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IL DOLORE NELL’ I-KING

Dott. Alberto Lomuscio


Docente So-Wen, Milano

PREMESSA

L'I KING (I CHING, YI JING) è un antichissimo testo divinatorio la cui origine si


perde nella notte dei tempi, ma che tradizionalmente viene attribuito, almeno nella
sua prima stesura, al mitico imperatore FU HI, vissuto probabilmente 5.000 anni fa;
successivamente, il libro è stato completato dal Re Wen e da suo figlio, il Duca di
Chou, circa 3.000 anni fa e, infine, commentato e completato da Confucio poche
centinaia di anni prima della nascita di Cristo. Già prima di FU HI, comunque,
esisteva la pratica divinatoria, basata su elementi estremamente semplici e di
comprensione immediata: in genere le risposte alle domande erano solo del tipo "sì o
no", e il "sì" era rappresentato da una linea intera, mentre il "no" da una linea
spezzata. Nacquero in un secondo tempo i trigrammi, in numero di otto (8
rappresenta tutte le possibili combinazioni di tre linee yin o yang) nei quali le linee
(intere, yang, o spezzate, yin) erano in numero di tre, a rappresentare la triade Cielo-
Uomo-Terra, e solo in seguito si giunse all'uso degli esagrammi, nei quali le sei linee
rappresentavano per ciascuno dei tre elementi (Cielo-Uomo-Terra) lo yin e lo yang (2
X 3=6). Gli esagrammi sono 64 perchè la combinazione yin/yang di sei linee diverse
raggiunge appunto questo valore.
Gli esagrammi esprimono tutte le possibili evoluzioni di qualsiasi situazione, in
quanto, variamente combinati tra loro, e moltiplicati per ciascuna delle sei linee
costitutive, esauriscono tutte le alternative yin/yang possibili.
Comunque, il principio ispiratore degli esagrammi è quello di rendere palese, in
modo ovviamente simbolico, la configurazione del momento di una data situazione,
con le sue possibili evoluzioni e i consigli per far evolvere la situazione nel modo più
propizio.
Nell'I KING vi sono quindi IMMAGINI, per mostrare; sono aggiunte SENTENZE,
per delucidare; si determinano SALUTE o SCIAGURA, per decidere. Lo scopo non è
di conoscere il futuro, ma il presente con le sue possibili evoluzioni! Quindi l'I KING
non è solo divinazione oracolare: è SAPIENZA! Sta infatti scritto:
" I mutamenti sono un libro
dal quale non bisogna star lontani.
Costantemente muta il Senso suo,
fluiscono per i sei posti vuoti.
Salendo e ricadendo senza dimorare
isolidi e i teneri si mutano.
Racchiuderli non vale in una norma:
E' SOLO ALTERAMENTO QUELLO CHE QUI OPERA"
IL DOLORE

E’ interessante notare come in tutto il Libro dell’ I KING non venga mai nominato
il dolore in quanto tale: scorrendo infatti le varie Sentenze e le Immagini, la parola
dolore non compare mai.
Per tentare, pertanto, di valutare il significato e le caratteristiche del dolore nel
Libro è necessario prendere in considerazione i concetti che esprimono la sofferenza
e il dolore in modo indiretto, per associazione di idee, ossia in modo analogico. Sono
state prtanto prese in considerazione termini del tipo “lacrime”, “sangue”, “fratture”,
e così via.
In questo modo, sono venuti alla luce una trentina di punti nei quali il Libro sembra
riferirsi alla sofferenza: gli esagrammi interessati sono poco più di una ventina, però,
in quanto a volte nell’ambito di un solo esagramma sono state trovate più linee mobili
riferentisi alla sofferenza.
Nello studio in questione è stata considerata la Sentenza e l’Immagine allo scopo di
inquadrare lo scenario e le caratteristiche fondamentali della sofferenza, mentre la
Linea Mobile è stata interpretata nel dettaglio della patologia o del disturbo che
sembrava rispecchiare.
Vengono di seguito elencati gli esagrammi e le Linee Mobidi che hanno in sé il
concetto della sofferelza: la parola chiave ahe esprime la sofferenza è quella
sottolineata, e in genere si trova quasi sempre nella descrizione della Linea Mobile.
E’ sottinteso che le descrizioni che seguono sono proposte interpretative di tipo
esemplificativo, perché nell’ambito di uno stesso esagramma e financo di una stessa
Linea Mobile ci pos3ono essere tantissime interprEtazioni, che ovviamente si
attagliano, a seconda dei casi, a situazioni anche molto diverse. Nei paragrafi
contrassegnati col termine “spiegazione” si ricalcano fedelmente i concetti espressi
nei vari Commenti del Libro, mediante i quali si tenta di comporre le immagini e le
descrizioni riportate in un contesto analogico-intuitivo che abbia attinenza con il tema
della sofferenza e del dolore.

ELENCO DEGLI ESAGRAMMI IMPLICATI NEL DOLORE

ESAGRAMMA 2 – IL RICETTIVO ******* *******


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******* *(*****
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SENTENZA
Il ricettivo opera sublime riuscita
Propizio per la perseveranza da una cavalla
Se il nobile ha da imppendere qna cosa e vuol precedere
Egli si smarrisce; se invece segue egli trova guida
Propizio è trovare amici nell’occidente e nel meridione
Rinunciare ad amici nell’oriente e nel settentrione
Tranquilla perseveranza reca salute!

MMMAGINE
Lo stato della terra è l’accogliente dedizione
Così il nobile porta con l’ampiezza della sua natura il mondo esteriore

SPIEGAZIONE: L’azione fisiologica qui descritta è la passività obbediente a un


ordine superiore che abbia la perseveranza di una cavalla (il cavallo è il Fuoco, lo
Shen, ossia il centro coordinatore, e la cavalla assurge pertanto al simbolo di centro
coordinatore secondario operativo, però su ordine superiore): in questo caso l’ordine
superiore è rappresentato dalle difese immunitarie dell’organismo, mentre la cavalla è
la produzione specifica degli anticorpi. Il nobile non deve precedere gli ordini, in
quanto deve aspettare che l’antigene venga riconosciuto, quindi deve “seguire”, ossia
produrre gli anticorpi specifici. E deve lavorare nel Sud e nell’Ovest, che sono i
luoghi dove il ricettivo lavora per il creativo, dove appunto si trova una guida
corretta. Vanno evitati il Nord e l’Est , che sono i luoghi in cui NON si è soli, mentre
in questa sacra ora è necessario essere soli, ossia non avere nessuno intorno: è qui
espreso il concetto che la base fisiologica dell’immunità è il c.d “self”, ossia
l’individualità intoccabile di ciascuno, ovverossia l’impossibilità di avere “compagni”
(analoghi immunitari).

LINEA MOBILE: 6 – Draghi combattono fuori mura *****************


Il loro sangue è nero e giallo. ******* *******
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SPIEGAZIONE: In un esagramma di massima ricettività, la Linea superiore vuole


diventare yang, da yin che era nell’ordine armonico precedente, e rende ragione
dell’analogia col mito di Lucifero, che si ribella contro la Divinità Suprema, oppure
con la lotta delle potenze oscure contro gli Dei del Walhalla che finisce col
Crepuscolo degli Dei.
Una linea Linea yang (ribelle) vuole scardinare l’ordine dello yin ricettivo e
obbediente, per cui ne scaturisce una lotta tra draghi (il drago appartiene alla Terra, di
cui il sistema immunitario fa parte): il drago yang ha il colore del Cielo
(nero=azzurro cupo), mentre il drago yin ha il colore giallo sui generis della Terra: ne
consegue un danno delle forze fondamentali: sembra proprio che ci si riferisca a una
forma auto-anticorpale che colpisce il sangue, come un’anemia emolitica su base
autoimmune.
ESAGRAMMA 3 – LA DIFFICOLTA’ INIZIALE ******* *******
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SENTENZA
La difficoltà iniziale opera sublime riuscita
Propizia per perseveranza
Non bisogna imprendere nulla
Propizio è costituire aiutanti

IMMAGINE
Nubi e tuono:
L’immagine della difficoltà iniziale
Così il nobile opera districando e ordinando

SPIEGAZIONE: Ciò che tenta di salire, come l’erba che vuole spuntare, è ostacolato
da un groviglio inestricabile che tenta di fermarlo: la salvezza consiste nel non
fermarsi e nel continuare a muoversi: è qui indicata l’importanza del movimento del
sangue in circolo che non può subire stasi, pena la formazione di trombi. E’
necessario evitare di agire di testa propria, ma cercare aiutanti (rappresentati da un
medico, o anche da farmaci adatti al problema). Le nubi rappresentano una stasi su
base umidità, come i TAN che enerano ad esempio una placa coronarica, il tuono un
evento improvviso e grave, spesso inatteso: se si riesce a districare e riordinare, ossia
a sciogliere le ostruzioni e rendere armonica e ordinata la circolazione del sangue, si
ottiene la guarigione.

LINEA MOBILE: 6 – Cavallo e carrozza si distaccano *****************


Lacrime di sangue sgorgano *****************
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SPIEGAZIONE: Se pensiamo all’insorgenza di un infarto, i commenti esplicativi di


questa Linea Mobile si commentano da soli: In alcuni casi le difficoltà iniziali sono
troppo gravi (drammaticità dell’insorgenza dell’infarto). Rimangono impigliati e non
sanno più districarsi (pensiamo all’aggregazione piastrinica del trombo fresco).
Lasciano cadere le braccia (il ben noto dolore del cuore irradiato alle braccia) e
abbandonano la lotta (i pazienti in genere hano un atteggiamento di rinuncia e di
fatalistico abbandono al destino, nei primi momenti). Ma una tale rinuncia appartiene
alle cose più tristi (altrettanto ben nota è l’angoscia e la depressione che la malattia
genera). Perciò Kung Tse vi aggiunge l’osservazione: “Lacrime di sangue sgorgano:
questo non bisogna farlo durevolmente”: le lacrime di sangue sono un richiamo alla
sofferenza del sangue e della coagulazione propria dell’infarto iniziale). E il testo
prosegue: Quando nelle lotte per la vita (e ciò indica che di malatia potenzialmente
mortale si tratta) non si sa come andare avanti e un sospiro si sprigiona dal petto
(angor, dolore precordiale che interessa quasi sempre anche la corretta respirazione),
un tale stato non deve mai essere durevole: bisogna riattaccare i cavalli della forte
volontà del pensiero e condure a termine la lotta, che tradotto significa che il cuore
(cavallo) non riesce a portare avanti il proprio carico (carrozza), e nelle fasi iniziali
dell’infarto in effetti il cuore non riesce a portare a valle un’adeguata perfusione, sia
sistemica (afterload) che coronarica. E il commento conclude: “Chi mai non resta, chi
col cuore e col sangue medita cose impossibili, vince”. Il “mai non resta” indica che
si deve riattivare la circolazione coronarica, ossia non far ristagnare il sangue, ma in
quei momenti siamo ai limiti di “una cosa impossibile”, perché la coronaria è chiusa,
e in effetti solo oggigiorno, con i farmaci trombolitici e l’angioplastica d’urgenza, è
diventato possibile ciò che fino a pochi anni fa era pressochè fantascienza.

