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Principio di funzionamento
Il sistema di iniezione elettronica Delphi Common Rail Diesel realizza il corretto rapporto aria-carburan-
te (pressione gasolio e tempo di iniezione) e il calcolo dell’istante di iniezione (anticipo) tenendo conto
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principalmente della richiesta del guidatore (acceleratore) e del regime e del carico motore. A differen-
za dei motori a ciclo Otto, dove il rapporto aria-carburante è pressoché costante durante tutto l’arco di
funzionamento, nei motori a ciclo Diesel questo rapporto varia ampiamente in base alle prestazioni
richieste.
A parità di pressione nel collettore di aspirazione la quantità d’aria immessa nei cilindri ad ogni ciclo di
funzionamento risulta relativamente costante a tutti i regimi del motore (ad eccezione dei bassi regimi
prima dell’inserimento del turbocompressore) mentre la quantità di gasolio iniettata varia sensibilmente
in base alla richiesta di potenza da parte del guidatore attraverso l’acceleratore. La potenza del motore
viene quindi regolata variando il rapporto aria-carburante (e il regime di rotazione) senza variare in
modo consistente la quantità d’aria immessa nei cilindri ad ogni ciclo di funzionamento come invece
avviene nei motori a ciclo Otto attraverso la valvola a farfalla. In particolare il sistema Delphi Common
Rail è dotato anche di una valvola a farfalla comandata da un attuatore a depressione controllato elet-
tronicamente, ma questa farfalla è normalmente aperta e non interviene sulla regolazione della potenza
erogata dal motore; essa svolge solo funzione antinquinamento in quanto serve solo a parzializzare l’en-
trata dell’aria in determinate circostanze allo scopo di limitare la formazione di ossidi di azoto.
Il sistema Delphi Common Rail è gestito attraverso due moduli di controllo elettronico motore deno-
minati rispettivamente PCM (Powertrain Control Module) e IDM (Injector Drive Module) che insieme
determinano la quantità di gasolio da iniettare (pressione e tempo di iniezione) e il relativo istante
di iniezione (anticipo di iniezione) tenendo conto della posizione del pedale dell’acceleratore, della
massa d’aria aspirata e del regime motore. I due moduli dialogano tra loro attraverso un’apposita
rete di comunicazione e gestiscono anche alcune funzioni ausiliarie del gruppo moto-propulsore.
La posizione del pedale dell’acceleratore, che identifica le prestazioni richieste dal guidatore, viene rile-
vata da un potenziometro collegato direttamente al pedale stesso (ricordiamo che non esiste il cavo
acceleratore), la quantità d’aria aspirata viene rilevata da un flussometro massa aria a filo caldo posi-
zionato nel condotto di entrata aria tra il filtro e il turbocompressore, il regime del motore viene rileva-
to dal sensore induttivo di giri/PMS posto nel basamento in prossimità del volano motore. Inoltre un
sensore di fase motore a effetto Hall posizionato sul coperchio dell’albero a camme genera i segnali di
riferimento del cilindro n.1 per determinare l’ordine di iniezione. La pressione di iniezione, il tempo di
iniezione e l’anticipo di iniezione vengono modificati in base ad altri segnali secondari o transitori (tem-
peratura motore, temperatura aria, temperatura gasolio, detonazione pressione di sovralimentazione,
inserimento A.C., inserimento carichi elettrici, comando EGR, etc.).
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Oltre a comandare gli iniettori i moduli elettronici PCM e IDM controllano e regolano la pressione di
iniezione del gasolio, la pressione di sovralimentazione del turbocompressore, comandano la val-
vola EGR e la valvola di chiusura farfalla per le emissioni allo scarico, i relè delle candelette di pre-
riscaldamento e controllano l’accensione delle spie nel quadro strumenti.
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Controllo della quantità di gasolio iniettata
La quantità di gasolio iniettata dipende dalla pressione di iniezione e dal tempo di iniezione; questi
parametri variano principalmente in base ai segnali del potenziometro dell’acceleratore, del flusso-
metro massa aria, del sensore di giri motore e del regolatore di pressione sulla pompa di alta pres-
sione. Al momento dell’avviamento viene determinato il corretto ordine di iniezione in base al segna-
le del sensore di riferimento cilindro 1 sull’albero a camme. Dopo l’avviamento la sequenza di inie-
zione viene ripetuta tenendo conto solo del segnale del sensore di giri. L’iniezione viene inibita quan-
do la pressione del gasolio è inferiore a 150 bar o superiore a 1800 bar, oppure se il regime del
motore supera accidentalmente i 6000 giri/min.
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riducendo progressivamente il tempo di iniezione man mano che il motore si approssima al regime
massimo previsto oppure inibendo completamente l’iniezione se il motore accidentalmente supera il
regime di 6000 giri/min.
