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IL SOGNO FOLLE DI FRANCESCO

CHIESA ED ECOLOGIA
negli ultimi decenni le chiese cristiane hanno acquisito crescente consapevolezza del problema ecologico.
Una pietra miliare di questo cammino è stata l’istituzione della “giornata di preghiera per la protezione del
creato“da parte di Demetrio, il 1 settembre 1989. Il 18 giugno 2015, Papa Francesco ha dato un nuovo
slancio alla riflessione su questo problema con l’enciclica Laudato sì. Ha dato ampio spazio ai risultati della
scienza moderna concludendo con due preghiere uno ai credenti e l’altra a tutti i cristiani. La Chiesa
ortodossa e la cattolica non sono sole in questo cammino, tutte le grandi religioni sono interessati alla cura
della casa comune. Nella tradizione cattolica, la cura per l’ambiente fa parte della dottrina sociale della
Chiesa. Il primo documento importante in questo campo è stato lì in ciclica Rerum Novarum 1891 di Leone
XIII, E il compendio della dottrina sociale della Chiesa “2004”. La Chiesa cattolica negli ultimi anni ha un
crescente interesse per l’ecologia, il termine ecologia deriva dal greco oikos e logos, E significa studio
dell’ambiente. Il termine risale al 1866 da Haeckel, Lo definì come l’indagine delle relazioni di un animale
con il suo contesto. L’ecologia è fin dall’inizio una scienza delle relazioni. Benedetto XVI nel suo messaggio
per la giornata mondiale della pace del 2007 ha sollecitato un rinnovamento culturale per armonizzare lo
sviluppo umano e la cura dell’ambiente che sono riflessi dalle tue parole “ecologia umana” usate da
Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate. La Caritas in veritate affronta il problema energetico.
Benedetto 16º applica il principio della destinazione universale dei beni riconoscendo che l’accaparramento
di risorse non rinnovabili da parte di alcuni Stati rappresenta un grave ostacolo allo sviluppo nei paesi
poveri e la comunità internazionale ha il dovere urgente di trovare i mezzi istituzionali per regolare lo
sfruttamento delle risorse non rinnovabili. La Caritas in veritate afferma anche che le società avanzate
devono abbassare il loro consumo energetico interno.

ECOLOGIA INTEGRALE
L’ecologia integrale lanciata da Papa Francesco nell’enciclica Laudato sì, è un passo avanti rispetto
all’ecologia umana perché incorpora ambiente, economia, società, cultura e vita quotidiana orientandoli al
bene comune. Questa enciclica inoltre costruisce un ponte ideale tra Francesco d’Assisi e Francesco di
Buenos Aires. Il primo scritto un cantico che ha ispirato il secondo.

L’INTIMA RELAZIONE TRA I POVERI E LA FRAGILITÀ DEL PIANETA: la Chiesa non si preoccupa solo della
natura ma anche della persona, l’umanità deve trovare un nuovo modello di sviluppo in cui il benessere
non sia misurato con indicatori economici come il Pil. Si impone una ridistribuzione delle risorse del pianeta
e dell’oro sfruttamento, 193 paesi membri dell’ONU, il 2015 si sono dotati di un programma, l’agenda 2030,
declinato in 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile o SDGs. La nascita del concetto di sviluppo sostenibile è
stata fatta coincidere con il rapporto Brundtland, Rilasciato nel 1987 dalla Word commission on enviroment
and development. Vi si legge che: l’umanità alla capacità di rendere sostenibile lo sviluppo. Il principio etico
per cui le generazioni presenti sono responsabili nei confronti delle generazioni future impedisce di
superare il limite delle risorse naturali. Tutte le religioni possono contribuire al raggiungimento degli
obiettivi per lo sviluppo sostenibile (detto alla conferenza internazionale).

LA CONVINZIONE CHE TUTTO NEL MONDO È CONNESSO: nel nostro cosmo tutto è in rapporto costruttivo.
Per il credente, inoltre, l’insieme dell’universo con le sue relazioni, mostra la ricchezza inesauribile di Dio. La
natura è ricca di esempi di quello che i biologi chiamano mutualismo “solidarietà“o perfino “amore“. Il
cristianesimo è costituito da temi come la relazionalità naturale e l’impronta trinità aria, ogni creatura una
struttura trinitaria.

