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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro

LA CECITÀ DELLA CONOSCENZA: L’ERRORE L’egocentrismo, il bisogno di autogiustificazione, la ten-


denza a proiettare sugli altri le cause del male fanno sì che
E L’ILLUSIONE
ognuno menta a sé stesso senza individuare la menzogna
Ogni conoscenza comporta in sé il rischio dell’errore e della quale è purtuttavia l’autore.
dell’illusione. L’educazione deve affrontare questo pro-
Anche la memoria è soggetta a fonti di errori. Una me-
blema a due facce della conoscenza. L’errore sarebbe di
moria non rigenerata dal richiamo tende a degradarsi. La
sottovalutare il problema dell’errore, l’illusione sarebbe
mente tende a selezionare i ricordi vantaggiosi e a rimuo-
quella di sottovalutare il problema dell’illusione.
vere quelli sfavorevoli. La mente tende a deformare i ri-
Marx ed Engels hanno enunciato nel testo L’ideologia cordi attraverso proiezioni o confusioni inconsce. Ci sono
tedesca che gli uomini hanno sempre elaborato false con- a volte falsi ricordi di eventi che si è persuasi di avere vis-
cezioni di sé stessi. Né Marx né Engels sono sfuggiti a suto. In tal modo la memoria può essere soggetta a errori
questi stessi errori. e a illusioni.
IL TALLONE D’ACHILLE DELLA CONOSCENZA GLI ERRORI INTELLETTUALI
L’educazione deve mostrare che non esiste conoscenza I sistemi di idee non solo sono soggetti all’errore, ma
che non sia in qualche misura minacciata dall’errore e anche proteggono gli errori e le illusioni in essi inscritti.
dall’illusione. La teoria mostra che in ogni trasmissione
GLI ERRORI DELLA RAGIONE
d’informazione esiste il rischio di errore sotto l’effetto di
perturbazioni aleatorie o di rumori. Quello che permette di distinguere tra veglia e sonno,
immaginario e reale, soggettivo e oggettivo, è l’attività ra-
Tutte le percezioni sono allo stesso tempo traduzioni e
zionale della mente, che fa appello al controllo dell’am-
ricostruzioni cerebrali a partire da stimoli o segni captati e
biente, della pratica, della cultura, altrui, corticale. La ra-
codificati attraverso i sensi. All’errore di percezione si ag-
zionalità è correttrice.
giunge l’errore intellettuale. La conoscenza è il frutto di
una traduzione/ricostruzione attraverso i mezzi del lin- La razionalità è la migliore barriera contro l’errore e
guaggio e del pensiero, sperimentando il rischio dell’er- l’illusione. Questa razionalità deve restare aperta a ciò che
rore. Questa conoscenza comporta l’interpretazione della la contesta, altrimenti si richiude in dottrina e diviene ra-
sua visione del mondo. Da qui derivano gli innumerevoli zionalizzazione. Poi vi è la razionalità critica che si eser-
errori concettuali e intellettuali. cita sugli errori e sull’illusioni delle credenze, delle dot-
trine e delle teorie. La razionalizzazione si crede razionale
Lo sviluppo dell’intelligenza è inseparabile da quello
perché costituisce un sistema logico perfetto, fondato sulla
dell’affettività. L’affettività può soffocare la conoscenza
deduzione o sull’induzione, ma si fonda su basi mutilate o
ma anche arricchirla. La facoltà di ragionare può essere
false, e si chiude alla contestazione degli argomenti e alla
ridotta da un deficit di emozione. L’affievolimento della
verifica empirica. La razionalizzazione è chiusa, la razio-
capacità emozionale può essere all’origine di comporta-
nalità è aperta, attingono entrambe alle stesse fonti.
menti irrazionali e la capacità emozionale è indispensabile
alla messa in opera di comportamenti razionali. Non esiste La vera razionalità dialoga con un reale che le resiste.
un piano superiore della ragione che domini l’emozione. È il frutto del dibattito argomentato delle idee. La vera ra-
zionalità conosce i limiti della logica, del determinismo,
Lo sviluppo della conoscenza scientifica è un potente
del meccanicismo. Negozia con l’irrazionalizzato, con
mezzo di individuazione degli errori e di lotta contro le
l’oscuro, con l’irrazionalizzabile. È critica e autocritica.
illusioni. I paradigmi che controllano la scienza possono
produrre illusioni. La conoscenza scientifica non può af- La razionalità non è una qualità di cui la civiltà occi-
frontare da sola i problemi epistemologici, filosofici ed dentale abbia il monopolio. L’Occidente europeo si è a
etici. lungo creduto proprietario della razionalità e ha giudicato
ogni cultura con il metro delle performance tecnologiche.
L’educazione deve dedicarsi a individuare le fonti de-
gli errori, delle illusioni e degli accecamenti. GLI ACCECAMENTI PARADIGMATICI
GLI ERRORI MENTALI Il gioco della verità e dell’errore non si gioca solo nella
verifica empirica e nella coerenza logica delle teorie. Si
Nessun dispositivo cerebrale permette di distinguere
gioca anche nella zona invisibile dei paradigmi.
l’allucinazione dalla percezione, il sogno dalla veglia,
l’immaginario dal reale, il soggettivo dall’oggettivo. Un paradigma può essere definito:
Per l’essere umano l’importanza dell’illusione e - La promozione/selezione dei concetti dominanti
dell’immaginario è inaudita. Le vie di entrata e di uscita dell’intelligibilità. L’Ordine nelle concezioni deter-
del sistema neuro-cerebrale rappresentano il 2% dell’in- ministe, la Materia nelle concezioni materialiste, lo
sieme, per il 98% concernono il funzionamento interno, si Spirito nelle concezioni spiritualiste, la Struttura
è costituito un mondo psichico indipendente. nelle concezioni strutturaliste sono i concetti domi-
nanti che escludono o subordinano i concetti che
Esiste in ogni mente la possibilità di mentire a sé stessi.
sono loro antinomici. Il livello paradigmatico è
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quello del principio di selezione delle idee che sono credenze ufficiali, delle dottrine dominanti, delle varietà
o integrate nel discorso e nella teoria, o escluse e stabilite, determina li stereotipi cognitivi, idee accolte
rifiutate. senza esame. E fa regnare i conformismi cognitivi e intel-
lettuali.
- La determinazione delle operazioni logiche domi-
nanti. Il paradigma è nascosto sotto la logica e sele- Tutte le determinazioni sociali-economiche-politiche e
ziona le operazioni logiche che diventano allo tutte le determinazioni culturali convergono e si defini-
stesso tempo preponderanti sotto il suo dominio. Il scono in sinergia tra loro per imprigionare la conoscenza
paradigma accorda il privilegio ad alcune opera- in un multideterminismo di imperativi, norme, proibi-
zioni logiche a discapito di altre. Che dà validità e zioni, rigidità, blocchi.
universalità alla logica che ha scelto. Dà i discorsi e
Sotto il conformismo cognitivo, vi è un imprinting cul-
alle teorie che controlla i caratteri della necessità e
turale, impronta matriciale che inscrive il conformismo in
della verità. Fonda l’assioma e si esprime nell’as-
profondità, e vi è una normalizzazione che elimina ciò che
sioma.
potrebbe contestarlo. Imprinting è un termine che Konrad
Vi sono due paradigmi opposti concernenti la relazione Lorenz ha proposto per rendere conto del marchio irrever-
uomo-natura. Il primo include l’umano nella natura. Il se- sibile che impongono le prime esperienze del cucciolo ani-
condo prescrive la disgiunzione tra questi due termini e male. L’imprinting culturale segna gli esseri umani, prima
determina quello che vi è di specifico nell’uomo con con il sigillo della cultura familiare, poi con quella scola-
esclusione dell’idea di natura. stica e continua nell’università o nella professione. La se-
lezione sociologica e culturale delle idee obbedisce solo
Questi due opposti paradigmi hanno in comune l’obbe-
raramente alla verità. Essa può essere spietata verso la ri-
dire a un paradigma più profondo, il paradigma di sempli-
cerca della verità.
ficazione che prescrive sia la riduzione, sia la disgiun-
zione. Entrambi impediscono di concepire l’unidualità LA NOOLOGIA: POSSESSIONE
della realtà umana. Solo un paradigma complesso di im-
Marx diceva: “I prodotti del cervello umano hanno
plicazione/distinzione/congiunzione permetterebbe una l’aspetto di esseri indipendenti dotati di corpi particolari, in co-
tale concezione. municazione con gli umani tra di loro”.
