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IMPIANTO D’INIEZIONE MAGNETI MARELLI IAW 59F

Su Fiat Punto 1.2 8V Motore benzina 188 A 4.000 (99-03)

L’impianto di gestione motore di cui è equipaggiata la Fiat Punto 60 1.2 8V


(numero motore 188 A 4.000) è un IAW 59F prodotto dalla Magneti Marelli
che appartiene alla categoria dei sistemi integrati di accensione-iniezione
controllati tramite un’elettronica di tipo digitale. L’accensione è statica (non è
infatti presente il distributore) mentre l’iniezione è fasata. Tale impianto
assicura un dosaggio della miscela aria-benzina prossimo al rapporto
stechiometrico in particolari condizioni di funzionamento del motore nelle
quali il catalizzatore deve lavorare correttamente per favorire l’abbattimento
delle emissioni inquinanti allo scarico. Per fare questo viene utilizzata una
sonda lambda che, tramite un’analisi costante della quantità di ossigeno
presente nei gas di scarico, consente al calcolatore dell’iniezione di
correggere il titolo della miscela dosando la quantità di carburante che deve
essere introdotta nel cilindro. Una seconda sonda lambda montata a valle del
catalizzatore monitorizza il corretto funzionamento dello stesso. Il carburante
viene iniettato ad una pressione di circa 3.5 bar direttamente nel collettore in
prossimità delle valvole di aspirazione. Gli elettroiniettori sono quattro, uno
per cilindro, e vengono comandati dalla centralina in modo sequenziale
fasato, cioè facendo riferimento alla sequenza di immissione della miscela nel
cilindro ed alla sua durata. All’interno della centralina del controllo motore è
presente una mappa coi dati relativi alla fasatura di erogazione, ovvero
l’istante in cui l’iniezione termina. Questo parametro varia in funzione della
pressione presente all’interno del collettore di aspirazione e del regime
motore. Il calcolatore è comunque in grado di correggere la strategia di base
in tutte le condizioni di funzionamento del propulsore, utilizzando le
informazioni fornite dai vari sensori presenti nel sistema. Il regime del minimo,
che su questo impianto non può essere regolato manualmente così come il
valore del CO nei gas di scarico (a monte del catalizzatore), viene mantenuto
costante tramite l’azione di un motorino passo-passo il quale modula
l’apertura di un condotto di by-pass situato sotto al corpo farfallato e per
mezzo della variazione del punto di accensione. Quest’ultima è del tipo a
scarica induttiva e il controllo del tempo di conduzione è demandato ad un
modulo di potenza integrato nella centralina. Infine, a partire dai valori di
regime motore e quantità di aria aspirata (indirettamente dedotta), è possibile
calcolare l’anticipo di accensione. L’elettronica di controllo del calcolatore è
inoltre in grado di rilevare eventuali anomalie presentate dai sensori che
generano un segnale in ingresso alla centralina stessa e di sostituirle con
valori di “recovery”, provocando contemporaneamente l’attivazione della
relativa spia sul cruscotto detta MIL. Gli scostamenti dovuti
all’invecchiamento del motore e dei componenti sono invece compensati da
una funzione autoadattativa. L’acquisizione di segnali in ingresso e il
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comando attuatori in uscita sono implementati da altre funzioni quali
l’autodiagnosi e, come precedentemente accennato, l’eventuale attivazione
delle strategie di recovery, il dialogo con lo strumento di diagnosi e la
gestione della linea CAN che collega tra loro tutte le unità elettroniche
presenti nel veicolo. Il calcolatore dell’iniezione è situato nel vano motore,
montato direttamente sul corpo della valvola a farfalla ed è collegata al
cablaggio dell’auto tramite due connettori a 38 pin ciascuno. Costituisce
anch’esso un nodo della linea CAN della vettura e tramite questa è in grado
di dialogare con gli altri sistemi elettronici connessi alla rete. Tale rete collega
infatti tra loro tutte le centraline presenti sulla vettura tramite interfacce di
comunicazione che costituiscono l’accesso per leggere ed inviare le
informazioni sulla linea. Questi calcolatori ricevono ed inviano (scambiano) i
segnali provenienti dai relativi sensori per le proprie funzioni e per quelle delle
altre unità. L’impiego di questa interconnessione è necessario a causa
dell’elevato numero di informazioni da condividere, inoltre, rispetto ai
tradizionali cablaggi, ha il vantaggio di riuscire a rilevare e correggere
automaticamente gli errori di trasmissione dovuti alle interferenze
elettromagnetiche. In questo modo il calcolatore dialoga con le altre unità
presenti sulla rete ed elabora i segnali condivisi e generati dai vari sensori
allo scopo di comandare gli attuatori per ottenere il miglior funzionamento del
propulsore. Le informazioni in ingresso alla centralina sono la tensione della
batteria, la pressione assoluta nel collettore di aspirazione, il segnale di giri e
PMS, la posizione di apertura della farfalla, la temperatura dell’aria aspirata e
del liquido di raffreddamento, il segnale di battito in testa, la velocità della
vettura, la richiesta di attivazione del compressore del clima e il segnale
inviato dalle due sonde lambda. Attraverso l’elaborazione di tali segnali il
calcolatore dell’iniezione può comandare, utilizzando degli stadi di potenza
situati al suo interno, gli elettroiniettori, il motorino passo-passo, le due bobine
di accensione a scintilla persa, l’elettrovalvola del Canister, il relè per il
comando del compressore del clima, l’elettroventola per il raffreddamento del
motore, i riscaldatori delle sonde lambda e la spia per la segnalazione degli
errori.