ESAGRAMMA 9 – LA FORZA DOMATRICE PICCOLA *****************


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SENTENZA
La forza domatrice piccola ha riuscita
Dense nubi, nessuna pioggia dalle nostre contrade occidentali

IMMAGINE
Il vento soffia nel cielo:
L’immagine della forza domatrice piccola
Così il nobile raffina le forme esteriori del suo carattere

SPIEGAZIONE: Il vento fa condensare le nubi ma non ha la forza di creare la


pioggia (il vento interno patogeno trascina in alto i TAN, che però da soli non si
sciolgono: siamo ancora in presenza della patogenesi di una forma trombotica acuta).
Un debole (qualcosa di piccolo e di morbido, come un trombo) tiene in scacco un
forte (qualcosa di grosso e duro, come il cuore). Si può proporre anche una
spiegazione analoga a livello sistemico: un debole (il cuore indebolito dall’infarto)
mette in pericolo qualcosa di grande (il corpo intero).

LINEA MOBILE: 4 – Se sei verace svanisce sangue ****************


e cede angoscia. Nessuna macchia ****************
****************
****************
****************
****************
SPIEGAZIONE: Siamo in una situazione di pericolo, ma in questo caso sembra più
una crisi anginosa o una forma coronarica acuta che non lascia tracce di necrosi,
perché è detto:”nessuna macchia”, ossia nessun residuo cicatriziale. Però è necessario
essere decisi (verace), così da far svanire (effetto anticoagulante e contro il ristagno)
il sangue e far cedere, ossia sparire, l’angoscia, cioè l’angor. La situazione descritta
richiama fortemente l’effetto dei farmaci trombolitici che fanno “abortire” un infarto
in fase iniziale o una forma di sindrome coronarica acuta, senza lasciare segni di
necrosi residui.
La trasformazione è nell’esagramma 1, il Creativo, che come si vede ha sei linee
intatte, mentre nel 9 la linea spezzata (sofferente) era proprio la quarta, quella
corrispondente al cuore.

ESAGRAMMA 10 – IL PROCEDERE ******************


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SENTENZA
Procedere sulla coda della tigre
Essa non morde l’uomo. Riuscita.

IMMAGINE
In alto è il cielo, in basso è il lago:
L’immagine del procedere
Così il nobile distingue superiori e inferiori
e consolida in tal modo i sentimenti del popolo

SPIEGAZIONE: Fortissimo e debolissimo stanno in immediata vicinanza, ma il


contatto è pericoloso solo in apparenza, perché il forte lascia che il debole lo
stuzzichi, ma bonariamente non reagisce più di tanto: vi è armonia perché superiorità
e inferiorità sono rispettate. E’ possibile che ci si riferisca al contatto tra i batteri
circolanti nell’aria (deboli perché facilmente neutralizzabili dalle difese organiche) e
la mucosa respiratoria (forte delle proprie difese), considerato che la Tigre
corrisponde al Polmone e che i batteri sulla mucosa respiratoria sono come un piccolo
animale che cavalca una tigre, in quanto la reazione della mucosa è in grado di
distruggere rapidamente i batteri mediante i suoi meccanismi di difesa superficiale. Il
rispetto di superiorità e inferiorità che fa sì che “la tigre non morda l’uomo” richiama
l’equilibrio derivante da una normale reattività di parete che non genera danni, in
condizioni di normalità. Ampliando l’interpretazione, si può pensare che la noxa
esterna non sia rappresentata solo dai batteri, ma anche da altri micro-organismi e
forse anche da agenti diversi, come allergeni o elementi chimici o fisici
potenzialmente dannosi.

LINEA MOBILE: 3 – Un orbo sa vedere, uno sciancato *************


sa procedere. Egli procede sulla *************
coda della tigre. Questa morde l’uomo: *************
sciagura! Un guerriero agisce così per *************
il suo grande principe. *************
*************

SPIEGAZIONE: Quando viene a mancare il corretto rapporto di forze tra il corpo e le


noxe esterne a causa dell’indebolimento organico, si possono ugualmente mantenere
le funzioni dei vari organi: l’occhio può vedere, anche se leso da un’infiammazione o
da un’allergia (congiuntivite, per esempio), e una lesione neuromuscolare può
consentire lo stesso la deambulazione, anche se ovviamente in forma ridotta; ma se la
tigre morde l’uomo, si ha una forma broncopolmonare ben più grave, come ad
esempio un’allergia o una polmonite, e questo viene definito “sciagura” perché è un
evento pericoloso, in qualche caso addirittura mortale. E’ pertanto necessario evitare
di esporsi al rischio di noxe esterne se si è defedati o comunque indeboliti. L’unico
caso in cui vale la pena di comportarsi in modo rischioso è quando si è costretti dalle
circostanze o quando la posta in gioco è troppo alta per poterlo evitare (concetto del
guerriero che deve sacrificarsi per il suo principe).
Si noti che in questo caso, a differenza del precedente, la trasformazione
nell’esagramma 1 (il Creativo) non indica il raggiungimento dello stato di benessere,
bensì l’esplosione di forze yang, quali ad esempio una flogosi polmonare o
un’allergia.

ESAGRAMMA 13 – LA COMPAGNIA TRA UOMINI ******************


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SENTENZA
Compagnia tra uomini all’aperto: riuscita
Propizio è attraversare la grande acqua.
Propizia è la perseveranza del nobile.

IMMAGINE
Il cielo insieme al fuoco:
L’immagine della compagnia tra uomini
Così il nobile ripartisce le stirpi e distingue le cose.

SPIEGAZIONE: Qualcosa di tenero tra molte cose solide crea coerenza. Vi è


chiarezza dentro e forza fuori: la descrizione richiama il tenero midollo spinale,
simboleggiato dalla chiarezza perché trasporta stimoli nervosi, quindi elettrici, e poi
in quanto “luce dello yin”, shao yin (sistema nervoso che trasporta la luce dello shen);
mentre all’esterno i solidi e forti elementi sembrano le vertebre che lo circondano.
Nel commento, il fuoco che divampa al cielo è l’insieme delle afferenze sensitive che
fanno della colonna (e del suo prezioso contenuto) un anelito verso l’alto, e grazie
all’azione del sistema nervoso vengono “ripartite le stirpi e distinte le cose”, ossia
vengono distribuiti e coordinati gli stimoli nervosi efferenti ed afferenti.
“Attraversare la grande acqua” è il percorso del midollo tra le ossa (appartenenti alla
Loggia dell’Acqua). Il condottiero perseverante e illuminato del commento è lo
stesso tessuto nervoso “luminoso”, come detto più sopra, e gli scopi chiari e
intelligibili rappresentano il coordinamento centrale di tutta l’attività nervosa.

LINEA MOBILE: 5 – Gli uomini compagni piangono prima e **************


gemono, ma poi ridono. Dopo grandi lotte ****** ******
riescono a incontrarsi. *************
*************
****** ******
*************

SPIEGAZIONE: Si insiste qui sul concetto di separazione di due elementi che


vorrebbero essere riuniti ma non ci riescono, e per riunirsi dovranno superare molti
ostacoli: sembra di vedere qui descritta la separazione tra due parti del corpo, come
avviene nell’ictus, anche perché poi il commento parla di “sentieri variamente
aggrovigliati”, che potrebbero essere i neuroni o le vie nervose, ma anche le piastrine
che danno inizio a una trombosi cerebrale. Viene descritto un “ostacolo nel
camminare” (conseguenza dell’accidente cerebrovascolare), ma poi la “via ritorna
dritta”, in quanto per fortuna molti isctus vanno incontro a una parziale o subtotale
restitutio ad integrum. Il “vivo sentimento che si sfoga ineloquenti verbi” fa pensare
ai lamenti per la malattia, ma anche al ritorno della parola dopo una forma afasica, e
il “peso del sapere che si chiude nel silenzio” sembra una descrizione pennellata
dell’afasia di Broqa! Più oscura è l’interpretazione del passo di Kung Tse che recita:
“Ma, dove i mortail sono uniti fin nell’imo cuore, infrangono persino i vincoli di
bronzo o ferro. E dove due nell’imo cuore interamente si comprendono sono soavi e
forti qual profumo d’orchidee le parole”: la riunione nel cuore potrebbe sottintendere
una causa cardiaca dell’ictus, come la fibrillazione atriale (e il bronzo e il ferro
indicherebbero allora la rigidità tipica dell’ictus), menter l’accenno alle parole e alla
comprensione sarebbero ancora una volta i risvolti patologici dell’ictus nei confronti
dei meccanismi del linguaggio.
ESAGRAMMA 21 – IL MORSO CHE SPEZZA *****************
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SENTENZA
Il morso che spezza ha riuscita
Propizio è dar corso alla legge

IMMAGINE
Tuono e fulmine:
L’immagine del morso che spezza.
Così i re di una volta consolidavano
Le leggi per mezzo di pene chiaramente determinate

SPIEGAZIONE: La forma dell’esagramma ricorda una bocca aperta coi denti (le
labbra sono le due linee estreme continue) con qualcosa che si frappone in mezzo,
impedendone la chiusura: se con un morso si spezza l’ostacolo, le labbra possono
riunirsi e si evitano danni peggiori, consolidando le leggi.
Qui già il segno – base ci porta verso ipotesi di interpretazione patologica, e sembra
di intravederne diverse:
A) Un’interpretazione letterale è la conseguenza sull’architettura buccale data da
malposizioni o malocclusioni dentarie, che alterano la masticazione e la
funzionalità della bocca. In questo caso il morso che spezza sarebbe un byte o
un apparecchio stomatologico, o anche un intervento chirurgico che “consolida
le leggi” architettoniche della bocca.
B) Più in generale, un ostacolo tra due “labbra”, da intendere qui come Terra,
potrebbe essere qualcosa che si frappone tra due mucose (anch’esse appartenenti
alla Loggia della Terra), come ad esempio un versamento pleurico, pericardico,
peritoneale e così via. Il morso che spezza sarebbe allora l’intervento di
svuotamento mediante pericardiocentesi, puntura pleurica o altro.
C) Ancora più in generale, e sempre rammentando che “il morso che spezza”
simboleggia un’azione decisa e forte, brusca e incisiva, appartenente quindi alla
Loggia del Metallo, si può proporre che l’ostacolo sia qualsiasi patologia che
debba essere curata con un intervento chirurgico, quest’ultimo simboleggiato dal
Metallo in quanto si usa il bisturi, ma anche perché è qualcosa che, come il
Metallo, va dall’esterno (yang) verso l’interno (yin).

