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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
dell’incontrollabile, dove si aggira la follia. sempre più presente in ciascuno delle sue parti.
Una delle vocazioni essenziali dell’educazione sarà La mondializzazione è nello stesso tempo evidente,
l’esame e lo studio della complessità umana. subcosciente, onnipresente.
INSEGNARE L’IDENTITÀ TERRESTRE La mondializzazione è unificatrice, ma va aggiunto che
è anche conflittuale nella sua essenza. L’unificazione
I cittadini hanno bisogno di comprendere la condizione mondializzante è sempre più accompagnata dal proprio
umana nel mondo e il mondo umano che è divenuto quello negativo, che essa produce come controeffetto, la balca-
dell’era planetaria. nizzazione. È l’era planetaria stessa che ha permesso e fa-
Dal XVI secolo si è entrati nell’era planetaria e ora si è vorito il frazionamento generalizzato in Stati-nazione.
nella fase della mondializzazione. Gli antagonismi fra nazioni, religioni, laicità e reli-
La mondializzazione significa l’emergenza di un sog- gione, modernità e tradizione, democrazia e dittatura, ric-
getto nuovo, il mondo in quanto tale. chi e poveri, ecc., si nutrono a vicenda, e a ciò si mesco-
lano gli interessi strategici ed economici antagonisti delle
Il problema vitale è costituito dall’insieme dei pro- grandi potenze e delle multinazionali votate al profitto.
blemi vitali dall’intersolidarietà complessa di problemi,
antagonismi, crisi, processi incontrollati. Il XX secolo ha creato e frazionato un tessuto planeta-
rio unico. L’irruzione tecnico-industriale sul globo tende
Quello che aggrava la difficoltà di conoscere il Mondo a sopprimere molte diversità umane, etniche, culturali. Lo
è il modo di pensare che ha atrofizzato in noi, la capacità sviluppo ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti.
di contestualizzare e globalizzare.
LE EREDITÀ DEL XX SECOLO
È la complessità produttrice/distruttrice delle recipro-
che azioni delle parti sul tutto e del tutto sulle parti che L’EREDITÀ DEL PROGRESSO E DELLA BARBARIE
costituisce un problema. Il pianeta non è un sistema glo- Il XX secolo è stato quello dell’alleanza di due barba-
bale, ma un vortice in movimento. rie.
L’ERA PLANETARIA Per superare questa era barbara è necessario ricono-
La storia umana è cominciata con una diaspora plane- scere la sua eredità. Questa eredità è morte e nascita.
taria su tutti i continenti. L’EREDITÀ DI MORTE
La diaspora dell’umanità non ha prodotto scissioni ge- Il XX secolo sembra aver dato ragione all’atroce for-
netiche. Ma ha prodotto una straordinaria diversità di lin- mula di Kafka: l’evoluzione umana è una crescita della po-
gue, culture, destini, fonte d’innovazione e di creazioni in tenza di morte.
tutti i campi. Il tesoro dell’umanità è nella sua diversità
La morte introdotta dal XX secolo è quella delle due
creatrice, ma la fonte della sua creatività è nella sua unità
nuove potenze di morte.
generatrice.
La prima è la possibilità della morte globale di tutta
L’era planetaria si apre e si sviluppa attraverso e con la
l’umanità per mezzo dell’arma nucleare. La potenzialità di
violenza, la distruzione, la schiavitù, lo sfruttamento fe-
autoannientamento accompagna la marcia dell’umanità.
roce delle Americhe e dell’Africa. I bacilli e i virus
dell’Eurasia si scagliano sulle Americhe provocando eca- I NUOVI PERICOLI
tombi, disseminando malattie, mentre dall’America il vi- La seconda è la possibilità della morte ecologica. Il do-
rus della sifilide passa fino a Shangai. Gli europei impor- minio sfrenato della natura attraverso la tecnica conduce
tano cibo, venuti dalle Americhe. l’umanità al suicidio.
La planetarizzazione si sviluppa nei vari continenti con Forze di morte che si credevano in liquidazione si sono
l’apporto della civiltà europea in tutte le sue zone di pene- ribellate. La morte si è reintrodotta con virulenza nei corpi
trazione. L’industria e la tecnica hanno uno sviluppo che che si ritenevano già asettici.
nessuna civiltà h ancora conosciuto. Lo sviluppo econo-
mico, delle comunicazioni, il coinvolgimento dei conti- La morte ha guadagnato terreno all’interno delle
nenti soggiogati nel mercato mondiale determinano formi- anime.
dabili flussi migratori che saranno amplificati dalla cre- La minaccia plana con l’arma termonucleare, ci cir-
scita demografica. conda con il degrado della biosfera, è potenziale in cia-
La planetarizzazione dà origine nel XX secolo a due scuno dei nostri abbracci, si annida nelle nostre anime con
guerre mondiali, a due crisi economiche mondiali e alla il richiamo mortifero delle droghe.
generalizzazione dell’economia liberale chiamata mon- MORTE DELLA MODERNITÀ
dializzazione.
