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Università del Salento

Corso di Laurea in Ingegneria Industriale

Lezioni del corso di


Elementi di Meccanica Strutturale

prof. ing. Riccardo Nobile

Lezione 14 – Criteri di resistenza

1
Resistenza a sforzo normale dei materiali
Verifica di resistenza a sforzo monoassiale
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Poiché in generale i materiali, possono avere un diverso comportamento a trazione


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e a compressione nei riguardi della resistenza, si potrà definire una tensione


ammissibile a trazione e una compressione.
Per verificare quindi la resistenza a sforzo normale di un componente, occorrerà
verificare che:
Criteri di resistenza

−𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑐 ≤ 𝜎 ≤ 𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑡

Tale verifica è valida solo nel caso di uno stato sforzo monoassiale, perché
conosciamo lo stato tensionale che determina la rottura durante una prova di
trazione

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Criteri di resistenza
Osservazioni generali
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Nel caso di uno stato di sforzo complesso, ad esempio biassiale o triassiale, si pone
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il problema di come valutare la severità di uno stato tensionale e di come


confrontarlo con uno stato limite che corrisponda all’insorgere di un meccanismo di
rottura del materiale.
In linea di principio si potrebbe pensare di riprodurre sperimentalmente tutte le
combinazioni degli stati di sforzi e stabilire per ognuno di essa la condizione limite.
Criteri di resistenza

Tale approccio risulta impraticabile per almeno due ragioni:


- il numero di combinazioni di sforzo è elevatissimo (al limite infinito)
- riprodurre sperimentalmente uno stato di sforzo qualsiasi può essere
estremamente laborioso o addirittura soggetto ad errori sperimentali inaccettabili

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Criteri di resistenza
Osservazioni generali
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

L’unica soluzione possibile è definire una procedura che permetta di ricondurre uno
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stato di sforzo complesso ad uno semplice come quello monoassiale, per il quale è
possibile caratterizzare il materiale con una prova estremamente semplice (prova di
trazione)
L’operazione con cui si riconduce uno stato di sforzo complesso ad uno stato di
sforzo monoassiale equivalente viene effettuata attraverso i cosiddetti criteri di
Criteri di resistenza

resistenza.
Lo stato di sforzo monoassiale sarà equivalente a quello dato, nel senso che i due
stati di sforzo determinano il medesimo grado di severità di sforzo all’interno del
materiale

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Criteri di resistenza
Osservazioni generali
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Poiché l’equivalenza degli stati di sforzo viene stabilita in base al meccanismo di


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danneggiamento caratteristico del materiale, quindi frutto di una scelta arbitraria


e/o convenzionale, ne consegue che non esisterà un unico criterio di resistenza
adatto ad ogni materiale.
Il criterio di resistenza sarà scelta nella maniera più opportuna per descrivere il reale
comportamento del materiale, specie nei riguardi della rottura.
Criteri di resistenza

In definitiva il criterio di resistenza sarà il risultato di una combinazione dei sei


parametri tensionali che caratterizzano il tensore degli sforzi S.

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Criteri di resistenza
Osservazioni generali
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Poiché il tensore degli sforzi S cambia al variare del riferimento scelto, mentre la
severità del campo tensionale sarà indipendente dal riferimento scelto, ne consegue
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che i criteri di resistenza dovranno essere riconducibili ad una combinazione degli


invarianti del tensore degli sforzi.

𝐼 = 𝑡𝑟 𝑆 = 𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 + 𝜎𝑧𝑧


Criteri di resistenza

1 2
𝐼𝐼 = 𝑡𝑟 𝑆 − 𝑡𝑟(𝑆 2 )
2

𝐼𝐼𝐼 = 𝑑𝑒𝑡 𝑆

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Criteri di resistenza
Osservazioni generali
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

I principali criteri di resistenza sono stati formulati osservando il comportamento


sperimentale di alcune classi di materiali strutturali:
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- Criterio della massima tensione principale (Galileo-Rankine)


- Criterio della massima tensione tangenziale (Guest-Tresca)
- Criterio della massima dilatazione (Grashof, Saint-Venant, Kirchoff)
- Criterio della massima energia di distorsione (Von Mises)
Criteri di resistenza

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Criteri di resistenza
Criterio di Galileo-Rankine
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Il criterio della massima tensione principale o di Galileo-Rankine individua quale


parametro critico dello stato di sforzo le tensioni principali massime e minime.
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Tale criticità è verificata sperimentalmente esclusivamente per i materiali fragili.