LA CRITICA DEL NUOVO PARADIGMA (tecnocratico) E ALLE FORME DEL POTERE CHE DERIVANO DALLA
TECNOLOGIA: Non è in grado la tecnologia di vedere le relazioni che esistono tra le cose, questa frase di
Francesco è illustrata nella vicenda del buco dell’ozono. Lo Zonno è una molecola costituita da tre atomi di
ossigeno presente nella stratosfera che ci scherma dai raggi ultravioletti. Negli anni 70 si scoprì che questo
strato si assottigliava soprattutto in corrispondenza dell’Antartide. Le ricerche dimostrano che questo
fenomeno è legato ai CFC (clorofluorocarburi), Gas. Ma il paradigma tecnocratico, non aveva immaginato
che i CFC Avrebbero dato problemi. Nel 1987 fu firmato il protocollo di Montreal che mise al bando CFC.

L’INVITO A CERCARE ALTRI MODI DI INTENDERE L’ECONOMIA E IL PROGRESSO: L’economia classica


considera ancora oggi infinito il capitale naturale. Questa ipotesi è palesemente insostenibile. Il più noto
modello matematico basato su questa e quello di Malthus. Questo modello prevede una crescita
esponenziale. Fino a quando la popolazione umana è stata piccola il modello è stato in accordo con i dati
ma l’andamento delle popolazioni segue la curva logistica, ottenuta dal matematico Verhulst:
L’inquinamento e i limiti delle risorse provocano mortalità e diminuzione della fertilità. Come sta crescendo
la popolazione umana? Il discostamento dal modello di Malthus È evidente dagli anni 70 del XX secolo,
periodo in cui il tasso annuale di crescita raggiunto il massimo. Nel 1972 è stato pubblicato il rapporto
“limiti dello sviluppo “, commissionato dal club di Roma e affermava che il limite dello sviluppo sarebbe
stato raggiunto in un secolo e sarebbe stato possibile raggiungere la stabilità ecologica riducendo lo
sfruttamento delle risorse. Per quanto riguarda il limite delle risorse energetiche Hubbert, aveva elaborato
una teoria chiamata “picco di Hubbert” che modelli zava la produzione petrolifera degli Stati Uniti,
prevedendo che avrebbe raggiunto il massimo negli anni 70 del XX secolo. Questa si è verificata. Gli esperti
ritengono che la produzione petrolifera mondiale sta raggiungendo il massimo in questi anni.

IL VALORE PROPRIO DI OGNI CREATURA: Questo a sé tematico, riassunto dalla frase: “gli altri esseri viventi
hanno un valore proprio di fronte a Dio”, e relativamente nuovo nella dottrina cattolica. Infatti prima la
Chiesa ha dato l’impressione di sottolineare eccessivamente il valore della persona e chi è proprio la
lacerazione dell’armoniosa relazione tra persona e natura ad aver prodotto la crisi ambientale. In realtà, tra
le cause di questa lacerazione vi è anche la mentalità riduzionistico. Il riduzionismo può essere definito
come la teoria in base alla quale tutti i fenomeni vitali devono essere ricondotti a leggi fisiche e chimiche, e
quindi le proprietà di un organismo sono la somma delle caratteristiche delle sue singole parti. L’olismo, al
contrario sostiene che ogni organismo vivente presenta caratteristiche proprie, non riconducibili alla
semplice Somma delle sue parti ma spiegabili in base a relazioni funzionali tra gli elementi che lo
compongono. Il valore di ogni creatura anche una dimensione etica, Ovvero è peccato quando trattiamo
male la natura. Infine la dimensione mistica: l’ambiente naturale si apre all’incontro con l’assoluto.

IL SENSO DELL’ECOLOGIA: se, da una parte la Chiesa abbandona l’antropocentrismo radicale, dall’altra si
mette al riparo dal fisiocentrismo, posizione che non accetta il salto ontologico tra gli esseri umani e gli altri
enti. Quindi potremmo proporre un antropocentrismo cristico oblativo in cui la persona vive il dono di sé
con i suoi simili, trascinando la natura verso Dio, o, un comuniocentrismo, in cui si pone al centro il
rapporto stesso tra persona e natura. La persona assume una funzione sacerdotale, che consiste
nell’elevare la natura verso Dio poi esiste una funzione eucaristica della natura, la terra si mangia come noi
mangiamo l’eucarestia: per trasformare la terra in cieli nuovi e terre nuove.

LA NECESSITÀ DI DIBATTITI SINCERI E ONESTI: Ci sono molti complotti per il potere e il denaro il libro fa
l’esempio del dieselgate. I dibattiti sinceri e onesti di cui parla Papa Francesco dovrebbero aver luogo ogni
volta che una decisione abbia un impatto profondo sulla vita di una comunità. Tutti gli attori coinvolti
devono sviluppare una cittadinanza attiva.