La civiltà nata in Occidente pensava di dirigersi verso
Il mondo diviene sempre più un tutto. Ciascuna parte un futuro di progresso all’infinito, grazie ai progressi della
del mondo fa sempre più parte del mondo, e il mondo è scienza, ragione, storia, economia, democrazia. Se la
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modernità si definisce attraverso la fede incondizionata Il XX secolo ha sofferto orribilmente di carenza di
nel progresso, nella tecnica e nella scienza, nello sviluppo amori, di indifferenza, di durezza e di crudeltà. Ma ha an-
economico, allora questa modernità è morta. che prodotto un eccesso d’amore, rivolto ai miti menzo-
LA SPERANZA
gneri, alle illusioni, alle false divinità, o pietrificato in pic-
coli feticismi.
Se è vero che il genere umano possiede in sé risorse
creative inesauribili, si può intravedere per il terzo millen- La possibilità antropologica, sociologica, culturale,
nio la possibilità di una nuova reazione. E l’educazione è spirituale di progresso ripristina il principio di speranza,
al centro di questa nuova missione. ma senza certezza scientifica.
Il XX secolo ha lasciato in eredità alcune contro-cor- L’unione planetaria è l’esigenza razionale minima di
renti rigeneratrici. Si rileva: un mondo ristretto e interdipendente. Tale unione ha biso-
gno di una coscienza e di un sentimento di reciproca ap-
- La controcorrente ecologica, che la crescita del de- partenenza che leghi alla Terra considerata come prima e
grado e il sorgere di catastrofi tecnico-industriali ultima Patria.
non possono che far crescere;
Bisogna imparare a esserci sul pianeta. Imparare a es-
- La controcorrente qualitativa che si manifesta nella serci significa imparare a vivere, a condividere, a essere in
qualità in tutti gli ambiti; comunione.
- La controcorrente di resistenza alla vita prosaica Si deve inscrivere:
puramente utilitaristica, che si manifesta attraverso
la ricerca di una vita poetica; - La coscienza antropologica, che riconosce l’unità
nella diversità;
- La controcorrente di resistenza al primato del con-
sumo standardizzato, che si manifesta in due ma- - La coscienza ecologica, ossia la coscienza di abitare
niere opposte, attraverso la ricerca di un’intensità una stessa sfera vivente;
vissuta e con la ricerca di frugalità e di temperanza; - La coscienza civica terrestre, la coscienza della re-
- La controcorrente di emancipazione nei confronti sponsabilità e della solidarietà per i figli della Terra;
della tirannia onnipresente del denaro; - La coscienza dialogica, che nasce dall’esercizio
- La controcorrente che alimenta etiche della pacifi- complesso del pensiero e che permette nello stesso
cazione delle anime e delle menti. tempo di criticarci, di autocriticarci e di compren-
derci gli uni gli altri.
NEL GIOCO CONTRADDITTORIO DEI POSSIBILI
Dobbiamo non più opporre l’universale alle patrie, ma
Una delle condizioni fondamentali per una evoluzione legare concentricamente le nostre patrie e integrarle
positiva è che le forze emancipatrici inerenti alla scienza nell’universo concreto della patria terrestre. La ricerca di
e alla tecnica possano superare le forze di morte e di as- un avvenire migliore deve essere complementare e non più
servimento. Gli sviluppi delle tecnoscienze sono ambiva- antagonista con il ritorno alle origini nel passato. Ogni es-
lenti. Gli umani assoggettano le macchine che assogget- sere umani, ogni collettività deve irrigare la propria vita
tano l’energia mentre sono essi stessi da questa assogget- con una circolazione incessante fra il passato e un futuro
tati. La saga di fantascienza Hyperion di Dan Simmons nel quale proietta le sue aspirazioni e i suoi sforzi.
ipotizza che in un millennio del futuro le intelligenze arti-
ficiali avranno addomesticato gli umani e si prepareranno L’era di fecondità degli stati nazionali dotati di potere
a eliminarli. Il romanzo descrive peripezie sorprendenti, al assoluto è compiuta, il che significa che occorre non di-
termine delle quali un ibrido annuncia una nuova sag- sintegrarli, ma rispettarli integrandoli in insiemi e facendo
gezza. loro rispettare l’insieme di cui fanno parte.
