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AGGIORNAMENTO DELLA TARIFFA NAZIONALE PER LA VENDITA AL PUBBLICO DEI MEDICINALI DECRETO 22 SETTEMBRE

2017 G.U. N. 250 DEL 25/10/2017


Decreto ministro salute. Strumento di legge che serve per regolamentare il costo che il farmacista deve applicare ai
medicinali da vendere in farmacia.
Essendo ministeriale è formato da una serie di articoli.
Gennaio 2018 aggiornamento della tariffa perché negli allegati A e B c’erano dei refusi.
Gli articoli specificano come utilizzare la tariffa
MINISTERO DELLA SALUTE, DECRETO 22 settembre 2017 .
Aggiornamento della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali.
IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto l’art. 125 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n.
1265, e successive modificazioni e, in particolare, il comma 1 che prevede che almeno ogni due anni, in aderenza alle
fluttuazioni dei costi di produzione, a cura del Ministero della sanità, è stabilita e pubblicata la tariffa di vendita dei
medicinali, sentito il parere della Federazione degli ordini dei farmacisti;
prima di quella del 2017 l’ultima era nel 1993.
per ogni formulazione la tariffa stabilisce un costo della preparazione.
Questo viene stabilito in base al tempo necessario per realizzare la
formulazione.
Costo al minuto per un professionista è 0,425 euro.

DECRETO LEGISLATIVO 24 aprile 2006, n. 219


Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i
medicinali per uso umano, nonchè della direttiva 2003/94/CE. (GU Serie Generale n.142 del 21-06-2006 - Suppl. Ordinario n.
153)note: Entrata in vigore del decreto: 6-7-2006

Decreto che regolamenta i medicinali per uso industriale


Il DL.vo n. 219 del 24/04/2006 si applica ai medicinali per uso umano, preparati Industrialmente o nella cui produzione
interviene un processo industriale destinati ad essere immessi in commercio in Italia… (formule officinali)

Art. 3.
Fattispecie escluse dalla disciplina
1. Le disposizioni del presente decreto non si applicano:

a) ai medicinali preparati in farmacia in base ad una prescrizione medica destinata ad un determinato paziente,
detti «formule magistrali», che restano disciplinati dall'articolo 5 del decreto-legge 17 febbraio 1998, n. 23, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94;
b) ai medicinali preparati in farmacia in base alle indicazioni della Farmacopea europea o delle Farmacopee nazionali in
vigore negli Stati membri dell'Unione europea, detti «formule officinali», e destinati ad essere forniti direttamente ai
pazienti serviti da tale farmacia;
• OMISSIS

La tariffa si applica esclusivamente alle formule magistrali.


Se questa formula officinale anche se inserita nella farmacopea ufficiale e viene prescritto al singolo paziente allora diventa
come se magistrale. Prezzo determinato dalla tariffa nazionale.

Farmaci magistrali (prodotti in lotti senza prescrizione)


Farmaci officinali con prescrizione allora come farmaci magistrali e si applica la tariffa magistrale
nel tariffario per determinare il prezzo non si mette solo un unico prezzo
per il costo ma le varie voci che portano al costo del medicinale

allegato A porta una serie di materie prime che vengono utilizzate nelle
formulazioni galeniche

3 cifre dopo la virgola: poi si dovrà arrotondare sulla seconda cifra.


Acqua depurata nell’aggiornata costa 0,002 euro al grammo

È vietato prezzare una sostanza presente in questo allegato a un prezzo diverso anche se il farmacista paga la sostanza di più.
Non ci sono le sostanze tutte necessarie per la produzione.
C’è un articolo che lo esprime art 5: il farmacista dovrà utilizzare nella tariffa il costo al netto dell’iva dell’acquisto
Es. amido, alcol etilico: il farmacista acquista dal suo fornitore e dalla fattura risulta il costo al millilitro e il costo al netto
dell’iva.
Il costo del preparato magistrale viene ivato ma l’iva dei medicinali è del 10% mentre le sostanze al 22%.
Quindi si scorpora l’iva perché poi deve ivare al 10%

Nell’allegato B si hanno 17 punti in cui vengono elencate tutte le possibili preparazioni che si possono fare in farmacia.
Anche gli omeopatici sono stati tariffati. Costi in base al tempo impiegato dal farmacista.
La componente è ciò che indicato nella ricetta medica:
es. medico indica digossina e lattosio. Le componenti sono 2
es. medico indica solo la digossina e non gli eccipienti. La componente è una.

