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SISTOLE: contrazione

DIASTOLE :rilassamento.
Entrambe hanno due
sottofasi
La maggior parte del lavoro
cardiaco è svolto quando la
pressione si mantiene più o
meno costante e il volume
varia da 60 a 0, messo in
circolo nell’aorta.
Quindi questi 60 𝑐𝑚3 di
sangue (gittata sistolica)
viene immessa nel circolo.
Questi segnali sono periodici
con periodo uguale al battito
cardiaco.
Le arteriole presentano una muscolatura che permette
loro di chiudersi, per regolare la pressione
(vasoregolazione)
Se invece consideriamo un
individuo in piedi, dobbiamo
considerare la differenza di
pressione dovuta alla
pressione idrostatica.
Pressione maggiore verso i
piedi e diminuisce via via che
ci si avvicina alla testa.
In più andrebbero
considerate anche le perdite
di attrito distribuito dovute
alla maggiore lunghezza del
percorso del sangue.
E’ un compromesso tra le
due.
La pressione così elevata è
un problema per le vene
perché sono meno elastiche
e sottili rispetto alle arterie,
caso delle vene varicose.
Per questo ci sono delle
valvole dette “a nido di
rondine” che servono a
spezzare la colonna di
sangue e abbassare la
pressione idrostatica e
agevolare il ritorno venoso
di sangue al cuore.
Comunque trascurando la
pressione idrostatuca la
pressione è massima
all’uscita dall’aorta e
diminuisce verso la periferia.
Questa pressione media di 100 mmHg è data
dalla media tra 120 e 80 ( pressione all’uscita
dall’aorta).
Pressione che vince le perdite di attrito date
dalla viscosità del sangue.
Questi valori si riferiscono alla sovrappressione
rispetto alla pressione atmosferica, stiamo
considerando la parte oltre la pressione
atmosferica, non considerano la pressione
idrostatica.
Si tratta di un caso di individuo disteso.
Nel ventricolo sinistro parte il sangue, perché una sua contrazione fa sì
che il sangue venga pompato nell’aorta e da qui vada a finire nei vari
distretti.
Nei capillari avviene lo scambio degli elementi nutritivi con i tessuti.
Il sangue carico di CO2 torna al cuore arriva all’atrio destro tramite la
vena cava che si contrae e fa arrivare il sangue ai polmoni dove la CO2 si
scambia con l’O2 negli alveoli per poi tornare al cuore tramite l’arteria
polmonare.

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