Carlo Linneo
La nascita e il nome
Carlo Linneo è nato nella notte tra il
22 e il 23 maggio 1707, a Råshult,
un villaggio nel Sud della Svezia.
«Un grande uomo può venire anche
da una piccola casa» scrisse lo
scienziato svedese.
Cercando Råshult su Google
Maps, vedrai le fotografie del luogo
di nascita di Linneo ed esplorerai
i dintorni grazie a Street view.
Immagina com’era questo villaggio
più di 300 anni fa, quando la peste
era ancora frequente: insieme ai cattivi raccolti e al fardello
delle tasse, le epidemie rendevano le condizioni di vita
davvero difficili.
I genitori di Carlo erano il contadino Nils Ingemarson
e Christina Broderson, che era la figlia del locale pastore
protestante. Alla morte del suocero, il padre di Carlo
ereditò la carica di pastore e assunse la guida religiosa
della comunità, adottando come cognome Linnaeus, che
è la latinizzazione della parola dialettale lind (che significa
«tiglio»). Il padre di Carlo era un grande appassionato di
botanica: per questo, nella scelta del nuovo cognome si ispirò
al grosso tiglio che era situato nei pressi della loro casa.
Quindi fu il padre a trasmettere a Carlo la sua passione per la
botanica e per la natura in generale.
Gli studi e gli amici
Il giovane Linneo era uno studente mediocre, come ammise
lui stesso. Non era particolarmente interessato a materie
come la teologia e il latino, che i suoi compagni studiavano
con grande impegno.
Linneo aveva un particolare interesse per lo studio della
natura e questa sua propensione fu notata da uno dei suoi
professori: Johan Rothman. Il docente insegnava la fisica ai
ragazzi ed era anche il medico locale. Rothman aiutò Linneo
con lezioni private di medicina e botanica, a cui il ragazzo si
appassionò tanto che decise di tentare la carriera di medico,
anziché quella di prete di campagna.
Purtroppo gli studi erano molto costosi: per diventare
medico, era necessario andare a studiare all’estero.
Nonostante la preoccupazione della sua famiglia e il
dispiacere di sua madre, nel 1727 Linneo si trasferì a
studiare a Lund e nel 1728 a Uppsala: usa Google Maps per
vedere dove si trovano queste due località.
Il professore di teologia Olof Celsius aiutò tantissimo
Linneo. Gli diede vitto e alloggio gratuiti e lo incoraggiò
negli studi. Probabilmente hai già sentito questo nome: si
tratta dello zio di Anders Celsius, l’inventore della scala di
temperatura che porta il suo nome.
Johan Browallius era un caro amico di Linneo e studiava
teologia. Browallius descrive così la camera di Linneo, quando
Zanoli, Pini, Veronesi - Scopriamo la natura Seconda edizione
era ancora uno studente: «aveva decorato il
soffitto con piume d’uccello, due pareti con piante,
una collezione di bivalvi e varie curiosità portate
a casa dalla Lapponia. Nelle due pareti rimanenti,
c’erano libri di medicina e di scienze, strumenti
medici e rocce. Negli angoli della stanza aveva
appeso dei rami d’albero, dove era riuscito a far
nidificare degli uccellini addomesticati. Anche i
vani delle finestre erano occupati da grandi vasi,
dove coltivava piante rare.»
Uno dei migliori colleghi di Linneo fu Petrus
Artedi. Linneo era basso, svelto e frettoloso,
invece Artedi era alto, lento e serio. Cerca su
Internet immagini di Linneo, per poter descrivere il suo
aspetto fisico.
Anche se erano molto diversi, Artedi e Linneo avevano in
comune la passione per le scienze naturali. Tra di loro iniziò
una competizione per chi sarebbe riuscito a fare meglio,
senza che questo rovinasse la loro amicizia. Nel 1735, a soli
30 anni, Artedi morì annegato ad Amsterdam, dove si era
recato per lavoro. Linneo si occupò di far conoscere il lavoro
scientifico dell’amico scomparso, facendo pubblicare il suo
libro intitolato Ichthyologia, cioè «lo studio dei pesci».
I viaggi
Nel 1732, incoraggiato dai suoi professori, il venticinquenne
Linneo partì per una missione scientifica in Lapponia: cerca
su Google Maps dove si trova questa regione e traccia il
possibile itinerario fatto da Linneo.
Lo scienziato ha affrontato un viaggio di quasi 3000 km,
spesso da solo, su terreni accidentati e lontano da
insediamenti umani, abitanti da persone con strane usanze e
una lingua diversa dalla sua.