Impianto d’iniezione Magneti Marelli IAW 59F 2


Il vano motore della Fiat Punto 1.2 8V. Il propulsore è un Fire siglato 188 A
4.000 con cilindrata totale di 1242 cm3.

In questa immagine si può vedere il corpo farfallato sul quale è montata la


centralina dell’iniezione (nella foto è già stata tolta). In alto sono visibili le due
connessioni a 38 pin del calcolatore.

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In questo sistema il sensore di pressione e quello di temperatura dell’aria
sono integrati. I due valori rilevati dal sensore vengono utilizzati dalla
centralina per il calcolo del tempo di iniezione e dell’anticipo di accensione.

Sul lato sinistro del corpo farfallato sono invece installati il motorino passo-
passo per il controllo del regime del minimo (davanti) e il sensore di posizione
della farfalla dell’acceleratore (dietro).

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Il comando per l’apertura della farfalla è attuato tramite il classico cavo
bowden collegato al pedale dell’acceleratore.

In primo piano si può vedere il raccordo a cui va collegato il manometro per il


controllo della pressione del carburante.

Impianto d’iniezione Magneti Marelli IAW 59F 5


Il cavo in primo piano avvitato sul corpo farfallato è il collegamento elettrico di
massa per la centralina dell’iniezione. Tale collegamento non viene infatti
trasferito attraverso le connessioni.

In questa immagine si possono vedere le due bobine di accensione a scintilla


persa coi relativi cavi di alta tensione per il collegamento alle candele.

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In questa immagine sono visibili il tubo di mandata e quello di ritorno per lo
spurgo dei vapori della benzina. Il canister è infatti situato nel vano
passaruota sinistro.

Il sensore di fase è situato sul coperchio valvole in prossimità della puleggia


dentata dell’albero a camme.

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Il sensore di fase può essere semplicemente smontato togliendo la relativa
vite di fermo e estraendolo dal suo alloggiamento.

Il sensore di giri e PMS è affacciato alla ruota fonica integrata alla puleggia
dell’albero motore che comanda la cinghia degli accessori.

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In questa immagine sono visibili le due sonde lambda situate una a monte e
l’altra a valle del catalizzatore.

Sotto l’indicatore di velocità del veicolo è situata la spia MIL che indica le
anomalie del sistema controllo motore.

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La presa di collegamento della diagnosi è situata nella scatola dei fusibili
presente nell’abitacolo sotto al volante.

La centralina del controllo motore IAW 59F della Magneti Marelli ha


dimensioni contenute ed è progettata in modo da sopportare le sollecitazioni
meccaniche e termiche presenti nel vano motore.

Impianto d’iniezione Magneti Marelli IAW 59F 10


In questa visuale si nota il calcolatore dell’iniezione correttamente posizionato
nel relativo alloggiamento.

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