LINEA MOBILE: 2- Morde in carne tenera, chè il *****************


naso scompare. Nessuna macchia. ******** *******
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SPIEGAZIONE: La ragione e il torto sono ben distinti (l’organo e la noxa patogena


sono su due fronti ben precisi, quindi non sembra qualcosa di interno, ma una
patologia esterna): nello specifico, la carne (Terra) viene morsicata da qualcosa di
duro, rigido, eccitato dall’ira (ossia un’azione a tipo fuoco di Legno): se duro e rigido
indicano patogeno, ed eccitato dall’ira indica virulento, come non pensare a un virus
o batterio esterno? E poiché si dice che il naso, quindi anche il fiuto, scompare, è
ovvio che si tratta di una patologia nasale, e poiché “non nuoce molto” (“nessuna
macchia”), si tratta di una patologia lieve, come il raffreddore o, tutt’al più, la rinite
allergica (e in questo caso l’ira patogena esterna sarebbe l’allergene). In entrambi i
casi il termine “carne” è giustificato dall’appartenenza della carne stessa alla Loggia
della Terra, quella che produce gli anticorpi, e in entrambi gli esempi presentati sono
in gioco anticorpi (mucosali di parete nella rinite semplice virale, reagine nel caso di
allergia).

LINEA MOBILE: 3 – Morde in carne secca stantia e ****************


gli capita un boccone velenoso. ******* *******
Piccolo svergognamento. Nessuna ****************
macchia. ****************
******* *******
****************

SPIEGAZIONE: I colpevoli non si arrendono perché chi deve punirli non ha


sufficiente potere: può indicare che l’organismo non riesce a opporsi adeguatamente a
una patologia. La carne è stantia, ossia la patologia è di vecchia data, o addirittura
congenita o ereditaria,e il boccone è velenoso, quindi si tratta di una patologia legata
al metabolismo alimentare, che però non è molto grave (piccolo svergognamento,
quindi un pochino si dimostra lesiva; ma nessuna macchia, quindi benigna). Si può
pensare a una forma inveterata di intolleranza alimentare su base allergica o di
carenza enzimatica, e un’altra ipotesi potrebbe essere il diabete mellito (ovviamente
di tipo non insulino-dipendente, vista la benignità, e in questo caso il boccone
velenoso è rappresentato dal glucosio).

LINEA MOBILE: 4 – Morde in carne cartilaginea essiccata. ****************


Riceve frecce di metallo. Propizio è ******* *******
essere memori delle difficoltà, e perse- ******* *******
veranti. Salute! ******* *******
******* *******
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SPIEGAZIONE: Cartilagine e metallo fanno pensare alla rigidità di un’articolazione,


la carne richiama sempre la Loggia della Terra e quindi riporta a un concetto di
nutrizione o di immunità, e in questo caso sembra di riconoscere un’importante
patologia articolare di tipo auto-immunitario, come l’artrite reumatoide o il lupus
eritematoso sistemico. La terapia è lunga, e non va sospesa se le condizioni cliniche
migliorano (essere perseveranti), e dovrà essere volta ad agire sull’immunità (“essere
memori” richiama infatti la memoria immunitaria. Trattandosi di patologia cronica e
di lunga durata, è possibile ipotizzare anche la presenza di granulomi, e in questo
caso si presenta anche un’altra forma patologica, ossia la TBC, caratterizzata infatti
dal concetto di cartilagine, presente nei bronchi; dal concetto di secchezza, in quanto
trattasi di patologia da secchezza-calore; dal concetto di frecce di metallo (elementi
patogeni ad azione sulla Loggia del Metallo-Polmone, ossia i bacilli tubercolari, che
hanno forma affusolata come fossero frecce).

LINEA MOBILE: 5 – Morde in carne di muscolo essiccata. ****************


Riceve oro giallo. Essere perseverante- ****************
mente consci del pericolo. Nessuna ****************
macchia! ******* *******
******* *******
****************

SPIEGAZIONE: La presenza del muscolo essiccato, quindi malato, e colpito da un


metallo quale è l’oro, che poi è il colore della Loggia della Terra (quindi si tratta
ancora di anticorpi) fa pensare stavolta alla polimiosite, altra patologia
autoimmunitaria; ma “ricevere oro giallo” potrebbe essere anche un’indicazione
terapeutica, ossia la necessità di una terapia immunitaria. A titolo puramente di
cronaca, si ricorda che in una forma simile, ossia l’artrite reumatoide, veniva fino a
pochi anni fa usata la terapia con sali d’oro. Ovviamente, anche qui i termini
“perseverante” e “durevole” (quest’ultimo presente nel Commento), indicano una
malattia di lunga durata.

LINEA MOBILE 6 – Il suo collo è confitto nel collare ******* *******


di legno, chè le orecchie scompaiono. ******* *******
Sciagura! ***************
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SPIEGAZIONE: Qui sembra che “il collare di legno” indichi una forma di sclerosi
grave; il Legno è in relazione alla perfusione ematica ben capillarizzata; il termine
“orecchio” tende a indicare la Loggia dell’Acqua, ossia il tessuto nervoso, oltre al
rene, e inoltre le orecchie sono poste su una linea che idealmente procede dalle
carotidi verso l’alto. In ultima analisi, sembra un accidente cerebrovascolare legato a
un’occlusione carotidea.
ESAGRAMMA 25 – L’INNOCENZA (l’INASPETTATO) ****************
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SENTENZA
L’innocenza. Sublime riuscita
Propizia è perseveranza
Se qualcuno non è retto egli ha disgrazia
E non è propizio imprendere una cosa qualsiasi

IMMAGINE
Sotto il cielo passa il tuono:
Tutte le cose acquistano lo stato naturale dell’innocenza.
Così gli antichi re curavano e alimentavano
ricchi di virtù e in armonia col tempo, tutti gli esseri

SPIEGAZIONE: Si parla qui di un moto che sta sotto il cielo e segue la legge del
cielo, e chi è retto (chi segue la legge) non avrà problemi; però si accenna anche a
qualcosa di inatteso, involontario e di cui non si ha colpa, perché altri non sono retti,
e creano disgrazia: in più, se si considerano anche i concetti di moto e di tuono (ossia
rombo), ne scaturisce facilmente l’idea di un incidente stradale legato alla colpa di
qualcuno che non ha rispettato la legge del cielo (il codice della strada), con le
inevitabili lesioni che ne conseguono.

LINEA MOBILE: 6 – Agire innocente reca disgrazia ******* *******


Nulla è propizio. ***************
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SPIEGAZIONE: Il Commento spiega chiaramente che il termine “innocente”, come


spesso si trova nel Libro dei Mutamenti, non indica purezza, bensì irrazionalità,
infantilismo e mancanza di riflessione. Viene qui espresso il concetto che non si deve
progredire, perché non è tempo: bisogna aspettare, evitando di agire in modo
irriflessivo e irrazionale, in quanto ciò sarebbe in contrasto col destino e si andrebbe
incontro a un pericolo: lo scenario sembra proprio quello di un possibile incidente
legato alla decisione di procedere a tutti i costi, nonostante la situazione lo sconsigli
palesemente: potrebbe trattarsi ad esempio di un incidente conseguente a un colpo di
sonno.
ESAGRAMMA 30 – IL RISALTANTE, IL FUOCO, L’ADERENTE

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SENTENZA
Il risaltante. Propizia è perseveranza
Essa reca riuscita. Cura della vacca reca salute

IMMAGINE
La chiarità sorge due volte:
L’immagine del fuoco.
Così il grand’ uomo illumina continuando questa chiarità
le quattro regioni del mondo

SPIEGAZIONE: Il Commento ci dà un’idea dell’ambito in cui ci troviamo, in quanto


così recita: “L’oscuro sta accanto al chiaro e distaccandosene compie la sua
luminosità”. Qui sembra proprio che una qualche forma di “luce” scaturisca dal
contrasto tra oscurità e luminosità, quasi fosse un cammino interiore, ossia
psicologico, di evoluzione nella consapevolezza, non lontano dal concetto di crescita
nella luce, di accrescimento della propria saggezza, così tipico dell’invecchiamento
che fa acquisire sempre nuove eseprienza e fornisce una visione sempre più globale
della vita. E così continua: “Emanando luce il chiaro ha bisogno di qualcosa di
permanente nel suo interno, onde ardendo non si consumi senza residuo, ma il suo
splendore possa invece durare”: come dire, l’invecchiamento non sia un semplice
logoramento progressivo della vita, bensì una preziosa raccolta di esperienza da
trasmettere alla discendenza, affinchè possa durare, continuando a splendere nel
tempo. E la massima saggezza sta nel riconoscere la dipendenza dell’uomo dalle
armoniche leggi universali che governano l’universo. La vacca è simbolo
dell’estrema arrendevolezza, e coltivando in sé questa arrendevolezza e questa
volontaria dipendenza dalle leggi del Tao, si acquista chiarezza che consente, se si è
saggi, di continuare l’opera dell’armonica natura nel mondo umano. Infatti, il
Commento dell’Immagine afferma: “Il grande uomo continua l’opera della natura nel
mondo umano. Per la chiarezza della sua indole egli produce una sempre maggoire
espansione della luce ed una sempre maggiore penetrazione interiore della natura
umana”. Come si nota, questa profonda comprensione della natura umana è propria di
chi ha alle spalle una lunga esperienza di vita vissuta, ossia l’anziano, ma anche di chi
a questi temi si è applicato per passione e per lavoro, come ad esempio gli psicologi,
gli psichiatri, gli psicanalisti. Sia l’anziano saggio che l’esperto di psicologia, infatti,
conoscono (“illumina continuando questa chiarità”) le “quattro regioni del mondo”,
ossia i meandri della mente umana.

LINEA MOBILE: 3 – Alla luce del sole che tramonta, ****************


gli uomini o battono sulla pentola ******* *******
e cantano, o sospirano forte per la ****************
senilità che si avvicina. Sciagura. ******* *******
******* *******
***************

SPIEGAZIONE: Siamo alla fine del giorno: la luce del tramonto rammenta la
caducità e la limitatezza della vita, e si perde la serenità interiore. L’uomo anziano si
fa allora prendere dall’euforia per cacciare la tristezza, oppure dalla depressione per
la fine imminente, ma entrambe le cose sono dannose per la salute. Si tratta, come
ben si evince da quanto detto, di una forma ansioso-depressiva senile, che talora,
come ci ricorda il termine “sciagura”, può avere conseguenze nefaste (può ad
esempio sfociare in un tentativo di suicidio o avere un’evoluzione psicotica.

