Sei sulla pagina 1di 9

PARA-TAN

Ho deciso, sì ora ho deciso.


Per un po’ ho avuto l’intenzione di dedicare la mia prossima opera bibliografica al grande Cartesio,
seguendo il sapiente consiglio di un mio “famoso” amico, ma poi, ho cambiato idea.
Come al solito è stato l’amore che mi condotto sulla nuova strada. Un tipo di amore che tutto
sconvolge, tutto coinvolge e tutto sbaraglia, specialmente quando è fatto dal desiderio sempre
presente, di capire, carpire ed intuire il maggior numero di informazioni appartenenti ad un sapere,
che definirei terrestre con grande fatica.
Quindi, così come ormai sto facendo da mesi, ho esplorato un nuovo esempio orientale di
quell’Ottava che da anni rincorro senza sosta, fra mille dubbi ed una sola certezza.
Nella ricerca mi sono imbattuto nel Para-Tan, che un’esperta operatrice, rispondendo alla mia ovvia
domanda, così ha descritto:

“Caro Michele il Para-Tan è una disciplina millenaria indiana, la quale, grazie all’emissione di
Mantra ben precisi sul corpo umano, in punti altrettanto precisi, è in grado di sciogliere ogni nodo
fisico- emozionale. In questo modo il Prana potrà scorrere nuovamente nei Nadi ed i Chakra
avranno tutta l’energia necessaria affinché sia possibile equilibrare mente, corpo e spirito.
Il risultato sarà un ritrovato equilibrio psicofisico e l’eliminazione di quelle tossine spesso emotive,
vere responsabili di disturbi come stress, insonnia, stanchezza fisica ecc. ecc. Insomma, un modo
“sonico” per curarsi, allinearsi con il divino ed evitare in ultima analisi ….le malattie.”

Non male mi sono detto, quindi, incuriosito, ho chiesto a Federica, la mia interlocutrice:

”Ma, materialmente, tutto ciò come viene fatto?”


“Molto semplicemente: la persona che usufruisce del trattamento di Para-Tan Sound Healing,
supina e vestita con abiti in fibre naturali, viene fatta distendere al centro di un cerchio umano. A
questo punto, utilizzando la geometria sacra dello SHRI-CHAKRA, il maestro sovrappone,
idealmente, i triangoli del suddetto simbolo vedico sul corpo della persona posta al centro del
cerchio e nei 3 angoli di ogni triangolo, compreso il suo centro, emette 9 mantra ben precisi,
accompagnato dai presenti. In questo modo vengono stimolate le Nadi, la circolazione Pranica e
sciolti nodi esistenziali.
“Ma allora, Federica, il Maestro emette 36 volte un Mantra, ogni qualvolta opera tramite i
triangoli dello Shri Chakra”
“Esatto”
“E quante volte lo fa? “
“Dipende. Per un trattamento, diciamo di riequilibrio e “pulizia” generale, si praticano i mantra
su 6 triangoli che lavorano sui primi 6 chakra”
“Ma coloro che si sottopongono a questo trattamento ti chiedono, o si chiedono, perché tutto ciò
avviene in questo modo?”
“No, e perché dovrebbero. Funziona, e tanto gli basta“
“E se invece in occidente potessimo spiegare ”razionalmente“ perché un’applicazione millenaria
indiana come il Para-Tan funziona, non sarebbe bellissimo? Potremmo finalmente sdoganare a
livello non solo medico, anche questa applicazione del sapere indiano, “ufficialmente“ confinato,
insieme a tutto il sapere orientale, all’interno di un insopportabile e stupido atteggiamento di
altezzosità conoscitiva”
“Anche se il mio Maestro, nell’applicazione del suo sapere, non cerca il numero, ma la qualità, sì,
potrebbe essere interessante dare spiegazioni “logiche-razionali” a come funziona …...

1
“Allora, come ho fatto per altre ”arti“ orientali applicherò al “tuo” sapere, il mio e penso proprio
che quel ponte fra Occidente ed Oriente, che ormai da mesi sto costruendo grazie all’OTTAVA,
potrà aggiungere una nuova campata.”
“Un’ultima cosa, dove posso trovare il simbolo su cui si basa il lavoro del Para-Tan Sound
Healing, lo SHRI CHAKRA?“
“Michele,vai sul sito dell’associazione e potrai vederlo”.

