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MIMESIS

milllilAmlIr
N.40

Cotlano dbeno do
Plerre DallaVigna e LucaTaddio
SLAVOJ IITEK

IL TRASH SUBLIME

a cura di

Marco Senaldi

qlR\ MtMEsts
$/ r'mirtiruonr
INDICE

L'entr coI\TTEMPoRANEA
E IL NEGATIVO
di Marco Senaldi

Il rness suBLrME (zooo) 27

il peReuassr ARCHITETToNICo.
Pennacchi e altri fenomeni
di lotta di classe (zoog) 47

L"lNsosrrNtBILE LEGGER EzzA Dt EssERE NEssuNo


(zoo6) 79

@ zor3 - Mttvtssts EotztoNt (Milano - Udine)


Collana: MinimalVolti, n. 4o
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Menco SxNalnt
LARTE CONTEMPORANEA
E IL NEGATIVO

{Jn grande uomo condanna gli altri a interpretarlo

Hegel

Nel 1994, quando ho incontrato di persona per la


prima volta Slavoj Zihek, per invitarlo a tenere una
conferenza a Milano, negli ambienti intellettuali il suo
nome era ancora poco noto. Benchd fossero giir apparsi
in inglese almeno quattro tra i suoi libri maggiori (The
Sublime Object of ldeology; For They Know not What
They Do; Enjoy your Symptom! e Looking Awry)' e ben-
che Artforutrn avesse gii coniato la celebre definizione

S. Ziiek, The Sublime Object of ldeology, Verso, London 1989;


Id., For They Know Not Wat They Do. Enjoyment as c Po*
Iitical Factor, Verso, London r99r; Id., Enjoy Your Symptom!
Jacques Lacan in Hollywood and ouf, Routledge, London t99z;
Id,., Looking Awry. An Introduction to Jacques Lacan through
Popular Culture, MIT Press, Cambridge - London, 1993.
di "The Giant of Liubliiana'l in Italia era praticamente libri sia di per sd il segno di una qualche trascuratezza
sconosciuto, e si dovettero attendere altri cinque anni teorica. Altri ritengono invece che tutti i saggi di Ziiek
affinchd, nel rg99, Feltrinelli accettasse la mia Propo- andrebbero a formare unbpera unica, sostenuta da al-
sta di pubblicare almeno una antologia dei suoi scritti cuni capisaldi teorici ormai ben noti - in sintesi ridu-
- usciia poi col titolo I/ Grande Altro.'Oggi, io stes- cibili alla trimurti Lacan Hegel Marx, Senza ombra di
so fatico a tenere il conto delle traduzioni apparse in ironia (fatto di per sd preoccupante) Decca Aitkenhead
italiano per non meno di una decina di editori, senza di The Guardian conelude una strabiliante intervista a
neanchemenzionare gli articoli in rivista, gli interven- Ziiek, nel giugno ,or2r (in cui Ziiek passa da unhnalisi
ti in rete e le interviste sui principali quotidiani, e tra del capitalismo futuro a disquisire sulle proprie abitu-
amici si scherza sul destino del poveretto che un do- dini sessuali), con Ia sconcertante osservazione "l had
mani dowl attendere a raccogliere l'Opera Omnia del hoped to find out if he was a genius or a lunatic * but I
Nostro, e soprattutto a fornirne un'edizione critica.'. fear I leave none the wiser" / "avevo sperato di scoprire
se era un genio o uno strambo - ma temo di dover la-
In circa quindici anni, non i solo cambiata, come sciare tutti nel dubbio" - rilanciando cosi ancora per
si suol dire, la ricezione di Zii:ek in Europa e isegna- l'ennesimavolta lo stereotipo che si € andato costituen-
tamente in Italia - direi piuttosto che A stato Zii.ek a do attorno a Zilek (e che lui certamente ha contribuito
cambiare la nozione stessa di ricezione di un filosofo e a rinforzare * ma che non dowebbe trarre in inganno
del suo messaggio. Impiegando in maniera spregiudi- chi sia minimamente attrezzato) come "l'Elvis della fi-
cata qualunque mezzo informativo (televisione inclu- losofia'i il pop-filosofo e altre insipide frivolezze da sito
sa), pioducendo una quantitl impressionante di saggi di gossip.
e mintenendo una capaciti di intervento suIl'attualitl
degna di un blogge r,Zitekha rovesciato la tradizionale Del resto, che la questione sollevata dall'incredibile
immagine del filosofo come ricercatore separato e ri- portata della controfigura mediale di ZiZek sia assolu-
flessivo, ma anche quella di intellettuale "impegnato" tamente pertinente i innegabile, ma se essaviene inte-
ma reticente - ed d oggi, a livello mediatico, il filosofo sa nel senso ideologico, in quanto "configurazione" che
forse piri esposto del mondo. i media plasmerebbero attorno a chiunque li frequenti
Questo fatto ha suscitato numerose perplessiti sulla - allora la questione d mal posta, per non dire che sia-
,ruip"... In molti si chiedono chi siaveramente Zifek' mo del tutto fuori strada. Paul Taylor * autore di un re-
e lamentano che la stessa straripante massa dei suoi

S.Zizek, ll Crande Altro" Naziona/ismo, Godimento, cultura di http: I /www. gu ard ia n. co.u k/cu ltur e I zarz liun lto I
mdssa, a c. di M. Senaldi, Feltrinelli, Milano 1999. slavoj-zizek*humanity-ok-people -boring
cente volume intitolato appunto Zii,ek and the Mediaa Per "capire" chi sia ZiLek, quindi, basta ascoltarlo e
ha messo in luce come i[fioco a rimpiattino di ZiZek Ieggere le sue opere. In particolare le ultime, In dife-
coi media insegni molto sul loro funzionamento, e pre- sq delle cause perse, zoo8, e V:ere alla fine dei tem-
cisamente sul fatto che, se muoversi teoreticamente pi, zoro, sono dei densi trattati dove ZiZek tocca vari
fuori dalla loro sfera d inevitabile, d certo evitabile la temi e torna ad approfondire la questione politica. II
loro influenza. In tal senso Taylor contrappone l'atteg* che lo ha fatto prendere in considerazione soprattutto
giamento puritano-pedagogico di un Noam Chomsky come politologo - fino a porgli domande inopportu-
(pur co, tutto il rispetto che le sue coraggiose prese di ne del tipo "Che fare ora?". Ma a simili richieste ZiZek
posizione meritano) a quello umoristico-terroristico di ha sempre risposto (come puntualizza nella intervista
Zitek, che riesce sempre a infilare una qualche battuta allaAitkenhead): "Nonaspettatevi risposte da me. Non
destabilizzante e, in alcune interviste televisive arriva a credo che il compito di uno come me sia di proporre
creare una perversa quanto comica complicitA, inatte- soluzioni complete. Quando la gente mi chiede che
,u ,opr"ttrrito per l'intervistatore,s Ziiek cioa, piir che cosa fare sul piano economico, io ehe diavolo ne so?
introdurre dei contenuti "rivoluzionari" nei media, Penso che il compito di gente come me non sia di forni-
riesce a "rendere evidenti" le condizioni entro cui si re delle risposte, ma di porre le domande giuste". La ri-
svolge il discorso mediale. Da questo punto di vista d sposta "Perchd lo chiedi a me?" rispedisce la domanda
significativa la conclusione del suo dialogo con Julian a1 mittente -
nel senso: se quel che i[ mittente chiede
Aisange6: anche se il sito Wikileaks non avesse rivelato e "un'azione'i allora si tratta di un passage d. I'acte che
nulla di veramente segreto, il gesto formale come tale come tale cade fuori, e non entro, lhttivit} teoretica.
di renderlo pubblico d di per sd un gesto di liberazione Piuttosto, ci6 che la parabola di ZiZek insegna, fra le
e come tale va difeso. :ante altre cose, d che il compito attuale di un intel-
iettuale A di trasformare non le cose, ma proprio la te-
oria - per esempio, dandosi da fare affinchd la teoria
stessa diventi una pratica. Come gii sottolineava He-
qel infatti, oggi gli individui si trovano davanti "forme
P.A. Taylor, hirek and the Media, Polity Press, zoro; Tayior A astratte gie pronte e disponibili"; nel mondo rovesciato
inoltre il fondatore delf importante rivista online "Internatio- rn cui viviamo pertanto il problema non sono le realtA
nal loumal of Zizek Studies'i IJZS.
concrete, ma il livello astratto/ideologico da esse rag-
E il'caso di Barry Nolan che ha intervistato Ziiek per ia w
CN8 di Boston nel zoo8; cfr. httpl//www.egs.edu/faculty/ :runto - Iiberarsi dalle false astrazioni (ideologiche) A
slavoi-zizekivideos/ puppet-a nd-the-dwarf/ )ertanto assai pitt difficile che liberarsi dalle "eondizio-
L'incontro raZii.ek e Assange si & svolto a Londra nel luglio
zou, ed A visibile in rete, all'indirizzo http:i/www.youtube.
:i di vita" concrete. "Rendere fluidi i pensieri solidi-
com/watch?v=-VdFtb4zNXE (accesso z gennaio zor3).
:cati ... A molto pitr difficile che rimuovere l'esistenza
sensibile":z per tale motivo la "pseudo-concretezza" d II
una categoria fondamentale nel discorso zizekiano.
Questo pirttto diviene centrale in relazione al pensie- Nell'edificio teorico zizekiano dunque la prassi non A
ro politico zizekiano: benchd la posizione di ZiZek sia altro che la determinazione riflessiva della teoria stessa.
apertamente libertaria e "rivoluzionaria', le sue stesse Ma che forma ha allo stato atLuale questo edificio? Anche
analisi della dialettica marxistas ci dovrebbero mettere se le apparenze dell'opus zizekiano possono sembrare
sull'awiso riguardo a che cosa dobbiamo intendere per caotiche (i libri, le traduzioni, le versioni, gli interventi
"rivoluzione" in un universo di merci che giA cammina- piir o meno occasionali, ecc.) esse stesse denotano una
no sottosopra e sono in perenne rivoluzione (prodotti ferrea logica, che dovrebbe farci definire ZiZek come uno
mediali, software, economia immateriale fatta di futu- dei pensatori non solo piu sistematici del nostro tempo,
res, ecc.), L'intuizione di Marx per cui l"'arcano" delle ma anche uno dei pir) elassici. Direi che anche per lui "il
merci € il loro carattere di feticcio, non significa tanto vero d reale solo come sistema";'o a patto che per "siste-
che al di h di esse si nasconda la vera realti sociale, ma' si intenda un insieme di concetti dialettici, collegati
ma piuttosto che la realtA sociale ha preso la forma da relazioni contraddittorie. Come gii diceva Adorno ri-
di un'astrazione (per esempio di una merce astratta). ferendosi a Hegel, d proprio della logica hegeliana il tra-
Ora, una delle tipiche merci astratte e "teologiche" del passare di ogni concetto nel suo opposto "trascurando
capitalismo contemporaneo A proprio lbpera dhrte - ogni programma imposto dall'alto. Alla fine la totaliti di
ecio perchd il lavoro di analisi "politica" diZttek'non si questo movimento significava per lui il sistema"". Anche
limitata (come invece vorrebbero molti dei suoi critici Adorno cioA concorda sulla interpretazione del "siste-
di sinistras) al "semplice" territorio della lotta politica ma" come di un "sistema delle contraddizioni" - il che ci
in senso stretto; perch6 questa stessa lotta, se non si dowebbe spingere a considerare il lavoro zizekiano non
svolgerl sul terreno assai pitr ampio delle astrazioni come una sistematica a-sistematiciG * ma, al contrario,
pseudo-concrete, come il campo estetico, non potrA come una a-sistematiciti talmente pervasiva da costitu-
avere alcuna efficacia. ire, proprio nella sua incompletezza e nella sua contrad-
dittorieti (che tanto sbalordisce i suoi interlocutori piil
filosoficamente sproweduti) una sistematica messa in
7 G.W.F. Hegel, Fenomenologia delto Spirito [r8o7], ed. it. Ru- opera della veritA. Del resto, esempi di un tale genere si
sconi, Milano 1993, p. 89, "Prefazione"'
sono giir dati nella storia del pensiero - basta anche solo
8 Specialmente in ln difesa delle cause perse [uoo8], tr. it. Ponte
alle Grazie, Milano, 2oo9, pp. 238-9 e sgg.
Tra i tanti, c{i p. es. S. Tormey, polemista della rivista neomar-
xista Thesis Eleven, Sage Pub., London-New Delhi, in partico- ic Hegel, op. cit., p.75.
lare con thrticolo 'A Ticklish Subiect? Zizek and the Future of tl Adomo, T.W, 1966, Negative Dialektik, Frankfurt am Main,
Left Radicalism", Thesis Eleven, 8o, 2oo5, pp. g4-ro7, Suhrkamp; tr. it, t979, Dialettica negativo, Torino, Einaudi, p. 23.

a
dare una scorsa all'indice dell'Enciclopedia di Hegel per re, dopo cib, per sempre a proprio agio" ("in order to live
capire che, al di sotto di unbpera dalle apparenze assolu-
at ease ever after"). Ma anche il pensatore, finch6 vive e
pensa, non coglie se non un fuggevole respiro di riposo,
tamente esaustive, si cela invece una specie di catalogo ed d presto richiamato al suo tormento e alla sua gioia, al
che rimanda continuamente ad altro, un enorme indice lavoro della critica e del pensiero, che fu dei suoi prede-
senza lbpera a cui fa riferimento, che diventa esso stesso cessori, che sarl dei suoi successori.'"
l"'opera". Molto indicativi, in tal senso, sono gli indici
di alcune opere di Zrl.ek, come The Plague of Fantasies; Essere si$tematici in senso dialettico pertanto non
non solo infatti sono tm i piir incongrui (dato ehe alla significa "suddividere il sapere in parti piir o meno
letteraJ, poco prima di "Jesus Christ'e "Jew" compare la organicamente collegate tra loro", ma appunto essere
voce'Jackson Michael"), ma anche tra i pitr irresistibil- sistematicamente alle prese con un'opera mai conclu-
mente comici, dato che la voce "Germany" si suddivide sa. Non solo unbpera "aperta", ma apertamente autori-
nella sub voce "Kant and Nazism", seguita dalla sub voce flessiva e auto eontraddittoria, o, per usare le parole di
"lavatories"! Simili incongruenze rilanciano la questione un altro autore "sistematico" in tal senso, cioA Marcel
della "veritit come sistema" oggi assolutamente centrale ) u champ, D efinitiv ely Unfini she d.
proprio perchd da un lato non c'A nozione, anzi, parola E proprio nel carattere "definitivamente non-finito"
che non susciti "sistematicamente" reazioni di sdegnato Cel questionare zizekiano che va collocato lo spazio
rifiuto come appunto "sistema" (e da qui le usuali cri- :n cui si articola la sua riflessione intorno allhrte con-
tiche agli idealisti moderni come Croce e al suo errore :emporanea - un'impresa strutturalmente non-finita e
capitale - pensare ciod che il sistema fosse una partizio- :lon-definita. Anzi: in un certo senso uno dei modi for-
ne reale del sapere) - dallhltro lhgenda contemporanea se tra i piu stringenti per afiflerrare in un sol colpo I'ope-
non d forse mai stata pit strutturata di oggi in aree de- :a zizekiana e appunto quello di considerarla unbpera
finite, come dimostrano non solo gli assetti disciplinari i'arte contemporanea - e benchd Liilek, per il suo im-
e il loro insegnamento, ma persino le agende mediali e :iego spregiudicato della pop culture, sia stato definito
il funzionamento dei motori di ricerca. Gioverebbe perd .'"Elvis della fllosofia', forse, e assai piu giustamente,
ricordare che anche il "sistematico" Croce amava dire :onsiderata l'enorme varieti di tematiche e di tecni-
che ,he, ma anche il senso di incompletezza strutturale,
:otrebbe esserne piuttosto il Duchamp, o il Picasso, o
...anche il pensatore A lusingato di tempo in tempo ancor pii il Warhol.
dalla speranza o dalla credenza di aver dato pace, se non
a tutti i problemi della realtA, a quelli almeno che hanno
assillato lui nella cerchia sua personale, e (come scrisse
unavolta con cara ingenuiti David Hume) di "potervive- B. Croce; 'Awertenza'l in lI carattere dellafilosofa moderna,
Laterza, Bari, r94r, pp. Vil-MII.

t4 15
III '":s-.{ainBols hani:o pariaro di -informe-.,; Il Reale
:, :e infbrme pero tradisce una nozione non sufficien_
r.l'i*. contemporanea, dunque, all,interno dello
ztzeK-pensrero si presenta come un essere bifronte.
:..nenre eiaborata dei concetto_chiave psicoanalitico
Da un lato si dA come-una tipica ,,forma astratta gii - Reale e, insieme, rivela una mentalitA ,,realista,, in
..:so pre-kantiano. In aitri termini, ciod nei termini
bell'e pronta'l.disponibile e, si dowebbe proprio dire"in
.::ssi di ZiLek, se intendiamo il Reaie come l,infigura_
questo caso, "teady-made" - ossia una forma zizekia_
:.,e mostruoso - dalla deformazione espressionisia, su
namente "pseudo-concreta"; dallhltro essa testimonia --.o ai freaks e all'osceno o al disgustost propri
una incompletezza intrinseca della struttura ontologi_ di una
:rna arte "sensazionalista" - manchiamo proprio la de_
ca della realti e costituisce, in quanto contemporanea, iirnpossibile,,
:=:rrinazione Iacaniana del Reale
il sintomo di un blocco, di un ojtacolo, di una diffieoltl "om"
:npossibile da integrare nellbrdine simbolico) con_
insita nella stassa espressione artistica come tale. E per
::apposto alla realti, che d invece sempre minimamen-
questo che nel lavoro teoretico-ermeneutico ai Zitek,
:e sostenuta da unafction simbolica. Il punto
pitr che una "astratta" estetica, troviamo una serie di A che il
::.cstruoso, 1o scandaloso, ecc. sono gih una formazione
riflessioni sull'arte che vanno a formare (come dimo- :rmaginaria di secondo livello volta a colmare il buco
slr_g1oi testi qui raccolti) una vera e propria ,,filosofia :raumatico primario. Il Reale stesso non andrebbe inte-
dellhrte" desunta dal confronto cori casi "concreti,'. :c come un che di osceno rimosso soggiacente al mon-
Zilek anr! ribalta il percorso tradizionale, per cui pri- :o luminoso dei fenomeni (sul modello del rapporto
mo si edifica un'estetica e poi la si "applica" ai casi reali: :fa rappresentazione e Volonti in senso schopenhaue_
prima c A lhnalisi dei casi reali e solo in un secondo iano, come "abisso oscuro" terrificante).
momento, a cose fatte, si pu6 trarre un edificio teore-
tico indipendente (che perd, d come un,impalcatura, Il terrificante Reale pre-ontologico [d].,, una menzo-
resta sempre prowisorio, sbilanciato sulla mancanza). gna fantasmatica, un inganno destinaio a distrarci dal
Si consideri cid che l'arte d divenuta lungo tutto il vero taglio traumatico, lhtto abissale di Ent-Scheidung}+
percorso modernista, da L'Origine du Mondi di Cour-
bet fino alle provocazioni di Damien Hirst, potremmo L'atto di Ent-scheidung, ossia l,atto di auto-porsi d la
definirla in modo molto approssimativo, ma sostanzial- vera lacerazione traumatica insensata, la violenza che
mente corretto, come un'arte dominata dalla passion du istituisce la separazione simboljca e conseguentemen_
Rde/, unhrte del Reale, in senso lacaniano. Un impor-
tante critico come Hal Foster ne ha addirittura fatto 13 H. Foster, II ritorno del Reale [r99g], postmediabooks, Milano
il proprio motto: The Return of the Real, e altre figure r,oo7; R. Krauss, Y-A. Bais, L'informe. Bruno Mondadori, Mila-
vicine al suo modo di vedere, come Rosalind Kraiss e no 2002.
14 S. ZiZek, The FragileAb^so/ure, Verso, London 2ooo, p.
73.