LINEA MOBILE: 5 – Lacrime a fiumi, gemiti e ****************


lamenti. Salute! ****************
****************
****************
******* *******
****************

SPIEGAZIONE: Se si riesce ad abbandonare paura e speranze vane versando lacrime


nella ricerca della chiarezza, si raggiunge una conversione interiore che porta salute
duratura: si tratta di sottoporsi a una terapia psicologica, come potrebbe essere la
psicanalisi, che fa versare lacrime amare, ma che poi libera la psiche dai suoi orpelli.

ESAGRAMMA 32 – LA DURATA ******* *******


******* *******
***************
***************
***************
******* *******

SENTENZA
Riuscita. Nessuna macchia
Propizia è perseveranza
Propizio è avere dove recarsi

IMMAGINE
Tuono e vento:
l’immagine della durata
Così il nobile sta saldo e non muta l’indirizzo suo

SPIEGAZIONE: Vi è qui il concetto di unione duratura caratterizzata dall’essere


fermi dentro e in movimento fuori: la durata è cioè il moto chiuso in se stesso e
quindi continuamente rinnovantesi, che si compie per leggi fisse, in una totalità
saldamente chiusa, nella quale a ogni fine segue un nuovo inizio. E’ la descrizione
del concetto stesso di ciclo, in cui la fine viene raggiunta dal movimento in dentro,
come l’inspirio, la sistole, la concentrazione; questo moto trapassa in un nuovo inizio
nel quale il moto è diretto in fuori, ossia l’espirazione, la sistole, l’espansione. Vi è
pure l’idea dell’armonia degli organi in movimento e delle loro connessioni
reciproche, e ciò vale anche, a livello microscopico, per i cicli e le attività funzionali
della singola cellula.

LINEA MOBILE: 3 – Chi non conferisce durata al ******* ******


suo carattere, soffre onta. ******* ******
Persistente svergognamento. **************
******* ******
**************
******* ******

SPIEGAZIONE: Vi è perdita di consequenzialità interiore perché la mente è


tormentata da stati d’animo conseguenti a fattori esterni: trattandosi di cicli e di moti
chiusi, si può pensare ad esempio alle aritmie da stress, ma allargando il discorso, un
po’ tutte le patologie psicosomatiche rientrano in questa categoria. E i disturbi
possono provenire da dove meno ci si aspetta: infatti, a seconda dei propri punti
deboli interiori, le noxe esterne possono generare “connessioni regolari messe in
moto dalla propria natura”: questo vale per la tendenza innata ad avere disarmonie da
stress derivanti dai propri “loci minoris resistentiae”, per cui in alcuni casi si potranno
avere discinesie biliari, intestinali o gastriche, in altri casi forme uretro-vescicali,
mentre in altri casi possono essere interessati anche assi ormonali di collegamento tra
organi vari, come ad esempio nell’amenorrea secondaria.

ESAGRAMMA 34 – LA POTENZA DEL GRANDE ******* ******


******* ******
**************
**************
**************
**************
SENTENZA
La potenza del grande
Propizia è perseveranza
IMMAGINE
Il tuono sta su nel cielo:
L’immagine della potenza del grande
Così il nobile non calca sentieri
che non corrispondono all’ordine

SPIEGAZIONE: Viene descritta l’unione di moto e forza: la forza si alza potente, ma


il movimento deve sincronizzarsi col tempo giusto, e la forza non deve essere
violenza, ma seguire le regole e le leggi della natura. Le forze elettriche che salgono
fanno pensare alla salita di stimoli nervosi verso il sistema nervoso centrale.

LINEA MOBILE: 6 – Un capro urta contro una siepe. ****************


Non può andare indietro. ******* *******
Non può andare avanti. ****************
Nulla è propizio. ****************
Se ci si accorge della difficoltà, ****************
questo reca salute. ****************

SPIEGAZIONE: Se ci si arrischia in avanti come dei caproni, si arriva a un punto


morto dove non si può più andare né avanti né indietro. L’ostinazione non fa che
peggiorare la situazione, mentre la comprensione porterà col tempo alla guarigione.
Conglobando i concetti di potenza sregolata rispetto al moto e l’energia elettrica del
tessuto nervoso si raggiunge l’idea di alterazione dei movimenti su base neurologica,
e questo potrebbe far pensare a un ictus: il punto morto indica la paralisi, mentre la
comprensione può riferirsi alla corretta diagnosi e alla conseguente terapia,
soprattutto riabilitativa. Il termine “ostinazione” potrebbe sottintendere
l’atteggiamento di sottovalutazione dei fattori di rischio dell’ictus, o anche il
sottovalutare eventuali segnali d’allarme che lo precedono, come i TIA, che spesso
precedono anche di mesi o anni l’ictus vero e proprio.

ESAGRAMMA 36 – L’OTTENEBRAMENTO DELLA LUCE


******* *******
******* *******
******* *******
****************
******* *******
****************
SENTENZA
L’ottenebramento della luce
Propizio è essere perseveranti nella miseria

IMMAGINE
La luce si è immersa nella terra:
L’immagine dell’ottenebramento della luce
Così il nobile vive con la grande moltitudine:
egli vela il suo splendore e rimane pur chiaro

SPIEGAZIONE: La luce entra nella terra, e se per luce-fuoco si intende il cuore,


vediamo che la terra è l’energia patogena umidità-TAN, o anche il trombo: d’altro
canto, la “lesione del chiaro con ferite” che troviamo in uno dei Commenti si può
facilmente considerare una ferita del cuore, quindi un infarto. Molto interessante è
l’affermazione del Commento alla Sentenza: “bisogna nascondere la propria luce”,
perché contiene un’indicazione terapeutica, ossia la riduzione dello yang del cuore,
come si può ottenere con farmaci che riducono la potenza (inotropismo) del cuore,
come i beta-bloccanti.

LINEA MOBILE: 2 – L’ottenebramento della luce lo ferisce ******* *******


alla coscia sinistra. Egli opera aiuto ******* *******
con la potenza di un cavallo. Salute! ******* *******
***************
***************
***************

SPIEGAZIONE: Sembra che “la coscia sinistra” non indichi tanto la gamba, quanto
un importante muscolo che sta a sinistra, ossia il cuore: si usa il termine “coscia” nel
senso del muscolo più grande del corpo umano, che parafrasando diventa ovviamente
il muscolo più prezioso e importante del corpo, ossia il cuore. La ferita, ossia
l’infarto, guarirà grazie alla potenza del cavallo (il cavallo è il cuore stesso), in
quanto il cuore ha una grande capacità di reagire alle noxe patogene. Nel Commento
si descrive il signore della luce (il cuore), che viene ferito dal signore delle tenebre (il
trombo coronarico), e la lesione si ripercuote sugli “altri” (organi), infatti nel corso
d’infarto vengono minacciati nel loro funzionamento anche il rene, il cervello, i
polmoni. L’estremo sforzo per salvare il salvabile è la terapia congiunta poi alla
prevenzione secondaria, ma il fatto che si nomini “il salvabile” lascia intendere che la
guarigione presenta comunque degli esiti, ossia dei reliquati, con una restitutio ad
integrum incompleta (cicatrice infartuale).

LINEA MOBILE: 4 – Egli penetra nella cavità addominale ******* *******


sinistra. Si ottiene il cuore dell’ot- ******* *******
tenebramento della luce e si abban- ***************
dona porta e cortile. ***************
******* *******
****************

SPIEGAZIONE: Il “cuore dell’ottenebramento della luce” sembra quasi un curioso


gioco di parole, perché si intende che il cuore è lesionato in modo cruciale, nel “cuore
del cuore”, ossia vi è una lesione che rappresenta la quintessenza della lesione
cardiaca, cioè l’arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare che si ha a volte
all’esordio dell’infarto. Meno chiaro sembra la descrizione della cavità addominale
sinistra anziché la cavità toracica, che è sede del cuore: si può ipotizzare che si
nomini la cavità più in basso per descrivere un’alterazione che in effetti nasce dalla
cavità più in basso del cuore, ossia il ventricolo, che è più basso dell’atrio.
“Abbandonare porta e cortile” vuol dire scappare in ospedale il più in fretta possibile.

ESAGRAMMA 38 – LA CONTRAPPOSIZIONE ****************


******* *******
****************
******* *******
****************
****************
SENTENZA
La contrapposizione
In piccole cose salute!

IMMAGINE
Sopra il fuoco, sotto il lago:
L’immagine della contrapposizione
Così il nobile conserva, pure in comunanza,
la sua particolarità

SPIEGAZIONE: La contrapposizione impedisce di agire in modo brusco: si possono


avere soltanto effetti graduali. La possibilità di salvezza però c’è ancora, e nelle
piccole cose si ottengono successi. Quando la contrapposizione è sana dialettica yin-
yang, vi è salute, mentre se diventa una lotta tra acqua e fuoco (yin e yang),
sopravviene la malattia. Si può pensare che gli “effetti graduali” e le “piccole cose”
(intese come piccoli spostamenti dalla norma), uniti alla dialettica yin-yang possano
descrivere un equilibrio delicato e con minimi margini di variazione, come ad
esempio l’equilibrio acido-base, che in effetti è caratterizzato dalla dialettica tra yin-
acqua (alcalino, appartenente alla loggia del Metallo, quindi tende allo yin) e yang-
fuoco (acido, appartenente alla Loggia del Legno, quindi tende allo yang).

LINEA MOBILE: 3 – Si vede la propria carrozza strappata ****************


indietro, i bovi fermati, tagliati all’uomo ******* *******
capelli e naso. Principio non buono, ***************
ma fine buona. ***************
***************
***************

SPIEGAZIONE: Come si è visto nella sesta Linea Mobile dell’Esagramma 3, la


descrizione della carrozza trainata da un animale può essere interpretata come
l’organo che porta il suo carico (svolge la sua funzione), in quanto gli organi
corrispondono a vari animali. In questo caso la carrozza non è trainata dal cavallo,
come nell’Esagramma 3, bensì dal bue, che corrisponde al Fegato. Si può pertanto
pensare che una grave epatopatia (per esempio una cirrosi) possa alterare l’equilibrio
acido-base, obbligando l’organismo ad attivare gli organi che compensano lo
squilibrio stesso, ossia il Polmone (qui simboleggiato dal naso) e il Rene (qui
simboleggiato dai capelli): la prognosi è buona, alla fine, anche se il “principio non è
buono”, perché si ottiene il compenso metabolico richiesto.

ESAGRAMMA 45 – LA RACCOLTA ******* *******


****************
****************
******* *******
******* *******
******* *******
SENTENZA
La raccolta. Riuscita.
Il re si appropinqua al suo tempio.
Propizio è vedere il grand’uomo
Questo reca riuscita. Propizia è perseveranza.
Offrire grandi sacrifici arreca salute.
Propizio è imprendere qualche cosa.