Il paradigma è inconscio. Si deve essere consapevoli del fatto che è sorta la noo-
Istituisce le relazioni primordiali che si costituiscono sfera, sfera delle cose della mente, con la manifestazione
in assiomi, determina i concetti, domina i discorsi e le teo- dei miti, degli dèi. E la sollevazione di questi esseri spiri-
rie. Ne organizza l’organizzazione e ne genera la genera- tuali ha spinto a deliri, massacri, sconosciuti nel mondo
zione o la rigenerazione. animale.
Il paradigma cartesiano disgiunge il soggetto e l’og- La noosfera è in noi e noi siamo nella noosfera. I miti
getto, ciascuno con la propria sfera. Questa dissociazione hanno preso forma a partire da fantasmi formati dai sogni
attraversa l’universo da una parte all’altra. e dalle immaginazioni. Gli umani posseduti sono capaci di
morire o di uccidere per un dio, per un’idea.
Soggetto/Oggetto
Anima/Corpo Le società addomesticano gli individui attraverso i miti
Spirito/Materia e le idee, che addomesticano le società. Nel gioco com-
Qualità/Quantità plesso di asservimento-sfruttamento-parassitismi reci-
Finalità/Causalità proci tra le tre istanze, vi è posto per una ricerca simbio-
Sentimento/Ragione tica. Le idee esistono attraverso e per l’uomo e viceversa.
Libertà/Determinismo Un’idea o una teoria non dovrebbe né essere strumen-
Esistenza/Essenza talizzata, né imporre i suoi verdetti in maniera autoritaria.
Determina i Concetti sovrani e prescrive la relazione Dovrebbe essere relativizzata e addomesticata.
logica, la disgiunzione. La non obbedienza a questa di- Quello che è nato dalla stesa fonte: l’Idealità, modo di
sgiunzione può essere solo clandestina. Questo paradigma esistenza necessario dell’Idea per tradurre il reale; e
determina una doppia visione del mondo. l’Idealismo, presa di possesso del reale da parte dell’idea.
L’IMPRINTING E LA NORMALIZZAZIONE Lenin ha affermato che i fatti erano testardi. Non aveva
Al determinismo dei paradigmi e dei modelli esplica- notato che l’idea fissa e l’idea-forza, erano ancora più te-
tivi si associa il determinismo delle convinzioni e delle starde.
credenze che impongono a tutti e a ognuno la forza impe- Da questo deriva il paradosso ineludibile.
rativa del sacro. Le dottrine e le ideologie dominanti di-
spongono della forza imperativa che suscita il timore ini- L’INATTESO…
bitore negli altri. L’inatteso sorprende. Il nuovo spunta continuamente.
Il potere imperativo e proibitivo dei paradigmi, delle Non si può mai prevedere il modo in cui si presenterà. Una
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volta giunto l’inatteso, si dovrà essere capaci di rivedere Le unità complesse sono multidimensionali. L’essere
le teorie e idee più che fra entrare con il forcipe il fatto umano è allo stesso tempo biologico, psichico, sociale, af-
nuovo nella teoria incapace di accoglierla veramente. fettivo, razionale. La conoscenza pertinente deve ricono-
scere questa multidimensionalità e inserirvi i suoi dati.
L’INCERTEZZA DELLA CONOSCENZA
IL COMPLESSO
La necessità di individuare i grandi interrogativi sulle
possibilità di conoscere. La conoscenza è un’avventura a La conoscenza pertinente deve affrontare la comples-
cui l’educazione deve fornire gli indispensabili viatici. sità. Complexus significa quello che è tessuto insieme. Si
ha quando sono inseparabili i differenti elementi che co-
La conoscenza della conoscenza deve essere per l’edu- stituiscono un tutto e quando vi è tessuto interdipendente.
cazione un principio e una necessità permanente. La complessità è il legame tra l’unità e la molteplicità.
Vi sono condizioni bioantropologiche, condizioni so-
L’educazione deve promuovere una intelligenza gene-
cioculturali e condizioni noologiche che permettono vere rale capace di riferirsi al complesso, al contesto in modo
interrogazioni sull’uomo e sulla conoscenza stessa. multidimensionale e al globale.
Nella conoscenza, le attività auto-osservatrici devono
L’INTELLIGENZA GENERALE
essere inseparabili dalle attività osservatrici, le autocriti-
che dalle critiche, i processi riflessivi da quelli di oggetti- La mente umana è, come affermava H. Simon, un GPS.
vazione. Lo sviluppo delle attitudini generali della mente permette
un migliore sviluppo delle competenze particolari o spe-
La mente umana deve diffidare dei suoi prodotti ideali,
cializzate.
che nello stesso tempo le sono necessari.
La conoscenza deve mobilitare quello che sa del
Le possibilità di errore e di illusione sono molteplici. mondo colui che conosce. François Recanati sostiene “la
I PRINCIPI DI UNA CONOSCENZA PERTINENTE comprensione degli enunciati, lungi dal ridursi a una pura e
semplice decodifica è un processo non modulare d’interpreta-
DELLA PERTINENZA NELLA CONOSCENZA zione che mobilita l’intelligenza generale e dà in ampia misura
appello alla conoscenza del mondo”.
La conoscenza dei problemi cruciali del mondo deve
essere perseguita pena l’infermità cognitiva. La cono- L’educazione deve favorire la capacità naturale della
scenza del mondo in quanto mondo diviene una necessità mente di porre e risolvere i problemi essenziali e deve sti-
allo stesso tempo intellettuale e vitale. Al fine di articolare molare il pieno uso dell’intelligenza generale.
e organizzare le conoscenze e riconoscere e connettere i L’educazione deve nello stesso tempo utilizzare le co-
problemi del mondo, serve una riforma di pensiero. Que- noscenze esistenti, superare le dispersioni e le comparti-
sta riforma è paradigmatica e non programmatica. mentazioni della conoscenza specializzata e riconoscere la
Per questa inadeguatezza diventano invisibili: falsa razionalità.
IL CONTESTO L’ANTINOMIA
La conoscenza delle informazioni o dei dati isolati è Le realtà globali e complesse sono frammentate.
insufficiente. Bisogna porre informazioni e dati nel loro I problemi fondamentali e i problemi globali sono eva-
contesto affinché prendano senso. La parola ha bisogno cuati dalle scienze disciplinari.
del testo che è il suo contesto e il testo ha bisogno del con-
testo in cui enunciarsi. La mente formata dalle discipline perde la sua capacità
naturale di contestualizzare i saperi. L’indebolimento
Claude Bastien nota che “l’evoluzione cognitiva non si della percezione del globale conduce all’indebolimento
orienta verso la messa in opera di conoscenze sempre più
della responsabilità e all’indebolimento della solidarietà.
astratte ma verso la loro messa in contesto” e aggiunge che
“la contestualizzazione è condizione essenziale dell’efficacia”. I PROBLEMI ESSENZIALI
IL GLOBALE (LE RELAZIONI FRA TUTTO E PARTI) DISGIUNZIONE E SPECIALIZZAZIONE CHIUSA
Il globale è più del contesto, è l’insieme contenente Di fatto l’iperspecializzazione (la specializzazione che
parti diverse che a esso sono legate in modo inter-retroat- si richiude su sé stessa senza permettere l’integrazione in
tivo o organizzazionale. Il tutto ha qualità o proprietà che una problematica globale o in una concezione d’insieme)
non si troverebbero nelle parti se fossero isolate le une impedisce di vedere il globale e l’essenziale. Impedisce di
dalle altre. Si deve ricomporre il tutto per conoscere le trattare i problemi particolari che possono essere posti e
parti. pensati solo nel loro contesto.