NOTE
1. L'eccipiente, anche se non è considerato componente e non è espressamente indicato in ricetta, va esplicitato in etichetta
e tariffato senza essere conteggiato come componente aggiuntivo.
2. La scelta del/i contenitore/i primario/i è strettamente legata alla garanzia di qualità del farmaco allestito ed alla sicurezza
nella manipolazione / somministrazione da parte dell'utente finale. Il contenitore viene tariffato al costo.
3. Qualora sia necessario o espressamente richiesto dal medico ricorrere allo sconfezionamento di un medicinale industriale
dotato di AIC, questo si considera come un componente della relativa forma farmaceutica allestita. Sulla ricetta o sul foglio di
lavorazione si indica nome, lotto e data di scadenza del medicinale utilizzato che, esaurito o meno, si consegna all’utente
unitamente al foglietto illustrativo.
4. Per operazioni tecnologiche si intendono ad esempio, non in via esclusiva: pesata, misura volumetrica, dissoluzione,
diluizione, miscelazione, ripartizione, riscaldamento, sterilizzazione, filtrazione, triturazione, polverizzazione, setacciatura,
test analitici, misura del pH.

c) INCREMENTO che viene calcolato sulla seconda voce e quindi sul costo della preparazione è un surplus che viene dato al
farmacista per tutte le altre operazioni connesse alla realizzazione del prodotto.

ART.3 Commento
• È uno dei più importanti, che chiarisce come si calcola il prezzo finale del farmaco galenico magistrale:
1. prezzo delle sostanze (v. dopo su come calcolarlo)
2. costi di preparazione (ex “onorari professionali”)
3. incremento del 40% su sul prezzo calcolati sui costi di preparazione (punto 2)
4. eventuali supplementi ed eventuali diritti addizionali
5. costo del recipiente (al netto dell’IVA di acquisto)
• Importante: al prezzo finale del galenico magistrale così calcolato, si aggiunge l’IVA del 10% (IVA dei medicinali), cosa non
prevista nella versione del 1993.

specifica sulla determinazione del costo delle materie prime

costo materie prime euro per grammo


bisogna operare arrotondamento viene fatto normalmente. 1-4
arrotondamento per difetto da 5 in poi per eccesso. Questo si fa solo
per le materie prime.

Talvolta il farmacista prepara delle miscele preformate, precostituite


che serviranno per formare poi capsule o altro. Queste vengono
vendute con altre sigle ma la composizione degli eccipienti è quella
che si trova nell’allegato A.
In commercio potrei trovare già queste pronte e quindi le posso
utilizzare. Anche se le pago di più bisogna attenersi al costo descritto dall’allegato A.

quando il farmacista nell’acquisto delle materie prime eccipienti o


principi attivi sopporta delle spese di spedizione questi possono essere
aggiunti al costo.
Spesso le ditte delle materie prime hanno un minimo d’ordine che
permette la non spesa di spedizione però se la farmacia non raggiunge
quella cifra deve pagare la spesa di spedizione.