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Collegamento con il sistema di climatizzazione
Il sistema di iniezione elettronica diesel Delphi Common Rail è collegato con il sistema di climatiz-
zazione attraverso la rete CAN.
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SCHEMA DI PRINCIPIO
Relè iniezione
Relè alimentazione Relè motore in moto
Posizione acceleratore Valvola pressione turbo
Giri motore/PMS
Riferimento cilindro 1
Elettroiniettori
MODULO
Temperatura gasolio
IDM Valvola dosaggio
gasolio (pressione)
Pressione gasolio
Detonazione motore
© Semantica, 2002
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CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA
© Semantica, 2002
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CIRCUITO DI ALIMENTAZIONE CARBURANTE
© Semantica, 2002
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levare il gasolio dal serbatoio e pressurizzarlo POMPA DI ALTA PRESSIONE
a bassa pressione all’interno dello stesso corpo
pompa per alimentare la pompa di alta pres-
sione a pressione costante. La pompa è di tipo
volumetrico con girante a palette azionata dal-
l’albero della pompa trascinato dalla cinghia
della distribuzione. La sua portata varia da 90
litri/ora a 300 giri/min a 650 litri/ora a 2500
giri/min (giri pompa) ed è superiore alla quan-
tità di gasolio erogato dagli iniettori alla mas-
sima potenza allo scopo di garantire sempre
una corretta alimentazione alla pompa di alta
pressione. La pressione della pompa di trasfer-
ta viene mantenuta al valore di circa 6 bar da Complessivo pompa di alta pressione
una valvola di regolazione meccanica interna
al corpo pompa. La pompa di alta pressione serve ad alimenta-
re con gasolio pressurizzato l’accumulatore
sferico di alimentazione iniettori. E’ una pompa
meccanica costituita da 2 o 4 pistoni radiali
contrapposti posizionati all’interno della testa
idraulica (statore) e da un anello a camme
rotante (rotore) trascinato dall’alberino del
complessivo pompa. La pompa non necessita
© Semantica, 2002
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levare il gasolio dal serbatoio e pressurizzarlo POMPA DI ALTA PRESSIONE
a bassa pressione all’interno dello stesso corpo
pompa per alimentare la pompa di alta pres-
sione a pressione costante. La pompa è di tipo
volumetrico con girante a palette azionata dal-
l’albero della pompa trascinato dalla cinghia
della distribuzione. La sua portata varia da 90
litri/ora a 300 giri/min a 650 litri/ora a 2500
giri/min (giri pompa) ed è superiore alla quan-
tità di gasolio erogato dagli iniettori alla mas-
sima potenza allo scopo di garantire sempre
una corretta alimentazione alla pompa di alta
pressione. La pressione della pompa di trasfer-
ta viene mantenuta al valore di circa 6 bar da Complessivo pompa di alta pressione
una valvola di regolazione meccanica interna
al corpo pompa. La pompa di alta pressione serve ad alimenta-
re con gasolio pressurizzato l’accumulatore
sferico di alimentazione iniettori. E’ una pompa
meccanica costituita da 2 o 4 pistoni radiali
contrapposti posizionati all’interno della testa
idraulica (statore) e da un anello a camme
rotante (rotore) trascinato dall’alberino del
complessivo pompa. La pompa non necessita
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effettuare la messa in fase della pompa seguen- sione del gasolio verso il condotto di uscita (14)
do i riferimenti presenti sulla ruota dentata attraverso la valvola di alta pressione (11).
della distribuzione. La pressione del gasolio
viene regolata elettronicamente dal modulo di
controllo elettronico IDM attraverso una valvola
di regolazione a solenoide (valvola di dosag-
gio) inserita nel corpo pompa che determina la
quantità di gasolio da pressurizzare in entrata
nella camera di alta pressione e quindi la pres-
sione stessa di alimentazione iniettori. In caso
di sovrappressione accidentale (es. inceppa-
mento della elettrovalvola di dosaggio gasolio)
una valvola di sicurezza meccanica limita la
pressione di esercizio a 1800 bar.
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© Semantica, 2002
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ELETTROVALVOLA DOSAGGIO GASOLIO del gasolio in ingresso nella camera di com-
(regolatore pressione iniezione) pressione e conseguentemente anche la pres-
sione di iniezione. La pressione di esercizio del
circuito di alta pressione varia da un minimo di
150 bar fino a un massimo di 1600 bar. Il con-
trollo della pressione effettiva del gasolio viene
effettuato mediante un sensore di pressione fis-
sato sull’accumulatore sferico di alimentazione
iniettori. In caso di malfunzionamento della val-
vola di dosaggio la pressione del gasolio viene
limitata a 1800 bar da un’apposita valvola di
sicurezza meccanica.