IMMAGINE
Il lago è al di sopra della terra:
L’immagine della raccolta
Così il nobile rinnova le sue armi
per fronteggiare l’imprevisto

SPIEGAZIONE: La chiave di lettura del testo sembra risiedere nell’”Acqua che si


raduna nel lago, così che esso sale al di sopra della terra e minaccia uno
straripamento e bisogna fronteggiarlo con opportune misure”. L’acqua che fa
straripare il lago fa pensare a un eccesso di liquido nella Loggia del Metallo
(ricordiamo che il trigramma del Lago rappresenta il Metallo-Polmone), per cui
l’eccesso d’acqua che invade la terra del Metallo è chiaramente un edema interstiziale
prima, e alveolare polmonare poi.

LINEA MOBILE: 3 – Raccolta con sospiri. Nulla che sia ******* *******
propizio. Recarvisi è senza macchia. ***************
Piccolo svergognamento. ***************
****************
******* *******
******* *******

SPIEGAZIONE: I sospiri indicano la dispnea dell’edema polmonare. “La situazione


risulta insostenibile”, si è come pesci fuor d’acqua a causa della raccolta liquida, e
occorre trovare il sistema di introdursi al “centro del raduno”: infatti anche se
nell’edema polmonare sono i polmoni a soffrire, è nel “centro del raduno delle
acque”, ossia in mezzo ai polmoni che si deve colpire con la terapia: in altre parole, è
il cuore il vero responsabile della stragrande magioranza degli edemi polmonari.

LINEA MOBILE: 6 – Lamenti e sospiri, lacrime a fiumi! ****************


Nessuna macchia. ****************
****************
******* *******
******* *******
******* *******

SPIEGAZIONE: Qui la dispnea è provocata dal fatto che ci si vuole associare ma non
ci si riesce, però è l’unico modo di agire, perché poi l’unione viene ritrovata, o
spontaneamente, o riuscendo a raggiungere il fatidico “centro del raduno”: si può
pensare che stavolta la dispnea dipenda dalla mancata associazione (nel “centro”,
ossia nel cuore) tra lo yin e lo yang, in quanto, come si vede dall’esagramma di
sviluppo, lo yin, pesante, tende a scendere, e lo yang, leggero, a salire, provocando
così una separazione disarmonica. I due elementi disuniti potrebbero essere, nel
cuore, l’attivazione atriale e quella ventricolare: ecco allora che la causa sarebbe la
fibrillazione atriale parossistica, che può infatti scomparire “spontaneamente”, oppure
il blocco atrioventricolare, e in questo caso il “centro del raduno” sarebbe invece il
pacemaker artificiale: in entrambi i casi la dizione “nessuna macchia” conferma che
la prognosi è buona.

ESAGRAMMA 51 – L’ECCITANTE, LO SCUOTIMENTO, IL TUONO

******* *******
******* *******
****************
******* *******
******* *******
****************
SENTENZA
Lo scuotimento reca riuscita
Lo scuotimento viene: uh, uh!
Parole ridenti: ah, ah!
Lo scuotimento spaventa per cento miglia.
Ed egli non lascia cadere spatola sacrificale e calice.

IMMAGINE
Tuono continuato:
L’immagine dello scuotimento
Così il nobile temendo e tremando mette ordine nella sua vita
ed esplora se stesso

SPIEGAZIONE: Lo scuotimento provoca paura e fa “ridere” (ossia dà tremori e


movimento delle mascelle), ma non si tratta di qualcosa di pericoloso o mortale (“non
lascia cadere spatola e calice”, ossia non viene colpito nelle sue occupazioni). Se lo si
conosce e lo si previene (“il nobile ordina la sua vita e si esplora”) non c’è rischio né
all’interno (pensiamo ad esempio a un’epilessia, o alle convulsioni secondarie a un
arresto cardiaco), né all’esterno (ad esempio, convulsioni febbrili da “influenze
esteriori”). Viene pertanto posto l’accento sull’importanza della prevenzione.

LINEA MOBILE: 3 – Lo scuotimento viene e fa uscire ******* *******


di senno. Se in seguito allo ******* *******
scuotimento si agisce, si ****************
rimane liberi da disgrazia ****************
******* *******
****************

SPIEGAZIONE: Il Commento afferma che vi sono tre scuotimenti: quello del cielo,
che si può considerare il più yang, ossia quello che riguarda la testa, cioè la perdita
dei sensi per epilessia; quello del cuore, come ad esempio l’arresto cardiaco che
provoca convulsioni; e quello del destino, per cui un evento brusco e improvviso
come quelli citati (ma chissà quanti altri ce ne sono…)fa sì che non si rimanga
inattivi, ma si agisca, evitando di farsi prendere dal panico (altro significato di “uscire
di senno”).

ESAGRAMMA 52 – L’ARRESTO, LA QUIETE, LA CALMA, LA SOSTA,


IL FERMARSI, IL MONTE
****************
******* *******
******* *******
****************
******* *******
******* *******
SENTENZA
Tener quieto il proprio dorso
così che egli non avverta più il suo corpo.
Egli va nel suo cortile e non vede la sua gente
Nessuna macchia

IMMAGINE
Montagna serrata a montagna:
L’immagine della quiete
Così il nobile col suo pensiero non va
oltre la sua situazione
SPIEGAZIONE: La quiete del dorso che non fa sentire più il corpo ricorda il midollo
spinale (i fasci motori presiedono alle contrazioni muscolari, i fasci sensitivi alla
perdita di coscienza), e questo può essere conseguente a patologie neurologiche o
cardiovascolari. Successivamente la persona colpita non vedrà più le piccole cose
umane, perché avrà raggiunto, grazie a questa esperienza, la placidità necessaria per
comprendere le leggi universali e conformarsi a esse (concetto della prevenzione
basata sul seguire le leggi della natura). Il cuore, se malato, non potrà cambiare le
proprie debolezze, che hanno provocato il dramma (per esempio un arresto cardiaco),
però ora è necessario pensare all’emergenza in atto, per difendere il cuore e prevenire
guai peggiori.

LINEA MOBILE: 3 – Tener ferme le anche. ****************


Irrigidire l’osso sacro. ******* *******
Pericoloso. Il cuore soffoca. ******* *******
******* *******
******* *******
******* *******

SPIEGAZIONE: L’inattività forzata provoca la sofferenza del cuore, sia in senso


acuto (allettamento prolungato), sia in senso più generale (l’inattvità è un fattore di
rischio coronarico). Ma, rammentando il midollo spinale e il suo simbolismo, tener
fermo il dorso, ossia il sistema nervoso del cuore significa usare beta-bloccanti o altri
farmaci bloccanti, e pertanto la sofferenza del cuore può essere rappresentata anche
da un beta-blocco eccessivo con complicanze iatrogene.

ESAGRAMMA 55 – LA COPIA ******* *******


******* *******
****************
****************
******* *******
****************
SENTENZA
La copia ha riuscita.
Il re la raggiunge.
Non rattristarti: tu devi essere come il sole a mezzogiorno

IMMAGINE
Tuono e fulmine vengono entrambi:
L’immagine della copia
Così il nobile decide i processi ed
esegue le punizioni
SPIEGAZIONE: Chiarezza all’interno e movimento all’esterno. Il sole a
mezzogiorno indica chiarezza di vedute e buon funzionamento della luce. Il fuoco
dello shen è il comando centrale, il coordinamento cerebrale, mentre il tuono è azione
che esegue il comando, quindi motricità muscolare: se non funzionano bene, se sono
disarmonici, subentra una paralisi.
Inoltre, leggendo soto un’altra luce il Testo, la chiarezza del fuoco è la diagnosi,
mentre l’azione del tuono è la conseguente azione terapeutica: “il nobile chiarisce i
processi” significa che chiarisce la diagnosi, ed “esegue le punizioni” significa che
adotta la terapia più indicata per il caso in questione.

LINEA MOBILE: 3 – La sterpaglia è talmente copiosa ******* *******


che a mezzogiorno si vedono le stelle ******* *******
piccine. Egli si frattura il braccio destro. ****************
Nessuna macchia. ******* *******
******* *******
***************

SPIEGAZIONE: La copertura del sole indica chiaramente una lesione del fuoco, che
può essere inteso anche come asse Shao Yin, oltre che come Cuore, Maestro del
Cuore, TR o IT. Gli sterpi appartengono alla Loggia del Legno, quindi sono
assimilabili al Vento interno, ma in gran copia possono essere considerati anche
TAN-vento. In questo caso vi può essere impossibilità da parte del braccio destro
(ministro) del sovrano di funzionare bene, e la frattura al braccio indicherebbe allora
paralisi. Il tutto può essere inquadrato in un TIA o un ictus per risalita in alto di TAN
veicolati dal Vento interno. Infine, la luce oscurata può anche riferirsi all’incapacità
di capire in tempo la corretta diagnosi.

LINEA MOBILE: 6 – Ha la copia in casa. ****************


Egli cela la sua famiglia. ******* *******
Egli spia attraverso in portone ****************
e non si accorge più di nessuno. ****************
Per tre anni egli non vede più nulla. ******* *******
Sciagura! ****************

SPIEGAZIONE: La copia indica pienezza, l’abitazione è il lugo interno del corpo, la


famiglia è ciò che si muove dentro la casa-corpo, quindi simboleggia l’insieme dei
movimenti interni del corpo, ma in senso dinamico, quindi non si tratta degli organi,
più statici, bensì del metabolismo (non dimentichiamo che l’esagramma di sviluppo è
fuoco-su-fuoco), e il metabolismo del fuoco è in pratica l’insieme delle azioni
biochimiche e biofisiche del miocardio, ma anche dell’endotelio dei vasi, e con tutto
questo fuoco si deve pensare alle arterie più che alle vene, e trattandosi di fuoco in
alto (tutto indirizza verso lo yang di yang) si tratta di arterie della parte alta del corpo,
come le carotidi o il circolo del Willis, ad esempio. Molto suggestiva è lo “spiare
attraverso il portone”, che indicherebbe la luce dello sguardo che si fa strada
attraverso un passaggio ristretto, ossia il lume (arterioso!) stenotico. “Non si accorge
più di nessuno” , “sciagura”, “non vede più nulla” indica lesione cerebrale grave che
in alcuni casi può dare anche disturbi visivi importanti. Inoltre, la cecità può stare a
indicare che il lume si è occluso del tutto. Quindi, riunendo i concetti di pienezza,
metabolismo endoteliale alterato, interessamento di arterie in alto e della vista,
chiusura dei lumi arteriosi: sembra proprio una patologia da stenosi carotidea serrata
o una trombosi dell’arteria centrale della retina.

ESAGRAMMA 59 – LA DISSOLUZIONE ****************


****************
******* *******
******* *******
****************
******* *******
SENTENZA
La dissoluzione: riuscita.
Il re si appropinqua al suo tempio
Propizio è attraversare la grande acqua
Propizia è perseveranza

IMMAGINE
Il vento spazza l’acqua:
L’immagine della dissoluzione
Così gli antichi re sacrificavano al signore
ed erigevano templi.