Le possibilità offerte dallo sviluppo delle scienze bio- La reliance deve sostituirsi alla disgiunzione e affidarsi
logiche sono prodigiose nel bene e nel male. La genetica alla simbiosofia, la saggezza di vivere insieme.
e la manipolazione molecolare del cervello umano e la L’unità, il meticciato e la diversità devono svilupparsi
manipolazione molecolare del cervello umano permette- contro l’omogeneizzazione e la chiusura. Il meticciato non
ranno normalizzazioni e standardizzazioni mai riuscite è solo una creazione di nuove diversità a partire dall’in-
con gli indottrinamenti e le propagande sulla specie contro, diviene prodotto e produttore di reliance e di unità.
umana. Il meticcio può sviluppare una poli-identità a partire dalla
L’ampiezza e l’accelerazione attuale delle trasforma- sua bipolarità familiare e costituire in sé una identità com-
zioni sembra annunciare una mutazione ancora più consi- plessa pienamente umana.
derevole di quella che provocò il passaggio dalle piccole La coscienza della nostra umanità in questa era plane-
società arcaiche di cacciatori-raccoglitori senza Stato, alle taria dovrebbe condurci alla solidarietà e alla commisera-
società storiche che da otto millenni dilagano sul pianeta. zione reciproche, di ciascuno per ciascuno, di tutti per
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tutti. L’educazione dovrà comprendere un’etica della aeroliti, uno dei quali provocò lo strappo della Luna.
comprensione planetaria.
AFFRONTARE LE INCERTEZZE
AFFRONTARE LE INCERTEZZE Il mondo umano è trascinato in una nuova avventura.
I secoli precedenti hanno creduto in un futuro o ripeti- L’educazione deve riconoscere le incertezze legate alla
tivo o progressivo. Il XX secolo ha scoperto la perdita del conoscenza, poiché valgono:
futuro, la sua imprevedibilità. - Un principio di incertezza celebro-mentale, che de-
L’avvenire resta aperto e imprevedibile. riva dal processo di traduzione ricostruzione pro-
prio di ogni conoscenza;
Le civiltà tradizionali vivevano nella certezza di un
tempo ciclico, dove bisognava assicurare il buon funzio- - Un principio di incertezza logica. Come sostiene
namento con sacrifici a volte umani. La civiltà moderna Pascal: “né la contraddizione è contrassegnata da fal-
ha vissuto nella certezza del progresso storico. Un pro- sità, né la contraddizione è contrassegnata da verità”;
gresso è incerto. - Un principio di incertezza razionale, se non man-
L’INCERTEZZA STORICA tiene la vigilanza autocritica, sfocia nella raziona-
lizzazione;
Ciò che vale per il passato vale per l’avvenire, come
diceva Patočka: “il divenire è ormai problematizzato e lo sarà - Un principio di incertezza psicologica è l’impossi-
per sempre”. Il futuro si chiama incertezza. bilità di essere totalmente consapevoli di ciò che ac-
cade nella sala macchine della mente. di qui deriva
LA STORIA CREATRICE E DISTRUTTRICE la difficoltà di un autoesame critico in cui la since-
Il sorgere del nuovo non può essere predetto. rità non è garante di certezza e incontra inevitabil-
mente i limiti di ogni autoconoscenza.
La storia avanza con deviazioni che dipendono da in-
novazioni o da creazioni interne. La trasformazione in- L’INCERTEZZA DELLA CONOSCENZA
terna parte da creazioni locali e microscopiche che si ve- La conoscenza è un’avventura incerta. La vita com-
rificano in un ambiente ristretto a pochi individui e che porta casi senza definizione, casi con false definizioni e
appare come devianza in rapporto alla normalità. Se la de- l’assenza di un quadro generale chiuso.
vianza non è schiacciata può paralizzare la regolazione
L’INCERTEZZA DEL REALE
che la frenava o la reprimeva, e può proliferare in modo
empirico. La realtà non è leggibile in modo certo. Le idee e le
teorie non riflettono, ma traducono la realtà in modo
I dispotismi e i totalitarismi sanno che gli individui de-
spesso insufficiente o erroneo.
vianti costituiscono una potenziale minaccia. I despoti fi-
niscono per infiacchirsi, e la devianza sorge spesso in LE INCERTEZZE E L’ECOLOGIA DELL’AZIONE
modo inatteso. Talvolta si ha l’impressione che l’azione semplifichi.
Ogni evoluzione è frutto di una devianza riuscita. Le L’azione è decisione ma anche scommessa. Nel concetto
grandi trasformazioni sono morfogenesi che possono co- di scommessa vi è la coscienza del rischio e dell’incer-
stituire vere metamorfosi. tezza.
Vi sono anche le distruzioni. Queste possono derivare Quando un individuo intraprende un’azione questa co-
dai nuovi sviluppi. Le distruzioni massicce e brutali arri- mincia a sfuggire alle sue intenzioni. L’azione entra in un
vano dall’esterno. Molte esperienze sono andate perdute universo di interazioni e è l’ambiente che se ne impossessa
per sempre in seguito a cataclismi storici. Vi è un’enorme nel senso che essa può divenire contraria all’intenzione
dispersione dell’esperienza nella storia. iniziale. Questo ci obbliga a controllare l’azione, a cercare
di correggerla e a silurarla.