16
17
te la nozione di ',realti',. Il Reale (come l,Inconscio
in te a "provocare" un contesto, quasi
Schelling dice ZiZek,:) come mosiruositA pre_ontolo_ nella speranza che
gica sorge dopo, acose fatte, Ecco perchd il simbolico ci sia ancora, che'dall,aitr. pu.a"
nel primo dei qualcu-
no risponda.,T Questo d il motivo p".
1lggi,qui presentati sul lrash subli^", ZiZui ,irirrl (sempre pit
ogn^i volia
raramente per la veritl) che"ri,
dire che Ia passione per il trash dell arie contempora- la censura in_
nea non t un modo per sowertire lbrdine
terviene contro unbpera d,arte contemporanea,
nelle
ma quasi un tentativo (e persino disperato))
fri_loii.ol, giuste reazioni del mondo dell,arte
si peicepisce anche
di salv# un senso di malcelata.soddisfazion" ("o-"
almeno il fantasma di questo ordinei se l,impal_
catura comunicativa dell,opera ,.fosse
andata a segno,,)
...se il- problema dell'arte tradizionale (pre_moderna) - che A anche un momento di sollievo iiia notiria
che,
era quelto di riempire it sublime *oto'h"iri in qualche modo, esiste, o almeno ,op."ruiuu,
Luogo puro) un oggetto bello _ orri" .orn" riuscire
i;;'6 dine simbolico, un Grande Altro, a
un or_
-con ,i puO ar"oru
ad elevare efficacemenie un.oggetro comune aig;iit "ri'ci .irrttur" ,pii_
contrapporre.,8 euesta lettura pu6 forse
della Cosa.- il probtema dellhiie
d, "ll" ;;".;;
in un cerro cevole per molti - ma occorre sottolineare
che,
senso, quello opposto (e molto pitr disperato):
non si ou8 posizione tenuta da un artista d quella ,rito."ose Ia
ptu contare sul fatto che il Luogo sacro sia pronto.oer
li,
aef
Reale", allora Ia sua collocazionu .oggttir",
a"i
essere occupato dai manufatti umani; p"r"io e quena Jei
if .ompiio a cinico in senso zizekiano, colui ctri"pu.
[:j oe? co m e a I e, p i r'ri.".u rc i h J qu e - rip"rrdo bur"
1,1:
9.,^r^..r^r_"
sro stesso -, L
luogo
.t
"awA luogo,,,c ",
c
come stan-no.le cose, agisce .omunquu
facendo finta
oi nlente. Un'arte di questo genere occupa
a livello so_
CioA: Ihrte tradizionale disponeva di una
cornice
un tempo occupato dalle ideologie, e si
:,:]_" 11,!.r.ro
potrebbe
simbolica efficace, come ad esempio una cornice
reli_ -mistificatoria":
il vecchio epiteto neomarxista di
riesumare
giosa{il problema era sem-mai qrutto aef,indlpender,_ unhrte che "rivende Reale, p",
za del discorso artistic-o all,inteino di questa
cornice;
re disperatamente di resuscitare
un simbolico in".r.i_
stato
di fatto Bl1 gsgemi befli etevati a agniiA ai Cori j". comatoso A destinata necessariamente
ad allontanarsi
Calvero Reale, e a fungere invece da feticcio
occupare.il Lrygo puro restano preii nel significante sociale, da
pre-artistico, "non sono arte", sono oggetti"di
culto,
magici, rituali ecc.). Lhrte moderna iniJce,
emerge in - Ad esempio, L. Shiner, nel suo ,iglio f irr",
un mondo dove il simbolico tramonta: i suoi tentitivi, zione dell,arte
fzoorJ, tr.it. Hinaudi, Torino zoro, ffi;g;;;;;"ne, su base
anche i pitr shockanti, sono allora rivolti.riaurrtu-"rr_ storica, come la domanda stessa ,te'unI .oru
A o no,, sia
tipicamente "moderna,l ".t*
i "Gli artisti contemporanei che espongono
escrementi come
15 Ibid., p.72. oggetti dhrte, lungi dail'indeborire la ligic,
d"ii" subrimazio-
r6 S. ZiZek, infra, pp.34-5 ne, rn reajta si slorzano disperatamente
di salvarlo,, (cft. inyra,

r8
r9
supporto fantasmatico all'ideologia dominante. Un'ar- iV
te simile, in altre parole, A esattamente un'arte in cui la
perversione "non significa piir sowersione", ma, al con- Benchd lhrte contemporanea assolva egregiamente
trario, significa repressione, conservazione, inibizione I suo compito ideologico nell'lmmaginario delle socie-
ideologica. lnfatti :a attuali, essa porta con sd una seconda natura, che
r tutta prima perd potrebbe non essere cosi evidente
una delle definizioni piir elementari di ideologia ... :ome il suo aspetto (pseudo)shockante. Questa secon-
d: un campo simbolico contenente un certo riempitivo ja natura d iscritta nel porsi stesso dell'arte moderna
[feticcio, fantasy), il quale sta al posto di una certa im- rn quanto arte". Occorre qui rifarsi a quanto dice ZiZek
possibilittr strutturale, mentre allo stesso tempo rinnega
questa impossibiliti. Nelle scienze naturali, un esempio
: proposito della de-cisione in Schelling, il gesto di vio-
... A il famigerato flogisto (la materia eterea che ipoteti- ento Enf-Scheidung:
eamente seryirebbe come medium della trasmissione
della luce): questo oggetto positivizza solo l'insufficienza cid che A veramente 'inconscio' in un uomo non d l'im-
e l'incoerenza della nostra spiegazione scientifica della mediato opposto della consapevolezza,l'oscuro e confu-
vera natura della luce.'q so vortice 'irrazionale' delle pulsioni, ma il gesto stesso
londativo della consapevolezza."
Risulta allora chiaro cid che sostiene ZiZek nel lrash
sublime: alla de-estetizzazione dell'arte corrisponde Ora - l'arte contemporanea non A forse frutto di un
l'estetizzazione sempre pit esasperata del mondo del- ,:mile Ent-Scheidung? La decisione violenta attraverso
le merci. I due fenomeni vanno intesi insieme proprio : quale si d definita come "arte" d il suo atto fondativo
',,ndamentale - un atto che perd ne costituisce insieme
perche costituiscono, nella loro reciprocita, lo scenario
fantasmatico tipico dell'ideologia dominante: per in- rrauma inconscio questo si "reale", non integrabile
tenderci, lo scenario caratteristico in cui le pagine pa- ,:nbolicamente fino in fondo. La "nascita" traumatica
tinate di qualche rotocalco di moda alternano in modo -:il'arte ne costituisce per cosi dire I'elemento che non
tipicamente incoerente pubbliciti sublimi di stupendi . rio la redime dal suo ruolo ideologicolfeticizzato, ma
- 3 conserva appieno il senso di impresa aperta al "ne-
modelli neoclassici che vendono creme anti-age o pro-
fumi, con il servizio "shock" sull'ultima opera dhrte ::tivo", che ci permette di intravedere il Luogo, il Vuoto
trasgressiva". .:rorno alla Cosa non come uno spazio "sacro" (la Radu-
-: heideggeriana, a cui ZiZek accenna fra le righe), ma

tg S. ZiZek, L'epidemia del|'immaginario hgqZl, ed it., Meltemi, S. Ziitek, The lndivisible Remainden On Schelling and Related
Rorna zoo4, p. rr4, Matters, Verso, London tgg6, p. 113.
come il minimo scarto tra la Cosa (lbpera d'arte) e cio ' -- soqqefio. alier:ra :'-e D:eircati iapparentemente)
che la circonda, cornice di senso, spazio interstiziale, ::.osti: Io stesso gesto di esporre degli escrementi
sfasamento periferico. Benchd Zizek ripeta che . r-,€ drt€ puo voler dire un tentativo di "trasgredire"
. Luogo (l'istituzione, il simbolico) - oppure pub
...forse la definizione piu concisa della rottura moder- .er dire il contrario, denunciare uno scarto, un'in-
nista in campo artistico t proprio che, grazie ad essa, la
tensiore tra ll9gg"tto (arte) e lo Spazio che esso occupa d
- :rgruenza, una contraddizione, farci "riflettere" e
considerata riflessivamente: cid che fa di un oggetto unb- - -:que "fare arte"!
pera d'arte non sono semplicemente Ie sue caritteristiche
materiali, ma il luogo che oceupa, il Luogo (sacro) del ,..1a logica di esporre un oggetto escrementizio nel
Vuoto della Cosa...,, -uogo sublime e simile al modo in cui funziona il giu-
irzio infinito hegeliano "lo spirito d un osso":'3 la nostra
non si deve in alcun modo confondere la sua posi- lrima reazione a "lo spirito d un osso" di Hegel d "ma que-
sra t un'affermazione senza senso - lo spirito ... d l'esatto
zione con quella dei filosofi analitici come Dickie che opposto dell'inerzia di un teschio, quest'oggetto mortol"
sostengono una teoria "istituzionale" dell'arte (per - tuttavia, proprio questa consapevolezza della profonda
cui una cosa sarebbe afte se inserita in un contesto incongruenza fra lo "spirito" e "l'osso" d "lo Spirito'l la sua
istituzionale in grado di legittimarla).,, per i sosteni- radicale negativite,.. Sulla stessa linea, la nostra prima
tori della teoria istituzionale, l'Istituzione pre-esiste reazione nel vedere le feci nel Luogo sublime, d chiedere
allhrte ed d indipendente da essa; per ZiZeli invece il indignati. "E questa sarebbe arte?" - ma ,b esattamente
questa reazione negativa, quest'esperienza di radicale
contesto d co-dipendente dalla Cosa; tra opera d'arte
incongruenza fia lbggetto e il Luogo che occupa, che ci
e Luogo vi d un'interazione reciproca per cui, al limite,
rende consapevoli della specificitA di questo Luogo.'o
l_oggra pud essere anche semplicemente "lhver luogo
del luogo". Questo stesso fatto d a sua volta un evento Le parole di ZiZek qui non potrebbero far pensa-
ambiguo: pud significare che I'opera si 6 feticizzata de- -- a quel capolavoro moderno, a quel vero "classico"
finitivamente (d entrata nel tessuto ideologico-sociale, :ell'arte contemporanea che d.la Merda d'artista $96r)
come una merce fra le altre), oppure che invece riesce :r Manzoni? Non & proprio di fronte alla Merda che
a "rivelare" un minimo scarto "reale" inerente al campo
:utti si chiedono: "Ma questa sarebbe arte?" In effetti, i
sociale come tale, il suo segreto e invisibile antagoni- :ue esempi-chiave invocati daZitek, il Quadrato nero
smo. Per questo lhnalisi di ZiZek non d facile da cipire :i Malevich e la Ruofa dibicicletta di Duchamp, assol-
- perchd d unhnalisi dialettica e, a proposito dell'iden-
Qui Zitek cita un celebre passo da Hegel, Fenomenologia, ed,
2t Zilek, inflra, pp.
l7-8. eit.' p.+zs.
22 Cfr. G. Dickie, The Art Circie, Haven, New york r9g4. ZiLek, The Fragile Absolute, Verso, London 2ooo, p. 30.

z3
vono esattamente a questo "compito negativo": non pitr ncativa relazione tra loro il principio di indetermina-
feticizzare un'impasse, ma, per cosl dire renderla visi- zione e alcune forme di arte moderna, da La morte di
bile, "concretizzatla", cosi che la nostra stessa "reazio- \[arat di David (con il muro dietro la scena stranamen-
ne negativa" di fronte a queste opere che ci sembrano :e spoglio, e quasi "astratto") all'Urlo di Munch, con il
mettere in questione l'arte, "d" esattamente la "potenza suo personaggio protoplasmatico. Sia nel principio di
del Negativo" come tale dell'arte, la capaeitl dell'arte di indeterrninazione che in quelle opere d'arte si incontra
sollevare una questione, di porre sotto interrogativo se rna softa di mancanza-a-essere radicale, una incom-
$tessa e il mondo che la circonda. pletezza ontologica, che costituisce la veritit traumati-
Per questo, lhrte costituisce oggi, simultaneamente, ca del Reale, la "scoperta" che nella realtl stessa "man-
un velo ideologico e lo strumento per lacerarlo, un fetic- ca qualcosa'i che "Dio non ha completato l'opera'] che il
cio e un modo per prendere coscienza del feticismo da nondo A come unvideogioco dove lo sfondo, gli alberi,
cui siamo accerchiati - d, in tal senso, vnpezzo dell'im- ,e case, sono appena grossolanarnente abbozzati,
mane potenza del negativo propria dello Spirito, poichd Come accade alla scienza odierna, anche il dilemma
Cell'arte d dunque quello di trovarsi nella paradossale
in tutti questi casi, il procedimento [critico] fon- :ondizione di poter tranquillamente 'toprire" queste
damentale A quello di dare precedenza alla negativitd rncompletezze, e, contemporaneamente, di dispor-
rispetto alla positivitd: la proibizione non E un ostacolo :e di tutti gli strumenti per renderle definitivamente
secondario che impedisce il mio desiderio; il desiderio
er.identi.
stesso d un tentativo di riempire il divario prodotto dalla
proibizione.'r

Cosi, il carattere di "adorabile e desiderabile'feticcio


delle opere d'arte, A sia il sigillo della loro appartenenza
a una societtrconsumista mercificata, che - insieme - la
concretizzazione dell'elemento eternamente sfuggente
dellhrte, di quell'ostacolo che le cose sono a se stesse.
In una recente lezione alla European Graduate
School (EGS),'6 ZiZek si d soffermato proprio su questa
impasse ontologica fondamentale mettendo in signi*

.> ZiLek, The Plague of Fantasies, cit., p. rr4.


z6 Cfr.http: / /www. egs.edu/fac ulty/slavo j-z izek/videos/
ontoiogical-incompleteness/

?.5
IL TRASH SUBLIME,
(zooo)

\on sorprende il fatto che Ia Coca Cola sia


stata
.:ciata, inizialmente, come medicinale:
lt ,uo rt.irro
-*sto non sembrava immediatamente piacevole o ac_
-::tivante; tuttavia d,proprioin qu""iJiutu,
in q;;_
.,trascendente .qxalsiasi valore' d'uso (a differenza
.:lldCQU€I, della birra o del vino
che placano dawero
producono un effetto di soddisfazion"),
_:?:,f^r^"-r"-:
_ re la Loca Lola
funziona come l,immediata incarna-
::ne di "Quello", del puro surplus
ai goal*ento oltre
. normale soddisfazione, del misteriJro
elusivo X
- -9, sfrSge sempre al nostro "a
consumismo compulsivo.
Il risultato inaneso di qu"rtg."r"ii";;il"
non d che,
-al momento che Ia Coca Cola alcun bi-
,rgno reale, noi Ia beviamo ""","aJirr.
soltanto arp, .n.
. :ra bevanda ha soddisfatto if nori.o;il*r" q;i.h"
primario
:r dissetarci, quantopiuttorto ch"-propii"o
qu"rto suo
:is€r€ sup€rflua rende Ia nostra
::l turto insaziabile: come dice
,.i. p". la Coca Cola
Jacqu""r_ai"i, Miller la

Apparso in forma diversa in me frogtte Atso/ute, Verso, Lon_


2t-4o; Lr. it. La ftqsititd deil,assoruto,
*:::::::,f;^1,-ll
Transeuropa, MJrri ioo7, .rp.
3.