SPIEGAZIONE: Il vento che spazza e disperde l’acqua (se consideriamo l’acqua


come yin-sangue e il vento come effetto dinamizzante e pro-perfusione della Loggia
del Legno-Vento, che aiuta la circolazione) può essere interpretato come effetto
anticoagulante sulla “durezza” (citata nel Commento sia dell’Immagine che della
Sentenza) legata al congelamento dell’acqua (descrizione del trombo) che “irrigidisce
il cuore e lo fa distaccare dalle cose”, quindi sembra proprio un trombo coronarico
che diminuisce la compliance del miocardio (anche in termini cardiologici si parla di
“rigidità”) e lo rende distaccato, ossia non in armonia, con il resto della circolazione.

LINEA MOBILE: 6 – Egli dissolve il suo sangue. ******* *******


Andarsene, tenersi lontani, ****************
uscire, è senza macchia. ******* *******
******* *******
****************
******* *******

SPIEGAZIONE: Qui l’azione anticoagulante e antiaggragante a favore del cuore è


palese, e nel Commento viene detto che “qualcuno salva i suoi” nel senso dei suoi
pazienti, in quanto “li fa allontanare dal pericolo”, quindi tramite un’azione di
prevenzione primaria (“prima che il pericolo sia sopraggiunto”), secondaria (“tenersi
lontani da un pericolo già presente”), e terziaria (“trovare la via d’uscita da un
pericolo che li ha già afferrati”)

ESAGRAMMA 60 – LA DELIMITAZIONE ******* *******


****************
******* *******
******* *******
****************
****************
SENTENZA
La delimitazione: riuscita.
Delimitazione amara non va esercitata
Perseverantemente

IMMAGINE
Al di sopra del lago vi è acqua:
L’immagine della delimitazione
Così il nobile istituisce numero e misura
e indaga cosa siano virtù e retto cammino

SPIEGAZIONE: Il lago non può contenere più di una certa quantità d’acqua,
altrimenti crea danni per la tracimazione, quindi va delimitato. La parola cinese che
definisce la delimitazione viene anche delineata come le divisioni dei gambi di
bambù, quindi si tratta di barriere fisse, di regole ben precise. Il significato sembra il
doversi limitare nei voluttuari (mangiare, bere, fumare, etc), e poiché il lago
appartiene alla Loggia del Metallo, ci si deve limitare in ciò che viene portato dentro
da fuori (dall’esterno-yang all’interno-yin). Viene anche sottolineata la necessità
della parsimonia, ossia il non spendere le proprie energie inutilmente, allo scopo di
conservarle per i momenti di bisogno. Viene comunque consigliato di “limitarsi
anche nel darsi dei limiti”, e ciò indica la solita filosofia equilibrata e armoniosa del
taoismo: ad esempio, pur essendo giusto non aumentare di peso e non bere molto,
non si deve neanche farsi ossessionare dal peso-forma in modo esagerato. Infine, il
concetto di un lago che non è illimitato e quello della parsimonia ci fanno pensare
alla Yuan Qi, l’energia ancestrale che va conservata e protetta perché non è, appunto,
illimitata.

LINEA MOBILE: 3 – Chi non conosce delimitazione ******* *******


avrà da lamentarsi. ****************
Nessuna macchia. ******* *******
****************
****************
****************
SPIEGAZIONE: Divertimenti e piaceri senza limiti possono portare a tristi
conseguenze per la salute, e nel Commento si accenna al fatto che non bisogna dare
la colpa ad altri, o al destino: la colpa è solo nostra!

ESAGRAMMA 61 – LA VERACITA’ INTRINSECA ****************


****************
******* *******
******* *******
****************
****************
SENTENZA
Veracità intrinseca: porci e pesci. Salute!
Propizio è attraversare la grande acqua
Propizia è perseveranza

IMMAGINE
Al di sopra del lago è il vento:
L’immagine della veracità intrinseca
Così il nobile discute le faccende penali
per sospendere esecuzioni capitali.

SPIEGAZIONE: Nel Commento è detto che “vento sul lago” indica la


“manifestazione visibile degli effetti dell’invisibile”; è inoltre presente il concetto di
covata, di uovo: il tutto ricorda qualcosa di invisibile (per esempio un virus) che deve
moltiplicarsi tramite riproduzione (covata), veicolato dal vento esterno e che colpisce
il lago (ricordiamo che il lago appartiene alla Loggia del Metallo, quindi apparato
respiratorio). La “forza del luminoso” (qui inteso come fuoco esterno, ossia il virus)
“arriva dall’esterno, ma deve trovare un germe di vita all’interno”: qui è ben espresso
il concetto che il virus non può sopravvivere da solo, ma ha bisogno di parassitare
l’organismo colpito, e che si tratti di un virus di tipo influenzale è confermato dal
fatto che nel Commento alla Sentenza il termine “influenza” è presente ben quattro
volte. Il virus deve trovare la via giusta per “ottenere accesso all’interno” attraverso
“la porta aperta”, quindi ci devono essere le condizioni adatte (in senso climatico, ma
anche per quanto riguarda le difese dell’ospite) perché il virus possa attecchire.
Inoltre “la forza…deve raggiungere un alto grado prima che la sua influenza si
estenda…”: ciò indica che la virulenza deve essere adeguata all’ospite, altrimenti il
virus non riesce a colpire l’ospite, che sul piano simbolico è paragonabile ai porci e ai
pesci, animali notoriamente sani e forti, “ben poco spirituali e quindi quelli che si
lasciano difficilmente influenzare”, recita il Commento.

LINEA MOBILE: 3 – Egli trova un compagno; ora batte ****************


il tamburo, ora cessa. Ora singhiozza, ****************
ora canta. ******* *******
****************
****************
****************

SPIEGAZIONE: Il Commento è qui molto chiaro: “la sorgente della forza non sta nel
proprio io ma nel rapporto con altre persone”: vuol dire che la forza della patologia è
insita nel rapporto con altri, quindi nel contagio, e infatti le forme influenzali sono
oltremodo contagiose.

ESAGRAMMA 62 – LA PREPONDERANZA DEL PICCOLO


******* *******
******* *******
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****************
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SENTENZA
La preponderanza del piccolo. Riuscita.
Propizia è perseveranza.
Si facciano pure cose piccine, non si possono
fare cose grandi.
L’uccello reca in volo il messaggio:
non è bene aspirare verso l’alto,
è bene rimanere in basso.
Gran salute.

IMMAGINE
Sul monte è il tuono:
L’immagine della preponderanza del piccolo.
Così il nobile nel comportamento
pone la preponderanza sull’ossequio.
In avvenimenti luttuosi pone la preponderanza sul cordoglio
Nelle sue spese pone la preponderanza sulla parsimonia

SPIEGAZIONE: Come si vede dalla struttura dell’esagramma, le linee deboli


inglobano le linee intere forti, quindi il debole occupa un posto decisivo, e di
conseguenza deve essere molto cauto. E l’uccello non deve aspirare verso l’alto, ma è
bene che resti in basso.

LINEA MOBILE: 3 – Se non si procede con straordinaria ******* *******


cautela, viene certamente qualcuno ******* *******
da dietro e ci colpisce. Sciagura. ****************
******* *******
******* *******
******* *******

SPIEGAZIONE: Certe volte ci sono “delle personalità dritte e forti che non si
cautelano”, ma il pericolo non è inevitabile: basta guardare anche alle piccole cose.
Possiamo pensare che si tratti di una cosa molto banale, come il profilattico per
prevenire le malattie veneree, compresa l’AIDS. Ed è evidente cosa si intenda per
“personalità dritta e forte”… D’altro canto, anche il virus è piccolo ma diventa
preponderante: e spesso colpisce da dietro… infatti è un retrovirus…

ESAGRAMMA 63 – DOPO IL COMPIMENTO ******* *******


****************
******* *******
****************
******* *******
****************
SENTENZA
Riuscita nel piccolo. Propizia è perseveranza.
In principio salute, alla fine scompiglio.

IMMAGINE
L’acqua al di sopra del fuoco:
L’immagine dello stato dopo il compimento.
Così il nobile pondera la disgrazia e se ne
premunisce a tempo

SPIEGAZIONE: L’acqua è sotto, il fuoco sopra, quindi l’ordine è perfetto: ma se


tutto è in ordine, ogni variazione non può che portare scompiglio, e l’acqua sopra il
fuoco potrebbe spegnerlo, o il fuoco sotto l’acqua potrebbe farla evaporare, mentre ci
dovrebbe essere armonia tra i due elementi. Qui siamo nel campo di una concezione
molto elevata della filosofia della scienza medica: lo yin e lo yang devono essere in
armonia tra loro, e la prevalenza di uno sull’altro porterebbe solo scompiglio, quindi
patologia. Non dimentichiamo che gli ultimi due esagrammi del Libro ci conducono
ai confini della comprensione umana, dove più elevata è la visione olistica: non
siamo pertanto più di fronte a patologie distinguibili nei dettagli, ma dobbiamo capire
i grandi movimenti delle energie.

LINEA MOBILE: 6 – Egli finisce in acqua col capo. ****************


Pericolo. ****************
******* *******
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******* *******
****************
SPIEGAZIONE: Sia questa linea mobile che la sesta dell’esagramma che segue (il
Numero 64) accennano al capo, come a far intendere che la testa consente la
comprensione globale. Qui si accenna al capo che finisce nell’acqua, mentre la
successiva (vedi esagramma seguente) accenna al capo che si bagna di vino. E’
chiaro che qui l’immagine che viene in mente può essere, semplicisticamente, quella
dell’annegamento, ma se si legge il Commento ci si accorge che l’errore più grave
che si può commettere è quello di “voltarsi a guardare indietro il pericolo appena
superato”: si intende pertanto di fare tesoro di esperienze negative superate, evitando
di compiere gli stessi errori del passato: in altre parole, è un’esortazione a crescere e
maturare.

ESAGRAMMA 64 – PRIMA DEL COMPIMENTO *****************


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SENTENZA
Prima del compimento: riuscita
Ma se la piccola volpe,
quando ha quasi compiuto il trapasso,
finisce in acqua con la coda,
allora non vi è nulla che sia propizio

IMMAGINE
Il fuoco è al di sopra dell’acqua:
L’immagine dello stato prima del compimento
Così il nobile è prudente nel distinguere le cose,
onde ciascuna vada al suo posto

SPIEGAZIONE: Anche questo esagramma è molto globalizzante: l’acqua è ora sotto


il fuoco, per cui si deve riportare l’ordine, e per ordine si intende uno stato equilibrato
in cui l’acqua è sopra al fuoco. “Indagare sulle forze in gioco e far agire la forza nel
punto giusto dà successo” indica che è necessario colpire con precisione millimetrica
la radice del male, andando alla radice del problema, ma per poter fare ciò “è
necessario che si possegga il punto di vista giusto”, ossia è necessario che la diagnosi
sia circostanziata e corretta.