LA GRAVE RESPONSABILITÀ DELLA POLITICA INTERNAZIONALE E LOCALE: ognuno pensasse mentre ci


resta solo guerre o accordi ambigui. È giusto parlare di guerre accordi ambigui? Sì, esempio è dimostrato
che la siccità del 2007-2010 a contribuito al conflitto in Siria. Osservazioni e modelli suggeriscono che le
influenze umane sul sistema climatico sono implicate nell’attuale conflitto siriano. Uno studio della Banca
mondiale, afferma che entro il 2050 più di 140 milioni di persone a causa della siccità, il degrado del suolo,
le inondazioni eccetera saranno costrette ad abbandonare le proprie terre.
LA CULTURA DELLO SCARTO E LA PROPOSTA DI UN NUOVO STILE DI VITA: no non è solo però colpa di chi
detiene il potere, per esempio, papà Francesco parla del meccanismo consumistico compulsivo che
dovrebbe essere sostituito da uno stile di vita più ecologico. Un esempio? La nostra alimentazione.
L’eccessivo consumo di carne bovina è un importante causa del riscaldamento globale per le emissioni di
anidride carbonica. Al contrario per produrre legumi la CO2 prodotta in minore. Ma perché dovremmo
impegnarci in sacrifici quotidiani? Papa Francesco non ha dubbi per l’amore (Tema centrale del testo).

LA PRESENZA DI DIO NELLA NATURA


La presenza di Dio nella natura, da non confondere con il panteismo in cui Dio e cosmo tendono a
coincidere è un tema classico della spiritualità cristiana. Lubich, Scrive: “abbiamo percepito la presenza di
Dio sotto le cose, Dio che sostiene, che regge le cose”. Addirittura Secondo Karl Rahner, La presenza di Dio
nelle cose spiegherebbe il loro auto trascendimento possibile perché l’essere assoluto ne é causa e
fondamento.

LA GIOIA DELLA SPERANZA


papa Francesco afferma “non tutto è perduto, perché gli esseri umani possono ritornare a scegliere il bene
e rigenerarsi“, spesso l’ansia piuttosto che spingerci ad agire con lucidità ci blocca nell’impotenza: a volte
anche le situazioni più drammatiche si affrontano meglio con il sorriso sulle labbra. Papa Francesco afferma
“camminiamo cantando! Per la gioia della speranza”. L’ottimismo cristiano è fondato sulla fede in Dio-
amore, i semi del bene e piantati da Dio stesso finiranno per germogliare, fiorire, dare frutto.

ACCORDO DI PARIGI
Dopo la presenza della Laudato sì a Roma, un’altra capitale europea ovvero Parigi è stata protagonista nella
pura: Nel 2015 delegati di 196 paesi riuniti per la conferenza delle parti (COP21), Vi hanno approvato un
accordo sul clima. Qual è il filo d’oro che lega Roma e Parigi? Innanzitutto, “Scienze”, Rivista scientifica
internazionale nel 2014 a pubblicato un editoriale che sottolineava l’interesse del Papa per l’ambiente.
Nell’enciclica il Papa rivolge una domanda ben precisa la scienza“ che tipo di mondo desideriamo
trasmettere a coloro che verranno dopo di noi“ nonostante questa risposta sia nota da decenni, degna di
nota è la debolezza della reazione politica internazionale. Dopo la pubblicazione della laudato sì, il clima
culturale sembra cambiare. I presidenti di Stati Uniti e Cina si incontrano a Washington e auspicano il
successo della conferenza di Parigi prendendo impegni concreti, seguiti da almeno altri 175 paesi. Non solo
anche Obama e Ban ki-moon Si riferiscono positivamente alla domanda del Papa e all’impegno delle grandi
religioni. Raccordo di Parigi e firmato da 175 paesi nel palazzo di vetro a New York nel 2016 (Questa data
corrisponde alla giornata della terra). Anche i politici sembrano riferirsi alla domanda del Papa. Quali sono i
punti positivi dell’accordo di Parigi? Elenchiamo i principali:

-Convenzione sul clima approvata da 196 paesi.

-Ci si impegna a limitare l’aumento della temperatura superficiale del pianeta 2°.

-Dal 2021 almeno 100 miliardi di $ all’anno saranno stanziati per il trasferimento di tecnologie pulite dai
paesi ricchi e paesi poveri.