Nell’essere umano come in ogni essere vivente, si ha Il taglio delle discipline rende incapaci di percepire il
la presenza del tutto all’interno delle parti. complesso.
IL MULTIDIMENSIONALE La conoscenza specializzata è una forma di astrazione.
La specializzazione as-trae, estrae un oggetto dal suo
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contesto e dal suo insieme. L’epopea cosmica dell’organizzazione è l’epopea della
RIDUZIONE E DISGIUNZIONE
reliance, che da sola ha impedito al cosmo di disperdersi
o di svanire appena nato.
Il principio di riduzione induce a ridurre il complesso
LA CONDIZIONE FISICA
al semplice. Esso applica alle complessità viventi e umane
la logica meccanica e determinista della macchina artifi- Una certa quantità di sostanza fisica si è organizzata in
ciale. maniera termodinamica su questa terra. Gli esseri viventi
sono un fuscello della diaspora cosmica, qualche briciola
L’incapacità di organizzare il sapere sparso e compar-
dell’esistenza solare, una minuta germogliazione dell’esi-
timentato porta all’atrofia della disposizione mentale na-
stenza terrena.
turale a contestualizzare e a globalizzare.
LA CONDIZIONE TERRESTRE
L’intelligenza parcellare spezza il complesso del
mondo in frammenti disgiunti. È l’intelligenza miope che Facciamo parte del destino cosmico, ma ne siamo mar-
finisce per essere cieca. ginali.
Incapace di considerare il contesto e il complesso pla- La Terra si è autoprodotta e autorganizzata nella dipen-
netario, l’intelligenza cieca rende incoscienti e irresponsa- denza dal sole.
bili. Siamo allo stesso tempo esseri cosmici e terrestri.
LA FALSA RAZIONALITÀ
La vita è nata in una convulsione tellurica, e la sua av-
Dan Simmons suppone nella sua tetralogia di fanta- ventura ha corso per almeno due volte il pericolo di estin-
scienza che un tecno-centro si sforzi di controllare gli es- zione.
seri umani. Il problema degli umani è quello di beneficiare
In quanto esseri viventi di questo pianeta si dipende in
delle tecniche, ma senza subordinarsi a esse.
modo vitale dalla biosfera terrestre.
La falsa razionalità trionfa su tutte le terre (è accaduto L’UMANA CONDIZIONE
che intenzioni salutari producano a termine effetti nocivi che
controbilanciano i loro benefici. La Rivoluzione verde pro- L’importanza dell’ominizzazione è capitale per l’edu-
mossa per nutrire il Terzo Mondo vi ha accresciuto le risorse cazione alla condizione umana mostra come animalità e
alimentari e ha permesso di evitare notevoli carestie. È stato umanità costituiscano insieme la condizione.
necessario rivedere l’idea di partenza che consisteva nel voler
selezionare e moltiplicare su superfici molto vaste un solo ge- L’antropologia preistorica mostra come l’ominizza-
noma vegetale). zione sia un’avventura di milioni di anni.
Come afferma François Garczynski, “questa agricoltura L’ominizzazione sfocia in un nuovo inizio. L’ominide
produce il deserto nel vero senso del termine, erosione del suolo si umanizza. Il pensiero e la coscienza fanno conoscere
e esodo rurale”. questo mondo fisico.
INSEGNARE LA CONDIZIONE UMANA L’UMANO DELL’UMANO

L’educazione dovrebbe comprendere un insegnamento UNIDUALITÀ


primario e universale che verta sulla condizione umana. L’umano è un essere nello stesso tempo pienamente
Conoscere l’umano è situarlo nell’universo, non to- biologico e pienamente culturale, che porta in sé questa
glierlo da esso. Ogni conoscenza deve contestualizzare il unidualità originaria.
suo oggetto per essere pertinente. L’uomo è un essere pienamente biologico ma sarebbe
Interrogare la condizione umana è interrogare in primo un primate del rango basso. La cultura accumula in sé
luogo la situazione nel mondo. L’Umano rimane inqua- quello che è conservato.
drato, frammentato nei singoli pezzi di un puzzle che ha L’ANELLO CERVELLO MENTE CULTURA
perso la sua figura. Le scienze umane sono esse stesse fra-
L’uomo si realizza come essere pienamente umano
zionate e compartimentate. Si aggrava l’ignoranza del
solo attraverso la cultura e nella cultura. Non c’è cultura
mondo, mentre progredisce la conoscenza delle parti.
senza cervello umano, ma non c’è mente senza cultura. La
RADICAMENTO-SRADICAMENTO UMANO mente umana è un’emergenza che nasce e si afferma nella
relazione cervello-cultura. Una volta emersa, la mente in-
Si deve riconoscere il doppio radicamento nel cosmo
terviene nel funzionamento cerebrale e retroagisce su di
fisico e nella sfera vivente, e allo stesso tempo lo sradica-
esso.
mento propriamente umano.
LA CONDIZIONE COSMICA
Vi è una triade ad anello tra cervello mente cultura,
dove ogni termine è necessario a ciascuno degli altri.
Si è in un gigantesco cosmo in espansione, costituito
L’ANELLO RAGIONE AFFETTO PULSIONE
da miliardi di galassie e da miliardi di stelle.
Si trova anche una triade bioantropologica, che è
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definita dalla concezione del cervello di Mac Lean. Il cer- cultura è singolare. Si ha sempre la cultura nelle culture,
vello umano integra in sé: ma la cultura esiste solo attraverso le culture.
a) Il paleoencefalo, eredità del cervello dei rettili; Coloro che vedono la diversità delle culture tendono a
minimizzare o a occultare l’unità umana. Coloro che ve-
b) Il mesencefalo, eredità del cervello degli antichi
dono l’unità umana tendono a considerare come seconda-
mammiferi;
ria la diversità delle culture.
c) La corteccia, che si ipertrofizza negli esseri umani
Il doppio fenomeno dell’unità e della diversità delle
in una neocorteccia che è la sede delle capacità ana-
culture è fondamentale. La cultura mantiene l’identità
litiche, logiche, strategiche che la cultura consente
umana in ciò che essa ha di specifico. Le culture sono ap-
di attuare pienamente.
parentemente chiuse in sé stesse per salvaguardare la pro-
Le relazioni fra le tre istanze sono complementari e an- pria identità singolare. Ma sono anche aperte. Le assimi-
tagoniste. La relazione triunica non obbedisce a una gerar- lazioni da una cultura all’altra sono arricchenti. La disin-
chia ragione affettività pulsione. Vi è una relazione in- tegrazione di una cultura sotto l’effetto distruttivo di una
stabile, permutante. La razionalità non dispone del potere dominazione tecnico-civilizzatrice è una perdita per tutta
supremo. È un’istanza concorrente e antagonista alle altre l’umanità.
istanze di una triade inseparabile. La pulsione omicida può
L’essere umano è esso stesso nello stesso tempo un e
avvalersi della meravigliosa macchina logica e usare la ra-
molteplice.
zionalità tecnica per organizzare e giustificare le sue im-
prese. SAPIENS  DEMENS
L’ANELLO INDIVIDUO SOCIETÀ SPECIE Il XXI secolo dovrà abbandonare la visione unilaterale
che definisce l’essere umano a partire dalla razionalità
Gli individui sono dei prodotti del processo riprodut-
(homo sapiens), dalla tecnica (homo faber), delle attività uti-
tivo della specie umana, questo processo deve a sua volta
litaristiche (homo economicus), dagli obblighi della vita
essere prodotto da due individui. Le interazioni tra indivi-
quotidiana (homo prosaicus). L’essere umano è complesso
dui producono la società, e questa retroagisce sugli indivi-
e porta in sé in modo bipolarizzato i caratteri antagonisti:
dui.
sapiens e demens (razionale e delirante)
A livello antropologico, la società vive per l’individuo,
faber e ludens (lavoratore e giocatore)
il quale vive per la società. La società e l’individuo vivono
empiricus e imaginarius (empirico e immaginario)
per la specie, che vive per l’individuo e la società. Cia-
economicus e consumans (economico e dilapidatore)
scuno di questi termini è allo stesso tempo mezzo e fine.
prosaicus e poeticus (prosaico e poetico).