© Semantica, 2002
della quantità di gasolio da inviare alla came-
ra di alta pressione e ai pistoncini pompanti. La
valvola è contraddistinta da un connettore di
colore marrone. I valori ottimali della pressione
di iniezione variano in base al regime motore,
Elettrovalvola dosaggio gasolio - sezione
al carico motore, alla temperatura di esercizio, 1. Uscita gasolio a bassa pressone verso testa idraulica
alla richiesta di potenza da parte del condu- 2. Guarnizione di tenuta
cente etc., e sono memorizzati nel modulo di 3. Entrata gasolio a bassa pressione dalla pompa di
controllo elettronico IDM. La valvola di dosag- trasferta
4. Pistoncino di regolazione
gio comprende un’elettrovalvola a solenoide 5. Corpo valvola
comandata elettronicamente dallo stesso modu- 6. Nucleo mobile di regolazione
lo IDM con un segnale ad onda quadra a fre- 7. Avvolgimento elettrico
quenza fissa modulato negativamente a rap- 8. Alloggiamento complessivo valvola
9. Molla di bilanciamento
porto ciclico variabile che determina l’intensità
della corrente di comando della valvola. In
base al segnale di comando varia il dosaggio
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Caratteristiche e controlli SENSORE PRESSIONE GASOLIO
Resistenza avvolgimento: 5-6 Ohm
Tensione di alimentazione: +12 Volt dal termi-
nale 5 del relè iniezione
Segnale di comando: negativo ad onda qua-
dra dal terminale M4 (C417) del modulo IDM
Elettrovalvola
la funzione di rilevare la pressione di iniezione
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dosaggio gasolio
G1 (C418) del gasolio. E’ un sensore di pressione di tipo
G2 (C419)
1 H2 (C419) piezoresistivo alimentato a tensione costante dal
2 M4 (C417) modulo di controllo elettronico IDM. La resisten-
za interna e la tensione in uscita variano in fun-
zione della deformazione causata dalla pressio-
Circuito dell’elettrovalvola dosaggio gasolio - ne alla quale viene sottoposto l’elemento sensibi-
schema elettrico
le all’interno del sensore. Il modulo IDM rileva
costantemente la pressione del gasolio e la
modifica, se necessario, agendo sulla valvola di
dosaggio gasolio in modo da mantenerla ai
valori ottimali secondo le condizioni di funzio-
namento del motore. La pressione del gasolio
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Caratteristiche e controlli Il sensore di temperatura gasolio è un termisto-
Il sensore di pressione gasolio ha 3 terminali: re, un elemento semiconduttore la cui resisten-
• Negativo, 0V - 0.1V, terminale D2 (C417) za varia con la temperatura alla quale viene
del modulo IDM sottoposto. E’ alloggiato nella parte posteriore
• Segnale pressione (0-5V), terminale D3 del corpo della pompa di alta pressione ed è
(C417) del modulo IDM contraddistinto da un connettore di colore
• Alimentazione +5V, terminale D1 (C417) verde. Il sensore trasmette al modulo di control-
del modulo IDM lo elettronico IDM una tensione variabile con la
Il segnale di pressione presenta una tensione temperatura. Il termistore utilizzato in questo
variabile da 0.5V (bassa pressione) fino a impianto è di tipo NTC, cioè a coefficiente di
4.5V (alta pressione). Esempio 0.5V a 100 bar, temperatura negativo. La resistenza interna del
1.3V a 300 bar, etc. sensore e la tensione nel circuito diminuiscono
all’aumentare della temperatura.
Sensore
pressione gasolio Modulo IDM
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Caratteristiche e controlli
1 D2 (C417) Il sensore di temperatura ha 2 terminali:
P 2 D3 (C417)
• Negativo di riferimento 0-0.1V - terminale
3 D1 (C417)
G3 (C417) del modulo IDM
• Alimentazione +5V e segnale temperatura -
Circuito del sensore di pressione gasolio - terminale G2 (C417) del modulo IDM
schema elettrico Il segnale di temperatura presenta una tensione
variabile da 4.5 (a freddo) a 0.5V (a caldo) in
SENSORE TEMPERATURA GASOLIO base alla temperatura raggiunta dal gasolio.