Assegnato un tensore degli sforzi S, è sempre possibile individuare il riferimento
costituito dalle direzioni principali in cui il tensore degli sforzi è di tipo diagonale:

𝜎𝑥𝑥 𝜏𝑦𝑥 𝜏𝑧𝑥 𝜎1 0 0


Criteri di resistenza

[𝑆] = 𝜏𝑥𝑦 𝜎𝑦𝑦 𝜏𝑧𝑦 𝑆= 0 𝜎2 0


𝜏𝑥𝑧 𝜏𝑦𝑧 𝜎𝑧𝑧 0 0 𝜎3

𝜎1 (𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒) 𝜎1 ≤ 𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑡
𝜎𝑒𝑞,𝐺𝑅 =
𝜎3 (𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒) −𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑐 ≤ 𝜎3
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Criteri di resistenza
Criterio di Guest-Tresca
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Il criterio della massima tensione tangenziale o di Guest-Tresca individua quale


parametro critico dello stato di sforzo la tensione tangenziale massima.
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Tale criticità deriva dalla osservazione sperimentale della rottura di un provino


sottoposto a prova di trazione. Nella prova di trazione, infatti, si evidenzia che prima
della rottura il materiale subisce degli scorrimenti secondo piani inclinati di 45° rispetto
alla direzione di trazione, formando le cosiddette linee di Lüders.
Poiché in una prova di trazione la direzione a 45° corrisponde alla direzione secondo
Criteri di resistenza

cui si realizza la massima tensione tangenziale, è ragionevole ritenere che il parametro


critico sia proprio quest’ultimo.
Il criterio della massima tensione tangenziale fornisce ottimi risultati per i materiali
metallici, anche se è eccessivamente conservativo

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Criteri di resistenza
Criterio di Guest-Tresca
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Assegnato un tensore degli sforzi S, facendo riferimento per comodità alle direzioni
principali, la tensione tangenziale massima è data da:
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𝜎1 0 0
𝑆= 0 𝜎2 0 𝜎1 − 𝜎3
𝜏𝑚𝑎𝑥 =
0 0 𝜎3 2

In uno stato di sforzo monoassiale come quello della prova di trazione la tensione
Criteri di resistenza

tangenziale massima ammissibile è data da:


𝜎1 − 𝜎3 𝜎𝑎𝑚𝑚
𝜎𝑎𝑚𝑚 = 𝜏𝑚𝑎𝑥 ≤ 𝜏𝑎𝑚𝑚 =
𝜏𝑚𝑎𝑥,𝑎𝑚𝑚 = 2 2
2
𝜎1 − 𝜎3 ≤ 𝜎𝑎𝑚𝑚

𝜎𝑒𝑞,𝐺𝑇 = 𝜎1 − 𝜎3 10
Criteri di resistenza
Criterio di Grashof, Saint-Venant, Kirchoff
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Il criterio della massima dilatazione o di Grashof, Saint-Venant, Kirchoff individua


quale parametro critico dello stato di sforzo la massima dilatazione principale.
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Tale criticità deriva dalla osservazione sperimentale della rottura di alcuni materiali, con
un comportamento prevalentemente fragile.
Tale criterio è particolarmente utilizzato per i materiali che manifestano un diverso
comportamento a trazione e a compressione.
Il criterio si basa sull’ipotesi che la crisi del materiale sia definita dal raggiungimento di
Criteri di resistenza

un valore limite per la deformazione principale massima ε1 e minima ε3.

𝜀1 ≤ 𝜀𝑎𝑚𝑚,𝑡

−𝜀𝑎𝑚𝑚,𝑐 ≤ 𝜀3
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Criteri di resistenza
Criterio di Grashof, Saint-Venant, Kirchoff
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Assegnato un tensore degli sforzi S, facendo riferimento per comodità alle direzioni
principali, le deformazioni principali saranno date da:
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𝜎1 0 0
𝑆= 0 𝜎2 0
0 0 𝜎3
Criteri di resistenza

1
𝜎 − 𝜈 𝜎2 + 𝜎3 0 0
𝜀1 0 0 𝐸 1
1
𝐸= 0 𝜀2 0 = 0 𝜎 − 𝜈 𝜎1 + 𝜎3 0
0 0 𝜀3 𝐸 2
1
0 0 𝜎 − 𝜈 𝜎1 + 𝜎2
𝐸 3
12
Criteri di resistenza
Criterio di Grashof, Saint-Venant, Kirchoff
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Per uno stato di sforzo monoassiale le deformazioni principali massime e minime


ammissibili si riducono a:
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𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑡 1 𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑡
𝜀𝑎𝑚𝑚,𝑡 = 𝜎1 − 𝜈 𝜎2 + 𝜎3 = 𝜀1 ≤ 𝜀 𝑎𝑚𝑚,𝑡 =
𝐸 𝐸 𝐸
𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑐 𝜎𝑎𝑚𝑚,𝑐 1
𝜀𝑎𝑚𝑚,𝑐 = − − = −𝜀𝑎𝑚𝑚,𝑐 ≤ 𝜀3 = 𝜎 − 𝜈 𝜎1 + 𝜎2
𝐸 𝐸 𝐸 3
Criteri di resistenza