LINEA MOBILE: 6 – In vera fiducia si beve vino. ******* *******


Nessuna macchia. Ma se ci si ******* *******
bagna il capo, lo si perde in verità. ***************
******* *******
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******* *******
SPIEGAZIONE: Anche in questo caso ci può essere una lettura più semplicistica, del
tipo che il vino in eccesso fa male, e che porta “a perdere il capo”, ossia a perdere il
senno. Una lettura più elevata, che tiene conto anche del Commento, ci parla del
“tempo novello in arrivo”, che ovviamente è un richiamo alla Loggia del Legno, per
cui si può ipotizzare che non si sta attenti nell’uso del vino (e, più in generale,
dell’alimentazione), si può aver bisogno di curare appunto il Legno (pensiamo ad
esempio a una colecistectomia).
Ma qui è chiaro che siamo alla fine del Libro, per cui è sottinteso il concetto che a
un vecchio ordine se ne sta per sostituire uno nuovo, per cui non dobbiamo essere
“volpi ingenue”, non dobbiamo farci alterare da visioni false della realtà come
ubriachi che hanno visioni doppie, bensì dobbiamo sostituire all’ordine vecchio una
nuova concezione della realtà, pronti all’evoluzione del sapere, pronti a dire a noi
stessi: Abbandoniamo le vecchie certezze, e inseguiamo le nuove Verità.

OSSERVAZIONE

A questo punto si nota qualcosa di curioso: se consideriamo tutti gli esagrammi


finora esaminati con le rispettive linee mobili, notiamo che il prodotto nel numero
dell’esagramma per la linea mobile è sempre un multiplo di 3.
E’ pertanto necessario andare a valutare cosa rappresenti il 3 nella numerologia
taoista, per tentare una spiegazione a quanto osservato.
I seguenti tre esagrammi, invece, pur riportando nel testo termini che si riferiscono
alla sofferenza, non sono multipli di 3: in due di essi il termine della Linea Mobile
che ci riporta alla sofferenza è “malattia”, mentre nel terzo è “sangue”, e questo non
ci aiuta nell’interpretazione. Nel primo di essi si parla di “vita o di morte”, nel
secondo di “malattia cronica che però non porta a morte”, e nel terzo di “malattia che
non abbisogna di farmaci”: notiamo quindi una benignità crescente. In tutti e tre i casi
il consiglio terapeutico che sembra di leggere tra le righe è la non-azione, come si
vedrà nell’analisi dei tre esempi, quindi una sorta di esortazione a lasciare che il
tempo agisca in veste di medico. Può darsi che si tratti di un semplice caso, ma può
essere anche che sia un salutare ceffone al desiderio, seppur lodevole, di intervenire
sempre e comunque in modo “attivo”, ricordandoci l’importanza del principio della
“non-azione” (wuwei) del tao.
Da notare che comunque gli esagrammi in questione sono comunque in numero di
3, e che se stavolta il prodotto tra numero dell’esagramma e la Linea Mobile non è
multiplo di 3, tuttavia è la somma di esagramma e Linea Mobile che dà nuovamente 3
o suoi multipli (esagramma 5 con Linea Mobile 4 = 9; esagramma 16 con Linea
Mobile 5= 21; esagramma 25 con Linea Mobile 5 = 30): numerologicamente
parlando, pertanto, sicuramente questo è un messaggio. Sembra quasi che il Libro ci
dica: prima avete valutato un prodotto, ossia avete effettuato un’analisi minuziosa,
ora tirate le somme!….
Analizziamo i tre esagrammi di cui sopra.
I TRE ESAGRAMMI “RIBELLI”

ESAGRAMMA 5 – L’ATTESA ******* *******


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SENTENZA
L’attesa
Se sei verace hai luce e riuscita
Perseveranza reca salute
Propizio è attraversare la grande acqua

IMMAGINE
Nubi salgono nel cielo:
L’immagine dell’attesa
Così il nobile mangia e beve
ed è lieto e fidente

SPIEGAZIONE: Vi è il concetto, ben espresso nei Commenti, delle nubi che salgono
al cielo ma che ancora non danno pioggia, per cui non si può far altro che attendere: il
forte davanti al pericolo sa aspettare, mentre il debole si agita e non ha pazienza. Qui
non siamo di fronte a una patologia o a un disturbo specifico, bensì a un
atteggiamento strategico nei confronti di una malattia in generale.

LINEA MOBILE: 4 – Attendere nel sangue ******* *******


Fuori da questa buca! ****************
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SPIEGAZIONE: Vi è un gran pericolo, qui è questione di vita o di morte: lo


spargimento di sangue indica distruzione assoluta. Non si va né avanti né indietro:
l’unica cosa da fare è resistere e subire la propria sorte: la calma che perlomeno non
peggiora il danno col voler agire è l’unico mezzo per non essere tagliati fuori nella
buca. E’ chiaro qui il concetto di evitare l’azione, come nel caso precedente: qui però
sembra che l’azione da evitare sia un intervento che può “spargere sangue”, quindi
anche ad esempio un intervento chirurgico che rischi di far anemizzare il paziente. La
“buca” potrebbe essere una cavità, come la cavità peritoneale, il Douglas o altre
cavità dove potrebbe raccogliersi sangue, ma l’indicazione è precisa: non agire, pena
lo spargimento di sangue, e la morte conseguente.

ESAGRAMMA 16 – IL FERVORE ******* *******


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******* *******
SENTENZA
Il fervore. Propizio è
costituire aiutanti e far marciare eserciti

IMMAGINE
Il tuono erompe sonoro dalla terra:
L’immagine del fervore
Così gli antichi re facevano della musica
per onorare i meriti.
E la presentavano magnifica offerta al dio supremo
evocando la presenza dei loro avi

SPIEGAZIONE: Sia nel Testo che nei Commenti si ritrova con insistenza il concetto
del ritmo, dell’armonia e del seguire la via della minore resistenza che scioglie la
tensione dei cuori, restituendo loro “il fervore che si manifesta in canti e ritmici
movimenti del corpo”. Sembra proprio una situazione in cui il cuore ritrova la propria
armonia di movimento grazie a qualcosa che, come afferma il Commento alla
Sentenza, “rinfresca la natura e fa sciogliere una lunga tensione”. Se uniamo il
concetto di cuore, di ritmo regolare, di rinfrescamento e di tensione (pressione) che si
scioglie, appare molto probabile che si tratti di una forma di ipertensione ben curata,
e il continuo insistere sul ritmo regolare fa pensare all’uso di farmaci regolarizzanti il
ritmo ma contemporaneamente la pressione, come ad esempio i beta-bloccanti.

LINEA MOBILE: 5 – Costantemente malato ******* *******


eppur non muore mai. ***************
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SPIEGAZIONE: Il Commento è qui trasparente: “l’entusiasmo ispirato è soffocato.


Ci si trova sotto una pressione duratura che non lascia respirare liberamente. Ma
questa pressione ha talvolta anche il suo lato buono. Essa preserva dallo spendere le
proprie forze in vano entusiasmo. Così la prolungata pressione può proprio servire
per rimanere in vita”. E’ immediata l’analogia con la descrizione della fisiopatologia
dell’ipertrofia ventricolare sinistra conseguente all’ipertensione.

ESAGRAMMA 25 – L’INNOCENZA, L’INASPETTATO *****************


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SENTENZA
L’innocenza. Sublime riuscita
Propizia è perseveranza
Se qualcuno non è retto egli ha disgrazia
E non è propizio imprendere una cosa qualsiasi

IMMAGINE
Sotto il cielo passa il tuono:
Tutte le cose acquistano lo stato naturale dell’innocenza.
Così gli antichi re curavano e alimentavano
ricchi di virtù e in armonia col tempo, tutti gli esseri

SPIEGAZIONE: Si parla qui di un moto che sta sotto il cielo e segue la legge del
cielo, e chi è retto (chi segue la legge) non avrà problemi; però si accenna anche a
qualcosa di inatteso, involontario e di cui non si ha colpa, perché altri non sono retti,
e creano disgrazia: in più, se si considerano anche i concetti di moto e di tuono (ossia
rombo), ne scaturisce facilmente l’idea di un incidente stradale legato alla colpa di
qualcuno che non ha rispettato la legge del cielo (il codice della strada), con le
inevitabili lesioni che ne conseguono.

LINEA MOBILE: 5 – In malattia senza colpa ****************


non adoperare farmaci: ******* *******
guarirà ben da sola. ****************
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SPIEGAZIONE: Quando un male ci colpisce dall’esterno, ma è in contrasto con la


natura di chi è colpito, andrà a posto da solo senza che ci siano conseguenze e senza
bisogno di cure. E’ il concetto di “locus minoris resistentiae”, secondo il quale una
noxa esterna tende a colpire il settore meno difeso dell’organismo, e in questo caso è
importante intervenire con le cure, mentre quando è colpito un settore forte, la
guarigione avviene spontaneamente senza bisogno di intervenire in alcun modo.
NUMEROLOGIA

Da quanto esposto finora, si è visto che il numero 3 ritorna in modo insistente, e


quindi è opportuno studiare il significato dei numeri nella filosofia taoista.

In agopuntura i numeri più utilizzati sono i due, yin-yang, i tre simboli del
Cielo-Terra-Uomo, con la dialettica di shao, tai, jue, che sboccano sui sei livelli
energetici.
Il QUATTRO, che caratterizza i quattro stati, determina il quadro che, provvisto di
un centro, dà il cinque.
Il CINQUE è alla base della teoria di Wu xing, cinque Movimenti, che domina
l’insieme del ragionamento.
Il SEI descrive i tre yin-yang. Così, in agopuntura sono utilizzati soprattutto i numeri
da uno a cinque, con i loro rispettivi simboli.
Nell’I-King, i numeri utilizzati sono quelli al di là del cinque: il sei, il sette, l’otto e il
nove. La caratteristica pari o dispari è qui molto importante.
I numeri pari sono divisibili per due e risultano due metà identiche. I numeri dispari,
divisi per due, danno due metà identiche più l’unità. La presenza dell’unità li
attribuisce al dominio del cielo, dell’impulsività. Numeri pari sono del dominio della
terra, del molteplice.
Il SEI descrive un complesso, una totalità nell’I-King. Esso è l’espansione del quadro
per quattro tra i due limiti iniziali del cielo e della terra. E’ lo spazio di vita che è
determinato dal movimento dei soffi che circolano perennemente. Il quadro per
quattro, lo zenith e il nadir, formano i limiti di questo spazio.
C.G. Jung ha detto che i numeri sono:
“un archetipo di ordine che sta per diventare cosciente.”
Quest’ordine che si manifesta è particolarmente visibile nel numero 6. Questo è il
solo la cui somma dei componenti, numeri primi, è uguale al loro prodotto,
1+2+3=1x2x3
E’ solo lui la ricongiunzione ed il prodotto dei tre primi fondamentali archetipi,
l’unità, la dualità, la triade.
E’ il numero di linee in un esagramma mediante l’applicazione dello yin-yang alle tre
vie della triade.