°t
1 G3 (C417)
2 G2 (C417)
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ELETTROINIETTORI Gli elettroiniettori del sistema Common Rail sono
di tipo elettromeccanico e comprendono due
parti: la parte superiore con la valvola pilota (val-
vola di comando iniezione) e l’attuatore elettro-
magnetico e la parte inferiore comprendente il
dispositivo meccanico di iniezione e il corpo pol-
verizzatore. Il polverizzatore posto all’estremità
inferiore è molto simile a quella di un classico
iniettore diesel multifori per motori ad iniezione
diretta. Gli elettroniettori sono comandati dal
modulo elettronico IDM. Negli elettroiniettori
common rail, a causa delle elevatissime pressioni
di esercizio (da 150 a 1600 bar), non è possibi-
le utilizzare un attuatore elettromagnetico diretto
a solenoide simile a quello degli iniettori a bassa
pressione per motori a benzina poiché questo,
oltre a richiedere una notevole potenza, risulte-
rebbe insufficiente per garantire una perfetta
apertura e chiusura dell’iniettore. Per tale ragio-
ne viene utilizzato un sistema di comando idrau-
Elettroiniettore sulla testata del motore lico a pressione differenziata a comando elettro-
magnetico. L’iniettore è costantemente alimentato
ad alta pressione dal condotto comune attraver-
so il raccordo e la tubazione di collegamento.
Ricordiamo che la combustione avviene quando
il gasolio ad alta pressione proveniente dal con-
dotto comune fuoriesce dai fori del polverizzato-
re fissato nella testata del motore e raggiunge la
camera di combustione ricavata nel cielo del
pistone. La particolare conformazione interna e i
componenti dell’iniettore permettono all’alta
pressione di esercitare sull’ago del polverizzato-
re due differenti forze contrastanti tra loro dovu-
Accumulatore pressione di alimentazione iniettori te alle differenti superfici ove viene applicata la
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ratura ambiente e vengono segnalati attraverso COLLEGAMENTO CON COMPUTER DI BORDO
l’accensione dell’apposita spia sul quadro stru- E RETE CAN
menti. Dopo lo spegnimento della spia le can- Il modulo PCM comunica con il computer di
delette continuano a essere alimentate per un bordo della vettura per fornire i dati relativi alla
certo tempo, anche dopo l’avviamento del velocità del veicolo, alla distanza percorsa e al
motore, al fine di ridurre la fumosità e le emis- consumo di carburante. Inoltre attraverso il
sioni inquinanti allo scarico. computer vengono scambiati altri dati impor-
tanti come il codice antifurto PATS e i segnali di
accensione della spia di controllo motore e
della spia delle candelette sul quadro strumen-
1 2 ti. Le comunicazioni sono codificate secondo il
protocollo CAN.
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4 94 (C415)
14 95 (C415)
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Il sistema Common Rail Delphi dispone di un
elettroiniettore per cilindro. Gli iniettori sono
fissati sulla testata e si affacciano direttamente
sulle camere di combustione ricavate nel cielo
dei pistoni. Il collegamento con il condotto
comune di alimentazione carburante è realiz-
zato mediante dei tubicini in acciaio con rac-
cordi a vite. Il modulo di controllo elettronico
IDM comanda gli iniettori mediante impulsi
elettrici della durata massima di 1.5 ms (3 ms
max in avviamento). Il gasolio pressurizzato ad
alta pressione viene iniettato direttamente nelle
camere di combustione. Un filtro laminare
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determinate condizioni di funzionamento viene
anche fornita anche una post-iniezione per
ridurre la formazione di ossidi di azoto.
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Modulo IDM
Elettroiniettori
1 A4 (C417)
1
2 B4 (C417)
1 E4 (C417)
3
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2 F4 (C417)
1 G4 (C417)
4
2 H4 (C417)
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Circuito degli elettroiniettori - schema elettrico
Caratteristiche e controlli
Resistenza dell’avvolgimento: 0.4-0.5 Ohm
Particolare del segnale di comando elettroiniettori
Tempo di iniezione: 0.5 – 1.5 (3 ms max)
Pressione di iniezione: 150 - 1600 bar regola-
ta dal modulo IDM
Segnale di comando: direttamente dai termina-
li del modulo IDM
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MODULI DI CONTROLLO ELETTRONICO PCM E IDM
MODULO PCM
79 91 92 104
53 78
27 52
1 13 14 26
C415
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Il modulo di controllo elettronico PCM è posizionato in alto sulla paratia laterale davanti al montante dello sportello
anteriore destro.
MODULO IDM
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Il modulo di controllo elettronico IDM è posizionato sotto il ripiano di supporto della batteria nel vano motore.