UNITAS MULTIPLEX: L’UNITÀ E LA DIVERSITÀ UMANE
L’essere umano non vive solo di razionalità e di tec-
L’educazione dovrà fare in modo che l’idea di unità nica, si prodiga. Ha spesso vissuto per preparare l’altra sua
della specie umana non cancelli l’idea della sua diversità vita al di là della morte.
e che l’idea della sua diversità non cancelli l’idea della sua
Nell’essere umano, lo sviluppo della conoscenza razio-
unità. È l’unità umana che porta in sé i principi delle sue
nale-empirico-tecnica non ha mai annullato la conoscenza
molteplici diversità. Comprendere l’umano significa com-
simbolica, mitica, magica o poetica.
prendere la sua unità nella diversità, la sua diversità
nell’unità. HOMO COMPLEXUS
IL CAMPO INDIVIDUALE L’essere umano è un essere ragionevole e irragione-
vole, capace di misurare e di dismisurare.
Nel campo individuale, vi è unità-diversità genetica.
Ogni umano porta in sé geneticamente, anatomicamente, La follia è un problema centrale dell’uomo. Il tema
fisiologicamente la specie umana e la sua propria singola- della follia umana fu evidente per la filosofia dell’Anti-
rità. Ogni essere umano porta in sé alcuni caratteri fonda- chità.
mentalmente comuni e nello stesso tempo ha pe proprie
La demenza non ha portato la specie umana all’estin-
singolarità.
zione.
IL CAMPO SOCIALE
I progressi della complessità si sono fatti con e a causa
Nel campo della società, vi è unità-diversità delle lin- della follia umana.
gue, delle organizzazioni sociali e delle culture.
La dialogica sapiens demens è stata creata pur es-
DIVERSITÀ CULTURALE E PLURALITÀ DI INDIVIDUI sendo distruttrice.
La cultura è costituita dall’insieme dei saperi, delle abi- La possibilità del genio viene dal fatto che l’essere
lità, delle regole, dei divieti, delle credenze, delle idee, umano non è prigioniero del reale, della logica del codice
ecc., che si trasmette di generazione in generazione. Non genetico, della cultura, della società. La ricerca e la sco-
esistono società umane che siano prive di cultura, ma ogni perta avanzano. Il genio sorge nella breccia

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dell’incontrollabile, dove si aggira la follia. sempre più presente in ciascuno delle sue parti.
Una delle vocazioni essenziali dell’educazione sarà La mondializzazione è nello stesso tempo evidente,
l’esame e lo studio della complessità umana. subcosciente, onnipresente.
INSEGNARE L’IDENTITÀ TERRESTRE La mondializzazione è unificatrice, ma va aggiunto che
è anche conflittuale nella sua essenza. L’unificazione
I cittadini hanno bisogno di comprendere la condizione mondializzante è sempre più accompagnata dal proprio
umana nel mondo e il mondo umano che è divenuto quello negativo, che essa produce come controeffetto, la balca-
dell’era planetaria. nizzazione. È l’era planetaria stessa che ha permesso e fa-
Dal XVI secolo si è entrati nell’era planetaria e ora si è vorito il frazionamento generalizzato in Stati-nazione.
nella fase della mondializzazione. Gli antagonismi fra nazioni, religioni, laicità e reli-
La mondializzazione significa l’emergenza di un sog- gione, modernità e tradizione, democrazia e dittatura, ric-
getto nuovo, il mondo in quanto tale. chi e poveri, ecc., si nutrono a vicenda, e a ciò si mesco-
lano gli interessi strategici ed economici antagonisti delle
Il problema vitale è costituito dall’insieme dei pro- grandi potenze e delle multinazionali votate al profitto.
blemi vitali dall’intersolidarietà complessa di problemi,
antagonismi, crisi, processi incontrollati. Il XX secolo ha creato e frazionato un tessuto planeta-
rio unico. L’irruzione tecnico-industriale sul globo tende
Quello che aggrava la difficoltà di conoscere il Mondo a sopprimere molte diversità umane, etniche, culturali. Lo
è il modo di pensare che ha atrofizzato in noi, la capacità sviluppo ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti.
di contestualizzare e globalizzare.
LE EREDITÀ DEL XX SECOLO
È la complessità produttrice/distruttrice delle recipro-
che azioni delle parti sul tutto e del tutto sulle parti che L’EREDITÀ DEL PROGRESSO E DELLA BARBARIE
costituisce un problema. Il pianeta non è un sistema glo- Il XX secolo è stato quello dell’alleanza di due barba-
bale, ma un vortice in movimento. rie.
L’ERA PLANETARIA Per superare questa era barbara è necessario ricono-
La storia umana è cominciata con una diaspora plane- scere la sua eredità. Questa eredità è morte e nascita.
taria su tutti i continenti. L’EREDITÀ DI MORTE
La diaspora dell’umanità non ha prodotto scissioni ge- Il XX secolo sembra aver dato ragione all’atroce for-
netiche. Ma ha prodotto una straordinaria diversità di lin- mula di Kafka: l’evoluzione umana è una crescita della po-
gue, culture, destini, fonte d’innovazione e di creazioni in tenza di morte.
tutti i campi. Il tesoro dell’umanità è nella sua diversità
La morte introdotta dal XX secolo è quella delle due
creatrice, ma la fonte della sua creatività è nella sua unità
nuove potenze di morte.
generatrice.
La prima è la possibilità della morte globale di tutta
L’era planetaria si apre e si sviluppa attraverso e con la
l’umanità per mezzo dell’arma nucleare. La potenzialità di
violenza, la distruzione, la schiavitù, lo sfruttamento fe-
autoannientamento accompagna la marcia dell’umanità.
roce delle Americhe e dell’Africa. I bacilli e i virus
dell’Eurasia si scagliano sulle Americhe provocando eca- I NUOVI PERICOLI
tombi, disseminando malattie, mentre dall’America il vi- La seconda è la possibilità della morte ecologica. Il do-
rus della sifilide passa fino a Shangai. Gli europei impor- minio sfrenato della natura attraverso la tecnica conduce
tano cibo, venuti dalle Americhe. l’umanità al suicidio.