29
Coca Cola ha la proprietA paradossale che piir la bevi, = che semplicemente non mangia nulla" quanto pitrt-
pit hai sete, piir grande diventa il bisogno di berne ::sto che "mangia il Nulla" - ciot assai attivamente
ancora; con il suo strano sapore dolce-amaro la nostra .role ingoiare il Nulla (il vuoto) in quanto tale come
sete non A mai dawero placata. -ggetto-causa di desiderio (e lo stesso dicasi per il fa-
. Si svela cosi la totale ambiguitir del famoso slogan :-roso paziente di Ernst Kris che si sentiva colpevole per
pubblicitario della Coca Cola di qualche anno fa: "Coke, -..','er rubato, anche se non aveva rubato niente: cid che
that's IT!". "That's IT" - EssaA QUELLO - precisamen- -i fatto rubava era, di nuovo, il Nulla come tale). Cosi,
te poichd essa non d moi effettivamente, proprio perchd .:guendo la stessa linea, nel caso della Diet Coke noi
ogni soddisfazione evidenzia lo scarto: "NE VOGLIO : eviamo i/ Nulla sfesso, la pura sembianza che & di fatto
DI PIU'!'i Il paradosso A che la Coca Cola non A un bene .emplicemente l'involucro intorno ad un vuoto.
di consumo ordinario il cui valore dlso A transustan- Questo esempio concretizza il legame insito tra tre
ziato in (o supplementato con) un'espressione di puro :rncetti: quello del plusvalare marxista, quello dell'objet
Valore (di scambio), ma una merce in cui proprio il :etit a lacarliano come plus-godere (concetto che Lacan
suo peculiare valore d'uso A giir urlincarnazione diretta ..abord facendo direttamente riferimento al pluwalore
dell'aura soprasensibile dell'ineffabile surplus spiritua- rarxista), e il paradosso del Super-Io intuito da Freud: pitr
le, una merce le cui proprieti materiali sono giA quelle :er.i la Coca Cola piri hai sete;piil fai profitto piu nevuoi;
della mercificazione. Questo processo giunge al suo :ru obbedisci agli ordini del Super-Io, pit ti senti in colpa.
perfezionamento nel caso della Diet Coke senza cafflei : tutti e tre i casi la logica dello scambio alla pari & stra-
na. Noi, infatti, beviamo la Coca Cola, o qualsiasi altra . :lta a favore della logica eccessiva del "piri dai (pitr paghi i

bevanda, per due motM: per il suo valore nutrizionale . ioi debiti),
firi devi' (o "piri possiedi cio che desideri, pitr
e per il suo gusto. Nel caso della Diet Coke senza caf[ei- :rrdi, perchd piu grande diventa il tuo desiderio", oppure,
na il valore nutrizionale d annullato, e la eaffeina come - ella versione consumistica, "piir compri, piir devi com-
ingrediente-chiave del suo sapore 6 eliminata: tutto ci6 :rare"). Questo paradosso d esattamente lbpposto del pa-
che rimaneA una pura sembianza, la promessa artificia- ::dosso dellhmore, secondo il quale, come Giulietta dice
le di una sostanza che non si d mai materializzata. Non :-.n parole immortali a Romeo, "pii do, piri ho'i
d forse in questo senso, nel caso della Diet Coke, che noi La chiave per comprendere questo stravolgimento A
dawero "beviamo il nulla nelle sembianze di qualcosa"? plus-godere,l'objet perir a che esiste o, meglio, insi-
Si pensi alla classica opposizione nietzscheana tra .:e, in una specie di spazio curvo in cui piir ti alvicini,
il"non volere nulla" (nel senso di non volere nessuna :iu ti sfugge (o pitr lo possiedi, piir ti manca).
cosa) e l'istanza nichilistica di "voler proprio il Nulla in
se stesso"; seguendo il sentiero tracciato da Nietzsehe, Questo paradosso del Super-Io ci permette anche di
Lacan sottolinea come nellhnoressia il soggetto "non .ettare una nuova luce sull'andamento del panorama
artistico contemporaneo. La sua principale caratteristi- Qui, come nella sfera della sessualiti, la perversione
ea non e solo [a deplorata mercificazione della cultura .on d piu sowersiva: gli eccessi scioccanti sono patre
(prodotti artistici realizzati per il mercato), ma anche :el sistema stesso, il sistema si nutre di essi per ripro-
ii meno considerato, e tuttavia forse piir cruciale, mo- :ursi. Forse questa & una delle definizioni possibili
vimento oppostoi la crescente "culturalizzazione" della :el postmoderno in opposizione all'arte moderna: nel
sresso ecoiomia di mercato. Con la sterzata verso l'e- :ostmoderno, I'eccesso trasgressivo perde il proprio
conomia terziaria (servizi, beni culturali), la cultura A alore scioccante ed d pienamente integrato nel mer*
sempre meno un settore specifico esente delle esigenze : :to artistico dell establishment,

del mercato, e sempre pitr non solo un settore stesso del Un altro modo per cogliere lo stesso punto sarebbe
mercato, ma addirittura la sua componente essenziale :: sottolinearecome, nell'arte contemporanea, il mar-
(dall'industria dei software di intrattenimento, a tutti .rne che separa lo spazio consacrato del bello sublime
gli altri prodotti mediali). Il risultato di questo corto- :allo spazio escrementizio del trash (i rifiuti), si stia
circuito tra mercato e cultuta, d il declino dellavecchia .:adualmente assottigliando fino ad arrivare ad una
logica della provocazione avanguardistico-modernista :aradossale identiti degli opposti: i moderni oggetti
dello sconvolgimento dell'establishment. Oggi, e sem- :-istici sempre pit escrementizi, frash (spesso in sen-
pre di pitr, lo steEso apparato culturale-economico, per : r esattamente letterale: feci, corpi in putrefazione,
lssere competitivo sul mercato, deve non solo tollera- -.:c.) non sono forse esibiti per * fatti al fine di, de-
re, ma produrre direttamente effetti e risultati sem- .:inati a riempire - il LUOGO Sacro della Cosa? Non
pre piu scioccanti. E sufficiente ricordare le tendenze = forse questa identitl la "veritl nascosta" dell'intero
iecenti dellhrte visiva: sono ormai passati i tempi in
cui si producevano semplicemente statue e quadri con di un'intensa attivitA di manutenzione edilizia cinadina. lo
cornice. Noi oggi assistiamo ad esposizioni di cornici stesso sono stato vittima dell'abbaglio opposto: durante una
gita a Berlino avevo notator ai lati e sopra tutte.le principali
senza quadri, mucche morte e loro escrementi, video strade della cittA, diversi tubi e cavi blu, come se f intricata rete
di interiora del corpo umano (gastroscopie e colonsco- di acqua, telefoni, elettricitl, ecc., non fosse pit nascosta sotto
pie), esalazioni di odori nelle installazioni, ecc.'. la terra, ma esposta al pubblico. La mia reazione fu, natural-
mente, quella di pensare che ci6 fosse probabilmente unhltra
performance di arte postmoderna il cui scopo era, questa vol-
Questa tendenza pu6 spesso indurre ad una sorta di confusio-
ta, di rendere visibili le viscere della cittA, il suo meccanismo
n-e comica, soprattutto quando un'opera d'arte viene confusa profondo, simile all'esibizione dei movimenti del nostro sto-
con un oggetto del quotidiano o vicevetsa. Recentemente a maco e polmoni mostrati nei video. Tuttavia ben presto mi resi
potsdamer Platz, la pii grande costruzione di Berlino, e stato conto che stavo sbagliando non appena alcuni amici mi fecero
messo in scena il movimento coordinato di dozzine di gigan- notare che cid cui stavo guardando erano semplicemente ope-
tesche gru. Taie rappresentazione artistica t stata, senza alcun re di manutenzione e riparazione della rete di servizi sotterra-
dubbio, percepita da molti passanti non informati come parte nei municipali.

32 )3
movimento? Qualsiasi elemento che reclami il dirit- :ome tale, per assicurarci che questo stesso luogo "awA
to di occupare il Luogo Sacro della Cosa non d forse .uogo". In altre parole, il problema non d piir quello
un oggetto escrementizio per definizione, un rifiuto Cell'horror yacui, riempire il Vuoto, ma piuttosto quel-
che non pud mai essere "all'altezza del suo eompito"? .o, innanzitutto, di CREARE il Vuoto. Diventa, percid,
Questa identiti della definizione degli opposti (l'elusi- :ruciale la co-dipendenza tra un luogo vttoto, non oc-
vo oggetto sublime e/o il rifiuto escrementizio) con la :upatot e un oggetto elusivo che si muove rapidamen-
minaccia sempre presente che l'uno sconfinerA nell'al- :e, un occupante senza un posto"l
tro, che il sublime Graal si rivelerir essere un pezzo di I1 punto non A che c'd semplicemente il surplus di un
merda, d iscritta proprio nel nocciolo dell' objet petit a elemento rispetto agli spazi disponibili nella struttu-
lacaniano. :a, o il surplus di un posto che non ha alcun elemento
Questa impasse A, nella sua dimensione pitr radica- che lo occupi; infatti, un posto yuoto nella struttura
le, l'impasse che influisce sul processo di sublimazio- sostiene la fantasia di un elemento che presto o tardi
ne, non tanto nel senso che la produzione artistica non ,o colmeri, mentre un elemento eccedente senza posto
sia oggi pitr capace di realizzare oggetti semplicemente sostiene la fantasia di un luogo ancora sconosciuto che
"sublimi'l quanto in un senso molto pitr radicale. Si pud .o attende. II punto 0 invece che il posto vuoto nella
affermare, infatti, che lo schema fondamentale della struttura d in se stesso correlativo all'elemento ecce-
sublimazione - quella del Vuoto centrale, dello Spazio Cente che manca al suo posto: essi non sono due entite
vuoto ("Saero") della Cosa esonerata dal circuito dell'e- Civerse, ma il diritto e il rovescio di un'identica entite,
conomia quotidiana, che viene infine riempito da un quell'una e medesima entittr che si iscrive nelle due su-
oggetto positivo che A "elevato alla digniti della Cosa" perfici del chiasma di Moebius. In altre parole, il para-
(definizione lacaniana della sublimazione) - A sempre Cosso & che solranfo un elemento che i completamente
piir minacciato. Cid che qui d minacciato d proprio lo -.fuori
luogo" (un escremento, un rifiuto o uno scarto)
scarto tra il Luogo Vuoto e I'elemento (positivo) che lo >ub reggere il vuoto di un luogo vuoto - ciod Ia situa-
riempie. Quindi, se il problema dell'arte tradizionale zione d la Mallarmd, in cui "nulla, tranne il luogo, awA
(pre-moderna) era quello di riempire il sublime woto .uogo'; nel momento in cui questo elemento eccedente
della Cosa (il Luogo puro) con un oggetto bello - os- -troyasse posto giusto",
il non ci sarebbe pit nessuno
sia come riuscire ad elevare efficacemente un oggetto -uogo puro distinto dagli elementi che lo riempiono.
cornune alla dignitA della Cosa - il problema dell'arte
moderna d, in un certo senso, quello opposto (e molto
pit disperato): non si pud piir contare sul fatto che il
Luogo sacro sia li, pronto per essere occupato dai ma- G. Deieuze, Logica del Senso (1969),. Feltrinetli, Milano 1976;
cfr. inoltreil capitolo 5 di Slavoj Zilek, Metostases of En-
nufatti umani; percio il compito E di sostenere il Luogo
ioyment, Verso, London 1995.

34 35
Ed effettivamente, come suggerisce Gerard :el1a Cosa, non 0 semplicemente quello di dimostrare
Wajcman+ il grande sforzo dellarte moderna non d :.:me "anyfhing goes * qualsiasi cosa va bene'] come
proprio quello di mantenere la struttura minima della rggetto sia, in definitiva, indifferente, dal momento
sublimazione, uno scarto impercettibile tra il Luogo e :le qualsiasi oggetto pud essere elevato ad occupare il
I'elemento che lo riempie? Non d questa Ia ragionJper
cui il Quadrofo Nero su Fondo Biinco di Kazimir Ma_ -:logo della Cosa: questo ricorrere agli escrementi te-
.:imonia, piuttosto, I ultimo disperato stratagemma di
levitch riduce il meccanismo artistico alle sue compo_ :ssicurare che il Luogo Sacro cd ancom. II problema
nenti essenziali, alla mera distinzione tra il Vuoto (lo che oggi, nel duplice moyimento della mercificazio-
sfondo, Ia superficie bianca) e l,Elemento (la macchia =
:.e progressiva dell'estetica, e dell'estetizzazione delle
del quadrato)? Dowemmo, cioA, sempre ricordare che :erci, un oggetto bello (piacevole esteticamente) pud
il tempo verbale stesso (il futuro anteriore) del farnoso sostenere sempre meno il Vuoto della Cosa - d come
rien n.h.ura eu lieu gye le lieu (,,nulla avrl avuto luogo se se, paradossalmente, lunico modo per mantenere il
non il luogo stesso") chiarifica che abbiamo a chJfare ,uogo (Sacro) sia di riempirlo di rifiuti e di escrementi.
con uno stato utopico il quale, per ragioni strutturali a ,li artisti contemporanei che espongono escrementi
priori, non pud mai realizzarsi nel presente (non ci sari :ome oggetti d'arte, lungi dall'indebolire la logica della
mai un tempo presente in cui .solo il luogo stesso avrA ;ublimazione, in realti si sforzano disperatamente di
luogo"). Non A semplicemente che il Luolo conferisca salvarla. Le conseguenze di questo collasso dell,ele-
all'oggettg che lo occupa una digniti suilime; d che xento nel Vuoto del Luogo sono potenzialmente ca*
soltanto la presenza dellbggetto iostiene il Vuoto del :astrofiche: infatti, senza uno scarto minimo tra l'ele-
Luogo sacro, cosi che il Luogo stesso non AVRA MAI nento e il suo Luogo, non esiste ordine simbolico: ciod,
LUOGO, ma sari sempre qualcosa che, retroattiva_ :oi dimoriamo dentro l'ordine simbolico solamente in
mente, "avrA avuto luogo" dopo esser stato intralciato quanto qualsiasi presenza appare contro lo sfondo del-
da-un elemento positivo. In aitre parole, se sottraiamo .a sua possibile assenza (questo A cid a cui Lacan allude
dal Vuoto l'elemento positivo, ',il piccolo pezzettino di con il concetto del significante fallico come significan-
realti", la macchia eccedente che disturbi l,equilibrio, :e della castrazione: A un significante "puro'l il signifi-
n_on otteniamo il puro Vuoto equilibrato come tale; i/ :ante come tale, nella sua accezione pitr elementare,
Vuoto stesfo, piuttosto, scompare, non A pidr lt. rn quanto proprio la sua stessa presenza evoca la SUA
Percid il motivo per cui gli escrementi sono elevati STESSA possibile assenza/mancanza).
al rango di opera dhrte, utilizzati per colmare il Vuoto Forse la definizione pirh concisa della rottura moder-
:rista in campo artistico d proprio che, grazie ad essa, Ia
Cfr.^ Gerard Wajcman, L'objet du srec/e, Lagrasse, Verdier rensione tra l'Og,getto (arte) e lo Spazio che esso occupa
1998. e considerata riflessivamente: cid che fa di un oggetto

36
37
unbpera d'arte non sono semplicemente le sue carat- r:ertrale, etereo, invece che comuni oggetti materiali
teristiche materiali, ma il luogo che occupa, il Luogo : rme l'erbq bianca nei suoi quadri camp€stri). Terzo, il
(sacro) del Vuoto della Cosa. In altre pa.oie, con Ihie -.:o che la derie di quadri raffiguranti sua moglie seduta
modernista, si perde per sempre una certa innocenza: una stanza solitaria, fortemente soleggiata, mentre
non possiamo piu flngeredi produrreoggetti che, invir_ ;-arda attraverso una finestra apefta, sono percepiti
tir delle proprie caratteristiche, cioA indipendentemente :rne un frJmmento disarmonicodi una sceniglobile,
dallo spazio che occupano, "siano" opere dh"te. per que- -:.e necessita di un supplemento, che rimanda ad un in-
sta ragione, lhrte moderna si divide, fin dalle sue oiigi- -sibile spazio fuori campo, come il fotogramma di una
ni, proprio nei suoi due estremi, Malevitch da un lato, ::quenza cinematografica privo del suo contro-campo
Duchamp dall'altro. Da una parte, l'enfatizzazione pura . in effletti si pud sostener€ che questi quadri di Hopper
del vuoto che separa l'Oggetto dal suo Spazio (il . ano giir "mediati" dall'esperienza cinematografica).
eua-
drato Nero): dall'altra, I'esposizione di un oggetto quo- Proprio in questo senso si potrebbe operare un col-
tidiano (una ruota di bicicletta) come operi d,artejp"r :gamento tra il modernismo in arte e lo stalinismo in
dimostrare che lhrte non si fonda sulle qualitA dellbpera :olitica: nella sublimazione stalinista del "saggio lea-
dhrte, ma esclusivamente sulla Spazio che esso occupa, :er'i lo scarto che separa lbggetto dal suo luogo vie-
in modo che qualsiasi cosa, anche se t merda, poisa :.e portato all'estremo, e percid pud essere in qualche
"essere" unbpera d'arte se si trova nel Luogo giuito. E rodo considerato riflessivamente. Nel saggio chiave
qualsiasi cosa venga fatta dopo Ia rottura modernista, Sul problema del Bello nellArte Sovietica del r95o, il
anche se d un ritorno al falso neoclassicismo alla Arno :ritico sovietico G. Nedoshivin afferma: "Tra tutti gli
Breker, d gii "mediata" da questa rottura. prendiamo
=;ementi piu belli della vita, il primo posto dovrebbe
un realista del )O( secolo come Edward Hopper: ci sono :ssere occupato dalle immagini dei nostri grandi lea-
almeno-treaspetti del suo lavoro che testimbniamo que- :er ... La sublime bellezza dei leader ... d la base della
sta mediazione. Primo, Ia ben nota tendenza di Hopper :oincidenza del Bello con il Vero nell'arte del realismo
a dipingere personaggi urbani di notte, soli, in stinze questa logica che, per
'ocialista".r Come comprendere
molto illuminate, visti dall'esterno attraverso una fine- luanto ridicola possa sembrare, funziona ancora oggi
stra{anche quando la finestra non d direttamente perce- :on Kim Il Yong6 nella Corea del Nord? Queste defi-
pibile, il quadro A dipinto in modo tale che lo spettatore
sia spinto a immaginare una cornice immateriale e in-
Da Julia Hell, Post-Foscisf Fantasies, Duke University Press,
visibile che lo separa dagli oggetti raffigurati). Secondo, Durham 1997, p. 32.
il modo in cui i suoi quadri sono dipinii e la sua tecnica Kim Il Yong A esaltato dal1a propaganda ufficiale come (sag-
iperrealista, producono nello spettatore un effetto di ir- gio, e <p6starr. Un esempio della sua poesia? <Come i girasoli
fioriscono e crescono solo se rimirano e seguono il sole, cosl il
realti, come se si stesse osservando qualcosa di onirico, popolo clesce solo se contempla il suo leaderl>