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ALIMENTAZIONE E COLLEGAMENTO MODULI PCM - IDM
Relè
alimentazione (15) +12V
3 1 commutatore
accensione
F 28
10A
5 2
+12V
Relè
Relè motore
iniezione in moto
1 3 1 3
2 5 2 5
55 (C415)
97 (C415)
96 (C415) G1 (C418)
8 (C415) G2 (C419)
70 (C415) H2 (C419)
6 (C415)
Modulo Modulo
PCM Riscaldatore
IDM
Presa diagnosi
ausiliario
13 (C415) 5
13 7 3
15 (C415) 4
10
13 1
16 (C415) 2
49 (C415) A3 (C419)
50 (C415) A4 (C419)
57 (C415) D4 (C418)
25 (C415) G1 (C419)
76 (C415) H1 (C419)
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77 (C415) G4 (C418)
103 (C415) H4 (C418)
(31) massa
G1 G24 G37 G1
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Il modulo PCM gestisce l’alimentazione di tutto zioni di riprogrammazione della EEPROM del
il sistema di iniezione Common Rail Delphi. Al PCM attraverso l’apposita porta seriale (Flash)
momento dell’inserimento dell’accensione (15) mediante lo strumento diagnostico Ford WDS.
il segnale di comando a 12V passa attraverso Alcuni dati di funzionamento importanti (anti-
il fusibile F28 e raggiunge il terminale 8 del furto PATS, inserimento AC, comando spie,
modulo PCM (connettore unico C 417 a 104 etc.) vengono inoltre scambiati in rete CAN
vie) provocando l’attivazione del sistema. Il attraverso il computer di bordo.
modulo PCM comanda il relè di alimentazione
(o relè di mantenimento potenza) mediante un
negativo dal terminale 96 riceve alimentazio-
ne di potenza dal relè (terminale 5) sul termi-
nale 97. L’alimentazione permanente dalla bat-
teria (30) sul terminale 55 passa attraverso il
fusibile F20 e serve per il mantenimento delle
memorie del PCM ad accensione disinserita. Il
modulo PCM (con un negativo dal terminale
70) comanda anche il relè dell’iniezione che
alimenta il modulo IDM e comanda anche (con
un negativo dal terminale 6) il relè motore in
moto che attiva il riscaldatore ausiliario del
liquido di raffreddamento previsto per i climi
freddi. Il collegamento a tre fili tra il modulo
PCM e il modulo IDM permette il reciproco
scambio di dati operativi finalizzato al corret-
to funzionamento del sistema. Infatti alcuni
segnali in ingresso e in uscita vengono ricevuti
ed elaborati dal PCM, altri invece dall’IDM
(vedere schema di principio e schemi elettrici
successivi). Lo scambio dei dati tra i due modu-
li avviene in forma digitale codificata. Il modu-
lo PCM trasmette i dati diagnostici, anche quel-
li relativi al modulo IDM, alla presa diagnosi
alla quale è collegato. Il collegamento con la
presa diagnosi prevede anche eventuali opera-
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SENSORE GIRI MOTORE/P.M.S.
Modulo IDM
Ruota dentata
1 F3 (C417)
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2 F2 (C417)
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Sensore giri/P.M.S.
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SENSORE RIFERIMENTO CILINDRO 1 • Segnale in uscita, onda quadra 0-5V verso
il terminale E3 (C417) del modulo IDM
• Negativo di riferimento, dal terminale E2
(C417) del modulo IDM
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1 E1 (C417)
denza dell’albero a camme. Il segnale di riferi- 2 E3 (C417)
3 E1 (C417)
mento per la fase del motore, generato al pas- Sensore
saggio di una ruota dentata ricavata nello stes- riferimento
cilindro 1
so albero a camme viene utilizzato dal modulo
IDM solo durante l’avviamento del motore al Circuito del sensore di fase motore – schema elettrico
fine di riconoscere la posizione del cilindro 1 (e
di conseguenza anche degli altri cilindri) e atti-
vare la corretta sequenza di comando degli
iniettori secondo l’ordine di accensione del
motore. Un’avaria in questo sensore si manife-
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Caratteristiche e controlli
Il sensore di posizione cilindri ha 3 terminali:
• Alimentazione +5V, dal terminale E1
(C417) del modulo IDM Segnale del sensore di riferimento cilindro 1
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SENSORE MASSA ARIA ASPIRATA superiore a quella ambiente. Il flusso d’aria tende
(con sensore di temperatura aria) ad raffreddare e quindi a diminuire la resistenza
della sonda calda mentre il circuito elettronico di
controllo, per reazione, la aumenta incrementan-
do la corrente passante allo scopo di mantenere
costante la differenza di temperatura tra la sonda
calda e quella fredda. La corrente inviata dal cir-
cuito di controllo alla sonda calda è proporzio-
nale al flusso d’aria che attraversa il condotto di
misurazione del flussometro e fornisce la misura
esatta della quantità d’aria che alimenta il moto-
re permettendo così ai moduli PCM e IDM di
determinare la quantità di gasolio da iniettare
Sensore massa aria aspirata (flussometro a filò caldo) (pressione e tempo di iniezione).
