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IL VIAGGIO DI DARWIN

Darwin partì il 27 dicembre 1831 su un brigantino di nome Beagle lungo


27 metri e con un equipaggio di 74 persone. I pericoli più frequenti erano
il naufragio e la morte per malattie. Il viaggio durò cinque anni e Darwin
visitò il sud america, l’oceania e alcune isole dell’atlantico e del pacifico.
Darwin trascorreva tutto il tempo che poteva sulla terra ferma e spesso
si allontanava a cavallo. Lungo il cammino riempì il suo quaderno di
osservazioni e mandò vari barili con erbe e pietre in patria.
La prima ricerca di Darwin fu sulle stratificazioni vulcaniche dell’isola di
Santiago e aveva con sé gli strumenti che aveva comprato prima del
viaggio. Poi iniziò a studiare le piante ma era ancora un principiante.
Il 16 febbraio il Beagle si fermò per fare rifornimento poi ad aprile
arrivarono in america.
Nei mesi successivi Darwin passo dalla geologia alla zoologia e raccolse
numerose specie di ragni e vespe.
Nel 1832 Darwin arrivò in argentina e catturò animali come struzzi con le
bola e trovò il suo primo fossile di un vertebrato.
A metà aprile del 1833 la chiglia era gravemente danneggiata e fu
costretta ad attraccare per ripararle. Darwin fruttò questo momento per
fare altre ricerche zoologiche e geologiche intorno al Rio Santa Cruz.
Nel 1834 il Beagle raggiunse la costa occidentale deve passarono l’anno
in cile e perù.
Darwin si ammalò e una volta guarito fece una esplorazione di 350 km.
Durante il viaggio formulò una nuova teoria sulla formazione delle
barriere coralline.
Il due ottobre 1836 Darwin tornò in Gran Bretagna dove in seguito
studiando i campioni e le immagini formulò la teoria dell’evoluzione.

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