38 )9

)
del Leader
reali dei - -ilezza... In questo senso la designazione letteral-
nizioni non si riferiscono alle caratteristiche ,.aiinista come "subl;; t da Jonsiderare
d la stessa della Gentildonna
Lil; - q"i r" logica quale' l"tuniano: la sua celebrata
come afferma lacan' ci -ente, nello stretto '""'o
;"irA;"tE;ri"tu Iilt cosi che "l critici
umano' ecc''
,.ig.rru, la sua generosit)' il suo caloredal leader che
.i;t;;i;;.;me ad un Ideale astratto rivolgersi alla - rr^ nrlre ."ror"r"nii'ioii int"t'ate
hanno rilevato.r,. t"iii iloeri sembrano -.l;#il;""5J;;;;;t"*e come disumano e terrin-
il;;" ;;;"a. ... In qu"'to. ambito po:tlco lbggetto che obbedisce a una
reale"T Que- :rnte" - non un'autoritir simbolica
femminile svuotato di ogni consistenza
ri
astratta' fredda' -esse, ma una
Co'" *pti"ciosa che & "la piir arbitrariail
;;;;;p"ii" della Gentilaofi"u la rende
pud essere in alcun ."iiiuri" t'i 'ottopo"e i suoi servitori"'
."ii;;**
il;;- la Gentildo"t'u 'ot' essere elevato
.n"n Liader stalinista paga perquello
.r.i" della sua
modounacreaturacalda,passionale'comprensiva: .d ;;;.*;;;uri*" a"isello d'^atlori' la "per*
artistica' la creazio- alienazione' ;;;; p-er la Gentildonna'
:adicale
Attraverso la tipica sublimazione come un'ap-
ne poetica consiste'ntl ptesentare un oggetto che pud es- ..;;;;i;;';.o,"iaut"t"' effettivamente' pubbli-
:endice della celebr"o ! *iti"ata
immagine
sere solament" a"ttiiul'*me
terrificanle' disumano' La
^;;;-';;i t"ratterizzata per nessuna delle
pratica'del
Non ci si deve aun'que meravigliar".:" lu ufficiali'
&',ild;;;concrete t""ii' p"t f" sua saggezzal:til"Xti ::, nelle foto
.tocco sia stata
utuiu
suevirtit
:r modo talvolta"'";;;";i;
da
cosi evidentemente grossolano
e sur-
"
p". t" sue capaciti' Se d descritta come saggla'
"tanto perchd in.u'nl''J* t"ggt"" immateriale o perche -";';;t;;udl'" th" non fosse intenzionale - come
che esercitarla' Al "persona vera"' con tut-
rappresenta fu tuu'iln''ioffiuttosto prove cui .."rt lJt"-.ri't*oii"""te che la
contrario, u arbitraria nelle essere completamente
"rru "'ii"ti"**titt
sottoPone i suoi servitori'8
:e le sue idiosincrasie, dovesse
pratica di ele-
:imoiazzata da un'icona aliena' Questa
stalinista? Egli .";Iilil;"t"li g"tt""a una volgare figura comune'
Non si pub dire 1o stesso del Leader concetto puramente
non d forse sublime e saggio' anch'egli ,ti;il;;oa, -";; lu b"11"'za ad un
correlata all'ele-
"""I"*"i*ome
non "rapprerun'u qt'"ti" funzioni piuttoito che eserci- ir;;;;;i;, d forse strettamente-

tarle"? Nessuno potretbe affermare


che Malenkov' Be- .;;"4 modernista di uno squallido oggetto escre*
ti"^" ft t"*t.,'Ott"t" esempi di bellezza maschile - ;;iil" quotidiano ad oPera d'arte?q
;;;il;seniarono" la tunzione della
ifi ;;'ffi;;';i il rf."d;t[ilt*"bb; collocare'i primi quadri
ii i [.*,'
"*rtr t * 9''31
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l*"*, L.;, rh ;E'hl" tf Pttchoonalysis' Routledge:


Lon- A;$. "
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fi ll;il;:;;''';;;ii'#;;'io-!:b1;"Y:'..1^:':l:"**:ii:
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lll**: is;;',;;,,\:;;.
i;,?l;
"',s.
r5o;tr. it. cit., p. rez
t*#*,*mi-mrru***r+*1,*'*
41
Uno dei modi privilegiati di collocare questa spacca- nematoglafico Monroe Stahr impartisce istruzioni ai
tura tra arte tradizionale e arte moderna potrebbe es- suoi sceneggiatori:
sere quello di fare riferimento all'opera pittorica che ef-
fettivamente occupa il luogo del mediatore evanescen- Tlrtte le volte, tutti i momenti in cui (lei) d in scena, o
te fra le due, ciod il famoso (e famigerato) L'Origine du si presenta alla nostra vista, vuole andare a letto con Ken
Monde di Gustave Courbet; I'impudica raffigurazione Willard. ... qualsiasi cosa faccia, A per andare a letto con
Ken Willard. Se cammina lungo una strada, cammina
di un corpo nudo femminile senza testa e con i geni- per andare a letto con Ken Willard, se mangia t per avere
tali in primo piano. Questo quadro, che letteralmente energia sufficiente per andare a letto con Ken Willard.
scomparve per quasi un centinaio di anni, andd a finire Mo mai, assolutamente mai, dowete dare l'impressione
fra le proprieti di Lacan ;o L'Originetestimonia il limite che lei possa anche solamente considerare il fatto di an-
(o lo scacco) della pittura realistica tradizionale, il cui dare a letto con Ken Willard, a meno che la loro unione
oggetto finale - mai direttamente e pienamente mo- non sia stata doyutamente consacrata."
strato, ma sempre abbozzato, presente come una sorta
di punto di riferimento sottinteso, che inizia almeno Il corpo femminile esibito A, percid, l'oggetto im-
dal Verweisung di Albrecht Diirer" - era, naturalmen- possibile che, proprio perchd non rappresentabile,
te, il corpo femminile nudo completamente sessualiz- funziona come I'ultimo orizzonte della rappresenta-
zato come ultimo oggetto del desiderio e dello sguardo zione, la cui apertura d sempre posposta proprio come
maschile. Qui, il corpo femminile esibito funzionava la Cosa incestuosa di Lacan. La sua assenza, il Vuoto
in un modo simile al riferimento all'atto sessuale nel- della Cosa, d allora riempito da immagini "sublimate"
la Hollywood classica, cosi come 6 magistralmente di corpi femminili bellissimi, tuttavia mai completa-
descritto da Scott Fitzgerald in The Last Tycoon {Gli mente esibiti; di corpi, ciod, che mantengono sempre
Ukimi Fuochi) nella famosa scena in cui il magnate ci- un minimo di distanza daQuello. Ma il punto cruciale
(o, piuttosto, l'illusione sottintesa) della pittura tradi-
zionale 0 ehe il overo" corpo nudo incestuoso d senza
Leader comunista. Il loro effetto ironicamente sowersivo non
sta solo nel contrasto grottesco e incongruo dei due livelli, ma,
dubbio 11 per essere scoperto - in breve, l'illusione del
e forse ancora di pitr, nel sospetto che lo stesso ideale di bellez- realismo tradizionale non sta nella riproduzione fe-
za dellAntica Grecia non fosse cosl "naturale" come potrebbe dele degli oggetti raffigurati; piuttosto sta nella fede
apparirci ora, ma condizionato da un'impalcatura in un certo che, DIETRO gli oggetti direttamente raffigurati, ci
quai modo funzionale,
Per quanto riguarda Courbet, ho largamente attinto a Charity sia effettivamente la Cosa assoluta che potrebbe esse-
Scribner, Working Memory: Mourning and Melancholia in Po-
stindustrial Europe, diss., Columbia University, zooo,
11 Ziiek si riferisce alla eelebre incisione ll disegnatore d.ella ilon- t2 Francis Scott Fitzgeral d,, Gli Ultimi Fuachi, (t94r), Mondadori,
no coricatd, rf:8 IN.d.R.l, Milano, 1986, p. rro.

42 4i
re posseduta se soltanto fossimo capaci di superare gli :e oltre l'apparenza sublime della Cosa stessa, cid che
ostacoli o le proibizioni che impediscono di accedervi. rtteniamo d la nausea soffocante dellbggetto abietto
Cid che compie Courbet 6 un gesto di radicale desubli- - cosi lunieo modo di ristabilire la struttura minima
mazione: egli aceettd il rischio e andd semplicemente jella sublimazione A di rappresentare direttamente IL
fino in fondo dipingendo direttamente cid che l'arte \-UOTO STESSO, la Cosa come Vuoto-Spazio-Corn!
realistica precedente aveva indicato come suo lontano :e, senza l'illusione che questo Vuoto sia sostenuto da
punto di riferimento - il risultato di questa operazione, :n qualche Oggetto incestuoso nascosto. Si pui allora
naturalmente, fu, per dirla con Julia Kristeva, il rove- :apire esaftamente, per quanto paradossale possa sem-
sciamento dellbggetto sublime in oggetto vile, in un :rare, in quale modo il Quadrato Nero di Malevitch
aberrante, nauseante pezzo escrementizio di melma, )ossa essere considerato come il quadro originale del
(Piii precisamente, Courbet continud magistralmente nodernismo, il vero contrappunto a (o il rovescio di)
a mantenersi proprio nei confini piir scabrosi che se- -'Origine: in Courbet, noi abbiamo la Cosa incestuosa
parano il sublime dall'escrementizio: il corpo di donna :n se stessa che minaccia di far implodere lAperto, il
'',
in L'Origine ha una sua piena attrattiva erotica, tuttavia uoto in cui gli oggetti (sublimi) "potrebbero" appa-
diventa repellente proprio grazie a questa eccessiva at- . ire, mentre in Malevitch abbiamo I esatto opposto, lo

trattiva). Il gesto di Courbet d percib un vicolo cieco, Io schema della sublimazione al suo livello pitr elementa-
scacco della pittura tradizionale realistica - ma, proprio . e, ridotta ad una nuda demarcazione tra il primo pia-

in quanto tale, d un <mediatoreD necessario tra lhrte :o e lo sfondo, fraun oggetto completamente "astratto"
tradizionale e quella moderna. Esso d, cioA, un gesto i1 quadrato) e lo Spazio che lo contiene. L"astrazione"
che doveva essere compiuto se si trattava di <liberare il Jella pittura modernista A percid concepita come rea-
terreno>r per far emergere lhrte "astratta' modernista. zione all'eccessiva presenza dellbggetto "concreto", la
Con Courbet, il gioco del riferimento allbggetto ince- iosa incestuosa, che si trasforma in un oggetto vile e
stuoso "realista', sempre assente, r! terminato, la strut- Sisgustoso, cio0 che trasforma il sublime in un eccesso
tura della sublimazione collassa, e l'impresa dell'arte :scrementizio.
moderna diventa quella di ristabilire lo schema della E il compito dell'analisi storica materialista & di col-
sublimazione (lo scarto minimo che separa il Vuoto "ocare tutte queste determ"inazioni troppo formali nel
della Cosa dallbggetto che lo riempie) al di fuori da .oro contesto storico concreto. Prima, naturalmente,
queste costrizioni "realiste", cio& al di fuori della fede : d l'estetizzazione sopra citata dell universo delle mer-
nella reale presenza della Cosa incestuosa dietro I'in- :i: il suo risultato finale 6 che, per dirla in termini piut-
gannevole superficie della pittura. In altre parole, con :osto pateticl, oggl il vero trash sono gli stessi oggetti
Courbet impariamo che non c? nessuna Cosa dietro 'belli" dai quali siamo continuamente bombardati da
la sua sublime apparenza, che se ci sforziamo di vede- :utte le parti; di conseguenza, l'unico modo per sfug-

44 45
gire al trash d di mettere il trash sfesso nello spazio IL PARALLASSE
iacro del Vuoto. Tuttavia, la situazione d pitr comples- ARCHITETTONICO,
sa. Da una parte, c'd I'esperienza delle catastrofi (rea-
li o immaginarie) globali (dalla catastrofe nucleare o Pennacchi e altri fenomeni
ecologica, allblocausto), il cui impatto traumatico A i di lotta di classe,
(zoo9)
cosi forte da non poter pitr essere concepito come un
semplice evento che accade enffo l'orrzzonte/lAperto
sostinuto dal Vuoto della Cosa - in queste catastrofi,
proprio la Cosa in se stessa non d piir assente, cio€ pre-
ienie come un Vuoto, come sfondo degli eventi reali, La mia conoscenza dellhrchitettura si riduce ad un
ma minaccia di diventare REALMENTE presente, di :aio di dati idiosincratici: il mio amore perAyn Rand
attualizzarsi nella realtl, e percid di provocare un col- . il suo romanzo sull'architettura The Fountainhead -
lasso psicotico dello spazio simbolico. D'altra parte, la -: fonte meravigliosa, la mia ammirazione per il tipico
prosplttiva di una catastrofe globale non d qualcosa di - rrocco kitsch stalinista stile "torta nuziale,i e il mio
peculiare al XX secolo - dunque perchd awebbe avuto .:gno di una casa composta solo di spazi secondari e
iale impatto proprio in questo secolo e non prima? La :oghi di passaggio - scale, corridoi, servizi igienici,
- :ostiglio, cucina
risposta sta ancora nella progressiva sovrapposizione - senza soggiorno o camera da letto.
delle estetiche (lo spazio della bellezza sublime eso- : : bene cosi di correre il pericolo che quello che dird
nerato dallo scambio sociale) e della mercificazione .;illeri tra i due estremi delle speculazloni infondate
(il terreno dello scambio): questa sowapposizione e i . :i cid che d gii noto da lungo tempo.
suoi effetti rappresentano l'esaurimento della capacitA \brrei iniziare con il concetto di parallasse che ho
di sublimare. Senza di essa ogni incontro con la Cosa :=sunto da Kojin Karatani.; La comune definizione di
diventa una catastrofe globale distruttiva, una "fine del .. allasse d: lo spostamento apparente di un oggetto (lo
mondo". Nessuna meraviglia, allora, se nel lavoro di
AndyWarhol, il ready-made, l'oggetto quotidiano, che
si trova ad occupare lo Spazio sublime dellbpera d'arte -{pp.r*@ the Endofrimes, Lon-
don, Verso, 2oto; tr. it. Vivere al{a fine dei tempi, ponte alle
non 6 nient'altro che una fila di bottigiie di Coca-Cola' Grazie, Milano zou, Terzo interludio.
jPer pennacchio qui Zitek intende esattamente il
termine
architettonico, ossia "l elemento di raccordo lla l,imposta cir-
colare di.una cupola e la struttura di base, quando questa sia
rndipendente dalla forma sressa della cupola I n.d.r.l.'
Kojin Karatani, Sabu Kohso, Transcritique. On Kant and Marx,
\flT, London-Cambridge (MA) zoo5.

46
spostamento della sua posizione contro uno sfondo), Nel suo saggio su Gehry Fredric Jameson legge i
causata da un cambiamento nella posizione dellbs- suoi progetti per case singole come un tentativo di
seryatore, che causa un nuovo orizzontevisivo. La tor- mediare la tradizione (le vecchie strutture decorate in
sione filosofica da aggiungere, naturalmente, d che la legno) e la modernitl alienata (lamiera ondulata, ce-
differenza osservata non d semplicemente "soggettiva'] rnento e vetro). Il risultato & un edificio anfibio, una
dovuta al fatto che lo stesso oggetto che esiste "li fuo- combinazione bizzarra, una vecchia casa a cui si va ad
ri" d visto da due difflerenti postazioni, o punti di vista. aggiungere, come una escrescenza cancerosa, una par-
E piuttosto che, come Hegel awebbe detto, soggetto e :e moderna in cemento e ferro. Nel suo primo progetto
oggetto sono intrinsecamente "mediati', in modo che C'autore, la ristrutturazione della propria casa a Santa
uno spostamento "epistemologico" del punto di vista \,fonica (rgZl-ZB), Gehry "ha preso un modesto bun-
del soggetto riflette sempre un cambiamento "ontolo- galow posto su un lotto d'angolo, 1o ha awolto in strati
gico" nell'oggetto stesso. Quando ci si trova di fronte a di lamiera ondulata e maglia metallica, e ha incastrato
un tale divario di parallasse, si dovrebbe rinunciare a strutture di vetro al suo esterno, Il risultato d stato una
tutti i tentativi di ridurre un aspetto all'altro (o, ancor semplice casa estrusa in sorprendenti forme e super-
peggio, di tentare una sorta di "sintesi dialettica" degli hci, spazi e punti di vista",+ Fredric |ameson discerne
opposti); il compito d, al contrario, di concepire tutte un impulso semi-utopico in questa "dialettica tra i resti
le possibili posizioni come risposte a una qualche sog- della tradizione (camere dalla vecchia casa, conservate
giacente situazione di stallo o a un antagonismo, come come oniriche tracce arcaiche in un museo della mo-
altrettanti tentativi di risolvere questo stesso stallo ... dernitA), e il 'nuovo' involucro, costituito dai materiali
E questo ci riporta subito alla cosiddetta architettura di base del deserto americano'1 Questa interazione tra
postmoderna che, a volte, sembra mettere in afto il io spazio conservato dellavecchia easa e lo spazio inter-
concetto di parallasse in un modo immediatamente stiziale creato dall'involucro genera un nuovo spazio,
palpabile. Prendiamo Liebeskind o Gehry: il loro lavo- uno spazio che "pone una domanda fondamentale al
ro appare spesso come un disperato (o gioioso) tenta- :apitalismo americano contemporaneo: quella tra suc-
tivo di combinare nello stesso edificio due principi di cesso tecno-scientiflco avanzato e la povertA e i rifiuti",
strutturazione incompatibili (nel caso di Liebeskind, Una chiara controprova, nella mia ottica marxista, che
cubi orizzontali/verticali e obliqui, nel caso di Gehry I progetti architettonici sono risposte a un problema
la tradizionale casa con integrazioni moderne - come :he d in ultima analisi socio-politico.
cemento, lamiera, vetro), proprio come se due principi
antagonistici fossero impegnati in una lotta per otte-
nere I'egemonia.
F, fameson, Postmodemisma, awero la logica culturale del ta*
ilo capitalismo, (r99r), Fazi, Roma ioo7, pp. r21-4o.

