il passato, rendendosi conto di non aver costruito nulla rinunciando ad
assumendosi ogni responsabilità e di essere stati fonti di grandi sofferenze e dolore per le
altre persone. Emerge così un grande senso di colpa che genera disperazione.

b) Vita etica viene incarnata dalla figura del marito che a differenza del seduttore è colui che
sceglie responsabilmente: a scegliere il proprio partner, sceglie di formare una famiglia,
sceglie di avere dei figli, sceglie di prendersi cura della famiglia, sceglie di lavorare e sceglie
di avere un ruolo riconosciuto a livello sociale. -Si tratta di una vita improntata al dovere e
con il passare del tempo, però anche il marito deve fare i conti con la vita è ormai stanco
comincia ad interrogarmi se sia valsa la pena. -Di fronte a questo dubbio esistenziale emerge
nel marito un forte senso di colpa per le persone cie ama e cadendo nella disperazione.
c)A È la terza tipologia di esistenza che e l’unica a garantire la salvezza per l’individuo,
salvarsi significa avere la possibilità di non perdere la speranza annullandosi riconquistando
la pace interiore. Prevede una vita improntata alla fede ed è incarnata dalla figura di
Abramo (figura biblica uomo di fede dell’antico testamento). rapporto intimo con Dio e con
la moglie ma non può avere figli e dopo che perde ogni speranza, Dio gli dona un figlio che
lo concede in età avanzata che si chiama Isacco, cresce in un ambiente d’amore. Dopo 10
anni, Dio fa una richiesta assurda, secondo la morale umana, che genera in Abramo in tese
emozioni timore e dolore. Chiede di sacrificare suo figlio ha una scelta e non può dire
obbedire a Dio, lui trema ad ucciderlo Isacco però sa che devono uccidere un animale.
Abramo tremante e mentre lo uccide Dio dice fermati Abramo la tua fede ti ha salvato. Con
questo racconto Dio vuole ricordare agli uomini che tutto è un dono niente ci appartiene.

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