Anatomia Vedica

Per noi occidentali, la mole di lavoro da mettere in campo, a livello conoscitivo, per capire
formalmente il “perché“ del funzionamento di una simile disciplina, vi assicuro che è enorme,
ragione per cui capisco perché sia meglio accontentarsi del fatto che “funzioni”.
Ma sono abituato ad affrontare cause definite …..impossibili, quindi, credo sia il caso incominciare
proprio dall’anatomia vedica sulla quale agisce il Para-Tan.

E’ curioso, io, che nel mio libretto di esami ho tralasciato solo quello di Anatomia, oggi mi occupo
di codificare quella orientale!
Ancora più curioso è il fatto che a tale codifica ci sono arrivato attraverso un semplice, ancorché
bellissimo rosone del centro-sud Italia.

Divago come mio solito, soprattutto anticipo ciò che non devo e posticipo ciò che dovrei, quindi,
tornando a noi, partiamo con la prima domanda: Sostanzialmente, com’è fatto l’uomo Vedico?

Ebbene in questo caso specifico, ci troviamo di fronte ad un


essere costituito da ben 72000 Nadi (o canali energetici),
nelle quali scorre l’energia vitale nelle sue 5 forme - Prana,
Apana, Samana, Udana e Vyana - (vi è anche un’interpre-
tazione prettamente yogica che parla di sole 4 energie), che
prediligono nel loro scorrimento, 3 Nadi principali, chiama-
ti: Ida, Pingala e Sushumna.
Mi verrebbe da dire che potrei risparmiare una miriade di
parole se solo osservassimo con attenzione con che forma
vengono raffigurati nell’immagine che segue, ma sarebbe
ingiusto nei confronti di chi legge (Fig. 1). Quindi, proseguo
Fig. 1 – dicendo che i 3 Nadi principali confluiscono nei 7 Chakra,

in grado di comportarsi come veri e propri vortici energetici, correlati soprattutto alla crescita
spirituale dell’essere umano, oltre che al suo benessere psico-fisico.
Ebbene, in occidente, tutto ciò è “invisibile”, quindi non esiste.
Allora, sorge spontaneo chiedersi, seriamente, come e perché i Veda sostengono il contrario?

Per rispondere a questa domanda, essendo io un simbolista e conoscendo il valore ed il potere del
numero, inizierei, codificando il simbolo principe del Para-Tan.

Shri- Chakra

L’immagine dello Shri Chakra (Fig. 2) è una sintesi simbolica della macro come della micro
creazione universale, quindi rappresenta, sia il micro-cosmo, l’essere umano, che il
macro-
2
cosmo, l’universo.
Per capire quanto questo sia vero, penso sia utile usare il
“numero“, che, come Giordano Bruno affermava, è:

“Limpido Principio Fisico, Metafisico, Razionale”.

Allora usiamo questo numero.

Dall’immagine si può notare un Quadrato caratterizzato da 4


riferimenti (dette “porte”) posti sull’asse Nord-Sud ed Est–Ovest.
Ad essi vanno aggiunti 4 angoli ben precisi, a loro volta posti
nelle direzioni intermedie. Fig. 2 - Shri chakra

Segue un Cerchio suddiviso in 6 parti, contenenti (spingendosi verso l’interno), 16 e poi 8 petali di
fiore di loto.
Nel cuore del cerchio si intersecano 9 triangoli, che sono formati da un totale di 43 triangoli. Nel
cuore di tutto ciò appare un semplice, potentissimo puntino, detto Bindu, che a quanto ho letto, è
matrice di tutto ciò che il simbolo contiene.
Per rendere la cosa più razionale, direi che siamo di fronte ad 8 triangoli intrecciati ed uno singolo.
Permettetemi però una piccola magia.
Vorrei trasformare quegli 8 triangoli nei rispettivi 24 lati, per potervi portare nel mio mondo, un
mondo dove un OTTO, un SEDICI ed un VENTIQUATTRO uniti da un TRIANGOLO
EQUILATERO possono diventare…….. tutto, anche Para-Tan.

