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ANALISI OGGETTO SONORO

Leonardo Fadda

SUONO:
Macchinario apposito per formare in un’asta di legno quello che diventerà l’angolo di
una futura cornice. Si tratta di un suono non umano.
EQUILIBRIO:
L’oggetto sonore presenta un equilibrio nel tempo con diverse fasi caratterizzate da
rumori differenti.
VARIAZIONE:
L’oggetto sonoro inizia di colpo in una dinamica piuttosto bassa per poi arrivare a un
forte al centro della registrazione e diminuire concludendo però sempre di colpo.
ARTICOLAZIONE:
L’oggetto sonoro presenta una complessa articolazione con diverse interruzioni e
riprese, a queste si aggiungono timbri differenti.
APPOGGIO:
L’appoggio è inesistente perché il suono non si prolunga nel tempo, inizia e conclude
rapidamente.
MASSA:
L’oggetto sonoro non è tanto ricco di frequenze, è povero di quelle basse e
medio-basse ma è costituito principalmente da frequenze alte.
DURATA:
9 secondi.
ORIGINALITA’:
L’oggetto sonoro possiamo dire che è abbastanza originale perché presenta rumori e
ritmi che non hanno un filo logico tra loro. Se non si sa in partenza di cosa si tratta è
difficile capirlo ascoltando la registrazione.
TIMBRO ARMONICO:
Il timbro armonico varia costantemente nel tempo, anche se si ripete sempre una
specie di fischio con frequenze altissime, preceduto da un forte rumore di frequenze
medie, le più basse che incontriamo nella registrazione.
GRANA:
La grana dell’oggetto è molto spigolosa, si brillante ma anche molto ruvida.
DINAMICA:
La dinamica non è costante, bensì è una sorta di tanti crescendi e diminuendi molto
rapidi, compiuti in un breve arco di tempo e separati da piccole pause di silenzio che
preparano l’intervento successivo.
ATTACK:
L’attacco è sempre molto diretto e nitido.
DECAY:
Il decay in questo caso non è presente, né altri effetti come un riverbero, soprattutto
anche per il fatto che la stanza in cui è stato registrato il campione era riempita di
legno che ha assorbito molto il suono e lo ha reso secco e asciutto.

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