48 49
In questo serlso, si potrebbe anche leggere Psycho, il le sue vittime, dal momento che sarebbe stato sollevato
capolavoro di Atfred Hitchcock, come la messa in scena dalla tensione insopportabile ehe lo costringe a comere
di un antagonismo architettonico: Norman Bates non d tra i due luoghi - avrebbe avuto un terzo posto di media-
forse diviso tra le due case, il motel moderno orizzontale zione tra i due estremi.
e la casa della madre verticale e gotica, sempre di cor-
sa tra i due, senza mai trovare un posto suo? In questo Ma come si pud giustificare l'uso del termine (ormai
senso, il carattere tlnheimlichdel finale del film significa gil semi-obsoleto) di "postmoderilo"? Nella misura in
che, nella sua piena identificazione con la madre, egli cui il capitalismo post-sessantottesco forma una spe-
ha finalmente trovato il suo heim, la sua casa. In ope- ciflca totalitA economica, sociale e eulturale, qu€sta
re moderniste come Psycho, questa scissione d ancora stessa totalitir giustifica il termine "postmodernismo".
visibile, mentre lo scopo principale dell'attuale architet- Anche se il postmodernismo come nuova forma di ide-
tum postmoderna d quello di offi.rscarla.-Basti ricordare ologia ha subito molte critiche circostanziate, occorre
il .New Urbanismi con il suo ritorno alle piccole case tuttavia ammettere che, quando Jean-Francois Lyo-
familiari nei piccoli centri, con il loro porticato, nel ten- tard, ne La condiziane postmoderna, tg7gt ha elevato
tativo di ricreare l'accogliente atmosfera della comunitl questo termine da nome di alcune tendenze artistiche
locale - ecco un chiaro caso di architettura come ideo- emergenti (in particolare letterarie e architettoniche)
logia al suo stato pir) puro, che fornisce un'immagina-ria a designazione di una nuova epoca storica, vi fu una
(aiche se "reale", materializzata nella collocazione effet- dimensione di autentica nominazione nel suo atto: il
iiva degli edifici) soluzione a un concreto stallo sociale "postmodernismo" ha effettivamente funzionato come
che ha"poco a che fare con l'architettura e molto con le un nuovo significante-padrone che ha introdotto un
dinamiche tardo-capitaliste' Un caso pitr ambiguo del- nuovo ordine di intelligibilitA nella confusa moltepli-
1o stesso antagonismo A lbpera di Gehry: egli prende citir dell'esperienza storica.
come base uno dei due poli dell'antagonismo, sia la casa
di famiglia vecchio stile sia ledificio modernista in ve- In che cosa consisterebbe, in senso piu stretto, lo
tro e ceirento, e in seguito o li sottopone a una sorta di snodo postmoderno? Nel loro 1l nuovo spirito del ca-
anamorfica distorsione cubista (angoli curvi di pareti e pitalisma Boltanski e Chiapello Io esaminano in detta-
delle finestre, ecc.) o combina la vecchia casa di famiglia glio, e in particolare a proposito della Francia.s In uno
con un supplemento modernista. Cosi, ecco la mia ipo- stile weberiano, il libro distingue tre successivi "spiriti"
tesi finale: se il Bates Motel dovesse essere costruito da dei capitalismo: il primo, imprenditoriale, durato fino
Gehry combinando direttamente la casa della vecchia
madre e il motel moderno in una nuova entitir ibrida, r L. Boltanski, E. Chiapello, 1l nuovo spirito del capitalismo,
Norman non awebbe avuto alcun bisogno di uccidere (r999), Feltrinelli, MIlano zoo6.

5o 51
alla Grande Depressione del r93o; il secondo prende .:erienza che ci forniscono, li consumiamo allo scopo
eome ideale non l'imprenditore, ma il direttore sti- :i rendere la nostra vita piacevole e significativa. Questa
pendiato della grande impresa (d facile notare lo stret- ::iade non pud che evocare la triade lacaniana di Rea-
to parallelismo con la ben nota nozione di passaggio =, Simbolico e Immaginario: il Reale dell'utiliti direfta
dall etica del capitalismo individualista-protestante al :uon cibo sano, la qualitA di una automobile, ecc.); il
capitalismo manageriale-aziendale dell"'uomo dellbr- : :mbolico dello status (compro una certa auto per segna-
ganizzazione"). Dal r97o in poi viene ad emergere la rre il mio status
- A la teoria di Thorstein Veblen); infine
terza fase, una nuova figura dello "spirito del capitali- lmmaginario di un'esperienza piacevole e significativa.
smo": il capitalismo abbandona la struttura gerarchica consumismo dovrebbe sostenere la qualiti della vita,
fordista del processo di produzione e inizia a svilup- suo tempo dowebbe essere "tempo di qualitA" - non
pare una rete basata sulla forma di organizzazione tempo dellhlienazione, dell'imitazione di modelli
fondata sull'iniziativa dei dipendenti e sull'autonomia :-rposti dalla societA, della paura di non essere in grado
sul posto di lavoro. Invece di una catena di comando :: "tenere il passo con i Jones", ma il tempo della rea-
gerarchico-centralizzata, abbiamo dei network con un :zazione autentica del mio vero Sd, del gioco sensuale
moltitudine di partecipanti, che organizzano il lavoro ::lle esperienze, della cura verso gli altri, dall'ecologia
in forma di team o progetti, incentrati sulla customer . -a caritA. Ecco allora un caso esemplare di "capitalismo
satisfoction, e una mobilitazione generale dei lavora- -.:lturale'l lhuto-descrizione fornita da Starbucks del
tori grazie alla visione dei loro leader. In questo modo, :o programma 'Acqua Etica" [Ethos Water]:
il capitalismo d trasformato e legittimato in quanto
progetto egualitario: incentivando l'interazione auto- Ethos Water d una brand con una missione sociale -
aiutare i bambini di tutto il mondo ad avere acqua pulita
poietica e lauto-organizzazione spontanea,6 il capi-
e accrescere la sensibilizzazione circa la crisi mondiale
talismo usurpa persino la retorica di estrema sinistra dell'acqua [World 'Water Crisis]. Ogni volta che si acqui-
dell' "autogestione operaia" e la trasforma, da motto sta una bottiglia di Ethos Water, Ethos Water contribuiri
anti-capitalista, a slogan capitalista. con o,o5 US $ ($ o.ro in Canada) al nostro obiettivo di
raccogliere almeno ro milioni di dollari entro il zoro. At-
A livello dei consumi, questo nuovo spirito 6 quello rraverso la fondazione Starbucks, Ethos Water sostiene
del cosiddetto 'capitalismo culturale": in primis, non programmi umanitari sull'acqua in Africa, Asia e Ame-
rica Latina. Ad oggi, Ethos Water sowenziona impegni
si aequistano piir i prodotti per la loro utiliti, nd come
per una cifra superiore ai 6,2 milioni di dollari. Questi
status-symbol, ma li compriamo per ottenere quell'e- programmi aiuteranno circa 42o.ooo persone ad ottenere
accesso all'acqua potabile, ai servizi sanitari e all'educa-
zione all'igiene,
[ll riferimento di ZiZek va qui alle teorie anni '9o dell'autopo-
iesi, introdotte da Maturana e Varela, n.d.r,l

53
presenta la crescita di un fiore o una serie di tartaru_
ghe.copularlti?) - oppure una moltepliciti di funzioni,
dagli spettacoli allo shopping alle cafeterie (il Teatro
:@ \azionale dell'Opera di Oslo, progettato per attrarre
una generazione piir giovane, cerca di apparire ,,cool,,
imitando Ie eleganti linee di uno Stealth;'inoltre, il tet-
to si inclin4 nel fiordo e funge anche da piattaforma
cer tuffi).

Come, E ptato spesso osservato, si pud dire che il


cos.tmodernismo rappresenti una sorta di deregulation
dell'architettura - in base a uno storicismo radicale
:er cui, in un pastiehe globalizzato, tutto d possibile,
.-
-anything goes".
Un pastiche che funziona come una
-parodia
vuota": uno storicismo radicale in cui tutto
Questo d come il eapitalismo, a livello di consumo, :l passato si equalizza in sincronia con un eterno pre-
ha integato I'erediti del'68, la critica del consumismo sente. Il funzionamento esatto del pastiche deve essere
alienato: cid che conta t l'esperienza autentica. Non E specifieato da un lavoro di analisi toncreta Iasciate-
per questo che compriamo cibi biologici? Chi crede
-
ni fare un esempio estremo: a Mosca oggi, ci sono un
dawero che le costose e mezze marce mele "bio" siano :aio di nuovi condomini esclusivi per i-nuovi ricchi,
veramente sane? I"a ragione d che, acquistandole, non :he imitano perfettamente la forma esterna del Baroc-
ci limitiamo a comprare e consurure un prodotto - noi, :o stalinista neo-gotico (quello dell,Universitir Lomo-
simultaneamente, facciamo qualcosa di significativo, :iosov, della Casa della Cultura di Varsavia, ecc.). Che
come dimostrare la nostm sensibiliti e consapevolezza :osa significa questa imitazione?
euesti edifici, owia-
globale, e partecipare ad un grande progetto collenivo ... rrente, si sforzano di integrare i postumi della sbor-
:ia sovietica, con l'attuale Russia iper-capitalista _ ma
Se, nel grande modernismo classico, un edificio era
=.decisivo in ogni caso analizzare-la moialitA precisa
tenuto a ubbidire a un grande Codice totalizzante, nel :r questa integrazione, L'auto-percezione del pubbli_
postmodernismo abbiamo una moltepliciti di codici. :o impegnato d quello della indifferenza giocosa: la
Questa molteplicita pud essere sia una molteplice am- s:ornia sovietica della Russia d un passato, ridotto a un
biguite dei significati - quello che Charles Jencks ha :astiche impotente. Ilironico stalinismo postmoderno
chiamato "metafora allusiVa" {l'Opera di Sydney rap- :eve quindi essere considerato Iultima fase del reali-

54 55
smo socialista, in cui la formula d duplicata riflessiva- pluralitA dei punti di vista indifferenti. "Contraddizio-
mente, rovesciata nel suo proprio pastiche. Dowemmo ne'perde cosl il proprio significato sowersivo: in uno
leggere questo uso dei motivi "totalitari" come un caso spazio di permissivismo globalizzato) punti di vista
di ironia postmoderna, come ripetizione comica della :ncoerenti coesistono cinicamente - un cinismo che
tragedia "totalitaria'1 reagisee all'incoerenza con un "E allora?". E cosi che si
possono sfruttare spietatamente le risorse naturali e al
La "base di classe" del postmodernismo neo-stalini- iempo stesso contribuire alle cause verdi - e allora? ...
sta & quindi Ia nuova dlite capitalista selvaggia che si .{ volte, la cosa-in-sC pud servire come maschera di se
percepisce come ideologicamente indifferente, "apoli- stessa * il modo piti efficace per offirscare antagonismi
tica," che si cura solo dei soldi e del successo, disprez- sociali d quello di mostrarli apertamente.
zando tutte le grandi cause. L""ideologia spontanea" di
questa nuova borghesia ri, paradossalmente, quello che Ma forse sono andato tropponeloce e troppo lontano
appare come lbpposto della loro volgare "passione del - lasciatemi fare un passo indietro e affrontare la que-
reale" (piaceri, denaro, potere), un (non menovolgare) stione di fondo: come fa un edificio ideologico (edifici
pan-estetismo: tutte le ideologie sono uguali, ugual- architettoniei reali inclusi) ad occuparsi di Jntagonismi
mente ridicole, utili solo per rendere piccante l'eccita- sociali? Nel suo vecchio classico L'inconscio politico,
zione estetica, in modo che piu problematiche sono, :98r, Fredric Jameson propone una lettura ideblogico,
piir eccitazione generano. Lhrchitettura neo-stalinista -ritica assai perspicua dell'interpretazione di Cliude
finge di fingere - essa (e il suo pubblico) pensano solo -evi-Strauss delle speciali decorazioni facciali degli in-
di giocare un gioco, e quello di cui sono inconsapevoli :iani Caduveo del Brasile: essi usano "un disegno che
d che, indipendentemente dal loro atteggiamento gio- . simmetrico, ma che segue in unhsse obliquo [...] una
eoso, il gioco ha il potenziale di diventare serio. La loro ,lruazione complicata basata su due forme contraddit-
"indifferenza giocosa" nasconde la realti dello spietato :rrie di dualitA, che danno origine a un compromesso
esercizio del potere: quello che mettono in scena come rasato su un'opposizione secondaria tra I'asse ideale
spettacolo estetico d realti per le masse della gente co- :ell'oggetto stesso [il volto umano] e lhsse ideale della
mune. La loro indiferenza verso I'ideologia & la forma :.gura che rappresenta".r Jameson commenta: "GiA sul
stessa della loro complicitA con l'ideologia dominante. :iano puramente formale, quindi, questo testo visivo
: stato colto come una contraddizione per via della ri-
Questa indifferenza testimonia come, nel postmo- ;:luzione curiosamente prowisoria e asimmetrica che
dernismo, il parallasse A ammesso apertameilte, visua-
lizzato - e, in questo modo, neutralizzato: la tensione
C. Ldvi-Strauss, Tristi tropici, (1955), Il Saggiatore, Milano
antagonistica tra diversi punti di vista d appiattita nella 196o, p. r83.

56 57
esso propone pef quella contraddizione".s (Per inciso, E non d proprio questa la nostra impasse? Nelle
cid non suona un po' come la mappa di Manhattan, societ} borghesi, siamo divisi tra una uguaglianza
dove il disegno simmetrico di strade e viali viene ta- formale-legale mantenuta dalle istituzioni dello Stato
gliato dall'asse obliquo di Broadway? Oppure, a livello democratico, e le distinzioni di classe vigenti nel siste-
di architettura, non fa pensare a un tipico edificio di ma economico. Viviamo nella tensione tra il rispetto
Liebeskind con la sua tensione tra le linee verticali e "politicamente corretto" per i dirltti umani, ecc., e le
oblique?). Nel cruciale passo successivo, Ldvi-Strauss crescenti disuguaglianze, Ie comunitA chiuse, le esclu-
interpreta questa risoluzione formale immaginaria di sioni, ecc. Questo, perd, non vuol dire che Ia relazione
un antagonismo (non come una "riflessione'l ma) come d semplicemente quella tra apparenza ingannevole e
un atto simbolico, una trasposizione-spostamento del- realtl: a proposito dell egualitarismo liberale, non A
lo squilibrio-asimmetria-antagonismo fondamental- sufficiente sollevare la vecchia obiezione marxista sul
mente sociale della societA Caduveo: i Caduveo sono divario tra le apparenze ideologiche della forma giuri-
una societi gerarchica, e la loro dica universale e gli interessi parricolari che di fatto la
sostengono - obiezione cosi comune tra i critici politi-
gerarchia nascente & gi) il luogo dell'emergere, se camente corretti di sinistra. La contro-argomentazio-
non del potere politico in senso stretto, per lo meno di ne, secondo cui Ia forma non A mai una "pura e sempl!
rapporti di dominio: lo stato di inferioritA delle donne,
ce" forma, ma implica una dinamica propria che lascia
la subordinazione dei giovani agli anziani, e lo sviluppo
di una aristocrazia ereditaria. Bench6 tale struttura di tracce nella materialitA dellavita sociale, A pienamente
potere latente sia mascherata, tra i loro vicini Guana e valida. Dopo tutto Ia "liberti formale" della borghesia
Bororo, da una divisione in frazioni che passa attraverso e quella che ha messo in moto il processo di numerose
le tre caste, e dove scambio esogamico sembra funzionare istanze politiche e pratiche complessivamente "mate-
in un modo non-gerarchico, sostanzialmente egualitario, riali", dai sindacati al femminismo,
essa d apertamente presente nella vita Caduveo, sotto E lo stesso vale per lhrchitettura: quando un edificio
forma di visibile disuguaglianza e conflitto, Le istituzioni
incarna lhpertura democratica, questo aspetto non d
sociali dei Guana e dei Bororo, dhltra parte, dannovita
a un regno delle apparenze, in cui la reale gerarchia e la mai una mera apparenza - esso ha una realti sua pro-
disuguaglianza sono dissimulate dalla reciprociti delle pria, struttura il modo in cui gli individui interagisco-
frazioni, e in cui, pertanto, 'l'asimmetria di classe d bilan- no nella Ioro vita reale. Il problema dei Caduveo era
ciata ... dalla simmetria delle "frazioni"'.s che (come oggi agli stati non democratici) maneava
loro questo livello di apparenze - non avevano "la for-
runa di risolvere Ie loro contraddizioni, o di masche-
8 F. jameson, l'inconscio polirico, (19Br), Garzanti, Milano r99o,
p. 85.
rarle con lhiuto delle istituzioni concepite ad arte a tale
9 C. Ldvi-Strauss, op. cir., p. r85. scopo. [...]. fn quanto non erano in grado di concepire

58 59
o volere direttamente questa soluzione, essi hanno co- dernista in vetro trasparente di Ciuseppe Teragni del
minciato a sognare, a proiettarla nell'immaginario".'o 193436, non rivelano, nel loro semplice accostamento,
Ldvi-strauss merita qui una lettura precisa e attenta: lacontraddizione intrinseca del progetto ideologico fa-
non d che, semplicemente e direttamente, le decora- scista, che sostiene contemporaneam€nte un ritorno al
zioni del viso dei Caduveo esprimono una soluzione corporativismo pre-moderno organicista e la inaudita
immaginaria delle contraddizioni reali; piuttosto, il mobilitazione di tutte le forze sociali al servizio della
fatto d che essi integrano la mancanza di un corretto rapida modernizzazione?
funzionamento dell"'apparenza" che sarebbe iscritto
nella loro organi:zzazione socio-istituzionale' In altre Questo ci porta ad un risultato inaspettato: non A
parole, qui non abbiamo a che fare con un desiderio di solo che la fantasia incarnata nel linguaggio muto de-
uguaglianza reale, ma con il desiderio di un'apparenza gli edifici pub articolare l'utopia di giustizia, liberti e
corretta. (Non d la stessa cosa per il piano urbanistico di uguaglianza tradita dai reali rapporti sociali; questa
Niemeyer per Brasilia, questo sogno immaginario della fantasia pud anche esprimere un DESIDERIO PER
risoluzione degli antagonismi sociali che integra non LTNEGUAGLIANZA, per una chiara gerarchia e per la
la realti degli antagonismi sociali, ma la mancanza di distinzione di classe. Non d questo che fa l'architettura
un meccanismo ideologico-egualitario che Ii naseonda stalinista neo-gotiea? Non mette in atto il "ritorno del
con un'apparenza che funzioni correttamente?)' rimosso" dell'ideologia socialista egualitaria-emanci-
patrice ufficiale, il bizzarro desiderio di gerarchia e di
Questo d il motivo per cui ]ameson d pienamente distinzioni sociali? L'utopia messa in atto dall'arch!
giustificato nel parlare di "inconscio politieo": c'A un tettura pud anche essere lutopia conservatrice di un
messaggio cifrato nel gioco architettonico formale, e il riconquistato ordine gerarchico, E non A la stessa cosa
messaggio consegnato da un edificio spesso funziona pergli edifici pubblici monumentali di epoca roosevel*
come il "ritorno del rimosso" dell'ideologia ufficiale. tiana, come l'ufficio centrale delle Poste di New York?
Ricordiamo il motto Wittgenstein: ci6 di cui non si pub Nessuna meraviglia che l'edificio centrale della New
direttamente parlare, si pud dimostrare con la forma York University nel centro di Manhattan si presenti
della nostra attivitl. Cid di cui l'ideologia ufficiale non come l'UniversitA Lomonosov di Mosca...
pub parlare apertamente pud essere dimostrato dai se-
gni muti di un edificio. I due opposti progetti architet- La nostra applicazione dell'analisi di Ldvi-Strauss
tonici della Casa del Fascio, il pastiche neo-imperiale delle decorazioni del viso dei Caduveo allhrchitettu-
di Adolfo Coppedd del 1928, e l'edificio altamente mo- ra pu6 essere ulteriormente giustificata dal fatto che
L6vi-Strauss stesso applica lo stesso tipo di analisi
ail urbanistica e all'architettura nel suo meraviglioso
ro I.. Jameson, op. cit., p. 86,