La planetarizzazione si sviluppa nei vari continenti con Forze di morte che si credevano in liquidazione si sono
l’apporto della civiltà europea in tutte le sue zone di pene- ribellate. La morte si è reintrodotta con virulenza nei corpi
trazione. L’industria e la tecnica hanno uno sviluppo che che si ritenevano già asettici.
nessuna civiltà h ancora conosciuto. Lo sviluppo econo-
mico, delle comunicazioni, il coinvolgimento dei conti- La morte ha guadagnato terreno all’interno delle
nenti soggiogati nel mercato mondiale determinano formi- anime.
dabili flussi migratori che saranno amplificati dalla cre- La minaccia plana con l’arma termonucleare, ci cir-
scita demografica. conda con il degrado della biosfera, è potenziale in cia-
La planetarizzazione dà origine nel XX secolo a due scuno dei nostri abbracci, si annida nelle nostre anime con
guerre mondiali, a due crisi economiche mondiali e alla il richiamo mortifero delle droghe.
generalizzazione dell’economia liberale chiamata mon- MORTE DELLA MODERNITÀ
dializzazione.
La civiltà nata in Occidente pensava di dirigersi verso
Il mondo diviene sempre più un tutto. Ciascuna parte un futuro di progresso all’infinito, grazie ai progressi della
del mondo fa sempre più parte del mondo, e il mondo è scienza, ragione, storia, economia, democrazia. Se la
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
modernità si definisce attraverso la fede incondizionata Il XX secolo ha sofferto orribilmente di carenza di
nel progresso, nella tecnica e nella scienza, nello sviluppo amori, di indifferenza, di durezza e di crudeltà. Ma ha an-
economico, allora questa modernità è morta. che prodotto un eccesso d’amore, rivolto ai miti menzo-
LA SPERANZA
gneri, alle illusioni, alle false divinità, o pietrificato in pic-
coli feticismi.
Se è vero che il genere umano possiede in sé risorse
creative inesauribili, si può intravedere per il terzo millen- La possibilità antropologica, sociologica, culturale,
nio la possibilità di una nuova reazione. E l’educazione è spirituale di progresso ripristina il principio di speranza,
al centro di questa nuova missione. ma senza certezza scientifica.

L’APPORTO DELLE CONTRO-CORRENTI L’IDENTITÀ E LA COSCIENZA TERRESTRE

Il XX secolo ha lasciato in eredità alcune contro-cor- L’unione planetaria è l’esigenza razionale minima di
renti rigeneratrici. Si rileva: un mondo ristretto e interdipendente. Tale unione ha biso-
gno di una coscienza e di un sentimento di reciproca ap-
- La controcorrente ecologica, che la crescita del de- partenenza che leghi alla Terra considerata come prima e
grado e il sorgere di catastrofi tecnico-industriali ultima Patria.
non possono che far crescere;
Bisogna imparare a esserci sul pianeta. Imparare a es-
- La controcorrente qualitativa che si manifesta nella serci significa imparare a vivere, a condividere, a essere in
qualità in tutti gli ambiti; comunione.
- La controcorrente di resistenza alla vita prosaica Si deve inscrivere:
puramente utilitaristica, che si manifesta attraverso
la ricerca di una vita poetica; - La coscienza antropologica, che riconosce l’unità
nella diversità;
- La controcorrente di resistenza al primato del con-
sumo standardizzato, che si manifesta in due ma- - La coscienza ecologica, ossia la coscienza di abitare
niere opposte, attraverso la ricerca di un’intensità una stessa sfera vivente;
vissuta e con la ricerca di frugalità e di temperanza; - La coscienza civica terrestre, la coscienza della re-
- La controcorrente di emancipazione nei confronti sponsabilità e della solidarietà per i figli della Terra;
della tirannia onnipresente del denaro; - La coscienza dialogica, che nasce dall’esercizio
- La controcorrente che alimenta etiche della pacifi- complesso del pensiero e che permette nello stesso
cazione delle anime e delle menti. tempo di criticarci, di autocriticarci e di compren-
derci gli uni gli altri.
NEL GIOCO CONTRADDITTORIO DEI POSSIBILI
Dobbiamo non più opporre l’universale alle patrie, ma
Una delle condizioni fondamentali per una evoluzione legare concentricamente le nostre patrie e integrarle
positiva è che le forze emancipatrici inerenti alla scienza nell’universo concreto della patria terrestre. La ricerca di
e alla tecnica possano superare le forze di morte e di as- un avvenire migliore deve essere complementare e non più
servimento. Gli sviluppi delle tecnoscienze sono ambiva- antagonista con il ritorno alle origini nel passato. Ogni es-
lenti. Gli umani assoggettano le macchine che assogget- sere umani, ogni collettività deve irrigare la propria vita
tano l’energia mentre sono essi stessi da questa assogget- con una circolazione incessante fra il passato e un futuro
tati. La saga di fantascienza Hyperion di Dan Simmons nel quale proietta le sue aspirazioni e i suoi sforzi.
ipotizza che in un millennio del futuro le intelligenze arti-
ficiali avranno addomesticato gli umani e si prepareranno L’era di fecondità degli stati nazionali dotati di potere
a eliminarli. Il romanzo descrive peripezie sorprendenti, al assoluto è compiuta, il che significa che occorre non di-
termine delle quali un ibrido annuncia una nuova sag- sintegrarli, ma rispettarli integrandoli in insiemi e facendo
gezza. loro rispettare l’insieme di cui fanno parte.
Le possibilità offerte dallo sviluppo delle scienze bio- La reliance deve sostituirsi alla disgiunzione e affidarsi
logiche sono prodigiose nel bene e nel male. La genetica alla simbiosofia, la saggezza di vivere insieme.
e la manipolazione molecolare del cervello umano e la L’unità, il meticciato e la diversità devono svilupparsi
manipolazione molecolare del cervello umano permette- contro l’omogeneizzazione e la chiusura. Il meticciato non
ranno normalizzazioni e standardizzazioni mai riuscite è solo una creazione di nuove diversità a partire dall’in-
con gli indottrinamenti e le propagande sulla specie contro, diviene prodotto e produttore di reliance e di unità.
umana. Il meticcio può sviluppare una poli-identità a partire dalla
L’ampiezza e l’accelerazione attuale delle trasforma- sua bipolarità familiare e costituire in sé una identità com-
zioni sembra annunciare una mutazione ancora più consi- plessa pienamente umana.
derevole di quella che provocò il passaggio dalle piccole La coscienza della nostra umanità in questa era plane-
società arcaiche di cacciatori-raccoglitori senza Stato, alle taria dovrebbe condurci alla solidarietà e alla commisera-
società storiche che da otto millenni dilagano sul pianeta. zione reciproche, di ciascuno per ciascuno, di tutti per
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
tutti. L’educazione dovrà comprendere un’etica della aeroliti, uno dei quali provocò lo strappo della Luna.
comprensione planetaria.
AFFRONTARE LE INCERTEZZE
AFFRONTARE LE INCERTEZZE Il mondo umano è trascinato in una nuova avventura.
I secoli precedenti hanno creduto in un futuro o ripeti- L’educazione deve riconoscere le incertezze legate alla
tivo o progressivo. Il XX secolo ha scoperto la perdita del conoscenza, poiché valgono:
futuro, la sua imprevedibilità. - Un principio di incertezza celebro-mentale, che de-
L’avvenire resta aperto e imprevedibile. riva dal processo di traduzione ricostruzione pro-
prio di ogni conoscenza;
Le civiltà tradizionali vivevano nella certezza di un
tempo ciclico, dove bisognava assicurare il buon funzio- - Un principio di incertezza logica. Come sostiene
namento con sacrifici a volte umani. La civiltà moderna Pascal: “né la contraddizione è contrassegnata da fal-
ha vissuto nella certezza del progresso storico. Un pro- sità, né la contraddizione è contrassegnata da verità”;
gresso è incerto. - Un principio di incertezza razionale, se non man-
L’INCERTEZZA STORICA tiene la vigilanza autocritica, sfocia nella raziona-
lizzazione;
Ciò che vale per il passato vale per l’avvenire, come
diceva Patočka: “il divenire è ormai problematizzato e lo sarà - Un principio di incertezza psicologica è l’impossi-
per sempre”. Il futuro si chiama incertezza. bilità di essere totalmente consapevoli di ciò che ac-
cade nella sala macchine della mente. di qui deriva
LA STORIA CREATRICE E DISTRUTTRICE la difficoltà di un autoesame critico in cui la since-
Il sorgere del nuovo non può essere predetto. rità non è garante di certezza e incontra inevitabil-
mente i limiti di ogni autoconoscenza.