Il sensore massa aria è posizionato nel condotto Oltre alle sonde di misurazione della massa aria
di aspirazione tra il filtro aria e il turbocompres- il flussometro contiene anche un termistore NTC a
sore ed è collegato al modulo PCM; la sua fun- coefficiente di temperatura negativo specifico per
zione è di misurare la quantità d’aria aspirata la misurazione della temperatura dell’aria aspi-
dal motore durante il suo funzionamento al fine rata separato dal circuito del sensore massa aria.
di determinare la quantità di gasolio da fornire
attraverso gli elettroiniettori. Si tratta di un senso-
re di flusso a film caldo a lettura diretta controlla- +12V relè
alimentazione (5)
to da un circuito elettronico (amplificatore opera- Flussometro massa aria
con sensore temperatura aria
zionale) integrato al suo interno. Il corpo del sen- Modulo PCM
sore contiene due condotti: quello principale di °t 1 38 (C415) (+)
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Caratteristiche e controlli SENSORE POSIZIONE PEDALE ACCELERATORE
Il sensore della massa d’aria ha 6 terminali: Il sensore di posizione acceleratore è fissato
• Alimentazione +5V e segnale temperatura accanto al pedale dell’acceleratore al quale è
aria: 2.2V a 20°C circa - dal terminale 38 collegato meccanicamente. E’ costituito da tre
(C415) del modulo PCM potenziometri collegati elettricamente al modulo
• Alimentazione +12V - dal terminale 5 del PCM. I potenziometri sono alimentati a tensione
relè alimentazione costante di 5V e convertono il movimento del
• Negativo alimentazione - dalla massa pedale dell’acceleratore in tensioni variabili per
• Negativo di riferimento - dal terminale 36 il modulo PCM al fine di riconoscere la posizio-
(C415) del modulo PCM ne del pedale (carico motore) e le modalità di
• Segnale massa aria: da 0 a 5V - al termi- accelerazione (richiesta di potenza). L’utilizzo di
nale 88 (C415) del modulo PCM tre potenziometri al posto di uno solo assicura
• Negativo sensore temperatura - dal termi- sia una maggior precisione della lettura sia una
nale 91 (C415) del modulo PCM maggior sicurezza in caso di avaria di uno dei
due componenti. Ricordiamo che questo segna-
Dopo il controllo delle tensioni di alimentazio- le è di fondamentale importanza per il modulo
ne misurare il segnale massa aria e il segnale PCM e per il modulo IDM al fine di adeguare il
di temperatura aria con un multimetro in Volt tempo e la pressione di iniezione (e quindi il rap-
corrente continua. porto aria-carburante) alle esigenze di guida del
conducente e alle condizioni di funzionamento
Valori caratteristici indicativi del segnale del motore.
massa aria misurato sul terminale 5
28
6. Negativo riferimento potenziometro 3 - ter- SENSORE TEMPERATURA MOTORE
minale 91 (C415) PCM Il sensore di temperatura motore è un termistore,
7. Segnale posizione potenziometro 1 - da un elemento semiconduttore la cui resistenza
0.77 a 3.3V - terminale 7 (C415) PCM varia con la temperatura. E’ alloggiato nella
8. Alimentazione +5V potenziometro 3 - ter- testata ed è collegato al modulo PCM. La tempe-
minale 90 (C415) PCM ratura del motore viene rilevata per contatto
9. Negativo riferimento potenziometro 2 - ter- diretto sul metallo della testata. Questa soluzione
minale 91 (C415) PCM presenta il vantaggio di rilevare la effettiva tem-
10.Alimentazione +5V potenziometro 2 - ter- peratura del motore anche in caso di eventuale
minale 90 (C415) PCM perdita del liquido di raffreddamento. Il segnale
trasmesso al modulo PCM è una tensione varia-
Utilizzando un multimetro in Volt corrente conti- bile con la temperatura. Il termistore utilizzato in
nua misurare le alimentazioni a 5V e i negativi questo impianto è di tipo NTC, a coefficiente di
forniti dal modulo PCM. Misurare le tensioni in temperatura negativo. La resistenza interna del
uscita rispetto ai negativi dai terminali previsti sensore e la tensione nel circuito sono inversa-
per ciascun potenziometro verificando che le mente proporzionali alla temperatura.
variazioni di tensione avvengano in modo conti- All’aumentare della temperatura della testata
nuo senza interruzioni o sbalzi improvvisi diminuisce la resistenza interna del sensore e
durante tutta l’escursione dell’acceleratore. diminuisce anche la tensione sul terminale 1.
7 7 (C415)
3 9
10
• Negativo di riferimento - terminale 91
5 4 (C415) (C415) PCM
Con un multimetro predisposto in Volt corrente
continua misurare la tensione di alimentazione
con il connettore scollegato e quindi la varia-
Circuito sensore posizione acceleratore -
zione di tensione in funzione della temperatura
schema elettrico
con il connettore collegato.
