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Indagato e persona informata sui fatti

Gli atti tipici dell’investigazione indiretta della


polizia giudiziaria

di Gianluca Fazzolari*

PARTE 1

SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA


NEI CUI CONFRONTI VENGONO
SVOLTE LE INDAGINI

PROPRIETA’ LETTERARIA RISERVATA

A norma della legge sul diritto d’autore e del codice civile, è vietata la riproduzione di questa dispensa o di
parte di essa con qualsiasi mezzo, senza espressa autorizzazione scritta dell’autore. È altresì vietata ogni
tipo di modifica grafica e la divulgazione a persone diverse da quelle per alle quali la dispensa è indirizzata,
se non con espressa autorizzazione scritta dell’autore.
L’autore pur garantendo la massima affidabilità del testo non risponde dei danni derivanti dall’uso dei dati e
delle notizie ivi contenute.
Quanto segue rispecchia esclusivamente l’interpretazione dell’autore, e non impegna in modo alcuno
l’Amministrazione dello Stato da cui dipende.
PREMESSA
Con taglio essenzialmente pratico, ma pur sempre facendo riferimento al rigore della norma
di diritto processuale penale che, rammentiamolo, è la linea guida dalla quale non dobbiamo
mai discostarci, schematizzando le norme di riferimento e con il costante ricorso alla
modulistica tratta da atti mutuati dalla realtà operativa, affronterò il tema degli atti tipici
dell’investigazione indiretta della polizia giudiziaria.

Preliminarmente a quanto si dirà, corre l’obbligo di inquadrare l’aspetto normativo di


riferimento che, riguardo ai contenuti di quanto segue, andremo a rinvenire nel codice di
procedura penale al Libro V, Titolo IV, che tratta “dell’attività a iniziativa della polizia
giudiziaria”.

Per la materia oggetto del presente lavoro l’attenzione sarà focalizzata sugli articoli 350 e
351 del codice procedurale processuale penale, articoli quelli di nostro interesse che, come
noto, fanno riferimento ed espresso rinvio ad altre parti del codice di procedura penale cui
si farà doverosamente cenno per una quanto più possibile completa ed esaustiva
informazione.

Gianluca Fazzolari – Indagato e persona informata sui fatti – Parte 1 2


SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO
SVOLTE LE INDAGINI (art. 350 c.p.p.)

Le dichiarazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, definite nella
pratica di polizia come sommarie informazioni (S. I.), sono contemplate dall’art. 350 c.p.p.

Si tratta di un atto tipico di indagine preliminare soggettiva o indiretta, mediante il quale la


polizia giudiziaria assume, da chi è sottoposto alle indagini:
 informazioni utili per la ricostruzione del fatto (comma 1- 4);
 indicazioni utili ai fini dell’immediata prosecuzione delle indagini (comma 5– 6);
 spontanee dichiarazioni (comma 7).

È escluso il ricorso alle S. I. ex art. 350 c.p.p. nell’ambito di attività integrativa d’indagine
(art. 430 c.p.p.) in quanto prevede la partecipazione dell’indagato e del suo difensore.

L’art. 350 c.p.p. disciplina tre diverse tipologie di assunzione di sommarie informazioni dalla
persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, che saranno oggetto dell’analisi che
segue:

Le sommarie informazioni acquisite dall’indagato d’iniziativa dell’Ufficiale di P.G.


Le sommarie informazioni acquisite dall’indagato rientrano a pieno titolo negli atti di
investigazione indiretta mediante le quali la p. g. raccoglie dall’indagato informazioni utili per
le investigazioni.

Art. 350, comma 1 e 4. c.p.p.

possono essere assunte informazioni utili per le investigazioni


dalla persona sottoposta alle indagini
purchè in stato di libertà
(non deve trovarsi in stato di fermo o arresto)

PROCEDONO SOLO
UFFICIALI DI P.G.

È NECESSARIA
LA PRESENZA DEL DIFENSORE
CHE DEVE ESSERE AVVISATO ALMENO
24 ORE PRIMA SALVO URGENZA

Si rammenta che a norma dell’articolo 62 c.p.p., alla p. g. è fatto divieto di testimoniare sulle
dichiarazioni raccolte.

Gianluca Fazzolari – Indagato e persona informata sui fatti – Parte 1 3


MODULISTICA – VERBALE EX ART. 350, COMMA 1 – 4, C.P.P.

Intestazione dell’Ufficio, Comando, Reparto

Proc. Pen. n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r

VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI


VENGONO SVOLTE LE INDAGINI
(art. 350, comma 1, 2 e 3, c.p.p.)