La storia avanza con deviazioni che dipendono da in-
novazioni o da creazioni interne. La trasformazione in- L’INCERTEZZA DELLA CONOSCENZA
terna parte da creazioni locali e microscopiche che si ve- La conoscenza è un’avventura incerta. La vita com-
rificano in un ambiente ristretto a pochi individui e che porta casi senza definizione, casi con false definizioni e
appare come devianza in rapporto alla normalità. Se la de- l’assenza di un quadro generale chiuso.
vianza non è schiacciata può paralizzare la regolazione
L’INCERTEZZA DEL REALE
che la frenava o la reprimeva, e può proliferare in modo
empirico. La realtà non è leggibile in modo certo. Le idee e le
teorie non riflettono, ma traducono la realtà in modo
I dispotismi e i totalitarismi sanno che gli individui de-
spesso insufficiente o erroneo.
vianti costituiscono una potenziale minaccia. I despoti fi-
niscono per infiacchirsi, e la devianza sorge spesso in LE INCERTEZZE E L’ECOLOGIA DELL’AZIONE
modo inatteso. Talvolta si ha l’impressione che l’azione semplifichi.
Ogni evoluzione è frutto di una devianza riuscita. Le L’azione è decisione ma anche scommessa. Nel concetto
grandi trasformazioni sono morfogenesi che possono co- di scommessa vi è la coscienza del rischio e dell’incer-
stituire vere metamorfosi. tezza.
Vi sono anche le distruzioni. Queste possono derivare Quando un individuo intraprende un’azione questa co-
dai nuovi sviluppi. Le distruzioni massicce e brutali arri- mincia a sfuggire alle sue intenzioni. L’azione entra in un
vano dall’esterno. Molte esperienze sono andate perdute universo di interazioni e è l’ambiente che se ne impossessa
per sempre in seguito a cataclismi storici. Vi è un’enorme nel senso che essa può divenire contraria all’intenzione
dispersione dell’esperienza nella storia. iniziale. Questo ci obbliga a controllare l’azione, a cercare
di correggerla e a silurarla.
La storia mostra creazioni sorprendenti. Ma mostra an-
che terribili distruzioni. Una delle più grandi acquisizioni del XX secolo è stata
la dimostrazione di teoremi di limitazione della cono-
La storia costituisce un’evoluzione lineare. È un acca-
scenza. È impossibile porre un algoritmo di ottimizza-
vallarsi di processi contrastanti, che comportano evolu-
zione nei problemi umani. Si è trascinati in una nuova in-
zioni, involuzioni, progressioni, regressioni, rotture.
certezza fra la ricerca del bene maggiore e la ricerca del
UN MONDO INCERTO male minore.
L’avventura incerta dell’umanità continua l’avventura L’ecologia dell’azione comporta quattro principi di in-
incerta del cosmo. certezza.
La Terra, all’origine, accozzaglia di detriti cosmici nati L’ANELLO RISCHIO PRECAUZIONE
da un’esplosione solare, si è auto-organizzata in una dia- Il principio di incertezza, nato dalla doppia necessità
logica fra ordine disordine organizzazione, subendo del rischio e della precauzione. Per ogni azione intrapresa
non solo eruzioni e terremoti, ma anche lo choc violenti di in ambiente incerto, vi è contraddizione fra il principio di
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
rischio e il principio di precauzione. l’uguaglianza; questa tende a distruggere la libertà; la fra-
L’ANELLO FINI MEZZI
ternità non può essere né decretata, né imposta, ma inco-
raggiata.
Il principio d’incertezza del fine e dei mezzi. I mezzi e
fini inter-retro-agiscono gli uni sugli altri, è inevitabile che La risposta alle incertezze dell’azione è costituita dalla
mezzi ignobili al servizio di fini nobili pervertano questi scelta meditata di una decisione, dalla coscienza della
ultimi e finiscano per sostituirsi ai fini. scommessa, dall’elaborazione di una strategia che tenga
conto delle complessità inerenti alle proprie finalità. Si
L’astuzia, la menzogna, la forza al servizio di una giu- può e si deve lottare contro le incertezze dell’azione. Nes-
sta causa possono preservare quest’ultima senza contami- suno potrebbe pretendere di eliminarle a lungo termine. La
narla, a condizione che si tratti di mezzi eccezionali e strategia rimane una navigazione in un oceano di incer-
provvisori. È possibile che azioni perverse portino a esiti tezze, attraverso arcipelaghi di certezze.
felici.
Il desiderio di liquidare l’Incertezza può apparire come
L’ANELLO AZIONE CONTESTO la malattia propria della mente.
Ogni azione fugge alla volontà del suo autore entrando Il pensiero deve armarsi e agguerrirsi per affrontare
nel gioco delle inter-retro-azioni dell’ambiente in cui in- l’incertezza.
terviene. Questo è il principio caratteristico dell’ecologia
dell’azione. L’abbandono del progresso garantito dalle leggi della
Storia non è la rinuncia al progresso, ma il riconoscimento
L’azione può avere tre tipi di conseguenze inopinate, del suo carattere incerto e fragile. La rinuncia al migliore
come argomenta Hirschman: dei mondi non è per nulla la rinuncia a un mondo migliore.
- L’effetto perverso;
INSEGNARE LA COMPRENSIONE
- L’inanità dell’innovazione;
La situazione sulla Terra è paradossale. Le interdipen-
- La messa a rischio delle acquisizioni raggiunte. denze si sono moltiplicate. La comunicazione trionfa. La
coscienza di essere solidali nella vita e nella morte do-
L’IMPREVEDIBILITÀ A LUNGO TERMINE
vrebbe ormai legare gli umani. L’incomprensione per-
Si possono considerare o prevedere gli effetti a breve mane generale.
termine di un’azione, ma quelli a lungo termine sono im-
Il problema della comprensione è divenuto cruciale per
prevedibili.
gli umani.
Non è mai certo che un’azione operi nel senso dell’in-
tenzione da cui è nata. L’ecologia dell’azione ci invita alla Il problema della comprensione è polarizzato:
scommessa che riconosce i rischi e alla strategia che per- - Un polo divenuto planetario, quello della compren-
mette di modificare se non di annullare l’azione intra- sione fra lontani;
presa.
- Un polo individuale, quello delle relazioni fra vi-
LA SCOMMESSA E LA STRATEGIA cini.
Vi sono due viatici per affrontare l’incertezza L’assioma, più si è vicini, meglio ci si comprende, pos-
dell’azione. Il primo è la piena coscienza della scommessa siede una verità relativa.
che la decisione comporta, il secondo è il ricorso alla stra-
tegia. LE DUE COMPRENSIONI

La nozione di scommessa deve essere generalizzata a La comunicazione non produce comprensione.


ogni fede così come deve essere generalizzata a ogni de- L’informazione produce intelligibilità.
cisione etica.
Vi sono due livelli di comprensione: la comprensione
La strategia deve prevalere sul programma. Il pro- intellettuale e la comprensione umana intersoggettiva.
gramma stabilisce una sequenza di azioni che devono es- Comprendere significa apprendere insieme.
sere eseguite senza variazione in un ambiente stabile dal
La comprensione umana va oltre la spiegazione. La
momento che vi è una modifica delle condizioni esterne,
spiegazione è sufficiente per la comprensione intellettuale
il programma è bloccato. La strategia elabora uno scenario
o oggettiva delle cose astratte o materiali. È insufficiente
d’azione esaminando le certezze e le incertezze della si-
per la comprensione umana.
tuazione.