29
vo per il quale valgono le stesse considerazio-
Sensore
temperatura testata
Modulo PCM ni del sensore di temperatura motore tenendo
© Semantica, 2002
Caratteristiche e controlli
Il sensore di temperatura ha 2 terminali:
1. Alimentazione +5V e segnale temperatura -
terminale 3(C415) del modulo PCM
2. Negativo di riferimento - terminale 91
(C415) del modulo PCM
30
SENSORE PRESSIONE COLLETTORE ARIA modulo PCM di controllare la pressione di sovrali-
(pressione di sovralimentazione) mentazione e di adeguare la quantità di gasolio da
iniettare e l’anticipo di iniezione.
Caratteristiche e controlli
Il sensore di pressione ha 3 terminali:
• Alimentazione +5V - terminale 90 (C415) PCM
• Segnale pressione: 1.5V a pressione atmo-
sferica - terminale 34 (C415) PCM
• Negativo di riferimento - terminale 91
(C415) PCM
31
SENSORE VELOCITA’ VEICOLO Con un multimetro predisposto in Volt corrente
Il sensore di velocità è fissato sul cambio ed è continua misurare il segnale in uscita di 0-5V
collegato al modulo PCM. Si tratta di un senso- tra il terminale 2 e la massa durante la rota-
re a effetto Hall che genera un segnale a onda zione della trasmissione. Sollevare la vettura
quadra con frequenza proporzionale alla velo- da un lato e far girare la corrispettiva ruota
cità del veicolo. Il segnale di velocità viene uti- motrice dopo aver innestato la 4a o 5a marcia.
lizzato dal modulo PCM per apportare delle Il segnale può essere verificato anche a motore
correzioni alla pressione del gasolio, al tempo in moto mediante un oscilloscopio.
di iniezione e al comando della valvola EGR al
fine di garantire un funzionamento regolare ed
omogeneo del motore nella marcia a bassa
ELETTROVALVOLA REGOLAZIONE EGR
velocità e a basso regime.
+12V relè
alimentazione (5) 2
Sensore
velocità veicolo
Modulo PCM
1
2 58 (C415)
3
1
massa (31)
32
vola regolatrice della depressione comandata Con un multimetro predisposto in Ohm misura-
dal modulo di controllo PCM. La valvola per- re la resistenza sui terminali dell’elettrovalvola.
mette il passaggio di una piccola quantità di Con un multimetro predisposto in Volt corrente
gas combusti verso il collettore di aspirazione continua misurare la tensione di alimentazione
attraverso un apposito condotto quando viene dell’elettrovalvola sul terminale 2. Per verificare
azionata dal polmoncino a depressione. il segnale di comando occorre utilizzare un
L’elettrovalvola comandata dal modulo PCM oscilloscopio collegato sul terminale 1.
controlla la depressione nel polmoncino al fine
di regolare l’apertura della valvola ed il pas-
saggio dei gas combusti verso il collettore di
aspirazione. La depressione necessaria per l’a-
zionamento del sistema viene prodotta da una
© Semantica, 2002
pompa a depressione meccanica che alimenta
anche il circuito del servofreno. La valvola EGR
viene comandata in base ai segnali di giri
motore, massa aria, temperatura aria, tempe-
ratura motore, carico motore.
Segnale di comando elettrovalvola regolazione EGR
+12V relè
alimentazione (5)
© Semantica, 2002
2 97 (C415)
1 83 (C415)
Caratteristiche e controlli
Resistenza dell’avvolgimento: 12 Ohm
Tensione di alimentazione: 12 V dal terminale
5 del relè di alimentazione
Segnale di comando: negativo ad onda qua-
dra con rapporto ciclico variabile - dal termi-
nale 83 (C415) PCM
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ELETTROVALVOLA REGOLAZIONE PRESSIONE pressione viene comandata dal modulo PCM la
SOVRALIMENTAZIONE pressione di sovralimentazione si riduce poiché
la pressione generata dal turbocompressore
viene interamente trasmessa alla valvola waste-
gate con conseguente apertura della stessa val-
vola e deviazione dei gas di scarico verso lo
scappamento anziché verso la turbina. Inoltre
viene anche modificato l’angolo delle palette di
portata del flusso all’interno della turbina a
geometria variabile per variare la velocità del
turbocompressore. Quando l’elettrovalvola è
disattivata la pressione di sovralimentazione
aumenta poiché la pressione di comando viene
Elettrovalvola di controllo pressione sovralimentazione
scaricata esternamente attraverso un condotto
calibrato anziché essere trasmessa alla valvola
L’elettrovalvola di controllo della pressione di waste-gate. In questo caso la chiusura della
sovralimentazione serve a regolare elettronica- valvola fa aumentare il flusso dei gas di scari-
mente la pressione dell’aria fornita dal turbo- co verso la turbina con conseguente aumento
compressore al motore nelle varie condizioni di della velocità di rotazione del turbocompresso-
funzionamento. L’elettrovalvola è interposta re e del flusso d’aria che alimenta il motore.