La Matrice di Tutte le Anatomie

Ho lavorato per alcuni anni con Dario, il quale, quando la folla era tale e tanta da non poterla
soddisfare, caratterizzava quei momenti con un’esclamazione costante:
“Oh Dio me, gli svenimentiii!!!”
Ecco, in questo caso, dovrei utilizzare la stessa affermazione, perché ho descritto così tante volte il
percorso conoscitivo che mi ha portato alle TRE OTTAVE da averne a volte la repulsione.
Ma, giustamente, per chi ancora non sa, ed il popolo dei saperi orientali, sono sicuro non sa, non mi
resta che una cosa da fare, la seguente:

Lista Sumera dei Re


Bad-ti-bira cadde
Dopo la discesa della regalità dai cieli, E la regalità fu spostata a Larak.
La regalità fu a Eridu, A Larak, Ensipadzidanna regnò 28800 anni.
In Eridu Alulim divenne re, "Un" re ……. Egli regnò per 28800 anni.
Egli regnò per 28800 anni. Larak cadde
Alalgar regnò per 36000 anni. E la regalità fu spostata a Sippar.
"Due" re; A Sippar Enmeduranna divenne re
Essi regnarono per 64800 anni. E governò per 21000 anni
Poi Eridu cadde Poi Sippar cadde
E la regalità fu spostata a Bad-Tibira E la regalità fu spostata a Shuruppak.
Divenne re a Bad-Tibira Enmenluanna; Ubaratutu divenne re, egli governò per 18600 anni
Egli regnò per 43200 anni. "Un" re …….. egli governò per 18600 anni.
Enmengalanna regnò per 28800 anni.
Dumuzi il pastore regnò per 36000 anni. In "Cinque" città “Otto” re,
"Tre" re essi regnarono 108000 anni. essi regnarono per 241200 anni,

Poi il Diluvio “travolse tutto”.

3
Ciò che avete letto è la traduzione dei caratteri cuneiformi di un’iscrizione millenaria rinvenuta il
secolo scorso in Mesopotamia. Il Prisma (di Blundell) in pietra che la custodisce, oggi si trova ad
Oxford, presso l’Ashmolean Museum.
Spero che gli 8 immensi periodi regnanti vi abbiano colpito, poiché su di essi si discute da secoli
senza giungere ad una soluzione logica. Vorrei comunque spostare la vostra attenzione sulla somma
di quegli immensi periodi, poiché tutti vengono condensati in 5 città ben precise.
Ipotizziamo che la Lista riporti, come lo Shri Chakra, l’incredibile descrizione di un momento
creativo, nel quale gli OTTO periodi regnanti altro non sono che “frequenze” ben precise.
Se così fosse, davanti a cosa ci troveremmo?

In sintesi, direi: la narrazione piuttosto allegorica di un evento cimatico.

A questo punto penso che sia d’uopo accennare cosa è la Cimatica.

“Dicasi Cimatica quella scienza semi-ufficiale che da tempo studia come la materia sia in grado di
“disporsi” quando viene sottoposta a determinate frequenze sonore”.

E’ famoso l’esempio del professore ed inventore Richard


Buckminster Fuller, il quale, spesso, per dimostrare tale “potere”
ai suoi studenti, utilizzava un semplice palloncino immerso in una
vernice molto densa (Fig. 3).
La vernice, sottoposta a frequenze ben precise, evidenziava prima
dei puntini immediatamente uniti da linee, il tutto destinato a
diventare una composita struttura geometrica costituita da cerchi e
geometrie famose da millenni presso tutte le civiltà del mondo,
come: i 5 Solidi Platonici (Fig. 4).

Fig. 3 – Esperimento di R. Buckminster


Fuller

Fig. 4 – I 5 solidi platonici

Morale: gli anni dei RE mesopotamici potrebbero nascondere una situazione per la quale, qualcuno,
non si quando o come, sia stato capace di descrivere un momento - se mi permettete ”creante” - per
il quale, al primo posto evolutivo sembra potervi essere la geometria.
Ma il condizionale non è più d’obbligo quando, osservando i 5 solidi, è possibile evincere che sono
sostanzialmente composti, o componibili, da Triangoli Equilateri.