Art. 5 commento
• Altro articolo fondamentale: quello che abolisce il raddoppio delle sostanze non presenti nell’allegato A (“Tabella dei
prezzi delle sostanze”). Al suo posto, si tariffa la sostanza al prezzo di costo al netto dell’IVA.
Esempio: se si acquistano 100 grammi di una sostanza XYZ al costo di 1 €/grammo (+ IVA 22%) e si usano 5 grammi nella
preparazione, la sostanza andrà tariffa a 5 €.
Come nel 1993, è chiarito che per consentire i controlli sul prezzo, va conservata documentazione (es. fattura) del
prezzo di acquisto.
Come nella Tariffa del 1993, le sostanze contenute in Tabella A vanno tariffate a quel prezzo indipendentemente dal prezzo
di acquisto (quindi anche in rimessa)

• Altra novità è che le spese di trasporto per la consegna della materia prima, SOLO se fatturate dal fornitore, sono da
calcolarsi nella determinazione del prezzo in funzione della quantità utilizzata di materia prima. Cosa vuol dire?
Esempio: se si acquistano 100 grammi di una sostanza XYZ al costo di 1,00 €/grammo (+ IVA 22%) + spese di trasporto 10,00 €
(+ IVA 22%) e si usano 5 grammi nella preparazione, la sostanza andrà tariffata a 5,50 €.

• DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81


• Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro. (GU Serie Generale n.101 del 30-04-2008 - Suppl.
Ordinario n. 108)

Es. maschere, visiere, guanti presidi di sicurezza individuali. Il costo di questi non va al paziente ma è compreso nel costo per
ora.

Commento: novità assoluta: una volta calcolato l’importo degli


(ex) onorari professionali (Allegato B), si aumenta del 40% tale
onorario. SOLO questo onorario, NON si aumenta del 40% il prezzo
finale del farmaco.
Es. se il prezzo finale dell’onorario (allegato B) è calcolato come 20,00 €, tale prezzo va aumentato del 40% (8,00 €) e diventa
28,00 €. A questi 28,00 € si aggiungeranno tutti gli altri componenti (sostanze, diritti addizionali, costo recipiente) con i loro
prezzi e si otterrà il prezzo finale del galenico magistrale a cui aggiungere l’IVA del 10%.

I calcolato nella voce P aggiunto (questo 40%)

es. digossina, sostanze stupefacenti e sostanze che provocano doping.


Morfina ad esempio è sia stupefacente e provoca doping si aggiunge 5
euro.
Si applica per categoria. Se ci sono più sostanze della stessa categoria
invece si applica solo una volta l’incremento.

ART. 8 Commento
• Si parla di supplementi (ex Diritti addizionali)
• salgono a 2,50 € come importo
• sono cumulabili (a differenza della Tariffa dei Medicinali del 1993)
• si applicano (in maniera cumulata) a tutte le sostanze “pericolose”,
intendendo sia i veleni di Tabella 3 della FUI XII, sia quelle definite
precisamente dal Global Harmonized System, (ossia tutte le sostanze
tossiche o molto tossiche che riportano una sigla H seguita da un
numero), alle sostanze stupefacenti in sez. A e B e alle sostanze
dopanti.
• Il supplemento, pur essendo cumulabile, spetta al Farmacista una
sola volta per ciascuna categoria.
• Es. se in una formula sono presenti 2 sostanze doping + 1 sostanza
pericolosa, spettano al Farmacista 2.50 € × 2 = 5.00 €

LE FARMACIE
• FARMACIA URBANA: situata in Comuni o Centri abitati con popolazione superiore a 5.000 abitanti; in tutti gli altri casi la
farmacia è denominata RURALE.
• LE FARMACIE RURALI possono a loro volta distinguersi in ORDINARIE, se situate in centri con più di 3.000 abitanti, e in
SUSSIDIATE, se la popolazione residente non supera questo limite.

• FARMACIE SUCCURSALI: sono situate in centri abitati dove si verificano significative fluttuazioni annuali della popolazione
residente. È gestita dal titolare di altra farmacia sita nel Comune o nella Provincia, con l’obbligo di nominare un farmacista
direttore responsabile. È aperta e funzionante per periodi limitati dell’anno e viene assegnata nei Comuni con più di una
farmacia, per concorso riservato ai soli titolari di farmacia di quel Comune.
• È a tutti gli effetti una farmacia che deve essere gestita da un direttore tecnico responsabile al quale sono affidati i registri
di entrata ed uscita per gli stupefacenti, il bollettario buoni acquisto, diversi da quelli della farmacia principale che la gestisce.