𝜎1 − 𝜈 𝜎2 + 𝜎3 (𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒)
𝜎𝑒𝑞,𝐺𝑆𝑉𝐾 =
𝜎3 − 𝜈 𝜎1 + 𝜎2 (𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒)
13
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Il criterio della massima energia di distorsione o di Von Mises è un criterio di tipo


energetico, ovvero assume quale parametro critico dello stato di sforzo una particolare
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energia di deformazione elastica del materiale. Poiché l’energia di deformazione è uno


scalare, i parametri energetici sono particolarmente convenienti per la definizione di
una tensione equivalente.
Tutti i criteri energetici presuppongono che il materiale abbia un uguale
comportamento a trazione e compressione
Criteri di resistenza

Il criterio energetico più semplice che è stato formulato è il criterio di Beltrami,


secondo cui due stati tensionali sono equivalenti se corrispondono al medesimo livello
di energia di deformazione totale.
Il criterio di Beltrami non ha applicazioni pratiche perché non verificato
sperimentalmente. esso prevede infatti il raggiungimento di condizioni critiche per stati
tensionali di tipo idrostatico che l’esperienza ha dimostrato essere perfettamente
tollerati dal materiale 14
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Partendo dai limiti del criterio di Beltrami, il criterio di Von Mises considera solo una
parte della energia di deformazione elastica, ovvero quella associata alla distorsione del
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corpo.
Il punto di partenza è dato dalla scomposizione del tensore degli sforzi S nella sua parte
idrostatica e deviatorica

𝜎𝑥𝑥 𝜏𝑦𝑥 𝜏𝑧𝑥 𝜎𝑝 0 0 𝜎𝑥𝑥 − 𝜎𝑝 𝜏𝑦𝑥 𝜏𝑧𝑥


Criteri di resistenza

𝑆 = 𝜏𝑥𝑦 𝜎𝑦𝑦 𝜏𝑧𝑦 = 0 𝜎𝑝 0 + 𝜏𝑥𝑦 𝜎𝑦𝑦 − 𝜎𝑝 𝜏𝑧𝑦


𝜏𝑥𝑧 𝜏𝑦𝑧 𝜎𝑧𝑧 0 0 𝜎𝑝 𝜏𝑥𝑧 𝜏𝑦𝑧 𝜎𝑧𝑧 − 𝜎𝑝

𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 + 𝜎𝑧𝑧


𝜎𝑝 =
3
𝑆𝑝 𝑆𝑣 15
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

La componente idrostatica Sp è caratterizzata da uno stato di sforzo uniforme in tutte le


direzioni, così come accade in un corpo immerso in un fluido a pressione costante
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La componente idrostatica è associata alle variazioni di volume del corpo

𝜎𝑝 0 0 𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 + 𝜎𝑧𝑧


𝑆𝑝 = 0 𝜎𝑝 0 𝜎𝑝 =
Criteri di resistenza

3
0 0 𝜎𝑝

16
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

La componente deviatorica Sv è uno stato di sforzo complesso a cui non è associata una
variazione di volume ma esclusivamente di forma del corpo (distorsione geometrica)
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𝜎𝑥𝑥 − 𝜎𝑝 𝜏𝑦𝑥 𝜏𝑧𝑥 𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 + 𝜎𝑧𝑧


Criteri di resistenza

𝑆𝑣 = 𝜏𝑥𝑦 𝜎𝑦𝑦 − 𝜎𝑝 𝜏𝑧𝑦 𝜎𝑝 =


𝜏𝑥𝑧 𝜏𝑦𝑧 𝜎𝑧𝑧 − 𝜎𝑝 3

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Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Assegnato un tensore degli sforzi S, facendo riferimento per comodità alle direzioni
principali, l’energia di deformazione totale è data da:
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𝜎1 0 0
𝑆= 0 𝜎2 0
0 0 𝜎3
Criteri di resistenza