-Gli impegni nazionali saranno rivisti ogni cinque anni dal 2023

-Per la prima volta si considera l’adattamento e la mitigazione, per contrastare il riscaldamento globale.

Purtroppo ci sono anche i punti negativi: -mancano contenuti operativi e scadenze,-non sono previste
sanzioni per chi non rispetta l’accordo,-non si riceve il denaro dichiarato.

Ci sono diversi pareri ma il parere più corretto è stato espresso da un “non addetto ai lavori”: “L’accordo
richiederà un corale impegno e una particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabile, esorto l’intera
comunità a proseguire nel segno di una solidarietà sempre più fattiva”. Vorrei concludere nell’accordo di
Parigi con una parola di speranza. Il comma C dell’articolo due afferma la necessità di rendere i flussi
finanziari linea con un percorso verso basse emissioni di gas serra. Penso che questo comma sia la
constatazione di un processo già in atto. Il mio ottimismo era fondato anche sull’impatto positivo che hanno
le nuove tecnologie nella riduzione delle emissioni di gas serra. A questo proposito, non tutti sanno che
l’efficienza energetica è la più promettente delle tecnologie verdi. Secondo un rapporto l’efficienza
energetica è la più grande fonte di potenziale diminuzione dei gas serra.gli Stati Uniti potrebbero ridurre le
emissioni di quasi 5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica grazie alle seguenti azioni: efficienza
energetica (42% della riduzione totale), rete pulita (esempio: generazione diffusa di energie rinnovabili):
24% della riduzione totale; elettrificazione (esempio: auto elettrica); de carbonizzazione (esempio:
biocarburanti).

L’efficienza energetica residenziale è la più grande fonte di potenziale diminuzione, isolando le nostre case
risparmieremo soldi ridurremo l’effetto serra.

PARIGI O CARA NOI LASCEREMO


Come sono andate effettivamente le cose dopo l’accordo di Parigi? Il 4 novembre 2016 l’accordo entrato in
vigore purtroppo il 1 giugno 2017 i falchi della casa bianca prevalgono e Trump annuncia l’uscita degli Stati
Uniti dall’accordo di Parigi. La reazione contraria non si fa attendere: Unione Europea, Gran Bretagna e Cina
dichiarano di voler proseguire sulla strada di Parigi. Macron Pronuncia un significativo discorso,
terminandolo con lo slogan: make Our Planet Great again! (far tornare grande il pianeta), Che richiama a
quello usato da Trump “make America Great a gain!”. Unione Europea e Cina rilasciano una dichiarazione
affermando che gli USA Si troverà in difficoltà nelle esportazioni verso questi due importanti mercati ma la
negoziazione internazionale non si è fermata e nella COP23, Sono stati fatti passi in avanti nell’elaborazione
del Paris Rulebook, L’insieme delle regole attuative Dell’accordo di Parigi. Il Paris rulebook È stato
completato decidendo nell’entrata in vigore nel 2020.

COME STA IL PAZIENTE: le emissioni di CO2 sono aumentate nel 2018. La domanda di energia è aumentata
nel 2017 del 2,3%, la domanda di petrolio è aumentata. L’avvio di grandi progetti petrolchimici ha guidato
l’aumento nel 2018. La domanda di gas naturale è cresciuta. A parte il 2017 in cui era legato all’industria gli
edifici dell’ultimo decennio questo incremento è venuto dal settore energetico. Anche la domanda di
carbone è aumentata. La generazione di energia basata sulle rinnovabili è cresciuta del 49% nel 2017 del
45% nel 2018.le rinnovabili rappresentano ora oltre il 25% della produzione di energia elettrica. La
domanda di energia elettrica è aumentata, l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari ha avuto un
incremento del 3,3% nel 2018. Purtroppo ci sono importanti attori non protagonisti. Gli stomaci dei
ruminanti liberano in aria metano, un gas serra per questo gli allevamenti intensivi sono la fonte principale
di gas serra nel settore agricolo. Le emissioni di gas serra superano i 50 miliardi di tonnellate equivalenti di
CO2 e l’agricoltura è importante quasi quanto i trasporti. Allora, a fronte di una crescita delle missioni in
tutti settori produttivi, che punto siamo rispetto all’obiettivo dell’accordo di Parigi cioè limitare l’aumento
della temperatura superficiale del pianeta a 2°? Con il trend attuale la terra supererà il limite di 2° attorno al
2060.