Quando è partito dalla Svezia, Linneo aveva con sé una
lista di circa 70 domande a cui voleva dare risposta con il
suo viaggio. Alcune di queste domande erano: che parassiti
ci sono in Lapponia? Che animale è raffigurato nello stemma
della città di Umeå? L’Arca di Noè era forse arenata a Åreskutan?
Come vengono cacciate le foche? Che cosa resta della miniera di
argento di Jokkmokk? Quanto spesso mangiano i lapponi?
© Zanichelli 2017 B1
Il racconto del viaggio di Linneo è pieno di informazioni e di
osservazioni curiose.
Nel viaggio successivo, Linneo fu inviato nella provincia
svedese di Dalarna, per fare indagini sulle risorse naturali del
luogo. A Falun conobbe la giovane e bella Sara Lisa Moræa.
I due si innamorarono, ma prima di sposarsi Linneo voleva
terminare gli studi e farsi una posizione.
Dal 1735 al 1738 Linneo si trasferì in Olanda per
conseguire il titolo di dottore in medicina, che ottenne
senza problemi. Inoltre pubblicò molti lavori scientifici, che
aveva già scritto prima di partire. Al tempo, il latino era
usato in modo simile all’inglese ai nostri giorni: il latino era
la lingua della cultura. Infatti gli scienziati di tutto il mondo
comunicavano tra loro attraverso questa lingua: a Linneo
tornarono utili le lezioni di grammatica seguite da ragazzo.
Inoltre in Olanda ebbe la possibilità di confrontarsi con
molti colleghi, visitare grandi città e conoscere altre religioni.
In questi anni, Linneo pubblicò il suo lavoro più
importante, il Systema Naturae: si trattava un libricino di 14
pagine. La dodicesima edizione del libro, che è stata l’ultima
a essere revisionata da Linneo in persona, fu pubblicata 33
anni più tardi ed era composta di ben 2300 pagine. Ancora
oggi gli scienziati continuano ad aggiornare questo lavoro,
che non è mai terminato e non potrà mai esserlo.
Tornato dall’Olanda, Linneo aprì uno studio medico a
Stoccolma e nel 1739 poté finalmente sposare Sara Lisa
Moræa.
B2
La carriera come professore
e il Giardino di Linneo
Nel 1741 Linneo divenne professore di medicina
all’Università di Uppsala. Insieme alla moglie e ai figli piccoli,
lo scienziato si trasferì nella residenza del professore che lo
aveva preceduto, presso il giardino botanico dell’Università
di Uppsala, che adesso viene chiamato il Giardino di
Linneo. Cercando su Google Maps l’indirizzo del giardino
(Svartbäcksgatan 27), vedrai la casa di Linneo, che è l’edificio
giallo sulla destra, all’incrocio con la via che oggi è chiamata
Linnégatan.
Sia la casa che il giardino avevano bisogno di molti lavori
di ristrutturazione: Linneo fece ricostruire la casa in pietra
(non in legno) e nel giardino fece costruire un grande serra.
Lo scienziato riuscì a coltivare con successo piante esotiche,
come cespugli di caffè, piante di riso, alberi di cacao, zenzero,
papiri e diverse specie di cactus.
Linneo riuscì anche a far fruttificare una pianta di banane:
tale impresa non era mai riuscita così a nord e offrì questa
rarissima prelibatezza esotica al re di Svezia, Federico I, e
alla regina, Ulrica Eleonora.
Nel 1761, il re Adolfo Federico di Svezia gli conferì un
titolo nobiliare e Linneo convertì il suo nome in Carl von
Linné.
Linneo era un professore originale e molto innovativo.
Nel periodo estivo, ogni mercoledì e sabato organizzava
escursioni didattiche nei dintorni di Uppsala, chiamate
herbationes upsalienses: si partiva verso le 7 del mattino e si
ritornava in città non prima delle 21, suonando e cantando.
Durante la giornata gli studenti raccoglievano campioni
di piante, animali e rocce, che poi classificavano. Queste
escursioni divennero talmente popolari che Linneo suscitò
l’invidia degli altri professori.
La morte
Linneo continuò a insegnare per tutta la vita, anche se negli
ultimi anni soffrì molto di gotta e di mal di denti, che curava
fumando abbondantemente tabacco. Morì il 10 gennaio
1778, alla ragguardevole età di 70 anni.
Bibliografia
http://www.linnaeus.uu.se/online/index-en.html
Gunnar Broberg, Carl Linnaeus 1707-1778 (1990) Uppsala University
Zanoli, Pini, Veronesi - Scopriamo la natura Seconda edizione © Zanichelli 2017