Es. farmaci che aprono di notti, al di fuori degli orari di apertura.

Spetta un diritto addizionale

farmacia chiusa ma c’è un recapito del farmacista

Se la farmacia è di turno anche di notte ed è chiusa solo per sicurezza


il diritto non è applicato.
ART 9 Commento
Il diritto addizionale si applica SOLO quando la farmacia effettua il servizio a “battenti chiusi” (farmacia chiusa al pubblico con
il farmacista reperibile all’interno) o “a chiamata” (farmacia chiusa al pubblico, dove il farmacista non è presente all’interno,
ma è reperibile citofonicamente o telefonicamente).
Nota: di fatto, il diritto addizionale diurno, in base a diverse disposizioni Regionali era già stato abolito in molte Regioni o non
veniva riscosso dai Farmacisti.
Il diritto addizionale è lo stesso che il farmacista deve chiedere quando risponde ad una chiamata notturna in farmacia per
dispensare (es.) farmaci ad uso umano.
Il paziente, che all’1.00 di notte chiama il Farmacista per chiedere un (es.) Moment, Tachipirina, ecc.. dovrà pagare anche il
nuovo diritto addizionale (esattamente come si paga il diritto di chiamata dell’idraulico, elettricista, tecnico, ecc..)

DISPENSARIO FARMACEUTICO
• Ex armadio farmaceutico previsto dal regolamento del 1938 era rifornito di medicinali dalla farmacia più vicina e gestito
dal medico condotto: è una struttura, non una farmacia, destinata alla distribuzione di medicinali di uso comune e di pronto
soccorso già confezionati.
• Può essere istituito solo in Comuni o in frazioni o centri abitati fino a 5.000 abitanti quando nella pianta organica è prevista
l’istituzione di una farmacia non ancora aperta.
• Viene affidato al titolare di una farmacia, privata o pubblica, con preferenza al titolare più vicino anche se appartenente a
Comune diverso.

DISPENSARIO STAGIONALE
(art 6 L. n. 362/91)
• Può essere aperto per periodi limitati dell’anno nei Comuni di interesse turistico con meno di 12.500 abitanti.
• Non rispetta l’orario giornaliero completo e la farmacia che lo gestisce può ridurre il proprio orario in concomitanza con
l’apertura del dispensario.
• Non possiede autonomia gestionale deve essere condotto come un’unica azienda con la farmacia che lo gestisce.
• L’approvigionamento del dispensario avviene tramite la farmacia che lo gestisce, anche nel caso di stupefacenti la cui
consegna può avvenire nel dispensario.
• Se invece detiene stupefacenti di Sez. A-B-C deve avere un proprio registro di entrata ed uscita distinto.

sconti sui medicinali proibito perché nel territorio nazionale io devo


pagare il medicinale allo stesso prezzo. Si può avere una variazione solo se
le materie prime non sono nell’allegato A ma questo non incide molto.

Art. 11 commento
Lo sconto del 16% previsto per alcuni enti, si applica sulle materie prime
che il farmacista vende a prezzo di costo (al netto dell’IVA 22% ed escluse
quelle in Tabella A), sui costi di preparazione, poiché sono esclusi dallo
sconto il costo del recipiente, eventuali supplementi (art. 8), i diritti
addizionali (art.9)
Avvertenze, inserire l’indicazione “tenere fuori dalla portata dei bambini”;
CONSERVAZIONE
In recipienti ben chiusi.
indicare, se del caso: il nome di ogni conservante aggiunto.
L’emulsione contiene il 40 per cento m/m di paraffina liquida.

TARIFFA

• M: importo complessivo derivante dai costi desumibili dall’Allegato A (acqua depurata, saccarosio) e dai costi di fattura
delle altre al netto dell’IVA.
• P costo della preparazione: 13,30 + 2,30 + 0,70 (riscaldamento)= 16,30 €
• P+I: 16,30 x 1,4 = 22,82 €
• S: supplementi = 0
• C: recipiente 0,80 €
• Totale + IVA 10%

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