6o 6r
saggio breve "Esistono organizzazioni drraliste?", in cui La mia ipotesi d che questi grandi insiemi di per-
si i"ccupa della disposizione spaziale degli edifici dei
formance artistiche, a cui probabilmente si pub para-
Winnebago, una delle tribir dei Grandi Lagh,i." Egli fa gonare l'architettura di oggi, cercano di imporsi come
questo tipo di edifici zero-istituzionali. I loro significati
qui unaltra osservazione cruciale: dato che i due sotto-
altamente conflittuali (intrattenimento arte alta, pro-
S*ppi formano una sola e identica tribir, e che vivono e
fano e sacro, elitario e popolare) si annullano avicenda,
ielio st"sto villaggio, questa identiti in qualche modo
deve essere simbolicamente inscritta - ma come, dato
in modo che il risultato d la presenza di significato in
che l'intera articolazione simbolica, tutte le istituzioni quanto taleo per opposizione al non-senso: il loro si-
sociali della tribu non sono neutrali, ma sono sowade- gnificato A quello di avere significato, di essere isole di
terminate da una scissione antagonista fondamentale e significato nel flusso della nostra insignificante esisten-
za quotidiatra. Al flne di fornire una breve panoramica
costitutiva? Attraverso ci6 che Ldvi-Strauss chiama in-
gegnosamente l"'istituzione zero", una sorta di contro- nella natura "parallattica" della loro struttura, vorrei
iniziare dal progetto per la Bibliothdque Nationale de
[Jrte istituzionale per il famos o mana, il significante- France di Rem Koolhaas GqSg), dove la corrisponden-
,nroto senza signifiiato determinato, dal momento che
za espressiva tra I'interno (la divisione di un edificio in
significa solo li presenza del significato in quanto tale,
camere e spazi per le diverse attivita) e l'esterno di un
iriopposizione illa sua assenza: una specifica istituzio-
n" non ha una funzione positiva, determinata - la edificio diventa radicale incommensurabilitA: "le fi.rn-
"h.
cui unica funzione d quella puramente negativa di se-
zioni, le camere, gli interni, gli spazi interni, pendono
gnalare la presenza e I effettivitl dell'istituzione sociale sul loro enorme contenitore come altrettanti organi
galleggianti". Questi cambiamenti formali nel rapporto
In quanto iale, in opposizione alla sua assenza, al caos
pre-sociale. E il riferimento a una tale istituzione-zero :ra interno ed esterno "ripropongono i paradossi della
cot sente a tutti i membri della tribir di percepire se :roprieti privata dopo la fine della sociiti cMIe (nella
"h"
stessi come tali, in quanto membri della stessa tribtr' E
Sibliothdque de France a Parigi, attraverso la dialettica
Cella proprieti delle informazioni, nel Trade Center di
cos'd, allora, questalstituzione-zero, se non l'ideologia
Zeebrugge, attraverso I'antinomia piri classica di uno
al suo stato piir puro, ciot l'incarnazione diretta della
spazio pubblico che A di propriet} privata.)".,,
funzione ideologica di fornire uno spazio neutro tota-
lizzante in cui & iancellato ogni antagonismo sociale, in Tuttavia, non si deve fiaintendere questa enfasi sulla
cui tutti i membri della societA possono riconoscersi? .ncommensurabilitA tra interno ed esterno, come una
,ntica (basandosi sulla richiesta di continuiti tra i due).

C. Ldvi-Strauss, "Les organisations duelles existent-elles?"


[rgf6l, in Anthropologie Strucrurale, Plon, Paris t974, pp. F. lameson, The Seeds of Time, Columbia Univ. Press, New
r54-r88.
York 1994, p. r35.

6z 63
L'incommensurabilitA tra interno ed esterno 6 un a pri- Bisogna qui ricordare una cafatteristica minore, ma
ori traseendentale - nella nostra esperienza fenomeno- cruciale, della definizione kantiana di sublime: subli-
logica piir elementare, la realtA che vediamo attraverso me & la maestositl travolgente della natura, laviolenta
una finestra A sempre minimamente spettrale, non pie- esplosione delle sue forze, percepita da una posizione
narnente reale come lo spazio chiuso dove siamo. Que- sicura, in modo che il soggetto non sia immediatamen-
sto € il motivo per cui, quando si guida una macchina o te minacciato da essa (non vi & nulla di sublime nell'es-
guardando attraverso la finestra di una casa, si percepi- sere su una nave presa in una tempesta che minaccia di
sce la realti esterna in un bizzarro stato de*realizzato, affondarla - qui si d semplicemente terrorizzati dalla
come se si stesse guardando uno spettacolo su uno prospettiva della propria morte dolorosa...). Si potreb-
schermo; quando si apre la finestra, l'impatto diretto be mettere tutto questo in termini architettonici: su*
della realtir estema provoca sempre un minimo shock, blime A la maestositi della ilatura, vista dall'interno,
siamo soprafihtti dalla sua vieinanza. Questo t anche il attraverso un (reale o immaginario) telaio della finestra
motivo per cui, quando si entra nello spazio chiuso di - d la distanza prevista dalla cornice che rende la scena
una casa, siamo spesso sorpresi: sembra che il volume sublime, (All'interno ci pud anche essere un falso. Nel-
interno sia piu grande del telaio esterno, come se la casa 1o ZKM, (Zentrum fiir I(unst und Medientechnologie),
fosse piir grande all'interno che dall'esterno. di Karlsruhe, vi A uno schermo TV davanti all'ingresso
Sul lato zud della zona smilitarizzata che divide la Corea della toilette principale, che mostra continuamente sul
del Nord da quella del Sud, la Corea del Sud ha costruito suo schermo in bianco e nero l'interno di un piccolo
un sito dawero unico: un edificio teatrale con una fine- bagno a cubo con la tazza vuota del water. Dopo un
stra davanti grande come uno schermo, aperto sul Nord. primo momento di sollievo (grazie a dio il bagno A libe-
Lo spettacolo che le persone osservano quando prendono ro, non ne potevo piir...), mi rendo conto che non sard
posto a sedere e guardano atlraverso la finestra e la realti piri vuoto quando ci entrerd, in modo che io sard visto
stessa (o, piuttosto, una sortadi "deserto del reale"): la zona defecare,.. A solo allora che l'owia veriti mi colpisce;
nudasmilitarizzatacon i muri di cinta, ecc., e, al di ll, un d, naturalmente, un nastro preregistrato e non stiamo
assaggio della Corea del Nord . Come a rispettare un co- vedendo l'interno effettivo del bagno!).
pione, la Corea del Nord ha costruito di fronte a questo tea-
tro un puro falso, un villaggio modello con bellissime Il significato di questo reciproco incrocio A che il
case; al crepuscolo, le luci in tutLe le case sono accese Dentro e il Fuori non coprono mai l'intero spazio: c'd
contemporaneamente, le persone della zona vestono sempre un eccesso di uno spazio terzo che si perde nel-
abiti decenti e sono obbligate a fare una passeggiata ogni la divisione fra Dentro e Fuori. Nelle abitazioni umane,
sera... Una zona luota ottiene uno statuto fantasmatico, ct uno spazio intermedio che viene sconfessato: tutti
elevato a spettacolo, solo per il fatto di essere incorniciata. sappiamo che esiste, ma in realti non accettiamo la sua

64 65
esistenza - essa rimane ignorata e (perlopitr) indicibi- altezza, la Taipei ror Tower di Taiwan A l'edificio piir
le. Il contenuto principale di questo invisibile spazio alto della Terra; dato che Taiwan 6 spesso colpita da
sono gli escrementi (fognature), ma anche la com- tifoni, il problema era come controllare lbscillazione
plessa rete di energia elettrica, collegamenti digitali, quando I'edificio d esposto a forti venti. La soluzione d
ecc. - tutto quanto d contenuto negli spazi ristretti tra stata assai originale: per ridurre le vibrazioni laterali,
pareti o pavimenti. Noi, naturalmente, sappiamo bene una gigantesca sfera di acciaio del peso di 6o6 tonnel-
come gli escrementi escano dalla nostra abitazione, ma late d sospesa dal pavimento del gzesimo piano fino
il nostro rapporto fenomenologico immediato con essi al piano 87; la sfera d collegata a pistoni che spingono
d assai pitr radicale: d come se la merda scomparisse in l'olio attraverso piccoli fori, smorzando cosi Ie vibra.
qualche non-luogo, fuori dalla nostra vista e dal no- zioni. Ci6 che rende questa soluzione particolamente
stro mondo. (E per questo che una delle esperienze piir interessante A che non d trattata come un segreto na-
sgradevoli A quella di osservare la merda di ritorno dal scosto della costruzione: e mostftta in pubblico come
foro nella tazzadelgabinetto - t qualcosa come il ritor- attrazione principale dell'edificio. Vale a dire, mentre
no dei morti viventi...). Ci6 di cui sto parlando qui d si- la palla occupa Io spazio centrale aperto tra i piani 9z
mile al modo in cui ci relazioniamo al corpo di un'altra e B7, lo spazio circostante tutto attorno alle finestre &
persona: sappiamo bene che lui/lei suda, defeca e uri- stato utilizzato come sede di un magniflco ristorante:
na, ecc., ma noi astraiamo da tutto questo nelle nostre su un lato del tavolo, uno pud guardare attraverso il
relazioni quotidiane - queste caratteristiche non fanno vetro il panorama della cittA, mentre sul lato opposto,
parte dell'immagine del nostro prossimo. Ci affidiamo si pud vedere la palla gigantesca dolcemente dondola-
i questo spazio, ma lo ignoriamo - non c'd da stupirsi re... Questa trasparenza A, naturalmente, una pseudo-
che, nei film di fantascienza, negli horror e nei tecno- trasparenza, come nei banchi dei grandi supermercati
thriller, questo spazio buio tra le pareti t quello in cui si in cui gli alimenti vengono preparati davanti ai nostri
annidano le piir orribili minacce (da macchine di spio- occhi (la frutta d spremuta in succo, carne e verdure
naggio a mostri o animali contagiosi, come scarafaggi e sono fiitte.,.).
ratti). Potremmo ricordare inoltre, nell'architettura dei
film di fantaseienza, l'elemento misterioso di un piano Tornando allhrchitettura postmoderna, l'ambigua
ulteriore, che non si trova nella planimetria dell'edifi- forma "significativa" in cui d awolto I'edificio - spesso
cio (e dove, owiamente, dimorano cose terrificanti.'.). un primitivo simbolismo mimetico, come l'intero edi-
ficio che assomiglia ad un animale (tarraruga, uccello,
Che cosa pud fare l'architettura qui? Una delle cose insetto...) - non A un'espressione del suo interno, ma
possibili d quella di re-includere questo spazio escluso t solo qualcosa di imposto all'insieme. Il legame tra
in una forma addomesticata. Con i suoi 5o9 metri di forma e firnzione t interrotto, non esiste una relazio-

67
ne causale tra i due, cio6, la forma non segue pitr la guscio volto a proteggere il gioiello all'interno. For-
funzione, e la funzione non determina pitr la forma, e malmente, il contrasto tra interno ed esterno di solito
il risultato E una estetizzazione generalizzata. Questa 0 il contrasto tra la morbidezza della pelle e le linee
estetizzazione raggiunge il suo culmine negli odierni rette delle strutture interne - un involucro rotondo
padiglioni di performing arts,la cui caratteristica fon- (una cupola simile a un uovo) awolge gli edifici simili a
damentale E il divario tra la pelle e la struttura. Quali scatole verticali-orizzontali all'interno, come le "tazze
sono le versioni architettoniche chiave di questo diva- da tA giganti" dell'Oriental Art Center di Shanghai, o,
rio? Il livello-zero non-espressivo d presente in alcuni dello stesso architetto (Paul Andreu), il Gran Teatro
degli edifici di Koolhaas, come nel progetto per la giA Nazionale della Cina di Beijing con la sua gigantesca
citata Bibliotheque Nationale de France: l'involucro d copertura in vetro e metallo, un guscio d'uovo che pro-
semplicemente una enorme scatola neutra che, al suo tegge gli edifici delle performance. Uno dei prodotti
interno, ospita gli spazi pitr funzionali che "pendono dolciari piir popolari in vendita in tutta l'Europa cen-
nel loro enorme contenitore come tanti organi galleg- trale, i Kinder Sorpresa, sono gusci d'uovo di ciocco-
gianti". (E Io stesso per molti shopping mall contenuti lato vuoti e awolti in una vivace carta colorata; dopo
in grigie scatole rettangolari.) che uno scarta l'uovo e rompe il guscio di cioccolato
trova un giocattolo di plastica di piccole dimensio-
Alcuni dei progetti di Uebeskind riflettono il divario ni (o parti di piccole dimensioni con cui costruire un
tra la pelle di protezione e la struttura interna, divenu- giocattolo) - ecco: si pud effettivamente affermare che
upelle" essa iI National Grand Theatre of China sia un gigantesco
ta stessa: la stessa forma esterna (l'enorme
scatola) d moltiplicata, facendo leva sul contrasto tra le uovo Kinder Sorpresa. Quetta logica di proteggere il
linee rette verticali/orizzontali e le linee diagonali del- gioiello raggiunge il suo culmine nel progetto per il
le pareti esterne. Il risultato A un effetto ibrido, come se nuovo Teatro Marinski a San Pietroburgo: il funzionale
I'edificio stesso fosse una condensazione di due (o pitr) edificio-scatola del teatro in marmo nero (un palazzo
cubi asimmetrici - come se lo stesso principio forma- del XVIII secolo distrutto) A awolto da una struttura
le (una scatola cubica) fosse stato applicato su diversi autoportante irregolare simile a ghiaccio, una "lamel-
assi. Una anomalatensione e uno squilibrio, un conflit- 1a". L'estetizzazione della "pelle" culmina nei cosiddetti
to di principi, sono quindi direttamente inscritti nella "edifici-scultura di Gehry', dove il guscio esterno che
forma, come se l'edificio attuale fosse privo di un unico awolge l'interno funzionale non 6 piir solo un guscio,
punto di ancoraggio e di prospettiva. ma una scultura significativa in se stessa - come il Per-
forming Arts Center del Bard College, la cui pelle A una
Il passo successivo 6 l'estetizzazione del contenito- forma curva in alluminio che ricorda uno scarafaggio.
re esterno: non 6 pitr solo una scatola neutra, ma un

68 69
I[ mistero semiotico centrale dei padiglioni di per- sita, dal foyer al bar, ai servizi e alla facilitA di accesso".
forming-arts d il mistero di questo raddoppiamento: Questa richiesta, tuttavia, non d solo finanziaria, ma
perchd una casa all'interno di una casa, perchd un profondamente ideologica - essa riflette una "tensione
contenitore deve essere a sua volta contenuto? Questa culturale":
esibizione (avolte agghiacciante) di incoerenza e di ec-
cesso non grida forse ad alta voce, non funziona come La percezione che i fondi pubblici siano spesi per edi-
un sintomo - non d un messaggio cifrato nascosto in fici "elitari"
d sempre stato un tallone dAchille di questi
progetti, lasciandoli esposti ad attacchi da tutte le par-
questo caos? Questo raddoppiamento non rende ma-
ti, e nelle attuali societl piir trasparenti e politicamente
nifesta la "contraddizione" dello spazio pubblico, che A corrette t il tema dell'inclusione pih di ogni altro quello
controllato privatamente, e di uno spazio sacro dell'ar- che ha influenzato la progettazione degli spazi contem-
te che dovrebbe essere aperto al divertimento profano? poranei di performing arts. Di conseguenza, gli spazi per
Questo ci porta all'antagonismo sociale che questi edi- performing arts hanno dovuto essere ridefiniti per il ven-
fici cercano di risolvere. Da un lato, costruire un padi- tunesimo secolo. La nuova generazione di edifici deve far
glione di performing-arts € "come un Santo Graal per parte della sfera pubblica, e solo l'accesso alle aree cen'
trali deve essere limitato dalla necessiti di un biglietto.
gli architetti": "A differenza dei tipi piri convenzionali di
Questi luoghi devono includere attiviti pubbliche all'in-
edifici, come uffici, abitazioni e persino architettura ci- terno e intorno al loro complesso, attirando un grande
vile, che devono essere conformi al panorama urbano, numero di visitatori.'+
una sede di performing arts pud permertersi di essere
audace e insolita, di andare oltre",'r Ttftavia, questo Questo sforzo costante per contrastare la minaccia
spazio per la libertd creativa d controbilanciato dalla di "elitarismo" Eegnala una serie di opposizioni con le
richiesta di multifunzionaliti dell'edificio - il direttore quali gli spazi di performing arts si trovano a che fare:
dello spazio non pud "semplicemente fare affidamen- pubblicolprivato, apertolristretto, elitariolpopolare ...
to sulle perfiormance stesse per ottenere un'attrazione - owero, tutte le variazioni sul motivo base della lotta
sufficiente; l'edificio deve creare un 'esperienza' e un di classe (che, ci viene detto, non esiste piir nelle no-
'senso del luogo' per un pubblico sempre piri esigen- stre societi). Lo spazio di queste opposizioni delinea il
te. E con tali valori intangibili che gli eventi artistici problema di cui gli edifici dedicati alle performing arts
possono dawero vincere contro l'home entertainment. sono le solqzioni.
L"idea deve essere presente in tutti gli aspetti di unavi-
E dunque, in che modo l'architettura anti-elitaria
degli spazi per perfoming arts pud soddisfare queste
13 M. Hammond, Performing Architecture: Opera House, Thea-
tres and Concert Hall for the Twenty-First Century, Merrell,
London-NY, zoo6, pp. z4-5. M. Hammond, op. cit.,p,26,
coordinate? II suo tentativo di superare l'esclusiviti luoghi di deregulation spaziale e miscuglio caotico, di
elitaria fallisce, in quanto riproduce i paradossi dellh- bricolage architettonico [tinkering] con materiali tro-
pertura mentale liberal-borghese - la sua falsitl, l'in- vati. (Sarebbe assai interessante studiare in dettaglio
capacit} di raggiungere il suo obiettivo, A la falsiti e la ie grandi baraccopoli di periferia come un fenomeno
limitazione del nostro stesso capitalismo liberale tol- architettonico con una estetica selvaggia sua propria.)
lerante. Il messaggio effettivo dell"'inconscio politico"
di questi edifici d l'esclusiviti democratica: essi crea- Questo ci porta a ci6 che & falso nellhnti-elitismo
no si uno spazio polifunzionale aperto ed egualitario, degli spazi di performing arts: non d che siano segreta-
ma l'accesso a questo spazio d invisibilmente filtrato e mente elitari, A il loro stesso ostentato anti-elitarismo,
controllato privatamente. In termini piir direttamente a costituire l'implicita equazione ideologica di grande
politici, gli spazi di performing arts cercano di mettere arte con elitarismo. Per quanto difficile possa essere
in atto una normalitA civile in uno stato di emergen- a volte per il grande pubblico "entrare dentro" Scho-
za (uno "stato di eccezione"): costruiscono uno spazio enberg e Webern, non c'd nulla di "elitario" nella grande
"aperto" che d difeso, protetto e filtrato, (Questa logica arte - la grande arte d perdefinizione universale-eman-
d portata all'estremo nei centri commerciali di alcuni cipatoria, in quanto si rivolge potenzialmente a tutti.
paesi latino-americani, ben protetti dal personale di Quando, in luoghi d"'elite" come il vecchio Metropoli-
sicurezza armato di mitra.) La loro "apertura" 6 falsa tan di NewYork, le classi superiori si riunivano per una
come il "processo di produzione" artificialmente mes- ascoltare unbpera, il loro atteggiamento sociale era in
so in scena in alcune bancarelle di cibo nei centri com- flagrante contraddizione con le opere messe in scena
merciali dove il cibo o il succo di fruttaviene preparato sul palco -vedere Mozart e una folla di ricchi all'interno
proprio davanti agli occhi del cliente, dello stesso spazio d unbscenitA. C'd una storiella ben
nota risalente ai primi anni del Met quando una signo-
Come tali, gli spazi di performing arts sono luoghi ra dell'alta societl, grande mecenate dellbpera, arrivata
utopici che escludono il iunkspoce - tutti i maleodo- in ritardo, mezzbra dopo l'inizio del primo atto, chiese
ranti "avanzi" dello spazio urbano. Per usare un ter- che lo spettacolo fosse interrotto per un paio di minuti e
mine coniato da Deleuze, una grande cittl contem- la luce accesa in modo da poter controllare gli abiti del-
poranea d uno spazio di "inclusione disgiuntiva": essa le altre signore con il binocolo (richiesta naturalmente
finisce per comprendere luoghi la cui esistenza non d concessa). In tal senso, Mozart appartiene ai poveri nel
parte del suo "ego ideale", cioA, che sono disgiunti dalla loggione che hanno speso i loro ultimi dollari pervede-
sua immagine idealizzata di sd . Il piri paradigmatico re l'opera. Lungr dal rendere piir accessibile il tempio
di questi luoghi (ma di gran lunga non il solo) sono esclusivo della grande arte, & il suo stesso essere circon-
le baraccopoli (gli slums, o favelas in America Latina), dato di costose caffeterie che lo rende di fatto esclusivo'