1 𝑇
1
φ 𝑆 = 𝜀 𝐶 𝜀 = 𝜎 𝜀 + 𝜎2 𝜀2 + 𝜎3 𝜀3
2 2 1 1

1
φ 𝑆 = 𝜎12 + 𝜎22 + 𝜎32 − 2𝜈 𝜎1 𝜎2 + 𝜎2 𝜎3 + 𝜎3 𝜎1
2𝐸
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Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Scomponendo il tensore degli sforzi S nella sua parte idrostatica e deviatorica, si può
calcolare l’energia associata alla sola parte idrostatica
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𝜎𝑝 0 0 𝜎1 − 𝜎𝑝 0 0 𝜎1 + 𝜎2 + 𝜎3
𝑆 = 0 𝜎𝑝 0 + 0 𝜎2 − 𝜎𝑝 0 𝜎𝑝 =
3
0 0 𝜎𝑝 0 0 𝜎3 − 𝜎𝑝
1
φ 𝑆 = 𝜎12 + 𝜎22 + 𝜎32 − 2𝜈 𝜎1 𝜎2 + 𝜎2 𝜎3 + 𝜎3 𝜎1
Criteri di resistenza

2𝐸
2
φ 𝑆 = φ 𝑆𝑝 +φ 𝑆𝑣
1 3 − 6𝜈 𝜎1 + 𝜎2 + 𝜎3
φ 𝑆𝑝 = 3𝜎𝑝2 − 6𝜈𝜎𝑝2 =
2𝐸 2𝐸 9
1 − 2𝜈 2
φ 𝑆𝑝 = 𝜎1 + 𝜎22 + 𝜎32 + 2 𝜎1 𝜎2 + 𝜎2 𝜎3 + 𝜎3 𝜎1
6𝐸
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Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Infine, si può calcolare l’energia associata alla sola parte deviatorica per differenza
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φ 𝑆𝑣 = φ 𝑆 − φ 𝑆𝑝
=
1
φ 𝑆 = 𝜎12 + 𝜎22 + 𝜎32 − 2𝜈 𝜎1 𝜎2 + 𝜎2 𝜎3 + 𝜎3 𝜎1
2𝐸
Criteri di resistenza


1 − 2𝜈 2
φ 𝑆𝑝 = 𝜎1 + 𝜎22 + 𝜎32 + 2 𝜎1 𝜎2 + 𝜎2 𝜎3 + 𝜎3 𝜎1
6𝐸
=
1+𝜈 2 2 2
φ 𝑆𝑣 = 𝜎1 − 𝜎2 + 𝜎2 − 𝜎3 + 𝜎3 − 𝜎1
6𝐸 20
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale

Nel caso di uno stato di sforzo monoassiale, l’unica tensione diversa da zero è σ1, per
cui nelle condizioni limite si ha:
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1+𝜈 2 2 2
φ 𝑆𝑣 = 𝜎1 − 𝜎2 + 𝜎2 − 𝜎3 + 𝜎3 − 𝜎1
6𝐸
1+𝜈 2
φ 𝑆𝑣 𝑎𝑚𝑚 = 2𝜎𝑎𝑚𝑚
6𝐸
Criteri di resistenza

1 2 2 2 2
φ 𝑆𝑣 ≤ φ 𝑆𝑣 𝑎𝑚𝑚 𝜎1 − 𝜎2 + 𝜎2 − 𝜎3 + 𝜎3 − 𝜎1 ≤ 𝜎𝑎𝑚𝑚
2

1 2 2 2
𝜎𝑒𝑞,𝑉𝑀 = 𝜎1 − 𝜎2 + 𝜎2 − 𝜎3 + 𝜎3 − 𝜎1
2 21
Criteri di resistenza
Criterio di Von Mises
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Stato di sollecitazione triassiale


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1 2 2 2
𝜎𝑒𝑞,𝑉𝑀 = 𝜎1 − 𝜎2 + 𝜎2 − 𝜎3 + 𝜎3 − 𝜎1
2

2 2 2 − 𝜎 𝜎 2 2 2
𝜎𝑒𝑞,𝑉𝑀 = 𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 + 𝜎𝑧𝑧 𝑥𝑥 𝑦𝑦 + 𝜎𝑦𝑦 𝜎𝑧𝑧 + 𝜎𝑧𝑧 𝜎𝑥𝑥 + 3 𝜏𝑥𝑦 + 𝜏𝑦𝑧 + 𝜏𝑧𝑥
Criteri di resistenza

Stato di sollecitazione biassiale


2 2 2
𝜎𝑒𝑞,𝑉𝑀 = 𝜎𝑥𝑥 + 𝜎𝑦𝑦 − 𝜎𝑥𝑥 𝜎𝑦𝑦 + 3𝜏𝑥𝑦

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R. Nobile – Elementi di Meccanica Strutturale
Criteri di resistenza
Criteri di resistenza
Confronto fra i criteri

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