Ala 6, parte 10:


“Lo Yi mentre si svela
E’ vasto e grande, interamente completo
Egli possiede il Tao del cielo
Egli possiede il Tao dell’uomo
Egli possiede il Tao della terra
Egli riunisce queste tre qualità operose e le doppia
Così ciò fa sei
Sei e niente altro
E’ il Tao delle tre qualità operose”. (SAN TSAI)

Ala 8, parte 2:
“Un tempo, quando gli uomini santi costituirono lo Yi
Essi si presero cura di seguire il flusso del naturale
E del Principe del mandato celeste.
In questo modo,
Essi hanno determinato il Tao del cielo
L’hanno chiamato coppia yin-yang.
Essi hanno determinato il Tao della terra
L’hanno chiamata coppia solido-tenero.
Essi hanno determinato il Tao dell’uomo
L’hanno chiamato coppia benevolenza-rettitudine.
Essi hanno unito queste tre qualità naturali e le hanno raddoppiate
In questo,
Nello Yi sei linee e così l’esagramma è completo.
Essi hanno distinto lo yin, hanno distinto lo yang,
Essi hanno utilizzato alternativamente il solido e il tenero
In questo,
nello Yi, sei posizioni e così l’ordine è terminato”.

Il sei è qui dunque 3 volte 2 per scissione del 3 che dà 6.


Questo è fondamentale nell’analisi della struttura di un esagramma. In effetti, il
numero pari 6 è divisibile in due parti uguali e questo rivela l’assenza di centro reale
in un esagramma. Esso non è che virtuale e, a parte girare in torno a questo centro
virtuale, non c’è’ possibilità d’animazione interna.
Mentre se si considerano le due parti in quanto sorgente del Tutto, in due aspetti
distinti, come lascia scorrere il tre diviso in due per fare sei, allora si mette in chiaro
in ogni parte un centro reale, esistente.
Si agisce dalla seconda e dalla quinta linea di ogni esagramma. Noi abbiamo due
centri e l’insieme si anima, a immagine di un carosello ellittico.
Il dinamismo del vivente è qui all’opera, e permette lo scambio dei soffi tra i diversi
livelli della struttura.
Si conosce l’importanza di queste due linee nell’uso dello Yi.
La quinta è l’imperatore, colui che è, l’esistente, mentre la seconda è il funzionario,
l’esecutore. Questi sono i due grandi esecutori in un esagramma, l’uno all’interno, il
secondo, l’altro all’esterno, il quinto.
Non ci possiamo quindi trovare in un esagramma al centro della situazione. Nella
migliore delle ipotesi si può essere in contatto del centro dell’esteriorità della
situazione o meglio in contatto dell’interiorità di questa stessa situazione.
Questo permettere di apprendere l’aspetto intrinseco e l’aspetto estrinseco
dell’esagramma ma senza mai raggiungere la sua reale natura. Come in agopuntura,
non si può scoprire, mediante i sintomi, che un riflesso della reale personalità del
paziente, senza mai avere accesso al mistero della sua natura.
Come in agopuntura, non si può scoprire , mediante i sintomi, che un riflesso della
reale personalità del paziente, senza mai avere accesso al mistero della sua natura.

Con il SETTE, assistiamo all’effetto della triade nel quadro per quattro. Siamo nel
dominio dell’iniziativa, dello slancio creativo del cielo che dà impulso e induce.
Il carattere yang dei numeri dispari si fa sentire, qui, nettamente.
I numeri dispari sono yang, poiché divisi in due parti uguali, essi rivelano l’Uno,
l’unità che la centra e che dona loro le loro potenzialità creatrici.
Con il sei diviso in due, il centro non è materializzato. Non è reale, soltanto virtuale.
Mentre con il sette, diviso in due si fa apparire l’unità. L’unità che lo centra diventa il
riferimento per le due parti, che sono in quel momento animate.
Il sette è anche il due che agisce nel cinque, il Cielo-Terra all’opera nel vivente. Per
questo Padre Claude Larre dice del sette: “Esso è la luminosità e la vitalità dei soffi
del Cielo sulla Terra.”

L’OTTO è il corrispondente del sette sulla terra. In quanto numero pari, e dunque
senza centro reale e animatore, esso è del dominio dello Yin, della distribuzione,
della classificazione. L’otto distribuisce e riunisce. Esso è il sei, spazio di espansione
dei soffi, che è declinato per due, lo yin e lo yang.
Padre Claude Larre dice di esso: “Che esso è il radicamento terrestre dello slancio
vitale, è la distribuzione terrestre della vitalità del Cielo-Terra.

Con il NOVE si termina il ciclo fondamentale. Esso è la ricapitolazione di tutti gli


stati per i quali è passato l’Uno. E’ la compiutezza di tutte le tappe precedenti.
Numero dispari, esso è in grado di continuare il ciclo senza fine e di far passare l’Uno
ad un altro livello, meno fondamentale, che inizia con il dieci.
Il nove è tre volte tre. E’ la somma dei lavori delle tre entità operose. Esso è lo yang
in tutti i suoi stati.
L’imperatore si nominava dicendo: “Io, il nove in quinta posizione.”
Come dice Alice Fano: “La sede alla sommità prima del dieci che rivela la totalità
degli esistenti.” Questo autore ha presentato un’idea molto acuta della concordanza
dei numeri, nella sua opera, Les Neuf Figures de base de la pensé chinoise.
Essa mostra che i numeri evolvono da uno a cinque e poi il ciclo si capovolge. I
numeri sei, sette, otto, nove non fanno che riprendere in un movimento inverso il
ciclo da 1 a 4.
Questa presentazione, al di là del suo aspetto così elegante, evoca il capitolo 40 del
Tao te King:
“ Il tornare
E’ il movimento della Via
Debolezza è quel che adopra”.
Il capitolo 40 è quello del ritorno nel Tao te King, poiché quest’opera ne contiene 81.
E’ là che ci viene espressa la quinta essenza del movimento del Tao, cioè di fare
ritorno, di ritornare alla sua origine, allo TZU JAN, alla spontaneità.
Questo concetto di capovolgimento e di ritorno al cinque, con il sei che riprende il
quattro, il sette che riprende il tre, l’otto che riprende il due ed il nove che finisce
riprendendo l’Uno, sembra completamente in accordo con il movimento vitale, che è
sotteso dal Tao e che si sviluppa in lui.
Così, i numeri utilizzati nell’I-King, sei, sette, otto, nove rappresentano nel calcolo di
un esagramma i quattro stati possibili dello yin e yang.
Lo yin stabile è otto, lo yang stabile è sette, lo yin instabile è sei e lo yang instabile è
nove.
Questi numeri sono quelli che si localizzano dopo il capovolgimento del cinque. Essi
sono “ numeri del ritorno”. Come se riflessi dei quattro primi, essi servissero a
mostrare all’utente dello Yi, il cammino del ritorno.
Questo ritorno si effettua dal molteplice verso l’unità. Mediante il loro uso nello Yi,
questi numeri appaiono come i limiti della via per ritornare alla sua spontaneità.
Questi numeri sono le traccia che lascia lo shen delle bacchette quando si manifesta.
“Un tempo quando gli uomini santi costituirono lo Yi
Essi furono ingegnosamente assistiti dalla chiaroveggenza dello Spirito
E così, essi suscitarono l’impiego dell’achillea.
Tre per il cielo, due per la terra
E così, essi fecero affidamento sui numeri.
Essi considerarono i cambiamenti dello yin-yang
E così, stabilirono gli esagrammi…” (Ala 8 parte 1)

Ricapitolando, l’ Uno è il Tao, l’indifferenziato, il Due lo Yin-Yang duale, il Tre è la


dinamizzazione di Yin e Yang, e queste prime tre sono le forze fondamentali
informazionali che rendono possibile la realizzazione pratica del Tutto-che-vive.
Si passa poi alle Forze strutturanti, col Quattro, che simboleggia l’alternanza delle
stagioni e delle energie che rende possibile il fiorire della vita sul piano realizzativo;
il Cinque è la realizzazione delle suddette energie che trovano nella Quinta Stagione
(la Terra) il loro perno centrale, ossia il volano d’inerzia; il Sei struttura il Cinque
secondo le energie cosmiche, strati e livelli energetici, circolazione nictoemerale; il
Sette aggiunge all’organismo vivente tutta la reattività emotivo-sensitiva delle
cosiddette Passioni; l’Otto rappresenta la strutturazione globalizzante che rende
l’organismo un “òlos”, ossia un Tutto-che-vive, mediante l’azione degli otto
meridiani curiosi che, oltre a legarci all’ancestraità, rendono possibile la trasmissione
della nostra identità alla discendenza. Ma l’Otto rappresenta anche la Conoscenza
olistica, in quanto espressione degli Pa Kua, gli Otto Trigrammi. Infine, il Nove è il
ritorno all’Uno, e il ciclo ricomincia.
Sembra quindi che il Tre rappresenti da un lato il rapporto con le Forze primigenie
che rende possibile il ricircolo di Yin e Yang in modo che diventino creatori di vita, e
dall’altro il rapporto con le successive Forze strutturanti e realizzative che diventano
creatrici di vitalità biologica. Dunque, se la vita viene vista come cerniera tra
creazione e strutturazione, ne consegue che anche il dolore, la sofferenza e la
malattia, in ultima analisi, si trovano situati in questo punto simbolico: in altre parole,
vita e sofferenza sono due facce della medesima medaglia.

BIBLIOGRAFIA

1. I KING (Trad. a cura di B Veneziani e AG Ferrara). Astrolabio ed., Roma, 1950.


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Acup, 2000, 104 :10
3. Da Liu: I-King e la numerologia. Astrolabio ed., Roma,
4. Lama Anagarika Govinda: La struttura interna dell'I King. Astrolabio ed., Roma
5. Kespy Jean Marc: L'esoterismo dell'agopuntura. So-Wen ed., Milano
6. Boschi Giulia: Medicina Cinese: La radice e i fiori. Erga ed., Genova
7. AMSA: Numerologia. Riv Ital Agop, 2001, 100: 49
8. Lomuscio Alberto: I King e MTC. Riv Ital Agop, 2000,99:123
9. Menichelli Franco: Agopuntura. Il codice dei punti. C.I.S.U. ed., Roma
10. Mussat Maurice: Energetica fisiologica dell'agopuntura. C.I.S.U. ed., Roma
11. Mussat Maurice: Energetica dei sistemi viventi. Marrapese ed., Roma

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