T1
Si potrebbe qui richiamare quello che Walter Benjamin C'd una via d'uscita da questo vicolo cieco? C'd un
ha scritto a proposito del palazzo dell'opera Garnier a fenomeno nuovo e interessante che emerge da questa
Parigi: il vero fulcro dellbpera non 6 il palcoscenico, ma affermazione del divario tra la pelle e la struttura - un
l'ampia scalinata ovale su cui le signore dell'alta societA inaspettato spazio interstiziale. Prendiamo il Kimmel
mostravano le loro mise e i gentlemen si incontravano Center the Performing Arts di Philadelphia: le sue due
per una sigaretta occasionale - Ia vita sociale era il vero sale sono come "due gioielli in una teca di vetro", co-
fulcro della vita dellbpera, "cid che ne costituiva il vero perte da un tetto gigantesco: sowastante tutte Ie strut-
oggetto'. Nei termini della teoria di Lacan, se la rappre- ture & "l'ampio tetto a volta in acciaio piegato e vetro
sentazione sul palco era il divertimento che faceva ac- che crea una spettacolare esperienza indoor-outdoor".
correre il pubblico, il gioco sociale che andava in scena Sotto la volta, sulla parte superiore delle sale, ci sono
sulle scale prima dello spettacolo e durante gli intervalli una terrazza con del verde, che si trova in questo spa-
era quel "di piir" che forniva il plus-de-iouir, il-plusvalo- zio tra interno ed esterno. Ci sono, inoltre, aperture su
re df godimento pe. cui valeva la pena di andare fin Ii' entrambi i lati, "che creano un'estensione riparata del
(Portfndo quest logica al suo estremo piir assurdo, si marciapiede esterno, e la sfocano la distinzione tra la
potrebbe immaginaie un edificio che consista solo di citti e I'esterno'1 Questo "spazio interno aperto", questo
una scala giganiesca circolare, con aseensori che por- al-di-fuori che si trova all'interno, aperto allhccesso, d
tarro r".so-l'ilto, in modo che cid che d di solito solo un pieno di caffA, di spettacoli di burattini gratuiti, ecc. Lo
mezzo, un percorso per il vero obiettivo, diventerebbe stesso vale per l'Esplanade National performing Arts
lo scopo principale - si andrebbe in un edificio simi- Centre di Singapore: sopra gli edifici vi A una gigan-
le solo per fare una lenta passeggiata giu per le scale"' tesca semisfera di metallo, con una upelle" squimata,
Il Guggenheim Museum di NewYork non arriva forse una "zona cuscinetto, o.un ambiente bio-climatico, che
piuttJsiovicino a qualcosa di simile, con le mostre d'ar- regola la temperatura tra gli ambienti completamente
ie di fatto ridotte a decorazioni destinate a rendere la condizionati e sigillati dei due grandi spizi perfor-
lunga camminata pitr piacevole? - Incidentalmente, Per mativi in forma di black-box e il mutevole ambiente
1o siesso motivo, irovo lo sci stupido: perchd salire
fino esterno". Questo "spazio interstiziale" aperto dalla', ,dir
alla cima di una collina per poi scivolare verso il basso sconnessione tra Ia pelle e la struttura'i gioca un ruolo
al punto di partenza? Non sarebbe meglio rimanersene cruciale: "Per molti, Ia vera magia di questo edificio d
inbasso e, pe, esempio, Ieggere un-buon libro?)' E 1o il drammatico senso-del-luogo negli spazi 'in eccesso,
stessovaleinche per gli spuii di performing artsattuali tra i teatri e lo spazio circostante. Le forme sinuose di
- la veritir del loro anti-elitismo democratico d il muro queste aree comuni sono i sottoprodotti di due distin-
di cinta protettivo che ne costituisce la "pelle"' :i processi di progettazione - quelli dei palcoscenici
progettati in base a esigenze di acustica e di logistica),

74 75
e l'involucro (progettato in base a esigenze elimatiche less per dormire, anche se luoghi del genere non sono
e strutturali)".': Questo spazio che ofte non solo l'e- certo stati progettati per fornire una simile protezione.
saltante visione di aree di interni ed esterni, ma anche E cosi come i pennacchi di una chiesa possono quindi
angoli nascosti dove passeggiare o riposare, non d forse incidentalmente diventare un luogo per decorazioni,
uno spazio potenzialmente utopico? come i ritratti dei quattro evangelisti, cosi "pennacchi"
L'idea che propongo qui A quella di exattamento [ex- anatomici possono essere cooptati per usi per cui non
aptation] introdotta da Stephen Jay Gould e Richard erano stati selezionati in prima battuta.
Lewontin: essa si riferisce alle funzioni che non si
pre$entano come cd-aftamenti attraverco la selezio- Lo "spazio interstiziale" aperto dalla "disconnessio-
ne naturale, ma piuttosto come effetti collaterali dei ne tra la pelle e la struttura" degli edifici per performing
processi di adattamento e che sono stati co-optati per arts - e qui faccio ritorno alla mia linea principale - non
una funzione biologica. Ci6 che dowebbe richiamare A come questi "pennacchi', funzionalmente spazi vuoti
la nostra attenzione A che Gould e Lewontin prendo- che si aprono per ex-attazione? Qui la lotta & aperta qui
no in prestito il termine architettonico "pennacchio' - la lotta per chi se ne deve appropriare. Questi "spazi
[spanderel] (facendo riferimento ai pennacchi di San interstiziali" sono infatti il luogo adeguato per il sogno
Marco a Venezia come esempio) per designare la classe utopico - essi ci rammentano l'enorme responsabilite
di forme e spazi ehe si presentano come sottoprodotti etico-politica dell'architettura: nella progettazione d
necessari di unhltra decisione nel progetto, e non come in gioco molto di piir di quanto possa sembrare. Ci si
adattamenti di utiliti diretta in se stessi.'6 In architet- ricordi dei ben noti versi di William Butler Yeats: "ho
tura, il pennacchio prototipo d lo spazio triangolare steso i miei sogni sotto i tuoi piedi, I Cammina leggera,
"che avanza" in alto, quando un muro rettangolare d perchd cammini sui miei sogni". Versi che potrebbero
attraversata da un passaggio sormontato da un arco a certo essere riferiti all'architettura, e quindi il mio av-
tutto sesto. Per estensione, un pennaechio d qualsiasi vertimento all'architettura 6: quando fai i tuoi progetti,
configurazione geometrica spaziale rimasta inevitabil- cammina leggera, perchd cammini sui sogni della gen-
mente come conseguenza di altre decisioni architetto- te che guarderir i tuoi edifici e vivrA in essi.
niche. In altri termini, gli spazi tra i pilastri di un ponte
possono essere successivamente utilizzati dagli home-

r5 Hammond, op. cit., p. 67.


r6 Cfr. S. Jay Gould, R. Lewontin, The Spanderels of San Marco
and the Panglossian Paradigm: A Critique of the Adaptionist
Programme, PROCEEDINGS OF THE ROYAL SOCIETY OF
LONDON, Series B, Vol. zo5, n. u6r (1979), pp. 58r-598.

76 n
L'INSOSTENI BI LE LEGCE REZZA
DT ESSERE NESSUNo,
(zoo6)

Sulla cima della collina Gelle* a Buda, la zona vec-


chia di Budapest, si trova il monumento alla liberazio-
ne della citti da parte dellArmata Rossa nel 1945: la
gigantesca statua di una donna che agita una bandiera
sventolante. Questa statua, solitamente considerata
come un caso esemplare di baroeco kitsch da realismo
socialista fu di fatto realizzata nel 1943 per ordine del
dittatore fascista Ammiraglio Horthy per onorare il
figlio, caduto sul ftonte russo combattendo lArmata
Rossa; nel 1945, quando la statua venne mostrata al
maresciallo Kliment Voroshilov, il comandante sovie-
tico, egli pensd che awebbe potuto servire come mo-
numento alla liberazione... Questo aneddoto non la
dice lunga sull'apertura del "messaggio" di un'opera
d'arte? Questa plasticitA del presunto significato del-
le opere d'arte d quasi infinito: in direzione opposta a
quella del monumento alla liberazione di Budapest, la
stessa sinfonia di Shostakovich (la quinta o Ia settima)

Da The Parallax \4ew, MIT Press, Cambridge-London, zoo6,


cap. 3, pp. t47-152.
che, alla sua prima esecuzione, fu celebrata come ii stesso fallimento, nella misura in cui, si riferisce alla
perfetto esempio di Realismo Socialista stalinista, d ora Cosa impossibile.'
interpretata come contenente un messaggio nascosto
"dissidente" di befi[arda sowersione dell'ideologia co- Per contrasto, invece, la bellezza, l'equilibrio armo-
munista - il graduale progredire del meccanico ritmo nioso, sembra sempre di piu il dominio delle scienze:
della marcia musicale d Ia Bolero dal primo movimen- la teoria della relativitA di Einstein, questo paradigma
to della Settima Sinfonia, che venne comunemente della scienza moderna, A stato elogiato per la sua sem-
interpretata come la raffigurazione della fiedda avan- plice eleganza - non ct da meravigliarsi che il titolo
zata dell'Esercito tedesco in Russia, A ora letto come Ia del bestseller popolare di Brian Greene sulla teoria
rappresentazione del meccanico e crudele avanzare del delle stringhe sia The Elegant Universe (Luniverso
comunismo. elegante).:
Il tradizionale quadro di riferimento platonico d
Qualcosa cambia radicalmente, tuttavia, con lhv- pertanto ribaltato: le scienze affiontano i fenomeni, gli
vento dellhrte moderna. Entro l'orizzonte della meta- eventi, le apparenze, mentre le arti si confrontano con
fisica tradizionale, l'arte concerne la (bella) apparen- il crudo Reale * questa "Real Thing'l la lotta per fornirne
za dotata di significati sfuggenti e confusi, mentre la un ritratto, d il vero e proprio "oggetto" dell'arte. Nelle
scienza riguarda la realtA sotto le apparenze. sue memorie, Dmitri Shostakovich rimprovera Sergei
In una strana inversione, le scienze di oggi si con- Prokofiev, il suo grande rivale, per il rifiuto di assumere
centrano sempre di pin suilo strano dominio delle ap- seriamente gli orrori storici, grocando sempre la parte
parenze divenute autonome, sui processi fenomenici del "saggio". Per citare solo un esempio cruciale, tutta-
deprivati di qualsiasi supporto sostanziale; non c'e da via, la Sonafo op. 8o di Prokofiev per violino, dimostra
stupirsi, quindi, che, in un contro-movimento simme- chiaramente lbpposto della sua famigerata "ironia":
trico, l'arte moderna si concentri sempre di piri sulla
Cosa Reale. La definizione piir concisa dell'arte moder- Durante i suoi quattro movimenti... si awerte una po-
na non A forse che d un'arte "al di li del principio di tente risacca di lotta. Ttrttavia non d la lotta di unbpera
piacere"? Larte tradizionale intende essere gustata, si contro qualcosa fuori di essa, ma piuttosto la segreta lot-
ta di qualcosa entro lbpera che cerca disperatamente di
presume che essa generi piacere estetico, mentre per
uscire, e il cui emergere viene costantemente "bloccato"
contrasto l'a*e moderna provoca dis-piacere - l'arte
moderna, per definizione, d urtante. Precisamente in
questo senso, l'arte moderna d sublime: provoca pia- L'arte postmoderna sarebbe dunque un ritorno al piacere?
cere-nel-dolore, produce il suo effetto attraverso il suo ) B. Greene, The Elegant Universe, Superstrings, Hidden Dimen-
sions, and the Quest for the Ultimate Theory, Vintage Books.,
NewYork, zooo.

8o 8r
dalla forma esteriore esistente e dal linguaggio del pezzo. Non d, allora, questa "Cosa dallo spazio interno' il
Questo blocco del "qualcosa che sta dentro'1.. ha a che mio "genio" interiore (ci6 che A in me pitr di me stesso,
fare con la frustrazione di un desiderio di liberazione
la forza impersonale che mi spinge)?6
catartica in uno stato supremamente positivo dell'essere,
dove il significato - musicale e sowa-musicale - d traspa-
rente, non-ironizzabile: in breve, un dominio di "purez- Il rapporto tra questo "genio" e il mio "io', il centro
za." spirituale.+ del mio essere, rientra in un settore che non ha nulla
a che fare con I'inconscio fleudiano vero e proprio o,
Questo A il luogo in cui Prokofiev paga il prezzo per ancora di piir, con I'idea filosofica rigorosa della sog-
la sua posizione ironica, ed sono tali passaggi che te- gettivita. Il suo posto &, piuttosto, nella problematica
stimoniano la sua integriti artistica: lungi dal rappre- junghiana e della Lebensphilosophie: Iego delluomo
sentare qualsiasi tipo di vana superioritA intellettuale, non copre tutta la nostra soggettMti, A qualcosa che
questa presa di posizione ironica d solo l'altra faccia pud emergere solo attraverso un lungo processo di
falsamente brillante del fallimento della costante lot- individuazione fuori e contro lo sfondo di un uasto
ta di Prokofiev pet portare la "Cosa dagli spazi interni" campo impersonale della mia "so$tanza psichica'] I'Id,
(il "qualcosa dentro") fuori. La superficiale "giocositi" in un senso piir junghiano che in quello propriamente
di alcune delle sue opere (come Ia sua popolare Prima freudiano.
Sinfonia) rivela semplicemente, in modo negativo, Cid vale a dire: l'inconscio freudiano non ha nulla a
il fatto che Prokofiev i il definitivo anti-Mozart, una che fare eon l'Id della Lebensphilosophie (e, di conse-
specie di Beethoven la cui "lotta titanica" si d conclusa
in un disastro: se Mozart era il genio supremo musi- ma violentemente energico scherzo con corde sussultanti a cui
cale, forse l'ultimo compositore con il quale la Cosa si fa riferimento di solito come al "ritratto di Stalin"(anche se ci
stessa musicale si traspone in uno spontaneo flusso dowemmo chiedere perch( - perchd non una semplice esplo-
di note, e se in Beethoven lunpezzo raggiunge la sua sione di eccesso vitale?). E interessante notare come questo
movimento, che C il pitr corto di tutti (poco piu di quattro mi-
Forma definitiva solo dopo una lunga lotta eroica con nuti, contro i ventitre minuti del primo e i dodici del terzo e del
il materiale musicale, i piu grandi pezzi di Prokofiev quarto) nondimeno funzioni come il focus energetico di tutta
sono monumenti alla sconfitta di questa lotta.5 la sinfonia, eol suo tema selvaggio che echeggia e risuona negli
altri movimenti, ia sua energia sowabbondante che trabocca
negli altri - quasi come se fosse qui, nel secondo movimento,
Roald Woodley, testo di accompagnamento alla registrazione che si corre il rischio di essere "bruciati dal sole" .
di Martha Agerich e Gideon Kremer (Deutsche Gramophon Le tre figure emblematiche del genio musicale Bach-Mozart-
43t 8o7-z). Beethoven (che corrispondono vagamente alla triade pittorica
Qui Shostakovich C piri tradizionale di Prokofiev: l esemplare Leonardo-Raffae1lo-Miehelangelo) non stanno qui per i ue
"esplosione della Cosa' nel suo lavoro A indubbiamente il se- modi con cui patteggiare con la Cosa eccessiva/traumatica
mndo moyimento della sua Decima Sinfonia, una sorta di breve dentro di me, che C il mio genio?