Adesso ritorniamo allo SHRI CHAKRA, e, probabilmente, il fatto che il suo cuore geometrico
dipenda esclusivamente da una matrice triangolare non sembrerà più una stranezza, ma qualcosa di
logico, se si ipotizza che non sia altro che la rappresentazione di un “momento” cimatico a carattere
dimensionale.
In questa logica, è possibile anche apprezzare e comprendere il motivo per cui il Para–Tan utilizza
proprio il suono per curare, armonizzando, attraverso i 5 tipi energia già descritti.

Ma se la simbologia triangolare permette determinate conclusioni, che cosa si può evincere dalla
sequenza numerica associata allo Shri Chakra?

Tanto per cominciare, credo non vi sia sfuggito che la somma degli 8 periodi regnanti della Lista
Sumera dei Re di cui sopra e lo Sri Chakra, condividano molto in ambito numerico.

4
Non penso però, che sia esattamente chiaro per tutti, che cosa si possa fare con essi, per cui passo ad
un reperto archeologico famoso in tutto il mondo, lo Zodiaco di Dendera, in grado di trasformare i
numeri in questione, in ……materia vivente (Fig. 5).

Lo Zodiaco Vivente

State osservando la visione cosmologica egizia corrispon-


dente alla nostra galassia, di 2000 anni fa.
Il reperto in questione oggi è custodito al Louvre di Parigi.

Da un primo esame si nota che la rappresentazione è formata


da: un “fuori” ed un dentro”.
Il “fuori” è caratterizzato da 12 Esseri enormi, suddivisi in
femminili e maschili, che attraverso 24 braccia, come tanti
atlanti, sostengono un “dentro”.
Ebbene, state esaminando l’interpretazione numerica dello
Shri Chakra, in versione nilotica, o ciò che la somma della
Fig. 5 – Lo Zodiaco di Dendera Lista è capace di diventare in Egitto.

Chiarisco meglio.

Non sono forse OTTO i petali dello SRI CHAKRA ai quali seguono SEDICI ripetizioni tutte riunite
a contenere 24 lati triangolari?
A Dendera, OTTO braccia femminili, alle quali si sommano le 16 maschili, sono le 24 basi
numeriche sulle quali poggia un “dentro”, costituito da 72 corpi celesti, costituiti da pianeti, stelle e
costellazioni.
Di conseguenza: i 12 esseri e le loro 24 braccia sono direttamente responsabili di una situazione
celeste numericamente ben precisa.

In altre parole, il fuori di Dendera va inteso come una somma pari a 36 unità (12+24),
“responsabile” delle 72 creature stellari poste all’interno del disco zodiacale.

A questo punto, cogliendo la similitudine esistente fra i 72 corpi e le 72000 Nadi, possiamo
comprendere il perché del ripetersi di 36 Mantra ai vertici ed al centro di un triangolo, sul corpo
umano, nella pratica del Para-Tan Sound Healing.
Semplicemente, il Para-Tan simula tale sintesi numerico-creativa, ben sapendo come e quanto sia
possibile fare, in questo universo e fuori dello stesso, attraverso i 2 riferimenti in questione.

Faccio alcuni esempi: esiste un fenomeno astronomicamente accettato, chiamato Precessione degli
Equinozi, secondo il quale l’asse terrestre si sposta in modo ellittico, di 1° grado dei 360 celesti
ogni 72 anni, per compiere un intero tragitto sferico pari a 25920 anni (Fig. 6).
Se sommiamo i numeri componenti un mese processionale di 2160 anni (2+1+6), possiamo, a
questo punto, comprendere perché il 9 è riferimento principe nel Para-Tan.
Inoltre, acquista un senso anche l’utilizzo dei 6 riferimenti triangolari (36x6), poiché,
numericamente, rappresentano un’era processionale.

