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REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

PECULATO (ART. 314 C.P.)


SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Il p.u. si appropria di denaro o altra cosa mobile altrui di cui ha il possesso o la
disponibilità

ESEMPIO: il tesoriere comunale si appropria di somme appartenenti all’ente

PENA: Reclusione da 4 a 10 anni e 6 mesi. Da 3 a 6 anni nel caso di PECULATO D’USO


(appropriazione per uso momentaneo)

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MALVERSAZIONE AI DANNI DELLO STATO (ART. 316-BIS C.P.)


SOGGETTO: Chiunque sia estraneo alla pubblica amministrazione

FATTISPECIE: Il soggetto, ottenuti lecitamente dallo Stato o altro ente fondi, finanziamenti o
sovvenzioni per una specifica finalità, li distrae e li usa per altra finalità

ESEMPIO: l’imprenditore utilizza fondi assegnatigli per la realizzazione di immobili destinati


all’edilizia popolare per la costruzione di un centro commerciale

PENA: Reclusione da 6 mesi a 4 anni

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INDEBITA PERCEZIONE DI EROGAZIONI A DANNO DELLO


STATO (ART. 316-TER C.P.) - Fattispecie introdotta nel 2000
SOGGETTO: Chiunque – pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Il soggetto ottiene indebitamente finanziamenti, sovvenzioni o fondi attraverso la


presentazione di documentazione falsa o non attestante il vero, ovvero omettendo informazioni
dovute

PENA: (Salvo non integri più grave reato – TRUFFA AI DANNI DELLO STATO art.640 c.p.),
Reclusione da 6 mesi a 3 anni; reclusione da 1 a 4 anni (se commesso da p.u. ovvero se tocca gli
interessi dell’UE)

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CONCUSSIONE (ART. 317 C.P.)


SOGGETTO: Pubblico ufficiale
FATTISPECIE: il p.u., abusando della sua posizione o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a
dare o promettere a lui o ad un terzo denaro o altre utilità

ESEMPIO: Il funzionario comunale chiede somme di denaro per compiere l’atto cui è tenuto per
legge, dietro minaccia di non compierlo

PENA: Reclusione da 6 a 12 anni

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CORRUZIONE PER L’ESERCIZIO DELLA FUNZIONE


[CORRUZIONE IMPROPRIA] (ART. 318 C.P.)
SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Accordo tra un funzionario pubblico ed un soggetto privato, in virtù del quale il
primo accetta (per sé o per un terzo) dal secondo somme di denaro o altre utilità per l’esercizio delle
sue funzioni

ESEMPIO: Un funzionario della Guardia di Finanza riceve denaro o altre regalie da un soggetto
privato per fornire a quest’ultimo informazioni rilevanti circa accertamenti fiscali che si stiano
svolgendo a suo carico

PENA: Reclusione da 3 a 8 anni (ridotta non oltre 1/3 se la condotta è tenuta da un incaricato di
pubblico servizio)

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CORRUZIONE PER UN ATTO CONTRARIO AI DOVERI D’UFFICIO


[CORRUZIONE PROPRIA] (ART. 319 C.P.)
SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Il p.u. riceve, per sé o un terzo, denaro o altra utilità per omettere (o avere omesso)
o ritardare (o aver ritardato) un atto del suo ufficio, ovvero per compiere (o per aver compiuto) un
atto contrario ai doveri d’ufficio

ESEMPIO: l’amministratore di una società distributrice di un dato farmaco corrisponde denaro o


altre utilità ad alcuni medici affinché consiglino ai proprio pazienti l’utilizzo di quel dato farmaco

PENA: Reclusione da 6 a 10 anni (ridotta non oltre 1/3 se la condotta è tenuta da un incaricato di
pubblico servizio)

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CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI (ART. 319-TER C.P.)


SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Le due condotte corruttive di cui agli artt. 318-319 sono tenute per favorire o
danneggiare una parte in un processo giudiziario
ESEMPIO: Il cancelliere fa assegnare a giudici compiacenti le pratiche giudiziarie di taluni
avvocati, attraverso la manipolazione dei criteri automatici di assegnazione dei processi

PENA: Reclusione da 6 a 12 anni; da 6 a 14 anni se dalla condotta deriva ingiusta condanna di


reclusione; da 8 a 20 anni se l’ingiusta condanna comporta la reclusione superiore a 5 anni o
l’ergastolo

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INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ


[CONCUSSIONE PER INDUZIONE] (ART. 319-QUATER C.P.)
SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, abusando della sua qualità o
dei suoi poteri, induce taluno a dare o promettere a lui o un terzo somme di denaro o altre utilità

ESEMPIO: Il cancelliere richiede denaro agli amministratori di una data azienda coinvolta in
un’indagine, facendo credere loro la possibilità di incidere (quale funzionario dell’ufficio) sui tempi
e esiti del procedimento

PENA: Reclusione da 6 anni a 10 anni e 6 mesi; fino a 3 anni ( o a 4 anni se il fatto offende gli
interessi UE e il danno o il profitto eccede i 100.000 €) per il soggetto indotto alla dazione o alla
promessa

DIFFERENZA CONCUSSIONE (ART. 317): Non vi è un abuso costrittivo (condotta attuata


mediante minaccia o violenza), ma una condotta di persuasione, inganno o pressione morale

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ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322)


SOGGETTO: Chiunque sia estraneo alla pubblica amministrazione; soggetto passivo deve essere
un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Chiunque offre o promette denaro o altra utilità non dovuti ad un p.u. per l’esercizio
delle sue funzioni o dei suoi poteri, ma quest’ultimo non accetta tale offerta o promessa

ESEMPIO: Un soggetto offre denaro a dei pubblici ufficiali affinché questi omettano o ritardino un
atto dovuto dal loro ufficio, quale ad esempio l’accertamento della dinamica di un sinistro da cui
emergerebbe il coinvolgimento di tale soggetto nonché il suo stato di ebbrezza alcolica, e gli stessi
non accettano

PENA: Pena di cui alla corruzione impropria (art. 318) [reclusione da 3 a 8 anni] ridotta di 1/3;
pena di cui alla corruzione propria (art. 319) [reclusione da 6 a 10 anni] ridotta di 1/3 se l’offerta o
promessa è utile al ritardo di un atto o al compimento di un atto contrario
ABUSO D’UFFICIO (ART. 323 C.P.)

TIPO DI REATO: Proprio

SOGGETTO: Pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio

FATTISPECIE: Il p.u., nello svolgimento delle sue funzioni e in violazione di norme o regolamenti,
ovvero non astenendosi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto, procura
intenzionalmente (a sé o ad un terzo) un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un
danno ingiusto

ESEMPIO: Il responsabile di un ufficio pubblico ricorre sistematicamente ed arbitrariamente alla


collaborazione di personale esterno (sebbene possa ricorrere a quello interno), così arrecando
vantaggio economico al terzo cui conferisce gli incarichi.

PENA: Reclusione da 6 mesi a 3 anni (diminuita da 1/3 a 2/3 per particolare tenuità dei fatti, ovvero
per la collaborazione processuale)

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