8e 83
guenza, il soggetto dell'inconscio non ha nulla a che Cid che incontriamo nell'isteria non A proprio un
fare con I'ego). Quindi, qual & il soggetto dell'inconscio "corpo dellaveriti"? Nei sintomi fisiei che risultano dal-
(o, piir semplicemente, il soggettovero e proprio)? ia "conversione" isterica, il corpo organico immediato d
eui
si deve richiamare un meraviglioso breve testo di Kier- invaso, rapito, da una Veritl, trasformato in un porta*
kegaard "Sulla differenza tra un genio e un apostolo tore di veritir, in uno spazio I superficie su cui le VeritA
"in cui egli definisce il genio come l'individuo che e in (dell'inconscio) sono inscritte - l'isteria d la massima
grado di esprimere I articolare "cid che d in lui piri di espressione del motto di Lacan c'est moi, la vdritd, qui
lui stesso," la sua sostanza spirituale, in contrasto con parle. ln breve, la struttura qui & quella dell'aposto-
l'apostolo che, "in se stesso," non importa affatto: lh- 1o kierkegaardiano: il corpo d cancellato / sospeso in
postolo d una funzione puramente formale di chi ha quanto indifferente nella sua realtA immediata, viene
dedicato la sua vita a testimoniare una Veriti imperso- assunto come mezzo della VeritA. E non dowemmo
nale che lo trascende., Egli d un messaggero che e stato avere paura di tracciare una linea che va da qui alle fa-
scelto (per grazia): egli non possiede le caratteristiche mose parole di Stalin ai funerali di Lenin: "Noi, comu-
interne che lo qualificano per il suo ruolo. Lacan cita nisti, non siamo come Ihltra gente. Noi siamo fatti di
un diplomatico che funge come rappresentante del suo una stoffa speciale" * guesta "stoffa speciale" d proprio
Paese: le sue idiosincrasie sono irrilevanti; qualunque il corpo transustanziato nel corpo della Veritl. Nel suo
cosa faccia, viene letta come un messaggio dal zuo famoso poema breve "La Soluzione" (1953, pubblicato
Paese al Paese in cui d distaccato - se, in una grande nei 1956), Brecht prende in giro I'arroganza della no-
conferenza diplomatica, tossisce, anche quesio sarA menklatura comunista di fronte alla rivolta operaia:
sottilmente interpretato come un qualche dubbio del
suo Stato in merito alle misure discusse durante Ia con- Dopo Ia rivolta del r7 giugno
ferenza, e cosl via, Il Segretario dell'Unione degli Scrittori
E la conclusione paradossale di Lacan d che il freu- distribui volantini sulla $talinallee
Affermando che il popolo
diano "soggetto dell'inconscio' (o quello che Lacan Aveva perduto la fiducia del governo
chiama "soggetto del significante") ha la struttura kier- E awebbe potuto riconquistarla solo
kegaardiana dell'apostolo: egli d il testimone di una Raddoppiando gli sforzi.
Veritl "impersonale". Non sarebbe pit facile
In questo caso per il governo
sciogliere il popolo
Ed eleggerne un altro?8
S.-Kierkegaard, "Sulla differenza tra un genio ed un aposto-
lo' [1847], tr. it. in Scritti sulla comunica2ione, u voll., Logos,
Roma rg8z, vol. II, pp. 263-28o. B. Brecht, Gedichte in einem Band (Frankfurt, Suhrkamp,
r98z), pp. loog-1oIo.

84 85
Questo poema, tuttavia, non d solo politicamente quello della soggettivit} vera e propria? Il soggetto t
opportunista, I'altra faccia della sua lettera di solida- colui che pud dire: "la forza che ho A solo la mia". Il sog-
rieti con il regime comunista della Germania Est pub- getto come tale dlrroto, una sorta di funzione formale,
blicata nel Neues Deutschland (a dirla brutalmente, un vuoto che rimane dopo aver sacrificato il mio ego (la
Brecht voleva coprire entrambi i fianchi, professare ricchezza che costituisce la mia "persona").
il suo sostegno al regime e suggerire la sua solidarie-
t) con i lavoratori, in modo che lui si sarebbe trovato Il passaggio dallego al soggetto, dallhsse lo^id
dalla parte del vincitore, chiunque vincesse), ma anche allhsse soggettoi/eriti, 6 sinonimo dell emergere del-
semplicemente sbagliofo nel senso teorico-politico: la dimensione etica autentica: io mi trasformo da un
si dowebbe coraggiosamente ammettere che in re- individuo, una persona, in un soggetto nel momento in
altl e un dovere - o meglio, il dovere - di un paftito cui divento lhgente di un'impersonale Veritl, nel mo-
rivoluzionario "sciogliere il popolo ed eleggerne un mento in cui considero un mio compito, il lavoro sen-
altro," ciod, al fine di realizzare la transustanziazione za fine di testimoniare questa veriti.s In quanto tale,
del "vecchio" popolo opportunista (l'inerte "folla") in non sono nulla come me stesso: tutta la mia autoritA
un corpo rivoluzionario consapevole del suo compito A quella della Veriti, o, come Kierkegaard dice a pro-
storico, trasformare il corpo delle persone empiriche in posito di Cristo: per quanto riguarda il loro contenuto,
un corpo di Verit}. Lungi dall'essere un compito facile, le asserzioni effettive di Cristo non sono piir profonde
"sciogliere il popolo ed eleggere un altro" t Ia cosa pitr delle dichiarazioni di uno studente medio di teologia;
difficile di tutte. cid che rappresenta l'abisso che li separa E che Lui era
il massimo apostolo dellaVeriti, mentre l'altro no. Qui
Cosi abbiamo due coppie di opposti che devono la struttura d estremamente "dogmatica": ci6 che conta
essere rigorosamente distinte: l'asse Ego-id e l'asse A chi l'ha detto, non quello che ha detto.
soggetto-Veriti. Il soggetto non ha nulla a che fare con
I'ego come espressione e agenzia organizzativa di un Questo pud sembrare in contraddizione con il mio
serbatoio di forze psichiche e pulsioni; d piuttosto, in punto precedente, che ci6 che conta A la Veriti, non il
un senso quasi burocratico, un funzionario della ano- soggetto che la propaganda; il che, tuttavia, d il para-
nima Verit}. Quando, alla fine de La Tempesra di Sha- dosso dellhutoritA della Veriti: la Veriti t caratterizza-
kespeare, dopo aver lasciato libero Ariel, il suo genio, ta non dalle caratteristiche intrinseche di proposizioni
Prospero resta solo ("Ora i miei incantesimi sono tutti vere, ma dal mero fatto formale che queste proposizio-
rovesciati, lElaforua che ho d la mia sola"), non ha,
con cid, lasciato alle spalle non solo il suo genio, ma Il riferimento alla nozione di veriti di Alain Badiou
9 A qui natu-
anche il suo ego? Non si entra qui in un campo diverso, ralmente cruciale.

86 87
ni sono state pronunciate da una posizione di VeritA. con tutta la sua perizia, fissai lo sguardo
Di conseguenza, in un esatto parallelo al fatto che il sulla punta di quel crinale frastagliato,
soggetto i un puro messaggero, un apostolo della Ve- Iimite dellbrizzonte; perchd dietro
riti, a prescindere delle sue proprieti intrinseche, la non c'erano che le stelle e il cielo grigio.
Era un legno fatato: venti volte
Veritir stessa non d una proprietA delle asserzioni, ma
tuffai i remi nel lago silenzioso,
ci6 che le rende vere. La veritA A come il ready-made e mentre mi rialzavo dalla battuta, Ia mia barca
artistico: un orinatoio d unbpera d'arte quando occupa andava alta sull'acqua, come un cigno,
il luogo di un'opera d'arte - nessuna proprieti materia- quando, da dietro la parete rocciosa, fino allora
le distingue I'urinoir di Duchamp dallbrinatoio di un limite dell'orizzonte, una rupe maestosa,
gabinetto pubblico nelle vicinanze. come mossa da una forza volontaria,
Che cosa, allora, d questa "Cosa dallo spazio inte- levd la testa: sferzai e sferzai l'acqua,
e, crescendo ancora di statura, quella rupe
riore", nella misura in cui sta per Ia Veriti come ente
si ergeva fra me e Ie stelle, e ancora,
(agency)? Il famoso episodio della "barca rubata", dal con moto misurato come cosa viva,
Preludio di Wordsworth fornisce Ie coordinate precise mi veniva dietro. Con mani tremanti voltai,
della sua nascita: e attraverso le acque silenziose ritornai
alla caverna del salice, -
li allhttracco lasciai la barca,
-mi una sera
misi da solo nella barca di un pastore, e per i campi presi Ia via di casa
un canotto, che era legato a un salice con pensieri gravi e seri, e dopo che ebbi visto
in una caverna rocciosa, sua dimora abituale. quello spettacolo per molti giorni la mia mente
La luna era alta, il lago splendeva chiaro fu pervasa da un senso vago e indeterminato
fra le montagne bianche: dalla riva di modi d'essere sconosciuti. Nei miei pensieri
mi allontanai, e con i remi diedi colpo su colpo, c'era un'oscuritir, chiamala solitudine
cadenzati, e la barchetta prosegui, o \.uoto abbandono, nessuna sagoma familiare
come uno che cammina con passo solenne di oggetti quotidiani, immagini di alberi,
pur nella fretta. Era un atto furtivo di mari o cieli, nessun verde di campir
di piacere turbato: non senza la voce ma forme grandi e potenti, ehe non vivono
di echi montani procedeva la barca, comevivono gli uomini, mi passavano lente nella mente
lasciandosi sempre dietro sui due lati di giorno, ed erano un turbamento nei miei sogni,
cerchietti pigramente luccicanti al chiar di luna,
finche si scioglievano tutti in un'unica scia lCfr. Il Preludiq r8o5, I,vv.37z-4271
brillante. Una parete rocciosa sorgeva
sopra la caverna del salice, e ora, E chiaro cid che "accade realmente" in questo epi-
come si conveniva a uno che remava orgoglioso sodio: il ragazzo A stato vittima di un'illusione ottica:

88 89
Quando ha remato dalla grotta il ragazzo aveva fissato Le nuvole che si radunano intorno al sole al tramonto
lo sguardo sulla cima di un crinale, dietro il quale sem- prendono una colorazione sobria da un occhio
brava inizialmente non esserci nient'altro che il cielo. che osserva l'umana mortalitl."
Mentre remava piir lontano sul lago, tuttayia, un picco
piu distante, dietro il crinale, divenne visibile. Piu egli d Da questo punto di vista della Cosa come Male, si do-
lontano dalla riva (e il suo primo istinto E quello di rema- webbe forse rovesciare la ben nota nozione agostiniana
re piu veloce: "sferzai e sferzai ancora"), tanto piir egli puo
del male come privo di sostanza positiva o forza pro-
vedere della montagna; essa percid appare gid'trescere
ancora di statura", C'd, dunque, una spiegazione estrema-
pria, ed d Ia semplice assenza del Bene: il Bene d di per
mente razionale per quello che il ragazzo vede. La sua sd l'assenza del Male,la distanza dalla Cosa/ Male. Per
immaginazione, tuttavia, trasforma la montagna in un metterla in termini trascendentali: il Bene d la modaliti
"essere vivente" che 'ton moto smisurato" lo segue.'o di apparizione del Male, lo "schematismo" del Male. La
differenza tra il Bene e il Male d quindi una parallasse.
Questo A il modo in cui emerge la "Cosa dallo spa-
zio interiore". Tutti gli ingredienti di una messinscena Siamo in grado di osservare un simile fenomeno,
immaginaria sono presenti - il noumeno "traspare" in cioA un insondabile, quasi impercettibile, Te ne sais
ci6 che,i "di fatto" solo un'illusione ottica. Vale a dire; quof che perd testimonia una grande differenza,
lungi dall'essere un semplice derivato della kantiana nella pittura contemporanea. Cid che caratterizza
cosa-in-sd, la "Cosa dallo spazio interiore" freudiana d alcuni dei dipinti di Gerhard Richter € il passaggio
il suo opposto intrinseco; quello che sembra essere I'ec- improwiso da un (in veritA lievemente trasposto /
cesso di una forza trascendente sopra la realti esterna sfocato) realismo fotografico a una pura astrazione
"normale" d il luogo stesso dell'iscrizione diretta della di macchie di colore, o il passaggio opposto da una
mia soggettivitA in questa realtA. In altre parole, quello texture di macchie assolutamente non-flgurative a
che ottengo in cambio della terrificante-irrappresenta- una rappresentazione realista, come se, d'un tratto, ci
bile Cosa A l'oggettivazione, il correlativo oggettivo, del trovassimo sul lato opposto di un nastro di Moebius.
mio stesso sguardo - come Wordsworth dice, la Cosa d Richter si concentra su quel misterioso momento in
la "sobria colorazione" che la realtl prende dall'occhio cui un quadro emerge dal caos (o, anche, sul momen-
che lbsserva: to contrario: quando un'immagine limpida come uno
speechio finisce per confondersi in macchie senza
senso). E questo ci porta all'objet petit a di Lacan,

ro A Gardiner, The Poetry of William Wordswoth, Penguin, New lt E anche: "la tempesta di mezzanotte/ diventa piu buia in pre-
York-London r99o, p. 84. senza del mio occhio".

9o 9r
che d appunto quell'X imponderabile che rende coe- Richter non A proprio catturare il passaggio tra questi
rente una rappresentazione pittorica da una texture due estremi * nel suo caso, dal realismo fotografico
di macchie, come nella famosa scena verso la fine di all'astrazione delle minime distinzioni puramente
2oo1- Odissea nello spazio, quando il surreale gioco formali?"
di intensi movimenti astratti visivi si trasforma in
una rappresentazione iperrealista di una stanza im-
maginaria. Qui Richter inverte il normale rapporto:
nei suoi dipinti, il fotorealismo ci colpisce come un
che artificiale, di costruito, mentre vi d molta di mag-
gior "naturalezzau nel gioco di macchie e di forme
"astratte". E come se l'intensitA confusa di forme non
figurative fosse il resto ultimo della realti, in modo
che quando si passa da essa a una rappresentazione
chiaramente identificabile, si entra nell'etereo spazio
immaginario [fantasy-space] in cui la realtA d irri-
mediabilmente perduta. Lo slittamento t puramente
parallattico: non tanto uno spostamento nell'oggetto
quanto uno spostamento nel nostro atteggiamento
verso l'oggetto visualizzato.

Per questo motivo, Richter non d semplicemente


un artista postmoderno; il suo lavoro d, piuttosto, una tz Si riscontra un problema simile nell'opera di Malevich. Duran-
te ia sua visita a Berlino nel r9a7, Malevich stesso abbandond
sorta di meta-commento sulla spaccatura stessa tra (o
li tutti i suoi dipinti superstiti (circa 7o). Dopo il suo ritorno
sul passaggio dal) modernismo e (al) postmoderni- in URSS, si ebbe una "regressione" nel suo lavoro * egli rico-
smo. O, per dirla in altro modo; si prendano in consi- mincid a dipingere nel vecchio stile, a partire dall'impressioni-
derazione le due opere che si distinguono per il gesto smo, su fino al Realismo Sociaiista nei suoi ritratti (1932) del
lavoratore modello (Schornowsky membro dellArmata Rossa),
inaugurale della rottura modernista nelle arti visive:
e anche nel suo tardo e impressionante autoritratto, quando
l'esposizione di una ruota di bicicletta ready-made stava giA.morendo dI cancro. Che cosa significa questa "regres-
di Marcel Duchamp e il quadrato nero su uno sfondo sione"? E un gesto d /a Stravinsky, di libera pratica di tutti gli
bianco di Kazimir Malevich; questi due estremi sono stili? L'enigma A: questa "regressione" fu solo una regressione,
irrilevante rispetto all'Evento costituito dal suo originario pas-
collegati in un modo che ricorda la hegeliana identiti so in avanti, o fu l'elaborazione di questa rottura, cioA, strictu
speculativa degli opposti. E cid che si sforza di fare sensu, una forma di fede post-evenemenziale?

92 91
Mr!{rMilotfl

1 Jean Baudrilla rd, Cyb erfil osofio


2 Michel Foucault, Eterotopio
) Gilles Deleuze, Immanenza
4 Lou Andreas-Salomd, Anal und Sexual
5 Nicola Da Cusa, 1/ Dio noscosfo, a cura di Luciano Parinetto
6 Mario Perniola, Piu che sacro piir che profano
7 Slavoij Zizek, The matrix
8 Gilles Deleuze, Cinemo
9 Antonio Caronia, Virtuale
10 Giovanni Calvino, Trattato sulle reliquie
11 Agostino Gemelli, Contro padre Pio
72 Slavoij ZiZek, ll segreto sessuo/e della Chiesa
73 Giuseppe Mazzini, Repubbli ca
t4 Carlo Cattane o, Federali smo
15 Carlo Pisacan e, Eg ua g lianza
76 Mauro Carbone, Amore e musica. Tema e variazioni
77 Georg Simmel, Frammento postumo sull'amore
18 Maria Zambrano, Frammenti sull'omore
t9 Slavoij Ziiek, Lynch. 1l ridicolo sublime, a cura di Damiano
Cantone
Slavoij Ziiek, Tarkovskij. La cosa dallo spazio profondo, a
cura di Damiano Cantone
2t Slavoij Ziiek, Hitchcock. E possibile girare i! remqke di un
flm?, a cura di Damiano Cantone
22 lacques Derrida, <llfaut bien mangeru o il calcolo del sog-
getto, a cura di Samantha Maruzzella, Federico Viri
M. De Montaigne, Dei cannibali. AIIe origini del relativismo
moderno, a cura di Sergio Benvenuto
24 Emanuele Severino, Del Bello
25 Mario Pe5niol a, Berlusconi o il '68 realizzato
z6 Sergio Benvenuto, Lo jettatare. Capriccio flosofco
27 Herbert Marcuse, Critica della tolleranza
z8 Immanuel Kant, Michel Foucault, Che cos'd I'illuminismo?
29 Virginia Wool{ SuI Cinema, a cura di Sara Matetich
l,o Walter Benjamin, Tesi di flosofa della storia
31 Jorge Luis Borges, Il linguaggio dell'intimitd. Intewista a
]orge Luis Borges (ry76)
Jorge Luis Borges, Non c? nessuno allo specchio. Intervista
a Jorge Luis Borges (t98o)

)) Jorge Luis Borges, La cecitd I L'incubo, a cura di Tommaso


Menegazzi
)4 Carl Sihmitt, Sul concetto di politica, a cura di Davide Gian-
luca Bianchi
15 Oscar Wilde, La decadenza del mentire, a cura di Matteo G,
Brega
36 Maiio Perniola, Da Berlusconi a Monti. Disaccordi imper'
fetti
37 Franco Ricordi, Filosofia del bacio. La teatralitd del'amore
nella storia d'Occidente
38 TomioTezuka, Unbro conHeidegger, Oriente eAccidente
!,9 Aristotele , Lettera ad Alessandro sul governo del mondo
Finito di stamqare
nel mese di gennaio 2021
da Geca Industrie Grafiche - San Giuliano Milanese (MI)

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