nella tubazione di collegamento tra il collettore
di aspirazione e l’attuatore meccanico di con-
trollo del turbocompressore (waste-gate) ed è
+12V relè
collegata al modulo PCM. L’elettrovalvola con- alimentazione (5)
34
Caratteristiche e controlli ELETTROVALVOLA DI CHIUSURA FARFALLA
Resistenza dell’avvolgimento: 12 Ohm INTERDIZIONE ARIA
Tensione di alimentazione: 12 V dal terminale
5 del relè di alimentazione
Segnale di comando: negativo ad onda qua-
dra con rapporto ciclico variabile - dal termi-
nale 52 (C415) PCM
35
determinate condizioni di funzionamento (ad SENSORE DETONAZIONE
esempio al minimo dopo un’accelerata) allo
scopo di ridurre le emissioni di ossidi di azoto
NOx senza dover ricorrere ad un eccessivo
intervento della valvola EGR con conseguente
instabilità del minimo.
Caratteristiche e controlli
• Resistenza dell’avvolgimento: 40 Ohm
• Tensione di alimentazione: 12 V dal termi- © Semantica, 2002
nale 5 del relè di alimentazione
Sensore di detonazione sul monoblocco
• Segnale di comando: negativo ad onda
quadra con rapporto ciclico variabile - dal
terminale 47 (C415) PCM Il sensore di detonazione e fissato sul mono-
blocco sotto la testata ed è collegato elettrica-
Con un multimetro predisposto in Ohm misura- mente al modulo IDM. Esso rileva le vibrazioni
re la resistenza sui terminali dell’elettrovalvola. prodotte dalla combustione all’interno motore
Con un multimetro predisposto in Volt corrente durante il funzionamento e le converte in
continua misurare la tensione di alimentazione segnali elettrici in corrente alternata. E’ costitui-
dell’elettrovalvola sul terminale 2. Per verificare to da un cristallo piezoelettrico sensibile alle
il segnale di comando occorre utilizzare un vibrazioni prodotte dalla combustione deto-
oscilloscopio collegato sul terminale 1. nante (battito in testa) che nel motore diesel
sono dovute soprattutto all’accensione repenti-
na di una eccessiva quantità di gasolio . In
+12V relè
alimentazione (5) caso di detonazione all’interno della camera di
Elettrovalvola combustione il sensore genera dei segnali ben
© Semantica, 2002
comando farfalla
interdizione aria
Modulo PCM
identificabili dal modulo IDM che interviene
2
variando l’anticipo di iniezione e la durata
1 47 (C415)
delle pre-iniezioni pilota.
Caratteristiche e controlli
Circuito dell’elettrovalvola di comando farfalla interdi- Impedenza interna: 5 MOhm circa
zione aria - schema elettrico
Frequenza di risonanza: 20 kHz.
Segnale in uscita: 10-150 mV in C.A.
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Con un multimetro predisposto in Ohm misura- COLLEGAMENTO CON ALTERNATORE
re la resistenza sui terminali del sensore. Con
un multimetro predisposto in milliVolt corrente
alternata misurare la tensione generata dal
sensore a motore in moto e sotto accelerazio-
ne; la tensione aumenta all’aumentare del
rumore prodotto dal motore. Per verificare il
segnale generato dal sensore collegare un
oscilloscopio ai terminali del sensore.
37
della batteria può essere effettuata a tensione RELE’ RISCALDAMENTO CANDELETTE
normale (13.5 - 14V) oppure a tensione alta
(15V) in base alla temperatura ambiente e + 12V batteria (30)
F2
all’inserimento di utilizzatori elettrici (fari, F 24
30A
20A
motore.
massa (31)
38
ratura ambiente e vengono segnalati attraverso COLLEGAMENTO CON COMPUTER DI BORDO
l’accensione dell’apposita spia sul quadro stru- E RETE CAN
menti. Dopo lo spegnimento della spia le can- Il modulo PCM comunica con il computer di
delette continuano a essere alimentate per un bordo della vettura per fornire i dati relativi alla
certo tempo, anche dopo l’avviamento del velocità del veicolo, alla distanza percorsa e al
motore, al fine di ridurre la fumosità e le emis- consumo di carburante. Inoltre attraverso il
sioni inquinanti allo scarico. computer vengono scambiati altri dati impor-
tanti come il codice antifurto PATS e i segnali di
accensione della spia di controllo motore e
della spia delle candelette sul quadro strumen-
1 2 ti. Le comunicazioni sono codificate secondo il
protocollo CAN.
© Semantica, 2002
4 94 (C415)
14 95 (C415)
39