L’anno 2020 addì 19 del mese di giugno alle ore 09.00, negli Uffici ……………………………, innanzi al
sottoscritto Ufficiale di Polizia Giudiziaria … (qualifica cognome e nome) …., è comparso: -------------------------

XXXXXX Yyyyyy, nato a Sarzana (SP) il 28.02.1977 ed ivi residente in via G. Verdi n. 15, identificato mediante
Carta d’identità n. AX1234567 rilasciata dal Comune di Sarzana (SP) il 23.11.2016, recapito telefonico
3490000000; ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
il quale, nell’ambito del Procedimento Penale n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r. iscritto nei suoi confronti dalla
Procura della Repubblica di XXXXX, per il delitto p. e p. ex art. 477 – 482 c. p. commesso in XXXXX il
31.03.2019; --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
intende rendere sommarie informazioni nelle forme previste dall’art. 350, comma 1, 2 e 3, c.p.p. -----------------

Si dà atto che è presente alla redazione del verbale il difensore di fiducia Avvocato Massimo Della Pena del
Foro di XXXXX, tempestivamente avvisato ai sensi dell’art. 364 c.p.p. ---------------------------------------------------
L’indagato, viene avvertito ai sensi e agli effetti di cui all’art. 64 c.p.p. che:-----------------------------------------------
a) le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti;---------------------------------------------
b) salvo quanto disposto dall’art.66, comma 1, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque
il procedimento seguirà il suo corso;------------------------------------------------------------------------------------------------
c) se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà in ordine a tali fatti,
l’ufficio di testimone, salve le incompatibilità previste dall’art.197 e le garanzie di cui all’art.197-bis.--------------

L’inosservanza delle disposizioni di cui all’art. 64, c. 3 lett. a) e b), c.p.p., determina l’inutilizzabilità assoluta
delle dichiarazioni;
il mancato avvertimento di cui alla lettera c), fa si che le dichiarazioni eventualmente rese su responsabilità di
altri non sono utilizzabili nei loro confronti e l’indagato non potrà assumere, in ordine a detti fatti, l’ufficio di
testimone (art. 64, c. 3 –bis, c.p.p.)

A tal punto la stessa persona viene invitata a dichiarare le proprie generalità e quanto altro valga ad
identificarla, ai sensi dell’art. 66 c.p.p., con l'ammonizione delle conseguenze alle quali si espone chi si rifiuta
di darle o le da false, e pertanto dichiara: -----------------------------------------------------------------------------------------

“Sono e mi chiamo XXXXXX Yyyyyy, nato a Sarzana (SP) il 28.02.1977, ivi residente in Via G. Verdi n. 15,
paternità Xxxxx, maternità Xxxxx Yyyyy, di stato libero, munito di Carta d’identità n. AX1234567 rilasciata dal
Comune di Sarzana (SP) il 23.11.2016, che esibisco a comprova della mia identità personale.”-------------------

XXXXXX Yyyyyy a questo punto viene invitato, in qualità di persona sottoposta alle indagini, ex art. 21 disp.
att. c.p.p., a rispondere alle domande qui di seguito riportate :---------------------------------------------------------------
nazionalità:
dimora:
professione/occupazione:
luogo in cui esercita attività lavorativa:
titolo di studio:
stato civile:
eventuale proprio soprannome :
eventuale pseudonimo :
beni patrimoniali :
condizioni di vita individuale, familiare e sociale:
sottoposizione ad altri processi penali:
eventuali condanne riportate nello Stato o all’estero:
servizi pubblici o di pubblica necessità in esercizio o già esercitati :
cariche pubbliche in atto o già ricoperte:

Gianluca Fazzolari – Indagato e persona informata sui fatti – Parte 1 4


Invitato a dichiarare od eleggere domicilio a norma dell'art.161 c.1 e 2 c.p.p. ed avvertito dell’obbligo di
comunicare ogni mutamento del domicilio, dichiarato o eletto, e che, in mancanza di tale comunicazione o nel
caso di rifiuto di dichiarare o eleggere domicilio, le notificazioni verranno eseguite mediante consegna al
difensore di fiducia/d’ufficio, riferisce: -----------------------------------------------------------------------------------------------
“Eleggo domicilio in Xxxx Viale San Bartolomeo n. 123 presso lo studio del mio difensore di fiducia Avvocato
Massimo Della Pena del Foro di Xxxxx, già nominato in data 08.04.2020”. ----------------------------------------------

L’indagato preliminarmente dichiara: “Intendo rispondere alle domande che mi saranno rivolte”. -----------------

L’ufficiale di p.g. può porre tutte le domande che ritiene utili alle indagini purchè pertinenti e dirette alla
ricostruzione dei fatti ed all’identificazione dei colpevoli. Non ricorre per la p.g. l’obbligo di cui all’art. 65 c.p.p.
di contestare in forma chiara e precisa il fatto attribuito.

DOMANDA: a norma dell’art. 136, c. 2, c.p.p. le domande DEVONO essere trascritte per intero.

IN LUOGO DELLA DOMANDA NON È AMMESSA LA FORMULA GENERICA A.D.R.

RISPOSTA: il verbalizzante procede alla trascrizione fedele della risposta così per come ottenuta dal
dichiarante.

Il difensore ha diritto di dialogare, può fare domande, osservazioni e riserve di cui si deve dare atto nel verbale,
mentre non può fare segni di approvazione, disapprovazione o suggerire risposte (art. 364, c. 7. c.p.p.)

