cato nella comunità cristiana, perché altrimenti quella
libertà non potrebbe avere storia. Sono le due dimensioni della persona che nel cristia- nesimo vengono affermate: la comunionalità e la storia. La personalità è formata nella comunione e nella sto- ria. Perciò il dono che Dio fa di sé al bambino piccolo, che ha ricevuto il sacramento, non sarà un seme getta- to via, ma premessa per uno sviluppo nel tempo che la comunità rende possibile. In questo senso si capisce come la prima responsabilità di una vita comunitaria stia nella famiglia, oppure in una responsabilità alter- nativa o aggiuntiva che la Chiesa riconosce e afferma nella figura del padrino, emblema della comunità che si assume l'educazione del bambino. Concludendo, dunque, la libertà, nel sacramento del battesimo dato ai bambini, è salvata, da un lato, dalla libertà della comunità di cui egli è concepito come parte, come membro carico di dignità; dall'altro, dal futuro dello svolgimento della sua vita cosciente. La fede come convinzione, una fede perciò autenti- ca e umanamente dignitosa, implica che tutta intera la personalità sia unificata dalla verità e dalla realtà in cui si crede. La parola «convinzione», infatti, deriva da vincire che significa legare. L'esistenza di chi crede deve