Ma non è tutto. Multipli e frazioni del 72 possono essere facilmente trovati anche all’interno della
fisiologia umana, come si evince dallo specchietto seguente (Fig. 7).

5
Fig. 6 – La Precessione degli Equinozi Fig. 7 – Fisiologia umana legata alla Precessione

Si può quindi desumere che gli stessi numeri - che chiaramente solo numeri non sono -
rappresentino una codifica di un tipo di energia, anche sonora, che nessuno ci vieta di chiamare:
Prana.
E’ quindi il Prana il responsabile non solo della creazione della materia, ma anche del sistema
fisiologico della stessa.
Stiamo quindi discorrendo di un mondo esoterico senza nessun collegamento con il sapere
occidentale?
Direi di no, anzi, posso dimostralo proprio grazie ai 24 lati degli 8 triangoli posti all’interno dello
Shri Chakra.

Le Tre Ottave Vediche

Proseguendo nell’esame, sorge spontanea la domanda: “Qual’è il momento creante numericamente


più importante, in questo sistema, in parte visibile ed in parte invisibile?”

Semplicemente quello costituito dalle 24 braccia, ultima testimonianza di un momento sonico


destinato a diventare materia, fisiologia, ed ora posso dirlo, anima della stessa.
Ebbene i 24 lati dello Sri Chakra, come le 24 estremità egizie, ormai da tempo sono diventati fulcro,
per il sapere ufficiale, dell’unica speculazione in grado di teorizzare, matematicamente, la nascita
della materia.
Fu proprio un Bramino indiano, Srinivasa Aiyangar Ramanujan, che, nel secolo scorso, grazie al
suo immenso talento, equazionalmente teorizzò un’Ottuplice dimensionalità, responsabile di 24
Stringhe bosoniche, a loro volta matrici della materia nostrana.
La sua immensa genialità fu la vera responsabile della nascita della Teoria delle Stringhe e ritengo
quantomeno doveroso ricordare che essa ebbe origine dai suggerimenti “onirici” della Dea
“Namagiri”, terza moglie del Dio Shiva.

Riporto le sue ormai leggendarie equazioni modulari a dimostrazione delle mie asserzioni (Fig. 8).

Fig. 8 – Le equazioni modulari di Srinivasa Ramanujan

6
A questo punto, alla luce di quanto sopra, penso che sia possibile fondere un’informazione
numerica millenaria, come quella utilizzata dal Para-Tan, proprio con la scienza, cosa destinata a
diventare un primo gradino verso l’accettazione della sua base simbolica, nonché teorica.

In sintesi, tutto sarebbe più semplice per la scienza ed i “saperi del passato”, se si accettasse tutti
seriamente, che, l’umanità ebbe, un tempo, la straordinaria possibilità di utilizzare la codifica di una
piattaforma dimensionale, causa “geometrica” della nostra realtà.
Da essa derivò ogni applicazione conoscitiva orientale e occidentale.

Esempi?
Troppi, ne farò solo alcuni.

Sulla Terra, non abbiamo forse frazionato le nostre giornate in 8-12-24 ore?
E lo spazio sferico non è forse pari a 360°?
Ci siamo mai chiesti il perché?

Un edificio come Castel del Monte, capace di contenere 8 -16


stanze in un Ottagono, non potrebbe rappresentare un inno in pietra,
a quella codifica creante dalla paternità sconosciuta (Fig. 9)?

E ci siamo mai chiesti perché la geometria Euclidea, come quella


Pitagorica, era così legata al triangolo, o ai solidi sopra citati?
Se lo avessimo fatto, non ci saremmo stupiti di fronte alle fonti
battesimali ottagonali o sferiche, ai sistemi costruttivi Vitruviani, ad
Fig. 9 – Castel del Monte, Puglia opere d’arte contenenti una miriade di Otto, come la Sala delle Asse
di Leonardo da Vinci (Fig. 10).

Fig. 10 – Castello Sforzesco, Milano – Sala delle Asse – Particolare del soffitto

Né al cospetto di piazze come quella di San


Pietro a Roma, dove le OTTO direzioni furono
sottolineate dal Bernini grazie alla volontà
papale (Fig. 11).