La storia mostra creazioni sorprendenti. Ma mostra an-
che terribili distruzioni. Una delle più grandi acquisizioni del XX secolo è stata
la dimostrazione di teoremi di limitazione della cono-
La storia costituisce un’evoluzione lineare. È un acca-
scenza. È impossibile porre un algoritmo di ottimizza-
vallarsi di processi contrastanti, che comportano evolu-
zione nei problemi umani. Si è trascinati in una nuova in-
zioni, involuzioni, progressioni, regressioni, rotture.
certezza fra la ricerca del bene maggiore e la ricerca del
UN MONDO INCERTO male minore.
L’avventura incerta dell’umanità continua l’avventura L’ecologia dell’azione comporta quattro principi di in-
incerta del cosmo. certezza.
La Terra, all’origine, accozzaglia di detriti cosmici nati L’ANELLO RISCHIO PRECAUZIONE
da un’esplosione solare, si è auto-organizzata in una dia- Il principio di incertezza, nato dalla doppia necessità
logica fra ordine disordine organizzazione, subendo del rischio e della precauzione. Per ogni azione intrapresa
non solo eruzioni e terremoti, ma anche lo choc violenti di in ambiente incerto, vi è contraddizione fra il principio di
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rischio e il principio di precauzione. l’uguaglianza; questa tende a distruggere la libertà; la fra-
L’ANELLO FINI MEZZI
ternità non può essere né decretata, né imposta, ma inco-
raggiata.
Il principio d’incertezza del fine e dei mezzi. I mezzi e
fini inter-retro-agiscono gli uni sugli altri, è inevitabile che La risposta alle incertezze dell’azione è costituita dalla
mezzi ignobili al servizio di fini nobili pervertano questi scelta meditata di una decisione, dalla coscienza della
ultimi e finiscano per sostituirsi ai fini. scommessa, dall’elaborazione di una strategia che tenga
conto delle complessità inerenti alle proprie finalità. Si
L’astuzia, la menzogna, la forza al servizio di una giu- può e si deve lottare contro le incertezze dell’azione. Nes-
sta causa possono preservare quest’ultima senza contami- suno potrebbe pretendere di eliminarle a lungo termine. La
narla, a condizione che si tratti di mezzi eccezionali e strategia rimane una navigazione in un oceano di incer-
provvisori. È possibile che azioni perverse portino a esiti tezze, attraverso arcipelaghi di certezze.
felici.
Il desiderio di liquidare l’Incertezza può apparire come
L’ANELLO AZIONE CONTESTO la malattia propria della mente.
Ogni azione fugge alla volontà del suo autore entrando Il pensiero deve armarsi e agguerrirsi per affrontare
nel gioco delle inter-retro-azioni dell’ambiente in cui in- l’incertezza.
terviene. Questo è il principio caratteristico dell’ecologia
dell’azione. L’abbandono del progresso garantito dalle leggi della
Storia non è la rinuncia al progresso, ma il riconoscimento
L’azione può avere tre tipi di conseguenze inopinate, del suo carattere incerto e fragile. La rinuncia al migliore
come argomenta Hirschman: dei mondi non è per nulla la rinuncia a un mondo migliore.
- L’effetto perverso;
INSEGNARE LA COMPRENSIONE
- L’inanità dell’innovazione;
La situazione sulla Terra è paradossale. Le interdipen-
- La messa a rischio delle acquisizioni raggiunte. denze si sono moltiplicate. La comunicazione trionfa. La
coscienza di essere solidali nella vita e nella morte do-
L’IMPREVEDIBILITÀ A LUNGO TERMINE
vrebbe ormai legare gli umani. L’incomprensione per-
Si possono considerare o prevedere gli effetti a breve mane generale.
termine di un’azione, ma quelli a lungo termine sono im-
Il problema della comprensione è divenuto cruciale per
prevedibili.
gli umani.
Non è mai certo che un’azione operi nel senso dell’in-
tenzione da cui è nata. L’ecologia dell’azione ci invita alla Il problema della comprensione è polarizzato:
scommessa che riconosce i rischi e alla strategia che per- - Un polo divenuto planetario, quello della compren-
mette di modificare se non di annullare l’azione intra- sione fra lontani;
presa.
- Un polo individuale, quello delle relazioni fra vi-
LA SCOMMESSA E LA STRATEGIA cini.
Vi sono due viatici per affrontare l’incertezza L’assioma, più si è vicini, meglio ci si comprende, pos-
dell’azione. Il primo è la piena coscienza della scommessa siede una verità relativa.
che la decisione comporta, il secondo è il ricorso alla stra-
tegia. LE DUE COMPRENSIONI