Comprendere comporta un processo di empatia, di
La strategia può e deve effettuare compromessi.
identificazione e di proiezione. Sempre intersoggettiva, la
Una strategia al servizio di una finalità complessa comprensione richiede apertura, simpatia, generosità.
come quella indicata dalla massima libertà, uguaglianza,
GLI OSTACOLI ALLA COMPRENSIONE
fraternità. Questi tre termini complementari sono nello
stesso tempo antagonisti. La libertà tende a distruggere Gli ostacoli esterni alla comprensione intellettuale o
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
oggettiva sono molteplici. desiderio di rendere pena per pena”.
La comprensione del senso delle parole è sempre mi- LO SPIRITO RIDUTTORE
nacciata da ogni parte. Ricondurre la conoscenza di un complesso a quella di
- Vi è il rumore che parassita la trasmissione dell’in- uno dei suoi elementi in etica ha conseguenze peggiori che
formazione; in fisica. Questo modo dominante di conoscenza deter-
mina la riduzione di una personalità a uno solo dei suoi
- Vi è la polisemia di un concetto che è inteso in un tratti. Si il tratto è favorevole, vi sarà misconoscimento de-
altro; gli aspetti negativi di questa personalità. Se è sfavorevole,
- Vi è l’ignoranza dei riti e dei costumi altrui; vi sarà misconoscimento dei suoi tratti positivi. In en-
trambi vi sarà incomprensione. Come diceva Hegel: “il
- Vi è l’incomprensione dei Valori imperativi diffusi pensiero astratto non vede nell’assassino nient’altro che questa
all’interno di un’altra cultura; qualità astratta e in lui tutta la parte restante della sua uma-
- Vi è l’incomprensione degli imperativi etici propri nità”.
di una cultura, l’imperativo della vendetta nelle so- Gli ostacoli alla comprensione sono molteplici e mul-
cietà tribali, l’imperativo della legge nelle società tiformi, i più gravi sono costituiti sia dall’anello egocen-
evolute; trismo autogiustificazione self-deception sia dalle pos-
- Vi è l’impossibilità di comprendere le idee o gli ar- sessioni e dalle riduzioni.
gomenti di un’altra visione del mondo; La coniugazione delle incomprensioni costituisce
- Vi è l’impossibilità di una comprensione tra una l’ostacolo maggiore al miglioramento delle relazioni fra
struttura mentale e un’altra. individui.
L’EGOCENTRISMO L’ETICA DELLA COMPRENSIONE
L’egocentrismo mantiene la self-deception, l’autoin- L’etica della comprensione è un’arte di vivere che ri-
ganno, generato attraverso l’autogiustificazione, l’auto- chiede di comprendere in modo disinteressato. L’etica
glorificazione e la tendenza a rigettare sugli altri la causa della comprensione richiede di comprendere l’incompren-
di tutti i mali. La self-deception è un complesso gioco ro- sione.
tatorio di menzogna, sincerità, convinzione, duplicità, che L’etica della comprensione richiede di argomentare, di
porta a percepire in modo peggiorativo le parole. refutare anziché scomunicare anatematizzare.
Il libro La quarta verità di Iain Pears mostra, attraverso La comprensione non scusa né accusa. Se sappiamo
quattro racconti degli stessi eventi e di uno stesso omici- comprendere prima di condannare, saremo sulla via dell’uma-
dio, l’incompatibilità tra questi racconti, dovuta alla dissi- nizzazione delle relazioni umane.
mulazione, alla menzogna, alle idee preconcette, alle ra-
zionalizzazioni, all’egocentrismo o alla credenza reli- Ciò che favorisce la comprensione è:
giosa. La Pantomima per un’altra volta di Louis Ferdi- IL BEN PENSARE
nand Céline è una testimonianza unica dell’autogiustifica-
zione frenetica dell’autore. È il modo di pensare che permette di apprendere il
compresso. Permette di comprendere le condizioni ogget-
L’egocentrismo si amplifica nell’allentamento dei vin- tive e soggettive del comportamento umano.
coli e degli obblighi. Il mondo degli intellettuali è il più
L’INTROSPEZIONE
incancrenito sotto l’effetto di un’ipertrofia del sé nutrita
dal bisogno di consacrazione e di gloria. È necessaria la pratica mentale dell’autoesame perma-
ETNOCENTRISMO E SOCIOCENTRISMO nente di sé, poiché la comprensione delle proprie debo-
lezze o mancanze è la via per la comprensione di quelle
Etnocentrismo e sociocentrismo nutrono le xenofobie altrui.
e i razzismi. La vera lotta contro i razzismi sarebbe più
efficace se condotta contro le loro radici ego-socio-centri- L’autoesame critico permette una relativa decentra-
che. zione rispetto a sé stessi, permette di riconoscere e di giu-
dicare l’egocentrismo. Permette di non elevarsi a giudici
Le idee preconcette sono le cause e le conseguenze di tutte le cose.
delle peggiori incomprensioni.
LA COSCIENZA DELLA COMPLESSITÀ UMANA
L’incomprensione produce abbruttimento tanto quanto
questo produce incomprensione. Scrive Clément Rosset: La comprensione degli altri richiede la coscienza della
“la squalifica per ragioni d’ordine morale permette di evitare complessità umana.
ogni sforzo di comprensione dell’oggetto squalificato, di modo Si può apprendere le più grandi lezioni di vita, la com-
che un giudizio morale esprime sempre il rifiuto di analizzare passione per le sofferenze di tutti gli umiliati e l’autentica
nonché il rifiuto di pensare”. Come osserva Westernmanck: comprensione.
“il carattere distintivo dell’indignazione morale resta l’istintivo
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
L’APERTURA SOGGETTIVA (SIMPATETICA) AGLI ALTRI della comunicazione umana.
Siamo aperti ad alcuni vicini privilegiati, ma restiamo L’ETICA DEL GENERE UMANO
per lo più chiusi agli altri. Mentre nella vita quotidiana
siamo quasi indifferenti alle miserie fisiche e morali, nel La concezione del genere umano comporta a triade in-
leggere un romanzo o vedere un film proviamo compas- dividuo specie società.
sione e commiserazione. Gli individui sono più che semplici prodotti del pro-
L’INTERIORIZZAZIONE DELLA TOLLERANZA cesso riproduttivo della specie umana. Le interazioni fra
individui producono la società e questa retroagisce sugli
La vera tolleranza presuppone una convinzione, una
individui. La cultura emerge da queste interazioni che la
fede, una scelta etica e nello stesso tempo l’accettazione
producono ed essa stesa coproduce la società e gli indivi-
del fatto che sono espresse idee, convinzioni, scelte con-
dui.
trarie. La tolleranza comporta una sofferenza nel soppor-
tare l’espressione di idee nefaste. individuo società specie si coproducono gli uni agli
altri. Sono mezzo e fine degli altri. Queste istanze non pos-
Vi sono quattro gradi di tolleranza:
sono essere dissociate.
- Il primo richiede di rispettare il diritto di proferire
Un’etica umana deve essere considerata come un’etica
un discorso che sembra ignobile, evitare di imporre
dell’anello a tre termini, da cui emergono la coscienza e la
la propria concezione dell’ignobile per proibire un
mente umana. Questa è la base di un’antropoetica o etica
diritto di parola;
del genere umano.