Si da’ atto che il presente verbale è stato compiuto senza che fossero utilizzate, anche con il consenso
dell’indagato, tecniche e metodi idonei ad influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità
di ricordare e di valutare i fatti e che consta di … (…) pagine.----------------------------------------------------------------

Il verbale ex art. 366 c.p.p. è depositato nella cancelleria del p.m. entro il terzo giorno successivo al
compimento, salvo espressa rinuncia ai termini di deposito da parte dell’indagato e del difensore

Fatto, riletto, confermato e sottoscritto in triplice copia da tutti gli intervenuti in data e luogo di cui sopra.-------

L’INDAGATO IL DIFENSORE L’UFFICIALE DI P.G.

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Informazioni acquisite dall’indagato sul luogo o nell’immediatezza del fatto
Le informazioni acquisite dall’indagato, anche se in stato di arresto o di fermo, sul luogo e
nell’immediatezza del fatto rientrano negli atti tipici di investigazione indiretta degli ufficiali
di polizia giudiziaria.
Art. 350, comma 5 – 6, c.p.p.

gli ufficiali di p.g. sul luogo e nell’immediatezza del fatto


possono assumere dall’indagato, anche se in stato di arresto
o fermo, notizie ed indicazioni utili ai fini dell’immediata
prosecuzione delle indagini

PROCEDONO
SOLO UFFICIALI DI P.G.

ANCHE SENZA
PRESENZA DEL DIFENSORE

Le notizie assunte senza la presenza del difensore non


possono essere documentate né possono essere utilizzate
nel dibattimento

L’atto deve essere compiuto sul luogo e nelle immediatezze del fatto e deve essere
finalizzato all’acquisizione di notizie e indicazioni utili per la immediata prosecuzione delle
indagini.
Si rammenta che a norma dell’articolo 62 c.p.p., alla p. g. è fatto divieto di testimoniare sulle
dichiarazioni raccolte.

Spontanee dichiarazioni dell’indagato


Tra gli atti tipici di investigazione indiretta da parte della polizia giudiziaria (Ufficiale ed Agenti
di p.g.) rientrano a pieno titolo le spontanee dichiarazioni rese dall’indagato.

Art. 350, comma 7, c.p.p.

possono essere rese spontanee dichiarazioni dall’indagato in


stato di libertà o in stato di arresto o fermo
che non devono essere sollecitate
né provocate da domande o richieste

PROCEDONO
UFFICIALI E AGENTI DI P.G.

ANCHE SENZA
PRESENZA DEL DIFENSORE

Per persona indagata è da intendersi non solo quella che ha assunto tale veste, in quanto
iscritta nel registro delle notizie di reato, ma qualsiasi soggetto sul quale gravano elementi
concreti di colpevolezza che lo possono far sospettare di essere l’autore del reato.
Si rammenta che a norma dell’articolo 62 c.p.p., alla p. g. è fatto divieto di testimoniare sulle
dichiarazioni raccolte.

Gianluca Fazzolari – Indagato e persona informata sui fatti – Parte 1 6


MODULISTICA – VERBALE EX ART. 350, COMMA 7, C.P.P.

Intestazione dell’Ufficio, Comando, Reparto

Proc. Pen. n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r

VERBALE DI SPONTANEE DICHIARAZIONI RESE DALL’INDAGATO


(art. 350, comma 7, c.p.p.)

L’anno 2020 addì 19 del mese di giugno alle ore 09.00, negli Uffici ……………………………, innanzi al
sottoscritto Ufficiale di Polizia Giudiziaria … (qualifica cognome e nome) …., è comparso: -------------------------

XXXXXX Yyyyyy, nato a Lerici (SP) il 28.02.1987 ed ivi residente in via G. Garibaldi n. 15, identificato mediante
Carta d’identità n. AV0123456 rilasciata dal Comune di Lerici (SP) il 30.10.2018, recapito telefonico
3450000000; ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

il quale, nell’ambito del Procedimento Penale n. XXXX/19 Mod. 21 R.G.n.r. iscritto nei suoi confronti dalla
Procura della Repubblica di XXXXX, per il delitto p. e p. ex art. 648 c. p. commesso in XXXXX il 10.07.2019;

intende rilasciare spontanee dichiarazioni nelle forme previste dall’art. 350, comma 7, c.p.p.: ---------------------

esposizione letterale di ciò che intende dichiarare la persona

le spontanee dichiarazioni non possono essere sollecitate né provocate da domande o richieste da parte dei
verbalizzanti

Di quanto sopra è stato redatto il presente verbale che viene riletto, confermato e sottoscritto da tutti gli
intervenuti in data e luogo di cui sopra.---------------------------------------------------------------------------------------------

IL DICHIARANTE GLI UFFICIALI e AGENTI di P. G.

*Ispettore Superiore della Polizia di Stato


Specializzato in controllo documentale, tecniche di indagine
e servizi di polizia stradale

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