Tantomeno ci saremmo meravigliati di prevede-


re “emozionalmente” le scelte umane attraver-
Fig. 11 – Piazza S. Pietro so l’I-Ching (Fig. 12), dopo aver osservato la Fig. 12 – I’ Ching

sua sorgente simbolica, chiaramente costituita da un Ottagono che contiene 24 trigrammi, a loro
volta costituiti da 24 linee spezzate e 12 unite.

7
Così come non avrebbe creato nessun problema l’Agopuntura, a livello ufficiale, se avessimo
esaminato con altri occhi la sua anatomia, che deriva da 8 meridiani Curiosi, responsabili dei 12
organi principali, da cui dipartono 48 meridiani secondari, per un totale di 72 unità.

Insomma, sto cercando di dimostrare che esiste un’Anatomia unica, dimensionale, dalle mille
applicazioni, che potremmo definire “campo morfico”, come fece il biologo Rupert Sheldrake, nel
1980.

Sto cercando di dimostrare che il Para–Tan, per interagire sul corpo umano, non fa altro che
utilizzare tale livello conoscitivo, che solo nel suo apparire rispetta l’anatomia occidentale, ma che,
chiaramente, risulta essere figlia di un’anatomia dimensionale, sulla quale è possibile interagire
attraverso una medicina altrettanto dimensionale, come il suono.
Poco importa se questa tecnica è millenaria, la verità è che ancora oggi essa è immensamente più
avanzata della nostra scienza, che affannosamente cerca la verità ultima della materia, spendendo
miliardi di dollari in tutti i laboratori di fisica nucleare del mondo, apparentemente con scarsi
risultati.
Allora ben venga un Maestro, che pone idealmente sul corpo umano una struttura triangolare - vera
matrice geometrica della nostra anatomia - per sfruttare i suoi angoli, come luoghi principe per
emettere suoni dimensionali.
Ben venga un sapere che utilizza l’uomo, come un “microfono vibrazionale” che si pone come
collegamento, come ponte, verso quell’aldilà, un tempo così chiaro per i nostri antenati.

A questo punto, però, permettetemi di mostravi come quei triangoli, sapientemente utilizzati dal
maestro Shri Param Eswaran sono, da secoli, simbolicamente rappresentati nel cuore di una basilica
parlante come quella di Collemaggio all’Aquila (Fig. 13).

Fig. 13 – Basilica di Collemaggio, L’Aquila – Pavimento, particolare Fig. 14 – Basilica di Collemaggio, il 7° cerchio al solstizio
d’estate

I 6 cerchi intimamente uniti a creare TRE OTTO, che sono braccia a Dendera, lati in India e
stringhe bosoniche per la scienza, ogni anno, aspettano che, al solstizio d’estate, si consumi un
evento unico, per il quale un rosone, strutturato numericamente in modo identico all’anatomia
vedica, crei un settimo cerchio di pura luce, consegnando a noi occidentali, il sapere spirituale dei 7
Chakra (Fig. 14).

La mia verità è, quindi, quella per la quale la fusione di 8 momenti, posti dimensionalmente altrove,
sono i veri fautori di una settuplice creazione.
E questo grazie ad un puntino indefinito, un piccolo atomo, in grado di progettare la nascita di più
realtà frattali unite da un solo sentimento: l’Amore.

8
Che altro aggiungere se non la speranza di vedere la nostra medicina e la scienza ufficiale
direzionarsi verso un atteggiamento più aperto verso scienze miracolosamente sfuggite
all‘estinzione, come il Para-Tan.

Dal canto mio, sento di essere prossimo a terminare quel ponte di cui parlo e, forse, un sigillo
ermetico di Giordano Bruno, da lui definito Monade o DIO, meglio di tante altre immagini potrà
essere l’ultima pietra di un’opera conoscitiva costruita per unire occidente ed oriente, passato e
presente, scienza ufficiale e non.

Fig. 15 – Sigillo ermetico di Giordano Bruno, la Monade

Michele Proclamato

www.micheleproclamato.it
proclamatomichele@libero.it

08/07/2011

Potrebbero piacerti anche