- Il secondo è inseparabile dall’opzione democratica,
L’antropoetica presuppone la decisione cosciente e il-
ingiunge a ciascuno di rispettare l’espressione delle
luminata di:
idee antagoniste;
- Assumere l’umana condizione individuo società
- Il terzo obbedisce alla concezione di Niels Bohr, il
specie nella complessità del nostro essere;
contrario di un’idea profonda è un’altra idea pro-
fonda, vi è una verità che si deve rispettare; - Realizzare l’umanità in noi stessi nella nostra co-
scienza personale;
- Il quarto consegue dalla coscienza del fatto che gli
umani sono posseduti dai miti, dalle ideologie, dalle - Assumere il destino umano nelle sue antinomie e
idee o dagli dèi. La tolleranza vale per le idee, non nella sua pienezza.
per gli insulti, le aggressioni, le azioni omicide. L’antropoetica richiede di assumere la missione antro-
COMPRENSIONE, ETICA E CULTURA PLANETARIA pologica del millennio:
La mondializzazione al servizio del genere umano è - Operare per l’umanizzazione dell’umanità;
quella della comprensione. - Effettuare la doppia guida del pianeta, obbedire e
Comprendere è anche apprendere e ri-apprendere. guidare la vita;
In ogni cultura la mentalità dominante sono etno-cen- - Realizzare l’unità planetaria nella diversità;
triche o socio-centriche, più o meno chiuse rispetto alle - Rispettare negli altri la differenza rispetto a sé e
altre culture. All’interno di ogni cultura vi sono anche l’identità con sé;
mentalità aperte, curiose.
- Sviluppare l’etica della solidarietà;
La mondializzazione culturale non è omogeneizzante.
Si formano grandi ondate transnazionali che nello stesso - Sviluppare l’etica della comprensione.
tempo favoriscono l’espressione delle originalità nazio- L’antropoetica comporta la speranza nella realizza-
nali. zione dell’umanità come coscienza e cittadinanza planeta-
La cultura occidentale può apparire alle altre culture rie.
non comprensiva e incomprensibile. La razionalità aperta È coscienza individuale oltre l’individualità.
e autocritica permette la comprensione e l’integrazione di
quello che altre culture hanno sviluppato. L’Occidente L’ANELLOINDIVIDUO SOCIETÀ: INSE-
deve anche integrare in sé la virtù delle altre culture. Ma GNARE LA DEMOCRAZIA
deve anche salvaguardare, rigenerare e propagare il me-
glio della sua cultura. Individuo e Società esistono reciprocamente. La demo-
crazia consente la relazione ricca e complessa individuo
La comprensione fra società suppone società democra- società.
tiche aperte, il cammino della Comprensione passa attra-
verso la generalizzazione delle società democratiche La democrazia si fonda sul controllo dell’apparato di
aperte. potere da parte dei controllati e riduce l’asservimento. È
la rigenerazione continua di un anello complesso e
La comprensione è nello stesso tempo mezzo e fine
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Sociologia generale I sette saperi necessari all’educazione del futuro
retroattivo. Gli sviluppi disciplinari delle scienze non hanno arre-
cato solo i vantaggi della divisione del lavoro, ma anche
Nella democrazia, l’individuo è cittadino, soggetto au-
gli inconvenienti della superspecializzazione, della com-
tonomo, persona che esprime i suoi desideri e i suoi inte-
partimentazione e della frammentazione del sapere.
ressi ed è responsabile e solidale con la sua città.
Quest’ultimo è divenuto esoterico e anonimo. Il cittadino
DEMOCRAZIA E COMPLESSITÀ perde il diritto alla conoscenza. Ha il diritto di acquisire
La sovranità del popolo cittadino comporta nello stesso un sapere specializzato compiendo studi ad hoc ma è
tempo l’autolimitazione di questa sovranità attraverso espropriato di ogni punto di vista inglobante e pertinente.
l’obbedienza alle leggi e il trasferimento di sovranità agli I cittadini sono espulsi dagli ambiti politici e il dominio
eletti. La democrazia comporta nello stesso tempo l’auto- della nuova classe impedisce di fatto la democratizzazione
limitazione dell’influenza esercitata dallo Stato, attraverso della conoscenza.
la separazione dei poteri, la garanzia dei diritti individuali
e la protezione della vita privata. La riduzione del politico al tecnico e all’economico, la
riduzione dell’economico alla crescita, la perdita dei punti
Ha bisogno del consenso della maggioranza dei citta- di riferimento e degli orizzonti, produce l’indebolimento
dini e del rispetto delle regole democratiche, ha bisogno del senso civico.
di diversità e di antagonismi.
Si pone la necessità di rigenerare la democrazia nel
Presuppone e nutre la diversità degli interessi come la momento in cui i pone il problema di generare la demo-
diversità delle idee. Non può essere identificata con la dit- crazia.
tatura della maggioranza sulle minoranze, deve compor-
tare il diritto all’esistenza e all’espressione per le mino- La rigenerazione democratica presuppone la rigenera-
ranze e per i contestatori, e deve permettere l’espressione zione del senso civico, la rigenerazione del senso civico
delle idee eretiche e devianti. presuppone la rigenerazione della solidarietà e della re-
sponsabilità, lo sviluppo dell’antropoetica.
Ha bisogno di conflitti d’idee e di opinioni.
L’ANELLO INDIVIDUO SPECIE: INSEGNARE LA CITTA-
È essa stessa un sistema complesso di organizzazione DINANZA TERRESTRE
e di civilizzazione politiche.
Il legame etico dell’individuo con la specie umana è
Costituisce un sistema politico complesso. stato affermato fin dalle civiltà dell’antichità. L’autore la-
Costituisce l’unione dell’unione e della disunione. tino Terenzio che faceva dire a uno dei personaggi de Il
Vive di pluralità. punitore di sé stesso: “sono umano, nulla di ciò che è umano
mi è estraneo”.
Lo sviluppo delle complessità politiche, economiche e
sociali alimenta lo sviluppo dell’individualità e l’indivi- Kant sosteneva che la finitezza geografica della Terra
dualità si afferma nei suoi diritti e acquisisce libertà essen- impone ai suoi abitanti un principio di ospitalità univer-
ziali. sale. A partire dal XX secolo, la comunità di destino ter-
restre impone con forza la solidarietà.
LA DIALOGICA DEMOCRATICA
L’UMANITÀ COME DESTINO PLANETARIO
Tutti i tratti importanti della democrazia hanno carat-
tere dialogico, che unisce in modo complementare termini La comunità di destino planetario permette di assumere
antagonisti: consenso/conflittualità; libertà uguaglianza e di realizzare quella parte dell’antropoetica che concerne
fraternità; comunità nazionale/ antagonismi sociali e ideo- la relazione fra l’individuo singolo e la specie umana in
logici. La democrazia dipende dalle condizioni che dipen- quanto tutto.
dono dal suo esercizio. La comunità di destino deve lavorare affinché la specie
Esistono processi di regressione democratica che ten- umana si sviluppi in Umanità.
dono a espropriare i cittadini delle grandi decisioni politi- L’Umanità è ormai una nozione etica.
che che tendono ad atrofizzare le loro competenze, a mi-
nacciare la diversità, a degradare il senso civico. L’imperativo è divenuto: salvare l’Umanità realizzan-
dola.
Questi processi di regressione sono legati all’accre-
sciuta complessità dei problemi e al modo mutilante di af- Una politica dell’uomo, una politica di civiltà una ri-
frontarli. forma di pensiero, l’antropoetica, il vero umanesimo e la
coscienza di Terra-Patria potranno solo congiuntamente
Vi è depoliticizzazione della politica, che si autodis- ridurre l’ignominia nel mondo.
solve nell’amministrazione, nella tecnica, nell’economia,
nel pensiero quantificante. La politica per la comprensione Il disegno etico e politico richiede così il potenzia-
della vita, delle sofferenze, delle miserie, dei bisogni non mento in senso democratico della relazione individuo so-
quantificabili. cietà e il potenziamento dei termini della triade individuo
società specie.
IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA
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