PISTOLA FUMANTE: Secondo i climatologi, il nesso causale tra incremento di gas serra aumento della
temperatura è ormai certo e il consenso scientifico sul riscaldamento globale è stato riassunto dall’IPCC nei
punti seguenti:

-Dalle 1880 al 2012 la temperatura globale del pianeta è aumentata di 0,2°.

-Negli ultimi decenni, sono aumentati precipitazioni ed eventi climatici estremi;

-Dalla fine degli anni 60 la copertura nevosa terrestre Si è ridotta di circa il 10%;

-Nell’ultimo secolo il livello del mare si è innalzato di più o meno 0,05 m;


-Dagli ultimi 70 anni si hanno indizi di cambiamenti nella circolazione atmosferica oceanica.

Ci Sono principi che ci spingono Ad agire nella giusta direzione però due sono adottati dalla convenzione
quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici:

-principio di precauzione: In tutte le attività dell’uomo è necessario usare le dovute precauzioni affinché
non siano procurati danni, questo ci spinge a limitare le emissioni di gas serra e Papa Francesco ha
trasformato questo principio nella domanda “che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che
verranno dopo di noi, i bambini che stanno crescendo?“.

-Principio di responsabilità: tutti i paesi sono responsabili, tuttavia tale responsabilità è differente per
motivi storici, condizioni di sviluppo eccetera. Il principio di responsabilità se da una parte stabilisce che
tutti i paesi devono limitare le emissioni di gas serra dall’altra riconosce che alcune nazioni hanno per
decenni inquinato il pianeta, traendone indubbi benefici economici. L’area di un paese deve essere
proporzionale alle sue emissioni di CO2.

USCITA DI SICUREZZA:
insomma, sembra proprio che per garantire un lieto fine al nostro film horror dobbiamo agire con urgenza,
la tecnologia da sola non basta.lo sviluppo sostenibile è possibile? Sicuramente occorre modificare il
sistema economico finanziario in modo che non sia guidato unicamente dalla crescita del Pil, obiettivo
incompatibile con la preservazione dell’ecosistema perché viene messo in rilievo sempre l’aspetto
economico. La laudato si traccia le linee fondamentali di un nuovo paradigma culturale e afferma
esplicitamente che: “si attende ancora lo sviluppo di una nuova sintesi che superi le forze dialettiche degli
ultimi secoli“. Papa Francesco affermato: le precarie condizioni della nostra casa comune sono dovute
principalmente a un modello economico che è stato seguito per troppo tempo orientato al profitto è basato
sull’illusione della crescita economica illimitata.

DAMOSE DA FA
Certo capire che il modello attuale vada abbandonato non significa aver già elaborato quello nuovo è
un’impresa epocale, ma necessaria e ciascuno di noi può contribuire. Il sito dell’opus dei, ha stilato un
decalogo per la cura dell’ambiente ispirato alla laudato si:

-Coprirci di più e accendere il riscaldamento solo quando è necessario;

-Diminuire l’uso di plastica e carta;

-Ridurre il consumo di acqua;

-Separare i rifiuti;

-Cucinare soltanto ciò che si mangerà;

-Avere cura degli altri esseri viventi;

-Utilizzare il trasporto pubblico la condivisione dell’auto mobile;

-Piantare alberi;

-Spegnere le luci inutili;

-Ringraziare Dio prima e dopo aver mangiato;


Anche le opzioni di consumo sono importanti si parla di consumo responsabile e di democrazia economica.
Occorre diffondere la consapevolezza dei problemi ecologici in modo che i programmi politici siano
giudicati non solo su risultati economici immediati, ma anche sul contrasto al degrado ambientale al
riscaldamento globale. L’iniziativa “la scienza al voto” ha valutato dal punto di vista ecologico i programmi
dei partiti per le elezioni del 2018.

CONCLUSIONI: L’amore per la natura e per le persone presenti e future è la forza che consentirà
all’umanità di auto trascendersi realizzando un progresso del pianeta e dei suoi abitanti. Nel 1999 Sergio
Rondinara, Affondato EcoOne, Un’iniziativa ecologica o una rete internazionale di accademici per una
nuova relazione persona-natura. Questa iniziativa organizzato convegni specialistici e scuole di formazione.
Nel 2015 John Mundell, Ha incorporato questi valori in uno strumento pedagogico, il “dado della terra”,
frasi immagini che ispirano a realizzare una trasformazione di atteggiamento personale e collettivo, Volte a
superare il conflitto tra la cura della natura e la creatività umana. La Lubich A spiegato il ruolo della persona
umana con queste parole: “dobbiamo trattare tutte le cose con lo stesso amore che il padre a per il figlio”.

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